AVVISO PUBBLICO
Allegato alla Determinazione n. 10859/414 DEL 27.11.2018
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 Premialità Obiettivo di servizio II - Servizi per l’infanzia
AVVISO PUBBLICO
IN PRIMIS - INterventi PRIMa Infanzia sui Servizi
Intervento n. 1 Supportare l’attivazione di servizi per la prima infanzia in Comuni che ne sono privi e che dispongono di strutture di immediata fruibilità
Intervento n. 2 Contribuire all’abbattimento dei costi dei servizi innovativi per l’infanzia Intervento n. 4 Contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa dei servizi comunali per l’infanzia
Indice
Premessa 2
Art. 1 Finalità 4
Art. 2 Beneficiari 4
Art. 3 Destinatari 5
Art. 4 Soggetti realizzatori 5
Art. 5 Risorse finanziarie 5
Art. 6 Descrizione Intervento 1 6
Art. 7 Descrizione Intervento 2 9
Art. 8 Descrizione Intervento 4 11
Art. 9 Spese ammissibili 13
Art. 10 Modalità di attuazione relative agli interventi 14
Art. 11 Modalità di presentazione della domanda 15
Art. 12 Valutazione e selezione delle proposte progettuali 17
Art. 13 Modalità di erogazione 19
Art. 14 Rendicontazione 20
Art. 15 Monitoraggio degli interventi 20
Art. 16 Verifiche e controlli 21
Art. 17 Obblighi in materia contabile e tracciabilità dei flussi 22
Art. 18 Rinuncia e revoca del progetto 23
Art. 19 Informativa per il trattamento dei dati personali 23
Art. 20 Pubblicazione, accesso agli atti e responsabilità del procedimento 26
Art. 21 Ricorsi 27
Art. 22 Indicazioni sul foro Competente 27
Art. 23 Disposizioni finali 28
Art. 24 Riferimenti normativi e programmatici 28
Premessa
La Regione Sardegna nel settore degli interventi rivolti alla prima infanzia ha recepito negli ultimi anni un orientamento che risponde ad un’evoluzione culturale in cui, dando attuazione al “Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia”, promosso a livello nazionale, ha attivato una rete di servizi diversificati, offrendo interventi adeguati alle mutate esigenze delle famiglie. In un’ottica di unitarietà programmatica che garantisce l’integrazione tra le risorse finanziarie regionali, nazionali e comunitarie, l’amministrazione regionale ha quindi realizzato specifici interventi per la prima infanzia, tra cui i servizi in contesto domiciliare, le sezioni sperimentali, l’attivazione e il potenziamento di nidi/micronidi, orientati verso una visione generale di incremento della capacità ricettiva delle strutture pubbliche per l’infanzia, una diffusione territoriale dei servizi innovativi e un abbattimento degli alti costi di gestione dei nidi.
In relazione all’attuazione del “Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 - Programmazione del FAS1” è stato approvato con delibera CIPE n. 82/2007 il meccanismo di incentivazione “obiettivi di servizio”, che contribuisce ad un alleggerimento dei carichi familiari e incide positivamente sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, attraverso il miglioramento dei servizi di cura, tra cui quelli rivolti alla prima infanzia. Il suddetto meccanismo premiale, cui hanno partecipato le otto regioni del Mezzogiorno, tra cui la Regione Sardegna, è stato oggetto di una revisione delle modalità di attuazione e di una ridefinizione della dotazione finanziaria con delibera CIPE n. 79/2012.
La partecipazione al meccanismo della premialità per il settore infanzia si è realizzata per l’amministrazione regionale attraverso un percorso di concertazione promosso e coordinato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (ora Dipartimento per le politiche di coesione – DPCOE), che ha condotto all’adozione dello strumento programmatico “Piano d’azione per il raggiungimento degli Obiettivi di Servizio 2007-2013”, in cui sono definite le linee di attività, l’organizzazione e le regole per il perseguimento dell’obiettivo di servizio “Servizi di cura per l’infanzia”. I risultati ottenuti, nonché le attività in corso e da realizzare, sono stati rilevati periodicamente nel Rapporto Annuale degli Obiettivi di Servizio – RAOS servizi di cura per l’infanzia.
In sede di verifica finale del raggiungimento dei valori target effettuata al 31/12/2013 per l’assegnazione della premialità, il DPCOE, sulla base dei risultati rappresentati nel RAOS 2012, ha evidenziato che la Regione Sardegna ha conseguito un importante e progressivo
1 Con D. Lgs. N. 88 del 31/05/2011 il Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) ha assunto la denominazione di Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC)
ampliamento dell’offerta dei servizi di cura per l’infanzia, come confermato dalla nota n. 9907 del 27/10/2014, garantendo una soddisfacente distribuzione territoriale e rispondendo ad una sfida rilevante che caratterizza soprattutto le aree interne, con dispersione e bassa densità demografica. E’ stato anche rilevato un soddisfacente ampliamento dei livelli di presa in carico degli utenti dei servizi per l’infanzia.
Coerentemente con la strategia adottata e i risultati ottenuti, le risorse premiali sono state assegnate per la realizzazione di interventi che valorizzano la positiva ed innovativa esperienza dell’amministrazione regionale, individuando, tra le azioni del settore infanzia, misure dirette, in generale, sia alla gestione dei servizi che alla realizzazione di strutture, come previsto nella D.G.R. n. 30/8 del 29/07/2014.
Si evidenzia che le risorse premiali del FSC, pur essendo utilizzate di norma per attività in conto capitale, sono state oggetto di assegnazione per la realizzazione di specifici interventi di sostegno alla gestione al fine di rispondere ai bisogni territoriali contestuali, con positivo riscontro di tale orientamento da parte del DPCOE. Infatti l’analisi dei bisogni ha evidenziato la necessità di indirizzare parte delle risorse premiali in contesti in cui i servizi per la prima infanzia (0-3 anni) sono risultati più deboli o inesistenti, ovvero dove è risultato essenziale il sostegno allo start-up di nuove strutture finanziate da precedenti investimenti in conto capitale. In tale contesto sono stati approvati complessivamente sette macro interventi2, di cui i tre sotto indicati, oggetto del presente avviso, sono riportati mantenendo una numerazione coerente con le schede di intervento approvate dal XXXXX
• Intervento 1: attivazione di servizi per la prima infanzia in Comuni che ne sono privi e che dispongono di strutture di immediata fruibilità
• Intervento 2: abbattimento dei costi dei servizi educativi innovativi per l’infanzia
• Intervento 4: abbattimento delle liste d’attesa dei servizi comunali per l’infanzia
La strategia della Regione è pertanto improntata al riequilibrio delle opportunità di offerta sul territorio sardo, stimolando la creazione di servizi per la prima infanzia nelle aree di maggior carenza in un’ottica di continuità con quanto realizzato finora, in un settore la cui centralità
2 I sette macro interventi approvati dal DPCOE, esclusi i tre interventi oggetto del presente avviso, sono di seguito elencati:
Scheda intervento n. 3 - Supporto alla famiglia nel momento della genitorialità
Scheda intervento n. 5 - Potenziamento dell’offerta pubblica dei servizi per la prima infanzia
Scheda intervento n. 6 - Indagine sulla sostenibilità dei servizi per l’infanzia (fondi assorbiti dalla scheda n. 4) Scheda intervento n. 7 - Sostegno per la realizzazione di strutture per l’infanzia
assume sempre una maggiore rilevanza, non solo in ambito regionale e nazionale, ma anche comunitario.
L’investimento sulla prima infanzia, infatti, rappresenta per la Regione Sardegna un’area di attenzione particolarmente importante che, coerentemente con quanto contenuto nella Comunicazione della Commissione Europea COM (2011) 66 “Educazione e cura della prima infanzia: consentire a tutti i bambini e le bambine di affacciarsi al mondo di domani nelle condizioni migliori”, conferma come le primissime esperienze dei bambini e delle bambine pongono le basi per ogni forma di apprendimento ulteriore, e se queste basi risultano solide sin dai primi anni, l’apprendimento successivo si rivelerà più efficace e diventerà permanente.
Art. 1 Finalità
Con il presente avviso la Regione Sardegna intende rafforzare i servizi socio-educativi per la prima infanzia (0-3 anni), coerentemente con quanto previsto dalla “Presa d’atto del piano d’azione/Rapporto Annuale degli Obiettivi di servizio (RAOS) 2012 - Settore infanzia. Approvazione degli interventi da realizzarsi con le risorse del FSC”, come da D.G.R. n. 30/8 del 29/07/2014.
Le iniziative oggetto del presente avviso includono tre distinti interventi come specificato in premessa, le cui modalità di attuazione sono dettagliate per ciascun intervento rispettivamente negli artt. 6, 7, 8 del presente avviso
Obiettivo di Servizio II – Servizi per l’infanzia | |
Intervento 1 | Supportare l’attivazione di servizi per la prima infanzia in Comuni che ne sono privi e che dispongono di strutture di immediata fruibilità |
Intervento 2 | Contribuire all’abbattimento dei costi dei servizi innovativi per l’infanzia |
Intervento 4 | Contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa dei servizi comunali per l’infanzia |
Art. 2 Beneficiari
I beneficiari del presente avviso sono i Comuni/Unioni di Comuni della Regione Sardegna che ricoprono il ruolo di soggetto attuatore e gestore per ciascuno dei tre interventi, di seguito specificati in relazione alla tipologia di azione
Intervento 1 – I Comuni/Unioni di Comuni con strutture per la prima infanzia di immediata fruibilità privi di servizi per la prima infanzia.
Intervento 2 - I Comuni/Unioni di Comuni che intendono sostenere la prosecuzione o prima attivazione dei servizi educativi innovativi pubblici, quali “genitore accogliente” ed “educatore familiare”.
Intervento 4 – I Comuni/Unioni di Comuni con servizi per la prima infanzia che presentano liste d’attesa.
E’ ammissibile la partecipazione da parte dello stesso potenziale Beneficiario a più linee di intervento, ad eccezione degli interventi n. 1 e n. 4, stante la incompatibilità delle pre-condizioni relative ai suddetti interventi (assenza di servizi per la prima infanzia nel territorio interessato per l’intervento n. 1, presenza di liste d’attesa dei servizi nido e micronido nel territorio interessato per l’intervento n. 2).
I Comuni/Unioni di Comuni che beneficiano dei contributi in attuazione della strategia regionale della programmazione territoriale, non potranno usufruire delle risorse del presente avviso.
Art. 3 Destinatari
I destinatari del presente avviso sono di seguito specificati per ciascun intervento
Intervento 1 – I bambini e le bambine in età utile per l’accesso ai servizi per la prima infanzia. Intervento 2 – Le famiglie con bambini e bambine in età utile per la fruizione dei servizi educativi innovativi pubblici.
Intervento 4 – I bambini e le bambine in età utile per la frequenza di servizi nido e micronido.
Art. 4 Soggetti realizzatori
I Comuni/Unioni di Comuni che intendono partecipare al presente avviso sono tenuti ad individuare i soggetti realizzatori interessati alla implementazione dei servizi per la prima infanzia, attenendosi ai contenuti del presente avviso.
Art. 5 Risorse finanziarie
La dotazione finanziaria assegnata alle tre linee di intervento del presente avviso, tenendo anche conto di una riprogrammazione effettuata sulla base della strategia regionale della
programmazione territoriale3, ammonta complessivamente a € 3.492.000,00 e potrà essere incrementata con ulteriori risorse che dovessero eventualmente rendersi disponibili.
La ripartizione tra le tre linee d’intervento è descritta nella tabella sotto riportata.
Intervento 1 | € 1.408.000,00 |
Intervento 2 | € 1.800.000,00 |
Intervento 4 | € 284.000,00 |
Nel caso in cui le assegnazioni finanziarie previste per ciascuno degli interventi non vengano esaurite, l’amministrazione regionale si riserva di proporre al DPCOE una rimodulazione della distribuzione delle risorse di cui al presente articolo.
Art. 6
Descrizione Intervento 1
Scheda sintetica - Intervento 1 | |
Finalità | Supportare l’attivazione di servizi per la prima infanzia in Comuni che ne sono privi e che dispongono di strutture di immediata fruibilità |
Beneficiari | Comuni/Unioni di Comuni |
Destinatari | I bambini e le bambine in età utile per l’accesso ai servizi per la prima infanzia |
Dotazione finanziaria | € 1.408.000,00 |
Contributo mensile | € 200,00 mensili per posto bimbo/a creato |
Periodo di copertura del contributo | 2 anni (11 mesi per ciascuna annualità) |
Condizioni di ammissibilità | - essere privi di servizi per la prima infanzia - disporre di strutture di immediata fruibilità |
La Regione Sardegna, attraverso il “Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio- educativi per la prima infanzia”, ha finanziato la realizzazione, il completamento e la
3 La dotazione finanziaria complessiva per i 3 interventi oggetto del presente avviso, come definitivamente approvata dal DPCOE, è pari a € 8.730.000, di cui € 5.238.000 destinati alla programmazione territoriale
ristrutturazione di strutture dedicate alla prima infanzia per rispondere ai bisogni emergenti del territorio. Lo start-up delle strutture ultimate ha risentito dei costi di gestione dei nidi che hanno inciso notevolmente sulla spesa comunale nonché su quella delle famiglie destinatarie, soprattutto in termini di personale educativo, che rappresenta circa l’80% dei costi di gestione. Al fine di intervenire nella fase di avvio dei servizi, con il presente intervento si supportano i Comuni/Unioni di Comuni nel cui territorio sono presenti strutture immediatamente fruibili ma prive di servizi, con un contributo destinato a coprire parte dei costi di gestione per l’attivazione del servizio nido e micronido.
Particolare attenzione è rivolta all’attuazione di un servizio che a livello qualitativo tiene conto di standard adeguati alla vita sociale e affettiva del bambino, alla sua storia, alle esperienze familiari, nel rispetto della sua identità individuale, culturale e religiosa, promuovendo un’educazione ispirata ai principi della non-violenza e dell’apprendimento cooperativo, come previsto dalle recenti modifiche regolamentari regionali. Il cooperative learning nella scuola dell’infanzia può, infatti, da un lato favorire la naturale propensione dei bambini e delle bambine alla socialità e, dall’altro, promuovere l’insegnamento di modalità di interazione efficaci al fine di migliorare il percorso di apprendimento cognitivo e sociale di ciascun bambino.
Si vuole inoltre evidenziare come l’attuale fase storica è caratterizzata da molteplici esperienze migratorie, da rapporti sempre più frequenti tra persone di lingue e culture diverse, che interessano anche il territorio sardo. In questa ottica si vuole dare risalto, come sfondo alle attività didattiche realizzate dagli educatori, ai temi della non-violenza in generale, e quindi a un percorso che educhi alla pace, all’uguaglianza, alla valorizzazione della diversità. In tal senso infatti la scuola dell’infanzia può dare un prezioso e valido input fin dalla più tenera età, e contribuire alla formazione di personalità capaci di sviluppare una convivenza costruttiva in un tessuto sociale e culturale multiforme. Un percorso educativo improntato sui suddetti valori rappresenta dunque un elemento di rilevante importanza ai fini di una positiva valutazione del servizio.
Con riferimento alla professionalità degli educatori coinvolti, viene dato risalto a servizi che investono sulla formazione continua del personale reclutato, attraverso percorsi attenti alla formazione, all’aggiornamento nonché a specifici incontri di supervisione, con l’obiettivo di affinare un’identità pedagogica sensibile ai cambiamenti socio-culturali, preparata a fornire risposte adeguate a chi ne usufruisce, proponendo approcci pedagogici rinnovati. In tal senso un percorso di formazione permanente e ben strutturato rappresenta la prospettiva che consente di acquisire nuove abilità, maggiore sicurezza nell’affrontare situazioni nuove e
apertura all’incontro con xxxxxxx, facendo crescere la motivazione e la professionalità di ogni educatore.
a. Modalità per la partecipazione all’intervento 1
La partecipazione al presente intervento è rivolta ai Comuni/Unioni di Comuni nel cui territorio sono presenti strutture di immediata fruibilità prive di servizi per la prima infanzia, e copre parte dei costi di gestione specificati nell’art. 9 del presente avviso, destinati nello specifico all’attivazione dei servizi nido e/o micronido. Le strutture interessate sono esclusivamente a titolarità pubblica4. Alle strutture che hanno beneficiato delle risorse del “Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia” viene riconosciuta una priorità in graduatoria, come specificato nell’art. 12 del presente avviso.
Le risorse assegnate al presente intervento sono pari ad un massimo di € 200,00 mensili per posto bimbo/a creato, e coprono un arco temporale di 2 anni (11 mesi all’anno).
L’istanza di partecipazione presentata dal legale rappresentante del Comune/Unione di Comuni deve essere corredata da una dichiarazione resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 attestante:
• la immediata fruibilità della struttura presente nel territorio interessato
• l’assenza di servizi per la prima infanzia nel territorio interessato
• se ha beneficiato delle risorse del "Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio- educativi per la prima infanzia"
• il rispetto delle disposizioni dell'avviso in oggetto, di essere consapevole degli adempimenti richiesti, nessuno escluso, e di assicurare il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento.
Il Beneficiario, oltre alla dichiarazione di cui sopra, deve presentare la relativa proposta progettuale nella quale devono essere riportati:
• la descrizione del contesto territoriale di riferimento
• la descrizione della proposta progettuale
• la descrizione del programma pedagogico da attuare e dei percorsi formativi e/o di aggiornamento previsti per le figure professionali interessate
• la sostenibilità della proposta
• la descrizione del piano economico.
4 Per strutture a titolarità pubblica si intendono i nidi e micronidi comunali a gestione diretta o a gestione affidata a terzi
Art. 7
Descrizione Intervento 2
Scheda sintetica - Intervento 2 | |||||
Finalità | Contribuire all’abbattimento innovativi per l’infanzia | dei | costi | dei | servizi |
Beneficiari | Comuni/Unioni di Comuni | ||||
Destinatari | Le famiglie con bambini e bambine in età utile per la fruizione dei servizi educativi innovativi per l’infanzia | ||||
Dotazione finanziaria | € 1.800.000,00 | ||||
Contributo annuale | € 10.000 annui per servizio creato | ||||
Periodo di copertura del contributo | 5 anni (11 mesi per ciascuna annualità) |
I servizi educativi in contesto domiciliare sono servizi finalizzati a promuovere risposte flessibili e diversificate adatte alle esigenze familiari e a valorizzarne le capacità auto-organizzative. Nello specifico il servizio “genitore accogliente” è effettuato da una madre o un padre che accoglie presso la propria abitazione fino ad un massimo di cinque bambini/e di età compresa fra 3 mesi e 3 anni. Il servizio “educatore familiare” è effettuato da un operatore che accudisce fino ad un massimo di cinque bambini di età compresa fra 3 mesi e 3 anni.
L’esperienza dell’amministrazione regionale realizzatasi negli anni passati con l’attivazione dei relativi servizi è stata positivamente accolta nei territori interessati, e con il presente intervento se ne vuole favorire la diffusione dei relativi servizi contribuendo all’abbattimento dei costi sostenuti direttamente dalle famiglie, risultati eccesivi rispetto all’esiguo numero dei bambini/e coinvolti.
Con l’abbattimento dei costi si può quindi ottenere una maggiore diffusione e utilizzo del servizio, la cui flessibilità lo rende particolarmente adatto alle comunità di piccole dimensioni e nel contempo risponde ad esigenze presenti anche nei centri più grandi.
Sotto il profilo didattico le recenti modifiche regolamentari a livello regionale hanno puntato l’attenzione sulla qualità dei programmi dei servizi educativi in contesto domiciliare, attraverso il lavoro degli operatori che dovranno assicurare un percorso ludico e cognitivo ispirato ai principi della non violenza, improntato sul superamento delle disuguaglianze e delle barriere territoriali, economiche, etniche e culturali. In tal senso, anche i servizi educativi in contesto domiciliare, e non solo i nidi, possono dare un prezioso e valido input fin dalla più tenera età, affinché
contribuiscano alla formazione di personalità che possano sviluppare una convivenza costruttiva in un tessuto sociale e culturale multiforme.
Con riferimento alla professionalità degli operatori coinvolti, anche per il presente intervento viene dato risalto a servizi che investono sulla formazione continua del personale reclutato, attraverso percorsi educativi attenti alla formazione e all’aggiornamento, con l’obiettivo di affinare un’identità pedagogica sensibile ai cambiamenti socio-culturali, preparata a fornire risposte adeguate a chi ne usufruisce, proponendo approcci pedagogici rinnovati. In tal senso un percorso di formazione permanente e ben strutturato rappresenta la prospettiva che consente di acquisire nuove abilità, maggiore sicurezza nell’affrontare situazioni nuove e apertura all’incontro con esperti, facendo crescere la motivazione e la professionalità di ogni educatore.
a. Modalità per la partecipazione all’intervento n. 2
Per ciascun servizio “genitore accogliente” ed “educatore familiare” attivato è erogato un contributo pari a massimo € 10.000,00 annui che copre parte dei costi di gestione specificati nell’art. 9 del presente avviso. Il periodo complessivo previsto per tale intervento è pari a 5 anni (11 mesi all’anno).
Sono finanziati sia la prosecuzione che la creazione di nuovi servizi, e viene riconosciuta una priorità in graduatoria, come specificato nell’art. 12 del presente avviso, agli interventi che si realizzano nei territori privi di servizi per la prima infanzia.
L’istanza di partecipazione presentata dal legale rappresentante dei Comuni/Unioni di Xxxxxx deve essere corredata da una dichiarazione resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 attestante:
• se il territorio in cui viene attivato il servizio di riferimento è privo o meno di servizi per la prima infanzia
• il rispetto delle disposizioni dell'avviso in oggetto, di essere consapevole degli adempimenti richiesti, nessuno escluso, e di assicurare il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento.
Il Beneficiario, oltre alla dichiarazione di cui sopra, deve presentare la relativa proposta progettuale, nella quale devono essere riportati:
• la descrizione del contesto territoriale di riferimento
• la descrizione della proposta progettuale
• la descrizione del programma pedagogico da attuare e dei percorsi formativi e/o di aggiornamento previsti per le figure professionali interessate
• la sostenibilità della proposta
• la descrizione del piano economico.
Art. 8
Descrizione Intervento 4
Scheda sintetica - Intervento 4 | |
Finalità | Contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa dei servizi comunali per l’infanzia |
Beneficiari | Comuni/Unioni di Comuni |
Destinatari | I bambini e le bambine in età utile per la frequenza di servizi nido e micronido |
Dotazione finanziaria | € 284.000,00 |
Contributo mensile | € 200,00 per posto bimbo/a creato |
Periodo di copertura del contributo | 1 anno (pari a 11 mesi) |
Condizioni di ammissibilità | - presenza di servizi pubblici per la prima infanzia con liste d’attesa |
In relazione alla diffusione dei servizi per la prima infanzia, si rileva che nel territorio regionale si è registrato nel corso degli ultimi anni un eccesso di domanda dei servizi comunali per la prima infanzia con conseguente formazione di liste d’attesa, per cui l’amministrazione regionale nel 2011 ha provveduto a finanziare interventi specifici per l’abbattimento delle liste d’attesa attraverso la stipulazione di convenzioni con strutture private per la prima infanzia. In quest’ottica è stato garantito il funzionamento di un sistema integrato pubblico/privato territoriale che, in una logica di continuità, viene riproposto con il presente intervento in favore di quei Comuni/Unioni di Comuni che ad oggi non sono in grado di soddisfare le richieste dei servizi nido e/o micronido.
Sotto il profilo didattico, considerate le recenti modifiche regolamentari a livello regionale che hanno puntato l’attenzione sulla qualità dei programmi dei servizi educativi per la prima infanzia,
gli operatori dovranno assicurare un percorso ludico e cognitivo ispirato ai principi della non violenza, improntato sul superamento delle disuguaglianze e delle barriere territoriali, economiche, etniche e culturali.
Con riferimento alla professionalità degli operatori coinvolti, anche per il presente intervento viene dato risalto a servizi che investono sulla formazione continua del personale reclutato, attraverso percorsi educativi attenti alla formazione e all’aggiornamento, con l’obiettivo di affinare un’identità pedagogica sensibile ai cambiamenti socio-culturali, preparata a fornire risposte adeguate a chi ne usufruisce, proponendo approcci pedagogici rinnovati. In tal senso un percorso di formazione permanente e ben strutturato rappresenta la prospettiva che consente di acquisire nuove abilità, maggiore sicurezza nell’affrontare situazioni nuove e apertura all’incontro con esperti, facendo crescere la motivazione e la professionalità di ogni educatore.
a. Modalità per la partecipazione all’intervento n. 4
L’intervento è finalizzato a sostenere il convenzionamento con strutture private da parte dei Comuni/Unioni di Comuni (in caso di servizi in gestione associata) che presentano liste d’attesa per i servizi nido e/o micronido, al fine di garantire la fruizione di posti bimbo/a e copre parte dei costi di gestione specificati nell’art. 6 del presente avviso. Alle strutture che presentano il numero maggiore di posti in lista d’attesa viene riconosciuta una priorità a parità di punteggio, come specificato nell’art. 12 del presente avviso.
Le risorse assegnate al presente intervento sono pari ad un massimo di € 200,00 mensili per posto bimbo/a creato, e coprono un arco temporale di 1 anno (11 mesi).
L’istanza di partecipazione presentata dal legale rappresentante dei Comuni/Unioni di Xxxxxx deve essere corredata da una dichiarazione resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 attestante:
• che la/e struttura/e comunale/i per la prima infanzia interessata/e al convenzionamento presenta/no liste d’attesa
• il rispetto delle disposizioni dell'avviso in oggetto, di essere consapevole degli adempimenti richiesti, nessuno escluso, e di assicurare il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento.
Il Beneficiario, oltre alla dichiarazione di cui sopra, deve presentare la relativa proposta progettuale, nella quale devono essere riportati:
• la descrizione del contesto territoriale di riferimento
• la descrizione della proposta progettuale
• la descrizione del programma pedagogico da attuare e dei percorsi formativi e/o di aggiornamento previsti per le figure professionali interessate
• la sostenibilità della proposta
• la descrizione del piano economico.
Art. 9 Spese ammissibili
Le spese ammissibili, in base a quanto disposto dalla Delibera CIPE 166/2007 e dal D.P.R. 3 ottobre 2008 n. 196 e ss.mm.ii., devono essere
• eleggibili, cioè temporalmente sostenute nel periodo di validità dell’intervento
• legittime, ossia conformi alla normativa regionale, nazionale e comunitaria vigente
• effettive, quindi corrispondenti ai pagamenti realmente effettuati imputabili all’intervento, direttamente o con calcolo pro-rata. Non sono ammesse spese a forfait
• documentabili, cioè essere giustificate da fatture quietanzate o documenti contabili con valore probatorio equivalente, e con tracciabilità bancaria
• contabilizzate, quindi essere riscontrabili nelle registrazioni contabili effettuate in relazione alla gestione dell’intervento.
Nello specifico, sono ritenute ammissibili le spese in conto gestione relative all’attivazione/prosecuzione dei servizi per la prima infanzia di seguito dettagliate per ciascuna linea di intervento
• Intervento 1: sono ritenute ammissibili a parziale copertura delle spese di gestione
- il costo del personale educativo, ammissibile solo in caso di personale a contratto o di servizio esternalizzato
- l’acquisto di materiali ludico-didattici, in misura non superiore al 10% del contributo assegnato
- i costi relativi alla formazione e aggiornamento professionale del personale educativo reclutato, in misura non superiore al 20% del contributo assegnato
- le spese generali in misura non superiore all’8% del contributo assegnato, a condizione che siano basate sui costi effettivi relativi all’esecuzione dell’intervento e che siano imputate con calcolo pro-rata all’intervento, secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato
• Intervento 2: sono ritenuti ammissibili i costi relativi alla figura professionale dell’educatore e al materiale didattico, come di seguito specificati
- i costi accessori relativi al compenso dell’educatore, tra cui oneri riflessi, assicurazione, contributi
- l’acquisto di materiali ludico-didattici, in misura non superiore al 10% del contributo assegnato
- i costi relativi alla formazione e aggiornamento professionale dell’educatore familiare/genitore accogliente, in misura non superiore al 20% del contributo assegnato
- le spese generali in misura non superiore all’8% del contributo assegnato, a condizione che siano basate sui costi effettivi relativi all’esecuzione dell’intervento e che siano imputate con calcolo pro-rata all’intervento, secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato
• Intervento 4: sono ammissibili le spese relative ai costi di gestione sostenuti dalla struttura privata con la quale i Comuni/Unioni di Comuni (in caso di servizi in gestione associata) stipulano la convenzione, come di seguito specificati
- il costo del personale
- l’acquisto di materiali ludico-didattici, in misura non superiore al 10% del contributo assegnato
- i costi relativi alla formazione e aggiornamento professionale del personale educativo reclutato, in misura non superiore al 20% del contributo assegnato
- le spese generali in misura non superiore all’8% del contributo assegnato, a condizione che siano basate sui costi effettivi relativi all’esecuzione dell’intervento e che siano imputate con calcolo pro-rata all’intervento, secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato
Per tutti gli interventi è considerata ammissibile l’IVA, nonché ogni altro tributo o onere fiscale, previdenziale o assicurativo attinente alla realizzazione dell’intervento, purché non siano recuperabili.
Sono invece considerate non ammissibili le spese relative ad un bene/servizio rispetto al quale il beneficiario abbia già fruito, per le stesse spese, di una misura di sostegno finanziario regionale, nazionale e/o comunitario.
Art. 10
Modalità di attuazione relative agli interventi
Per l’attivazione dei servizi relativi ai tre interventi, i Comuni/Unioni di Comuni sono tenuti ad individuare attraverso una procedura di evidenza pubblica i soggetti realizzatori interessati alla implementazione dei relativi servizi, nel rispetto delle condizioni, dei criteri di valutazione e della normativa di riferimento previsti dal presente avviso.
In seguito al ricevimento delle relative manifestazioni di interesse presentate dai potenziali soggetti realizzatori, i Comuni/Unioni di Comuni procedono alla presentazione della domanda di partecipazione come specificato nell’art. 11 del presente avviso.
Il Comune/Unione di Comuni in qualità di Beneficiario agisce in nome e per conto proprio e assume la piena responsabilità per qualsiasi onere derivante a terzi dall’esecuzione del servizio e dalle attività connesse. L’amministrazione regionale rimane estranea ad ogni eventuale rapporto e controversia comunque nascente con terzi in dipendenza della realizzazione del servizio.
Art. 11
Modalità di presentazione della domanda
1. La domanda per ciascuno dei tre interventi oggetto del presente avviso deve essere presentata utilizzando esclusivamente l’apposito sistema informatico XXXXX della Regione Autonoma della Sardegna raggiungibile al seguente indirizzo: xxxx://xxxxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxx
La guida per la compilazione online delle domande sulla piattaforma XXXXX per il presente Avviso che illustra i prerequisiti e le modalità tecniche per l’utilizzo del sistema informatico e per la presentazione delle domande, sarà pubblicata sul sito istituzionale della Regione Sardegna nella sezione dedicata al presente Avviso.
2. Per accedere al sistema e poter procedere alla compilazione della domanda, è necessario:
• che il soggetto che compila la domanda sia in possesso, in alternativa, di:
✓ Credenziali SPID (di livello 2) rilasciate da un Gestore di Identità Digitale accreditato dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) (xxxxx://xxx.xxxx.xxx.xx)
✓ Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei servizi (TS-CNS, CNS) (xxxxx://xxxxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx)
✓ Credenziali rilasciate dal sistema di autenticazione regionale di Identity Management RAS (IDM-RAS) (xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxx-xxx)
• che il rappresentante legale o il suo procuratore sia in possesso della firma digitale in corso di validità, necessaria per sottoscrivere digitalmente la domanda pdf prodotta tramite il sistema;
• che si abbia una casella di posta elettronica certificata (PEC), da indicare durante la fase di creazione del profilo.
3. L’accesso al sistema e la successiva registrazione della domanda, costituisce condizione di validità della dichiarazione sostitutiva di certificazione e quelle firmate digitalmente hanno validità quale dichiarazione sostitutiva di atto notorio. La veridicità dei dati dichiarati è oggetto di accertamento e controllo ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. A tal fine, l’Amministrazione regionale si avvale del supporto dei soggetti delegati e della collaborazione degli altri soggetti istituzionalmente preposti.
4. Tutte le dichiarazioni rese nel corso della procedura sono da intendersi ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
La non veridicità dei dati dichiarati in sede di domanda può essere contestata durante tutte le fasi del procedimento e determina la conseguente decadenza della domanda o la revoca dell’agevolazione ai sensi dell’art. 75 del citato D.P.R. 445/2000.
5. La domanda di accesso per ciascuno dei tre interventi di cui al presente avviso si compone di un modulo specifico per ciascun intervento predisposto dal sistema informatico XXXXX, che include la seguente documentazione:
• Modulo di domanda predisposto dal sistema informatico XXXXX
• Allegati obbligatori per ciascuno dei tre interventi del presente avviso.
6. Sono condizioni obbligatorie per la presentazione della domanda, a pena di irricevibilità:
• la sottoscrizione digitale del Modulo di domanda prodotto dal sistema a conclusione del processo di compilazione
• la presenza degli allegati obbligatori per ciascuno dei tre interventi
• la registrazione della domanda sul sistema informatico XXXXX entro i termini previsti dall’Avviso.
In particolare è richiesto al proponente di accedere alla specifica sezione del sistema XXXXX, individuare l’intervento fra i tre riportati nel presente avviso a cui intende partecipare, compilare le sezioni richieste, allegare la documentazione obbligatoria, sottoscrivere digitalmente e ricaricare a sistema il pdf della domanda definitiva, e quindi procedere alla trasmissione telematica. E’ ammissibile la partecipazione da parte dello stesso potenziale Beneficiario a più linee di intervento, ad eccezione degli interventi n. 1 e n. 4, stante la incompatibilità delle pre- condizioni relative ai suddetti interventi, come specificato nell’art. 2 del presente Avviso.
7. All’atto della registrazione viene inviata all’indirizzo PEC indicato dal proponente la conferma dell’avvenuta trasmissione.
8. Sono escluse dalla partecipazione ai tre interventi di cui al presente avviso le domande presentate da soggetti differenti dalle categorie dei Beneficiari previste dall'art. 2 o che prevedano proposte progettuali che non rispettano le condizioni di cui agli artt. 6, 7, 8 del presente avviso.
9. Le domande di partecipazione possono essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 29/11/2018 e fino al termine di seguito specificato per ciascuno dei tre interventi:
• per l’intervento 1 fino al 01/03/2019
• per l’intervento 2 fino al 01/03/2019
• per l’intervento 4 fino al 15/01/2019
Si considera prodotta nei termini la domanda di partecipazione pervenuta entro le ore 13.00 dell’ultimo giorno utile. Dal momento della scadenza dei termini non sarà più consentita la trasmissione telematica delle domande.
Art. 12
Valutazione e selezione delle proposte progettuali
In seguito alla ricezione delle domande di partecipazione pervenute dai potenziali Beneficiari, l’amministrazione regionale procede con la valutazione e selezione delle relative proposte progettuali. La valutazione delle proposte progettuali è effettuata con procedimento a graduatoria mediante valutazione comparata sulla base di parametri predeterminati per ciascuno dei tre interventi ai sensi dell’art. 5, comma 2, del D. Lgs. 123/1998.
La procedura di valutazione consiste in due fasi:
• la prima fase prevede un check amministrativo per la verifica del rispetto dei requisiti di ricevibilità della domanda stabiliti dall’art. 11, e di ammissibilità dei soggetti e dei servizi stabiliti negli artt. 2, 6, 7, 8 del presente avviso. Le domande prive dei suddetti requisiti sono respinte, e viene data comunicazione agli istanti dei motivi che ostano all’accoglimento della domanda ai sensi dell’art. 10-bis della legge 07 agosto 1990, n.
241. Le domande in possesso dei requisiti di ricevibilità e ammissibilità sono avviate alla successiva fase di valutazione
• la seconda fase consiste in una valutazione tecnica delle proposte progettuali effettuata sulla base di criteri di valutazione predeterminati, descritti nelle tabelle seguenti. Durante tale fase l’amministrazione regionale, ad esito dell’istruttoria della documentazione presentata, si riserva di effettuare una sola richiesta per eventuali integrazioni e/o chiarimenti a mezzo PEC, stabilendo anche un termine perentorio per la risposta, che deve essere trasmessa tramite la piattaforma XXXXX con le modalità che saranno specificate nella guida per la compilazione online delle domande. Il mancato rispetto dei termini per la presentazione delle suddette integrazioni e/o chiarimenti comporta la decadenza della domanda.
La valutazione delle domande pervenute è effettuata da una Commissione di valutazione nominata dal Direttore del Servizio politiche per la famiglia e l’inclusione sociale della Direzione Generale delle politiche sociali secondo i criteri di valutazione indicati nelle tabelle sotto riportate.
Le domande sono avviate a istruttoria entro i 60 giorni successivi alla data di scadenza prevista per la presentazione delle domande presentate per ciascun intervento.
La valutazione tecnica delle proposte progettuali prevede l’assegnazione di un punteggio per il raggiungimento di una soglia minima, di seguito specificata per ciascuno dei tre interventi.
L’ammissibilità al contributo vale fino ad esaurimento delle risorse disponibili, salvo l’ipotesi di una eventuale rimodulazione o eventuali ulteriori risorse disponibili, come previsto dall’art. 5 del presente avviso. Qualora non si disponesse dell’intera somma necessaria per la proposta progettuale classificatasi ultima nella graduatoria dei progetti ammissibili, non si procederà al relativo finanziamento in quanto ciò comporterebbe il ridimensionamento e lo snaturamento della proposta stessa. In caso di rinunce da parte dei Beneficiari si procederà con lo scorrimento della graduatoria fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Per ciascun criterio di valutazione devono essere raggiunti almeno 6 punti e per ciascuno dei tre interventi si procede all’assegnazione di un punteggio i cui valori sono distribuiti in un range compreso tra 0-10 punti sulla base delle seguenti griglie di valutazione: ottimo (9-10 punti), buono (7-8 punti), sufficiente (6 punti), insufficiente (0-5 punti).
La soglia minima di punteggio delle proposte progettuali utilmente collocate in graduatoria ai fini dell’ammissibilità a contributo è di punti 36 per tutti gli interventi.
I criteri per la valutazione delle proposte progettuali relative al suddetto intervento sono specificati nella tabella seguente:
Criteri di valutazione | Punteggio | ||||||
1.Coerenza della proposta con il contesto di riferimento | 0-10 punti | ||||||
2.Qualità della proposta progettuale | 0-10 punti | ||||||
3.Qualità del programma pedagogico | 0-10 punti | ||||||
4.Qualità dei percorsi personale educativo | formativi | e | di | aggiornamento | per | il | 0-10 punti |
5.Sostenibilità del progetto (es. presenza di accordi di collaborazione coerenti con la proposta progettuale stipulati con altre tipologie di servizi per la prima infanzia) | 0-10 punti | ||||||
6.Coerenza della proposta progettuale con il piano economico | 0-10 punti |
• Per l’intervento n. 1 è riconosciuta una priorità ai Comuni/Unioni di Comuni che hanno beneficiato delle risorse del “Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio- educativi per la prima infanzia”. Nel caso di parità di punteggio, è data preferenza alle proposte che hanno ottenuto il punteggio più elevato rispettivamente secondo l’ordine dei criteri 1, 2, 3, 5, 6, 4.
• Per l’intervento n. 2 è riconosciuta una priorità alle proposte progettuali che si realizzano in territori privi di servizi per la prima infanzia. Nel caso di parità di punteggio, è data preferenza alle proposte che hanno ottenuto il punteggio più elevato rispettivamente secondo l’ordine dei criteri 1, 2, 4, 6, 3, 5.
• Per l’intervento n. 4 è riconosciuta una priorità, a parità di punteggio, alle proposte progettuali che presentano il numero maggiore di posti in lista d’attesa tra le proposte pervenute. Nel caso di parità di punteggio, è data preferenza alle proposte che hanno ottenuto il punteggio più elevato rispettivamente secondo l’ordine progressivo dei criteri, ovvero 2, 3, 4, 1, 6, 5.
L’esito della valutazione è pubblicato sul sito della Regione Autonoma della Sardegna e di Sardegna Programmazione ai seguenti link, e, per estratto, sul BURAS digitale
xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/x/x/0000?xx0&xx0&xx000&xxxxxxxx0,0&xx00&x0x0000
xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxx.xxx?xxxx0000&xx00&xx0&xx0000&xxx0&xx00& catrif=7952&tipodoc=1,3
L’amministrazione regionale, a seguito della pubblicazione della graduatoria definitiva relativa ai tre interventi, provvede a trasmettere la comunicazione di ammissibilità della proposta progettuale ai Comuni/Unioni di Comuni interessati. Alla suddetta comunicazione fa seguito la stipula di una convenzione con il Comune/Unione di Comuni beneficiari dell’intervento, nella quale saranno specificati gli obblighi assunti dalle parti in conformità al presente avviso.
Art. 13 Modalità di erogazione
L’amministrazione regionale, a seguito della firma della Convenzione, con provvedimenti distinti adottati dal Direttore del Servizio politiche per la famiglia e l’inclusione sociale della Direzione generale delle politiche sociali, procede ad assumere l’atto di impegno per il costo totale ammesso a finanziamento e il provvedimento che autorizza l’erogazione del finanziamento in favore del Comune/Unione di Comuni beneficiari secondo le seguenti modalità:
• un’anticipazione pari all’80% della previsione annuale di spesa previa dichiarazione della data di avvio delle attività per la prima annualità, e previa dichiarazione sui risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati per le annualità successive
• il 20% del contributo dovuto a titolo di saldo a seguito di presentazione di una dichiarazione sui risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati e della rendicontazione delle spese sostenute corrispondente all’80% della somma già erogata.
Art. 14 Rendicontazione
Il Comune/Unione di Comuni beneficiari del finanziamento devono presentare al Servizio politiche per la famiglia e l'inclusione sociale della Direzione Generale politiche sociali una relazione intermedia per ciascuna annualità sui risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati.
Successivamente ai fini dell’erogazione del saldo i beneficiari del finanziamento devono presentare un rendiconto finale relativo alle spese sostenute e ai risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati per ciascun intervento. Le modalità e i tempi relativi alla rendicontazione saranno dettagliati nella Convenzione sottoscritta tra l’amministrazione regionale e il Beneficiario.
Art. 15 Monitoraggio degli interventi
Secondo quanto previsto dalle delibere CIPE di attuazione della programmazione FSC sui processi di programmazione, selezione e attuazione dei progetti, una regolare attività di verifica e valutazione sarà effettuata al fine di assicurare un completo e regolare monitoraggio degli interventi. La Regione Sardegna a tal fine ha adottato il documento che descrive il Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) della Programmazione Attuativa Regionale FSC 2007/2013, in cui vengono regolati, tra gli altri, gli aspetti relativi alle modalità di monitoraggio.
Nello specifico la Delibera CIPE n. 166 del 2007 prevede un sistema di monitoraggio unitario per il caricamento dei dati relativi all’avanzamento finanziario, procedurale e fisico degli interventi che si realizza attraverso la creazione di una banca dati denominata BDU (Banca Dati Unitaria), amministrata dalla Ragioneria Generale dello Stato-IGRUE, e alimentata mediante un protocollo di colloquio unico per tutti gli investimenti. Il Sistema Gestione Progetti-SGP sarà il sistema trasmittente utilizzato per la registrazione e la conservazione dei dati relativi a ciascuna operazione realizzata. Con riferimento specifico agli interventi finanziati a valere sulle risorse premiali e sulle risorse residue degli obiettivi di servizio, i progetti verranno identificati attraverso un codice che consente di individuare la relativa fonte di finanziamento.
I Comuni/Unioni di Comuni, in qualità di soggetti attuatori, sono tenuti ad adempiere agli obblighi di monitoraggio previsti per l’utilizzo delle risorse premiali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, attraverso la raccolta e l’inserimento dei dati di monitoraggio relativi al progetto sul sistema SGP, assumendo la responsabilità della veridicità del dato inserito. A tal proposito, particolare rilevanza assume l’inserimento del dato relativo al costo realizzato, che fa riferimento agli importi degli atti amministrativi di liquidazione. Il mancato aggiornamento dei dati di monitoraggio derivante da fattori ostativi all’avanzamento del progetto sarà oggetto di analisi da parte delle strutture regionali competenti, che decideranno in merito alle iniziative da adottare. Il perdurare delle criticità in seguito alla proposta di adozione di misure correttive, comporta il disimpegno delle risorse assegnate al progetto e, previa revoca del provvedimento di finanziamento del progetto, il conseguente recupero delle risorse erogate al soggetto beneficiario. L’inserimento degli aggiornamenti avverrà secondo le vigenti modalità e procedure concernenti il monitoraggio delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, utilizzando il Sistema di Gestione e controllo SIGECO.
Art. 16 Verifiche e controlli
Tra gli aspetti regolati nel Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) della Programmazione Attuativa Regionale FSC 2007/2013, particolare attenzione è dedicata al sistema di controllo, che mira a garantire la regolarità della spesa sostenuta, e assicurare che i documenti e le procedure siano disponibili a vari livelli di gestione. Tali controlli si realizzano sia attraverso una verifica amministrativa on desk su base documentale, sia mediante un controllo in loco effettuato dalle strutture regionali preposte a tale verifica, oltre che da soggetti nazionali esterni all’amministrazione regionale (Corte dei Conti, Amministrazioni centrali ecc...).
Il beneficiario del finanziamento è tenuto a trasmettere tutta la documentazione amministrativa- contabile inerente l’intervento ed a garantire l’accesso da parte del personale preposto alle verifiche in loco, sia in fase di attuazione del progetto che successivamente alla sua conclusione.
I documenti giustificativi concernenti l’attuazione del progetto devono essere conservati dal beneficiario sotto forma di originali o copie conformi su supporti comunemente accettati. Il beneficiario dovrà consentire e favorire l’attività di controllo e di valutazione da parte dei soggetti interessati anche presso il soggetto/ente realizzatore del servizio.
Relativamente alla verifica amministrativa on desk l’obiettivo principale consiste nell’individuare la presenza di eventuali criticità, di situazioni di stallo nell’avanzamento del progetto ovvero il mancato aggiornamento dei dati di monitoraggio.
Coerentemente con quanto stabilito dalla delibera CIPE n. 93/2012, il Sistema di Gestione e Controllo prevede anche lo svolgimento di un controllo di 2° livello, che comprenderà un audit di sistema e un controllo a campione effettuati dalle strutture regionali specificamente preposte a tali verifiche.
Art. 17
Obblighi in materia contabile e tracciabilità dei flussi
I beneficiari degli interventi di cui al presente avviso sono tenuti ad adottare un sistema di contabilità separato per le risorse FSC e conservare la documentazione amministrativa, tecnica e contabile predisponendo un “fascicolo di progetto” che dovrà essere conservato fino a cinque anni successivi alla chiusura del progetto stesso.
Gli obblighi di tracciabilità previsti dalla L. 136/2010, art. 3 prevedono per i soggetti beneficiari di finanziamenti pubblici l’obbligo di utilizzo di conti correnti bancari o postali dedicati alle commesse pubbliche, anche in via non esclusiva, e l’uso di strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni. Inoltre, ai sensi della L. 3/2003, art. 11 è prevista l’indicazione del codice unico di progetto (CUP) negli strumenti di pagamento. Xxxxx
specifico il CUP assegnato al singolo intervento va evidenziato, ai sensi della delibera CIPE n. 24/2004, nella documentazione amministrativo - contabile riguardante lo stesso intervento.
Art. 18
Rinuncia e revoca del progetto
I soggetti beneficiari, qualora intendano rinunciare al contributo, ovvero alla realizzazione delle attività, devono darne immediata comunicazione alla Direzione Generale delle Politiche Sociali
– Servizio politiche per la famiglia e l’inclusione sociale.
Qualora sia già stato erogato il contributo, il beneficiario è tenuto alla restituzione delle somme ricevute comprensive degli interessi legali maturati dalla data di trasferimento delle risorse alla data della restituzione.
In caso di rilevazione di violazione di una norma comunitaria, nazionale o regionale che possa compromettere l’intera realizzazione del progetto, ovvero nel caso in cui l’amministrazione regionale rilevi la negligenza del soggetto attuatore, si procede con l’adozione di un provvedimento di revoca, totale o parziale, del contributo finanziario non ancora erogato. Qualora le violazioni vengono rilevate dopo il pagamento del contributo al beneficiario, l’amministrazione regionale attiva la procedura di recupero emettendo l’ingiunzione alla restituzione delle somme indebitamente percepite.
Le eventuali violazioni possono emergere a seguito dell’espletamento dei controlli documentali e in loco, sia nella fase di attuazione che nella fase di chiusura del progetto.
La Regione si riserva la facoltà di revocare parzialmente o totalmente il finanziamento nel caso in cui il soggetto attuatore, per imperizia o altro suo comportamento, comprometta la tempestiva esecuzione e la buona riuscita del progetto o incorra in violazioni o negligenze, tanto in ordine alle condizioni della presente avviso, quanto a norme regionali, nazionali e comunitarie, a disposizioni amministrative e alle stesse norme di buona amministrazione.
Costituiscono motivi di revoca del finanziamento la mancata trasmissione della documentazione richiesta per la rendicontazione del progetto, l’inadempimento protratto degli obblighi di monitoraggio, oltre che l’esito negativo delle verifiche e dei controlli effettuati.
Art. 19
Informativa per il trattamento dei dati personali
La Regione Sardegna, con sede legale in Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx 00, Codice Fiscale e P. IVA 80002870923, legalmente rappresentata dal Presidente della Giunta Regionale pro tempore (in seguito, “Titolare”), in qualità di titolare del trattamento per il tramite del Direttore Generale pro tempore, delegato del Titolare per il trattamento dei dati inerenti i procedimenti in carico alla Direzione Generale delle Politiche Sociali, ai sensi del Decreto Presidenziale n. 48 del 23/05/2018, informano ai sensi dell’art. 13 e 14 Regolamento UE n. 2016/679 (in seguito, “GDPR”) che i dati saranno trattati con le modalità e per le finalità evidenziate di seguito.
1. Oggetto del Trattamento
Il Titolare tratta i dati personali e/o identificativi (ad esempio: nome, cognome, ragione sociale, indirizzo, telefono, e-mail, riferimenti bancari e di pagamento), in seguito “dati personali” o anche “dati”, comunicati in occasione della gestione del procedimento finalizzato a rafforzare i servizi socio-educativi per la prima infanzia (0-3 anni), come descritto in premessa.
2. Finalità del trattamento e base giuridica del trattamento
I dati personali sono trattati ai sensi dell’art. 6 lettera b) ed e) del GDPR e non è, pertanto, necessaria la raccolta del consenso degli interessati. I riferimenti normativi sui quali si basa il presente avviso sono contenuti nell’apposita sezione. Il trattamento verrà svolto nel perseguimento delle seguenti finalità: gestione delle procedure relative all’avviso pubblico.
3. Modalità di trattamento
Il trattamento dei dati personali è realizzato per mezzo delle operazioni indicate all’art. 4 n. 2 del GDPR e precisamente: la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l'adattamento o la modifica, l'estrazione, la consultazione, l'uso, la comunicazione mediante trasmissione, la diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l'interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione. I dati personali sono sottoposti a trattamento sia cartaceo, sia elettronico e/o automatizzato e saranno archiviati presso l’archivio della Direzione Generale delle Politiche Sociali dell’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, oltre che inseriti in ulteriori banche dati detenute dalla Regione, anche per il tramite della Società in house Sardegna IT.
Il Titolare tratterà i dati personali contenuti nei documenti giustificativi relativi alle spese sostenute per le operazioni finanziate dal presente Avviso per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data di conclusione dell’operazione e in una forma tale da consentire l'identificazione delle persone interessate solo per il periodo necessario al conseguimento delle finalità per le quali i dati sono rilevati o successivamente trattati.
Per quanto concerne, invece, il trattamento dei dati ai fini di archiviazione nel pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici, ai dati sarà applicato l’art. 89 del
GDPR, e, ove sia possibile senza pregiudicare gravemente o rendere impossibile il conseguimento di tali finalità, saranno introdotte misure tecniche ed organizzative al fine di garantire il principio della minimizzazione dei dati.
4. Accesso ai dati
I dati potranno essere resi accessibili per le finalità di cui al punto II a dipendenti e collaboratori del Titolare o di eventuali Responsabili esterni del trattamento, nella loro qualità di autorizzati al trattamento e/o di amministratori di sistema.
5. Comunicazione dei dati
Il Titolare potrà comunicare i dati per le finalità di cui al punto II ad altre partizioni amministrative della Regione Autonoma della Sardegna, quali Autorità di Gestione dei fondi, Uffici preposti ai controlli di I livello, Uffici preposti ad attività di Audit, Uffici preposti alle attività di gestione contabile e di bilancio ecc. nonché a quei soggetti, anche esterni alla Regione, per i quali la comunicazione sia obbligatoria per legge o avvenga sulla base di specifica autorizzazione da parte del Titolare ad effettuare il trattamento per l’espletamento delle finalità suddette.
6. Trasferimento dati
I dati personali sono conservati su server della Regione Autonoma della Sardegna e nell’archivio cartaceo, all’interno dell’Unione Europea.
7. Natura del conferimento dei dati e conseguenze del rifiuto di rispondere
Il conferimento dei dati personali è obbligatorio in quanto strettamente necessario ai fini dello svolgimento delle attività connesse al procedimento e l’eventuale opposizione o richiesta di cancellazione da parte dell’interessato comporta l’impossibilità di partecipare o portare avanti la procedura.
8. Diritti dell’interessato
Gli interessati godono dei diritti di cui all’ art. 15 GDPR e precisamente:
di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che li riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile;
di ottenere l'indicazione: a) dell'origine dei dati personali; b) delle finalità e modalità del trattamento; c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici; d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’art. 3, comma 1, GDPR; e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati;
di ottenere: a) l'aggiornamento, la rettifica ovvero, quando vi hanno interesse, l'integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati; c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato;
di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che li riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
Ove applicabili, hanno altresì i diritti di cui agli artt. 16-21 GDPR (Diritto di rettifica, diritto all’oblio, diritto di limitazione di trattamento, diritto alla portabilità dei dati, diritto di opposizione), nonché il diritto di reclamo all’Autorità Garante.
9. Modalità di esercizio dei diritti
E’ possibile in qualsiasi momento esercitare i propri diritti inviando:
- una raccomandata a/r a Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Direzione Generale delle Politiche Sociali, Xxx Xxxx 000, Xxxxxxxx;
- una PEC all’indirizzo: xxx.xxxxxxxx@xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx.
10. Riferimenti e contatti del titolare, responsabile e incaricati
Ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati, il Titolare del trattamento è la Regione Autonoma della Sardegna, con sede legale in Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx 00, Codice Fiscale e P. IVA 80002870923, legalmente rappresentata dal Presidente pro tempore della Giunta Regionale; il delegato del Titolare per il trattamento dei dati inerenti i procedimenti in carico alla Direzione Generale delle Politiche Sociali è il Direttore Generale pro tempore, sulla base del Decreto Presidenziale n. 48 del 23/05/2018, mail: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxxxxx.xx, pec: xxx.xxxxxxxx@xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx, telefono 000 0000000.
I contatti del Responsabile per la Protezione dei dati della Regione Autonoma della Sardegna sono i seguenti:
mail: xxx@xxxxxxx.xxxxxxxx.xx, pec: xxx@xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx, telefono 000 0000000.
Art. 20
Pubblicazione, accesso agli atti e responsabile del procedimento
Il presente Avviso è pubblicato sul sito della Regione Autonoma della Sardegna e di Sardegna Programmazione ai seguenti link, e, per estratto, sul BURAS digitale
xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/x/x/0000?xx0&xx0&xx000&xxxxxxxx0,0&xx00&x0x0000 xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxx.xxx?xxxx0000&xx00&xx0&xx0000&xxx0&xx00& catrif=7952&tipodoc=1,3
Ogni eventuale modifica, aggiornamento e chiarimento relativo ai tre interventi del presente avviso sono pubblicati sugli stessi indirizzi.
Gli atti del presente procedimento possono essere oggetto di accesso da parte degli interessati e dei contro interessati ai sensi della L. 241/1990 e ss.mm.ii.
In osservanza dell’art. 8 della Legge 241/1990 e successive modifiche, si comunica che:
• il procedimento è avviato il primo giorno lavorativo successivo alla data di ricevimento della domanda
• il Responsabile del procedimento è individuato nel Direttore del Servizio politiche per la famiglia e l’inclusione sociale della Direzione generale delle politiche sociali.
Le richieste di informazioni relative al presente avviso devono essere trasmesse al Servizio politiche per la famiglia e l’inclusione sociale alla seguente e-mail: xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxxxxx.xx
L’oggetto della mail deve riportare la seguente dicitura: AVVISO IN PRIMIS – Intervento (nel caso specificare 1, 2 o 4) - richiesta chiarimenti.
Art. 21 Ricorsi
Tutte le determinazioni adottate dall’Amministrazione in conseguenza del presente Avviso, potranno essere oggetto di impugnazione mediante:
• ricorso gerarchico al Direttore Generale entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul sito internet della Regione Sardegna, xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx o comunque dalla conoscenza del suo contenuto; il ricorso gerarchico è, infatti, il ricorso indirizzato all’organo gerarchicamente superiore all’organo che ha emanato l’atto impugnato e deve essere promosso, a pena di decadenza, entro il termine di trenta giorni;
• ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), ai sensi degli artt. 40 e ss. del D. Lgs. 104/2010 e ss.mm.ii. (Codice del Processo Amministrativo - CPA), entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul sito internet della Regione Sardegna, xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx o comunque dalla conoscenza del suo contenuto. Il ricorso al
TAR deve infatti essere notificato all'autorità che ha emanato l'atto e ad almeno uno dei controinteressati risultanti dal provvedimento impugnato entro sessanta giorni.
Art. 22
Indicazioni sul Foro Competente
Per tutte le controversie che si dovessero verificare, si elegge quale foro competente quello di Cagliari.
Art. 23 Disposizioni finali
La presentazione delle proposte progettuali oggetto dei tre interventi di cui al presente avviso comporta l’accettazione del presente articolato. L’amministrazione regionale, anche per il tramite di soggetti delegati, può procedere in qualsiasi momento ad effettuare verifiche e controlli come specificato nell’art 15 del presente avviso.
Per quanto non espressamente previsto nel presente avviso, si rimanda alle disposizioni di carattere generale contenute nelle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti.
Art. 24
Riferimenti normativi e programmatici
Il presente avviso viene adottato coerentemente con le seguenti disposizioni programmatiche e normative
Normativa comunitaria
• Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione
• Decisione (CE) n. 3329/2007 del 13 luglio 2007 della Commissione con cui è stato approvato il Quadro strategico nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013
Normativa nazionale
• Delibera CIPE 22 dicembre 2006, n. 174 di approvazione del Quadro strategico nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013
• Delibera CIPE 3 agosto 2007, n. 82 recante “Quadro strategico nazionale 2007-2013 - Definizione delle procedure e delle modalità di attuazione del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di Servizio»”
• Delibera CIPE 21 dicembre 2007, n. 166 recante "Attuazione del Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013 programmazione del Fondo per le Aree Sottoutilizzate"
• Delibera CIPE 11 luglio 2012, n. 79 recante “Fondo per lo sviluppo e la Coesione 2007- 2013. Revisione delle modalità di attuazione del meccanismo premiale collegato agli
«Obiettivi di Servizio» e riparto delle risorse residue”
• Nota del DPCOE n. 9907 del 24 ottobre 2014 relativa agli esiti dell’istruttoria per la programmazione delle risorse relative agli Obiettivi di servizio
• DPR 3 ottobre 2008, n. 196 recante “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE)
n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”
• L 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”
• D Lgs 13 aprile 2017, n. 65 “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera e), della L. 13 luglio 2015, n. 107
• L 27 dicembre 2017, n. 205 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”, art. 1, commi dal 594 al 601
Normativa regionale
- LR 23 dicembre 2005, n.23 recante “Sistema integrato dei servizi alla persona. Abrogazione della legge regionale n. 4 del 1988. Riordino delle funzioni socio- assistenziali”
- DGR n. 21/43 dell’8 aprile 2008 recante “Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia”
- DP Reg n. 4 del 22 luglio 2008 recante “Regolamento di attuazione dell'articolo 43 della legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23. Organizzazione e funzionamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione”
- DGR n. 52/18 del 3 ottobre 2008 recante “Adozione del Piano d’Azione per il raggiungimento degli obiettivi di servizio 2007/2013”
- DGR n. 62/24 del 14 novembre 2008 recante “Requisiti per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi educativi per la prima infanzia. Approvazione definitiva”
- DGR n. 28/11 del 19 giugno 2009 recante “Requisiti per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi educativi per la prima infanzia. Modifiche ed integrazioni alla deliberazione n.62/24 del 14 novembre 2008. Approvazione definitiva”
- DGR n. 19/22 del 14 maggio 2013 recante “Approvazione del Sistema di Gestione e Controllo della Programmazione regionale attuativa delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013”
- DGR n. 27/1 dell’11 luglio 2013 recante “Riparto delle risorse premiali legate al meccanismo di incentivazione degli Obiettivi di servizio”
- DGR n. 30/8 del 29 luglio 2014 recante “Presa d’atto del Piano d’Xxxxxx/ RAOS 2012 – Settore infanzia. Approvazione degli interventi da realizzarsi con le risorse del FSC. Prosecuzione della negoziazione”
- DGR n. 9/22 del 10 marzo 2015 recante “Indirizzi per l'attuazione della Programmazione territoriale”
- DGR n. 12/11 del 27 marzo 2015 recante “Aggiornamento del Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) della Programmazione regionale attuativa delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013”
- DGR n. 43/13 del 19 luglio 2016 recante “Programmazione Unitaria 2014-2020.
Strategia 5.8 Programmazione Territoriale - Indirizzi operativi”
- Determinazione della Direzione Generale della Presidenza n.647/20489 del 28 novembre 2016 recante “Approvazione aggiornamento Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) della Programmazione Attuativa Regionale FSC 2007-2013”
- DGR n. 54/26 del 6 dicembre 2017 recante “Programmazione Unitaria 2014-2020. Ricognizione delle risorse per l’attuazione della Strategia 5.8 Programmazione Territoriale”
- Regolamento del Presidente della Regione n. 1 del 23 maggio 2018 recante “Regolamento di attuazione dell’articolo 43 della legge regionale 23 dicembre 2005, n.
23. Revisione e integrazioni delle norme sulle strutture per l'infanzia e istituzione della struttura sociale "gruppo appartamento". Modifica degli articoli 3, 4, 5, 15, 21, 22, 23, 24, 28 e introduzione degli articoli 24 bis e 24 ter”
Ulteriore normativa pertinente
- L n. 241 del 25 febbraio 1990, relativo a nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e ss.mm.ii.
- DPR n. 445 del 28 dicembre 2000, testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa e ss.mm.ii.
- Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro in vigore.
Xxxxxxxxxx Xxxxx Direttrice del Servizio Ad interim