COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI ANZOLA DELL'XXXXXX
PROVINCIA DI BOLOGNA
APPROVAZIONE PROGETTO E ACCORDO PER LA COPROGETTAZIONE DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE TRA I COMUNI DELL'UNIONE DI TERRED'ACQUA - ANNO 2014
Nr. Progr.
72
Data 22/07/2014
Seduta NR. 26
Titolo 13
Classe 1
Sottoclasse 0
L'anno DUEMILAQUATTORDICI questo giorno VENTIDUE del mese di LUGLIO alle ore 10:00 convocata con le prescritte modalità, nella Sede Municipale si è riunita la Giunta Comunale.
Fatto l'appello nominale risultano:
Cognome e Nome | Carica | Presente |
XXXXXXXX XXXXXXXXX | SINDACO | S |
XXXXXXXXXX XXXXX | ASSESSORE | S |
XXXXXXXX XXXXXXX | ASSESSORE | S |
ROMA ANNALISA | ASSESSORE | S |
XXXXXXXXX XXXXX | ASSESSORE | N |
XXXXXXXXXX XXXXXX | ASSESSORE | S |
Totale Presenti: 5 | Totali Assenti: 1 |
Assenti giustificati i signori:
XXXXXXXXX XXXXX
Partecipa il SEGRETARIO GENERALE del Comune, CICCIA XXXX XXXX.
Il Sig. XXXXXXXX XXXXXXXXX in qualità di SINDACO assume la presidenza e, constatata la legalità della adunanza, dichiara aperta la seduta invitando la Giunta a deliberare sull'oggetto sopra indicato.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 72 DEL 22/07/2014
OGGETTO:
APPROVAZIONE PROGETTO E ACCORDO PER LA COPROGETTAZIONE DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE TRA I COMUNI DELL'UNIONE DI TERRED'ACQUA - ANNO 2014.
LA GIUNTA COMUNALE
Vista la Legge 6 marzo 2001, n. 64 “Istituzione del servizio civile nazionale”;
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 595 del 5 maggio 2014, recante l’oggetto “Approvazione criteri regionali per la valutazione dei progetti di servizio civile nazionale da presentare alla Regione Xxxxxx-Romagna nell’anno 2014”, in cui sono stati individuati i criteri aggiuntivi regionali di valutazione e la relativa modulistica;
Visto l’avviso agli enti dell’Ufficio per il Servizio Civile Nazionale del 16.06.2014, relativo alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per gli anni 2014 – 2015 (parag. 3.3 del “Prontuario progetti” approvato con D.M. 30 maggio 2014) e dei progetti per il programma “Garanzia giovani”, con scadenza 31 luglio 2014 alle ore 14:00;
Dato atto della volontà dei Comuni componenti l’Unione Terred’Acqua di partecipare al bando nazionale per i progetti di servizio civile con un unico progetto denominato “L’Unione fa la forza”;
Dato atto che, tra gli altri, gli obiettivi di tale coprogettazione tra enti accreditati autonomamente sono:
a) predisporre e realizzare congiuntamente un progetto di Servizio Civile che apporti caratteri innovativi e qualitativi nelle attività degli enti coinvolti e possa intercettare maggiormente gli interessi dei giovani e i bisogni della comunità;
b) condividere e valorizzare risorse e sedi d’attuazione accreditate, modalità di selezione, di formazione e di monitoraggio interno appartenenti a più enti iscritti nell’albo regionale di Servizio Civile;
c) rafforzare la consapevolezza delle finalità del servizio civile e del ruolo centrale di giovani e comunità nei progetti di servizio civile, uscendo dall’autoreferenzialità;
d) consolidare la coprogettazione sociale degli enti dell’Unione Terred’Acqua, con particolare riferimento alle politiche sociali, educative e giovanili;
e) verificare, partendo dalla condivisione del progetto, la possibilità futura di un’unica iscrizione all’albo di Servizio Civile;
Ritenuto che l’attuazione di tale progetto possa garantire ai giovani interessati un’utile opportunità di inserimento in un contesto favorevole dal punto di vista di un futuro inserimento lavorativo o formativo;
Vista pertanto la bozza di progetto di servizio civile nazionale, denominato “L’Unione fa la forza”, e ritenutala meritevole di approvazione;
Vista la bozza di Accordo per la coprogettazione del servizio civile, allegata alla presente deliberazione, di cui forma parte integrante e sostanziale, modificata a seguito dell’adozione del D.M. 30.05.2014 che approva il nuovo prontuario per la progettazione del Servizio Civile Nazionale, del Decreto 19.07.2013, sulle linee-guida della formazione generale e delle delibere della Giunta Regionale n. 595/2014, sui criteri aggiuntivi regionali di valutazione;
Considerato che tale accordo prevede:
- una articolata organizzazione tra gli enti, con la costituzione di un comitato di indirizzo del progetto, un gruppo di progettazione e un tavolo di coordinamento;
- la previsione dettagliata degli impegni degli enti coinvolti nella coprogettazione e dell’ente capofila;
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 72 DEL 22/07/2014
Dato atto che la durata dell’accordo decorre dalla sottoscrizione ed ha termine alla conclusione del progetto e al completamento degli adempimenti conseguenti;
Ritenuto pertanto opportuno procedere all’approvazione dell’accordo per la coprogettazione del Servizio Civile Nazionale, con riferimento al progetto denominato “L’Unione fa la forza”, entrambi allegati alla presente deliberazione, di cui formano parte integrante e sostanziale;
Dato atto che, in applicazione dell’art. 49 del Decreto Legislativo 18.08.2000
n. 267 e successive modificazioni e integrazioni, è stato acquisito il parere favorevole espresso dal Direttore dell’Area Servizi alla Persona in ordine alla regolarità tecnica;
Con voti unanimi resi nei modi di legge
D E L I B E R A
1) Di approvare, ai sensi della Legge n. 64/2001, il Progetto di servizio civile nazionale denominato “L’Unione fa la forza”, allegato alla presente deliberazione, di cui forma parte integrante e sostanziale;
2) Di approvare l’Accordo per la coprogettazione del Servizio Civile Nazionale, che individua il Comune di Sala Bolognese come Comune capofila e gli altri Comuni dell’Unione Terred’Acqua come Comuni coprogettanti;
3) Di autorizzare il Comune di Sala Bolognese, quale Comune capofila, all’invio del progetto allegato, completo degli allegati ai sensi dell’avviso agli enti dell’Ufficio per il Servizio Civile Nazionale del 16.06.2014;
Con separata ed unanime votazione si dichiara immediatamente eseguibile la presente deliberazione, ai sensi dell’art. 134 - 4° comma - del Decreto Legislativo 18.08.2000 n. 267.
allegato 2
Accordo per la coprogettazione del Servizio Civile
tra
COMUNE DI SALA BOLOGNESE codice NZ02428
in appresso denominato “l’Ente capofila”, rappresentata dal Sindaco XXXXXXXX XXXXX
e
COMUNE DI ANZOLA DELL’XXXXXX codice NZ02753
in appresso denominato “l’Organizzazione coprogettante” rappresentata dal Sindaco XXXXXXXXX XXXXXXXX;
COMUNE DI CALDERARA DI RENO codice NZ02180
in appresso denominato “l’Organizzazione coprogettante” rappresentata dal Sindaco XXXXX XXXXXX;
COMUNE DI CREVALCORE codice NZ03302
in appresso denominato “l’Organizzazione coprogettante” rappresentata dal Sindaco XXXXXXX XXXXXXX;
COMUNE DI SAN XXXXXXXX IN PERSICETO codice NZ01915
in appresso denominato “l’Organizzazione coprogettante” rappresentata dal Direttore Area Servizi alla Persona XXXXXX XXXXXXXX;
COMUNE DI SANT’AGATA BOLOGNESE codice NZ02430
in appresso denominato “l’Organizzazione coprogettante” rappresentata dal Sindaco XXXXXXXX XXXXXXXXX;
In riferimento al progetto denominato:
L’ Unione fa la forza
PREMESSO
CHE con deliberazione di giunta regionale n. 595 del 5/5/2014 la Regione Xxxxxx-Romagna ha confermato per gli enti iscritti autonomamente nell’Albo regionale di Servizio Civile la facoltà di presentare congiuntamente lo stesso progetto, assimilando a questa situazione anche quella degli enti accreditati in forma associata (con vincoli associativi o consortili o federativi x xxxxxxxx-pastorali, in seguito ACF) al fine del riconoscimento del punteggio aggiuntivo regionale di valutazione;
CHE, tra gli altri, gli obiettivi della coprogettazione tra enti accreditati autonomamente sono:
A) predisporre e realizzare congiuntamente un progetto di Servizio Civile che apporti caratteri innovativi e qualitativi nelle attività degli enti coinvolti e possa intercettare maggiormente gli interessi dei giovani e i bisogni della comunità;
B) condividere e valorizzare risorse e sedi d’attuazione accreditate, modalità di selezione, di formazione e di monitoraggio interno appartenenti a più enti iscritti nell’albo regionale di Servizio Civile;
C) rafforzare la consapevolezza delle finalità del servizio civile e del ruolo centrale di giovani e comunità nei progetti di servizio civile, uscendo dall’autoreferenzialità;
D) consolidare la coprogettazione sociale e socio-educativa degli enti dell’Unione Terred’acqua, anche in relazione al servizio civile regionale e nazionale;
E) verificare, partendo dalla condivisione del progetto, la possibilità futura di un’unica iscrizione all’albo di Servizio Civile;
CHE per la selezione e l’impiego dei giovani in Servizio Civile, i relativi progetti devono essere preventivamente approvati e finanziati dalla Regione (di seguito genericamente denominata “Ufficio competente”) nel numero massimo di giovani che annualmente possono essere ammessi a prestare Servizio Civile su base volontaria;
CHE per garantire nella coprogettazione un’efficiente gestione dei giovani in Servizio Civile occorre svolgere azioni comuni, integrando le rispettive competenze e regolando la collaborazione attraverso la stipula di un apposito accordo;
VISTI
il Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di Servizio Civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e l’approvazione degli stessi, di cui al D.M.30/5/2014;
le note esplicative alla coprogettazione del 23 ottobre 2006, con le quali il Direttore dell’UNSC ha precisato i requisiti, le modalità, le responsabilità, le indicazioni operative per una corretta attuazione della coprogettazione nel Servizio Civile tra enti di rilevanza regionale;
le modalità operative riferite alla procedura informatica per l'inserimento in Helios dei progetti coprogettati, contenute nell’ultimo manuale progetti pubblicato nel sito internet dell’UNSC (xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx);
il Piano provinciale per lo sviluppo del Servizio Civile, sottoscritto in data 11.07.2014 con il Co.Pr.E.S.C. di BOLOGNA, che, partendo da un'analisi congiunta dei bisogni principali del territorio provinciale da elaborare annualmente, prevede l’organizzazione di momenti di confronto e discussione e la collaborazione nell’attivazione delle attività specificate nelle relative schede annuali d’attuazione e considera un ruolo del Co.Pr.E.S.C. in tutte le fasi di preparazione e attuazione, senza sostituirsi agli Enti di Servizio Civile nella titolarità dei progetti e delle azioni connesse, applicabile anche alla coprogettazione del Servizio Civile Nazionale in ambito provinciale, in particolare per quanto riguarda il coordinamento degli enti nella fase di avvio della progettazione e la condivisione delle valutazioni sui bisogni del territorio provinciale e delle risorse del Servizio Civile.
DATO ATTO
CHE la Regione Xxxxxx - Romagna, con la citata delibera della Giunta Regionale n. 595/2014 ha stabilito che verranno valorizzati i progetti elaborati da più enti accreditati autonomamente ovvero accreditati in forma associata che:
1) assieme condividono obiettivi, un programma di attività e il suo svolgimento, nonché i medesimi indicatori per valutare i risultati, le modalità di selezione, il monitoraggio interno, i riconoscimenti dell’esperienza, la formazione generale e la formazione specifica;
2) sottoscrivono l’accordo di coprogettazione
3) diano così evidenza e seguito a percorsi condivisi a livello provinciale in ambito Co.Pr.E.S.C.(da indicare a progetto).
Di conseguenza la coprogettazione dovrà essere supportata dalla sottoscrizione del presente accordo da parte dagli enti interessati.
DATO INOLTRE ATTO
CHE dalle citate NOTE ESPLICATIVE ALLA COPROGETTAZIONE dell’UNSC del 23 ottobre 2006, si desumono i seguenti aspetti rilevanti al fine della ripartizione delle responsabilità e competenze del capofila nella coprogettazione:
a) Il progetto è presentato all’Ufficio competente esclusivamente dall’ente capofila indicato alla voce 1) della scheda progetto. Progressivamente alla stessa voce devono essere indicati gli altri enti partecipanti, specificando il relativo codice di iscrizione all’albo.
b) L’ente capofila è responsabile presso l’Ufficio competente di tutte le attività connesse alla presentazione e realizzazione del progetto. L’Ufficio competente dialoga ed intrattiene corrispondenza esclusivamente con l’ente capofila al quale sono imputate tutte le attività derivanti dalla presentazione e dall’attuazione del progetto.
CHE, altresì, l’ente capofila è responsabile della presentazione del progetto coprogettato, nel rispetto del D.M.30/5/2014 per il SCN e della delibera G.R.818/2014 per il SCR;
CONSIDERATO
CHE in tale contesto di coprogettazione esiste la necessità di un coordinamento e di modalità di gestione trasparenti da parte degli enti coprogettanti e, pertanto, si concorda quanto appresso riportato:
1) L’organismo che sovrintende all’attuazione dell’accordo di coprogettazione e al rispetto della Carta di Impegno Etico è individuato nel Comitato di indirizzo del progetto.
Esso è costituito dai rappresentanti legali e/o dai responsabili del Servizio Civile di tutti gli enti coprogettanti.
Il Comitato svolge funzioni di programmazione e indirizzo; spetta ad esso la predisposizione e l’approvazione dell’accordo di coprogettazione.
2) Nel rispetto delle note esplicative alla coprogettazione di cui sopra, l’”ente capofila” del progetto, individuato nell’ente COMUNE DI SALA BOLOGNESE, è indicato alla voce 1 della scheda progetto;
3) La funzione di stesura del progetto, coinvolgendo le figure interessate (in primis gli operatori locali di progetto), va affidata ad un Gruppo di progettazione composto dai referenti per la progettazione dei differenti enti che partecipano alla coprogettazione;
4) La funzione esecutiva del progetto è individuata nel Tavolo di Coordinamento, organismo composto da un referente per ente coprogettante, a cui fanno capo tutte le competenze non demandate al Comitato di indirizzo e al Gruppo di progettazione;
ATTESA LA VOLONTA’
pertanto di pervenire alla formalizzazione del presente atto, di cui la narrativa che precede costituisce parte integrante e sostanziale,
si conviene e si stipula il seguente
ACCORDO DI COPROGETTAZIONE
Art. 1 Finalità e Ambito
L’obiettivo prioritario del Servizio Civile è finalizzato al coinvolgimento dei giovani in un’esperienza di difesa civile non armata, nonviolenta e di cittadinanza attiva, che possa essere utile alla comunità e occasione di crescita per il giovane che la compie. Allo stesso modo il Servizio Civile si pone un ulteriore obiettivo che è quello del sostegno all’integrazione.
Art. 2
Ente Capofila di progetto
L’ente capofila, COMUNE DI SALA BOLOGNESE, è responsabile presso l’Ufficio competente di tutte le attività connesse alla presentazione e realizzazione del progetto. L’Ufficio competente dialoga ed intrattiene corrispondenza esclusivamente con l’ente capofila al quale sono imputate tutte le attività derivanti dalla presentazione e dall’attuazione del progetto.
Art. 3
Enti coprogettanti
Si dicono coprogettanti quegli enti, escluso il capofila, accreditati autonomamente ovvero accreditati in forma associata con vincoli ACF, che assieme condividono sedi, risorse umane, strumentali e finanziarie, obiettivi, un programma di attività e il suo svolgimento, i percorsi formativi, il monitoraggio interno, nonché i medesimi indicatori per monitorare e valutare i risultati.
Art. 4
Impegni generali degli enti coinvolti nella coprogettazione L’attuazione del contenuto del presente Accordo avviene ad opera dei singoli soggetti firmatari (Ente capofila e enti coprogettanti) che agiscono congiuntamente per l’attuazione del progetto di Servizio Civile. Essi, pertanto, si impegnano espressamente a collaborare e contribuire, nell’ambito delle rispettive competenze, alla realizzazione degli obiettivi indicati nel progetto di Servizio Civile e a svolgere i compiti loro affidati, secondo quanto specificato nell’accordo, nel rispetto
delle norme nazionali e regionali vigenti.
L’ente capofila e gli enti coprogettanti si assumono la responsabilità di tutte le attività derivanti dall’attuazione del progetto in coprogettazione, pertanto si impegnano, a:
♦ realizzare, congiuntamente, le attività di progettazione;
♦ partecipare, in ambito CO.PR.E.S.C., alle attività di valorizzazione e orientamento dei progetti di servizio civile sul territorio provinciale;
♦ realizzare insieme le attività di selezione dei giovani;
♦ predisporre e provvedere, insieme, alla realizzazione dell’attività di formazione, generale e specifica, dei giovani in Servizio Civile come previsto dalla disciplina di cui al decreto del Capo Dipartimento 19/7/2013, relativo alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile nazionale;
♦ monitorare l’andamento del progetto approvato e finanziato, le sue attività e i risultati raggiunti con adeguate valutazioni, i cui esiti dovranno essere utilizzati nel Tavolo provinciale di lavoro Copresc/Enti, nell’eventuale riprogettazione e resi pubblici attraverso i rispettivi siti e con la pubblicazione di materiale informativo, anche in attuazione del richiamato Piano provinciale per lo sviluppo del Servizio Civile;
♦ collaborare alla rilevazione e alla realizzazione del monitoraggio esterno predisposto dalla Regione Xxxxxx-Romagna;
♦ seguire i giovani in modo adeguato durante tutto il periodo di svolgimento del Servizio Civile, in conformità alle previsioni della circolare del Dipartimento 23/9/2013 e del D.M.30/5/2014;
♦ rispettare le condizioni eventualmente offerte in materia di vitto ed alloggio;
♦ garantire le attività propedeutiche ai riconoscimenti a favore dei giovani in servizio civile, in conformità alle previsioni progettuali;
♦ rispettare le disposizioni della Regione Xxxxxx-Romagna e dell’UNSC circa l’accreditamento e la progettazione, in particolare per quanto attiene alle sedi di attuazione dei progetti e alle figure coinvolte nella coprogettazione;
♦ mettere a disposizione supporti logistici, mezzi, figure per garantire il regolare svolgimento delle attività previste nel progetto di Servizio Civile;
♦ impegnare i giovani selezionati in attività senza scopo di lucro e non professionali, non sostitutive di personale degli enti, nello spirito della carta d’impegno etico e nell’esclusiva attuazione delle previsioni progettuali;
♦ facilitare con tutti i mezzi l’integrazione dei giovani nel progetto, nel suo ambiente d’accoglienza e d’attività, fornendo un adeguato inserimento e un sostegno personale al giovane;
♦ nominare uno o più operatori locali di progetto, in possesso dei requisiti di cui al Prontuario approvato con D.M.30/5/2014;
♦ garantire la partecipazione degli operatori locali di progetto, alla formazione e all’aggiornamento erogati dalla Regione attraverso i Copresc, nel rispetto delle modalità richieste dall’Ufficio nazionale e delle indicazioni regionali;
♦ rendere disponibile nei propri siti web il testo integrale del progetto di Servizio Civile coprogettato;
♦ garantire un sistema di comunicazione, collegamento e coordinamento tra le sedi di attuazione dei progetti attraverso una rete articolata per ciascuna sede d’attuazione coinvolta, al fine dell’informazione, del monitoraggio, del controllo e della corretta gestione del Servizio Civile.
Art. 5
Impegni dell’ente capofila
L’ente capofila, oltre a quanto previsto nel precedente articolo 4, si impegna a svolgere i seguenti compiti assumendosene la diretta responsabilità:
♦ presentare i progetti di Servizio Civile a firma del proprio Legale rappresentante (o del proprio Responsabile del Servizio Civile nazionale nel caso di enti di prima e seconda classe), nel rispetto del D.M. 30/05/2014 per il SCN e della delibera G.R. 818/2014 per il SCR, per la valutazione all’Ufficio competente;
♦ tenere la corrispondenza con l’Ufficio competente;
♦ raccogliere la documentazione relativa all’inizio servizio, all’accreditamento dell’assegno di Servizio Civile a favore dei giovani coinvolti, alle attività di monitoraggio esterno, per inviarli all’Ufficio competente;
♦ informare preventivamente e sollecitare, quando necessario, gli enti coprogettanti, gli OLP e in generale le persone referenti delle sedi d’attuazione coinvolte in merito a tutti gli adempimenti, le scadenze, le attenzioni che comportano la realizzazione del progetto;
♦ raccogliere la documentazione e coordinare l’attività di monitoraggio interno al progetto al fine dell’utilizzo dei relativi esiti nel Tavolo provinciale di lavoro Copresc/Enti, nella riprogettazione e renderli pubblici, anche mediante l’invio all’Ufficio competente contestualmente alla presentazione del successivo progetto;
♦ coordinare la comunicazione tra l’Ufficio competente e gli enti promotori del progetto e informare tempestivamente gli altri enti coprogettanti di eventuali difficoltà o problemi connessi alla realizzazione del progetto;
♦ ogni altro adempimento previsto in capo all’ente capofila dalla normativa di riferimento e dalla disciplina dettata dall’UNSC.
Art. 6
Impegni degli enti coprogettanti
Gli Enti coprogettanti, oltre a quanto previsto nel precedente articolo 4, si impegnano a svolgere i seguenti compiti assumendosene la diretta responsabilità e facendosi carico delle eventuali sanzioni conseguenti:
♦ coinvolgere pienamente gli OLP, le altre figure di riferimento indicate nel successivo articolo 8 e il personale presente nella sede d’attuazione nella piena conoscenza e consapevolezza della proposta di servizio civile e nella realizzazione della coprogettazione;
♦ dare preventiva comunicazione delle assenze dei giovani all’Ente capofila, per consentirgli di avvertire l’Ufficio competente nei modi e nei termini previsti dalla vigente disciplina;
♦ informare tempestivamente l’ente capofila di eventuali difficoltà o problemi connessi alla realizzazione del progetto;
♦ recepire le indicazioni dell’ente capofila relative alla eventuale necessità di adeguamento del progetto e delle modalità di gestione dei giovani in servizio civile, se autorizzate dall’Ufficio competente;
♦ ogni altro adempimento previsto in capo agli enti coprogettanti dalla normativa di riferimento e dalla disciplina dettata dall’UNSC.
Art. 7 Aspetti finanziari
Le parti si impegnano a definire un piano finanziario dettagliato che rispecchi le previsioni della scheda progetto.
Il piano finanziario definisce le risorse che i singoli firmatari impegnano per la realizzazione del progetto di Servizio Civile e vincola i medesimi all’adempimento degli obblighi finanziari per ciascuno previsti.
Art. 8 Figure
Le figure coinvolte nella coprogettazione, anche in relazione ai rispettivi sistemi accreditati e/o che non trovano specifica menzione nella scheda progetto (es. responsabili del monitoraggio, selettori, ecc.) sono riportate nella seguente tabella. Per ognuna delle figure coinvolte va indicato:
Nome e Cognome | Ente di riferimento | Ruolo ricoperto nel progetto | Accreditato/non accreditato |
Xxxxxxx Xxxxx | Comune di San Xxxxxxxx in Persiceto | Formatore specifico e progettista | Non accreditato |
Xxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxx di Piano | Formatore specifico e progettista | Non accreditato |
Art. 9 Durata
Il presente Accordo resta in vigore dalla sottoscrizione fino alla conclusione del progetto presentato dall’ente capofila, approvato e inserito nel bando per la selezione dei giovani in servizio civile dall’Ufficio competente e al completamento degli adempimenti conseguenti.
Art. 10
Banche dati e scambio di informazioni
Le parti si impegnano, per quanto di rispettiva competenza, al rispetto della disciplina in materia di dati personali, con riferimento a quei dati personali di cui, in qualsiasi modo, dovessero venire in possesso nell’attuazione dei progetti di Servizio Civile.
Art. 11 Rinvio
Per quanto non previsto dal presente Accordo si rinvia alla vigente disciplina generale. Quanto non espressamente indicato nel presente accordo, deve intendersi a carico dell’ente capofila.
Letto, Approvato e Sottoscritto, in Sala Bolognese, lì :
Per l’Ente Comune di Sala Bolognese:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxxxxx Xxxxx firma
Per l’Ente Comune di Anzola dell’Xxxxxx:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxxxxxx Xxxxxxxx firma
Per l’Ente Comune di Calderara di Reno:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxx Xxxxxx firma
Per l’Ente Comune di Crevalcore:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxxxx Xxxxxxx firma
Per l’Ente Comune di Sant’Agata Bolognese:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxxxxx Xxxxxxxxx firma
Per l’Ente Comune di San Xxxxxxxx in Persiceto:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Direttore Area Servizi alla Persona Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx firma
(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Comune di Sala Bolognese NZ02428 (Comune capofila) Comune di Anzola dell’Xxxxxx NZ02753
Comune di Calderara di Reno NZ02180 Comune di Crevalcore NZ03302
Comune di San Xxxxxxxx in Persiceto NZ01915 Comune di Sant’Agata Bolognese NZ02430
NZ02428
2) Codice di accreditamento:
IV
Regione Xxxxxx Xxxxxxx
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
L’ Unione fa la forza
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: E - Educazione e promozione culturale
Area: 01 - Centri di aggregazione (bambini, giovani, anziani) Area: 09 – Attività di tutoraggio scolastico
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
CONTESTO TERRITORIALE
L’Unione Terred’acqua è stata costituita il 27 luglio 2011, dai Comuni di Anzola dell’Xxxxxx, Calderara di Reno, Crevalcore, Sala Bolognese, San Xxxxxxxx in Persiceto, Sant’Agata Bolognese a seguito della deliberazione n. 21 di “Trasformazione dell’Associazione Intercomunale Terred’Acqua in Unione di Comuni”, territorio coincidente con il Distretto socio-sanitario di Pianura Ovest.
Le radici di questa scelta, condivisa dai Comuni fondatori e fautori, affondano nella storia del decennio precedente, caratterizzato da un graduale processo di cambiamento
amministrativo che è maturato fino ad orientare gli enti locali verso una modalità organizzativa e gestionale di taluni servizi in forma associata: “L’Unione è costituita allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni e servizi di competenza dei Comuni aderenti, nonché funzioni conferite dalla provincia, dalla Regione e da altri Enti Pubblici” (Art. 3 dell’Atto Costitutivo dell’Unione - ‘Finalità’).
Un carattere strategico e innovativo è stato posto a fondamento del nuovo ente: un’unione di Comuni chiamata a curare in modo più razionale, efficiente ed efficace l’offerta ai cittadini di servizi fondamentali, fra i quali l’Ufficio di piano sociale.
Lo Statuto, all’art. 1, valorizza il principio ideale e la ratio concreta della ‘unione amministrativa’ fra enti territoriali: “l’Unione concorre con i Comuni che la costituiscono alla soddisfazione dei bisogni, al progresso del benessere economico, sociale e culturale della comunità locale di riferimento, realizzando, per le funzioni ad essa trasferite, l’integrazione delle politiche e dell’azione amministrativa dei Comuni aderenti attraverso una modalità di programmazione condivisa e partecipata nell’ambito territoriale di riferimento”.
Fra i principali obiettivi connessi ad una gestione associata e condivisa: “Nello svolgimento delle funzioni trasferite l’Unione persegue, nel rispetto delle specificità dei singoli territori, a tutela delle identità, usi, costumi e tradizioni, finalità di:
- miglioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini;
- prossimità al cittadino e ai suoi bisogni in termini di presidio del territorio, di trasparenza amministrativa e di comunicazione sociale;
- sviluppo del grado di adeguatezza e di efficacia delle risposte fornite alla comunità locale;
- razionalizzazione della struttura amministrativa e organizzativa;
- ottimizzazione del rapporto fra costi e benefici, ovvero fra risorse disponibili e risultati ottenuti in termini di efficienza e di economicità;
- sviluppo dei processi di partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa e alla vita della propria comunità sociale”.
All’Unione Terred’acqua i Comuni hanno conferito il compito di svolgere alcune delle proprie funzioni attraverso un uso più razionale ed efficace delle risorse disponibili, favorendo la collaborazione fra tutti i soggetti, pubblici e privati, “portatori di interesse generali e specifici che concorrono al soddisfacimento dei bisogni della propria comunità di riferimento” e “contribuendo al processo di innovazione e di efficientamento della Pubblica Amministrazione, allo sviluppo di relazioni positive e di percorsi di concreta partecipazione democratica alla vita delle comunità locali”.
Pertanto, l’Unione “privilegia l’interesse del bene comune” a favore della propria comunità locale e del territorio di riferimento.
Fonte: Bilancio sociale anno 2013 dell’Unione Terred’acqua
PROFILO DEMOGRAFICO DELL’UNIONE TERRED’ACQUA
-Popolazione residente: n. 82.250
-Popolazione residente periodo 2003-2012 i cui valori percentuali in realzione ai dati provinciali, evidenzia un aumento dal 7,7% dell’annno 2003 all’8,2% dell’anno 2012, con un andamento tra i più signiifcativi dei Distretti provinciali.
-Popolazione residente straniera: n. 8.569
-Percentuale stranieri sul totale a livello provinciale della popolazione straniera: 7,8%
-Percentuale stranieri su totale popolazione provinciale: 10,4%
-Percentuale incremento della popolazione straniera nel periodo 2005-2012: 101% Quest’ultimo dato evidenzia che nel distretto Pianura Ovest il numero di persone starniere è più che raddoppiato nell’arco di 7 anni.
-Dati demografici di riferiemento relativi alle aree di intervento indicate nel progetto,
indicate per fasce d’età:
6-17: n. 9.196
18-64: n. 50.797
65-74: n. 8.331
-Percentuale popolazione per fascia d’età rispetto al totale della popolazione dei comuni dell’Unione:
6-17: 11,3%
18-64: 62%
65-74: 10,1%
-Quota popolazione nella fascia d’età 6-17 sul relativo totale provinciale: 9,4%. Il dato evidenzia un incremento fra i più significativi a livello provicniale, pari allo 0,9% in 9 anni
-Quota popolazione nella fascia d’età 18-64 sul relativo totale provinciale: 8,3%. Il dato evidenzia un incremento fra i più significativi a livello provicniale, pari allo 0,4% in 9 anni.
-Quota popolazione nella fascia d’età 65-74 sul relativo totale provinciale: 7,4%. Il dato evidenzia un incremento fra i più significativi a livello provicniale, pari allo 0,4% in 9 anni.
Fonte: Profilo di comunità della provincia di Bologna. Dati al 1.1.2012
AREA DI INTERVENTO
Gli Enti coprogettanti vorrebbero collocare il progetto di servizio civile volontario nel generale contesto di ri-orientare e qualificare l'offerta territoriale dei servizi di assistenza in favore delle persone in difficoltà. L'obiettivo è quello di tendere a ridurre lo stato di isolamento dei cittadini promuovendo macro-azioni, alla cui realizzazione contribuiranno i giovani impegnati nella:
-promozione delle attività di socializzazione e di sostegno;
-attivazione di legami stabili con le diverse realtà socio-ricreative e culturali già presenti nel territorio (associazioni, centri ricreativi, parrocchie, campi gioco estivi, ecc...);
-promozione del benessere e della partecipazione attiva dei cittadini interessati nelle diverse fasce di età;
-costituzione di laboratori (attività espressive musicali, attività manuali, etc.);
-attività di animazione in collaborazione con i produttori dei servizi.
Si cercherà di fornire un sostegno alle persona stimolandone la partecipazione alle attività di socializzazione che si svolgeranno sia all’interno delle istituzioni ma anche al di fuori di esse, a diretto contatto con la realtà locale.
Il profilo progettuale tende a focalizzare l’attenzione sui temi della socializzazione e della coesione sociale che si sviluppano all’interno di un contesto dove è indispensabile il riconoscimento collettivo dei diritti nell’ottica di una collettiva consapevolezza della necessità di doveri di legami e relazioni. La condivisione dei valori farà da denominatore comune, da riferimento aggregante per il corpo sociale.
DESTINATARI
- Giovani dagli 11 ai 35 anni appartenenti a Forum Giovani, associazioni giovanili, gruppi musicali, studenti
- Anziani frequentanti i centri diurni, sociali e ricreativi
- Bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie, con particolare riferimento ai portatori di disabilità e disagio.
7) Obiettivi del progetto:
• Favorire percorsi educativi, anche in collaborazione con le diverse agenzie educative, nei confronti di bambini e adolescenti a rischio di disagio, di devianza e di dispersione scolastica, attraverso il rapporto con i giovani volontari, a loro più vicini per età, sostenendo lo sviluppo dell’empowerment dei bambini, degli studenti e delle loro famiglie nei diversi contesti scolastici ed extrascolastici
• Promuovere la partecipazione della popolazione anziana alla vita attiva e sociale, con l’obiettivo di contrastare l’insorgere di situazioni di emarginazione e isolamento.
• Potenziare il lavoro di rete fra i Comuni coprogettanti e con soggetti pubblici, privati e associazioni del territorio dell’Unione, per migliorare e integrare le occasioni di lavoro comune, valorizzando il volontariato giovanile ed il protagonismo dei giovani
• Diversificare e qualificare le attività nei luoghi di aggregazione, con riferimento alle fasce giovanili e anziane della popolazione, facendo degli stessi centri un punto di sviluppo e miglioramento degli interventi a loro rivolti:
a) offrire ai giovani percorsi di promozione dell’agio e di recupero del disagio elaborando anche strategie di prevenzione e predisponendo attività che favoriscano il coinvolgimento delle loro famiglie e dei loro ambiti di vita, attraverso l’attivazione ed il sostegno del lavoro di rete sociale
b) attività di socializzazione mirata al fine di creare maggior benessere psicofisico aumentando la qualità di vita della popolazione anziana.
INDICATORI DI RISULTATO: numero dei partecipanti e/o utenti alle attività proposte – numero delle attività realizzate – numero della attività direttamente proposte e realizzate dai giovani – numero dei ragazzi svantaggiati seguiti e coinvolti nelle attività – numero dei soggetti pubblici e privati coinvolti nel lavoro di rete – numero dei centri anziani coinvolti – numero anziani coinvolti.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
a) svolgere attività educativa extrascolastica e ricreativa nei centri giovanili o altri centri di aggregazione con l’organizzazione di attività didattiche, musicali, artistiche, sportive, ecc., al fine di favorire uno sviluppo armonioso di giovani cittadini consapevoli
b) svolgimento di attività socializzanti, ricreative e di animazione, attraverso operatori professionali nei luoghi di aggregazione della popolazione anziana.
c) svolgere attività rivolta a bambini e giovani a rischio di abbandono e/o dispersione scolastica, con azioni di tutoraggio e di supporto educativo durante l’attività didattica, anche in coordinamento con i docenti di sostegno o come supporto al gruppo classe. Attività di supporto educativo extrascolastico, con particolare riferimento al pre e post scuola, al tempo mensa e ai centri estivi, in un’ottica complessiva di integrazione dei servizi preposti.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
n. 6 direttori di settore (supervisione e coordinamento)
n. 6 amministrativi (supporto attività amministrative)
n. 6 dirigenti scolastici (supervisione)
n. 6 insegnanti referenti (attività indiretta sui volontari)
n. 10 educatori di sostegno (attività diretta sugli utenti)
n. 5 giovani tutor (attività diretta sui volontari)
n. 6 assistenti sociali (coordinamento attività area anziani)
n. 5 coordinatori pedagogici (coordinamento attività area minori e giovani)
n. 1 specialisti in sistemi socio-educativi (supervisione)
n. 2 operatori culturali (attività diretta e indiretta sugli interventi previsti nei centri di aggregazione giovanile e/o spazi culturali)
n. 1 tutor (affiancamento diretto sui giovani volontari)
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Le attività in cui verranno coinvolti i giovani volontari saranno iniziative di promozione dell’agio presso centri di aggregazione giovanile, in forte connessione con l’attività scolastica, allo scopo di creare un continuum tra il tempo-scuola dei ragazzi e le attività extrascolastiche, attraverso la realizzazione di:
• laboratori espressivi per favorire forme di comunicazione alternative, in sintonia con le esigenze dei ragazzi;
• attività ludiche e ricreative per la socializzazione e la conoscenza di sé in rapporto agli altri;
• organizzazione di incontri con esperti e testimoni, attività culturali, organizzazione di feste;
• sostegno ai compiti per contrastare l’abbandono scolastico e aumentare l’autostima dei ragazzi;
• attività di supporto per favorire e sviluppare nel territorio forme di aggregazione dei ragazzi.
I giovani volontari saranno anche coinvolti nell’ambito degli interventi educativi individuali e di piccolo gruppo, volti a promuovere integrazione sociale e competenze relazionali. Questi interventi, da anni attivi nei Comuni dell’Unione, sono rivolti in particolare alle situazioni di fragilità sociale, relazionale e comportamentale.
Attività in dettaglio:
• organizzazione di attività sportive, artistiche e culturali da realizzarsi presso i centri di aggregazione giovanile;
• creazione momenti di incontro tra giovani (eventi musicali, appuntamenti informativi, feste);
• promozione delle attività di solidarietà e potenziamento della rete tra associazioni di volontariato;
• tutoraggio scolastico ed extrascolastico per lo svolgimento dei compiti, anche in collaborazione con la scuola e gli insegnanti di riferimento;
• svolgimento di attività ludico-ricreative nell’ambito dell’offerta dei servizi dei Comuni (rassegne di cinema e letture per bambini);
• collaborazione con il Servizio Cultura e le biblioteche per la programmazione e la realizzazione di attività di aggregazione a carattere culturale;
• interventi individuali e di piccolo gruppo nella scuola e fuori;
• interventi territoriali ricreativi e di animazione a favore di giovani, anche con disabilità.
Le attività rivolte agli anziani in cui verranno coinvolti i volontari saranno iniziative di promozione dell’agio presso i centri di aggregazione, compresi i centri diurni, allo scopo di creare momenti qualificati di aggregazione con il coinvolgimento delle persone anziane in attività sociali, culturali, sportive, di tempo libero, caratterizzando tali centri come luoghi di incontro sociale, ricreativo, culturale e come luoghi di progettazione di attività e di iniziative aperte e rivolte all’esterno, che coinvolgano la comunità.
Attività in dettaglio:
• attività quotidiana di lettura dei giornali;
• attività quotidiana di giochi (carte o altro);
• supporto all’organizzazione di laboratori a tema, con l’intento di dare spazio alle inclinazioni di ciascun anziano;
• supporto nell’attività di animazione; • supporto nelle varie iniziative che si realizzano anche al di fuori dei centri; • supporto alle famiglie con attività di solidarietà con le stesse: trasporti, accompagnamenti, compagnia. | |
Numero dei volontari da impiegare nel progetto: | 20 |
9)
0
10) Numero posti con vitto e alloggio:
20
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
0
12) Numero posti con solo vitto:
1400
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: L’orario minimo settimanale è pari a 12 ore.
5
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Per tutti gli Enti e presso tutte le sedi il giovane in servizio civile è tenuto al rispetto delle norme sulla tutela dei dati personali e sensibili di cui verrà a conoscenza
Disponibilità a missioni e trasferimenti, di norma in ambito provinciale Flessibilità oraria
Impegno in orario serale e/o in giornate festive per attività rivolte ai giovani
Disponibilità a partecipare ad attività di sensibilizzazione e promozione in giorni festivi, in orari flessibili e diversi dal normale orario di servizio, con spostamenti su tutto il territorio provinciale.
Per la formazione generale viene richiesta la flessibilità oraria e lo spostamento presso sedi dislocate su tutto il territorio provinciale.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N. | Sede di attuazione del progetto | Comune | Indirizzo | Cod. ident. sede | N. vol. per sede | Nominativi degli Operatori Locali di Progetto | Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato | ||||
Cognome e nome | Data di nascita | C.F. | Cognome e nome | Data di nascita | X.X. | ||||||
0 | Xxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxxx | Sala Bolognes e | Xxxxxx Xxxxxxx, 0 | 00000 | 2 | Xxxxxxx Xxxxx | 28/07/ 1976 | RGZRCE76L6 8G467X | |||
2 | Casa della Cultura | Sala Bolognes e | Piazza Marconi, 5 | 98999 | 2 | Xxxxxxx Xxxxxxxx | 5/2/55 | CNLFNZ55B4 5G467P | |||
3 | Comune di Anzola dell’Xxxxxx – Biblioteca | Anzola dell’Emili a | Piazza Xxxxxxxx XXXXX, 2 | 54176 | 2 | Xxxxxx Xxxxxxxx a | 27/01/ 1968 | CVRNMR68A 67A726H | |||
4 | Comune di Xxxxxxxxx xx Xxxx 0 | Xxxxxxxxx xx Xxxx | Xxx Xxxx, 00 | 00000 | 2 | Xxxxxxx Xxxxxxx | 29/05/ 1959 | DRDSFN59E29 F083U | |||
5 | Comune di Crevalcore – Servizi ambientali, educativi, sociali, tecnici, protezione civile | Crevalcor e | Via Persicetana, 226 | 61099 | 4 | Giacobino Xxxxxxx | 10/03/ 1973 | GCBRRT73C50 F704T | |||
6 | Comune di S. Giov. in Persiceto – Municipio | S. Giov. in Persiceto | Xxxxx Xxxxxx, 00 | 00000 | 0 | Xxxxxx Turrini | 17/01/ 1984 | TRRGLI84A5 7F257F |
7 | Municipio di Sant’Agata Bolognese | Sant’Agat a Bolognes e | Via 2 agosto 1980, 118 | 59944 | 4 | Xxxxxxx Xxxxxxxx | 12/05/ 1972 | SRFCLD72E5 2F257R |
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
L’attività di sensibilizzazione sarà svolta continuativamente durante tutto l’anno allo scopo di diffondere il servizio civile nazionale.
• Attività di sensibilizzazione nell’ambito della web radio “Radio Onde Libere in Terre d’Acqua”, progetto sostenuto dai Comuni dell’Unione;
• Presenza dei giovani volontari all’interno delle feste/sagre dei Comuni, con spazi informativi dedicati, identificando la loro presenza con appositi supporti grafici;
• Coinvolgimento dei giovani volontari nei momenti di aggregazione rivolti alle giovani generazioni (es. iniziative quali Giù di Festival – Festival dei giovani di Terred’Acqua, etc…)
• Pubblicazione sui siti internet e sui notiziari comunali di informazioni e articoli sul servizio civile, vissuto anche come esperienza personale;
I volontari inseriti nel progetto saranno coinvolti nelle attività di sensibilizzazione e promozione per un totale di n. 21 ore per ogni volontario.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
I candidati potranno prendere visione dei presenti criteri di selezione consultando l’estratto del progetto reso disponibile sul sito dell’ente capofila e degli Enti coprogettanti e potranno visitare una o più sedi di attuazione e venire informati rispetto le attività e le caratteristiche dell’utenza coinvolta. La selezione verrà effettuata in forma associata tra gli enti coprogettanti, per le sedi d’attuazione del progetto, da una commissione composta da un rappresentante per ogni ente coprogettante oltre al Responsabile dell’ufficio di Piano. Gli enti renderanno noto con avviso da pubblicare sui propri siti il luogo e l’indirizzo al quale inviare le domande ed i giorni dei colloqui. Le graduatorie saranno redatte per sede di attuazione, pertanto gli aspiranti dovranno indicare nella domanda la sede di attuazione prescelta. La selezione sarà effettuata attraverso l’utilizzo di una scheda di valutazione in sede di colloqui sulla base degli argomenti di seguito elencati: La pubblicazione ha valore di notifica e l’assenza al colloquio determina l’esclusione dalla selezione. Il colloquio verterà sui seguenti argomenti: 1. la conoscenza del Servizio Civile sia Nazionale che Regionale 2. la conoscenza del progetto 3. le attività da svolgere 4. le aspettative e le motivazioni del/la candidato/a 5. l’orientamento alla relazione interpersonale La selezione si intenderà superata (e il giovane potrà conseguire l’idoneità al servizio civile) solo se il punteggio finale della selezione sarà uguale o superiore a 18/24. | ||||
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE - SCHEDA DI VALUTAZIONE Candidato/a Progetto L'Unione fa la forza Sede di attuazione | ||||
COLLOQUIO: fattori di valutazione da approfondire | PUNTEGGIO | |||
1 | Conoscenza del Servizio Civile - canali di ricerca - informazioni ricevute - differenze fra “servizio” e “lavoro” max 6 punti |
2 | Conoscenza del progetto - obiettivi e complesso delle attività proposte - approfondimenti in merito al contenuto progettuale max 6 punti | |||
3 | Attività da svolgere - elementi di conoscenza delle attività da svolgere nella Sede scelta - disponibilità a condividerne le finalità - disponibilità ad imparare-facendo max 6 punti | |||
4 | Aspettative e motivazione del/la candidato/a - rispetto alla propria esperienza personale - rispetto al proprio percorso formativo - rispetto a competenze acquisibili - rispetto agli altri - partecipazione al servizio civile come scelta consapevole di adesione ad un percorso di crescita personale e formativa - mettere a disposizione proprie risorse e attitudini personali max 6 punti | |||
5 | Orientamento alla relazione interpersonale - capacità di ascolto e confronto con l'altro - disponibilità a sostenere eventuali situazioni di criticità nello svolgimento del servizio - altre esperienze di volontariato con e per gli altri max 6 punti | |||
PUNTEGGIO COLLOQUIO = (max punti: 24) | ||||
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
La realizzazione del progetto sarà costantemente monitorata sia rispetto all’andamento complessivo, che dei singoli aspetti ritenuti più rilevanti dagli enti coprogettanti.
I dati relativi al monitoraggio delle sedi attuative saranno raccolti dagli Olp per essere trasmessi all’esperto del monitoraggio individuato, discussi in occasione di appositi incontri, condotti dal Comune capofila per definire l’andamento delle attività e del progetto.
Il monitoraggio verrà sviluppato secondo le seguenti modalità:
Strumenti: questionario/scheda di valutazione (una per gli OLP e una per i ragazzi), colloquio, focus-group tra responsabili dei servizi, OLP e volontari.
Tempistica: fase iniziale, intermedia e finale
Finalità: verifica del raggiungimento degli obiettivi e della regolarità dello svolgimento delle attività.
Analisi delle aspettative di crescita personale e professionale dei giovani, delle criticità e positività del servizio
Indicatori di monitoraggio:
1. Monitoraggio delle risorse
Al termine dell’esperienza del monitoraggio verrà prodotto un report delle attività di servizio civile, avvalendosi degli esiti del monitoraggio stesso.
- Risorse tecniche e strumentali
Il monitoraggio delle risorse tecniche e strumentali è teso a verificare l’effettiva disponibilità e possibilità di impiego delle risorse tecniche strumentali necessarie ed il loro effettivo utilizzo: numero e tipologia attrezzature assegnate al progetto.
- Risorse Umane
Il monitoraggio delle risorse umane è teso a verificare l’effettiva disponibilità e possibilità di impiego delle risorse previste alla voce 8.2 del progetto e il loro effettivo coinvolgimento.
2 Monitoraggio delle attività del progetto
Il monitoraggio delle attività è teso a verificare l’effettivo avvio e realizzazione delle attività trasversali e specifiche previste nel progetto alla voce 8.3: numero e tipologia degli interventi realizzati e numero di contatti (utenti-fruitori).
3 Monitoraggio dell’esperienza dei giovani
Il monitoraggio della dimensione dell’esperienza dei giovani è teso a:
- identificare i fattori ostacolanti e facilitanti il percorso;
- identificare e definire eventuali problemi;
- riconoscere i bisogni insoddisfatti e i diversi bisogni formativi;
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Diploma quinquennale scuola secondaria di II grado - Patente auto di tipo B
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Costi relativi al carburante dei mezzi degli Enti coprogettanti messi a disposizione dei giovani in servizio civile, saranno a carico degli Enti partecipanti all’attuazione del presente progetto – Spese per la formazione dei volontari.
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Azienda Pubblica Servizi alla Persona “Seneca”, partecipata dai Comuni dell’Unione, che si occupa della gestione dei servizi pubblici locali rivolti ai bisogni di anziani, famiglia, minori, adulti svantaggiati e persone diversamente abili, con la quale tutti i Comuni hanno sottoscritto appositi contratti di servizio per la gestione dei servizi indicati.
Per la specifica natura dell’Azienda e dei rapporti con i comuni dell’Unione, sarà opportunamente coinvolta anche nella realizzazione del presente progetto di servizio civile, sia attraverso la divulgazione di informazioni e materiali relativi al bando, sia in relazione alla coprogettazione di attività specifiche indicate al punto 8.3 e rivolte in particolare ai bambini e centri per anziani.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
n. 06 automezzi in dotazione ai servizi per i trasferimenti – n. 04 biciclette locali a disposizione degli Enti – strumentazione audio-video informatica – arredi e materiali di cancelleria e facile consumo per attività ludico-didattiche e ricreative.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
27) Eventuali tirocini riconosciut :
NO
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Gli Enti partecipanti al progetto riconosceranno ai giovani impegnati nelle proprie sedi le conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio, rilasciando un’apposita certificazione attestante le capacità e conoscenze acquisite ed in particolare:
Capacità:
Individuare le diverse tipologie di utenza dell'area di intervento
Identificare il sistema di reti relazionali e strutturali di tipo socio-assistenziale esistente e potenziale
Stimolare capacità di socializzazione
Individuare ed incoraggiare occasioni di incontro ed integrazione sociale
Trasmettere modelli comportamentali positivi per contrastare fenomeni di devianza e disadattamento
Stimolare dinamiche di crescita personale attraverso riflessioni ed elaborazione di atteggiamenti e comportamenti
Incoraggiare e sostenere lo sviluppo di abilità manuali quali: disegno, pittura e manipolazione creativa
Conoscenze:
Tecniche di comunicazione e relazione con gli utenti
Principali riferimenti legislativi e normativi in materia di servizi socio-sanitari ed assistenziali
Analisi della relazione d’aiuto Analisi e rilevazione dei bisogni
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
in attesa indicazioni copresc
30) Modalità di attuazione:
in attesa indicazioni copresc
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
33) Contenuti della formazione:
in attesa indicazioni copresc
34) Durata:
in attesa indicazioni copresc
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Sedi formazione specifica:
- Sala proiezioni Biblioteca G. C. Croce – Xxxxxx Xxxxxxxxx, 0 – X. Xxxx. in Persiceto
- Ufficio di Piano – via Marzocchi, 2 – X. Xxxx. in Persiceto
- Casa della Cultura – Piazza Marconi, 5 – Xxxx Xxxxxxxxx
- Xxxxxxxxxx - Xxx Xxxx x. 00 – Calderara di Reno
- Xxxx Xxxxxx Alpi - Via Persicetana n. 226 – Crevalcore
- Sala Xxxxx Xxxxx - Via 2 Agosto 1980 – Sant’Agata Bolognese
- Centro Giovani - Via X settembre 1943 n.43/a - Anzola dell’Xxxxxx
36) Modalità di attuazione:
La formazione viene effettuata in proprio presso le sedi degli Enti coprogettanti con formatori interni.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx – nata a Gallipoli | (LE) | il | 5/10/1969 | – |
MRZNRS69R45D883B | ||||
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx – nato a X. Xxxx. in Persiceto | (BO) | il | 18/09/1964 | – |
SRTLNZ64P18G467X | ||||
Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx – nata a Vico del Xxxxxxx | (FG) | il | 02/05/1968 | – |
CRDNTN68E42L842T |
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Si vedano Curricola Vitae allegati
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Verranno utilizzate, oltre alle tecniche di formazione frontale, due diverse metodologie:
Educativa tra pari (peer education), intesa come processo grazie al quale giovani che hanno già svolto il servizio civile presso i nostri Enti, quindi avendo già dimostrato particolari motivazioni ed acquisito competenze specifiche, possano con i loro pari, cioè i ragazzi che inizieranno il percorso di servizio civile ed in particolare nell’ambito di Garanzia Giovani, accompagnarli anche attraverso incontri per agire sulla motivazione e per renderli più consapevoli e responsabili nella loro nuova esperienza.
Educazione non formale, sarà complementare ai previsti incontri formali, introducendo il sistema dell’imparare facendo, nella consapevolezza che l’apprendimento non formale consente ai giovani di acquisire competenze essenziali e contribuisce al loro sviluppo personale, all’inserimento sociale e alla cittadinanza attiva. Si creeranno momenti di incontro applicando metodologie partecipative e incentrate sulla persona, riconoscendone una particolare importanza per i giovani con minori opportunità.
Learning by doing, imparare facendo, imparare attraverso il fare. La finalità di questo tipo di formazione è quello di imparare non solo attraverso la memorizzazione di concetti teorici, ma anche e soprattutto quello di comprenderne i contenuti in azioni pratiche.
Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” esso sarà realizzato con la metodologia della formazione a distanza, utilizzando l’ambiente on line del sistema SELF della Regione Xxxxxx-Romagna.
40) Contenuti della formazione:
1. Caratteristiche del territorio e dei servizi alla persona
❖ i bisogni del territorio e delle famiglie
❖ la mission dell’ente locale nei servizi alla persona
❖ i diversi tipi di servizi alla persona
n. 10 ore
2. L’organizzazione del lavoro nei servizi alla persona
❖ il dirigente e il responsabile del procedimento
❖ il ruolo delle figure professionali che operano per l’assistenza
❖ il ruolo e le competenze degli Operatori Locali di Progetto e dei formatori
❖ il lavoro per progetti
❖ il lavoro di gruppo
❖ modelli di programmazione delle attività
❖ il monitoraggio e la valutazione
❖ analisi dei dati attraverso i sistemi informatici
n. 10 ore
3. Analisi delle caratteristiche dei servizi offerti
❖ il sistema di erogazione delle prestazioni
❖ la rete dei servizi educativi e scolastici
❖ le strutture che svolgono attività educative nella prima infanzia e nell’età dell’obbligo scolastico
❖ le strutture destinate a persone disabili e anziani
❖ le modalità di gestione, di verifica e di controllo di qualità
n. 10 ore
4. La sussidiarietà orizzontale
❖ illustrazione dei rapporti tra l’ente ed il terzo settore (organizzazioni di volontariato, cooperative sociali)
❖ conoscenza delle Associazione di Promoozione Sociale, Organizzazioni di Dolontariato e Cooperative sociali del terzo settore presenti nel distretto
n. 5 ore
5. L’utente come soggetto della rete
❖ il diritto di scelta dell’utente: servizi pubblici e servizi privati accreditati
❖ caratteristiche dei servizi alternativi offerti
❖ la tutela della riservatezza dei datti dell’utenza
n. 5 ore
6. Il progetto di servizio civile
❖ illustrazione dei contenuti e coordinamento dei volontari con personale dell’ente
n. 5 ore
7. Approfondimento teorico legato ai diversi tipi di utenti
❖ illustrazione e analisi delle criticità che l’individuo si trova ad affrontare durante il ‘ciclo di vita’, dalle tappe dello sviluppo nei bambini, alle difficoltà relazionali e comportamentali nei preadolescenti e adolescenti, ai diversi livelli di non autosufficienza nell’anziano
n. 8 ore
8. Formazione sistemi educativi
❖ linee generali del sistema dei servizi scolastici ed educativi del territorio
❖ agio e disagio in contesti scolastici ed extrascolastici
❖ la relazione educativa e le relazioni con le famiglie
n. ore 8
9. Il lavoro per progetti – modulo finale
❖ verifica, valutazione ed analisi di:
• obiettivi del progetto
• andamento del servizio
• competenze acquisite
• il sistema formativo
n. ore 10
Le tecniche e le metodologie specificate al punto n. 39 (Tecniche e metodologie: peer education, educazione non formale, formazione in situazione), verranno opportunamente applicate in alcuni step della formazione specifica.
Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” esso sarà realizzato in maniera coordinata e congiunta nell’ambito del Copresc di riferimento mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di servizio.
41) Durata:
La durata della formazione specifica è pari a n. 71 ore. La formazione verrà svolta secondo la seguente tempistica:
• 70% delle ore nei primi 90 giorni
• 30% delle ore tra il VII ed il IX mese
La recente esperienza di Servizio Civile Nazionale – bando straordinario Xxxxx ha fatto emergere direttamente dai volontari coinvolti la difficoltà di seguire per un numero elevato di ore tutta la formazione nei primi mesi di servizio a discapito del tempo dedicato alla realizzazione delle attività previste dal progetto stesso.
Si valuta pertanto che nella percentuale delle ore di formazione del primo periodo sia importante applicare metodologie di formazione in situazione così da applicare più concretamente le nozioni teoriche nella quotidianità del servizio svolto.
Il 30% della formazione del secondo periodo permetterà di consolidare le conoscenze pratiche e teoriche acquisite al fine di rendere i volontari più consapevoli e di consentire una valutazione complessiva dell’esperienza che possa essere utilizzabile anche per definire modalità e contenuti di formazione in future progettazioni.
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il monitoraggio del percorso di formazione specifica dei volontari di servizio civile intende valutare periodicamente la conoscenza acquisita del territorio di riferimento, dei suoi servizi, della sua rete istituzionale e non e la sensibilizzazione dei singoli volontari sulle tematiche di carattere sociale ed educativo affrontate.
Il monitoraggio sarà affrontato attraverso questionari, colloqui e focus-group specifici.
Il monitoraggio verrà effettuato in itinere ed al termine della formazione, in gruppo formato dai volontari di tutti gli enti coprogettanti
Luogo Data
Per l’Ente Comune di Sala Bolognese:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxxxxx Xxxxx firma
Per l’Ente Comune di Anzola dell’Xxxxxx:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxxxxxx Xxxxxxxx firma
Per l’Ente Comune di Calderara di Reno:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxx Xxxxxx firma
Per l’Ente Comune di Crevalcore:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxxxx Xxxxxxx firma
Per l’Ente Comune di Sant’Agata Bolognese:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Sindaco Xxxxxxxx Xxxxxxxxx firma
Per l’Ente Comune di San Xxxxxxxx in Persiceto:
Legale Rappresentante/Responsabile del Servizio Civile,
Il Direttore Area Servizi alla Persona Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx firma
COMUNE DI ANZOLA DELL'XXXXXX
PROVINCIA DI BOLOGNA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
Numero Delibera 72 del 22/07/2014 AREA SERVIZI ALLA PERSONA
OGGETTO
APPROVAZIONE PROGETTO E ACCORDO PER LA COPROGETTAZIONE DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE TRA I COMUNI DELL'UNIONE DI TERRED'ACQUA - ANNO 2014.
PARERI DI CUI ALL' ART. 49 DEL DECRETO LEGISLATIVO 18.08.2000 N. 267
Per quanto concerne la REGOLARITA' TECNICA esprime parere:
FAVOREVOLE
IL DIRETTORE DELL'AREA INTERESSATA
Data 15/07/2014
IL DIRETTORE AREA SERVIZI ALLA PERSONA
XXXX XXXXXX
IL DIRETTORE AREA
ECONOMICO / FINANZIARIA E CONTROLLO
Per quanto concerne la REGOLARITA' CONTABILE esprime parere:
Data
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NR. 72 DEL 22/07/2014
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE XXXXXXXX XXXXXXXXX CICCIA XXXX XXXX
ANZOLA DELL'XXXXXX, Lì 01/08/2014