Informativa sulla sostenibilità “InvestiPolizza BNL Young” (EMPI)”
Informativa sulla sostenibilità “InvestiPolizza BNL Young” (EMPI)”
Il prodotto InvestiPolizza BNL Young è un Contratto di Assicurazione sulla vita con partecipazione agli utili di tipo "a capitale differito rivalutabile con copertura assicurativa aggiuntiva per il caso di decesso". Il Contratto prevede, per il contraente, un investimento nella Gestione separata CAPITALVITA, una gestione finanziaria appositamente creata dalla Compagnia e gestita separatamente rispetto al complesso delle attività. Le prestazioni del Contratto sono collegate all’andamento della Gestione separata CAPITALVITA. A fronte del pagamento del Premio da parte del Contraente, la Compagnia si impegna al pagamento di una Prestazione Assicurativa in favore dei Beneficiari designati se si verifica l’evento assicurato.
Le opzioni di investimento sottostanti classificabili come articolo 8 o 9 ai sensi della SFDR sono le seguenti:
Gestione separata - CAPITALVITA
Informativa sulla sostenibilità “CAPITALVITA”
a) Sintesi
La Gestione Separata CAPITALVITA è un prodotto finanziario che promuove caratteristiche ambientali/sociali (A/S) o, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, prevede una quota minima del 7% di investimenti sostenibili.
È classificata, ai sensi del dell’articolo 8 del Regolamento Europeo (UE) 2019/2088 (Regolamento SFDR), come prodotto finanziario che promuove una combinazione di caratteristiche ambientali e sociali valutando al contempo se le società che beneficiano degli investimenti applicano delle pratiche di buona governance.
CAPITALVITA integra i criteri ESG all’interno del processo di analisi degli attivi in cui investe, secondo metodologie che tengano conto delle specificità degli attivi stessi. La strategia di investimento esclude dall’universo investibile i paesi e le società aventi un profilo ESG debole, tiene in considerazione i criteri ambientali e sociali e promuove allo stesso tempo gli investimenti ad impatto positivo.
L’integrazione delle caratteristiche ambientali e sociali avviene principalmente attraverso:
1. La selezione dei paesi con la migliore performance in termini ESG: questo prodotto esclude i paesi con un profilo ESG debole
2. La selezione delle società secondo dei criteri ESG, tramite un processo di selezione “Best-in- class” settoriale
3. Il calcolo dell’impronta carbonio (scope 1 e 2)1 dei titoli di capitale e delle obbligazioni societarie detenute nel portafoglio
4. L’incremento degli investimenti a impatto positivo
CAPITALVITA, inoltre, tiene in considerazione i PAI (“Principles of Adverse Indicators”, ovvero Principali Effetti Negativi sulla Sostenibilità) all’interno delle proprie decisioni di investimento.
Cardif Vita SpA (la Compagnia) si è dotata di una propria “Politica di Impegno” dove illustra come si relaziona con le società, gli shareholders e gli stakeholders su temi di sostenibilità. All’interno di tale Politica sono inoltre presentati i risultati legati all’attività dell’esercizio di voto alle assemblee generali delle società nelle quali la Compagnia detiene una partecipazione.
1 Scope 1: emissioni dirette di gas a effetto serra prodotte dalla società durante la sua attività produttiva
2 Scope 2: emissioni indirette associate (per esempio: consumo dell’energia, riscaldamento)
Il Codice di Condotta del Gruppo BNP Paribas rispetta i più elevati standard di condotta ed etica, in termini di lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e tutela dell'ambiente.
b) Nessun obiettivo di investimento sostenibile
CAPITALVITA promuove caratteristiche ambientali/sociali (A/S) o pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, ha una quota minima del 7% di investimenti sostenibili.
La Compagnia ha identificato i principali effetti negativi in termini di sostenibilità nel quadro della gestione degli investimenti di CAPITALVITA e cerca di attenuare questi effetti tramite l’applicazione di un’analisi extra finanziaria all’interno delle proprie decisioni in materia di investimenti.
La considerazione dei principali effetti negativi si basa su tre livelli:
l’applicazione delle politiche settoriali del Gruppo BNP Paribas;
un processo di analisi e di integrazione ESG;
una politica di impegno azionario.
La considerazione dei principali effetti negativi rientra nel quadro di gestione del rischio della Compagnia e ha come obiettivo quello di mitigare e ridurre gli effetti negativi sulla sostenibilità. La Compagnia rafforza e rivede regolarmente le modalità con cui analizza i propri attivi da un punto di vista extra finanziario, tenendo conto delle migliori pratiche di mercato, delle nuove tematiche da prendere in considerazione, anche a livello regolamentare, e delle informazioni disponibili presso gli emittenti.
Cardif Vita prende in considerazione i principali effetti negativi con riferimento, in particolare, alle sfide ambientali, alle emissioni di gas a effetto serra delle imprese in cui investe, alle sfide sociali. Il dettaglio di queste informazioni è disponibile sul sito internet al link xxxxx://xxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxx.
CAPITALVITA applica un filtro specifico a livello aziendale, sul rispetto dei dieci Principi del Global Compact delle Nazioni Unite. Tali principi riguardano in particolare le violazioni gravi, sistemiche e strutturali delle norme internazionali del lavoro, dei diritti umani, dell'ambiente e della lotta contro la corruzione, stabilite dalle Nazioni Unite. Le imprese che non rispettano tali principi sono pertanto escluse dall'universo degli investimenti.
Inoltre, l'insieme dei paesi è oggetto di un'analisi alla luce dei principali rischi di sicurezza finanziaria (riciclaggio di capitali, finanziamento del terrorismo, sanzioni, corruzione), con l'aggiunta di fattori RSI (responsabilità sociale delle imprese), rischio di credito e fattori attenuanti del rischio di sicurezza finanziaria. I dati extra finanziari utilizzati per questa analisi sono forniti da un fornitore esterno.
c) Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario
La gestione separata CAPITALVITA è classificata ai sensi del dell’articolo 8 del Regolamento Europeo (UE) 2019/2088 (Regolamento SFDR), come prodotto finanziario che promuove una combinazione di caratteristiche ambientali e sociali valutando al contempo se le società che beneficiano degli investimenti applicano delle pratiche di buona governance.
Per gli investimenti realizzati in CAPITALVITA sono analizzati diversi indicatori ambientali (in particolare l’impronta carbonio e la strategia di transizione energetica), sociali (tra cui l’adesione ai principali trattati internazionali) e di governance (in particolare la composizione del consiglio di amministrazione e i controlli interni) sulla base di dati extra finanziari prodotti da fornitori esterni.
La strategia di investimento di CAPITALVITA analizza da un punto di vista extra finanziario gli attivi in cui investe, selezionando, per esempio, i paesi con i migliori punteggi ESG, e accompagnando e favorendo le imprese che contribuiscono alla transizione ecologica.
Al fine di rafforzare il suo impegno nella lotta contro il riscaldamento globale, il gruppo BNP Paribas Cardif di cui Cardif Vita è una controllata, nel 2021 ha aderito alla Net-Zero Asset Owner Alliance (NZAOA), iniziativa sostenuta dalle Nazioni Unite che ha riunito assicuratori internazionali e fondi pensione. Attraverso questa iniziativa, BNP Paribas Cardif si è impegnata ad allineare il proprio portafoglio di investimenti verso la neutralità del carbonio entro il 2050, con l’obiettivo di contribuire a limitare il riscaldamento climatico del pianeta a 1,5°C al di sopra delle temperature preindustriali, conformemente all’accordo di Parigi.
d) Strategia di investimento
La Compagnia tiene conto dei criteri ESG nell’analisi degli attivi in cui investe per CAPITALVITA.
Questa analisi può essere qualitativa e/o quantitativa e si struttura in diverse fasi. A tal fine Cardif Vita raccoglie esternamente specifici dati extra finanziari per ogni asset class che vengono poi analizzati ed integrati nei processi di investimento.
I processi di selezione e di investimento sono diversi a seconda degli attivi oggetto di analisi:
1. Investimenti in titoli sovrani e sovranazionali
Cardif Vita analizza i rating ESG degli Stati al fine di escludere i paesi meno performanti. Nell’universo di investimento sono inclusi solo i paesi con le migliori prestazioni rispetto ai criteri ESG.
2. Investimenti in società
Oltre alle esclusioni in base al paese di appartenenza, alle quali sono soggette anche le società, il processo di investimento responsabile dei titoli detenuti in maniera diretta da Cardif Vita segue le seguenti fasi:
- applicazione di un filtro sul rispetto delle norme e dei trattati internazionali. Il paese in cui l’impresa ha sede legale non deve essere sotto embargo né essere oggetto di sanzioni finanziarie;
- applicazione delle esclusioni settoriali del Gruppo BNP Paribas;
- applicazione di un approccio “Best-in-class” settoriale al fine di selezionare le imprese che si posizionano nei sette migliori decili;
- applicazione di un filtro carbonio e valutazione della strategia di transizione energetica.
3. Investimenti in fondi esterni
Per la selezione dei fondi quotati (fondi azionari, fondi obbligazionari) Cardif Vita realizza un’analisi ESG della società di gestione e della strategia del fondo, attraverso dei questionari di “due diligence” che permettono di misurare con un punteggio interno il livello di integrazione ESG da parte del fondo.
Per la selezione dei fondi non quotati (fondi private equity, fondi di debito privati, fondi di infrastrutture, fondi immobiliari) ,le società di gestione vengono valutate in merito al loro processo di integrazione dei criteri ESG. Tale valutazione viene fatta sia a livello di società di gestione e della sua governance, sia a livello di strategia del fondo. Questa due diligence permette di stabilire un punteggio ESG interno che sarà preso in considerazione durante la validazione dell’investimento da parte del gestore.
La Compagnia dialoga regolarmente con le società di gestione in cui investe per incoraggiarle a integrare l’analisi extra-finanziaria nei propri processi di investimento.
All’interno del processo di investimento, sono inoltre valutate le pratiche di buona governance delle imprese oggetto di investimento.
La valutazione è svolta principalmente attraverso un’analisi ESG fornita da un fornitore esterno che prende in considerazione, oltre a criteri ambientali (E) e sociali (S), anche degli elementi legati alla Governance quali per esempio, le politiche di remunerazione, il sistema dei controlli interni, etc..
Inoltre, la Compagnia esercita il diritto di voto alle assemblee generali delle imprese di cui è azionista, al fine di influenzare le società in cui investe su tematiche di governance, sociali ed ambientali.
All’interno del processo di valutazione viene inoltre considerata la governance dei paesi in cui l’impresa ha sede legale al fine di valutarne il rispetto dei diritti dell’uomo, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la partecipazione alle convenzioni internazionali.
e) Quota degli investimenti
CAPITALVITA investe in titoli di debito ed altri valori assimilabili. L’investimento in titoli obbligazionari può avvenire anche attraverso l’acquisto di quote di ETF, SICAV o OICR e fondi non armonizzati, al fine di garantire un adeguato livello di diversificazione. Inoltre, CAPITALVITA può investire in titoli di capitale sia in maniera diretta che attraverso l’acquisto di quote di ETF, SICAV o OICR, compresi anche gli hedge funds.
Sono ammessi anche investimenti in fondi alternativi quali ad esempio private equity e di infrastrutture equity e fondi immobiliari.
CAPITALVITA può investire in strumenti derivati con finalità di copertura e gestione efficace.
La Compagnia si impegna ad investire una quota minima pari al 7% del patrimonio di CAPITALVITA in investimenti sostenibili.
f) Monitoraggio delle caratteristiche ambientali o sociali
Le caratteristiche ambientali o sociali promosse da CAPITALVITA sono misurabili principalmente attraverso:
1. La selezione dei paesi con la migliore performance in termini ESG: CAPITALVITA mira a selezionare i titoli emessi dai paesi (titoli di stato) e i titoli delle imprese (azioni e obbligazioni societarie) la cui sede sociale è situata nei paesi che hanno un rating ESG soddisfacente.
2. La riduzione dell’impronta carbonio delle azioni e delle obbligazioni detenute direttamente (tCO2eg/M€ investiti): CAPITALVITA mira a ridurre l’impronta carbone dei portafogli azionari e obbligazionari delle imprese detenute direttamente.
3. L’incremento degli investimenti ad impatto positivo (comprendendo, per esempio, le obbligazioni sostenibili e infrastrutture per l’energia rinnovabile): Cardif Vita, in quanto controllata di BNP Paribas Cardif, contribuisce all’obiettivo, definito a livello di BNP Paribas Cardif, di incrementare di 1 miliardo di euro all’anno in media gli investimenti a impatto positivo entro il 2025.
Il calcolo e il monitoraggio degli indicatori è svolto almeno una volta all’anno.
g) Metodologie
CAPITALVITA ha definito diverse metodologie per assicurarsi che gli investimenti soddisfino le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario.
ESCLUSIONI SETTORIALI E NORMATIVE | Gli investimenti di CAPITALVITA sono soggetti ad un filtro settoriale e normativo. La strategia di investimento prevede l’applicazione delle Politiche Settoriali del Gruppo BNP Paribas e la ratifica di una società o un Paese abbiano dei principali trattati internazionali. |
VALUTAZIONE ESG | Gli investimenti di CAPITALVITA sono analizzati, oltre che da un punto di vista finanziario, anche in ottica extra-finanziaria. Tale analisi differisce in base alle caratteristiche degli attivi oggetto di analisi ed è svolta tramite la raccolta di dati esterni (da un fornitore o dalle società di gestione). In particolare, per la selezione delle società, viene adottato un processo di selezione “Best-in-class”, mentre per la selezione dei Paesi è applicato un processo “Best-in-Universe”. |
MISURAZIONE DELL’IMPRONTA CARBONIO | L’impronta carbonio delle società in cui CAPITALVITA investe è calcolata in tonnellate di Co2 equivalenti (Scope 1 e Scope 2) per milione investito. |
QUOTA DI INVESTIMENTI AD IMPATTO POSITIVO | CAPITALVITA monitora la quota di investimenti in titoli ad impatto positivo (tra cui: obbligazioni verdi, …) |
h) Fonti e trattamento dei dati
Nella valutazione extrafinanziaria dei propri attivi, CAPITALVITA utilizza dati provenienti da diverse fonti. Per le società e i Paesi, la Compagnia utilizza i dati prodotti da fornitori esterni quali Moody’s ESG Solutions per i rating ESG e S&P Trucost per il calcolo dell’impronta carbonio e altri indicatori ambientali.
L’analisi extra-finanziaria dei fondi esterni è realizzata tramite questionari di Due Diligence e si fonda sulle informazioni fornite dalle società di gestione di tali fondi.
Per la qualificazione di un investimento come “ad impatto positivo”, la Compagnia effettua analisi interne che possono appoggiarsi su informazioni qualitative o quantitative anche fornite da esterni (per esempio: Bloomberg, società,..).
Quando il dato non è disponibile, i fornitori esterni possono fornire un dato stimato, calcolato sulla base di metodologie proprietarie.
i) Limitazioni delle metodologie e dei dati
Le informazioni extra-finanziarie sono in continua evoluzione e la disponibilità dei dati stessi sta via via migliorando, anche grazie alla Regolamentazione europea in materia di investimenti sostenibili. Tuttavia, ancora ad oggi alcune informazioni non sono disponibili e possono essere solo oggetto di stima da parte dei fornitori.
Allo stesso modo, l’assenza al momento di uno standard regolamentare e di mercato, comporta delle differenze metodologiche anche importanti a livello di singolo fornitore di dati extra-finanziari.
Questa mancanza di standardizzazione può influire sul calcolo degli indicatori e sulle valutazioni ESG utilizzati nelle strategie di investimenti.
Nonostante queste limitazioni, il grado di copertura dell’analisi extra-finanziaria del portafoglio è elevato. Infine, Cardif Vita dialoga costantemente, a livello Gruppo, coni fornitori e le società a migliorare la qualità e la trasparenza dei propri dati, al fine di rendere ancora più precisa la propria analisi extra-finanziaria.
j) Dovuta diligenza
BNP Paribas Cardif è membro dei seguenti organismi internazionali e ne rispetta i principi:
- PRI (Principle for Responsible Investments): iniziativa delle Nazioni Unite avente come obiettivo la creazione di una struttura comune per l'integrazione dei temi ESG nel settore finanziario.
- Montreal Carbon Pledge: tale organismo si impegna a sensibilizzare gli investitori sulle questioni climatiche e a incentivare la misurazione dell'impronta di carbonio dei propri portafogli.
- Tobacco-Free Finance Pledge: l’iniziativa si fonda sul non investimento nel settore del tabacco.
- Net-Zero Asset Owner Alliance: tale iniziativa richiede l’impegno, da parte dei sottoscrittori, ad allineare i portafogli di investimento verso una traiettoria carbon neutral entro il 2050.
L'obiettivo è contribuire a limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C al di sopra delle temperature preindustriali, in linea con l'accordo di Parigi.
- Climate Action 100+: si tratta di una mobilitazione collettiva per incoraggiare i maggiori emettitori mondiali di gas serra ad adottare le misure necessarie per contrastare il cambiamento climatico.
Il codice di condotta del Gruppo BNP Paribas rispetta i più elevati standard di condotta ed etica, in termini di lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e tutela dell'ambiente. Di conseguenza, BNP Paribas Cardif riconosce e si impegna a rispettare una serie di principi e standard nelle sue attività.
k) Politiche di impegno
In qualità di investitore istituzionale di lungo periodo, la Compagnia si è dotata di una propria “Politica di Impegno” dove illustra come si relaziona con le società, gli shareholders e gli stakeholders su temi di sostenibilità e dove presenta la sua politica di voto alle assemblee generali.
i) Indice di riferimento designato
Non è stato designato alcun indice di riferimento per soddisfare le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario, e il modo in cui tale indice sia allineato con le caratteristiche ambientali o
sociali promosse, compresi i dati di entrata, le metodologie utilizzate per selezionare tali dati, le metodologie di riequilibrio e il modo in cui è calcolato l’indice.