Agenzia per la Coesione Territoriale Ministero dell’Istruzione
Agenzia per la Coesione Territoriale Ministero dell’Istruzione
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Ministero della Salute
Regione Toscana
Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve
Accordo di programma quadro Regione Toscana
“ AREA INTERNA - Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio”
Roma, dicembre 2021
Premesse giuridiche nazionali e comunitarie
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modifiche, concernente “Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e successive modifiche, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale;
VISTO l’articolo 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche, che definisce gli strumenti di programmazione negoziata;
VISTA in particolare, la lettera c) del medesimo comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell’Accordo di Programma Quadro quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di una Intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di Programma deve contenere;
VISTO l’articolo 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203, lettera
b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5, del DPR 20 aprile 1994,
n. 367;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche, recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo”;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTA la delibera CIPE del 21 marzo 1997, n. 29, concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1, lettera b), in cui è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti sub-regionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge n. 662/1996;
VISTO l’articolo 1, comma 245, legge 27/12/2013, n. 147, in cui si prevede che il monitoraggio degli interventi cofinanziati dall'Unione europea per il periodo 2014/2020, a valere sui fondi strutturali, sul FEASR e sul FEAMP, nonchè degli interventi complementari previsti nell'ambito dell'Accordo di partenariato finanziati dal Fondo di rotazione di cui alla
legge 16 aprile 1987, n. 183, ai sensi del comma 242, è assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
VISTO l’articolo 1, comma 703, lett. l, legge 23/12/2014, n. 190, in cui si prevede che per la verifica dello stato di avanzamento della spesa riguardante gli interventi finanziati con le risorse del FSC, le amministrazioni titolari degli interventi comunicano i relativi dati al sistema di monitoraggio unitario di cui all'articolo 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sulla base di un apposito protocollo di colloquio telematico;
VISTA la delibera CIPE n. 9/2015 – punto 5, in cui si prevede che gli interventi della Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree Interne del Paese siano monitorati nella banca dati unitaria secondo le regole di monitoraggio delle risorse aggiuntive;
VISTA la delibera CIPE n. 10/2015, in cui si prevede che le Amministrazioni titolari dei programmi di azione e coesione assicurano la rilevazione periodica dei dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale a livello di singola operazione, alimentando regolarmente il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato (RGS)-IGRUE;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
VISTA la delibera CIPE del 15 febbraio 2000, n. 12 (banca dati investimenti pubblici: codifica) che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione di un codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa;
VISTA la delibera CIPE del 27 dicembre 2002, n. 143 che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP (Codice Unico di Progetto) in attuazione dell’articolo 11 della legge n. 3/2002 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;
VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e in particolare l’articolo 11 (Codice unico di progetto investimenti pubblici) che prevede che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1 gennaio 2003 sia dotato di un “Codice unico di progetto” che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;
VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, nonché il Regolamento di esecuzione ed attuazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010,
n. 207 per le parti non ancora superate dai provvedimenti attuativi del predetto d.lgs n. 50/2016 ;
VISTO il decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”;
VISTA la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14, con la quale sono state definite le procedure da seguire per la Governance degli APQ, ed in particolare il punto 1.1.2 che recita:
Per ogni Accordo di programma quadro (APQ) viene inoltre costituito un "Tavolo dei sottoscrittori”, composto dai firmatari o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal Responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi o passaggio di interventi dalla sezione “programmatica” a quella “attuativa”;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti, anche attraverso la facoltà di modificare, mediante le risorse premiali, la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori degli interventi.
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39;
VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, ed in particolare l’art. 3 riguardante la “tracciabilità dei flussi finanziari”;
VISTO il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;
VISTO il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e successive modifiche, recante “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell’art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
VISTO il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 (in G.U. 30/10/2013, n.255) e, in particolare, l’articolo 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato e che stabilisce il riparto delle funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia;
VISTO il decreto legge 12 luglio 2018, n.86 convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, che inserisce all’art. 4-ter il riordino delle competenze dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 luglio 2014 (G.U. n. 191/2014), recante l’approvazione dello statuto dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 dicembre 2014 (G.U. n.15/2015) che, in attuazione dell’art. 10 del citato decreto-legge n. 101/2013, istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Dipartimento per le politiche di coesione;
VISTA la Carta della governance multilivello in Europa, RESOL-V-012 adottata dal Comitato delle Regioni dell’UE il 3 aprile 2014;
VISTO il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
VISTO il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
VISTO il regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione, del 25 febbraio 2014 , recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
VISTO il regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE);
VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)”, nonché la legge 27 dicembre 2013, n. 148, che approva il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016, per il periodo di programmazione 2014/2020;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 13, 14, 15, 16 e 17 della citata legge di stabilità 2014, che stabilisce quanto segue:
a)“13. Al fine di assicurare l’efficacia e la sostenibilità nel tempo della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, in coerenza con l’Accordo di partenariato per l’utilizzo dei fondi a finalità strutturale assegnati all’Italia per il ciclo di programmazione 2014-2020, è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2014 e di 43,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, a carico delle disponibilità del Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183”;
b)“14. Le risorse di cui al comma 13 sono destinate al finanziamento di interventi pilota per il riequilibrio dell’offerta dei servizi di base delle aree interne del Paese, con riferimento prioritariamente ai servizi di trasporto pubblico locale ivi compreso l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica, di istruzione e socio-sanitari, secondo i criteri e le modalità attuative previste dall’Accordo di partenariato”;
c)“15. L’attuazione degli interventi, individuati ai sensi del comma 14, è perseguita attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali interessati, fra cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero della salute, mediante la sottoscrizione di accordi di programma-quadro di cui all’articolo 2, comma 203, lettera c) , della legge 23 dicembre 1996, n. 662, in quanto applicabile, con il coordinamento del Ministro per la Coesione Territoriale che si avvale dell’Agenzia per la coesione territoriale”;
d)“16. I criteri generali per l’individuazione delle aree interne ai sensi del comma 13, interessate dai progetti pilota di cui al comma 14, sono definiti con l’Accordo di partenariato”
e)“17. Entro il 30 settembre di ciascun anno, il Ministro per la Coesione Territoriale presenta al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) i risultati degli interventi pilota posti in essere nel periodo di riferimento, ai fini di una valutazione in ordine a successivi rifinanziamenti dell'autorizzazione di spesa di cui al comma 13”.
VISTO il decreto del Capo del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica di cui all’art. 10 del decreto legge n. 101 del 2013 sopra citato, adottato in data 9 ottobre 2014 e recante disciplina del Comitato nazionale Aree Interne;
VISTA la nota n.10646 del 12/11/2014 della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica (DPS) recante “elementi da inserire nei programmi operativi per la strategia Aree Interne”;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” (G.U. n. 81 del 7 aprile 2014), in particolare i commi da 104 a 141 dell’art. 1 e successive modifiche, in materia di unione di comuni e gestione associata di funzioni;
CONSIDERATO che il perseguimento dell’obiettivo di coesione territoriale, volto a rallentare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, è presente nella “Strategia Nazionale per le Aree Interne del Paese” – parte integrante del Piano Nazionale di Riforma (Documento di Economia e Finanza 2014 – Sez. III; Documento di Economia e Finanza 2015 – Sez. III - Piano nazionale di Riforma - Sez. IV - Appendice al PNR, allegati, nonché nella Relazione sugli interventi nelle Aree sottoutilizzate – stato di attuazione della SNAI);
VISTO l’Accordo di Partenariato Italia 2014-2020, adottato con decisione dalla Commissione Europea il 29/10/2014, che prevede – al punto 3.1.6 – un approccio integrato volto ad affrontare le sfide demografiche delle Regioni o a rispondere a esigenze specifiche di aree geografiche caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici di cui all’art. 174 del TFUE;
CONSIDERATO che l’Accordo di Partenariato, nell’ambito della Strategia Nazionale “Aree interne”, declina per la Strategia Aree Interne due classi di interventi:
1) Prima classe di interventi - Adeguare i servizi essenziali salute, istruzione e mobilità, attraverso il:
a) miglioramento della qualità e quantità dei servizi per l’istruzione (incentivi per ridurre la mobilità degli insegnanti, riorganizzazione e realizzazione di nuove sedi scolastiche, etc.), per la salute (telemedicina, servizi di emergenza, diagnostica mobile per i cittadini, etc.) e per la mobilità (servizi di trasporto polifunzionali, collegamenti con le stazioni ferroviarie, etc.). Tali interventi aggiuntivi vengono realizzati con le risorse a valere dal Fondo di rotazione di cui all’art. 1, comma 13, della Legge di stabilità per il 2014 e con altre risorse, anche comunitarie, e saranno realizzati da Regioni, Enti locali ed Enti pubblici, che assumono l’impegno, nell’ambito delle rispettive responsabilità di missione, a renderli permanenti qualora risulti positiva una valutazione dell’efficacia, condivisa dal livello ministeriale, anche al fine di riorientare la distribuzione delle risorse ordinarie su nuovi modelli organizzativi emergenti dall’attuazione della Strategia, finanziabili con le risorse rinvenienti dai risparmi degli eventuali disinvestimenti di cui sia emersa l’evidenza;
b) monitoraggio della rete dei servizi delle aree interne, delle diverse soluzioni individuate per garantirne l’offerta, delle modalità di accesso e della qualità dei servizi stessi, valutando lo specifico impatto delle nuove normative su tali aree.
2) Seconda classe di interventi – Progetti di sviluppo locale. A tal fine sono stati identificati cinque fattori latenti di sviluppo:
a) tutela del territorio e comunità locali;
b) valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
c) sistemi agro-alimentari e sviluppo locale;
d) risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile;
e) saper fare e artigianato.
RILEVATO che l'Accordo di Partenariato prevede il finanziamento, per le aree progetto selezionate, attraverso tutti i fondi comunitari disponibili (FESR, FSE e FEASR) e le risorse stanziate dalla Legge di Stabilità n. 147/2013, che troveranno puntuale riferimento in accordi espliciti (Accordi di Programma Quadro appartenenti alla strumentazione nazionale) fra Enti locali, Regioni e Amministrazioni centrali;
CONSIDERATO che le “Aree Interne” sono rappresentate da quei Comuni significativamente distanti dai centri di offerta dei servizi essenziali, che hanno subito nel corso del tempo un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui importanti potenzialità vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate;
ATTESO che la Strategia Nazionale per le Aree Interne è avviata e governata dai Ministeri responsabili per il coordinamento dei fondi comunitari e per i tre servizi essenziali
considerati (Istruzione, Salute e Mobilità), d'intesa con le Regioni ed in cooperazione con ANCI e il coordinamento del Comitato tecnico Aree Interne;
CONSIDERATO che il coordinamento di FSE è transitato all’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro (ANPAL) a norma dell’articolo 9 del d.lgs. n. 150/2015;
VISTA la nota informativa del 24 novembre 2014 del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, concernente la governance per l’impiego delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 13, della legge 147/ 2013 e destinate alla realizzazione degli interventi attuativi della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI);
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014, recante “Trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed all’Agenzia per la Coesione Territoriale, ai sensi dell’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 che reca la “Disciplina dei compiti e delle attività del Dipartimento per le Politiche di Coesione” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2020, n. 190, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come modificato ed integrato dal DPCM n. 115 del 24 giugno 2021;
VISTO il decreto ministeriale 4 agosto 2014, n. 346, il quale, in attuazione del D.P.C.M. n. 72/2014 individua gli Uffici di livello dirigenziale non generale nei quali si articolano le Direzioni generali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ne determina i relativi compiti;
VISTO il decreto-Legge n. 22 del 1 marzo 2021 - Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri, convertito con modificazioni dalla L. 22 aprile 2021, n. 55, con il quale è stata modificata la denominazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili;
VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” e in particolare l’articolo 1, commi 674 e 675, che stabilisce quanto segue:
“674. Ai fini del rafforzamento della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, l'autorizzazione di spesa di cui al comma 13 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è incrementata di ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017.
675. Per effetto di quanto disposto dal comma 674 del presente articolo, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è pari, complessivamente, a 180 milioni di
euro, di cui 3 milioni di euro per l'anno 2014, 23 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016 e 94 milioni di euro per l'anno 2017.”
VISTO il regolamento dell’Agenzia per la coesione territoriale sul quale il Comitato Direttivo, istituito con DPCM 2 aprile 2015 e registrato alla Corte dei Conti il 12 maggio 2015, ha espresso parere favorevole nella seduta del 29 maggio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 di modifica al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri che prevede l’introduzione dell’articolo 24-bis, concernente il Dipartimento per le politiche di coesione;
CONSIDERATO che al Dipartimento per le politiche di coesione è affidata l’alta sorveglianza sulle politiche di coesione di cui la Strategia Nazionale per le Aree Interne e le iniziative collegate alla sua attuazione sono parte integrante;
VISTA la nota DPCOE del 22 dicembre 2017 sulla semplificazione del processo SNAI per le aree sisma 2016, ai sensi della quale, a seguito degli eventi sismici di agosto, ottobre 2016 e di gennaio 2017, le cinque aree interne (Alto Aterno, Nuovo Maceratese, Ascoli Xxxxxx, Valnerina, Monti Reatini) rientranti nell’area del cratere, dovranno produrre un unico documento di strategia semplificato (in sostituzione del doppio adempimento ad oggi previsto, Preliminare e Strategia);
VISTA la delibera del CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015, pubblicata sulla G.U. del 20 aprile 2015, Serie Generale n. 91 e recante “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi” che approva gli indirizzi operativi della Strategia Nazionale per le Aree Interne e provvede al riparto di 90 milioni di euro per il triennio 2014- 2016 a valere sulla legge di stabilità 2014;
VISTA la delibera del CIPE n. 43 del 10 agosto 2016, pubblicata nella G.U. del 27dicembre 2016 con oggetto: “Accordo di partenariato ‐ Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge 23 dicembre 2014, n. 190”, che ripartisce le risorse previste dalla Legge di stabilità 2015 a favore di interventi pilota in 23 aree progetto e che regolamenta la governance delle risorse, le modalità di trasferimento e monitoraggio;
VISTA la delibera CIPE n. 80 del 7 agosto 2017 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riguardo alle aree colpite dal sisma del 2016” , modificativa ed integrativa della delibera CIPE n. 9/15;
VISTA la delibera CIPE n. 52 del 25 ottobre 2018 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di bilancio 2018 per il triennio 2019 – 2021 e modifica delle modalità di trasferimento delle risorse”;
VISTA la delibera CIPE n. 72 del 21 novembre 2019, pubblicata in G.U. del 12 marzo 2020, recante disposizioni su “Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Modifica dei termini per la sottoscrizione degli accordi di programma quadro”, per cui sono prorogati al 31 dicembre 2020 i termini di scadenza per la sottoscrizione degli Accordi di Programma Quadro fissati dalle delibere n. 9 del 2015, n. 43 del 2016, n. 80 del 2017 e n. 52 del 2018;
Vista la delibera CIPE n.76 del 15 dicembre 2020, pubblicata in G.U. del 5 febbraio 2021, con cui il termine di scadenza per la sottoscrizione degli Accordi di programma quadro è stato prorogato al 30 giugno 2021.
VISTA la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, protocollata in data 09.08.18 - AOODPIT.Reg.Uff. U.0002729 avente ad oggetto gli adempimenti di cui al punto 4 Delibera Cipe del 7 agosto 2017, n. 80;
VISTA l’Intesa n.82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il Patto della salute 2014 - 2016 e in particolare gli atti di indirizzo che declinano interventi anche puntuali per le aree interne;
VISTA l’Intesa n.160/CSR del 15 settembre 2016, concernente il Piano Nazionale della Cronicità;
VISTA l’Intesa n.123/CSR del 7 luglio 2016 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul Patto per la Sanità digitale di cui all’art.15, comma 1 dell’Intesa n. 82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016;
VISTA la nota del Ministero della Salute - Direttore Generale della Programmazione Sanitaria n. 29962-P del 17/10/2016 recante “Strategia Nazionale per le Aree Interne ed interventi in campo sanitario”;
VISTE le linee guida di giugno 2015 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Programmazione 2014-2020 – Strategia Nazionale Aree Interne Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (15G00122) (GU Serie Generale n.162 del 15-7-2015) e, in particolare, le Linee guida che nel contesto de “La Buona Scuola”, declinano interventi nelle aree–progetto;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 140 del 21 ottobre 2019, pubblicato in G.U. al n. 290 del 11 dicembre 2019 e recante “Regolamento concernente l'organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca”;
VISTA la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità' 2016) pubblicata sulla GU n. 302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 811 e 812, della citata legge di stabilità 2016, che stabilisce quanto segue:
811. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013,
n. 147, come modificata dall'articolo 1, comma 674, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, è incrementata di 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018.
812. Per effetto di quanto disposto dal comma 811, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione della citata legge n. 183 del 1987, è pari, complessivamente, a 190 milioni di euro, ripartiti come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017 e 20 milioni di euro per l'anno 2018.
VISTA la legge 11 dicembre 2016 n. 232, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, pubblicata in G.U. il 21 dicembre 2016, n. 297 S.O. 57;
VISTA la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di bilancio 2018), e, in particolare, l’art.1, commi 895 e 896, che stabilisce quanto segue:
895. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013, n.
147, come modificata dall'articolo 1, comma 811, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, é incrementata di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
896. Per effetto di quanto disposto dal comma 895, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla citata legge n. 183 del 1987, e' pari, complessivamente, a 281,18 milioni di euro. La ripartizione delle risorse, definita all'articolo 1, comma 812, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e' modificata come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017, 20 milioni di euro per l'anno 2018, 30 milioni di euro per l'anno 2019, 30 milioni di euro per l'anno 2020 e 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
VISTA la legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”, pubblicata in G.U. il 30 dicembre 2019, n. 304.
VISTA la Legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, pubblicata in G.U. il 30 dicembre 2020, n. 322.
Attività del Comitato tecnico Aree Interne e relative istruttorie regionali
VISTO il “Rapporto finale di istruttoria per la selezione dell’Area Interna Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio”
VISTA la nota del coordinatore del Comitato tecnico Aree Interne del 14/12/2020 prot. DPCOE-0004796-P, con la quale si dà comunicazione dell’approvazione della strategia d’Area Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio e della idoneità della stessa ai fini della sottoscrizione dell’APQ;
VISTE le linee guida per costruire una “Strategia di area-progetto” versione novembre 2014, redatte dal Comitato tecnico Aree Interne e pubblicato nella specifica sezione del sito dell’Agenzia per la coesione territoriale;
CONSIDERATO che il Comitato, come previsto dall’Accordo di partenariato 2014 - 2020 e dalla delibera CIPE n. 9/2015 e s.m.i., con il monitoraggio e la valutazione in itinere del rispetto dei tempi previsti e degli esiti, assicura la coerenza ai risultati attesi della strategia allegata.
Premesse giuridiche regionali
CONSIDERATO che il precitato Accordo di Partenariato definisce la Strategia Aree Interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTI:
il Programma Regionale di Sviluppo 2016-2020 adottato con risoluzione del Consiglio regionale toscano n.47 del 15 marzo 2017 che prevede tra i Progetti regionali il Progetto regionale n.3 Politiche per la montagna e per le aree interne;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.1205 del 7 settembre 2020 “Regolamento (UE) 1303/2013 - Presa d'atto della Decisione della Commissione C(2020) n. 5779 del 20 agosto 2020 che approva la riprogrammazione del POR FSE 2014/2020 a seguito dell'emergenza COVID-19”;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.1206 del 7 settembre 2020 “POR FESR 2014-2020. Presa d'atto dell'approvazione da parte della Commissione Europea delle modifiche del Programma. Versione n.7”;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n. 1349 del 2 novembre 2020 ”Reg. (UE)1305/2013 – FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Presa d’atto della versione 9.1 del PSR 2014-2020 approvata dalla Commissione europea”;
RICHIAMATI:
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n. 32 del 20 gennaio 2014 “Programmazione Fondi strutturali 2014-2020. Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. Indirizzi per l’attuazione nell’ambito della programmazione di Fondi strutturali 2014-2020”, con la quale si è dato mandato di avviare la promozione della progettazione sperimentale sulle aree individuate dall’IRPET come aree interne fragili, con priorità alle aree ultraperiferiche e periferiche, tramite la costituzione di un Nucleo Tecnico di coordinamento avente, fra l’altro, il compito promuovere e acquisire le proposta progettuali di massima da parte dei comuni interessati, finalizzate al
riequilibrio dei servizi di base e alla sviluppo delle potenzialità di sviluppo socioeconomico del proprio territorio;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.289 del 7 aprile 2014 “La strategia nazionale per le aree interne. Criteri e priorità per la individuazione dell’area progetto”, con la quale sono stati individuati i criteri e le priorità per la individuazione dell’area progetto e si è dato mandato di promuovere, mediante una procedura negoziale, la presentazione di manifestazione di interesse da parte dei comuni interessati per la candidatura ad area progetto avendo a riferimento come nucleo centrale i comuni classificati fragili secondo l’elaborazione dell’IRPET appartenenti alla categoria dei comuni periferici ed ultraperiferici, e che quindi solo tali comuni divengono beneficiari diretti degli interventi della Strategia per le aree interne, mentre i restanti territori classificati come aree interne, sempre secondo l’elaborazione IRPET, possono essere esclusivamente beneficiari indiretti degli interventi;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.406 del 19 maggio 2014 “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. Criteri per la individuazione dell’area progetto. Individuazione elementi essenziali ex decisione GR n.4/2014”, che approva gli “elementi essenziali” da recepirsi nell’Avviso per la manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione dell’Area progetto per la sperimentazione della Strategia nazionale;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.2203 del 30 maggio 2014 “Avviso per la manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione dell’Area progetto per la sperimentazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne”;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.314 del 23 marzo 2015 “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. Approvazione graduatoria delle proposte di candidatura di aree di progetto di cui al citato d.d. n.2203/2014”;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.880 del 14 settembre 2015 “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. Approvazione "Modalità operative per l'attuazione nell'ambito della programmazione di Fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020"” con la quale sono state approvate le modalità operative per l’attuazione della SNAI e costituito un Nucleo tecnico di coordinamento per l’attuazione della strategia per le aree interne preposto all’accompagnamento dell’elaborazione, all’esame, la valutazione e la validazione delle Strategie d'Area per la successiva approvazione da parte della Giunta regionale;
la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.308 del 11 aprile 2016 “Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI). Modalità di intervento regionale. Approvazione” con la quale sono state ulteriormente specificate le modalità di attuazione della SNAI in Toscana in particolare le modalità di supporto specifico alle Strategie delle singole Aree Progetto nonché la previsione di un opportuno sistema di monitoraggio al fine di verificare la corretta attuazione degli adempimenti previsti in materia di SNAI e dai PO;
la Deliberazione della Giunta regionale n.751 del 9 luglio 2018 “Strategia nazionale per le aree interne. Modalità di attuazione degli Accordi di programma quadro (Del. CIPE n.9/2015 e smi). Approvazione Disciplinare per l’attuazione degli interventi a
valere sulla Legge di Stabilità di competenza regionale”, così come modificata dalla DGRT n.200/2019.
PRESO ATTO della trasmissione, di cui al protocollo regionale n.AOOGRT/0392999
/F.045 del 12/11/2020 da parte dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve in qualità di Capofila:
della Strategia d’Area “Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx - Xxxxxxx - Xxx xx Xxxxxxxx" denominata "VIRERE – Comunità sostenibili per un nuovo sviluppo”;
delle schede operazione attuative della Strategia d’Area.
Vista la DGRT n. 1424 del 23/11/2020 “Strategia nazionale per le aree interne. Approvazione dello schema di Protocollo di intesa per l'attuazione della Strategia di Area dell' Area Interna "Valdarno - Valdisieve - Mugello - Val di Bisenzio"
VISTA la comunicazione del Comitato nazionale Aree Interne del 14/12/2020 (Prot. DPCOE-0004796-P) con la quale è stata approvata e ritenuta idonea alla sottoscrizione del relativo Accordo di Programma Quadro per le Aree Interne la Strategia d’Area “Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx - Xxxxxxx - Xxx xx Xxxxxxxx"
PRESO ATTO delle:
− Delibera n. 85 del 13 novembre 2020 della Giunta dell’Unione dei Comuni Mugello
− Delibera n. 95 del 13 novembre 2020 della Giunta dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve
− Delibera n. 72 del 10 novembre 2020 della Giunta dell’Unione dei Comuni Val Di Bisenzio
− Delibera n. 107 del 13 novembre 2020 della Giunta del Comune di Firenzuola
− Delibera n. 155 del 9 novembre 2020 della Giunta del Comune di Marradi
− Delibera n. 67 del 03 novembre 2020 della Giunta del Comune di Palazzuolo sul Senio
− Delibera n. 71 del 12 novembre 2020 della Giunta del Comune di San Godenzo
− Delibera n. 129 del 11 novembre 2020 della Giunta del Comune di Vernio
con le quali gli Enti interessati hanno approvato la Strategia d’Area “Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx - Xxxxxxx - Xxx xx Xxxxxxxx”, il relativo piano finanziario, il piano indicatori di risultato e le schede operazione attuative della Strategia d’Area;
VISTA la Deliberazione 101 del 01/12/2020 con la quale l’Unione comuni Valdarno e Valdisieve in qualità di soggetto capofila dell’area ha approvato lo schema di Protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve per l’attuazione della strategia d’area “Vivere-Comunità Sostenibili per un nuovo sviluppo” Valdisieve- Valdarno, Mugello Val Bisenzio”
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale toscana n.1424 del 23 novembre 2020 che ha provveduto a:
approvare la Strategia d’Area “Xxxxxxxx - Xxxxxxxxxx - Xxxxxxx - Xxx xx Xxxxxxxx” e le schede operazione attuative della stessa;
approvare lo schema di Protocollo d'Intesa tra Regione Toscana Unione dei Comuni Valdisieve e Valdarno quale soggetto coordinatore/capofila della Strategia d’area per l’attuazione della Strategia d’Area "Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio” denominata "VIRERE – Comunità sostenibili per un nuovo sviluppo” nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne;
VISTO il “Protocollo d'Intesa tra Regione Toscana e Unione dei Comuni Valdisieve e Valdarno quale rappresentante e capofila dei comuni dell’area Interna Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio per l’attuazione del progetto d’Area Interna sottoscritto digitalmente dalle parti il 21 gennaio 2021, la quale ha provveduto, ai sensi del Punto 2.3 della Delibera CIPE n.9/2015, a definire i rapporti tra la Regione Toscana ed il partenariato dell’Area Interna per l’attuazione della Strategia d’Area “Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio”;
Tutto ciò premesso
L’Agenzia per la Coesione Territoriale Il Ministero dell’Istruzione
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Il Ministero della Salute La Regione Toscana
Unione dei Comuni di Valdarno e Valdisieve, Soggetto capofila dell’Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx - Xxxxxxx - Xxx xx Xxxxxxxx
Xxxxxxxxx il seguente
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) la “strategia d’area” Allegato 1), che inquadra e motiva l’azione e i risultati che si intendono raggiungere nell’area e, richiama, in formato essenziale, i contenuti del programma degli interventi e degli impegni di cui al punto b), nonché le schede intervento di cui al punto c);
b) il “programma degli interventi” Allegato 2), che contiene l’insieme degli interventi finanziati (progetti-operazioni), l’interrelazione tra interventi/altri impegni e risultati attesi, gli indicatori di risultato pertinenti con le fonti, i target.
Esso costituisce il progetto integrato d’area rilevante per l’attuazione e contiene inoltre i seguenti sotto allegati:
2a) relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando; 2b) piano finanziario per annualità.
c) l’elenco degli “interventi cantierabili” Allegato 3) che riporta il titolo di ciascun intervento/bando, il CUP, il soggetto attuatore, l’oggetto del finanziamento, il costo, la copertura finanziaria con l’indicazione delle fonti, lo stato procedurale al momento della sottoscrizione, la modalità procedurale attuativa.
Ai sensi del Punto 4 della Delibera n. 52/2018, le Amministrazioni regionali assicurano, per tutti gli interventi, il monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria (BDU) operante presso il MEF-IGRUE. Le “schede monitoraggio” che costituiscono l’oggetto su cui si attiveranno le procedure attuative per l’impiego delle risorse finanziarie previste dal presente Accordo e che saranno monitorate in corso d’attuazione nel sistema di monitoraggio unitario 2014-2020 delle politiche di coesione, riprendono, per ciascun intervento (singolo progetto/operazione/insieme di progetti/operazioni omogenei), e completano i dati anticipati nella strategia d’area di cui all’Allegato 1) nonché alcuni elementi presenti nel programma degli interventi di cui all’Allegato 2). In particolare, le schede riportano l’indicazione specifica con denominazione e descrizione sintetica di ciascun intervento finanziato; la tipologia dell’intervento; la localizzazione dell’intervento; il costo pubblico di ciascun intervento e l’indicazione del costo privato ove pertinente; gli indicatori di realizzazione con la quantificazione; gli indicatori di risultato cui è collegato l’intervento tra quelli già descritti nell’Allegato 2); il cronoprogramma; le modalità e responsabilità di monitoraggio dell’intervento, nonché tutti gli elementi utili alla corretta definizione e completa informazione di struttura e avanzamento procedurale, finanziario e fisico del progetto/operazione da trasmettere al sistema unitario di monitoraggio.
Articolo 2 Definizioni
1. Ai fini del presente Accordo di Programma Quadro si intende:
a) per “Accordo”, il presente Accordo di programma quadro – Regione Toscana – “Area Interna Valdarno, Valdisieve - Mugello - Val di Bisenzio”;
b) per “Parti”, i soggetti sottoscrittori del presente Accordo;
c) per “Strategia d’area”, la strategia validata dal Comitato tecnico Aree Interne e approvata dalla Regione che indica, in particolare, i risultati che si intendono raggiungere in termini di qualità di vita dei cittadini e le azioni da porre in essere (Allegato 1 all’Accordo);
d) per “intervento”, ciascun progetto/operazione finanziato/a con risorse pubbliche (in tutto o in parte) del presente Accordo;
e) per “tipologia di intervento” la classificazione dell’intervento quali lavori, forniture di beni e servizi, trasferimenti a persone e imprese, assistenza tecnica;
f) per “Programma di interventi” l’insieme degli interventi finanziati e degli impegni di regolazione e pianificazione presi nel presente Accordo (Allegato 2 all’Accordo);
g) per “interventi cantierabili” quelli per i quali lo stato della progettazione rende possibile esperire la procedura di gara;
h) per “Sistema di Monitoraggio Unitario”, la banca dati unitaria (BDU) operante presso RGS-IGRUE ovvero il sistema ricevente i dati di monitoraggio di tutti gli interventi, progetti/operazioni, attinenti al complesso delle politiche di coesione comunitarie e nazionali;
i) per “Gestione Progetti” o altro sistema mittente idoneo, gli applicativi informatici di monitoraggio dell’attuazione degli interventi/progetti-operazioni;
j) per “Soggetto Capofila”, il Sindaco a cui i comuni dell’area progetto affidano il ruolo di rappresentante dell’area con atto di natura negoziale;
k) per “Soggetto attuatore”, la stazione appaltante/centrale di committenza;
l) per “Soggetto beneficiario” quello identificato in base alle disposizioni dell’articolo 2 punto 10 del regolamento (UE) n. 1303/2013 e successive modificazioni e integrazioni;
m) per “Responsabile Unico delle Parti” (RUPA), il rappresentante di ciascuna parte, incaricato di vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni assunti nel presente atto dalla Parte rappresentata e di ottemperare agli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura;
n) per “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), il soggetto incaricato dall’Amministrazione regionale del coordinamento sulla complessiva attuazione dell’Accordo;
o) per “Responsabile dell’intervento”, il soggetto individuato nell’ambito dell’organizzazione del soggetto attuatore quale "Responsabile Unico del procedimento" ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
p) per “Amministrazione capofila”, l’amministrazione regionale o la Provincia Autonoma competente per gli adempimenti di cui al punto 4 della Delibera CIPE n. 80/2017;
q) per “Tavolo dei Sottoscrittori”, l’organismo composto dai soggetti sottoscrittori, o loro delegati, che assumono impegni vincolanti ai sensi del presente Accordo;
r) per “Comitato tecnico Aree interne”, il Comitato di cui all’Accordo di Partenariato 2014-2020 (paragrafo 3.1.6) formalmente adottato dalla Commissione Europea il
29/10/2014, già previsto dal Decreto del Capo Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del 9 ottobre 2014 n. 18 e dalla Delibera del CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9;
s) per “Sistema di gestione e controllo” (SIGECO) il sistema di procedure individuato in ambito regionale o nazionale (a seconda dei casi) e le relative autorità a ciò deputate che accertano la correttezza delle operazioni gestionali, la verifica delle irregolarità, la congruità e l’ammissibilità della spesa.
Articolo 3 Finalità e Oggetto
1. Il presente Accordo è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della strategia d’area Regione Toscana – “Area Interna Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio” mediante l’attuazione degli impegni e degli interventi inclusi nell’Allegato 2.
2. La strategia individua gli obiettivi di rafforzamento e trasformazione da perseguire nell’area e le azioni corrispondenti (incluse tipologie di intervento da rendere permanenti sulla base di una valutazione positiva di efficacia nel lungo periodo), capaci di massimizzare il potenziale endogeno innovativo dell’area e consentire l’apporto delle risorse e delle competenze esterne all’area medesima.
3. La strategia esplicita gli assetti istituzionali derivanti dai processi di associazionismo funzionali all’efficacia dei processi decisionali complessivi e agli interventi previsti.
Articolo 4 Copertura finanziaria
1. La copertura finanziaria degli interventi di cui al presente Accordo ammonta ad euro 7.500.000,00 (settemilionicinquecentomilamila/00) ed è assicurata dalle seguenti risorse:
a) Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015): euro 3.760.000,00
b) POR FESR: euro 650.000
c) POR FSE: euro 305.514,40
d) PSR FEASR: euro 900.000
e) Risorse regionali: euro 1.884.485,60
Articolo 5 Obblighi delle Parti
1. Le Parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di competenza, a rispettare e a far rispettare tutti gli obblighi previsti nell’Accordo. A tal fine, ogni soggetto sottoscrittore individua un “Responsabile Unico delle parti” (RUPA) e conviene che il rispetto della tempistica indicata nei cronoprogrammi costituisce elemento prioritario ed essenziale per l’attuazione del Programma di interventi oggetto del presente atto. Eventuali modifiche sulla tempistica indicata nei cronoprogrammi vanno presentate nella verifica semestrale di cui alla lett. e) comma 5 del presente articolo ovvero, nel caso di urgenza, comunicate tempestivamente al Tavolo dei sottoscrittori di cui all'art.6.
2. In particolare le Parti si obbligano, in conformità alle funzioni e ai compiti assegnati dalla normativa vigente, all’effettuazione delle seguenti attività, nel rispetto dei tempi definiti per ciascun intervento, anche in fase di realizzazione:
a) L’Agenzia per la Coesione Territoriale, ferma restando la competenza delle Amministrazioni e dei soggetti preposti alla realizzazione degli interventi garantisce l’alta vigilanza sul complessivo processo di attuazione dell’Accordo e di tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto dell’Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli allegati, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
b) il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, per quanto di competenza, promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
c) Il Ministero dell’Istruzione, fermo restando che l’esecuzione degli interventi è in carico alle istituzioni scolastiche o agli Enti competenti in qualità di attuatori, promuove, per quanto di propria competenza, ogni azione utile a: garantire l’impulso all’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto alla valutazione dell’efficacia degli interventi, a carico degli enti attuatori, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire il supporto per le previste attività e istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario e se disponibili, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
d) Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2, per quanto di competenza, e al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
e) Il Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, ferme restando le competenze in capo alle Regioni ed alle Aziende Sanitarie, promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le attività e le istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
f) L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2 per quanto di competenza al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
g) Il Soggetto Capofila attiva tutte le necessarie misure organizzative (risorse strumentali, tecniche e di personale) necessarie alla gestione del piano degli interventi e degli impegni previsti dal presente accordo; garantisce la piena collaborazione, in qualità di Soggetto capofila, con gli Enti di cui al presente articolo; garantisce il rispetto dei termini concordati ed indicati nelle schede intervento (Allegato 2a); l’utilizzo, laddove sia possibile, degli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti; l’attivazione ed utilizzo a pieno ed in tempi rapidi di tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; rimuove gli eventuali ostacoli, diffonde tra la popolazione la opportuna informazione e comunicazione in merito alle finalità e ai risultati ottenuti dalla Strategia; mette a disposizione degli altri Enti le informazioni e i dati necessari alla verifica del raggiungimento dei risultati attesi di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo;
h) la Regione Toscana garantisce il coordinamento operativo dell’esecuzione del programma di interventi dell’Accordo ai fini di promuovere le tempistiche e le procedure indicate negli allegati, la tempestiva selezione delle operazioni ove pertinente, conformemente alle norme previste dai programmi (POR e PSR) e al cronoprogramma dei diversi interventi, le modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce l’aggiornamento dei dati di monitoraggio, anche tramite proprio sistema informativo mittente (SIARTEA), per il trasferimento al Sistema di monitoraggio unitario presso IGRUE; garantisce il compimento di tutti gli atti occorrenti per il rilascio nei tempi previsti degli atti approvativi, autorizzativi, pareri e di tutti gli altri atti di propria competenza, ai sensi della normativa vigente, nelle materie oggetto del presente Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica indicati e l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali; assicura, altresì, il coordinamento e la collaborazione con gli Enti locali e ogni altro Ente su base regionale, nonché l’informazione, al fine di assicurare la condivisione degli obiettivi e, ove necessario, favorire il rilascio di atti di competenza di tali Enti ai sensi della normativa vigente entro i termini previsti; garantisce altresì il flusso delle risorse finanziarie di competenza e assicura la messa a regime dell’intervento qualora la propria valutazione di efficacia sia positiva. A tal fine, l’autorità regionale competente individua un “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), che interagisce con i "Responsabili dell’intervento", nel rispetto di quanto prescritto dall’Accordo e conformemente a quanto previsto nell’atto negoziale sottoscritto con il capofila in data 21 gennaio 2021
In qualità di amministrazione capofila degli interventi assicura la gestione dei flussi finanziari di cui al punto 4 della Delibera CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9, come sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 7 agosto 2017 n. 80, a sua volta sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 25 ottobre 2018, n. 52, con particolare
riferimento alle richieste di assegnazione delle risorse finanziarie per ciascuna area progetto e per ciascun intervento, alle azioni di monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria IGRUE e all’adozione di sistemi di gestione e controllo.
L’area si impegna a sottoscrivere l’Accordo di Rete previsto dall’ l'intervento EIF5 "Sosteniamoci" entro 90 giorni dalla firma dell’APQ medesimo.
3. Le Parti, ciascuna per quanto di competenza, sulla base delle dichiarazioni del soggetto attuatore di ciascuna componente progettuale di cui agli allegati 2 e 3 e considerati le prerogative e gli obblighi del ruolo delle Autorità di gestione dei programmi SIE 2014- 2020, ove pertinente, garantiscono:
a) per le risorse pubbliche a copertura dell’intervento la sostenibilità finanziaria dell’intervento, in ordine alla disponibilità di risorse per un ammontare sufficiente a garantirne la completa realizzazione;
b) la sostenibilità gestionale dell’intervento, in ordine alla capacità del soggetto/soggetti preposto/i a garantirne la piena e corretta utilizzazione, una volta ultimato.
4. Entro il 30 giugno di ogni anno su proposta del RUA, sarà sottoposto all’approvazione del Tavolo dei Sottoscrittori l’aggiornamento degli impegni assunti dalle singole parti rispetto ai tempi di rilascio degli atti di approvazione, di autorizzazione e dei pareri, nonché alla progettazione e realizzazione degli interventi, all’attivazione delle occorrenti risorse e a tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto del presente Accordo.
5. Le Parti si impegnano, inoltre, a:
a) fare ricorso a forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, attraverso strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
b) promuovere ed accelerare per quanto di propria competenza, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte;
c) rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza accertata, i poteri sostitutivi e le misure di cui all’art. 13;
d) eseguire, con cadenza periodica e, comunque, al fine di garantire gli adempimenti di cui alla successiva lettera e), tutte le attività di monitoraggio utili a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutte le risorse per la realizzazione degli interventi;
e) procedere, con periodicità semestrale, alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutti i provvedimenti necessari per la realizzazione degli interventi;
f) effettuare i controlli necessari al fine di garantire la correttezza e la regolarità della spesa.
Articolo 6
Impegni dei soggetti sottoscrittori e governance dell’Accordo
1. Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei sottoscrittori, composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dai RUPA, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti.
2. Le parti convengono che, per le questioni inerenti l’attuazione degli interventi a valere sui Programmi operativi regionali e sul PSR, che non incidono in modo sostanziale sulla “Strategia d’area”, saranno convocati, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, solo ed esclusivamente i soggetti interessati e competenti per materia/fonte di finanziamento. Le risultanze dei lavori e delle decisioni assunte in questa sede ristretta saranno trasmesse al Tavolo dei Sottoscrittori nella sua composizione e rappresentanza più ampia mediante un’informativa tecnica.
3. Le parti convengono che, nel caso di consultazione per procedura scritta del Tavolo dei sottoscrittori da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, per assumere decisioni modificative e/o integrative del presente Accordo, quali, a titolo meramente esemplificativo, quelle indicate nelle lettere da a) ad e) del precedente comma 1, si intende espresso l’assenso dei singoli sottoscrittori se sono decorsi quindici giorni lavorativi dalla data della ricezione della comunicazione dell’avvio della stessa procedura scritta senza che sia pervenuto il loro riscontro all’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il suddetto termine può essere ridotto a cinque giorni lavorativi nel caso in cui l’Agenzia per la Coesione Territoriale abbia avviato la consultazione urgente per procedura scritta del Tavolo dei sottoscrittori.
4. Ciascun soggetto Sottoscrittore del presente Accordo s’impegna a svolgere le attività di propria competenza e in particolare:
a) ad attivare e a utilizzare appieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento, soprattutto rispettando i termini concordati ed indicati negli allegati del presente accordo;
b) a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l'attuazione delle azioni concordate, utilizzando anche forme di collaborazione e coordinamento, in particolare con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei processi di decisione e controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente utilizzando gli accordi di cui alla legge 7 agosto 90 n. 241;
c) ad attivare tutte le iniziative necessarie per un coordinamento degli altri interventi pertinenti con la Strategia, in modo tale da massimizzare complementarità e sinergie tra interventi diversi;
d) a proporre gli eventuali aggiornamenti e modifiche da sottoporre al Tavolo dei
Sottoscrittori di cui al punto1;
e) a provvedere affinché vi sia un’organizzazione adeguata ad alimentare il monitoraggio, ognuno per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE in materia di risorse aggiuntive e secondo il protocollo stabilito per la trasmissione di dati alla BDU - protocollo unico di colloquio (PUC) da RGS-IGRUE e da ciascun programma operativo e dal programma di sviluppo rurale;
f) a porre in essere ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità nell’attuazione degli interventi e nell’utilizzo delle relative risorse finanziarie, anche nel rispetto della normativa in materia di anticorruzione.
5. Ai sensi del punto 4, penultimo comma della Delibera CIPE n. 52/2018, la documentazione relativa all’attuazione degli interventi, alle spese sostenute ed ai controlli svolti è custodita dai Soggetti Attuatori e dalle Regioni e messa a disposizione per eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti;
6. All’Agenzia per la Coesione Territoriale spetta:
a) la verifica del monitoraggio in base all’ alimentazione della banca dati;
b) la convocazione del tavolo dei sottoscrittori, ad eccezione dei casi di cui al punto 2;
c) la trasmissione al MEF (Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE) delle richieste di assegnazione delle risorse nazionali da destinare in favore di ciascuna area progetto, secondo le disposizioni della delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle delibere CIPE n. 80/2017 e n.52/2018.
7. Le Parti convengono di assicurare opportune sedi di comunicazione, condivisione e dibattito con la comunità territoriale interessata in ordine a impostazione, progressi e criticità dell’attuazione degli interventi e impegni previsti nella Strategia d’Area e nel presente Accordo.
Articolo 7 Responsabile Unico della Parte
1. Ciascun RUPA si impegna a vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che competono alla Parte da esso rappresentata, intervenendo con i necessari poteri di impulso e coordinamento.
Articolo 8 Responsabile Unico dell’ Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo la Regione, tenendo conto della valenza degli interventi, individua quale Responsabile Unico dell’attuazione dell’Accordo (RUA) il Direttore della Direzione Competitività Territoriale della Toscana e Autorità di Gestione.
2. Al RUA viene conferito specificatamente il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori, richiedendo, se del caso, la convocazione del Tavolo dei sottoscrittori;
b) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi previsti nel presente Atto attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei Responsabili dei singoli interventi, di cui al successivo articolo 9, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori;
d) monitorare in modo continuativo lo stato di attuazione dell'Accordo;
e) coordinare il capofila ed i Responsabili dei singoli interventi nelle attività dell'Accordo secondo le modalità definite nell’atto negoziale di cui alla Delibera CIPE 9/2015 e s.m.i. ed inoltre nell’immissione dei dati per l’attuazione ed il monitoraggio dei singoli interventi;
f) verificare il completo inserimento e la validazione dei dati di monitoraggio nel Sistema informativo di riferimento, secondo le procedure previste;
g) individuare ritardi e inadempienze assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l'inadempienza al Tavolo dei sottoscrittori;
h) comunicare ai Soggetti responsabili di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 9.
Articolo 9
Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi
1. Il Responsabile di intervento, ad integrazione delle funzioni previste come Responsabile del procedimento art. 31 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, attesta la congruità dei cronoprogrammi indicati nelle relazioni tecniche di competenza e predispone la redazione della scheda-intervento, assumendo la veridicità delle informazioni in esse contenute.
2. Inoltre, nel corso del monitoraggio svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l'attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) monitorare costantemente l'attuazione degli impegni assunti dai soggetti coinvolti nella realizzazione dell'intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dello stesso nei tempi previsti e segnalando tempestivamente al capofila, al RUA ed al RUPA gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico - amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l'attuazione;
d) provvedere al monitoraggio dell’intervento inserendo i dati richiesti nel Sistema informativo di riferimento;
e) trasmettere al RUA e al RUPA, con cadenza annuale, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, una relazione esplicativa, contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensive di ogni informazione utile a
definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l'indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell'intervento e la proposta delle relative azioni correttive.
Articolo 10
Passaggio allo stato “cantierabile”
1. I progetti che fanno parte del programma degli interventi (Allegato 2) “non cantierabili” al momento della sottoscrizione del presente APQ che, ove in possesso di tutti i requisiti, acquisiscono successivamente la condizione di cantierabilità, entrano a far parte dell’Allegato 3 previa comunicazione del RUA, che dovrà altresì provvedere all’invio al Tavolo dei Sottoscrittori dell’elenco aggiornato dell’Allegato 3.
Articolo 11
Trasparenza, monitoraggio e informazione
1. La Regione trasmette all’Agenzia per la coesione territoriale un rapporto di monitoraggio sull’attuazione degli interventi e i risultati raggiunti che viene inoltrato anche al Comitato tecnico Aree Interne come stabilito dal punto 5 della Delibera CIPE
n.9 del 2015 e s.m.i..
2. Il programma di interventi, di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, in tutte le sue componenti finanziate è oggetto di monitoraggio secondo le regole del Sistema unico di monitoraggio delle politiche di coesione. Il coordinamento delle attività necessarie per il monitoraggio, la validazione e il trasferimento delle informazioni al predetto sistema è affidato al RUA.
3. Il Progetto integrato d’area interna Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio è riportato nella sua denominazione quale “progetto complesso” nella relativa tavola ricognitiva ai fini del monitoraggio unitario e le sue componenti progettuali, oggetto di finanziamento, saranno pertanto le “operazioni/progetti” da considerare in tale monitoraggio e in esplicito collegamento con il relativo progetto complesso, come previsto dal sistema di monitoraggio che in tale modo ne preserva la visione unitaria.
5. Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione, agli indicatori di risultato ed ai risultati del presente Accordo saranno ampiamente pubblicizzate anche sulla base del piano di comunicazione relativo all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne predisposto dall’Agenzia per la coesione territoriale.
Articolo 12
Sistema di gestione e controllo (SIGECO)
1. Le Singole Amministrazioni titolari degli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurano la messa in opera di sistemi di gestione e controllo efficaci ed idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite.
2. Per gli interventi finanziati con fondi SIE si applica il SIGECO dello specifico programma operativo.
3. Per gli interventi finanziati con la Legge di Stabilità (SNAI) e con le altre risorse nazionali previste nel presente Accordo, si provvederà all’utilizzo di uno specifico SIGECO.
Articolo 13
Riprogrammazione delle economie, poteri sostitutivi in caso di inerzia, ritardo ed inadempimento e modifiche dell’Accordo
1. Le economie derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo sono soggette alle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento, così come individuate nei SIGECO e nei manuali delle procedure specifiche.
2. L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono fattispecie di inadempimento agli effetti del presente Accordo.
3. In caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi, l’Agenzia per la coesione territoriale richiede al Comitato tecnico Aree Interne di esprimere un parere in ordine alle eventuali modifiche dell’Accordo da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori.
Articolo 14
Modalità di trasferimento delle risorse e certificazione delle spese
1. Le Parti convengono che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente le procedure di trasferimento delle risorse, di controllo, di rendicontazione, nonché di certificazione delle spese tipiche della fonte di finanziamento.
2. Per le risorse di cui all’art. 1, comma 895-896, della legge di bilancio n. 205/2017 e successive modifiche ed integrazioni, si rinvia alle modalità definite dal punto 4 della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle Delibere CIPE n. 80/2017 e n. 52/2018.
3. Le regioni/province autonome provvedono ad erogare le quote di anticipazione rese disponibili dal Ministero dell’economia e delle finanze tenendo conto delle varie esigenze rappresentate dai beneficiari assicurando parità di trattamento.
4. Per quanto non espressamente previsto dal presente articolo si rinvia al XX.XX.XX. di cui all’articolo 12 co.2 e 3.
Articolo 15
Prevenzione e repressione della criminalità organizzata e dei tentativi di infiltrazione mafiosa
1. Le Parti si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche ed integrazioni
Articolo 16 Disposizioni generali e finali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. Previo consenso dei soggetti sottoscrittori, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3. della Delibera CIPE n. 29 del 21 marzo 1997 la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione dell’intervento previsto dal presente Atto. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
2. Le Parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a promuovere e ad accelerare, anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo.
3. Ogni eventuale modifica regolamentare inerente la disciplina degli “Accordi di programma quadro” e le materie oggetto degli stessi si intende automaticamente recepita.
Roma, dicembre 2021
Agenzia per la Coesione Territoriale Direttore Area Progetti e Strumenti Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx X’Xxxxxx
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Direttore generale per il trasporto pubblico locale e regionale e la mobilità pubblica sosteni- bile
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Direttore Generale per lo sviluppo del territorio, la pianificazione e i progetti internazionali
Ministero dell’Istruzione
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Direttore Generale
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale,
Ministero della Salute
Direttore Generale della programmazione sanitaria
Regione Toscana
Vice Presidente della Giunta Regionale Toscana
Soggetto Capofila– Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve
Presidente dell’Unione Comuni Valdarno e Valdisieve
Accordo di programma quadro Regione Toscana
“AREA INTERNA - Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio”
Allegato 1 Strategia d’Area
Roma, dicembre 2021
COMUNITA’ SOSTENIBILI
PER UN NUOVO SVILUPPO
Area interna Valdarno e Valdisieve, Mugello e Val di Bisenzio
Sommario
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
1.L’AREA PROGETTO: CONDIZIONI INIZIALI E TENDENZE EVOLUTIVE SENZA INTERVENTO 2
1.1 Il contesto territoriale (Sistema intercomunale e l’Area Progetto) 2
1.2 Andamenti demografici e tendenze 4
1.3 Il sistema produttivo 8
1.4 I servizi di base di cittadinanza 9
2.LE FORME ASSOCIATIVE TRA I COMUNI 11
3. SINTESI DEI PRINCIPALI PROBLEMI OSTACOLI ALLA VITA NELL’AREA 20
4. LO SCENARIO DESIDERATO E I RISULTATI ATTESI: LE INVERSIONI DI TENDENZA CHE SI VOGLIONO PROVOCARE 22
4.1 L’idea guida 22
4.2 Le inversioni di tendenza e i risultati attesi 23
0.XX STRATEGIA D’AREA 23
Risultati attesi 29
6. L’ORGANIZZAZIONE PROGRAMMATICA E FINANZIARIA 30
Programma degli interventi – QUADRO INTERVENTI 30
7.QUADRO INDICATORI 34
Programma degli Interventi – Quadro indicatori 34
8.LE MISURE DI CONTESTO 34
0.XX PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA 36
10.ALLEGATI 37
1.L’AREA PROGETTO: CONDIZIONI INIZIALI E TENDENZE EVOLUTIVE SENZA INTERVENTO
1.1 IL CONTESTO TERRITORIALE (SISTEMA INTERCOMUNALE E L’AREA PROGETTO)
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
Il territorio compreso tra il fiume Bisenzio e quello della Sieve è un segmento dell’Appennino Tosco Emiliano- Romagnolo sul quale insistono, attualmente, l’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, dell’Unione dei Comuni Montani del Mugello e dell’Unione dei Comuni del Valdarno e della Val di Sieve.
Un territorio che per un caso geologico si trova al centro dell’arco appenninico italiano su un importante confine, fisico e storico, che ne ha dettato nei secoli, funzioni e caratteristiche. Il territorio dell’area Valdisieve/Mugello/Val Bisenzio interessa i territori delle provincie di Firenze e Prato, caratterizzata da una geografia e orografia tipica dell’ Appennino Tosco Emiliano-Romagnolo, incisa da importanti corsi d’acqua quali la Sieve e il Bisenzio, che si riversano poi nel fiume Arno che ne delimita quest’ultimo il confine sud dell’Area. Sono i territori Montani quelli che caratterizzano il paesaggio, con una fitta rete di valichi, insediamenti, catene montuose, insediamenti sparsi, molti dei comuni afferenti all’area sono classificabili come Montani, ricoperti in prevalenza da boschi.
Il territorio dell’area partendo dalla piana fiorentina, si estende lungo il corso della Sieve, nei territori della Val di Sieve e del Mugello, a cavallo tra l'Appennino Tosco-Emiliano e l'Appennino Tosco-Romagnolo, raggiungendo quindi poi la Val Bisenzio nella parte centro-settentrionale della provincia di Prato.
La storia dell’area ha rivestito in passato come oggi un’importante funzione strategica per i capoluoghi di Firenze e Prato, oltre che culturale e spirituale, testimoniate dai resti di insediamenti di epoca etrusca e romana, con importanti testimonianze del periodo medievale, quali castelli e eremi presenti anche in prossimità delle maggiori vette appenniniche. Tutte e tre le valli hanno rappresentato importanti crocevia/vie di collegamento fin in epoca antica, sia verso i territori emiliani e romagnoli, sia verso l’area fiorentina e aretina.
Le foreste i boschi di questi territori , spaziano dai castagneti, alla faggete, i pascoli appenninici che, insieme ai paesaggi agrari dei fondo valle disegnano il paesaggio naturalistico e sociale dell’area. Si tratta di un paesaggio che ha visto in passato, e vede ancora oggi, una forte impronta rurale, caratterizzate dallo sfruttamento dei boschi, dalla coltivazione dell’olivo e della vite, dall’allevamento, determinando anche il modo di vivere ed organizzarsi delle comunità locali.
Nella storia dell’area l’industria vitivinicola ha un’importanza fondamentale, sia storicamente che attualmente, con numerose tenute, fattorie, aziende che producono vini di pregio e qualità riconosciuti a livello internazionale.
Possiamo quindi identificare l’area Strategia come composta da 19 Comuni, di cui alcuni nella provincia di Prato: Carmignano, Cantagallo, Vernio, Vaiano; i rimanenti nella provincia di Firenze: San Godenzo, Londa, Pelago, Rufina, Pontassieve, Rignano S.A., Reggello Palazzuolo Sul Senio, Marradi, Firenzuola, Barberino di Mugello, Borgo X. Xxxxxxx, Dicomano, Scarperia e San Piero, Vicchio, con una popolazione complessiva di circa 161.785 abitanti.
All’interno di quest’area strategia è individuale l’area Progetto, in cui ricadono i comuni direttamente beneficiari della strategia, composta da 5 Comuni, periferici ed ultra periferici con una popolazione di 15.911 abitanti. Tale interessa i comuni di: Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo (FI) e Vernio (PO), tutti comuni montani e appenninici. Il territorio dell’area progetto presenta una superficie totale (contigua) pari a 697 Km2 con una densità di popolazione che ammonta a 22,9 ab/km2 a fronte di una densità media della Regione Toscana pari a 159,75 ab/km2, e nazionale di 196,7 ab/km2. Tutti i comuni dell’area progetto ricadono poi in tre unioni di comuni costituite ai sensi della L.R. 68/2011, enti nati per volontà dei Comuni aderenti dalle trasformazione delle precedenti Comunità Montane. Anche i rimanenti
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
comuni dell’area strategia (ad eccezione di Rignano S.A e Carmignano) fanno parte di una delle 3 Unioni di comuni.
Nella tabella seguente e nella figura 1 si riporta la localizzazione dei comuni dell’Area progetto e area strategia.
TABELLA 1 - Localizzazione per provincia e per unione di comuni dell’area progetto e strategia , dati demografici macro-rappresentativi e trend di massima.
PROVINCIA | UNIONE DI COMUNI | COMUNI AREA PROGETTO | COMUNI AREA STRATEGIA | POPOLAZIONE |
FIRENZE | VALDARNO E VALDISIEVE | SAN XXXXXXX | XXXXXX,PELAGO, LONDA, PONTASSIEVE, REGGELLO | 55.167 |
MUGELLO | MARRADI, PALAZZUOLO SUL SENIO, FIRENZUOLA | BARBERINO DEL MUGELLO, SCARPERIA-SAN PIERO, VICCHIO, DICOMANO, BORGO SAN XXXXXXX | 63.821 | |
NESSUNA | RIGNANO S.A. | 8.639 | ||
PRATO | VAL XXXXXXXX | XXXXXX | XXXXXXXXXX-VAIANO | 19.325 |
NESSUNA | CARMIGNANO | 14.835 | ||
Popolazione (Dato 2019) | 15.911 | 145.876 | 161.787 | |
Popolazione (Dato 2014) | 16.516 | 142.907 | 158.818 | |
Trend 2014-2019 | -3,7 % | +2,0 % | +1,8 % |
Nella definizione e descrizione dell’area risultano importanti anche i comuni dell’area strategia che rappresentano spesso sia i poli di erogazione dei principali servizi alla persona per i cittadini dell’area progetto, sia il naturale nodo di collegamento con gli importanti centri e capoluoghi della piana fiorentina e pratese.
Fig. 1 Localizzazione dell’Area Strategia e Progetto Nel quadro Regionale
1.2 ANDAMENTI DEMOGRAFICI E TENDENZE
Nel complesso, l’area strategia registra negli ultimi 20 anni un lieve aumento della popolazione residente, passando da 146.254 unità residenti nel 2001, a 161.787 unità residenti al 31/12/2019 . Tuttavia tale incremento interessa solo marginalmente i comuni obiettivo di questa strategia (si veda Tab.2).
Tabella 2 - Dataset:Popolazione residente al 1° gennaio | |||||||||
Territorio | |||||||||
Provincia Firenze | 2001 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 |
Barberino di Mugello | 9.504 | 10.482 | 10.751 | 10.840 | 10.861 | 10.836 | 10.840 | 10.924 | 10.937 |
Xxxxx Xxx Xxxxxxx | 00.000 | 00.000 | 17.952 | 18.091 | 18.241 | 18.211 | 18.388 | 18.419 | 18.319 |
Dicomano | 4.963 | 5.661 | 5.735 | 5.642 | 5.556 | 5.515 | 5.563 | 5.517 | 5.514 |
Firenzuola | 4.791 | 4.819 | 4.851 | 4.844 | 4.799 | 4.726 | 4.660 | 4.599 | 4.555 |
Londa | 1.665 | 1.835 | 1.839 | 1.845 | 1.862 | 1.840 | 1.852 | 1.895 | 1.911 |
Marradi | 3.615 | 3.257 | 3.233 | 3.192 | 3.165 | 3.139 | 3.087 | 3.062 | 3.043 |
Palazzuolo sul Senio | 1.297 | 1.188 | 1.170 | 1.169 | 1.168 | 1.154 | 1.131 | 1.141 | 1.120 |
Pelago | 7.271 | 7.491 | 7.521 | 7.682 | 7.645 | 7.660 | 7.735 | 7.751 | 7.711 |
Pontassieve | 20.594 | 20.492 | 20.473 | 20.646 | 20.621 | 20.603 | 20.607 | 20.607 | 20.689 |
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Reggello | 14.178 | 16.099 | 16.272 | 16.314 | 16.264 | 16.290 | 16.340 | 16.543 | 16.563 |
Rignano sull'Arno | 7.537 | 8.601 | 8.670 | 8.708 | 8.649 | 8.651 | 8.706 | 8.718 | 8.639 |
Rufina | 6.688 | 7.372 | 7.415 | 7.469 | 7.427 | 7.346 | 7.291 | 7.266 | 7.182 |
San Godenzo | 1.182 | 1.223 | 1.197 | 1.191 | 1.180 | 1.167 | 1.142 | 1.129 | 1.109 |
Scarperia e San Piero | 10.568 | 12.028 | 12.137 | 12.158 | 12.217 | 12.150 | 12.170 | 12.220 | 12.194 |
Vicchio | 7.150 | 8.115 | 8.210 | 8.263 | 8.170 | 8.044 | 8.110 | 8.183 | 8.139 |
Provincia Prato | |||||||||
Cantagallo | 2.838 | 3.101 | 3.114 | 3.156 | 3.124 | 3.105 | 3.120 | 3.140 | 3.106 |
Carmignano | 11.894 | 13.984 | 14.118 | 14.345 | 14.398 | 14.450 | 14.458 | 14.663 | 14.835 |
Vaiano | 9.097 | 9.825 | 9.889 | 9.913 | 9.888 | 9.895 | 9.914 | 10.068 | 10.137 |
Vernio | 5.538 | 6.013 | 6.010 | 6.118 | 6.072 | 6.060 | 6.041 | 6.048 | 6.084 |
TOTALE | 146.254 | 159.418 | 160.557 | 161.586 | 161.307 | 160.842 | 161.155 | 161.893 | 161.787 |
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Infatti nel solo periodo 2014-2019 la popolazione complessiva dei Comuni dell’area Progetto è diminuita del 3,7 % a fronte di un aumento nei rimanenti comuni dell’area strategia pari a 2 % (Tabella 1)
Dal 2001, nello specifico dell’area progetto, è evidente una flessione nelle residenze per i comuni della provincia di Firenze, in lieve aumento invece la popolazione residente nel comune di Vernio (PO), come evidenziato in tabella 3 .
Tabella 3 Dataset: Popolazione residente al 1° gennaio | |||||||||
2001 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | |
totale | totale | totale | totale | totale | totale | totale | totale | ||
Territorio | |||||||||
Provincia Firenze | |||||||||
Firenzuola | 4791 | 4819 | 4851 | 4844 | 4799 | 4726 | 4660 | 4599 | 4555 |
Marradi | 3615 | 3257 | 3233 | 3192 | 3165 | 3139 | 3087 | 3062 | 3043 |
Palazzuolo sul Senio | 1297 | 1188 | 1170 | 1169 | 1168 | 1154 | 1131 | 1141 | 1120 |
San Godenzo | 1182 | 1223 | 1197 | 1191 | 1180 | 1167 | 1142 | 1129 | 1109 |
Provincia Prato | |||||||||
Vernio | 5538 | 6013 | 6010 | 6118 | 6072 | 6060 | 6041 | 6048 | 6084 |
TOTALE | 16.423 | 16.500 | 16.461 | 16514 | 16.384 | 16.240 | 16.061 | 15.979 | 15.911 |
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L’analisi delle percentuali di variazione della popolazione residente nei periodi 2001-2012 e 2012-2019 (Tabella 4) evidenziano un trend particolarmente drammatico, in negativo, per i Comuni della zona Mugello con variazioni complessive, nell’ultimo quinquennio > 5 % .
Tali trend denotano una criticità significativa nelle condizioni di vita garantire ai cittadini di quest'area.
Tab. 4 Variazioni Popolazione
Variazione % totale 2001- 2012 | Variazione 5 Comuni totale 2012- 2019 | |
PROV Firenze | ||
Barberino di Mugello | 10% | 4% |
Borgo San Xxxxxxx | 12% | 3% |
Dicomano | 14% | -3% |
Firenzuola (area progetto) | 1% | -5% |
Londa | 10% | 4% |
Marradi (area progetto) | -10% | -7% |
Palazzuolo sul Senio (area progetto) | -8% | -6% |
Pelago | 3% | 3% |
Pontassieve | 0% | 1% |
Reggello | 14% | 3% |
Rignano sull'Arno | 14% | 0% |
Rufina | 10% | -3% |
San Godenzo (area progetto) | 3% | -9% |
Scarperia e San Piero | 14% | 1% |
Vicchio | 13% | 0% |
PROV Prato | ||
Cantagallo | 9% | 0% |
Vaiano | 8% | 3% |
Vernio (area progetto) | 9% | 1% |
Totale | 9% | 1% |
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Gli open data “Diagnosi Aperta” della strategia aree interne descrivono in modo significativo le peculiarità e le caratteristiche dell’area , tutti caratteri distintivi delle aree interne, con valori critici che si discostano in modo significativo non solo dalle medie Regionali, ma anche da quelle nazionali.
La popolazione come abbiamo detto in questi comuni è diminuita ad un livello tale da risultare critico anche rispetto ad altre aree interne nazionali (Fig.2).
Fig. 2 Variazione % Popolazione tra 1971 e 2001
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La popolazione anziana, over 65 anni, risulta rappresentare quasi la metà della popolazione complessiva con un percentuale di popolazione inferiore ai 35 anni che, non raggiunge i 30 % , come ben rappresentato dal grafico a figura 3.
Fig. 3 Variazione % Popolazione tra 1971 e 2001
1.3 IL SISTEMA PRODUTTIVO
Virere Comunità Sostenibili Per Un Nuovo Sviluppo –schede Strategia area valdarno-valdisieve/mugello/val bisenzio
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Il settore agricoltura presenta una percentuale di superficie agricola utilizzata pari al 20,4 % nettamente inferiore alle medie nazionali (39-42 %) e regionale, con una superficie forestale (78 %) nettamente superiore alle stesse medie, derivante dall’abbandono dell’agricoltura ma anche all’abbandono del settore forestale.
La superficie agricola utilizzata (SAU) dal 1982 al 2010 ha subito forti riduzioni, con decrementi critici se paragonati alle medie nazionali e regionali. Il solo dato del decennio 2000- 2010 illustra bene la criticità della situazione ( - 18%). Il settore agricolo riveste comunque ancora nell’area un importanza peculiare, con un indice del settore che si attesta mediamente intorno a 1,8/2, valori nettamente superiori alle medie nazionali e regionali. Il settore si scontra comunque nell’area con un invecchiamento delle imprese agricole, si pensi che fino al 2010 gli imprenditori agricoli con meno di 39 anni rappresentavano il 7 % (media toscana 8,9 %), con una riduzione del numero di giovani imprenditori pari al - 47,5 % (media toscana – 40,8 %). E’ quindi evidente l’abbandono da parte dei giovani del settore, tendenza nazionale, ma con caratteri ancora più critici nell’area.
Per quanto riguarda il numero di imprese negli altri settori, particolarmente significativo risulta il dato “Tasso di crescita dello stock di imprese per 100 imprese”, il quale risulta negativo (-1,4 %) rispetto ad una media regionale e nazionale di poco positiva (0,3, 0,2 %) e un numero di imprese per 1000 abitanti inferiore.
I vari settori presentano un indice di specializzazione (manifatturiero, energia, costruzioni, etc…), ovvero un “Rapporto tra la quota di addetti nel settore sul totale addetti dell'area e la stessa quota calcolata a livello nazionale” con valori che si discostano significativamente dalle medie regionali e nazionali con differenze variabili dal -0,3 a + 0.,8 .
Il divario digitale o “digital divide”, inteso come “ divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale” risulta particolarmente elevato nel territorio per vari motivi (condizioni economiche, livello d'istruzione, qualità delle infrastrutture, differenze di età o di sesso, etc.), la definizione include anche disparità nell'acquisizione di risorse o capacità necessarie a partecipare alla società dell'informazione. Infatti, in particolare, nei comuni dell’area progetto, rende il digital divide una criticità significativa dell’area sia per problematiche infrastrutturali (assenza in vaste aree della banda larga), sia della condizioni di accesso (es. costi di tecnologie alternative quali il satellitare, o età media della popolazione). Gli indici derivanti dall’open data aree interne (2013) relativi al Digital divide da rete fissa e su Digital divide da rete fissa e mobile si attestano a valori critici con percentuali rispettivamente del 43,8 % (media Regione Toscana 9,2 %, Media aree interne Nazionale 16,8 %) e del 18, 4 % (media Regione Toscana 4,6 %, Media aree interne Nazionale 8,6 %).
Nell’area il turismo rappresenta una forte attrattiva, legato sia a un turismo culturale ma soprattutto “ecologico”, essendo un territorio prettamente naturalistico, con la presenza di un parco Nazionale (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi), nei Comuni di Londa e San Godenzo, e con siti di importanza storico culturale (monasteri, chiese, città…). L’attrattiva turistica risulta però spesso legata da un lato all’ambiente (forme varie di ecoturismo, agriturismo, trekking, etc…), sia alla vicinanza ad importanti centri culturali quali Firenze e Prato. Il numero di visitatori per 1000 abitanti (312 circa) risulta significativo, così come il tasso di
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ricettività (Posti letto per 1000 abitanti, pari a 126,5), tali dati risultano comunque inferiori ai valori medi della Regione Toscana (142) altamente vocata al turismo. Il dato va comunque inteso come un “potenziale” su cui riflettere e su cui basare parte della “strategia” in quanto rappresentano un intensità dell'offerta ricettiva in relazione alla popolazione dell'area.
1.4 I SERVIZI DI BASE DI CITTADINANZA
1.4.1 Sanità
Per quanto riguarda la sanità gli indicatori rilevati evidenziano diverse criticità. Tali criticità rappresentano le vere emergenze dell’area progetto. E’ comunque da sottolineare, anche alla luce degli incontri effettuati con i settori competente della Regione Toscana, che il dato presente sugli open data aree interne non risulta aggiornato (dato 2013) e che i recenti interventi ri-organizzativi della sanità regionale hanno notevolmente attenuato tali criticità.
Dagli open data aree interne si evidenziano significativi elementi critici nel settore e nell’erogazione dei servizi nell’area ben dettagliate nella tabella 5 .
Riguardo al tempo allarme/target per i Comuni dell’area progetto la recente riorganizzazione del servizio attuata dalla Regione Toscana ha notevolmente migliorato i tempi delle prestazioni di soccorso, attestandosi a valori prossimi alle medie regionali. Si segnala comunque che per l’area rimangono delle criticità nei tempi tra di ospedalizzazione dopo il raggiungimento del target, come evidenziato nei recenti incontri con i responsabili del servizio nell’area.
Tabella 5 Sintesi indicatori Open Data Sanità Aree Confrontati con altre realtà. Nota riguardo al tempo Allarme/Target i recenti interventi Regionali hanno riportato nella media il dato. Rimangono invece più elevati i tempi di ospedalizzazione nel primo soccorso.
Indicatore | BISENZIO- MUGELLO- VALDISIEVE | ITALIA AREE INTERNE | TOSCAN A | ITALI A |
Specialistica ambulatoriale - Prestazioni erogate x 1000 residenti | 112,0 | 2469,0 | 4359,0 | 4345,0 |
Tasso di ospedalizzazione (LEA=170,0) | 153,0 | 159,0 | 137,4 | 170,0 |
Tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra 75enne | 381,5 | 373,7 | 345,8 | 381,7 |
Tasso di ospedalizzazione evitabile (composito) (LEA=570,0) | 649,6 | 516,5 | 446,0 | 570,0 |
Percentuale anziani >=65 anni residenti trattati in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) | 2,4 | 4,0 | 1,6 | 3,5 |
Percentuale di parti in cui la prima visita è effettuata a partire dalla dodicesima settimana di gestazione | 15,8 | 11,1 | 10,2 | 10,5 |
Tempo (in minuti) che intercorre tra l'inizio della chiamata telefonica alla Centrale Operativa e l'arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto. (Intervallo Allarme - Target) | 30,0 | 21,0 | 14,0 | 16,0 |
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1.4.2 Mobilità
L’accessibilità e la mobilità dell’area a causa sia del suo territorio che per motivazioni strutturali ed infrastrutturali risulta critica. I Tempi medi di percorrenza dai comuni dai comuni erogatori di servizi (poli) si aggirano sui 40 minuti ben superiore ad altre realtà. A questo si aggiungano le evidenti criticità nel distanza e servizi di trasporto offerto verso i capoluoghi maggiori (spesso unici erogatori di servizi al cittadino), le distanze verso il capoluogo di Regione/Provinciale superano i 40 minuti su macchina per i comuni progetto; per arrivare a Firenze dal Comune di Firenzuola si impiegano 2 ore con i mezzi pubblici; in altri casi le distanze e i tempi risultano maggiormente accettabili.
Il trasporto pubblico è organizzato principalmente su gomma e rotaia con tre linee ferroviarie principali: “Faentina” Faenza-Borgo San Xxxxxxx- Firenze (via Vaglia) a semplice binario e diesel, Xxxxx Xxx Xxxxxxx- Xxxxxxx (xxx Xxxxxxxxxxx ) a semplice binario e diesel, Vernio-Montepiano-Cantagallo-Prato, tratto della
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linea Direttissima Prato- Bologna, a doppio binario ed elettrificata, che fino al 2009 e all'apertura della tratta appenninica della linea AV costituiva l'asse principale di attraversamento ferroviario nord-sud del Paese.
I comuni dell’area progetto non risultano tutti sede di stazione ferroviaria, il collegamento al servizio ferroviario avviene quindi in questi casi tramite il trasporto su gomma, con orari che non sempre consentono una mobilità non legata al trasporto scolastico o al lavoro (es. ultimo treno per rientrare in Valdisieve da Firenze parte poco prima alle 21.00). I dati rilevano comunque per alcuni comuni dell’area una grande mobilità su ferro, con valori intorno 10/15 % della popolazione (Es. San Godenzo, 13,22 %, Marradi 15,29 %). Riguardo alla mobilità stradale, l’area è collegata alla grande direttrice dell’autostrada A1 con ingressi a Sud (Reggello, Firenze Sud), A nord-est (Barberino del Mugello) e Nord (Prato).I tempi di percorrenza dal casello ai comuni dell’area Progetto si aggirano da un minimo di 40 minuti a valori ben superiori. Esiste poi una fitta rete di strade Regionali e statali, eredità storica del territorio, infrastrutture che attraversano centri abitati, con elevati tempi di percorrenza. Tale rete stradale che nel corso del tempo ha visto pochi interventi/investimenti di potenziamento, manutenzione e miglioramento .
1.4.3 Istruzione
Nell’area Strategia si può considerare raggiunto l’obiettivo di garantire pari opportunità nell’uso dei servizi per la prima infanzia, assicurando la massima diffusione degli interventi, nei limiti delle risorse disponibili. Si è strutturata una tipologia di offerta diversificata (nidi d'infanzia e servizi integrativi). Il sistema dei servizi è composto sia da servizi a titolarità pubblica che a titolarità privata, nidi privati. Tuttavia la compresenza di diversi soggetti erogatori deve essere governata, approntando strumenti di regolazione in grado di assicurare l’utente sulla qualità del servizio, qualsiasi sia il gestore, pertanto una prima criticità è garantire una pari opportunità e qualità dei servizi a tutti i cittadini.
Altra criticità è il tema dei costi, tenendo presente le problematiche derivanti dalla difficoltà delle risorse locali a garantire una prospettiva di certezza e allo stesso tempo di sviluppo del servizio. Si rileva quindi come gli effetti della crisi economica impattano negativamente sia sull'offerta, sia sulla domanda.
Tutti i comuni dell’area progetto, hanno al momento, minimo un plesso scolastico di scuola primaria e secondaria di primo grado, così come hanno scuole materne. Le scuole secondarie di secondo di grado risultano essere almeno 2 nell’area strategia (Pontassieve e Borgo San Xxxxxxx)
Occorre evidenziare che la presenza dei servizi per l'infanzia sono fattore critico per la permanenza di popolazione giovane sul territorio montano e per incrementare il tasso di attività/imprenditorialità femminile dell'intera area (rilancio economia locale).
Riguardo ai livelli scolastici superiori alla scuola dell’infanzia (primaria, secondaria di primo grado e superiori), si possono segnalare le seguenti criticità: a) Rapporto alunni disabili/insegnanti di sostegno alto, pari a 2,6 a fronte di una media Regionale di 2; b) un’elevata percentuale di pluriclassi (15,8 %) comparata con quella Regionale (1,9) e Nazionale (2,1); c) Elevato numero di alunni stranieri (14,7 %) con necessità di percorsi di integrazione; d) Elevato numero di docenti a tempo determinato con ripercussioni sulla continuità e qualità dell’offerta formativa (28,6 % scuola primaria e secondaria di primo grado, 45,7 scuola superiore) e) Mobilità della popolazione scolastica in particolare per i livelli di istruzione superiori.
2.LE FORME ASSOCIATIVE TRA I COMUNI
L’area risulta fortemente improntata all’Associazionismo, una tipica caratteristica Toscana, sia a livello sociale, ma anche di governance e a livello amministrativo. Si pensi che tutti i comuni dell’Area Strategia/Progetto, fanno parte di una Unione di Comuni istituite in base alla LR. 68/2011, enti che svolgono in modo associato molte funzioni fondamentali e non per i comuni aderenti a ciascuna unione (polizia municipale, sociale, protezione civile, etc…).
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UNIONE COMUNI MONTANI DEL MUGELLO
Comuni | Provincia | Popolazione al 31/12/2018 | Superficie km² | Densità abitanti/km² |
Barberino di Mugello | FI | 10959 | 133,71 | 00 |
Xxxxx Xxx Xxxxxxx | XX | 18355 | 146,15 | 126 |
Dicomano | FI | 5530 | 61,76 | 90 |
Firenzuola | FI | 4562 | 272,06 | 17 |
Marradi | FI | 3048 | 154,07 | 00 |
Xxxxxxxxxx xxx Xxxxx | XX | 1122 | 108,90 | 00 |
Xxxxxxxxx x Xxx Xxxxx | XX | 12220 | 116,00 | 105 |
Vicchio | FI | 8144 | 138,89 | 59 |
Tot. | 63940 | 1131,54 | 00 |
XXXXXX XXX XXXXXX XXXXX XXX XX XXXXXXXX
Xxxxxx | Xxxxxxxxx | Popolazione al 31/12/2018 | Superficie km² | Densità abitanti/km² |
Cantagallo | PO | 3.106 | 94,93 | 32,71 |
Vaiano | PO | 10.137 | 34,24 | 296,05 |
Vernio | PO | 6.084- | 63,28 | 96.33 |
Tot. | 19.346 | 192,45 | 100,52 |
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UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE
Comuni | Provincia | Popolazione al 31/12/2018 | Superficie km² | Densità abitanti/km² |
Londa | FI | 1.911 | 59,40 | 32,2 |
Pelago | FI | 7.711 | 54,78 | 140,8 |
Pontassieve | FI | 20.689 | 114,44 | 180,8 |
Reggello | FI | 16.563 | 121,22 | 136,6 |
Rufina | FI | 7.182 | 45,68 | 157,2 |
San Godenzo | FI | 1.109 | 99,19 | 11,18 |
Tot. | 55.165 | 594,71 | 92.76 |
Le tre unioni di Comuni e i 5 Comuni dell’Area Progetto (San Godenzo, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Vernio) collaborano alla strategia aree interne mediante specifico protocollo di intesa, il primo sottoscritto il 9 aprile 2015 e l’ultimo sottoscritto in data 4 febbraio 2020. Nell’ultimo protocollo di intesa si stabilisce e conferma una partnership per la fase di progettazione delle strategia, si individuano
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organismi di controllo, coordinamento e rappresentanza, si stabilisce che l’Ente capofila per il progetto l’Unione di Comuni del Valdarno e Valdisieve (si veda protocollo allegato), si individuano i soggetti internamente preposti a ciascun Unione alla progettazione, si individuano gli organi esterni con funzioni consultive, etc….
Nel Protocollo d’Intesa sottoscritto nel febbraio 2020, inoltre, le tre Unioni di comuni e i cinque comuni appartenenti all’Area Progetto si impegnano alla sottoscrizione e al rinnovo di tale accordo, in relazione alla fase attuativa della strategia. Il nuovo accordo, che sarà sottoscritto a seguito dell’approvazione della Strategia d’Area da parte della Regione Toscana e del CNAI e comunque entro Marzo 2021 regolerà in dettaglio i rapporti fra gli enti. Finalità dell’accordo sarà quello di dare attuazione alle fasi di realizzazione delle azioni e dei progetti della Strategia d’Area, confermando la partnership istituzionale individuata in fase di progettazione e assicurando la governance istituzionale e tecnica della Strategia (gestione, coordinamento e monitoraggio delle azioni programmate), lungo l’intero arco di durata temporale della fase attuativa della stessa.
Inoltre le Unioni di Comuni in questione svolgono molte funzioni per delega diretta da parte della Regione Toscana quali enti territoriali competenti o per delega da parte dei comuni. Si citano solo per esempio la gestione del patrimonio agricolo forestale della Regione Toscana, il servizio antincendio boschivo, il vincolo idrogeologico in ambito agricolo forestale, centro macellazione (di proprietà delle UC Mugello e Valdarno Valdisieve), etc.
l livello di integrazione tra i comuni del territorio è particolarmente avanzato come evidenziato nelle sottostanti tabelle, dove si riportano le funzioni comunali esercitate in forma associata.
Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve
alcune funzioni associate sono svolte per soli comuni di Londa e San Godenzo in quanto Enti con popolazione inferiore a 3000 ab. soggetti quindi agli obblighi di legge di esercizio delle funzioni in forma associata; Per alcune funzioni il Comune di Reggello non ha aderito alla gestione all’interno dell’Unione della stessa funzione ed esercita per contro proprio la funzione o è uscito dalla stessa gestione associata (es. SIT e Cartografia);
FUNZIONE Atto Associativo Esercitate Per i Comuni Di
Catasto (Ad Eccezione Delle Funzioni Mantenute Allo Stato
Dalla Normativa Vigente)
Previsione Statutaria
Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
Protezione Civile Previsione Statutaria Londa, Rufina, Pontassieve, San Godenzo, Reggello, Pelago
Polizia Municipale E Polizia Amministrativa Previsione Statutaria Londa, Rufina, San Godenzo
Valutazione Di Impatto Ambientale-Via (Di Competenza Comunale)
Previsione Statutaria Londa, Rufina, Pontassieve, San
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
Godenzo, Reggello, Pelago
Valutazione Ambientale Strategia (Vas)
Previsione Statutaria
Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
Vincolo Idrogeologico In Ambito Urbanistico (Di Competenza Comunale Ai Sensi Della L.R. 39/2000)
Previsione Statutaria Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
Catasto Dei Boschi E Dei Pascoli Entro 50 Metri Dai Boschi
Percorsi Da Fuoco (L.R. 39/2000)
Previsione Statutaria
Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
S.I.T E Cartografia Previsione Statutaria Londa, Rufina, Pontassieve, San Godenzo, Pelago
Funzioni Legate Alle Tecnologie Dell’informazione E Della
Comunicazione
Previsione Statutaria
Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
Gestione Contributi Per Abbattimento Barriere Architettoniche Previsione Statutaria Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
E.D.A (Educazione Adulti) E P.E.Z (Piani Educativi Zonali)
Previsione Statutaria
Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Pelago
Sportello Unico Attività Produttive Previsione Statutaria Londa, Rufina, Pontassieve, San Godenzo, Reggello, Pelago
Gestione Associata Appalti, Lavori, Servizi E Forniture
Previsione Statutaria
Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
Gestione Delle Risorse Umane (Reclutamento, Concorsi, Trattamento Giuridico, Trattamento Economico, Relazioni Sindacali, Sviluppo Delle Risorse Umane)
Previsione Statutaria Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
Funzioni Fondamentali Comuni di Londa e San Godenzo (Organizzazione Generale Dell’amministrazione, Gestione Finanziaria, Contabile E Controllo Art. 14 Comma 27 D.L. 78/2010)
Previsione Statutaria Londa e San Godenzo
Organizzazione Dei Servizi Pubblici Di Interesse Generale In Ambito Comunale Compreso TPL
Previsione Statutaria Londa e San Godenzo
Progettazione E Gestione Del Sistema Locale Dei Servizi Sociali Ed Erogazione Delle Prestazione Ai Cittadini (Cfr—Art. 118 Comma 4 Costituzione).-Area Servizi Sociali
Previsione Statutaria Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Pelago, Reggello
Edilizia Scolastica E Gestione Dei Servizi Scolastici Previsione Statutaria Londa e San Godenzo
Tenuta Dei Registri Di Stato Civile E Di Popolazione E Compiti In
Materia Di Servizi Anagrafici E Servizi Elettorali
Previsione Statutaria
Londa e San Godenzo
Pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonchè partecipazione alla pianificazione sovracomunale"
Previsione Statutaria/Delibera Comunale
Pontassieve, Rufina, Xxxxxx Xxxxx e San Godenzo
Servizi In Materia Di Statistica
Previsione Statutaria
Londa, Rufina, Pontassieve, San
Godenzo, Reggello, Pelago
Pareri relativi ai procedimenti in materia paesaggistica" Previsione
Statutaria/Delibera Comunale
Londa, Rufina, Pontassieve, San Godenzo, Reggello, Pelago
Unione di Comuni Montani del Mugello
Oltre al Comune obbligato di Palazzuolo Sul Senio, ai sensi dello Statuto in vigore dall'1/1/18, tutte le funzioni indicate nella tabella che segue, sono esercitate per gli otto comuni facenti parte dell’Unione, oltre all'Unione stessa, ad eccezione della Polizia Municipale (escluso Firenzuola), dell'Ufficio Personale Associato (escluso Scarperia e San Piero) e dell'Ufficio Gare Associato (escluso Scarperia e San Piero).
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
FUNZIONE Atto Associativo Esercitate Per i Comuni Di
Catasto (ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente)
Previsione Statutaria Barberino M., Borgo San Xxxxxxx,
Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo S., Scarperia e San Piero, Vicchio
Protezione Civile Previsione Statutaria Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo S., Scarperia e San
Piero, Vicchio | ||
Funzioni in materia statistica | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Firenzuola, Marradi, | ||
Palazzuolo S., Scarperia e San | ||
Piero, Vicchio | ||
Pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale e | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
partecipazione alla pianificazione territoriale di livello | Dicomano, Firenzuola, Marradi, | |
sovracomunale limitatamente alla predisposizione del piano | Palazzuolo S., Scarperia e San | |
strutturale intercomunale | Piero, Vicchio | |
Polizia municipale e polizia amministrativa locale | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Marradi, Palazzuolo S., | ||
Scarperia e San Piero, Vicchio | ||
Regolamenti edilizi | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Firenzuola, Marradi, | ||
Palazzuolo S., Scarperia e San | ||
Piero, Vicchio | ||
S.I.T. e cartografia | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Firenzuola, Marradi, | ||
Palazzuolo S., Scarperia e San | ||
Piero, Vicchio | ||
Servizi informatici e telematici in rete civica | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Firenzuola, Marradi, | ||
Palazzuolo S., Scarperia e San | ||
Piero, Vicchio | ||
Catasto dei boschi percorsi dal fuoco | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Firenzuola, Marradi, | ||
Palazzuolo S., Scarperia e San | ||
Piero, Vicchio | ||
Contributi per abbattimento barriere architettoniche | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Firenzuola, Marradi, | ||
Palazzuolo S., Scarperia e San | ||
Piero, Vicchio | ||
Servizi culturali in rete | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Firenzuola, Marradi, | ||
Palazzuolo S., Scarperia e San | ||
Piero, Vicchio | ||
Sportello unico Attività Produttive (SUAP) | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, |
Dicomano, Firenzuola, Marradi, | ||
Palazzuolo S., Scarperia e San | ||
Piero, Vicchio |
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Virere Comunità Sostenibili Per Un Nuovo Sviluppo | –schede Strategia area valdarno-valdisieve/mugello/val bisenzio | ||
Appalti di lavori, forniture e servizi (Ufficio Gare Associato) | Previsione Statutaria | Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo S., Vicchio |
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Ufficio Personale Associato (UPA) Previsione Statutaria Barberino M., Borgo San Xxxxxxx, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo S., Vicchio
Nelle disposizioni statutarie sono poi indicati ulteriori servizi associati svolti dall'Unione per tutti i comuni: Macellazione, Antincendio boschivo, Informazione Turistica, Ufficio Ambiente Intercomunale.
Unione dei Comuni della Val Bisenzio
FUNZIONE | Atto Associativo | Esercitate Per i Comuni Di |
Risorse umane | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Centro Informativo Unico | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Servizi di informazione, comunicazione e relazioni | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
con il pubblico | ||
Attività, in ambito comunale, di pianificazione di | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; | ||
Servizi in materia di statistica | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Polizia municipale e polizia amministrativa locale | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Valutazione impatto ambientale e Valutazione Ambientale strategica, nella funzione di autorita’ competenze ai sensi della L.r. 10/2010 | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Espropri | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
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Virere Comunità Sostenibili Per Un Nuovo Sviluppo –schede Strategia area valdarno-valdisieve/mugello/val bisenzio
Catasto dei boschi percorsi dal fuoco e dei pascoli situati entro 50 metri dai boschi percorsi dal fuoco | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Appalti di lavori, forniture beni e servizi | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Concessione contributi per abbattimento barriere architettoniche | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Servizio civile Regionale | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Controllo di gestione | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Biblioteche e archivi storici | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Accesso ai servizi nido | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Sistema informativo territoriale di cartografia | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Sistema di valutazione della performance organizzativa | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
ed individuale | ||
lo strumento di valutazione della situazione economica equivalente | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Funzioni e attività tese a contrastare le carenze di funzionamento dei servizi postali e di prossimità | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Catasto ad eccezione delle funzioni mantenute allo stato dalla normativa vigente | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Sportello unico delle attività produttive | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Organizzazione unitaria dei servizi demografici. | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Servizio Civile Universale | Previsione Statutaria | Cantagallo, Vaiano, Vernio |
Virere Comunità Sostenibili Per Un Nuovo Sviluppo –schede Strategia area valdarno-valdisieve/mugello/val bisenzio
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
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Piano strutturale intercomunale. Previsione Statutaria Cantagallo, Vaiano, Vernio
Inoltre nell’ambito dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio sono state attivate anche specifiche funzioni associate:
FUNZIONI | Atto Associativo | Esercitate per conto di | Capofila |
Politiche sociali | Convenzione ai sensi dell'art.30 del Dlgs 267/00 | Cantagallo Vaiano e Vernio | Comune di Vaiano |
Servizi educativi e scolastici | Convenzione ai sensi dell'art.30 del Dlgs 267/01 | Cantagallo Vaiano Vernio | Comune di Vaiano |
Servizio di Segreteria e dei servizi connessi | Convenzione ai sensi dell'art.30 del Dlgs 267/00 | Cantagallo, Vaiano, Vernio, | Comune di Vernio |
Cultura e promozione del territorio | Convenzione ai sensi dell'art.30 del Dlgs 267/01 | Cantagallo, Vaiano, Vernio | Comune di Cantagallo |
Funzioni di accoglienza e informazione relativa all'offerta turistica a carattere sovracomunale | Convenzione ai sensi dell'art.30 del Dlgs 267/00 | Cantagallo Vaiano Vernio, Prato, Montemurlo, Carmignano, Poggio a Caiano | Comune di Prato |
3. SINTESI DEI PRINCIPALI PROBLEMI OSTACOLI ALLA VITA NELL’AREA
Alla luce di quanto premesso si indicano come Principali Problemi/Ostacoli Alla Vita Nell’area i seguenti ambiti/temi: SALUTE
EDUCAZIONE/ISTRUZIONE/FORMAZIONE
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INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ MERCATO
In particolare le problematiche e criticità rilevate in questi ambiti si possono sintetizzare come sotto elencato. .
SALUTE
1. Elevato tempo allarme-target-ospedalizzazione nel primo soccorso, dovuto alle caratteristiche del territorio, rarefazione territoriale/ temporale dei servizi
2. Inadeguatezza dei servizi pediatrici con numero di pazienti elevato (> 800 ) e necessità di implementazione del servizio di continuità assistenziale pediatrica (attualmente assente da parte del SSR)
3. Inadeguatezza delle strutture dei distretti socio sanitari: strutture non a norma
4. Specialistica ambulatoriale che non consente erogazioni in loco di esami medici (Prestazioni per 1000 abitanti pari a 112);
5. Tasso di ospedalizzazione evitabile pari a 649,6 superiore a LEA, per carenza delle modalità di risposta alternative a ricovero.
Riguardo al tempo allarme/target per i Comuni dell’area progetto la recente riorganizzazione del servizio attuata dalla Regione Toscana ha notevolmente migliorato i tempi delle prestazioni di soccorso, attestandosila a valori prossimi alle medie regionali.
EDUCAZIONE/ISTRUZIONE/FORMAZIONE
1. disomogeneità della qualità dei servizi per la prima infanzia presenti sul territorio;
2. limitazione all'accesso ai servizi per la prima infanzia a causa di tariffe elevate per le famiglie;
3. marginalizzazione dei plessi scolastici decentrati, strutture talvolta inadeguate per il numero/necessità degli studenti, scarsa razionalizzazione delle stesse, carenza di infrastrutture innovative (es. fibra ottica);
4. % elevate di bambini con disabilità, B.E.S., difficoltà educative e d’ apprendimento;
5. carenza di politiche di conciliazione (tempi lunghi scuola, attività extra scuola)
6. modesta diffusione di forme di didattica innovativa e multidisciplinare;
7. elevato numero di alunni stranieri, con difficoltà di integrazione;
8. elevata incidenza del turn-over dei docenti e insufficiente dotazione degli insegnanti di sostegno
9. distanza degli Istituti di scuola secondaria di II° dai comuni dell’Area Progetto
INFRASTRUTTURE
Virere Comunità Sostenibili Per Un Nuovo Sviluppo –schede Strategia area valdarno-valdisieve/mugello/val bisenzio
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1. Gestione dei trasporti scolastici in considerazione dell’ orografica dei comuni e delle spese per il mantenimento del servizio;
2. Limitata integrazione/ottimizzazione del trasporto fra ferro e gomma.
3. Difficoltà ad accedere ai servizi locali tramite TPL (sociali, sanitari, scolastici, culturali etc..)
4. Grande mobilità scolastica, con scarsa integrazione intercomunale dei servizi di trasporto pubblico, non economicità del sistema e scarsa razionalità.
5. Distanza media dei comuni non Polo dal polo più vicino 40’
6. Offerta di servizi di TPL su gomma verso il polo locale 1,26 (corse giornaliere)
7. Corse medie anno (x 1000 ab.) su gomma verso il capoluogo di regione pari a 0,14.
E’ da evidenziare, rispetto al x.xx 2 che, la scarsa integrazione ferro/gomma, non interessa tutti i territori ricompresi nell'area Strategia/Progetto. (La gara lotto debole Alto Mugello-Mugello, Stazione Appaltante Città Metropolitana di Firenze ha dato delle risposte in termini di miglioramento servizi e di parziale superamento di suddette criticità).
MERCATO
1. Digital Divide, limitatezza connettività in larga banda
2. Bassa redditività aziende agro-forestali e zootecniche
3. Invecchiamento aziende artigianali di qualità
4. Impoverimento della rete distributiva commerciale di vicinato
5. Mancanza di cultura dell'accoglienza turistica - specialmente componente estera -
6. Limitatezza di infrastrutture e servizi collegati alle nuove forme di turismo ed eco-turismo
7. Carenza di forme associative e di integrazione tra i vari settori produttivi, di forme di promozione territoriale, marketing territoriale, oltre che forme di certificazione ambientale di filiera
4. LO SCENARIO DESIDERATO E I RISULTATI ATTESI: LE INVERSIONI DI TENDENZA CHE SI VOGLIONO PROVOCARE
4.1 L’IDEA GUIDA
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L’idea guida ruota ed intende concentrarsi nella ridefinizione di un nuovo rapporto tra INTERNO/ESTERNO
- CITTA’/CAMPAGNA, recuperando il concetto di “CONTADO” che in termini produttivi si incardina sul concetto di Distretto Verde.
In questo caso la “Strategia” si candida ad essere moltiplicatore dello sviluppo liberando energie presenti sul territorio ma, soprattutto, attraendo risorse esterne: grande qualità ambientale, buona coesione sociale, semplicità nelle relazioni, capacità di saper fare.
Obiettivo principale della Strategia è l'inversione del declino demografico che investe tutti i 5 comuni dell'Area Progetto. Volendo quantificare tale obiettivo nei termini temporali del Progetto Aree interne, entro 5 anni si ambirebbe all'arresto del declino, seguita da una crescita dell'1% medio annuo nel periodo successivo. Per quanto riguarda l'Area Strategia l'obiettivo demografico è quello della ripresa della crescita della popolazione interrotta nel 2014.
In assenza di interventi mirati sulle 3 pre-condizioni abilitanti dello sviluppo ("come si vive"), quali quelle individuate con il progetto (salute, educazione ed istruzione, infrastrutture), la popolazione dei comuni dell'area progetto proseguirà nel proprio lento declino, ormai quasi ininterrotto da un secolo.
Si pensi che negli anni '20 del '900 si è raggiunto il picco massimo di popolazione dell'area (circa 40.000 abitanti); nel 2011 i residenti risultavano 16.516 (diminuzione media di quasi il - 60%).
Tuttavia, l’obiettivo di raggiungere l’inversione del calo demografico potrebbe di per sé apparire “non realistica”, ma in realtà la Strategia dell’area può divenire il vero volano dell'inversione di tale tendenza demografica, attivando/potenziando servizi fondamentali e funzionali al recupero di attrattività dei luoghi, definendo delle azioni strutturali che dovranno trovare continuità anche successivamente.
I processi socio/economico/culturali attualmente in corso hanno dato nuovamente significato a un significante con una storia millenaria - il CONTADO; la campagna anche nell’immaginario collettivo torna ad avere un senso, una funzione ed è necessario saper cogliere questo momento.
Nel complesso le azioni che agiscono sulle precondizioni hanno l'obiettivo di accrescere i dirit t i di cittadinanza degli abitanti delle zone montane avvicinandoli a quelli delle aree urbane della regione (riduzione del costo / opportunità del vivere in montagna). Tale azione di avvicinamento però non sarà sufficiente ad invertire una inerzia demografica secolare che richiede una coraggiosa politica nazionale di sostegno per incentivare la residenza in montagna e la decisione delle persone di far crescere qui i propri figli.
Per questo è necessario mettere in campo progetti che apportino tagli drastici ai costi sostenuti dalle famiglie, aiuti sostanziali ai comuni per garantire almeno il diritto alla salute e all'educazione, oltre al potenziamento del sistema infrastrutturale (materiale ed immateriale) che sia pervasivo, funzionale ed efficace.
Paradossalmente, nell’attuale situazione legata alla pandemia da COVID 19, la perifericità l’essere lontani dai grandi nuclei metropolitani diventa un VALORE a patto appunto che si attivino infrastrutture abilitanti (come la fibra ottica, stesa presente, ma “spenta”)e servizi digitali e di prossimità previsti dal piano.
4.2 LE INVERSIONI DI TENDENZA E I RISULTATI ATTESI
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
L’obiettivo generale della strategia è invertire il trend demografico e ripartire dalle filiere identitarie del territorio che integrandosi tra loro e con i servizi ai cittadini possono determinare un’inversione di tendenza utile a ripopolare quest’area fino a renderla attrattiva per chi ha deciso di restare e per chi intende venirci a vivere rappresentando un’opportunità di buon vivere all’interno dell’area vasta compresa tra l’area metropolitana fiorentina e l’area pratese.
Nel preliminare di strategia è stato descritto come i processi tecnico/industriali hanno contribuito alla sviluppo ed all’organizzazione dei territori, ed anche in questo contesto storico il nuovo processo digitale comincia anch’esso a plasmare il territorio dopo la società.
La distanza non è più un problema a patto che la macchina pubblica adegui propri processi (organizzativi e politici) al nuovo paradigma digitale, in questo modo i territori presi in considerazioni dal progetto VIRERE possono tornare a popolarsi.
0.XX STRATEGIA D’AREA
La Strategia si articola in cinque linee di azione, tre dedicate ai servizi , una allo sviluppo economico ed infine una serie di azioni trasversali funzionali alla strategia
1. Salute
Il diritto alla salute ed all’integrazione sociale è, delle tre precondizioni della strategia, il diritto che ha il maggiore impatto effettivo sulla popolazione in contesti isolati e periferici e che quindi fornisce la misura delle possibilità di vita dignitosa in queste aree.
Tale diritto si declina, soprattutto nelle aree montane, da un lato nella presenza di servizi disponibili, fruibili e qualificati sul territorio (rete dei servizi territoriali), dall'altro sulla rapidità di intervento, diagnosi e trasporto ai poli sanitari nodali regionali ed extraregionali (servizi di emergenza urgenza).
Da un punto di vista dei target, stante la struttura della piramide delle età fortissimamente sbilanciata verso le classi più elevate d'età, i servizi sanitari e sociali per l'assistenza e il supporto al mantenimento delle condizioni di vivibilità della popolazione anziana assumono la massima importanza e sono anche la più immediata cartina di tornasole per valutare le possibilità di permanenza nelle aree interne. Nello specifico è necessario lavorare innanzitutto per potenziare la rete assistenziale di prossimità e di primo intervento, al fine di ridurre i tempi di allarme/target/ospedalizzazione, ridurre le ospedalizzazioni evitabili. Inoltre, anche con una stretta integrazione del volontariato e dell'associazionismo presente, proseguire ed introdurre servizi di supporto alle famiglie nel lavoro di cura delle persone anziane, promuovere la socializzazione e l'integrazione quale condizione di una vita di qualità nella terza e quarta età, una vita attiva ed autonoma, nonché migliorare la qualità dei servizi domiciliari.
A seguire, in una prospettiva di favorire la permanenza e l'insediamento di famiglie giovani, ed evitarne l'ulteriore emigrazione verso luoghi più serviti, l'attenzione deve essere posta sulla cura dei bambini.
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
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In ambito sanitario questo significa prioritariamente assicurare servizi di pediatria di base sufficienti, fruibili, affidabili ed accessibili sfruttando, laddove possibile, anche le sinergie con i soggetti attivi sul territorio (volontariato).
Alta criticità presenta la lontananza dei servizi per il recupero/mantenimento delle abilità delle persone con disabilità, che limitano i diritti di cittadinanza di queste persone. A questi si aggiunge la carenza di servizi finalizzati al supporto educativo di integrazione sociale e lavorativa. Sono anche carenti servizi residenziali per accogliere e vivere in autonomia persone adulte con disabilità. L’intenzione è quella di puntare ad assicurare supporto educativo, abilitativo e riabilitativo, e favorire la vita indipendente, con benefica ricaduta sulle necessità - e i costi - di trasporto.
Strumento di supporto all'implementazione degli obiettivi, ed elemento potenzialmente qualificante della strategia stessa è lo sviluppo, l'estensione e la diffusione della telemedicina. Nelle aree montane ed interne, dove gli spostamenti sono inevitabilmente lenti e problematici, dove è più difficile e talvolta impossibile portare servizi qualificati, il diritto alla salute passa e passerà sempre più attraverso la rete di telemedicina nelle sue varie declinazioni (tele-diagnostica, tele-riabilitazione, ecc.), che amplia la gamma dei servizi offerti, limita gli spostamenti, permette la capillarità dell'intervento e favorisce la diagnosi precoce.
E' importante esplicitare che per l'implementazione della strategia nel presente ambito si parte, per molti interventi proposti, dall'esperienza del progetto regionale per l'ottimizzazione dell'assistenza sanitaria già attivo nella zona Mugello (cd. "Progetto Montagna") che potrà quindi, grazie ai fondi della strategia aree interne, essere esteso territorialmente e temporalmente. Questo permetterà di integrare ed ottimizzare le risorse, ridurre i tempi di avvio di molti servizi previsti nella strategia, e consolidare i servizi attivati.
La sanità e il diritto alla salute risulta una delle emergenze dell’area come evidenziato dalla analisi dei bisogni fatta nell’elaborazione della strategia.
Il diritto alla salute ed all’integrazione sociale è una delle tre precondizioni della strategia “VIRERE”. L’azione intende agire su due interventi principali: tempestività dei soccorsi e l’assistenza territoriale
Nell’allegato 1 si riporta e si dettaglia le azioni previste nell’ ambito salute così raggruppati:
ESSERE TEMPESTIVI NEI SOCCORSI (AREA EMERGENZA URGENZA)
1. Scheda Intervento SA 1- Potenziamento Strumentazione Per Interventi 118
2. Scheda Intervento SA 2-Azioni Di Sensibilizzazione Nei Confronti Delle Situazioni Di Emergenza /Urgenza
3. Scheda Intervento SA 3 - Potenziamento Rete Esistente defibrillatori
PRENDIAMOCI CURA (AREA SERVIZI TERRITORIALI)
4. Scheda Intervento SA 4 - Potenziamento –Miglioramento Distretto Socio Sanitario della Val di Bisenzio – Casa della Salute Val Bisenzio
5. Scheda Intervento XX 0 -Potenziamento –Miglioramento Distretto Socio Sanitario della Val di Bisenzio - Casa della Salute Val Bisenzio-
6. Scheda Intervento XX 0.X0- Sviluppo Di Servizi Di Prossimità In Ambito Socio Sanitario
7. Scheda Intervento XX 0.X0 - Sviluppo Di Servizi Di Prossimità In Ambito Socio Sanitario
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
8. Scheda Intervento SA 6.B1- Sviluppo Di Servizi Di Prossimità In Ambito Socio Sanitario
9. Scheda Intervento XX 0.X0 - Sviluppo Di Servizi Di Prossimità In Ambito Socio Sanitario
10. Scheda Intervento SA 7 - Servizi Di Continuità Assistenziale Pediatrica
11. Scheda Intervento SA 8 - Sanità 4.0- Prendiamoci Cura
12. Scheda Intervento SA 9A - Attivazione Progetti Di Invecchiamento Attivo
13. Intervento XX 0X - Attivazione Progetti Di Invecchiamento Attivo
14. Scheda Intervento SA10 - Potenziamento –Miglioramento Distretto Socio Sanitario Palazzuolo Sul Senio
Si rimanda all’allegato 2 a Salute per un esame dettagliato degli interventi. 2. Istruzione
Delle tre precondizioni allo sviluppo della strategia quella del sapere è certamente quella più proiettata al futuro. Il diritto e l'accessibilità fisica ed economica ad una educazione, istruzione e formazione di qualità, sostiene il radicamento della popolazione sul territorio, facilita la genitorialità, incentiva l'attrattività per famiglie giovani, stimola l'imprenditorialità e la voglia di valorizzare le risorse del territorio, attrae investimenti. E' quindi lo strumento principe per il contrasto al declino demografico. Nei piccoli centri abitati la scuola costituisce un presidio fondamentale di appartenenza, condivisione, acquisizione di senso civico, coesione sociale.
Le scuole di montagna, con i loro piccoli numeri e l'accessibilità faticosa sono doppiamente penalizzate.
Da un lato, l'offerta dei servizi è ovviamente limitata. A questo si aggiunge una maggiore eterogeneità nella qualità della formazione. Inoltre il costo unitario di erogazione del servizio è in queste aree inevitabilmente più alto che nelle aree centrali del paese. A questi limiti si somma il digital divide, che ancora persiste nelle comunità più isolate. Dall'altro lato, esse soffrono dell’assenza di un presidio continuativo di dirigenti scolastici - di elevato turn over dei docenti, di regole ministeriali di dimensionamento e autonomia degli istituti non funzionali ad una prospettiva di rilancio delle aree ad elevata dispersione antropica e a declino demografico, dell'incapacità del legislatore di comprendere basilari principi di equità verticale (casi diversi vanno trattati in modo diverso),di fare propri negli strumenti ordinari degli obiettivi di rilancio delle economico e demografico del paese.
La strategia di VIRERE punta ad elevare qualità e quantità di servizi per tutti i livelli di sapere, ma soprattutto punta affrontare le problematiche che vivono le famiglie sia nella gestione dei figli soprattutto nella fase di infanzia (offerta di servizi nido, spazi gioco, ecc.) e durante l’età scolare (trasporto scolastico, mense, attività extrascolastiche, ecc.) consapevoli che sono queste le fasi che maggiormente richiedono un'attenzione ed una risposta locale.
Per quanto riguarda la prima infanzia e l'infanzia la strategia dell'area punta ad inserirsi nella nuova prospettiva delineata dalla L.1/2007, cioè la continuità educativa 0 - 6, nella consapevolezza che il diritto all'educazione inizia alla nascita e si concretizza (in prospettiva) nell'universalità del servizio e nella sua accessibilità economica. Questo, facilitando oltretutto la conciliazione dei compiti dei genitori, favorirà anche l'occupabilità e, in conclusione, la permanenza della popolazione sul territorio. In tale prospettiva, la strategia punta a sperimentare l'integrazione 0 - 6 nei cinque comuni area progetto, ad ampliare i servizi per l’infanzia anche con soluzioni innovative e ad individuare soluzioni organizzative e gestionali per il miglioramento dell'efficienza ed efficacia del sistema dei servizi.
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Scheda intervento EIF 1a - PROSPETTIVA 0-6 anni - FIRENZUOLA Scheda intervento EIF 1b - PROSPETTIVA 0-6 anni - MARRADI
Scheda intervento EIF 1c - PROSPETTIVA 0-6 anni - PALAZZUOLO SUL SENIO Scheda intervento EIF 1d - PROSPETTIVA 0-6 anni - SAN GODENZO
Scheda intervento EIF 1e - PROSPETTIVA 0-6 anni - VERNIO Scheda intervento EIF 2a - CONCILIA ED ENTRA - Quota regionale Scheda intervento EIF 2b - CONCILIA ED ENTRA - Quota statale Scheda intervento EIF 3 - A TUTTO PEZ
Per la scuola primaria e secondaria di primo grado l'obiettivo è quello di innalzare ed omogeneizzare il livello qualitativo puntando sulla estensione di esperienze sperimentate ed innovative di tipo collaborativo (es. scuola senza zaino), per ambito e percorso di apprendimento. Di sostenere, le reti delle scuole e la loro capacità collaborativa e cooperativa. Di incentivare l'interazione con il territorio attraverso la promozione di attività didattiche nella rete museale territoriale, con la finalità della scoperta dell'ambiente e della realtà storico- culturale del territorio. Di rafforzare le competenze linguistiche e scientifiche con il conseguente miglioramento degli esiti positivi e dei punteggi (test INVALSI, licenza media). Per la scuola dell'infanzia, della primaria e secondaria di primo grado l'obiettivo è quello di innalzare ed omogeneizzare il livello qualitativo puntando anche sulla estensione di esperienze sperimentate ed innovative di tipo collaborativo (scuola senza zaino e laboratori del sapere scientifico), per ambito e percorso di apprendimento. Una problematica specifica riguarda la crescita degli alunni con bisogni educativi speciali (DSA, BES, diversamente abili). In tal caso la strategia, non potendo agire su un ampliamento del numero di insegnanti di sostegno, come sarebbe necessario, le attività previste nella strategia sono finalizzate all’inclusione e sono rivolte all’insieme del gruppo classe al cui interno sono presenti alunni con disabilità (ai sensi del DPCM 185/2006). Sono realizzate nella prospettiva della continuità tra cicli scolastici, dedicando particolare attenzione alle fragilità che si creano tra gli alunni nelle fasi di transizione tra un ciclo e l’altro.
Scheda intervento EIF 4a1 - CENTO FIORI - Servizi - Scuola Senza Zaino
Scheda intervento EIF 4a2 - CENTO FIORI - Servizi - Laboratori Sapere Scientifico Scheda intervento EIF 4b - CENTO FIORI - Investimenti e servizi - Scuola Senza Zaino
Scheda intervento EIF 4c - CENTO FIORI - Investimenti e servizi - Laboratori Sapere Scientifico Scheda intervento EIF 5 - SOSTENIAMOCI
Per l'istruzione secondaria di secondo grado, la priorità è lavorare per il successo scolastico e per facilitare l'ingresso in percorsi di studi universitari e in contesti lavorativi. Alla base della strategia devono essere le azioni volte a prevenire e contrastare la dispersione scolastica/il fenomeno dei NEET. L'intervento incluso nella strategia è finalizzato a realizzare azioni mirate ad offrire opportunità di formazione e inserimento nel mondo del lavoro a GIOVANI ETA'15-29 anni fuori dai canali formativi e non occupati (NEET). La strategia intende anche avvicinare gli studenti al mondo del lavoro locale. Molteplici sono gli strumenti disponibili. Oltre all'Alternanza Scuola Lavoro in Toscana sono attivi altri strumenti regionali* quali gli IFTS e gli interventi di rafforzamento degli istituti tecnici e professionali. Questi strumenti, che vedono la collaborazione fra scuola e imprese, puntano a creare meccanismi virtuosi e sinergie di lungo periodo.
Scheda intervento EIF 6a - AC/DC 1
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Scheda intervento EIF 6b - AC/DC 2
Scheda intervento EIF 7 - AGIAMO INSIEME
Criticità specifica dei comuni montani è l'assenza di istituti superiori e la distanza da questi (tempo medio di viaggio 1h30'). Ciò favorisce l'abbandono precoce o il trasferimento verso aree più accessibili. La strategia in questo senso punta ad abbattere sostanzialmente il costo di trasporto per gli studenti dei comuni dell’area progetto non potendo significativamente ridurre i tempi di viaggio e le frequenze del trasporto pubblico.
Si rimanda all’allegato 2 a Istruzione per un esame dettagliato degli interventi.
3. Mobilità
Sia dall’analisi dei dati statistici (tempi medi di percorrenza, frequenza e quantità dei servizi di TPL -ferro o gomma), sia dall’ascolto dei cittadini e dei soggetti portatori d’interessi collettivi (associazioni, comitati, cittadini) emerge chiaramente che nell’area emergono chiaramente due distinti ambiti di difficoltà:
⚫ muoversi dentro l’area (per la strutturazione storico antropologico dei tanti borghi sparpagliati)
⚫ muoversi fuori dall’area (per l’inadeguatezza dei servizi)
La strategia punta con i limitati strumenti che può utilizzare punta a potenziare il ruolo delle dorsali ferroviarie come risposta alla difficoltà di muoversi “fuori dall’area”.
Scheda intervento M2- Mobilità sostenibile - Potenziamento del nodo di scambio intermodale di Marradi Scheda intervento M3- Mobilità sostenibile - Potenziamento del nodo di scambio intermodale di Vernio Scheda intervento M9- Abbattimento costi per trasporto studenti
L’ottimizzazione delle risorse economiche derivanti dall’eliminazione del cosiddetto parallelismo ferro gomma
consentirà di dare un risposta alla necessità di muoversi “dentro l’area”.
Scheda intervento M4- Mobilità sostenibile - Realizzazione di una ciclostazione nel comune Marradi Scheda intervento M5 - Mobilità sostenibile - Realizzazione di una ciclostazione nel comune Vernio Scheda intervento M6 - Mobilità sostenibile - Trasporto a chiamata
Scheda intervento M7 - Potenziamento TPL - Adeguamento ed attrezzaggio fermate del TPL
Scheda intervento M8 - Potenziamento TPL - Nuova linea TPL
L’armonizzazione ed il rafforzamento di queste due diverse esigenze di mobilità possono contribuire a mitigare il processo di spopolamento in atto e migliorare le condizioni di chi vive su questi territori con ricadute positive anche in ambito socio economico.
Scheda intervento M1 - Mobilità sostenibile - Potenziamento del sistema di trasporto pubblico Si rimanda all’allegato 2 a Mobilità per un esame dettagliato degli interventi.
4. Mercato - Sviluppo Economico
L’economia del territorio, rimasta per secoli prevalentemente agricolo-forestale, senza profondi mutamenti, ha seguito lo sviluppo delle aree centrali con una trasformazione in senso industriale ma solo parziale e con ritardo,
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divenendo prevalentemente fornitrice di manodopera e generando emigrazione e pendolarismo, accentuando in questo modo il distacco tra aree urbanizzate di fondovalle e zone rurali montane. Tuttavia essa ha mantenuto la caratterizzazione di cerniera fra Toscana e Xxxxxx- Romagna, con forti legami economici con i territori padani. Con il potenziamento delle dorsali di attraversamento principali ( Autostrada A1, Alta Velocità Ferroviaria), le direttrici stradali e ferroviarie secondarie - numerose ed importanti – che si snodano per tutto il verde dell'appennino tosco- emiliano-romagnolo, sono diventate una notevole risorsa, per lo sviluppo futuro di un'economia del turismo lento ed ambientalmente compatibile, potendo contare su un mix di assoluto livello tra ambiente, cultura e sport.
Questo turismo permette oltretutto la valorizzazione del territorio aperto e delle attività produttive collocate fuori dal fondovalle e dai principali centri abitati, cioè precisamente quelle aree a maggior sofferenza economica e declino demografico interessate dalla strategia delle aree interne. L'asset ambientale è predominante grazie ad un territorio pedemontano e montano di grande bellezza, verde, ricco di acque, ma antropizzato da secoli e quindi con facilità di accessi e punti si sosta (rete dei sentieri, rete di rifugi, ecc.). Esso inoltre possiede una storia culturale di assoluto prestigio, ma ancora poco valorizzata. Essa è infatti terra natale dei Medici (di cui sono presenti due castelli) e luogo di nascita di Xxxxxx e Xxxxx Xxxxxxxx, e ospita emergenze artistiche di assoluto rilievo di Xxxxxx stesso, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, solo per ricordare artisti noti a livello mondiale, oltre ad una Rete Museale diffusa anche se di modeste dimensioni e da rivitalizzare. Infine il territorio ha acquisito negli ultimi anni una crescente vocazione sportiva (Autodromo del Mugello, la maratona più antica d'Italia, ecc.) che ha ampie possibilità di sviluppo ed attrazione proprio per la caratterizzazione ambientale dell'area. Oltre agli sport motoristici, sono da sviluppare cicloturismo – sviluppando ed estendendo l'esperienza del Distretto cicloturistico già presente nel Mugello, downhill, trekking, podismo, trail e ultra trail, triathlon, volo leggero, parapendio e deltaplano, vela, canoa e canottaggio - sul Lago di Bilancino e sui fiumi Sieve e Bisenzio -, equitazione, ecc.
L’apparato economico ha poi una pluralità di vocazioni e il sistema economico è cresciuto per aggiunta di funzioni alla struttura preesistente. Il settore forestale è assai rilevante e ha dato luogo nella Montagna Fiorentina all'esperienza della Foresta Modello - sul modello canadese - che permette una valorizzazione integrata della "risorsa bosco". Il settore dell’agricoltura è tuttora il fattore regolativo e ordinatore del territorio: l’allevamento ha dato vita a una filiera agroindustriale assai rilevante (latte, latticini, carne) e si sono sviluppate l’agricoltura biologica e l’industria della panificazione. Per contrastare tuttavia il declino dell'occupazione in agricoltura si intendono sostenere due tendenze positive: quella al ritorno di interesse tra i giovani (nuova imprenditoria, passaggio generazionale, trasformazione delle aziende da piccole a medie, agriturismo) e quella della integrazione fra attività agricola e turismo (qualificazione degli agriturismi, diffusione della lingua inglese, integrazione con la gastronomia locale, vero punto di forza del territorio). Nelle aree più prettamente montane, sebbene sia presente una importante realtà industriale - tessile a Vernio, estrattivo (pietra serena) a Firenzuola, meccanico a Palazzuolo sul Senio - prevale l'artigianato e il commercio di vicinato. Le potenzialità maggiori vengono tuttavia in questo caso, oltre che da alcune sinergie produttive fra artigianato, piccolo commercio e agricoltura, dallo sviluppo del turismo soprattutto nella sua componente extralberghiera agrituristica.
Questo complesso di assets e potenzialità permette di delineare l'area strategia come un vera e propria area turistica omogenea che può definirsi come il distretto verde della cerniera appenninica tosco-emiliano-romagnola.
La strategia intende promuovere lo sviluppo economico dell’area quale una delle condizioni essenziali per garantire la fruibilità e la vivibilità dell’area per i suoi cittadini.
L’azione intende svolgersi su tre linee principali:
1. Diffusione del Sistema associativo della “Foresta Modello” nella filiera produttiva agro-forestale Scheda intervento ME 1 - Cooperiamo Per Diffondere Ed Estendere Il Sistema Della Foresta Modello
Estensione/diffusione del Sistema FORESTA MODELLO con estensione del territorio interessato e sviluppo dell'integrazione di filiera locale forestale e dell'uso sociale del bosco. L’obiettivo si pone alla luce della positiva esperienza maturata nel territorio della Valdisieve (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx), ci si propone quindi di estendere il territorio attuale della Forestale Modello ai territori delle altre Unioni in modo da garantire quindi una integrazione e la sostenibilità della gestione dei boschi e del territorio, incrementando la coesione e la consapevolezza di insieme di tutte le componenti socio-economiche che
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direttamente o indirettamente afferiscono al territorio stesso. Si tratta quindi di un nuovo strumento di Governance del territorio forestale, agricolo e rurale ed opererà negli ambiti delle filiere produttive, della distribuzione commerciale, del mercato, dell’ambiente, del turismo, della cultura, degli aspetti ricreativi e della condivisione del know – how.
2. Incentivare il rinnovo e la creazione di imprese Scheda intervento ME 2 - Rinnoviamo Il Fare Impresa Sostegno al passaggio generazionale e alla NUOVA IMPRENDITORIA attraverso l'utilizzo dei Bandi per Giovani agricoltori e per il microcredito nei settori agricoltura, industria, commercio e turismo.
3. Creare Reti/Infrastrutture Turistiche Scheda intervento ME 3 - Creiamo Reti Per La Fruizione Turistica Rilancio e sviluppo TURISMO ECOCOMPATIBILE con la predisposizione di prodotti turistici legati alla pratica sportiva nelle sue varie forme con potenziamento dei percorsi (piste ecoturistiche, bifacchi, rete sentieristica, etc…).
RISULTATI ATTESI
1.Aumento della popolazione attiva e del tasso di occupazione 2. Aumento del PIL e del Reddito Disponibile 3 Diminuzione dei tassi di povertà
Si rimanda all’allegato 2 a Mercato per un esame dettagliato degli interventi. 5. Azioni trasversali
Le azioni di sistema sono funzionali alla migliore gestione delle attività della strategia ovverosia: della progettazione, della gestione, dell'animazione della comunità e della relativa partecipazione, del monitoraggio, della rendicontazione sociale e della rendicontazione amministrativa. La strategia prevede due azioni; una, volta a sostenere l’area nell’avvio della realizzazione degli interventi. La seconda, della durata dell’intera strategia, avente l’obiettivo di seguire, monitorare, gestire amministrativamente e contabilmente, e rendicontare gli interventi realizzati.
Scheda intervento AT1- AZIONE DI SISTEMA ASSISTENZA PROGETTAZIONE Scheda intervento AT2 - AZIONE DI SISTEMA ASSISTENZA TECNICA
Si rimanda all’allegato 2 a Assistenza Tecnica per un esame dettagliato degli interventi.
6. L’ORGANIZZAZIONE PROGRAMMATICA E FINANZIARIA
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI – QUADRO INTERVENTI
Di seguito si riporta una sintesi complessiva degli interventi previsti dalla strategia, ripartita per linea di
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azione e fonti di finanziamento, con un successivo dettaglio per ciascuna linea di azione degli interventi previsti.
SETTORE INTERVENTO | COSTO COMPLESSIVO | LEGGE STABILITÀ’ | FESR | FSE | FEASR | ALTRO/ REGIONE |
SANITA’ | 2.226.000,00 | 1.676.000,00 | 550.000,00 | |||
MOBILITA’ | 1.668.485,17 | 724.000,00 | 150.000,00 | 794.485,60 | ||
ISTRUZIONE | 2.015.514,40 | 1.210.000,00 | 265.514,40 | 540.000,00 | ||
MERCATO | 1.400.000,00 | 500.000,00 | 900.000,00 | |||
AZIONI TRASVERSALI | 190.000,00 | 150.000,00 | 40.000,00 | |||
TOTALE | 7.500.000,00 | 3.760.000,00 | 3.740.000 |
CODICE INTERVENTO | TITOLO DELL’OPERAZIONE | SOGGETTO ATTUATORE | SETTORE DI INTERVENTO | COSTO COMPLESSIVO | LEGGE STABILITÀ | FESR | FSE | FEASR | ALTRO/ Regione |
AZIONE 1 SALUTE E SANITA ’- DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FINANZIATI | |||||||||
Fondi Regione Toscana | |||||||||
S.A.1 | POTENZIAMENTO STRUMENTAZIONE PER INTERVENTI 118 | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 400.000,00 | 400.000,00 | ||||
S.A.2 | AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE NEI CONFRONTI DELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA /URGENZA | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 30.000,00 | 30.000,00 | ||||
S.A.3 | POTENZIAMENTO RETE ESISTENTE DEFRIBILLATORI | ASL TOSCANA | Sanità | 100.000,00 | 100.000,00 |
CENTRO | |||||||||
S.A.4 | Potenziamento – Miglioramento Distretto Socio Sanitario della Val di Bisenzio – Casa della Salute Val Bisenzio - | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 200.000,00 | 200.000,00 | ||||
S.A.5 | -Potenziamento – Miglioramento Distretto Socio Sanitario della Val di Bisenzio - Casa della Salute Val Bisenzio- | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 250.000,00 | 250.000,00 | ||||
S.A.6.A1 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO-MUGELLO VALDISIEVE | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 210.000,00 | 210.000,00 | ||||
S.A.6.A2 | Sviluppo Di Servizi Di Prossimità In Ambito Socio Sanitario-VALBISENZIO | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 90.000,00 | 90.000,00 | ||||
S.A.6.B1 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO-MUGELLO VALDISIEVE | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 130.000,00 | 130.000,00 | ||||
S.A.6.B2 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO- VALBISENZIO | Società della Salute Area Pratese | Sanità | 70.000,00 | 70.000,00 | ||||
S.A.7 | Servizi Di Continuità Assistenziale Pediatrica | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 100.000,00 | 100.000,00 | AOOG | |||
S.A.8 | SANITA’ 4.0 | ASL TOSCANA CENTRO | Sanità | 450.000,00 | 450.000,00 | ||||
S.A.9A | ATTIVAZIONE PROGETTI DI INVECCHIAMENTO ATTIVO- MUGELLO/VALDISIEVE | Società della Salute Mugello | Sanità | 66.000,00 | 66.000,00 | ||||
S.A.9B | ATTIVAZIONE PROGETTI DI INVECCHIAMENTO ATTIVO- VALBISENZIO | Società della Salute Area Pratese | Sanità | 34.000,00 | 34.000,00 |
RT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
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S.A.10 | POTENZIAMENTO – MIGLIORAMENTO DISTRETTO SOCIO SANITARIO PALAZZUOLO SUL SENIO | Società della Salute Mugello | Sanità | 96.000,00 | 96.000,00 | ||||
Totale | 2.076.000,00 | 1.676.000,00 | 550.000,00 |
CODICE INTERVENTO | TITOLO DELL’OPERAZIONE | SOGGETTO ATTUATORE | SETTORE DI INTERVENTO | COSTO COMPLESSIVO | LEGGE STABILITÀ | FESR | FSE | FEASR | ALTRO/ Regione |
AZIONE 2 ISTRUZIONE - DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FINANZIATI | |||||||||
EIF 1a | PROSPETTIVA 0-6 anni - FIRENZUOLA | Comune di Firenzuola | Istruzione | 100.000,00 | 100.000,00 | ||||
EIF 1b | PROSPETTIVA 0-6 anni - MARRADI | Comune di Marradi | Istruzione | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||
EIF 1c | PROSPETTIVA 0-6 anni - PALAZZUOLO SUL SENIO | Comune di Palazzuolo sul Senio | Istruzione | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||
EIF 1d | PROSPETTIVA 0-6 anni - SAN GODENZO | Comune di San Godenzo | Istruzione | 175.000,00 | 175.000,00 | A | |||
EIF 1e | PROSPETTIVA 0-6 anni - VERNIO | Comune di Vernio | Istruzione | 75.000,00 | 75.000,00 | ||||
EIF 2a | CONCILIA ED ENTRA - | Firenzuola | Istruzione | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||
Quota regionale | Marradi | ||||||||
Palazzuolo | |||||||||
S. | |||||||||
San |
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Xxxxxxx Xxxxxx | |||||||||
EIF 2b | CONCILIA ED ENTRA - Quota statale | Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve | Istruzione | 260.000,00 | 260.000,00 | l'Amministrazione scrive | |||
EIF 3 | A TUTTO PEZ | Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve | Istruzione | 250.000,00 | 250.000,00 | ||||
EIF 0x | XXXXX XXXXX - Xxxxxxx | XXX Xxxxxxxx Xxxxxxxxx. Xxxxx X.xx, (Xxxxxxx) IC Mariti, Fauglia, (Livorno) | Istruzione | 100.000,00 | 100.000,00 | ||||
EIF 4b | CENTO FIORI - Investimenti e servizi - Scuola Senza Zaino | IC Mariti, Fauglia (Livorno) | Istruzione | 60.000,00 | 60.000,00 | AOOGRT/PD Pr Questo | |||
EIF 4c | CENTO FIORI - Investimenti e servizi - Laboratori del Sapere Scientifico | XXX Xxxxxxxx Xxxxxxxxx. Xxxxx X.xx, (Xxxxxxx) | Istruzione | 40.000,00 | 40.000,00 | ||||
EIF 5 | SOSTENIAMOCI | IC Firenzuola | Istruzione | 200.000,00 | 200.000,00 | ||||
EIF 6 | AC/DC | C.3.2.1.A: organismi formativi C.3.2.2.A: | Istruzione | 265.514,40 | 265.514,40 |
ot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010. documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso
nte (d.lgs. 82/2005).
540.000,00
265.514,40
1.210.000,00
2.015.514,40
Totale
40.000,00
40.000,00
Istruzione
Agenzie formative
AGIAMO INSIEME
EIF 7
gli IIS che insistono sul territorio
CODICE INTERVENTO | TITOLO DELL’OPERAZIONE | SOGGETTO ATTUATORE | SETTORE DI INTERVENTO | COSTO COMPLESSIVO | LEGGE STABILITÀ’ | FESR | FSE | FEASR | ALTRO | |
AZIONE 3 MOBILITA’ E TRASPORTI - DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FINANZIATI | ||||||||||
M1 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico | UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE | Mobilità | 194.485,60 | 194.485.60 | |||||
M2 | Potenziamento del nodo di scambio intermodale di Marradi | Comune di Marradi | Mobilità | 120.000,00 | 120.000,00 | AOOGRT/PD Questo docume | ||||
M3 | Potenziamento del nodo di scambio intermodale di Vernio | Comune di Vernio | Mobilità | 180.000,00 | 180.000,00 | |||||
M4 | Realizzazione di una ciclostazione nel comune Marradi | Comune di Marradi | Mobilità | 60.000,00 | 60.000,00 | |||||
M5 | - Realizzazione di una ciclostazione nel comune Vernio | Comune di Vernio | Mobilità | 90.000,00 | 90.000,00 | |||||
M6 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico –– Trasporto a chiamata | UNIONE DI COMUNI VALDARNO E | Mobilità | 200.000,00 | 200.000,00 |
Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
nto è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
VALDISIEVE
M7
Potenziamento del sistema
di trasporto pubblico ––
ed
attrezzaggio fermate del TPL
UNIONE DI
COMUNI VALDARNO
E VALDISIEVE
Mobilità
124.000,00 124.000,00
Adeguamento
M8
Potenziamento del sistema
di trasporto pubblico- Nuova Linea TPL
Unione dei
Comuni della Val di Bisenzio
Mobilità
100.000,00 100.000,00
M9
Abbattimento costo per
trasporto studenti
UNIONE DI
COMUNI VALDARNO E
VALDISIEVE
Mobilità
€ 600.000,00
600.000.00
Totale
1.668.485,60
724.000,0
0
794.485,60
150.000,00
CODICE | TITOLO DELL’OPERAZIONE | SOGGETTO | SETTORE DI | COSTO | LEGGE | FESR | FSE | FEASR | ALTRO/ |
INTERVENTO | ATTUATORE | INTERVENTO | COMPLESSIVO | STABILITÀ’ | Regione |
AZIONE 4 MERCATO-SVILUPPO ECONOMICO - DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FINANZIATI
ME1
COOPERIAMO PER
DIFFONDERE ED ESTENDERE IL SISTEMA DELLA FORESTA
MODELLO
Mercato 250.000,00
250.000,00 150.000,00
(privati)
Regione
Toscana (Beneficiari Soggetti Associati nelle Forme
Giuridiche di Legge)
ME 2
RINNOVIAMO
IMPRESA
IL
FARE
RTI Toscana
Muove/Svil uppo Toscana (Beneficiari
Imprese)
Mercato
500.000,00
500.000,00
ME 3
CREIAMO RETI PER LA
FRUIZIONE TURISTICA
Regione
Toscana
Mercato 650.000,00
650.000,00
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
(Beneficiari Unioni di Comuni dell’Area strategia) | |||||||||
Totale | 1.400.000,00 | 500.000,00 | 900.000,00 |
CODICE
INTERVENTO
TITOLO DELL’OPERAZIONE
SOGGETTO SETTORE DI COSTO
ATTUATORE INTERVENTO COMPLESSIVO
LEGGE
STABILITÀ’
FESR
FSE
FEASR
ALTRO/
Regione
AZIONE 5 AZIONI TRASVERSALI - DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FINANZIATI
AT 1
AZIONE DI SISTEMA
ASSISTENZA PROGETTAZIONE
Azioni
trasversali
40.000,00
40.000,00
Unione dei
comuni Valdarno e
Valdisieve
AT 2
AZIONE DI SISTEMA
ASSISTENZA TECNICA
Unione dei
comuni Valdarno e Valdisieve
Azioni
trasversali
150.000,00
150.000,00
Totale
190.000,00
150.000,00
40.000,00
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
Nel documento allegato Quadro Finanziario (allegato 2b, si veda anche allegato 2) si riporta una ripartizione degli interventi suddiviso per azione, anno, fonte di finanziamento, redatto in base al singolo cronoprogramma degli interventi.
7.QUADRO INDICATORI
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI – QUADRO INDICATORI
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
Gli indicatori di risultato e di realizzazione utilizzati per la valutazione degli interventi proposti e che verranno attuati dalla strategia vengono riportati nel documento di cui all’allegato 1 A.
8.LE MISURE DI CONTESTO
Agli interventi della strategia si affiancano quelle misure di contesto la cui realizzazione non dipende direttamente dalla Strategia ma che concorrono a raggiungere i risultati attesi previsti in essa.
In particolare uno dei principali elementi in grado di amplificare gli effetti di VIRERE è il futuro Piano di Sviluppo Rurale.
In particolare sarà strategico coordinare al meglio la futura programmazione del Gruppo di Animazione Locale START che ha insistendo sulla stessa area la compito di redigere il futuro Piano di Azione Locale.
Tenendo presente che il GAL in questione ha nella sua compagine sociale i sottoscrittori della strategia VIRERE tramite la stretta collaborazione della Regione Toscana si potrà potenziare gli molti degli ambiti già presi in considerazione dalla strategia e di converso intervenire in quelli invece dove non è stato possibile intervenire.
L’auspicabile allineamento e coordinamento tra i competenti uffici regionali preposti all’approvazione del futuro PAL del GAL Start e l’area di riferimento è strategico per l’area.
Analoga tensione al maggior coordinamento possibile dovrà essere data alla stesura dei Progetti Utili alla Collettività (PUC) in quanto anche in questo caso consentirà all’area un ampliamento della sfera d’intervento.
0.XX PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA
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Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
La costruzione della strategia d'area si è avviata lavorando su un doppio livello:
1. livello di condivisione territoriale socio-economica;
2. livello di condivisione politico-amministrativa.
Il percorso di costruzione della strategia è proseguito con un approccio fortemente condiviso, come dimostrano i circa 100 incontri realizzati (vedi Allegato n. 4).
Tale percorso, della durata di 6 anni, ha visto le seguenti fasi principali.
Fasi e Milestones del percorso di strategia
Periodo | Attività/Descrizione |
Febbraio 2014 - Luglio 2014 | Creazione del partenariato Valdarno Valdisieve, Mugello, Val di Bisenzio, Casentino, Valtiberina. |
Luglio 2014 - Febbraio 2015 | Partecipazione Avviso regionale (Decr.Dir. R.T. 2203/14) |
12 febbraio 2015 | Focus group (Visita in campo SNAI) |
Febbraio - Aprile 2015 | Creazione nuovo partenariato (Protocollo d'intesa Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxx xx Xxxxxxxx xxx 0 aprile 2015) a seguito esito Avviso regionale con suddivisione dell'area in due sub-aree |
Giugno 2015 - Dicembre 2016 | Elaborazione documento "Bozza di strategia" e relativa approvazione/presa d'atto di R.T. e CNAI |
Gennaio 2017 - Novembre 2017 | Elaborazione documento "Preliminare di Strategia" e relativa approvazione/presa d'atto di R.T. e CNAI. Il 3 luglio 2017 (Xxxxxx) si è tenuto l'incontro di condivisione plenario con gli stakeholders |
Dicembre 2017 - Maggio 2019 | Attività propedeutiche ed incontri preparatori al documento "Strategia" |
17 maggio 2019 | Pubblicazione su GURI delibera CIPE n.52/18 assegnazione fondi statali cd. "terze aree" |
Maggio 2019 - Febbraio 2020 | Elaborazione schede progetto per documento "Strategia" |
4 febbraio 2020 | Nuovo Protocollo d'intesa partenariato |
Marzo 2020 - Giugno 2020 | Revisione schede progetto con finanziamento regionale |
25 giugno 2020 | Primo confronto con CNAI - amministrazioni centrali su schede progetto |
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
Giugno 2020 - Ottobre 2020 | Redazione documento "Strategia" |
10.ALLEGATI
D Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore
.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
Alla presente strategia vengono allegati i seguenti documenti progettuali come parte integrante e sostanziale della stessa.
Allegati | Descrizione | Note |
1 | Allegato 1 a Quadro Indicatori di Risultato e di Realizzazione | |
2 | Allegato 2 Quadro Interventi | |
3 | Allegato 2a Scheda Progettuale Interventi in Ambito Sanitario/Salute | 17:53 Classifica F |
4 | Allegato 2a Scheda Progettuale Interventi in Ambito Istruzione | |
5 | Allegato 2a Scheda Progettuale Interventi in Ambito Mobilità e Trasporti | |
6 | Allegato 2a Scheda Progettuale Interventi in Ambito Mercato e Sviluppo Economico | AOOGRT/P |
7 | Allegato 2a Scheda Progettuale Interventi in Ambito Azioni Trasversali/Assistenza Tecnica | |
8 | Allegato 2b Quadro finanziario interventi ripartito per anno e fonte di finanziamento | Dettaglio del cronoprogramma di tutti gli interventi con fonti di finanziamento, quadro economico complessivo |
9 | Allegato 3 Elenco interventi cantierabili |
10 | Allegato 4-Elenco degli incontri, riunioni, processi partecipativi ed attività che hanno portato all’elaborazione della strategia | |
11 | Dichiarazioni Istituti Scolastici | 3 documenti |
AOOGRT/PD Prot. 0265909 Data 23/06/2021 ore 17:53 Classifica F.045.020.010.
Questo documento è copia dell'originale informatico predisposto e conservato presso l'Amministrazione scrivente (d.lgs. 82/2005).
Accordo di programma quadro Regione Toscana
“AREA INTERNA - Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio”
Allegato 2 Programma d’interventi
Roma, dicembre 2021
Allegato 2 ‐ Programma degli interventi ‐ Quadro interventi
Area Valdarno e Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio
COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Settori di intervento | Amministrazione capofila | Data Inizio intervento | Data di fine intervento | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | FESR | FSE | FEASR | ALTRO/REGIONE TOSCANA |
SA1 | POTENZIAMENTO STRUMENTAZIONE PER INTERVENTI 118 | ASL TOSCANA CENTRO | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2024 | 400.000,00 | 400.000,00 | ||||
XX 0 | AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE NEI CONFRONTI DELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA /URGENZA | ASL TOSCANA CENTRO | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2023 | 30.000,00 | 30.000,00 | ||||
XX 0 | POTENZIAMENTO RETE ESISTENTE DEFRIBILLATORI | ASL TOSCANA CENTRO | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2024 | 100.000,00 | 100.000,00 | ||||
XX 0 | Potenziamento –Miglioramento Distretto Socio Sanitario della Val di Bisenzio – Casa della Salute Val Bisenzio ‐ | ASL TOSCANA CENTRO | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/03/2025 | 200.000,00 | 200.000,00 | ||||
XX 0 | ‐Potenziamento –Miglioramento Distretto Socio Sanitario della Val di Bisenzio ‐ Casa della Salute Val Bisenzio‐ | ASL TOSCANA CENTRO | 01/06/2021 | 30/06/2025 | 250.000,00 | 250.000,00 | ||||||
XX 0.X0 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO‐MUGELLO VALDISIEVE | ASL TOSCANA CENTRO | 01/06/2021 | 31/12/2024 | 210.000,00 | 210.000,00 | ||||||
XX 0.X0 | Sviluppo Di Servizi Di Prossimità In Ambito Socio Sanitario‐VALBISENZIO | ASL TOSCANA CENTRO | 01/06/2021 | 31/12/2024 | 90.000,00 | 90.000,00 | ||||||
XX 0.X0 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO‐MUGELLO VALDISIEVE | ASL TOSCANA CENTRO | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2024 | 130.000,00 | 130.000,00 | ||||
XX 0.X0 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO‐VALBISENZIO | Società della Salute Area Pratese | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2024 | 70.000,00 | 70.000,00 | ||||
XX 0 | Servizi Di Continuità Assistenziale Pediatrica | ASL TOSCANA CENTRO | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2023 | 100.000,00 | 100.000,00 | ||||
XX 0 | SANITA’ 4.0 | ASL TOSCANA CENTRO | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 30/06/2024 | 450.000,00 | 450.000,00 | ||||
XX 0X | ATTIVAZIONE PROGETTI DI INVECCHIAMENTO ATTIVO‐ MUGELLO/VALDISIEVE | Società della Salute Mugello | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 30/06/2024 | 66.000,00 | 66.000,00 | ||||
XX 0X | ATTIVAZIONE PROGETTI DI INVECCHIAMENTO ATTIVO‐VALBISENZIO | Società della Salute Area Pratese | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 30/06/2024 | 34.000,00 | 34.000,00 | ||||
XX 00 | POTENZIAMENTO – MIGLIORAMENTO DISTRETTO SOCIO SANITARIO PALAZZUOLO SUL SENIO | Società della Salute Mugello | SANITA’ | REGIONE TOSCANA | 01/08/2021 | 31/12/2023 | 96.000,00 | 96.000,00 |
Allegato 2 ‐ Programma degli interventi ‐ Quadro interventi
Area Valdarno e Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio
COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Settori di intervento | Amministrazione capofila | Data Inizio intervento | Data di fine intervento | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | FESR | FSE | FEASR | ALTRO/REGIONE TOSCANA |
EIF 1a | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ FIRENZUOLA | Comune di Firenzuola | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/05/2021 | 31/10/2022 | 100.000,00 | 100.000,00 | ||||
EIF 1b | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ MARRADI | Comune di Marradi | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/05/2021 | 30/09/2022 | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||
EIF 1c | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ PALAZZUOLO SUL SENIO | Comune di Palazzuolo sul Senio | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/05/2021 | 30/09/2022 | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||
EIF 1d | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ SAN GODENZO | Comune di San Godenzo | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/05/2021 | 31/03/2022 | 175.000,00 | 175.000,00 | ||||
EIF 1e | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ VERNIO | Comune di Vernio | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/05/2021 | 31/03/2022 | 75.000,00 | 75.000,00 | ||||
EIF 2a | CONCILIA ED ENTRA ‐ Quota regionale | Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve | 01/06/2021 | 31/07/2022 | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||||
EIF 2b | CONCILIA ED ENTRA ‐ Quota statale | Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 30/06/2025 | 260.000,00 | 260.000,00 | ||||
EIF 3 | A TUTTO PEZ | Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve | 01/07/2020 | 31/12/2021 | 250.000,00 | 250.000,00 | ||||||
EIF 4a1 | CENTO FIORI ‐ Servizi ‐ Scuola Senza Zaino | IC Mariti, Fauglia, (Pisa) | 01/11/2019 | 31/12/2021 | 60.000,00 | 60.000,00 | ||||||
EIF 4a2 | CENTO FIORI ‐ Servizi ‐ Laboratori del Sapere Scientifico | XXX Xxxxxxxx Xxxxxxxxx. Xxxxx X.xx, (Xxxxxxx) | 01/11/2019 | 31/12/2021 | 40.000,00 | 40.000,00 | ||||||
EIF 4b | CENTO FIORI ‐ Investimenti e servizi ‐ Scuola Senza Zaino | IC Mariti, Fauglia (Pisa) | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/09/2021 | 30/06/2025 | 60.000,00 | 60.000,00 | ||||
EIF 4c | CENTO FIORI ‐ Investimenti e servizi ‐ Laboratori del Sapere Scientifico | XXX Xxxxxxxx Xxxxxxxxx. Xxxxx X.xx, (Xxxxxxx) | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/09/2021 | 30/06/2025 | 40.000,00 | 40.000,00 | ||||
EIF 5 | SOSTENIAMOCI | IC Firenzuola | ISTRUZIONE | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2025 | 200.000,00 | 200.000,00 | ||||
EIF 6a | AC/DC 1 | Agenzia Proforma Soc. coop. impresa sociale | 01/05/2019 | 31/12/2021 | 118.514,40 | 118.514,40 | ||||||
EIF 6b | AC/DC 0 | XXX Xxxxxxxx ‐ Xxxxxxxxxxx (XX) | 01/05/2019 | 31/12/2021 | 147.000,00 | 147.000,00 | ||||||
EIF 7 | AGIAMO INSIEME | Regione Toscana | 01/06/2021 | 31/12/2021 | 40.000,00 | 40.000,00 |
Allegato 2 ‐ Programma degli interventi ‐ Quadro interventi
Area Valdarno e Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio
COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Settori di intervento | Amministrazione capofila | Data Inizio intervento | Data di fine intervento | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | FESR | FSE | FEASR | ALTRO/REGIONE TOSCANA |
M1 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico | UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE | 01/06/2021 | 31/12/2024 | 194.485,60 | 194.485,60 | ||||||
M2 | Potenziamento del nodo di scambio intermodale di Marradi | Comune di Marradi | Mobilità | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 30/11/2022 | 120.000,00 | 120.000,00 | ||||
M3 | Potenziamento del nodo di scambio intermodale di Vernio | Comune di Vernio | Mobilità | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 30/11/2022 | 180.000,00 | 180.000,00 | ||||
M4 | Realizzazione di una ciclostazione nel comune Marradi | Comune di Marradi | 01/06/2021 | 30/11/2022 | 60.000,00 | 60.000,00 | ||||||
M5 | ‐ Realizzazione di una ciclostazione nel comune Vernio | Comune di Vernio | 01/06/2021 | 30/11/2022 | 90.000,00 | 90.000,00 | ||||||
M6 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico ––Trasporto a chiamata | UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE | Mobilità | REGIONE TOSCANA | 01/06/2022 | 30/04/2024 | 200.000,00 | 200.000,00 | ||||
M7 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico –– Adeguamento ed attrezzaggio fermate del TPL | UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE | Mobilità | REGIONE TOSCANA | 01/03/2022 | 31/12/2023 | 124.000,00 | 124.000,00 | ||||
M8 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico‐ Nuova Linea TPL | Unione dei Comuni della Val di Bisenzio | Mobilità | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2023 | 100.000,00 | 100.000,00 | ||||
M9 | Abbattimento costo per trasporto studenti | UNIONE DI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE | 01/01/2022 | 31/12/2025 | 600.000,00 | 600.000,00 | ||||||
AT 1 | AZIONE DI SISTEMA ASSISTENZA PROGETTAZIONE | Unione dei comuni Valdarno e Valdisieve | 01/06/2021 | 31/12/2021 | 40.000,00 | 40.000,00 | ||||||
AT 2 | AZIONE DI SISTEMA ASSISTENZA TECNICA | Unione dei comuni Valdarno e Valdisieve | Assistenza Tecnica/Azioni Trasversali | REGIONE TOSCANA | 01/06/2021 | 31/12/2025 | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||
ME1 | COOPERIAMO PER DIFFONDERE ED ESTENDERE IL SISTEMA DELLA FORESTA MODELLO | Regione Toscana‐(Beneficiari Soggetti Associati nelle Forme Giuridiche di Legge) | 01/06/2021 | 31/12/2022 | 250.000,00 | 250.000,00 | ||||||
ME 2 | RINNOVIAMO IL FARE IMPRESA | RTI Toscana Muove/Sviluppo Toscana (Benefeciari ‐ Imprese) | 01/06/2021 | 31/12/2022 | 500.000,00 | 500.000,00 | ||||||
ME 3 | CREIAMO RETI PER LA FRUIZIONE TURISTICA | Regione Toscana‐Beneficiari Unioni di Comuni dell’Area strategia | 01/06/2021 | 31/12/2022 | 650.000,00 | 650.000,00 |
TOTALI 7.500.000,00 3.760.000,00 650.000,00 305.514,40 900.000,00 1.884.485,60
Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione | Fonte | Baseline | Obiettivo al 2023 | COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Codice indicatore realizzazione | Indicatore di Realizzazione | Baseline | Obiettivo al 2023 |
Schede ISTRUZIONE | |||||||||||||
RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari’ territoriali | 414 | Presa in carico utenti servizi infanzia (iscritti nido/pop. 0 ‐ 3) | Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi, o servizi integrativi e innovativi) in percentuale sul totale della popolazione in età 0‐2 anni | ISTAT | 21% | 25% | EIF 1a | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ FIRENZUOLA | 791 | Superficie oggetto di intervento | 0 | 444 mq |
RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari’ territoriali | 414 | Presa in carico utenti servizi infanzia (iscritti nido/pop. 0 ‐ 3) | Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi, o servizi integrativi e innovativi) in percentuale sul totale della popolazione in età 0‐2 anni | ISTAT | 48% | 58% | EIF 1b | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ MARRADI | 791 | Superficie oggetto di intervento | 0 | 500 mq |
RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari’ territoriali | 414 | Presa in carico utenti servizi infanzia (iscritti nido/pop. 0 ‐ 3) | Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi, o servizi integrativi e innovativi) in percentuale sul totale della popolazione in età 0‐2 anni | ISTAT | 47% | 56% | EIF 1c | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ PALAZZUOLO SUL SENIO | 791 | Superficie oggetto di intervento | 0 | 260 mq |
RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari’ territoriali | 414 | Presa in carico utenti servizi infanzia (iscritti nido/pop. 0 ‐ 3) | Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi, o servizi integrativi e innovativi) in percentuale sul totale della popolazione in età 0‐2 anni | ISTAT | 47% | 57% | EIF 1d | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ SAN GODENZO | 791 | Superficie oggetto di intervento | 0 | 210 mq |
RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari’ territoriali | 414 | Presa in carico utenti servizi infanzia (iscritti nido/pop. 0 ‐ 3) | Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi, o servizi integrativi e innovativi) in percentuale sul totale della popolazione in età 0‐2 anni | ISTAT | 14% | 18% | EIF 1e | PROSPETTIVA 0‐6 anni ‐ VERNIO | 791 | Superficie oggetto di intervento | 0 | 500 mq |
RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari’ territoriali | 414 | Presa in carico utenti servizi infanzia (iscritti nido/pop. 0 ‐ 3) | Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi, o servizi integrativi e innovativi) in percentuale sul totale della popolazione in età 0‐2 anni | ISTAT | 26% | 32% | EIF 2a | CONCILIA ED ENTRA Quota regionale | 796 | destinatari (famiglie beneficiarie) | 73 | 90 |
RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari’ territoriali | 414 | Presa in carico utenti servizi infanzia (iscritti nido/pop. 0 ‐ 3) | Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi, o servizi integrativi e innovativi) in percentuale sul totale della popolazione in età 0‐2 anni | ISTAT | 26% | 32% | EIF 2b | CONCILIA ED ENTRA Quota statale | 797 | Durata in ore | 0 | 2410 |
RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari’ territoriali | 414 | Presa in carico utenti servizi infanzia (iscritti nido/pop. 0 ‐ 3) | Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi, o servizi integrativi e innovativi) in percentuale sul totale della popolazione in età 0‐2 anni | ISTAT | 26% | 32% | EIF 3 | A TUTTO PEZ | 914 | Progettazione e realizzazone di servizi (Servizi continuità 0 – 6) | 0 | 5 |
RA 10.2 | Miglioramento delle competenze chiave degli allievi | 6031 6034 | Competenze degli allievi in italiano ‐ Classe III secondaria di I grado; Competenze degli allievi in matematica ‐ Classe III secondaria di I grado | Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica | ISTAT | 73 e 57 (area strategia) | 80 e 65 (area strategia) | EIF 4a1 | CENTO FIORI ‐ Servizi ‐ Scuola Senza Zaino | 800 | Numero degli studenti coinvolti "Scuola senza zaino" | 88 | 200 |
Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione | Fonte | Baseline | Obiettivo al 2023 | COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Codice indicatore realizzazione | Indicatore di Realizzazione | Baseline | Obiettivo al 2023 |
RA 10.2 | Miglioramento delle competenze chiave degli allievi | 6034 | Competenze degli allievi in matematica ‐ Classe III secondaria di I grado | Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica | ISTAT | 57 (area strategia) | 65 (area strategia) | EIF 4a2 | CENTO FIORI ‐ Servizi ‐ Laboratori del sapere Scientifico | 914 | Progettazione e realizzazione di servizi | 0 | 5 |
RA 10.2 | Miglioramento delle competenze chiave degli allievi | 6031 6034 | Competenze degli allievi in italiano ‐ Classe III secondaria di I grado; Competenze degli allievi in matematica ‐ Classe III secondaria di I grado | Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica | ISTAT | 73 e 57 (area strategia) | 80 e 65 (area strategia) | EIF 4b | CENTO FIORI ‐ Investimenti e servizi ‐ Scuola senza Zaino | 800 | Numero degli studenti coinvolti "Scuola senza zaino" | 88 | 200 |
RA 10.2 | Miglioramento delle competenze chiave degli allievi | 6034 | Competenze degli allievi in matematica ‐ Classe III secondaria di I grado | Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica | ISTAT | 57 | 65 | EIF 4c | CENTO FIORI ‐ Investimenti e servizi ‐ Laboratorio del Sapere Scientifico | 914 | Percorsi didattici realizzati e validati | 0 | 5 |
RA 10.1 | Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa | 6038 | Grado di soddisfazione dell'offerta formativa scolastica | Numero di famiglie con figli iscritti nelle scuole che si dichiarano soddisfatte dell'offerta formativa scolastica in percentuale sul totale delle famiglie con figli iscritti nelle scuole | ISTAT | 0% | 60% | EIF 5 | SOSTENIAMOCI | 797 | durata in ore | 0 | 1760 |
RA 10.6 | Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale | 5003 | Partecipanti disoccupati impegnati in un percorso di istruzione/formazione, che acquisiscano una qualifica o un'occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all'intervento | Partecipanti disoccupati impegnati in un percorso di istruzione/formazione, che acquisiscano una qualifica o un'occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all'intervento | UE | 0 | 12 | EIF 6a | AC/DC 1 | 796 | Destinatari | 0 | 20 |
RA 10.6 | Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale | 1061 | Partecipanti disoccupati impegnati in un percorso di istruzione/formazione, che acquisiscano una qualifica o un'occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all'intervento | Partecipanti disoccupati impegnati in un percorso di istruzione/formazione, che acquisiscano una qualifica o un'occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all'intervento | UE | 0 | 90 | EIF 6b | AC/DC 2 | 796 | Destinatari | 0 | 100 |
RA 8.1 | Aumentare l’occupazione dei giovani | 5007 | Partecipanti al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione che completano l’intervento finanziato | Partecipanti inattivi al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione che completano l'intervento finanziato a titolo dell'IOG | ISTAT | 81% | 88% | EIF 7 | AGIAMO INSIEME | 800 | Numero di partecipanti agli interventi formativi | 0 | 10 |
Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione | Fonte | Baseline | Obiettivo al 2023 | COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Codice indicatore realizzazione | Indicatore di Realizzazione | Baseline | Obiettivo al 2023 |
Schede MOBILITA' | |||||||||||||
RA 6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 105 | Tasso di turisticità | Giornate di presenza (italiani e stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante | ISTAT | 817.913 | > 0,35% | M 1 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico | ND | Permanenza media | 3gg | 4 gg |
RA 7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 129 | Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici | Numero di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici che hanno utilizzato mezzi pubblici di trasporto sul totale delle persone che si sono spostate per motivi di lavoro e di studio e hanno usato mezzi di trasporto | ISTAT | 1.790.000 | + 0,01% | M 2 | Potenziamento del nodo di scambio intermodale di Marradi | 791 | Superficie oggetto dell'intervento | 0 | 3.000 Mq |
RA 7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 129 | Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici | Numero di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici che hanno utilizzato mezzi pubblici di trasporto sul totale delle persone che si sono | ISTAT | 1.790.000 | + 0,01% | M 3 | Potenziamento del nodo di scambio intermodale di Vernio | 791 | Superficie oggetto dell'intervento | 0 | 4.500 Mq |
RA 7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 383 | Emissioni di gas a effetto serra da trasporti stradali (Teq. CO2) | Emissioni di CO2 in tonnellate equivalenti petrolio del settore dei trasporti | ISPRA | 2.370.277 | ‐ 2.162.911 | M 4 | Realizzazione di una ciclostazione nel comune di Marradi | 791 | Superficie oggetto dell'intervento | 0 | 300 |
RA 7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 383 | Emissioni di gas a effetto serra da trasporti stradali (Teq. CO2) | Emissioni di CO2 in tonnellate equivalenti petrolio del settore dei trasporti | ISPRA | 2.370.277 | ‐ 2.162.911 | M5 | Realizzazione di una ciclostazione nel comune di VERNIO | 791 | Superficie oggetto dell'intervento | 0 | 450 |
RA 7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 6005 | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilità sostenibile | Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente (o del target di riferimento) | ISTAT | 1.790.000 | + 0,04% | M 6 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico –Trasporto a chiamata | 797 | Durata in ore di funzionamento del servizio | 0 | 2.555 |
RA 7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 129 | Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici | Numero di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici che hanno utilizzato mezzi pubblici di trasporto sul totale delle persone che si sono | ISTAT | 1.790.000 | + 0,01% | M7 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico – Adeguamento ed attrezzaggio fermate del TPL | 304 | Numero di Azioni /progetti finanziati | 0 | 8 |
RA 7.3 | Miglioramento della mobilità regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali | 129 | Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici | Numero di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici che hanno utilizzato mezzi pubblici di trasporto sul totale delle persone che si sono | ISTAT | 0 | 100 | M 8 | Potenziamento del sistema di trasporto pubblico‐ Nuova Linea TPL | 778 | Estensione in lunghezza ‐Bus Km/anno | 0 | 39.872,50 |
RA 10.1 | Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa | 87 | Tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori | Abbandoni sul totale degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori (percentuale) | MIUR | 10,90% | 7% | M 9 | Abbattimento costo per trasporto studenti | 796 | DESTINATARI ‐ numero di abbonamenti azzerati o ridotti | 0 | 100% |
Schede SANITA' | |||||||||||||
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete | 6019 | Tasso di mortalità per malattie cardiologiche (Mortalità per malattie del sistema circolatorio) | Numero di decessi per malattie cardiologiche sul totale dei decessi | ARS‐TOSCANA | 31,48 | < 10 % | S.A.1 | POTENZIAMENTO STRUMENTAZIONE PER INTERVENTI 118 | 794 | N° Macchinari/Dispositivi dati in dotazione a 118 per l’Area | 0 | 30 |
9.3 | Aumento/consolidam'ento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete | 6019 | Tasso di mortalità per malattie cardiologiche (Mortalità per malattie del sistema circolatorio) | Numero di decessi per malattie cardiologiche sul totale dei decessi | ARS‐TOSCANA | 31,48 | < 10 % | S.A.2 | AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE NEI CONFRONTI DELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA /URGENZA | 313 | N° Partecipanti alla formazione | 0 | 2000 |
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | 6018 | Primo soccorso: durata (in minuti) dell'Intervallo Allarme ‐ Target | 75‐esimo percentile della distribuzione dei tempi che intercorrono tra l'inizio della chiamata telefonica alla Centrale Operativa e l'arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto | ARS‐TOSCANA | 28' | <=19' | S.A.3 | POTENZIAMENTO RETE ESISTENTE DEFRIBILLATORI | 794 | Numero defibrillatori acquistati | 0 | 70 |
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete | 6016 | Prestazioni di specialistica ambulatoriale‐ Accessi per Visite Specialistiche | Numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate per 1000 residenti | ARS‐TOSANA | 403 | +20% | S.A.4 | POTENZIAMENTO –MIGLIORAMENTO DISTRETTO SOCIO SANITARIO della VALDIBISENZIO – Casa della Salute | 308 | Numero contratti di medici specialisti stipulati | 0 | 8 |
9.3 | Aumento/consolidam'ento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete | 6016 | Prestazioni di specialistica ambulatoriale‐ Accessi per Visite Specialistiche | Numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate per 1000 residenti | ARS‐TOSANA | 403 | +20% | S.A.5 | POTENZIAMENTO –MIGLIORAMENTO DISTRETTO SOCIO SANITARIO della VALDIBISENZIO | 797 | Ore Infermiere di Famiglia Settimanali Attivate | 0 | 12 |
9.3 | Aumento/consolidam'ento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete | 6016 | Prestazioni di specialistica ambulatoriale‐ Accessi per Visite Specialistiche | Numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate per 1000 residenti | ARS‐TOSANA | 189,40 | +20% | S.A.6.A1 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO‐MUGELLO/VALDISIEVE | 222 | N. Botteghe della Salute Attivate Nei Comuni Area Progetto | 1 | 4 |
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Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione | Fonte | Baseline | Obiettivo al 2023 | COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Codice indicatore realizzazione | Indicatore di Realizzazione | Baseline | Obiettivo al 2023 |
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete | 6016 | Prestazioni di specialistica ambulatoriale‐ Accessi per Visite Specialistiche | Numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate per 1000 residenti | ARS‐TOSANA | 403 | +20% | S.A.6.A2 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO‐VALBISENZIO | 222 | N. Botteghe della Salute Attivate nel comune Area Progetto | 1 | 2 |
9.3 | Aumento/consolidam'ento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete | 6006 | Anziani trattati in Assistenza Domiciliare Integrata | Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata in percentuale sul totale della popolazione anziana (65 anni e oltre) | ARS‐TOSANA | 33,3 | +30% | S.A.6.B1 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO‐MUGELLO/VALDISIEVE | 222 | N. Botteghe della Salute Attivate Nei Comuni Area Progetto | 1 | 4 |
9.3 | Aumento/consolidam'ento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | 6006 | Anziani trattati in Assistenza Domiciliare Integrata | Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata in percentuale sul totale della popolazione anziana (65 anni e oltre) | ARS‐TOSANA | 30,20 | +30% | S.A.6.B2 | SVILUPPO DI SERVIZI DI PROSSIMITA’ IN AMBITO SOCIO SANITARIO‐VALBISENZIO | 797 | Ore di Assistenza Domiciliare | 0 | >= 22 indicare |
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | 6024 | Tasso di Ricorso al Pronto Soccorso | Numero di contatti con il pronto soccorso sulla popolazione media residente (per 1.000) ‐ | ARS‐TOSANA | 32,65 | < 5 % | S.A.7 | SERVIZI DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE PEDIATRICA | 308 | N. contratti finaziatio di PLS di Guardia Medica Pediatrica nell’Area Strategia attivati | 0 | 2 |
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | 6006 | Anziani trattati in Assistenza Domiciliare Integrata | Anziani trattati in assistenza domiciliare integrata in percentuale sul totale della popolazione anziana (65 anni e oltre) | ARS‐TOSANA | 31,77 (media) | +30% | S.A.8 | SANITA’ 4.0 | 794 | Numero dispositivi medici acquistati per servizio di telemedicina | 0 | 30 |
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | 6010 | Invecchiamento attivo | Numero di over 65 che partecipano alle attività di promozione dell'invecchiamento attivo (inteso come attività fisiche adattate, sicurezza fisica, benessere, partecipazione attiva, ...) sul totale degli over 65 | sds di zona distretto | 1,43% | 2,1% | S.A.9A | ATTIVAZIONE PROGETTI DI INVECCHIAMENTO ATTIVO‐MUGELLO/VALDISIEVE | 304 | NUMERO Progetti di Invecchiamento Attivo e/O AFA Attivati nei Comuni beneficiari erogando il servizio in loco | 3 | 4 |
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | 6010 | Invecchiamento attivo | Numero di over 65 che partecipano alle attività di promozione dell'invecchiamento attivo (inteso come attività fisiche adattate, sicurezza fisica, benessere, partecipazione attiva, ...) sul totale degli over 65 | sds di zona distretto | 1,3% | 2 % | S.A.9B | ATTIVAZIONE PROGETTI DI INVECCHIAMENTO ATTIVO‐VALBISENZIO | 304 | NUMERO Progetti di Invecchiamento Attivo e/O AFA Attivati nei Comuni beneficiari erogando il servizio in loco | 0 | 1 |
9.3 | Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete | 6021 | Tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra 75enne | Numero di ricoveri ospedalieri della popolazione residente con 75 anni ed oltre in percentuale sul totale della popolazione residente della stessa | ARS‐TOSANA | 23,26 | < 5% | S.A.10 | POTENZIAMENTO – MIGLIORAMENTO DISTRETTO SOCIO SANITARIO PALAZZUOLO SUL SENIO | 136 | Popolazione coperta dai servizi sanitari | 0 | > 000 |
Xxxxxx XXXXXXX | |||||||||||||
XX 3.3 | Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 3004 | Percentuale di aziende agricole che ricevono un sostegno per la partecipazione a regimi di qualità, mercati locali e filiere corte, nonché a gruppi/organizzazioni di produttori (aspetto specifico 3 A) | Percentuale di imprese agricole beneficiarie aderenti a schemi di qualità, mercati locali, filiere corte e organizzazione di produttori | Indicatori “CE comuni di risultato” previsti dai Regolamenti per il FSE e il FEASR | 0,0 | >0,5 % | ME.1 | COOPERIAMO PER DIFFONDERE ED ESTENDERE IL SISTEMA DELLA FORESTA MODELLO | 305 | Numero di aziende agricole che aderiscono alle nuove forme associative e di cooperazione finalizzate alla difusione ed estensione del sistema foresta modello | 0 | 15 |
RA 8.1 | Aumentare l’occupazione dei giovani | 401 | Imprenditorialità giovanile | Titolari di imprese individuali con meno di trent'anni in percentuale sul totale dei titolari di imprese individuali iscritti nei registri delle Camere | Unioncamere | 97,3 | +10% | ME.2 | RINNOVIAMO IL FARE IMPRESA | 101 | Numero di imprese che ricevono un sostegno | 0 | 12 |
RA 6.6 | Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale | 443 | Tasso di turisticità nei parchi nazionali e regionali. | Giornate di presenza (italiani e stranieri) nei comuni in aree terrestri protette nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante | ISTAT | 4811,70 | +10% | ME.3 | CREIAMO RETI PER LA FRUIZIONE TURISTICA | 304 | N. Azioni Progetti Finanziati | 0 | 15 |
Schede ASSISTENZA TECNICA | |||||||||||||
RA 11. 6 | Miglioramento della governance multilivello e della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni nei programmi d’investimento pubblico | 405 | Progetti e interventi che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo | Quota di progetti e interventi che rispettano i crono‐programmi di attuazione e un tracciato unico completo nel Sistema di monitoraggio unitario | IGRUE, Sistema di Monitoraggio Unitario | 0 | 1 | AT.1 | Azione di sistema progettazione | 222 | N. progetti elaborati | 0 | 1 |
RA 11. 6 | Miglioramento della governance multilivello e della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni nei programmi d’investimento pubblico | 405 | Progetti e interventi che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo | Quota di progetti e interventi che rispettano i crono‐programmi di attuazione e un tracciato unico completo nel Sistema di monitoraggio unitario | IGRUE, Sistema di Monitoraggio Unitario | 0 | 1 | AT.2 | Azione di sistema assistenza tecnica | 905 | Report annuali | 0 | 6 |
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Accordo di programma quadro Regione Toscana
“AREA INTERNA - Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio”
Allegato 2a Relazioni tecniche
Roma, dicembre 2021
Scheda Intervento S.A.1- Potenziamento Strumentazione Per Interventi 118 | ||
1 | Codice intervento e Titolo | S.A.1-POTENZIAMENTO STRUMENTAZIONE PER INTERVENTI 118 |
2 | Costo e copertura finanziaria | Legge Stabilità € 400.000,00 |
3 | Oggetto dell'intervento | Acquisizione di strumentazione per aumentare le capacità di effettuazione di diagnosi precoci salvavita nei servizi di primo soccorso |
4 | CUP | D31B20000670001 |
5 | Localizzazione intervento | Le dotazioni strumentazioni saranno localizzati presso i servizi del 118 dell'Area Strategia che garantiscono i servizi di primo soccorso per i comuni dell’Area Progetto (es. PPS Pontassieve, PET Borgo San Xxxxxxx, Dicomano, etc..):ovvero per i comuni di: Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Vernio San Godenzo, mentre i corsi di formazione per il personale saranno garantiti dall’ASL, oppure dal 118 o da enti accreditati. Fisicamente, quindi, le dotazioni e le strumentazioni potranno essere localizzate presso i seguenti Comuni dell’Area Strategia: Barberino di Mugello, Borgo X. Xxxxxxx, Cantagallo, Carmignano, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vaiano, Vicchio, Vernio |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | L’intervento è coerente con la strategia di area in quanto è volto a potenziare gli interventi salvavita e ridurre i tempi target-ospedalizzazione L’intervento è coerente con il PIANO SANITARIO SOCIALE INTEGRATO REGIONALE 2018- 2020 in particolare con quanto previsto per le POPOLAZIONI RESIDENTI NELLE AREE INTERNE, MONTANE E INSULARI (pg.147 del Piano consultabile al seguente link: xxxxx://xxx.xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxx/0000/Xxxx/xxxxx_0000_0000.xxx). Il piano prevede infatti per queste aree il potenziamento dei servizi di Emergenza/Urgenza ed è coerente con i piani delle zone distretto. |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Il diritto alla salute ed all’integrazione sociale è una delle tre precondizioni della strategia “VIRERE”. In particolare, l’intervento in oggetto prevede il potenziamento dei servizi di primo soccorso tramite l’acquisizione di strumentazione per aumentare le capacità di effettuazione di diagnosi precoci salvavita tramite il potenziamento della strumentazione per gli interventi del 118. Stante la limitazione data dall' orografia del territorio e dalla rete stradale presente, che non permette una riduzione significativa dei tempi di ospedalizzazione, si ritiene strategico agire sulla implementazione della capacità dei servizi di primo soccorso di effettuare diagnosi precoci ed interventi immediati e salvavita. Infatti, le caratteristiche dell’area e la distribuzione dei mezzi del servizio di soccorso 118 rendono ampio l’intervallo allarme target dei mezzi di soccorso dell’area (minuti - 75° percentile della distribuzione degli intervalli di tempo tra la ricezione della chiamata da parte della centrale operativa e l’arrivo sul posto del primo mezzo di soccorso), il quale si attesta intorno a 28’ (secondo open kit aree interne) , rispetto al dato medio dell’area metropolitana di Firenze che risulta essere di circa 15 ‘ (dato ARS Toscana Centro 2019). A questo si aggiunga che negli ultimi anni per tutta una serie di tipologie di soccorsi si ricorre all’elisoccorso che presenta limitazioni temporali e fisiche nelle aree montane (necessità di eli superfici specifiche per il volo notturno, spazi adeguati per atterraggio, etc…). Si evidenziano quindi difficoltà nella tempestiva diagnosi per indirizzare il paziente, senza ritardi, nel percorso ospedaliero più appropriato. E’ previsto quindi di dotare i mezzi medicalizzati dell’area, infermieristici e di primo soccorso di strumentazione specifiche che garantiscono e consentano non solo una tempestività dei soccorsi e azioni salvavita, ma anche una tempestività delle diagnosi per l’individuazione della successiva struttura ospedaliera più appropriata. Nell’ottica delle azioni di |
potenziamento dei servizi di emergenza–urgenza, l’aumento della dotazione di strumentazioni elettromedicali specifici nelle ambulanze, nelle auto mediche ecc., come i massaggiatori meccanici e i monitor/defibrillatori multi parametrici in uso unicamente al personale sanitario e non, appositamente formato e autorizzato all’uso dello stesso in base alla normativa vigente, nelle attività di rianimazione cardio-polmonare e nell’uso dei dispositivi medici “salvavita”, contribuiscono a garantire standard qualitativi di soccorso elevati nel vasto territorio del Valdarno Valdisieve, Mugello Val Bisenzio. Gli interventi previsti sono coerenti con le azioni di miglioramento dell’emergenza- urgenza già avviate dalla Regione Toscana nell’ambito: 1. del programma di “Prevenzione e miglioramento della sopravvivenza da morte cardiaca improvvisa”; 2. delle “Reti tempo dipendenti”; 3. del “Piano Sanitario Regionale”. Nello specifico, l’intervento prevede l’acquisto di: Massaggiatori meccanici (Prezzo unitario 10.000 Euro) I massaggiatori meccanici permettono di effettuare un massaggio cardiaco di alta qualità per mantenere una perfusione cerebrale sufficiente durante le manovre di rianimazione cardiopolmonare ed aumentare la possibilità di sopravvivenza nei pazienti in arresto cardiaco. Essi permettono inoltre di poter effettuare un massaggio cardiaco efficace anche durante il trasporto del paziente in arresto cardiaco per poterlo sottoporre a Circolazione Extracorporea presso il centro ECMO di Careggi. I 10 massaggiatori meccanici andranno collocati: N. 5 sulle Ambulanze Medicalizzate di Firenzuola, Marradi, Barberino di Mugello, Vaiano, Vernio; N. 2 sulle ambulanze infermieristiche di Dicomano e Rignano sull’Arno; N. 3 sulle ambulanze di primo soccorso di Vicchio, Carmignano, Reggello I Comuni dell’Area Strategia che beneficeranno dell’intervento sono: Borgo X. Xxxxxxx, Cantagallo, Londa, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Rufina, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Palazzuolo sul Senio, Vernio San Godenzo. Ecografi (Prezzo unitario 15.000 Euro) La presenza dell’ecografo nei punti di primo soccorso permette di aumentare le capacità diagnostiche e migliorare la sopravvivenza nei percorsi tempo dipendenti quali il politrauma, la sindrome coronarica e l’arresto cardiaco mediante l’individuazione ed il precoce trattamento delle patologie sottostanti. I dieci ecografi andranno collocati: N. 5 sulle Ambulanze Medicalizzate di Firenzuola, Marradi, Barberino di Mugello, Vaiano, Vernio; N. 4 nei punti di primo soccorso di Firenzuola, Marradi, Barberino di Mugello, Pontassieve (Pelago); N. 1 sull’automedica di Pontassieve (Pelago). Defibrillatori multiparametrici (Prezzo unitario 15.000 Euro) La possibilità di eseguire l’elettrocardiogramma a 12 derivazioni da parte delle ambulanze di primo soccorso, con la trasmissione e la refertazione remota da parte del medico della Centrale Operativa 118, permette di individuare precocemente la sindrome coronarica acuta anche nei casi in cui non sia possibile inviare dal pazienti con dolore toracico un mezzo con personale medico a bordo perché impegnato su altri interventi di soccorso. N. 10 da collocare sulle ambulanze di primo soccorso di Borgo X. Xxxxxxx, Cantagallo, Londa, Palazzuolo sul Senio, Barberino di Mugello, Pontassieve, Rufina, San Godenzo, |
Scarperia e San Piero, Vernio. Si sottolinea che nuovi servizi ed interventi, proprio perché tali, potrebbero necessitare di tempi di ideazione e programmazione più lunghi di quelli ordinari (tre anni). Si è quindi condiviso con la Regione la previsione di una tempistica più lunga, tenendo anche conto che non sono previste date limite alla spesa delle risorse nazionali. Si specifica, inoltre, che tale arco temporale vuole tenere in considerazione il reale avvio della Strategia (che si auspica nei primi mesi del 2021), nonché della natura delle azioni che con tali risorse si intende sostenere (accompagnamento alla progettazione, monitoraggio, chiusura e valutazione non solo dei singoli interventi ma anche della Strategia nel suo complesso). Peraltro, la previsione temporale proposta è coerente con quanto riportato negli altri APQ toscani coordinati dall' UC Casentino e dall' UC Garfagnana. | ||||
8 | Risultati attesi | RA9.30 Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | ||
Indicatori di realizzazione e | ||||
Indicatori di risultato | Baseline | Target | ||
6019 Tasso di mortalità per malattie | ||||
cardiologiche (Mortalità per malattie del sistema | ||||
9 | Indicatori di risultato e realizzazione | 31,48 | <10 % | |
Indicatori di realizzazione | Baseline | Target | ||
794 - N° Macchinari/Dispositivi dati in dotazione a | 0 | 30 | ||
118 per l’Area | ||||
10 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Procedure ad evidenza pubblica ai sensi del vigente codice dei contratti (D.lgs n. 50/2016)se applicabile tramite L’agenzia di supporto tecnico amministrativo della regione toscana ESTAR | ||
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Capitolato di appalto | ||
12 | Progettazione attualmente disponibile | Progettazione preliminare a livello unico in quanto fornitura | ||
13 | Soggetto attuatore | ASL TOSCANA CENTRO-118 | ||
14 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | DIRETTORE Area Emergenza territoriale 118 Asl Toscana Centro |
1 Dati per comune da xxxxx://xxx.xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxx-xxxx/
Voci di spesa | Descrizione | Valuta |
Costi del personale | ||
Spese notarili | ||
Spese tecniche | ||
Opere civili | ||
Opere di riqualificazione ambientale | ||
Imprevisti | ||
Oneri per la sicurezza | ||
Acquisto terreni | ||
Acquisto beni/forniture | N. 10 massaggiatori meccanici (costo unitario 10.000 € circa) da collocare sulle ambulanze medicalizzate, automediche, ambulanze infermieristiche ed ambulanze di primo soccorso dell’area di riferimento. N. 10 ecografi portatili/palmari (costo unitario 15.000 € circa) da collocare nei punti di primo soccorso, ambulanze medicalizzate, automediche dell’area di riferimento. N. 10 monitor/defibrillatori multiparametrici (costo unitario 15.000 E circa) per l’esecuzione e la trasmissione dell’elettrocardiogramma da parte delle ambulanze di primo soccorso delle aree di riferimento. | 400.000,00 € |
Acquisizione servizi | ||
Spese pubblicità |
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Fattibilità tecnico-economica/Livello unico di progettazione | 1GIUGNO 2021 | 31 NOVEMBRE 2021 |
Progettazione definitiva | ||
Progettazione esecutiva | ||
Pubblicazione bando / Affidamento lavori/ servizi | 1 DICEMBRE 2021 | 30 GENNAIO 2022 |
Esecuzione | 1 FEBBRAIO 2022 | 31 MAGGIO 2024 |
Collaudo/funzionalità | 1 Giugno 2024 | 31 Dicembre 2024 |
Trimestre | Anno | Costo |
III-IV trimestre | 2021 | 0.000,00 |
I-II trimestre | 2022 | 100.000,00 |
III-IV trimestre | 2022 | 50.000,00 |
I-II trimestre | 2023 | 100.000,00 |
III-IV trimestre | 2023 | 50000,00 |
I-II trimestre | 2024 | 50000,00 |
III-IV trimestre | 2024 | 50000,00 |
Costo totale | € 400.000,00 |
1 | Codice intervento e Titolo | S.A.2- AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE NEI CONFRONTI DELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA /URGENZA |
2 | Costo e copertura finanziaria | Legge di Stabilità € 30.000,00 |
3 | Oggetto dell'intervento | Corsi per diffondere la cultura dell’ autosoccorso e del soccorso |
4 | CUP | D54E20004330001 |
5 | Localizzazione intervento | Il Target principale è la popolazione dei comuni Area Progetto: Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Vernio, San Godenzo. Il Target secondario sono i cittadini dei comuni Area Strategia: Barberino di Mugello, Borgo X. Xxxxxxx, Cantagallo, Carmignano, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Xxxxxx, Xxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx x Xxx Xxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxx. |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | L’intervento è coerente con il PIANO SANITARIO SOCIALE INTEGRATO REGIONALE 2018- 2020 in particolare con quanto previsto per i target rivolti ai “Destinatari H” del Piano, ovvero alle POPOLAZIONI RESIDENTI NELLE AREE INTERNE, MONTANE E INSULARI. Il piano prevede infatti per queste aree il potenziamento dei servizi di Emergenza/Urgenza ed è coerente con i piani delle zone distretto (si veda sotto). |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | L’intervento è finalizzato a diffondere ed implementare la cultura del soccorso e dell’ autosoccorso nei confronti di Associazioni, enti e di cittadini non sanitari, tramite anche corsi specifici in materia. L’intervento è coerente con il PIANO SANITARIO SOCIALE INTEGRATO REGIONALE 2018- 2020 in particolare con quanto previsto per i target rivolti ai “Destinatari H” del Piano, ovvero alle POPOLAZIONI RESIDENTI NELLE AREEINTERNE, MONTANE E INSULARI (pg.147 del Piano consultabile a xxxxx://xxx.xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxx/0000/Xxxx/xxxxx_0000_0000.xxx). Il piano prevede infatti per queste aree il potenziamento dei servizi di Emergenza/Urgenza ed è coerente con i piani delle zone distretto. Inoltre, l’intervento è coerente con le azioni di miglioramento dell’emergenza-urgenza già avviate dalla Regione Toscana nell’ambito: - del programma di“Prevenzione e miglioramento della sopravvivenza da morte cardiaca improvvisa”; 1.delle “Reti tempo dipendenti”; 2.del “Piano Sanitario Regionale”. Nell’area interna è emersa la necessità di un intervento formativo sulla popolazione laica per la Defibrillazione Semiautomatica Pubblica e le tecniche della Rianimazione Cardiopolmonare. Il contributo delle prime fasi della rianimazione cardiopolmonare può fare la differenza e salvare una vita umana. La stragrande maggioranza di coloro che sopravvivono lo fa perché ha ricevuto un soccorso immediato da parte di chi gli stava accanto che di solito non è un operatore sanitario Nello specifico, saranno attivati N. 200 corsi di Rianimazione cardiopolmonare e |
defibrillazione precoce (5 ore per ogni corso con 10 partecipanti; rapporto docente discente 1:10 per edizione; 1.000 ore totali di formazione al corso unitario di 30 Euro/h) per la popolazione laica nei comuni di: Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Vernio, San Godenzo, Barberino di Mugello, Borgo X. Xxxxxxx, Cantagallo, Carmignano, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Xxxxxx, Xxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx x Xxx Xxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxx Il numero di corsi che si svolgerà presso ogni comune dell’area progetto sarà proporzionale alla popolazione di ciascun comune (si veda indicatori di realizzazione). A tali corsi potranno accedere, in caso di disponibilità di posti, anche i cittadini dei restanti comuni dell’area strategia, qualora non vi siano sufficienti iscritti del comune sede del corso. Tutte i cittadini saranno formati da istruttori dei Sistemi territoriali 118, istituzionalmente competenti a erogare i corsi per conto della ASL (ai sensi dell'art. 1 comma 2 della legge n. 120/2001 e del decreto interministeriale 18 marzo 2011), e dai soggetti/enti formatori accreditati dalla Regione. Alla fine del progetto sarà rendicontata la formazione con dettaglio delle persone formate per comune. La formazione della popolazione laica alla rianimazione cardiopolmonare ed alla defibrillazione precoce permette di aumentare la sopravvivenza da morte cardiaca improvvisa effettuando la defibrillazione sui pazienti colpiti da arresto cardiaco nei primi momenti dell’arresto da parte degli astanti prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso. | ||||
8 | Risultati attesi | RA 9.3 Aumento/consolidamento/qualificazione servizi socio sanitari rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | ||
9 | Indicatori di risultato e realizzazione | Indicatori di risultato | Baseline | Target |
6019 Tasso di mortalità per malattie cardiologiche (Mortalità per malattie del sistema circolatorio) 2 | 31,48 | < 10 % | ||
Indicatori di realizzazione | Baseline | Target | ||
313- N° Partecipanti Corsi di Formazione per Comune Area Progetto - SAN GODENZO (SG) - Marradi (M) - Palazzuolo Sul Senio (P) - Firenzuola (F) - Vernio (V) | 0 | (SG) 150 (F) 570 (M) 380 (P) 140 (V) 760 Totale 2000 | ||
10 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Affidamento Diretto e/o Procedura Negoziata o Procedure ad Evidenza Pubblica ai sensi del vigente codice dei contratti (D.lgs n. 50/2016) se applicabile | ||
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello di Progettazione Unico in quanto Fornitura/Servizi | ||
12 | Progettazione attualmente disponibile | Prospetto economico degli oneri complessivi | ||
13 | Soggetto attuatore | ASL TOSCANA CENTRO | ||
14 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | DIRETTORE Area Emergenza territoriale 118 |
2 Dati per comune da xxxxx://xxx.xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxx-xxxx/
Voci di spesa | Descrizione | Valuta |
Costi del personale | ||
Spese notarili | ||
Spese tecniche | ||
Opere civili | ||
Opere di riqualificazione ambientale | ||
Imprevisti | ||
Oneri per la sicurezza | ||
Acquisto terreni | ||
Acquisto beni/forniture | ||
Acquisizione servizi | Realizzazione di Corsi per la formazione dei soccorritori volontari e popolazione laica dell’area di riferimento per l’utilizzo delle tecnologie in dotazione e per la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione precoce. N. 200 corsi BLSD per personale laico Il costo orario per la formazione è di 30 € e comprende la docenza e gli oneri riflessi Le ore previste sono 1000 circa tra formazione e preparazione del corso. Il totale di cittadini da formare sono 2000 | 30.000,00€ |
Spese pubblicità |
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Fattibilità tecnico-economica/Livello unico di progettazione | 1 Giugno 2021 | 15 Settembre 2021 |
Progettazione definitiva | ||
Progettazione esecutiva | ||
Pubblicazione bando / Affidamento lavori/ servizi | 16 Settembre 2021 | 31 Dicembre 2021 |
Esecuzione | 1 GENNAIO 2022 | 30 Giugno 2023 |
Collaudo/funzionalità | 1 LUGLIO 2023 | 31 Dicembre 2023 |
Trimestre | Anno | Costo |
III-IV trimestre | 2021 | 10.000,00 |
I-II trimestre | 2022 | 0 |
III-IV trimestre | 2022 | 10.000,00 |
I-II trimestre | 2023 | 0 |
III-IV trimestre | 2023 | 10.000,00 |
0 | ||
Costo totale | € 30.000,00 |
Scheda Intervento S.A.3 Potenziamento Rete Esistente Defibrillatori
1 | Codice intervento e Titolo | S.A.3 POTENZIAMENTO RETE ESISTENTE DEFIBRILLATORI |
2 | Costo e copertura finanziaria | Legge Stabilità € 100.000,00 |
3 | Oggetto dell'intervento | Potenziare la rete di defibrillatori presenti nel territorio. |
4 | CUP | D31B20000680001 |
5 | Localizzazione intervento | La rete da potenziare si baserà sul dato disponibile censito presso il 118 al momento dell’attivazione dell’azione, prevedendo nuovi acquisti e potenziamenti anche tecnologici primariamente nei comuni e frazioni dell’Area Progetto in cui le dotazioni risultano maggiormente scarse o obsolete. In particolare l’intervento sarà localizzato nei comuni di: Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Vernio, San Godenzo. Secondariamente, l’intervento potrà essere localizzato nei comuni dell’Area Strategia: Barberino di Mugello, Borgo X. Xxxxxxx, Cantagallo, Carmignano, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Xxxxxx, Xxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx x Xxx Xxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxx. |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | L’intervento è coerente con la strategia di area in quanto è volto a potenziare gli interventi salvavita e ridurre i tempi target-ospedalizzazione. L’intervento è coerente con i piani delle zone distretto e con le azioni di miglioramento dell’emergenza-urgenza già avviate dalla Regione Toscana nell’ambito: - del programma di “Prevenzione e miglioramento della sopravvivenza da morte cardiaca improvvisa”; -delle “Reti tempo dipendenti”; -del “Piano Sanitario Regionale”. L’intervento è coerente con il PIANO SANITARIO SOCIALE INTEGRATO REGIONALE 2018- 2020 in particolare con quanto previsto per i target rivolti ai “Destinatari H” del Piano, ovvero alle POPOLAZIONI RESIDENTI NELLE AREEINTERNE, MONTANE E INSULARI (pg.147 del Piano consultabile a xxxxx://xxx.xxx.xxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxxxxxxxxxxxxx/0000/Xxxx/xxxxx_0000_0000.xxx). Il piano prevede infatti per queste aree il potenziamento dei servizi di Emergenza/Urgenza ed è coerente con i piani delle zone distretto. |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Potenziamento della rete di defibrillatori esistenti sul territorio mediante acquisizioni di nuove strumentazioni o adeguamento funzionale alle esigenze del servizio di emergenza. La diffusione capillare sul territorio della rete di defibrillazione semiautomatica pubblica (PAD), permette di aumentare la sopravvivenza da morte cardiaca improvvisa effettuando la defibrillazione sui pazienti colpiti da arresto cardiaco nei primi momenti dell’arresto da parte degli astanti prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso. Numerosi studi scientifici dimostrano che l’uso del defibrillatore entro i primi minuti all’arresto cardiaco migliorano nettamente la possibilità di sopravvivenza e anche le condizioni neurologiche con cui si sopravvive all’arresto. |
8 | Risultati attesi | RA. 9.3 Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. | ||
Indicatori di realizzazione e | ||||
9 | Indicatori di risultato e realizzazione | Indicatori di risultato | Baseline | Target |
Codice 6018- Intervallo Allarme-Target (minuti) nei Comuni Area Strategia | 28 ‘ | <= 19 ‘ | ||
Indicatori di realizzazione | Baseline | Target | ||
794-Numero defibrillatori acquistati e/o aggiornati a servizio dell’area | 0 | >= 70 | ||
10 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Procedure ad evidenza pubblica ai sensi del vigente codice dei contratti (dlgs. 50/2016) tramite L’agenzia di supporto tecnico amministrativo della regione Toscana ESTAR | ||
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Capitolato di appalto ai sensi del dlgs. 50/2016 | ||
12 | Progettazione attualmente disponibile | Prospetto economico degli oneri complessivi | ||
13 | Soggetto attuatore | ASL TOSCANA CENTRO | ||
14 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | DIRETTORE Area Emergenza territoriale 118 |
Voci di spesa | Descrizione | Valuta |
Costi del personale | ||
Spese notarili | ||
Spese tecniche | ||
Opere civili | ||
Opere di riqualificazione ambientale | ||
Imprevisti | ||
Oneri per la sicurezza | ||
Acquisto terreni | ||
Acquisto beni/forniture | N. 70 defibrillatori semiautomatici (costo unitario circa 1430,00 € x 69 Defr. n. 1 x 1330,00 + € 100.000,00) da collocare in punti strategici del territorio delle aree di riferimento. | 100.000,00 € |
Acquisizione servizi | ||
Spese pubblicità |
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Fattibilità tecnico-economica/Livello unico di progettazione | 1 Giugno 2021 | 31 Dicembre 2021 |
Progettazione definitiva | ||
Progettazione esecutiva | ||
Pubblicazione bando / Affidamento lavori/ servizi | 1 Gennaio 2022 | 31 maggio 2022 |
Esecuzione | 1 Giugno 2022 | 30 Giugno 2024 |
Collaudo/funzionalità | 1 Luglio 2024 | 31 Dicembre 2024 |
Trimestre | Anno | Costo |
I-II trimestre | 2022 | 0.000,00 |
III-IV trimestre | 2022 | 20.000,00 |
I-II trimestre | 2023 | 20.000,00 |
III-IV trimestre | 2023 | 20.000,00 |
I-II trimestre | 2024 | 20.000,00 |
III-IV trimestre | 2024 | 20.000,00 |
Costo totale | € 100.000,00 |
1 | Codice intervento e Titolo | S.A.4 POTENZIAMENTO –MIGLIORAMENTO DISTRETTO SOCIO SANITARIO della VALDIBISENZIO – Casa della Salute |
2 | Costo e copertura finanziaria | Legge Stabilità 200.000,00 € |
3 | Oggetto dell'intervento | Miglioramento e potenziamento delle attività della Casa della Salute (Distretto Socio- sanitario) Alta Val di Bisenzio con implementazione del modello di sanità territoriale e di prossimità. |
4 | CUP | D89C20001070001 |
5 | Localizzazione intervento | L’intervento sarà localizzato nel Comune di Vernio, nello specifico all’interno della Casa della Salute Val Bisenzio ubicata a Vernio in Via Becheroni Angolo Via Caduti della Direttissima |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Il territorio di riferimento dell’intervento che sono i tre Comuni della Val di Bisenzio (Vaiano, Vernio e Cantagallo) riguarda la popolazione di 19344 abitanti, con un territorio che rappresenta oltre il 50% del territorio di tutta la Zona Pratese. Con le malattie croniche in aumento e considerando l’invecchiamento progressivo della popolazione che abita quelle zone, risulta quindi indispensabile ripensare all’offerta dei servizi territoriali in modo da far fronte a queste mutate necessità. Le Case della salute, con un modello di presa in carico ispirato al Chronic Care Model, dimostrano non solo di migliorare la capacità di presa in carico dei pazienti anziani e portatori di malattie croniche, ma anche di ridurre la pressione sull’ospedale, che, peraltro, a Prato con i suoi attuali 560 PL, presenta in Toscana il minor numero di posti letto per abitanti (2,2 PL/1000 ab.). Promuovere lo sviluppo delle Case della salute con tutti i suoi servizi previsti nella delibera della Regione Toscana n. 117/2015, appare oggi come la migliore soluzione per poter massimizzare gli obiettivi di salute. All’interno della Casa della Salute, che sarà attiva tutti i giorni, dal Lunedì al venerdì in orario 7,00-20,00 e il Sabato dalle ore 7,00 alle ore 14,00, si svilupperanno percorsi sanitari, socio-sanitari e sociali per la presa in carico delle persone, ed in particolare saranno garantiti al proprio interno specifiche attività sanitarie ambulatoriali specialistiche quali: 1. Oculista 2. Ginecologo 3. Psichiatra 4. Dermatologo 5. Ortopedico 6. Otorino All’interno della Casa della Salute sarà possibile effettuare attività amministrative quali: 1. prenotazioni visite e esami diagnostici (CUP) 2. scelta del medico/pediatra 3. rilascio libretti sanitari/tessere sanitarie 4. xxxxxxxx esenzioni Inoltre all’interno della CdS: troverà attuazione il Progetto Infermiere di Famiglia e Comunità che vede l’attivazione del Servizio Infermieristico sulle 12 ore dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,00 alle 20,00, con l’Ambulatorio Infermieristico e il Punto Prelievi; 1. vi sarà la presenza dei Medici di Medicina Generale del territorio che hanno costituito, al fine di poter essere presenti come Ambulatorio Principale all’interno della CdS, una Medicina di Gruppo; 2. vi sarà la presenza del Servizio Sociale; 3. vi sarà il servizio di continuità assistenziale notturno, festivi e |
prefestivi. Il Progetto nasce in attuazione alla Delibera Regionale Toscana 117 del 16/2/2015 “Approvazione delle linee di indirizzo alle aziende sanitarie sulle Case della Salute”. Il Progetto è coerente con la strategia di area in quanto è volto migliorare la presa in carico in loco dei cittadini della Zona, potenziando l’assistenza sanitaria territoriale, è coerente con gli strumenti normativi regionali L.R. 40/2005 “Disciplina del Servizio Sanitario regionale” che prevede la costituzione delle Case della Salute e trova riferimento nel Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale(Delibera Consiglio Regione Toscana n. 73 del 9 Ottobre 2019). Inoltre, il Progetto è coerente con il Piano Regolatore dei Servizi Territoriali della Zona Distretto Pratese, presentato e approvato con parere favorevole dall'Assemblea Dei Soci della SdS in data 11/4/2017; con gli strumenti della programmazione socio-sanitaria e sanitaria della zona distretto Area Pratese e della Azienda USL Toscana Centro, in quanto rispondente al PIS (Piano Integrato di salute) e al PAL (Piano Attuativo Locale) della Azienda USL Tc. Tenuto conto che la realizzazione del Progetto è un obiettivo già inserito nella programmazione regionale e locale l’Azienda USL Toscana Centro, la stessa Azienda si impegna a garantire per gli anni successivi al finanziamento in oggetto, all’interno del proprio Bilancio Economico, le risorse necessarie per la continuazione dello stesso. | ||
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | L’Azione prevede l’implementazione ed il miglioramento delle attività sanitarie in loco rivolte ai cittadini della Val di Bisenzio in considerazione della necessità di sviluppare attività sanitaria già presente parzialmente. L’azione si propone di potenziare l’assistenza sanitaria territoriale. Nello specifico sarà potenziata l’attività sanitaria specialistica ambulatoriale all’interno della Casa della Salute attraverso l’implementazione di ambulatori sanitari (Ginecologo, Cardiologo, Dermatologo, Psichiatra, Oculista, Ortopedico, Otorino, Geriatra). Inoltre, sarà possibile attivare anche dei percorsi domiciliari con visite a domicilio di soggetti fragili e/o non autosufficienti dei singoli specialisti. I Medici Specialisti di cui sopra andranno ad operare all’interno della Casa della Salute come Equipe Multidisciplinare, che opererà in modo coordinato per la presa in carico della persona, sia che venga direttamente all’ambulatorio oppure che possa avere un intervento domiciliare. Presso la casa della salute sarà presente attivato anche il Progetto Infermiere di Famiglia e Comunità che vede l’attivazione del Servizio Infermieristico sulle 12 ore dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,00 alle 20,00, con l’Ambulatorio Infermieristico e il Punto Prelievi. L’azione pertanto finanzierà in quota parte questo progetto, con il finanziamento di almeno 1 infermiere part-time. Si finanzia quindi n. 1 infermiere, per il corrispettivo di 5,34 ore settimanali circa per 36 mesi. Presso la Casa della salute della Val di Bisenzio saranno sperimentate forme di accesso ai servizi amministrativi/sanitari, utilizzando le attuali tecnologie ICT o tramite telefono o comunque da remoto per evitare al cittadino di doversi spostare fisicamente presso la casa della salute, in collaborazione dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, quali: • prenotazioni di esami con prelievi domiciliari; • prenotazioni dell’accesso infermieristico domiciliare; • scelta del medico/pediatra; • rilascio libretti sanitari/tessere sanitarie; • xxxxxxxx xxxxxxxxx. |
8 | Risultati attesi | RA 9.3 Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio- educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali |
Indicatori di realizzazione e di risultato |
9 | Indicatori realizzazione | di | risultato | e | Indicatori di risultato | Baseline | Target | ||
6016-Prestazioni di specialistica ambulatoriale- Accessi per Visite Specialistiche (dato medio ARS 2019) | 403 | + 20 % | |||||||
Indicatori di realizzazione | Baseline | Target | |||||||
308 Numero contratti specialisti stipulati | di | medici | 0 | 8 | |||||
10 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Saranno assegnati incarichi a tempo determinato a Medici con le specialistiche richieste, attraverso il ricorso a graduatorie presenti. e/o Procedure ad Evidenza Pubblica ai sensi del Vigente codice dei Contratti | |||||||
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello di Progettazione Unico | |||||||
12 | Progettazione attualmente disponibile | Prospetto economico degli oneri complessivi | |||||||
13 | Soggetto attuatore | ASL TOSCANA CENTRO | |||||||
14 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | DIRETTORE Dipartimento Rete Sanitaria Territoriale AZIENDA ASL TOSCANA CENTRO |
Voci di spesa | Descrizione | Valuta |
Costi del personale | Il personale sarà reclutato attraverso graduatorie presenti in ESTAR (Centrale di committenza delle Aziende USL). Xxxxxxx attivati di n. 8 contratti a tempo determinato di figure di Medico Specialista. Ogni specialista avrà un incarico di n. 4 ore settimanali a seconda della specialistica, per un totale di 16 ore mensili per ciascuno specialista per tutta la durata del progetto (36 mesi). Nel dettaglio: Medico Ginecologo (4 ore sett.) Medico Cardiologo (4 ore sett.) Medico Dermatologo (4 ore sett.) Medico Psichiatra (4 ore sett.) Medico Oculista (4 ore sett.) Medico Ortopedico (4 ore sett.) Medico Otorino (4 ore sett.) Medico Geriatra (4 ore sett.) Ogni ora di servizio verrà valorizzata per Euro 40 ,06 (valorizzazione calcolata da costo del personale dirigente medico USL contratto sanità). | 184.596,48 € |
Costi del personale | Acquisto Ore Infermiere Presso Casa Salute (circa 20,03 € ad ora circa) Il personale sarà reclutato attraverso graduatorie presenti in ESTAR (Centrale di committenza delle Aziende USL) o con | 15.403,52 |
indicazioni di concorsi da parte della stessa amministrazione. Si finanzia quota parte di n. 1 infermiere (previsto per 12 ore/settimana nel progetto) per il corrispettivo di 5,340433 ore circa settimanali per 36 mesi ( 5,340433 ore x 20,03 € x 36 m x 4 s ) - l’azione si aggiunge all’intervento previsto alla scheda s.a.5 e alle ore messe a disposizione dalla ASL | ||
Spese Notarili | ||
Spese tecniche | ||
Opere civili | ||
Opere di riqualificazione ambientale | ||
Imprevisti | ||
Oneri per la sicurezza | ||
Acquisto terreni | ||
Acquisto beni/forniture | ||
Acquisizione servizi | ||
Spese pubblicità |
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Fattibilità tecnico-economica/Livello unico di progettazione | 1 GIUGNO 2021 | 30 SETTEMBRE 2021 |
Progettazione definitiva | ||
Progettazione esecutiva | ||
Pubblicazione bando / Affidamento lavori/ servizi | 1 ottobre 2021 | 30 gennaio 2022 |
Esecuzione | 1 febbraio 2022 | 31 DICEMBRE 2024 |
Collaudo/funzionalità | 1 gennaio 2025 | 31 MARZO 2025 |
Trimestre | Anno | Costo |
I trimestre | 2022 | 16000,00 |
II trimestre | 2022 | 16000,00 |
III trimestre | 2022 | 16000,00 |
IV trimestre | 2022 | 16000,00 |
I trimestre | 2023 | 17000,00 |
II trimestre | 2023 | 17000,00 |
III trimestre | 2023 | 17000,00 |
IV trimestre | 2023 | 17000,00 |
I trimestre | 2024 | 17000,00 |
II trimestre | 2024 | 17000,00 |
III trimestre | 2024 | 17000,00 |
IV trimestre | 2024 | 17000,00 |
Costo totale | € 200.000,00 |
0 | Codice intervento e Titolo | S.A.5 POTENZIAMENTO –MIGLIORAMENTO DISTRETTO SOCIO SANITARIO della VALDIBISENZIO |
2 | Costo e copertura finanziaria | Regione Toscana Fondi sanità/ASL 250.000,00 € |
3 | Oggetto dell'intervento | Miglioramento e potenziamento delle attività della Casa della Salute (Distretto Socio- sanitario) Val Bisenzio con implementazione del modello di sanità territoriale e di prossimità. |
4 | CUP | D89C20001080002 |
5 | Localizzazione intervento | L’intervento sarà localizzato nel Comune di Vernio, nello specifico all’interno della Casa della Salute Val Bisenzio ubicata a Vernio in Via Becheroni Angolo Via Caduti della Direttissima. |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Il territorio di riferimento dell’intervento che sono i tre Comuni della Val di Bisenzio (Vaiano, Vernio e Cantagallo) riguarda la popolazione di 19344 abitanti, con un territorio che rappresenta oltre il 50% del territorio di tutta la Zona Pratese. Con le malattie croniche in aumento e considerando l’invecchiamento progressivo risulta quindi indispensabile ripensare all’offerta dei servizi territoriali in modo da far fronte a queste mutate necessità. Le Case della salute, con un modello di presa in carico ispirato al Chronic Care Model, dimostrano non solo di migliorare la capacità di presa in carico dei pazienti anziani e portatori di malattie croniche, ma anche di ridurre la pressione sull’ospedale, che, peraltro, a Prato con i suoi attuali 560 PL, presenta in Toscana il minor numero di posti letto per abitanti (2,2 PL/1000 ab. Promuovere lo sviluppo delle Case della salute con tutti i suoi servizi previsti nella delibera della Regione Toscana n. 117/2015, appare oggi come la migliore soluzione per poter massimizzare gli obiettivi di salute. All’interno della Casa della Salute, che sarà attiva tutti i giorni, dal Lunedì al venerdì in orario 7,00-20,00 e il Sabato dalle ore 7,00 alle ore 14,00, si svilupperanno percorsi sanitari, socio-sanitari e sociali per la presa in carico delle persone, ed in particolare saranno garantiti al proprio interno specifiche attività sanitarie ambulatoriali specialistiche quali: 1. Oculista 2. Ginecologo 3. Psichiatra 4. Dermatologo 5. Ortopedico 6. Otorino Inoltre all’interno della Casa della Salute sarà possibile effettuare attività amministrative quali: 1. prenotazioni visite e esami diagnostici (CUP) 2. scelta del medico/pediatra 3. rilascio libretti sanitari/tessere sanitarie 4. rilascio esenzioni Inoltre all’interno della CdS: -troverà attuazione il Progetto Infermiere di Famiglia e Comunità che vede l’attivazione del Servizio Infermieristico sulle 12 ore dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,00 alle 20,00, con l’Ambulatorio Infermieristico e il Punto Prelievi -vi sarà la presenza dei Medici di Medicina Generale del territorio che hanno costituito, al fine di poter essere presenti come Ambulatorio Principale all’interno della CdS una Medicina di Gruppo. - vi sarà la presenza del Servizio Sociale - vi sarà il servizio di continuità assistenziale notturno, festivi e prefestivi. |