AVVISO PUBBLICO
Direzione Centrale Welfare e Politiche Educative Servizio Politiche per l’infanzia e l’Adolescenza
AVVISO PUBBLICO
per la realizzazione mediante stipula convenzione del SERVIZIO LABORATORI DI EDUCATIVA TERRITORIALE
Con l'adozione da parte della Xxxxxxx Xxxxxxxx xxx Xxxxxxxxxxx 00/00 e successivamente del Regolamento 4/2014, in materia di autorizzazione al funzionamento e accreditamento die servizi residenziali, semiresidenziali, domiciliari e territoriali, il Comune di Napoli ha proceduto, negli ultimi anni, a implementare tali disposizioni regolamentari, individuando i procedimenti ed i soggetti per l'attuazione di quanto disposto e adeguando progressivamente il sistema di offerta a quanto previsto dalla normativa regionale.
Con deliberazione n. 744/2013 la Giunta Comunale ha approvato il Piano Sociale di Zona 2013 stabilendo di avviare per entrambi le tipologie di attività (educativa territoriale e centri diurni) una nuova procedura convenzionamento per servizi e strutture autorizzate e accreditate, ai sensi della normativa regionale, al fine di assicurare standard qualitativi adeguati, regolamentazione dei rapporti tra l’Amministrazione e gli Enti erogatori delle prestazioni, nonché garanzia sulla continuità delle stesse.
Alla luce delle modifiche e innovazione introdotte dal Regolamento regionale 4/2014 si rende possibile di fatto dare attuazione alle indicazioni programmatiche contenute nel Piano di zona anche per quanto riguarda i servizi socio-educativi territoriali, avviando un complessivo e articolato processo finalizzato a strutturare poli socio-educativi diffusi sul territorio con un modello di intervento unitario, rafforzando la funzione educativa e di sostegno alla genitorialità all'interno di specifici piani educativi individualizzati.
Per quanto riguarda il servizio di Educativa territoriale, il nuovo Regolamento regionale 4/2014 ha introdotto nel Catalogo dei servizi soggetti ad autorizzazione al funzionamento mediante la presentazione della SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) i Laboratori di Educativa territoriale, estendendo a tale tipologia di prestazione la previsione regolamentare.
Con Disposizione del Direttore Generale n. 33/2014 sono state adottate le Linee di indirizzo per l'applicazione del nuovo regolamento regionale 4/2014 e individuate e definite le modalità per la presentazione delle richiesta di autorizzazione al funzionamento e di accreditamento da parte degli enti interessati.
Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 616 del 13 Agosto 2014 sono state approvate le linee di indirizzo per la riorganizzazione e la riqualificazione dei servizi socio educativi del Comune di Napoli con la contestuale approvazione dei criteri e modalità del processo di convenzionamento.
Per ultimo con Deliberazione di Giunta Comunale n. 512 del 31/07/2015 si è dato mandato al Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’adolescenza di attivare ulteriori 5 poli del Servizio di Educativa Territoriale per un massimo di 61 settimane all'interno delle zone target,
così come definite nelle Mappe territoriali di riferimento per la localizzazione dei nuovi poli di educativa territoriale ed allegate allo stesso atto deliberativo.
Oggetto
Il servizio Laboratori di Educativa Territoriale viene attualmente previsto e definito nella Sezione B del Catalogo dei servizi residenziali, semiresidenziali, territoriali e domiciliari di cui al Regolamento di attuazione della L.R. 11/2007 n. 4/2014. Viene intesa quale risorsa territoriale per rispondere alle esigenze di ragazze e di ragazzi che necessitano di un forte sostegno educativo ed è caratterizzato da una pluralità di interventi che prevedono lo svolgimento di funzioni quali l’ascolto, il sostegno alla crescita, l’accompagnamento, l’orientamento. Si propone di offrire possibilità di aggregazione finalizzata alla prevenzione primaria e secondaria di situazioni di disagio, attraverso proposte di socializzazione tra minori e di identificazione con figure adulte significative. Offre un sistema di opportunità, al di là dell'orario e del circuito scolastico, di incontro e di socializzazione, percorsi educativi e di promozione sociale e culturale, occasioni per una positiva utilizzazione del tempo libero, proposte e strumenti che sviluppino capacità creative e modalità di espressione per la realizzazione di un nuovo ambiente di vita.
Modalità organizzative, prestazioni richieste ed attività da realizzare
ll servizio educativo territoriale ha una valenza socio-psico-pedagogica molto forte, in quanto affronta con un approccio relazionale i problemi del minore, coinvolgendo tutti gli individui per lui significativi, sia che si tratti di coetanei o di adulti, basandosi sull'assunto che il minore, la famiglia e l’ambiente esterno, costituiscano dei sistemi relazionali che si definiscono e interagiscono vicendevolmente tramite lo strumento della comunicazione. Per queste ragioni il servizio può connotarsi come strumento di prevenzione, di recupero oppure di sostegno.
Le funzioni essenziali e gli obiettivi del Laboratorio di Educativa Territoriale possono riassumersi schematicamente nel modo seguente:
• sostenere il minore nei momenti di difficoltà, fornendogli gli strumenti per fronteggiarle e rimuoverle, aiutandolo quindi a scoprire le proprie potenzialità, riconoscere i propri bisogni, acquisire capacità di agire in autonomia;
• valorizzare e potenziare le dinamiche relazionali del minore all’interno della famiglia, della scuola e del tempo libero, con l’appoggio delle agenzie del territorio e con le risorse della comunità;
• sostenere la famiglia in difficoltà educativa, mettendola in condizioni di recuperare il suo ruolo genitoriale e di operare in autonomia;
• costruire una rete di legami tra nucleo familiare e ambientale esterno (quartiere, parrocchia, scuola ed altri servizi);
• promuovere le capacità progettuali del minore e della famiglia.
I Laboratori di Educativa Territoriale prevedono la realizzazione di attività specifiche secondo le tipologie di seguito riportata:
Le attività di gruppo
La dimensione educativa viene curata sia attraverso la relazione tra ragazzo e figura educativa di riferimento che nell’ambito della relazione con il gruppo dei pari.
Il Laboratori di Educativa Territoriale individua dunque le modalità più idonee per la strutturazione di uno spazio-tempo dedicato ad offrire ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di stare in gruppo con altri della stessa fascia di età. In questo senso non si tratta di proporre attività mirate a apprendere uno sport o sviluppare competenze o abilità specifiche, quanto piuttosto di creare le modalità perché sia possibile far incontrare i ragazzi per costruire tra loro una rete di legami, per realizzare con loro un’esperienza di gruppo capace di integrare i singoli, di permettere ai ragazzi di imparare a stare con gli altri, di apprendere l’accoglienza delle diversità, di sperimentare la condivisione delle decisioni.
Saranno dunque previsti momenti specifici di incontro di confronto, scambio, comunicazione
esperienziale di ciascun gruppo di ragazzi.
Attività di sostegno scolastico, Laboratori, Attività sportive
Nello spazio studio i ragazzi vengono aiutati ad acquisire un più adeguato metodo di studio e a migliorare il proprio adattamento all’ambiente normativo e relazione della scuola. I ragazzi vengono in particolare supportati nello svolgimento dei compiti concordati con i docenti in piccoli gruppi omogenei per età ed autonomia e viene realizzato un sostegno specifico per i ragazzi con particolari difficoltà. I ragazzi vengono inoltre stimolati attraverso approfondimenti su temi di attualità con metodologie interattive e coinvolgenti.
Le attività laboratoriali sono rivolte a stimolare e sviluppare alcune particolari forme espressive dei ragazzi che attraverso la manualità, la musica, il teatro acquisiscono maggiore fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, imparano ad esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti, acquistano maggiori competenze relazionali, sviluppano competenze specifiche in alcuni ambiti di attività.
Lo sport dentro il Centro di Educativa Territoriale assume una valenza educativa perché consente ai ragazzi una crescita psicofisica equilibrata e nello stesso tempo contribuisce alla complessiva formazione dei ragazzi sia in riferimento alle dinamiche relazionali che alla maturazione psicologica individuale.
Uscite esterne e campi estivi
Le visite guidate, le escursioni, gli incontri e gli scambi con altri rappresentano uno strumento trasversale ai diversi moduli di attività che servono a favorire la conoscenza di nuove realtà e l’incontro e il confronto con persone ed esperienze diverse.
Nell’ambito del programma annuale delle attività deve essere prevista l’organizzazione di campi estivi di tipo residenziale e semiresidenziale. I campi estivi residenziali devono avere una durata minima di 5 giorni, mentre attività estive di tipo semiredenziale devono essere garantite nei periodi di chiusura delle scuole, nel rispetto del monte ore complessivamente disponibile. I campi devono essere realizzati in luoghi idonei e in strutture organizzate per l’accoglienza e l’impegno del tempo libero dei ragazzi.
Le proposte per le famiglie e i genitori
Per quanto attiene il coinvolgimento delle famiglie, si conferma la particolare importanza di creare uno spazio di incontro con le famiglie per un confronto sulle attività proposte, in termini di condivisione degli obiettivi e valutazione dei risultati.
Appare inoltre molto positiva la partecipazione dei genitori a percorsi di confronto sui temi della crescita e dei cambiamenti dei ragazzi, (le differenze di genere, la sessualità, l’affettività) nonché la partecipazione ad alcune attività (gite, manifestazioni, laboratori finalizzati a mostre e/o spettacoli) anche nell’ottica di rafforzare la relazione genitori/ figli.
Le iniziative di animazione territoriale e il lavoro di strada
I Laboratori di Educativa Territoriale si propongono come presenza significativa nel territorio di riferimento e individuano forme e modalità per interagire con la comunità locale, attraverso iniziative che siano da stimolo per la promozione e lo sviluppo di comunità. Nello stesso tempo la realizzazione di iniziative di animazione allargate alla comunità territoriale è uno strumento per far conoscere al territorio le attività e intercettare situazioni di bisogno prima non conosciute. Per iniziative di animazione territoriale si intendono dunque momenti collettivi aperti a fasce di popolazione più ampie rispetto agli utenti dei Laboratori. Una specifica strategia da attivare in tal senso è l’aggancio e il contatto con i gruppi spontanei presenti sul territorio attraverso la presenza nei luoghi naturali di incontro. Si configura così la possibilità di portare avanti un vero e proprio lavoro di strada che può essere finalizzato alla prevenzione del disagio attraverso la promozione del benessere delle comunità locali e attraverso una specifica attenzione ai soggetti più esposti al rischio di intraprendere carriere devianti, ma può anche intervenire nell’ottica della riduzione del danno nei confronti di gruppi o singoli già inseriti in contesti di forte marginalità e devianza. In tal modo l’intervento di educativa territoriale si realizza, pertanto, prevalentemente nel contesto di riferimento del ragazzo, da parte di operatori che, attraverso l’osservazione e la messa in campo di modalità di relazione più comprensibili ed accettabili per i ragazzi, interpretano e danno significato alle loro azioni,
leggono i loro bisogni per intervenire a sostegno della crescita autonoma e responsabile dei ragazzi.
Ogni Laboratorio di Educativa Territoriale dovrà elaborare, sul modello appositamente predisposto ed allegato al presente avviso (allegato n. 2), una piano di offerta educativa che preveda un'articolazione delle attività settimanali organizzando moduli e gruppi nel rispetto dei seguenti standard:
- Il funzionamento del servizio per almeno 5 giorni a settimana per 4 ore di attività giornaliera,
- le attività dovranno essere articolatate tramite un Piano Educativo di Gruppo che definisce le attività dei gruppi articolati per fasce di età (nel massimo di quattro) e rispondenti ai bisogni e alle specificità delle diverse fasi della crescita dei ragazzi. Il Piano educativo di gruppo dovrà contenere anche l’articolazione di attività settimanali con la presentazione di un calendario standard di attività prevista per lo specifico gruppo di ragazzi e nel quale dovranno essere indicati attività, numero minori coinvolti, orari ed operatori.
- l’attivazione di un programma annuale di attività di animazione territoriale e di lavoro di strada implementando e concentrandosi sulla realizzazione di iniziative di animazione allargate alla comunità territoriale quale strumento per far conoscere al territorio le attività e intercettare situazioni di bisogno prima non conosciute. Grande importanza verrà quindi data alle attività realizzate per l’aggancio e il contatto con i gruppi spontanei presenti sul territorio attraverso la presenza nei luoghi naturali di incontro.
- l'utilizzo di tutte le ore di attività previste per l'equipe degli operatori (6 operatori per 20 ore settimanali di attività frontali)
- il mantenimento del rapporto tra operatori e bambini di 1 a 8, al quale non è possibile derogare nè in aumento nè in diminuzione
- organizzazione nel mese di Luglio di un modello di funzionamento, in deroga a quello ordinario, che preveda la realizzazione di attività diurne (quali a titolo esmplificativo balneazione, uscite esterne, visite guidate, ecc.), nel rispetto del monte ore mensile assegnato, (per esempio per un numero maggiore o minore di ore giornaliere e di giorni settimanali). Nel mese di Agosto invece il Servizio non dovrà essere erogato.
- l'organizzazione di almeno un campo estivo residenziale della durata di una settimana che coinvolga almeno 24 minori;
- garantire la partecipazione quotidiana alle attività di almeno 48 bambini in favore dei quali predisporre un Piano educativo individualizzato, nel caso in cui le attività del Laboratorio, articolate per gruppi e moduli, prevedano la partecipazione di un numero maggiore di bambini e ragazzi, è necessario che per almeno 48 utenti sia predisposto il PEI e assicurata per gli stessi una frequenza di almeno 12 ore settimanali. Il Piano Educativo Individualizzato per almeno 48 ragazzi, concordato con i Centri di Servizio Sociale territoriale al cui interno vengono precisati gli obiettivi, le strategie per raggiungerli, i tempi di attuazione, le fasi e i criteri di verifica (che consentono di modificare e ridefinire il progetto durante il suo percorso attuativo), i compiti delle diverse figure professionali, le collaborazioni e gli apporti interistituzionali. Si ribadisce che per i ragazzi per i quali viene predisposto il PEI deve essere assicurata una frequenza alle attività di almeno 12 ore settimanali.
- La predisposizione di un modello di intervento e coinvolgimento delle famiglie, attraverso la creazione di spazi di incontro per un confronto sulle attività proposte, in termini di condivisione degli obiettivi e valutazione dei risultati.
- Definizione di un programma di partecipazione dei genitori a percorsi di confronto sui temi della crescita e dei cambiamenti dei ragazzi, (le differenze di genere, la sessualità, l’affettività) nonché la partecipazione ad alcune attività (gite, manifestazioni, laboratori finalizzati a mostre e/o spettacoli) anche nell’ottica di rafforzare la relazione genitori/ figli.
Equipe degli operatori coinvolti
L'Equipe del Laboratorio di Educativa Territoriale è composta da n. 6 operatori, di cui uno che svolge anche le funzioni di coordinatore, in possesso dei seguenti titoli di studio e qualifiche:
• 3 operatori rientranti nelle figure professionali di II livello come individuate nel regolamento regionale 4/2014;
• 3 operatori rientranti nelle figure professionali di III livello come individuate nel regolamento regionale 4/2014 cui uno con funzioni di coordinatore/educatore; ;
Ogni operatore sarà impegnato per 20 ore settimanali di attività frontali.
Tutti gli operatori hanno a disposizione inoltre 2 ore settimanali in attività di back office, mentre l'educatore che ha anche funzione di coordinatore ha a disposizione 12 ore settimanali di back office.
Nel caso l’Ente ritenga di dover individuare quale Coordinatore una figura professionale in possesso del titolo previsto dal Regolamento per l’espletamento di tale funzione ma non rientrante tra le figure professionali di III livello previste dal Catalogo per lo specifico servizio, può individuare una figura di coordinatore con 12 ore settimanali di attività ed una figura professionale di III livello con 20 ore di attività frontali e 2 di back office. In tutti gli altri casi dove il coordinatore ha un titolo ricompreso tra le figure di III livello le due figure devono obbligatoriamente coincidere.
Agli operatori è affidato il compito di accompagnare i ragazzi attraverso l’intero percorso progettuale, di elaborare in accordo con l’equipe il piano di attività per ciascun ragazzo e il Piano Educativo Individualizzato per quei ragazzi per i quali se ne ravvisi la necessità, di realizzare le attività laboratoriali, sportive, ludiche, di curare le relazioni con le famiglie e con le scuole di appartenenza dei ragazzi che gli sono affidati.
Al coordinatore spetta altresì il compito di organizzare il lavoro dell'equipe educativa e coordinare le attività operative, prevedendo incontri periodici degli operatori impegnati, al fine di svolgere una funzione di programmazione e verifica e valutazione condivisa.
Il coordinatore con il supporto dell'equipe educativa e di concerto con il servizio Politiche per l'Infanzia, adotterà tutti gli strumenti, anche informatici, per il costante monitoraggio delle attività, per l'elaborazione di report periodici finalizzati alla valutazione della rispondenza del servizio effettuato, alla verifica del gradimento degli utenti sul servizio.
Inoltre il coordinatore curerà la promozione di reti territoriali di servizi ed attività, definendo ogni possibile sinergia con altre progettualità ed agenzie educative, presenti in ambito territoriale e il raccordo con gli uffici centrali del Comune di Napoli.
All’intera equipe operativa dovrà essere garantita l’applicazione con l’applicazione di contratti di lavoro previsti dalla normativa vigente ed in coerenza con la tipologia del servizio affidato, da trasmettere al Servizio Politiche per l‘infanzia entro 10 giorni dall’inizio delle attività unitamente agli UNILAV.
L’ente dovrà garantire per tutta la durata del servizio il contenimento del turn over, fornendo adeguate motivazioni e giustificazioni ad un eventuale avvicendamento e garantendo la sostituzione con operatori in possesso dei titoli e delle esperienze previsti dal presente Capitolato e punteggiate in sede di valutazione dell‘offerta. Dovrà garantire l’immediata sostituzione dell’operatore assente per qualsiasi motivo. Inoltre qualsiasi sostituzione di componenti dell’equipe dovrà essere comunicata e preventivamente autorizzata dal Servizio Politiche per l’Infanzia e l’adolescenza.
Per la stessa Equipe L'Ente dovrà produrre idonea attestazione circa l’assenza di condanne per taluno die reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile).
I Destinatari
Il Laboratorio di Educativa Territoriale accoglie bambini ed adolescenti di età compresa tra i 6 ed i 16 anni residenti nel Comune di Napoli, per un numero minimo di 48 ragazzi.
E' possibile coinvolgere un numero superiore di ragazzi, in base all'articolazione delle attività che il Laboratorio organizza, nel rispetto degli standard di prestazione e attività indicati e attraverso il pieno utilizzo delle ore di lavoro dell'equipe educativa (6 operatori per 20 ore settimanali).
In via prioritaria i destinatari sono minori appartenenti a famiglie in situazioni di difficoltà socio-economica, esposti alla carenza di cure parentali, a rischio di esclusione sociale.
L’accesso al Laboratorio di Educativa Territoriale può avvenire su indicazione dell'equipe del Laboratorio di Educativa Territoriale, quando venga a conoscenza diretta di situazioni di disagio per le quali può essere positivo l’inserimento in questa tipologia di attività richiesta, su segnalazione dei Servizi Sociali territoriali, delle scuole del territorio, dei servizi sociosanitari dei Distretti, delle diverse realtà operanti nel territorio.
Sede delle attività
Come già indicato nel Regolamento Regionale 4/2014 la sede principale delle attività deve essere facilmente riconoscibile e raggiungibile e deve avere:
• spazi idonei ad ospitare le attività previste per i ragazzi;
• almeno uno spazio separato per le attività di back office adeguatamente attrezzato con computer, fax, telefono, collegamento internet;
• 1 bagno per ogni dieci minori (presenti contemporaneamente). Di questi almeno 1 per disabili;
• 1 bagno per gli operatori.
La sede principale delle attività deve ricadere nel territorio per il quale viene fatta la richiesta di convenzionamento (per il laboratorio di educativa di San Xxxxxxxx il riferimento è l’intero territorio del quartiere mentre per gli altri poli la sede deve obbligatoriamente ricadere nel territorio delineato nelle mappe territoriali allegate) e deve essere nella disponibilità piena dell'ente prestatore, dimostrata attraverso la presentazione di documentazione idonea ad accertarne il titolo di godimento (proprietà, affitto, comodato d'uso regolarmente registrati) da allegare alla domanda di convenzionamento unitamente alla planimetria quotata dei locali accompagnata da una relazione descrittiva della sede e da rilievi fotografici.
Nel caso in cui la sede principale delle attività sia collocata in spazi messi a disposizione all'interno di sedi di altri enti (parrocchie, scuole, altri enti del terzo settore, …) è necessario produrre idonea documentazione circa gli atti che formalizzano tale disponibilità, che devono indicare la durata e dichiarare che tali spazi sono messi a disposizione ad uso esclusivo dei Laboratori di Educativa Territoriale.
La localizzazione esatta della sede dovra essere indicata sulla stesse mappe territoriali allegate al presente avviso (tranne per il territorio San Xxxxxxxx) ed allegata alla dichiarazione di possesso dei requisti di carattere speciale.
Per la realizzazione di alcuni dei moduli di attività previsti e ben specificati nella SCIA, i Laboratori di Educativa Territoriale potranno usufruire di spazi esterni alla sede principale (palestre, laboratori, teatri, sale video,…) eventualmente messi a disposizione da altri enti/organizzazioni del territorio. Si ricorda che l’utilizzo di tali spazi è residuale e strumentale rispetto alle attività effettuate nella sede principale.
L'ente dovrà produrre gli atti e i documenti idonei a dimostrare la disponibilità di tali spazi.
Tutti gli spazi devono essere adeguatamente arredati ed attrezzati per la realizzazione delle attività oggetto del Servizio Laboratori di educativa Territoriale.
Tempi di realizzazione
Le attività del servizio decorreranno dalla data di effettivo avvio delle attività per un totale di massimo 61 settimane.
Eventuali ritardi nell’avvio delle attività, conseguenti a qualsivoglia procedura interna o esterna al Comune, non potranno , a nessun titolo, essere fatti valere dall’affidatario.
Il Dirigente, nel caso che gli attuali presupposti generali, legislativi, normativi o di ordinamento interno, in base ai quali si è provveduto o si deve provvedere all’affidamento del servizio, dovessero subire variazioni, si riserva la facoltà, previa assunzione di motivato provvedimento, della modifica della durata della convenzione fino a recedere dalla stessa, senza che l’aggiudicatario possa pretendere risarcimenti o compensazioni di sorta, ai quali fin d’ora dichiara di rinunciare. Eventuali ritardi nell’inizio delle attività, conseguenti alle occorrenti procedure amministrative, non potranno – a nessun titolo - essere fatti valere dall’organismo aggiudicatario.
Gli enti convenzionati sono obbligati a comunicare in maniera tempestiva qualsiasi variazione apportata al modulo organizzativo e/o alla tempistica di realizzazione, pena l’applicazione di penali successivamente descritte ed in caso di violazioni gravi anche alla revoca della convenzione.
Articolazione Territoriale
Per quanto riguarda i Laboratori di Educativa Territoriale, sulla base delle indicazioni fornite dalla Giunta Comunale con la Deliberazione n. 512/2015 unitamente al territorio di San Xxxxxxxx dove l’Avviso pubblico ha avuto esito negativo in tre precedenti esperimenti, l’Amministrazione intende convenzionarsi con un massimo di 6 laboratori, articolato territorialmente come di seguito indicato
Municipalità | Riferimento territoriale | n. Laboratori di Educativa territoriale |
6 | San Xxxxxxxx | 1 |
2 -3 | Avvocata/Stella - Mappa territoriale N 1 | 1 |
6 | Ponticelli - Mappa territoriale N 4 | 1 |
4 - 7 | Mappa territoriale N. 5 | 1 |
9 | Pianura - Mappa territoriale N 3 | 1 |
2 | Xxxxxxx Xxxxxxx - Xxxxx xxxxxxxxxxxx X. 0 | 1 |
Xxxxxxxx proponenti e condizioni di ammissibilità
Possono presentare l’Istanza di convenzionamento (allegato n. 1) i soggetti che ne facciano espressa domanda entro il termine e secondo le modalità stabiliti dal relativo avviso pubblico ed in possesso dei seguenti requisiti:
• possesso del titolo abilitativo per l'esercizio del Servizio di Laboratori di Educativa Territoriale, nello specifico aver presentato la Segnalazione Certificata di Inizio Attività;
• possesso del titolo di accreditamento o dichiarazione con la quale si attesta di possedere i requisiti per l'accreditamento e di aver presentato istanza per l'ottenimento dello stesso;
• sede di svolgimento delle attività sita nello specifico territorio per il quale si chiede il convenzionamento;
• esperienza dell'ente prestatore in attività di educativa territoriale o centri socio- educativi e aggregativi per minori, di almeno 18 mesi negli ultimi cinque anni (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) rese per conto di enti pubblici;
• essere in possesso di tutti i requisiti di ordine generale per la partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti pubblici e l'insussistenza delle cause ostative previste dall'art. 38 comma 1 dalla lettera a) alla lettera m) quater del D. Lgs. 163/2006 ssmmii
• essere a conoscenza e di accettare tutte le norme pattizie contenute nel "Protocollo di legalità" sottoscritto dal Comune di Napoli e dalla Prefettura di Napoli in data 1.8.07,pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura di Napoli all'indirizzo xxx.xxxxxxxxx.xx, nonché sul sito internet del Comune di Napoli all'indirizzo www.comune.napoILit e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti;
• essere a conoscenza e di accettare le condizioni del programma 100 della Relazione previsionale e programmatica pubblicata sul sito del Comune di Napoli all'indirizzo www.comune.napoILit/risorse strategiche, che prevede, per i contratti di appalto di lavori,servizi e forniture, di subordinare l'aggiudicazione all'iscrizione dell'appaltatore, ove dovuta,nell'anagrafe dei contribuenti, ed alla verifica della correttezza dei pagamenti dei tributi locali;
• essere a conoscenza e di impegnarsi ad assumere tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all'art. 3 della Legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche;
• non aver ricevuto contestazioni per il medesimo servizio di educativa territoriale e/o servizi analoghi resi per conto di enti pubblici, opportunamente motivate e circostanziate, su elementi significativi relativi alla qualità delle prestazioni rese.
• impegno a mettere a disposizione l'Equipe professionale richiesta in possesso dei relativi requisiti in relazione ai titoli di studio e di esperienza, con specifica attestazione circa l’assenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600- quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile);
• non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi a dipendenti di codesta Amministrazione comunale, anche non più in servizio, che negli ultimi tre anni abbiano esercitato poteri istruttori, autoritativi o negoziali per conto della Amministrazione comunale in procedimenti in cui la controparte sia stata interessata; impegnarsi altresì a non conferire tali incarichi per l’intera durata del contratto, consapevole delle conseguenze previste dall’art. 53 comma 16-ter del decreto legislativo 165 del 2001”.
Criteri di selezione degli enti interessati
Tra tutti gli enti che hanno manifestato il proprio interesse a convenzionarsi l’amministrazione stilerà apposita graduatoria per ogni singolo polo territoriale e si convenzionerà con il numero di soggetti definito nel capoverso “articolazione territoriale”.
Per ogni manifestazione di interesse la Commissione potrà attribuire un massimo di 100 punti e valuterà le offerte pervenute secondo i seguenti elementi:
1. Qualità organizzativa | Fino a 22 punti |
2. Qualità del servizio | Fino a 68 punti |
3. Offerta Economica | Fino a 10 punti |
1. QUALITA’ ORGANIZZATIVA
CRITERI DI VALUTAZIONE | Punti | |
A | Titoli di studio formativi (ulteriori rispetto a quelli richiesti per il rilascio dei titoli abilitativi) 2 punti per laurea in scienze dell’educazione, psicologia, scienze del servizio sociale, sociologia e/o master universitari di I e II livello e/o scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR 1 punto per qualifiche professionali di animatore sociale, operatore dell’infanzia, mediatore culturale, mediatore familiare 0.5 punto per ogni corso di formazione specifico relativamente alla tematica oggetto dell’intervento di durata pari o superiore a 50 ore Il punteggio attribuibile per ogni singola figura professionale è di massimo 2 punti. | 10 |
B | Esperienza dell’equipe operativa 0.5 punti per ogni 6 mesi di attività lavorativa continuativa svolta in servizi socio-educativi per minori appaltati da enti pubblici. Il punteggio massimo attribuibile per ogni figura professionale è di massimo 2 punti. | 10 |
C | Messa a disposizione di un servizio di trasporto per gli utenti che ne facciano richiesta – 2 punti | 2 |
Punteggio Totale | Max 22 punti |
2. QUALITA’ DEL SERVIZIO
CRITERI DI VALUTAZIONE | Punti | |
A | Descrizione e articolazione delle attività mediante la presentazione un Piano Educativo di Gruppo che definisce le attività dei gruppi articolati per fasce di età (nel massimo di quattro) e rispondenti ai bisogni e alle specificità delle diverse fasi della crescita dei ragazzi. | 20 |
B | Descrizione del programma annuale di attività di animazione territoriale e di lavoro di strada | 10 |
C | Descrizione delle attività organizzate nel mese di Luglio, in deroga a quello ordinario, che preveda la realizzazione di attività diurne (quali a titolo esmplificativo balneazione, uscite esterne, visite guidate, ecc.), nel rispetto del monte ore mensile assegnato. Descrizione delle modalità organizzative ed operative del campo estivo residenziale della durata di una settimana che coinvolga almeno 24 minori; | 10 |
D | Descrizione del modello di intervento e coinvolgimento delle famiglie, attraverso la creazione di spazi di incontro per un confronto | 10 |
sulle attività proposte, in termini di condivisione degli obiettivi e valutazione dei risultati. Descrizione del un programma di partecipazione dei genitori a percorsi di confronto sui temi della crescita e dei cambiamenti dei ragazzi, (le differenze di genere, la sessualità, l’affettività) nonché la partecipazione ad alcune attività (gite, manifestazioni, laboratori finalizzati a mostre e/o spettacoli) anche nell’ottica di rafforzare la relazione genitori/ figli. | ||
E | Xxxxxxxx e adeguatezza dell'approccio metodologico e degli strumenti di lavoro. Descrizione della metodologia e degli strumenti di monitoraggio (attivati mediante l’utilizzo di strumenti informatici). Descrizione della metodologia e degli strumenti di valutazione. | 9 |
F | Proposte innovative, aggiuntive e migliorative rispetto agli standard minimi richiesti. | 9 |
Punteggio Totale | Max 68 punti |
Il concorrente che non avrà totalizzato almeno 50 punti nella qualità organizzativa e qualità del servizio, sarà escluso.
Il Calcolo verrà effettuato applicando la seguente formula:
C(a) = Σn [ Wi * V(a) i ] dove:
C(a) = indice di valutazione dell’offerta (a); n = numero totale dei requisiti;
Wi = peso o punteggio attribuito al requisito (i);
V(a)i = coefficiente della prestazione dell’offerta (a) rispetto al requisito (i) variabile tra zero e uno;
Σn = sommatoria.
I coefficienti V(a)i saranno determinati attraverso la media dei coefficienti, variabili tra zero ed uno attribuiti discrezionalmente ai sottocriteri dai singoli commissari secondo i criteri di seguito indicati:
Valutazione discrezionale | Coefficiente |
Assente, non rispondente o non valutabile | 0 |
Insufficiente o inadeguata | 0,1 |
Mediocre | 0,2 |
Appena accettabile | 0,3 |
Accettabile | 0,4 |
Molto accettabile | 0,5 |
Discreta | 0,6 |
Buona | 0,7 |
Molto buona | 0,8 |
Eccellente | 0,9 |
Perfetta | 1 |
3. OFFERTA ECONOMICA
Per quanto riguarda l’offerta economica il punteggio sarà calcolato attraverso la seguente formula:
Ci (per Ai <= Asoglia) = X*Ai / Asoglia Ci (per Ai > Asoglia) = X + (1,00 - X)*[(Ai - Asoglia) / (Amax - Asoglia)] dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente iesimo Ai =valore dell'offerta (ribasso ) del concorrente iesimo Asoglia = media aritmetica dei valori delle offerte (ribassi) dei concorrenti X =0,90
Il punteggio dell’offerta economica verrà calcolato applicando il coefficiente al peso attribuito all’elemento “ PREZZO OFFERTO” pari a 10 punti
Saranno considerate le prime tre cifre dopo la virgola senza procedere ad alcun arrotondamento (es. Pi : 3,23456 punteggio attribuito 3, 234). Il prezzo offerto non potrà essere superiore, pena l’esclusione, al prezzo posto a base d’asta.
In particolare il calcolo del punteggio da attribuire verrà definito in base ai seguenti elementi
In ciascuna offerta dovrà essere espressamente dichiarato il prezzo offerto in cifre e lettere al netto dell’IVA con indicazione dell’eventuale esenzione IVA o della relativa aliquota che verrà applicata.
Sul sull'importo settimanale previsto al netto dell’Iva dovrà essere indicato il ribasso in valori percentuali. Il punteggio sarà calcolato con la formula di cui sopra.
In caso di parità di punteggio tra due o più partecipanti prevarrà il maggiore punteggio attribuito al macro criterio 2)QUALITA' DEL SERVIZIO.
Modalità di presentazione delle proposte di convenzionamento
Le domande di partecipazione all’avviso, dovranno pervenire in un unico plico chiuso, contenente n. 3 buste chiuse, il cui contenuto è specificato di seguito, al Comune di Napoli – Ufficio Protocollo del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, in Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx x Xxxxxxx, x.00 Xxxxxx – entro il giorno 30 settembre 2015 alle ore 12,00.
Sul plico e su tuttele buste dovrà essere riportata la dicitura “AVVISO PUBBLICO per la realizzazione mediante convenzionamento del Servizio di educativa Territoriale
Municipalità (indicare) – Riferimento Territoriale…………….” e la denominazione del
mittente completa di indirizzo, telefono, mail e mail certificata. La busta n. 1 dovrà contenere:
1. Istanza di partecipazione, redatta sulla base del fac simile allegato al presente
Avviso (Allegato 1), che deve contenere tutte le informazioni relative all'ente partecipante e al legale rappresentante e recare la sottoscrizione del legale rappresentante del soggetto partecipante. Nell'istanza dovrà essere indicata pena l'esclusione il recapito presso il quale il concorrente riceverà tutte le comunicazioni in ordine alla presente procedura (Indirizzo, Numero di Fax, Indirizzo di Posta elettronica e di Posta elettronica certificata)
2. Dichiarazioni circa il possesso dei requisiti di carattere speciale, redatta mediante la compilazione del fac-simile (Allegato 1) e di seguito riportate:
- Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 del possesso del titolo abilitativo per l'esercizio del Servizio di Laboratori di Educativa Territoriale, nello specifico aver presentato la Segnalazione Certificata di Inizio Attività indicando data di presentazione della stessa e numero del Protocollo Generale.
- Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 del possesso del titolo di accreditamento o dichiarazione con la quale si attesta di possedere i requisiti per l'accreditamento e di aver presentato istanza per l'ottenimento dello stesso con indicazione della data di presentazione e numero del Protocollo generale;
- Indicazione sede di svolgimento delle attività sita nello specifico territorio del Comune di Napoli per il quale si chiede il convenzionamento, di documentazione idonea ad accertarne il titolo di godimento (proprietà, affitto, comodato d'uso regolarmente registrati), planimetria quotata dei locali accompagnata da una relazione descrittiva della sede, da rilievi fotografici e mappa territoriale di riferimento (utilizzare le mappe allegate al presente avviso) dove viene evidenziata la localizzazione della sede;
- Dichiarazione sulla composizione dell’equipe operativa nel rispetto degli standard sopra individuati, con indicazione dei dati anagrafici, ruolo nel servizio, titolo di studio e se trattasi di figura professionale di II o III livello così come previsto dal regolamento Regionale N. 4/2014.
- Curriculum degli operatori utilizzati reso sottoforma di dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 del DPR 445/2000, con indicazione specifica di tutti gli elementi utili alla valutazione sia die titoli di studio sia delle esperienze lavorative;
- Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 relativa all‘esperienza dell'ente prestatore in attività di educativa territoriale o centri socio-educativi e aggregativi per minori, di almeno 18 mesi negli ultimi cinque anni (in riferimento alla data di pubblicazione dell'Avviso per il convenzionamento) rese per conto di enti pubblici, con specifica indicazione dell’ente pubblico committente, della determinazione dirigenziale di affidamento, della durata in mesi, della tipologia di servizio reso;
- Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 di non aver ricevuto contestazioni per il medesimo servizio di educativa territoriale e/o servizi analoghi, opportunamente motivate e circostanziate, su elementi significativi relativi alla qualità delle prestazioni rese.
3. Dichiarazioni circa il possesso dei requisiti di carattere generale (da compilare su carta intestata dell’ente)
− Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00, circa il possesso dei requisiti di carattere generale; in particolare gli Enti dovranno dichiarare di essere in possesso di tutti i requisiti di ordine generale per la partecipazione alle procedure di affidamento degli appalti pubblici e l’inesistenza delle ipotesi di esclusione e l’insussistenza delle cause ostative di cui all’art. 38 comma 1 dalla lettera a) alla lettera m-quater) del D.Lgs.163/2006 ssmmii indicando anche eventuali condanne per le quali abbia beneficiato della non menzione di cui all’articolo 38 comma 2 del D.Lgs.163/06 e ss.mm.ii.;
− Indicazione, ai fini del art. 38, comma 1°, lett. b) e c), del D.Lgs.163/2006, dei nominativi e delle generalità (luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza) dei soggetti che ricoprono attualmente le cariche o qualità ivi specificate precisando se vi sono soggetti cessati dalle stesse nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara;
− Dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/00 per ciascuno dei soggetti in carica e di quelli cessati attestante quanto risulta dal certificato del casellario giudiziale e dal certificato dei carichi pendenti, nonché, specificamente, che nei loro confronti: - non è pendente procedimento per l’ applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della L.1423/1956 (ora art. 6 del D.Lgs.159/2011) o di una delle cause ostative previste dall'art. 10 della L.575/1965 ( ora art.67 del D.L. Gs n. 159/2011); - negli ultimi cinque anni, non sono stati estesi gli effetti di misure di prevenzione di cui all’art. 3 della L.1423/1956 (ora art. 6 del D.Lgs.159/2011), irrogate nei confronti di un proprio convivente; - non è stata emessa sentenza di condanna definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all’art. 51, comma 3- bis, del codice di procedura penale; - non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di
procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale (è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a un’ organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all’art. 45, paragrafo 1, direttiva CE 2004/18); in ogni caso i medesimi soggetti (in carica o cessati) rendono dichiarazione relativa alla insussistenza ovvero sussistenza, indicandole specificamente, di condanne penali per le quali sia stata concesso il beneficio della non menzione;
− Dichiarazione, ai sensi del D.P.R. 445/00, di:
🟃 essere in regola con quanto previsto dalla Legge 383/2001 e successive modifiche e integrazioni;
🟃 applicare integralmente, ai sensi dell’art.52 della L.R. 3/07, nei confronti dei lavoratori dipendenti impiegati nella esecuzione dell’appalto, anche se assunti al di fuori della Regione, le condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro della categoria vigenti nel territorio di esecuzione del contratto;
🟃 assumere tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all'articolo 3 della Legge 13/08/2010 n.136 e successive modificazioni;
🟃 essere a conoscenza e accettare il vincolo per la stazione appaltante di subordinare l’aggiudicazione definitiva e i pagamenti all’acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva;
🟃 di essere a conoscenza e di accettare tutte le norme pattizie contenute nel “Protocollo di legalità” sottoscritto dal Comune di Napoli e dalla Prefettura di Napoli in data 1.8.07, pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura e del Comune di Napoli e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti, richiamando in particolare gli artt. 2 e 8 (vedasi successivo art. 6 "Informazioni Complementari", ove vengono riportati per esteso);
🟃 l'insussistenza delle cause ostative di cui alla Legge 55/90;
🟃 di essere a conoscenza delle norme in materia antimafia di cui alla Legge 136/2010 e s.m.i., al D.L. 187/2010 e s.m.i. ed al D.Lgs. 159/2011 e s.m.i.
🟃 di accettare, senza riserva alcuna, che ogni comunicazione da parte del Comune di Napoli, relativa alla procedura in oggetto, avvenga a mezzo posta elettronica certificata;
🟃 di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni eventuale variazione intervenuta negli organi societari;
🟃 di essere a conoscenza e di accettare le condizioni del Programma 100 della Relazione Previsionale e Programmatica (per cui l'aggiudicazione è subordinata all'iscrizione nell'anagrafe dei contribuenti, ove dovuta, ed alla verifica dei pagamenti dei tributi locali IMU, Tarsu e Tosap/Cosap), pubblicata sul sito del Comune di Napoli all'indirizzo: xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxxx;xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxxx
🟃 di essere a conoscenza dell'obbligo di osservanza del Codice di Comportamento adottato dall'Ente con Deliberazione di G.C. 254 del 24/4/14, che, all'art. 2 comma 3, dispone l'applicazione del codice anche alle imprese fornitrici di beni e servizi o che realizzano opere in favore del Comune di Napoli, prevedendo sanzioni in caso di inosservanza di tale obbligo;
🟃 attestare, ai sensi dell'art. 17 comma 5 del predetto Codice di Comportamento, di non aver concluso, contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi a dipendenti di codesta amministrazione comunale, anche non più in sevizio, che negli ultimi tre anni abbiano esercitato poteri istruttori, autoritativi o negoziali per conto dell'amministrazione comunale in procedimenti in cui la controparte sia stata interessata;
🟃 impegnarsi altresì a non conferire tali incarichi per l'intera durata del contratto, consapevole delle conseguenze previste dall'art. 53 comma 16/ter del Dlgs 165/2001.
− Dichiarazione sostitutiva della Certificazione di iscrizione nel registro della Camera di
Commercio, Industria Artigianato, Agricoltura - CCIAA- resa con le formalità di cui al
D.P.R. 445/2000 e s.m.i., cosi come stabilito di recente, dalla legge 12/11/2011 n° 183 art. 15, con allegata fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità, con la quale attesta:
1. di essere iscritto al registro delle imprese, indicandone numero, luogo e data di iscrizione; denominazione, forma giuridica e sede; oggetto sociale e attivazione dell’oggetto sociale attinente il servizio oggetto della gara; sistema di amministrazione e controllo; informazioni sullo statuto; informazioni patrimoniali e finanziarie; titolari di cariche e/o qualifiche e relative durate; eventuale/i direttore/i tecnico/i procuratore/i speciale/i;
2. di non essere in stato di fallimento, di liquidazione, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente;
3. il nulla osta antimafia.
− In caso di enti per i quali non vi è l'obbligo di iscrizione alla CCIAA va presentata la dichiarazione del legale rappresentante, con le formalità di cui al DPR 445/00, relativa alla ragione sociale ed alla natura giuridica dell'organizzazione concorrente, indicando gli estremi dell’atto costitutivo e dello statuto, nonché del decreto di riconoscimento se riconosciute e ogni altro elemento idoneo a individuare la configurazione giuridica, lo scopo e l’oggetto sociale.
La busta n. 2 dovrà contenere:
• Il Progetto tecnico, utilizzando il Formulario predisposto (Allegato n. 2).
La busta n. 3 dovrà contenere:
• L’offerta economica utilizzando il Formulario predisposto (Allegato n. 3)
Modalità di affidamento della collaborazione e di pagamento
L'importo settimanale per la realizzazione delle attività è pari ad € 3.005,28 (iva esclusa) come da prospetto economico di dettaglio.
All'ente selezionato verrà affidata la realizzazione delle attività con specifico atto dirigenziale e gli impegni tra le parti verranno formalizzati attraverso la sottoscrizione di apposito convenzione.
Le relative risorse economiche saranno liquidate bimestralmente, sulla scorta della presentazione di apposita fattura e di relazione dettagliata sulle attività realizzate.
Rapporti con il Comune e obblighi dell'affidatario
La convenzione potrà essere revocata al venir meno dei requisiti indicati, sulla scorta di verifiche periodiche e di un processo di valutazione continua della qualità delle prestazioni rese.
Con apposita disposizione, verrà nominato uno specifico Gruppo per la qualità delle prestazioni, al quale sono affidati i seguenti compiti:
🟃 attività mirate di monitoraggio e valutazione da realizzarsi mediante Audit e incontri da realizzarsi anche presso le stesse strutture;
🟃 individuazione dei punti di criticità e attivazione con gli enti gestori dei servizi di percorsi per il miglioramento della qualità;
🟃 adozione di strumenti di verifica e valutazione elaborati congiuntamente agli assistenti sociali dei Css territoriali;
🟃 eventuale proposta di revoca della convenzione adeguatamente motivata in relazione all'attività di monitoraggio e valutazione realizzata.
L'Amministrazione Comunale si riserva le funzioni di programmazione delle attività nonché‚ la
facoltà di dettare istruzioni e direttive per il corretto svolgimento delle stesse. L'Amministrazione si riserva la facoltà di disporre verifiche ed ispezioni ogni qualvolta lo riterrà opportuno, in ordine alla regolare esecuzione delle attività, nonché al livello qualitativo delle stesse. L’affidatario diverrà il diretto interlocutore del Comune per la gestione delle attività progettuali; a questo stesso il Comune conseguentemente indirizzerà ogni eventuale comunicazione, doglianza o pretesa.
L’Amministrazione Comunale, in caso di gravi ed accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione del contratto di progetto in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni, provvedendo al servizio direttamente o ricorrendo ad altro ente, a spese del soggetto affidatario, trattenendo la cauzione definitiva.
Qualunque danno dovesse derivare a persone, comprese quelle che operano presso la sede operativa, od a cose, causato dall’operatore afferente all’affidatario nell'espletamento delle attività del Progetto, dovrà intendersi, senza riserve o eccezioni, interamente a carico dell’affidatario medesimo.
Ai sensi dell’art. 29 del Dlgs 196/2003 e successive integrazioni l'ente affidatario è designato come Responsabile del trattamento dei dati personali, per quanto riguarda i trattamenti di cui è Titolare il Comune di Napoli. Vengono affidati all’aggiudicatario l’organizzazione, gestione e supervisione di tutte le operazioni di trattamento dei dati personali relativi allo svolgimento delle attività. L’affidatario è tenuto ad ottemperare agli obblighi previsti dal Codice per la protezione dei dati personali e si impegna ad organizzare le operazioni di trattamento affidategli in modo che esse vengano effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge, con particolare riferimento alle norme relative alla adozione delle misure di sicurezza.
Il Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza è deputato a contestare all'affidatario i disservizi che si verificassero durante il periodo contrattuale. Le contestazioni di detti disservizi dovranno essere sempre comunicate per iscritto al rappresentante dell'affidatario che avrà cinque giorni di tempo dalla ricezione della contestazione per controdedurre.
Xxx le controdeduzioni non fossero ritenute valide e giustificative dal responsabile sopra nominato, il medesimo provvederà all'applicazione di una penalità su ogni contestazione, non inferiore a € 260,00 (duecentosessanta euro) e non superiore a €1550,00 (millecinquecentocinquanta euro), secondo la gravità dell'inadempienza.
Le sanzioni applicabili all'impresa affidataria in caso di violazione di quanto disposto dal Codice di Comportamento dei dipendenti dell'Ente, sono le seguenti:pena pecuniaria variabile dallo 0,5% allo 0,8% del valore del contratto commisurata all’entità del danno effettivo subito nell’esecuzione del contratto, alla gravità della violazione e/o al danno all’immagine.
Qualora l’impresa aggiudicataria reiteri la violazione delle norme di cui al codice di comportamento si applicherà la pena pecuniaria variabile dallo 0,8% all'1% del contratto. In caso di eventuale ulteriore reiterazione delle violazioni delle norme di cui al richiamato codice di comportamento si procederà alla risoluzione del contratto..
L’Amministrazione Comunale, in caso di gravi ed accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione del contratto di progetto in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni, provvedendo al servizio direttamente o ricorrendo ad altro ente, a spese del soggetto prestatore.
Costituiscono motivo di risoluzione del contratto i seguenti casi:
- grave violazione e inadempimento degli obblighi contrattuali;
- sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte dell’ente convenzionato
- impiego di personale inadeguato o insufficiente a garantire il livello di efficienza del servizio;
- gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli operatori;.
- gravi ed accertate inosservanze del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014.
Ad ogni modo i rapporti tra il Comune di Napoli e l'Ente prestatore saranno regolati in maniera dettagliata e specifica dalla convenzione che sarà sottoscritta a seguito della selezione.