NUOVO CENTRO POLIFUNZIONALE DELLA POLIZIA DI STATO
Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia
Affidamento del servizio di:
PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA - COMPRESI RILIEVI E INDAGINI E PROVE GEOLOGICO-TECNICHE- E MODELLAZIONE BIM (BUILDING INFORMATION MODELING) dell’INTERVENTO INERENTE LA REALIZZAZIONE DEL
NUOVO CENTRO POLIFUNZIONALE DELLA POLIZIA DI STATO
PRESSO L’EX CASERMA CAVARZERANI – VIA CIVIDALE – UDINE (UD) - UDB0318
15 - CAPITOLATO INFORMATIVO DEL PROCESSO BIM – SPECIFICHE TECNICHE
Incaricato delle attività di programmazione della spesa per investimenti e di predisposizione delle procedure di bando
ing. Xxxxxxx Xx Xxxxx
Responsabile Unico
del Procedimento
xxx. Xxxxxx Xxxxx
Xxx Xxxxxx,00 – 00000 Xxxxx – Tel. 0432/586411– Fax mail 00 00000000 e-mail: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxx.xx
pec: xxx_xxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx
0. PREMESSA
1. ACRONIMI E GLOSSARIO
2. RIFERIMENTI NORMATIVI
3. SCOPO DEL DOCUMENTO, OBIETTIVI GENERALI E PRIORITA’ STRATEGICHE
3.1 Obiettivi generali
3.2 Priorità strategiche
3.3 Livello di prevalenza contrattuale
4. SEZIONE TECNICA
4.1 Caratteristiche tecniche e prestazionali dell'infrastruttura hardware e software
4.2 Protocollo di scambio dei dati
4.3 Sistema di coordinate
4.4 Livello di sviluppo informativo per i modelli grafici e per gli oggetti
4.5 Competenze ed esperienze dell’Aggiudicatario
5. SEZIONE GESTIONALE
5.1 Obiettivi ed usi strategici del modello informativo
5.2 Ruoli e responsabilità ai fini informativi
5.3 Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale
5.4 Tutela e sicurezza del contenuto informativo
5.5 Coordinamento dei modelli
5.6 Modalità di condivisione dei dati, dei modelli, dei documenti e degli elaborati
5.7 Modalità di programmazione e gestione dei contenuti informativi di eventuali sub
– esecutori
5.7 Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli
0. PREMESSA
Il presente documento contiene i contenuti minimi per la produzione, gestione e trasmissione di dati, gestione e trasmissione di dati, informazioni e contenuti informativi e costituisce il documento propedeutico all’Offerta di Gestione Informativa che, in caso di aggiudicazione da parte del Concorrente, diverrà parte integrante e sostanziale del contratto di appalto.
1. ACRONIMI E GLOSSARIO
In questo documento vengono utilizzate abbreviazioni e definizioni in lingua italiana come descritto nella norma UNI 11337.
CI | Capitolato informativo |
OdGI | Offerta di Gestione Informativa |
ACDat | Ambiente di condivisione dei dati |
LOD | Scala di riferimento dei livelli di sviluppo |
2. RIFERIMENTI NORMATIVI
Il documento è redatto in accordo alle norme della serie UNI 11337 cui si può fare riferimento per ulteriori approfondimenti e definizioni.
3. SCOPO DEL DOCUMENTO, OBIETTIVI GENERALI E PRIORITA’ STRATEGICHE
Il presente documento denominato Capitolato Informativo [nel seguito brevemente CI], fornisce una descrizione generale minima in merito alle specifiche informative richieste dalla Stazione Appaltante [nel seguito brevemente S.A.], e finalizzate alla razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche, attraverso l’uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali modellazione per l’edilizia e modellazione delle infrastrutture (art. 23 co.13 D.Lgs. 50/2016).
Lo stesso CI costituisce l'atto propedeutico ed indispensabile per l’Offerta di Gestione Informativa [nel seguito brevemente OdGI], con il quale il Concorrente, in caso di aggiudicazione, rispondendo ad ogni specifica sezione del CI, descriverà una proposta, sviluppata per livelli successivi, al fine di garantire la rispondenza a quanto specificatamente richiesto dalla Stazione Appaltante al punto “3.4 Gestione Informativa (Building Information Modeling)” del Capitolato a base di gara, di cui il presente CI costituisce parte integrante e sostanziale. E’ facoltà dell’Aggiudicatario ampliare ed approfondire quanto proposto dalla S.A., fatto salvo il soddisfacimento dei requisiti minimi del CI.
L’OdGI proposta dall’Aggiudicatario, sarà concordata con la S.A. e, previa approvazione della stessa, diverrà parte integrante del contratto.
3.1 Obiettivi generali
L’Agenzia nell’ambito delle sue funzioni si prefigge il perseguimento dei seguenti obiettivi:
▪ qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell’opera;
▪ conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza;
▪ limitato consumo del suolo;
▪ rispetto dei vincoli idro-geologici, sismici e forestali nonché degli altri vincoli esistenti;
▪ risparmio ed efficientamento energetico, nonché la valutazione del ciclo di vita e
della manutenibilità delle opere;
▪ riduzione del rischio sismico;
▪ compatibilità con le preesistenze archeologiche;
▪ razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture;
▪ compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica dell'opera;
▪ accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche.
3.2 Priorità strategiche
L’Agenzia ritiene strategico per la realizzazione dei propri compiti istituzionali:
▪ il miglioramento del livello di conoscenza degli immobili;
▪ un maggiore coordinamento delle progettazioni multidisciplinari;
▪ l’ottimizzazione delle fasi di progettazione e di successiva esecuzione nel rispetto dei tempi contrattuali;
▪ il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori impiegati nel cantiere;
▪ la mitigazione del rischio delle varianti in corso d’opera;
▪ un maggiore controllo dei tempi di esecuzione dei lavori;
▪ l’acquisizione di informazioni attendibili ed utili per la gestione dell’opera nella successiva fase di esercizio;
▪ l’aggiornamento tempestivo di informazioni attendibili a supporto dei processi decisionali lungo tutto il ciclo di vita dell’opera.
3.3 Livello di prevalenza contrattuale
La produzione, il trasferimento e la condivisione dei contenuti del progetto avverrà attraverso supporti informativi digitali, in un Ambiente di Condivisione dei Dati [nel seguito brevemente ACDat], pur permanendo la prevalenza contrattuale della riproduzione su supporto cartaceo di tutti gli elaborati oggetto dell’incarico.
4. SEZIONE TECNICA
La sezione tecnica stabilisce i requisiti tecnici delle informazioni in termini di hardware, software, infrastrutture tecnologiche, protocollo di scambio dei dati, sistemi di coordinate, livelli di sviluppo e competenze richieste.
4.1 Caratteristiche tecniche e prestazionali dell'infrastruttura hardware e software
HARDWARE
L'Aggiudicatario dovrà dotare il proprio staff di un sistema hardware idoneo alla gestione digitale dei processi informativi.
SOFTWARE
L'Aggiudicatario dovrà utilizzare software basati su piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari, in grado di leggere, scrivere e gestire oltre al formato proprietario, anche i file in formato aperto, come meglio precisato di seguito.
4.2 Protocollo di scambio dei dati
Descrizione dell’elaborato | Formati richiesti | Note |
Relazioni, disciplinari, capitolati, ecc. | .odt; .pdf | |
Computi, elenco prezzi, ecc. | .pdf; .xml, formato proprietario | |
Rilievo fotografico | .jpg; .pdf | Rilievo fotografico accompagnato da planimetria di riferimento con coni ottici numerati in maniera univoca. |
Ulteriori documentazioni | ||
Planimetrie generali | .dxf; .pdf | |
Modello tridimensionale | .ifc; formato proprietario | Come da Capitolato Informativo del processo BIM |
Elaborati grafici 2D, quali planimetrie, piante di tutti i livelli, prospetti, sezioni, abachi elementi, piante degli impianti, piante delle carpenterie, particolari costruttivi, ecc., | .dxf; .pdf; formato proprietario | Elaborati 2D estrapolati dal Modello BIM e integrati con ulteriori dettagli (architettonici, impiantistici, tecnologici, quote, elementi dimensionali, ecc.) nonché da informazioni alfanumeriche (identificazione ambienti, destinazioni d’uso, stratigrafie, ecc.) |
Tutti i formati/protocolli di scambio si intendono riferiti allo standard più evoluto disponibile sul mercato all’atto dell’affidamento.
Per supportare l’accesso e l’uso agevole dell'informazione è necessario che i modelli, messi in condivisione tra le parti, non superino i 150 Mb.
4.3 Sistema di coordinate
La Rete GNSS della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia “A. Marussi” è inquadrata nel sistema geodetico nazionale denominato RDN ETRS89-ETRF2000 dal giorno 24.02.2017.
Stazione
Latitudine
Longitudine
Quota elliss
AMPE 46° 24' 52,9506" 12° 47' 56,5188" 616,463
BARC 46° 11' 35,1479" 12° 33' 49,0169" 528,4487
BEVA 45° 40' 18,8025" 13° 04' 9,9151" 50,086
CERV 45° 49' 40,4749" 13° 20' 20,8490" 59,6648
GORI 45° 56' 35,8794" 13° 37' 25,7189" 153,4128
XXXX 46° 24' 24,2416" 13° 11' 53,7162" 377,9565
PORD 45° 57' 24,3817" 12° 39' 40,3227" 81,7497
TARV 46° 30' 8,6940" 13° 35' 33,4765" 761,1452
TRSE 45° 39' 36,9116" 13° 47' 9,9297" 156,3031
UDIN 46° 03' 17,3004" 13° 13' 38,7650" 180,5686
In ogni caso, dovrà essere garantito in riferimento con il rilievo, anche in modalità BIM, dell’intero compendio, già commissionato dalla S.A. con separata procedura e le cui risultanze saranno rese disponibili all’Aggiudicatario all’atto dell’affidamento.
Al fine di ottenere dei modelli con un sistema di coordinate coerente, gli stessi devono essere programmati con i medesimi settaggi e condividere lo stesso Punto di Origine. La localizzazione degli edifici e/o del sito, sul modello architettonico, devono essere fissati alla corretta longitudine e latitudine o altro punto di riferimento definito.
II Nord effettivo della localizzazione del sito, sul modello architettonico, deve essere impostato correttamente.
Tutti i modelli prodotti devono utilizzare un sistema “coordinate condivise” o sistemi analoghi.
4.4 Livello di sviluppo informativo per i modelli grafici e per gli oggetti
II livello di sviluppo (LOD) degli oggetti che compongono i modelli grafici, definisce la quantità e la qualità del loro contenuto informativo. Il livello di sviluppo di un oggetto va considerato come risultante della sommatoria di tutte le informazioni di tipo geometrico e non-geometrico (normativo, economico ecc.) che possono essere rappresentate in forma grafica 2D e 3D ed in forma alfanumerica (4D tempo, 5D costi, 6D sostenibilità, 7D gestione ecc.).
La scala di riferimento dei livelli di sviluppo degli elementi, come output del modello BIM, è quella della norma UNI 11337-4 ed eventuali successivi aggiornamenti. Tale scala va considerata come riferimento e, pertanto, l’Aggiudicatario, nella consapevolezza della specificità dell'intervento, inteso nella sua globalità, potrà proporre contenuti informativi aggiuntivi e specifici del progetto.
Il livello di sviluppo informativo richiesto con il presente CI per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità connesse al livello di progettazione in oggetto, di Fattibilità Tecnica ed Economica (art. 23 co. 5 D.Lgs. 50/2016) è almeno LOD B.
Il Concorrente specificherà nell’OdGI ogni elemento utile a descrivere come intenda soddisfare il predetto requisito minimo.
E’ facoltà del Concorrente proporre, in sede di gara, un LOD superiore. In tal caso l’OdGI dovrà essere riferita a tale LOD, che sarà ritenuto vincolante in sede contrattuale.
4.5 Competenze ed esperienze dell’Aggiudicatario
L’Aggiudicatario è responsabile del soddisfacimento dei requisiti di formazione specifica, in ambito di gestione informativa BIM, all'interno della propria organizzazione ed è tenuto a intraprendere una formazione sufficiente per soddisfare in modo efficace i requisiti del progetto.
I livelli di esperienza, conoscenza e competenza dell'Aggiudicatario devono essere idonei a soddisfare i requisiti minimi necessari per attuare una gestione digitale dei processi informativi del progetto.
5. SEZIONE GESTIONALE
5.1 Obiettivi ed usi strategici del modello informativo
La S.A. ha individuato i seguenti obiettivi ed usi del/i modello/i inerenti la fase di
progettazione di fattibilità tecnica ed economica:
5.2 Ruoli e responsabilità ai fini informativi
L'Appaltatore è tenuto a svolgere l'attività di gestione informativa da attuare con i soggetti in possesso delle necessarie esperienze e competenze, anche in relazione a responsabilità e ruoli connessi al procedimento.
5.3 Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale
L’organizzazione dei modelli e degli elaborati del progetto di fattibilità tecnico economica, dovranno essere identificabili almeno per disciplina e tipologia.
I modelli e gli oggetti, costituenti l’immobile, saranno parametrizzati secondo classi di unità tecnologiche e classi di elementi tecnici.
Ulteriori informazioni/dettagli saranno identificati univocamente secondo le indicazioni contenute nell’OdGI.
5.4 Tutela e sicurezza del contenuto informativo
Tutte le informazioni di progetto dovranno essere trattate con riserbo e sicurezza e non possono essere rese pubbliche senza uno specifico consenso della S.A.. Tutta la catena di fornitura dovrà adottare tali politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo.
Tutte le informazioni saranno conservate e scambiate in un ambiente di condivisione dei dati (ACDat). Le eventuali modifiche alla denominazione o alla struttura dell’area di lavoro dell’ambiente condiviso di dati, devono essere esplicitamente concordate con la S.A..
5.5 Coordinamento dei modelli
L’Appaltatore è tenuto ad effettuare, nelle diverse fasi della progettazione, una periodica attività di coordinamento dei modelli e delle elaborazioni, dandone evidenza documentale alla S.A..
5.6 Modalità di condivisione dei dati, dei modelli, dei documenti e degli elaborati
Ai fini della gestione digitalizzata delle informazioni del progetto, deve essere definito un ACDat accessibile, tracciabile, trasparente, riservato e sicuro, in cui tutti i soggetti accreditati possano condividere le informazioni
prodotte, secondo prestabilite regole.
Sarà onere dell’Appaltatore predisporre un ambiente di condivisione dei dati, con le caratteristiche sopra riportate. Questi sarà anche responsabile della conservazione e mantenimento della copia di tutte le informazioni di progetto in una risorsa sicura e stabile, all’interno della propria organizzazione e che renderà disponibile all’evenienza e comunque entro tre giorni lavorativi dalla richiesta da parte della S.A..
La S.A. dovrà avere accesso ai file nei formati specificati nel precedente punto “protocollo di scambio dei dati” e ad ogni altro documento o elaborato presente nell’ambiente di condivisione dei dati.
L’ambiente di condivisione dei dati (per il presente progetto), la denominazione dei file, i criteri di accesso e la struttura di localizzazione, saranno concordati con la S.A..
5.7 Modalità di programmazione e gestione dei contenuti informativi di eventuali sub
– esecutori
Quanto descritto nel presente CI, dovrà essere rispettato anche da eventuali sub- esecutori, riservandosi - la S.A. - la facoltà di verifica.
Ai fini dei protocolli di sicurezza, di accesso e di tracciabilità sul sistema informatico, la S.A. consegnerà all’Appaltatore, l’anagrafica dei soggetti titolati ed autorizzati all’accesso al sistema informatico. Tale anagrafica sarà consegnata al momento della stipula contrattuale. L’appaltatore dovrà consentire l’accesso simultaneo di almeno 4 operatori della S.A. oltre che dell’organo di verifica progettuale previsto dall’art. 24 del D.Lgs. 50/2016.
5.8 Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli
Tutti i file consegnati ed archiviati saranno contenuti in una specifica directory dell’ACDat, garantendone l’accessibilità alla S.A. almeno sino al Collaudo e alla Consegna finale, momento in cui l’Appaltatore è tenuto a consegnarne al S.A. una copia su supporto digitale.