VERBALE II RIUNIONE
Verbale della procedura selettiva ai sensi del “Regolamento di Ateneo per la disciplina della chiamata dei professori di prima e seconda fascia in attuazione degli articoli 18 e 24 della
legge 240/2010”.
Dipartimento di FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Codice Selezione: PA2017/1_7
Settore concorsuale: 10/G1 “Glottologia e Linguistica” SSD: L-LIN/01 “Glottologia e Linguistica”
VERBALE II RIUNIONE
La Commissione giudicatrice della procedura, nominata con decreto rettorale n. 0040079 / 2017 del 04/08/2017, e composta dai seguenti professori:
- Prof. XXXXXXXXX Xxxxxx - Presidente
- Xxxx. XXXXXXXX Xxxxx - Membro
- Xxxx. XXXXX Xxxxxxx - Xxxxxxxxxx
si è riunita il giorno 20.9.2017 alle ore 9.30 presso la sede del Dipartimento di FILELI sita in xxx Xxxxx Xxxxx, 00, Xxxx.
La commissione dichiara di aver ricevuto dall’Unità Programmazione e Reclutamento del personale in via telematica copia elettronica della documentazione inviata dai candidati.
Il responsabile del procedimento ha altresì comunicato contestualmente che l’ufficio ha verificato la corrispondenza tra la documentazione inviata dai candidati in formato elettronico con quella inviata in forma cartacea.
La commissione procede alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni inviati dai candidati, alla stesura per ognuno di una breve sintesi del curriculum e alla formulazione dei giudizi.
Per ogni candidato la Commissione, dopo ampia discussione, tenendo conto dei criteri di valutazione fissati, formula il relativo giudizio collegiale e procede alla dichiarazione di idoneità/non idoneità a svolgere le funzioni didattico-scientifiche per le quali è stato bandito il posto.
I giudizi espressi per ogni candidato sono riportati nell' allegato n. 1 che costituisce parte integrante del presente verbale.
I candidati ritenuti idonei a coprire il posto di professore di seconda fascia per il settore concorsuale 10/G1 “Glottologia e Linguistica”, s.s.d.: L-LIN/01 “Glottologia e Linguistica”, presso il dipartimento di FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA, risultano pertanto (in ordine alfabetico):
• Xxxxxxxx Xxxxxx
• Xxxxxx Xxxx
• Xxxxxxxx Xxxxxxx
La commissione si impegna a trasmettere il presente verbale all’Unità Programmazione e Reclutamento del Personale
La seduta ha termine alle ore 12.30 dopo la lettura, approvazione e sottoscrizione del presente ver- bale.
La Commissione:
Prof. XXXXXXXXX Xxxxxx - Presidente Xxxx. XXXXXXXX Xxxxx - Membro Xxxx. XXXXX Xxxxxxx - Xxxxxxxxxx
(allegato 1 al verbale del 20.9.2017)
Xxxx. Xxxxxxxx XXXXXX Xxxxx sintesi del curriculum:
Nato nel 1976. Laureato nel 2002. Ha al suo attivo due dottorati di ricerca (Università di Firenze e Università Ca’ Foscari di Venezia). Dal 2014 è impegnato in attività di ricerca (investigador FCT in linguistica) presso l’Universidade Nova di Lisbona. Dal 2017 è membro del collegio di dottorato in “Lingue, letterature e culture comparate” (sede amministrativa: Università di Firenze). Abilitato come Maître de Conférences in Sciences du langage nelle università francesi. Il 28/03/2017 ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale per la II fascia in “Glottologia e linguistica”.
Studioso di morfosintassi e di afasia. Il nucleo centrale della sua produzione scientifica riguarda la teoria della sintassi e l’analisi morfosintattica, per lo più in ottica sincronica e con approccio teorico generativo.
Giudizio collegiale della commissione:
L’attività di ricerca del xxxx. Xxxxxx include la partecipazione a gruppi di ricerca nazionali e internazionali: ha ottenuto una borsa di studio all’Università di Firenze, una dall’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha fatto parte di un PRIN 2010 ed è attualmente investigador FCT in linguistica presso l’Universidade Nova di Lisbona (progetto quinquennale). Ha partecipato a numerosi convegni in Italia e all’estero, anche su invito, con continuità temporale. Ha anche ottenuto un premio di “Investigação exploratória” dalla “Fundação para a Ciência e Tecnologia” in Portogallo. Ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale per la II fascia in “Glottologia e linguistica” il 28/03/2017.
Le quindici pubblicazioni presentate sono congruenti con il profilo del s.s.d. e appaiono in buone sedi editoriali, essenzialmente straniere. Le pubblicazioni sono di buon livello. La commissione, dalla valutazione delle pubblicazioni presentate, ricava che il candidato possiede un'ottima competenza della lingua inglese. I lavori affrontano per lo più problemi di morfo-sintassi di vario tipo, e analizzano dati soprattutto di inglese, italiano, lingue romanze, con incursioni nelle lingue iraniche. Tali studi vertono soprattutto sull’analisi morfosintattica in ottica sincronica e, essenzialmente, seguendo un solo approccio teorico (quello generativo).
I lavori presentati si distribuiscono equamente su circa tre lustri, testimoniando della continuità dell’impegno scientifico. Sei lavori sui quindici presentati sono in collaborazione con altri studiosi, con apporto individuale del candidato espressamente specificato (tranne in un caso: "N morphology, ... the neuter in central italian", del 2015, con Manzini-Savoia, è privo della esplicita indicazione dell'apporto individuale, come invece richiesto dal punto 7 dei criteri di valutazione stabiliti dalla Commissione).
Va rilevata (entro il prediletto livello d'analisi della morfosintassi) l’attenzione del candidato per argomenti che, invece, presso gli specialisti hanno in genere incontrato scarsa o scarsissima fortuna: si possono citare in proposito il lavoro “L-syntax and phono-symbolism…” (2017), in cui vengono analizzate le caratteristiche morfosintattiche del contesto in cui gli ideofoni compaiono, soprattutto in unione con verbi “leggeri” (verbi-supporto; che è fenomeno interlinguisticamente ben attestato) o il lavoro “adverbs of the carpone/i type” (2015), nel quale, sulla base di una raffinata analisi formale, si avanza la proposta di considerare il suffisso -one / -oni alla stregua di una preposizione.
L’approccio comparativo è a tratti presente: lavori come “Linkers and agreement...” (2015, con Xxxxxxx-Xxxxxx) chiamano in causa fenomeni come l’izafet iranico, l’uso dell’articolo in albanese, esempi da persiano e curdo; “Before strikes back” (2013), partendo da generalizzazioni tipologiche di Xxxxxxxxxx, offre confronti tra italiano e persiano; “Against the identity of complementizers” (2012) tratta di fenomeni attestati in germanico, sogdiano e persino accadico; ma
l’analisi è di tipo essenzialmente contrastivo, senza un particolare approfondimento di singole tradizioni linguistiche.
L’interesse per l’aspetto diacronico è oggettivamente molto limitato. Studi come “Movement triggers...” (2012), dedicato alla postposizione fa in italiano (e.g. tempo fa) e “Axial parts...” (2016), dedicato a preposizioni come ing. besides, it. presso, vertono su problemi anche diacronici, ma siamo all’interno del ben noto fenomeno della grammaticalizzazione, e gli spunti più rilevanti riguardano la natura della categorizzazione teorica di simili fenomeni. Non si rilevano approfondimenti particolarmente originali sui problemi del mutamento e sulle metodologie della comparazione e della ricostruzione cosicché le problematiche storiche e comparative restano del tutto marginali.
La monografia del 2014, “The Lexical/Functional Divide in Aphasic Production - Poorly Studied Aphasic Syndromes and Theoretical Morpho-Syntax” coniuga teoria morfo-sintattica e studi di afasia. Attraverso una serie di case-studies, di cui si rende conto in dettaglio, vengono affrontati i fenomeni tipici dell’afasia (e.g. l’erosione del lessico).
A livello didattico, il candidato ha al suo attivo alcuni brevi corsi all’Università di Firenze (alcune ore anche per il dottorato) e all’Università di Lisbona (e.g. Summer School in Linguistics), per un numero limitato di ore (a volte 8, a volte 15). Essenzialmente si tratta di corsi dedicati agli argomenti prediletti della sua attività di ricerca, la morfosintassi. Si segnala anche la supervisione di 4 tesi triennali nel cdl di Logopedia dell’Università di Firenze.
Il frame teorico entro il quale il candidato si muove è, in sostanza, quello della Grammatica Generativa, il che comporta, nei campi studiati, una sensibile prevalenza dell’aspetto sincronico su quello diacronico. Considerato il livello della produzione scientifica, la Commissione ritiene all'unanimità il Xxxx. Xxxxxx idoneo a coprire il coprire il posto di II fascia di cui alla presente procedura, segnalando tuttavia alcuni limiti oggettivi negli approcci metodologici, negli interessi di ricerca e negli orizzonti comparativi nonché nell'esperienza didattica.
Xxxx. Xxxxxx XXXX Breve sintesi del curriculum:
Nato nel 1967, laureato nel 1993. Ha al suo attivo un dottorato (Università di Pisa) e successivi contratti di ricerca. Per numerosi anni ha studiato gaelico nel Gaeltacht irlandese. Ha studiato antico- irlandese al Trinity College di Dublino. Spicca un Workshop fellowship al Bellagio Center della fondazione Xxxxxxxxxx. Dal 2006 è ricercatore presso l’Università di Pisa, e da allora ha fatto parte del collegio di vari dottorati di ricerca pisani. Il 23/12/2013 ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale per la II fascia in “Glottologia e linguistica”.
Studioso di linguistica storica, di lessico, di etimologia, di morfo-sintassi, semantica e fonetica, con approfondimenti teorici e tipologici. Si è occupato di svariate lingue indeuropee, antiche e moderne, incluse alcune di scarsa frequentazione in Italia, con aperture e ricerche anche su tradizioni non-indeuropee (lingue africane).
Giudizio collegiale della commissione:
Il candidato annovera il premio della Fondazione Benetton (con pubblicazione del lavoro) vinto con la tesi di laurea e, negli anni, la sua attività di ricerca si è sviluppata con la partecipazione a gruppi di ricerca nazionali e internazionali: ha fatto parte di numerosi PRIN, di un progetto di ricerca interno all’ateneo pisano, e ha fatto parte di un gruppo di ricerca internazionale di durata pluriennale (assieme a linguisti come Xxxxxxxxx Xxxxxxx, tipologi come Xxxxxxx Xxxxxx, linguisti storici come Xxxxxx Xxxxx, linguisti romanzi come Xxxxx Xxxxxxx etc.) sovvenzionato da US National Science Foundation, Xxxxxxxxxx Foundation, Diebold Foundation, Salus Mundi Foundation, che ha comportato una Bellagio Center Workshop fellowship e la partecipazione al progetto editoriale dell’opera a più
volumi “Towards a New Historical Syntax of Latin” (Xxxxxx De Gruyter). Ha partecipato a numerosi convegni in Italia e all’estero, anche su invito, con continuità temporale, circostanza che gli ha consentito di allargare ulteriormente le relazioni scientifiche di alto profilo a livello internazionale. Membro della Società Italiana di Glottologia, della Societas Celtologica Europaea e del Sodalizio Glottologico Milanese. All’atto della domanda alla presente procedura, risulta possedere anche l’abilitazione per la I fascia, sempre in “Glottologia e linguistica”, ottenuta il 28/03/2017, nella prima tornata dell’abilitazione scientifica nazionale.
Presenta quindici pubblicazioni (di cui una sola è a quattro mani, "Possession" del 2015, ma senza esplicita indicazione dell'apporto individuale come invece richiesto dal punto 7 dei criteri di valutazione stabiliti dalla Commissione: è un capitolo dell'opera a più volumi per de Gruyter sopra citata). Tutte sono congruenti con il profilo del s.s.d. e appaiono in sedi editoriali di prestigio, sia italiane che straniere (Archivio Glottologico, Xxxxxxxxx, Brill). Si distribuiscono in modo costante nel tempo, e denotano una notevole continuità di impegno prima e dopo il conseguimento dell'abilitazione di II fascia. La commissione, dalla valutazione delle pubblicazioni presentate, ricava che il candidato possiede un'ottima competenza della lingua inglese.
Le pubblicazioni del candidato si muovono con rimarchevole scioltezza nel settore della linguistica storica e comparata: le lingue oggetto di studio sono numerose, sia indeuropee (latino, greco, indo-ario, celtico etc.) - come è auspicabile per un comparatista - che non indoeuropee (lingue africane). Tra le indoeuropee, spicca la conoscenza di tradizioni poco conosciute in Italia come quelle celtiche, sia antiche che moderne, ma tradizionalmente coltivate nell’ateneo pisano. Le pubblicazioni vertono su tutti i livelli dell'analisi linguistica: semantica, lessico, fonetica e fonologia, morfo-sintassi. L’approccio interlinguistico è costantemente presente, sia in senso di linguistica comparativa di stampo classico che in quello tipologico. La particolare sensibilità etimologica si evidenzia dai risultati ottenuti con le numerose proposte originali, degne di essere recepite nei dizionari etimologici delle rispettive lingue.
La monografia “Ludus e iocus”, del 1998, è una dettagliata storia di parole latine che spazia dal versante letterario alla storia del fenomeno culturale del gioco, all’etimologia lessicale (che trova un nuovo, del tutto inedito confronto per ludus), agli aspetti teorici della semantica diacronica, coniugando semantica struttturale e teorie contemporanee (semantica del prototipo) di ascendenza wittgensteiniana. Il complesso tema è stato successivamente ripreso, in un lavoro molto diverso, di sintesi generale a livello linguistico: “Sui termini indicanti ‘gioco’ e ‘giocare’ nelle lingue indoeuropee” del 2013.
“Tra indagine etimologica ed isoglosse culturali” del 2003 e “Irish petta” del 2009, rappresentano originalissime analisi etimologiche del tutto innovative per confronti e conclusioni.
Ampia la serie di studi sull’espressione linguistica del possesso (fenomeno di rilevanza fondamentale nelle lingue) come, ad esempio, “A few remarks on the habeo...” (2005), dedicato al latino, “Having Something...” (2010) al latino e al celtico, “La frase possessiva: alcune note in prospettiva tipologica” (2005), dedicato a una revisione dei parametri pertinenti a una classificazione tipologica generale. In queste ricerche sono approfonditi aspetti sintattici, morfologici, semantici, e diacronici dell’intero dominio del possesso, che danno luogo a una serie inedita di coordinate valide anche a livello tipologico. In questo filone, si inserisce la competenza di lingue africane, funzionale all’analisi tipologica della pubblicazione del 2005.
“The syntax-semantics interplay of stare” (2015), partendo da un’analisi inedita del latino, approda a conclusioni rilevanti per lo sviluppo dei verbi stativi nelle lingue romanze (e.g. distinzioni quali sp. ser - estar).
“Sistemi numerali celtici non ortodossi” (2006) coniuga comparazione indeuropea classica con dati offerti dalla ricerca antropologica e folklorica, offrendo nuove prospettive sulla formazione e strutturazione dei sistemi numerali in IE.
“Sviluppi anomali e fenomeni di convergenza in alcuni dittonghi del medio-gallese” (2015) rappresenta una dettagliata analisi di fenomeni fonetici diacronici in seno al celtico, con comparazioni che riguardano il latino e altre lingue.
Tra i lavori più recenti, “A matter of perspective. Aspect, deixis and textual exploitation in the prototype semantics of eo and venio” e “Between aspect and deixis: vado in classical Latin”, entrambi
del 2016, rappresentano approfondite analisi dell’evoluzione dei verbi di moto in latino, con dati inediti di prima mano.
A livello didattico, il candidato ha al suo attivo da circa un decennio numerosi corsi all’Università di Pisa, sia in cdl triennali che specialistici (spesso con approccio linguistico- filologico), per un numero alto di ore, nonché lezioni all’interno del dottorato. Si segnala una ormai lunga esperienza di supervisione di tesi, sia come II che come I relatore (tesi triennali, specialistiche, partecipazione a commissione di tesi di specializzazione presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, etc.).
In sintesi il profilo scientifico e l’attività didattica del xxxx. Xxxx lo rendono idoneo a coprire il posto di professore di seconda fascia di cui alla presente procedura. In particolare la Commissione sottolinea l’eccellente livello della produzione manifestato anche dalla pluralità e dall’articolazione degli interessi, dalla solidità dell’impostazione storico-comparativa, con cui si coniugano appropriatamente altri approcci metodologici, dall’inserimento nel circuito delle ricerche e nella rete dei dibattiti scientifici di respiro internazionale.
Dott. Xxxxxxxx XXXXXXX Breve sintesi del curriculum:
Nata nel 1977, laureata nel 1999. Dottorato di ricerca all’Università di Pisa e successivi contratti di ricerca. Dal 2006 è ricercatrice all’Università di Pisa, e da allora è stata membro del collegio di vari dottorati di ricerca pisani. Il 23/12/2013 ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale per la II fascia in “Glottologia e linguistica”.
Studiosa di linguistica storica, essenzialmente di morfo-sintassi del greco e in ottica ricostruttiva indeuropea, con aperture teoriche di stampo cognitivista e con tentativi di applicazione nel campo della neurolinguistica.
Giudizio collegiale della commissione:
La candidata annovera, oltre a premi come il “premio Telesio” e il premio per il più giovane laureato con 110/110 e Lode dell’Università di Pisa, la partecipazione a gruppi di ricerca nazionali e internazionali: ha fatto parte di numerosi PRIN, un FIRB, ed è stata membro o responsabile di alcuni progetti dell’ateneo pisano che ha cofinanziato ricerche con istituti stranieri. Spicca per poliedricità di interessi la partecipazione, come responsabile di unità di ricerca dedicata alla parte linguistica, a un Interuniversity Project tra l’Università di Pisa (Ingegneria) e l’Mzuzu University, Malawi, Africa, su “Low cost seismic constructions: design and dissemination in developing socio-economic areas”. Responsabile di progetti finanziati dalla Rotary Foundation e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Ha partecipato a numerosi convegni in Italia e all’estero, anche su invito, con continuità temporale. Membro della “Società Italiana di Glottologia”, della “Organization for Human Brain
Mapping”, della “Cognitive Neuroscience Society” e del “Sodalizio Glottologico Milanese”.
Le quindici pubblicazioni presentate (di cui una sola in collaborazione con altri, "Where the brain..." del 2012, priva della esplicita indicazione dell'apporto individuale, come invece richiesto dal punto 7 dei criteri di valutazione stabiliti dalla Commissione) sono congruenti con il profilo del s.s.d. e appaiono in sedi editoriali di prestigio, sia italiane che straniere (Archivio Glottologico; Xxxxxxxxx). La commissione, dalla valutazione delle pubblicazioni presentate, ricava che la candidata possiede un'ottima competenza della lingua inglese. Le pubblicazioni si distribuiscono in modo costante nel tempo, e denotano una continuità di impegno prima e dopo il conseguimento dell'abilitazione di II fascia.
Gli argomenti trattati riguardano soprattutto la morfo-sintassi del greco e la ricostruzione della sintassi indeuropea, in studi caratterizzati metodologicamente da un’applicazione costante della semantica cognitiva. La cornice teorica prediletta dalla candidata è quella delle categorie vendleriane,
applicate alle lingue classiche, al greco soprattutto, con un' interessante estensione, anche, agli attuali dialetti nord-calabresi (in “Telicità inerente e telicità configurazionale…”, 2015).
Lavori come “Ancora su preverbazione e sistemi verbali” (2004), “Gradiente di transitività e codifica dell'oggetto” (del 2006), “The aorist in -ην in Homeric Greek” (2014), “Telicità inerente e telicità configurazionale” (2015), sono rappresentativi delle capacità e degli interessi principali della candidata e costituiscono studi di buon livello, che al contempo mostrano una certa uniformità metodologico-argomentitativa: si è ripetutamente di fronte ad analisi dei fenomeni verbali tramite applicazione delle categorie vendleriane, teoria del prototipo, attenzione prevalente alla telicità.
Il volume del 2005, “Il perfetto omerico”, per altro un’ottima monografia, non si discosta da tale approccio di analisi (telicità, prototipo, etc.). In tale monografia si propone un'interessante interpretazione del perfetto, che si differenzia da quella tradizionale (vale a dire: il perfetto serve a significare lo stato del soggetto conseguente al compimento d’un processo) e vede invece nel perfetto un “meccanismo” che trasforma il soggetto (dei predicati di attività e dei predicati trasformativi) da attivo in inattivo: nel caso dei predicati di attività, codificando l’attività come proprietà metacronica del soggetto (es.: δέρκομαι ‘guardare’ ~ δέδορκα ‘essere caratterizzato da un certo tipo di sguardo’), nel caso dei trasformativi, significando lo stato dell’entità che subisce il mutamento (es.: φθείρω ‘distruggo’ ~ διέφθoρα ‘sono nello stato di chi è distrutto’, cioè ‘sono distrutto’).
Non mancano lavori di impianto teorico-generale, come “Principles of categorization” (2016), dove l’ipotesi che gli items lessicali siano “pre-categoriali” trova argomentazione a favore nel fatto che lingue come il greco e il sanscrito mostrano radici la cui natura grammaticale, se nominale o verbale, si realizza solo in base ai morfemi (nominali o verbali), spunto che si conferma anche da una semplice osservazione di lingue come l’italiano. Per altro, occorre aggiungere che l’insieme dei lavori presentati testimonia anche di interessi che esulano dalla semantica verbale (così, “A case of Laconian rhotacization…”, a. 2015, è un lavoro definibile come di sociolinguistica storica; mentre “Principles of categorization”, a. 2016, pertiene all’ambito neurolinguistico), per quanto gli interessi di semantica verbale facciano piuttosto aggio sugli altri interessi.
A livello didattico, la dottoressa Xxxxxxx ha al suo attivo da circa un decennio numerosi corsi all’Università di Pisa, sia in cdl triennali che specialistici, per un numero alto di ore, così come lezioni per il dottorato. Si segnala una lunga esperienza di supervisione di tesi, sia come II che come I relatore (tesi triennali, specialistiche e di dottorato).
In sintesi, l’elevato livello della produzione scientifica in cui si coniugano competenze nelle lingue classiche con le aperture di stampo cognitivista, la partecipazione a gruppi di studio internazionali, unitamente all’esperienza didattica pluriennale di corsi generalisti e specialistici (spesso con approccio linguistico-filologico) fanno ritenere alla Commissione unanime che la Dott.ssa Xxxxxxx sia idonea a coprire il posto di professore di seconda fascia di cui alla presente procedura.
La Commissione:
Prof. XXXXXXXXX Xxxxxx - Presidente Xxxx. XXXXXXXX Xxxxx - Membro Xxxx. XXXXX Xxxxxxx - Xxxxxxxxxx