ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA DEI COMUNI DI
Allegato 1
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER L’ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA DEI COMUNI DI
MONCALIERI TROFARELLO E LA LOGGIA IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE N. 328/200 E DELLA LEGGEREGIONALE N. 1/2004
L’art. 19 della citata Legge 328/2000 prevede la predisposizione del Piano di Zona, quale strumento di pianificazione e programmazione locale per la realizzazione del sistema integrato d’interventi e servizi sociali, da adottarsi attraverso Accordo di programma, ai sensi dell’art. 34 del Testo Unico.
Pertanto
tra le parti si conviene e si stipula l’Accordo di programma per l’adozione del Piano di Zona
ai sensi del combinato disposto dell’Articolo 19, comma 2, della Legge 328/2000 e dell’art. 17 della
L.R. n. 1/2004
Articolo 1 – Soggetti firmatari
Sono firmatari del presente accordo di programma, sulla base di quanto disposto dalla citata Legge 328/2000 e dai Capi I e III del Titolo II della Prima Parte della L.R. 1/2004, i seguenti soggetti:
1. Comune di Moncalieri
2. Comune di Trofarello
3. Comune di La Loggia
4. C.I.S.S.A.
5. A.S.L. 8
6. Provincia di Torino
7. Sindacato CGIL
8. Sindacato CISL
9. Sindacato UIL
10. Sindacato SPI-Cgil
11. Sindacato FNP-Cisl
12. Sindacato UILP-Uil
13. la Direzione Didattica Statale I circolo
14. la Direzione Didattica Statale II circolo
15. Istituto comprensivo Moncalieri Moriondo
16. la Direzione Didattica Statale IV circolo
17. La Direzione Didattica Statale La Loggia
18. Scuola Media Statale Xxxxx Xxxxxxxxxx
19. Scuola Media Statale Xxxxx Principessa Xxxxxxxx
20. Istituto di Istruzione superiore Xxxxxx Xxxxxxxx
21. Istituto Tecnico Xxxxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx
00. Cooperativa sociale Animazione Valdocco
23. Cooperativa sociale Educazione Progetto
24. Cooperativa sociale P.G. Frassati
25. Cooperativa sociale Mela Cotogna
26. Cooperativa sociale Il Ricino
27. Cooperativa sociale Terra Mia
28. Comunità Il Porto
29. Associazione A.D.A.
30. Associazione A.I.R. Down
31. Associazione America Latina
32. Associazione Amici di Xxxxxxx
33. Associazione ANFFAS onlus Torino
34. Associazione Auser Moncalieri
35. Associazione Auser La Loggia
36. Associazione Banco alimentare Piemonte-Valle d’Aosta
37. Associazione Carità senza frontiere
38. Associazione Casa Famiglia Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx onlus
39. Associazione Coordinamento genitori democratici
40. Associazione COVAO
41. Associazione G.A.V.
42. Associazione SEA
43. Associazione UTIM
44. Associazione Xxxxxx xx xxxxxxx Xxxxxx - Xxxxxxxxxx
00. Associazione C.N.G.E.I.
46. Associazione Tampep onlus
47. Associazione nazionale alla vita
48. Croce Rossa Italiana - Moncalieri
49. Comitato di quartiere X.xx X.Xxxxxx
00. Comitato X.xx Xxxxxxx
00. Comitato di quartiere S.Xxxxx
52. Comitato di quartiere 4B
53. Parrocchia S.Xxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx
54. Parrocchia S.Xxxxx della Scala e X.Xxxxxx
55. Parrocchia Xxxxx Xxxxxxxx xx Xxxxx
56. Parrocchia Nostra Signora delle Vittorie
57. Parrocchia X.Xxxxxx in Vincoli
58. Parrocchia X.Xxxxxxx Vescovo
59. Parrocchia S. Xxxxx di Testona
60. Parrocchia X. Xxxxx Xxxxxxx
61. Parrocchia S. Xxxxxx Xxxxxxxx
62. Parrocchia S.Xxxxxxx
63. Parrocchia X. Xxxxx
64. Parrocchia SS. Quirico e Giulitta
65. Parrocchia SS. Trinità
66. Parrocchia X.Xxxxxxxx Xxxxxxx
67. Gruppo ACAT
68. Gruppo Caritas Parrocchia S. Xxxxxxx xxxxxxxx La Loggia
69. Gruppo di Volontariato Vincenziano
70. I.P.A.B. Istituto Denina
71. I.P.A.B. Istituto Trisoglio
72. Fondazione Paideia
73. Ente di formazione Enaip Piemonte
Articolo 2 - Finalità dell’accordo di programma
I legali rappresentanti dei soggetti elencati nell’art. 1 sottoscrivono il presente accordo di programma per l’adozione del piano di zona per il triennio 2005 – 2007, afferente al territorio del Distretto socio - sanitario di Moncalieri 2, elaborato nel rispetto dei principi richiamati dalla Legge 328/2000 e della L.R. 1/2004 sopra citate.
Il Piano di Zona di cui al capoverso precedente e la premessa costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo di programma.
Articolo 3 - Finalità del Piano di Zona
Il Piano di Zona è finalizzato a:
a) favorire l’implementazione del sistema locale d’intervento sociale fondato su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando e valorizzando le risorse locali di solidarietà e di mutuo aiuto, nonché la partecipazione attiva dei cittadini nella programmazione, realizzazione e verifica dei servizi;
b) sostenere la qua lificazione del sistema informativo strategico come strumento per la creazione della base informativa necessaria all’attivazione dei processi d’innovazione delle modalità di programmazione, gestione e valutazione del sistema dei servizi così come previsto a livello normativo;
c) promuovere una strategia della partecipazione che consenta di valorizzare tutti i soggetti attivi all’interno del territorio consortile e di favorire la capacità del sistema di rispondere alle esige nze espresse e latenti presenti ne l contesto comunitario di riferimento;
d) avviare dei percorsi di riflessione e progettazione che consentano di individuare modelli gestionali efficaci ponendo particolare attenzione a processi d’integrazione intercomunale, sociosanitaria e comunitaria;
e) valorizzare lo sviluppo di comunità come metodologia innovativa in grado di promuovere dinamiche relazionali positive sul territorio che consentano di sensibilizzare gli attori locali nella direzione di una presa in carico comunitaria delle esigenze e delle domande espresse e latenti;
f) realizzare iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori finalizzati alla qualificazione e sviluppo dei servizi, anche al fine di implementare il sistema informativo dei servizi e l’attività di valutazione;
g) sostenere il percorso di qualificazione dell’offerta dei servizi erogati a livello locale anche attivando dei percorsi di riflessione in merito alla definizione di sistema di qualità che fungano da strumenti di garanzia dell’esigibilità dei diritti da parte dei cittadini;
h) attivare un modello organizzativo di tipo partecipativo, che sostenga il processo d’innovazione di sistema previsto dalla normativa nazionale e regionale, nel quale ogni soggetto possa intervenire e portare il proprio concreto contributo sulla base delle proprie funzioni e competenze;
i) qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivanti dalla concertazione locale con Azienda A.S.L. 8 e gli altri soggetti interessati;
j) individuare i criteri di ripartizione della spesa a carico dei Comuni, dell’Azienda A.S.L. 8, della Provincia di Torino e di altri soggetti sottoscrittori e aderenti al presente Accordo di programma.
Articolo 4 – Gli obiettivi del programma attuativo
Gli obiettivi di priorità sociale individuati nel percorso di programmazione locale sul Piano di Zona, all’interno di un piano di progetti e azioni che si dovranno realizzare, si identificano come segue:
1. priorità trasversali- |
Necessità di un sistema informativo adeguato |
Necessità di armonizzare i tempi e gli spazi della città |
Necessità di raffinare la metodologia dell’azione integrata |
2. area tematica minori e responsabilità familiari |
Garantire un’offerta di servizi di sostegno alle capacità genitoriali |
Realizzare/potenziare l’area di servizi offerti per migliorare le condizioni di incontro fra genitori separati e figli |
Offrire sostegno alle coppie ed alle famiglie in difficoltà per gestire e superare momenti di crisi e di conflitto |
Migliorare e differenziare l’offerta educativa presente sul territorio |
Definire e comunicare un sistema integrato di risorse per i giovani del territorio |
Sostenere e abilitare i giovani nella realizzazione di esperienze di cittadinanza attiva |
3. area tematica diversabilità |
Rispondere al bisogno di aggiornamento, formazione ed informazione espresso da operatori e famiglie, anche attraverso la creazione di un sistema informativo accessibile. |
Costruire la rete dei servizi che a vario titolo si occupano di cittadini disabili. |
Attivare e/o potenziare le azioni di sostegno alla famiglia (progetti per il “dopo di noi”, progetti di tregua e respiro, etc.). |
Favorire lo sviluppo di servizi residenziali sul modello delle convivenze guidate. |
Assicurare l’accessibilità ai servizi di trasporto pubblico e l’esercizio del diritto alla mobilità e all’integrazione delle persone con disabilità motoria. |
Favorire l’integrazione scolastica dei minori diversamente abili. |
Favorire azioni volte alla promozione dell’inserimento lavorativo di cittadini diversamente abili |
4. area tematica anziani |
Offrire strumenti di sostegno ai cittadini in condizioni di non autosufficienza in un ottica di valorizzazione della domiciliarità |
Promuovere azioni di contrasto alla povertà di cittadini anziani. |
Promuovere interventi volti a combattere la solitudine |
5. area tematica contrasto delle povertà |
Promuovere la realizzazione di strumenti volti alla creazione di occupazione per soggetti appartenenti alle fasce deboli del mercato del lavoro |
Studiare forme di razionalizzazione dei contributi economici e delle forme di sostegno attualmente erogate sul territorio |
Attivare forme di recupero del cibo non consumato presso le mense scolastiche per offrirlo alle mense dei poveri attive sul territorio |
Proseguire il progetto “Integrazione” volto a costruire percorsi che facilitino l’uscita dei soggetti in carico ai Servizi tramite la razionalizzazione e il coordinamento di tutte le risorse umane ed economiche e delle strategie operative nei diversi servizi, istituzionali e non. |
6. area tematica immigrazione |
Rispondere al bisogno di aggiornamento e formazione espresso dagli operatori che a vario titolo lavorano con e per I cittadini stranieri |
Favorire l’integrazione dei nuclei nomadi presenti sul territorio |
Promuovere azioni di sensibilizzazione della cittadinanza in merito alla locazione di alloggi a cittadini stranieri |
Razionalizzare le azioni e gli interventi attualmente realizzati e posti in essere dai vari attori presenti sul territorio a favore dell’integrazione e dell’accoglienza dei minori e delle famiglie all’interno della scuola. |
Promuovere strumenti volti a creare opportunità di lavoro per cittadini stranieri |
7. area tematica dipendenze patologiche. |
Rilevare l’effettiva entità dei problemi |
Progettare e realizzare attività di sensibilizzazione- formazione a figure significative della salute |
Promuovere il lavoro interdisciplinare e di rete |
Incentivare modelli di aggregazione giovanile, basati su autonomia e assunzione di responsabilità |
Realizzare interventi a sostegno delle capacità genitoriali |
Gli Enti responsabili dei progetti e gli Enti partecipanti sono indicati nelle Schede 5 e 5a di cui alla Terza Parte, Capitolo I.
Articolo 5 – Impegni dei soggetti firmatari
Le Amministrazioni aderenti al presente Accordo di programma s’impegnano espressamente a realizzare i servizi e gli interventi approvati nel Piano di Zona secondo i termini e le modalità nello stesso previsti e concordati, con le risorse definite nel programma attuativo relativa al triennio 2005/2007, e avvalendosi della rete integrata di tutti gli attori coinvolti.
• I Comuni di Moncalieri, Xxxxxxxxxx e La Loggia garantiscono, conformemente alle disposizioni contenute nello Statuto dell’Ente gestore C.I.S.S.A., la continuità delle risorse destinate agli interventi e ai Servizi Sociali.
• La Provincia di Torino garantisce, ai sensi dell’art. 5, comma 5, lettera c), della Legge Regionale 8 gennaio 2004, n. 1, il trasferimento annuale, per il tramite della Regione, delle risorse finanziarie equivalenti a que lle utilizzate per l’esercizio 2000 al netto degli importi erogati da altri enti.
• L’A.S.L. 8 garantisce, per gli interventi a rilevanza socio – sanitaria, le risorse definite dal Programma annuale di attività integrata, sulla base di quanto disciplinato dalla convenzione
A.S.L. – Ente Gestore.
Gli altri soggetti sottoscrittori s’impegnano a favorire la realizzazione degli obiettivi e degli interventi previsti dal Piano di Zona nel relativo Programma Attuativo, conferendo direttamente risorse proprie, come dichiarato nell’atto di adesione al Piano, o come risulta da specifiche convenzioni sottoscritte.
Articolo 6 - Finanziamenti previsti anni 2005 - 2007
Le Amministrazioni e i soggetti interessati, sulla base dei criteri e delle indicazioni di cui al precedente Articolo 2, danno atto che il Piano di Zona, allegato al presente Accordo, è articolato sulla base degli obiettivi di priorità sociale indicati dalla normativa nazionale e regionale.
Dichiarano altresì chele somme necessarie per l’implementazione delle azioni descritte nella scheda 5 e 5a (cfr. Terza Parte, Capitolo I) sono stanziate nei rispettivi bilanci revisionali per gli anni 2005/2007.
Gli eventuali risparmi derivanti da una riduzione delle spese A.S.L. per le rette sanitarie, relative agli anziani non autosufficienti inseriti nelle Residenze per Anziani convenzionate con l’A.S.L. 8, nel territorio dei Comuni di Moncalieri, Trofarello e La Loggia, conseguente all’applicazione dei LEA come da delibera di Giunta Regionale n. 51-11389 del 23/12/2003, saranno utilizzati per altri interventi nell’ambito degli obiettivi di priorità sociale indicati dal Piano e relativi alle attività socio-sanitarie integrate.
Le somme a carico della Provincia di Torino non possono che essere definite con esclusivo riferimento alle convenzioni vigenti ed, in seguito, alle indicazioni ed ai termini che saranno individuati dalla Giunta Regionale di concerto con gli altri soggetti specificati dall’art. 5, comma 4 della L.R. 1/2004.
Articolo 7 - Eventuali modifiche
Eventuali modifiche sono possibili, purché concordate dai Soggetti Pubblici e dai soggetti del Terzo Settore coinvolti nella realizzazione del Piano di Zona.
I soggetti attuatori, nonché responsabili degli interventi e dei relativi progetti e i tempi d’attuazione contenuti nel Piano di Zona sono ind icati nelle Schede 5 e 5a di cui alla Terza Parte, Capitolo I del Piano stesso.
Articolo 8 - Interventi di altri soggetti
Le parti danno atto che nella realizzazione degli interventi previsti nel presente Accordo di programma potranno intervenire anche altri soggetti, non coinvolti nell’iniziale fase programmatoria, eventualmente interessati a vario titolo alla realizzazione del Piano di Zona, a condizione che mettano a disposizione risorse proprie nella sua attuazione.
Articolo 9 – Struttura organizzativa del Piano di Zona
Per la redazione, l’attuazione e la valutazione del Piano di Zona 2005 – 2007, in conformità alle Linee Guida della Regione Piemonte, i soggetti firmatari del presente accordo di programma hanno attivato una struttura organizzativa così articolata:
1. Tavolo di coordinamento politico – istituzionale;
2. Ufficio di Piano e Tavoli di concertazione;
3. Gruppo di valutazione
Articolo 10 – Tavolo di coordinamento politico – istituzionale1
Il Tavolo svolge funzioni d’indirizzo strategico e di controllo (politico) del Piano di Zona, individua le risorse da destinare, verifica le azioni concertate a livello tecnico in relazione alle priorità e agli obiettivi attribuiti, avvalendosi delle informazioni relative alle fasi di avanzamento dei lavori, alle problematiche emerse e ai risultati del sistema di monitoraggio e valutazione trasmessi dall’Ufficio di Piano di cui all’art. 11, con il quale opera in stretto coordinamento.
Il Tavolo, qualora riscontri ritardi o negligenze nella realizzazione degli interve nti previsti, convoca l’Ufficio di Piano allargato a tutti i soggetti firmatari dell’Accordo al fine di concordare l’adozione d’eventuali soluzioni o interventi correttivi.
Il Tavolo è composto dai Sindaci dei Comuni di Moncalieri, Trofarello e La Loggia o loro delegati. Il Coordinamento del Tavolo di coordinamento politico- istituzionale spetta al Sindaco del Comune capofila o suo delegato.
Articolo 11 - L’Ufficio di Piano e i Tavoli di concertazione2
L’Ufficio di Piano è l’organismo tecnico a livello locale cui compete:
1. la rilevazione del contesto e dei bisogni tramite la rielaborazione dei dati di riferimento;
2. l’attivazione dei tavoli di concertazione (c.d. tavoli tematici) per la definizione e la costruzione dei progetti e delle azioni per singole aree in relazione agli obiettivi e alle priorità espresse dal tavolo politico;
3. la stesura definitiva del documento di Piano, a verifica e approvazione avvenuta dei progetti e delle azioni da parte del tavolo di Coordinamento politico istituzionale.
L’Ufficio di Piano è costituto dagli assessori alle politiche sociali, sanitarie giovanili e abitative dei Comuni di Moncalieri, Trofarello e La Loggia, dal Direttore del Distretto sanitario Moncalieri 2, dal Presidente del C.I.S.S.A., dal Direttore del C.I.S.S.A., dai dirigenti alle politiche sociali dei tre Comuni o da funzionari da questi delegati, da funzionari responsabili del Consorzio, dell’ASL e della Provincia di Torino, dal Direttore del Centro per l’Impiego e/o suoi funzionari delegati e dai conduttori dei tavoli tematici.
L’Ufficio di Piano, coordinato dal Referente di piano individuato nella figura del Dirigente dei Servizi Sociali del Comune Capofila o suo delegato, ha inoltre la funzione di coordinamento tecnico delle attività previste nel Piano di Zona, promuove e gestisce i processi inerenti ai servizi; si raccorda con il Tavolo di coordinamento politico - istituzionale definito nell’art. 10, con il quale si attiva una dinamica relazionale di tipo circolare.
L’Ufficio di Piano ha compiti di monitoraggio dell’attuazione del Piano, d’implementazione del sistema informativo integrato, d’implementazione del sistema di valutazione sulla qualità dei servizi, d’individuazione di percorsi di formazione e aggiornamento .
L’Ufficio di Piano si avvale della collaborazione di sei tavoli di concertazione (Xxxxxx Xxxxxx e responsabilità familiari, Tavolo Disabilità, Tavolo Contrasto alla povertà, Xxxxxx Xxxxxxx, Tavolo Dipendenze, Tavolo Stranieri) per ciascuno dei quali è individuato un Coordinatore facente parte a pieno titolo dell’Ufficio stesso. Tali tavoli, che hanno il compito di supportare l’Ufficio di Piano nell’analisi del contesto e dei bisogni, e la funzione di mettere a punto e attuare i progetti d’intervento previsti dal docume nto di Piano, nascono come tavoli di concertazione nell’ottica poi di svilupparsi come organismi di lavoro permanenti.
1 Il tavolo di coordinamento politico-istituzionale è disciplinato dal punto 10.1 della DGR 3 agosto 2004, n.51-13234
2 L’Ufficio di Piano è definito dal punto 10.2 della DGR 3 agosto 2004, n.51-13234
Articolo 12 – Il gruppo di valutazione3
L’ufficio di Piano, di concerto con tutti gli attori locali coinvolti nel processo di programmazione locale sul Piano di Zona, attiverà un Gruppo di valutazione ad hoc, da definirsi in tale Accordo di Programma. Tale gruppo avrà il compito di costruire un sistema di monitoraggio, verifica e valutazione (che avverrà in tre fasi: ex ante, in itinere, ex post ) sia rispetto al processo programmatorio avviato e sviluppato, sia in merito ai progetti ed alle azioni messe in campo per l’attuazione concreta del Piano stesso.
Il lavoro di questo gruppo di valutazione dovrà essere validato dall’Ufficio di Piano stesso, nonché approvato dal coordinamento politico- istituzionale, che ne verificherà la congruenza con il documento di Piano stesso.
Articolo 13 – La Conferenza di Piano4
Composizione: è costituita da tutti i soggetti sottoscrittori e aderenti al Piano di Zona.
Coordinamento: Assessore alle Politiche sociali del comune Capofila (Moncalieri).
Obiettivo e funzioni: é il luogo del confronto partecipativo allargato e della valutazione dei progetti e delle attività; assume un ruolo chiave nella valorizzazione e promozione della strategia locale connessa alla rete dei servizi e degli interventi sociali.
Articolo 14 - Accordi e documenti attuativi del Piano di Zona
La convenzione vigente alla data odierna e sottoscritta tra l’Ente gestore delle funzioni socio assistenziali C.I.S.S.A. e l’Azienda A.S.L. 8, per promuovere e realizzare un’adeguata integrazione socio - sanitaria nei servizi dell’ambito territoriale del Piano di Zona, è recepita quale parte essenziale per la realizzazione del Piano stesso, mantenendo la sua validità fino alla scadenza naturale.
Gli accordi di programma, le convenzioni, le collaborazioni in atto con enti pubblici, organizzazioni private, soggetti del Terzo Settore, vigenti alla data di approvazione del presente Accordo, sono recepiti quale parte essenziale per la realizzazione del Piano di Zona, mantenendo la loro validità fino alla scadenza naturale.
Articolo 15 - Procedimento d’arbitrato
Le vertenze che dovessero sorgere fra le Parti che sottoscrivono l’Accordo di programma e che non possano essere risolte conseguentemente in via amministrativa, saranno definite da un Collegio di cinque arbitri, di cui uno nominato dal Tribunale di Torino, con funzione di Presidente e quattro in rappresentanza delle parti. In caso di disaccordo sulle nomine provvederà il Tribunale di Torino
Articolo 16 - Durata
Il presente Accordo ha durata triennale; esso si concluderà comunque, ad avvenuta ultimazione dei progetti e delle azioni previste nel Piano di Zona allegato, entro il 31 dicembre 2007, fatto salvo il mantenimento delle risorse trasferite da parte della Regione Piemonte.
In ogni caso, nelle more dell’approvazione del prossimo Piano di Zona, il Piano di Zona mantiene la sua validità, nei limiti delle risorse messe a disposizione dei rispettivi enti sottoscrittori.
Articolo 17 – Norme di rinvio
Per quanto non previsto dal presente Accordo di Programma, si rinvia alla vigente disciplina dell’Accordo di Programma di cui all’art. 34 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D. Lgs. 267/2000.
3 Il Gruppo di valutazione è disciplinato dal punto 9 della DGR 3 agosto 2004, n.51-13234
4 La Conferenza di Piano è disciplinata dal punto 8.1 della DGR 3 agosto 2004, n.51-13234