CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO
CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO
A.S. 2018-2019
Rev. 01 del 28/11/2018
CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D’ISTITUTO VERBALE DI STIPULA
L’anno 2019 nel mese di Gennaio il giorno 17 nei locali dell’Istituto Comprensivo Convenevole da Prato, nella Sede Centrale di xxx 0x Xxxxxx x. 00, Xxxxx, in sede d’intesa a livello di singola Istituzione Scolastica,
VISTA l’Ipotesi di accordo sottoscritta in data 27 novembre 2018;
ACCERTATO che sono decorsi quindici giorni dall’invio dell’Ipotesi ai revisori dei conti senza che siano pervenuti rilievi
VIENE STIPULATO
il presente Contratto collettivo integrativo dell’Istituzione Scolastica tra
La parte pubblica, nella persona del Dirigente Scolastico dell’Istituto dell’Istituto “Convenevole da Prato”, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx
e
PARTE SINDACALE
RSU | Docente | Xxxxxxx Xxxxxxx |
Assistente Amministrativo | Xxxxxxxx Xxxxx | |
SINDACATI TERRITORIALI SCUOLA | FLC/CGIL | |
CISL SCUOLA | ||
UIL SCUOLA | ||
SNALS/CONFSAL | ||
GILDA/UNAMS |
E’ presente, a seguito della convocazione del 10/01/2019 prot. n. 171 i rappresentanti delegati
Il contratto integrativo d’istituto, corredato dei prospetti contenenti la quantificazione degli oneri nonché l’indicazione della copertura complessiva per l’intero periodo di validità contrattuale, va inviato, entro i cinque giorni successivi alla data della stipula, all’ARAN e al CNEL insieme a:
- relazione tecnico-finanziaria
- relazione illustrativa
Il contratto e le relazioni vanno anche pubblicati sul sito internet dell’Istituto
Sommario
TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI 5
Art. 1 – Campo di applicazione, decorrenza e durata 5
Art. 2 – Interpretazione autentica 5
Art. 3 – TEMPI, MODALITA’ E PROCEDURA DI VERIFICA DI ATTUAZIONE DEL CONTRATTO 5
TITOLO II – RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI 5
CAPO I – RELAZIONI SINDACALI 5
Art. 4 – Obiettivi e strumenti 5
Art. 5 – Rapporti tra RSU e Dirigente 5
Art. 6 – Informazione 6
Art. 7 – Oggetto della contrattazione integrativa 6
Art. 8 – Confronto 7
CAPO II - DIRITTI SINDACALI 7
Art. 9 – Attività sindacale 7
Art. 10 – Modalità di convocazione della RSU e verbalizzazione incontri 8
Art. 11 – Assemblea in orario di lavoro 8
Art. 12 – Permessi retribuiti e non retribuiti 9
Art. 13 – Referendum 9
Art. 14 - Contingenti minimi di Personale A.T.A. in caso di sciopero 9
TITOLO III – PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA 10
Art. 15 – Collaborazione plurime del personale docente 10
Art. 16 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale ATA 10
Art. 17 - Sostituzione dei docenti assenti 10
TITOLO IV – DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA 11
Art. 18 – Criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA 11
Art. 19 – Criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio 12
Art. 20 – Riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione 12
TITOLO V - TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO 13
CAPO I - NORME GENERALI 13
Art. 21 – Fondo per il salario accessorio 13
Art. 22 – Fondi finalizzati 13
CAPO II – UTILIZZAZIONE DEL SALARIO ACCESSORIO 14
Art. 23 – Finalizzazione del salario accessorio 14
Art. 24 – Criteri per la suddivisione del Fondo dell’istituzione scolastica 14
Art. 25 – Stanziamenti 15
Art. 26- Criteri per l’impiego delle risorse interne ed esterne 18
Art. 27 – Valorizzazione del merito del personale docente 19
Art. 28 - Conferimento degli incarichi 19
CAPO III – PERSONALE ATA 19
Art. 29 – Profili di AREA e Incarichi specifici 19
Art. 30 - Organizzazione personale ATA e assegnazione ai plessi 21
Art. 31 - Quantificazione delle attività aggiuntive 21
Art. 32 – Ferie del Personale 21
Art. 33 – Intensificazione lavorativa perso 22
Art. 34 -orario di lavoro settimanale 22
Art. 35 – Sostituzione personale assente 22
Art. 36 – Servizio straordinario e disponibilità 22
Art. 37 – Termini e modalità di pagamento 22
TITOLO VI – ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 23
Art. 38 – Principi generali 23
Art. 39 - Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) 23
Art. 40 – SPP e RSPP 24
Art. 41 - Le figure sensibili 24
Art. 42 – Promozione della legalità 24
Art. 43 - Formazione 25
Art. 44 – Fondo per il finanziamento degli interventi per la sicurezza 25
TITOLO VII - NORME TRANSITORIE E FINALI 25
Art. 45 – Clausola di salvaguardia finanziaria 25
Art. 46 – Natura premiale della retribuzione accessoria e procedura di liquidazione 25
TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 – Campo di applicazione, decorrenza e durata
1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente, ed ATA dell’istituzione scolastica “IC Convenevole da Prato” di Prato.
2. Il presente contratto dispiega i suoi effetti per l’anno scolastico 2018-2019;
3. Il presente contratto, qualora non sia disdetto da nessuna delle parti che lo hanno sottoscritto entro il 15 luglio, resta temporaneamente in vigore, limitatamente alle clausole effettivamente applicabili, fino alla stipulazione del successivo contratto integrativo.
4. Il presente contratto è modificabile in qualunque momento a seguito di accordo tra le parti.
Art. 2 – Interpretazione autentica
1. Qualora insorgano controversie sull’interpretazione del presente contratto, la parte interessata inoltra richiesta scritta all’altra parte, con l’indicazione delle clausole che è necessario interpretare.
2. Le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta, di cui al comma 1, per definire consensualmente l’interpretazione delle clausole controverse. La procedura si deve concludere entro quindici giorni.
3. Nel caso in cui si raggiunga l’accordo, questo ha efficacia retroattiva dall’inizio della vigenza contrattuale.
Art. 3 – TEMPI, MODALITA’ E PROCEDURA DI VERIFICA DI ATTUAZIONE DEL CONTRATTO
1. La verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto ha luogo in occasione di una seduta a ciò espressamente dedicata da tenersi entro l’ultimo giorno dell’anno scolastico di riferimento.
TITOLO II – RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI CAPO I – RELAZIONI SINDACALI
Art. 4 – Obiettivi e strumenti
1. Il sistema delle relazioni sindacali si realizza nelle seguenti attività:
a. partecipazione, articolata in informazione e in confronto;
b. contrattazione integrativa, compresa l’interpretazione autentica.
2. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell’assistenza di esperti di loro fiducia, senza oneri per l’Amministrazione.
Art. 5 – Rapporti tra RSU e Dirigente
1. Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente. Qualora sia necessario, il rappresentante può essere designato anche all’interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU.
2. Entro quindici giorni dall’inizio dell’anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare.
3. Il Dirigente indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell’informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo.
4. L’indizione di ogni riunione deve essere effettuata in forma scritta, deve indicare le materie su cui verte l’incontro, nonché il luogo e l’ora dello stesso.
Art. 6 – Informazione
1. L’informazione è disciplinata dall’art. 5 del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 al quale si rinvia integralmente.
2. Costituiscono oggetto di informazione le seguenti materie, in accordo con le previsioni del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 indicate accanto ad ogni voce:
a. tutte le materie oggetto di contrattazione (art. 5 c. 4);
a. tutte le materie oggetto di confronto (art. 5 c. 4);
b. la proposta di formazione delle classi e degli organici (art. 22 c. 9 lett. b1);
c. i criteri di attuazione dei progetti nazionali ed europei (art. 22 c. 9 lett. b2).
3. Il dirigente fornisce l’informazione alla parte sindacale mediante trasmissione di dati ed elementi conoscitivi, mettendo a disposizione anche l’eventuale documentazione.
Art. 7 – Oggetto della contrattazione integrativa
1. La contrattazione collettiva integrativa d’istituto si svolge sulle materie previste dalle norme contrattuali di livello superiore, purché compatibili con le vigenti norme legislative imperative.
2. La contrattazione collettiva integrativa di istituto non può prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione dell’istituzione scolastica. Le previsioni contrattuali discordanti non sono efficaci e danno luogo all’applicazione della clausola di salvaguardia di cui al successivo art. 31 e più in generale all’articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/2001.
3. Costituiscono oggetto del presente contratto le seguenti materie, in accordo con le previsioni del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 indicate accanto ad ogni voce:
i. l’attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 22 c. 4 lett. c1);
ii. i criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d’istituto (art. 22 c. 4 lett. c2);
iii. i criteri per l’attribuzione di compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs.
n. 165/2001 al personale docente, educativo ed ATA, inclusa la quota delle risorse relative all’alternanza scuola-lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale (art. 22 c. 4 lett. c3);
iv. i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, ivi compresi quelli riconosciuti al personale docente ai sensi dell’art. 1, comma 127, della legge n. 107/2015 (art. 22 c. 4 lett. c4);
v. i criteri e le modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché la determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della legge n. 146/1990 (art. 22 c. 4 lett. c5);
vi. i criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (art. 22 c. 4 lett. c6);
vii. i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti (art. 22 c. 4 lett. c7);
viii. i criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione) (art. 22 c. 4 lett. c8);
ix. i riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti ai servizi amministrativi e a supporto dell’attività scolastica (art. 22 c. 4 lett. c9).
Art. 8 – Confronto
1. Il confronto è disciplinato dall’art. 6 del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 al quale si rinvia integralmente.
2. Costituiscono oggetto di confronto le seguenti materie, in accordo con le previsioni del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018 indicate accanto ad ogni voce:
• l’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del medesimo personale da utilizzare nelle attività retribuite con il Fondo d’Istituto (art. 22 c. 8 lett. b1);
• i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno dell’istituzione scolastica del personale docente, educativo ed ATA (art. 22 c. 8 lett. b2);
• i criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento (art. 22 c. 8 lett. b3);
• promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo e individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out (art. 22 c. 8 lett. b4).
CAPO II - DIRITTI SINDACALI
Art. 9 – Attività sindacale
1. La RSU e le XX.XX. rappresentative possono utilizzare, a richiesta, per la propria attività sindacale i locali della scuola concordando con il Dirigente le modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale.
2. Per ciò che concerne l’uso di telefono, fax e fotocopiatrice, necessari all’attività in parola, non ancora disponibili nel locale assegnato, è possibile fare riferimento all’ ufficio del DSGA o amministrativo.
3. Il Dirigente trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle XX.XX. rappresentative le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno.
4. La RSU, i terminali associativi e le Segreterie Provinciali e/o Regionali delle XX.XX. hanno diritto di accesso agli atti dell’Istituzione Scolastica, relativamente agli specifici ambiti di competenza.
5. Le strutture sindacali territoriali possono inviare comunicazioni e/o materiali alle RSU ed ai rappresentanti tramite lettera scritta fonogramma, telegramma, fax, e posta elettronica.
6. Il Dirigente Scolastico assicura la tempestiva trasmissione alle RSU ed ai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di tutte le comunicazioni e di tutto il materiale che a queste viene inviato dalle strutture sindacali territoriali.
7. Al di fuori dell'orario di servizio alle RSU è consentito di comunicare con il Personale, per motivi di carattere sindacale.
8. Al fine di garantire l'esercizio delle libertà sindacali, all'interno dell'istituzione scolastica, il Dirigente Scolastico, previo accordo con le RSU, predispone idonee misure organizzative, anche
per quanto concerne l'uso di mezzi e strumenti tecnici in dotazione che saranno oggetto di informazione successiva.
9. Alle RSU ed alle Organizzazioni sindacali è garantito l'utilizzo di apposita bacheca ai fini dell'esercizio del diritto di affissione di cui all'art.25 della L.300/70 e sono responsabili dell’affissione in essa dei documenti relativi all’attività sindacale. Il Dirigente Scolastico assicura la predisposizione di una bacheca riservata all'esposizione di materiale sindacale delle RSU, a fianco delle bacheche sindacali, in modo da essere facilmente accessibile a tutti i lavoratori.
10. Le RSU hanno diritto di affiggere nelle bacheche, di cui ai precedenti commi, materiale di interesse sindacale e del lavoro, in conformità alla normativa vigente sulla stampa, e senza preventiva autorizzazione da parte del Dirigente. Ogni documento affisso alla bacheca di cui al presente comma deve essere chiaramente firmato dalla persona che lo affigge, ai fini dell’assunzione della responsabilità legale;
11. Può essere svolto nei locali scolastici, a cura delle RSU, e fuori dal loro orario di lavoro, un servizio di sportello di consulenza sindacale, per i soli Lavoratori dell'Istituto
Art. 10 – Modalità di convocazione della RSU e verbalizzazione incontri
1. Gli incontri dedicati alla contrattazione integrativa di Istituto vengono indetti dal Dirigente Scolastico con atto scritto, che deve contenere la data, l'orario e l'ordine del giorno della riunione; l’invito deve pervenire, di norma, 5 giorni prima della riunione.
2. Gli incontri possono essere indetti dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta di almeno 2/3 dei componenti la RSU; la richiesta deve contenere l'esplicita indicazione degli argomenti da apporre alla discussione.
3. Calendario, orario e O.d.G. degli incontri devono essere concordati dalle parti.
4. Copia della convocazione sarà inviata, a cura del Dirigente Scolastico, ai rappresentanti provinciali delle XX.XX firmatarie del CCNL.
5. Al termine degli incontro sarà redatto apposito verbale, che sarà conservato agli atti insieme ai contratti stipulati
Art. 11 – Assemblea in orario di lavoro
1. Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall’articolo 23 del CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018, cui si rinvia integralmente. I dipendenti hanno diritto a partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali, in idonei locali sul luogo di lavoro concordati con la parte datoriale pubblica, per n. 10 ore pro capite in ciascun anno scolastico, senza decurtazione della retribuzione. In ciascuna scuola e per ciascuna categoria di personale (ATA e docenti) non possono essere tenute più di due assemblee il mese.
2. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e XX.XX. rappresentative) deve essere inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni a loro volta richiedere l’assemblea per la stessa data ed ora.
3. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l’ordine del giorno, la data, l’ora di inizio e di fine, l’eventuale intervento di persone esterne alla scuola.
4. L’indizione dell’assemblea viene comunicata al personale tramite circolare; l’adesione va espressa con almeno due giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. La mancata comunicazione implica la rinuncia a partecipare e l’obbligo di rispettare il normale orario di lavoro.
5. Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere il lavoro alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza.
6. Qualora non si dia luogo all’interruzione delle lezioni e l’assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell’ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, per cui n. 1 unità di personale ausiliario e n. 1 unità di personale amministrativo saranno in ogni caso addette a tali attività. La scelta del personale che deve assicurare i servizi minimi essenziali viene effettuata dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi tenendo conto della disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, del criterio della rotazione secondo l’ordine alfabetico.
7. La dichiarazione preventiva individuale di partecipazione, espressa con firma per adesione, da parte del personale in servizio nell'orario dell'assemblea sindacale, fa fede ai fini del computo del monte ore individuale annuale. I partecipanti all'assemblea stessa non sono tenuti ad assolvere ad ulteriori adempimenti.
8. L'informazione alle famiglie sarà fatta entro i tre giorni precedenti la data dell'assemblea.
Art. 12 – Permessi retribuiti e non retribuiti
1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente provvede al calcolo del monte ore spettante ed alla relativa comunicazione alla RSU.
2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente con almeno due giorni di anticipo.
3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l’anno, per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale. La comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall’organizzazione sindacale al Dirigente.
Art. 13 – Referendum
1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d’istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica.
2. Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU. Il Dirigente assicura il necessario supporto materiale ed organizzativo.
Art. 14 - Contingenti minimi di Personale A.T.A. in caso di sciopero
1. Secondo quanto definitivo dalla L.146/90, dalla L.83/2000 e dal CCNL si conviene che in caso di sciopero del personale A.T.A. il servizio deve essere garantito esclusivamente in presenza di particolari e specifiche situazioni sotto elencate:
a. Svolgimento di qualsiasi tipo di esame finale e/o scrutini finali: n.1 Assistente Amministrativo e n.1 Collaboratore Scolastico.
b. Pagamento di stipendi: D.S.G.A e n.1 Collaboratore Scolastico.
2. Nel caso di sciopero, il Dirigente Scolastico pubblica la circolare di informazione nella quale invita i lavoratori a segnalare la eventuale intenzione di adesione, il personale firma comunque per presa visione della stessa. Il lavoratore che dichiara l'adesione è considerato a tutti gli effetti in sciopero.
3. I dipendenti individuati ufficialmente per l'espletamento dei servizi minimi di cui al precedente comma 2, vanno computati fra loro che hanno aderito allo sciopero, ma devono essere esclusi dalle trattenute stipendiali.
TITOLO III – PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
Art. 15 – Collaborazione plurime del personale docente
1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole – che a ciò si siano dichiarati disponibili – secondo quanto previsto dall’art. 35 del vigente CCNL.
2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell’istituzione scolastica che conferisce l’incarico.
Art. 16 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale ATA
1. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il Dirigente – sentito il DSGA – può disporre l’effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA, costituenti lavoro straordinario, oltre l’orario d’obbligo.
2. Il Dirigente può disporre, inoltre, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di assenza di una o più unità di personale o per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e complesse.
3. Le prestazioni aggiuntive devono essere oggetto di formale incarico.
4. Per particolari attività il Dirigente – sentito il DSGA – può assegnare incarichi a personale ATA di altra istituzione scolastica, avvalendosi dell’istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell’articolo 57 del CCNL. Le prestazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono remunerate con il fondo dell’istituzione scolastica presso cui sono effettuate tali attività.
Art. 17 - Sostituzione dei docenti assenti
1. Nella scuola dell’infanzia verrà chiamato l’insegnante supplente fin dal primo giorno di assenza, se necessario. Qualora non venga chiamato il supplente si procederà alla copertura del servizio in base alle seguenti priorità:
a) Personale a disposizione;
b) Disponibilità a sostituire la collega di sezione anche cambiando turno;
c) Recupero della compresenza (fino a 6 ore per docente);
d) Utilizzo dell’insegnante di sostegno in caso di assenza del bambino disabile se la disabilità del bambino è lieve e ad ogni modo valutato caso per caso;
e) Utilizzo dell’insegnante di sostegno nella sezione di appartenenza se la disabilità del bambino è lieve e ad ogni modo valutato caso per caso. In caso di disabilità grave solo lo stretto necessario per provvedere alla sostituzione dell’insegnante di classe;
f) Divisione degli alunni nelle sezioni dove ci sono alunni assenti;
g) Pagamento ore eccedenti entro il budget disponibile;
2. Nella scuola primaria verrà chiamato l’insegnante supplente fin dal secondo giorno di assenza, se necessario. Qualora non venga chiamato il supplente si procederà alla copertura del servizio in base alle seguenti priorità:
a) Personale a disposizione;
b) Utilizzo di tutte le possibili contemporaneità e delle compresenze rimaste (come approvato dal collegio dei docenti) secondo il prospetto programmato;
c) Nella scuola primaria i docenti, nella compatibilità dell’urgenza, cambiano il loro turno di servizio per favorire la chiamata del supplente
d) Utilizzo dell’insegnante di sostegno in caso di assenza del bambino disabile se la disabilità del bambino è lieve e ad ogni modo valutato caso per caso;
e) Utilizzo dell’insegnante di sostegno nella sezione di appartenenza se la disabilità del bambino è lieve e ad ogni modo valutato caso per caso. In caso di disabilità grave solo lo stretto necessario per provvedere alla sostituzione dell’insegnante di classe;
f) Divisione degli alunni nelle sezioni dove ci sono alunni assenti evitando, per quanto possibile, di dividere le classi prime e seconde;
g) Pagamento ore eccedenti entro il budget disponibile;
3. Nella scuola secondaria di primo grado verrà chiamato l’insegnante supplente in base alle necessità. Nei giorni in cui non venga chiamato il supplente si procederà alla copertura del servizio in base alle seguenti priorità:
a) Personale a disposizione;
b) Banca delle ore;
c) Utilizzo dell’insegnante di sostegno in caso di assenza del bambino disabile se la disabilità del bambino è lieve e ad ogni modo valutato caso per caso;
d) Utilizzo dell’insegnante di sostegno nella sezione di appartenenza se la disabilità del del bambino è lieve e ad ogni modo valutato caso per caso
e) Divisione degli alunni nelle sezioni dove ci sono alunni assenti;
f) Entrata posticipata/uscita anticipata nei termini stabiliti dal consiglio di istituto;
g) Pagamento ore eccedenti entro il budget disponibile
4. Il collaboratore incaricato mette a disposizione di chi ne fa richiesta il prospetto, aggiornato mensilmente, delle ore di sostituzione effettuate.
5. Il docente, su richiesta scritta, è titolare di un conto (Banca delle Ore) in ore di lavoro alimentato da crediti, costituiti da ore eccedenti di insegnamento prestate, nelle proprie classi, in sostituzione di colleghi assenti, ed effettivamente svolte. Il credito può essere recuperato, a richiesta e compatibilmente con le esigenze di servizio, per permessi brevi nel limite delle ore previste dalle norme. I Docenti che, nelle prime 2 settimane ad orario ridotto, svolgono un numero inferiore di ore rispetto all’orario cattedra (18 ore secondaria, 22 ore primaria e 25 infanzia) recuperano le ore in sostituzione dei colleghi assenti nel corso dell’anno secondo le esigenze del plesso
TITOLO IV – DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA
Art. 18 – Criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA
1. Per l’individuazione delle fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare è necessario che si verifichino entrambe le seguenti condizioni:
• le unità di personale ATA interessate ne facciano formale richiesta debitamente motivata;
• la richiesta sia compatibile con la garanzia della continuità e della qualità dei servizi.
2. I criteri per individuare le predette fasce temporali sono i seguenti:
• l’orario di entrata non potrà essere successivo all’orario di inizio delle lezioni;
• l’orario di uscita non potrà essere precedente alla mezz’ora successiva all’orario di conclusione delle lezioni.
3. In presenza di situazioni certificate quali ad esempio L1204/71, 903/77, 104/92, 151/01 come previsto dall’art. 53 CCNL 2006/2009 è possibile l’adozione di orari flessibili fino ad una massimo di 2 ore.
4. In presenza di un numero di richiesta di orario flessibile non compatibile con le esigenze di servizio si procederà alla scelta dei beneficiari secondo i seguenti criteri: accordo tra lavoratori, valutazione del DS/DSGA della motivazione, rotazione.
Art. 19 – Criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio
1. Il personale in servizio (docente/ATA) è tenuto ad essere contattabile durante l’orario di lavoro e di apertura degli uffici (dalle ore 7:30 alle ore 17:30). Al di fuori di detto orario non è tenuto a mantenere contatto con l’amministrazione, fatte salve comunicazioni di particolare necessità ed urgenza al fine di garantire la fruizione del servizio (es. comunicazioni di chiusura della scuola per eventi straordinari, ecc.). La disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche (es. registro elettronico) al di fuori dell’orario di servizio non recherà pregiudizio sulla prosecuzione del rapporto di lavoro, sui trattamenti retributivi, sull’opportunità di valorizzazione del personale.
2. Il lavoratore (docente/ATA) ha diritto di ricevere per mail tutte le comunicazioni riguardanti la scuola (circolari, ordini di servizio, ecc.) e documentazione proveniente dall’esterno che possa interessare (proposte di corsi di aggiornamento, iniziative locali di enti pubblici e privati, ecc.). Qualora il dipendente non desideri ricevere la mail ha diritto di essere cancellato dalla mailing list, in questo caso sarà cura del dipendente informarsi. In ogni caso il personale, relativamente alla lettura del sito web e delle mail, potrà organizzarsi in maniera da conciliare l’attività lavorativa con le esigenze proprie e familiari.
3. Le comunicazioni di servizio (avvisi, circolari, ecc.) vengono pubblicate sul sito istituzionale e sul registro elettronico
4. È fatta salva la possibilità per l’Amministrazione di inviare o ricevere comunicazioni, tramite qualunque supporto, oltre gli orari indicati in caso di urgenza indifferibile.
5. Per le assemblee sindacali indette da RSU e da OOSS la partecipazione all’assemblea verrà effettuata mediante modulo google inviato per mail e pubblicato sul sito;
6. Per gli scioperi la comunicazione dell’adesione, non adesione o presa visione verrà effettuta su modulo cartaceo come da circolare del 27/10/2010.
Art. 20 – Riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione
1. Le innovazioni tecnologiche e i processi di informatizzazione che caratterizzano la prestazione di lavoro del personale docente e ATA sono accompagnati da specifico addestramento del personale interessato.
2. Tale addestramento va inteso come arricchimento della professionalità del personale docente e ATA.
3. Nella riunione di inizio anno il DSGA, su indicazione del DS consulta i dipendenti in merito all’uso delle nuove tecnologie, per far si che vengano rispettate vacanze, tempo libero e riposo personale. I giorni festivi sono dichiarati mail free (fatte salve le circostanze di cui all’art. 17 c.4)
TITOLO V - TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO CAPO I - NORME GENERALI
Art. 21 – Fondo per il salario accessorio
1. Il Fondo per il salario accessorio dell’anno scolastico a cui si riferisce il presente contratto è costituito dalle risorse disponibili per l’erogazione del salario accessorio ed è complessivamente alimentato da:
a. Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (art. 40 CCNL del comparto istruzione e ricerca 2016-2018) erogato dal MIUR;
b. ogni ulteriore finanziamento erogato dal MIUR;
c. eventuali economie del Fondo per il salario accessorio derivanti da risorse non utilizzate negli anni scolastici precedenti;
d. altre risorse provenienti dall’Amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro in base alla quantificazione risultante nel Programma annuale di riferimento;
e. eventuali contributi volontari dei genitori destinati al personale a seguito di delibera di approvazione del Programma annuale da parte del Consiglio di Istituto e successivo accertamento da parte del dirigente;
2. Il Fondo per la contrattazione integrativa è quantificato nell’apposito atto di costituzione, emanato dal dirigente secondo le istruzioni contenute nel paragrafo III.1 della circolare 19 luglio 2012, n. 25 della Ragioneria Generale dello Stato. Tale atto è predisposto sulla base delle informazioni disponibili alla data di avvio della contrattazione ed è tempestivamente aggiornato a seguito della eventuale disponibilità di nuove risorse. Di esso il dirigente fornisce informazione preventiva alla parte sindacale.
3. Le quote di seguito indicate sono tutte lordo dipendente, diversamente verrà specificato lordo stato o altro.
Art. 22 – Fondi finalizzati
1. I fondi finalizzati a specifiche attività possono essere impegnati solo per esse, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini.
2. Per il presente anno scolastico tali fondi sono pari a:
Voce | Assegnato a.s. 2018-2019 | Residuo aass precedenti | Totale |
per le finalità già previste per il Fondo per l’Istituzione scolastica ai sensi dell’art. 88 del CCNL 29/11/2007 | € 34.584,05 | € 10.074,14 | € 44.658,19 |
per i compensi per le ore eccedenti del personale insegnante di educazione fisica nell’avviamento alla pratica sportiva | € 1.448,32 | € 0 | € 1.448,32 |
per le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa | € 4.949,81 | € 0 | € 4.949,81 |
per gli incarichi specifici del personale ATA | € 2.549,43 | € 0 | € 2.549,43 |
Voce | Assegnato a.s. 2018-2019 | Residuo aass precedenti | Totale |
per le misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica | € 4.468,98 | € 0 | € 4.468,98 |
per i compensi ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti | € 2.476,68 | € 5.982,29 | € 8.458,97 |
per la valorizzazione dei docenti, ai sensi dell’art. 1, commi da 126 a 128, della legge n. 107/2011 | € 12.455,83 | € 0 | € 12.455,83 |
per le finalità di cui all’art 1, comma 593 della legge n. 205/2017 | € 0,00 | € 0,00 | € 0,00 |
per IFTS | € 0,00 | € 0,00 | € 0,00 |
per la formazione del personale | € 0,00 | € 0,00 | € 0,00 |
Per attività art. 8 DL 104/13 | € 449,78 | € 966,26 | € 1.416,04 |
3. Per il presente anno scolastico si ha il seguente prospetto:
F.I.S. residuo xx.xx. prececenti | €. 10.074,19 |
F.I.S. a.s. 2018/2019 | € 34.584,05 |
TOTALE | € 44.658,19 |
Indennità DSGA | € 4.110,00 |
TOTALE Disponibile | € 40.548,19 |
Fondo di riserva | € 405,48 |
4. Per il presente anno scolastico sono state assegnate le seguenti risorse su progetti (lordo stato) :
PEZ | € 9854,39 |
I CARE | € 5.868,85 |
Offerta formativa | € 4.700,00 |
STEM | € 10.000,00 |
Piano Triennale Belle Arti | € 1.040,28 |
Pon Competenze di Base | € 34.092,00 |
Pon Orientamento | € 22.728,00 |
5. Le ulteriori risorse, di qualsiasi provenienza, che dovessero essere acquisite durante l’Anno Scolastico saranno via via contrattate
CAPO II – UTILIZZAZIONE DEL SALARIO ACCESSORIO
Art. 23 – Finalizzazione del salario accessorio
1. Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del Fondo per il salario accessorio devono essere finalizzate a retribuire funzioni ed attività che incrementino la produttività e l’efficienza dell’istituzione scolastica, riconoscendo l’impegno individuale e i risultati conseguiti.
Art. 24 – Criteri per la suddivisione del Fondo dell’istituzione scolastica
1. Le risorse del Fondo dell’istituzione scolastica, sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell’istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal POF, nonché dal Piano annuale delle
attività del personale docente e dal Piano annuale di attività del personale ATA. A tal fine sono i fondi sono ripartiti nella seguente maniera:
74,00 % Personale docente:
Commissioni – funzioni di sistema: 53,00% Progetti: 21,00%
25,00 %. Personale ATA; 1,00 % Fondo di riserva
FIS del personale ATA: 68% circa Collaboratori scolastici; 32% Ass. Amministrativi;
2. Le eventuali economie del FIS confluiscono nel Fondo per la contrattazione integrativa dell’anno scolastico successivo.
3. È istituito un fondo di riserva, pari a 1%, per far fronte a necessità non programmate in quanto imprevedibili, nonché alla possibilità di comunicazioni successive che riducano la consistenza del fondo. Il fondo di riserva, se non utilizzato, confluisce nella dotazione finanziaria dell’anno successivo. Eventuali somme, impegnate ma non utilizzate, confluiscono nella dotazione contrattuale dell’anno scolastico successivo.
4. Per quanto riguarda Commissioni e Progetti si rimanda alla tabella riepilogativa dell’Allegato 2.
Gli incarichi per attività aggiuntive di docenza non saranno assegnati a insegnanti part-time.
5. Per quanto riguarda i fondi relativi alle attività complementari di Educazione Fisica, saranno così ripartite:
• 50% docenti di ed. Fisica scuola Secondaria per le attività del Gruppo Sportivo a Scuola secondo le modalità scelte dal Collegio docenti e comunicate al CONI;
• 50% ai docenti (in egual proporzione) accompagnatori del Gruppo Sportivo sulla neve.
Art. 25 – Stanziamenti
1. Al fine di perseguire le finalità di cui all’articolo 21, sulla base della delibera del Consiglio d’istituto, di cui all’art. 88 del CCNL del comparto scuola 2016-2018 e del Piano annuale delle attività dei docenti, il fondo d’istituto destinato al personale docente è ripartito, come segue, tra le aree di attività di seguito specificate:
Compensi attribuiti ai collaboratori del D.S. ai sensi dell’art. 88 c.2 lett.f | Primo collaboratore | € 1.750,00 |
Secondo collaboratore | € 1.050,00 | |
Supporto alle attività organizzative (delegati del dirigente, figure di presidio ai plessi) | Infanzia | € 875,00 |
Primaria | € 437,50 | |
Secondaria | € | |
Attività istituzionali (coordinatori, commissioni, referenti dipartimento, ecc.) | Tutti i plessi | € 21.402,50 |
progetti e attività di arricchimento dell’offerta formativa curricolare e non curricolare | Tutti i plessi (Allegato 2) | € 8.600,00 |
2. L’assegnazione per le Funzioni Strumentali del personale docente è riportata nella Tabella
F.S. | Incarico | % | Compenso |
PTOF | Gestione del PTOF e rapporto con gli enti esterni | 12% | € 593,98 |
Continuità | Primaria-infanzia | 6% | € 296,98 |
Orientamento | In uscita | 5% | € 247.49 |
Intercultura | Primaria | 15% | € 742,48 |
Secondaria | 12% | € 593,98 | |
Disabilità e pari opportunità | Gestione alunni con disabilità, supporto attività di segreteria e incontri PEI | 30% | € 1.484,94 |
DSA | Gestione alunni DSA ai sensi della legge 170/10 | 20% | € 989,96 |
Valutazione ed autoval. di istituto | Analisi dati e attività di monitoraggio attività e rendicontazione sociale | 0% | € 0 |
3. Allo stesso fine di cui al comma 1 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA, a ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate:
a) Assistenti Amministrativi
Per la suddivisione dei fondi relativi agli incarichi specifici spettanti al Personale Amministrativo e Tecnico gli stessi, su indicazione del DSGA, sono stati individuati per coordinamento di settore o responsabilità diretta nella gestione del proprio settore come da Allegato n. 5, in relazione alle seguenti tipologie di attività:
Incarichi specifici | X.xx Assistenti Amministr. | lordo dipendente unitario (€) | lordo dipendente totale (€) |
Incarico, con conseguente assunzione di responsabilità, di coordinatore delle fasi operative relative all’interfaccia con EELL, collaborazione sportello disagio | 2 | 600,00 | |
TOTALE | 600,00 |
b) Collaboratori Scolastici
Per la suddivisione dei fondi relativi agli incarichi specifici spettanti ai Collaboratori Scolastici sono state individuate, su indicazione del DSGA, in relazione alle esigenze di servizio come da Allegato n. 5, in relazione alle seguenti tipologie di attività:
incarichi specifici | X.xx Collaboratori scolastici | lordo dipendente unitario (€) | lordo dipendente totale (€) |
Assistenza alunni; cura nell’igiene personale scuola dell’infanzia; attività di primo soccorso, assistenza agli Handicap (infanzia) | 3 | 300,00 | 900,00 |
Assistenza alunni; cura nell’igiene personale scuola primaria; attività di primo soccorso, assistenza agli Handicap (primaria) | 3 | 160,00 | 480,00 |
Assistenza alunni; cura nell’igiene personale scuola secondaria; attività di primo soccorso, assistenza agli Handicap (secondaria) | 2 | 269,43 | |
Collaborazione manutenzione e aggiornamento Sito WEB; assistenza alla segreteria per la redazione | 1 | 300,00 | 300,00 |
TOTALE | 1949,43 |
Gli incarichi saranno finalizzati in particolare all’assolvimento dei compiti legati all’assistenza alla persona e agli alunni diversamente abili, che necessitano di assistenza al momento dell’ingresso e dell’uscita dalla scuola, nell’uso dei servizi igienici nonché di assistenza personale e gli incarichi per le figure sensibili.
Un incarico, tenuto conto dell’orario di permanenza a scuola dell’alunno diversamente abile può essere attribuito a più persone appartenenti all’area A.
Ai beneficiari dei fondi di cui all’art. 7 sarà conferito ulteriore incarico come previsto dalla normativa vigente su indicazione del DSGA in relazione alle esigenze di servizio.
a) Assistenti Amministrativi
Compensi accessori | X.xx Assistenti Amministr. | ore | lordo dipendente totale (€) |
DMA-EMENS inf. regione comunicazioni varie | 1 | 55 | 797,50 |
Contratti, nomine varie | 1 | 44 | 638,00 |
Rapporti EE.LL. materiale contr. esterni C.d'I. | 1 | 11 | 159,50 |
Infortuni, gite, ASL, EELL | 1 | 38 | 551,00 |
Supporto informatico e reg. elettr. | 1 | 25 | 362,50 |
Supporto POF docenti | 1 | 16 | 232,00 |
TOTALE | 2740,50 |
b) Collaboratori Scolastici
Compensi accessori | X.xx Collaboratori scolastici | Ore totali | lordo dipendente totale (€) |
Supporto amministrativo e ciclostile | 1 | 25 | 312,50 |
Autonomia nella risoluzione delle problematiche e collaborazione progetti POF infanzia | 4 | 55 | 687,50 |
Autonomia nella risoluzione delle problematiche e collaborazione progetti POF primaria | 6 | 78 | 975,00 |
Autonomia nella risoluzione delle problematiche e collaborazione progetti POF secondaria | 8 | 74 | 925,00 |
Progetto colazione infanzia | 4 | 48 | 600,00 |
Progetto colazione primaria | 4 | 0 | 0 |
Adeguamento FIS incarico specifico per assistenza e cura alunni nell’igiene personale scuola dell’infanzia, primo soccorso, assistenza agli Handicap - Infanzia | 3 | 72 | 900,00 |
Adeguamento FIS incarico specifico per assistenza e cura alunni nell’igiene personale scuola dell’infanzia, primo soccorso, assistenza agli Handicap - Primaria | 4 | 60 | 750,00 |
Incarico di piccola manutenzione e cura attrezzature | 1 | 11 | 137,50 |
TOTALE | 5512,50 |
Per la complessità del lavoro svolto, per le responsabilità connesse, per la collaborazione fra i settori, per un efficace e efficiente funzionamento della scuola in ogni sua progettualità e organizzazione, ecc. viene riconosciuto a consuntivo un compenso per amministrativi e collaboratori scolastici come da Allegato n. 3/Allegato n. 4
Art. 26- Criteri per l’impiego delle risorse interne ed esterne
1. Previa approvazione del PTOF, da parte degli OO. CC., vengono concordati i criteri per l’impiego delle risorse del personale docente disponibile per ciascuna attività finanziata col F.I.S.
2. Nel rispetto delle competenze del D.S. e dell’autonomia del Collegio dei docenti, gli incarichi e le funzioni per attività deliberate dal Collegio sono attribuiti ai docenti sulla base delle candidature degli interessati.
Per favorire la circolazione delle esperienze e la crescita professionale di ogni docente il D.S., nell’attribuire gli incarichi, dovrà evitare eccessivi cumuli e, se ci sono le condizioni, reiterazioni in capo alla stessa persona.
In presenza di più candidature, il D.S. attribuisce l’incarico tenendo conto dei seguenti criteri:
• Competenze dimostrabili derivanti dal curriculum vitae;
• Precedenti esperienze nello stesso ambito, esperienze professionali maturate all’interno o all’esterno dell’Amministrazione scolastica deducibili dal curriculum vitae;
• Minor numero di incarichi contemporaneamente ricoperti nell’Istituto;
Per garantire a tutti i docenti la possibilità di esprimere disponibilità per gli incarichi, anche nell’ottica di un’equa distribuzione dei compensi derivanti dal fondo dell’istituzione, il D.S. assicura la massima pubblicità tramite comunicazione al Collegio Docenti..
3. La RSU concorda con l’analisi e le motivazioni di cui sopra, anche come garante dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità degli interventi effettuati lo scorso anno evidenziando che tale personale non viene retribuito con il F.I.S.
4. All’inizio dell’a.s., in coerenza con quanto previsto nel Ptof, il Dirigente Scolastico e il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, predispongono un piano contenente le attività da incentivare con il fondo dell’istituzione scolastica e la definizione delle risorse da destinare alle attività aggiuntive. Nell’individuazione del personale ATA.
5. Gli incarichi del personale ATA sono individuati nel piano annuale delle attività, mentre gli incarichi specifici sono assegnati dal DS su proposta del DSGA. Tutti gli incarichi sono finalizzati alla piena attuazione del PTOF e al miglioramento dell’istituzione scolastica. L’assegnazione degli incarichi al personale non beneficiario della prima posizione economica sarà effettuato tenendo conto dei criteri in ordine preferenziale e a domanda degli interessati:
a) Xxxxxx professionali attinenti la mansione richiesta
b) Attività di formazione attinente la formazione richiesta
c) Esigenze di servizio
6. Allo stesso modo, tutte le attività retribuite con risorse contrattuali, saranno affidate previa disponibilità del personale e verificati i requisiti di formazione e competenza. Al fine di migliorare il coinvolgimento individuale ed anche la crescita professionale sarà favorita la rotazione tra tutto il personale dichiaratosi disponibile. Gli incarichi relativi alla prima e seconda posizione economica, ex art. 7 XXXX 0000-0000, sono anch’essi individuati nel piano ATA e sono attribuiti sulla base delle specifiche competenze professionali. Per garantire l’informazione, la trasparenza e la condivisione, con
tutto il personale delle responsabilità disciplinari è pubblicato sul sito dell’istituto, nella sezione dedicata di amministrazione trasparente, il codice disciplinare dei dipendenti pubblici.
Art. 27 – Valorizzazione del merito del personale docente
1. La professionalità del personale docente è valorizzata dal dirigente scolastico in base ai criteri individuati dal comitato di valutazione dei docenti al fine della assegnazione del bonus annuale, ai sensi dell’art. 1, cc. 127 e 128, della legge 107/2015 nonché dell’art. 17, co. 1, lett. e-bis del d.lgs. 165/2001.
2. Le risorse finanziarie assegnate all’Istituzione scolastica per la valorizzazione del merito del personale docente per il corrente anno scolastico corrispondono a quelle indicate all’art. 22.
3. I compensi finalizzati alla valorizzazione del personale docente sono determinati sulla base dei seguenti criteri generali ai sensi dell’art. 22, c. 4, punto c4 del C.C.N.L. comparto istruzione e ricerca 2016-2018:
• il compenso più basso non potrà essere inferiore a quello corrispondente a 4 punti, quello più alto non potrà essere superiore a 1500,00 euro;
• Non verrà corrisposto alcun premio ai docenti che non hanno partecipato alla formazione deliberata dal collegio o non hanno frequentato almeno l’80% del corso. Sono esclusi i docenti nell’anno di prova.
4. Ad ogni docente verranno attribuiti dei punti. Il valore in euro del punto verrà calcolato dividendo la cifra comunicata dal MIUR con la somma dei punti di tutti i docenti. Il valore in euro del punto non dovrà superare i 25 Euro.
Art. 28 - Conferimento degli incarichi
1. Il Dirigente conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio.
2. Nell’atto di conferimento dell’incarico sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il compenso spettante e i termini del pagamento.
3. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell’effettivo svolgimento dei compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti.
CAPO III – PERSONALE ATA
Art. 29 – Profili di AREA e Incarichi specifici
Profili di Area
L’unità dei servizi amministrativi e dei collaboratori scolastici è costituita dalle professionalità articolate nei profili di AREA del personale ATA individuati nella tabella A allegata al CCNL comparto scuola. In particolare:
Area D:
Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Organizza autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del dirigente scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili.
Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale Xxxxxxx essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche.
Area C
Nei diversi profili svolge le seguenti attività specifiche:
Amministrativo
- attività lavorativa complessa con autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo contabile di ragioneria e di economato, pure mediante l’utilizzazione di procedure informatiche. Sostituisce il DSGA. Può svolgere attività di formazione e aggiornamento ed attività tutorie nei confronti di personale neo assunto. Partecipa allo svolgimento di tutti i compiti del profilo dell’area B. Coordina più addetti dell’area B.
Tecnico
- attività lavorativa complessa con autonomia operativa e responsabilità diretta, anche mediante l’utilizzazione di procedure informatiche nello svolgimento dei servizi tecnici nell’area di riferimento assegnata. In rapporto alle attività di laboratorio connesse alla didattica, è sub-consegnatario con l’affidamento della custodia e gestione del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori e delle officine, nonché dei reparti di lavorazione. Conduzione tecnica dei laboratori, officine e reparti di lavorazione, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Partecipa allo svolgimento di tutti i compiti del profilo dell’area B. Coordina più addetti dell’area B.
Area B:
Nei diversi profili svolge le seguenti attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta
Amministrativo
- nelle istituzioni scolastiche ed educative dotate di magazzino può essere addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza. Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione. Ha competenza diretta della tenuta dell'archivio e del protocollo.
Tecnico
(non applicabile)
Cucina
(non applicabile)
Infermeria
(non applicabile) Guardaroba (non applicabile) Area A s
Nei diversi profili svolge le seguenti attività specifiche
Servizi scolastici:
- coordinamento dell'attività del personale appartenente al profilo A, di cui comunque, in via ordinaria, svolge tutti i compiti. Svolge attività qualificata assistenza all’handicap e di monitoraggio delle esigenze igienico-sanitarie della scuola, in particolare dell'infanzia.
Servizi agrari: (non applicabile) Area A
Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell'uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art. 47 del CCNL.
Incarichi Specifici
Il budget calcolato totale per gli incarichi specifici è pari a quanto indicato nella tabella di cui all’art. 25.
Art. 30 - Organizzazione personale ATA e assegnazione ai plessi
1. All’inizio di ogni anno scolastico il D.S. stabilisce quante unità di personale Collaboratore scolastico assegnare ai diversi plessi, tenendo conto:
• Del numero delle classi;
• Della tipologia degli alunni (scuola dell’infanzia, primaria, secondaria);
2. Considerato che i compiti legati all’assistenza alla persona sono inversamente proporzionali all’età degli allievi, nell’assegnazione dell’organico ai plessi saranno rispettati il seguente criterio:
3. Il rapporto tra il numero delle sezioni/classi del plesso e i collaboratori scolastici assegnati sarà via via crescente nel passaggio dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di 1° grado.
Art. 31 - Quantificazione delle attività aggiuntive
1. Le attività aggiuntive, svolte nell’ambito dell’orario d’obbligo nella forma di intensificazione della prestazione, sono riportate ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi.
2. Le sole prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all’orario d’obbligo, in alternativa al ricorso al FIS, possono essere remunerate con recuperi compensativi, fino ad un massimo di giorni 5 (cinque), compatibilmente con le esigenze di servizio.
Art. 32 – Ferie del Personale
1. Dal 9 luglio al 10 Agosto e dopo il 26 Agosto 2019 deve essere garantita la presenza di almeno n. 2 unità più una reperibile di Collaboratore Scolastico, mentre nel periodo 12 – 24 Agosto è sufficiente la presenza di almeno n. 1 unità più una reperibile.
2. Per la segreteria nel mese di Agosto devono essere presenti almeno 2 unità di personale, compreso il DSGA.
3. Nel caso in cui le richieste, da presentare entro il 15 aprile 2019, non possano essere accolte, per concorrenza di più soggetti dello stesso profilo professionale richiedenti lo stesso periodo, per garantire le esigenze di servizio, sarà chiesta al personale la disponibilità a variare il periodo di ferie. Le richieste in parola saranno autorizzate entro il 30 aprile 2019.
4. In mancanza della disponibilità, garantendo almeno 15 giorni di ferie continuative, si procederà d’ufficio a sorteggio e a rotazione anche pluriennale.
5. Le ferie devono essere fruite entro il 31/08/2019. I giorni di ferie residue al 31/08/19 (in caso di particolari esigenze di servizio ovvero in caso di motivate esigenze di carattere personale e di
malattia, che abbiano impedito il godimento in tutto o in parte delle ferie nel corso dell'anno scolastico di riferimento) possono essere, di norma, in numero massimo di 4 e potranno essere fruite non oltre il mese di aprile 2020, sentito il parere del DSGA. Le ore di recupero devono essere consumate entro il 31/08/19.
Art. 33 – Intensificazione lavorativa perso
L’istituto della intensificazione verrà utilizzato dal D.S. e dal D.S.G.A. in caso di effettiva necessità e sarà compensato forfetariamente in maniera proporzionale alle presenze durante l’attività didattica e compatibilmente con la disponibilità finanziaria del Fondo d’Istituto. La quota totale dell’intensificazione è di € 500,00 (cinquecento,00) per i collaboratori scolastici.
Art. 34 -orario di lavoro settimanale
Visto che l’istituto non rientra in una delle tre tipologie previste dall’art. 55 del XXXX 0000-0000 (Scuole strutturate con orario di servizio giornaliero superiore alle dieci ore per almeno 3 giorni a settimana) non è possibile applicare l’istituto delle 35 ore al personale effettivamente coinvolto nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. L’orario di lavoro settimanale rimane fissato quindi in 36 ore.
Per la scuola secondaria di primo grado l’orario di apertura è dalle 7:30 alle 16:30 alle 17:00 (salvo riunioni, cdc, cdd, ricevimento genitori, ecc) per cui non è prevista la riduzione a 35 ore.
Art. 35 – Sostituzione personale assente
a) Scuola dell’infanzia: si nomina il supplente, compatibilmente con la possibilità di chiamata, fin dal primo giorno;
b) Scuola primaria e secondaria: si nomina il supplente per assenze superiori a tre giorni.
Nel caso in cui in un plesso si verifichi l’assenza di due unità di personale si procede alla nomina in tempo reale sull’assenza più lunga, prevedendo se necessario lo spostamento di personale da un plesso all’altro. Per la copertura del personale assente, in mancanza del supplente, si autorizza il personale ad effettuare lo straordinario di n. 2 ore globali.
Art. 36 – Servizio straordinario e disponibilità
Il personale autorizzato a svolgere prestazioni eccedenti l’orario di servizio, verrà compensato con retribuzione, entro il limite della somma disponibile, o su richiesta con l’attribuzione di ulteriori giorni di riposo compensativo proporzionali al numero delle ore effettuate (art. 51 comma 4 del CCNL). Per l’individuazione del personale verrà effettuata la richiesta di disponibilità. La quota disponibile per gli straordinari e pari a € 937,50 (novecentotrentasette,50) per i collaboratori scolastici e di € 449,50 (quattrocentoquarantanove.50) per gli assistenti amministrativi.
Tutte le attività svolte in orario aggiuntivo devono essere documentate attraverso l’utilizzo la cartolina segnatempo.
Art. 37 – Termini e modalità di pagamento
Gli incarichi e le attività retribuiti con compensi accessori sono assegnati dal Dirigente Scolastico con provvedimento scritto, da cui risulti l’incarico conferito e il compenso assegnato.
Il compenso totale assegnato a ciascuno per tutti gli incarichi ad esso conferiti sarà corrisposto tenendo conto delle effettive giornate lavorative svolte stabilite in un minimo di 170 (nel periodo 15/09/2018 – 10/06/2019 per 5 giorni settimanali nei soli giorni di attività didattica); sotto tale soglia il compenso totale assegnato sarà corrisposto in proporzione ai giorni effettivamente lavorati, tenendo conto di tutte le tipologie di assenze (malattia, ferie, scioperi, etc.).
I compensi accessori e gli incarichi specifici non verranno erogati in presenza di provvedimenti disciplinari nei confronti del personale.
Salvo indisponibilità delle somme assegnate, i compensi verranno liquidati entro il 31/08/2019 attraverso il “cedolino unico” dal S.P.T.
TITOLO VI – ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Art. 38 – Principi generali
1. L’attività del D.S, della R.S.U. e del R.L.S. (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) è improntata alla collaborazione attiva nel comune intento della diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione nonché della salvaguardia dell’integrità psico-fisica dei lavoratori, degli alunni e comunque di tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione scolastica.
2. Strumenti adeguati di tale attività sono
• Il monitoraggio e l’individuazione dei criteri di riduzione dei rischi attraverso il piano di valutazione dei rischi
• L’eliminazione dei rischi e l’attuazione delle misure di protezione individuali e collettive
• La verifica delle misure igienico-sanitarie, di emergenza di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione.
3. Rispetto a quanto non espressamente indicato nella presente la normativa di riferimento primaria è costituita dalle norme legislative in vigore.
4. Obblighi in materia di sicurezza del dirigente scolastico. Adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature, videoterminali. Valutazione dei rischi esistenti. Elaborazione del documento di valutazione dei rischi con l’indicazione delle misure e dei dispositivi di protezione. Designazione del personale incaricato di attuazione delle misure. Informazione e formazione sui documenti della scuola e sulla sicurezza sul posto di lavoro.
5. Riunioni per la definizione e la valutazione dei rischi. Il DS indice almeno 1 volta l’anno una riunione per la definizione e la valutazione dei rischi alla quale partecipano: il DS, RSPP, RLS, referenti di plesso. La riunione non ha poteri decisionali ma carattere consultivo
6. Attuazione della normativa. In coerenza con quanto realizzato negli anni precedenti verranno attivate le seguenti iniziative: revisione dei piani di sicurezza e piani di evacuazione (aggiornamento dei nominativi); pubblicazione sul sito internet; effettuazione delle prove di evacuazione.
Art. 39 - Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
1. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell’istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze.
2. Al RLS è garantito il diritto all’informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema di prevenzione e di protezione dell’istituto.
3. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l’opportunità di frequentare un corso di aggiornamento specifico. Il RLS ha diritto di partecipare, in orario di servizio, alla formazione specifica, che prevede un programma di base di minimo 32 ore; la sua attività di formazione non rientra in alcun modo nei permessi orari specifici e va considerata a tutti gli effetti orario di lavoro. Tali ore sono da considerarsi aggiuntive al normale monte ore annuale di 10 ore, di cui ciascun lavoratore può disporre per la partecipazione alle assemblee sindacali.
4. Il RLS può accedere liberamente ai plessi per verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito.
5. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto stabilito nel CCNL all’art. 73 e dalle norme successive, ai quali si rimanda.
Art. 40 – SPP e RSPP
1. Il RSPP è designato dal Dirigente sulla base di quanto previsto dal d.lgs. 81/2008. Il servizio di protezione e prevenzione è formato dal D.S, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione e dal RLS e da eventuali addetti al servizio di pronto soccorso, all’antincendio ed evacuazione. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione collabora con il D.S. nel predisporre ed attuare le misure di prevenzione e protezione dell’istituto scolastico. Ai sensi del D.Lgs 81 del 09/04/2008, il D.S. deve:
a) Valutare i rischi delle attività nell'Istituto;
b) Elaborare un documento sulla valutazione dei rischi, indicando i criteri adottati nonché le misure di prevenzione e protezione (piano di evacuazione, l'apposita segnaletica, registro delle manutenzioni) e custodirli agli atti;
c) Istituire il servizio di prevenzione e protezione e designarne i responsabili;
d) Designare gli addetti alle misure di prevenzione incendi, evacuazione, salvataggio e pronto soccorso, in caso di pericolo grave ed immediato e, comunque, per la gestione dell'emergenza;
e) Fornire un'idonea formazione ed informazione a tutto il personale dell'Istituto, in ragione delle attività svolte da ciascuno e delle relative responsabilità;
f) Consultare il R.L.S. con tempestività per tutti quegli eventi per i quali la disciplina legislativa lo preveda;
2. Al RSPP, se interno, compete un compenso pari a € 3806,40, su funzionamento amministrativo.
Art. 41 - Le figure sensibili
1. Per ogni sede scolastica sono individuate le seguenti figure:
- addetto al primo soccorso
- addetto al primo intervento sulla fiamma
2. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno appositamente formate attraverso specifico corso
3. Alle figure sensibili sopra indicate competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza.
Art. 42 – Promozione della legalità
1. Le misure riguardanti lo stress da lavoro correlato nonché la prevenzione dei fenomeni di burn out trovano spazio nel piano della sicurezza e sono oggetto di indagine, secondo la normativa vigente, da parte dell’RSPP. In merito alla promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo la dirigenza si adopera per:
- Fornire il più possibile circolari ed informative che descrivano le attività da svolgere con procedure chiare e in anticipo rispetto alle scadenze;
- Fornire un piano delle attività docente con indicazione delle date fin dall’inizio dell’anno scolastico;
- Fornire un piano delle attività del personale ATA con mansioni chiare e definite;
- Rendere sempre più snella e agevole la trattazione della documentazione in particolare per quello che riguarda i permessi.
Art. 43 - Formazione
Entro il 30 Dicembre il D.S. predispone il piano di informazione e formazione dei lavoratori sui rischi e sulle misure di prevenzione e protezione, sull’uso corretto degli impianti e dei mezzi di prevenzione. Nello stesso termine è avviato il piano di formazione ed informazione per gli alunni.
In ogni anno scolastico sono svolte almeno due prove di evacuazione totale dell’istituto, di cui una senza alcun preavviso.
Entro il 30 novembre di ogni anno sarà effettuata attività di formazione ed informazione per tutto il personale di primo impiego e per gli alunni delle prime classi.
Sono, inoltre, previsti corsi di formazione sul primo soccorso e antincendio ad un numero congruo di personale.
Art. 44 – Fondo per il finanziamento degli interventi per la sicurezza
Per tutti gli interventi relativi alla sicurezza (esclusi quelli a carico dell'Ente proprietario dell'immobile), nel programma annuale dell'Istituto scolastico viene prevista un’apposita voce con indicati i finanziamenti statali per la sicurezza. Tale importo è aggiuntivo e distinto dal fondo dell'Istituzione scolastica, da cui è vietato attingere per interventi riguardanti la sicurezza o per remunerare incarichi esterni.
TITOLO VII - NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 45 – Clausola di salvaguardia finanziaria
1. Nel caso in cui si verifichino le condizioni di cui all’art. 48, comma 3, del D.lgs. 165/2001, il Dirigente può sospendere, parzialmente o totalmente, l’esecuzione delle clausole del presente contratto dalle quali derivino oneri di spesa.
2. Nel caso in cui l’accertamento dell’incapienza del FIS intervenga quando le attività previste sono state già svolte, il dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il ripristino della compatibilità finanziaria.
Art. 46 – Natura premiale della retribuzione accessoria e procedura di liquidazione
1. I progetti per i quali è previsto un compenso a carico del FIS devono rendere espliciti preventivamente gli obiettivi attesi, la misura del loro raggiungimento e gli indicatori quantitativi da utilizzare per la verifica.
2. La liquidazione dei relativi compensi avviene a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti.
3. La liquidazione dei compensi relativi a commissioni, referenti, coordinatori avviene a consuntivo e previa in base alle ore effettivamente svolte e comunque non eccedenti la misura massima prevista dalla contrattazione.
4. Le Funzioni Strumentali saranno liquidate previa approvazione della relazione finale da parte del collegio.
5. In caso di mancata corrispondenza, il Dirigente dispone – a titolo di riconoscimento parziale del lavoro effettivamente svolto – la corresponsione di un importo commisurato al raggiungimento degli obiettivi attesi e comunque non superiore al 20 % di quanto previsto inizialmente.
6. I compensi accessori e gli incarichi specifici al personale ATA non verranno erogati in presenza di provvedimenti disciplinari nei confronti del personale.
ALLEGATI:
Il Dirigente Scolastico
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx
la rappresentanza sindacale unitaria
Rappresentanti delle OO. SS. provinciali convocati con lettera prot. n.