Accordo di Rete per il raccordo del CPIA con le Istituzioni Scolastiche dove sono incardinati i percorsi di secondo livello
Accordo di Rete per il raccordo del CPIA con le Istituzioni Scolastiche dove sono incardinati i percorsi di secondo livello
(art. 5, c. 2 del dpr 263/12) Aggiornamento a.s. 21/22 Premessa
L’accordo per il raccordo del CPIA con le istituzioni scolastiche dove sono incardinati i percorsi di secondo livello si inserisce nell’ambito dell’applicazione della normativa (DPR 263/2012) che ridefinisce l’Istruzione degli Adulti (IdA) mediante l’organizzazione amministrativa e didattica dei Centri di Istruzione per gli Adulti (CPIA) compresi i corsi serali.
Detta rete ha funzioni di ordine didattico e certificativo tramite la Commissione per il patto Formativo che ne discende; è inoltre incaricata di individuare misure di sistema per il raccordo fra il primo e il secondo livello di istruzione. Il rapporto del CPIA col territorio, l’innovazione strutturale e metodologica, sono elementi che disegnano un quadro di grande complessità. Tale complessità difficilmente potrebbe essere sostenuta dalle istituzioni scolastiche e formative prese singolarmente. In questo senso, la Rete va intesa come una struttura che opera per favorire la condivisione di risorse professionali e strumentali per la ricerca di soluzioni programmatiche e organizzative nuove e più efficaci in risposta ai bisogni formativi e culturali della popolazione adulta.
Accordo di Rete
Visti
❖ L’art. 3.1 del Decreto Interministeriale MIUR-MEF del 12 marzo 2015 “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri Provinciali per l’istruzione degli adulti” che prevede che i CPIA debbano stipulare accordi di rete con le istituzioni scolastiche di secondo grado nell’ambito dei quali vengono costituite le Commissioni per la definizione del Patto Formativo Individuale;
❖ l'art. 15 della L. n. 241 del 7 agosto 1990 che prevede che le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione d’attività d’interesse comune;
❖ l’art.21 della L.59/1997 relativo all’attribuzione di autonomia funzionale e personalità
giuridica alle Istituzioni Scolastiche ;
❖ l'O. M. n. 455 del 29.07.1997 istitutiva dei Centri Territoriali Permanenti per l'Istruzione e la Formazione in Età Adulta;
❖ l’art. 7 del D. P. R. 8 marzo 1999 n. 275 che prevede la facoltà per le istituzioni scolastiche di promuovere accordi di rete per il raggiungimento delle proprie finalità educative; l’accordo
può avere come oggetto attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; d’amministrazione e contabilità, d’acquisto di beni e di servizi, d’organizzazione e d’altre attività coerenti con le finalità istituzionali, nonché l’istituzione di laboratori finalizzati, tra l’altro, alla ricerca didattica e alla sperimentazione, alla documentazione di ricerche, esperienze e informazioni, alla formazione in servizio del personale scolastico, all’orientamento scolastico e professionale;
❖ l'art. 9 del D. P. R. 8 marzo 1999 n. 275 che prevede che le Istituzioni Scolastiche, collegate in rete, possano svolgere attività in favore della popolazione adulta;
❖ l’art. 33 del D. I. dell’1. 02. 2001 n. 44 che prevede l’adesione delle istituzioni scolastiche a reti di scuole;
❖ gli artt.1 comma 70, 71, 72 e 74 Legge 107, che prevedono specifiche disposizioni per la stipula di accordi finalizzati alla realizzazione di progetti integrati di istruzione e formazione;
❖ l’articolo 22 del C.C.N.L. relativo al personale impegnato in attività di educazione degli adulti;
❖ il DM 86/2004 e l’OM 87/2004 del MIUR, rispettivamente, approvano i modelli di certificazione per il passaggio tra i sistemi e dettano le norme per tale passaggio, estendendolo anche ai maggiori di 18 anni;
❖ il DPR n.263 del 29 ottobre 2012, attuativo dell’art. 1 comma 632 della Legge 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007) che regolamenta le norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri di istruzione per gli adulti;
❖ il D. Lgs 16/01/2013 n. 13 di definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, ai sensi dell’articolo 4, commi 58 e 68 della legge 28 giugno 2012, n. 92;
❖ l’art. 15 della legge 241/90, relativo al procedimento amministrativo per l’accesso agli atti;
❖ la circolare Ministeriale n. 1/16 che, in funzione della corretta gestione delle procedure di iscrizione degli studenti all’anno scolastico 2016-17, prescrive inoltre l’aggiornamento, laddove si rendessero necessarie eventuali integrazioni e modifiche, anche in ragione dei nuovi piani di dimensionamento 2016-17, dell’accordo di rete stipulato nell’A.S. 2015-16 tra i CPIA e le istituzioni scolastiche di secondo grado presso le quali funzionano i percorsi di secondo livello (istruzione tecnica, professionale e artistica);
Considerato
⮚ che l’art. 5 del DPR 263/12, al comma 1 lettera e) prevede la personalizzazione del percorso sulla base di un Patto formativo individuale che viene definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali non formali e informali posseduti dall’adulto secondo i criteri generali e le modalità stabilite nelle Linee Guida per il passaggio al Nuovo ordinamento, di cui all’art.11, comma 10 del DPR 263/12, d’ora in poi denominate semplicemente Linee Guida;
⮚ che le istituzioni scolastiche elencate sono tenute ad attivare, in base all’art. 3 comma 4 del DPR, specifici accordi di rete tra i CPIA e le Istituzioni scolastiche per favorire il raccordo tra i percorsi di primo e secondo livello per meglio realizzare le specifiche finalità previste dal regolamento di cui al punto precedente;
i sottoelencati Istituti scolastici del CPIA 9 di Latina
Istituzione scolastica | Indirizzo | Rappresentante legale |
CPIA 9 – Latina | Via Bonn, 2 – 04100 Latina | Xxxxxxx Xxxxxxxxx |
Istituto Tecnico Statale “Xxxxxxxx Xxxxxx – Salvemini” di Latina | Viale Mazzini, 4 – 04100 Latina | Xxxxxx Xxxxx |
Istituto Statale Istruzione Superiore “Carlo e Xxxxx Xxxxxxxx” di Aprilia (LT) | Xxx Xxxxxxxxx, xxx – 00000 Xxxxxxx (XX) | Xxx Xxxxx |
Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore “Pacifici e De Magistris “ di Sezze | Xxxxx Xxxxxxxxxx, xxx – 00000 Xxxxx (XX) | Xxxx Xxxxxx |
Istituto Statale Istruzione Superiore “Einaudi Xxxxxx” di Latina | Xxx Xxx Xxxxxxx, 00 – 04100 Latina | Xxxxxxxxxx Xx Xxxx |
Istituto Statale Istruzione Superiore “Xxx Xxxxxxxxx” xx Xxxxxx | Xxx X.Xxxxxxxxx, 0 B.go Piave – 04100 Latina | Xxxx Xx Xxxxxxxx |
nelle persone dei rispettivi sopraelencati dirigenti scolastici procedono all’ aggiornamento dell’Accordo di Rete stipulato nell’a. s. 15/16 e aggiornato negli xx.xx. 19/20 e 20/21, xxxxxx xx xxxx xxx XXXX 0 – Latina Via Bonn, 2, le cui premesse (ed ogni allegato) costituiscono parte integrante e sostanziale dell’Accordo stesso e vengono aggiornate nel presente.
Capo I
Finalità e oggetto dell’accordo
Art. 1 – Finalità
Il presente accordo ha lo scopo di adempiere alla previsione normativa di cui all’articolo 5, comma 2, del DPR 263/12, che richiede di stipulare un accordo di rete tra CPIA e Istituzioni scolastiche di secondo grado con corsi per adulti al fine di aggiornare/ricostituire la Commissione che regolamenterà ogni adempimento per la definizione del Patto formativo individuale.
Art. 2 – Oggetto
Il presente accordo ha per oggetto la definizione della struttura della Commissione e la regolamentazione del suo funzionamento, l’individuazione dei criteri generali per la definizione del Patto formativo individuale e l’individuazione dei criteri generali per la predisposizione delle misure di sistema per il raccordo tra i percorsi di primo e secondo livello.
Capo II
La Commissione
Art. 3 –Funzioni, modalità di funzionamento e organizzative
Le funzioni, le modalità di funzionamento e quelle organizzative della Commissione sono descritte nel Regolamento, redatto ai sensi dell’art. 3.3 delle linee guida (D.I. del 12/03/2015), allegato al presente Accordo.
Art. 4 –Composizione della Commissione
La Commissione è presieduta dal Dirigente scolastico del CPIA 9, di cui all’art. 3, ed è composta da docenti dei percorsi di Alfabetizzazione, del Primo e del Secondo livello, rappresentanti degli assi culturali di ciascuna scuola, designati dai rispettivi istituti di appartenenza secondo criteri stabiliti da ciascuna istituzione scolastica e inseriti in apposito elenco.
La Commissione può essere eventualmente integrata da esperti e/o mediatori linguistici in relazione alla tipologia di utenti e di percorsi.
Art. 5 – Articolazioni
La Commissione della rete del CPIA 9 di Latina si articola nelle seguenti sottocommissioni : I sottocommissione: percorsi di apprendimento e alfabetizzazione della lingua italiana (ALI) II sottocommissione : percorsi di I Livello
III sottocommissione : percorsi di II Livello
La III sottocommissione si articola altresì nelle seguenti Sezioni Funzionali:
• Sezione Funzionale IIS C. e X. Xxxxxxxx – AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING –
Aprilia
• Sezione Funzionale IIS Einaudi Xxxxxx – MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA –
Latina
• Sezione Funzionale IIS Einaudi Xxxxxx – SERVIZI PER LA SANITA' E PER L'ASSISTENZA SOCIALE – Latina
• Sezione Funzionale IIS Pacifici e De Magistris – AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING – Sezze
• Sezione Funzionale IIS Pacifici e De Magistris – ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA' ALBERGHIERA – Sezze
• Sezione Funzionale IIS San Benedetto – SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA – Latina
• Sezione Funzionale IIS San Benedetto – SERVIZI PER L'AGRICOLTURA, SVILUPPO RURALE, VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO E GESTIONE DELLE RISORSE FORESTALI E MONTANE – Latina
• Sezione Funzionale ITC Vittorio Veneto Salvemini – AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING – Latina
Ogni Sezione Funzionale è costituita dai referenti dei seguenti assi culturali (se presenti nella scuola):
a. Referente dell’asse culturale linguistico
b. Referente dell’asse storico-sociale
c. Referente dell’asse culturale matematico
d. Referente dell’asse scientifico-tecnologico
e. Referente dell’asse culturale economico-aziendale
f. Referente dell’asse culturale giuridico
g. Referente dell’asse culturale enogastronomia
h. Referente dell’asse culturale agricoltura
i. Referente dell’asse culturale assistenza sociale
j. Referente dell’asse culturale manutenzione e assistenza tecnica.
Art. 6 - La Commissione Ristretta
La Commissione Ristretta è costituita da un rappresentante per ogni sezione funzionale ed è delegata dalla Commissione alla firma dei verbali dei lavori della Commissione e dei prospetti dei crediti validi ai fini dell’elaborazione del PFI.
Essa, inoltre, predispone la documentazione che deve essere approvata dalla Commissione.
Art. 7 - Forme di comunicazione e di cooperazione con gli Organi Collegiali
La Commissione e le sezioni funzionali, per il tramite del dirigente scolastico di ogni istituzione, informano puntualmente delle proprie attività gli Organi Collegiali delle istituzioni scolastiche firmatarie dell’Accordo e trasmettono gli atti delle stesse.
Procedure e strumenti messi a punto dalla Commissione vengono assunti dai dirigenti scolastici delle istituzioni aderenti all’Accordo e rese immediatamente applicative, fatta salva la proposta di revisione, alla luce del loro utilizzo.
Art. 8 – Durata
Ai componenti della Commissione viene assegnato un incarico triennale. Tale incarico decade automaticamente in caso di mobilità verso altra istituzione scolastica, ovvero di docente posto in quiescenza.
Capo III
Art. 9 – Istruzione in carcere
L’Istruzione è una componente basilare del trattamento penitenziario e la sua centralità nel complesso degli interventi volti a favorire il reinserimento sociale della persona detenuta viene riconosciuta sia nell’Ordinamento penitenziario – Legge 354/75 – all’art.19 che nel regolamento di esecuzione della predetta Legge - DPR 230/2000 agli articoli 41-43 e 44, che rimandano esplicitamente alla necessità di una collaborazione strutturata tra Ministero della Giustizia e Ministero dell’Istruzione. Sotto questo profilo, il Protocollo d’intesa siglato dal Ministero della Giustizia e dal MIUR il 23 ottobre 2012 e rinnovato il 23 maggio 2016, con la finalità di attuare un “Programma speciale per l’istruzione negli Istituti penitenziari e nei servizi minorili della Giustizia”, ha costituito il punto di arrivo di un percorso che si è posto come obiettivo sia di sperimentare un differente modello di intervento didattico/formativo, più rispondente alle esigenze dei soggetti in esecuzione pena, che di dare attuazione al nuovo assetto didattico organizzativo dell’Istruzione degli Adulti basato sui Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti.
Capo IV
Misure di sistema per il raccordo
Art. 10 - Criteri e modalità per la gestione comune delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche dal comma 2, art. 14, DPR 275/99
La Commissione, considerando primariamente le indicazioni provenienti dalle istituzioni scolastiche firmatarie circa gli ambiti privilegiati entro cui operare, predispone le necessarie misure di sistema per favorire il raccordo tra i percorsi di istruzione di primo e secondo livello, dando priorità agli interventi finalizzati:
• a favorire gli opportuni raccordi per la realizzazione di una progettazione comune tra i percorsi di primo e secondo livello, attraverso appositi protocolli d’intesa, ovvero definire un quadro organico di riferimento in cui specifici percorsi di apprendimento, UDA, moduli, competenze, abilità e conoscenze acquisite entro i percorsi di primo livello possano essere riconosciute ed acquisite come crediti formativi entro i percorsi di secondo livello;
• all’attivazione di strumenti di informazione e di pubblicizzazione, in accordo con gli EE.LL., adeguati rispetto all’offerta formativa complessiva del CPIA (corsi di alfabetizzazione e conoscenza della lingua italiana, percorsi di primo e secondo livello, attività di ampliamento dell’offerta formativa);
• a predisporre modalità e strumenti di cooperazione finalizzati all’efficace fruizione a distanza dell’offerta formativa;
• alla definizione di criteri e modalità per la gestione comune delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche dal comma 2 dell’art. 14 del DPR 275/99, disciplinando, nel rispetto della legislazione vigente, le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la valutazione dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi educativi internazionali;
• a esercitare, come indicato dal comma 1 dell’art. 6 del DPR 275/99 e tenendo conto delle esigenze del contesto territoriale, sociale ed economico della realtà locale, l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, curando tra l'altro le seguenti aree: la progettazione formativa e la ricerca valutativa; la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; l'innovazione metodologica e disciplinare; la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi; la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno degli istituti firmatari; gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici; l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale;
• alla lettura dei fabbisogni formativi del territorio; alla costruzione di profili adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro; all’interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta; all’accoglienza e orientamento; al miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione degli adulti; (punto 3.1.2 delle Linee guida)..
Art. 11 – Strumenti
Sono previsti i seguenti strumenti digitali presenti nel registro elettronico Nettuno in uso in tutte le istituzioni scolastiche afferenti al CPIA 9 di Latina:
• Domanda di iscrizione
• Traccia d’intervista-colloquio
• Schema certificato riconoscimento dei crediti per gruppi di livello (classi)
• Schema di patto formativo individuale I Livello I Periodo Didattico
• Schema di patto formativo individuale I Livello II Periodo Didattico
• Schema di patto formativo individuale percorso di Alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana – Liv. A1-A2 – Ampliamento dell’Offerta Formativa
• Schema di patto formativo individuale II Livello
Art. 12 – Norme finali
L’accordo viene inviato alle scuole aderenti per la relativa pubblicazione all’albo e per il deposito presso la segreteria della scuola, dove gli interessati possono prenderne visione ed estrarne copia.
Per quanto non espressamente previsto, si rimanda all’ordinamento generale in materia di
istruzione e alle norme che regolano il rapporto di lavoro nel comparto scuola.
Le Istituzioni Scolastiche aderenti dovranno altresì garantire ai sensi e per gli effetti del Decreto Lgs. n. 196/2003 e del D.M. n. 305/2006 (norme in materia di protezione dei dati personali), che i dati personali forniti o acquisiti saranno oggetto di trattamento (nel rispetto della citata normativa) esclusivamente per le finalità connesse agli adempimenti richiesti per l’esecuzione degli obblighi di cui al presente accordo
Allegati
• Allegato “A” - Regolamento della Commissione
Letto e confermato, con l’impegno di nuova approvazione da parte degli XX.XX., il presente Accordo viene firmato digitalmente dal Dirigente Scolastico di ciascuna istituzione scolastica.
Istituzione scolastica | Indirizzo | Firma del Rappresentante legale |
CPIA 9 – Latina | Via Bonn, 2 – 00000 Xxxxxx | |
Istituto Tecnico Statale “Xxxxxxxx Xxxxxx – Salvemini” di Xxxxxx | Xxxxx Xxxxxxx, 0 – 04100 Latina |
Istituto Statale Istruzione Superiore “Carlo e Xxxxx Xxxxxxxx” di Aprilia (LT) | Xxx Xxxxxxxxx, xxx – 00000 Xxxxxxx (XX) | |
Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore “Pacifici e De Magistris “ di Sezze | Xxxxx Xxxxxxxxxx, xxx – 00000 Xxxxx (XX) | |
Istituto Statale Istruzione Superiore “Einaudi Xxxxxx” di Latina | Via Xxx Xxxxxxx, 38 – 00000 Xxxxxx | |
Istituto Statale Istruzione Superiore “Xxx Xxxxxxxxx” xx Xxxxxx | Xxx X. Xxxxxxxxx, 0 B.go Piave – 00000 Xxxxxx |
Allegato A
Regolamento della Commissione CPIA 9 per la definizione del Patto Formativo Individuale (PFI)
Premessa
Il regolamento della Commissione per il Patto Formativo è definito ai sensi dell’art. 3 c. 3 del
D.I. del 12 marzo 2015.
-
Capo I- Commissione
Art. 1 – Costituzione
Il CPIA 9 di Latina e gli Istituti di Istruzione Superiore IIS Einaudi – Xxxxxx di Latina, IIS Pacifici De Magistris di Sezze, IIS Rosselli di Aprilia, IIS San Benedetto di Latina, ITE Xxxxxxxx Veneto – Salvemini di Latina, che promuovono e realizzano la loro offerta formativa per la popolazione adulta, sottoscrivono il presente regolamento che definisce i compiti e regola il funzionamento delle attività della Commissione per la definizione del Patto formativo Individuale del CPIA 9 di Latina, come previsto dalle Linee guida, art. 3.3, e dall’Accordo di rete sottoscritto dalle predette istituzioni scolastiche.
Art. 2 – Sede
La Commissione per la definizione del Patto formativo individuale (d’ora in avanti la Commissione) ha sede presso il Centro per l’Istruzione degli Adulti – CPIA 9, Via Bonn, 2 in Latina.
Art. 3 – Presidente
La Commissione è presieduta dal Dirigente Scolastico del CPIA 9 di Latina.
Art. 4 – Finalità [DPR.263/12 art.3 c.4]
Al fine di valorizzare il patrimonio culturale e professionale della persona, a partire dalla ricostruzione della sua storia individuale e del suo processo di apprendimento, le istituzioni scolastiche adottano adeguate procedure e si dotano di strumenti idonei a far emergere e mettere in trasparenza le competenze comunque acquisite nel corso della vita dalla popolazione adulta, con particolare riguardo alle fasce più deboli, nell’obiettivo del riconoscimento e della capitalizzazione dei crediti nel percorso d’istruzione. In particolare, l’azione delle istituzioni scolastiche intende favorire:
- la continuità tra i diversi livelli di istruzione per promuovere il successo formativo e il
conseguimento dei titoli di studio e/o della certificazione relativa all’obbligo d’istruzione;
- l’innovazione all’interno del sistema di istruzione degli adulti e la valorizzazione degli apprendimenti in ambito formale, non formale, informale, nella prospettiva dell’apprendimento lungo tutto il corso della vita (lifelong learning);
- la promozione di percorsi di apprendimento flessibili per gli adulti, compreso un accesso più ampio all'istruzione superiore per le persone che ne sono prive.
Nei processi di riconoscimento e valutazione delle competenze possedute dalla persona, le Istituzioni scolastiche si impegnano a garantire equità, trasparenza e trasferibilità, anche attraverso la documentazione delle procedure adottate, degli strumenti utilizzati e dei risultati ottenuti.
Art. 5 – Composizione
La Commissione è presieduta dal Dirigente scolastico del CPIA 9, di cui all’art. 3, ed è composta da docenti dei percorsi di Alfabetizzazione, del Primo e del Secondo livello, rappresentanti degli assi culturali di ciascuna scuola, designati dai rispettivi istituti di appartenenza secondo criteri stabiliti da ciascuna istituzione scolastica e inseriti in apposito elenco.
La Commissione può essere eventualmente integrata da esperti e/o mediatori linguistici in relazione alla tipologia di utenti e di percorsi.
La Commissione si articola in Sottocommissioni, Sezioni funzionali e Commissione Ristretta. La
composizione e i compiti di tali organi sono descritti negli artt. 5 e 6 dell’Accordo di Rete.
Art. 6 – Durata
La Commissione resta in carica per tre anni.
Art. 7 – Convocazione
La convocazione della Commissione plenaria e di quella ristretta è disposta dal Dirigente scolastico, di cui all’art. 3, con un preavviso, di regola, non inferiore a cinque giorni, rispetto alla data delle riunioni. In casi eccezionali, nel periodo della stesura dei patti, ad inizio d’anno, si possono calendarizzare le riunioni in più giorni senza soluzione di continuità. In caso di urgenza i tempi possono essere ridotti.
Nella convocazione oltre all’o.d.g. deve essere indicata la sede, l’ora di inizio e l’ora entro cui saranno conclusi i lavori. L’avviso di convocazione è inviato tramite posta elettronica alle Istituzioni scolastiche delle scuole facenti parte della rete nonché ai singoli componenti. Le riunioni possono avvenire in seduta plenaria o per articolazioni.
La partecipazione ai lavori della Commissione costituisce obbligo di servizio per il personale docente (art. 5, comma 2, D.P.R. 263/12).
Art. 8 – Verbale delle riunioni
Il verbale della seduta viene redatto da un segretario nominato dal Presidente della Commissione. La redazione del verbale avrà carattere sintetico. Xxxxxxx riportati analiticamente i risultati delle votazioni e le delibere assunte. Il contenuto degli interventi sarà riportato integralmente solo nel caso in cui l’intervenuto chieda espressamente la messa a verbale di specifiche frasi.
Il verbale verrà letto e votato per approvazione nella seduta successiva della Commissione e firmato da tutti i membri della Commissione ristretta (D.I. del 12/3/2015 art. 3.3)
Art. 9 – Validità delle votazioni
I voti sono espressi per alzata di mano. Il voto può essere espresso all’unanimità o a maggioranza. Ogni deliberazione si intende approvata quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più uno dei votanti nel qual caso le votazioni sono espresse a maggioranza relativa.
Art. 10 – Digitalizzazione
Gradualmente gli atti della Commissione (domande di iscrizione, dossier, Patto formativo individuale) saranno trattati tramite modalità informatica.
Capo II - Il Patto Formativo Individuale
Art. 11 – Domanda di iscrizione
Gli adulti che vogliono rientrare nel sistema dell'istruzione e conseguire un titolo di studio possono iscriversi, on line attraverso il sito internet, presso l'Istituzione scolastica che si intende frequentare e fare richiesta di valutazione e riconoscimento dei crediti.
Le iscrizioni si concludono entro il 31 maggio di ogni anno scolastico e comunque entro e non oltre il 15 ottobre dello stesso anno per i percorsi di Secondo livello.
Per i percorsi di Secondo livello è possibile iscriversi in deroga entro il 31 gennaio se deliberato dai rispettivi Collegi dei Docenti.
Per i percorsi di Primo livello è possibile iscriversi entro il 31 marzo.
Per i percorsi di alfabetizzazione è possibile iscriversi fino a prima delle vacanze di Pasqua e anche successivamente, qualora si verificassero le condizioni per poter accogliere nuovi corsisti, come deliberato dal Collegio dei Docenti del CPIA 9.
Art. 12 – Il patto Formativo Individuale (PFI)
Il Patto rappresenta un contratto sottoscritto e condiviso con l’adulto, con il quale viene formalizzato il percorso di studio personalizzato relativo al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto all’atto dell’iscrizione.
Art. 13 - Gli elementi del PFI
Il Patto formativo individuale contiene i seguenti elementi minimi:
• Dati anagrafici
• Periodo didattico al quale è iscritto l’adulto
• Elenco delle competenze riconosciute come crediti ad esito della procedura di individuazione, valutazione e attestazione
• Monte ore complessivo del Percorso di Studio Personalizzato (PSP)
• Quadro orario articolato per singole competenze con le relative quote orario
• Piano delle UDA relative alle competenze da acquisire ad esito del PSP, con l’indicazione
di quelle da fruire a distanza e la tipologia di prove di verifica ai fini della valutazione
• Indicazione della durata della fruizione del PSP (uno o due anni scolastici)
• Data e firma dell’adulto, del docente delegato, del Dirigente del CPIA e, per gli iscritti al Secondo livello, del Dirigente dell’istituzione scolastica in cui sono incardinati i percorsi
Il numero di registrazione non è necessario in quanto i Xxxxx sono diventati documenti digitali del registro elettronico.
Art. 14 – Limiti dei crediti riconoscibili
È possibile riconoscere crediti in misura non superiore all’50% del monte ore totale del periodo didattico richiesto (in casi eccezionali, come la presenza di uno o più titoli accademici è possibile riconoscere crediti in misura non superiore al 60%).
Art. 15 – Accoglienza e FAD
L’Alfabetizzazione, il I e II livello organizzano gli strumenti di flessibilità in maniera autonoma,
fermo restando le indicazioni delle Linee guida.
Per l’accoglienza/orientamento è previsto non più del 10% del monte orario. Per la fruizione a distanza (FAD) è previsto al massimo il 20% del monte ore.
La FAD sarà erogata utilizzando le moderne tecnologie e gli strumenti tipici della Didattica a Distanza (videoconferenze, connessioni in remoto, attività sincrone e asincrone, piattaforma didattica).
E’ in capo al docente della disciplina verificare tramite prova scritta il raggiungimento delle competenze da acquisire tramite la fruizione a distanza.
Capo III – Procedura per il riconoscimento dei crediti
Art. 16 - Richiesta formale
La Commissione, articolata in sezioni funzionali, in applicazione di quanto indicato dalle Linee guida, opera per la definizione e la formalizzazione dei patti formativi individuali coerentemente con le indicazioni europee contenute nella Raccomandazione del Consiglio del 20 dicembre 2012 sulla convalida dell’apprendimento non formale e formale e tenendo conto di quanto previsto dal
D. Lgs. 16 gennaio 2013, n. 13, attiva – su richiesta esplicita della persona, espressa con la domanda d’iscrizione – un percorso di riconoscimento dei crediti. Tale percorso ha lo scopo di valorizzare il patrimonio di esperienze di vita, di studio e di lavoro dello studente adulto. Centralità della persona e volontarietà del processo richiedono, al personale che lavora nei CPIA e nei corsi di secondo livello, la garanzia, per tutti gli studenti, di un operato rispettoso dei principi di semplicità, accessibilità, trasparenza, oggettività, tracciabilità, riservatezza del servizio, correttezza metodologica, completezza, equità e non discriminazione.
E’ compito delle sezioni funzionali della Commissione avviare il processo di individuazione, valutazione e riconoscimento dei crediti sulla base di un dossier che deve contenere le evidenze, i dati acquisiti con il colloquio, gli esiti delle prove.
Art. 17 - Documentazione richiesta per il riconoscimento dei crediti
Documentazione richiesta per il riconoscimento dei crediti formali (titoli con valutazione).Per apprendimento formale si intende quello che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio di una qualifica o diploma professionale conseguiti anche in apprendistato a norma del testo unico di cui al decreto legislativo 14 settembre 2011, n°167, o di una certificazione riconosciuta (art. 4 c. 52 L. 92/12);
- Titoli di studio e/o documentazione attestante anche percorsi interrotti (ad es. pagelle);
- Attestati di qualifica professionale rilasciati da E di FP;
- Attestato di superamento di moduli effettuati presso ex CTP e gli ex istituti serali;
- Traduzione giurata del titolo straniero;
- Titoli stranieri corredati da dichiarazioni di valore;
- ECDL;
- Certificazioni ufficiali di conoscenza della lingua italiana (PLIDA, CELI, CILS, IT);
- Certificazione ufficiale di conoscenza delle lingue straniere (DELF, PET, TOEFL, ecc.). Documentazione richiesta per il riconoscimento dei crediti non formali. Per apprendimento non formale si intende quello caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi indicati al comma 52, in ogni organismo che persegue scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale del privato sociale e nelle imprese (co. 53, art. 4 L.92/12);
- Dichiarazione del datore di lavoro con la durata dell’esperienza lavorativa effettivamente
svolta e la mansione ricoperta;
- Dichiarazione relativa al contratto di apprendistato;
- Dichiarazioni di autoformazione;
- Dichiarazione di attività di volontariato;
- Dichiarazione di attività di tirocinio, stage, alternanza scuola-lavoro;
- Attestati di partecipazione e/o frequenza a corsi seguiti presso associazioni. Documentazione richiesta per il riconoscimento dei crediti informale. Per apprendimento informale si intende quello che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell'ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero (co. 53, art. 4. L.9212).
- ricostruzione autobiografica;
- narrazione raccolta dal docente.
Art. 18 – La certificazione delle competenze
Il processo di certificazione delle competenze per il riconoscimento dei crediti è articolato in tre fasi:
a) identificazione;
b) valutazione;
c) attestazione.
La fase di identificazione è finalizzata all’individuazione e messa in trasparenza delle competenze comunque acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale, riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto all’atto dell’iscrizione.
La fase di valutazione è finalizzata all’accertamento del possesso delle competenze, riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto all’atto dell’iscrizione.
Le suddette fasi si svolgono presso ciascuna Istituzione scolastica della Rete.
La fase dell’attestazione è finalizzata al rilascio del certificato di riconoscimento dei crediti per la
personalizzazione del percorso.
In esito alle suddette fasi la Commissione definisce il Patto formativo individuale.
Art. 19 – Organi coinvolti
Gli organi che intervengono nella procedura di certificazione delle competenze e del conseguente riconoscimento dei crediti sono i seguenti:
• I Consigli di classe (gruppi di livello);
• Le Sezioni funzionali (i dipartimenti di asse), sono composte da un docente per ogni asse di apprendimento;
• La Commissione plenaria;
• La Commissione ristretta deputata alla firma degli atti.
Art. 20 – Procedura
I Consigli di Classe
I CdC raccolgono, individuano e verificano le competenze formali, non formali e informali utilizzando le misure di sistema approvate dalla Commissione.
In queste fasi i docenti metteranno in pratica azioni per:
a) accompagnare l’adulto nell’elaborazione e nella realizzazione del dossier personale per l’IdA;
b) effettuare colloqui individuali con l’adulto per sostenerlo nel processo di ricostruzione del
proprio vissuto;
c) orientare/ri-orientare alla scelta del percorso d’istruzione;
d) predisporre eventuali prove pratiche/simulazioni/messa in situazione per verificare competenze informali e non formali;
e) definire un profilo degli adulti in termini di competenze riconoscibili e crediti attribuibili.
Ciascun docente, per la propria disciplina, valuta le competenze dei corsisti attraverso prove standardizzate elaborate dalla Commissione e formula proposte al Consiglio di Classe ai fini del riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso.
Il Consiglio di Classe elabora una proposta di PFI con indicazione dei crediti riconosciuti alla Sezione Funzionale. La procedura deve essere verbalizzata in sede di Consiglio di Classe.
Nei percorsi di Alfabetizzazione e Primo livello il CdC è quello della Classe accoglienza. Nei percorsi di Secondo Livello il CdC è quello della classe richiesta dal corsista.
Le Sezioni Funzionali1
Le Sezioni Funzionali sono deputate a svolgere i seguenti compiti:
Verificano la correttezza della procedura di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso;
Controllano la coerenza dei PFI con le indicazioni delle Linee Guida;
Predispongono i prospetti contenenti gli elementi essenziali del patto: percentuali di ore di accoglienza, di FAD, di crediti riconosciuti.
L’intera procedura va verbalizzata in sede di riunione della Sezione Funzionale.
La Commissione Ristretta
La Commissione ristretta è composta da un docente in rappresentanza di ogni sezione funzionale, tale docente è incaricato dal Dirigente scolastico dell’Istituto di appartenenza a firmare i seguenti atti a nome di tutta la Sezione Funzionale:
1- Prospetti dei crediti formativi formali, informali e non formali riconosciuti agli iscritti del XXXX 0 xx Xxxxxx (Xxxx didattica)
2- Prospetti con i dati essenziali dei Patti Formativi Individuali di tutti gli iscritti agli Istituti della Rete didattica del CPIA 9 di Latina;
I membri della Commissione Ristretta sottoscrivono soltanto i Patti Formativi Individuali
dell’istituzione cui appartengono.
Art. 21 – Regolarità di frequenza
Ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo al terzo periodo didattico, per procedere alla valutazione finale (e intermedia) di ciascun adulto, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario del percorso di studio personalizzato definito nel Patto formativo individuale. Il monte ore del percorso di studio personalizzato è pari al monte ore complessivo del periodo didattico sottratta la quota oraria utilizzata per le attività di accoglienza e orientamento (pari a non più del 10% del monte ore medesimo) e quella derivante dal riconoscimento dei crediti.
Nell'ambito delle misure di sistema promosse in applicazione dell'art.ll, comma 10, del DPR 263/12, è stato indicato che la misura massima dei crediti riconoscibili ad esito della procedura di riconoscimento non può di norma essere superiore al 50% (salvo casi eccezionali di cui all’art.
14 del presente Regolamento) del monte ore complessivo del periodo didattico frequentato. Fermo restando la prescritta frequenza, le motivate deroghe in casi eccezionali sono deliberate dal Collegio dei Docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione all'esame di Stato.
1 La Commissione si articolata in Sezioni funzionali degli assetti organizzativi e didattici costituite da un docente per ogni asse formativo per ogni singola istituzione scolastica dell'Accordo,di cui all’art. 4, comma 1, lettera a) b) e c), del DPR 263/12, nonché alle eventuali esigenze territoriali. Ogni Istituto ha una o più sezioni funzionali.
Le sezioni funzionali di ciascun istituto sono convocate dal dirigente scolastico in cui sono incardinate.
Le sezioni funzionali sono in carica annualmente e sono rinnovate in occasione della prima seduta della Commissione all'inizio dell'anno scolastico successivo.
Art. 22 – Valutazione e certificazione
Ai sensi dell’art.6 del DPR 263/2012, la valutazione è definita sulla base del Patto formativo individuale di cui all'articolo 5, comma 1, lettera e), in modo da accertare le competenze degli adulti in relazione ai risultati di apprendimento attesi in esito a ciascun periodo didattico, con l'obiettivo di valorizzare le competenze comunque acquisite dalla persona in contesti formali, non formali e informali.
In riferimento alla valutazione periodica e finale si richiamano le disposizioni dettate dall'art. 4 del DPR 122 del 2009, che si intendono confermate anche per i percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello con le seguenti precisazioni. La valutazione, periodica e finale, è definita, ai sensi dell'art. 6, comma 1 del DPR 263/12, sulla base del Patto formativo individuale - elaborato dalla Commissione di cui all'articolo 5 comma 2 del DPR 263/12 - con cui viene formalizzato il percorso di studio personalizzato relativo al periodo didattico frequentato dall' adulto. La valutazione periodica si effettua secondo la suddivisione prevista dall'art. 74, comma 4 del D.L.vo 297/94, come deliberata dal Collegio Docenti ai sensi dell'art. 7, comma lett. c - del D.Lgs.297/94; la valutazione finale si effettua al termine del periodo didattico. Sono ammessi al periodo didattico successivo gli adulti iscritti e regolarmente frequentanti che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente, ivi comprese quelle per le quali è stato disposto, ad esito della procedura di riconoscimento dei crediti condotta dalla Commissione di cui all'art. 5, comma 2 del DPR 263/12, l'esonero dalla frequenza di tutte le unità di apprendimento ad esse riconducibili.
L'ammissione all'esame di Stato di cui al comma 3 è disposta dai docenti del gruppo di livello di cui all'articolo 7, comma 1, lettera a), previo accertamento dell'effettivo svolgimento da parte dell'adulto del percorso personalizzato definito sulla base del Patto formativo individuale di cui all'articolo 5, comma 1, lettera e), fermo restando che non possono essere ammessi agli esami gli adulti che non hanno frequentato, per documentati motivi, almeno il 70 % del percorso ivi previsto.
Art. 23 – Credito scolastico ai fini dell’Esame di Stato del II livello
Nei percorsi di Istruzione di II Livello il credito maturato nel Secondo periodo didattico si attribuisce moltiplicando per 2 il credito scolastico assegnato nello scrutinio finale sulla base della media dei voti assegnati, in misura comunque non superiore a 39 punti.
In ordine all'attribuzione del credito nel secondo periodo didattico, per gli studenti che hanno svolto la prima annualità dell’indirizzo frequentato nella scuola del mattino, nella media dei voti si tiene conto dei risultati ottenuti in entrambe le annualità.
Il credito maturato nel terzo periodo didattico è attribuito sulla base della media dei voti assegnati, in misura non superiore a 21 punti (Ordinanza concernente gli esami di Stato nel secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2019/2020. O. M. n. 10 del 16 maggio 2020).
Art. 24 – Misure di sistema
Anche al fine di favorire organici raccordi tra i percorsi di primo livello ed i percorsi di secondo livello la Commissione realizza le seguenti misure di sistema:
a) lettura e analisi dei bisogni formativi del territorio;
b) elaborazione del POF della rete territoriale di servizio;
c) costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro;
d) interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta;
e) accoglienza rivolta ai giovani e agli adulti che devono affrontare la scelta di un percorso scolastico di istruzione;
f) orientamento e ri-orientamento alla scelta formativa;
g) consulenza individuale e/o di gruppo;
h) placement degli stranieri giovani e adulti;
i) miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione degli adulti;
j) predisposizione di azioni di informazione e di documentazione delle attività.
Art. 25 – Revisione del Regolamento
Il presente Regolamento può essere modificato/integrato in tutte o alcune delle sue parti laddove se ne ravvisi la necessità.