Contract
Concessione
POR FESR 2014-2020 – Attività 2.3.b – Bando 23b1 bis “Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziendale delle PMI – Sostenere il consolidamento in chiave innovativa delle PMI, mediante l’introduzione di servizi e tecnologie innovative relative all’ICT” approvato con DGR n. 2639 del 28 dicembre 2017.
Concessione dell’aiuto a favore dell’impresa RADIO TAXI SOCIETA’ COOPERATIVA DI SERVIZIO RADIO TAXI A RESPONSABILITA’ LIMITATA FRA I TITOLARI DI LICENZA DI AUTOPUBBLICA ED I SOCI DI SOCIETA’ CHE ESERCITANO IL SERVIZIO DI
AUTOPUBBLICHE DI PIAZZA per la realizzazione del progetto “X.XXX – RADIO TAXI TRIESTE” presso la sede di Trieste (TS) e assunzione del relativo impegno di spesa.
Prat. N. codice MIC 46235 codice RNA-COR 6090457
codice CUP 46235
Il Segretario Generale
Visto il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” e che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006;
Visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006;
Visto l’accordo di partenariato 2014-2020 con l’Italia CCI 2014IT16M8PA001 adottato con Decisione di esecuzione della Commissione Europea 30 ottobre 2014 Ares(2014) n. 3601562 che stabilisce le modalità adottate dall'Italia per provvedere all'allineamento con la strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nonché il mandato specifico di ciascun Fondo SIE secondo gli obiettivi basati sul Trattato dell’Unione Europea, compresa la coesione economica, sociale e territoriale, le modalità per provvedere a un'attuazione efficace dei Fondi SIE, le disposizioni relative al principio di partenariato e che contiene la sintesi degli
approcci integrati allo sviluppo territoriale sulla base dei contenuti dei programmi e le modalità per provvedere a un'attuazione efficiente dei Fondi SIE;
Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti de minimis, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea serie L 352 del 24 dicembre 2013;
Visto il regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato (regolamento di esenzione);
Vista la legge regionale n. 3 del 20 febbraio 2015 (RilancimpresaFVG - riforma delle politiche industriali) e smi;
Visto il POR FESR FVG 2014-2020 - Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione, approvato dalla Commissione Europea con Decisione della Commissione Europea C(2015) 4814 del 14 luglio 2015 e le successive decisioni di modifica;
Viste la deliberazione della Giunta regionale n. 1575 del 6 agosto 2015 e smi, con cui si prende atto delle predette Decisioni della Commissione Europea;
Vista la legge regionale n. 14 del 5 giugno 2015 (Disposizioni di attuazione del Programma Operativo Regionale Obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” 2014- 2020) che istituisce il Fondo fuori bilancio “Fondo POR FESR 2014-2020” per la gestione finanziaria del Programma;
Visto il regolamento che disciplina le modalità di gestione e di attuazione del POR FESR approvato con decreto del Presidente della Regione 1° luglio 2015, n. 136 e smi;
Visto il piano finanziario analitico del POR FESR 2014 – 2020, dettagliato per asse, attività, anno, struttura regionale attuatrice approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1954 del 9 ottobre 2015 e smi;
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 590 del 8 aprile 2016, avente ad oggetto “Approvazione della Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente della regione autonoma Friuli Venezia Giulia” e smi;
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 331 del 4 marzo 2016 e smi, in base alla quale l’attuazione dell’attività 2.3.a “Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziendale delle PMI” nell’ambito dell’asse 2, OT 3 “Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese”, del POR FESR 2014-2020, è di competenza della Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione e, nello specifico, la parte relativa agli aiuti agli investimenti tecnologici delle PMI è di competenza dell’Organismo intermedio “Unioncamere /CCIAA” che fa riferimento al Servizio per l'accesso al credito delle imprese in qualità di Struttura regionale attuatrice;
Vista la convenzione di data 30 maggio 2016 tra l’Amministrazione regionale – D.C. Attività produttive, turismo e cooperazione – Area attività produttive – Servizio per l’accesso al credito delle imprese, in qualità di struttura regionale attuatrice, e Unioncamere FVG, in qualità di organismo intermedio che agirà per il tramite delle CCIAA provinciali, per lo svolgimento delle funzioni previste dal Regolamento per l’attuazione del POR FESR 2014-2020 “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, emanato con DPReg 136/2015 e smi, in conformità alle deliberazioni della Giunta regionale 22 aprile 2016, n. 642, e 13 maggio 2016, n. 804; Vista la legge regionale n. 6 del 12 aprile 2017, con particolare riferimento all’articolo 1, commi 18, 19 e 20;
Visto l’atto convenzionale aggiuntivo Rep. n. 40 stipulato in data 13/04/2018 tra l’Amministrazione regionale – D.C. Attività produttive, turismo e cooperazione – Area attività produttive – Servizio per l’accesso al credito delle imprese, in qualità di struttura regionale attuatrice, e le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Pordenone, Udine e della Venezia Giulia, in qualità di organismi intermedi per lo svolgimento delle funzioni previste dal regolamento per l’attuazione del POR FESR 2014-2020 “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, ai sensi dell’articolo 7, comma 3, lettera d), del decreto del Presidente della Regione 136/2015 in conformità alle deliberazioni della Giunta regionale 21 marzo 2018, n. 695; Visto l’atto convenzionale aggiuntivo Rep. n. 17 di data 19/10/2020 tra l’Amministrazione regionale – D.C. Attività Produttive – Servizio per l’accesso al credito delle imprese, in qualità di struttura regionale attuatrice, e le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura di
Pordenone-Udine e Venezia Giulia, in qualità di organismi intermedi per lo svolgimento delle funzioni previste dal regolamento per l’attuazione del POR FESR 2014-2020 “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, ai sensi dell’articolo 7, comma 3, lettera d), del decreto del Presidente della Regione 136/2015 e smi, in conformità alle deliberazioni della Giunta regionale 7 agosto 2020, n. 1226;
Vista la Determinazione Presidenziale urgente n. 5 dd. 25/05/16, portata in ratifica con Delibera di Giunta della CCIAA di Trieste n. 61 dd. 06/07/16, che approva lo schema della convenzione del 30 maggio 2016 sopra citata e individua l’Azienda speciale Aries quale soggetto gestore delle attività previste;
Vista la Determinazione del Direttore dell’Azienda speciale Aries n. 195 dd. 07/06/16 che nomina il xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx quale responsabile del procedimento e individua il personale coinvolto nella gestione e controllo dei contributi POR FESR 2014-2020, assegnando i rispettivi ruoli e responsabilità;
Considerato che con atto dd. 07/06/18, l’Azienda speciale Aries è stata conferita nella neo costituita Aries scarl, che pertanto è subentrata in tutti i contratti e rapporti in corso dell’Azienda conferita;
Visto il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 26 luglio 2019 (prot. n. 197606 del 29/07/2019) con il quale l’incarico di Segretario Generale della Camera di Commercio Venezia Giulia è conferito al xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxx, per la durata di quattro anni a decorrere dal quinto giorno dalla data di notifica all’interessato (notifica effettuata il 05.08.2019 con prot. U 17571/19); Richiamata la determina presidenziale urgente n. 6 dd. 05/08/2019, ratificata con delibera n. 92 dd. 05/09/2019, con la quale si prende atto che tale incarico è conferito a decorrere dal 10/08/2019;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 2639 del 28 dicembre 2017, con la quale è stato approvato il Bando 2.3.b.1 bis “Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziendale delle PMI – Sostenere il consolidamento in chiave innovativa delle PMI, mediante l’introduzione di servizi e tecnologie innovative relative all’ICT” e smi, il quale definisce i criteri, le modalità e i termini per la presentazione delle domande di accesso agli aiuti previsti dal Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (di seguito denominato “Bando”);
Vista la domanda di aiuto inviata tramite sistema FEG, prot. n. 15360 di data 14/05/18, dalla PMI RADIO TAXI SOCIETA’ COOPERATIVA DI SERVIZIO RADIO TAXI A RESPONSABILITA’ LIMITATA FRA I TITOLARI DI LICENZA DI AUTOPUBBLICA ED I SOCI DI SOCIETA’ CHE ESERCITANO IL SERVIZIO DI AUTOPUBBLICHE DI PIAZZA (di seguito denominata “PMI”)
avente codice fiscale 00228840328, con sede a Trieste (TS), per la realizzazione del progetto “X.XXX – RADIO TAXI TRIESTE” (di seguito denominato “progetto”) con cui si richiede un contributo di euro 12.679,50 per una spesa complessiva prevista di euro 25.359,00;
Rilevato che le domande sono istruite tramite procedimento valutativo a bando ai sensi dell’articolo 36, comma 3, della legge regionale 7/2000;
Vista la richiesta di perfezionamento della domanda inviata alla PMI, con nota prot. n. 2376 di data 04/02/2020, e le relative integrazioni prodotte dalla PMI con nota prot. n. 3198 di data 18/02/2020, che hanno permesso la definizione della pratica di contributo in oggetto;
Ritenuto di ammettere a contributo la spesa di euro 25.359,00, sulla base delle risultanze istruttorie;
Vista la verifica positiva della regolarità contributiva (DURC) di data 19/07/2021;
Visto l’avvenuto adempimento degli obblighi previsti dal regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e smi, adottato con decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 maggio 2017, n. 115 ed, in particolare, l’inserimento delle informazioni nel Registro degli Aiuti di Stato circa l’aiuto individuale, l’interrogazione del Registro stesso finalizzata alle verifiche propedeutiche alla concessione e l’assegnazione del codice identificativo dell’aiuto individuale “Codice concessione RNA-COR” puntualmente riportato nel presente decreto;
Considerato che è necessaria l’adozione del presente decreto entro 20 giorni dalla data di adempimento degli obblighi di registrazione previsti dal suddetto regolamento adottato con
decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 maggio 2017, n. 115, al fine di garantire, entro detto termine, l’inserimento della data di adozione dell’atto di concessione nel Registro degli Aiuti di Stato;
Considerato l’esito favorevole dell’istruttoria svolta in merito ai requisiti di ammissibilità e legittimità previsti dal Bando;
Visti gli esiti dell’istruttoria riportati nella check list di data 29/09/2021 a firma del responsabile di istruttoria Xxxxxxxxx Xxxxxx – Xxxxxxx Xxxxxx, da cui si evincono gli esiti della valutazione con riferimento ai criteri previsti dall’allegato 3 al Bando, in base alla quale sono stati attribuiti al progetto complessivamente 25 punti;
Vista la dotazione finanziaria assegnata al Bando con deliberazione della Giunta regionale n. 2639/2017 e smi ammontante ad euro 8.784.078,01di fondi POR/PAR;
Visto il decreto del direttore del Servizio per l’accesso al credito delle imprese n. 739 del 23 marzo 2020 con il quale è stata approvata la Graduatoria unica regionale delle domande ammesse all’aiuto a valere sul Bando 23b1 bis/2017 con un ammontare complessivo degli aiuti ammissibili relativi alle PMI utilmente collocate nella GRU pari a complessivi euro 9.531.767,40 a fronte di 290 progetti ammissibili;
Rilevato che con i decreti del direttore del Servizio per l’accesso al credito delle imprese n. 739 del 23 marzo 2020, n. 1296 del 21 maggio 2020 e n. 934 del 29 marzo 2021 è stato possibile finanziare sul Bando tutte le domande ritenuti ammissibili;
Dato atto che i sopra citati decreti dirigenziale sono stati notificati alle Camere di commercio, ai sensi dell’articolo 16, comma 3 del Bando, rispettivamente in data 24/03/2020, in data 27/05/2020 e in data 31/03/2021;
Visto che ai sensi della Graduatoria unica regionale la domanda di cui all’oggetto risulta posizionata alla posizione n. 267 e che per detta posizione risultano disponibili, ai sensi del decreto del direttore del Servizio per l’accesso al credito n. 934 del 29 marzo 2021, risorse sufficienti per finanziare integralmente il progetto relativo a tale domanda;
Ritenuto, in esito all’istruttoria svolta, di concedere alla PMI per la realizzazione del progetto in oggetto il contributo di complessivi 12.679,50 euro di risorse POR;
Ritenuto di indicare nel presente decreto di concessione, come previsto dall’articolo 125 del Reg. (UE) 1303/2013, le condizioni per il sostegno relativo all’operazione compresi i requisiti specifici concernenti le opere, i prodotti e i servizi da fornire nell’ambito dell’operazione, il piano finanziario e il termine per l’esecuzione;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 432 di data 18 marzo 2016, con la quale è stata disposta l’applicazione della disciplina contabile armonizzata ex decreto legislativo 118/2011 e smi, alla gestione fuori bilancio del Fondo POR FESR 2014-2020;
Rilevato che con Decreto del Direttore del Servizio che svolge le funzioni di Soggetto pagatore di cui all’art. 2, comma 1, lettera m) del citato Regolamento regionale di attuazione del POR FESR emanato con DPReg. 136/2015 e smi è stato approvato il bilancio di previsione del citato Fondo POR FESR 2014-2020;
Ritenuto di impegnare a favore della PMI, la somma di 12.679,50 euro di risorse POR, suddivisi in quote di cofinanziamento di cui 50% Unione Europea, 35% Stato e 15% Regione, come riportato nell’”Allegato contabile obbligazione giuridica di spesa”, costituente parte integrante e sostanziale del presente atto;
Vista la Legge 7 agosto 1990 n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e smi;
Vista la Legge Regionale n. 7 del 20 marzo 2000 “Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso” e smi;
Decreta
A) ESITO ISTRUTTORIO: QUADRO ECONOMICO, REQUISITI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE DELL’INTERVENTO OGGETTO DELL’AIUTO
1. di approvare il progetto presentato dalla PMI RADIO TAXI SOCIETA’ COOPERATIVA DI SERVIZIO RADIO TAXI A RESPONSABILITA’ LIMITATA FRA I TITOLARI DI LICENZA DI AUTOPUBBLICA ED I SOCI DI SOCIETA’ CHE ESERCITANO IL SERVIZIO DI AUTOPUBBLICHE DI PIAZZA, avente c.f. 00228840328 denominato “X.XXX – RADIO TAXI TRIESTE”, da realizzarsi presso la sede di Trieste (TS), via navali 8 sulla base del seguente
quadro economico:
Categoria di spesa di cui all’articolo 6, comma 1 | Importo richiesto (euro) | Importo approvato (euro) |
1.a) l’acquisto e l’installazione di hardware, apparati di networking, inclusa la fornitura della tecnologia wi-fi, attrezzature, strumentazioni e dispositivi tecnologici e interattivi di comunicazione e per la fabbricazione digitale, nonché l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza della connessione di rete; | 25.359,00 | 25.359,00 |
1.b) l’acquisto di software e licenze, anche a canone periodico o a consumo limitatamente al periodo di durata del progetto; | 0,00 | 0,00 |
1.c) l’acquisizione di servizi di cloud computing, di registrazione di domini e di caselle di posta elettronica, limitatamente al periodo di durata del progetto, nonché l’acquisizione di servizi informatici concernenti i sistemi di cui al punto 1.d), incluse le attività di controllo e monitoraggio; | 0,00 | 0,00 |
1.d) l’acquisto di sistemi informatici e telematici di gestione aziendali e per applicazioni mobili; | 0,00 | 0,00 |
1.e) l’acquisizione di servizi di consulenza concernenti l’analisi, la progettazione e lo sviluppo dei sistemi di cui al punto 1.d), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente; | 0,00 | 0,00 |
1.f) altri servizi di consulenza inerenti al progetto presentato, compresi la consulenza di avviamento ed affiancamento qualificato all’attuazione del sistema gestionale ed i servizi di traduzione dei testi dei siti web, nel limite del 30% della spesa ammessa di cui ai punti 1.a), 1.b) e 1.c) e 2), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente; i servizi di consulenza possono essere resi anche da università ed enti pubblici e di ricerca; | 0,00 | 0,00 |
2) locazione finanziaria dei beni di cui ai punti 1.a) e 1.b) limitatamente alla quota capitale dei canoni di locazione effettivamente sostenute, alla condizione che il contratto di locazione preveda l’obbligo per il beneficiario di acquisire i beni alla scadenza; | 0,00 | 0,00 |
Totale | 25.359,00 | 25.359,00 |
Totale aiuto pubblico | ///// | 12.679,50 |
B) TERMINI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (art.10, comma 1, del Bando)
Il progetto deve essere concluso e rendicontato entro il seguente termine: dodici mesi a decorrere dalla data di notifica del presente decreto.
C) VARIAZIONI (art. 18 e art. 19 del Bando)
Eventuali variazioni del progetto ammesso ad incentivazione devono rispettare quanto disposto dall’art.18 del Bando.
Eventuali variazioni soggettive del beneficiario devono rispettare quanto disposto dall’art.19 del Bando.
D) DISPOSIZIONI PER LA RENDICONTAZIONE (art. 20 del Bando)
1. La PMI beneficiaria presenta la rendicontazione attestante le spese sostenute entro il termine indicato nel provvedimento di concessione ai sensi dell’articolo 16, comma 7, lettera a), del Bando, utilizzando lo schema approvato con decreto del decreto del Responsabile della struttura regionale attuatrice e pubblicato sul sito internet della Regione. La rendicontazione è sottoscritta e trasmessa, dai medesimi soggetti e con le medesime modalità previsti per l’inoltro della domanda di aiuto, esclusivamente per via telematica tramite il FEG. La rendicontazione si considera sottoscritta e inoltrata, al termine della compilazione e del caricamento degli allegati, all’atto della convalida finale.
2. E’ fatto salvo l’accoglimento di motivata richiesta di proroga del termine di conclusione e rendicontazione del progetto, se recapitata prima della scadenza del termine stesso, accordabile per un periodo massimo di novanta giorni decorrente dal termine originario di scadenza.
3. La rendicontazione è presentata in formato digitale su “file” informatici attraverso il caricamento sul sistema informatico all’indirizzo internet di presentazione della rendicontazione, accessibile dal sito xxx.xxxxxxx.xxx.xx nelle sezioni dedicate al Bando, dove sono pubblicate le modalità di accreditamento e le linee guida alla compilazione.
4. Alla data di presentazione della rendicontazione la PMI beneficiaria deve avere sede legale o unità operativa, nella quale è stato realizzato il progetto di investimento oggetto del provvedimento di concessione, attiva nel territorio regionale. Qualora l’attivazione della sede legale o dell’unità operativa non intervenga entro il termine di cui al primo periodo, il provvedimento di concessione dell’aiuto è revocato.
5. Per la rendicontazione, ai sensi dell’articolo 41 della legge regionale 7/2000, la PMI beneficiaria presenta, in particolare:
a) relazione sulla realizzazione del progetto contenente la descrizione degli investimenti effettuati, dei risultati conseguiti e dei tempi di attuazione;
b) elenco dei costi sostenuti per la realizzazione del progetto ammesso all’aiuto, in coerenza con le voci di spesa definite in sede di concessione, riportante la lista delle fatture pagate e l’indicazione per ciascuna di esse di numero, data di emissione, descrizione della spesa, denominazione del fornitore, data di pagamento, importo e i dati relativi ad altri eventuali aiuti pubblici ottenuti a valere sui costi di cui alla fattura;
c) copia dei documenti originali di spesa, costituiti da fatture o, in caso di impossibilità di acquisire le stesse, da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente; i giustificativi di spesa devono contenere esplicita descrizione della prestazione eseguita in riferimento al progetto oggetto di aiuto;
d) documentazione di cui al comma 8, dell’articolo 20, del Bando, comprovante l’avvenuto pagamento della spesa;
e) dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà del beneficiario attestante la corrispondenza agli originali delle copie dei documenti di cui alla lettera c);
f) dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà del beneficiario che attesta che le spese rendicontate non riguardano acquisti tra soggetti non indipendenti come stabilito dall’articolo 7, comma 2, del Bando.
6. In caso di documenti di spesa redatti in lingua straniera è necessario allegare la traduzione in lingua italiana.
7. La CCIAA competente ha facoltà di chiedere in qualunque momento l’esibizione degli originali dei documenti presentati in sede di rendicontazione ai sensi del presente articolo.
8. Il beneficiario prova l’avvenuto pagamento della spesa attraverso la seguente documentazione:
a) documentazione bancaria comprovante l’inequivocabile ed integrale avvenuto pagamento dei documenti di spesa rendicontati, ad esempio estratto conto bancario, attestazione di bonifico, ricevuta bancaria, estratto conto della carta di credito aziendale;
b) copia dell’assegno, accompagnata da un estratto conto bancario da cui si evinca l’avvenuto addebito dell’operazione sul c/c bancario del beneficiario nonché da adeguata documentazione contabile da cui si evinca la riconducibilità al documento di spesa correlato.
9. Non è ammesso il pagamento tramite compensazione né il pagamento in contanti.
10. Le eventuali note di accredito sono debitamente evidenziate nella rendicontazione ed allegate alla stessa.
11. In sede di rendicontazione, la PMI beneficiaria attesta, tramite dichiarazione sostitutiva di atto notorio, il mantenimento dei requisiti di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a), b), d), e), f) e i), del Bando ovvero la sussistenza di eventuali situazioni difformi, nonché il rispetto di quanto previsto al comma 4, articolo 20, del Bando.
12. Ove la rendicontazione sia ritenuta irregolare o incompleta il responsabile del procedimento ne dà comunicazione all’interessato indicandone le cause ed assegnando un termine massimo di trenta giorni per provvedere alla regolarizzazione o all’integrazione.
13. Nel caso di cui al comma 12, dell’articolo 20, del Bando si applica l’articolo 7, comma 1, lettera a bis), della legge regionale 7/2000, in materia di sospensione del termine del procedimento.
14. In sede di rendicontazione, la PMI beneficiaria dichiara, se il caso sussiste, quali documenti di spesa rendicontati sono stati utilizzati ai fini dell’ottenimento di altri incentivi pubblici, specificandone i riferimenti normativi ed amministrativi.
15. Nel caso in cui l’istruttoria della rendicontazione comporti particolare complessità tecnica in relazione alla verifica della corretta realizzazione del progetto di investimento, la CCIAA competente può acquisire la valutazione tecnica del Comitato tecnico di valutazione di cui all’articolo 15 della legge regionale 26/2005.
16. Nel caso di cui al comma 15, dell’articolo 20, del Bando, si applica l’articolo 7, comma 1, lettera d), della legge regionale 7/2000, in materia di sospensione del termine del procedimento.
17. Qualora il beneficiario sia destinatario di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione Europea che abbia dichiarato un precedente aiuto ricevuto dal beneficiario illegale ed incompatibile con il mercato comune, la CCIAA competente assegna il termine perentorio di 60 giorni entro il quale il beneficiario provvede alla regolarizzazione e restituzione dell’aiuto illegale e incompatibile. Qualora il beneficiario non provveda alla regolarizzazione entro il termine stabilito, si procede alla revoca del provvedimento di concessione del contributo.
E) OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO (artt. 11 e 22 del Bando)
1. I beneficiari sono tenuti al rispetto dei seguenti obblighi:
a) realizzare il progetto approvato con l’atto di concessione secondo le modalità ed i termini ivi previsti;
b) mantenere i requisiti soggettivi di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a), b), d), e), f) e i) del Bando nonché rispettare quanto previsto all’articolo 20, comma 4, del Bando fino all’adozione dell’atto di approvazione della rendicontazione;
c) utilizzare la posta elettronica certificata (PEC) per la trasmissione alla CCIAA di tutte le comunicazioni che riguardano i procedimenti relativi all’aiuto, salvo i casi in cui è richiesta la trasmissione tramite il sistema FEG;
d) garantire la separata tracciabilità delle spese relative al progetto finanziato nel proprio sistema contabile nonché contribuire ad implementare apposito fascicolo informatico di progetto;
e) conservare presso la propria sede, per 6 anni dalla data dell’atto di approvazione della rendicontazione, gli originali della documentazione del progetto trasmessa in copia e dell’altra documentazione rilevante ai fini dei procedimenti relativi all’aiuto;
f) accettare la pubblicazione sul sito della Regione dei dati di cui all’articolo 16, comma 9, del Bando;
g) consentire ed agevolare le ispezioni e i controlli di cui all’articolo 24 del Bando e fornire ogni informazione ritenuta necessaria dalla CCIAA competente per lo svolgimento dell'attività di monitoraggio e valutazione prevista dal POR;
h) comunicare eventuali variazioni ai sensi degli articoli 18 e 19 del Bando;
i) nel caso delle PMI che hanno ottenuto in fase di selezione delle domande il punteggio di cui al criterio di valutazione inerente l’incremento occupazionale riferito al punto 6 dell’Allegato 3, al Bando, mantenere il livello occupazionale, espresso in termini di personale registrato nel Libro unico del lavoro il cui luogo di prestazione è stabilito in Friuli Venezia Giulia, raggiunto alla data di presentazione della rendicontazione almeno per i 12 mesi successivi a tale data;
j) nel caso delle PMI che hanno ottenuto il punteggio di cui ai criteri di valutazione 4.a e 4.b dell’Allegato 3, al Bando, dimostrare in sede di rendicontazione l’effettivo raggiungimento dei pertinenti obiettivi;
k) mantenere il vincolo di stabilità delle operazioni nei tre anni successivi al pagamento finale dell’aiuto, ossia:
i) mantenere l’iscrizione al Registro delle imprese;
ii) mantenere la sede legale o l’unità produttiva attiva nel territorio regionale;
iii) non essere in stato di liquidazione, ad eccezione di liquidazione connessa a procedura concorsuale;
iv) mantenere sul territorio regionale e non alienare o cedere a qualsiasi titolo i beni materiali ed immateriali oggetto di aiuto ovvero, nel caso di cui all’articolo 6, comma 2, del Bando, conservare il godimento degli stessi;
l) ai sensi dell’articolo 34 della legge regionale 3/2015, non realizzare per un periodo di cinque anni dalla concessione dell’aiuto, pena la revoca dello stesso, la delocalizzazione del sito incentivato dal territorio della Regione a quello di uno Stato non appartenente all’Unione Europea, con conseguente riduzione del personale di almeno il 30 per cento.
2. I beneficiari sono tenuti al rispetto dei seguenti obblighi di informazione:
a) informare il pubblico sul sostegno ottenuto dal FESR entro 3 mesi dall’avvio del progetto o, per i progetti avviati precedentemente alla concessione dell’aiuto entro 3 mesi dalla comunicazione della concessione, e fino all’adozione dell’atto di approvazione della rendicontazione, con le seguenti modalità:
i) fornendo sul proprio sito web, laddove esistente, una breve descrizione del progetto, compresi le finalità e i risultati, ed evidenziando il sostegno finanziario ricevuto dall'Unione europea;
ii) collocando in un luogo facilmente visibile al pubblico, come l'area d'ingresso della sede in cui viene realizzato il progetto, almeno un poster in formato minimo A3, riportante informazioni sul progetto e l’indicazione delle fonti di finanziamento ed indicando il nome
<<Programma operativo regionale (POR) FESR 2014 – 2020 “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione>>, la denominazione e l'obiettivo principale del progetto, l’emblema dell’Unione Europea e il riferimento all’Unione Europea e al FESR; la denominazione, l'obiettivo principale del progetto, l’emblema dell’Unione Europea e il riferimento all’Unione Europea e al FESR devono occupare almeno il 25% della superficie; i loghi degli altri finanziatori (Repubblica italiana e Regione autonoma Friuli Venezia Giulia) devono essere di pari dimensione rispetto dell’Unione Europea; le caratteristiche tecniche del poster saranno pubblicate sul sito xxx.xxxxxxx.xxx.xx nelle sezioni dedicate al Bando o nella sezione dedicata al POR;
b) rendere evidente la fonte del finanziamento tramite l’apposizione del logo del POR e dei loghi dei finanziatori (Unione Europea, Repubblica italiana e Regione autonoma Friuli Venezia Giulia) su tutta l’eventuale documentazione elaborata e distribuita in caso di realizzazione di iniziative inerenti il progetto finanziato che prevedano la partecipazione di pubblico nonché in relazione ad eventuali altre iniziative di informazione e comunicazione;
c) qualora richiesto dalla Regione o dalle CCIAA competenti, trasmettere una sintesi del progetto, gli obiettivi e i risultati dello stesso, eventualmente corredati da materiale fotografico o video di libera diffusione a fini di promozione e divulgazione delle attività e dei risultati del POR; tale materiale e le informazioni fornite potranno essere pubblicati sul sito
web della Regione, sul rapporto annuale di esecuzione o utilizzati quale informazione descrittiva dell’avanzamento del POR e in altre iniziative di diffusione.
3. Al fine della verifica del rispetto degli obblighi di cui al comma 1, lettere k) e l), dell’articolo 22, del Bando, il beneficiario presenta, in conformità all’articolo 45 della legge regionale 7/2000, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in sede di rendicontazione e, successivamente, entro il 28 febbraio di ogni anno, attestante il rispetto di tali obblighi fino alla scadenza degli stessi.
4. In caso di inosservanza dell’obbligo di invio della dichiarazione sostitutiva di cui al comma 3, dell’articolo 22, del Bando, la CCIAA competente procede ad ispezioni e controlli, come stabilito dall’articolo 45, comma 3, della legge regionale 7/2000.
5. Prima di disporre l’ispezione o il controllo ai sensi del comma 4, dell’articolo 22, del Bando, la CCIAA competente ha facoltà di sollecitare l’invio della dichiarazione sostitutiva di cui al comma 3 richiedendo la presentazione della dichiarazione medesima entro un termine perentorio.
6. Le assunzioni con cui è conseguito l’incremento occupazionale di cui al comma 1, lettera i), dell’articolo 22, del Bando, devono avvenire nel rispetto delle pari opportunità, della parità di genere e della non discriminazione.
7. Il beneficiario è tenuto a rispettare quanto previsto dall’articolo 11 del Bando in materia di cumulo.
F) CASI DI ANNULLAMENTO E REVOCA DEL CONTRIBUTO (art. 25 del Bando)
1. Il provvedimento di concessione dell’aiuto è annullato qualora sia riconosciuto invalido per originari vizi di legittimità o di merito anche indotti dalla condotta del beneficiario non conforme al principio della buona fede.
2. Fermo restando quanto previsto in materia di decadenza dall’articolo 75 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000, il provvedimento di concessione dell’aiuto è revocato nei seguenti casi:
a) rinuncia del beneficiario;
b) se la rendicontazione delle spese non è stata presentata o è stata presentata oltre il termine previsto per la presentazione della stessa o, nel caso di proroga del termine, oltre la data fissata nella comunicazione di concessione della proroga;
c) nel caso in cui le PMI beneficiarie alla data di presentazione della rendicontazione non abbiano la sede legale o l’unità operativa, nella quale è stato realizzato il progetto di investimento oggetto del provvedimento di concessione, attiva nel territorio regionale;
d) nel caso in cui non siano rispettati gli obblighi di cui all’articolo 22, comma 1, lettere a), b), d), ed e) del Bando;
e) nel caso in cui non siano rispettati gli obblighi di cui all’articolo 22, comma 2, del Bando previa diffida ad adempiere entro un termine stabilito dalla CCIAA competente, non inferiore a 30 giorni dalla notificazione della diffida;
f) qualora non siano rispettati i vincoli di cui all’articolo 22, comma 1, lettere k) e l) del Bando;
g) qualora in sede di rendicontazione sia accertata l’alterazione degli obiettivi originari o dell’impianto complessivo del progetto ammesso all’aiuto ovvero sia accertata la modifica sostanziale nei contenuti o nelle modalità di esecuzione tra il progetto effettivamente realizzato e quello oggetto del provvedimento di concessione, come da eventuale variazione approvata ai sensi dell’articolo 18 del Bando;
h) qualora il beneficiario, destinatario di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, non provveda alla regolarizzazione ed alla restituzione entro il termine stabilito ai sensi dell’articolo 20, comma 17 del Bando;
i) se i documenti di spesa o il pagamento delle spese risultano integralmente di data anteriore a quella di presentazione della domanda.
3. La CCIAA comunica tempestivamente alla PMI l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento di concessione ai sensi dell’articolo 16 bis della legge regionale n. 7/2000
4. Se in sede di rendicontazione risultano variazioni relative agli elementi valutati ai sensi dell’articolo 15, del Bando per l’attribuzione del punteggio, si procede alla rideterminazione del
punteggio in conformità all’articolo 15 medesimo. Non si procede alla rideterminazione del punteggio nel caso in cui le variazioni di cui al primo periodo riguardino il criterio di cui al punto 6 dell’Allegato 3 al Bando qualora il mancato conseguimento dell’incremento occupazionale garantito sia afferente a casi motivati e documentati non imputabili all’impresa, in particolare sulla base dell’inclusione nei Piani di fronteggiamento delle situazioni di grave difficoltà occupazionale.
5. Nell’ipotesi di cui al comma 4, dell’articolo 25, del Bando, l’aiuto è revocato nel caso in cui le predette variazioni comportino un punteggio inferiore al punteggio minimo previsto all’articolo 15, comma 3, del Bando.
6. Nell’ipotesi di cui al comma 4, dell’articolo 25, del Bando, l’aiuto è inoltre revocato nel caso in cui il punteggio rideterminato sia inferiore al punteggio dell’ultimo progetto utilmente collocato in graduatoria.
7. L’aiuto complessivo concesso ed erogato è rideterminato mediante applicazione di una sanzione pari al 20% dello stesso qualora non sia rispettato l’obbligo di cui all’articolo 22, comma 1, lettera i), del Bando, inerente al mantenimento, nei 12 mesi successivi alla data di rendicontazione del progetto, dell’incremento occupazionale in base al quale è stato attribuito il punteggio premiale di cui al punto 6 dell’Allegato 3, al Bando, nel caso in cui, a seguito della decurtazione di detto punteggio premiale, il punteggio complessivo rideterminato risulti inferiore a quello assegnato all’ultima impresa utilmente collocata in graduatoria o inferiore al punteggio minimo di valutazione. Il mancato rispetto dell’obbligo non è oggetto di sanzione qualora afferente a casi motivati e documentati non imputabili all’impresa, in particolare sulla base dell’inclusione nei Piani di fronteggiamento delle situazioni di grave difficoltà occupazionale.
8. La revoca, parziale o completa, dell’aiuto comporta la restituzione delle somme erogate, con le modalità di cui all’articolo 49 della legge regionale n. 7/2000.
9. Alle revoche adottate per il mancato rispetto dei vincoli di cui all’articolo 22, comma 1, lettere
k) e l), del Bando, si applica quanto stabilito in materia di rideterminazione dell’aiuto dall’articolo 32 bis, comma 6, della legge regionale n. 7/2000.
G) IMPEGNO DELLE RISORSE FINANZIARIE SUL FONDO FUORI BILANCIO
1. Per i motivi in premessa, si concede alla PMI per la realizzazione del progetto un incentivo a titolo di aiuto di complessivi euro 12.679,50 ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013 “de minimis”;
2. Si dispone l’impegno a valere sulle risorse POR del Programma di cui all’articolo 1 della Legge Regionale 14/2015 (legge istitutiva del Fondo) a favore della PMI per la realizzazione del progetto e per complessivi 12.679,50 euro, suddivisi in quote di cofinanziamento (50% Unione Europea, 35 % Stato e 15% Regione) come riportato nell’”Allegato contabile obbligazione giuridica di spesa”, costituente parte integrante e sostanziale del presente atto con riferimento all’insieme dei dati riguardanti le imputazioni contabili e i relativi codici.
3. Si dà autorizzazione al Soggetto pagatore, gestore del Fondo, ad apportare tutte le conseguenti registrazioni contabili di variazione del Bilancio gestionale, derivante dall’adozione dell’atto stesso, anche mediante l’utilizzo del Fondo pluriennale vincolato.
4. Si rende noto al beneficiario che i propri dati contenuti nelle banche dati a disposizione della Commissione Europea saranno utilizzati attraverso l’applicativo informatico ARACHNE, fornito all’Autorità di gestione dalla Commissione Europea, per l’individuazione degli indicatori di rischio di frode per quanto disposto dall’art. 125 paragrafo 4 lettera c) del Reg. (UE) 1303/2013;
5. Si dà atto dell’avvenuto adempimento degli obblighi previsti dal Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 (Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea) e smi adottato con decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 maggio 2017, n. 115 ed, in particolare, l’inserimento delle informazioni nel Registro degli Aiuti di Stato circa l’aiuto individuale, nonché l’interrogazione del Registro stesso, finalizzata alle verifiche propedeutiche alla concessione e l’assegnazione del codice identificativo dell’aiuto individuale “Codice concessione RNA-COR”, puntualmente riportato nel presente decreto.
6. La data di adozione del presente decreto è inserita entro 20 giorni dalla registrazione del codice identificativo dell’aiuto individuale “RNA – COR” nel Registro degli Aiuti di Stato quale
adempimento degli obblighi previsti dal suddetto Regolamento adottato con decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 maggio 2017, n. 115.
7. Il presente provvedimento viene pubblicato nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito della Regione, in ottemperanza alle disposizioni dell’articolo 26 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni – Decreto trasparenza).
8. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al T.A.R. Friuli Venezia Giulia, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Italiana, rispettivamente entro il termine di 60 o di 120 giorni dal ricevimento del provvedimento stesso.
Il Segretario Generale (xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxx (firmato digitalmente)