IN MATERIA DI APPLICAZIONE DEGLI IAS/IFRS
Accordo di Coordinamento
IN MATERIA DI APPLICAZIONE DEGLI IAS/IFRS
Premessa
L’internazionalizzazione dei mercati ed il conseguente processo di convergenza verso un unico linguaggio contabile per la redazione dei bilanci hanno portato all’adozione nell’Unione Europea dei principi contabili internazionali emanati dallo IASB (di seguito IAS/IFRS), secondo le modalità definite dal Regolamento UE 1606/2002.
Il legislatore italiano (decreto legislativo n. 38/2005), nell’esercitare le opzioni previste dal citato Regolamento in materia di ambito di applicazione, ha fra l’altro:
- stabilito che gli IAS/IFRS devono essere obbligatoriamente applicati dagli intermediari bancari e finanziari vigilati (bilanci individuale e consolidato), dalle società quotate (bilanci individuale e consolidato) nonché dalle imprese di assicurazione (bilancio consolidato e, in taluni casi, bilancio individuale); ad alcune categorie di imprese viene riconosciuta la facoltà di applicare volontariamente gli IAS/IFRS;
- confermato per la Banca d’Italia e l’Isvap i previgenti poteri regolamentari e sanzionatori in materia di bilanci e nel contempo ha conferito alla Consob il potere di definire gli schemi di bilancio per le società quotate diverse dagli intermediari vigilati e dalle imprese di assicurazione.
L’introduzione degli IAS/IFRS modifica in maniera significativa il quadro di riferimento nazionale in materia contabile: le novità riguardano sia i contenuti delle nuove regole di bilancio sia, per alcuni aspetti, il modus operandi delle autorità pubbliche (Banca d’Italia, Consob e Isvap).
La prima caratteristica fondamentale di carattere innovativo che merita di essere sottolineata è che gli IAS/IFRS si applicano a tutte le categorie di imprese (banche, imprese industriali, compagnie di assicurazione ecc.), indipendentemente dal settore economico di appartenenza, e mirano a rappresentare la sostanza economica delle operazioni effettuate nell’ambito della gestione aziendale. Viene pertanto superata la precedente impostazione normativa che, a fronte della disciplina stabilita dal decreto legislativo n. 127/91 per la generalità delle imprese, prevedeva norme “speciali” per i settori regolamentati (d.lgs. 173/97 per le assicurazioni e d.lgs. 87/92 per le banche e le società finanziarie).
Un secondo profilo innovativo è il carattere principles-based degli IAS/IFRS. Il nuovo corpo di regole, infatti, pur essendo molto più esteso e complesso rispetto al precedente impianto normativo, detta principi generali di contabilità, lasciando con ciò ampio spazio ad interpretazioni non univoche da parte delle imprese. Questa situazione determina una forte domanda di certezza normativa da parte sia degli operatori, sia del mercato, che può trovare risposta nell’azione delle singole Autorità di vigilanza, chiamate ad esprimersi sulle questioni applicative poste dagli IAS/IFRS nell’ambito della propria funzione di regolazione e di controllo (enforcement).
Si avverte l’esigenza di una più organica collaborazione fra le tre Autorità di vigilanza, anche in attuazione delle disposizioni dell’art. 21 del d.lgs. 262/2005 in materia di collaborazione tra Autorità, al fine di accrescere l’efficacia della loro azione in un contesto oggettivamente più complesso rispetto al passato, in cui le regole contabili sono definite in ambito internazionale – e quindi senza tener conto delle peculiarità nazionali (civilistiche, fiscali, ecc.) – e presentano a volte difficoltà applicative.
Sulla base di tali considerazioni e ferme restando le responsabilità ed i poteri assegnati dalla legge a ciascuna di esse, le tre Autorità ritengono di primaria importanza intensificare l’attività di cooperazione per condividere conoscenze, informazioni ed esperienze in materia e trovare forme di coordinamento idonee ad assicurare, nella misura massima possibile, omogeneità ed univocità di indirizzo nell’azione regolamentare e di controllo (enforcement), con particolare riferimento alle aree del bilancio che presentano maggiori problemi applicativi.
Tavolo IAS/IFRS
A tali fini, è costituito un Tavolo di Coordinamento tra Banca d’Italia, Consob ed Isvap in materia di applicazione degli IAS/IFRS (di seguito Tavolo IAS/IFRS). Al Tavolo IAS/IFRS partecipano i rappresentanti designati da ciascuna Autorità.
Obiettivo
Il Tavolo IAS/IFRS si propone, in materia di applicazione degli IAS/IFRS, l’obiettivo di accrescere la collaborazione nelle seguenti attività:
🢥 attività di regolamentazione contabile
🢥 attività di controllo e di vigilanza.
Forme di collaborazione
Il Tavolo IAS/IFRS persegue l’obiettivo indicato attraverso le seguenti forme di collaborazione.
1. Scambio di informazioni
1.1. I rappresentanti del Tavolo IAS/IFRS si tengono reciprocamente informati:
1.1.1. sull’attività normativa di ciascuna Autorità;
1.1.2. sui lavori svolti in ambito internazionale da ciascuna Autorità;
1.1.3. su altre attività di rilievo in materia contabile che possono interessare le Autorità.
2. Esame congiunto di questioni applicative di carattere generale
2.1. Il tavolo IAS/IFRS esamina le questioni applicative poste dai principi contabili internazionali che risultano di interesse comune delle tre Autorità, con l’obiettivo di trovare una posizione, ove possibile, condivisa. Le questioni applicative, anche quando traggono origine dall’esame di singoli casi aziendali, devono avere carattere generale e devono risultare idonee a determinare un rilevante impatto sui bilanci.
2.2. Le questioni applicative vengono portate all’attenzione del Tavolo IAS/IFRS su iniziativa dell’Autorità che è stata interessata sull’argomento (da parte degli operatori o dalle Associazioni di categoria) ovvero che ha individuato il problema.
2.3. Le questioni applicative possono essere risolte in tempi ragionevolmente rapidi oppure possono richiedere specifici approfondimenti (cfr. successivo punto 3).
3. Elaborazione di documenti di approfondimento
3.1. Il Tavolo IAS/IFRS svolge lavori congiunti di approfondimento su tematiche contabili di carattere generale che possono avere effetto sull’attività sia normativa che di controllo (enforcement) di ciascuna Autorità. L’obiettivo del lavoro è sviluppare una posizione condivisa su argomenti non disciplinati (in modo specifico o in generale) dagli IAS/IFRS, allo scopo di orientare il comportamento contabile degli operatori verso l’adozione di soluzioni omogenee e idonee ad assicurare il necessario grado di comparabilità delle informative contabili pubbliche.
3.2. Le tematiche ed il calendario di lavori vengono condivisi ed aggiornati ad ogni incontro, in modo da programmare i lavori del Tavolo IAS/IFRS, tenendo anche conto delle scadenze rilevanti per gli operatori (semestrali, bilanci, ecc.).
3.3. Le tematiche possono essere identificate su iniziativa di una o più Autorità sulla base sia delle evidenze raccolte nell’ambito dell’attività di vigilanza sia di segnalazioni e quesiti posti dai soggetti vigilati o dalle relative associazioni di categoria.
4. Ricerca di posizioni comuni su questioni all’attenzione di istituzioni/organismi contabili
4.1. Le Autorità si consultano preventivamente sulle questioni relative alla disciplina contabile oggetto di esame da parte delle Istituzioni Europee o Italiane ovvero di discussione nell’ambito dell’Organismo Italiano di Contabilità, al fine di ricercare, se possibile, posizioni comuni da rappresentare nei citati contesti istituzionali.
Regole di funzionamento
5. Principio del consenso, divergenze di opinioni ed obblighi informativi
5.1. I lavori del Tavolo IAS/IFRS vengono svolti sulla base del principio del consenso.
5.2. A tal fine, le tre Autorità profondono il massimo impegno nella ricerca di posizioni comuni in uno spirito di fattiva collaborazione.
5.3. I membri del Tavolo IAS/IFRS informano i propri livelli gerarchici superiori, secondo le rispettive procedure interne, sia delle posizioni condivise sia delle divergenze di vedute emerse nell’ambito dei lavori del Tavolo IAS/IFRS per le conseguenti iniziative.
6. Comunicazioni al mercato
A seconda dei casi, le Autorità – su proposta del Tavolo IAS/IFRS – determinano le modalità di comunicazione agli operatori e al mercato delle posizioni comuni raggiunte nonché la necessità dell’eventuale attivazione di procedure di consultazione pubblica.
7. Riunioni
7.1. Il Tavolo IAS/IFRS si riunisce con cadenza almeno trimestrale.
7.2. Le riunioni si svolgono a rotazione nella sede di ciascuna Autorità.
7.3. L’Autorità ospite elabora, sentite le altre Autorità, l’agenda dell’incontro, presiede la riunione e ne redige il verbale.
7.4. Il verbale di ogni riunione viene approvato nell’incontro successivo.
7.5. Ogni riunione si conclude con la fissazione della data dell’incontro successivo, se non già prefissata da apposito calendario dei lavori.
7.6. Ogni Autorità può proporre di convocare una riunione straordinaria del Tavolo IAS/IFRS per l’esame di tematiche di particolare urgenza. In tali casi l’organizzazione della riunione è curata dall’Autorità richiedente.
8. Ripartizione di compiti
8.1. La ripartizione di compiti tra i partecipanti al Tavolo IAS/IFRS è effettuata secondo i seguenti criteri di massima:
8.1.1. l’Autorità che ha proposto la trattazione di una tematica ovvero che ha ricevuto un quesito è incaricata di elaborare un primo documento di discussione;
8.1.2. tale documento descrive la tematica e gli elementi problematici che rendono opportuno o necessario un intervento di chiarimento delle Autorità. La descrizione della tematica può essere arricchita dalla indicazione di eventuali approcci diffusi sul mercato o di eventuali pareri rilasciati da associazioni di categoria nonché di altro materiale utile all’assunzione di una decisione;
8.1.3. il documento, da circolare con congruo anticipo agli altri rappresentanti al Tavolo IAS/IFRS, si conclude con l’indicazione delle possibili soluzioni alla questione posta.
9. Obblighi di riservatezza
9.1. I rappresentanti delle Autorità sono tenuti alla riservatezza circa le opinioni e le informazioni scambiate nell’ambito del Tavolo IAS/IFRS, il contenuto dei lavori del Tavolo ed i relativi verbali.
Roma, 13 dicembre 2007
Per la Banca d’Italia | Per la CONSOB | Per l’ISVAP |
Il Governatore | Il Presidente | Il Presidente |
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