POLICY SULLA TUTELA DI BAMBINE, BAMBINI E ADOLESCENTI E CODICE DI CONDOTTA
POLICY SULLA TUTELA DI BAMBINE, BAMBINI E ADOLESCENTI E CODICE DI CONDOTTA
PROCEDURA GENERALE PER LA SEGNALAZIONE E GESTIONE DI UN SOSPETTO MALTRATTAMENTO,
ABUSO O SFRUTTAMENTO DI BAMBINE, BAMBINI
O ADOLESCENTI
IL SISTEMA DI CONDOTTA IDEATO DA SAVE THE CHILDREN PER AIUTARE A PROTEGGERE I MINORI DA CHIUNQUE,ANCHE
DA CHI LI PROTEGGE
Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente che lavora per migliorare concretamente la vita dei bambini in Italia e nel mondo.
La nostra visione è un mondo in cui ad ogni bambino sia garantito il diritto alla sopravvivenza, alla protezione, allo sviluppo e alla partecipazione.
La nostra missione è promuovere miglioramenti significativi nel modo in cui il mondo si rivolge ai bambini e ottenere cambiamenti immediati e duraturi nelle loro vite.
Ultima revisione: maggio 2013
Save the Children Italia Onlus
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PROCEDURA GENERALE PER LA SEGNALAZIONE E GESTIONE DI UN SOSPETTO
MALTRATTAMENTO,ABUSO O SFRUTTAMENTO DI BAMBINE, BAMBINI O ADOLESCENTI
Indice
1. Introduzione Pag. 2
2. Definizioni e ambiti di applicazione Pag. 2
3. Principi Guida Pag. 4
4. Sensibilizzazione in merito alla presente Pag. 5 Procedura Generale e sua diffusione
5. Collaborazione con i Partner Pag. 5
6. Procedura Generale Pag. 6
Caso 1 Pag. 6
Flow Chart – Caso 1 Pag. 8
Caso 2 Pag. 9
Flow Chart- Caso 2 Pag. 11
Caso 3 Pag.12
Flow Chart- Caso 3 Pag. 15
Caso 4 Pag. 16
Flow Chart- Caso 4 Pag. 18
Caso 5 Pag. 19
Flow Chart- Caso 5 Pag. 22
7. Allegati Pag. 23
Allegato 1. Dichiarazione di presa visione e accettazione Pag. 25
Allegato 2. Principali contatti/riferimenti Pag. 27
Allegato 3. Modulo di Segnalazione Pag. 28
Allegato 4. Autocertificazione Pag. 29
Introduzione
Il maltrattamento, l‘abuso e lo sfruttamento di minori avviene in tutti i paesi e le società del mondo e si configura come una violazione dei loro diritti fondamentali. La violenza sui minori non è mai accettabile e un impegno complessivo a favore dei loro diritti significa, per Save the Children, innanzitutto un impegno per salvaguardare tutti i minori con i quali entra in contatto diretto.
La finalità della presente procedura (di seguito “la Procedura Generale”) è garantire che la segnalazione e gestione di ogni preoccupazione, sospetto o certezza di mancato rispetto del Codice di Condotta, di maltrattamento, abuso o sfruttamento di minori da parte di personale o volontari di Save the Children o di un suo Partner avvenga nel più breve tempo possibile, secondo le migliori prassi di efficacia e nel rispetto di tutti i principi contenuti nella Policy sulla Tutela di bambine, bambini e adolescenti (di cui è parte integrante).
La Procedura Generale contempla altresì i casi in cui siano persone esterne all’organizzazione ad essere sospettati o accusati.
Questa Procedura Generale è obbligatoria per il personale di Save the Children, i suoi volontari e per il personale di organizzazioni Partner. Qualunque segnalazione di maltrattamento, abuso o sfruttamento, tra cui quelle di natura sessuale, sarà gestita secondo queste indicazioni, in linea con le misure disciplinari di Save the Children e con la legislazione vigente. Resta fermo il diritto di ciascun membro dello staff e rappresentante di Save the Children Italia o personale di organizzazioni Partner di sporgere immediata denuncia a titolo personale laddove si trovi in presenza di un evento da lui/lei giudicato un reato1.
2.
Definizioni e ambiti di applicazione
La Procedura Generale si applica:
• ai membri del Consiglio Direttivo e del Collegio Sindacale, ai Soci dell’Assemblea e ai volontari (di seguito “i rappresentanti”);
• al personale di Save the Children Italia assunto con contratto di qualsivoglia natura (di seguito “il personale di Save the Children”);
• al personale e ai rappresentanti di organizzazioni Partner e a qualunque altro individuo, gruppo o organizzazione che abbia relazioni di carattere formale/contrattuale con Save the Children e che implichino contatti diretti con bambini, bambine o adolescenti (di seguito “il personale di organizzazioni Partner”);
• a donatori, giornalisti, testimonial, e a tutti coloro che entrano in diretto contatto con i progetti ed i servizi di Save the Children per il tempo del contato diretto stesso
(di seguito“i visistatori”).
1 Dovrà comunque darne immediata comunicazione al proprio diretto Responsabile e al Focal Point Nazionale di Save the Children.
Di seguito le principali definizioni:
• Bambino: con questo termine (child) ci si riferisce sia al bambino che all’adolescente, quindi la Procedura Generale riguarda la tutela di tutti i minori, fino al compimento dei 18 anni.
• Abuso su minore: qualunque atto, che nuoccia fisicamente o psicologicamente un minore, che procuri direttamente o indirettamente un danno o precluda le prospettive di un salutare e sicuro sviluppo verso l’età adulta2.
Le principali categorie di abuso sono definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come violenza fisica, violenza emotiva, negligenza e trattamento negligente, abuso e sfruttamento sessuale3.
• Sfruttamento Sessuale di un minore: qualunque atto che approfitti di una condizione di vulnerabilità, di un differenziale di potere o di fiducia nei confronti di un minore per
scopi sessuali, che includa - anche se non in via esclusiva - il ricavo di profitti economici, sociali o politici.
Di seguito alcune situazioni tipo che devono sicuramente essere segnalate (anche se questa lista non è esaustiva):
- Un bambino rivela un abuso o porta degli elementi che fanno sospettare che lui/lei o altri minori stano vivendo una situazione di abuso o sfruttamento.
- Un membro di Save the Children Italia o un suo volontario o personale Partner è a conoscenza o sospetta che un minore sia stato abusato/sfruttato o sia a rischio di essere abusato/sfruttato.
- Un familiare o un membro della comunità riferisce al personale di Save the Children Italia o ad un suo volontario o a personale Partner che è stato fatto del male a un minore o che c’è il rischio che questo accada.
- Un membro del personale di Save the Children Italia o un suo volontario o del personale Partner non rispetta il Codice di Condotta.
- Un membro del personale di Save the Children Italia o un suo volontario o del personale Partner abusa un minore con cui è venuto/a in contatto tramite il lavoro che svolge per Save the Children Italia.
- Un membro del personale di Save the Children Italia, un suo volontario o del personale Partner abusa di un minore fuori dal contesto lavorativo: un membro della propria famiglia, un minore con cui è in contatto, o diviene cliente di minori che si prostituiscono.
- Un minore con cui Save the Children Italia o un suo Partner è in contatto abusa di un altro minore.
2 I minori possono essere abusati da persone a loro note o, più raramente, da sconosciuti; in famiglia o in un contesto istituzionale o comunitario, ovvero nel corso di procedure che provocano un danno reale o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo o alla dignità del bambino.
3 La Legge n. 172 del 1.10.2012 (che ha ratificato in Italia la Convenzione di Lanzarote) ha definito e inteso ricomprendere nell’ abuso e sfruttamento sessuale: tutti gli atti riguardanti attività sessuale con minorenni (con
riferimento alle soglie d'età previste dall’ art. 609 codice penale), lo sfruttamento della prostituzione, la pornografia minorile, la corruzione di minorenne, l’adescamento di minori in internet. Ricordiamo in particolare che, secondo art. 609- bis del codice penale, sono puniti gli autori di atti sessuali con i minori di 14 anni; l’età sale a 16 anni quando il colpevole è l’ascendente, il genitore, anche adottivo, o il convivente del genitore, il tutore o altra persona alla quale, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato o che abbia, con
quest’ultimo, una relazione di convivenza. Al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 609-bis, l'ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, o il tutore che, con l'abuso dei poteri connessi alla sua posizione, compie atti sessuali con persona minore che ha compiuto gli anni sedici, è punito con la reclusione da tre a sei anni. Non è punibile invece il minorenne che compie atti sessuali con un minore che ha compiuto i 13 anni, se la differenza di età tra i soggetti non è maggiore di tre anni.
Principi guida
Al fine di tutelare al meglio i bambini, le bambine e gli adolescenti, Save the Children applica la Procedura Generale rispettando i seguenti principi guida:
3.1 Sicurezza e benessere del minore
La sicurezza ed il benessere del minore sono prioritari. Nessun minore deve essere messo a rischio dall’azione che si decide di intraprendere. Il superiore interesse
del minore sarà perseguito in modo coerente durante tutto il processo di segnalazione, di analisi e di gestione del caso.
3.2 Professionalità e confidenzialità lungo tutto il processo
Tutte le segnalazioni sono trattate in modo professionale, confidenziale e veloce. Save the Children Italia si impegna a trattare con la massima serietà ogni preoccupazione e segnalazione (incluse quelle che dovessero pervenire in modo anonimo) e assicurerà a tutte le parti coinvolte un trattamento appropriato.
I minori vittime di abusi, i testimoni e quelli contro cui sono mosse le accuse, hanno il diritto alla confidenzialità. Confidenzialità, in questo caso, significa che le segnalazioni interne all’organizzazione andranno fatte solo alle persone dell’organizzazione indicate nella presente Procedura Generale. Ovvero in base al solo “bisogno di sapere” e secondo la regola generale di seguire una”catena di comando” che sia la più corta possibile, in modo da ridurre al minimo la potenziale fuoriuscita di informazioni e conseguente violazione della riservatezza. Confidenzialità e riservatezza andranno assicurate in ogni fase, dalla segnalazione, alla registrazione dei dati in modo sicuro, all’applicazione di eventuali misure disciplinari a carico del personale.
3.3 Rispetto di tutte la parti coinvolte
Ogni membro del personale che dovesse intenzionalmente segnalare in modo malizioso o non veritiero un maltrattamento o abuso potrà incorrere in misure disciplinari.
Tutti gli interessati, tra i quali la persona accusata del fatto, devono essere trattati per l’intera durata del processo con rispetto, dignità e sensibilità. La persona sospettata o accusata deve essere informata appena possibile dell’apertura di una procedura interna a suo carico e tenuta sempre aggiornata, a meno che non si ricevano indicazioni diverse dalle Forze dell’Ordine, dall’Autorità Giudiziaria o si valuti che non sia nel superiore interesse del minore farlo.
3.4 Diffusione e messa a conoscenza delle procedure di segnalazione
I bambini, le bambine e gli adolescenti così come i membri delle comunità per i quali Save the Children lavora saranno messi a conoscenza, nelle modalità più appropriate, delle procedure per segnalare qualsiasi preoccupazione o sospetto di abuso e sfruttamento, in particolare sessuale, sia che riguardi personale di Save the Children, i suoi volontari o personale Partner, che altri.
3.5 Utilizzo delle buone prassi nella ricezione di una notizia di sospetto abuso e nella sua segnalazione
Ascoltare e raccogliere una testimonianza, in particolar modo da parte di un minore, è un processo delicato che richiede attenzione, rispetto di alcune regole fondamentali,
professionalità e formazione specifica. Save the Children Italia garantisce allo staff un training di base e la possibilità di ricevere nell’immediatezza supporto specifico dal Focal Point Nazionale o da persona da questi indicata. Parte cruciale del processo di segnalazione è la registrazione e comunicazione del sospetto abuso su un minore: riportare le informazioni essenziali, in modo preciso e immediato, permette di attivare un’analisi efficace e rapida.
Il Modulo di Segnalazione (Allegato 3) è progettato per guidare il processo di raccolta di informazioni e deve essere utilizzato internamente per registrare e riferire qualsiasi tipo di accusa, denuncia o dubbio circa possibili abusi su minori.
3.6 Accesso alle Autorità Competenti
In ogni caso in cui ci sia un sospetto di reato, il minore vittima ha diritto a veder realizzate indagini di polizia o azioni penali. Il coinvolgimento delle autorità competenti va sempre considerato.
4.
Sensibilizzazione in merito
alla presente Procedura Generale e sua diffusione
La presente Procedura Generale, insieme alla Policy e al Codice di Condotta, nonché alla legislazione nazionale in materia di abuso, è resa disponibile oltre che al personale di Save the Children, ai suoi volontari e al personale dei Partner, anche a tutti i soggetti di riferimento (istituzioni, familiari o tutori dei minori, rappresentanti delle Comunità, etc.), in modo da rendere chiaro l’approccio di Save the Children a questo tipo di problematiche.
Il personale di Save the Children Italia, i suoi volontari e il personale dei Partner devono sottoscrivere la Dichiarazione di accettazione della Policy sulla Tutela di Bambine/i e Adolescenti e della Procedura Generale (Allegato 1) e ricevere tutti i documenti relativi alla loro implementazione.
Il personale di Save the Children, i suoi volontari e il personale dei Partner devono ricevere formazione continua circa la Policy e la relativa Procedura Generale, attraverso diffusione di materiali, incontri e workshop.
5.
Collaborazione con i Partner
Nel caso in cui Save the Children collabori con agenzie o organizzazioni Partner, deve essere definito un accordo scritto nel quale il Partner si impegna a seguire la Policy e la Procedura generale adattando ad esse le proprie procedure interne. Nel caso il partner abbia una propria Policy di Tutela questa deve essere validata da Save the Children Italia e si devono concordare comuni procedure di segnalazione degli eventuali abusi.
Save the Children Italia e il Partner si riserveranno comunque il diritto di sottoporre la segnalazione autonomamente alle autorità competenti in caso di disaccordo sulle azioni da intraprendere.
Lo scopo dell’accordo scritto è quello di garantire chiarezza sulla responsabilità in caso di intervento in modo che:
• l‘azione venga intrapresa nel rispetto dei minori a rischio;
• non avvenga duplicazione del lavoro;
• il minore non sia soggetto ad inutili domande.
Procedura generale
Nel presente paragrafo viene presentata la Procedura Generale dettagliata su cinque casi distinti.
NEI CASI 1 E 3 IL PERSONALE ÈTENUTO A COMPILARE IL MODULO DEI “PRINCIPALI CONTATTI/RIFERIMENTI” (ALLEGATO 2)
CASO 1 | SOSPETTO ABUSANTE | SEGNALANTE |
Personale o rappresentante di Save the Children, visitatore | Personale o rappresentante di Save the Children, visitatore | |
Ia FASE |
Il sospetto o la certezza dell’abuso va riportata il prima possibile (via telefono, di persona o per iscritto) al proprio diretto responsabile (entro la stessa giornata lavorativa, e comunque non oltre le 24 ore), in via riservata. Si utilizza in via preferenziale il Modulo di Segnalazione (allegato 3), che in ogni caso va compilato, semmai in un secondo momento.
Se il sospetto abusante è il diretto responsabile, allora si deve discutere e riportare la questione al responsabile di livello più alto.
Se per motivi di causa maggiore questi non fossero raggiungibili nei tempi indicati, ci si può riferire direttamente ad un’altra delle persone indicate in “Principali Contatti/Riferimenti” (Allegato 2).
IIa FASE
Il responsabile a cui si è riportato la segnalazione informerà il Focal Point Nazionale per la Tutela dei Minori (immediatamente ovvero entro la stessa giornata lavorativa, e comunque non oltre le 24 ore), in via riservata.
IIIa FASE
Il Focal Point Nazionale, nell’immediatezza e mai oltre le 24 ore, analizzerà le informazioni pervenute e discuterà con il responsabile che ha inoltrato la segnalazione su come procedere nel rispetto della Policy di Tutela dei minori. Metterà contestualmente a conoscenza il Capo Divisione Risorse e Sviluppo Organizzativo della segnalazione ricevuta e formerà insieme a questi ed al responsabile che ha ricevuto la segnalazione un case management team (sotto la responsabilità del Capo Divisione Risorse e Sviluppo Organizzativo).
Il case management team, stabilendo il grado di urgenza1 e l’opportuntà potrà decidere di:
1. agire sulla base delle informazioni già ricevute, circostanziate e analizzate;
2. pianificare una indagine conoscitiva interna, sotto il coordinamento del Focal Point Nazionale, al solo fine di circostanziare o acquisire gli elementi necessari a poter prendere qualsiasi decisione successiva in modo motivato e adeguato per ogni soggetto coinvolto.
3. discutere e concordare con il responsabile diretto della persona oggetto della segnalazione eventuali misure di mitigazione del rischio a carico dei minori raggiunti dalla stessa persona.
1 Grado 3: pericolo imminente e certo per il minore e franca configurazione di reato: convocazione riunione immediata e decisione con attribuzione di ruoli e compiti entro le 24 h o prima; Grado 2: situazione urgente ma non di pericolo immediato per il minore: convocazione riunione entro le 48 h; Grado 1: segnalazione di preoccupazione diffusa: convocazione entro 72 h.
IVa FASE
Il case management team, in base alle informazioni di cui è in possesso e a seconda della gravità del caso, potrà:
a. decidere di mitigare e placare le preoccupazioni, quando ad esempio ad un primo riscontro oggettivo non siano stati confermati dei dati sostanziali;
b. decidere per l’avvio di una misura disciplinare a carico della persona oggetto della segnalazione. Tale decisione verrà preventivamente comunicata al responsabile di Unità e il Capo Divisione della persona indicata. Il Capo Divisione Risorse e Sviluppo Organizzativo avrà cura di ricevere l’approvazione del Direttore Generale prima dell’esecuzione della misura disciplinare di cui sopra.
c. valutare una segnalazione del caso all’ Autorità Giudiziaria, alle Forze dell’Ordine e ai Servizi Sociali (in ordine alla protezione dei minori coinvolti). In tal caso convocherà una Unità di Crisi, composta da Direzione, Capo Divisione interessata, Capo Divisione Risorse e Sviluppo Organizzativo, Focal Point Nazionale. L’Unità di Crisi potrà avvalersi del parere di uno o più consulenti esterni tecnici, precedentemente individuati da Save the Children.
L’ Unità di Crisi è sotto responsabilità della Direzione e ha il compito di:
- garantire primariamente la sicurezza dei minori, quindi di tutte le persone coinvolte, stabilendo misure specifiche ed un piano di azione;
- valutare e definire le modalità di informazione e coinvolgimento dei genitori o dei tutori del minore;
- stilare la denuncia-querela o segnalazione, verificarla (anche con ausilio di consulenti esterni) e farla pervenire secondo le migliori prassi eventualmente accordate con l’Ente in indirizzo;
- decidere in che misura limitare i contatti della persona sospettata con i minori sino a chiusura del caso, tenendo anche conto di eventuali indicazioni delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria, e trovare le modalità più opportune per farlo in ordine alla protezione di questi ultimi;
- definire un piano di azione interno per monitorare l’andamento della segnalazione (comprensivo di una suddivisione di ruoli e compiti e tempistica) e portarla a chiusura;
- informare in via riservata, secondo il principio di condividere le sole informazioni essenziali allo scopo, il Capo Divisione Comunicazione al fine di definire una eventuale strategia comunicativa necessaria;
- informare il membro del Consiglio Direttivo referente per la Policy della
decisione di formalizzare la segnalazione o denuncia a carico di membri del personale o rappresentanti di Save the Children.
Va FASE
Tutta la documentazione sarà, lungo il processo descritto, conservata in luogo sicuro dal Focal Point Nazionale e condivisa in via confidenziale solo con le persone coinvolte in ruoli attivi.
VIa FASE
Sarà garantito adeguato feedback e supporto alle persone coinvolte sino a completa chiusura della gestione attiva del caso.
VIIa FASE
Registrazione centrale e informativa generale anonima sulle segnalazioni ricevute ai Capi Divisione e al membro referente del Consiglio Direttivo (semestrale).
FLOW CHART - CASO 1
Sospetto abusante: personale o rappresentante di Save the Children, visitatore
Chi segnala: personale o rappresentante di Save the Children, visitatore
COSA SEGNALARE
Una preoccupazione, un sospetto o una certezza
di maltrattamento o abuso a carico di minori o il mancato rispetto del Codice di Condotta
QUANDO SEGNALARE
Il prima possibile (via telefono, di persona o per iscritto in via riservata tramite Modulo di Segnalazione), comunque
non oltre le 24 ore
A CHI SEGNALARE
Al proprio diretto responsabile, al responsabile di livello più alto se il proprio responsabile è il sospetto abusante
COSA SUCCEDE?
Il responsabile informerà il Focal Point Nazionale. Questi, insieme al Capo Divisione Risorse e Sviluppo Organizzativo formeranno un case management team che agirà sulla base delle informazioni già in possesso o deciderà di pianificare un’indagine conoscitiva interna
ESITI POSSIBILI
Mitigazione delle preoccupazioni
Avvio di una misura disciplinare, previa autorizzazione della Direzione e informativa
a Capo Unità/Divisione coinvolta
Segnalazione del caso alle Autorità
Giudiziarie, Forze dell’Ordine e Servizi Sociali, previa convocazione di Unità di Crisi.
I bisogni di sicurezza della vittima e del sospettato soddisfatti
Follow up del caso. Feedback da dare se possibile alle persone coinvolte, rispettando confidenzialità e privacy. Debriefing e supporto offerti
CASO 2 SOSPETTO ABUSANTE SEGNALANTE
Persona adulta esterna Personale o rappresentante
a Save the Children di Save the Children, visitatore
PREMESSA
È obbligatorio segnalare centralmente, ogni situazione potenzialmente riconducibile ad un reato e ogni situazione di grave pregiudizio di cui un minore sia presunta vittima e di cui lo staff di Save the Children venga a conoscenza durante il proprio lavoro.
Ia FASE
Il sospetto o certezza dell’abuso va riportata il prima possibile (via telefono, di persona o per iscritto) al proprio diretto responsabile (entro la stessa giornata lavorativa, e comunque non oltre le 24 ore), in via riservata. Si utilizzerà in via preferenziale il Modulo di Segnalazione (Allegato 3), che in ogni caso va compilato, semmai in un secondo momento.
Se il diretto responsabile non fosse raggiungibile nei tempi indicati,
si riferirà direttamente ad un’altra delle persone indicate in “Principali Contatti/Riferimenti” (Allegato 2).
IIa FASE
Il responsabile che riceve la segnalazione ne fa una prima analisi e la inoltra (via mail o fax) con priorità immediata (e mai oltre le 24 ore) al Focal Point Nazionale e al proprio capo Unità/Dipartimento e/o al Capo Divisione, dandone una prima valutazione del grado di urgenza.
IIIa FASE
Il Capo Divisione convoca entro i tempi dettati dal grado di urgenza una riunione con il Focal Point Nazionale e il responsabile che ha inoltrato la segnalazione. Insieme formano il case management team.
IVa FASE
Il case management team fa una prima analisi delle informazioni ricevute. Può decidere di convocare altre figure interne all’organizzazione ritenute utili per una migliore analisi e gestione del caso (in primis personale dell’Unità Policy and Law, dell’Unità Protezione quindi altra expertise interna). Può inoltre decidere già in questa fase di acquisire parere o attivare consulenti tematici esterni, sia istituzionali che del privato sociale, con cui l’organizzazione ha precedentemente stretto accordi quadro di collaborazione.
Una volta definite le persone utili alla migliore analisi e gestione del caso, questi formano tutti insieme un Team di Risposta rapida al sospetto abuso (di seguito Team di Risposta).
IVa FASE
Mandato del Team di Risposta:
Fare un’ipotesi della configurazione del fatto; valutare la gravità dell’accaduto e confermare il grado di urgenza; decidere se e quali azioni aggiuntive sono necessarie al fine di chiarire meglio l’accaduto, stabilendo chi e come le dovrà fare; garantire la sicurezza del minore, individuando ogni azione necessaria; vagliare le possibilità legali su come procedere; prendere una decisione finale di merito; stabilire un piano di azione, con tempistica, ruoli e responsabilità per portare a chiusura il caso.
La responsabilità del Team di Risposta è del Capo Divisione coinvolto.
Il coordinamento del piano di azione e la supervisione del rispetto del piano spetta al Focal Point Nazionale.
Il Team di Risposta, stabilendo il grado di urgenza e l’opportuna tempistica, potrebbe decidere di:
1. Agire sulla base delle informazioni già ricevute, circostanziate e analizzate;
2. Pianificare una indagine conoscitiva esterna, sotto il coordinamento del Focal Point Nazionale, al solo fine di circostanziare o acquisire gli elementi necessari a poter prendere qualsiasi decisione successiva in modo opportunamente motivato e adeguato per ogni soggetto coinvolto.
3. Discutere e concordare eventuali misure di mitigazione del rischio a carico dei minori raggiunti oggetto della segnalazione.
VIa FASE
Il Team di Risposta, in base alle informazioni di cui è in possesso e a seconda della gravità del caso, potrebbe:
a) decidere di mitigare e placare le preoccupazioni, quando ad un primo riscontro oggettivo non sono stati confermati dei dati sostanziali;
b) valutare una segnalazione del caso all’ Autorità Giudiziaria, alle Forze dell’Ordine e ai Servizi Sociali (in ordine alla protezione dei minori coinvolti). Dovrà in questo caso essere preliminarmente acquisito parere della Direzione. Verrà informato in via riservata, secondo il principio di condividere le sole informazioni essenziali allo scopo, il Capo Divisione Comunicazione al fine di definire una eventuale strategia comunicativa necessaria.
IL Team di Risposta può avvalersi, in ogni fase del processo di analisi, del parere di uno o più consulenti tematici esterni, sia istituzionali che del privato sociale, con cui Save the Children ha precedentemente stretto accordi quadro di collaborazione.
VIIa FASE
Tutta la documentazione è conservata, lungo il processo descritto, in luogo sicuro dal Focal Point Nazionale e condivisa in via confidenziale solo con le persone coinvolte in ruoli attivi.
VIIIa FASE
Sarà garantito adeguato feedback e supporto alle persone coinvolte sino a completa chiusura della gestione attiva del caso.
IXa FASE
Registrazione centrale e informativa generale anonima sulle segnalazioni ricevute ai Capi Divisione e al membro referente del Consiglio Direttivo (semestrale).
FLOW CHART - CASO 2
Sospetto abusante: persona adulta esterna a Save the Children
Chi segnala: personale o rappresentante di Save the Children, visitatore
COSA SEGNALARE CENTRALMENTE
Una preoccupazione, un sospetto o una certezza di maltrattamento, negligenza grave o abuso a carico
di minori, la cui segnalazione e risposta non sia già prevista dal singolo progetto
QUANDO SEGNALARE
Il prima possibile (via telefono, di persona o per iscritto in via riservata tramite Modulo di Segnalazione), comunque non oltre le 24 ore
A CHI SEGNALARE
Al proprio diretto responsabile
COSA SUCCEDE?
Il responsabile informerà il Focal Point Nazionale e il proprio Capo Unità e/o Capo Divisione. Questi (case management team), sotto responsabilità del Capo Divisione, decideranno di convocare un Team di Risposta, che analizzerà e deciderà anche su eventuale pianificazione indagine conoscitiva esterna
ESITI POSSIBILI
Mitigazione delle preoccupazioni (ad es. se non confermati dei dati sostanziali)
Segnalazione del caso ai soli servizi sociali o territoriali
Segnalazione del caso alle Autorità Giudiziarie,
Forze dell’Ordine e Servizi Sociali, previa informativa alla Direzione.
I bisogni di sicurezza della vittima e
del sospettato soddisfatti
Follow up del caso. Feedback da dare se possibile alle persone coinvolte, rispettando confidenzialità e privacy. Debriefing e supporto offerti
CASO 3 SOSPETTO ABUSANTE SEGNALANTE
Personale o rappresentante Personale o rappresentante del Partner del Partner
Il Partner procede in linea con quanto stabilito nell’accordo scritto con Save the Children che avrà rilevato una delle seguenti situazioni:
a) Il Partner, al momento dell’ avvio del partenariato, ha una propria Policy di Tutela e Procedura Generale, già visionata e accettata da Save the Children Italia.
b) Il Partner, al momento dell’avvio del partenariato, non ha una propria Policy di Tutela, Codice di Condotta e Procedura Generale. Ha sottoscritto i documenti di Save the Children Italia e attualmente fa riferimento a questi per segnalare e gestire sospetti maltrattamenti e abusi o violazioni del Codice di Condotta che avvengono all’interno di progetti e attività di cui è Partner di Save the Children.
Situazione a) Il Partner, nel momento di avvio del partenariato, ha una propria Policy di Tutela e Procedura Generale, visionata e accettata da Save the Children Italia
Ia FASE
Il Partner attiva la propria Procedura per la Tutela di Bambine/i e Adolescenti, già condivisa con Save the Children.
IIa FASE
Il referente interno individuato dal Partner (punto di ricezione delle segnalazioni) informa Save the Children (generalmente nella stessa giornata di lavoro), nella persona del responsabile progetto o Capo Unità referente per il partenariato. Questi informa il proprio Capo Divisione ed il Focal Point Nazionale.
Può essere richiesto da Save the Children l’invio una nota scritta, ove ci fosse stata sola informazione orale.
IIIa FASE
Il Focal Point Nazionale di Save the Children segue il Partner lungo il processo di segnalazione e gestione del caso.
IVa FASE
Il Partner realizza le azioni secondo calendario prestabilito e fornisce dettagli specifici a Save the Children. Riporta tutte le informazioni per iscritto e le conserva in modo sicuro.
Va FASE
Fornisce feedback costante a Save the Children circa le azioni intraprese e i risultati (generalmente entro tre mesi).
Situazione b) Il Partner, al momento dell’ avvio del partenariato, non ha una propria Policy di Tutela, Codice di Condotta e Procedura Generale. Ha sottoscritto i documenti di Save the Children Italia e attualmente fa riferimento a questi per segnalare e gestire sospetti maltrattamenti e abusi o violazioni del Codice di Condotta che avvengono all’interno di progetti e attività di cui è Partner di Save the Children.
Ia FASE
Il sospetto o certezza dell’abuso va riportata il prima possibile (via telefono, di persona o per iscritto) al diretto responsabile interno al Partner (entro la stessa giornata lavorativa, e comunque non oltre le 24 ore), in via riservata. Si utilizzerà in via preferenziale il Modulo di Segnalazione (Allegato 3), che in ogni caso va compilato, semmai in un second momento. Se il sospetto abusante è il diretto responsabile, allora si dovrà discutere e riportare la questione ad un responsabile di livello più alto.
Se per motivi di causa maggiore questi non fossero raggiungibili nei tempi indicati, ci si riferisce direttamente ad un’altra delle persone indicate in “Principali Contatti/Riferimenti” (Allegato 2).
IIa FASE
Il responsabile a cui è arrivata la segnalazione informa il Focal Point Nazionale di Save the Children (immediatamente ovvero entro la stessa giornata lavorativa, e comunque non oltre le 24 ore), in via riservata.
E’ obbligatorio farlo anche tramite il Modulo di Segnalazione (Allegato 3) non appena possibile.
IIIa FASE
Il Focal Point Nazionale di Save the Children, nell’immediatezza e mai oltre le 24 ore, analizzerà le informazioni pervenute e discuterà con il responsabile che ha inoltrato la segnalazione (o altro referente se indicato dal Partner) su come procedere nel rispetto della Policy. Mette contestualmente a conoscenza il Capo Divisione Risorse e Sviluppo Organizzativo e il Capo Divisione referente per il partenariato di Save the Children della segnalazione ricevuta. Insieme a questi ed al responsabile che ha ricevuto la segnalazione forma un case management team (sotto responsabilità del Capo Divisione di Save the Children referente per il partenariato).
Il case management team, stabilendo il grado di urgenza e l’opportuna tempistica, può decidere di:
1. agire sulla base delle informazioni già ricevute, circostanziate e analizzate;
2. pianificare una indagine conoscitiva interna, sotto il coordinamento del Focal Point Nazionale, al solo fine di circostanziare o acquisire gli elementi necessari a poter prendere qualsiasi decisione successiva in modo opportunamente motivato e adeguato per ogni soggetto coinvolto.
2. discutere ed concordare con il responsabile diretto della persona oggetto della segnalazione eventuali misure di mitigazione del rischio a carico dei minori raggiunti dalla stessa persona.
IVa FASE
Il case management team, in base alle informazioni che possiede e a seconda della gravità del caso, potrebbe:
a) decidere di mitigare e placare le preoccupazioni, quando ad esempio la segnalazione non è ad un primo riscontro oggettivo non sono stati confermati dei dati sostanziali;
b) decidere di sollecitare una misura disciplinare a carico della persona oggetto della segnalazione. Tale decisione verrà comunicata alla Direzione del Partner.
c) valutare una segnalazione del caso all’Autorità Giudiziaria, alle Forze dell’Ordine e ai Servizi Sociali (in ordine alla protezione dei minori coinvolti). In tal caso convocherà una Unità di
Crisi, composta da Direzione, Capo Divisione interessata, Capo Divisione Risorse Umane, Focal Point Nazionale, rappresentante della Direzione del Partner. L’Unità di crisi può avvalersi del parere di uno o più consulenti esterni tecnici, precedentemente individuati.
L’ Unità di Crisi è sotto responsabilità della Direzione di Save the Children e ha il compito di orientare e sostenere il Partner nel:
- garantire primariamente la sicurezza dei minori, quindi di tutte le persone coinvolte, stabilendo misure specifiche ed un piano di azione in merito;
- valutare e definire le modalità di informazione e coinvolgimento dei genitori o dei tutori del minore;
- stilare la denuncia-querela o segnalazione, verificarla (anche con ausilio di consulenti esterni) e farla pervenire secondo le migliori prassi eventualmente accordate con l’Ente in indirizzo;
- decidere in che misura limitare i contatti della persona sospettata con i minori sino a chiusura del caso, tenendo anche conto di eventuali indicazioni delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria, e trovare le modalità più opportune per farlo in ordine alla protezione di questi ultimi;
- definire un piano di azione interno per monitorare l’andamento della segnalazione (comprensivo di una suddivisione di ruoli e compiti e tempistica) e portarla a chiusura;
- informare, secondo il principio di condividere le sole informazioni essenziali allo scopo, il Capo Divisione Comunicazione di Save the Children al fine di definire una eventuale strategia comunicativa necessaria.
L’Unità di Xxxxx informa il membro del Consiglio Direttivo di Save the Children nominato referente per la Tutela dei Minori della decisione di formalizzare la segnalazioni o denuncia a carico di membri del personale o rappresentanti del Partner di Save the Children.
L’Unità di Crisi potrebbe, in casi particolarmente gravi o di grave inadempienza del Partner ai suoi obblighi di tutela dei minori, decidere di interrompere il partenariato e rescindere l’accordo.
Va FASE
Tutta la documentazione è, lungo il processo descritto, conservata in luogo sicuro dal Focal Point Nazionale di Save the Children e dal Partner e condivisa in via confidenziale solo con le persone coinvolte in ruoli attivi.
VIa FASE
Sarà garantito adeguato feedback e supporto alle persone coinvolte sino a completa chiusura della gestione attiva del caso.
VIIa FASE
Registrazione centrale e informativa generale anonima sulle segnalazioni ricevute ai Capi Divisione e al membro referente del Consiglio Direttivo (semestrale).
FLOW CHART - CASO 3
Sospetto abusante: personale o rappresentante del Partner
Se il PARTNER HA sua POLICY:
la avvia e informa il Focal Point nazionale di StC che seguirà il Partner lungo tutto il processo
Se il PARTNER NON HA sua POLICY:
Al proprio diretto responsabile,al responsabile di livello più alto se il proprio responsabile è il sospetto abusante
A CHI SEGNALARE
Chi segnala: personale o rappresentante del Partner
COSA SEGNALARE
Una preoccupazione, un sospetto o una certezza di maltrattamento o abuso a carico di minori o mancato rispetto del Codice di Condotta da parte di personale o rappresentanti di Partner di Save the Children Italia
QUANDO SEGNALARE
Il prima possibile (via telefono, di persona o per iscritto in via riservata tramite Modulo di Segnalazione), non oltre le 24 ore
COSA SUCCEDE?
Il responsabile del Partner informerà il Focal Point Nazionale di StC. Questi, insieme al Capo Divisione Risorse e Sviluppo Organizzativo formeranno un case management team che agirà sulla base delle informazioni già in possesso o deciderà per un’indagine conoscitiva interna
ESITI POSSIBILI
Mitigazione delle preoccupazioni
Sollecitazione di una misura disciplinare alla Direzione del Partner
Segnalazione del caso alle Autorità Giudiziarie, Forze dell’Ordine e Servizi Sociali, previa convocazione
di Unità di Crisi. I bisogni di sicurezza della vittima e del sospettato soddisfatti
Follow up del caso. Feedback da dare se possibile alle persone coinvolte, rispettando confidenzialità e privacy. Debriefing e supporto offerti
CASO 4 SOSPETTO
ABUSANTE
CHI RICEVE LA SEGNALAZIONE
SEGNALANTE
Chiunque Personale di Save the Minore beneficiario (adulto o minore) Children (o di un suo Partner) di Save the Children
(o di un suo Partner)
La Procedura in questo caso specifico prevede:
Una FASE PREPARATORIA: consultazione con i bambini, le bambine e gli adolescenti, in modalità partecipativa, per definire e scegliere dispositivi di segnalazione realmente efficaci e spiegare come essi possano essere utilizzati.
Una fase di RICEZIONE E GESTIONE DELLA SEGNALAZIONE da parte dello staff: una volta che la segnalazione è stata ricevuta e opportunamente indirizzata, il processo di analisi e gestione sarà quello già descritto nei casi precedenti.
FASE PREPARATORIA
STEP 1
INFORMARE E CONSULTARE I MINORI E I LORO REFERENTI
Informare i minori e i loro referenti del diritto ad essere protetti, su cosa si intenda per abuso o maltrattamento, come può accadere, quale comportamento possono attendersi dal personale di Save the Children, dai suoi rappresentanti o dal personale di altre organizzazioni2.
Viene utilizzato materiale informativo in tema, diversificato (per fasce di età 6-10, 11-13, 14-18) e già predisposto. Tale materiale, che contiene indicazioni di massima per le segnalazioni, verrà utilizzato per consultare i minori in merito a queste stesse modalità di segnalazione.
Il personale incaricato riceve formazione specifica e un tool-kit utile a sostenere questa attività.
STEP 2
DEFINIRE CON I MINORI COSA SEGNALARE E COME FARLO
Una volta stabilite le modalità di segnalazione più efficaci secondo i nostri beneficiari e nel contesto in cui lavoriamo, chiariamo ai minori che cosa possano segnalare.
Indichiamo tre ambiti:
a) Preoccupazioni o questioni relative a cosa facciamo o a come lo facciamo nel progetto o programma che realizziamo
Le lamentale su questo punto potrebbero riguardare: la qualità dei materiali che distribuiamo, il modo in cui conduciamo le nostre attività, etc.
b) Il comportamento dello staff e dei rappresentanti della nostra organizzazione
Le segnalazioni in merito al comportamento dello staff possono riguardare comportamenti che violano il Codice di Condotta e la Policy.
c) Il comportamento dei membri della comunità (adulti o minori)
Le segnalazioni possono riguardare comportamenti inadeguati, maltrattamenti e abusi da parte dei membri della comunità (familiari, amici, conoscenti o estranei con cui entrano in contatto i minori).
2 L’informativa e la richiesta di autorizzazione ai legali tutori in merito alla frequenza da parte del minore delle attività del progetto/servizio gestito da Save the Children, deve contenere sempre specifico riferimento all’esistenza di una Policy di Tutela per i minori beneficiari e specifico riferimento alla attività della FASE PREPARATORIA che coinvolgerà il minore stesso.
STEP 3
RENDERE CONSAPEVOLITUTTI I MINORI E CHI SI PRENDE CURA
DI LORO DI COSA POSSONO SEGNALARE E COME POSSONO FARLO
Dopo aver identificato e costruito i dispositivi, è fondamentale informare tutti i minori
(e la comunità) sul fatto che possono segnalare, su cosa possono segnalare e come. Potranno essere utilizzati dei poster, da appendere nei luoghi frequentati dai beneficiari. Devono essere organizzati incontri per presentare il contenuto dei poster, o si può chiedere a rappresentanti/mediatori di comunità ed educatori pari di veicolare e diffonderne i messaggi.
STEP 4
COSTRUIRE ED AVVIARE I DISPOSITIVI IDENTIFICATI PER RACCOGLIERE E GESTIRE LE SEGNALAZIONIALL’INTERNO DI SERVIZI, COMUNITÀ OALTRI CONTESTI IN CUI SAVE THE CHILDREN O UN SUO PARTNER LAVORA
In linea generale i dispositivi per ricevere segnalazioni dai minori beneficiari comprendono: colloqui diretti con una tra più persone di riferimento (familiari, referente di progetto, altri operatori di progetto) e una scatola per inserire messaggi scritti o disegni, anche anonimi3.
Se nella fase di consultazione dovesse emergere l’opportunità di utilizzare dei dispositivi diversi da quelli già proposti (ad esempio aprire delle e-mail dedicate, linee telefoniche dedicate, incontri di gruppo formali/informali e ricorrenti, utilizzare degli educatori-pari, altro), i materiali ed i dispositivi potranno essere riadattati dai referenti di progetto ma solo con il supporto del Focal Point Nazionale o sotto sua supervisione.
STEP 5
FORMARE IL PERSONALE
Tutto il personale sarà formato all’utilizzo dei dispositivi che si è deciso di utilizzare.
RICEZIONE E GESTIONE DELLA SEGNALAZIONE
Ia FASE
Il meccanismo di segnalazione prevede che questa raggiunga nel più breve tempo possibile il responsabile del progetto.
IIa FASE
Il responsabile fa una prima valutazione. Se la segnalazione (messaggio, disegno, racconto, ect.) rientra nell’ambito della Policy, inoltra la segnalazione al Focal Point Nazionale (possibilmente per iscritto, utilizzando il Modulo di Segnalazione) nell’immediatezza e comunque non oltre 24 ore dalla sua ricezione.
IIIa FASE
Il responsabile ed il Focal Point Nazionale formano un case management team che valuta la segnalazione. Quindi, nell’immediatezza o non oltre le 24 ore, valutano se:
1) mitigare o placare le preoccupazioni (per evidenza oggettiva che la segnalazione è inconsistente, ad esempio);
2) attivare il processo di gestione della segnalazione corrispondente al singolo caso (sospetto abusante interno a Save the Children o suo rappresentante, sospetto abusante adulto esterno, sospetto abusante minore, sospetto abusante personale o rappresentante del Partner).
3 La scatola verrà aperta ogni fine giornata lavorativa dal responsabile di progetto in loco insieme ad un altro operatore. Quindi si attiverà l’eventuale procedura di segnalazione.
FLOW CHART - CASO 4
Il sospetto abusante può essere chiunque, chi segnala è un minore beneficiario: costruzione e utilizzo procedura di segnalazione partecipata e child friendly
ad uso dei minori beneficiari
FASE PREPARATORIA
INFORMARE CONSULTARE I MINORI
Stabilire con loro su cosa possono esser fatte le segnalazioni
Costruire e avviare i dispositivi identificati con i minori
QUANDO SEGNALARE
Rendere consapevoli tutti i minori e loro referenti su come si può segnalare
Ricezione e gestione delle segnalazioni
A CHI SEGNALARE
Al personale individuato e formato nella fase preparatoria
COSA SUCCEDE?
La segnalazione raggiungerà il Responsabile del progetto/Servizio di cui il minore è beneficiario (o direttamente il Focal Point Nazionale se sospettato è il suddetto Responsabile)
Il responsabile progetto/servizio inoltrerà la segnalazione al Focal Point Nazionale (o Focal Point procederà in autonomia) se il sospettato è il suddetto Responsabile
Insieme formeranno un case management team per una prima analisi della segnalazione. Se sospettato è il Responsabile del progetto/Servizio, il Focal Point formerà il Case management Team con Responsabile più alto in grado
ESITI POSSIBILI
Mitigazione delle preoccupazioni, nessuno sviluppo
Attivazione procedura di gestione
(vedi CASO 1, 2, 3)
CASO 5 SOSPETTO ABUSANTE SEGNALANTE
PREMESSA
Un minore (beneficiario Personale o rappresentante
o meno di Save the Children di Save the Children, personale
o di un suo Partner) o rappresntante del Partner, visitatore
È obbligatorio segnalare centralmente, anche se non in via esclusiva, ogni situazione potenzialmente riconducibile ad un reato o ad una situazioni di grave pregiudizio ai danni di minore di cui un altro minore sia il presunto autore di cui lo staff di Save the Children o di un Partner (o un loro rappresentante o visitatore) sia venuto a conoscenza durante il proprio mandato.
L’organizzazione assicura sempre adeguata protezione e gestione del caso a tutti i minori coinvolti, che siano sospetti abusanti o vittime.
Ia FASE
Il sospetto o certezza dell’abuso va riportata il prima possibile (via telefono, di persona o per iscritto) al diretto responsabile (entro la stessa giornata lavorativa, e comunque non oltre le 24 ore), in via riservata. Si utilizzerà in via preferenziale il Modulo di Segnalazione (Allegato 3), che in ogni caso va compilato, semmai in un secondo momento.
Se per motivi di causa maggiore questi non fossero raggiungibili nei tempi indicati, puoi riferire direttamente ad un’altra delle persone indicate in “Principali Contatti/Riferimenti” (Allegato 2).
IIa FASE
Il responsabile che riceve la segnalazione ne fa una prima analisi e la inoltra (via mail o fax) con priorità immediata (e mai oltre le 24 ore) al Focal Point Nazionale e al proprio Capo Unità/Dipartimento e/o al Capo Divisione, fornendo una prima valutazione del grado di urgenza.
IIIa FASE
Il Capo Divisione convoca entro i tempi dettati dal grado di urgenza una riunione con il Focal Point Nazionale e il responsabile che ha inoltrato la segnalazione (case management team).
IVa FASE
Il case management team fa una prima analisi delle informazioni ricevute. Può decidere di convocare altre figure interne all’organizzazione ritenute utili per una migliore analisi e gestione del caso (in primis personale dell’Unità Policy and Law, dell’Unità Protezione quindi altra expertise interna). Può inoltre decidere già in questa fase di acquisire parere o attivare consulenti tematici esterni, sia istituzionali che del privato sociale, con cui l’organizzazione ha precedentemente stretto accordi quadro di collaborazione. Una volta definite le persone utili alla migliore analisi e gestione del caso, questi formano tutti insieme un Team di Risposta Rapida al Sospetto Abuso (di seguito Team di Risposta).
Va FASE
Mandato del Team di Risposta:
Garantire la sicurezza del minore vittima, così come del minore sospetto abusante, individuando ogni azione necessaria; Xxxxxxxx la gravità dell’accaduto e confermare il grado di urgenza; Fare un’ipotesi della configurazione del fatto; Xxxxxxxx se e quali azioni aggiuntive sono necessarie al fine di chiarire meglio l’accaduto, stabilendo chi e come le dovrà fare; Ascoltare e tenere in considerazione ogni opinione e parere utile di altre persone legittimamente coinvolte (ad. esempio genitori/tutori dei minori, referenti di servizi che conoscono i minori, etc); prendere una decisione finale di merito; Stabilire
un piano di azione, con tempistica, ruoli e responsabilità per portare a chiusura il caso.
La responsabilità del Team di Risposta è del Capo Divisione coinvolto.
Il coordinamento del piano di azione e la supervisione del rispetto del piano del Focal Point Nazionale.
Il Team di Risposta, stabilendo il grado di urgenza e l’opportunità può decidere di:
1) Agire sulla base delle informazioni già ricevute, circostanziate e analizzate;
2) Pianificare una indagine conoscitiva esterna, sotto il coordinamento del Focal Point Nazionale, al solo fine di circostanziare o acquisire gli elementi necessari a poter prendere qualsiasi decisione successiva in modo motivato e adeguato per ogni soggetto coinvolto;
In entrambi i casi procede a:
Garantire da subito il coinvolgimento e l’informativa dei genitori/tutori legali del minore sospetto abusante, così come dei minori vittime, a meno che non sia nel loro superiore interesse;
Discutere ed accordare con il Capo Divisione eventuali misure di mitigazione del rischio e protezione a carico dei minori raggiunti oggetto sella segnalazione (incluso il sospetto abusante);
Avvalersi, in ogni fase del processo di analisi, del parere di uno o più consulenti esterni tecnici (istituzionali o del privato sociale), precedentemente individuati.
VIa FASE
Il Team di Xxxxxxxx decide in base alle informazioni già in possesso o all’esito dell’ indagine conoscitiva esterna. Nella sua decisione su come procedere terrà in particolare conto dell’età del minore abusante (anche in considerazione di una eventuale imputabilità)4, della gravità del fatto, se il minore abusante sia già in carico ai Servizi Sociali amministrativi o della Giustizia Minorile.
In particolar modo nel caso di minori abusanti è fondamentale decidere anche con il supporto di consulenti tecnici (istituzionali o del privato sociale) esterni specializzati.
Il Team di Risposta può:
a) decidere di mitigare e placare le preoccupazioni, quando ad un primo riscontro oggettivo non sono stati confermati dei dati sostanziali;
b) valutare una segnalazione del minore abusante ai Servizi Sociali (in ordine alla protezione di tutti i minori coinvolti e intervento di prevenzione e supporto non giudiziario);
c) valutare, oltre alla segnalazione ai Servizi Sociali, anche una segnalazione (denuncia/querela) immediata del minore abusante alla Procura presso il Tribunale dei Minorenni o alle Forze dell’Ordine. Tale decisione dovrà essere approvata dalla Direzione e attuata secondo le migliori prassi di tutela del minore denunciato.
4 Il codice penale presume in linea generale che il soggetto maggiorenne sia in grado di intendere e di volere. Di contro, all’articolo 98 stabilisce che l’imputabilità vada accertata caso per caso per “chi nel momento in cui ha commesso il fatto, aveva compiuto i 14 anni ma non ancora i 18 anni”, mentre, per il minore degli anni 14 propone una presunzione assoluta di non imputabilità.
In sintesi, per l’ordinamento italiano, per poter procedere penalmente nei confronti di un minore di 18 anni, è necessario che questi non sia minore degli anni 14 e che sia accertata di volta in volta l’imputabilità quale capacità del soggetto ad essere responsabile del reato commesso e conseguentemente ad essere sottoposto ad un giudizio penale.
VIIa FASE
Tutta la documentazione è, lungo il processo descritto, conservata in luogo sicuro dal Focal Point e condivisa in via confidenziale solo con le persone coinvolte in ruoli attivi.
VIIIa FASE
Feedback e supporto alle persone coinvolte sino a completa chiusura della gestione attiva del caso.
IXa FASE
Follow up del caso, registrazione centrale e informativa generale ai Capi Divisione e al membro del Consiglio Direttivo nominato (semestrale).
FLOW CHART - CASO 5
Sospetto abusante: minore beneficiario di Save the Children o esterno
Chi segnala: personale di Save the Children o Partner o suo rappresentante, minore beneficiario, visitatore
COSA SEGNALARE CENTRALMENTE
Una preoccupazione, un sospetto o una certezza di maltrattamento, negligenza grave o abuso a carico di minori
QUANDO SEGNALARE
Il prima possibile (via telefono, di persona o per iscritto in via riservata tramite Modulo di Segnalazione), comunque non oltre le 24 ore
A CHI SEGNALARE
Al proprio diretto responsabile e al Focal Point Nazionale
COSA SUCCEDE?
Il responsabile confermerà per iscritto le informazioni al Focal Point Nazionale e al proprio Capo Unità/Capo Divisione. Il Capo Divisione convocherà il TRRSA, che analizzerà e deciderà (con supporto di consulenti esterni se necessario) anche su pianificazione indagine conoscitiva esterna per necessaria circostanziazione.
ESITI POSSIBILI
Mitigazione delle preoccupazioni (ad. es. se non confermati dei dati sostanziali)
Segnalazione del caso ai soli servizi sociali o territoriali
Segnalazione del caso alla Procura presso Tribunale per i Minorenni,
Forze dell’Ordine e Servizi Sociali previa informativa alla Direzione.
I bisogni di sicurezza della vittima e del sospettato
soddisfatti.
Follow up del caso. Feedback da dare se possibile alle persone coinvolte, rispettando confidenzialità e privacy. Debriefing e supporto offerti.
7.
ALLEGATI
I. L’ accettazione della Policy, Codice di Condotta e Procedura Generale da parte del personale
e dei rappresentanti di Save the Children o Partner
(Dichiarazione di presa visione e accettazione - Allegato 1)
Il personale di Save the Children e di suoi rappresentanti o visitatori, devono necessariamente accettare la Policy e attenersi al Codice di Condotta ed alla Procedura. Lo stesso vale per il personale dei Partner e per i loro rappresentanti.
II. La definizione dei principali contatti/riferimenti per il personale di Save the Children
(Principali Contatti/Riferimenti - Allegato 2)
III. La registrazione della segnalazione
Da utilizzare sia da parte del personale di Save the Children che del personale dell’organizzazione Partner o loro rappresentanti.
(Modulo di Segnalazione - Allegato 3)
IV. L’autocertificazione relativa a reati in danno di minori
Da utilizzare e sottoscrivere sia da parte del personale di Save the Children che del personale dell’organizzazione partner, o loro rappresentanti.
(Autocertificazione - Allegato 4)
ALLEGATO 1 - PROCEDURA GENERALE
Dichiarazione di presa visione e accettazione
Confermo di aver ricevuto e letto quindi ACCETTATO DI SOTTOSCRIVERE per tutta la durata della mia collaborazione con Save the Children Italia (o partecipazione alle attività di Save the Children Italia o eventualmente realizzate da suoi Partner di implementazione):
• la Policy sulla Tutela di Bambine, Bambini e Adolescenti e Codice di Condotta (aprile 2013)
• la Procedura Generale per la Tutela di Bambine, Bambini e Adolescenti (aprile 2013).
Prendo inoltre atto che i contenuti di entrambi i documenti potranno essere integrati o modificati in qualsiasi momento e a insindacabile giudizio da Save the Children Italia: a tale proposito dichiaro e garantisco di accettare, sin da ora e senza alcuna condizione, tali modifiche ed integrazioni ed attenermi ad esse.
In caso contrario prendo atto e accetto che Save the Children Italia possa risolvere qualsiasi rapporto in essere con la mia persona, senza alcun preavviso e necessità di dibattimento.
Nome e Cognome:
Qualifica15 e progetto/attività16:
Città:
Firma leggibile:
Data:
✁
15 Indicare se dipendente, collaboratore, consulente, volontario, rappresentante, stagista/tirocinante
16 Indicare nome del progetto (ad es. “progetto Fuoriclasse”-Unità Educazione e Scuola) o area di attività (ad es marketing-raccolta fondi, Comunicazione-campagna EveryOne, etc) ed eventuale Partner di implementazione di Save the Children che realizza il progetto o l’atività
ALLEGATO 2 - PROCEDURA GENERALE
Principali contatti/riferimenti
Nome: Cognome:
Ente: Qualifica:
Progetto eventuale: Luogo di lavoro: Responsabile diretto:
Responsabile diretto: Nome: Cognome: Qualifica:
Responsabile di grado più alto:
Nome: Cognome: Qualifica:
Tel: Mail: Luogo di lavoro:
Tel:
Mail:
Luogo di lavoro:
SAVETHE CHILDREN ITALIA
Child Safeguarding
Policy manager
(con funzione di Focal Point Nazionale per la Tutela di Bambine, Bambini e Adolescenti)
Incaricata Nazionale
Xxxxx Xxxx
Recapiti Ufficio 06. 00000000
Cell. 345. 0000000
Mail xxxxx.xxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xx
SAVETHE CHILDREN ITALIA
Capo Divisione Risorse e Sviluppo Organizzativo
(con funzione di Responsabile Nazionale per la Tutela di Bambine, Bambini e Adolescenti)
Incaricata Nazionale
Xxxxxx Xxxxxx
Recapiti
Ufficio 06. 00000000
Cell. 348. 0000000
Mail xxxxxx.xxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xx
ALLEGATO 3 - PROCEDURA GENERALE
Modulo di Segnalazione
CONFIDENZIALE
Programma/Luogo:
Nome e Cognome del minore:
Dettagli della segnalazione:
Data: Ora:
Luogo:
Dettagli di chi fa la segnalazione:
Nome e cognome:
Indirizzo:
N° di telefono principale:
N° di telefono secondario: Occupazione:
Relazione con il minore:
Dettagli del minore:
Nome e cognome:
Età:
Data di Nascita:
Sesso:
Indirizzo di domicilio:
Scuola:
Classe: Insegnante:
Nazionalità:
Lingua parlata: Religione:
Disabilità (se “si”, fornire dettagli):
N° documento di identità: Responsabile/tutore legale:
Recenti cambiamenti nei comportamenti del minore:
Dettagli del presunto abuso: cosa, chi, dove, quando (inclusa la testimonianza dell’interessato se possibile)
Dettagli del Sospetto Abusante (se noti): Nome e Cognome:
Indirizzo:
Età:
Data di nascita: Impiego:
Tipo di lavoro:
Relazione con il minore:
Presunta attuale pozione del sospettato:
Attuale sicurezza del minore (incluse informazioni se il luogo dove risiede sia sicuro, se corre rischi di qualsiasi tipo, se ha espresso timori da tenere in considerazione, etc.)
È stata richiesta assistenza medica di emergenza per il minore?
Se “si”, indicare a chi (servizio, nominativo del personale, recapiti)
e indicare se è stata già data (luogo, servizio, nominativo del personale, recapiti):
Chi altro è a conoscenza del caso? Agenzia, ente, organizzazione, altro:
Membro della famiglia o altri (specificare):
Azioni intraprese ad oggi (es. segnalazione alle autorità giudiziarie, ai servizi sociali, altro. Specificare luogo e giorno, tipo di azione intrapresa, i soggetti coinvolti e i loro recapiti)
Segnalazione riportata da:
(se è la stessa persona che fa la segnalazione non è necessario riempire il riquadro) Nome:
Ruolo e luogo: Data:
Firma:
QUESTA SEZIONE È DA COMPILARSI A CURA DEL RESPONSABILE DIRETTO CHE HA PRESO IN CARICO LA SEGNALAZIONE
Nome: Posizione: Luogo:
Data e ora della ricezione della segnalazione:
Azioni intraprese dal Responsabile diretto:
C’è connessione tra il presunto abusante e Save the Children o suoi Partner?
1 E’ un caso da trattare con procedure esterne, ovvero non c’è connessione tra il caso e Save the Children Italia o un Partner (Si/No e specificare):
2 E’ un caso da trattare con procedure interne (Si/No e specificare):
Le eventuali decisioni già intraprese dal Diretto Responsabile sono in linea con la Policy e la relativa Procedura per la Tutela di Bambine/i e Adolescenti? (fornire dettagli)
Sono state coinvolte autorità giudiziarie (Si/No, specificare il perché)?
Sono state coinvolte autorità pubbliche per la protezione dei minori (Si/No, specificare il perché)?
Quali altre azioni sono state fatte per assicurare la sicurezza del minore?
E’ stato richiesto un intervento medico?
Data ed ora dell’invio/intervento medico effettuato:
Firma del Responsabile Diretto
ALLEGATO IV - PROCEDURA GENERALE
Autocertificazione
Premesso che:
1. i profili che Save the Children Italia onlus ricerca e seleziona, direttamente o tramite Par- tner, per qualsiasi posizione/qualifica possono implicare mansioni con contatti diretti con bambini o adolescenti, individualmente o in gruppo, o contatti uno-ad-uno, senza supervi-sione alcuna, o l’inserimento nel management di programmi che prevedono supporto diret-to di bambini ed adolescenti;
2. è indispensabile che i candidati abbiano condotta irreprensibile, in particolare nei rapporti relazionali con bambini e adolescenti così come previsto dalla Policy di Tutela di bambine, bambini e adolescenti di Save the Children Italia
il/la sottoscritto/a nato/a a
il C.F.
residente in
documento di identità n.
rilasciato da in data
in qualità di:
❑ dipendente oppure: ❑ collaboratore ❑ volontario ❑ tirocinante/stagista
di Save the Children Italia onlus o Partner di implementazione progettuale di Save the Children I-talia onlus, nell’ambito del progetto/attività:
consapevole dell’importanza delle dichiarazioni rese in questa sede a Save the Children Italia On-lus e delle conseguenze civili e penali che incontra chi rende dichiarazioni false e reticenti, ai sen-si dell’art. 76 DPR 445/2000 o dell’art. 640 c.p. nonché che dette falsità o reticenze costituiscono di per se giusta causa di licenziamento ex art. 2119 c.c., nei casi più gravi, o giustificato motivo sog-gettivo all’interruzione del rapporto di lavoro
DICHIARA E GARANTISCE
sotto la sua diretta e piena responsabilità
con preciso e specifico riferimento a reati in danno di minori
1. di non avere procedimenti penali pendenti a proprio carico
2. di non aver riportato condanne penali, anche non passate in giudicato (anche se sia stata concessa amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale)
3. di non essere a conoscenza di eventuali indagini penali a proprio carico
4. di non essere né di essere stato/a imputato/a o indagato/a per reati, anche per sentenze passate in giudicato o per reati caduti in prescrizione
Si impegna inoltre a comunicare immediatamente a Save the Children Italia qualsiasi variazione o aggiornamento relativo alle suddette voci.
Luogo e data
Firma leggibile del/la dichiarante:
Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente che lavora per migliorare concretamente la vita dei bambini in Italia e nel mondo.
Esiste dal 1919 e opera in 119 paesi per garantire a tutti i bambini salute, protezione, educazione, sviluppo economico, sicurezza alimentare e promuovere la partecipazione
di tutti i minori. Inoltre risponde alle emergenze causate da conflitti o catastrofi naturali.
Save the Children è stata costituita
in Italia alla fine del 1998 come Xxxxx e ha iniziato le sue attività nel 1999.
Oggi è una Ong riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri.
Da più di 10 anni lavora in Italia per proteggere i minori, in particolare i minori migranti; per educare i ragazzi all’uso delle nuove tecnologie e contrastare la pedo-pornografia online; per promuovere i diritti dell’infanzia e combattere la povertà, l’abbandono scolastico e il disagio.
Inoltre lavora per rispondere prontamente alle emergenze e supportare i bambini e le famiglie.
Save the Children Italia Onlus
Xxx Xxxxxxxx 00 - 00000 Xxxx
tel x00 00 000 00 00
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