ACCORDO QUADRO
ACCORDO QUADRO
TRA
il Consiglio di Stato, rappresentato dal Presidente Xxxxxx XXXXXXXX, da una parte,
e
l’Agenzia del Demanio, rappresentata dal Direttore Generale Dott.ssa Xxxxxxxxxx XXX XXXXX, dall’altra parte,
di seguito denominati congiuntamente le Parti,
VISTI
− gli artt. 100 e 103 della Costituzione;
− il Regio Decreto 18 novembre 1923, n. 2440, “Nuove disposizioni sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato”;
− il Regio Decreto 23 maggio 1924, n. 827, recante “Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato”;
− la Legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i., ed in particolare l’articolo 15 che disciplina gli “Accordi fra le pubbliche Amministrazioni”;
− la Legge 15 marzo 1997, n. 59, e s.m.i., recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e agli Enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
− la Legge 15 maggio 1997, n. 127, e s.m.i., recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo”;
− il Regio Decreto 26 giugno 1924, n. 1054, recante l'approvazione del testo unico delle leggi sul Consiglio di Stato, e successive modificazioni ed integrazioni;
− la Legge 6 dicembre 1971, n. 1034, recante l'istituzione dei Tribunali Amministrativi Regionali;
− la Legge 27 aprile 1982, n. 186, recante “Ordinamento della giurisdizione amministrativa del personale di segreteria ed ausiliario del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali”;
− la Legge 21 luglio 2000, n. 205, recante "Disposizioni in materia di giustizia amministrativa",
− la Legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica” e s.m.i.;
− il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx xx Xxxxx 00 dicembre 2020 n. 251 avente ad oggetto “Regolamento di organizzazione degli uffici amministrativi della giustizia amministrativa” (Pubblicato sulla G.U.R.I., serie generale, n. 10 del 14 gennaio 2021) e s.m.i.;
− il Decreto del Presidente del Consiglio di Stato 10 novembre 2020 n. 225 avente ad oggetto modifiche al “Regolamento recante l’esercizio dell’autonomia finanziaria da parte della Giustizia Amministrativa”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della repubblica italiana, serie generale, n. 289 del 20 novembre 2020 di modifica dal Decreto del Presidente del Consiglio di Stato 6 febbraio 2012;
− il Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300, rubricato “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59” e s.m.i., che ha istituito l’Agenzia del Demanio, alla quale è attribuito il compito di amministrare i beni immobili dello Stato, con il compito di razionalizzarne e valorizzarne l’impiego e di sviluppare il sistema informativo sui beni del demanio e del patrimonio, e il successivo Decreto Legislativo 3 luglio 2003, n. 173, recante “Riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze e delle agenzie fiscali, a norma dell’articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;
− il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137” e s.m.i.;
− l’art. 2, comma 222 e ss., della Legge 23 dicembre 2009, n. 191, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)” e s.m.i.;
− il Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207, “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»”, e s.m.i., per la parte ancora in vigore;
− l’art. 12, commi 1 e 1-bis del Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito con modificazioni dalla Legge 15 luglio 2011, n.111, recante “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”;
− l’art. 3, comma 4, del Decreto Legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della
spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”;
− il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” (Codice dei contratti pubblici) e ss.mm.ii.;
− la nota prot. n. 3-5344 del 27 maggio 2015, con la quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ufficio Legislativo-Finanze si è espresso in merito alla non ricomprensione del Consiglio di Stato nell’ambito soggettivo delle disposizioni di cui all’art. 2, commi da 222 a 222-quater, della Legge 23 dicembre 2009, n. 191, precisando, tuttavia, che “la disciplina vigente in tema di razionalizzazione degli spazi e di riduzione delle spese per locazioni passive…dovrebbe valere, per ragioni di uniformità e coerenza, come norma di principio”;
− la nota prot. n. 76940/2019 del 18 aprile 2019, con la quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato si è espresso in merito alla ricomprensione del Consiglio di Stato nell’ambito soggettivo delle disposizioni di cui all’art. 12, commi 1 e 1-bis del Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98 in materia di acquisti;
− la Legge 30 dicembre 2018, n. 145, art. 1, commi da 162 a 170, che prevede l’istituzione della Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici finalizzata a favorire lo sviluppo e l'efficienza della progettazione e degli investimenti pubblici, demandando ad apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la denominazione, l’allocazione, le modalità di organizzazione e le funzioni;
− il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 luglio 2021, adottato in attuazione dell’art. 1 comma 162 della predetta Legge n. 145/2018 che ha soppresso e sostituito il precedente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 aprile 2019 e, ferma restando l’istituzione della Struttura per la Progettazione presso l’Agenzia del Demanio, ha chiarito e descritto in modo più analitico e coerente con l’organizzazione della medesima Agenzia, i compiti della Struttura per la Progettazione, così da garantirne in tempi rapidi la piena funzionalità;
− l’art. 16-bis comma 9 del Decreto Legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2021, n. 215, secondo il quale al fine di
assicurare il conseguimento degli obiettivi di transizione ecologica ed innovazione digitale perseguiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché per accelerare la realizzazione degli interventi di valorizzazione, manutenzione, rifunzionalizzazione, efficientamento energetico ed adeguamento sismico degli immobili di proprietà statale, inclusi gli immobili confiscati gestiti dall’Agenzia del Demanio, quest’ultima opera utilizzando le risorse della Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici;
− l’art. 53-bis del Decreto Legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 luglio 2021, n. 108, rubricato “Disposizioni urgenti in materia di infrastrutture ferroviarie e di edilizia giudiziaria”;
− l’art. 6, comma 1, del Decreto Legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 dicembre 2021, n. 233, che ha introdotto l’art. 53-bis al Decreto Legge n. 77/2021, per la semplificazione e l’accelerazione dei tempi di realizzazione degli interventi relativi all’edilizia giudiziaria;
− lo Statuto e il Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’Agenzia del Demanio, modificati e integrati con delibera del Comitato di Gestione e approvati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicati nel sito istituzionale dell’Agenzia del Demanio in data 17 dicembre 2021, come comunicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 309, del 30 dicembre 2021;
− la Determinazione n. 96 prot. n. 2021/22398/DIR del 17 dicembre 2021, con la quale sono state definite competenze e funzioni delle strutture centrali e territoriali, nonché attribuiti i poteri ai relativi responsabili;
− la Determinazione n. 97 prot. n. 2021/22400/DIR del 17 dicembre 2021 con la quale sono state definite competenze e poteri della Struttura per la Progettazione;
− l’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2022- 2024, che affida all’Agenzia del Demanio la prosecuzione delle attività volte a garantire la gestione economica degli immobili utilizzati dalle Amministrazioni statali per fini istituzionali, potenziando le attività di razionalizzazione degli spazi in uso e di contenimento della spesa pubblica, attraverso il ricorso agli strumenti normativi attualmente vigenti in materia, nonché il sostegno al processo di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni centrali (PAC) e alla loro presenza sul territorio, attraverso la promozione e diffusione del modello dei “Poli Amministrativi” – anche con riguardo a quelli per la Giustizia, per la Sicurezza e archivistici – ivi compresa l'esecuzione dei relativi interventi edilizi strumentali.
PREMESSO CHE
1. Il patrimonio immobiliare del settore pubblico, centrale e territoriale, costituisce un valore sociale ed economico di fondamentale importanza per il Paese, che impone la ricerca di possibili margini di miglioramento nell’utilizzo, anche quale fattore di crescita per l’economia e sviluppo del territorio di riferimento.
2. Tali potenzialità migliorative possono essere valorizzate più efficacemente se adeguatamente supportate da un’attività di concertazione istituzionale e dalla individuazione di idonei modelli operativi.
3. Il Presidente del Consiglio di Stato, nell’ambito delle sue attribuzioni e funzioni, con l’ausilio del Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, ha effettuato una ricognizione delle diverse criticità relative agli immobili sedi dei Tribunali Amministrativi Regionali dalla quale è emerso che alcuni di essi necessitano di differenti e ingenti lavori di adeguamento funzionale ad un più efficace utilizzo e manutenzione straordinaria, mentre altri, condotti in locazione passiva, devono essere dismessi, individuando collocazioni alternative agli uffici giudiziari interessati, anche tramite la richiesta di messa a disposizione di beni demaniali in uso istituzionale, al fine di contribuire alla riduzione della spesa pubblica.
4. È necessario, quindi, per la Giustizia Amministrativa, una volta delineata la cornice generale delle esigenze, di recupero o miglioramento funzionale, ovvero di ricerca di alternative, individuare un percorso che supporti le scelte dei singoli Tribunali, onde velocizzarne l’operatività, con conseguente conseguimento anche di obiettivi di maggiore efficienza e efficacia dell’azione amministrativa.
5. L’Agenzia del Demanio promuove intese e accordi con le diverse Amministrazioni pubbliche, ivi inclusi gli organi di rilievo costituzionale ed altri soggetti rientranti nel consolidato della PA, nonché Enti Territoriali e Locali, al fine di attivare in modo sinergico processi unitari di razionalizzazione, ottimizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico, in coerenza con gli indirizzi di sviluppo territoriale, nell’ambito del contesto economico e sociale di riferimento. Tali attività si svolgono anche con l’ausilio della Struttura per la Progettazione, quale soggetto tecnico qualificato in grado di incrementare la capacità progettuale degli investimenti pubblici, favorendo l’adozione di soluzioni innovative e incrementando significativamente gli standard qualitativi degli interventi di manutenzione e realizzazione di beni ed edifici pubblici, con particolare attenzione alla realizzazione di progetti che possano favorire la messa in sicurezza, la riqualificazione sismica, energetica, ambientale e l’innovazione tecnologica.
6. Le Parti hanno condiviso l’obiettivo di riqualificazione e riuso del patrimonio immobiliare
pubblico nell’ambito del quale risolvere le problematiche evidenziate, anche attraverso il potenziamento di alcuni immobili ritenuti strategici.
7. Le Parti hanno, quindi, inteso individuare nel presente Accordo Quadro lo strumento più idoneo a definire lo schema generale degli interventi che ciascuna delle Amministrazioni, ognuna per la parte di propria competenza, si impegna ad adempiere, determinando così i criteri generali per le successive fasi gestionali ed organizzative, attuate con adesione del singolo Tribunale, anche attivando la Struttura per la Progettazione per le attività di sviluppo della progettualità e fornitura di servizi di progettazione, di ingegneria e architettura.
TUTTO CIÒ VISTO E PREMESSO
LE PARTI CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:
Art. 1 - Premesse e allegati
Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo Quadro.
Art. 2 - Finalità e obiettivi
Le Parti, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e ferma l’adozione dei provvedimenti di competenza dei rispettivi Organi deliberanti, con il presente Accordo Quadro avviano un rapporto di collaborazione istituzionale, nel rispetto delle previsioni normative richiamate in premessa.
L’Accordo costituisce uno schema generale degli interventi che ciascuna delle articolazioni sul territorio della Giustizia Amministrativa, si impegna ad adempiere, a seguito della sottoscrizione di Convenzioni Operative per i singoli interventi da attivare. Esso contiene i criteri generali per le successive fasi gestionali ed organizzative, attuate anche con il supporto della Struttura per la Progettazione dell’Agenzia del Demanio per le attività di sviluppo della progettualità e fornitura di servizi di progettazione, di ingegneria e architettura.
Le Parti si impegnano ad avviare un processo di razionalizzazione, riqualificazione e riuso del patrimonio immobiliare pubblico, quale obiettivo strategico condiviso. In particolare, si impegnano ad avviare un progetto volto ad una più efficiente logistica dei Tribunali Amministrativi Regionali e delle sezioni staccate degli stessi, favorendo la riduzione dei costi per fitti passivi, in coerenza con le norme vigenti in materia, nonché facilitando la procedura
di avvio ed esecuzione dei lavori di adeguamento e manutenzione straordinaria delle loro sedi, laddove necessario.
A seguito della stipula delle Convenzioni Operative, l’Agenzia del Demanio avvia la rifunzionalizzazione delle sedi dalla Giustizia Amministrativa, tenuto conto del quadro esigenziale fornito, sulla base di apposita pianificazione degli interventi e delle attività gestionali, in funzione di una tendenziale omogeneizzazione della logistica amministrativa nel rispetto dei principi meglio individuati nel prosieguo.
Tutti i progetti devono garantire la sostenibilità ambientale e la massima qualità funzionale, tecnica ed architettonica attraverso la valorizzazione e rigenerazione urbana e dei contesti ambientali di intervento.
La progettazione deve prevedere consumi energetici e costi manutentivi ridotti, nonché ottime performance ambientali, tra le quali l’ampliamento della permeabilità dei terreni, il riciclo delle acque bianche e grigie, la riduzione delle isole di calore, l’utilizzo di materiali riciclabili, attraverso un approccio progettuale nel rispetto di criteri ambientali indispensabili anche connessi ai rischi derivanti dai cambiamenti climatici e delle opportunità derivanti dai protocolli energetico-ambientali.
Al fine di velocizzare l’iter realizzativo delle opere si farà ricorso a modalità, materiali e tecnologie costruttive che permettano di ottenere riduzioni dei tempi di cantiere, con attenzione al ciclo di vita dell’intero processo edilizio per perseguire l’obiettivo primario di realizzare immobili a basso impatto ambientale.
I progetti vengono sviluppati attraverso piattaforme e modellazioni digitali con l’applicazione della metodologia BIM in tutte le fasi progettuali, di realizzazione e di avvio dell’opera, anche al fine di garantire il rispetto dei tempi e dei costi preventivati nonché gli aspetti architettonici, tecnici, ambientali, paesaggistici, storico-artistici e conservativi.
In relazione alle criticità e alle potenzialità che emergeranno dalle verifiche preliminari sugli immobili e le aree circostanti sarà valutata anche la possibilità di un intervento di rigenerazione urbana e di recupero, ove possibile, di suolo per la realizzazione di aree verdi.
Art. 3 – Attuazione dell’Accordo Quadro mediante Convenzioni Operative
All’attuazione del presente Accordo Quadro, ciascuna sede periferica, Tribunale Amministrativo Regionale o sezione staccata, procede mediante stipula di apposita Convenzione Operativa con l’Agenzia del Demanio, previa autorizzazione del Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, finalizzata a uno o più interventi, sulla base di una puntuale individuazione delle proprie esigenze, logistiche, funzionali, manutentive o
riallocative, da soddisfare con il supporto, anche attraverso l’impiego della Struttura per la Progettazione.
La Convenzione Operativa è sottoscritta dal Segretario Generale del Tribunale Amministrativo Regionale o dal dirigente della sezione staccata, d’intesa con il Presidente del Tribunale, e dall’Agenzia del Demanio/Struttura per la Progettazione, per le attività relative ai servizi di ingegneria e architettura e, in particolare, della progettazione di fattibilità tecnica ed economica, ovvero definitiva od esecutiva degli interventi da realizzare, senza oneri diretti per le prestazioni professionali rese da parte della Struttura, ad esclusione di quanto indicato nell’art. 5. Nella Convenzione vengono indicati, tra l’altro, attraverso la redazione del cronoprogramma delle attività, i tempi di esecuzione degli interventi di manutenzione straordinaria programmati e le modalità operative degli stessi, calcolati sulla base delle specifiche esigenze del Tribunale proponente.
Art. 4 – Attuazione delle Convenzioni Operative
In esecuzione delle Convenzioni Operative, l’Agenzia cura la fase progettuale, attraverso la Struttura per la Progettazione, con l’esecuzione dei servizi tecnici di ingegneria e architettura necessari per il completamento degli interventi programmati, anche attraverso procedure di affidamento ad evidenza pubblica ad operatori esterni.
Al fine di garantire il presidio funzionale della committenza, i Tribunali Amministrativi Regionali e le sezioni staccate possono, con oneri sul quadro economico a loro carico, chiedere l’inserimento di proprio personale per lo svolgimento di ruoli tecnici all’interno degli Uffici di Direzione Lavori (Direttore Lavori, Direttore Lavori Operativo, Ispettore di cantiere, CSE, etc.) e delle Commissioni di Collaudo Statico e Tecnico Amministrativo.
Tale personale può essere individuato fra quello del singolo Tribunale Amministrativo Regionale e/ovvero, in assenza di specifiche figure professionali, fra quello del Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa.
La Struttura per la Progettazione esamina e valuta le richieste avanzate da ciascun Tribunale Amministrativo Regionale o sezione staccata dello stesso e provvede all’attuazione delle attività di competenza, sulla base di quanto disciplinato nella Convenzione Operativa.
La Struttura per la Progettazione assume il ruolo di stazione appaltante per tutti i servizi tecnici, di ingegneria ed architettura, da affidare ad operatori esterni (indagini, progettazioni, servizi di verifica, servizi di supporto, collaudi, etc.) e si rapporta con il Tribunale Amministrativo Regionale o sezione staccata per la condivisione dei progetti, indice la
Conferenza dei servizi e richiede pareri, intese, concertazioni, nulla osta o altri atti di assenso comunque denominati.
Gli oneri derivanti dalle procedure di appalto gestite dalla Struttura per i servizi di architettura e ingegneria, delle attività di verifica della progettazione e dei servizi di supporto alle attività tecniche per conto del Tribunale Amministrativo Regionale o sezione staccata dello stesso, restano a carico della Giustizia Amministrativa.
L’Agenzia del Demanio si impegna a fornire la massima collaborazione, anche per la fase di esecuzione degli interventi nel ruolo di Stazione Appaltante, al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo Quadro, ove previsto nelle specifiche Convenzioni Operative.
L’Agenzia del Demanio adotta la migliore modalità di affidamento sulla base della normativa vigente.
Art. 5 – Finanziamenti e rendicontazioni
Gli oneri derivanti dalle singole Convenzioni Operative sono a carico della Giustizia Amministrativa e le modalità di trasferimento delle somme dal bilancio della stessa all’Agenzia del Demanio, previa rendicontazione delle attività svolte, sono disciplinate nelle Convenzioni medesime.
Art. 6 – Ulteriori attività di supporto dell’Agenzia del Demanio
Nell’ambito del presente Accordo Quadro, sotto il coordinamento del Segretariato Generale, il singolo Tribunale o sezione staccata può richiedere supporto all’Agenzia del Demanio per potenziare le attività di razionalizzazione degli spazi in uso alle Pubbliche Amministrazioni e promuovere azioni rivolte ad una gestione dei propri fabbisogni logistici improntata ai principi di contenimento della spesa pubblica per sviluppare processi di razionalizzazione, ottimizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico, anche attraverso l’utilizzo di immobili demaniali disponibili. Il singolo Tribunale Amministrativo Regionale o sezione staccata può comunque chiedere all’Agenzia del Demanio un parere di congruità sugli immobili da acquisire in locazione.
La Giustizia Amministrativa si può avvalere degli appositi applicativi informatici messi a disposizione dall’Agenzia del Demanio per la comunicazione dei propri fabbisogni allocativi.
Art. 7 - Tavolo Tecnico
Ai fini della corretta gestione ed esecuzione delle singole Convenzioni Operative è costituito un Tavolo Tecnico, coordinato dall’Agenzia del Demanio e composto dai rappresentati delle Parti interessate, ivi inclusi componenti di altre Amministrazioni come infra precisato.
Al Tavolo Tecnico possono partecipare anche uno o più tecnici designati dal Segretariato Generale in assenza di specifiche figure tecniche reperibili presso la specifica struttura periferica. I nominativi dei componenti saranno resi noti mediante scambio di apposite comunicazioni fra le Parti.
Possono partecipare ai lavori del Tavolo Tecnico, ove necessario, anche rappresentanti di altri Enti/Amministrazioni eventualmente interessati, con particolare riferimento alle ulteriori Amministrazioni statali preposte al rilascio di pareri e/o nulla osta preventivi e/o orientativi e/o definitivi ai sensi delle norme vigenti.
Il Tavolo Tecnico ha il compito di:
− collaborare per tutte le attività che risultino necessarie o utili alla razionalizzazione, ottimizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare oggetto del presente Accordo Quadro;
− acquisire e completare, ove necessario, le informazioni relative agli specifici fabbisogni ed ogni ulteriore elemento tecnico relativo agli immobili, esistenti o costruendi e, infine, approvare tempestivamente il quadro esigenziale di dettaglio;
− proporre alla Stazione Appaltante iniziative in ordine alle soluzioni tecniche ed i percorsi amministrativi ritenuti maggiormente adeguati al raggiungimento degli obiettivi strategici condivisi;
− ricercare soluzioni di sistema ed innovative alle problematiche più complesse;
− dirimere, in xxx xxxxxxx, xx controversie che dovessero insorgere fra le Parti in ordine agli aspetti inerenti la fase esecutiva delle specifiche convenzioni;
− vigilare sulla corretta e tempestiva attuazione della singola convenzione e valutare in ordine agli eventuali scostamenti dai cronoprogrammi;
− formalizzare eventuali modifiche e/o integrazioni alla singola convenzione a seguito di proposte e comunicazioni scritte tra le Parti.
I componenti del Tavolo Tecnico saranno nominati, da ciascuna delle Parti, entro 15 (quindici) giorni dalla sottoscrizione della singola convenzione. Inoltre, entro 20 (venti) giorni sarà convocata la prima riunione del Tavolo Tecnico a cura dell’Agenzia del Demanio.
Art. 8 - Xxxxxx e disposizioni generali
Il presente Accordo Quadro ha durata di anni 4 (quattro) a decorrere dalla sua sottoscrizione e può essere modificato e/o prorogato previa concorde volontà espressa in forma scritta dalle Parti, manifestata almeno tre mesi prima della scadenza del termine.
Resta sempre salva la facoltà delle Parti di recedere dal presente Accordo Quadro, in caso di differente valutazione dell’interesse pubblico sotteso alla sigla dello stesso con preavviso scritto motivato di almeno 6 mesi. Resta fermo il pagamento delle attività già compiute.
Art.9 - Clausola di riservatezza
Tutte le informazioni comunicate tra le Parti ovvero acquisite nel corso dell’espletamento delle attività oggetto del presente Accordo Quadro, identificate come confidenziali, saranno ritenute strettamente riservate unicamente per gli scopi dell’Accordo Quadro stesso.
Le Parti concordano che non riveleranno a nessuno e non faranno annunci pubblici relativamente alla loro collaborazione ai sensi dell’Accordo Quadro ovvero al suo oggetto, senza prima aver acquisito il reciproco consenso.
Art. 10 - Controversie
Per ogni controversia scaturente dall’applicazione del presente Accordo Quadro, le Parti si impegnano a promuovere un tentativo di conciliazione nell’ambito del Tavolo Tecnico di cui al precedente articolo 6 che, a tal fine, dovrà essere convocato entro il termine di 30 giorni dalla richiesta di una delle Parti.
Art. 11 - Trattamento dati personali
Le Parti, ai sensi di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 e s.m.i. (di seguito anche “Regolamento”), danno atto di essersi reciprocamente informate di quanto statuito dalla predetta normativa europea.
Xxxxxxxxxx, assumendosene ogni responsabilità, di ben conoscere il Regolamento, nonché ogni provvedimento emanato dal Garante per la Protezione dei Dati Personali rilevante rispetto alle attività oggetto del presente rapporto convenzionale.
Le Parti garantiscono che tutti i dati personali che verranno acquisiti in relazione al presente Accordo Quadro saranno trattati per le sole finalità indicate nella medesima ed in modo strumentale all’espletamento della stessa nonché per adempiere ad eventuali obblighi di legge, della normativa comunitaria e/o prescrizione del Garante per la Protezione dei Dati Personali e/o nel caso di contenzioso, con modalità manuali ed automatizzate, secondo i principi di liceità, correttezza e minimizzazione dei dati e in modo da tutelare la riservatezza
e i diritti riconosciuti, nel rispetto di adeguate misure di sicurezza e di protezione dei dati anche sensibili e giudiziari.
Per le attività, i progetti, le iniziative e gli eventi di qualunque genere, che comportino trattamento di dati personali, e che verranno avviati in virtù del presente Accordo Quadro, le Parti concordano che, di volta in volta, sarà loro cura definire i ruoli e provvedere alle eventuali nomine, stabilire le finalità e le modalità del trattamento nonché le misure di sicurezza adeguate da adottare in considerazione dei trattamenti da porre in essere.
Art. 12 - Modalità di esecuzione
Il presente Accordo Quadro è firmato digitalmente ai sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. ed è composto da numero dodici (12) pagine.
Letto, approvato e sottoscritto in forma digitale. Roma, 30 maggio 2022
Per il Consiglio di Stato
Il Presidente Xxxxxx XXXXXXXX
DAL VERME ALESSANDRA
2022.05.30 12:03:38
CN=DAL VERME ALESSANDR C=IT
O=AGENZIA DEL DEMANIO 2.5.4.97=VATIT-06340981007
RSA/2048 bits
Per l’Agenzia del Demanio, il Direttore Generale,
Dott.ssa Xxxxxxxxxx DAL VERME