REGIONE PIEMONTE BU43 24/10/2019
REGIONE PIEMONTE BU43 24/10/2019
Deliberazione della Giunta Regionale 4 ottobre 2019, n. 15-343
Programma Interreg MED 2014-2020, Progetto "WETNET". Approvazione dello schema di "Protocollo d'intesa per la realizzazione del Contratto di Zona Umida della Pianura Risicola Vercellese", ai sensi dell'art. 00 xxx xxx x.xxx. 000/0000 "Xxxxx in materia ambientale".
A relazione dell'Assessore Marnati:
Premesso che:
il d.lgs. 152/2006 ("Norme in materia ambientale") all'art. 68 bis attribuisce ai Contratti di Fiume e di Lago il ruolo di concorrere alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale delle aree coinvolte;
il Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po - Riesame e aggiornamento al 2015 (PdG Po 2015), approvato con deliberazione n.1/2016 (DPCM 27 Ottobre 2016), individua, fra le tipologie di misure chiave (Key Type Meaures - KTM) definite in sede comunitaria per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale previsti dalla Direttiva "Quadro" Acque n. 2000/60/CE (DQA), la KTM 26 "Governance" e, nell'ambito di questa categoria, la misura n. KTM26-P5-a107 "Attivazione e attuazione dei contratti di fiume, lago e delta";
i Contratti di fiume costituiscono, pertanto, misura specifica nell’ambito della KTM-26 Governance, ove si è riconosciuto nei medesimi Contratti uno strumento importante per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale previsti dalla DQA e quindi per l’attuazione delle misure di Piano;
la Regione Piemonte ha approvato con DCR n. 117-10731 del 13 marzo 2007 il Piano di Tutela delle Acque (PTA), quale strumento di programmazione a livello regionale redatto in linea con le politiche comunitarie definite dalla DQA e, in particolare, con il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po (PdG Po) dell’Autorità di Bacino distrettuale;
il PTA persegue i seguenti obiettivi di:
▪ riduzione dell’inquinamento delle acque;
▪ riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali;
▪ condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’acqua;
▪ uso sostenibile delle risorse idriche;
▪ riequilibrio del bilancio idrico;
l’articolo 10 delle Norme del PTA definisce che il Piano è attuato attraverso l’azione coordinata di tutte le istituzioni competenti in materia mediante il ricorso agli strumenti delle procedure negoziate e agli accordi ambientali; promuove, pertanto, modalità di gestione integrata delle politiche a livello di bacino e sottobacino idrografico, che perseguano la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico. Tali strumenti sono costituti dai Contratto di fiume o Contratto di lago e si configurano come un “accordo di programmazione negoziata” ai sensi dell’art. 2, comma 203, lett. a), della Legge n. 662/1996;
i Contratti di fiume o lago sono intesi non come singole progettazioni, ma come processi di governance dei territori fluviali e lacuali attuati nel rispetto delle reciproche competenze e dell’autonomia di gestione che caratterizza l’attività di tutti i soggetti pubblici e privati attivi sul territorio;
l’Amministrazione regionale ha rafforzato la valenza istituzionale dei Contratti richiamandoli espressamente nelle Norme tecniche di attuazione di cui all’art. 35 (commi 2 e 3) del Piano Territoriale Regionale (PTR), approvato con DCR n. 122-29783 del 21 luglio 2011; in particolare il PTR ne riconosce il ruolo quali strumenti che permettono lo sviluppo di sinergie con gli strumenti
di pianificazione territoriale provinciale e locale, al fine di favorire l’integrazione delle diverse politiche;
con DGR n. 16-2610 del 19 settembre 2011 sono state approvate le “Linee Guida regionali per l’attuazione dei Contratti di Fiume e di Lago”;
per rendere maggiormente efficaci le azioni dei Contratti, ai sensi delle suddette Linee Guida regionali è utile applicare il principio di sussidiarietà e avvalersi, per la gestione operativa di tali processi, del coordinamento di un Ente locale vicino al territorio; le Linee Guida individuano, infatti, le Province come livello più idoneo per il raccordo delle realtà presenti in un territorio fluviale o lacustre (bacino idrografico), in quanto titolari delle funzioni amministrative fondamentali in materia ambientale; queste possono avvalersi, a tal fine, della collaborazione di altri Enti locali per le attività non di competenza esclusiva.
Dato atto che, come da risultanze istruttorie del Settore Tutela delle Acque della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio:
quanto sopra riportato relativamente ai contratti di fiume o di lago risulta applicabile, altresì, a una nuova formulazione inerente al Contratto di Zona Umida, messo a punto sulla base dell’esperienza dei Contratti di fiume e che persegue i medesimi obiettivi partendo dall’elemento acqua, superando il riferimento fisico al fiume;
il contratto di zona umida si prefigge di concorrere al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della qualità ambientale, della biodiversità e del paesaggio non limitandosi al riferimento fisico del fiume, ma abbracciando e comprendendo tutte le diverse forme dell’acqua, caratteristiche di una zona umida;
il processo che porterà alla firma del Contratto di zona umida rientra nel Progetto Europeo Interreg MED 2014-2020 denominato “WETNET – Coordinated managemet and networking of Mediterranean wetlands”, nell’ambito del quale la Provincia di Vercelli ha avviato, attivando una serie di incontri territoriali, un percorso partecipativo e concertato per perseguire obiettivi comuni di sviluppo, tutela e riqualificazione del territorio;
l’obiettivo generale del progetto WETNET, infatti, ha riguardato il coordinamento e il miglioramento dell’efficacia della gestione e della pianificazione delle aree umide attraverso la definizione e la sperimentazione di strategie integrate all’interno di un Piano d’azione, mettendo a punto lo strumento “Contratto di zona umida della Pianura Risicola Vercellese” basato sull’esperienza dei Contratti di fiume;
secondo quanto previsto dalle citate Linee Guida regionali dei Contratti è necessario sancire la volontà del territorio attraverso la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa tra i soggetti istituzionali che dimostrano interesse al fine di individuare e condividere il percorso operativo per giungere alla stipula del Contratto;
attraverso il progetto “WETNET” si è riscontrata una volontà delle comunità locali di proseguire nel processo di Contratto e che in questo ambito è stato individuato uno scenario prescelto che individua gli obiettivi generali e specifici che faranno parte del piano d’azione, propedeutico all’avvio del Contratto di Zona Umida;
si è addivenuti alla condivisione di un Protocollo d'intesa, che si propone di individuare le attività che i sottoscrittori intendono porre in essere, al fine di giungere alla definizione di un Piano di Azione, secondo le indicazioni contenute nelle Linee Guida della Regione Piemonte in materia di Contratti di Fiume, altresì applicabile all’innovativo Contratto di Zona Umida;
in tale documento si esprime la volontà di giungere alla stipula di un Contratto di Zona Umida, basata sulla gestione integrata e la valorizzazione delle risorse territoriali esistenti nell’area di progetto che ricade parzialmente nell’ambito “Vercellese” AI 17 Basso Sesia e ambito “Terre delle Grange” AI 02 Basso Po previste dal PTA che riguarda 28 Comuni, seguendo un percorso condiviso con il territorio e con i portatori di interesse allo scopo di raggiungere gli obiettivi previsti dall’art. 1 del Protocollo stesso;
in ottemperanza alle succitate Linee Guida regionali, il Protocollo d’Intesa è l’atto formale che conclude la “Fase 1 – Preparazione” di un Contratto di Zona Umida ed in tal senso - come in
precedenza descritto - costituisce la logica conseguenza dell’analisi conoscitiva del territorio e del coinvolgimento delle principali istituzioni interessate, ormai da tempo in corso attraverso un processo partecipato;
il documento, a livello locale, persegue le medesime finalità delle attività di pianificazione in cui la Regione è coinvolta a livello di Distretto del Po.
Ritenuto di voler condividere con le comunità locali il percorso intrapreso e di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale (Allegato 1) e che definisce obiettivi e linee operative per la realizzazione del Contratto di zona umida della Pianura Risicola Vercellese.
Vista la legge n. 662 del 23 dicembre 1996 ed in particolar modo il suo art. 2, comma 203, che detta la disciplina della programmazione negoziata;
visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale";
vista la deliberazione n. 7 del 17 dicembre 2015 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po;
vista la legge regionale 28 luglio 2008, n. 23 “Disciplina dell'organizzazione degli Uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale”.
Dato atto che il presente provvedimento non comporta effetti diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Regione Piemonte.
Attestata la regolarità amministrativa del presente provvedimento ai sensi della D.G.R. 17 ottobre 2016, n. 1-4046.
Tutto ciò premesso e considerato, la Giunta Regionale, a voti unanimi
delibera
1. di approvare lo schema di “Protocollo d’intesa per la realizzazione del Contratto di Zona Umida della Pianura Risicola Vercellese” ai sensi dell'art. 68 bis del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 ("Norme in materia ambientale"), allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale;
2. di dare mandato al Presidente della Giunta regionale o all’Assessore all’Ambiente di sottoscrivere il suddetto Protocollo di Intesa, in nome e per conto della Regione Piemonte;
3. di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’art. 5 della l.r. 22/2010, nonché ai sensi dell’articolo 40 del d.lgs. 33/2013 nel sito istituzionale dell’ente, nella sezione Amministrazione trasparente.
(omissis)
Allegato
Protocollo d’Intesa
per la realizzazione del Contratto di Zona Umida della Pianura Risicola Vercellese
PREMESSO CHE:
‐ la Provincia di Vercelli ha partecipato, in partenariato con dieci enti appartenenti a sei Paesi europei, al bando promosso dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma Interreg-MED 2014/2020 ottenendo il finanziamento complessivo pari ad Euro 234.495,00 per le attività del progetto WETNET - “Coordinated management and networking of Mediterranean wetlands”, avente decorrenza dal 01/11/2016 al 30/04/2019 prorogato dalla C.E. al 31/10/2019;
‐ con Decreto del Presidente della Provincia n. 31 del 23/12/2016 e Decreto n. 42 del 16/05/2017 veniva approvato il Partnership Agreement del progetto WETNET disciplinante i reciproci rapporti obbligatori tra Capofila e partners di progetto
‐ L'obiettivo generale del progetto WETNET è quello di favorire il coordinamento e il miglioramento dell'efficacia della gestione e della pianificazione delle aree umide attraverso la definizione e la sperimentazione di strategie integrate ovverosia mettendo a punto uno strumento definito” Contratto di Zona Umida” basato sull'esperienza dei Contratti di Fiume.
VISTI
‐ la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 Ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, prevede il raggiungimento dell’obiettivo di “buono” stato di qualità ambientale per tutti i corpi idrici attraverso l’integrazione tra le necessità antropiche, il mantenimento degli ecosistemi acquatici e la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità. In particolare viene sottolineata la necessità di ricorrere a sistemi di gestione integrata delle acque le cui politiche di governo e di controllo vanno affiancate alle altre politiche ambientali e di gestione del territorio al fine del perseguimento degli obiettivi di qualità;
‐ il D.Lgs. 152/2006 “Norme in materia ambientale” che, in recepimento della suddetta norma europea, ribadisce il perseguimento degli obiettivi di prevenzione e riduzione dell’inquinamento nonché l’attuazione del risanamento dei corpi idrici; in particolare all’articolo 68-bis ha introdotto nella legislazione italiana i Contratti di fiume, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la
valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree;
PRESO ATTO CHE:
‐ il processo di costruzione del Contratto di Fiume è basato sul confronto e la negoziazione tra tutti i portatori d’interesse coinvolti, con l’obiettivo di attivare azioni di riqualificazione ambientale condivise nelle modalità di decisione. Esso si fonda su un approccio interattivo, per garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, e si configura come un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare e competenze;
‐ la Provincia di Vercelli da diversi anni ha messo in atto strategie di riqualificazione del territorio risicolo vercellese come previsto dal PTCP e dalle “linee guida per la gestione sostenibile dell’agroecosistema risicolo e per la conservazione della biodiversità” elaborato nell’ambito del Progetto LIFE 09 NAT/IT/000093 ECORICE;
‐ con il Progetto Interreg MED “WETNET Gestione coordinata e in rete delle zone umide del Mediterraneo”, la Provincia di Vercelli ha avviato un processo volontario e concertato con ventotto Comuni della Bassa Vercellese che perseguire obiettivi comuni di sviluppo, tutela e riqualificazione del territorio partendo dall’elemento acqua e fiume, volto alla sottoscrizione del “Contratto di Zona umida della Pianura risicola vercellese”.
Nell’ambito del Progetto sono state realizzate le seguenti azioni:
▪ elaborazione di un Dossier preliminare, allo scopo di far emergere le criticità del territorio e definizione di un quadro ambientale e territoriale i cui elementi caratterizzanti sono:
▪ la tutela e valorizzazione della biodiversità
▪ il miglioramento della risorsa idrica (corsi d’acqua fontanili…)
▪ adattamento/mitigazione ai cambiamenti climatici
▪ il miglioramento della qualità dell’aria
▪ la tutela e valorizzazione del paesaggio afferenti ai corpi idrici
▪ il miglioramento della fruizione turistico/ambientale
▪ la condivisione delle informazioni e diffusione della cultura ambientale
▪ avvio di un percorso partecipativo articolato in 3 Sessioni di lavoro, che si sono svolte a Vercelli il 28 marzo, l’11 aprile ed il 9 maggio 2019 nella sede dell’Università del Piemonte Orientale. Ciascuna Sessione è stata dedicata ad un tema/aspetto rilevante e nello specifico:
▪ 28 marzo – Salvaguardia del paesaggio e delle eccellenze naturalistiche (fontanili e rete idrica naturale).
▪ 11 aprile – Sviluppo Locale Sostenibile (identità territoriale, turismo dolce, buone pratiche per la qualità dell’aria e i cambiamenti climatici).
▪ 9 maggio - Potenziamento delle infrastrutture verdi e blu (Compensazioni e Custodia del Territorio).
Agli incontri hanno partecipato Aziende agricole, Università del Piemonte Orientale, Istituti scolastici, Associazioni ambientaliste, associazioni di categoria, professionisti, parchi, consorzi irrigui, Comuni, Arpa, Istituti di ricerca e Regione Piemonte che costituiranno l’Assemblea di Bacino, organo previsto dal processo di costruzione del Contratto di Fiume;
▪ elaborazione del Documento strategico che definisce gli scenari che integrano gli obiettivi di pianificazione con le politiche di sviluppo locale del territorio;
▪ predisposizione di una bozza di Abaco delle azioni allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale.
VISTI:
‐ La Carta Nazionale dei Contratti di fiume, documento d’indirizzo redatto nel 2010 nel corso del V incontro del Tavolo nazionale dei Contratti di fiume e ratificato a Torino nel 2012;
‐ Il documento “Definizione e requisiti qualitativi di Base” redatto dal Gruppo di Lavoro 1 “Riconoscimento dei CdF a scala nazionale e regionale, definizione di criteri di qualità” del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume
‐ Le “Linee Guida Regionali per l’attuazione dei Contratti di Fiume e di Lago” approvate dalla Regione Piemonte con DGR n. 16-2610 del 19 settembre 2011-10-07;
‐ Il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po, adottato il 17 dicembre 2015 con Deliberazione n° 1 del 17 dicembre 2015 del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po e, come richiesto dalla normativa italiana, approvato in via definitiva con il DPCM 27 ottobre 2016. Il Piano individua i Contratti di Fiume quali misure non strutturali per la gestione integrata delle criticità di tipo qualitativo, quantitativo o idraulico dell’area idrografica, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi ambientali;
‐ Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 117-10731 del 13 Marzo 2007 quale specifico piano di settore per il raggiungimento degli obiettivi di qualità, all’art. 10 delle Norme di Piano introduce i Contratti di Fiume e di Lago quali strumenti di programmazione negoziata per l’applicazione del PTA sul territorio;
‐ Il Piano Territoriale della Regione Piemonte (PTR) approvato con DCR n. 122-29783 del 21 luglio 0000.Xx particolare il PTR riconosce il ruolo dei Contratti di Fiume o di Lago quali strumenti che permettono lo sviluppo di sinergie con gli strumenti di pianificazione territoriale provinciale e locale;
‐ Il Piano paesaggistico regionale (Ppr), approvato con D.C.R. n. 233-35836 del 3 ottobre 2017 sulla base dell’Accordo, firmato a Roma il 14 marzo 2017 tra il Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC) e la Regione Piemonte, è uno strumento di tutela e promozione del paesaggio piemontese, rivolto a regolarne le trasformazioni e a sostenerne il ruolo strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio.
‐ Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale approvato in via definitiva dal Consiglio Regionale con Atto n. 240-8812 del 24.02.2009, pubblicato sul BUR n.10 del 12.03.2009, su proposta della Giunta Regionale con atto n.13-7011 del 27.09.2007 che riconosce la rete ecologica, i percorsi e i canali storici e le reti di fruizione quale strumento di miglioramento ambientale e paesaggistico e valorizzazione del territorio della pianura risicola vercellese.
PRESO ATTO CHE
Unitamente alla Provincia di Vercelli, aderiscono al progetto WETNET, attraverso la sottoscrizione della presente Intesa, i seguenti Enti Istituzionali: Regione Piemonte - Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio e Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po
In esito alla procedura manifestazione di interesse avviata dalla Provincia di Vercelli, è stata inviata formale richiesta di adesione al Progetto WETNET dai seguenti Comuni ed Enti ricadenti nell’area di progetto: Comune di Caresana, Comune di Caresanablot, Comune di Desana, Comune di Fontanetto, Comune di Lignana, Comune di Livorno Ferraris, Comune di Olcenengo, Comune di Palazzolo Vercellese, Comune di Prarolo, Comune di Rive, Comune di Ronsecco, Comune di Tricerro, Comune di Trino, Comune di Tronzano Vercellese, Comune di Vercelli, Ente di Gestione delle aree Protette del Po torinese, Ente di Gestione delle aree Protette del Po Vercellese Alessandrino, Ente di Gestione delle aree Protette del Ticino e Lago Maggiore
TUTTO CIO’ PREMESSO
L’anno 2019, addì del mese di
TRA
La PROVINCIA di VERCELLI – C.F. 8005210028 rappresentata ai fini della presente Intesa dal xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx - Dirigente dell’Area Segreteria e XX.XX.,Organizzazione e Personale, Ambiente, Territorio, Socio Economico, domiciliato per la carica in Xxxxxxxx 00000– Xxx Xxx Xxxxxxxxxx x. 0;
Xx XXXXXXX XXXXXXXX – C.F. ……………. rappresentata ai fini della presente Intesa da … - (
qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
L’AUTORITA’ di BACINO DISTRETTUALE del fiume Po – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da …………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di CARESANA – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da
…………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di CARESANABLOT – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da
…………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di DESANA– C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da … -
( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di FONTANETTO PO – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da
…………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di LIGNANA – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da ……………
- ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di LIVORNO FERRARIS – C.F. rappresentata ai fini della presente Intesa da
…………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di OLCENENGO – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da
…………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di PALAZZOLO – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da
…………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di PRAROLO – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da ……………
- ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di RIVE – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da … - (
qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di RONSECCO – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da
…………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di TRICERRO– C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da ……………
- ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di TRINO– C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da … - (
qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di TRONZANO – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da
…………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
Il COMUNE di VERCELLI – C.F. ………..…….. rappresentata ai fini della presente Intesa da ……………
- ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
L’ENTE di GESTIONE delle AREE PROTETTE del PO torinese – C.F. rappresentata ai fini
della presente Intesa da …………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
L’ENTE di GESTIONE delle AREE PROTETTE del PO vercellese alessandrino – C.F. ………..……..
rappresentata ai fini della presente Intesa da …………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
L’ENTE di GESTIONE delle AREE PROTETTE del Ticino e lago Maggiore – C.F. ………..……..
rappresentata ai fini della presente Intesa da …………… - ( qualifica) , domiciliato per la carica in (città- cap) – (indirizzo)
SI SOTTOSCRIVE
il presente Protocollo d’Intesa finalizzato alla definizione del Contratto di Zona umida della Pianura risicola vercellese”.
Art. 1 – Obiettivi
▪ Condurre a termine il percorso operativo condiviso attivato sull’area definita dal Progetto WETNET che porti alla stipula del Contratto di Zona umida della Pianura risicola vercellese” per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della qualità ambientale, della biodiversità e del paesaggio avente quale riferimento principale il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte, Il Piano Paesaggistico Regionale e il Piano territoriale di Coordinamento Provinciale;
▪ Dare avvio e continuità, sull’area di progetto che ricade parzialmente nell’ambito “Xxxxxxxxxx XX 00 Xxxxx Xxxxx e ambito “Terre delle Grange” AI 02 Basso Po previste dal PTA, ad un percorso di condivisione e concertazione dedicato, che coinvolga tutti i soggetti interessati attraverso un ampio programma di partecipazione e animazione.
▪ Approvare gli obiettivi specifici scaturiti dal processo partecipativo riportati nel documento dello
scenario preferito (ALLEGATO 1);
▪ Approvare inoltre la proposta di Xxxxx delle Azioni con l’elencazione e la descrizione delle misure che si intendono attuare per concretizzare gli obiettivi del Contratto da sottoporre all’Assemblea di Bacino (ALLEGATO 2);
Art. 2 – Attività
Si dovrà pervenire inoltre alla:
1. Condivisione della proposta di PIANO D’AZIONE, parte integrante e sostanziale del Contratto di Zona umida della Pianura risicola vercellese contenente:
▪ l’Analisi territoriale definitiva che costituisce il fondamento conoscitivo del territorio del bacino idrografico elaborata a partire dai contenuti del Dossier preliminare;
▪ l’Abaco delle Azioni con l’elencazione e la descrizione delle misure che si intendono attuare;
▪ il Piano di comunicazione e partecipazione che esplicita le modalità e le tempistiche attraverso cui garantire il corretto coinvolgimento di tutti i soggetti e la più chiara ed ampia comunicazione, per rendere pubblica e trasparente l’azione del Contratto;
▪ il Programma di monitoraggio che deve essere strutturato in modo da valutare sia l’evoluzione del processo che il grado di attuazione del Piano di Azione.
2. Definizione e condivisione della bozza di Contratto di Zona umida della Pianura risicola vercellese che individui gli Accordi tra i soggetti sottoscrittori in un’ottica di azione comune per il miglioramento della qualità ambientale e la riqualificazione e valorizzazione del territorio del bacino.
3. Individuazione e il coinvolgimento di ulteriori soggetti, potenzialmente interessati a sottoscrivere il Contratto o comunque ritenuti rilevanti, al fine di garantire una ampia partecipazione al processo.
Art. 3 – Struttura organizzativa
L’intero processo è supportato da:
▪ una Cabina di Regia, organo politico-decisionale, composta da: Xxxxxxxx xx Xxxxxx xxxxxxxxxxxx xxx xxxxx Xx
Xxxxxxx Xxxxxxxx, Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio Comuni afferenti all’area di Progetto
Parchi afferenti all’area di Progetto
▪ una Segreteria Tecnica, organo esecutivo avente funzioni di supporto alla Cabina di Regia composta da:
Provincia di Vercelli
Ente di Gestione della Aree protette del Po vercellese – alessandrino
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (di seguito denominata A.R.P.A. Piemonte),
Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (di seguito denominata I.P.L.A.), U-Space
Corintea
Art. 4 – Tempi e durata del protocollo
Il protocollo ha durata fino alla sottoscrizione del Contratto di Zona umida della Pianura risicola vercellese”.
Art. 5 – Ruolo e impegni dei soggetti sottoscrittori
Regione Piemonte
Partecipa alla Cabina di Regia e fornisce supporto ai tavoli di lavoro attraverso le strutture regionali che a diverso titolo operano in funzione della gestione, della pianificazione, della salvaguardia e dell’utilizzo della risorsa acqua e della tutela, riqualificazione e valorizzazione del territorio del bacino idrografico di riferimento.
Provincia di Vercelli
Partecipa alla Cabina di Regia e ha funzioni di coordinamento delle attività del presente protocollo al fine di garantirne efficacia e attuazione in sinergia con le politiche locali e con gli indirizzi stabiliti dalla Regione Piemonte in materia di Contratti.
Comuni afferenti all’area di progetto
Garantiscono la propria partecipazione al processo nonché il coinvolgimento degli altri attori presenti nel loro territorio al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 1. Una rappresentanza di questi partecipa alla Cabina di Regia.
Parchi afferenti all’area di progetto
Garantiscono la propria partecipazione al processo al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 1.
I soggetti sottoscrittori si impegnano inoltre, per la parte di propria competenza, a dare adeguata informazione e diffusione dell’iniziativa in corso e dare attuazione al Piano di Azione del Contratto di Zona umida della Pianura risicola vercellese”.
Art. 6 – Modifiche al Protocollo d’Intesa
La Cabina di Regia, di cui all’art. 3, potrà in corso d’opera apportare al presente Protocollo d’Intesa quelle modifiche che saranno ritenute necessarie al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 1.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
PROVINCIA DI VERCELLI- Il Dirigente dell’Area Ambiente –x.xx digitalmente XXXXX XXXXXXX XXXXXXXXXXX
REGIONE PIEMONTE- ..………………………………………... - x.xx digitalmente
……………………………………………
L’AUTORITA’ di BACINO DISTRETTUALE del fiume Po – Il Direttore - - x.xx digitalmente
……………………………………………
COMUNE di CARESANA – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………………….
COMUNE di CARESANABLOT–Il Sindaco – x.xx digitalmente ………………………………………………
Il COMUNE di DESANA – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………………
Il COMUNE di FONTANETTO PO – Il Sindaco – x.xx digitalmente ………………………………………….
Il COMUNE di LIGNANA – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………………….
Il COMUNE di LIVORNO FERRARIS – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………
Il COMUNE di OLCENENGO – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………………
Il COMUNE di PALAZZOLO – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………………
Il COMUNE di PRAROLO – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………………….
Il COMUNE di RIVE – Il Sindaco – x.xx digitalmente ……………………………………………………………
Il COMUNE di RONSECCO – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………………...
Il COMUNE di TRICERRO – Il Sindaco – x.xx digitalmente ……………………………………………………
Il COMUNE di TRINO – Il Sindaco – x.xx digitalmente …………………………………………………………
Il COMUNE di TRONZANO – Il Sindaco – x.xx digitalmente ………………………………………………….
Il COMUNE di VERCELLI – Il Sindaco – x.xx digitalmente ……………………………………………………
L’ENTE di GESTIONE delle AREE PROTETTE del PO torinese – Il Direttore – x.xx digitalmente
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L’ENTE di GESTIONE delle AREE PROTETTE del PO vercellese alessandrino – Il Direttore – x.xx digitalmente …………………………………………
L’ENTE di GESTIONE delle AREE PROTETTE del Ticino e lago Maggiore – Il Direttore – x.xx digitalmente
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