Modalità e condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche
Areti
Pianificazione Reti, Regolazione e Commerciale Unità Pianificazione
Modalità e condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche
con tensione nominale superiore ad 1 kV di Areti S.p.A.
Edizione I Maggio 2006
SOMMARIO
Areti
Pianificazione Reti, Regolazione e Commerciale Unità Pianificazione
1. OGGETTO 5
2. DEFINIZIONI 5
3. PRINCIPALI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 6
4. AMBITO DI APPLICAZIONE 7
5. TIPOLOGIA DI IMPIANTO 8
6. MODALITÀ PROCEDURALI 9
6.1. Presentazione e contenuto della richiesta di connessione 9
6.2. Dati caratteristici della richiesta di connessione. 10
6.3. Documentazione tecnica 10
6.4. Modalità e tempo di risposta alla richiesta di connessione. 11
6.5. Termine di validità della soluzione tecnica proposta 12
6.6. Accettazione della soluzione tecnica proposta 13
6.7. Procedimento di autorizzazione. 13
6.8. Elaborazione ed inoltro della soluzione tecnica minima di dettaglio 14
6.9. Accettazione della STMD 15
6.10. Casi particolari (procedura semplificata) 15
6.11. Realizzazione degli interventi per la connessione 15
6.12. Corrispettivi economici 16
7. ISTANZE FACOLTATIVE DEL RICHIEDENTE 16
8. CONDIZIONI ECONOMICHE 17
8.1. Corrispettivo per la gestione e l’analisi tecnica della richiesta di connessione 17
8.2. Remunerazione dell’attività relativa all’esecuzione del procedimento di autorizzazione 18
8.3. Remunerazione dell’attività di predisposizione della documentazione tecnica 18
8.4. Corrispettivo per la connessione 19
8.5. Modalità di effettuazione dei pagamenti ad Areti 20
8.6. Fideiussione 21
8.7. Corrispettivo per il collaudo di impianti di rete realizzati dal richiedente 22
9. SOLUZIONI TECNICHE PER LA CONNESSIONE 22
9.1. Requisiti generali 22
9.2. Scelta della tensione nominale 23
9.3. Pianificazione dell’inserimento 25
9.4. Limitazioni non permanenti alla potenza di connessione 26
9.5. Progettazione della connessione 26
10. IMPIANTI IN ALTA TENSIONE 26
10.1. Premessa 26
10.2. Criteri di inserimento 26
10.3. Schemi di inserimento convenzionali 27
10.3.1. Inserimento su linea esistente 27
10.3.2. Inserimento su cabine primarie esistenti 28
10.4. Schemi di connessione. 28
10.4.1. Criteri di connessione 28
10.4.2. Schemi di connessione 28
10.4.3. Organi di manovra e interruzione 29
10.5. Soluzioni tecniche convenzionali per la connessione 29
10.6. Separazione delle attività di distribuzione dalle attività del richiedente 30
10.6.1. Caratteristiche dell’impianto ai fini delle attività di distribuzione 30
10.7. Aspetti esecutivi 30
11. IMPIANTI IN MEDIA TENSIONE 31
11.1. Premessa 31
11.2. Criteri di inserimento 31
11.3. Schemi di inserimento 31
11.3.1. Inserimento su linea esistente 31
11.3.2. Inserimento su cabina secondaria esistente 32
11.3.3. Inserimento su cabine primarie esistenti 33
11.4. Schemi di connessione. 33
11.5. Soluzioni tecniche convenzionali per la connessione 33
12. COSTI MEDI DELLE SOLUZIONI TECNICHE CONVENZIONALI 34
13. IMPIANTI DI RETE PER LA CONNESSIONE CHE POSSONO ESSERE PROGETTATI E REALIZZATI DAL RICHIEDENTE 35
14. PRESCRIZIONI PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI RETE PER LA CONNESSIONE A CURA DEL
RICHIEDENTE 35
15. DEFINIZIONE DEI CONFINI FUNZIONALI E DI PROPRIETÀ 37
16. PRESCRIZIONI TECNICHE PER GLI IMPIANTI DI UTENZA 38
17. IMPIANTI DI UTENZA PER LA CONNESSIONE CHE POSSONO ESSERE RICOMPRESI TRA GLI IMPIANTI DI RETE 39
18. OPERE EDILI E IMPIANTI A CURA DEL RICHIEDENTE –
CONCESSIONI E SERVITÙ 40
19. MODALITÀ E TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI RETE
PER LA CONNESSIONE 40
20. CONTRATTO PER LA CONNESSIONE 42
21. IMPOSSIBILITÀ SOPRAVVENUTA, CAUSE DI FORZA MAGGIORE E
CASO FORTUITO 43
22. MODIFICHE DELLE MODALITÀ E CONDIZIONI CONTRATTUALI 44
23. NORME DI RINVIO E FORO COMPETENTE 44
24. INFORMATIVA AI SENSI DEL D. LGS. 196/2003 44
25. NORMA TRANSITORIA 45
1. OGGETTO
Il presente documento contiene le modalità e le condizioni contrattuali (di seguito an- che le MCC) per l’erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche di Areti S.p.A. (di seguito Areti) a tensione nominale superiore a 1 kV. Tali mo-dalità e condizioni sono quelle previste dalla delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (di seguito anche Autorità) n. 50/02, all’articolo 3, comma 3.1, come aggiornata con la de-libera dell’Autorità
n. 281/05, articolo 3, comma 3.1 dell’allegato A.
Le modalità e le condizioni contrattuali di cui sopra sono suscettibili di aggiornamenti per una molteplicità di ragioni; pertanto, il soggetto richiedente la connessione o la modifica della connessione (di seguito il richiedente) deve accertarsi di fare riferimento al documento aggiornato.
Areti S.p.A. è la società che esercita l’attività di distribuzione di energia elettrica nel territorio dei comuni di Roma e Formello (Provincia di Roma) in forza di conces-sione ministeriale rilasciata a norma del decreto legislativo n. 79/1999.
Il presente documento è pubblicato sul sito internet di Areti.
2. DEFINIZIONI
Nel presente documento si applicano le definizioni di cui all’articolo 1 della delibera
n. 281/05. I contenuti di alcune di tali definizioni sono qui riportati per comodità.
a) Connessione è il collegamento ad una rete di un impianto elettrico per il quale sussiste, almeno in un punto, la continuità circuitale, senza interposizione di impianti elettrici di terzi, con la rete medesima.
b) Impianto per la connessione è l’insieme degli impianti necessari per la connessione alla rete di un impianto elettrico (l’impianto per la connessione è dunque costituito dall’insie- me delle infrastrutture necessarie a connettere il sito in cui si trova l’impianto del richie- dente [impianto di consumo o impianto di produzione] con uno o più punti esistenti della rete con obbligo di connessione di terzi [delibera 281/05, art. 4, comma 4.1]).
c) Impianto di rete per la connessione è la porzione di impianto per la connessione di com- petenza del gestore di rete con obbligo di connessione di terzi.
d) Impianto di utenza per la connessione è la porzione di impianto per la connessione la cui realizzazione, gestione, esercizio e manutenzione rimangono di competenza del soggetto richiedente la connessione.
e) Potenza di connessione è la potenza apparente dell’impianto per la quale è richiesto l’accesso alle infrastrutture di reti elettriche e per la quale il soggetto richiedente acquisi- sce i diritti e gli obblighi di cui alla delibera dell’Autorità n. 281/05.
f) Xxxxxxxx richiedente la connessione è il soggetto titolare di una richiesta di accesso alle infrastrutture di rete con obbligo di connessione di terzi finalizzata alla connessione di im- pianti elettrici di nuova realizzazione o alla modifica della connessione di utenze già con- nesse ad una rete con obbligo di connessione di terzi (nel seguito, il soggetto richiedente la connessione o la modifica della connessione è indicato per brevità come “il richiedente la connessione” o semplicemente “il richiedente”).
g) Soluzione tecnica minima per la connessione è la soluzione per la connessione, elaborata dal gestore di rete in seguito ad una richiesta di connessione o di modifica di una connes- sione esistente, necessaria e sufficiente a soddisfare la predetta richiesta, compatibilmente con i criteri di dimensionamento per intervalli standardizzati dei componenti adottati dal gestore della rete a cui la connessione si riferisce.
Altre definizioni usate nel presente documento sono le seguenti.
h) Modifica della connessione è una qualsiasi modifica di un impianto per la connessione, previamente definito, determinato da esigenze del cliente finale ovvero del cliente produt- tore. La modifica della connessione include quindi: (a) l’aumento della potenza di connes- sione; (b) ogni altro intervento di adeguamento, costruzione, ricostruzione o spostamento, anche parziale, dell’impianto per la connessione. Rientra nella definizione di modifica il caso di richiesta di aumento della potenza di connessione inoltrata dal cliente finale ovve- ro produttore il cui impianto sia già connesso alla rete BT di Areti qualora il nuovo valore della potenza di connessione comporti la variazione della tensione di con-nessione, da BT a MT.
i) Intervento sulle reti elettriche esistenti strettamente necessario al fine del soddisfacimento della richiesta di connessione è ogni intervento di adeguamento, sostituzione, potenzia- mento o altro, riguardante qualunque componente delle reti, anche a tensione nominale diversa dalla tensione di connessione, di proprietà del gestore interessato alla connessione o di altro gestore.
j) Soluzione tecnica minima generale (STMG) è la soluzione per la connessione elaborata da Areti in seguito ad una richiesta di connessione, necessaria e sufficiente a soddisfare la predetta richiesta; essa corrisponde ad un preventivo di massima.
k) Soluzione tecnica minima di dettaglio (STMD) è la soluzione per la connessione elaborata da Areti in seguito alla accettazione, da parte del richiedente, della STMG, successivamente all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione della connessione o alla modifica della connessione esistente. Ad essa corrisponde il preventivo tecnico economico definitivo per l’esecuzione della connessione (nei casi specifici previsti nel presente documento la soluzione tecnica minima di dettaglio è elaborata direttamente a seguito della richiesta di connessione).
l) Allegato A è l’allegato alla delibera dell’Autorità n. 281/05.
m) Delibera n. 50/02 è la delibera dell’Autorità n. 50 del 26-3-2002, pubblicata sul sito inter- net dell’Autorità il 28-3-2002.
n) Delibera n. 281/05 è la delibera dell’Autorità n. 281 del 19-12-2005, pubblicata sul sito
internet dell’Autorità il 22-12-2005.
Inoltre, nel presente documento, il termine comunicazione, riferito alla presentazione di richieste di connessione o allo scambio di informazioni tra richiedente e gestore di rete, sta ad indicare che tale corrispondenza è effettuata in una delle seguenti forme, salvo che sia e- spressamente indicata una specifica modalità: posta (servizio pubblico), recapito a mano pres-so la sede di Areti, posta elettronica, telefax.
3. PRINCIPALI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
a) Delibera dell’Autorità n. 50/02;
b) Delibera dell’Autorità n. 281/05 e relativo allegato A (nel seguito brevemente l’Allegato A);
c) Delibera dell’Autorità n. 4/04;
d) Delibera dell’Autorità n. 5/04;
e) Decreto legislativo 29-12-2003, n. 387, brevemente anche decreto 387/03;
f) Provvedimento CIP 42/1986;
g) Provvedimento CIP 15/1993;
h) Norma CEI 11-1;
i) Norma CEI 11-20;
j) Norma CEI 11-32;
k) Norma XXX XX 00000;
l) Norma CEI 11-35;
m) Norma CEI 11-37;
n) DPR 22-10-2001, n. 462;
o) Specifica Tecnica Areti DLC1;
p) Specifica Tecnica Areti DLT1;
q) Specifica Tecnica Areti DLC8.
4. AMBITO DI APPLICAZIONE
Le presenti MCC si applicano alle connessioni alle reti elettriche ad alta e media ten- sione di Areti di impianti elettrici di clienti finali che immettono o prelevano energia elettrica dalle medesime reti e di impianti di produzione di energia elettrica, questi ul-timi distinti in impianti di produzione da fonti convenzionali e impianti di produzione da fonti rinnovabili come specificati dal decreto n. 387/2003.
Le connessioni in parola sono quelle di seguito specificate:
a) connessione di impianti elettrici che, alla data di entrata in vigore della delibera n. 281/05, non siano già connessi ad alcuna rete elettrica di Areti a tensione nominale superiore a 1 kV (la data suddetta è il 22-12-2005);
b) modifica della connessione, come definita al precedente punto 2, di impianti elettrici che, alla data di entrata in vigore della delibera n. 281/02, siano già connessi alle reti elettriche di Areti;
c) rifacimento della connessione (come definito dalla delibera n. 281/05, Allegato A).
Gli impianti elettrici di cui sopra sono quelli ubicati nel territorio dei comuni di Roma e Formello (Provincia di Roma) – nei quali Areti è il soggetto titolare della con- cessione ministeriale per il servizio di distribuzione elettrica – ovvero nelle porzioni di territo- rio dei comuni limitrofi a quelli anzidetti e servite da reti di distribuzione della stessa società che abbiano carattere di continuità con le reti di distribuzione di Roma e Formello. Qualora l’impianto di cui alle precedenti lettere a) e b), ovvero l’impianto corrispondente alla prece-dente lettera c), sia ubicato al di fuori del territorio dei comuni di Roma e Formello (Provincia di Roma), nelle predette aree servite dalle proprie reti elettriche, Areti esplica quanto previsto nel presente documento, relativamente alle modalità procedurali, sotto il co-ordinamento dell’impresa distributrice competente nell’ambito territoriale.
Le presenti MCC non si applicano alle richieste – che possono essere formulate da amministrazioni comunali e altri soggetti aventi titolo – dirette a far eseguire ad Areti gli sviluppi di rete elettrica MT e AT per la elettrificazione di nuovi insediamenti urbanistici (quali tipicamente i piani di zona comunali e le urbanizzazioni in convenzione conformi alle vigenti norme urbanistiche). Tuttavia le presenti MCC si applicano alle richieste di connessione, alle reti MT e AT, che possono scaturire nell’ambito delle predette iniziative ur- banistiche.
Poiché la delibera n. 281/05 stabilisce che il gestore di rete destinatario della richiesta di connessione può proporre al richiedente, tra le possibili alternative, una soluzione tecnica la quale prevede la connessione ad una rete di altro gestore, le presenti MCC si applicano anche nei seguenti casi (fermo restando l’ambito territoriale):
a) richieste che vengono presentate ad Areti e per le quali viene individuata una soluzione tecnica che prevede la connessione alla rete di un altro gestore di rete di distribuzione;
b) richieste presentate ad un gestore di rete diverso da Areti, il quale indivi-dua come soluzione tecnica la connessione alla rete di Areti.
Nei due casi particolari appena detti, le presenti MCC si applicano rispettivamente a monte (lettera a) e a valle (lettera b) della accettazione, da parte del richiedente, della soluzio- ne tecnica minima generale.
5. TIPOLOGIA DI IMPIANTO
La tipologia degli impianti elettrici corrispondenti a clienti finali e produttori può esse- re definita come segue, con riferimento al punto singolo di prelievo o immissione:
a) sola immissione (impianti di produzione di energia elettrica);
b) solo prelievo di energia elettrica dalla rete e senza impianti di produzione connessi al medesimo livello di tensione o ad altro livello di tensione, anche attraverso linee dirette o reti interne di utenza come definite dall’Autorità;
c) solo prelievo di energia elettrica dalla rete e con impianti di produzione connessi al me- desimo livello di tensione o ad altro livello di tensione, anche attraverso linee dirette o re- ti interne di utenza come definite dall’Autorità;
d) prelievo ed immissione, alternativamente, di energia elettrica (stante la presenza di gene- ratori connessi come detto alla lettera c).
Inoltre, nel caso siano presenti generatori, il richiedente deve specificare se si tratta di fonte rinnovabile in accordo alla definizione data dal decreto legislativo n. 387/03, ovvero di fonte convenzionale. In ogni caso il richiedente deve specificare la fonte di energia (ad es. fo- tovoltaico, gas di discarica, gas naturale, ecc.).
Ai fini delle presenti MCC sono equiparati agli impianti di produzione di energia elet- trica gli impianti di cui alla precedente lettera d) per i quali la potenza di connessione in im- missione sia superiore o uguale alla potenza di connessione in prelievo (indipendentemente dalla durata della immissione e del prelievo).
Se l’impianto da connettere alla rete di Areti sarà realizzato per fasi suc-cessive, si fa riferimento ai dati relativi alla fase (finale o intermedia) specificata nella richie-sta ed alla quale si riferisce il contratto per la connessione.
Non vengono qui considerati gli impianti di produzione di emergenza destinati esclu- sivamente al funzionamento in isola.
6. MODALITÀ PROCEDURALI
6.1. Presentazione e contenuto della richiesta di connessione
La richiesta di connessione o di modifica della connessione, come sopra definita, deve essere inoltrata a mezzo posta, ovvero recapitata a mano, al seguente indirizzo:
Xxxxx S.p.A. Piazzale Ostiense, 2 00154 – ROMA
La richiesta di connessione è redatta conformemente alla lettera tipo resa disponibile da Areti, nel proprio sito internet. La richiesta non può essere inviata con moda- lità diverse da quelle sopra indicate.
L’avvenuta consegna a mano è comprovata dalla società ricevente con timbro e data di consegna apposti sulla copia della lettera.
Il richiedente inoltra una specifica richiesta per ciascun impianto che si configura co- me unità produttiva autonoma, anche per impianti di clienti finali e produttori compresi nei nuovi insediamenti urbanistici di cui al precedente p. 4.
La richiesta di connessione o di modifica deve contenere i dati caratteristici di cui al successivo punto 6.2 e la documentazione tecnica di cui al successivo punto 6.3.
Inoltre, essa deve specificare l’indirizzo al quale va inviata la risposta e le successive comunicazioni, nonché il nominativo e i recapiti di un referente tecnico, secondo quanto ri- portato in allegato n. 1 al presente documento.
Possono essere presentate ad Areti le richieste di connessione relative ad impianti ubicati come precisato al precedente punto 4. Per gli impianti aventi le caratteristiche indicate nella tabella seguente, la richiesta deve essere presentata alla società TERNA; è co-munque facoltà del richiedente presentare la richiesta anche ad Areti.
Tabella 1 – Impianti per i quali la richiesta deve essere presentata anche alla società TERNA
Utenza | Potenza di connessione |
Cliente finale che preleva energia elettrica | ≥ 10 MVA |
Impianto di produzione di energia elettrica | ≥ 10 MVA |
Reciprocamente, è facoltà del richiedente presentare anche a TERNA la richiesta di connessione relativa ad impianti con potenza di connessione inferiore a 10 MVA ubicati nei comuni di Roma e Formello e porzioni di territorio limitrofe come sopra detto. In ogni caso il richiedente comunica ad Areti l’avvenuta presentazione a TERNA di ciascuna richiesta di connessione relativa ad impianti ubicati come appena indicato.
La presentazione ad Areti di una richiesta di connessione impegna il ri-chiedente al versamento del corrispettivo per la gestione e l’analisi tecnica della richiesta; ammontare e modalità di pagamento sono specificate al successivo p. 8.1. Il richiedente è e-sonerato dal versamento del corrispettivo predetto solo qualora, tramite uno dei mezzi di co- municazione indicati al precedente punto 2, egli invii ad Areti una esplicita do-manda di annullamento della richiesta originaria, entro 10 giorni solari da questa.
6.2. Dati caratteristici della richiesta di connessione
Il soggetto richiedente la connessione deve espressamente indicare nella richiesta le informazioni relative a:
a) anagrafica del richiedente (allegato n. 1);
b) tipologia dell’impianto, secondo quanto indicato al precedente punto 5;
c) ubicazione dell’impianto (comune, toponimo, n. civico, ecc.);
d) denominazione dell’impianto (se prevista);
e) potenza di connessione, in kVA, distintamente per immissione e prelievo;
f) potenza massima a disposizione richiesta in kW (per i clienti finali);
g) potenza massima prevista in immissione e in prelievo, in kVA.
In caso di nuova connessione il richiedente deve inoltre esibire i titoli di legge x xxxx- lamento che abilitano l’attività o l’uso per i quali è richiesto l’accesso alle infrastrutture di rete (permesso di costruire, autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’impianto, ecc.).
Nel caso di impianti che alternativamente prelevano ed immettono energia elettrica dalla rete, il richiedente indica nella richiesta la durata presunta annua cumulata dei periodi di immissione e la durata presunta annua cumulata dei periodi di prelievo, nonché i corrispon- denti valori presunti di energia elettrica. Per impianti di solo consumo il richiedente indica il valore presunto delle ore annue di utilizzazione della potenza massima. Per impianti di produ- zione il richiedente indica il valore presunto dell’energia annua da immettere nella rete.
Nel caso di modifica di una connessione esistente, il richiedente, oltre a quanto sopra indicato, deve fornire i dati anagrafici relativi alla connessione stessa, desumibili dall’ultima fatturazione.
Qualora il richiedente preveda che l’impianto da connettere alla rete di Areti sarà realizzato per fasi successive, egli deve indicare i dati di cui sopra corrispondenti a ciascuna di tali fasi. Il richiedente deve espressamente indicare se la richiesta di connessione si riferisce all’impianto come previsto nella configurazione finale ovvero alla fase intermedia specificata.
Nella richiesta di connessione il richiedente dichiara espressamente di conoscere le presenti modalità e condizioni contrattuali e di accettarle senza condizioni. Inoltre, il richie-dente autorizza Areti, in conformità alle leggi vigenti in materia, al trattamento dei dati ricevuti ai fini della realizzazione e gestione della connessione.
6.3. Documentazione tecnica
Alla richiesta di connessione relativa ad impianto di prelievo con potenza richiesta su- periore a 1.000 kW o ad impianto di produzione deve essere allegata la seguente documenta- zione:
a) relazione tecnica dell’impianto;
b) schemi elettrici unifilari;
c) diagrammi di prelievo e/o produzione;
d) planimetria catastale del sito con l’ubicazione dell’impianto.
La documentazione deve comunque specificare i valori dei parametri menzionati nell’allegato 2.
In relazione alla tipologia ed alla potenza dell’impianto, Areti si riserva di chiedere ulteriori dati e/o documenti ritenuti necessari per l’elaborazione delle soluzioni tecniche o per l’esercizio della rete di distribuzione.
Qualora il richiedente preveda che l’impianto da connettere sarà realizzato per fasi successive, i dati di cui all’allegato n. 2 devono essere indicati per la fase oggetto della richie- sta di connessione e per tutte le fasi successive.
La richiesta di documentazione tecnica è avanzata da Areti anche a mez-zo posta elettronica o telefax. La risposta è inviata dal richiedente con lo stesso mezzo ovvero consegnata a mano o inviata con lettera.
6.4. Modalità e tempo di risposta alla richiesta di connessione.
Ricevuta la richiesta di connessione con le modalità sopra stabilite, Areti effettua l’esame preliminare della documentazione ed il sopralluogo, al fine di stabilire se la richiesta medesima rientra nel campo di applicazione delle presenti MCC.
In caso affermativo Areti comunica al richiedente, a mezzo posta, l’esito dell’esame preliminare, e contestualmente invita il richiedente ad effettuare il versamento del corrispettivo inerente alla gestione e analisi tecnica della richiesta. Tale corrispettivo, il cui ammontare è stabilito al seguente p. 8.1, deve essere versato dal richiedente, con le modalità stabilite nella comunicazione, entro 30 giorni solari dalla richiesta.
Areti elabora quindi la soluzione tecnica per la connessione (o per la modifica o il rifacimento della connessione) e la invia al richiedente, a mezzo posta, entro il termine indicato nella seguente tabella, alle condizioni e con le eccezioni sotto specificate. La soluzione tecnica minima generale (STMG) è redatta in conformità alla delibera n. 281/05 con riferimento alle soluzioni tecniche convenzionali di cui alle presenti MCC o comunque del gestore di rete interessato alla connessione.
Tabella 2 – Tempo massimo di risposta per connessioni alle reti di Areti
Rete interessata alla connessione | Tempo di risposta (giorni lavorativi) |
Rete AT di Areti | 60 |
Rete MT di Areti | 40 |
Il tempo di risposta decorre dalla data della comunicazione al richiedente di cui al se-condo comma del presente punto. Circa la data di risposta fa fede quella del protocollo di Areti.
L’invio della soluzione tecnica al richiedente è subordinato al versamento, da parte del richiedente stesso, del corrispettivo di cui sopra. Decorso il termine utile per l’invio della pro- posta di soluzione tecnica (stabilito nella tabella che precede) senza che il richiedente abbia versato il menzionato corrispettivo, Areti si riserva di effettuare un solo solleci-to, indicando un termine perentorio non superiore a 30 giorni solari. Allorché il richiedente non provveda al pagamento entro il termine perentorio la richiesta si intende decaduta; in tal caso Areti ha facoltà di intraprendere le iniziative occorrenti al recupero della somma dovuta.
Se l’impianto per il quale viene presentata ad Areti la richiesta di con-nessione è ubicato all’esterno dei comuni di Roma e Formello, nelle porzioni territoriali con-tigue come precisato al precedente punto 4 (ambito di applicazione), il tempo massimo di ri-
sposta di cui sopra è maggiorato del tempo strettamente necessario per acquisire l’assenso del gestore di rete elettrica competente per territorio, ovvero le prescrizioni o indicazioni di detto gestore (per la connessione alle reti di Areti). La convenzione tra i gestori di re-te di cui all’art. 2, comma 4, dell’allegato A potrà stabilire il tempo massimo per il coordina-mento tra i medesimi gestori.
Se la soluzione tecnica per la connessione prevede l’interessamento di un gestore di rete diverso da Areti, il tempo massimo di risposta di cui sopra è maggiorato del tempo strettamente necessario per la consultazione del gestore medesimo. Anche per questa fattispecie la convenzione tra i gestori di rete di cui all’art. 2, comma 4, dell’allegato A potrà stabilire il relativo tempo massimo.
Il termine di 40 giorni lavorativi indicato nella tabella è raddoppiato qualora la solu- zione tecnica preveda la connessione alla rete a tensione 20 kV di impianti corrispondenti a clienti finali che prelevano potenza superiore a 10 MVA (v. anche successivo p. 9), e per i quali è necessaria l’analisi congiunta per individuare la soluzione stessa.
Il termine di 60 giorni indicato nella tabella è elevato a 90 giorni lavorativi qualora la richiesta specifichi una potenza di connessione superiore a 50 MVA (caso che peraltro può in-teressare la rete di Areti solo in via eccezionale, come indicato al successivo p.
9).
Qualora la soluzione tecnica di cui al presente punto non possa essere inviata entro il termine stabilito, Areti ne dà comunicazione motivata al richiedente, prima del-la scadenza del termine stesso, indicando il tempo previsto per il completamento dell’analisi e l’invio della proposta.
La stima dei costi per la realizzazione degli impianti di rete per la connessione e degli eventuali interventi di adeguamento della rete esistente, al fine della elaborazione della solu- zione tecnica minima generale, è effettuata con riferimento ai prezzi correnti riconosciuti a fornitori, appaltatori, professionisti, ecc.
Per le connessioni il cui corrispettivo è tuttora regolato dai provvedimenti CIP attra- verso la determinazione a forfait in funzione della distanza e della potenza, la soluzione tecni- ca minima generale indica il corrispondente valore.
In caso di richiesta incompleta o carente, Areti invita il richiedente ad integrare i dati e/o documenti forniti. La richiesta di dati o documentazione da parte di Areti sospende la decorrenza del tempo stabilito nelle presenti MCC per l’inoltro del-la risposta al richiedente, fino al ricevimento di tutte le informazioni (se la richiesta di inte-grazione è contestuale alla comunicazione di cui al secondo comma, il tempo utile per la ri-sposta decorre di fatto dal ricevimento di tutte le informazioni).
Parimenti, la temporanea indisponibilità o irreperibilità del referente tecnico indicato dal richiedente per il sopralluogo sospende l’avanzamento dell’attività da parte di Areti ovvero il termine per l’inoltro della risposta.
Qualora il richiedente non invii la documentazione entro due mesi dalla richiesta di Areti, ovvero il referente tecnico si renda indisponibile o irreperibile per oltre due mesi dal primo contatto, la richiesta di connessione si intende decaduta.
6.5. Termine di validità della soluzione tecnica proposta
La proposta della soluzione tecnica per la realizzazione della connessione ha una vali- dità di due mesi dalla data di comunicazione al richiedente, trascorsi i quali, in assenza di ac- cettazione, si intende decaduta.
Qualora, trascorso il termine di due mesi senza accettazione della proposta, il xxxxxx- xxxxx intenda reiterare la richiesta, questa va considerata come nuova richiesta a tutti gli effet- ti. Ne risulta, in particolare, che il richiedente è tenuto a presentare una nuova richiesta ed a versare il corrispettivo per la gestione e l’analisi tecnica relativa ad una STMG, anche se tale soluzione è identica a quella già proposta e non formalmente accettata.
6.6. Accettazione della soluzione tecnica proposta
L’accettazione della soluzione tecnica proposta da Areti deve essere a questa comunicata dal richiedente, a mezzo posta ed entro il termine sopra stabilito.
Ricevuta la soluzione tecnica, se il richiedente, in alternativa all’accettazione della ste- sa soluzione, intende chiedere una ulteriore soluzione tecnica tra quelle convenzionali, ovvero una soluzione speciale derivata dalle soluzioni convenzionali, deve formulare apposita xxxxxx- sta nella forma stabilita nel presente documento. La richiesta deve essere motivata.
Qualora la richiesta di una soluzione alternativa comporti la modifica di uno o più de- gli elementi sotto specificati, essa è trattata come una nuova richiesta, e quindi soggetta alle condizioni sopra stabilite; in particolare, è soggetta al versamento del corrispettivo per la ge- stione e analisi tecnica ed ai tempi di risposta indicati nel presente documento.
Gli elementi anzidetti sono i seguenti:
− potenza di connessione;
− flusso di potenza (ad es. previsione di immissione in aggiunta a prelievo);
− tensione nominale della rete alla quale si effettua la connessione;
− caratteristiche costruttive dell’impianto di rete per la connessione;
− ubicazione del punto di immissione o prelievo.
Con l’accettazione della STMG il richiedente si impegna al pagamento, nei tempi e modi stabiliti nel presente documento, dei corrispettivi inerenti allo svolgimento del procedi- mento di autorizzazione (alla costruzione ed esercizio dell’impianto di rete per la connessio- ne) e alla gestione ed analisi tecnica per l’elaborazione della soluzione tecnica minima di det- taglio.
6.7. Procedimento di autorizzazione
Salvo che il richiedente intenda curare direttamente gli adempimenti connessi alle pro- cedure di autorizzazione ai sensi dell’articolo 10, comma 10.4, dell’allegato A, come anche specificato al successivo punto 7, Areti, a seguito dell’accettazione della STMG da parte del richiedente, predispone la documentazione e presenta la domanda o le domande di autorizzazione presso i soggetti interessati, nei casi in cui tale procedura sia richiesta dalle norme di legge nazionali e regionali.
Allorché il procedimento di autorizzazione sia curato direttamente da Areti, questa informa il richiedente circa i tempi indicativi necessari al completamento del procedimento stesso, fermo restando che la responsabilità del rispetto dei tempi per lo svol- gimento delle singole azioni resta in capo alle amministrazioni coinvolte (amministrazioni alle quali Areti presenta la rispettiva domanda di autorizzazione in base alle specifi-che competenze; ad es. Provincia di Roma, Soprintendenza archeologica, Enti per la tutela delle aree protette, ecc.).
Se il procedimento di autorizzazione è curato direttamente dal richiedente, questi deve:
a) inviare ad Areti, per conoscenza, le domande che vengono presentate alle amministrazioni competenti, nonché ogni eventuale successiva comunicazione;
b) comunicare ad Areti, a mezzo posta, l’avvenuta ultimazione del procedi-mento stesso ed allegare, in originale, tutti gli atti relativi, principali e subordinati, co-munque denominati (autorizzazione, nulla-osta, parere, ecc.);
c) informare Areti di eventuali dinieghi, osservazioni o prescrizioni, da parte delle amministrazioni interpellate, che emergano nel corso del procedimento.
Il procedimento di autorizzazione deve concludersi con l’ottenimento di tutti gli assen- si, pareri, benestare, ecc., comunque denominati, da parte di ogni amministrazione che abbia titolo ad intervenire nel procedimento. Possono essere escluse solo le autorizzazioni e conces- sioni rispettivamente per l’esecuzione di lavori sul suolo pubblico (scavi e ripristini) e per l’occupazione temporanea del suolo stesso, disciplinate da regolamenti comunali e di altre amministrazioni, qualora tali autorizzazioni e concessioni debbano necessariamente essere chieste ed ottenute nel corso dei lavori per la realizzazione della connessione.
Al termine del procedimento di autorizzazione Areti comunica al xxxxxx-xxxxx, a mezzo posta, l’esito dello stesso e contestualmente lo invita ad effettuare il versamen-to del corrispettivo inerente all’attività svolta, il cui ammontare è stabilito al seguente p. 8.2; invita altresì il richiedente ad effettuare il versamento del corrispettivo per la gestione e anali-si tecnica relative alla elaborazione della STMD, il cui ammontare è stabilito al seguente p.
8.1. I corrispettivi devono essere versati dal richiedente con le modalità stabilite nella comu- nicazione, entro 30 giorni solari dalla richiesta.
6.8. Elaborazione ed inoltro della soluzione tecnica minima di dettaglio
Ottenute le necessarie autorizzazioni, Areti elabora la soluzione tecnica minima di dettaglio conforme alla STMG accettata dal richiedente ed alle eventuali prescri-zioni contenute nell’autorizzazione.
Areti comunica al richiedente, a mezzo posta, la soluzione tecnica mi-nima di dettaglio per la connessione (o per la modifica o il rifacimento della connessione), en-tro il termine indicato nella tabella seguente.
Tabella 3 – Tempo massimo di risposta per connessioni alle reti di Areti (STMD)
Rete interessata alla connessione | Tempo di risposta (giorni lavorativi) |
Rete AT di Areti | 60 |
Rete MT di Areti | 40 |
Il tempo di risposta decorre dalla data del protocollo di Areti apposto al-la comunicazione relativa al completamento del procedimento di autorizzazione (secondo i casi rappresentata da: autorizzazione finale pervenuta dalle amministrazioni interpellate, co-municazione del richiedente completa della relativa documentazione, eventuale comunicazio-ne del richiedente integrativa della precedente).
Circa la data di risposta fa fede quella del protocollo di invio di Areti.
L’invio della STMD è subordinato al versamento, da parte del richiedente, dei corri- spettivi inerenti al procedimento di autorizzazione (se previsto) e alla gestione ed analisi tec- nica relative alla elaborazione della stessa soluzione tecnica. Decorso il termine utile per l’invio della soluzione tecnica (stabilito nella tabella che precede) senza che il richiedente ab-bia versato quanto dovuto, Areti si riserva di effettuare un solo sollecito, indi-cando un termine perentorio non superiore a 30 giorni solari. Allorché il richiedente non
provveda al pagamento entro il termine perentorio la richiesta si intende decaduta; in tal caso Areti ha facoltà di intraprendere le iniziative occorrenti al recupero della som-ma dovuta.
La soluzione tecnica minima di dettaglio (STMD) è redatta in conformità alla delibera
n. 281/05. In particolare, essa specifica l’ammontare del corrispettivo per la connessione, de- terminato come stabilito al successivo p. 8.3, nonché la tempistica prevista per la realizzazio-ne dell’impianto di rete per la connessione, relativamente alle azioni di competenza di Areti.
6.9. Accettazione della STMD
L’accettazione della soluzione tecnica minima di dettaglio elaborata da Areti deve essere a questa comunicata dal richiedente, a mezzo posta, entro 60 giorni solari dal ricevimento. Decorso inutilmente tale termine la richiesta di connessione si intende deca- duta. La eventuale richiesta di notizie o chiarimenti inerenti alla stessa STMD sospende la de-correnza del termine predetto fino all’invio della risposta da parte di Areti.
Nella accettazione della STMD, allorché il corrispettivo per la connessione sia supe- riore all’importo stabilito nelle presenti MCC, oltre il quale è consentito anche il pagamento rateizzato, il richiedente manifesta espressamente la propria scelta di versare in anticipo l’intero ammontare del corrispettivo medesimo ovvero di avvalersi della possibilità di versare una parte e costituire apposita fideiussione come stabilito al successivo p. 8.5.
6.10. Casi particolari (procedura semplificata)
Nei casi particolari appresso specificati Areti elabora direttamente la so-luzione tecnica minima di dettaglio (STMD) e la invia al richiedente nei termini stabiliti al precedente p. 6.4 per la soluzione tecnica minima generale (STMG), fermo restando il conte-nuto della soluzione di dettaglio.
I casi suddetti sono esclusivamente quelli concernenti richieste di clienti finali riferibi- li alle reti MT nei quali risulta soddisfatta una delle seguenti condizioni:
a) modifica della connessione, qualora non sia necessario esperire il procedimento di auto- rizzazione e non si preveda il trasferimento del punto di consegna ad altro ramo della rete di distribuzione (è escluso quindi, in particolare, il cambio tensione);
b) nuova connessione, qualora non sia necessario esperire il procedimento di autorizzazione (in genere quando la connessione richiede la realizzazione di linee in cavo sotterraneo di modesta lunghezza ed il tracciato non interseca aree soggette a tutela da parte di enti o autorità).
Sono esclusi comunque tutti i casi in cui venga interessato un gestore di rete diverso da Areti, così come i casi in cui sia necessario costruire o modificare linee elet-triche aeree.
La valutazione circa l’esigenza di esperire o meno il procedimento di autorizzazione spetta esclusivamente ad Areti, nel rispetto delle norme legislative in materia.
L’accettazione della STMD da parte del richiedente è regolata come indicato al prece- dente p. 6.9.
6.11. Realizzazione degli interventi per la connessione
I lavori e le altre iniziative per la realizzazione della connessione sono avviati da Areti solo successivamente all’assolvimento dei seguenti adempimenti da parte del richiedente:
a) versamento del corrispettivo per la connessione, ovvero, secondo il caso, versamento del- la quota parte prevista in anticipo e costituzione della fideiussione come previsto nelle presenti MCC;
b) versamento degli altri corrispettivi previsti dalle presenti MCC e relativi a prestazioni e- seguite;
c) qualora il procedimento di autorizzazione sia curato direttamente dal richiedente, conse- gna ad Areti di tutta la relativa documentazione;
d) consegna ad Areti di ogni eventuale autorizzazione o documentazione ob- bligatoria per legge ai fini dell’esercizio dell’impianto da connettere alla rete;
e) stipula del contratto per la connessione;
f) realizzazione delle opere edili a carico del richiedente (cabina di consegna, ecc.).
Restano salve le disposizioni dell’Allegato A relative ai casi nei quali il richiedente re- alizza in tutto o in parte l’impianto di rete per la connessione.
6.12. Corrispettivi economici
Le seguenti attività, effettuate da Areti nei termini specificati nella deli-bera n. 281/05, sono remunerate dal richiedente con il versamento di un corrispettivo riferito a ciascuna di esse:
a) gestione e analisi tecnica relative alla richiesta di connessione al fine della elaborazione della STMG;
b) gestione e analisi tecnica relative alla richiesta di connessione al fine della elaborazione della STMD;
c) predisposizione della documentazione necessaria all’espletamento del procedimento di autorizzazione, a seguito dell’accettazione, da parte del richiedente, della STMG;
d) esecuzione del procedimento di autorizzazione a seguito dell’accettazione, da parte del richiedente, della STMG;
e) realizzazione della connessione e, se necessario per la connessione stessa, adeguamento della rete esistente;
f) collaudo degli impianti di rete per la connessione nel caso tali impianti vengano realizzati dal richiedente.
La misura di ciascun corrispettivo e la modalità di pagamento sono stabilite nelle pre-senti MCC e/o nelle comunicazioni di Areti al richiedente.
7. ISTANZE FACOLTATIVE DEL RICHIEDENTE
Qualora il richiedente intenda avvalersi di una delle facoltà sotto richiamate, stabilite dalla delibera n. 281/05, egli deve farne esplicita richiesta contestualmente all’accettazione della soluzione tecnica minima generale. Tali facoltà sono le seguenti.
a) Possibilità stabilita all’art. 4, comma 4.3, dell’Allegato A: il richiedente può progettare e realizzare le parti degli impianti di rete per la connessione espressamente indicate nel presente documento.
b) Possibilità stabilita all’art. 12, comma 12.1, lettera a), dell’Allegato A: relativamente ad impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il richiedente può realiz- zare l’impianto di rete per la connessione.
c) Possibilità stabilita all’art. 10, comma 10.4, dell’Allegato A: relativamente ad impianti di produzione di energia elettrica, il richiedente può assumere tutti gli adempimenti connes- si alle procedure di autorizzazione per la realizzazione dell’impianto di rete per la con- nessione e per gli eventuali interventi sulle reti elettriche esistenti che si rendano stretta- mente necessari per soddisfare la richiesta di connessione.
d) In relazione alla facoltà di cui alla precedente lettera c): possibilità di avvalersi di Areti per la predisposizione della documentazione occorrente ai fini delle richie-ste di autorizzazione alle amministrazioni competenti.
Allorché si avvalga della facoltà di cui alla lettera c), il richiedente è responsabile di tutte le attività correlate alle procedure di autorizzazione, nessuna esclusa.
Resta escluso che il richiedente possa eseguire lavori per la realizzazione degli even- tuali interventi sulle reti elettriche di distribuzione esistenti che si rendano strettamente neces- sari per soddisfare la richiesta di connessione.
Nel caso di cui alla precedente lettera d) Areti comunica al richiedente la propria disponibilità ed i tempi per le azioni di propria competenza. Inoltre, il richiedente riconosce ad Areti, per l’attività inerente a detta documentazione, la remunera-zione stabilita al successivo punto 8.3.
Le attività per la predisposizione della documentazione sono svolte da Areti presso le proprie sedi, direttamente o con l’ausilio di soggetti esterni.
8. CONDIZIONI ECONOMICHE
8.1. Corrispettivo per la gestione e l’analisi tecnica della richiesta di connessione
I corrispettivi che il richiedente deve versare ad Areti a copertura delle attività di gestione e di analisi tecnica relative alla richiesta per connessione alla rete di distri-buzione, sono stabiliti nelle tabelle seguenti (in base agli articoli 11 e 13 dell’Allegato A). Gli importi indicati sono in Euro al netto di IVA.
Tabella 4 – Corrispettivo per la soluzione tecnica minima generale (STMG)
Impianti di produzione da fonti convenzionali | 2.500 |
Impianti di produzione da fonti rinnovabili | 1.250 |
Tabella 5 – Corrispettivo per la soluzione tecnica minima di dettaglio (STMD)
Impianti di produzione da fonti convenzionali | 2.500 + 0,50⋅S con il limite di 20.000 Euro |
Impianti di produzione da fonti rinnovabili | 1.250 + 0,25⋅S con il limite di 10.000 Euro |
S = potenza di connessione in kVA |
Relativamente agli impianti corrispondenti a clienti finali che immettono e prelevano energia elettrica, diversi dagli impianti produttori e dagli altri impianti ad essi equiparati, e fi- no a quando l’Autorità non avrà stabilito nuove condizioni economiche (nel quadro della re- golazione in fieri), il richiedente riconosce ad Areti gli importi indicati nelle precedenti tabelle alle righe relative ad impianti di produzione da fonti convenzionali. Fa ec-
cezione unicamente il caso, nell’ambito di cui alla lettera a) del p. 6.10, di richiesta di aumen- to della potenza di connessione, qualora la variazione sia inferiore a 300 kW, per il quale il corrispettivo è nullo.
Il corrispettivo di cui sopra è dovuto per ciascuna connessione fisica.
8.2. Remunerazione dell’attività relativa all’esecuzione del procedimento di autoriz- zazione
La remunerazione delle attività a carico di Areti inerenti all’esecuzione del procedimento di autorizzazione da avviare, laddove necessario, a seguito della accettazio-ne della STMG da parte del richiedente, è stabilita come indicato nella seguente tabella. Gli importi indicati sono in Euro al netto di IVA.
Tabella 6 – Remunerazione delle attività connesse al procedimento di autorizzazione (Importi in Euro)
Impianti AT per i quali non è richiesta la valutazione di impatto ambientale | 15.000 |
Impianti AT per i quali è richiesta la valutazione di impatto ambientale | 20.000 |
Impianti MT per i quali non è richiesta la valutazione di impatto ambientale | 1.900 |
Impianti MT per i quali è richiesta la valutazione di impatto ambientale | 4.500 |
Ai fini delle presenti MCC il termine “valutazione di impatto ambientale” sta ad indi- care le analisi, comunque denominate, dirette a individuare e quantificare gli effetti comples- sivi indotti dalla realizzazione delle opere per la connessione (ad es. studi di inserimento pae- saggistico).
Gli importi indicati non tengono conto di eventuali maggiori oneri economici derivanti da ulteriori attività che possono essere prescritte dai competenti uffici statali o locali, quali ad es. sondaggi e rilievi archeologici, indagini strumentali, quali rilievi topografici o altro. Detti maggiori oneri economici, qualora sostenuti in ordine al procedimento di autorizzazione, si sommano agli importi sopra indicati e sono a carico del richiedente.
L’importo di cui sopra deve essere corrisposto ad Areti dal richiedente come stabilito nelle presenti MCC.
8.3. Remunerazione dell’attività di predisposizione della documentazione tecnica
La remunerazione delle attività a carico di Areti inerenti alla predisposi-zione della documentazione ai fini delle richieste di autorizzazione, qualora il richiedente sia il soggetto responsabile delle relative procedure in conformità all’art. 10, comma 10.4, dell’allegato A, è stabilita come indicato nella tabella seguente. Gli importi indicati sono in Euro al netto di IVA.
Tabella 7 – Remunerazione elaborazione documentazione autorizzazioni (Importi in Euro)
Impianti AT per i quali non è richiesta la valutazione di impatto ambientale | 10.000 |
Impianti AT per i quali è richiesta la valutazione di impatto ambientale | 15.000 |
Impianti MT per i quali non è richiesta la valutazione di impatto ambientale | 1.200 |
Impianti MT per i quali è richiesta la valutazione di impatto ambientale | 3.800 |
Gli importi indicati non tengono conto di eventuali maggiori oneri economici derivanti da ulteriori attività come indicato al p. precedente. Detti maggiori oneri economici, qualora sostenuti in ordine al procedimento di autorizzazione, si sommano agli importi sopra indicati e sono a carico del richiedente.
Il corrispettivo deve essere versato dal richiedente ad Areti, al comple-tamento dell’attività di predisposizione della documentazione, entro 30 giorni solari dalla ri-chiesta e con le modalità in essa stabilite.
8.4. Corrispettivo per la connessione
Il corrispettivo per la connessione è determinato, in funzione del tipo di impianto og- getto della connessione (produzione o cliente finale), come rappresentato nella seguente tabel- la e specificato appresso.
Tabella 8 – Corrispettivo per la connessione
Impianto di produzione da fonte convenzionale | Costo complessivo dei lavori: a. per la realizzazione dell’impianto di rete per la connessione; b. per gli interventi di adeguamento delle reti esistenti. |
Impianto di produzione da fonte rinnovabile | Costo complessivo dei lavori per la realizzazio- ne dell’impianto di rete per la connessione, al netto del corrispettivo di cui alla delibera n. 281/05, Allegato A, tabella 2 (in caso di diffe- renza negativa il corrispettivo è pari a zero) |
Impianto corrispondente a cliente finale che preleva e immette (diverso da im- pianto di produzione) | Importo determinato in conformità ai Provvedi- menti CIP 42/1986 e 15/1993 e relativi aggior- namenti (fino a specifico provvedimento dell’Autorità di completamento del quadro eco- nomico). |
I lavori sono quelli effettivamente eseguiti da Areti.
I costi sono determinati con riferimento ai prezzi unitari correnti. Tali costi compren-dono ogni onere che Areti sostiene per la realizzazione degli impianti, acquisto di materiali, prestazioni di appaltatori, prestazioni di servizi (direzione lavori, coordinamento ai fini della sicurezza in cantiere, ecc.), costo del personale, canone di occupazione del suolo
pubblico e altri oneri economici imposti per legge o regolamento locale, espropri e servitù di elettrodotto, indagini archeologiche (se prescritte), ecc. La medesima regola si applica anche alla determinazione del corrispettivo per connessione di cliente finale per il quale la disciplina vigente preveda il riferimento al costo effettivo della realizzazione dell’impianto di rete per la connessione e per l’adeguamento (eventuale) della rete esistente.
Il corrispettivo per la connessione si intende al netto di IVA. Il richiedente è soggetto all’IVA nella misura di legge.
In caso il richiedente abbia chiesto una soluzione tecnica diversa da quella inizialmen-te proposta da Areti, gli eventuali costi aggiuntivi della soluzione effettivamen-te adottata rispetto a quelli corrispondenti alla soluzione inizialmente proposta sono a carico del richiedente stesso.
Qualora il richiedente si avvalga della facoltà di cui al precedente punto 7, lettere a) e b), il corrispettivo per la connessione è determinato come segue.
a) Impianto di produzione da fonte convenzionale: i costi sono determinati come sopra det-to, limitatamente alle sole opere eseguite direttamente da Areti.
b) Impianto di produzione da fonte rinnovabile: i costi sono determinati come sopra detto, limitatamente alle sole opere eseguite direttamente da Areti. Nessun corri-spettivo è dovuto ad Areti qualora il richiedente realizzi per intero l’impianto per la connessione (il corrispettivo per la connessione è pari a zero), eccetto per quanto riguarda i lavori per il collegamento tra il nuovo impianto per la connessione e la rete esistente.
c) Impianto che immette e preleva (diverso da impianti di produzione): qualora occorra rife- rirsi ad elementi parametrici convenzionali (distanza e potenza come regolato nel Prov- vedimento CIP n. 42/1986 e seguenti) il corrispettivo è pari al valore intero del contribu- to convenzionale moltiplicato per il rapporto tra il costo dei lavori eseguiti direttamente da Areti e il costo complessivo dei lavori per la connessione; tali costi sono determinati da Areti con riferimento ai costi effettivi correnti. Negli altri casi i costi sono determinati come alla lettera a).
8.5. Modalità di effettuazione dei pagamenti ad Areti
Il pagamento del corrispettivo per la connessione e degli altri corrispettivi previsti nel presente documento deve essere versato dal richiedente con le modalità che verranno indicate di volta in volta da Areti.
Il pagamento dei corrispettivi diversi dal corrispettivo per la connessione è effettuato in unica soluzione.
Il pagamento del corrispettivo per la connessione, determinato come specificato nel presente documento, è regolato come indicato nella tabella che segue. Gli importi indicati so- no al netto di IVA.
La scelta della modalità di pagamento per importo superiore a Euro 100.000,00 è co- municata dal richiedente con l’accettazione della soluzione tecnica minima di dettaglio.
Tabella 9 – Pagamento del corrispettivo per la connessione
Importo complessivo inferiore o uguale a Euro 100.000,00 | Il richiedente versa in anticipo l’intero importo del corrispettivo |
Il richiedente versa il corrispettivo con una delle seguenti modalità, a propria scelta: | |
Importo complessivo superiore a Euro 100.000,00 | a) in anticipo l’intero importo; b) in anticipo una rata di importo pari al 50% e comunque non inferiore a Euro 100.000,00; il saldo a lavori ultimati. |
Per importo complessivo superiore a Euro 1.000.000,00 il richiedente versa il corri-spettivo con una delle modalità sopra dette, oppure presenta ad Areti (con l’accettazione della STMD) una specifica proposta per una modalità che preveda erogazioni nel tempo in funzione dell’avanzamento dei lavori per la realizzazione dell’impianto di rete per la connessione e, se necessari, per l’adeguamento della rete esistente. In ogni caso è previ- sta una rata in anticipo di importo non inferiore a Euro 100.000,00; inoltre, il numero totale di rate deve essere non superiore a 4 (quattro) e devono essere specificati gli eventi e/o le condi- zioni che comportano la maturazione di ciascuna rata.
Nel caso di pagamento in due o più rate, il saldo è versato prima dell’entrata in servi- zio dell’impianto di rete per la connessione.
Qualora il corrispettivo non sia versato interamente in anticipo, il richiedente è obbli- gato a costituire una garanzia finanziaria nella forma di fideiussione bancaria come specifica- to al successivo punto 8.6.
8.6. Fideiussione
La disposizioni di cui al presente punto si applicano qualora Areti ese-gua in tutto o in parte i lavori per la realizzazione dell’impianto di rete per la connessione (A-cea Distribuzione esegue in ogni caso, se necessari, i lavori sulle reti elettriche esistenti stret- tamente necessari per soddisfare la richiesta di connessione).
Nel caso in cui il richiedente non versi in anticipo il corrispettivo di connessione, egli è tenuto a prestare garanzia in forma di una fideiussione bancaria a favore di Areti.
Si intende per versamento in anticipo la corresponsione dell’intero importo entro 30 giorni solari dall’accettazione della soluzione tecnica minima di dettaglio, e comunque prima di avviare le iniziative per l’approvvigionamento dei materiali e l’affidamento dei lavori per la realizzazione degli impianti di rete per la connessione.
L’ammontare della fideiussione è stabilito come segue:
a) per impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, pari al 50% del corri- spettivo determinato come stabilito dalla delibera n. 281/05, art. 13 dell’Allegato A, di- minuito della somma versata in anticipo;
b) per impianti di produzione di energia elettrica da fonti convenzionali, pari al corrispettivo determinato come stabilito dalla delibera n. 281/05, art. 11 dell’Allegato A, diminuito della somma versata in anticipo;
c) per impianti di clienti finali che immettono o prelevano, pari al corrispettivo determinato come stabilito dalle norme vigenti, diminuito della somma versata in anticipo.
La fideiussione può essere svincolata solo ad avvenuto versamento dell’intero importo dovuto dal richiedente ad Areti quale corrispettivo per la connessione.
La fideiussione è costituita con esplicito riferimento, nel testo della stessa, alle opere da realizzare per la connessione. Inoltre la fideiussione è prestata “a prima richiesta” con for- male rinuncia al beneficio della preventiva escussione di cui all’art. 1944 del cod. civ. e con l’obbligo per il fideiussore di rinunciare alla decadenza prevista dall’art. 1957 del cod. civ., nonché di effettuare il pagamento senza prova del danno entro 15 giorni dalla richiesta formu-lata da Areti.
In caso di ritardo nella realizzazione degli impianti per la connessione per causa non imputabile ad Areti, il richiedente deve rinnovare la fideiussione prima della na-turale scadenza della stessa e per un periodo di tempo commisurato ai lavori restanti e alle ra- gionevoli previsioni circa la relativa durata. In caso di mancato rinnovo della fideiussione, Areti può procedere all’escussione della fideiussione stessa, ovvero sospendere i lavori.
Areti può escutere la fideiussione nel caso in cui il richiedente risulti in-solvente nel pagamento del corrispettivo per la connessione, nonché nei casi in cui la connes-sione non venga realizzata nei termini previsti per causa imputabile al richiedente stesso. L’importo oggetto di escussione, sommato alle somme già corrisposte, deve coprire intera-mente i costi sostenuti da Areti per forniture, lavori e prestazioni accessorie, e quelli da sostenere per ripristinare regolari condizioni di esercizio e/o per ripristinare lo stato dei luoghi (ad es. lo smantellamento di impianti già eseguiti per la connessione).
8.7. Corrispettivo per il collaudo di impianti di rete realizzati dal richiedente
Il corrispettivo per il collaudo degli impianti di rete per la connessione realizzati dal richiedente sono stabiliti come segue. Gli importi indicati sono in Euro al netto di IVA.
Tabella 10 – Corrispettivo per il collaudo degli impianti di rete
Impianti AT (indipendentemente dalla soluzione tec- nica e dalla lunghezza e tipo delle linee elettriche) | 4.000 |
Impianti MT (indipendentemente dalla soluzione tec- nica e dalla lunghezza e tipo delle linee elettriche) | 1.000 |
Il corrispettivo è dovuto anche in caso di opere non collaudabili. Il corrispettivo deve essere versato dal richiedente con le modalità stabilite nella comunicazione, entro 30 giorni solari dalla richiesta.
9. SOLUZIONI TECNICHE PER LA CONNESSIONE
9.1. Requisiti generali
La definizione delle soluzioni tecniche convenzionali per la connessione alle reti elet- triche di Areti di impianti di produzione di energia elettrica e di impianti elettri-ci corrispondenti a clienti finali che immettono e prelevano energia dalle reti stesse scaturisce dalle seguenti considerazioni.
a) La connessione dell’impianto di utenza (produzione di energia o cliente finale) deve es- sere compatibile con le caratteristiche costruttive e di esercizio della rete interessata, in termini di efficienza, affidabilità e gestione.
b) La connessione dell’impianto di utenza non può determinare alcuna diminuzione delle prestazioni della rete rispetto ai valori stabiliti nel progetto della rete stessa o prescritti dalle norme (ad es. corrente di impiego, variazioni della tensione intorno al valore nomi- nale, qualità della tensione, ecc.).
c) Il progetto della connessione deve essere conforme agli standard di progettazione e di- mensionali stabiliti da Areti e che investono molteplici aspetti quali, ad es., schemi elettrici, unificazione dei materiali e degli impianti, telecontrollo, ecc.; la confor-mità è prescritta anche quando le prestazioni delle porzioni di rete sono esuberanti rispet-to ai parametri di esercizio.
d) Il territorio interessato è servito da una rete a tensione nominale 20 kV e da una rete a tensione nominale 150 kV. Sul medesimo territorio sono presenti anche: (a) una rete a tensione nominale 8,4 kV ed una rete a tensione nominale 60 kV, entrambe in via di su- peramento, in quanto progressivamente soppiantate rispettivamente dalle reti a 20 kV e 150 kV. Le richieste di connessione sono trattate con riferimento alle reti a tensione 20 kV e 150 kV, in dipendenza dalle caratteristiche dell’impianto di utenza. Pertanto, la rete a tensione nominale 60 kV – finora utilizzata solo per la trasmissione di energia – non è disponibile per la connessione di utenze, poiché prevista in dismissione a conclusione di progetti in corso e programmati a breve termine. La connessione alla rete a tensione 8,4 kV è effettuata solo qualora sussistano contemporaneamente le seguenti circostanze (sal- vo casi eccezionali e motivati): (1) la distanza tra l’impianto di utenza oggetto della ri- chiesta e la rete a tensione 20 kV sia notevolmente superiore alla distanza dalla rete a tensione 8,4 kV; (2) la dismissione della rete a tensione 8,4 kV sia prevista non prima di tre anni dalla richiesta; (3) le caratteristiche dell’impianto di utenza non richiedano la connessione diretta da cabina primaria; (4) la potenza di connessione sia inferiore a 500 kVA.
e) La connessione di un impianto alla rete a tensione 8,4 kV deve intendersi temporanea, in attesa di connessione definitiva alla rete a tensione 20 kV (o eccezionalmente alla rete a 150 kV, qualora intervengano richieste di aumenti della potenza di connessione oltre un dato limite). La proposta di soluzione tecnica deve esplicitamente indicare tale prospetti- va e indicare che, con l’accettazione della stessa soluzione, il richiedente si impegna e- spressamente a porre in essere, a propria cura e spese, ogni modifica e/o adeguamento del proprio impianto al fine di consentire il trasferimento di detto impianto dalla rete a ten- sione 8,4 kV alla rete a 20 kV.
In particolare, la richiesta di connessione per potenza, di immissione o prelievo, supe- riore a 30 MVA comporta l’interessamento del gestore della RTN. Non si esclude tuttavia che l’impianto di utenza possa essere connesso alla rete di distribuzione. E’ stabilito comunque il limite superiore di 50 MVA, al di sopra del quale si ritiene che la richiesta non possa essere accolta nell’ambito della rete di distribuzione, salvo casi eccezionali e motivati.
9.2. Scelta della tensione nominale
Si è individuato un valore di soglia per la potenza di connessione – pari a 10 MVA – che implica la connessione a reti con differente livello di tensione, ossia: connessione alla rete a tensione nominale 20 kV per potenza inferiore o uguale a 10 MVA; connessione alla rete a tensione nominale 150 kV per potenza superiore a 10 MVA.
Tuttavia, questa regola, che discende dalle soluzioni tecniche standard adottate da Areti per la realizzazione delle proprie reti, va considerata con la dovuta flessibi-lità, come appresso precisato, per adattarsi ad una casistica relativamente ampia e ad un con-testo territoriale che presenta peculiarità non comuni. Si nota, inoltre, che il valore 10 MVA coincide con quello indicato nella delibera n. 281/05 al fine di individuare il soggetto al quale deve essere obbligatoriamente inviata la richiesta di connessione.
Per potenze superiori a 10 MVA, e orientativamente fino a 50 MVA, qualora la realiz- zazione di linee e impianti a 150 kV non fosse possibile, o particolarmente onerosa, per ragio- ni dipendenti dal contesto urbano, la soluzione tecnica prevede la connessione alla rete a ten- sione 20 kV in due o più punti, ciascuno dei quali con potenza di connessione inferiore a 10 MVA. Una siffatta soluzione può essere proposta solo in quanto si dimostri essere complessi- vamente migliore rispetto alla naturale ipotesi di connessione alla rete a 150 kV e purché cia- scuna connessione alla rete 20 kV, considerata a sé stante, rientri in una delle soluzioni stan- dard.
Quanto alla scelta tra rete MT e rete BT, è stabilito il valore convenzionale di soglia di 80 kVA, a prescindere dal valore della tensione nominale della rete BT nell’area considerata (380 V ovvero 220 V). Per valori di potenza di connessione superiori a 80 kVA, la soluzione tecnica prevede la connessione alla rete a 20 kV, ovvero alla rete a 8,4 kV alle condizioni so- pra specificate, salvo le eccezioni dette più avanti.
Le richieste di connessione per potenza superiore a 80 kVA, esplicitamente formulate come richieste di connessione alla rete BT, vengono esaminate in riferimento alla rete MT e quindi rientrano nel campo di applicazione delle presenti MCC.
Viceversa, la richiesta di connessione per potenza superiore alla soglia in parola, esa- minata come implicita richiesta di accesso alla rete MT, può condurre, in particolari situazio- ni, ad una soluzione tecnica che prevede la connessione alla rete BT.
Se la soluzione tecnica prevede che la connessione sia effettuata in BT si applica la vi- gente normativa relativa alla BT.
La connessione alla rete BT di impianti aventi potenza di connessione superiore alla soglia indicata può essere motivata solo da esigenze di rispetto di norme di legge e norme tec- niche, quali, ad esempio, quelle inerenti alla sicurezza delle persone o alla tutela dei beni ar- chitettonici, oppure da comprovate esigenze di esercizio o di utilità generale. Tale possibilità è comunque esclusa nel caso di nuove edificazioni e di interventi radicali di ristrutturazione o riqualificazione di edifici esistenti.
Nella tabella seguente si riportano in forma sintetica le considerazioni sopra esposte.
Tabella 11 – Scelta della tensione per la connessione
Potenza di connessione (MVA) | Tensione nominale della rete (kV) | Tipologia impianto (1) |
≤ 10 | 20 | Produzione |
Prelievo | ||
> 10 | 150 | Produzione |
Prelievo |
(1) In conformità al precedente punto 5
La massima potenza di connessione per singolo punto di immissione o prelievo dalla rete MT dipende in particolare dalla tensione nominale della rete stessa e dalla portata in cor- rente delle linee elettriche interessate alla connessione. Il valore limite (superiore) di riferi- mento è fissato in 10 MVA, se la tensione nominale è 20 kV, ovvero 3 MVA se la tensione nominale è 8,4 kV. Un valore limite inferiore può essere stabilito qualora le linee elettriche interessate alla connessione siano costituite da rami aventi portata in corrente inferiore a quel- la massima corrispondente all’attuale normalizzazione o in altre particolari situazioni di rete elettrica.
9.3. Pianificazione dell’inserimento
L’inserimento di un nuovo impianto nella rete di distribuzione deve essere congruente con i programmi di sviluppo del sistema elettrico previsti da Areti nella zona in cui è ubicato l’impianto stesso.
L’individuazione dello schema d’inserimento e del punto di connessione alla rete esi- stente scaturiscono dall’analisi dei seguenti fattori:
a) tipologia di impianto per il quale è stato richiesto l’accesso alle infrastrutture di rete con riferimento all’immissione o al prelievo di energia elettrica;
b) potenza di connessione;
c) ubicazione dell’impianto da connettere;
d) livello di tensione al quale realizzare la connessione;
e) presenza, nella zona di interesse, di linee o cabine primarie esistenti e prospettive di svi- luppo;
f) funzione e capacità di trasporto della linea, in relazione alla massima portata in corrente, sulla quale effettuare la connessione;
g) disponibilità di connessione in cabina primaria ed eventuali possibilità di ampliamento;
h) margini di stabilità statica e dinamica della rete;
i) contributo alle correnti di corto circuito trifase e monofase a terra a seguito della connes- sione dell’impianto, in relazione alla dimensione e tipologia dello stesso;
j) caratteristiche tecniche delle linee e dei trasformatori AT/MT, in relazione alle variazioni della tensione di esercizio intorno al valore nominale in corrispondenza dei punti di con- segna;
k) affidabilità di esercizio della rete alla quale l’impianto è connesso.
In particolare, la connessione dell’impianto di utenza non deve ridurre la riserva di a- limentazione in caso di indisponibilità di un qualsiasi elemento di impianto di rete, ossia nella condizione (n – 1). L’elemento di impianto indisponibile può essere una qualsiasi linea o ca- bina elettrica, oppure un trasformatore AT/MT o un nodo primario della rete MT.
Nella valutazione degli elementi di cui sopra si fa riferimento, ove necessario, a condi- zioni di esercizio definite sulla base di dati storici.
A parità di altre condizioni tecniche, si tiene conto di eventuali difficoltà di rilascio delle autorizzazioni, da parte delle amministrazioni competenti, per la realizzazione di nuovi impianti per la connessione. Ove non sussistano ostacoli al rilascio di tali autorizzazioni, si adotta la soluzione che risulti meno pregiudizievole per il territorio, fermo restando il perse- guimento della massima economia.
I criteri specificati al presente punto si applicano anche alla modifica o rifacimento di connessione esistente.
9.4. Limitazioni non permanenti alla potenza di connessione
La soluzione tecnica per la connessione può prevedere limitazioni temporanee alla po- tenza di connessione in prelievo e/o in immissione.
Le limitazioni possono riguardare solo la fase iniziale dell’esercizio, in relazione ai tempi occorrenti per l’esecuzione di lavori di adeguamento delle reti elettriche esistenti; in tal caso Areti può stabilire uno o più periodi a ciascuno dei quali è associato un va-lore limite della potenza di scambio inferiore alla potenza di connessione indicata nella richie-sta di accesso alle infrastrutture di rete.
Limitazioni alla potenza di connessione possono essere stabilite anche nell’esercizio ordinario (superata la fase iniziale) in relazione a particolari schemi di esercizio della rete di distribuzione, diversi da quello normalmente adottato per la maggior parte del tempo, al fine di garantire la sicurezza e affidabilità del sistema elettrico e/o evitare sollecitazioni alle linee, trasformatori, ecc. superiori a quelle ammissibili.
9.5. Progettazione della connessione
I criteri generali sulla base dei quali Areti definisce gli schemi di con-nessione alla rete di distribuzione sono riportati nel seguito:
a) lo schema deve rendere sicuri l’esercizio e la manutenzione sia dell’impianto di utenza che della rete alla quale risulta collegato;
b) ai fini dell’esercizio e della manutenzione, lo schema deve assicurare la chiara separazio- ne funzionale e fisica fra l’impianto di utenza e la rete, minimizzando l’impatto sulle mo- dalità operative di conduzione delle due tipologie di impianti;
c) lo schema da adottare deve essere quello che minimizza l’impatto tecnico/economico sia sulla rete che sull’impianto di utenza da connettere;
d) lo schema deve assicurare la misurazione, nei punti di consegna, dell’energia scambiata e la disponibilità della misura a tutti i soggetti interessati;
e) lo schema non deve diminuire la disponibilità della porzione di rete interessata dalla con- nessione e deve consentire, in caso di guasto all’impianto di utenza, l’esclusione dello stesso col minimo danno per la rete (conformità dell’impianto di utenza alla delibera n. 247/05);
f) la portata in corrente delle linee elettriche e delle apparecchiature costituenti l’impianto di rete per la connessione deve essere tale da non degradare le prestazioni della rete; se sono previste opere di potenziamento della rete esistente, detta portata deve essere uguale o superiore alla portata prevista per la rete da potenziare.
10. IMPIANTI IN ALTA TENSIONE
10.1. Premessa
Nel presente documento, per alta tensione si intende il livello unificato 150 kV. Come si è detto, sebbene siano ancora in esercizio linee e stazioni elettriche a tensione 60 kV, di norma è esclusa la possibilità di utilizzare tali impianti per l’accesso alle infrastrutture di rete, in quanto i piani di sviluppo di Areti prevedono la graduale dismissione delle strutture di rete a 60 kV e la sostituzione di queste con linee e cabine a 150 kV.
10.2. Criteri di inserimento
L’inserimento di nuovi impianti nella rete di distribuzione AT, nel rispetto della piani- ficazione della stessa, deve rispondere ai criteri di corretto e sicuro funzionamento locale e
globale della rete, di qualità del servizio per tutti i clienti e di efficienza, nonché al miglior compromesso tecnico-economico. Saranno pertanto analizzate le opportunità di inserimento in relazione alla vicinanza di linee o cabine primarie esistenti.
In linea di principio si distinguono i seguenti schemi di inserimento convenzionali:
Tabella 12 – Schemi di inserimento su rete AT
Inserimento su linee esistenti | in entra-esce |
in derivazione a T | |
Inserimento su cabine primarie esistenti | in entra-esce |
in antenna |
10.3. Schemi di inserimento convenzionali
10.3.1. Inserimento su linea esistente
A) Inserimento in entra-esce
Per inserimento in entra-esce si intende l’inserimento di una stazione di consegna su una linea elettrica esistente, aerea o in cavo sotterraneo, in modo da generare due soli tronchi di linea afferenti a due cabine primarie di connessione diverse.
Se la linea aerea esistente è del tipo a semplice terna di conduttori, l’inserimento è rea- lizzato con due rami di linea a semplice terna aventi caratteristiche compatibili con i criteri di inserimento. L’impiego di un ramo di linea a doppia terna, è ammesso, in alternativa, solo qualora lo stato dei luoghi o il complesso dei vincoli territoriali non consenta la realizzazione di due terne separate, oppure se espressamente prescritto dalle amministrazioni competenti in- terpellate nel procedimento di autorizzazione. Pertanto, le nuove linee devono essere realizza- te, per quanto possibile, in modo da consentire la manutenzione ad una terna con l’altra terna in tensione, ovvero senza necessità di togliere tensione all’impianto di utenza. Risulta eviden- te che tali scelte, influenzando la continuità del servizio, potranno scaturire da necessità del gestore o da esigenze specifiche del richiedente.
Nella figura 1 (alla fine del testo) è riportato lo schema di inserimento in entra-esce su linea esistente.
Lo schema di inserimento in entra-esce è considerato quale schema ordinario prefe- renziale e quindi va adottato ovunque sia possibile. Altri schemi qui definiti possono trovare applicazione solo qualora sia dimostrato che lo schema in entra-esce non può essere impiega- to.
B) Inserimento rigido in derivazione a T
Per inserimento rigido in derivazione a T si intende l’inserimento, mediante una deri- vazione da una linea aerea esistente, di un ramo di linea con un solo stallo nell’estremo lato impianto da connettere.
Il collegamento a T rigido, pur essendo il più semplice ed economico da realizzare, ri- duce l’affidabilità della rete AT di distribuzione ed offre una continuità del servizio inferiore; pertanto, questo schema è adottato solo qualora non sia possibile ricorrere ad altri schemi di connessione, e comunque il suo impiego è limitato ad impianti con potenza di connessione in- feriore a 20 MVA.
Non è consentita, tra due cabine primarie, più di una derivazione rigida a T per la con- nessione di nuovi impianti. Pertanto, se una derivazione è già presente al momento della ri- chiesta di connessione, la soluzione tecnica deve essere del tipo in entra-esce. Inoltre la linea elettrica deve essere aerea, a meno che in sede di autorizzazione sia espressamente prescritto l’impiego di cavi sotterranei. La lunghezza della linea derivata deve essere compatibile con i criteri sopra richiamati.
Nella figura 2 è riportato lo schema relativo all’inserimento in derivazione a T rigido.
10.3.2. Inserimento su cabine primarie esistenti
A) Inserimento in entra-esce
Tale schema consiste nell’inserimento di una stazione di connessione collegata con due nuove linee alimentate da due cabine primarie esistenti. Tale schema può essere assimila- to, a meno del numero di stalli dedicati in cabina primaria e della estensione delle linee di connessione, a quello riportato in fig. 1.
B) Inserimento in antenna
Per inserimento in antenna si intende uno schema nel quale l’impianto di utenza è con- nesso mediante una linea alimentata da una cabina primaria esistente attraverso uno specifico stallo.
L’inserimento in antenna, in quanto non ridondante, riduce l’affidabilità della rete AT di distribuzione ed offre una continuità del servizio inferiore; pertanto, questo schema è adot- tato solo qualora non sia possibile ricorrere ad altri schemi di connessione, e comunque il suo impiego è limitato ad impianti con potenza di connessione inferiore a 20 MVA. Inoltre la li- nea elettrica deve essere aerea, a meno che in sede di autorizzazione sia espressamente pre- scritto l’impiego di cavi sotterranei.
In caso di ulteriori sviluppi di rete, il richiedente si rende disponibile a cedere le aree necessarie e ad adeguare i propri impianti al fine di consentire ad Areti di rea-lizzare gli sviluppi medesimi.
Non è consentito avere più di un inserimento per cabina primaria.
10.4. Schemi di connessione
10.4.1. Criteri di connessione
Si ricorda che l’impianto di rete per la connessione è costituito dalle infrastrutture ne- cessarie per collegare l’impianto di utenza alla rete esistente.
La scelta dello schema di connessione è condizionata da quella relativa allo schema di inserimento. Lo schema di connessione può essere sostanzialmente caratterizzato dai sistemi di sbarra in relazione ai quali si distinguono:
a) schemi con assenza di sbarra;
b) schemi a semplice sbarra.
10.4.2. Schemi di connessione
A) Sistema a semplice sbarra
Tale schema di connessione fa riferimento all’inserimento in entra-esce ed è valido per la connessione di “n” stalli dello stesso utente.
Nella figura 4 sono rappresentate diverse soluzioni, relative a tale sistema, che si diffe- renziano nel numero degli organi di manovra e di interruzione, anche in relazione ai diversi tipi di apparecchiatura prefabbricata disponibili sul mercato.
B) Assenza di sbarra
L’assenza di sbarra è prevista nel solo caso in cui una linea di arrivo corrisponda ad un solo stallo dell’impianto di utenza direttamente connesso, ovvero nella ipotesi di schema di inserimento in antenna (fig. 5). Tale schema corrisponde a soluzioni tecniche di inserimento che, come detto sopra, possono essere proposte solo qualora non siano adottabili le soluzioni più appropriate che prevedono la doppia alimentazione.
La soluzione tecnica prevede espressamente la disponibilità del richiedente a passare ad altro schema migliorativo per esigenze di rete e quindi a prevedere in fase di prima realiz- zazione idonei spazi nella stazione di connessione.
10.4.3. Organi di manovra e interruzione
La definizione e la scelta di differenti organi di manovra e di interruzione, nell’ambito di uno schema di connessione, competono ad Areti e questo può determinare un miglioramento delle prestazioni in termini di flessibilità e/o una variazione dei costi di realiz- zazione dello schema stesso.
Schemi più complessi, rispetto a quelli indicati nel presente documento, possono esse-re adottati da Areti per aumentare la flessibilità di esercizio ovvero la disponibi-lità dell’impianto del produttore e/o della connessione alla rete.
10.5. Soluzioni tecniche convenzionali per la connessione
Nel presente paragrafo sono indicate le diverse soluzioni convenzionali per la connes- sione in relazione alla tipologia di impianto ed alla potenza di connessione.
La tabella seguente riassume le possibili soluzioni, fermo restando che la scelta è effet- tuata di volta in volta secondo i criteri di priorità sopra esposti (il significato delle sigle adope- rate si evince dagli schemi riportati nelle figure sopra menzionate).
Tabella 13 – Riepilogo soluzioni tecniche convenzionali per la connessione (rete AT)
Tipologia impianto | Potenza di connessione [MVA] | Tensione [kV] | Schema | |
Produzione | 10-20 | 150 | IA, IEU, ICP1-2 | CA, CEU1-2-3-4 |
20-50 | 150 | IEU, ICP1-2 | CEU1-2-3-4 | |
Prelievo | 10-20 | 150 | IA, IEU, ICP1-2 | CA, CEU1-2-3-4 |
20-50 | 150 | IEU, ICP1-2 | CEU1-2-3-4 |
10.6. Separazione delle attività di distribuzione dalle attività del richiedente
10.6.1. Caratteristiche dell’impianto ai fini delle attività di distribuzione
A) Controllo ed esclusione rapida per protezione
L’impianto del richiedente deve poter essere sezionato dalla rete di distribuzione e sorpassabile in tempi che dipendono dall’importanza della rete stessa, dagli indici di disali- mentazione sostenibili e dalle esigenze degli altri clienti della rete.
Per la funzionalità della rete e dell’impianto di utenza si devono individuare:
a) interruttori generali in grado di escludere l’intero impianto del richiedente dalla rete di distribuzione, senza interessare elementi della rete stessa;
b) interruttori d’interfaccia in grado di assicurare la separazione di una porzione dell’impianto del richiedente (generatori e carichi) permettendo il loro funzionamento in modo separato;
c) interruttori di generatore in grado di escludere dalla rete di distribuzione i singoli gruppi di generazione.
È ammesso che, in relazione al particolare schema, più funzioni siano assolte dallo stesso interruttore.
B) Sezionamento
Il sezionamento ed il riferimento ad una sbarra della rete di distribuzione sono operati esclusivamente da Areti, al fine di garantire la continuità del servizio alla rete stessa o ad altri clienti.
Il richiedente può operare il sezionamento del proprio impianto mediante organi dedi-
cati.
C) Sorpasso
Il sorpasso (o by-pass) non è obbligatorio e può escludere l’impianto anche in un pun- to diverso dal punto di consegna, senza esclusione di impianti di altri clienti o diminuzioni
di sicurezza della rete. Il sorpasso è operato da Areti.
10.7. Aspetti esecutivi
La stazione di consegna è la stazione realizzata per connettere l’impianto del richie- dente; in essa può non essere presente un sistema di sbarre (es: nella derivazione a T rigido IA), ovvero l’impianto di consegna può essere previsto come estensione di un impianto pree- sistente (es. ICP).
All’interno dell’impianto sono collocati uno o più confini di proprietà, che separano la proprietà di Areti da quelle di uno o più clienti. L’individuazione di tali confini è indispensabile per la definizione delle competenze inerenti alla realizzazione della connes- sione, delle responsabilità in materia di manutenzione e garanzia reciproca delle prestazioni, oltre che della sicurezza.
In casi particolari i confini di proprietà possono non coincidere con i confini di compe- tenza funzionale che, ai fini delle regole tecniche di connessione, interessano la separazione tra attività di Areti e attività del richiedente.
Sono funzionalità in carico al gestore della rete di distribuzione almeno il controllo della connessione circuitale, la misura commerciale, il telecontrollo e la protezione.
Nella stazione di consegna, è individuato l’impianto di consegna vero e proprio, costi- tuito dal complesso delle apparecchiature e degli organi necessari per realizzare la continuità circuitale tra l’impianto e la rete.
L’impianto del richiedente è costituito da sistemi di sbarra, linee, impianti utilizzatori e generatori di proprietà del richiedente stesso, strumentali alla propria attività.
L’impianto di utenza può interfacciarsi con la stazione di consegna tramite moduli ti- pici in relazione alla tipologia dello stesso.
Fa parte dell’impianto di consegna il fabbricato messo a disposizione del gestore dal richiedente ed adibito esclusivamente all’alloggiamento di apparecchiature e servizi strumen- tali alle misure, al controllo ed alla gestione dell’impianto di consegna.
Il punto di consegna è ubicato nell’impianto di consegna.
11. IMPIANTI IN MEDIA TENSIONE
11.1. Premessa
Per media tensione si intende il livello unificato 20 kV ed eccezionalmente, come det- to sopra, il livello 8,4 kV. La soluzione tecnica per la connessione prevede di regola l’interessamento della rete a tensione 20 kV. L’eventuale connessione alla rete a tensione 8,4 kV è subordinata al verificarsi delle condizioni poste al precedente punto 9.1.
11.2. Criteri di inserimento
I criteri di inserimento di nuovi impianti nella rete di distribuzione AT, precedente- mente esposti, sono evidentemente validi anche per la connessione di impianti alle reti a me- dia tensione, nell’ambito della quale si distinguono le seguenti tipologie di inserimento:
Tabella 14 – Schemi di inserimento su rete MT
Inserimento su linee esistenti | in entra-esce |
in derivazione a T | |
Inserimento su cabine secondarie esistenti | in derivazione da CS adiacente |
in antenna | |
Inserimento su cabine primarie esistenti | in entra-esce |
in antenna |
11.3. Schemi di inserimento
11.3.1. Inserimento su linea esistente
A) Inserimento in entra-esce
Per inserimento in entra-esce si intende l’inserimento di una cabina secondaria di con- segna su una linea esistente, aerea o in cavo sotterraneo, in modo da generare due soli tronchi di linea afferenti a due cabine secondarie esistenti. Dal punto di vista costruttivo, si fa sempre riferimento ad una linea esistente del tipo in cavo sotterraneo, poiché anche nei rari casi di presenza di linea aerea, la cabina di consegna è realizzata con apparecchiatura prevista per connessione alla rete in cavi.
Nella fig. 6 allegata è rappresentato lo schema di inserimento in entra-esce su linea e- sistente.
Tale soluzione è l’unica da considerare quando l’impianto di utenza si trovi in prossi- mità di una linea esistente e la potenza di connessione sia tale da non richiedere la connessio- ne diretta alle sbarre della cabina primaria.
B) Inserimento rigido in derivazione a T
Tale inserimento consiste nella derivazione da una linea aerea esistente, di un tronco di linea che termina sull’impianto di utenza. Tale schema, rappresentato in fig. 7, in relazione ai limiti impiantistici e di esercizio precedentemente esposti, nonché alla tipologia della rete MT, prevalentemente in cavo interrato, trova applicazione esclusivamente negli ambiti a me-dia e bassa concentrazione, ossia, in pratica, nelle aree periferiche del territorio servito da Areti.
Tale schema può essere proposto come soluzione temporanea qualora non sia da subi- to realizzabile la connessione in entra-esce, e alle seguenti condizioni:
a) la lunghezza della linea derivata deve essere inferiore a 300 m;
b) la potenza di connessione non deve essere superiore a 500 kVA;
c) non è consentita, per ogni linea sottesa tra due cabine primarie, più di una derivazione ri- gida a T per la connessione di nuovi impianti;
Il richiedente deve prevedere in fase di prima realizzazione idonei spazi nella cabina secondaria di connessione, al fine di consentire ad Areti di realizzare successivi sviluppi della rete, allorché si rendano necessari. Inoltre, il richiedente si impegna ad adeguare i propri impianti in conseguenza della trasformazione dello schema da antenna ad entra-esce.
11.3.2. Inserimento su cabina secondaria esistente
A) Inserimento in derivazione da cabina secondaria adiacente
Per inserimento in derivazione da cabina secondaria adiacente si intende il collega- mento di un nuovo impianto di utenza al quadro MT, normalmente da ampliare o sostituire, della cabina secondaria esistente con linea interposta di lunghezza limitata di proprietà del ri- chiedente (fig. 8).
Di norma tale soluzione è applicabile quando una cabina secondaria esistente si trovi al confine dell’area individuata per la realizzazione del nuovo impianto di utenza, oppure quando il richiedente, stante la breve distanza tra la cabina esistente e l’area in parola, sia di- sponibile a stabilire il punto di scambio in adiacenza alla cabina stessa. In questo secondo ca- so, il richiedente provvede a realizzare un locale, destinato ad accogliere le proprie apparec- chiature per la connessione, in adiacenza alla cabina esistente. Questa soluzione è da ritenere in sostanza assimilabile ad una soluzione in entra-esce da linea esistente.
B) Inserimento in antenna
Tale schema, rappresentato in fig. 9, consiste nella derivazione da una cabina seconda- ria esistente, di un tronco di linea che termina sull’impianto di utenza. Tale soluzione, in ra- gione dei limiti di esercizio, trova applicazione con le stesse limitazioni dette sopra per la de- rivazione in antenna da linea aerea esistente.
Il richiedente deve prevedere in fase di prima realizzazione idonei spazi nella cabina secondaria di connessione, al fine di consentire ad Areti di realizzare successivi
sviluppi della rete, qualora si rendano necessari. Inoltre, il richiedente si impegna ad adeguare i propri impianti in conseguenza della trasformazione dello schema, da antenna ad entra-esce.
11.3.3. Inserimento su cabine primarie esistenti
A) Inserimento in entra-esce
Tale schema, rappresentato in fig. 10, consiste nell’inserimento di una cabina seconda- ria di consegna, alimentata con due nuove linee uscenti da una o due cabine primarie esistenti. Nel caso le cabine primarie siano distinte, si ricade nella soluzione standard in entra-esce. Nel caso le linee siano attestate alla stessa cabina primaria si realizza uno schema “a petalo”; tale soluzione è da considerare temporanea e da far evolvere nel più breve tempo possibile verso la soluzione standard.
Questa soluzione è l’unica consentita per impianti di produzione o impianti che alter- nativamente immettono e prelevano energia elettrica aventi potenza di connessione (immis- sione) superiore a 3 MVA. In tal caso le linee elettriche MT sono dedicate.
B) Inserimento in antenna
Per inserimento in antenna si intende l’inserimento di una cabina secondaria di con- nessione alimentata, tramite linea dedicata, da uno stallo del quadro MT della cabina primaria esistente. Tale schema è rappresentato nella fig. 11.
11.4. Schemi di connessione
Gli schemi di connessione, relativi alle modalità di inserimento precedentemente espo- ste, derivano da diverse composizioni di scomparti MT “di linea” e “ di connessione”, sia per l’ampliamento dei quadri MT nelle cabine primarie o secondarie esistenti, sia per la realizza- zione di quelli dedicati nelle cabine secondarie di connessione.
Tali schemi sono rappresentati nelle figure 12/a e 12/b.
11.5. Soluzioni tecniche convenzionali per la connessione
Nel presente paragrafo sono indicate le diverse soluzioni tecniche convenzionali per la connessione in relazione alla tipologia di impianto ed alla potenza di connessione.
La tabella seguente riassume le possibili soluzioni, fermo restando che la scelta è effet- tuata di volta in volta secondo i criteri di priorità sopra esposti (il significato delle sigle adope- rare si evince dagli schemi riportati nelle figure sopra menzionate).
Tabella 15 – Riepilogo soluzioni tecniche convenzionali per la connessione (rete MT)
Tipologia impianto | Potenza di connessione [MVA] | Tensione [kV] | Schema | |
Produzione | Smin − 0,5 | 00 | XXX, XXX, XXX0-0, XXX, XXXX | XXX, XXX, XXX0-0, CCP, CCPA |
0,5 − 3 | 20 | IEU, ICS1-2, ICP, ICPA | CEU, CCS1-2, CCP, CCPA | |
3 − 10 | 20 | ICP | CCP | |
Prelievo | Smin − 0,5 | 00 | XXX, XXX, XXX0-0, XXX, XXXX | XXX, XXX, XXX0-0, CCP, CCPA |
0,5 − 10 | 20 | IEU, ICS1-2, ICP, ICPA | CEU, CCS1-2, CCP, CCPA |
Areti
Pianificazione Reti, Regolazione e Commerciale Unità Pianificazione
12. COSTI MEDI DELLE SOLUZIONI TECNICHE CONVENZIONALI
I costi unitari medi relativi alle soluzioni tecniche convenzionali adottate da Acea Di- stribuzione per la realizzazione degli impianti di rete per la connessione sono indicati nell’allegato n. 3.
Tali costi sono indicativi, in quanto i costi effettivi di ciascun impianto dipendono da diversi fattori, come di seguito sommariamente riferito.
− I prezzi unitari riconosciuti da Areti per forniture di materiali e appalti di
lavori variano nel tempo in relazione ai costi della manodopera e delle materie prime; i-
noltre, i ribassi di gara offerti dalle ditte fornitrici e appaltatrici presentano un intervallo di variazione relativamente ampio.
− Il costo dei lavori edili per la posa in opera di cavi elettrici nel sottosuolo dipende dal tipo di pavimentazione stradale, dalla preesistenza di altri servizi a rete, da esigenze varie di tutela di interessi pubblici (mobilità, beni archeologici, ecc.), dalla qualità e quantità dei
materiali edili impiegati di volta in volta e da altri elementi ancora.
− Il costo delle linee elettriche aeree dipende dalle caratteristiche del territorio e in particola- re: (a) la presenza di edifici e infrastrutture obbliga a seguire tracciati con numerose de- viazioni e all’uso di sostegni relativamente alti; (b) gli enti e autorità coinvolti nel proce-
dimento di autorizzazione possono prescrivere l’impiego di tecnologie aventi minore im- patto ambientale e/o la realizzazione di opere di mitigazione; (c) i tracciati possono inte- ressare suoli aventi alto valore commerciale, con conseguiti maggiori costi per le servitù di elettrodotto.
− La presenza di aree naturali protette e aree urbanizzate, ovvero la presenza diffusa di altre infrastrutture, incidono sul progetto, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: (a) la esecuzione di scavi (per la posa in opera di cavi elettrici) in siti di interesse archeologico
può essere soggetta a particolari prescrizioni da parte della Soprintendenza archeologica (ad es. esecuzione di scavi a mano anziché con mezzi meccanici; (b) lo stato dei luoghi può comportare l’impiego di materiali e/o lavorazioni con tempi rispettivamente di ap- provvigionamento ed esecuzione maggiori.
Stante la predetta variabilità dei costi unitari, il costo di un determinato impianto di re- te per la connessione può essere individuato solamente con il preventivo di massima e/o ese- cutivo.
I costi unitari medi comprendono ogni onere che Areti sostiene per la realizzazione degli impianti, e quindi: acquisto di materiali, prestazioni di appaltatori, presta-zioni di servizi (direzione lavori, coordinamento ai fini della sicurezza in cantiere, ecc.), costo del personale, canone di occupazione del suolo pubblico e altri oneri economici imposti per legge o regolamento locale. Sono esclusi i costi per espropri e servitù di elettrodotto, i costi per eventuali speciali indagini archeologiche, nonché quelli per le opere edili accessorie (re- cinzioni, pavimentazioni, manufatti) ed eventuali opere speciali (ad es. fondazioni speciali).
I costi unitari medi indicati nel presente documento sono al netto di IVA. Il richiedente è soggetto all’IVA nella misura di legge.
Areti si riserva di aggiornare i costi unitari medi, con cadenza annuale (o in occasione di altre modifiche), in base all’andamento dei prezzi di mercato e sulla base di ogni evento che possa significativamente incidere sui costi stessi.
Areti
Pianificazione Reti, Regolazione e Commerciale Unità Pianificazione
13. IMPIANTI DI RETE PER LA CONNESSIONE CHE POSSONO ESSERE PROGETTATI E REALIZZATI DAL RICHIEDENTE
Di regola Areti progetta e realizza in proprio gli impianti di rete per la
connessione. Per l’esecuzione di tali attività è indispensabile una adeguata organizzazione in termini di risorse umane proprie, imprese qualificate, procedure per l’affidamento dei lavori e il controllo dell’esecuzione, gestione della sicurezza in cantiere, ecc.
Sono considerate impianto di rete per la connessione le linee che collegano la rete di distribuzione esistente al sito dell’impianto di utenza. Fa eccezione il caso di linea dedicata per l’alimentazione in antenna o in entra-esce quando la consegna è effettuata a monte della linea stessa (tale soluzione peraltro riveste carattere eccezionale).
In particolare l’impianto di rete per la connessione termina nel punto di consegna, in- dividuabile nei morsetti lato utente del sezionatore, o dell’apparecchiatura (comprendente i riduttori di misura, ove previsto dalla normativa vigente o dagli accordi tra le parti), che con- sente la separazione metallica tra impianto di rete e di utenza per la connessione. Tale punto di consegna è collocato comunque a valle delle apparecchiature e dei collegamenti che con- sentono l’esercizio della rete di distribuzione indipendentemente dall’impianto di utenza.
Gli impianti di rete per la connessione che possono essere progettati e realizzati dal ri- chiedente, su istanza di questi formulata come previsto nelle presenti MCC, sono individuati come segue, fatto salva la norma di cui all’Allegato A, comma 12.1 (relativa ai soli impianti di produzione da fonti rinnovabili):
a) impianti MT, limitatamente alla connessione di impianti di produzione con potenza di connessione superiore a 3 MVA (impianto dedicato);
b) impianti MT relativi a clienti finali con potenza di connessione rilevante per i quali Areti
reputi opportuno accordare la connessione dedicata (in genere superiore a 6 MVA);
c) impianti AT, limitatamente alle opere edili e impianti ausiliari (piazzale, fondazioni, fab- bricato, recinzione, impianto di terra, ecc.), nonché ad eventuali opere edili speciali per la costruzione delle linee elettriche (manufatti di attraversamento, muri di contenimento, la- vori di sbancamento e protezione, ecc.); è escluso qualsiasi lavoro o fornitura inerente al- la realizzazione di linee elettriche aeree.
Per la connessione alla rete MT il richiedente mette a disposizione di Areti un idoneo locale per l’installazione delle apparecchiature di consegna, come stabilito al successivo p. 18.
Gli impianti di rete per la connessione realizzati dal richiedente la connessione sono resi disponibili, a titolo gratuito, ad Areti per il collaudo e successiva accetta-zione ed avviamento all’esercizio, salvo quanto previsto nelle presenti MCC qualora detti im-pianti siano ritenuti non collaudabili.
14. PRESCRIZIONI PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI RETE PER LA CONNESSIONE A CURA DEL RICHIEDENTE
Qualora il richiedente si avvalga della facoltà di cui al precedente punto 7, lettere a) e b), in base alle quali egli progetta e realizza, in tutto o in parte, gli impianti di rete per la con- nessione, si applicano le seguenti prescrizioni.
L’impianto di rete per la connessione deve essere conforme a quanto stabilito nella so-luzione tecnica minima di dettaglio elaborata da Areti ed accettata dal richie-
Areti
Pianificazione Reti, Regolazione e Commerciale Unità Pianificazione
dente, nonché alle eventuali prescrizioni dettate dalle amministrazioni interpellate nel proce- dimento di autorizzazione ed alle norme tecniche e di legge applicabili.
La progettazione e realizzazione di cui sopra deve essere regolata da uno specifico ac-cordo tra Areti e richiedente (anche incluso contratto per la connessione). Tale accordo fissa le condizioni tecniche per la progettazione, la realizzazione e il collaudo, nonché la gestione della rete interessata alla connessione, in aderenza ai seguenti principi generali.
a) Il richiedente elabora il progetto esecutivo delle opere da realizzare e lo sottopone ad Areti per approvazione, almeno 30 giorni solari prima dell’inizio dei lavori, per connessione alla rete MT, e almeno 60 giorni prima dell’inizio dei lavori, per connes- sione alla rete AT.
b) Il progetto è costituito dagli elaborati specificati nell’allegato 4 al presente documento, e comunque include ogni elaborato necessario a rappresentare anche nei dettagli le opere da realizzare.
c) I lavori devono essere affidati ad una impresa specializzata, selezionata tra le imprese qualificate da Acea per l’affidamento di lavori analoghi. A tal fine il richiedente inoltra ad Acea S.p.A. specifica richiesta, a mezzo posta, per ottenere l’elenco delle imprese qualificate. Il richiedente comunica ad Areti, prima dell’inizio dei lavori, le generalità dell’impresa alla quale sono affidati i lavori.
d) Il rapporto tra il richiedente e l’impresa selezionata per l’esecuzione dei lavori è regolato da apposito contratto, la cui articolazione deve essere conforme a quanto indicato nell’allegato 5 al presente documento.
e) La progettazione e la realizzazione delle opere devono essere conformi in tutto agli stan- dard correnti in uso presso Areti. A tal fine Areti comunica al richiedente i dati necessari, anche mediante invio di documenti di normalizzazione in-terna, riferimenti a norme generali, ecc. I materiali approvvigionati dal richiedente devo-no essere sottoposti alle stesse prove e collaudi stabiliti per gli acquisti diretti da parte di Acea e devono avere gli stessi marchi.
f) I lavori hanno inizio solo se autorizzati dalle amministrazioni competenti e approvati da Areti; essi devono essere pienamente conformi al progetto approvato. E-ventuali varianti, anche minime, devono essere preventivamente sottoposte ad Areti e da questa espressamente autorizzate.
g) Areti ha diritto di sorvegliare l’esecuzione dei lavori sotto la responsabilità del richiedente, anche mediante visite in cantiere, acquisizione di documentazione o al-tro.
h) Il richiedente, nell’esecuzione dei lavori per realizzare gli impianti di rete per la connes- sione, assume il ruolo di committente e responsabile dei lavori ai sensi del decreto legi- slativo 494/1996 e successivi aggiornamenti; conseguentemente, gli obblighi e responsa- bilità di cui al medesimo decreto sono ricondotti in capo al richiedente.
i) L’accordo di cui sopra stabilisce le cause di inadempienza e inidoneità del richiedente e- secutore dei lavori le quali fanno cessare il diritto del richiedente stesso di proseguire nell’esecuzione delle opere, a garanzia della buona riuscita degli impianti per la connes- sione. Tra le cause suddette sono comprese: l’inosservanza grave o ripetuta delle norme per la sicurezza dei lavoratori, l’esecuzione in difformità dal progetto, la colpa grave, la frode, la mancanza o perdita della capacità tecnico-organizzativa o dei requisiti economi- co-finanziari. In caso di decadenza del diritto del richiedente ad eseguire i lavori, Areti subentra nell’esecuzione e addebita al richiedente stesso ogni eventuale
maggiore onere, avvalendosi, ove occorra, della fideiussione di cui alle condizioni eco- nomiche.
j) L’esecuzione di lavori che richiedono il preventivo fuori servizio di parti della rete di di- stribuzione esistente o che comunque incidono sull’esercizio della rete stessa devono es- sere concordati con congruo anticipo. Ogni manovra o lavoro sulla rete di distribuzione esistente è effettuato esclusivamente dal personale di Areti e soggetto alle procedure e norme relative alla prevenzione del rischio elettrico.
k) A lavori ultimati il richiedente aggiorna la documentazione del progetto esecutivo in con-formità a quanto effettivamente eseguito (“conforme all’eseguito”) e la invia ad Areti.
l) L’ultimazione dei lavori è comunicata dal richiedente ad Areti, che proce-de al collaudo dei lavori stessi. Le opere realizzate dal richiedente possono entrare in e-sercizio solo se il collaudo è positivo. In caso di collaudo positivo, ma con prescrizioni, il richiedente è obbligato ad eseguire le modifiche, sostituzioni, integrazioni o altro pre-scritte dal collaudatore, entro il termine che sarà stabilito. In caso di opere non collauda-bili, il richiedente è obbligato a demolire gli impianti e a ripristinare lo stato dei luoghi, mentre Areti realizza gli impianti di rete per la connessione, sempre che sia confermata l’esigenza.
In caso di collaudo positivo, il richiedente esecutore degli impianti di rete stipula una polizza assicurativa a favore di Areti, della durata di cinque anni a partire dalla data del verbale di collaudo favorevole, a garanzia della buona esecuzione delle opere. La po-lizza ha il fine di tenere indenne Areti dai costi che la stessa potrebbe dover so-stenere per eventuali vizi occulti o difetti non riscontrati al momento della presa in carico de-gli impianti.
Gli impianti di rete per la connessione realizzati dal richiedente sono resi disponibili, a titolo gratuito ad Areti e da questa presi in carico mediante apposito verbale di consegna. Ai fini della presa in carico, da parte di Areti, degli impianti realizza-ti dal richiedente, al termine dei lavori il richiedente stesso dovrà consegnare la documenta-zione tecnica richiesta da Areti e quella relativa alle eventuali autorizzazioni e concessioni ottenute direttamente, nonché la polizza assicurativa di cui al punto precedente.
15. DEFINIZIONE DEI CONFINI FUNZIONALI E DI PROPRIETÀ
Le attività elettriche di distribuzione devono essere nettamente separate da quelle svol- te dal richiedente.
I confini funzionali e di proprietà devono essere definiti conformemente a quanto ri- portato nel presente paragrafo.
L’individuazione dei confini per la competenza funzionale è effettuata in base ai se- guenti criteri:
a) controllo della continuità circuitale della rete di distribuzione da parte di Areti, ottenuto attraverso sezionatori, interruttori e gestione dei sistemi di sbarre, indi- pendentemente dall’impianto di utenza;
b) chiarezza dei rapporti intercorrenti tra Areti e gli altri esercenti gli impianti nel sito di connessione;
c) chiara individuazione delle responsabilità inerenti alla conduzione e alla manutenzione di ogni singola apparecchiatura o elemento di impianto;
d) mantenimento della connessione operativa nelle condizioni ammesse di funzionamento della rete e dell’impianto di utenza, con particolare riguardo agli standard realizzativi e al coordinamento dei sistemi di protezione;
e) mantenimento dei flussi informativi tra Areti e cliente o produttore connes-
so (per esempio: monitoraggio, misure, conteggi, taratura e verifica delle protezioni) al fine di assicurare il corretto e sicuro funzionamento del sistema elettrico.
Il confine di proprietà è individuato di regola nel punto di prelievo o immissione.
Tuttavia, la soluzione tecnica relativa ad ogni singola richiesta di connessione può contenere indicazioni specifiche sul limite dei confini funzionali e di proprietà.
16. PRESCRIZIONI TECNICHE PER GLI IMPIANTI DI UTENZA
La progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti elettrici del richiedente de- vono essere conformi alle norme tecniche e di legge ad essi applicabili. In particolare devono essere osservate le norme CEI e CEI EN. Devono inoltre essere applicate le prescrizioni tec-niche contenute nei documenti di normalizzazione elaborati da Areti, nonché le prescrizioni che possono essere indicate nella soluzione tecnica.
Nel caso di nuove connessioni gli impianti di utenza devono avere i requisiti tecnici stabiliti nella delibera dell’Autorità n. 247/04 per avere accesso agli indennizzi previsti dalla stessa delibera.
Pertanto, la sezione ricevitrice dell’impianto di utenza da connettere alla rete AT deve essere conforme a quanto di seguito specificato.
a) dispositivo generale (DG) costituito da un interruttore e da un sezionatore;
b) protezioni generali in grado di discriminare i guasti che si manifestano a valle del dispo- sitivo generale;
c) taratura delle protezioni generali effettuata secondo il criterio della selettività di interven- to dei dispositivi di protezione come stabilito nella citata delibera n. 247/04.
La sezione ricevitrice dell’impianto di utenza da connettere alla rete MT deve essere conforme a quanto di seguito specificato:
d) dispositivo generale (DG) costituito da un interruttore e da un sezionatore, ovvero da un interruttore estraibile;
e) protezioni generali, cui asservire il dispositivo generale, in grado di discriminare i guasti polifase e i guasti fase-terra che si manifestano a valle del dispositivo generale;
f) taratura delle protezioni generali effettuata secondo il criterio della selettività di interven- to dei dispositivi di protezione come stabilito nella citata delibera n. 247/04.
Si applicano inoltre le prescrizioni contenute nei documenti di normalizzazione tecnica di Areti.
Nel caso di nuova connessione alla rete MT, le apparecchiature MT dell’impianto di utenza devono essere idonee per la tensione nominale di 20 kV.
17. IMPIANTI DI UTENZA PER LA CONNESSIONE CHE POSSONO ESSERE RICOMPRESI TRA GLI IMPIANTI DI RETE
La soluzione tecnica per la connessione è elaborata nel rispetto delle regole tecniche generali stabilite nel Provvedimento CIP 42/1986, e pertanto il punto di immissione o prelie- vo, nel quale è prevista anche la misura dell’energia elettrica, è ubicato nel luogo di utilizza- zione o produzione dell’energia elettrica. In tal caso non si individuano porzioni di impianto di utenza per la connessione che possano entrare a far parte degli impianti di rete per la con- nessione. E’ escluso il caso in cui l’impianto di utenza sia ubicato in aree nelle quali non si preveda (anche sulla base della pianificazione urbanistica vigente) lo sviluppo della rete di di- stribuzione.
In tali casi, o per altre particolari e motivate circostanze, l’esigenza di razionale svi- luppo della rete di distribuzione, può dar luogo ad una soluzione tecnica nella quale il punto di immissione o prelievo è ubicato in luogo distinto da quello di utilizzazione o produzione dell’energia elettrica.
Su specifica istanza del richiedente, che deve essere formulata contestualmente alla accettazione della soluzione tecnica minima generale, Areti comprende l’impianto di utenza per la connessione tra gli impianti di rete per la connessione, a particolari condizioni tecniche (comprovate da idonea documentazione da allegare alla richiesta) ed eco-nomiche le quali prevedono il riconoscimento al gestore di rete degli oneri per l’esercizio e la manutenzione su tale impianto di utenza, nonché di particolari oneri quali ad esempio le corri-spondenti perdite fisiche di energia e quelli da sostenere per la futura demolizione in caso di cessazione dell’attività del richiedente.
A fronte della suddetta istanza (diretta a far comprendere nella rete l’impianto di uten-za per la connessione), Areti si riserva di formulare proposte alternative che non prevedano lo spostamento del punto di immissione o prelievo.
L’impianto di utenza in parola è quello definito in relazione alla specifica soluzione tecnica per la connessione.
A seguito di sottoscrizione di verbale di consegna dell’impianto, l’impianto di utenza per la connessione diviene a tutti gli effetti impianto di rete per la connessione, rientrando per-tanto nella competenza di Areti. Il confine funzionale e il confine di proprietà sono conseguentemente individuati.
Non possono tuttavia essere compresi nella rete di distribuzione impianti di utenza per la connessione già realizzati alla data di accettazione della STMD che abbiano caratteristiche difformi dagli standard costruttivi correnti impiegati da Areti o che siano da questa giudicati non conformi alla regola d’arte. Inoltre, tale possibilità è limitata a porzioni di impianto aventi la medesima tensione nominale dell’impianto di rete per la connessIilocnoer.rispettivo per la connessione è determinato con riferimento anche all’impianto di utenza per la connessione compreso tra gli impianti di rete. Se realizzato dal richiedente, in base a quanto stabilito al precedente punto 7, a tale porzione di rete si applica quanto detto al precedente punto 14 relativamente alla progettazione e realizzazione.
Nel caso di impianti che immettono e prelevano per i quali il corrispettivo per la con- nessione è ancora determinato secondo i provvedimenti CIP 42/86 e 15/93, la quota parte del corrispettivo per la realizzazione dell’impianto di utenza compreso nella rete è determinata con riferimento ai costi effettivi, come stabilito al precedente p. 8.4.
18. OPERE EDILI E IMPIANTI A CURA DEL RICHIEDENTE – CONCESSIONI E SERVITÙ
Il richiedente realizza a propria cura e spese, in conformità a quanto prescritto nelle presenti MCC ed alle norme di legge e norme tecniche applicabili, l’impianto di utenza per la connessione.
Inoltre, per connessione alla rete MT, il richiedente realizza a propria cura e spese il locale o manufatto cabina, in conformità ai documenti di normalizzazione tecnica di Areti e secondo le ulteriori prescrizioni tecniche che possono essere stabilite nella solu-zione tecnica di dettaglio. Alle stesse condizioni il richiedente realizza anche gli impianti a servizio dell’impianto di connessione, come l’impianto di terra e quelli di illuminazione ed ausiliari, nonché le eventuali opere edili accessorie che consentono l’accesso al suddetto loca- le e lo svolgimento delle attività di esercizio e manutenzione degli impianti di rete per la con-nessione, da parte di Areti.
In caso sia necessaria la bonifica del sito, questa si intende eseguita a cura e spese del richiedente, il quale programma l’esecuzione dei lavori di bonifica in modo da non interferire con la realizzazione dell’impianto di rete per la connessione.
Per connessione alla rete AT, il richiedente deve mettere a disposizione di Areti un terreno di adeguate dimensioni e caratteristiche per la realizzazione della cabi-na di consegna. Le opere edili inerenti alla realizzazione di detta cabina sono eseguite da Areti e concorrono al costo da sostenere per l’impianto di rete per la connessione. Tuttavia, come specificato al precedente p. 13, Areti consente al richiedente, su istanza di questi, di progettare e realizzare dette opere edili.
Il richiedente realizza comunque a propria cura e spese, secondo le prescrizioni tecni- che che possono essere stabilite nella soluzione tecnica di dettaglio, le opere accessorie e/o speciali eventualmente occorrenti per costituire la predetta area e renderla accessibile per lo svolgimento delle attività di esercizio e manutenzione degli impianti di rete per la connessio-ne, da parte di Areti (tali opere possono essere costituite, a titolo di es., da sban- camenti, muri di contenimento e protezione, strade, opere idrauliche, ecc.).
Sono a carico del richiedente tutte le attività e le spese necessarie per chiedere ed otte- nere le autorizzazioni, comunque denominate, occorrenti a realizzare le opere di propria com- petenza (permesso di costruire, autorizzazioni ambientali di qualunque natura, ecc.).
All’atto dell’accettazione della soluzione tecnica proposta e comunque prima della realizzazione degli impianti di rete per la connessione, il soggetto richiedente deve impegnar-si, con atto preliminare, a rilasciare ad Areti le concessioni e le servitù relative ai manufatti ed agli impianti di rete. Devono inoltre essere definite le modalità di accesso agli impianti ed al locale di misura.
La formalizzazione definitiva tra le parti sarà perfezionata, prima della messa in servi- zio dell’impianto, con la stipula di apposito atto notarile.
19. MODALITÀ E TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI RETE PER LA CONNESSIONE
Ad avvenuto pagamento del corrispettivo, a carico del soggetto richiedente la connes- sione, per la realizzazione degli impianti di rete per la connessione, oppure ad avvenuto pa- gamento della quota da versare in anticipo e della costituzione formale della fideiussione se- condo le modalità stabilite nel presente documento, nonché assolti gli altri adempimenti pre-
visti nelle presenti MCC a carico del richiedente, Areti si impegna ad avviare l’iter procedurale esecutivo per la realizzazione degli impianti stessi.
I tempi di realizzazione delle opere di competenza di Areti sono da in-tendersi al netto di eventuali sospensioni o ritardi:
b) per causa di forza maggiore o comunque per causa non imputabile ad Areti
(ad es. rinvenimenti archeologici, autorizzazioni di terzi in corso d’opera, eventi climatici eccezionali, pubblica necessità, ecc.);
c) connessi a inderogabili esigenze di mantenimento della continuità del servizio;
d) dovute alla realizzazione di opere previste a cura del richiedente o alla inaccessibilità o indisponibilità dell’area o dei manufatti.
Tali tempi sono comunque dipendenti da una molteplicità di fattori, riconducibili alle seguenti categorie.
− Caratteristiche del territorio, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: (a) la esecu- zione di scavi (per la posa in opera di cavi elettrici) in siti di interesse archeologico può essere soggetta a particolari prescrizioni da parte della Soprintendenza archeologica (ad
es. esecuzione di scavi a mano anziché con mezzi meccanici); (b) lo stato dei luoghi può comportare l’impiego di materiali e/o lavorazioni particolari cui corrispondono maggiori tempi rispettivamente di approvvigionamento ed esecuzione.
− Disponibilità di appalti e materiali, in relazione all’entità delle opere da realizzare e alle tecnologie da impiegare.
− Vincoli di esercizio della porzione di rete interessata dalla connessione.
− Limitazioni all’accesso ad alcune aree in determinati periodi (ad esempio: per le aree agri- xxxx durante le lavorazioni stagionali, per le aree urbane centrali durante determinati pe- riodi dell’anno [es. festività natalizie] o in occasione di eventi di massa o istituzionali).
Nelle due tabelle seguenti sono riportati, per rete AT ed MT, i tempi stimati per l’esecuzione delle opere indicate, con riferimento a condizioni operative medie. Per le con- nessioni AT i tempi comprendono le fasi di progettazione esecutiva, esperimento delle gare d’appalto e fabbricazione e collaudo materiali.
Tabella 16 – Tempi di esecuzione lavori e forniture per connessioni a rete AT
Opera da realizzare | Durata (mesi/n) | Durata (mesi/km) | |
Linea elettrica aerea a 150 kV | 10 | + | 0,75 |
Linea elettrica in cavi a 150 kV | 10 | + | 2 |
Cabina di consegna a 150 kV | 18 | ||
Stallo a 150 kV in cabina primaria | 16 | ||
Impianto di consegna a 150 kV | 14 |
Tabella 17 – Tempi di esecuzione lavori per connessioni a rete MT
Opera da realizzare | Durata (mesi/n) | Durata (mesi/km) | |
Linea elettrica aerea 20 kV | 4 | + | 0,25 |
Linea elettrica in cavi a 150 kV | 1 | + | 0,5 |
Impianto di consegna a 20 kV | 1 | ||
Stallo linea a 20 kV in cabina primaria | 1 |
Nella tabella che precede, relativa alla MT, si ammette che i materiali e gli appalti per la realizzazione di connessioni mediante linee in cavo (soluzione usuale per il territorio servi-to da Areti) siano disponibili. Tuttavia, per lavori di importo rilevante, può es-sere opportuno eseguire i lavori mediante appalto dedicato, nel qual caso al tempo indicato nella tabella va aggiunto quello occorrente per l’esperimento della relativa gara (per evidenti ragioni di trasparenza e convenienza economica, la scelta del contraente per forniture ed ap- palti di lavori ha luogo di regola mediante gara).
Nel caso di connessioni alla rete AT, i tempi indicati (per attività che possono svolger- si anche contemporaneamente) includono le fasi della progettazione esecutiva, esperimento della gara, fabbricazione dei materiali, collaudo in fabbrica e trasporto a piè d’opera.
Il tempo effettivamente occorrente all’esecuzione dei lavori relativi ad un dato proget- to di connessione può scostarsi da quello indicato, in dipendenza dei fattori sopra richiamati.
In ogni caso Areti non è responsabile dell’eventuale ritardo qualora il medesimo sia provocato da un evento al di fuori del proprio controllo, non prevedibile e non evitabile.
20. CONTRATTO PER LA CONNESSIONE
Il contratto per la connessione è il documento che regola i rapporti tra Acea Distribu- zione e il richiedente ai fini dell’erogazione del servizio di connessione, per quanto concerne la realizzazione dell’impianto di rete per la connessione e degli eventuali interventi di ade- guamento della rete elettrica esistente, nonché l’esercizio e la manutenzione degli impianti di rete e degli impianti di utenza. Tale contratto sarà redatto sulla base delle presenti MCC, e ri- porterà tutte le eventuali clausole e/o condizioni che si renderanno necessarie per regolare i rapporti di esecuzione e gestione della connessione, nonché l’interoperabilità tra l’impianto di Areti e l’impianto elettrico che si connette.
Per ciascuna nuova connessione è redatto il relativo e specifico contratto, che è sotto- scritto dalle parti a seguito della accettazione della STMD e prima di iniziare la realizzazione della connessione.
Il contratto specifica:
a) la tensione nominale della rete elettrica e la soluzione tecnica adottata per la connessione;
b) le eventuali parti di impianto di rete ad uso esclusivo del richiedente;
c) la potenza di connessione in prelievo e immissione (ovvero solo prelievo o sola immis- sione);
d) gli interventi a cura di Areti e quelli a cura del richiedente in ordine alla re-alizzazione della connessione, e le relative condizioni;
e) i confini di competenza e proprietà;
f) i tempi per la realizzazione dei lavori;
g) il corrispettivo per la connessione e le modalità di pagamento;
h) le modalità di esercizio della connessione e, in particolare, il complesso di regole usual- mente denominato “regolamento di esercizio”;
i) l’adeguamento della potenza contrattuale qualora la potenza effettivamente prelevata o immessa nella rete superi, oltre una tolleranza prefissata, il valore contrattuale;
j) le eventuali limitazioni temporanee alla potenza di connessione;
k) l’obbligo per il richiedente di mantenere la taratura delle protezioni elettriche del proprio dispositivo generale nei valori stabiliti da Areti;
l) ogni altro aspetto che Areti ritenga di dover regolare nel contratto;
m) qualora sia adottato uno schema convenzionale di connessione non ridondante, AT o MT, che il richiedente è edotto sulla maggiore durata delle interruzioni derivanti dalla connes- sione e che con l’accettazione della soluzione tecnica egli espressamente rinuncia ai mi- gliori standard di qualità del servizio e assume l’intera responsabilità per le conseguenze di tali interruzioni;
n) la disponibilità del richiedente, in caso di impiego di schema non ridondante, a cedere le aree necessarie e ad adeguare i propri impianti al fine di consentire ad Areti di realizzare gli sviluppi medesimi;
o) in presenza di impianti di utenza per la connessione da comprendere tra gli impianti di rete, le condizioni tecniche ed economiche relative a tale fattispecie in conformità alle presenti MCC.
Il contratto per la connessione stabilisce che alla cessazione definitiva della connes-sione Areti ha facoltà di rimuovere gli impianti di rete per la connessione.
21. IMPOSSIBILITÀ SOPRAVVENUTA, CAUSE DI FORZA MAGGIORE E CASO FORTUITO
In caso di impossibilità sopravvenuta, cause di forza maggiore e/o caso fortuito, che rendano impossibile per Areti l’adempimento di tutte o parte delle prestazioni oggetto delle presenti MCC, Areti informa il richiedente con le modalità già previste al p. 2.
Areti e il richiedente compiranno ogni ragionevole sforzo, nel rispetto dei generali principi di buona fede e correttezza, al fine di raggiungere una soddisfacente so-luzione per entrambe le parti, tale da consentire la prosecuzione del rapporto. Decorsi 90 (no-vanta) giorni solari dal ricevimento della comunicazione di cui al precedente comma, qualora l’evento che ha determinato l’impossibilità, ovvero la circostanza di forza maggiore o caso fortuito ancora persista, e non sia possibile addivenire ad una soluzione che consenta la prose- cuzione del rapporto, il contratto si intenderà risolto.
Le parti regoleranno in buona fede, e secondo le disposizioni delle presenti MCC, gli eventuali rapporti tra le stesse pendenti alla data della risoluzione, fermo restando che la riso-luzione non darà luogo a richieste di indennizzo o di risarcimento danni nei confronti di Areti.
22. MODIFICHE DELLE MODALITÀ E CONDIZIONI CONTRATTUALI
Le modalità e condizioni contrattuali stabilite nel presente documento potranno essere modificate a seguito di nuove determinazioni dell’Autorità, ovvero a seguito della entrata in vigore di nuove norme di legge o, ancora, per sopraggiunte innovazioni tecnologiche, oltre che per cause diverse, tra le quali, a titolo esemplificativo, significative variazioni dei prezzi di mercato e/o degli oneri sostenuti per le prestazioni (servizi, forniture, appalti, autorizzazio- ni, ecc.) necessarie per la realizzazione degli impianti per la connessione.
In particolare, si prospetta che l’Autorità completerà il quadro normativo inerente alle condizioni economiche per l’accesso alle infrastrutture di rete con nuove norme riguardanti gli impianti di utenza diversi dai produttori, che al presente sono ancora regolati dai provve- dimenti CIP.
Inoltre, nel rispetto delle disposizioni applicabili, Areti si riserva di mo-dificare le modalità e le condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche, in funzione delle esigenze del servizio di distribuzione.
23. NORME DI RINVIO E FORO COMPETENTE
Tutto ciò che non è espressamente disciplinato dalle presenti MCC, è regolato dalle vigenti disposizioni di legge, nonché dalla delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas
n. 281/05. Si fa inoltre riferimento, per quanto applicabili, ai documenti citati al p. 3.
Per ogni controversia inerente, derivante o comunque connessa alle presenti MCC non altrimenti risolvibile in via amichevole, è competente in via esclusiva il Foro di Roma.
24. INFORMATIVA AI SENSI DEL D. LGS. 196/2003
Ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 196/2003 Areti informa che i
dati personali che verranno acquisiti al momento della richiesta di connessione e nelle fasi successive del rapporto saranno trattati al fine di consentire lo svolgimento di tutte le attività relative alla realizzazione della connessione. I suddetti dati saranno trattati nel pieno rispetto della normativa vigente. Il conferimento dei suddetti dati, da parte del richiedente la connes- sione, non è obbligatorio, ma il rifiuto a fornirli comporterà l’impossibilità di dare corso alle predette attività.
Il trattamento dei dati personali avrà luogo mediante strumenti informatici, telematici o manuali, per le summenzionate finalità, in modo lecito e secondo correttezza, e comunque in modo tale da garantirne la sicurezza e la riservatezza.
Per alcune attività funzionali e/o collegate alla erogazione del servizio di connessione alle reti, i medesimi dati potranno essere comunicati alle amministrazioni competenti, nonché a quei soggetti cui tale comunicazione debba essere effettuata in adempimento di obblighi previsti da leggi, regolamenti o disposizioni dell’Autorità. Per le attività inerenti alla gestione del rapporto commerciale i dati saranno raccolti e trattati, per conto di Areti, da AceaElectrabel Elettricità, società del Gruppo Acea; i dati potranno altresì essere comunicati: (a) ad altri soggetti che svolgono per conto di Areti incarichi specifici per finali- tà gestionali (ad es. servizi di pagamento ed esattoria, controllo frodi, recupero crediti, attività operative di supporto, attività di consulenza, indagini sul grado di soddisfazione della cliente-la, ecc.); (b) a società o professionisti che svolgono per conto di Areti attività tecniche (servizi di ingegneria, ecc.).
Titolare del trattamento dei dati personali è Areti, con sede legale in xxxxxxxx Xxxxxxxx 0, 00000 Xxxx.
In relazione ai dati raccolti, il richiedente può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del de- creto legislativo 196/2003 e, in particolare, il diritto di ottenere la conferma dell’esistenza e l’indicazione dell’origine dei dati, verificarne l’esattezza o chiederne l’aggiornamento, la ret- tificazione, l’integrazione e la cancellazione, e di opporsi per motivi legittimi al loro tratta-mento, rivolgendosi ad Areti.
25. NORMA TRANSITORIA
Le presenti MCC non si applicano alle richieste di connessione pervenute ad Areti
nel periodo compreso tra il 22-12-2005 (data di entrata in vigore della delibera n. 281/05) e la data di adozione delle stesse MCC, eccetto per le modalità e condizioni compati-bili con la disciplina vigente anteriormente al 22-12-2005.
Modalità e condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche con tensione nominale superiore a 1 kV di Areti S.p.A.
Indirizzo e dati del richiedente (ai fini dell’inoltro della corrispondenza e delle comunicazioni operative)
La richiesta di connessione alle reti elettriche deve contenere i dati sotto specificati.
a) Ragione sociale ovvero nominativo
b) Via, piazza, ecc. e numero civico
c) CAP
d) Città e Provincia
e) Stato (eventuale), se diverso da Italia
f) Numero di telefono fisso
g) Numero di telefax
h) Unità produttiva (denominazione, se prevista)
i) Nome e cognome del responsabile di riferimento
j) Numero di telefono fisso del responsabile di riferimento
k) Numero di telefono mobile del responsabile di riferimento
l) Numero di Telefax del responsabile di riferimento
Modalità e condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche con tensione nominale superiore a 1 kV di Areti S.p.A.
Dati caratteristici dei generatori di energia elettrica e dei trasformatori Dati generali
a) Fonte primaria di energia
b) Tipo di generatore
c) Numero dei generatori installati
d) Potenza nominale di ciascun generatore
e) Numero di generatori in funzionamento contemporaneo
Dati caratteristici dei generatori sincroni (da precisare per ciascuna macchina)
a) Potenza nominale
b) Tensione nominale
c) Fattore di potenza nominale
d) Frequenza nominale
e) Velocità nominale
f) Reattanza sincrona diretta non satura
g) Reattanza sincrona in quadratura
h) Reattanza transitoria diretta satura
i) Reattanza subtransitoria diretta satura
j) Reattanza subtransitoria in quadratura
k) Reattanza di sequenza inversa
l) Reattanza di sequenza omopolare
m) Costante di tempo transitoria diretta a circuito aperto
n) Costante di tempo transitoria diretta in corto circuito
o) Costante di tempo subtransitoria diretta in corto circuito
p) Costante di tempo subtransitoria in quadratura in corto circuito
q) Resistenza dell’avvolgimento di armatura (in corrente continua)
r) Resistenza alla sequenza diretta
s) Resistenza alla sequenza inversa
t) Resistenza alla sequenza omopolare
u) Momento d’inerzia delle parti rotanti
Areti
Pianificazione Reti, Regolazione e Commerciale Unità Pianificazione
Allegato 2
Qualora i dati caratteristici sopra elencati non siano tutti disponibili al momento della presentazione della richiesta di connessione, devono essere forniti almeno quelli alle lettere a), b), c), d) e), f) g), i).
Dati caratteristici dei trasformatori
a) Potenza nominale
b) Tensione nominale primaria
c) Tensione nominale secondaria
d) Frequenza nominale
e) Tensione di corto circuito
I dati devono essere forniti per ciascuna macchina.
Costi unitari delle soluzioni tecniche convenzionali per gli impianti di rete per la connessione alla rete AT di Areti (Tensione nominale 150 kV)
Schema connessione | Schema di inserimento (1) | Costo delle linee elettriche | Costo delle apparecchiature | |||
aeree | cavi interrati | |||||
quota fissa | quota variabile | quota fissa | quota variabile | |||
(Euro) | (Euro/km) | (Euro) | (Euro/km) | (Euro) | ||
CEU1 | Derivazione in entra-esce da linea | 84.000 | 185.000 | 228.000 | 825.000 | 540.000 |
CEU2 - CEU3 | Derivazione in entra-esce da linea (con apparecchiatura di cabina del tipo doppio "ibrido" in SF6) | 84.000 | 185.000 | 228.000 | 825.000 | 647.000 |
CEU4 | Derivazione in entra-esce da linea (con apparecchiatura di cabina del tipo "ibrido" in SF6) | 84.000 | 185.000 | 228.000 | 825.000 | 345.000 |
CA | Derivazione a "T" rigido da linea aerea | 42.000 | 185.000 | 114.000 | 825.000 | 106.000 |
ICP1 | Derivazione in antenna da cabina primaria (linea di proprietà del gestore di rete) | 35.000 | 185.000 | 48.000 | 825.000 | 309.000 |
ICP2 | Derivazione in antenna da cabina primaria (linea di proprietà del richiedente) | - | - | - | - | 261.000 |
(1) Si fa riferimento a linee elettriche aeree aventi conduttore in alluminio-acciao di sez. 585 m2 me a cavi elettrici con conduttore in alluminio di sez. 1.600 m2m(posa in trincea).
Nota
I costi unitari medi comprendono ogni onere che Areti sostiene per la realizzazione degli impianti, e quindi: acquisto di materiali, prestazioni di appaltatori, prestazioni di servizi (direzione lavori, coordinamento dei lavori ai fini della sicurezza in cantiere, ecc.), costo del personale, canone di occupazione del suolo pubblico oneri economici imposti per legge o regolamento locale. Sono comprese le sole opere civili strettamente richieste per la posa in opera delle apparecchiature.
Sono esclusi i costi per espropri e servitù di elettrodotto, i costi per eventuali speciali indagini archeologiche, i costi per le opere civili diverse da quelle sopra indicate ed eventuali opere edili speciali (sbancamenti, ecc.).
Gli importi indicati sono al netto di IVA
Costi unitari delle soluzioni tecniche convenzionali per gli impianti di rete per la connessione alla rete MT di Areti (Tensione nominale 20 kV)
Schema connessione | Schema di inserimento (1) | Numero terne | Costo delle linee elettriche | Costo delle apparecchiature | ||
aeree | cavi interrati | |||||
quota fissa | quota variabile | quota variabile | ||||
(Euro) | (Euro/km) | (Euro/km) | (Euro) | |||
CEU | Derivazione in entra-esce da linea | 1 | 5.600 | 43.000 | 125.000 | 11.000 |
2 | 163.000 | 11.000 | ||||
CAN | Derivazione a "T" rigido da linea aerea | 1 | 2.800 | 43.000 | 8.700 | |
CCS1 | Derivazione da cabina secondaria adiacente | 1 | 2.800 | |||
CCS2 | Derivazione in antenna da cabina secondaria | 1 | 5.600 | 43.000 | 125.000 | 11.000 |
CCP | Derivazione in entra-esce da cabina primaria | 1 | 125.000 | 51.000 | ||
2 | 163.000 | 51.000 | ||||
CCPA | Derivazione in antenna da cabina primaria | 1 | 125.000 | 28.700 |
(1) Si fa riferimento a linee elettriche aeree aventi conduttori nudi in rame di sez. 35 m2me a cavi elettrici con conduttore in alluminio di sez. 185 m2m. Le cabine secondarie sono previste in telecontroll
Nota
I costi unitari medi comprendono ogni onere che Areti sostiene per la realizzazione degli impianti, e quindi: acquisto di materiali, prestazioni di appaltatori, prestazioni di servizi (direzione lavori, coordinamento dei lavori ai fini della sicurezza in cantiere, ecc.), canone di occupazione del suolo pubblico e altri oneri economici imposti per legge o regolamento locale.
Sono esclusi i costi per espropri e servitù di elettrodotto, i costi per eventuali speciali indagini archeologiche, i costi per le opere civili diverse da quelle sopra indicate ed eventuali opere civili speciali (sbancamenti, ecc.).
Gli importi indicati sono al netto di IVA
Modalità e condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche con tensione nominale superiore a 1 kV di Areti S.p.A.
Progetto esecutivo dell’impianto di rete per la connessione
(nel caso in cui il richiedente progetta ed esegue l’impianto di rete per la connessione)
1. Il progetto contiene almeno i seguenti elaborati:
a) relazione generale descrittiva;
b) schemi elettrici unifilari;
c) schemi elettrici funzionali;
d) planimetria di insieme in scala 1:5.000 o superiore;
e) planimetrie di dettaglio in scala 1:1.000 o superiore, con particolari ove necessario;
f) caratteristiche tecniche delle apparecchiature elettriche;
g) schede tecniche dei cavi e conduttori elettrici;
h) sezioni tipo e speciali per la posa dei cavi elettrici;
i) mappe dei sottoservizi;
j) mappe delle indagini effettuate con strumentazione radar (per la posa di cavi nel suolo mediante perforazione orizzontale);
k) profili delle linee aeree, in scala 1:2.000 o superiore per le lunghezze e 1:500 per le al- tezze;
l) disegni costruttivi dei sostegni (per linee aeree);
m) disegni costruttivi delle fondazioni dei sostegni (per linee aeree);
n) calcoli dei sostegni, dei conduttori e delle fondazioni (per linee aeree);
o) tabelle di tesatura dei conduttori (per linee aeree);
p) dettaglio della morsetteria e isolatori e relative tabelle di impiego (per linee aeree);
q) dettaglio di ciascun attraversamento (per linee aeree);
r) elaborati di dettaglio relativi ad opere speciali;
s) elaborati di dettaglio relativi ad opere edili ed agli impianti ausiliari;
t) layout delle apparecchiature di cabina;
u) elaborati di dettaglio relativi all’impianto di terra;
v) certificati delle prove di tipo sulle apparecchiature, cavi, ecc.;
w) verifica della conformità del progetto alle norme vigenti in materia di tutela della popo- lazione dalla esposizione ai campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti;
x) ogni altro elaborato necessario alla specificazione dei materiali o dell’esecuzione dei lavori o al superamento di prove per la verifica della conformità alle norme;
y) programma cronologico dei lavori;
z) piano di sicurezza e coordinamento.
2. Ogni elaborato di progetto sviluppato in corso d’opera come aggiornamento di un ela- borato preliminare, nonché ogni elaborato di dettaglio o certificato di prove eseguite su ap-parecchiature e materiali in conformità alle norme vigenti deve essere inviato ad Areti.
3. Per le prove su apparecchiature e materiali elettrici sono considerati validi solo i certi- ficati rilasciati da laboratori accreditati nell’ambito dell’Unione Europea. Le prove sui ma- teriali edili devono essere effettuate presso laboratori ufficiali italiani.
4. La documentazione finale conforme all’eseguito comprende gli elaborati sopra detti adeguatamente aggiornati, unitamente a tutti i certificati di prova rilasciati da laboratori uf- ficiali.
5. Gli elaborati planimetrici relativi alle linee elettriche in cavo sotterraneo devono essere sviluppati a partire dalla cartografia numerica in uso presso Areti.
6. Le indagini strumentali dirette ad accertare la presenza e le caratteristiche dei sottoser- vizi devono essere effettuate da ditta specializzata in tale attività.
Il progetto delle linee elettriche aeree deve essere sviluppato sulla base di rilievi topografi- ci effettuati da ditta specializzata in tale attività.
7. Il progetto deve essere conforme alle eventuali prescrizioni e condizioni dettate dalle amministrazioni intervenute nel procedimento di autorizzazione.
8. Il progetto comprende il programma di dettaglio delle prove funzionali che precedono l’entrata in servizio. L’inizio di tali prove deve essere comunicato ad Areti con anticipo di almeno 15 giorni. Areti si riserva di assistere alle prove me-desime. Le prove possono essere ripetute in tutto o in parte in sede di collaudo di accetta-zione effettuato da Areti.
9. Il progetto include i documenti di unificazione e gli altri documenti che Areti
si riserva di fornire al richiedente. Tali documenti devono essere utilizzati dal richie-dente per l’approvvigionamento delle apparecchiature e altri materiali elettrici.
Modalità e condizioni contrattuali per l’erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche con tensione nominale superiore a 1 kV di Areti S.p.A.
Prescrizioni relative al contratto tra il richiedente e l’impresa esecutrice dei lavori (nel caso in cui il richiedente progetta ed esegue l’impianto di rete per la connessione)
1. Il contratto tra il richiedente e l’impresa alla quale è affidata l’esecuzione dei lavori in- clude come parte integrante e sostanziale almeno i seguenti documenti:
a) capitolato speciale (parte normativa);
b) capitolato tecnico;
c) piano di sicurezza e coordinamento;
d) piano operativo di sicurezza;
e) elenco prezzi;
f) progetto esecutivo degli impianti di rete per la connessione;
g) programma cronologico dei lavori.
2. Il capitolato speciale di cui alla lettera a) si ispira ai principi generali contenuti nei do- cumenti di Areti denominati rispettivamente “Capitolato Generale” e “Capitolato Speciale” relativi ai lavori in appalto sulle reti elettriche di distribuzione. Si fa rife- rimento alle edizioni più recenti di detti documenti.
Le norme relative al collaudo dei lavori contenute nei citati documenti di Areti devono essere opportunamente armonizzate con la previsione contenuta nelle MCC che attribuisce al gestore di rete il collaudo di accettazione. Questa previsione lascia inalte-rato l’obbligo del richiedente di sorvegliare e dirigere i lavori al fine del buon esito dei me- desimi, e quindi non sposta le sue responsabilità a tale riguardo.
L’articolazione e il grado di approfondimento del capitolato speciale di cui alla lettera
a) devono riflettere le medesime caratteristiche dei citati capitolati di Areti. In particolare il capitolato speciale deve contenere la normativa relativa ai seguenti aspetti dell’esecuzione:
a. applicazione delle norme in materia di sicurezza dei lavoratori, conformemente al de- creto legislativo 494/1996 e successivi aggiornamenti e norme in essi richiamate;
b. norme sull’obbligo dell’impresa esecutrice di rispettare i contratti collettivi di lavoro e tutti gli adempimenti previsti dalle leggi e accordi sindacali relativamente al trattamen- to dei lavoratori subordinati;
c. conduzione del cantiere e andamento cronologico dei lavori (modalità di esecuzione, consegna, sospensioni, proroghe, ecc.);
d. conformità delle opere al progetto e alla regola d’arte (divieto di varianti e addizioni, certificazioni dei materiali, ecc.);
e. idoneità dell’impresa esecutrice (requisiti tecnico-organizzativi, capacità economico- finanziaria, idoneità morale, ecc.);
f. verifiche in corso d’opera da parte del richiedente (committente) e del gestore di rete;
g. tempo contrattuale e penali per ritardo;
h. cause di risoluzione del contratto per colpa dell’impresa esecutrice;
x. xxxxxxxx dell’impresa esecutrice (assicurazione contro i rischi di esecuzione, ecc.);
j. divieto di subappalto;
k. contabilità dei lavori;
l. regolazione delle controversie tra richiedente (committente) e impresa esecutrice.
Il capitolato speciale prevede l’esecuzione dei lavori sul suolo pubblico in conformità al regolamento dell’Amministrazione comunale di Roma n. 260/05 o altro analogo documen- to applicabile.
3. Il capitolato tecnico di cui alla lettera b) deve essere in tutto conforme al capitolato tec- nico utilizzato da Areti nei contratti di appalto per l’esecuzione dei lavori di rete. Esso prevede quindi, in particolare, i controlli di qualità e quantità delle opere oggetto del contratto e le relative penali economiche.
4. Il piano di sicurezza e coordinamento ed il piano operativo di sicurezza devono essere elaborati come previsto dal decreto legislativo 494/1996 e successivi aggiornamenti e nor- me di applicazione, tra cui in particolare il DPR 547/1955, il DPR 164/1956 e il decreto le- gislativo 626/1994 e successivi aggiornamenti.
Xxxxxx, inoltre, essere considerate le norme CEI relative all’esecuzione in sicurezza dei lavori elettrici, nonché le prescrizioni di Areti sulla prevenzione del rischio elettrico.
5. Il progetto esecutivo deve essere conforme a quanto specificato nell’allegato 4 alle MCC.
6. Il programma cronologico dei lavori deve essere coerente con il tempo di esecuzione stabilito da Areti per la realizzazione dell’impianto di rete per la connessio-ne. Il programma deve indicare la durata delle singole fasi lavorative ed i momenti salienti dell’esecuzione, tra cui, in particolare, l’inizio dei lavori di costruzione delle linee elettri-che e della cabina di consegna, la disponibilità del locale cabina (MT) o delle relative ope-re edili (AT), la data delle verifiche finali e di messa a disposizione dell’impianto per il collaudo da parte di Areti.
7. La richiesta delle autorizzazioni e concessioni per l’occupazione temporanea del suolo pubblico e l’esecuzione dei lavori sono a carico del richiedente, inclusa la predisposizione della relativa documentazione in conformità ai regolamenti locali in vigore al momento dei lavori.
8. Tutti i documenti dalla lettera a) alla lettera g) devono essere trasmessi dal richiedente ad Areti prima di stipulare il contratto con l’impresa esecutrice.