ACCORDO DI PROGRAMMA MIUR-REGIONE TOSCANA DGRT 1208/12 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO MIUR-MISE-REGIONE TOSCANA DGRT 758/2013
ACCORDO DI PROGRAMMA MIUR-REGIONE TOSCANA DGRT 0000/00 XXXXXXX XX XXXXXXXXX XXXXXX XXXX-XXXX-XXXXXXX XXXXXXX DGRT 758/2013
PAR FAS 2007-2013 - Linea d'azione 1.1
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DI RICERCA FONDAMENTALE, RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE REALIZZATI CONGIUNTAMENTE DA IMPRESE E ORGANISMI DI RICERCA IN MATERIA DI NUOVE TECNOLOGIE DEL SETTORE ENERGETICO, FOTONICA, ICT, ROBOTICA E ALTRE TECNOLOGIE ABILITANTI CONNESSE
BANDO FAR-FAS 2014
ALLEGATO 12
SCHEMA DI CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “ _”
TRA
REGIONE TOSCANA E
L’anno , il giorno del mese di , in
TRA
⮚ La REGIONE TOSCANA con sede in Firenze, Palazzo Strozzi Sacrati, Piazza del Duomo n. 10, C.F. e P. IVA n. 01386030488, rappresentata dal Dirigente regionale Xxxxxxx Xxxxx, nato a Firenze il 03/11/1965, domiciliato presso la sede dell'Ente, il quale interviene nella sua qualità di Dirigente del Settore “Diritto allo Studio Universitario e Sostegno alla Ricerca”, struttura competente per materia, nominato con decreto del Direttore Generale della D.G. Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze, n. 2041 del 31/05/2013 ed autorizzato, ai sensi dell'art. 54 della L. R. 13/07/07 n. 38, ad impegnare legalmente e formalmente l’Ente medesimo con il presente atto, il cui schema è stato approvato con proprio Decreto n. del ;
E
⮚ L'impresa , (di seguito denominato “Capofila”), con sede legale in , Via , C.F. e P. I. , iscritta nel Registro
delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di , rappresentata dal sig. , nato a il , in qualità di legale rappresentante pro tempore, domiciliato per il presente atto presso la sede della società, o da persona eventualmente da egli delegata per giusta procura che si allega al presente Contratto, Soggetto Capofila e mandatario del raggruppamento ATS costituito a
, in data con atto del
Notaio n. (inserire estremi atto), registrato
a il , al n. (inserire estremi di registrazione) tra i seguenti soggetti:
1. CAPOFILA ATS – Via n. Città ;
2. PARTNER 1 - Via n. Città ;
3. PARTNER 2 - Via n. Città ; (…)
N. PARTNER N - Via n. _ Città ;
PREMESSO CHE
- in data sul BURT n. del è stato pubblicato il D.D. n. del , di approvazione del “Bando per il finanziamento di progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati congiuntamente da imprese e organismi di ricerca in materia di nuove tecnologie del settore energetico, fotonica, ICT, robotica e altre tecnologie abilitanti connesse” (d’ora in avanti il “Bando”);
- con il decreto dirigenziale n. del si sono approvati gli esiti della valutazione;
- con il decreto dirigenziale n. del si è provveduto alla identificazione dei progetti ammessi a finanziamento sulla base della disponibilità finanziaria e dello spazio di patto di stabilità;
- il Progetto denominato , numero CUP , (d'ora in avanti denominato “Progetto”), risulta tra
gli ammessi a contributo sulla base della disponibilità economica e dello spazio di patto di stabilità, come risulta dal citato decreto n. del ;
- l’ammissione a contributo è condizionata alla verifica con esito positivo nonché al mantenimento dei requisiti previsti e dichiarati in sede di presentazione della domanda di partecipazione e ad ogni altra condizione necessaria prevista dalla normativa vigente e dal Bando;
VISTA
la normativa di riferimento ed, in particolare:
- la L.R. n. 35/2000;
- il D.Lgs. n. 123/98;
- la Comunicazione della Commissione (2014/C198/01);
- il Regolamento (CE) della Commissione n. 651/2014 del 17 giugno 2014;
- la Raccomandazione della Commissione (2003/361/CE);
- il Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005;
- la Comunicazione della Commissione (2014/C249/01);
- la Delibera di Giunta Regionale n. 529 del 7 luglio 2008 e ss.mm.ii.;
- la Delibera di Giunta Regionale n. 1243 del 28 dicembre 2009 e ss.mm.ii.;
- il Decreto-Legge n. 83 del 22 giugno 2012, convertito con modificazioni in legge del 7 agosto 2012 n. 134;
- il Decreto del Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca n. 115 del 19 febbraio 2013;
- la Delibera di Giunta Regionale n. 705 del 3 agosto 2012;
- la Delibera di Giunta Regionale n. 1208 del 28 dicembre 2012;
- la Delibera di Giunta Regionale n. 758 del 16 settembre 2013;
- la Delibera di Giunta Regionale n. 587 del 14 luglio 2014;
- il Decreto dirigenziale n. del di approvazione del Bando;
TUTTO CIÒ PREMESSO
i comparenti, come sopra costituiti, mentre confermano e ratificano a tutti gli effetti la precedente narrativa, che si dichiara parte integrante e sostanziale della presente Convenzione, convengono e stipulano quanto segue.
Art. 1 – Oggetto
La presente Convenzione ha per oggetto la realizzazione del Progetto “ ”, Acronimo “ ”.
Art. 2 – Durata
La presente Convenzione decorre dal e ha validità fino ai cinque anni successivi alla rendicontazione del progetto realizzato.
Il Progetto deve essere completato entro il , ovvero entro 24 mesi dalla data di avvio del progetto.
La Regione, in accordo con l'art. 10.3 del Bando, può concedere una sola proroga delle attività del Progetto per un periodo massimo di 6 mesi, previa istanza del Capofila da
presentarsi mesi/giorni prima della scadenza del Progetto
sull’apposito sistema informativo per la gestione delle varianti e delle proroghe predisposto da Sviluppo Toscana S.p.A.
Art. 3 – Obblighi della Regione Toscana
La Regione Toscana si impegna a corrispondere al Capofila e a ciascun componente dell’ATS, nelle forme e modalità stabilite dalla presente Convenzione, un contributo fino ad un massimo di euro ( cifra in lettere) a fronte di un costo totale del progetto pari ad euro ( cifra in lettere) nella forma del contributo a fondo perduto.
Il contributo è concesso con le seguenti modalità:
1) in anticipazione (facoltativa), fino al 40% del totale del contributo a fondo perduto, previa presentazione di garanzia fideiussoria da parte di ciascun componente dell’ATS di cui il Capofila è mandatario;
2) per stato avanzamento lavori (d’ora in avanti “SAL”), pari al 30% del totale del contributo;
3) a saldo, pari alla quota restante di contributo a fondo perduto.
Resta inteso che l’esatto ammontare del contributo da erogare verrà determinato sulla base delle spese ritenute ammissibili così come previsto dal successivo art. 6.
L’erogazione del contributo è subordinata alla verifica del mantenimento da parte del Capofila e di ciascun componente dell'ATS dei requisiti per l’accesso all’aiuto stesso di cui agli articoli 7.1, 7.2.1 e 7.2.2 del Bando nonché alla verifica d’ufficio della regolarità contributiva e previdenziale, della posizione debitoria nei confronti di Equitalia, del rispetto della normativa antimafia e dell’assenza di procedure concorsuali previste dalla legge fallimentare e dalle altre leggi speciali, nonché dell’assenza di procedimenti in corso per la dichiarazione di una di tali situazioni e dalla verifica di non trovarsi in stato di liquidazione volontaria; non costituisce motivo ostativo all’erogazione il concordato preventivo con continuità aziendale (se adeguatamente documentato).
L’erogazione del contributo a fondo perduto è effettuata avvalendosi dell'Organismo intermedio ARTEA, appositamente incaricato dalla Regione Toscana delle attività di controllo della rendicontazione e pagamento.
Art. 4 – Obblighi del Capofila e di ciascun componente dell'ATS
Nel rispetto degli obblighi della normativa di riferimento, del Bando di cui alle premesse e della presente Convenzione, il Capofila e ciascun componente dell'ATS si impegnano a:
1) realizzare il Progetto secondo le modalità indicate nella proposta progettuale approvata con decreto dirigenziale n. , nei tempi di realizzazione previsti e comunque nella misura minima del 70% del costo totale del progetto ammesso, fermo restando il costo totale minimo indicato all'interno dell'articolo
5 del Bando; tale misura viene determinata facendo riferimento ai costi effettivamente rendicontati e ammessi in ambito di controllo e pagamento e previsti dal piano finanziario approvato;
2) realizzare il progetto, conformemente agli obiettivi contenuti nel progetto stesso, entro 24 mesi a decorrere dalla data di avvio del progetto di cui all'art. 2 della presente Convenzione, salvo proroga concessa ai sensi del citato art. 2 della presente Convenzione e dell’art. 10.3 del Bando;
3) rendicontare le spese effettivamente sostenute per la realizzazione del Progetto, come definite nell'articolo 11 del Bando e secondo i termini e le modalità indicate nell'articolo 18 del Bando; tali spese devono essere sostenute e quietanzate nel periodo compreso tra la data di inizio del progetto e i 24 mesi successivi salvo proroga concessa ai sensi dell’art. 10.3 del Bando, rispettando, per quanto non espressamente previsto nel Bando, le prescrizioni contenute nelle “Linee guida per la rendicontazione” di cui all'Allegato 11 del Bando e ss.mm.ii.;
4) fornire le relazioni tecniche per ciascuno stato di avanzamento, al dodicesimo e al ventiquattresimo mese dalla data di avvio del Progetto, secondo le modalità indicate all’art. 19.1 del Bando;
5) rispettare le normative del FAS (adesso FSC) e del FAR ed adempiere a quanto previsto per la gestione ed il monitoraggio del finanziamento. In particolare, il Capofila è obbligato ad inviare le schede di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale dell’intervento, secondo quanto stabilito dalla normativa di riferimento;
6) conservare per almeno 5 anni successivi all'erogazione del saldo del contributo ed, in ogni caso, fino al terzo anno successivo alla completa restituzione del contributo rimborsabile tutti gli elaborati tecnici, la documentazione amministrativa e contabile del Progetto, separata o separabile dagli altri atti amministrativi generali mediante opportuna codifica. Detta archiviazione deve essere accessibile senza limitazioni ai fini di controllo alle persone o organismi aventi diritto;
7) mantenere per tutta la durata del Progetto e fino all’istanza di erogazione a saldo, i seguenti requisiti per l’accesso all’aiuto stesso:
a) essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori;
b) essere in regola con la normativa antimafia ai sensi del D. Lgs. n. 159/2011 (in caso di aiuto superiore ad euro 150.000);
c) solo per le imprese che hanno richiesto il credito agevolato, mantenere il merito creditizio;
d) mantenere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare;
e) solo per le imprese e gli organismi di ricerca privati, possedere la capacità di contrarre con la pubblica amministrazione, nel senso che nei confronti dell’impresa non sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo dell’8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
f) solo per le imprese e gli organismi di ricerca privati, garantire comportamenti professionalmente corretti, vale a dire che nei confronti del legale rappresentante non sia stata pronunciata sentenza passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità, che incidono sulla moralità professionale del medesimo legale rappresentante;
g) osservare gli obblighi dei contratti collettivi di lavoro e rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di:
1. prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali;
2. salute e sicurezza sui luoghi di lavoro1;
3. inserimento dei disabili2;
4. pari opportunità3;
1 D.Lgs. 09-04-2008 n. 81 e D.M. 17-12-2009.
2 Legge 12-03-1999 n. 68.
5. contrasto del lavoro irregolare e riposo giornaliero e settimanale;
6. tutela dell’ambiente4;
h) per le imprese e OR privati in possesso di tali requisiti al momento della domanda, essere regolarmente iscritti nel Registro delle Imprese della CCIAA territorialmente competente, risultare attivi ed esercitare, in relazione alla sede legale o unità locale, rispettivamente destinatarie dell’intervento, una attività economica identificata come prevalente nelle sezioni ATECO ISTAT 2007 B, C, D, E, F, G, H, I, J, L, M, N, O, P, Q, R S;
i) mantenere il rispetto dell'incremento occupazionale aggiuntivo dichiarato in fase di presentazione della domanda;
j) solo per gli organismi di ricerca, pubblici e privati, essere un organismo di ricerca secondo la definizione stabilita dalla Disciplina RSI e riportata all'articolo 3 del Bando;
8) mantenere per tutta la durata del Progetto nonché per i cinque anni successivi alla rendicontazione del progetto i seguenti requisiti di ammissibilità:
a) solo per le imprese e gli organismi di ricerca privati, essere impresa/organismo di ricerca privato attivo, vale a dire non essere in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo o comunque in una della fattispecie della Legge fallimentare o di altre leggi speciali che comporti la distrazione del bene o del progetto oggetto di agevolazione e non essere oggetto di un procedimento in corso per la dichiarazione di una di tali situazioni nei suoi confronti;
b) non alienare, cedere o distrarre dall'uso previsto i beni acquistati e/o realizzati con l’operazione agevolata - compreso l’eventuale prototipo realizzato nell’ambito del progetto – salvo i casi di mantenimento dei beni all’interno del processo produttivo in presenza di cessione o conferimento di azienda, fusione, scissione d’impresa e contratto di affitto;
3 D.Lgs. n. 198/2006.
4 D.Lgs. n. 152 del 2006 “Norme in materia ambientale”.
c) la sede legale o l’unità produttiva locale, destinataria dell’investimento oggetto di agevolazione, in Toscana nel caso di imprese/OR privati/OR pubblici in possesso di tale requisito al momento della domanda (la predetta localizzazione deve risultare da visura camerale);
d) l’iscrizione nel Registro delle Imprese della CCIAA territorialmente competente in un codice ATECO ISTAT 2007 ammissibile a bando ai sensi degli articoli 7.1 e 7.2.1 del bando, per le imprese/OR privati in possesso di tale requisito al momento della domanda;
e) l’incremento occupazionale realizzato secondo gli impegni assunti con il progetto finanziato;
9) possedere al momento dell’erogazione per anticipo/SAL/saldo e mantenere per i cinque anni successivi alla rendicontazione del progetto i seguenti requisiti:
a) la sede legale o l’unità produttiva locale, destinataria dell’investimento oggetto di agevolazione, in Toscana, nel caso di imprese/OR non in possesso di tale requisito al momento della domanda (la predetta localizzazione deve risultare da visura camerale);
b) l’iscrizione al Registro delle Imprese della CCIAA territorialmente competente, nel caso di imprese/OR non in possesso di tale requisito al momento della domanda;
c) un codice ATECO ammissibile a Bando, secondo quanto previsto dagli articoli 7.1 e 7.2.1, nel caso di imprese/OR non in possesso di tale requisito al momento della domanda
10) comunicare le variazioni, eventualmente intervenute durante lo svolgimento del Progetto, riguardanti i requisiti dei soggetti destinatari specificati agli articoli 6.1 e 6.2 del Bando;
11) richiedere all’amministrazione l’autorizzazione preventiva per eventuali variazioni al Progetto secondo le modalità indicate agli articoli 17.4, 17.5 e 17.6 del Bando e nelle “Linee guida per le varianti e le proroghe di Progetto”, messe a disposizione sul sito di Sviluppo Toscana S.p.A.;
12) rispettare, per quanto non espressamente previsto dal Bando e dalla presente Convenzione, le prescrizioni che verranno adottate dalla Regione Toscana e contenute nelle “Linee guida per la rendicontazione” di cui all’Allegato 11 e ss.mm.ii. e nelle “Linee guida per le varianti e le proroghe di Progetto”. XXXXX avrà cura di comunicare al Capofila ogni modifica a tali prescrizioni conseguente al mutamento della normativa comunitaria e/o nazionale e/o regionale;
13) fornire le informazioni e le documentazioni finanziarie, tecniche e amministrative del Progetto comunque richieste dalla Regione e/o dagli enti dalla Regione incaricati, nonché le attestazioni necessarie per la verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti di cui al bando ed eventuali integrazioni, entro un termine massimo di 10 giorni dalla richiesta, se non diversamente stabilito;
14) rispettare le prescrizioni in materia di informazione e pubblicità previste dal FAS e dalla normativa FAR; in particolare ciascun componente dell'ATS si impegna ad adempiere agli obblighi informativi e pubblicitari destinati al pubblico in conformità al PAR FAS, al relativo documento di dettaglio e ai relativi atti attuativi adottati dalla Regione Toscana. Ciascun soggetto componente l'ATS autorizza la Regione Toscana a pubblicare, anche per estratto, le relazioni periodiche sullo stato di avanzamento del Progetto, le valutazioni in itinere e la valutazione dei risultati della ricerca, nel rispetto della tutela dei dati personali e delle specifiche di accesso sicuro individuate per il sistema informativo regionale dalla competente struttura regionale. Ogni pubblicazione e ogni atto inerente il Progetto di ricerca (avvisi, bandi di gara, avvisi di selezione del personale ecc...) e i risultati della ricerca, in qualunque forma, dovrà recare l'indicazione del determinante contributo regionale a valere sul Programma Attuativo Regionale cofinanziato dal FAS e del contributo a valere sui fondi FAR messi a disposizione dal MIUR e riportare il logo della Regione Toscana, della Repubblica Italiana e del PAR FAS 2007-2013;
15) rispettare il divieto di cumulo di cui all'articolo 13 del Bando, impegnandosi a non cumulare altri finanziamenti per lo stesso Progetto;
16) comunicare al Responsabile del procedimento della Regione Toscana mediante PEC all’indirizzo xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx , entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione, l'eventuale rinuncia al contributo (cfr. art. 9, comma 3 sexies, L.R.T. n. 35/2000); in caso di rinuncia comunicata oltre il termine di 30 giorni dal ricevimento delle comunicazione di assegnazione, la Regione Toscana richiederà il rimborso forfettario delle spese di istruttoria ed erogazione, secondo quanto indicato all'articolo 19.6 del Bando;
17) adottare un sistema contabile appropriato ed affidabile, con contabilità separata o codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative all’operazione finanziata con risorse PAR FAS e risorse FAR;
18) consentire ai funzionari della Regione o a soggetti da essa incaricati, a funzionari degli Organismi appositamente individuati, del Ministero dello Sviluppo Economico e del MIUR lo svolgimento di controlli e ispezioni;
19) in caso di soggetti pubblici o enti dipendenti, rispettare nelle procedure per l’appalto e l’esecuzione dei lavori la normativa in materia di contratti pubblici relativa a lavori, servizi e forniture, nonché l’applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori nei cantieri edili. In caso di mancato rispetto delle norme in materia di appalti pubblici ovvero in presenza di irregolarità si applicheranno gli “Orientamenti per la determinazione delle rettifiche finanziarie” (Decisione della Commissione del 19.12.2013 C(2013) 9527);
Art. 5 – Obblighi del Capofila
Il Capofila opera in qualità di mandatario dell'ATS ammessa a finanziamento con il Progetto e, in quanto tale ha l’obbligo di:
1) curare la conservazione di tutti gli elaborati tecnici, della documentazione amministrativa e contabile del progetto, separata o separabile mediante
opportuna codifica dagli altri atti amministrativi generali; detta archiviazione deve essere accessibile senza limitazioni ai fini di controllo alle persone ed agli organismi aventi diritto e deve essere conservata per almeno cinque anni successivi all’erogazione del saldo del contributo ed in ogni caso fino al terzo anno successivo alla completa restituzione del contributo rimborsabile;
2) fornire le informazioni e le documentazioni finanziarie, tecniche e amministrative del Progetto e dei partner dell’ATS, comunque richieste dalla Regione e/o dagli enti dalla Regione incaricati;
3) curare la raccolta delle schede di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale dell’intervento, anche dei partner dell’ATS ed inviarle alla Regione Toscana e/o agli enti dalla Regione incaricati secondo le scadenze previste dal Bando o entro
10 giorni dalla richiesta dell’amministrazione regionale e/o dagli enti dalla Regione incaricati.
Art. 6 – Spese ammissibili e rendicontazione
Le spese ammissibili sono quelle indicate all’art. 11 del bando purché effettivamente sostenute tra la data di avvio del progetto di cui all'articolo 2 della presente Convenzione ed i 24 mesi successivi, salvo proroga concessa ai sensi dell'articolo 2 della presente Convenzione e all'art. 10.3 del Bando.
La rendicontazione delle spese sostenute deve essere presentata ad ARTEA - che agisce in qualità di Organismo Intermedio, Responsabile di controllo della rendicontazione e pagamento - secondo le modalità stabilite negli articoli 11 e 18 del Bando e nelle “Linee guida per la rendicontazione” di cui all'Allegato 11 del Bando e ss.mm.ii.
Art. 7 - Erogazione delle agevolazioni
L’erogazione del contributo a fondo perduto è effettuata mediante bonifico sul C/C intestato a ciascun singolo componente dell'ATS, da effettuarsi secondo le modalità indicate all'articolo 18 del Bando e nelle Linee guida per la rendicontazione di cui all’Allegato 11 e ss.mm.ii.
Art. 8 - Divieto di cumulo
Le agevolazioni di cui al Bando e alla presente Convenzione non sono cumulabili con altre agevolazioni concesse per le stesse spese e qualificabili come aiuti di Stato ai sensi degli artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ivi incluse quelle concesse a titolo di “de minimis”, secondo quanto previsto dal Regolamento n. 1407/2013 e ss.mm.ii.
Art. 9 - Monitoraggio del Progetto e delle spese
Il Capofila ed ogni componente dell’ATS sono tenuti a rispettare le normative del PAR FAS e del FAR in materia di gestione e monitoraggio del finanziamento.
Art. 10 – Valutazione intermedia e finale
Il Progetto, oltre alla valutazione preliminare per accedere al finanziamento, è sottoposto a valutazione intermedia e finale dei risultati conseguiti.
La valutazione intermedia e finale verrà effettuata dai valutatori individuati secondo i criteri e le modalità stabilite all'art. 19.1 del Bando.
Le suddette valutazioni sono effettuate sulla base delle informazioni fornite nelle relazioni tecniche di medio periodo e conclusiva allegate alle relative rendicontazioni, come specificato all'articolo 18 del Bando, e sono dirette ad accertare:
• la coerenza dell'oggetto, degli obiettivi e dei risultati conseguiti dal progetto realizzato rispetto a quello ammesso a finanziamento;
• per la sola valutazione intermedia, la potenzialità del progetto di perseguire gli obiettivi dichiarati in fase di presentazione della domanda che non sono stati ancora raggiunti;
• la congruità delle spese sostenute, il rispetto del cronoprogramma e degli altri elementi di progetto descritti all'articolo 10.1 del Bando.
Le relazioni tecniche di medio periodo e conclusiva devono essere elaborate conformemente alle indicazioni fornite dall'Amministrazione regionale e secondo l'apposito modello che verrà reso disponibile sul sito di ARTEA.
Le relazioni tecniche dovranno essere trasmesse con le seguenti modalità:
• caricate in upload sul sito web di ARTEA unitamente alla rendicontazione di medio periodo e finale;
• trasmesse tramite PEC, entro 10 giorni dalla scadenza rispettivamente del dodicesimo e del ventiquattresimo mese dall'inizio del progetto, ad entrambi i seguenti indirizzi xxxxxx@xxx.xxxxxxxx.xxxxxxx.xx e xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx.
Eventuali difformità fra risultati attesi e risultati conseguiti dovranno essere adeguatamente motivate.
Il Capofila dovrà fornire tutte le informazioni e le documentazioni finanziarie, tecniche e amministrative del Progetto comunque richieste dalla Regione e/o dagli Enti dalla Regione incaricati; dovrà inoltre fornire le attestazioni necessarie per la verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti di cui al Bando ed eventuali integrazioni, entro un termine massimo di 10 giorni dalla richiesta, se non diversamente stabilito.
Art. 11 - Ispezioni e controlli
La Regione Toscana, direttamente o avvalendosi di Enti o società appositamente autorizzate, procederà a controlli ed ispezioni su tutti i soggetti che hanno presentato domanda di aiuto e a controlli a campione secondo le modalità stabilite all'articolo 19.2 del Bando.
La Regione Toscana, direttamente o tramite soggetto a ciò autorizzato, si riserva di effettuare in ogni momento controlli documentali ed ispezioni presso il Capofila e gli altri soggetti componenti dell'ATS, allo scopo di verificare la realizzazione del Progetto, anche in relazione alle spese oggetto dell'intervento, il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente, dal Bando, dalla presente Convenzione e la veridicità delle informazioni fornite e delle dichiarazione rese dal Capofila e dagli altri componenti dell'ATS.
Nel caso in cui il singolo partner dell’ATS risulti iscritto nell’elenco delle imprese con “rating di legalità” (Decreto Interministeriale n. 57 del 20/02/2014) e perda o non ottenga il rinnovo di tale iscrizione, l’Amministrazione regionale, anche avvalendosi della società in house Sviluppo Toscana S.p.A., procederà alla verifica dei requisiti 10, 12, 13 e 14 dell’art. 7.1 del Bando previa acquisizione delle relative autocertificazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 445/2000; in caso di esito negativo delle verifiche, l’Amministrazione regionale procederà alla revoca del beneficio.
Art. 12 – Cause di decadenza
Il Capofila ed i singoli componenti dell'ATS decadono dal beneficio del contributo assegnato, con conseguente revoca del contributo, nei seguenti casi:
1) contributo concesso sulla base di dati, notizie o dichiarazioni rese false, inesatte o reticenti ai sensi del D.P.R. 445/2000, fermo restando le conseguenze previste dalle norme penali vigenti in materia;
2) mancanza o perdita anche di uno solo dei requisiti di ammissibilità richiesti dal Bando al momento della presentazione della domanda, ed in particolare quelli di cui ai punti da 8 a 16 dell'articolo 7.1 del Bando, da 8 a 16 dell'articolo 7.2.1 del Bando e di cui ai punti 3, 4 e 5 dell'articolo 7.2.2 del Bando, ossia:
a) essere impresa/OR privato economicamente e finanziariamente sano ai sensi degli Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (Comunicazione della Commissione 2014/C 249/01 del 31/07/2014);
b) per ciascuna impresa/OR privato, non risultare associato o collegato con altra impresa/OR privato richiedente l’aiuto secondo la nozione di associazione e collegamento5;
c) per ciascuna impresa/OR privato, non essere stato oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale o di provvedimenti interdittivi, intervenuti nell’ultimo biennio, alla contrattazione con le pubbliche
5 Art. 3 dell’Allegato alla Raccomandazione 2003/361/CE.
amministrazioni e alla partecipazione a gare pubbliche6, secondo quanto risultante dai dati in possesso dell’Osservatorio dei Lavori Pubblici;
d) per ciascuna impresa/OR non essere stato oggetto, nei tre anni precedenti alla data di pubblicazione del bando, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Toscana, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta comunque imputabile all’impresa/OR e non sanabili, oltre che nel caso di indebita percezione accertata con provvedimento giudiziale come previsto dall’art. 9, comma 3-bis L.R. n. 35/2000, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro;
e) per ciascuna impresa/OR privato, possedere capacità di contrarre ovvero non essere stato oggetto di sanzione interdittiva7 o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
f) per ciascuna impresa/OR privato, garantire comportamenti professionalmente corretti, vale a dire che nei confronti del legale rappresentante dell'impresa/organismo di ricerca privato non deve essere stata pronunciata sentenza passata in giudicato o essere stato emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 c.p.p. per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale;
g) osservare gli obblighi dei contratti collettivi di lavoro e rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di:
1) prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali;
2) salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
3) inserimento dei disabili;
6 Art. 14 D.Lgs. n. 81/2008.
7 Art. 9, comma 2, lettera c), X.Xxx. 08-06-2001 n. 231.
4) pari opportunità;
5) contrasto del lavoro irregolare e riposo giornaliero e settimanale;
6) tutela dell’ambiente;
h) non avere usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione, anche parziale, delle stesse spese previste nel progetto.
i) per ciascuna impresa/organismo di ricerca privato, essere in regola con le disposizioni in materia di aiuti ex art. 87, oggi 107, del Trattato che istituisce la Comunità Europea individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea (se l’impresa è stata costituita prima del 23 maggio 2007);
Art. 13 – Risoluzione per inadempimento e revoca del contributo
In caso d’inadempimento riguardo agli Obblighi del Capofila e di ciascun componente dell'ATS così come stabiliti agli art. 4 e 5 della presente Convenzione, la Regione Toscana, previo accertamento dell’inadempimento stesso attraverso un contraddittorio con il Capofila, procederà alla risoluzione della Convenzione ed alla conseguente revoca totale o parziale del contributo concesso secondo le modalità indicate nel Bando. Il decreto di revoca costituisce in capo alla Regione Toscana il diritto ad esigere immediato pagamento, totale o parziale, dell’aiuto concesso e dispone il recupero delle eventuali somme ottenute a seguito della concessione e non dovute, maggiorate di un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento (TUR) vigente alla data di erogazione.
Sono motivi di risoluzione della Convenzione e di revoca totale del contributo:
1) perdita dei requisiti di ammissione per i quali è previsto l’obbligo di mantenimento ai sensi dell’articolo 4 durante il periodo di realizzazione dell’intervento ammesso a contributo e rendicontazione finale delle spese sostenute e nei cinque anni successivi alla rendicontazione;
2) rinuncia al contributo come indicato all’art. 19.4 del Bando;
3) mancato rispetto da parte del Capofila e dei singoli componenti dell'ATS degli obblighi di cui all'articolo 17.3 del Bando e degli articoli 4 e 5 della presente Convenzione;
4) accertata indebita percezione del finanziamento da parte del Capofila o di ciascun componente dell'ATS con provvedimento definitivo (dolo o colpa grave); con la revoca del contributo è disposta la restituzione delle somme erogate e l’applicazione della sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma in misura da due a quattro volte l’importo dell'aiuto indebitamente fruito (art. 9, comma 3 bis L.R. n. 35/2000);
5) inerzia del Capofila e di ciascun componente dell'ATS, intesa come mancata realizzazione del progetto e/o realizzazione difforme da quella autorizzata e/o realizzazione parziale, fatto salvo il caso di cui al seguente punto 6.
6) mancata realizzazione di almeno il 70% del costo totale del progetto ammesso a contributo nei tempi di realizzazione previsti. La percentuale di realizzazione viene determinata facendo riferimento ai costi effettivamente rendicontati e ammessi in ambito di controllo e pagamento rispetto a quelli previsti dal piano finanziario;
7) mancato raggiungimento dei risultati attesi in relazione agli obiettivi descritti all'interno del Progetto. In relazione a tale causa di revoca, la Regione Toscana, come già specificato all'interno dell'art. 10.1 del Bando, valuterà il singolo Progetto sulla base degli esiti delle verifiche periodiche;
8) mancato rispetto dei termini relativi agli adempimenti successivi all'ammissione di cui all'art. 17.1 del Bando;
9) decadenza del Capofila durante il periodo di realizzazione dell’intervento ammesso a contributo, fatti salvi i casi di operazioni straordinarie di impresa indicati all'art. 17.6 del Bando;
10) mancato rispetto dei termini per la presentazione della domanda di variante soggettiva nei casi di operazioni straordinarie di impresa previsti all'art. 17.6 del Bando;
11) accertata indebita percezione dell’aiuto per carenza dei requisiti essenziali o per irregolarità della documentazione prodotta comunque imputabili al soggetto Capofila o ai singoli componenti dell'ATS e non sanabili;
12) alienazione, cessione, distrazione dall’uso previsto dei beni materiali e/o immateriali acquistati, compreso l’eventuale prototipo oggetto del contributo, secondo quanto previsto dall’art. 4 della presente Convenzione, entro cinque anni successivi alla rendicontazione del progetto;
13) mancata compilazione e/o invio delle schede di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale richieste nei tempi e nei modi indicati dalla Regione Toscana e da altro ente a ciò autorizzato, come richiesto dall’art. 9 della presente Convenzione;
14) assoggettamento a procedure di fallimento o altra procedura concorsuale (concordato preventivo, concordato fallimentare, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale, se autorizzato dal Tribunale) prevista dalla Legge fallimentare o da altre leggi speciali, che comporti la distrazione del bene o del progetto oggetto di agevolazione;
15) violazione degli obblighi previsti dalla normativa di riferimento, incluse le disposizioni in materia di pubblicità di cui all’articolo 4 punto 14;
16) accertata violazione, in via definitiva, da parte degli organismi competenti, della prescrizione di cui all'articolo 4 bis, comma 8, L.R n.35/2000, ed, in particolare, dell’obbligo di essere in regola con gli adempimenti relativi alle norme in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro, di applicare i rispettivi contratti collettivi di lavoro e di essere in regola con gli adempimenti in materia previdenziale ed assicurativa;
17) violazione degli obblighi di cui all’art. 8 bis della L.R. 35/2000, vale a dire mantenere per i cinque anni successivi alla erogazione del saldo:
• l’investimento oggetto del contributo;
• l’unità produttiva localizzata in Toscana;
18) nei confronti del Capofila o di uno qualsiasi dei componenti dell'ATS, adozione di provvedimenti definitivi da parte delle autorità competenti in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (nel caso di cui all’art. 9 bis, comma 3 L.R. 35/2000);
Art. 14 - Difforme e/o parziale realizzazione del progetto
Costituiscono difforme e/o parziale realizzazione del progetto la:
1) non completa/parziale realizzazione del progetto e/o non corretta rendicontazione finale del progetto;
2) rideterminazione del contributo per irregolarità riscontrate a seguito di controlli a qualsiasi titolo effettuati, per le quali non si procede a revoca totale;
3) il mancato incremento occupazionale secondo gli impegni assunti con il progetto finanziato.
Nei casi di cui al comma precedente la Regione Toscana, previo contraddittorio con il Capofila, procederà alla revoca parziale dell’agevolazione.
La difforme o parziale realizzazione del progetto costituisce ipotesi di adempimento difforme/parziale della Convenzione e, come tale, dovrà essere accettata espressamente dalla Regione Toscana.
Nel caso in cui vi sia stata erogazione da parte della Regione Toscana, con il provvedimento di revoca è disposta la restituzione delle somme erogate, maggiorate degli interessi maturati al Tasso Ufficiale di Riferimento (d’ora in avanti “TUR”).
Nel caso in cui alla data della revoca parziale le erogazioni siano in corso, l’ammontare da recuperare sarà detratto a valere sull’erogazione ancora da effettuare. Nel caso in cui le erogazioni ancora da effettuare risultino di ammontare inferiore a quello da recuperare o nel caso in cui si sia già provveduto all’erogazione a saldo, sarà avviata una procedura di recupero (anche coattivo secondo quanto disposto dalla legge di contabilità della Regione e dal regolamento di attuazione) nei confronti dei componenti dell’ATS interessati.
Art. 15 - Sospensione del contributo
Ai sensi dell’art. 9 bis L.R. 35/2000 è sospesa l’erogazione del contributo concesso in caso di adozione da parte delle autorità competenti dei provvedimenti di sospensione o d'interdizione di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
(“Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”).
Art. 16 – Sanzioni e rimborsi a carico del Capofila e di ciascun componente dell’ATS
Nel caso l’indebita percezione del finanziamento per dolo o colpa grave sia accertata giudizialmente (art. 13 punto 4 della Convenzione) in sede di revoca del finanziamento si dispone la restituzione delle somme erogate e si procede all’applicazione della sanzione amministrativa di cui all’articolo 9 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 (“Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell’articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59”).
Nel caso di revoca di cui al comma 1 del presente articolo, il Capofila e ciascun componente dell’ATS, ai sensi dell’art. 9 bis, comma 3 quater della L.R. n. 35/2000, non potranno accedere a contributi per un periodo di tre anni a decorrere dalla data di adozione del provvedimento di revoca.
Detta sanzione non si applica alle imprese/OR che hanno proceduto alla rinuncia del contributo stesso (art. 9 bis, comma 3 quinquies L.R. n. 35/2000).
Ai sensi dell’art. 9, comma sexies, L.R. n. 35/2000, il Capofila e ciascun componente dell’ATS destinatari di un provvedimento di revoca del contributo successivamente all’adozione del provvedimento amministrativo di concessione, dovrà corrispondere alla Regione Toscana un rimborso determinato forfettariamente dalla Giunta regionale con delibera n. 359 del 20-05-2013 in relazione ai costi istruttori sostenuti per la relativa pratica. Tale rimborso, calcolato secondo le modalità specificate all'art. 19.6 del Bando, è dovuto anche dall'impresa che rinuncia al contributo trascorsi trenta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione.
Art. 17 Aiuto rimborsabile
Le modalità di erogazione, il piano di rientro ed ogni altra specifica relativa all'aiuto rimborsabile sono oggetto di specifica Convenzione, secondo lo schema di cui
all’Allegato 13 del Bando, da stipularsi tra il singolo soggetto componente l'ATS destinatario di aiuto rimborsabile, la Regione Toscana e il MIUR in data uguale o successiva alla presente Convenzione.
Art. 18 - Trattamento dei dati personali
I dati forniti alla Regione Toscana saranno oggetto di trattamento esclusivamente per le finalità della presente Convenzione e per scopi istituzionali e saranno trattati, nel rispetto dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti dei richiedenti il contributo in conformità al D. Lgs. 30/06/2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
Ai sensi dell’art. 13 del citato D. Lgs. si forniscono le seguenti informazioni:
- i dati forniti sono trattati dalla Regione Toscana per le finalità previste dalla presente Convenzione e dal Bando, ivi compresa la fase dei controlli sulle autocertificazioni;
- il conferimento dei dati è obbligatorio e l’eventuale rifiuto di fornire tali dati potrebbe comportare la mancata assegnazione del contributo;
- la raccolta ed il trattamento dei dati saranno effettuati mediante strumenti informatici, telematici e manuali;
- i dati potranno essere comunicati agli enti preposti per la verifica delle dichiarazioni rese dal Capofila e da ciascun componente dell’ATS ai sensi del D.P.R. 445/2000 e ad ogni soggetto che abbia interesse ai sensi della L. 241/1990;
- i dati saranno trattati secondo quanto previsto dal D. Lgs. 196/2003 e diffusi, limitatamente ai dati anagrafici del richiedente, circa gli esiti delle fasi di ammissibilità e valutazione, secondo le norme che regolano la pubblicità degli atti amministrativi presso la Regione Toscana, e sul sito internet della Regione Toscana, al fine di divulgare gli esiti finali delle procedure amministrative;
- titolare del trattamento è la Regione Toscana, Giunta Regionale; titolare del trattamento è altresì il MIUR, nella persona del suo legale rappresentante, per le finalità di controllo e verifica;
- responsabile interno del trattamento dei dati per la Regione Toscana è il xxxx. Xxxxxxx Xxxxx, Responsabile pro tempore del Settore “Diritto allo Studio Universitario e sostegno alla ricerca”;
- responsabili esterni del trattamento sono, ciascuno per il rispettivo ambito di competenza, Sviluppo Toscana S.p.A., l’Agenzia della Regione Toscana ARTEA, il MIUR e il soggetto che sarà incaricato della valutazione del merito di credito;
- gli incaricati al trattamento dei dati per la Regione Toscana sono i dipendenti regionali assegnati al Settore “Diritto allo Studio Universitario e sostegno alla ricerca”.
Ai sensi dell'art. 7 D. Lgs. n. 196/2003, l'interessato può esercitare i suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento in ogni momento, rivolgendosi all’indirizzo di posta elettronica: xxxxxx@xxxxxxx.xxxxxxx.xx.
Art. 19 - Registrazione e oneri fiscali
La presente Convenzione sarà registrata solo in caso d'uso ai sensi dell'art. 5, II comma, del D.P.R. n. 634 del 26/10/1972, a cura e spese della parte richiedente.
Ogni altra spesa relativa alla presente Convenzione, in qualunque tempo e a qualsiasi titolo accertate, è a carico del Capofila.
Art. 20 - Foro competente
Per qualsiasi controversia derivante o connessa alla presente Convenzione, ove la Regione Toscana sia attore o convenuto, è competente il Foro di Firenze, con espressa rinuncia a qualsiasi altro.
Art. 21 - Norme di rinvio
Per tutto quanto non espressamente previsto dalla presente Convenzione, si richiamano le norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti in materia.
LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO
REGIONE TOSCANA IL CAPOFILA
Il Dirigente Il legale rappresentante
ALLEGATI:
1) Scheda tecnica di Progetto;
2) Piano finanziario di Progetto;
3) Accordo di proprietà intellettuale definitivo;
II sottoscritto , nella qualità di legale rappresentante pro tempore dell'impresa , Xxxxxxxx mandataria dell'ATS, o da egli delegato, dichiara di aver preso conoscenza e di accettare espressamente, ai sensi e per gli effetti degli artt. 1341 e ss C.C., i seguenti articoli: 1 (“Oggetto”), 2 (“Durata”), 3 (“Obblighi della Regione Toscana”), 4 (“Obblighi del Capofila e di ciascun componente dell'ATS”), 5 (“Obblighi del Capofila”), 6 (“Spese ammissibili e rendicontazione”), 7 (“Erogazione delle agevolazioni”), 8 (“Divieto di cumulo”), 9 (“Monitoraggio del Progetto e delle spese”), 10 (“Valutazione intermedia e finale”), 11 (“Ispezioni e controlli”), 12 (“Cause di annullamento e decadenza”), 13 (“Risoluzione per inadempimento e revoca del contributo”), 14 (“Difforme e/o parziale realizzazione del progetto”), 15 (“Sospensione del contributo”), 16 (“Xxxxxxxx e rimborsi a carico del Capofila e di ciascun componente dell’ATS”), 17 (“Aiuto rimborsabile”), 18 (“Trattamento dei dati personali”), 19 (“Registrazione e oneri fiscali”), 20 (“Foro competente”), 21 (“Norme di rinvio”).
IL CAPOFILA
Il legale rappresentante