Sommario
ALLEGATO B1
Dipartimento Politiche Sociali Direzione Benessere e Salute
CAPITOLATO SPECIALE descrittivo e prestazionale |
Appalto per l’affidamento della “Gestione dei Servizi presso le nuove residenzialità di Roma Capitale per Persone Anziane” LOTTO 2 Co-housing per sei persone anziane presso l’Appartamento sito in xxxxxxxx Xxxxx xx Xxxx, Xxx Xxxxx Xxxxxx, 00/00 – Roma e Centro per l’Invecchiamento Attivo CUI S02438750586201900191– CIG 8177864ADA |
Il RUP
Xxxxxxxx Xxxxxx
Sommario
2. EQUIPE PROFESSIONALEIMPIEGATA 7
2.1 Formazione e aggiornamento del personale 10
3. LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO 10
3.1. Allestimento struttura 10
4. REQUISITI DI QUALITÀ’ DEL LAVORO 11
5. SPESE INERENTI AL SERVIZIO 11
6. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA TECNICO-ECONOMICA 12
8. MISURE DI TUTELA E PROTEZIONE DEGLI UTENTI 16
10. VERIFICHE E CONTROLLI SULLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ E DEL RISPETTO DEI
12. RINVIO ALLA NORMATIVA VIGENTE 16
“Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla. Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare,
affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando xxxxxx, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso. Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato;
il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari” (Xxxxx Xxxxxx)
PREMESSE
Nel corso degli ultimi anni, anche alla luce dell’aspettativa media di vita sensibilmente aumentata e le mutate esigenze rilevate nella popolazione anziana, è emersa la necessità di riarticolare la risposta residenziale della Città, avviando, in via sperimentale, nuovi percorsi residenziali per persone anziane.
Esiste, infatti, una nuova generazione di “anziani”, il cui reddito da pensione non riesce più a tenere il passo con la crisi economica. L’anziano indigente e solo costituisce spesso un ingente costo per le istituzioni, la soluzione della convivenza autogestita permette di limitare tali costi sociali, rendendo di nuovo la vita dell’anziano stimolante e costruttiva.
La convivenza e l’individuazione di modalità residenziali a carattere familiare, contribuisce ad abbattere i costi di vitto e alloggio, perché spesso il costo dell’affitto di un appartamento in una grande città è irraggiungibile per un pensionato che non abbia altre entrate. Un modello di convivenza autogestita permette all’anziano di diminuire i costi dell’abitare, aggiungendo, inoltre, i benefici di fare parte una piccola comunità, dove i compiti e gli impegni quotidiani sono condivisi (cucinare, andare a fare delle spese, gestione lavanderia, ecc.).
A tale proposito, l’Amministrazione di Roma Capitale, con propria Delibera di Giunta Capitolina - n. 148 del 31.07.2018,ha approvato le Linee Guida per la riorganizzazione del Sistema delle Residenzialità per le Persone Anziane.
I nuovi indirizzi sostengono una maggiore tutela e valorizzazione delle persone anziane, anche attraverso la promozione di più diversificate soluzioni abitative, individuando formule di residenzialità a carattere familiare ed il conseguente, progressivo, superamento delle Case di Riposo, che pur permanendo nel panorama delle risorse, non costituiscono più l’unica possibilità di struttura residenziale per le persone anziane.
Il Dipartimento Politiche Sociali – Direzione Benessere e Salute - per rispondere alle richieste di ospitalità della popolazione anziana della Città, anticipando i tempi e gli indirizzi della Giunta, già dal 2014, ha avviato, in via sperimentale, la progettazione di nuove tipologie residenziali, utilizzando due immobili di alloggi di residenzialità Pubblica (ERP).
Dall’ottobre 2014, infatti, è attivo un progetto sperimentale di convivenza tra anziani negli appartamenti ubicati nei quartieri di Ponte di Nona e di Settecamini.
Dopo la sperimentazione delle azioni in questi anni, considerandone anche i postivi risultati, con la Deliberazione Giunta capitolina n.148/2018, i progetti sperimentali di Settecamini e Ponte di Nona, sono rientrati a pieno titolo, quali servizi consolidati, nell’articolazione delle nuove forme di residenzialità per Persone Anziane di Roma Capitale
Il servizio di gestione della convivenza e del Centro per l’Invecchiamento Attivo di Ponte di Nona – Via Xxxxx Xxxxxx, 21, è in scadenza al 31.05.2020, pertanto, con il presente bando di gara si intende dare continuità a far data dall’1.06.2020 al 31.05.2022, o comunque per 24 mesi dall’inizio del servizio.
1. OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto avrà per oggetto l’affidamento della “Gestione dei Servizi presso le nuove residenzialità di Roma Capitale per persone anziane”.
Il LOTTO 2 è riferito al Co-housing per sei persone anziane e Centro per l’Invecchiamento Attivo, presso l’Appartamento sito in località Ponte di Nona – Xxx Xxxxx Xxxxxx, 00/00 -x l’annessa palestra.
1.1 Finalità e Obiettivi
Le azioni previste nel progetto dovranno mirare all’assistenza delle persone anziane presenti, secondo il modello residenziale individuato, con particolare attenzione alle peculiarità di ciascuna persona e alle specifiche caratteristiche del gruppo e, al contempo, promuovere la cultura dell’Invecchiamento Attivo, attraverso interventi di tipo ginnico/motorio, formativo/culturale e ludico/ricreativo presso la palestra, favorendo l’apertura al territorio e momenti intergenerazionali.
L’Amministrazione intende offrire alla popolazione anziana di Roma Capitale, forme innovative di residenzialità, che promuovano la persona anziana quale soggetto attivo e favoriscano il mantenimento della sua autonomia, a diversi livelli secondo percorsi personalizzati, ponendosi i seguenti obiettivi:
A) Obiettivi Generali:
- individuare nuove forme di residenzialità per gli anziani, che mantenendo la caratteristica di civile abitazione possano al contempo garantire la presenza di “compagni di viaggio” per mantenere un buon grado di autonomia e l’attivazione di un sostegno nelle situazioni di maggiore fragilità;
- promuovere l’invecchiamento attivo sia attraverso attività specifiche per l’anziano e adattate alle diverse condizioni fisiche per prevenire patologie invalidanti, sia attraverso stimoli culturali e formativi per mantenere le capacità che ogni persona anziana ha costruito nel suo percorso di vita;
- sensibilizzare le realtà locali sulla tematica della persona anziana come soggetto attivo e partecipe alla vita della comunità, favorendo al massimo l’apertura al territorio con attività e iniziative che coinvolgano le diverse realtà presenti e al contempo promuova l’attivazione di risorse territoriali (istituzionali e non) per gli anziani al fine di ridurre il rischio di impropri ricoveri e/o istituzionalizzazioni;
-individuare un modello urbanistico, sociale e comunitario che promuova interventi e metodologie a tutela della persona anziana, individuando strategie di miglioramento della qualità della vita in contesti fortemente urbanizzati come le grandi città evitando il rischio di solitudine e isolamento.
B) Obiettivi Specifici:
• migliorare la qualità della vita delle persone anziane;
• favorire l’autonomia e l’autogestione, in forme differenziate secondo percorsi personalizzati che portano a conclusione del progetto a una gestione diretta della casa da parte degli anziani stessi;
• rafforzare un modello culturale che ponga la persona anziana al centro di percorsi di sostegno in grado di promuovere l’autodeterminazione e valorizzare le risorse personali;
• fornire risposte residenziali con alta flessibilità organizzativa e capacità di adattamento al target di ospiti presenti e alle loro esigenze;
• stimolare e promuovere la prevenzione, attraverso interventi di Invecchiamento Attivo (di tipo motorio, ludico/ricreativo, formativo e culturale);
• favorire reti territoriali di integrazione e intergenerazionalità
L’organizzazione della forma residenziale in convivenza, prevede essenzialmente il rispetto delle esigenze di ciascuna persona residente e l’attuazione di modalità che contemperino sia iniziative di tipo autonomo, sia supporti in situazioni di diversa fragilità, sia attività comuni proposte dagli operatori, anche riferite ad eventi della vita quotidiana (spesa, preparazione dei pasti, pulizia, ecc.), in quest’ottica la persona può percepirsi come membro della comunità e non soltanto come ospite della struttura.
1.2 Azioni e Interventi
Il servizio prevede azioni diversificate ed integrate, in parte da realizzare presso l’appartamento – co- housing – e, in parte, nella palestra situata al piano sottostante.
Gli interventi dovranno essere finalizzati a realizzare:
- la valutazione dell’accoglienza, il monitoraggio del primo periodo di ingresso, il sostegno e la permanenza in convivenza;
- l’affiancamento al gruppo degli ospiti,per favorire dinamiche positive e rafforzare il gruppo come risorsa di autogestione e mutuo aiuto;
- il sostegno agli ospiti nella cura degli ambienti della casa: lavaggio della biancheria della casa, preparazione dei pasti con il coinvolgimento delle persone anziane e con la valorizzazione delle risorse personali e nella cura dell’igiene personale, se necessario: nel riordino della camera, nel lavaggio della biancheria personale;
- il supporto personale, soprattutto in situazioni maggiormente critiche, mediante colloqui periodici;
- lo sviluppo di percorsi di autonomia per la realizzazione della gestione diretta della casa;
- l’attivazione di percorsi personalizzati, anche con l’ausilio di altri professionisti, al fine di superare situazioni di criticità relazionale;
- il coordinamento dei singoli operatori e delle azioni messe in atto, con monitoraggio dell’andamento dell’equilibrio nella convivenza, anche attraverso riunioni periodiche con le persone anziane e gli operatori;
- la costruzione di rapporti con i servizi sociali municipali e con le strutture sanitarie del territorio, per accompagnare la persona nel contatto con i servizi e favorire in presenza di criticità, anche future, l’individuazione di risorse territoriali, come principale percorso di autonomia;
- supporto nella gestione economica della casa, anche attraverso la gestione della “cassa comune”, sulla base del contributo economico versato mensilmente da ogni persona anziana presente, nella misura di € 250,00 del quale ne dovrà essere, comunque, garantito il monitoraggio e il controllo.
L’organismo affidatario, nella gestione del co-housing, dovrà garantire flessibilità e disponibilità a rimodulare le attività in base all’organizzazione, alla tipologia delle persone anziane presenti e alle esigenze rilevate nel gruppo della casa, ottimizzando le risorse professionali presenti per il massimo risultato e il raggiungimento degli obiettivi del progetto.
Dovrà essere regolarmente tenuto un registro delle presenze del personale ivi operante, con l’indicazione delle mansioni svolte, con annotazione giornaliera degli orari di ingresso e di uscita di ciascun collaboratore.
Tale registro dovrà essere messo a disposizione, su richiesta, del Direttore Esecutivo del Contratto ovvero del Responsabile Unico del Procedimento, che potranno richiederne anche copia conforme.
Tutto il personale impiegato nella gestione del servizio a qualunque titolo dovrà mantenere la massima riservatezza, evitando l’inopportuna divulgazione di informazioni, al fine di garantire sufficiente tutela e protezione degli ospiti.
Gli ingressi e le dimissioni dalla convivenza saranno valutati dalla Direzione Benessere e Salute del Dipartimento Politiche Sociali.
L’attività presso la palestra dovrà essere garantita dal lunedì al venerdì per un minimo di 5 ore giornaliere;nell’orario di apertura sarà presente, per tutte le attività motorie/ginniche personale specializzato (laureato in scienze motorie) per 3 ore giornaliere, nelle restanti 2 ore potrà essere presente l’operatore socio sanitario per supporto nelle attività ludico ricreative e di accoglienza.
E’ prevista, comunque, la frequenza nella palestra anche in assenza di personale, quale spazio di incontro e di impiego del tempo libero, in regime di autonomia e autogestione da parte delle persone anziane residente nel co-housing e/o nel codominio.
Le attività motorie e/o l’utilizzo degli attrezzi, dovrà, avvenire solo ed esclusivamente in presenza del personale specializzato.
L’apertura o la chiusura potrà avvenire a cura degli anziani stessi.
Per le attività ginniche/motorie dovrà essere tenuto, a cura del gestore, apposito registro di presenze.
Le attività saranno aperte alle persone anziane residenti nel condominio e alle persone del co- housing,oltre che ai centri anziani e ad altre realtà del territorio anche per favorire momenti intergenerazionali, secondo una preventiva programmazione condivisa con l’Ufficio preposto del Dipartimento.
Gli interventi attivati nella palestra sottostante l’appartamento in convivenza avranno l’obiettivo di:
- diffondere una cultura dell’Invecchiamento Attivo come stile di vita, sia attraverso attività motorie specifiche per l’anziano adattate alle diverse condizioni fisiche per prevenire patologie invalidanti, sia attraverso stimoli culturali e formativi per mantenere le capacità che ogni persona anziana ha costruito nel suo percorso di vita;
- la promozione di momenti di aggregazione e di impiego del tempo libero, anche favorendo apertura al territorio e momenti intergenerazionali;
- il coordinamento e la programmazione delle attività;
- il monitoraggio delle attività e la valutazione del grado di soddisfazione dell’utenza;
- la realizzazione di programma di ricerca sull’Invecchiamento Attivo, anche utilizzando convenzioni con Università e prevedendo controlli periodici e screening, per valutare il beneficio delle attività per un positivo invecchiamento
In sede progettuale, i concorrenti, dovranno individuare tipologie di attività specifiche da svolgere in palestra, indicando il numero massimo di utenti per attività, gli orari, le modalità di frequenza e le eventuali collaborazioni per programmi di ricerca.
2. EQUIPE PROFESSIONALEIMPIEGATA
Il servizio dovrà essere garantito, per tutti i giorni dell’anno, e tutte le azioni descritte dovranno essere realizzate dal personale richiesto in sede di gara, che prevede la presenza minima di:
• Un Assistente Sociale con ruolo di Coordinatore per 14 ore settimanali (Monte ore annuale minimo 728);
• Uno Psicologo per 2 ore settimanali (Monte ore annuale minimo 104);
• Un Educatore Professionale per 8 ore settimanali (Monte ore annuale minimo 416);
• Operatore Socio-Sanitario full-time equivalente (38 ore settimanali) - (Monte ore annuale minimo 1.976);
• Un Laureato in Scienze Motorie per 15 ore settimanali (Monte ore annuale minimo 780); L’Assistente Sociale/Coordinatore avrà il compito di:
• curare i rapporti con il referente dell’Amministrazione e garantire la corretta gestione del personale, delle sostituzioni per assenze ed emergenze in genere;
• coordinare la gestione del servizio, promuovendo il benessere degli ospiti e al contempo, individuando forme flessibili di assistenza, sostegno e gestione del quotidiano;
• coordinare, le azioni del progetto, sia nell’appartamento in convivenza, che presso la palestra;
• coordinare e monitorare le risorse del volontariato eventualmente utilizzate;
• individuare, anche in situazioni di emergenza, soluzioni di eventuali problemi connessi allo svolgimento del servizio.
L’Assistente Sociale dovrà, inoltre:
• programmare interventi volti all’inserimento della persona nella specifica residenzialità e al recupero e mantenimento delle capacità di autonomia, in collaborazione con il referente di progetto della Direzione Benessere e Salute;
• promuovere il migliore utilizzo delle risorse presenti nella specifica residenzialità e sul territorio;
• curare i rapporti con la famiglia di origine e con l’ambiente di provenienza al fine di evitare l’emarginazione dell’ospite.
L’Educatore Professionale dovrà:
• promuovere e coordinare le attività e le iniziative sul territorio;
• intervenire nella gestione della vita quotidiana al fine di armonizzare le relazioni all’interno della casa e la costruzione di un tessuto comunitario tra gli ospiti e con gli operatori;
• seguire la gestione economica della casa e sostenere gli ospiti nell’organizzazione degli acquisti;
• favorire la frequenza degli ospiti alle attività realizzate in palestra, anche al fine di creare momenti di integrazione con i residenti del condominio e con altre realtà del territorio,anche in un’ottica intergenerazionale.
Lo Psicologo dovrà intervenire nei momenti critici della vita comunitaria, secondo le proprie specifiche competenze e professionalità.
La funzione di Operatore Socio Sanitario può essere svolta da:
• assistenti domiciliari e dei servizi tutelari;
• operatori socio assistenziali
• operatori tecnici ausiliari;
• operatori in possesso del diploma quinquennale professionale nel settore dei servizi sociosanitari e titoli equipollenti;
• operatori non in possesso dei titoli indicati, ma con documentata esperienza almeno quinquennale come operatori in strutture e servizi socio assistenziali residenziali e semiresidenziali per anziani.
L’Operatore Socio Sanitario, assiste l’ospite nelle sue esigenze quotidiane fornendo aiuto sostanziale di tipo domestico, di cura nell’igiene personale, degli ambienti e nella preparazione dei pasti, nonché monitoraggio delle eventuali prescrizioni sanitarie, affiancando e sostenendo nei percorsi di tutela e prevenzione della salute.
La presenza degli operatori nella casa non è prevista in forma continuativa H24; nell’offerta progettuale, il concorrente dovrà indicare la modalità e la quantificazione della presenza degli operatori nella giornata e nella settimana, nel rispetto del monte ore minimo settimanale previsto per ciascuna figura professionale, dando comunque priorità ai momenti alla presenza nei dei pasti.
Il co-housing di Ponte di Nona, rappresenta una realtà già consolidata tra i residenti della casa, che già hanno avuto modo di sperimentare la convivenza, individuandone punti di forza e punti di criticità; la conoscenza dell’altro e l’accettazione delle diversità, punto fondamentale per vivere insieme, è un passaggio già affrontato da ognuno; le modalità di vita insieme, hanno nel tempo, già assunto una propria fisionomia e una propria caratteristica conosciuta. Particolare attenzione dovrà essere comunque prestata per gli eventuali nuovi ingressi dovuti a sostituzioni.
L’esperienza fin qui realizzata nel co-housing, da un lato costituisce un punto di forza nella gestione quotidiana, ma, al contempo, dovrà essere attentamente conosciuta e analizzata per favorire le azioni di affiancamento degli ospiti nell’organizzazione della convivenza e nei processi di autogestione favorendone l’autonomia, il reciproco rispetto e il riconoscimento delle esigenze dell’altro, svolgendo una prioritaria funzione di accompagnare come “mediatori della convivenza”.
La presenza degli operatori sarà finalizzata a garantire sostegno agli ospiti nelle normali attività quotidiane, offrendo maggiore presenza e supporto a quelle persone in situazione di maggiore fragilità nella casa e favorendo percorsi di autonomia e autodeterminazione.
L’Operatore Socio Sanitario, dovrà , inoltre, garantire la presenza nella palestra, al fine di promuoverne la frequenza da parte degli anziani e favorire momenti ludico ricreativi, con funzioni di supporto.
Il Laureato in Scienze Motorie, dovrà organizzare le attività motorie nella palestra, individuando forme e modalità adattate per le persone anziane e favorendo modalità di integrazione tra generazioni.
La modulazione del monte ore settimanale, fermo restando il monte ore minimo stabilito, potrà comunque, variare, in considerazione del monitoraggio del servizio, anche alla luce delle indicazioni del referente del progetto per la Direzione Benessere e Salute
Il metodo di lavoro dovrà essere necessariamente impostato, tenendo anche conto delle diverse azioni progettuali, da realizzare nell’appartamento di convivenza e nella palestra, tendendo al massimo ad una forma di integrazione con il territorio su forme di integrazione con gli ambiti territoriali sanitari, sociali, culturali e di benessere. Questa metodologia di intervento implica una condivisione permanente degli obiettivi da raggiungere e l’organizzazione di un efficace sistema di comunicazione tra i diversi servizi. Solo il sistema integrato dei servizi può assicurare il raggiungimento degli obiettivi e l’efficacia delle azioni programmate.
Nel progetto presentato dovrà essere descritta l’organizzazione del servizio e vi dovranno essere allegate autodichiarazioni delle figure professionali individuate attestanti la qualifica professionale e gli anni di esperienza – utilizzando esclusivamente il modello “Allegato F1” al presente capitolato, corredati dalla fotocopia del documento in corso di validità del dichiarante.
L’attribuzione dei punteggi di cui all’art. 6 sub-criteri 1.1, 1.2 e 1.3 avverrà solo in presenza delle autodichiarazioni sopra indicate formulate come richiesto.
Nell’offerta tecnica, al criterio sub 2.1, dovranno essere specificati nel dettaglio:
- l’elenco dei componenti l’équipe, con a fianco di ciascuno di essi, la qualifica, l’inquadramento contrattuale previsto, il monte ore settimanale e annuale complessivo di lavoro
- l’organizzazione dei turni di lavoro.
Al criterio sub 2.2, dovranno essere descritte le modalità di contenimento del turn–over degli operatori impegnati nei servizi offerti, al fine di garantire continuità metodologica, anche con indicazione delle soluzioni per evitare l’ingenerarsi di condizioni di stress da burn-out.
Ai sensi dell’art. 30 del d.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. al personale impiegato è applicato il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e quelli il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto svolta dall’impresa anche in maniera prevalente.
L’indicazione del CCNL applicato dall’Organismo aggiudicatario, delle qualifiche previste e del corrispondente inquadramento contrattuale devono essere inseriti nell’offerta tecnica.
L’organismo affidatario potrà avvalersi, per servizi integrativi, della collaborazione di tirocinanti e volontari, anche utilizzando volontari del servizio civile. L’apporto di tirocinanti e volontari deve essere considerato come valore aggiunto rispetto all’organico del servizio e deve essere preventivamente autorizzato dalla Direzione Benessere e Salute, nonché monitorato dal Responsabile/Coordinatore del Servizio.
L’elenco dei tirocinanti/studenti/volontari deve essere preventivamente autorizzato dalla Direzione dell’Area Benessere e Salute, per offrire occasioni formative, ed esclusivamente in affiancamento agli operatori.
Queste persone, devono essere adeguatamente formate dall’équipe e l’Ente affidatario garantisce che tutto il personale volontario sia regolarmente assicurato e rispetti le normative vigenti in materia di erogazione di servizi pubblici.
Per quanto non espressamente previsto relativamente alle norme comportamentali e disciplinari, si fa riferimento al Codice Civile, alla legislazione vigente e alla disciplina generale dei Contratti di Lavoro.
Le offerte tecniche, per essere valutate, devono rispettare le caratteristiche minime del personale previste nel presente Capitolato, sia in termini di qualifiche che di esperienza, nonché del monte ore di lavoro, richiesti.
2.1 Formazione e aggiornamento del personale
L’Organismo affidatario dovrà prevedere un programma dettagliato, per annualità, di corsi di formazione esterna svolta da specifici Enti accreditati e Istituti di Formazione, per l’equipe impiegata, specifici rispetto al servizio e alle qualifiche professionali, che sarà valutato al sub criterio 2.3.
L’Organismo affidatario sarà tenuto a realizzare il programma di formazione descritto e a inviare alla Stazione Appaltante, copia degli attestati di formazione di ogni singolo operatore.
3. LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
La sede del Co-housing è nell’appartamento sito al piano terra del complesso immobiliare ERP, in località Ponte di Nona – Xxx Xxxxx Xxxxxx, 00/00, un alloggio di circa 250 mq, destinato ad ospitare un massimo di 6 anziani, comprensivo di stanze singole, 3 servizi igienici alle camere e 3 nel resto dell’appartamento, cucina, tinello e dispensa, salone e un giardino privato.
Al piano seminterrato, il Dipartimento Politiche Sociali ha in dotazione una palestra di circa 470 mq.
E’ previsto obbligatoriamente il sopralluogo preventivo della struttura, così come declinato al §11 del Disciplinare – Allegato D.
3.1. Allestimento struttura
L’appartamento è già attrezzato, in quanto il servizio è già operativo dal 2014, non è necessario provvedere all’adeguamento dell’allestimento interno e alla dotazione delle necessarie attrezzature, se non provvedere ad eventuali sostituzioni, in caso di deterioramento e/o malfunzionamento. Tali sostituzioni saranno a carico dell’affidatario, così come la manutenzione ordinaria, i cui costi sono stati considerati nella definizione dei costi di gestione.
La palestra è già dotata di alcune attrezzature sportive: nr. 5 cyclette dotate di computer multifunzione, nr.
2 panche pesi multifunzione, nr. 6 tapis roulant dotati di computer multifunzione, specchi a parete, rivestimenti antiurto su pilastri, nr. 22 armadi metallici guardaroba con chiusura a chiave, nr. 2 lettini con struttura metallica e piano imbottito, nr. 9 panche con appendiabito per spogliatoi, nr. 5 asciugacapelli elettrici da parete, nr. 5 asciugamani elettrici da parete. Gli ulteriori materiali e attrezzature per attività motoria e/o ludico ricreativa che dovessero necessitare in conformità a quanto proposto nell’offerta tecnica dovranno essere forniti in dotazione dall’Organismo Aggiudicatario.
Con la stipula del contratto di appalto, la Stazione Appaltante fornirà all’affidatario apposito inventario di quanto presente nella struttura, sia arredi che elettrodomestici, nonché le attrezzature presenti nella palestra, che dovrà essere debitamente sottoscritto.
Al termine dell’appalto tutti gli arredi, elettrodomestici, ed ogni altra attrezzatura dovranno essere riconsegnati all’Amministrazione.
4. REQUISITI DI QUALITÀ’ DEL LAVORO
L’Organismo Aggiudicatario, attraverso il Responsabile/Coordinatore, dovrà impostare l’organizzazione sul lavoro in équipe, con riunioni periodiche di confronto e per la verifica dell’andamento del servizio, in relazione al benessere delle persone anziane presenti, nonché per il monitoraggio del clima lavorativo e del rapporto tra gli operatori, favorendo il confronto e lo scambio di idee sulla base delle reciproche esperienze.
Gli incontri sono finalizzati altresì alla creazione di una rete di conoscenze condivise che sia di arricchimento per il gruppo degli operatori stessi.
L’Organismo affidatario dovrà predisporre un sistema di monitoraggio e auto-valutazione del servizio che sarà valutato al sub-criterio 2.3.
Dovrà, altresì, predisporre condizioni lavorative volte a contrastare il turnover degli operatori, con particolare cura e attenzione all’aspetto motivazionale.
Il personale in servizio deve risultare titolare per almeno il 50% di contratti di lavoro a tempo indeterminato nel rispetto dei contratti collettivi di lavoro.
5. SPESE INERENTI AL SERVIZIO
Il costo del servizio per i ventiquattro mesi del contratto è stimato in € 199.365,38 (valore imponibile), prevede un costo di manodopera stimato pari ad € 170.397,76 per l’impiego delle figure professionali di cui al § 2.
Sono stati previsti € 28.967,62 per i costi di gestione (compresa i costi della manutenzione ordinaria che si intende a carico dell’Affidatario), utile d’impresa e costi della sicurezza aziendale.
I costi delle utenze sono a carico di Roma Capitale - Dipartimento S.I.M.U. – U.O. Edilizia Sociale e Impianti.
I costi relativi alla convivenza (pasti, prodotti di pulizia della casa, ecc.) sono in regime di autogestione con il contributo mensile degli ospiti. Ogni ospite si impegna, nel momento del suo ingresso, a versare un contributo di Euro 250,00 mensile, così come previsto anche dalla Deliberazione n.148/2018, che è finalizzato all’acquisto di prodotti alimentari necessari per la preparazione quotidiana di colazione, pranzo e cena, per l’acquisto di prodotti utili per la pulizia degli ambienti e ogni altra spesa necessaria che sarà concordata in appositi incontri, anche alla presenza dell’equipe professionale che sostiene e favorisce le esperienze di residenzialità.
Il contributo dovrà essere versato entro il 10 di ogni mese e sarà tenuto apposito registro delle entrate e delle uscite mensili.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA TECNICO-ECONOMICA
L’appalto è aggiudicato, in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, ai sensi dell’art. 95, comma 2 del Codice.
La valutazione dell’offerta tecnica e dell’offerta economica sarà effettuata in base ai seguenti punteggi:
PUNTEGGIO MASSIMO | |
Offerta tecnica | 80 |
Offerta economica | 20 |
TOTALE | 100 |
Il punteggio dell’offerta tecnica è attribuito sulla base dei criteri di valutazione elencati nella sottostante tabella con la relativa ripartizione dei punteggi:
CRITERI DI VALUTAZIONE SUB-CRITERI E CRITERI MOTIVAZIONALI | PUNTEGGI O MAX SOTTOCRIT ERI |
1. PROFESSIONALITÀ, VALORIZZAZIONE E FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE UTILIZZATE Criterio quantitativo | PUNTI MAX 21 |
1.1 Esperienza dell’assistente sociale/coordinatore nello specifico campo e tipologia di servizio Verrà valutata per ogni concorrente l’esperienza dell’assistente sociale/coordinatore Ai fini della dimostrazione dell’esperienza maturata ogni concorrente dovrà produrre un’autocertificazione (Allegato F1) dell’assistente sociale coordinatore proposto, resa dall’interessato ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 e ss.mm.ii., n. 445 che indichi espressamente che il soggetto sottoscrittore è consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 di detto D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.ii., per le ipotesi di falsità e di dichiarazioni mendaci, corredata di documento d’identità in corso di validità - che specifichi nel dettaglio: - titoli di studio e anno di conseguimento: - esperienze professionali (documentabili successivamente a comprova), maturate in servizi socio- assistenziali, residenziali, semiresidenziali e/o domiciliari per persone anziane, con indicazione della qualifica ricoperta, riconducibile al ruolo di responsabile/coordinatore, delle date precise di inizio e di fine servizio in cui sono state maturate tali esperienze, dei dati idonei ad identificare l’Organismo presso il quale sono state maturate tali esperienze, con l’indicazione del periodo complessivo maturato; Le dichiarazioni incomplete e/o non compilate correttamente non saranno valutate. Parametro di valutazione: Anzianità negli ultimi 8 anni in esperienze professionali maturate in servizi socio- assistenziali residenziali, semiresidenziali e/o domiciliari per persone anziane, (ottenuta dalla sommatoria dei giorni riferiti ai periodi dichiarati) Il punteggio sarà attribuito secondo la seguente formula: Ci = Ra/Rmax Dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo Ra = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente i-esimo Rmax = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente che ha maggiore esperienza L’Assistente Sociale/Coordinatore proposto dovrà essere impiegato nella esecuzione del servizio. In caso di | 8 |
eccezionale indisponibilità dovrà essere sostituito da figura professionale con requisiti equipollenti o maggiori. | |
1.2 Esperienza dell’Operatore Socio Sanitario utilizzato nel servizio Verrà valutata per ogni concorrente l’esperienza di un operatore socio sanitario utilizzato nel servizio. Ai fini della dimostrazione dell’esperienza maturata ogni concorrente dovrà produrre un’autocertificazione (Allegato F1) resa dall’interessato ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 e ss.mm.ii., n. 445 che indichi espressamente che il soggetto sottoscrittore è consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 di detto D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.ii., per le ipotesi di falsità e di dichiarazioni mendaci, corredata di documento d’identità in corso di validità - che specifichi nel dettaglio: - titoli di studio e anno di conseguimento: - esperienze professionali (documentabili successivamente a comprova), maturate in servizi socio- assistenziali, residenziali, semiresidenziali e/o domiciliari per persone anziane, con indicazione della qualifica ricoperta, delle date precise di inizio e di fine servizio in cui sono state maturate tali esperienze, dei dati idonei ad identificare l’Organismo presso il quale sono state maturate tali esperienze, con l’indicazione del periodo complessivo maturato. Le dichiarazioni incomplete e/o non compilate correttamente non saranno valutate. Parametro di valutazione: Anzianità negli ultimi 8 anni in esperienze professionali maturate in servizi socio- assistenziali residenziali, semiresidenziali e/o domiciliari per persone anziane, (ottenuta dalla sommatoria dei giorni riferiti ai periodi dichiarati) Il punteggio sarà attribuito secondo la seguente formula: Ci = Ra/Rmax Dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo Ra = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente i-esimo Rmax = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente che ha maggiore esperienza Gli operatori proposti dovranno essere impiegati nella esecuzione del servizio. In caso di eccezionale indisponibilità dovranno essere sostituiti da figure professionali con requisiti equipollenti o maggiori | 8 |
1.3 Esperienza del laureato in scienze motorie, che verrà utilizzato quale istruttore in palestra Ai fini della dimostrazione dell’esperienza maturata ogni concorrente dovrà produrre un’autocertificazione (Allegato F1) resa dall’interessato ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 e ss.mm.ii., n. 445 che indichi espressamente che il soggetto sottoscrittore è consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 di detto D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.ii., per le ipotesi di falsità e di dichiarazioni mendaci, corredata di documento d’identità in corso di validità - che specifichi nel dettaglio: - titoli di studio e anno di conseguimento: - esperienze professionali (documentabili successivamente a comprova), maturate in attività di attività/progetti di Invecchiamento Attivo, quale istruttore di attività motorie, con indicazione delle date precise di inizio e di fine servizio in cui sono state maturate tali esperienze, dei dati idonei ad identificare l’Organismo presso il quale sono state maturate tali esperienze, con l’indicazione del periodo complessivo maturato. Le dichiarazioni incomplete e/o non compilate correttamente non saranno valutate. Parametro di valutazione: Anzianità negli ultimi 5 anni in esperienze professionali maturate in attività/progetti di Invecchiamento attivo, quale istruttore di attività motorie, (ottenuta dalla sommatoria dei giorni riferiti ai periodi dichiarati) Il punteggio sarà attribuito secondo la seguente formula: Ci = Ra/Rmax Dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo Ra = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente i-esimo Rmax = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente che ha maggiore esperienza La figura professionale proposta in sede di gara, dovrà essere impiegata nella esecuzione del servizio. In caso di eccezionale indisponibilità dovrà essere sostituito da figura professionale con requisiti equipollenti o maggiori. | 5 |
2. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO Criterio qualitativo | MAX 39 PUNTI |
2.1 Modalità operative di gestione del servizio | |||||
Nell’offerta tecnica dovranno essere individuate e descritte le modalità operative del servizio nella sua | |||||
completezza: Co-housing e centro per l’invecchiamento attivo; e la definizione dell’organizzazione oraria | |||||
dell’equipe, con particolare attenzione ai seguenti aspetti, che saranno considerati quali elementi da | |||||
prendere in considerazione, ai fini dell’attribuzione dei coefficienti nell’ambito della valutazione complessiva | |||||
del presente sub elemento: | |||||
• organizzazione delle attività nella casa; • azioni di sviluppo e mantenimento dell’autonomia e di invecchiamento attivo; • sviluppo di relazioni positive e di facilitazione della convivenza per favorire processi di auto aiuto nel gruppo dei pari; • sviluppo del potenziale del gruppo dei residenti per una gestione autonoma della casa • individuazione di modelli di rete con il territorio e modalità di integrazione socio sanitaria; • promozione della frequenza della palestra da parte delle persone del co-housing e del condominio; • modalità di apertura al territorio e di sviluppo di progetti intergenerazionali; • programmazione delle attività in palestra, tipologia e calendarizzazione di massima; • funzionalità della turnazione del personale in relazione al servizio di co-housing e della palestra; • eventuale programma di ricerca con Università con controllo periodici e screening agli anziani, per valutare i benefici dell’Invecchiamento Attivo. | 25 | ||||
Parametro di valutazione: | |||||
Range (graduazione) di attribuzione dei coefficienti | Caratteristiche di corrispondenza per ciascun range di attribuzione | ||||
1 – 0,75 | Piena rispondenza: quando all’interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano in modo chiaro, coerente, ben articolato, concretamente attuabile e completo tutti gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per la gestione del servizio, la descrizione delle modalità individuate e la descrizione delle attività. | ||||
0,74– 0,50 | Media rispondenza: quando all’interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano la maggior parte gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per la gestione del servizio, la descrizione delle modalità individuate e la descrizione delle attività. | ||||
0,49 – 0,25 | Discreta rispondenza: quando all’interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per la gestione del servizio, la descrizione delle modalità individuate e la descrizione delle attività in modo complessivamente discreto sebbene carente di dettagli e articolazioni operative. | ||||
0,24 – 0 | Sufficiente rispondenza: quando all’interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per la gestione del servizio, la descrizione delle modalità individuate e la descrizione delle attività in modo complessivamente sufficiente sebbene non rispondenti pienamente, carenti di dettagli ed articolazioni operative. | ||||
2.2 - Organizzazione del lavoro Nell’offerta tecnica dovrà essere esplicitata nel dettaglio l’organizzazione proposta; le modalità che saranno attuate per il contenimento del turn-over e per evitare l’ingenerarsi di condizioni di stress da burn-out; la formazione del personale affidata ad organismi esterni Nell’ambito della valutazione comunque complessiva del presente sub-elemento, saranno considerati quali elementi da prendere in considerazione, ai fini dell’attribuzione dei coefficienti, i seguenti aspetti: - Modalità di ottimizzazione e sinergia delle risorse professionali nella gestione quotidiana del servizio - Azioni di monitoraggio del clima lavorativo e del rapporto tra gli operatori; - Programmazione della formazione esterna degli operatori, affidata ad un organismo esterno accreditato | |||||
Parametro di valutazione: | |||||
Range (graduazione) di attribuzione dei coefficienti | Caratteristiche di corrispondenza per ciascun range di attribuzione | 8 | |||
1 – 0,75 | Piena rispondenza: quando all’interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano in modo chiaro, coerente, ben articolato, concretamente attuabile e completo tutti gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per l’erogazione del servizio, la descrizione dell’organizzazione, nonché le fasi, le procedure e i tempi di realizzazione. | ||||
0,74– 0,50 | Media rispondenza: quando all’interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano la maggior parte gli elementi premianti sopra individuati da per l’erogazione del servizio, la descrizione dell’organizzazione, nonché le fasi, le procedure e i tempi di realizzazione, in modo complessivamente buono ma non pienamente articolato e dettagliato ovvero non rispondente per la totalità degli elementi | ||||
0,49 – 0,25 | Discreta rispondenza: quando all’interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per l’erogazione del servizio, la descrizione dell’organizzazione, nonché le fasi, le procedure e i tempi di |
realizzazione in modo complessivamente discreto sebbene carente di dettagli e articolazioni operative. | ||||
0,24 – 0 | Sufficiente rispondenza: quando all’interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per l’erogazione del servizio, la descrizione dell’organizzazione, la descrizione dell’organizzazione, nonché le fasi, le procedure e i tempi di realizzazione in modo complessivamente sufficiente sebbene non rispondenti pienamente, carenti di dettagli ed articolazioni operative. | |||
2.3 Monitoraggio delle attività e del progetto, anche in relazione ai risultati attesi e ottenuti: descrizione del modello e degli strumenti adottati; definizione delle fasi di verifica; partecipazione delle persone anziane residenti al processo di verifica e di monitoraggio; utilizzo di eventuali organismi terzi specializzati nella verifica Parametro di valutazione: | 6 | |||
Range (graduazione) di attribuzione dei coefficienti | Caratteristiche di corrispondenza per ciascun range di attribuzione | |||
1 – 0,75 | Laddove il monitoraggio sia dettagliatamente descritto; - Nelle fasi, negli strumenti e nella metodologia; - Sia stato individuato e formalizzato il rapporto con un organismo terzo che effettuerà la verifica | |||
0,74– 0,50 | Laddove il monitoraggio sia dettagliatamente descritto; - Nelle fasi, negli strumenti e nella metodologia | |||
0,49 – 0,25 | Laddove il monitoraggio sia sufficientemente descritto; - Nelle fasi, negli strumenti e nella metodologia | |||
0,24 – 0 | Laddove il monitoraggio sia descritto in modo generico e insufficiente | |||
3. VALUTAZIONE OFFERTE MIGLIORATIVE Criterio Quantitativo | MAX PUNTI 20 | |||
3. Messa a disposizione di ulteriori risorse a tutela degli ospiti 3.1 - Ampliamento delle attività in palestra: apertura in orario antimeridiano, con presenza di personale specializzato: - per due ore punti 5 - per quattro ore (divise in due giornate) punti 10 Criterio di valutazione: ON/OFF max punti 10 | 10 | |||
3.2 - Messa a disposizione di un automezzo, per eventuali accompagni degli ospiti in situazione di particolare fragilità o secondo altra valutazione dell’equipe professionale e in accordo con il Dipartimento – per un numero minimo di 4 ore al mese Criterio di valutazione: ON/OFF punti 6 | 6 | |||
3.3 - Supervisione mensile di 4 ore mensili, in favore degli operatori e delle dinamiche da questi poste in atto. Criterio di valutazione: ON/OFF punti 4 | 4 |
7. VARIANTI MIGLIORATIVE
Ai sensi dell’art. 23 comma 15 del d.lgs. n. 50/2016 le offerte progettuali potranno prevedere proposte migliorative del servizio purché conformi alle prescrizioni del presente capitolato. Tali offerte dovranno essere finalizzate ad ottimizzare il servizio stesso e potranno riguardare:
Messa a disposizione di ulteriori risorse a tutela degli ospiti:
o Ampliamento delle attività in palestra: apertura, con presenza di personale specializzato in orario antimeridiano per due ore o per quattro ore (divise in due giornate)
o Messa a disposizione di un automezzo con autista, per eventuali accompagni degli ospiti in situazione di particolare fragilità o secondo altra valutazione dell’equipe professionale in accordo con il Dipartimento – per un minimo di quattro ore al mese.
o Supervisione mensile (minimo quattro ore) in favore degli operatori e delle dinamiche da questi poste in atto.
Le proposte migliorative inserite dall’Organismo nell’offerta tecnica, costituiranno clausole contrattuali a tutti gli effetti, con un preciso obbligo e responsabilità di adempimento da parte dell’organismo aggiudicatario e, costituendo elementi di scelta del concorrente in sede di gara saranno oggetto di puntuale e rigoroso controllo da parte della Stazione Appaltante.
Tali offerte migliorative non comportano alcun ulteriore onere economico per la Stazione Appaltante.
8. MISURE DI TUTELA E PROTEZIONE DEGLI UTENTI
E’ fatto divieto all’Organismo affidatario di divulgare a chiunque informazioni inerenti l’erogazione del servizio prestato e la diffusione di notizie riguardanti singole persone inserite nel Servizio, o anche dati aggregati senza l’autorizzazione del Direttore della Direzione Benessere e Salute.
9. SUBAPPALTO
Non è ammesso il subappalto.
10. VERIFICHE E CONTROLLI SULLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ E DEL RISPETTO DEI CCNL
Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali -Direzione Benessere e Salute, si riserva con ampia e insindacabile facoltà e senza che l'Organismo affidatario possa nulla eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità delle attività rese mediante il Direttore dell'esecuzione del contratto, secondo le modalità indicate nello schema di contratto a cui si fa espresso rinvio.
E’ facoltà dell’Amministrazione Capitolina effettuare senza preavviso e con le modalità considerate opportune, controlli e sopralluoghi per verificare la rispondenza del servizio fornito dall’Organismo affidatario alle prescrizioni del presente Capitolato, al Contratto stipulato e al rispetto dei CCNL e di contratti integrativi di categoria di riferimento.
11. CLAUSOLA SOCIALE
Al fine di promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell'Unione Europea, e ferma restando la necessaria armonizzazione con l’organizzazione dell’operatore economico subentrante e con le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste nel nuovo contratto, l’aggiudicatario del contratto di appalto è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’aggiudicatario uscente, come previsto dall’articolo 50 del Codice, garantendo l’applicazione dei CCNL di settore, di cui all’art. 51 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81.
12. RINVIO ALLA NORMATIVA VIGENTE
Per tutto quanto non previsto nel presente Capitolato Speciale, le parti fanno riferimento alle disposizioni contenute nel Codice Civile, nel D. Lgs n.50/2016 e s.m.i. e nelle vigenti leggi inerenti il settore.
Il Direttore di Direzione Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx