SCHEMA DI CONTRATTO E
SEGRETARIATO GENERALE
STRUTTURA DI MISSIONE PER GLI ANNIVERSARI DI INTERESSE NAZIONALE
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SCHEMA DI CONTRATTO E
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE
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OGGETTO: Affidamento dei servizi di progettazione preliminare, definitiva e ideazione dell’allestimento multimediale degli spazi museali, da restituire anche in formato Building Information Modeling (B.I.M.), comprensivo della direzione dei lavori, del coordinamento della sicurezza, per l’esecuzione dei lavori di restauro conservativo del Sacrario Militare di Cima Grappa e valorizzazione degli edifici annessi, degli apprestamenti militari, della ex base NATO e delle relative aree contermini.
CIG: 6356515A1C CUP: J62C14000140001
PREMESSO CHE
Il restauro del Sacrario Militare di Cima Grappa rappresenta uno degli interventi “infrastrutturali” inseriti nel programma definito dal Governo per le commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale.
Il programma degli interventi connessi alle suddette commemorazioni è stato delineato dapprima dal Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale e successivamente approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 maggio 2014.
Le risorse economico-finanziarie per la realizzazione di interventi urgenti per la messa in sicurezza, il restauro e il ripristino del decoro dei "Luoghi della memoria" nel quadro degli interventi programmati per la commemorazione del Centenario della grande guerra, sono state previste con Xxxxx 27 dicembre 2013, n.147, articolo 1, comma 308.
La Regione Veneto ha reso disponibili ulteriori risorse economiche nell’ambito dell’accordo sottoscritto in data 24 novembre 2014 con la Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art.15 della legge n.241/1990, per la realizzazione del Programma degli interventi, di cui al Programma commemorativo, siti nel territorio della Regione Veneto.
In seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli adempimenti necessari alla realizzazione del programma degli interventi connessi alle commemorazioni del centenario della prima guerra mondiale, sono stati affidati alla Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale (ai sensi del D.P.C.M. in data 24 marzo 2014), di seguito denominata Struttura.
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Il Sacrario Militare di Cima Grappa, comprese le aree di pertinenza, sono di proprietà del demanio militare ed assegnati alla gestione del Ministero della Difesa - Commissariato Generale Xxxxxxxx Xxxxxx in guerra. Le aree della ex base NATO, sono di proprietà dello Stato, assegnate all’Agenzia del Demanio. La Struttura, che svolge le funzioni di stazione appaltante, ha predisposto il documento preliminare per la progettazione redatto ai sensi dell’art.15, commi 5 e 6, del D.P.R. n.207/2010, determinando in € 5.330.000,00 (cinquemilionitrecentotrentamila/00) il costo parametrico dei lavori.
Ai sensi del comma 6 dell’art.90 del Decreto legislativo n.163/2006 il Responsabile del Procedimento ha accertato e certificato la carenza in organico di personale tecnico idoneo alla redazione e svolgimento, nei modi e nei tempi previsti, dei servizi indicati in oggetto, che richiedono l'apporto di competenze professionali specialistiche, necessarie alla progettazione per la realizzazione dei lavori di restauro conservativo del Monumento.
La stima del compenso relativo al rilievo geometrico è stato determinato a vacazione con riferimento all’impegno del professionista e alla tipologia dell’opera.
La stima del compenso relativo ai servizi è stato definito con riferimento al D.M. n.143/2013.
La sommatoria delle prestazioni a base di gara risulta dell’importo complessivo di € 753.000,00 (settecentocinquantatremila/00), oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso per un importo pari ad
€5.000,00 (cinquemila/00), incluse le spese accessorie ed esclusi gli oneri previdenziali e al netto dell’IVA come da legge, così articolato:
n | Descrizione | Stima dei servizi in euro |
1 | Progettazione preliminare, definitiva comprensiva della mappatura del degrado e del progetto della campagna diagnostica | € 253.000,00 |
2 | Ideazione, progettazione e direzione artistica dell’allestimento multimediale degli spazi museali | € 80.000,00 |
3 | Rilievo geometrico | € 30.000,00 |
4 | Indagini diagnostiche, geologiche e geotecniche | € 60.000,00 |
5 | Direzione lavori, assistenza misure e contabilità, assistenza al collaudo | € 180.000,00 |
6 | Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione | € 100.000,00 |
7 | Progettazione antincendio e presentazione SCIA | € 50.000,00 |
Totale Servizi | € 753.000,00 | |
8 | Oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (attività di rilievo, indagini diagnostiche, geologiche e geotecniche) | € 5.000,00 |
Totale Generale | € 758.000,00 |
Il Documento preliminare per la progettazione è stato approvato dal Coordinatore della Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale con determina a contrarre n.0001873 A-4.2.11 di protocollo in data 30 Luglio 2015.
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Ai sensi dell’art.91, comma 1, del D.lgs. n.163/2006 e dell’art.261, comma 1, del Regolamento di cui al
D.P.R. n.207/2010 con determina a contrare n.0001873 A-4.2.11 di protocollo in data 30 Luglio 2015, per l’affidamento dei servizi e attività connesse alla progettazione e realizzazione dell’intervento, è stata disposta apposita procedura aperta ai sensi del comma 5, dell’art.55, del citato D.lgs., con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art.266, commi 4 e 5, del citato Regolamento.
Trattandosi di un appalto pubblico di servizi di rilevanza comunitaria il cui valore stimato al netto dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) è superiore alla soglia di cui all’art.28 comma 1 lettera a) del D.lgs. n.163/2006 il bando di gara è stato trasmesso all’ufficio delle Pubblicazioni ufficiali dell’Unione Europea in data31 luglio 2015 e pubblicato in data 5 agosto 2015 con riferimento n.2015/S 149-275792, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Repubblica Italiana – GURI - V Serie Speciale n.94 in data 12 agosto 2015, sul profilo della Presidenza del Consiglio dei Ministri xxx.xxxxxxx.xx, sul sito della Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale xxx.xxxxxxxxxx0000-0000.xx, esclusa la pubblicazione su quotidiani a diffusione nazionale e locale come stabilito dal D.L. 24 aprile 2014, n.66.
L’ammontare complessivo del corrispettivo dei servizi posto a base di gara è stato stimato dalla Stazione Appaltante in complessivi € 753.000,00 (settecentocinquantatremila/00) oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso e stimati in € 5.000,00 (cinquemila/00), al netto dell’IVA e degli oneri previdenziali.
L’ammontare è stato valutato e quantificato con riferimento alla classificazione delle prestazioni professionali di cui alla tabella Z1 allegata al D.M. n.143/2013 e all’individuazione dettagliata delle attività da svolgere e dei relativi costi desunti dalla Tabella Z2 allegata al medesimo D.M. n.143/2013 come esplicitato all’art.2 del presente Capitolato Tecnico prestazionale.
In esito alla suddetta procedura aperta come da verbale della Commissione in data è stata valutata quale offerta economicamente più vantaggiosa quella di
che con il ribasso del applicato sull’onorario posto a base di gara di € 000.000,00= al netto di oneri previdenziali, assistenziali e fiscali ha offerto di eseguire le prestazioni per l’importo netto di € più oneri previdenziali e fiscali;
ACCERTATO
Che il finanziamento del presente incarico professionale è assicurato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con i fondi all’uopo disponibili sul Capitolo 904 – iscritto nel CDR 1 – Segretariato Generale – esercizio finanziario , impegnati con il decreto n. di protocollo del .
Il possesso dei requisiti di cui all’art.38, comma 1, del D.lgs. n.163/2006 del/dei Professionista/i aggiudicatario/i mediante le seguenti documentazioni e dichiarazione rilasciata/e da ……………..in data
……………………;
La regolarità contributiva …………………………..del/dei Professionista/i aggiudicatario/i mediante le seguenti documentazioni e dichiarazione rilasciata/e da ……………..in data ;
Il possesso da parte del/dei Professionista/i aggiudicatario/i dei seguenti requisiti di qualificazione:
a) il fatturato globale per servizi di cui all’art.252, del D.P.R. n.207/2010, espletati negli ultimi cinque esercizi antecedenti la pubblicazione del bando, per un importo di 2 volte l’importo a basa di gara;
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b) aver svolto, negli ultimi 10 anni, servizi di ingegneria ed architettura di cui all’art.252, del D.P.R. n.207/2010, per un importo totale non inferiore a € 7.995.000,00 (settemilioninovecentonovantacinquemila/00) pari ad una volta e mezzo l’importo stimato dei lavori indicati al punto II.1.5 del bando di gara (GUCE) classificati e ripartiti nelle seguenti categorie di opere (Tavola Z-1 del D.M 143/2013):
“Categoria OG 2 – Restauro e manutenzione dei Beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di Beni Culturali e Ambientali – Lavori di Restauro – Tav.Z1 “Categorie delle opere – parametro di complessità - classificazione dei servizi e corrispondenze” – Categoria: edilizia; destinazione funzionale: edifici e manufatti esistenti; ID Opere: E22 (ex classe e categoria I/d della legge n.143/49); Identificazione delle opere: Interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione, su edifici e manufatti di interesse storico-artistico soggetti a tutela ai sensi del decreto legislativo n.42/2004”;
In ordine all’identificazione della categoria dell’opera si chiarisce che, per le modalità di applicazione del secondo comma dell’art.8 del D.M. n.143/2013 con particolare riferimento alla comparazione di classi e categorie di opere che vengono definite dal D.M. n.143/2013 in modo diverso rispetto alla previgente classificazione, prevale il contenuto oggettivo della prestazione professionale in relazione all’identificazione delle opere, come nel caso di prestazioni pregresse relative ad interventi su edifici soggetti a vincolo (opere precedentemente classificate dall’art.14 della L. n.143/1949 in “I/d”), che oggi, con riferimento alla Tavola “Z1” del D.M. n.143/2013, si intendono equiparate alla categoria “E22” e non alla categoria “E21”.
c) di aver svolto, negli ultimi 10 anni, due servizi di ingegneria ed architettura di cui all’art.252 del D.P.R.207/2010 relativi a lavori identificabili come destinazione funzionale “Categoria: edilizia; destinazione funzionale: edifici e manufatti esistenti – Interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione, su edifici e manufatti di interesse storico-artistico soggetti a tutela ai sensi del decreto legislativo n.42/2004” (Tavola Z-1 del D.M 143/2013 - ex classi e categorie I/d della legge n.143/49) per un importo globale non inferiore a € 2.132.000,00 (duemilionicentotrentaduemila/00) pari a 0,40 volte l’importo stimato dei lavori indicati al punto II.1.5 del bando di gara (GUCE) riferiti a tipologie di opere analoghe per dimensione e per caratteristiche tecniche a quelli oggetto dell’affidamento;
d) che il numero medio annuo del personale tecnico utilizzato negli ultimi tre anni è di almeno 16 unità pari a 2 volte le unità stimate per lo svolgimento dell'incarico (comprendente i soci attivi, i dipendenti, i consulenti su base annua iscritti ai relativi albi professionali, ove esistenti, e muniti di partiva IVA e che firmino il progetto, ovvero firmino i rapporti di verifica del progetto, ovvero facciano parte dell’ufficio di direzione lavori e che abbiano fatturato nei confronti della società offerente una quota superiore al cinquanta per cento del proprio fatturato annuo, risultante dall’ultima dichiarazione IVA, e i collaboratori a progetto in caso di soggetti non esercenti arti e professioni).
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e) che i nominativi del/dei professionista/i che svolgeranno i servizi con la specificazione delle rispettive qualifiche professionali indicate in sede di gara sono i seguenti:
-
-
f) che il nominativo del professionista incaricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche indicato in sede di gara è il seguente: ;
Che il/i Professionista/i ha/hanno stipulato, ai sensi dell’art.10, comma 5, del D.lgs. n.163/2006, l’assicurazione di responsabilità civile professionale n° in data con la
compagnia di assicurazioni per tutta la durata dell’attività
professionale affidata e ai sensi del comma 4 dell’art.269 del Regolamento di cui al D.P.R. n.207/2010 la
dichiarazione della compagnia di assicurazioni contenente
l'impegno a rilasciare la polizza di responsabilità di cui all’art.111 del D.lgs. n.163/06 con specifico riferimento ai lavori progettati per un massimale non inferiore al 10 per cento dell'importo dei lavori e per tutta la durata degli stessi, sino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio.
Che il/i Professionista/i ai sensi dell’art.268, comma 1, del Regolamento n.207/2010 a garanzia degli impegni assunti con il presente capitolato prestazionale ha/hanno prestato apposita garanzia fideiussoria (cauzione definitiva) mediante numero in data
rilasciata dalla società/dall’istituto , agenzia/filiale di nella stessa misura e secondo le modalità previste dall’art.113, del D.lgs. n.163/2006 per quanto attiene alle sole attività di rilievo geometrico, realizzazione della campagna diagnostica, coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, della direzione dei lavori e del rilascio del certificato di prevenzione incendi (SCIA).
TUTTO CIÒ PREMESSO ED ACCERTATO
- Il sottoscritto Cons. Xxxxxx Xxxxxxxxxx, in qualità di Coordinatore della Struttura Tecnica di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, presso la sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale, sita in Xxxx, Xxx xxxxx Xxxxxxx 0, ha convocato per il giorno il/i Professionista/i nato a
il
- codice fiscale
– residente in
( ), alla Via n. - ed ha concordato e convenuto con lo stesso quanto segue:
Art.1 Oggetto dell’incarico
Sono affidate nei termini e con le modalità stabilite nel presente Capitolato Tecnico Prestazionale i seguenti servizi di architettura e di ingegneria di cui all’art.252, del D.P.R. n.207/2010 per la redazione della progettazione preliminare e definitiva ai sensi, rispettivamente, degli artt.242 e 243, del D.P.R. n.207/2010, compreso il rilievo geometrico e dei dettagli costruttivi, della mappatura del degrado per acquisire un
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livello di conoscenza accurato finalizzato all’individuazione degli interventi di restauro, della progettazione e realizzazione della campagna diagnostica, del coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione, della direzione dei lavori, della progettazione antincendio e presentazione della SCIA, per l’intervento del restauro del Sacrario Militare di Cima Grappa e la valorizzazione degli edifici annessi, degli apprestamenti militari, della ex base NATO e delle relative aree contermini, denominati di seguito per brevità anche “complesso monumentale”:
a) rilievo geometrico e dei dettagli costruttivi, con restituzione grafica dell’intero complesso;
b) progettazione e realizzazione della campagna diagnostica;
c) progetto preliminare, come previsto dall’art.242 e dagli articoli dal 17 al 23 del D.P.R. n.207/2010;
d) progetto definitivo, come previsto dall’art.243 e dagli articoli dal 24 al 32 del D.P.R. n.207/2010 e mappatura del degrado;
e) Ideazione, progettazione e direzione artistica dell’allestimento multimediale degli spazi museali;
f) coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione ai sensi dell’art.151, comma 1, del D.P.R. 207/2010 e dell’art.92 del D.lgs. n.81/2008;
g) direzione dei lavori;
h) progettazione antincendio e presentazione della SCIA.
Relativamente al servizio di rilievo, progettazione preliminare e definitiva, si specifica che il modello in Building Information Modeling dovrà essere realizzato secondo le più recenti linee guida dell’AIA Contract Document, B.I.M. Protocol Form. In particolare dovrà essere svolta un’attività di coordinamento e sincronizzazione dei modelli B.I.M. delle diverse discipline con verifica tipo clash detection di eventuali interferenze geometriche degli elementi tecnici. La verifica dovrà essere estesa alla strutturazione del database del modello con l'attribuzione di “classi di unità tecnologiche”, “di unità tecnologiche” e “classi di elementi tecnici”, secondo quanto previsto dalla norma UNI 8290 ss.mm.ii., per la redazione di un documento di riferimento tipo B.i.m. Execution Plan (B.E.P.).
a) Rilievo geometrico e dei dettagli costruttivi
Il rilievo geometrico sarà predisposto nelle opportune scale ad un livello di definizione tale che nelle successive fasi di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva non si abbiano significative differenze tecniche e di costo e dovrà comprendere, sinteticamente, gli elaborati di cui al seguente elenco indicativo e non esaustivo:
1 Planimetria dell’area interessata dagli interventi e relativa al complesso monumentale del Sacrario (Portale Roma, Via Eroica, area delle inumazioni dei caduti italiani ed austro ungarici), degli edifici e delle aree annessi (Caserma Milano, edificio sala proiezioni/uffici, Rifugio Bassano, osservatorio sullo sperone della nave, parcheggi, ecc.), del complesso relativo alla ex base NATO (base NATO, edifici annessi, percorsi e tutti gli elementi oggetto di trasferimento all’agenzia del Demanio come da decreto
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del Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 7.5.2013). La planimetria, che dovrà riguardare tutte le aree di pertinenza e la viabilità di accesso, dovrà essere predisposta in scala non inferiore a 1:500, con indicazioni delle quote e curve di livello con equidistanza delle stesse non superiore a cinquanta centimetri, delle strade limitrofe, della posizione, sagoma e distacco delle costruzioni confinanti. L’area oggetto di rilievo deve comprendere tutti gli elementi sopra indicati costituenti il complesso monumentale. Si specifica che l’ampiezza dell’area di pertinenza di ciascun elemento, alla quale estendere il rilievo, sarà concordata con la Stazione Appaltante.
2 Piante in scala non inferiore a 1:100 corredate da due o più sezioni atte ad illustrare i profili significativi in relazione al terreno, alle strade ed agli edifici circostanti nella quale risultino precisate la superficie coperta di tutti i corpi di fabbrica costituenti il complesso (come indicato nel precedente punto 1.). Tutte le quote altimetriche relative al piano di campagna originario rilevato devono essere riferite ad un caposaldo fisso. La planimetria deve riportare lo stato di fatto della sistemazione degli spazi esterni (recinzioni, viabilità, impianti di raccolta ed accumulo delle acque meteoriche, dotazioni militari storiche, ecc.). Tale elaborato deve essere integrato con una tabella riassuntiva di tutti gli elementi geometrici dell’area monumentale: superficie e volume degli edifici, superficie coperta totale, definizione dei materiali e ogni altro utile elemento per la determinazione della consistenza complessiva;
3 Sezioni, trasversali e longitudinali nella scala non inferiore a 1:100, con la misura delle altezze, degli spessori e della profondità degli elementi costituenti il complesso monumentale. In tali sezioni è compreso e indicato l'andamento del terreno lungo le sezioni stesse, fino al confine dell’area di pertinenza come definita alla precedente lettera a) ed alle strade limitrofe. Tutte le quote altimetriche devono essere riferite allo stesso caposaldo di cui alla precedente lettera b);
4 Prospetti nella scala non inferiore a 1:100 dell’intero complesso monumentale completi di riferimento alle altezze e ai distacchi degli edifici circostanti, agli altri elementi presenti, alle quote del terreno;
5 Rilievo degli impianti, sia interni che esterni con planimetrie e sezioni in scala non inferiore a 1:100 con riportati i tracciati principali delle reti impiantistiche interne ed esterne e la localizzazione delle centrali dei diversi apparati esistenti;
Il rilievo geometrico dovrà essere redatto secondo la norma internazionale ISO 17123 con tecnologia laser scanning 3D tale da poter consentire l’estrapolazione dalla nuvola di punti tutto il complesso monumentale.
b) Progettazione e realizzazione della campagna diagnostica
Al fine di individuare le migliori scelte operative da prevedere nell’ambito della progettazione dell’intervento di restauro, la campagna diagnostica dovrà indicare gli approfondimenti diagnostici ritenuti indispensabili alla definizione delle problematiche attraverso una serie di dati qualitativi e quantitativi.
Il progetto di campagna diagnostica, dovrà essere improntato alla normativa più recente e prevedere il ricorso alla strumentazione più aggiornata cui riferirsi per la successiva attuazione; si richiamano a
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titolo indicativo, non esaustivo, le principali norme cui riferirsi per la predisposizione del progetto di campagna diagnostica:
~ UNI 11182/2006 integrata dalle normative europee recentemente pubblicate dal Comitato Europeo di Normativa sui Beni Culturali (CEN TC 346 Conservation of Cultural Heritage) e recepite dal Decreto del Segretario generale Ministero per i Beni, le Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) dell’11.10.2013;
~ EN UNI 16096:2012 Conservation of cultural proprety-Condition survey ad report of built heritage;
~ EN UNI 16085:2012 Conservation of cultural proprety-Methodology of sampling from materials of cultural proprety-General rules;
~ prEN UNI 16572:2014 Conservation of cultural heritage –Glossary of technical terms concerning mortars for masonry, renders ad plasters used in cultural heritage;
~ UNI 11182:2006;
~ Monument and sites 15-ISCS international Scientific Committee for Stone of ICOMOS, Illustrated glossary xx xxxxx deterioration patterns. Xxxxx 0000;
~ Enviroment/Protection and Conservation of the European Heritage research report n.8, Damage atlas. Classification an analyses of Damage patterns found in brick Masonry, Bruxelles 2007;
~ UNI 11305:2009 Malte storiche – Linee guida caratterizzazione mineralogico-petrografica, fisica e chimica.
Il progetto dovrà affrontare i seguenti ambiti di analisi e prevedere almeno le seguenti indagini diagnostiche:
Diagnostica per lo studio dei materiali e delle patologie di degrado (analisi elementi lapidei, cemento e pavimentazioni, bronzo, malte allettamento).
− Studio petrografico quantitativo di malte al microscopio polarizzatore (MPOM) su preparato in sezione sottile secondo UNI 11176:2006. L’analisi deve permettere la classificazione dell’impasto, la caratterizzazione degli aggregati e del legante, la determinazione delle caratteristiche micromorfologiche, granulometriche, porosimetriche, eventualmente l’individuazione della zona di provenienza degli aggregati e la valutazione dello stato di conservazione;
− Studio petrografico quantitativo di materiale lapideo naturale al microscopio polarizzatore (MPOM) su preparato in sezione sottile secondo NorMaL 10/82. L’analisi deve permettere la classificazione della roccia, se possibile l’individuazione della zona di provenienza e la valutazione dello stato di conservazione;
− Analisi difrattometrica ai raggi X (XRD) per il riconoscimento delle fasi cristalline secondo UNI EN 13925-2:2006.L’analisi dovrà consentire l’individuazione delle fasi cristalline presenti nel composto in esame. Dovrà essere possibile individuare le fasi mineralogiche che compongono il materiale lapideo e/o quelle appartenenti a fenomeni d’alterazione o degrado, come efflorescenze saline, solfatazioni, ossalati;
− Dosaggio anioni mediante cromatografia ionica secondo norma UNI 11087:2003 e dosaggio cationi mediante spettrometro ICP secondo norma APAT/IRSA-CNR 3020;
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− Studio petrografico quantitativo di malte cementizie (Via Eroica) al microscopio polarizzatore (MPOM) su preparato in sezione sottile secondo UNI 11176:2006. L’analisi deve permettere la classificazione dell’impasto, la caratterizzazione degli aggregati e del legante, la determinazione delle caratteristiche micromorfologiche, granulometriche, porosimetriche, eventualmente l’individuazione della zona di provenienza degli aggregati e la valutazione dello stato di conservazione.
− Microcarotaggi finalizzati alla individuazione dello spessore delle lastre pavimentali in cemento della Via Eroica, compreso il prelievo del campione la sua catalogazione e ubicazione, il disegno di rilievo della stratigrafia.
Diagnostica per lo studio degli elementi a copertura delle inumazioni dei caduti e indagine della composizione, verifica delle dilatazioni e della tenuta e idoneità del sistema di fissaggio:
− Monitoraggio dal mese di al mese di della dilatazione delle lastre di bronzo, comprensivo della fornitura e della applicazione di strain gauges con sensori di temperatura e contatto in numero aree con numero verifiche della durata ognuna di 1 giornata.
− Analisi in fluorescenza XRF con strumentazione portatile per la determinazione della composizione chimica elementare delle superfici policrome- dovrà permettere l'interpretazione dei pigmenti inorganici.
− Analisi di un materiale coperto da pellicole secondo le seguenti tecniche della norma UNI 10945:2001: microscopia in luce riflessa (RLOM) e in luce ultravioletta (UVOM) su preparato in sezione lucida NorMaL 14/83 con analisi diretta su tutti gli strati con: 1) microscopio elettronico ESEM- 2) microsonda elettronica (EDS) e 3) microspettrofotometro all’infrarosso (FTIRM). Le analisi devono documentare in dettaglio: pigmenti e leganti dei vari strati pittorici, compresi successione stratigrafica, spessore, ridipinture, preparazioni, interventi di restauro e fenomeni d’alterazione ed invecchiamento.
Diagnostica per lo studio del sistema di accumulo delle acque meteoriche superficiali nel sacrario ipogeo, da verificare in relazione agli elementi strutturali:
− Indagine videoendoscopica - Rilievo videoendoscopico all’interno di fessure o fori già predisposti mediante microtelecamera, con diametro massimo di 2,8 cm collegata ad un cavo per una lunghezza massima prevista pari a m. L’indagine dovrà permettere di documentare le caratteristiche morfologiche e compositive di strutture e delle tubazioni o condotte in genere non direttamente osservabili.
− Indagine Georadar - Verifica della situazione fisico – strutturale del sottosuolo o delle strutture in elevazione mediante l’interpretazione degli effetti causati dall’emissione di onde elettromagnetiche immesse nel terreno o nelle murature; l’indagine dovrà individuare e cartografare i vuoti eventualmente presenti.
Dovranno inoltre essere predisposti:
− Relazione scientifica con descrizione dei risultati della campagna diagnostica, comprensiva della ubicazione dei campioni prelevati e delle indagini e prove effettuate;
− Piano di Sicurezza e Coordinamento per la campagna diagnostica;
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c) Progetto preliminare
Il progetto preliminare dovrà sviluppare i contenuti del documento preliminare, come previsto dall’art.93, comma 3, del D.lgs. n.163/2006 e contenere gli elaborati di cui agli articoli da 17 a 23 del D.P.R. n.207/2010 e sarà composto, sinteticamente, dagli elaborati di cui al seguente elenco il cui contenuto è indicativo e non esaustivo:
1 Relazione illustrativa del progetto preliminare dalla quale si evincano le modalità di individuazione della soluzione progettuale proposta rispetto alle ulteriori soluzioni prese in esame sotto il profilo funzionale e tecnico (aspetti idrogeologici, strutturali, impiantistici, ecc.) nonché ambientale (aspetti urbanistici, archeologici, vincolistici, ecc.), con particolare riferimento anche alle valutazioni economiche. Nella relazione sarà riportata la descrizione dettagliata del progetto preliminare proposto, l’esito dei rilievi e delle indagini, verifiche ed accertamenti eseguiti di cui al punto 1 nonché degli approfondimenti in ordine alla presenza di eventuali vincoli di natura storica, artistica, archeologica, paesaggistica o di qualsiasi altra natura interferenti sull’immobile. Dovrà essere evidenziato il soddisfacimento del quadro esigenziale indicato dall’amministrazione nello studio di fattibilità e nel documento preliminare alla progettazione illustrando le caratteristiche architettoniche e funzionali del progetto preliminare, l’accertamento della disponibilità dei pubblici servizi e degli allacci alle reti, le modalità e i tempi di sviluppo del progetto definitivo (progettazione, acquisizione pareri, verifica, approvazione) e di realizzazione (procedura di gara, redazione progettazione esecutiva realizzazione, collaudo), il quadro economico. La relazione dovrà dare chiara e precisa nozione di quelle circostanze che non possono risultare dai disegni e che hanno influenza sulla scelta e riuscita del progetto.
2 Relazioni tecniche specialistiche che riportano gli studi tecnici specialistici effettuati a supporto del progetto preliminare con l’indicazione dei requisiti e delle prestazioni che si intende perseguire e raggiungere con l’intervento. Tali relazioni descrivono nel dettaglio le indagini effettuate e la caratterizzazione del progetto descrivendo le scelte tecniche del progetto preliminare sotto l’aspetto architettonico, di adeguamento impiantistico. Dovranno, in particolare, essere predisposte, con riferimento alla soluzione progettuale proposta, le relazioni specialistiche per quanto attiene alla geologia, all’urbanistica, agli eventuali vincoli, all’archeologia e relativi approfondimenti, al censimento delle eventuali interferenze, al piano di gestione dei materiali da demolizione e ipotesi di soluzione delle discariche, all’aspetto architettonico e funzionale, ai consolidamenti, agli impianti elettrici, meccanici e di sicurezza, alle norme di prevenzione incendi. Trattandosi di complesso immobiliare esistente apposita relazione specialistica dovrà essere riferita ai caratteri storici, tipologici e costruttivi del complesso stesso, alla consistenza e allo stato di manutenzione del compendio e alle soluzioni progettuali proposte per gli interventi previsti nel progetto preliminare.
3 Crono programma delle fasi attuative, con l’indicazione dei tempi massimi di svolgimento delle varie attività di progettazione definitiva, verifica, approvazione, validazione, affidamento, progettazione esecutiva, esecuzione delle opere e collaudo dell’intervento.
4 Studio di prefattibilità ambientale nel quale saranno individuati, previo approfondimento i pareri da acquisire per la realizzazione dell’intervento (paesaggistici, tutela, territoriali, urbanistici sia a
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carattere generale che settoriale). Nello studio sarà illustrata la soluzione progettuale prescelta per la minimizzazione dell’impatto ambientale (con particolare riferimento alla ex base NATO), l’indicazione delle norme di tutela ambientale che si applicano all'intervento e degli eventuali limiti posti dalla normativa di settore per l'uso dell’opera o di parti dell’opera nonché l’indicazione dei criteri tecnici che si intendono adottare per assicurarne il rispetto delle norme nelle fasi esecutive per garantire l’esercizio e l’uso durante l’intervento.
5 Studio sulle modalità e termini di stesura dei piani di sicurezza e relativa quantificazione degli oneri con particolare riferimento all’esercizio e uso del complesso.
6 Elaborati grafici relativi al progetto preliminare sviluppati sulla base dei rilievi di cui al punto 1, redatti in scala opportuna e debitamente quotati, consistenti nelle piante e sezioni sulle quali sono riportati le opere ed i lavori da realizzare. Sono parte integrante del progetto preliminare gli elaborati grafici relativi al rilievo e alle verifiche di cui al punto 1 relativi allo stato di fatto con indicazione delle aree di degrado, nonché la carta archeologica, la planimetria delle interferenze, la planimetria catastale , la planimetria ubicativa dei siti per le discarica dei materiati di demolizione. Tali elaborati, inoltre, comprendono lo stralcio degli strumenti di pianificazione territoriale e di tutela ambientale e paesaggistica che interessano il compendio nonché gli strumenti urbanistici generali ed attuativi vigenti, sui quali è indicata la localizzazione dell’intervento. Sulla base della soluzione progettuale proposta saranno predisposti, integrati dalle tabelle relative ai parametri normativi da rispettare, tutti gli schemi grafici e le sezioni schematiche necessarie a consentire di individuare le caratteristiche spaziali, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori e degli impianti da realizzare;
7 Calcolo sommario della spesa e quadro economico con riferimento alla soluzione progettuale preliminare proposta saranno applicati i prezzi parametrici dedotti da apposito computo metrico estimativo. Il quadro economico comprende, oltre all’importo dei lavori, gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso e le spese per la progettazione esecutiva a base di gara, tutte le somme a disposizione della stazione appaltante nel rispetto e nei limiti di quanto stabilito dalla stazione appaltante nello studio di fattibilità e nel documento preliminare.
8 Capitolato prestazionale con la descrizione dei requisiti e delle specifiche prestazioni che si intende perseguire nello sviluppo del progetto preliminare e le norme di riferimento per le successive fasi di progettazioni ed in particolare a titolo esplicativo e non esaustivo, relative a: Urbanistica e Tutela, Edilizia, Strutture, Impianti (elettrico, antincendio, protezione dai campi elettromagnetici, riscaldamento e condizionamento), ecc.
9 Scheda riassuntiva comparativa sul raggiungimento degli obiettivi indicati dalla stazione appaltante nello studio di fattibilità e nel documento preliminare e sulla rispondenza del progetto preliminare predisposto in termini di completezza degli elaborati progettuali alle indicazioni di cui all’art 52 del
D.P.R. n. 207/2010.
d) Progetto definitivo e mappatura del degrado
Il progetto definitivo dovrà sviluppare i contenuti del progetto preliminare, come previsto dall’art.93, comma 4, del D.lgs. n.163/2006, dall’art.243, comma 1, del D.P.R. n.207/2010 e contenere gli elaborati di
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cui agli articoli da 24 a 32 del D.P.R. n.207/2010. Studia il bene con riferimento all’intero complesso ed al contesto ambientale in cui è inserito; approfondisce gli apporti disciplinari necessari e definisce i collegamenti interdisciplinari; definisce in modo compiuto le tecniche, le tecnologie di intervento, i materiali riguardanti le singole parti del complesso; prescrive le modalità esecutive e delle operazioni tecniche; definisce gli indirizzi culturali e le compatibilità fra progetto e funzione attribuita al bene attraverso una conoscenza compiuta dello stato di fatto; configura nel complesso un giudizio generale volto ad individuare le priorità, i tipi ed i metodi di intervento con particolare riguardo all’esigenza tutelare ed ai fattori di degrado. Sviluppa gli elaborati progettuali grafici e descrittivi ad un livello di dettaglio tale che nella successiva fase di progettazione non si verifichino differenze tecniche e di costo e sarà composto, sinteticamente, dagli elaborati di cui al seguente elenco il cui contenuto è indicativo e non esaustivo:
1 La relazione generale descrive, con riferimento al progetto preliminare, i criteri utilizzati per le scelte progettuali, le caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti, nonché i criteri di progettazione. In particolare sono indicate le indagini e gli studi integrativi di dettaglio effettuati, le discariche autorizzate e in esercizio da utilizzare per la realizzazione dell’intervento, individua le soluzioni progettate per superare eventuali interferenze, attesta la rispondenza del progetto definito al progetto preliminare e il recepimento di eventuali prescrizioni impartite in sede di approvazione. Nella medesima relazione devono, altresì, essere indicati gli elaborati necessari per lo sviluppo del progetto esecutivo e i tempi per la loro redazione da inserire nel crono programma per la realizzazione dell’intervento.
2 Relazioni tecniche e specialistiche sviluppate ad un livello di definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano significative differenze tecniche e di costo ed in particolare tra l’altro:
I) relazione idrologica e idraulica: individua con apposito studio le acque meteoriche, superficiali e sotterranee precisando le fonti dalle quali provengono gli elementi utilizzati per lo studio;
II) relazione sulle strutture: descrive le tipologie di consolidamenti e adeguamenti strutturali e gli schemi e modelli di calcolo, definisce i criteri di verifica da adottare per soddisfare i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa tecnica vigente, per gli interventi sulle opere esistenti. Tale relazione è integrata dalle valutazioni dello stato di fatto dell’immobile con riferimento alla verifica di cui al punto 1 in relazione allo stato di fatto accertato con le indagini;
III) relazione descrittiva delle opere architettoniche e delle tipologie e soluzioni puntuali di progetto con le motivazioni delle scelte progettuali nonché delle caratteristiche funzionali delle opere;
IV) relazioni tecniche degli impianti: descrivono i diversi impianti presenti nel progetto, motivando le soluzioni adottate; individuano e descrivono il funzionamento complessivo della componenti impiantistiche;
V) relazione sulla gestione dei materiali di scarto, provenienti dalle rimozioni e sostituzioni del materiale esistente per lo smaltimento nelle discariche autorizzate;
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VI) relazione sulle interferenze previo controllo e completamento del censimento delle interferenze rilevate, prevedendo per ognuna la specifica risoluzione, con la definizione dei costi e tempi di esecuzione. Deve contenere almeno una planimetria con l’individuazione di tutte le interferenze (scala non inferiore a 1:2000) censite e le soluzioni proposte;
3 Elaborati grafici del progetto definitivo, redatti nelle opportune scale in relazione al tipo di opera o di lavoro, da realizzare ad un livello di definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano significative differenze tecniche di costo, sono costituiti sinteticamente da quelli di seguito descritti, il cui elenco è indicativo e non esaustivo:
I) Stralcio dello strumento urbanistico generale e/o attuativo con l'esatta indicazione dell'area interessata all’intervento e planimetria d'insieme, in scala non inferiore a 1:500, integrata con gli ulteriori approfondimenti effettuati in sede di progettazione;
II) Planimetria in scala non inferiore a 1:200 corredata da due o più sezioni atte ad illustrare tutti i profili significativi dell’intervento in relazione al terreno, alle strade ed agli eventuali edifici circostanti nella quale risulti precisata la superficie coperta di tutti i corpi di fabbrica costituenti il complesso. Tutte le quote altimetriche sono riferite ad un caposaldo fisso. La planimetria riporta la sistemazione degli spazi esterni indicando le recinzioni, le essenze arboree da porre a dimora e le eventuali superfici da destinare a parcheggio; è altresì integrata da una tabella riassuntiva di tutti gli elementi geometrici del progetto: superficie dell'area, volumi esistenti, superficie coperta totale, materiali e ogni altro utile elemento;
III) Piante in scala non inferiore a 1:100 con l'indicazione delle quote planimetriche e altimetriche. Le quote altimetriche sono riferite al caposaldo di cui al precedente punto II ed in tutte le piante sono indicate le linee di sezione di cui al punto IV seguente;
IV) Numero adeguato di sezioni, trasversali e longitudinali nella scala non inferiore a 1:100, con la misura delle altezze, degli spessori e della profondità degli elementi costituenti il Monumento. In tali sezioni è altresì indicato l'andamento del terreno lungo le sezioni stesse, fino al limite individuato al precedente punto 1), lettera a) ed alle eventuali strade limitrofe. Tutte le quote altimetriche sono riferite allo stesso caposaldo di cui al punto III;
V) Prospetti nella scala non inferiore a 1:100 dell’intero Monumento completi di riferimento alle altezze e ai distacchi degli edifici eventualmente circostanti, agli altri elementi presenti, alle quote del terreno;
VI) Elaborati grafici nella scala prescritta dalle normative specifiche di riferimento e, comunque, non inferiore a 1:100 atti ad illustrare la mappatura del degrado e individuare i correlati interventi di restauro da realizzare, con riscontro delle indicazioni fornite nel progetto preliminare e definitivo, idonea rappresentazione grafica delle parti da conservare, integrare e sostituire, con particolare
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riferimento ai dettagli costruttivi degli interventi specifici previsti da rappresentare con dettagli anche a scala 1:50;
VII) Planimetria e sezioni in scala non inferiore a 1:100, in cui sono riportati i tracciati primari e secondari delle reti di distribuzione impiantistiche, con particolare riferimento alla raccolta e smaltimento delle acque meteoriche ed agli impianti elettrici (sia interni che esterni agli elementi costituenti il complesso monumentale);
VIII) piante e sezioni dei singoli manufatti edilizi presenti nel complesso nella scala non inferiore a 1:100 con idonea rappresentazione grafica delle parti da conservare, integrare e sostituire.
Relativamente all’edificio della ex base NATO, oltre agli elaborati sopra indicati, il progetto preliminare dovrà comprendere anche un piano di demolizione dell’opera che preveda, in via generale e non esaustiva: il tipo di macchinari e di strumenti che vengono utilizzati, le procedure seguite per la demolizione, l’individuazione di eventuali rischi dati da sostanze inquinanti e pericolose presenti nel luogo, organizzazione delle operazioni sequenziali e delle misure di protezione individuale e ambientale, modalità per il conferimento a discarica, etc..
4 Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici che individua le specifiche tecniche e tutti i contenuti prestazionali tecnici degli elementi previsti nel progetto definitivo e contiene la descrizione delle caratteristiche, della forma e delle principali dimensioni dell’intervento, dei materiali e dei componenti previsti nel progetto nonché i riferimenti per l’individuazione delle specifiche prestazionali;
5 Elenco dei prezzi unitari, computo metrico estimativo e quadro economico del progetto definitivo. Il computo metrico estimativo è redatto applicando alle quantità delle lavorazioni i prezzi unitari riportati nell’elaborato elenco dei prezzi unitari. Tali prezzi sono dedotti da apposite analisi come sotto descritte rapportate al prezzario vigente presso la stazione appaltante all’atto della redazione del progetto definitivo. Trattandosi di un progetto definitivo da porre a base di gara ai sensi dell’articolo 53, comma 2, lettera b), del D.lgs. n.163/2006 le quantità totali delle singole lavorazioni sono ricavate da computi di quantità parziali, con indicazione puntuale dei corrispondenti elaborati grafici. Le analisi dei prezzi sono determinate applicando alle quantità di materiali, mano d'opera, noli e trasporti, necessari per la realizzazione delle quantità unitarie di ogni voce, i rispettivi prezzi elementari dedotti da listini ufficiali o dai listini delle locali camere di commercio ovvero, in difetto, dai prezzi correnti di mercato, si aggiunge una percentuale del quindici per cento per spese generali e una percentuale del dieci per cento per utile dell'operatore economico.
Sulla base del computo metrico per consentire l’eventuale aggiudicazione con il metodo dell'offerta a prezzi unitari dovrà essere predisposta la lista delle lavorazioni di cui all’art.119, del D.P.R. n.207/2010 per la esecuzione dei lavori composta da sette colonne ove sono riportati nella prima colonna il numero di riferimento dell'elenco prezzi delle lavorazioni e forniture, nella seconda colonna la descrizione sintetica delle lavorazioni e forniture, nella terza colonna le unità di misura, nella quarta colonna il quantitativo previsto in progetto per ogni voce.
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Le varie voci di lavoro del computo metrico estimativo vanno aggregate secondo le rispettive categorie di appartenenza, generali e specializzate, allo scopo di rilevare i rispettivi importi, in relazione ai quali individuare la categoria prevalente, le categorie scorporabili e subappaltabili e le categorie scorporabili specializzate non subappaltabili.
6 Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti che consente di pianificare e programmare l’attività di manutenzione dell’intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico. Sarà costituito in forma sintetica: dal manuale d'uso delle parti significative del compendio ed in particolare degli impianti previsti nel progetto definitivo, dal manuale di manutenzione con riferimento alle diverse unità tecnologiche previste in progetto con la quantificazione di massima delle risorse necessarie per gli interventi manutentivi e dal programma di manutenzione a cadenze prefissate articolato nei tre sottoprogrammi delle prestazioni, dei controlli, degli interventi di manutenzione.
7 Cronoprogramma articolato in un diagramma che graficamente definisca la pianificazione delle lavorazioni nella sequenza logica, dei tempi di esecuzione e dei costi di produzione. Nello sviluppo del cronoprogramma si tiene conto della prevedibile incidenza dei giorni di andamento stagionale sfavorevole.
8 Schema di contratto e capitolato speciale d'appalto contengono le clausole dirette a regolare il rapporto tra stazione appaltante ed esecutore, in relazione alle caratteristiche dell'intervento con particolare riferimento ai termini di esecuzione e alle penali, al programma di esecuzione dei lavori, alle sospensioni o riprese dei lavori, agli oneri a carico dell’esecutore, alle modalità di contabilizzazione dei lavori (a misura e a corpo) alle modalità di liquidazione dei corrispettivi, ai controlli e alle modalità e termini di collaudo, alla soluzione delle controversie. Allegato allo schema di contratto è il capitolato speciale che contiene le prescrizioni tecniche da applicare alle singole lavorazioni previste nel progetto che è suddiviso in due parti di cui una contenente la descrizione delle lavorazioni per una compiuta definizione tecnica ed economica delle stesse e l’altra con l’indicazione delle prescrizioni tecniche sulle modalità di esecuzione, di misurazione di ogni lavorazione, i requisiti di accettazione dei materiali e componenti, le specifiche di prestazione e le modalità di prove nonché l'ordine da tenersi nello svolgimento di specifiche lavorazioni. In relazione alla tipologia d’intervento il capitolato dovrà precisare l’obbligo per l’esecutore di redigere il piano di qualità di costruzione e di installazione da sottoporre alla approvazione della direzione dei lavori nel quale dovranno essere pianificate e programmate le condizioni, le sequenze, le modalità, le strumentazioni, i mezzi d’opera e le fasi delle attività di controllo da svolgersi nella fase esecutiva di cantiere al fine di rilevare il livello prestazionale conseguito in termini qualitativi e quantitativi. In tale piano dovranno essere definiti i criteri di valutazione dei fornitori e dei materiali ed i criteri di valutazione e risoluzione delle non conformità.
Trattandosi di una procedura di affidamento di progettazione esecutiva ed esecuzione ai sensi dell’art.53, comma 4, del D.lgs. n.163/2006 il corrispettivo del progetto esecutivo dovrà essere previsto a corpo; pertanto lo schema di contratto dovrà indicare per ogni gruppo di categorie omogenee l’importo e la sua aliquota percentuale riferita all'ammontare complessivo dell’intervento. Tali importi e le correlate aliquote devono essere dedotti dal computo metrico estimativo allegato al progetto definitivo.
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9 Criteri, pesi e punteggi di valutazione dell’offerta, proposti dal progettista in conformità all’art. 83 del D.lgs. n.163/2006, per l’affidamento dei lavori con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;
10 Il Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, come previsto dall’art.91, del D.lgs. n.81/2008, consisterà nella redazione del piano di sicurezza e di coordinamento con il computo analitico dei costi per la sicurezza, i cui contenuti sono definiti dall’allegato XV del D.lgs. n.81/2008 e nella predisposizione del fascicolo, i cui contenuti sono definiti dall’allegato XVI del D.lgs. n.81/2008.
Il piano di sicurezza e coordinamento sarà costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di lavorazione, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i rischi particolari di cui all'allegato XI del D.lgs. n.81/2008, nonché la stima dei costi di cui al punto 4 dell'allegato XV del medesimo decreto. Il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) dovrà essere corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria sulla localizzazione e sull'organizzazione del cantiere e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, una tavola tecnica sugli scavi. Il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) dovrà comprendere l'analisi del contesto nel quale si inseriscono le opere, con riferimento anche ai seguenti punti:
− tipologia delle attività che si svolgono al contorno;
− percorsi stradali e pedonali esistenti;
− accessibilità all'area di cantiere;
− individuazione di particolari opere provvisionali e di protezione che il Progettista ritenesse necessarie per la tutela delle persone e dei veicoli esterni al cantiere, da considerare, sia nell'organizzazione del cantiere, sia nello svolgimento delle attività di costruzione;
− contemporanea presenza nelle aree circostanti di attività lavorative;
− individuazione preliminare dei rischi ai quali il cantiere potrebbe esporre l'ambiente circostante, con particolare riguardo alla presenza delle attività sanitarie.
Il piano di sicurezza e di coordinamento e l'indicazione della stima dei costi della sicurezza dovrà essere redatto e contenere tutti gli elementi definiti nell’'allegato XV, del D.lgs. n.81/2008 ed essere conforme a quanto stabilito all’art.39, del Regolamento di cui al D.P.R. n.207/2010.
Allegato al piano di sicurezza e coordinamento il professionista dovrà predisporre il quadro di incidenza della manodopera che indica, con riferimento al progetto, il costo del lavoro di cui
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all’articolo 86, comma 3-bis, del D.lgs. n.163/2006 e definisce l’incidenza percentuale della quantità di manodopera per le diverse categorie di cui si compone l’opera o il lavoro.
Il progetto definitivo dovrà essere redatto tenendo conto che i lavori dovranno essere realizzati contemporaneamente per fasi operative.
In particolare il capitolato speciale d’appalto dovrà:
− contenere l’indicazione, delle categorie e delle classifiche dei lavori in conformità all’art.61 e all’allegato A del D.P.R. n.207/2010;
− prevedere e disciplinare la realizzazione di tutte le opere contemporaneamente ovvero l’esecuzione delle opere per fasi con consegne parziali di immobile;
− prevedere l’onere per l’appaltatore di almeno due anni di manutenzione delle opere e degli impianti del complesso a partire dal verbale di ultimazione delle opere.
Il crono programma dovrà prevedere un programma di esecuzione di tutti i lavori contemporaneamente e un programma di esecuzione dei lavori.
e) Ideazione, progettazione e direzione artistica dell’allestimento multimediale degli spazi museali
L’Ideazione del progetto museografico, la correlata progettazione multimediale e l’attività relativa alla direzione artistica, dovranno rispondere alle direttive impartite dal Gruppo di lavoro storico-scientifico, appositamente costituito presso la Struttura di Missione per definire le linee guida esplicitate nel progetto del “Memoriale diffuso della Grande Guerra”, all’interno del quale è ricompreso il progetto multimediale del complesso monumentale di Cima Grappa.
Il percorso di visita ipotizzato in fase di documento preliminare alla progettazione, prevede l’accesso al Memoriale Cima Grappa dalla Caserma Milano, all’interno della quale si intende realizzare uno spazio Bookshop ed un allestimento che possa introdurre i visitatori alle vicende storiche che hanno caratterizzato i luoghi oggetto del conflitto. In adiacenza alla caserma Milano vi è l’accesso alla galleria Xxxxxxxx Xxxxxxxx XXX che dovrà prevedere un allestimento immersivo ed in sicurezza sino al vecchio Sacrario ipogeo ad oggi utilizzato come vasca di raccolta delle acque piovane. Lo stesso Xxxxxxxx sarà oggetto di lavori di adeguamento per ripristinare gli originari spazi e sarà adeguatamente collegato con il Portale Roma. Entrambe le strutture saranno oggetto di un allestimento immersivo connesso al percorso di visita. Oltrepassato il portale Roma il percorso di visita strettamente museale-immersivo, si trasforma in un percorso di contemplazione dell’architettura monumentale del sacrario di Cima Grappa. Ovvero il visitatore percorrerà la via Eroica sino alla gradonata di semicerchi concentrici che accoglie le salme dei 22.910 caduti della Grande Guerra dei quali 20.332 ignoti.
In particolare l’attività in questione dovrà prevedere la redazione di un dettagliato progetto museografico con relativo storytelling del percorso di visita.
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La rappresentazione del progetto dovrà prevedere elaborati descrittivi e grafici in scala e numero adeguati all’illustrazione dell’allestimento (sistemi di supporto, di aggancio, etc.), dell’illuminazione, delle tecnologie e dei cablaggi, delle caratteristiche multimediali (installazioni video ed audio).
f) Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione
Il Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, come previsto dall’art.151 comma 1 del D.P.R. n.207/2010 e dall’art.92, del D.lgs. n.81/2008, consisterà nelle seguenti attività:
- esaminare le eventuali proposte di integrazione all'originale Piano di sicurezza e di coordinamento presentate dall’Impresa appaltatrice nel caso in cui quest’ultima ritenga in tal modo di meglio garantire la sicurezza nel cantiere;
- assicurare, tramite opportune azioni di coordinamento, l’applicazione delle disposizioni contenute nei piani di sicurezza previsti dalla vigente normativa;
- adeguare i predetti piani ed il relativo fascicolo previsti dalla normativa stessa in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute;
- verificare l’idoneità dei piani operativi di sicurezza assicurandone la coerenza con il piano di sicurezza e coordinamento;
- organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione;
- segnalare alla Stazione Appaltante, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni di legge;
- proporre alla Stazione Appaltante, in caso di gravi inosservanze delle norme in materia di sicurezza nei cantieri, la sospensione dei lavori o delle singole lavorazioni fino a verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto;
- trasmettere al Responsabile del Procedimento un rapporto periodico sull’attività svolta la settimana precedente;
- informare tempestivamente il Responsabile del Procedimento, nel caso si verificassero particolari eventi inerenti la sicurezza;
- certificare la rimozione del cantiere da parte dell’Impresa appaltatrice e trasmettere al Responsabile del Procedimento una relazione conclusiva sull’attività svolta entro 10 giorni dall’ultimazione dei lavori;
- partecipare agli incontri periodici in cantiere o presso l’Ufficio Direzione dei Lavori, che il Responsabile Unico del Procedimento o Direttore dei lavori o lo stesso Coordinatore possono chiedere in qualsiasi momento al fine di risolvere problemi tecnici e gestionali.
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La prestazione dovrà essere svolta personalmente dal Professionista, senza vincoli di subordinazione né di orario, secondo le disposizioni del Responsabile del procedimento e nei termini e nei modi offerti in sede di gara ed indicati nel presente capitolato, attenendosi ai dispositivi contenuti nelle norme vigenti, in materia di sicurezza e tutela dei lavoratori, in materia di lavori pubblici ed in particolare all’art.92 del D.lgs. n.81/2008 ss.mm.ii., all’art.131 del D.lgs. n.163/06 e all’art.151 del Regolamento di cui al D.P.R. n.207/2010.
g) Direzione dei Lavori
L’attività della Direzione dei Lavori, come previsto dall’art.148 del D.P.R. n.207/2010, consisterà in tutte le attività ed i compiti alla stessa espressamente demandate dal D.lgs. n.163/2006 e dal citato regolamento, nonché:
- la cura che i lavori cui è preposto siano eseguiti a regola d’arte e di conformità del progetto e del contratto;
- la responsabilità del coordinamento e della supervisione dell’attività di tutto l’ufficio di direzione dei lavori, interloquendo in via esclusiva con l’esecutore in merito agli aspetti tecnici ed economici del contratto;
- la responsabilità dell’accettazione dei materiali, sulla base anche del controllo quantitativo e qualitativo degli accertamenti ufficiali delle caratteristiche meccaniche di questi così come previsto dall’art.3, comma 2, della legge n.1086/1971, e in aderenza alle disposizioni delle norme tecniche per le costruzioni di cui alla legge n.1086/1971, alla legge n.64/1974, al
D.P.R. n.380/2001, al D.L. n.136/2004 convertito in legge n.186/2004;
- la verifica periodica del possesso e della regolarità da parte dell’esecutore e del subappaltatore della documentazione prevista dalle leggi vigenti in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti;
- la costante verifica di validità del programma di manutenzione, dei manuali d’uso e dei manuali di manutenzione, modificandone e aggiornandone i contenuti a lavori ultimati,
- la segnalazione al responsabile del procedimento, dell’inosservanza, da parte dell’esecutore, della disposizione di cui all’art.118, comma 4, del codice.
La prestazione dovrà essere svolta personalmente dal Professionista, senza vincoli di subordinazione né di orario, secondo le disposizioni del Responsabile del procedimento e nei termini e nei modi offerti in sede di gara ed indicati nel presente capitolato, attenendosi ai dispositivi contenuti nelle norme vigenti in materia di lavori pubblici.
h) Progettazione antincendio e presentazione della SCIA
La progettazione antincendio dovrà essere predisposta con riferimento alle vigenti normative in materia ed in particolare ai sensi del D.P.R. n.151/2011. Gli elaborati costitutivi la progettazione antincendio dovranno essere articolati come segue:
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1 Fase preliminare generale:
- Individuazione delle singole attività soggette alla luce del D.P.R. 151 del 01/08/2011e ss.mm.ii.;
- Verifica dell’ubicazione dell’insediamento in considerazione delle attività circostanti o limitrofe.
2 Fase normativa:
- Individuazione di normative, leggi e regolamenti che riguardano le singole attività;
- Determinazione di disposizioni tecniche di prevenzione incendi laddove sia mancante o incompleta la norma specifica od interpretativa della stessa, tenendo conto di finalità e principi di base della riduzione delle probabilità di insorgenza dell’incendio e della limitazione delle sue conseguenze (art. 3 del D.P.R. n.577/1982);
- Verifica delle distanze di sicurezza esterne, interne, di protezione e di rispetto nonché della accessibilità ai mezzi di soccorso.
3 Fase di progettazione tecnica antincendio:
- Adempimento di quanto indicato in allegato I al Decreto 07/08/2012 e come meglio precisato nel MOD. PIN 1-2012 del Ministero dell’Interno – Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La documentazione dovrà comprendere:
- Relazione tecnica;
- Elaborati grafici.
- Relazione di valutazione del rischio alla luce del D.M. 10/03/1998, salvo che la disposizione tecnica, se esistente, non la preveda;
- Elenco delle opere di adeguamento antincendio: devono essere previsti appositi elaborati grafici necessari per l’individuazione dei singoli interventi antincendio previsti nel progetto con allegata una sintetica descrizione degli stessi.
La presentazione della SCIA ai fini antincendio al competente Comando Provinciale dei vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R 151 del 01/08/2011 dovrà essere predisposta con riferimento alle seguenti attività:
4 Elencazione opere di adeguamento antincendio:
- Sopralluogo da parte del professionista negli ambienti necessari per verificare quali delle opere indicate negli elaborati allegati alla richiesta di parere di conformità siano da realizzarsi o da adeguarsi;
- Formulazione di un elenco delle opere di adeguamento antincendio sulla scorta di esistente parere di conformità (D.P.R. 151 del 01/08/2011): si intende l’individuazione grafica dei singoli interventi e la descrizione sintetica degli stessi.
5 Coordinatore di sicurezza antincendio:
- Assistenza al Direttore dei Lavori per la corretta attuazione dell’opera progettata nello specifico campo di prevenzione incendi secondo l’individuazione di cui all’elenco opere di adeguamento incendio (con
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esclusione di elementi portanti e/o separanti con specifica resistenza al fuoco) e sulla scorta di specifici progetti esecutivi degli stessi;
- Determinazioni delle varianti non significative per la sicurezza antincendio, tali cioè da non comportare una ripresentazione del progetto di conformità al comando VV.F., necessarie per l’esecuzione degli interventi previsti nell’elenco e nei relativi progetti esecutivi specifici;
- Verifica e collaudo delle singole opere con controllo della corrispondenza in opera rispetto sia ai singoli progetti esecutivi specifici che agli elaborati allegati al parere di conformità ed all’elenco opere di adeguamento antincendio.
6 Progettazione di resistenza al fuoco di elementi portanti e separanti:
- Individuazione planimetrica ed altimetrica dei singoli elementi e loro numerazioni con riferimento a tavole generali di inquadramento;
- Relazione valutativa della resistenza al fuoco dei singoli elementi con identificazione univoca rispetto alla numerazione adottata nella individuazione di cui sopra (la relazione in conformità al D.P.R. 151 del 01/08/2011 deve riportare ogni dato necessario per la riproducibilità della valutazione); compilazione del relativo modello ministeriale (PIN 2.1 - 2014);
- Compilazione della certificazioni secondo i relativi modelli ministeriali;
- Descrizione tecnica esecutiva (progetto esecutivo) con i necessari elaborati grafici di supporto per l’esecuzione dell’opera secondo le modalità di valutazione della resistenza al fuoco; sono comprese le relazioni e dichiarazioni per la denuncia delle opere strutturali (legge 1089/1971), se richiesto, solo per gli elementi calcolati con requisiti di resistenza al fuoco.
7 Verifica corrispondenza in opera di elementi portanti e separanti resistenti al fuoco:
- Esame in luogo dei singoli elementi con caratteristiche di resistenza al fuoco e con riferimento alle certificazioni di resistenza e relativa valutativa, sulla scorta di dichiarazione di corretta posa degli eventuali rivestimenti protettivi e sulle dichiarazioni della Direzione Lavori ed accertamento, con stesura di dichiarazione secondo modello ministeriale della corrispondenza tre gli elementi certificati e quelli posti in opera per quanto attiene a:
- Numero e posizione elementi;
- Geometria degli elementi;
- Materiali costruttivi;
- Condizioni di carico e di vincolo;
- Caratteristiche e modalità di posa e di eventuali protettivi.
- Assistenza alla direzione dei lavori per l’interpretazione e corretta esecuzione del progetto esecutivo della resistenza al fuoco di elementi portanti e separanti.
8 Presentazione Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A. VV.F.):
- Predisposizione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (PIN 2-2014 S.C.I.A.) sulla scorta dell’intera documentazione che ha portato al rilascio del parere positivo di conformità e dell’elenco delle opere di adeguamento antincendio;
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- Raccolta delle dichiarazioni e certificazioni occorrenti e valutazioni della loro completezza formale;
- Presentazione al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco competente della S.C.I.A. completa di documentazione di cui ai punti precedenti.
- Esame finale generale dell’attività intesa alla verifica della rispondenza dell’attività principale e di quelle secondarie eventualmente presenti alle specifiche approvate nella documentazione e relazioni tecniche che hanno ottenuto parere di conformità ai sensi del D.P.R. n. 151 del 01/08/2011, al fine di costituire una valutazione tecnica antincendio sulla base della quale il titolare dell’attività possa consapevolmente sottoscrivere la segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A. VV.F.),
- Presentazione della (S.C.I.A. VV.F.) al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e restituzione del Documento protocollato al Committente.
9 Valutazione rischi di incendio:
- Valutazione rischi di incendio secondo l’allegato I del D.M. 10 marzo 1998 che si sviluppa attraverso:
- La determinazione dei pericoli di incendio;
- L’identificazione delle persone esposte;
- L’eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio;
- La classificazione del livello di rischio di incendio residuo;
- L’adeguatezza delle misure di sicurezza.
- Conclusioni derivanti dalla valutazione dei rischi di incendio.
10 Redazione piano di emergenza:
- Predisposizione del piano di emergenza redatto sulla scorta dell’allegato VIII del D.M. 10 marzo 1998, del progetto antincendio, della valutazione del rischio di incendio e comprendente studio, analisi e scelte di:
− Azioni che i lavoratori debbono mettere in atto in caso di incendio;
− Procedure per l’evacuazione;
− Disposizioni per l’intervento dei soccorsi esterni;
− Misure per assistenza persone con ridotte capacità motorie.
11 Elaborati vie di fuga:
- Predisposizione di tavole grafiche generali e particolari, da redigersi sulla scorta del progetto antincendio, della valutazione del rischio incendio e del piano di emergenza;
- Istruzioni per la collocazione delle tavole grafiche.
Art.2
Compenso professionale, compensi accessori e rimborsi spese
Il compenso per l’espletamento delle attività di cui all’art.1 del presente capitolato tecnico prestazionale è determinato, al netto del ribasso offerto del …………% in € ………………. oltre € per
oneri previdenziali ed € …………………. per IVA, per complessivi € ………………………... e il/i
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Professionista/i accetta/no senza riserve il compenso come sopra stabilito offerto in sede di gara comprensivo delle attività tecniche integrative offerte e valutate in sede di affidamento.
In particolare tale compenso risulta così articolato al netto del ribasso del offerto in sede di gara:
n | Descrizione | Stima dei servizi in euro |
1 | Progettazione preliminare (per € ), definitiva comprensiva della mappatura del degrado e del progetto della campagna diagnostica | € 000.000,00 |
2 | Ideazione, progettazione e direzione artistica dell’allestimento multimediale degli spazi museali | € 000.000,00 |
3 | Rilievo geometrico | € 000.000,00 |
4 | Indagini diagnostiche | € 000.000,00 |
5 | Direzione lavori, assistenza misure e contabilità, assistenza al collaudo | € 000.000,00 |
6 | Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione | € 000.000,00 |
7 | Progettazione antincendio e presentazione SCIA | € 000.000,00 |
Totale Servizi | € 000.000,00 | |
CNPAIA al 4% | € 000.000,00 | |
IVA 22% | € 000.000,00 | |
Totale Generale | € 000.000,00 |
Al suddetto compenso sono esclusi gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso per un importo pari ad
€5.000,00 (cinquemila/00).
Il suddetto compenso forfetario è comprensivo di tutti i compensi accessori, spese ed i rimborsi relativi allo svolgimento dell’attività conferita, compresi gli oneri per eventuali studi ed indagini di supporto alla prestazione professionale richiesta, il tempo trascorso fuori ufficio dal Professionista stesso e dal personale d’aiuto, per i viaggi di andata e ritorno, per eventuali riunioni informative e simili.
Il suddetto compenso deve altresì intendersi fisso ed immutabile anche in presenza di un aumento dei lavori progettati come derivanti dal progetto definitivo.
Art.3 Pagamenti
Il compenso stabilito per lo svolgimento dei servizi affidati, come determinato nel precedente art.2, verrà corrisposto al/ai Professionista/i come segue:
I. prima tranche: a seguito dell’approvazione da parte da parte della Stazione Appaltante del rilievo geometrico e dei dettagli costruttivi, del progetto della campagna diagnostica e della consegna dei risultati delle indagini;
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II. seconda tranche: a seguito dell’approvazione del progetto preliminare da parte della stazione appaltante, previa acquisizione dei necessari nulla-osta e autorizzazioni degli Enti preposti al rilascio dei pareri di legge, nonché della validazione del progetto preliminare
III. terza tranche: a seguito dell’approvazione da parte della Stazione Appaltante del progetto definitivo, della mappatura del degrado, del Piano della Sicurezza e Coordinamento, previa acquisizione dei necessari nulla-osta e autorizzazioni degli Enti preposti al rilascio dei pareri di legge, nonché della validazione del progetto definitivo.
Inoltre il compenso per il progetto definitivo e il piano della sicurezza, avverrà dopo l’acquisizione della polizza di responsabilità di cui all’art.111 del D.lgs. n.163/2006.
Pagamenti per il Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione
Il compenso, come determinato nel precedente art.2 verrà corrisposto al/ai Professionista/i in funzione dell’avanzamento dei lavori; la rata di saldo potrà essere liquidata solo dopo la trasmissione da parte del Professionista della relazione finale sull’attività svolta.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 1, della Legge 13 agosto 2010 n.136, i pagamenti verranno effettuati sul conto corrente (bancario/postale) n. …………. intestato a (generalità
complete e codice fiscale) e dedicato alle commesse pubbliche, così come comunicato dal/dai Professionista/i con nota n………..in data …………………… sul quale è delegato ad operare il Sig (generalità complete e codice fiscale).
Pagamenti per la Direzione dei lavori
Il compenso, come determinato nel precedente art.2 verrà corrisposto al/ai Professionista/i in funzione dell’avanzamento dei lavori; la rata di saldo corrispondente al 10% dell’importo dell’incarico, potrà essere liquidata decorsi 10 giorni dall’emissione del certificato di collaudo tecnico amministrativo di tutti gli interventi.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 1, della Legge 13 agosto 2010 n.136, i pagamenti verranno effettuati sul conto corrente (bancario/postale) n. …………. intestato a (generalità
complete e codice fiscale) e dedicato alle commesse pubbliche, così come comunicato dal/dai Professionista/i con nota n………..in data …………………… sul quale è delegato ad operare il Sig (generalità complete e codice fiscale).
Pagamenti per la progettazione antincendio e presentazione SCIA
Il compenso, come determinato all’art.2, verrà corrisposto a seguito dell’approvazione da parte della Stazione Appaltante del progetto antincendio e presentazione della SCIA, previa acquisizione dei necessari nulla-osta e autorizzazioni degli Enti preposti al rilascio dei pareri di legge, nonché della validazione del progetto stesso.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 1, della Legge 13 agosto 2010 n.136, i pagamenti verranno effettuati sul conto corrente (bancario/postale) n. …………. intestato a (generalità
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complete e codice fiscale) e dedicato alle commesse pubbliche, così come comunicato dal/dai Professionista/i con nota n………..in data …………………… sul quale è delegato ad operare il Sig (generalità complete e codice fiscale).
Art.4 Elaborati
Il/I Professionista/i dovrà/anno fornire tre copie cartacee, debitamente sottoscritte, e numero tre copie su supporto informatico in formato Word, CAD EXCELL e PDF del rilievo geometrico e dei dettagli costruttivi, del progetto preliminare e definitivo, della mappatura del degrado, del Piano della Sicurezza e Coordinamento, della campagna diagnostica, del progetto antincendio.
Il/I Professionista/i si impegna/no a fornire ogni eventuale ulteriore documentazione necessaria per l’acquisizione dei pareri e nulla-osta per l’approvazione da parte della stazione appaltante nonché a predisporre eventuali elaborati sintetici della progettazione predisposta.
Art. 5
Garanzia fideiussoria a titolo di cauzione definitiva
Il/I professionista/i dovrà/anno consegnare all’atto della stipula del presente Capitolato prestazionale apposita polizza assicurativa professionale di responsabilità civile professionale di cui all’art.10, comma 5, del D.P.R. n.207/2010 per tutta la durata delle attività professionali affidate.
Il/I professionista/i dovrà/anno consegnare all’atto della stipula del presente Capitolato prestazionale ai sensi dell’art.269, comma 4, del D.P.R. n.207/2010, la dichiarazione di una compagnia di assicurazioni contenente l'impegno a rilasciare la polizza di responsabilità di cui all’art.111, del D.lgs. 163/2006 con specifico riferimento ai lavori progettati per un massimale non inferiore al 10 per cento dell'importo dei lavori stessi, per tutta la durata dei lavori e sino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio.
Il/I professionista/i dovrà/anno consegnare all’atto della stipula del presente Capitolato prestazionale ai sensi dell’art.268, comma 1, del Regolamento n.207/2010 la Cauzione definitiva di cui all’art.113, del D.lgs. n.163/2006 per quanto attiene alle attività di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione e tutte le altre attività di ingegneria affidate di cui all’art.1 punto a), b), f), g) ed h) relativamente alla presentazione della SCIA, escluse sole la progettazione e la redazione del piano di sicurezza e coordinamento. Tale Cauzione ai sensi dell’art.75, comma 7, del medesimo D.lgs. è ridotta del cinquanta per cento qualora sia stata rilasciata al/ai professionista/i, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9001. Per fruire di tale beneficio il/i professionista/i dovrà/anno consegnare copia conforme del Certificato.
Tale garanzia fideiussoria sarà progressivamente svincolata in relazione all’avanzamento dei lavori per quanto attiene all’attività di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione nel limite massimo del 75% dell’importo iniziale garantito. Per le altre attività tecniche affidate con esclusione della progettazione e la
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redazione del piano di sicurezza e coordinamento tale polizza sarà svincolata dopo l’approvazione da parte della stazione appaltante delle prestazioni effettuate.
La stazione appaltante può avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente e in detti casi ha facoltà di chiedere al/i professionista/i la reintegrazione della cauzione ove questa sia venuta meno in tutto o in parte.
Art. 6
Tempi di esecuzione delle attività tecniche affidate
1 - II tempo a disposizione per effettuare le prestazioni di cui alle lettere a), b), c), d), e) ed h) dell’art.1 del presente capitolato tecnico prestazionale è stabilito in giorni , come da “offerta tempo” presentata in sede di gara, decorrenti dalla firma del Contratto. In particolare l’attività relativa alla progettazione e presentazione antincendio verrà considerata conclusa al momento del rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) da parte del competente Comando dei Vigili del Fuoco.
2 - L’attività di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione di cui alla lettera f) dell’art.1 avrà inizio dalla data di consegna dei lavori e terminerà con la consegna, entro 10 giorni dall’ultimazione dei lavori, della certificazione della rimozione del cantiere da parte dell’Impresa appaltatrice e della relazione conclusiva sull’attività svolta.
3 – L’attività di direttore dei lavori di cui alla lettera g) dell’art.1 coinciderà con i termini previsti nella vigente normativa sui lavori pubblici e si riterrà conclusa con l’emissione del certificato di ultimazione dei lavori, del conto finale, del certificato di collaudo tecnico-amministrativo ivi compresa la risoluzione delle eventuali riserve avanzate dall’impresa esecutrice.
Art. 7
Obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari
Il/I Professionista/i assume/ono l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla Legge 13 agosto 2010 n.136 a pena di nullità assoluta del presente contratto. Ai sensi dell’art. 3 – comma 8 – della suddetta Legge 136/2010 è inserita apposita clausola risolutiva da attivarsi in tutti i casi in cui le transazioni sono state eseguite senza avvalersi di banche o società Poste Italiane S.p.a. ovvero con gli strumenti ritenuti idonei dalla legge ai fini della tracciabilità.
Il/I Professionista/i assume/ono e i suoi/loro Subcontraenti che hanno notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria procede all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale.
La Stazione Appaltante verifica che nei contratti sottoscritti dal/ai professionista/i con i propri subcontraenti per l’attività professionale affidata con il presente Disciplinare a qualsiasi titolo interessati per servizi, per collaborazione professionale e per forniture, sia inserita, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi della Legge 136/2010.
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Art.8 Penali
1- Qualora il Professionista non rispetti la tempistica di cui all’art.6, fatta eccezione per eventuali proroghe concesse dalla stazione appaltante, sarà applicata una penale per ogni giorno di ritardo pari all’1 per mille del compenso indicato all’art.2 riferito alla/e prestazione/i professionale/i in ritardo e, comunque, non superiore al 10 per cento; detta penale sarà trattenuta sul saldo del compenso spettante al professionista.
2- Per il ritardo delle prestazione e attività di cui all’art.1, lettere a), b), c), d), e) ed h), che superi i 30 giorni, rispetto al termine complessivo di giorni , come da “offerta tempo” presentata in sede di gara, stabilito all’art.6, comma 1, la stazione appaltante procederà alla risoluzione del contratto in danno, senza che il/i professionista/i possa/no pretendere compensi o indennizzi di sorta, sia per l’onorario che per il rimborso spese ancora non liquidati.
3- Saranno, comunque, a carico del/dei Professionista/i i maggiori oneri comunque derivanti alla stazione appaltante procurati dai ritardi nell’esecuzione della prestazione.
Art.9
Responsabilità e oneri a carico del Professionista
Si intendono assunti dal Professionista/i tutti gli oneri e responsabilità connessi al completo espletamento delle prestazioni di cui all’art.1 con le modalità e nei tempi prescritti dal presente Capitolato prestazionale tecnico in quanto tali oneri e responsabilità si intendono compensati nel prezzo offerto in sede di gara.
Il/I Progettista/i dovrà/anno eseguire le prestazioni oggetto del contratto a perfetta regola d’arte, con la massima diligenza ed elevati livelli qualitativi, nel rispetto delle norme vigenti e secondo le condizioni, le modalità e i termini e tempi previsti nella documentazione presentata in sede di gara e nel presente Capitolato.
Il Progettista dovrà impostare le sue attività ed in particolare la redazione degli elaborati progettuali secondo criteri di ordine, chiarezza e completezza ecc., riportati all’art.52 del D.P.R. n.207/2010, tali da renderne agevole l’attività di verifica, validazione e approvazione di tutti gli elaborati progettuali.
Il Progettista dovrà produrre gli elaborati progettuali debitamente datati timbrati e sottoscritti. Il Progettista dovrà, altresì, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
a) osservare la massima riservatezza su notizie o informazioni di qualsiasi natura in ogni modo acquisite nello svolgimento del servizio oggetto dell’appalto;
b) comunicare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, ogni informazione ritenuta idonea a dare conoscenza del corretto svolgimento del servizio;
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c) organizzare lo svolgimento dell’incarico in conformità ai tempi e alle modalità previste nella documentazione presentata in sede di gara e nel presente Capitolato;
d) eseguire le prestazioni conformemente al presente Capitolato, e secondo quanto indicato nella documentazione presentata in sede di gara;
e) consentire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, di procedere, in qualsiasi momento e anche senza preavviso, alle verifiche sulla piena e corretta esecuzione del contratto ed a prestare la propria collaborazione per consentire lo svolgimento di tali verifiche;
f) richiedere con congruo anticipo l’accesso alle aree presso le quali devono essere realizzate le opere di progettazione, segnalando i nominativi del personale ed gli eventuali mezzi;
g) garantire la presa in consegna del complesso monumentale e garantire la sicurezza a persone e cose per tutta la durata delle indagini conoscitive e rilievi;
h) rispettare i regolamenti e le limitazioni esistenti in sito al fine di non compromettere la sicurezza del sito stesso.
Rientra fra gli oneri e le responsabilità del Progettista tutto quanto necessario al corretto espletamento dell’incarico, tra i quali a titolo esemplificativo:
1 gli oneri di cancelleria;
2 gli oneri della comunicazione, precisato che, attesa la natura dell’incarico, dovranno essere adottati tutti i mezzi più tempestivi (corriere, telefoni, fax, e-mail);
3 gli oneri di trasporto, attrezzature e strumenti, materiali di consumo e quant’altro necessario in funzione al tipo e numero degli accertamenti, verifiche per l’espletamento dell’incarico;
4 gli oneri assicurativi e fiscali attinenti ai previsti adempimenti nonché di vigilanza del complesso per il periodo di svolgimento delle attività tecniche affidate.
L’osservanza delle prescrizioni del presente Capitolato nonché delle disposizioni del Responsabile del Procedimento nella progettazione delle opere non esime il Progettista dalla piena responsabilità circa l’espletamento dell’incarico secondo le sopraccitate modalità. Tali oneri e responsabilità si intendono compensati nel corrispettivo contrattuale. Il/i Professionista/i è/sono responsabile per errori o difetti verificatisi, per sua colpa o dei suoi collaboratori ove si sarebbero potuti evitare seguendo le normali procedure e agendo con la dovuta competenza e serietà professionale.
Il/I Professionista/i indennizzerà/nno la stazione appaltante da e contro qualsiasi danno, responsabilità o spese legali risultanti da una violazione del presente Capitolato Tecnico prestazionale inclusa qualsiasi negligenza o omissione causata dai collaboratori del Professionista stesso.
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Ogni ulteriore accesso del/dei Professionista/i e di eventuali terzi incaricati dopo la riconsegna del compendio ovvero prima della presa in consegna del compendio stesso di cui alla lettera g del presente articolo potrà essere effettuato alle seguenti condizioni:
- dovrà essere fatta una preventiva richiesta all’Amministrazione, con congruo anticipo, segnalando i nominativi del personale e gli eventuali mezzi;
- dovranno essere rispettati i regolamenti e le limitazioni esistenti in sito al fine di non compromettere la sicurezza del sito stesso.
In base alle condizioni di cui sopra, l’Amministrazione avrà cura di assicurare la propria collaborazione affinché il Professionista ed i suoi collaboratori abbiano accesso sui siti per tutta la durata dell’incarico.
Art.10
Oneri particolari assunti dal/dai professionista/i
Il/I professionista/i nel corso della progettazione preliminare e definitiva, dovrà interfacciarsi con il Responsabile del Procedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e recepire le eventuali indicazioni che verranno fornite riguardo i lavori da progettare;
Il/I Professionista/i nel corso della progettazione preliminare e definitiva, dovrà interfacciarsi con i rappresentanti degli enti deputati al rilascio di pareri, nulla-osta e autorizzazioni comunque denominati propedeutici alla verifica e approvazione del progetto e recepire nel progetto e negli elaborati progettuali le eventuali indicazioni e prescrizioni necessarie all’approvazione del progetto stesso;
Il/I Professionista/i dovrà/anno predisporre tutti gli atti ed elaborati necessari per l’acquisizione delle autorizzazioni e dei pareri delle diverse Amministrazioni competenti e della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale;
Il/I Professionista/i dovrà/anno predisporre tutti gli atti ed gli elaborati richiesti dagli enti gestori di servizi, presentare le richieste e interfacciarsi con gli enti stessi fino all’acquisizione dell’autorizzazione e/o pareri all’esecuzione delle opere progettate. Tale autorizzazione e/o parere è propedeutica alla consegna del progetto definitivo alla stazione appaltante.
Il/I Professionista/i dovrà/anno assistere il Responsabile del Procedimento nell’attività di verifica della conformità del progetto esecutivo al progetto definitivo approvato;
Il/I Professionista/i dovrà/anno assistere il Responsabile del Procedimento nell’attività di verifica e validazione del progetto definitivo;
Il/I Professionista/i dovrà/anno assistere il Responsabile del Procedimento nell’attività di verifica e validazione del progetto preliminare;
Il/I Professionista/i dovrà/anno introdurre nei progetti le modifiche conseguenti a tutte le osservazioni o richieste eventualmente espresse in sede di approvazione e comunque che siano ritenute necessarie, a suo insindacabile giudizio, dalla stazione appaltante;
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Il/I Professionista/i dovrà/anno assicurare la presa in consegna del complesso immobiliare e garantire la sicurezza a persone e cose per tutta la durata delle indagini conoscitive e rilievi tenendo indenne la stazione appaltante da qualsiasi responsabilità derivante dallo svolgimento di tali attività e riconsegnare il compendio immobiliare in condizioni di sicurezza, libero da ogni soggezione previo ripristino di eventuali manomissioni o modifiche allo stato dei luoghi effettuate per lo svolgimento delle proprie attività compresa la rimozione di ogni materiale a qualsiasi titolo rimosso o variato. Ai sensi dell’art.34, comma 35° del Decreto-Legge 18/10/2012, n.179, convertito in Legge 17/12/2012, n.221 le spese di gara e pubblicità preventiva e post aggiudicazione valutabili in circa € 5.000,00 sono a carico del/i professionista/i che dovrà/nno provvedere al rimborso alla stazione appaltante entro i 60 gg. dalla data dell'aggiudicazione.
Tutti gli oneri e attività sopra indicati, nessuno escluso, sono stati valutati dal/i Professionista/i in sede di offerta.
Art.11 Variazione dell’incarico
Il/I Professionista/i si obbliga/no ad introdurre nella documentazione ed elaborati predisposti tutte le modifiche di dettaglio ed integrazioni, che siano ritenute necessarie a giudizio insindacabile della stazione appaltante senza che questo dia diritto a speciali e maggiori compensi.
Art.12 Risoluzione del contratto
La stazione appaltante si riserva ogni più ampia facoltà di proseguire nel rapporto secondo i patti sottoscritti fino all’espletamento di tutte le attività previste nel presente capitolato tecnico prestazionale, ovvero di recedere, a suo insindacabile giudizio, in qualsiasi momento se ne ravvisasse la necessità per fatto non imputabile al/ai Professionista/i.
La stazione appaltante si riserva la facoltà di recedere, a suo insindacabile giudizio dal presente affidamento nei seguenti casi:
a) inadempimenti che abbiano comportato un ritardo superiore ai 30 giorni dalla consegna degli elaborati progettuali;
b) perdita da parte del Progettista dei requisiti di carattere generale, economico-finanziari, tecnico- organizzativi e professionali, per l’espletamento del servizio;
c) inadempimento agli obblighi di tracciabilità previsti di cui all’art.7 del presente Capitolato.
Qualora nel corso dell’esecuzione dei servizi affidati per esigenze sopravvenute, al momento non prevedibili, la stazione appaltante non ritenesse di proseguire nella realizzazione dell’intervento il contratto sarà risolto, fermo restando il corrispettivo dovuto per le prestazioni già effettuate e accertate dal Responsabile del Procedimento alla data della rescissione, detratte eventuali penalità.
Art.13 Risoluzione delle controversie
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Nel caso in cui il/i Professionista/i non ottemperi/no alle prescrizioni impartite dalla stazione appaltante oppure sorgano divergenze di ordine tecnico durante l’elaborazione della prestazione, il Responsabile del Procedimento ne informerà il Coordinatore della Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, il quale, sentito il/i Professionista/i, assumerà le conseguenti determinazioni. Fuori dai casi previsti dall’art.240, D.lgs. n.163/2006 tutte le controversie tra il/i professionista/i e la Stazione Appaltante che non siano definite in via amministrativa saranno deferite mediante procedura civile presso il Foro di Roma.
Art.14 Trattamento dei dati personali
Ai sensi e per gli effetti del D.lgs. n.196/2003 la stazione appaltante, quale titolare del trattamento dei dati forniti nell’ambito della presente procedura, informa che tali dati verranno utilizzati esclusivamente ai fini del presente affidamento, trattati con sistemi elettronici e manuali, e, comunque, in modo da garantirne la sicurezza e la riservatezza. Con la sottoscrizione del presente disciplinare il/i Professionista/i autorizza/no la stazione appaltante al trattamento dei dati personali, per le sole finalità connesse all’espletamento dell’incarico in argomento.
Art.15
Cessione del contratto e subappalto
È fatto assoluto divieto al/ai professionista/i di cedere, a qualsiasi titolo, il presente contratto a pena di nullità. È vietato il ricorso al subappalto ai sensi dell’art.91, comma 3, D.lgs. n.163/2006 fatta eccezione per le attività ivi indicate e consentite.
Art.16 Responsabilità verso terzi
Il/I professionista/i solleverà/anno la Stazione Appaltante da ogni eventuale responsabilità penale e civile verso terzi in ogni caso connessa alla realizzazione ed all’esercizio delle attività affidate. Nessun altro onere potrà dunque derivare a carico della Stazione Appaltante, oltre al pagamento del corrispettivo contrattuale stabilito all’art.2 del presente Capitolato Tecnico prestazionale.
Art.17 Disposizioni varie
Il presente Capitolato Tecnico prestazionale sarà impegnativo dalla sottoscrizione per il/i professionista/i mentre diventerà tale per la stazione appaltante soltanto dopo la formale approvazione. Tutte le spese inerenti la stipula del presente Capitolato Tecnico prestazionale d’incarico, comprese quelle di xxxxx e di registrazione sono a carico del/dei professionista/i incaricato/i.
Il/i Professionista/i La Stazione Appaltante
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