Comune di Padenghe sul Garda
Comune di Padenghe sul Garda
PROVINCIA DI BRESCIA
CAP 25080 c.f. 00855780177 – p.i. 00000000000
tel. 000.0000000 fax. 000.0000000
e-mail: xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxx.xxxxxxx. it
Allegato A
PROCEDURA SPONSORIZZAZIONE PER LA SISTEMAZIONE E MANUTENZIONE DI AREE A VERDE PUBBLICO CON PUBBLICIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
PROGRAMMA MINIMO DI VALORIZZAZIONE
Art. 1
DICHIARAZIONE IMPEGNATIVA DELL’APPALTATORE
L’Appaltatore dovrà accettare le condizioni contenute ne l Contratto e disporre dei mezzi tecnici e finanziari necessari per assolvere agli impegni che ne derivano. L’Appaltatore dovrà aver preso visione delle aree di lavor o e dei disegni di progetto ed essere perfettamente edotto di tutte le condizioni tecniche ed economiche necessarie per una corretta valutazione dell’Appalto.
L’Appaltatore non potrà quindi eccepire, durante l’esecuzione dei lavori, la mancata conoscenza di elemen ti non valutati, tranne che tali elementi si configurino come cause di forza maggiore contemplate dal codice civile (e non escluse da altre norme del presente capitolato) o si riferiscano a condizioni soggette a possibili modifiche espressa mente previste nel contratto.
Salvo quanto previsto dal presente capitolato e dal contratto, l’esecuzione dell’opera
in oggetto è disciplinata da tutte le disposizioni vigenti in materia.
Le parti si impegnano comunque all’osservanza:
a) delle leggi, decreti, regolamenti e circolari emanati e vigenti alla data di esecuzione dei lavori;
b) delle leggi, decreti, regolamenti e circolari emanati e vigenti nella Regione,
Provincia e Comune in cui si esegue l’appalto;
c) delle norme tecniche e decreti di applicazione;
d) delle leggi e normative sulla sicurezza, tutela dei lavoratori, prevenzione infortuni ed incendi;
e) di tutta la normativa tecnica vigente e di quella citata dal presente capitolato (nonché delle norme CNR, CEI, UNI ed altre speci fiche europee espressamente adottate);
Art. 2
OGGETTO DELL’APPALTO
L’Appalto ha per oggetto i lavori, i noli, le somministrazioni e le forniture occorrenti per la valorizzazione con nuovo arredo del verde delle rotatorie o aiuole di seguito elencate di proprietà comunale , come risultanti dalle planimetrie catastali esistenti e dagli elaborati grafici consultabili presso l’U.T.C. e come descritti nel presente disciplinare.
Le prestazioni consisteranno nel miglioramento qualitativ o ed estetico del patrimonio verde delle aree affidate mediante la coltivazione a regola d’arte del verde pubblico. La prestazione d’opera deve garantire la provvista di concimi, sementi, alberi ed arbusti, fioriture stagionali e/o perenni, l a movimentazione del terreno anche previo apporto di nuovo terreno vegetale, la semina di tappeti erbosi.
Le opere saranno eseguite a perfetta regola d’arte, saranno finite in ogni parte e dovranno risultare atte allo scopo cui sono destinate, scopo del quale l’Appaltatore dichiara di essere a perfetta conoscenza.
Art. 3
FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE.
AMMONTARE DELL’APPALTO
L’ubicazione, la forma, il numero e le principali dimensioni delle opere oggetto dell’appalto risultano dai disegni e d alle specifiche tecniche richiamati nel contratto di cui formano parte integrante, salvo quanto verrà meglio precisato in sede esecutiva dalla Direzione dei Lavori ovvero dall’U.T.C.
In concreto nelle aree verdi comunali l’appalto comprende le seguenti ope re :
- semina di tappeti erbosi ovvero fornitura e posa di “prato pronto”;
- fornitura e posa di fioritura stagionale
- fornitura e posa di essenze arboree e/o arbustive
- fornitura e stesa di terra di coltivo
- livellamenti del terreno, esistente o di nuo vo apporto, anche mediante mezzi meccanici;
- fornitura in opera di telo pacciamante e di pacciamatura, ove necessario;
- predisposizione di impianto di irrigazione all’interno dell’area da sponsorizzare.
TAB. A) Consistenza patrimonio oggetto di spons orizzazione :
DENOMINAZIONE | DIAMETRO | |
1 | Rotatoria Xxx Xxxxxx – Xxx Xxx Xxxxxxxx | 00 m |
2 | Spartitraffico Xxx Xxxxxx – Xxx Xxxxxx | |
0 | Rotatoria Via Rovetta – Via Verdi – Via Bertanigra | 8,34 m |
12 | Spartitraffico Xxx Xxxxxxx – Xxx Xxxxxxxx | |
00 | Area verde via Talina (ex Gardasole) |
Le prestazioni sono riferibili alla categoria prevalente OS24 .
Art. 4 PROGRAMMA DEI LAVORI
L’Appaltatore dovrà provvedere a decorrere dalla data di consegna a dare inizio ai lavori stessi previsti dal presente programma.
L’Appaltatore avrà la facoltà di sviluppare i lavori nel modo che crederà più conveniente per darli perfettamente c ompiuti nel termine contrattuale, purché esso, a giudizio della D.L. non riesca pregiudizievole alla buona riuscita delle opere ed agli interessi dell’Amministrazione.
I lavori dovranno essere condotti impiegando un sufficiente numero di operai e di mezzi d’opera ed attenendosi esattamente alle prescrizioni delle Direzioni dei Lavori.
Art. 5
FUNZIONI, COMPITI E RESPONSABILITÀ DELL’APPALTATORE
L’Appaltatore è colui che assume il compimento dell’opera appaltata con l’organizzazione di tutti i mezzi necessari; pertanto ad esso compete, con le conseguenti responsabilità:
– nominare il Direttore tecnico di cantiere e comunicarlo alla S.A. ovvero al Responsabile dei Lavori, al Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ove previsti;
– comunicare alla S.A. ovvero al Responsabile dei Lavori, al Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (ove previsti) il nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;
– redigere e trasmettere alla S.A. entro 30 giorni il Piano di sicurezza conformemente a quanto indicato dal D.Lgs. 163/2006 s.m.i. nonché un Piano Operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori ai sensi della legge sopracitata lettera c);
– predisporre gli impianti, le attrezzature ed i mezzi d’opera per l’esecuzione dei lavori, nonché gli strumenti ed il personale necessari per tracciamenti, rilievi, misurazioni e controlli;
– predisporre le occorrenti opere provvisionali, quali ponteggi, cesate con relativa illuminazione notturna , recinzioni, baracche per il deposito materiale e per gli altri usi di cantiere, nonché le strade interne occorrenti alla agibilità del cantiere ed in generale quanto previsto dal progetto di intervento relativo alla sicurezza contenuto nel Piano di sicurezza ;
– provvedere agli allacciamenti provvisori, in mancanza di quelli definitivi, per i servizi di acqua, energia elettrica, telefono e fognatura di cantiere;
– provvedere al conseguimento dei permessi di scarico dei materiali e di occupazione del suolo pubblico per le cessate e gli altri usi;
– provvedere all’installazione, all’ingresso del cantiere del regolamentare
cartello con le indicazioni relative al progetto, al Committente, all’Impresa
esecutrice delle opere, al Progettista, a l Direttore dei Lavori;
– provvedere all’esecuzione dei rilievi delle situazioni di fatto ed ai tracciamenti delle opere in progetto, alla verifica ed alla conservazione dei capisaldi;
– provvedere all’esecuzione dei disegni concernenti lo s viluppo di dettaglio delle opere da eseguire ;
– provvedere alla stipula delle polizze assicurative previste dal DPR 207/2010;
– provvedere alla sorveglianza di cantiere (di giorno e di notte) ed alla assicurazione contro il furto tanto per le cose propri e che dei fornitori, alla sua pulizia quotidiana, allo sgombero, a lavori ultimati, delle attrezzature, dei materiali residuati e di quant’altro non utilizzato nelle opere;
– approvvigionare tempestivamente i materiali necessari per l’esecuzione delle
opere;
– disporre in cantiere di idonee e qualificate maestranze in funzione delle necessità delle singole fasi dei lavori, segnalando al Direttore dei Lavori l’eventuale personale tecnico ed amministrativo alle sue dipendenze destinato
a coadiuvarlo;
– corrispondere ai propri dipendenti le retribuzioni dovute e provvedere nei loro confronti alle assistenze, assicurazioni e previdenze secondo le norme di legge e dei contratti collettivi di lavoro;
Per effetto di tale situazione ogni e qualsiasi da nno o responsabilità che dovesse derivare dal mancato rispetto delle disposizioni sopra richiamate, sarà a carico esclusivamente all’Appaltatore con esonero totale della stazione Appaltante.
L’Appaltatore è l’unico responsabile dell’esecuzi one delle opere appaltate in conformità a quanto prescritto dalla normativa vigente in materia, della rispondenza di dette opere e parti di esse alle condizioni contrattuali, dei danni direttamente o indirettamente causati durante lo svolgimento d ell’appalto.
Nel caso di inosservanza da parte dell’Appaltatore delle disposizioni di cui sopra, la Direzione dei Lavori, a suo insindacabile giudizio, potrà, previa diffida a mettersi in regola, sospendere i lavori restando l’Appaltatore tenuto a risarcire i danni direttamente o indirettamente derivati al Committente in conseguenza della sospensione.
• La custodia e la buona conservazione delle opere eseguite fino al collaudo, con particolare riguardo alla garanzia richiesta per le opere di giardinaggio, restando a suo carico le spese occorrenti per riparare guasti o imperfezioni avvenuti prima del collaudo stesso.
• L’Impresa risponderà totalmente e con esclusività delle opere di competenza realizzate, sia civilmente che pena lmente nei termini di tempo previsti dalla legge, tenendo sollevati ed indenni per qualsiasi evenienza, anche nei confronti di terzi, sia l’E.A. sia la D.L.; essa risponderà pure di tutte le opere da essa eseguite e fornite, sia rispetto alla stabilità, al la rispondenza ai dati quantitativi e qualitativi di progetto e del Disciplinare Tecnico ed alla loro perfetta riuscita, sia rispetto alla sicurezza delle persone addette e non addette ai lavori, sia ancora rispetto ai danni che fossero per derivare alle parti in costruzione già eseguite o di terzi o a cose di terzi.
Qualunque danno o ammenda proveniente dall’esecuzione delle opere appaltate
sarà interamente a carico dell’Impresa.
• Le spese e tasse per eventuali autorizzazioni e permessi da richiedersi a terzi, enti statali, regionali, provinciali e comunali che si rendessero necessari per lo svolgimento delle mansioni previste dal presente contratto (es. occupazione suolo pubblico, istanze per disciplina circolazione veicolare...);
• L’Impresa aggiudicataria è tenuta a comunicare tempestivamente all’amministrazione appaltante ogni modificazione intervenuta negli assetti proprietari, nella struttura di impresa e negli organismi tecnici e amministrativi, nonché agli adempimenti di cui al D.P.C.M. n° 187/91;
• I costi di smaltimento dei materiali di risulta, provenienti dalle lavorazioni
oggetto dell’appalto, nonché i relativi oneri per autorizzazioni e concessioni.
• L’Impresa dovrà provvedere, a suo completo carico, all’eventuale formazione dei cantieri; all’apposizione e manutenzione dei segnali, dei cartelli indicatori, dei cavalletti, ecc. il tutto secondo le disposizioni del Codice della Strada e del Regolamento d’esecuzione; la ditta sarà responsabile comunque verso terzi di qualunque inconveniente o danno potesse derivare dalla inosservanza delle vigenti leggi in materia sopra richiamate.
IN GENERALE, l’Impresa è tenuta contratt ualmente alla esatta osservanza delle norme stabilite:
- dalle leggi e disposizioni in materia di appalti di lavori pubblici, anche se non esplicitamente richiamate;
- dalle leggi e disposizioni vigenti circa l’assistenza sociale e le assicurazioni;
- dalle leggi e disposizioni vigenti in materia di sicurezza, di igiene sul lavoro, di prevenzione, di sicurezza;
- dalle leggi e dai patti sindacali; dalle disposizioni vigenti sulle assunzioni obbligatorie;
- dalle leggi e disposizioni vigenti sulla disc iplina della circolazione stradale e sulla tutela e conservazione del suolo pubblico;
- dal Regolamento Comunale di Polizia Urbana;
- dalle disposizioni vigenti in materia di prevenzione della criminalità mafiosa;
- dalle prescrizioni di massima e di Polizia Forestale vigenti nella Regione Lombardia e nella Provincia di Brescia ;
- dalle norme di Regolamento Edilizio e dalle Norme di attuazione del PRGC della città di Padenghe sul Garda.
DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI
Art. 6 PRESCRIZIONI VARIE
Alla scadenza del contratto l’Assuntore è tenuto a restituire le rotatorie e le aree verdi con quelle migliorie che un’ accurata manutenzione e coltivazione deve arrecare nella vegetazione delle piante.
Ogni lavoro da eseguirsi dall’Assunto re dovrà essere fatto con la dovuta cura,
competenza professionale e con le migliori regole dell’arte del giardinaggio.
Tutti i lavori e prestazioni previste in contratto dovranno comunque essere eseguiti, senza attendere alcun esplicito invito da parte della Direzione Lavori.
Art. 7
CONSERVAZIONE DELLE PIANTE ESISTENTI
Tutta la vegetazione esistente dovrà essere protetta adeguatamente da ogni danneggiamento.
Pertanto l’impresa dovrà usare la massima cautela nell’eseguire le prescrizioni dell a
D.L. ogni volta che si troverà a operare nei pressi delle piante esistenti.
Art. 8 APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA
Il Committente fornirà gratuitamente all’impresa l’acqua in prossimità del luogo della sponsorizzazione. Qualora questa non fos se disponibile, per mancanza di fontanelle o di prese idriche pubbliche, l’Impresa si approvvigionerà con propri mezzi assumendosene gli oneri relativi, compreso il costo dell’acqua. Sarà cura della Ditta controllare tutti gli idrantini d ell’impianto d’innaffiamento (ove esistenti). Qualsiasi danno o inconveniente dovuto alla non osservanza di quanto prescritto, sarà addebitato alla ditta appaltatrice.
Art. 9 ORNAMENTO FLOREALE
L’ornamento floreale (stagionale e/o perenne) dov rà essere allestito per una superficie almeno pari al 30% dell’area verde oggetto di sponsorizzazione, considerando, in caso di rotatorie, non soltanto il rondò centrale ma anche le aiuole spartitraffico agli innesti dell’interse zione stradale, prevedendo almeno n.1 fioritura per ogni stagione per anno solare.
Il terreno delle aiuole, dopo l’ultima fioritura, deve essere messo in stato di riposo per il periodo invernale e ben ripulito dalle piantine secche, dovrà essere accuratamente vangato, interrando concimi ed ammendanti, mondato dalle erbe infestanti e da qualsiasi altro materiale inadatto alla vegetazione, dovrà essere sistemato in superficie sagomato con pendenza dal centro verso il perimetro per lo scolo dell'acqua e per motivi estetici.
Le aiuole dovranno essere ricoperte con uno strato di corteccia di pino pacciamante (tipo PIN-MAC) per lo spessore medio di cm 5.
Le piante saranno disposte alla distanza stabilita dalla DL, comunque in modo tale da coprire quanto prima la superficie a disposizione.
IN GENERALE, la manutenzione delle aiuole fiorite, complete dell’ornamento floreale stagionale nonchè dell’ornamento floreale permanente o del tappeto erboso, comprende l’irrigazione trisettim anale, o comunque quanto basta in ragione dell’andamento climatico stagionale, la sostituzione (entro otto giorni dal verificarsi del fatto ovvero da specifica segnalazione della D.L.) degli individui morti o malati, danneggiati a seguito di atti vandalici , il ripristino delle piante eventualmente sottratte per furto o vandalismo, la pulizia (asportando eventuali rifiuti gettati in esse), i trattamenti fitosanitari se ordinati dalla D.L., la sarchiatura periodica, in modo da mantenerne il decoro.
Art. 10
OPERE DA XXXXXXXXXXXXX E GIARDINIERE
Lo sponsor deve dare inizio ad esecuzione di ordini e disposizioni impartiti dalla Direzione dei Lavori, attenendosi rigorosamente a quanto ordinato, con divieto di introdurre varianti e modifiche, che non saranno tollerate o riconosciute.
Nell’esecuzione dei lavori devono essere adottati i procedimenti e le cautele nel rispetto delle norme antinfortunistiche di legge; l’Imprenditore edile assume le responsabilità conseguenti, rimanendo indenne il
committente da ogni e qualsiasi responsabilità ed onere.
Per la realizzazione di aiuole, viali, ecc. si provvede al tracciamento previa redazione del piano quotato, quindi all’eventuale scasso, for mazione di cassonetto dell’altezza prestabilita ed asportazione della terra di risulta.
Le zone da sistemare a prato, dopo l’esecuzione del cassonetto, devono essere sacrificate o vangate e pulite con asportazione di qualsiasi elemento non idoneo; quindi si deve provvedere alla fornitura di ottima terra di coltura per il riempimento del cassonetto per le aiuole e delle buche per messa a dimora di elementi vegetativi.
Lo spessore minimo della terra di coltura, dopo il costipamento naturale e quando si renda necessaria una scarica completa, non deve essere mai inferiore a 40 cm.
Ove già esistesse in posto terra di coltura ritenuta idonea, la stessa, prima di essere utilizzata, deve essere mondata da ogni sorta di detriti, spur gata e convenientemente smossa, rivoltata e lavorata.
Solo dopo la completa sistemazione del terreno su tutta l’area si dovrà procedere alla
esecuzione delle buche ed alla successiva posa di piantagioni e piantumazioni.
La posa delle piante deve esser e fatta nella esatta posizi one prescritta, sottoponendo le radici ad una opportuna preparazione ed assestando adeguatamente la terra attorno e sopra il pane radicale, previa adeguata concimazione sul fondo scavo con concime animale (stallatico). O ve necessario e richiesto, si deve provvedere all’infissione del palo tutore e dei paletti con le dovute assicurazioni e tenditori ed infine all’innaffiamento secondo l’andamento stagionale.
Per le zone ove è prevista la sistemazione a prato, si deve proce dere alla vangatura con ripetute fresature del terreno, che deve essere mondato da ciottoli, sassi, erbe infestanti e quant’altro non idoneo per la sistemazione suddetta.
Dopo adeguato trattamento con concime naturale o chimico, secondo prescrizioni, si procede alla semina e successiva rastrellatura e rullatura del terreno.
Dopo la semina dovranno essere eseguite quelle varie opere di rifinitura, quali sistemazione del drenaggio e dello scolo delle acque, regolarizzazione delle pendenze, eliminazione di parti eccedenti previa esecuzione di eventuali cordonature di contenimento.
Art. 11 LAVORAZIONI PRELIMINARI
Prima di procedere alla lavorazione del terreno, per sistemazione agraria ovvero per scavi, dovranno essere effettuati: la pulizia generale del terreno oggetto di intervento da eventuale materiale di rifiuto, l’abbattimento delle piante da non conservare, il decespugliamento, l’eliminazione delle specie infestanti e non conformi alle esigenze di progetto, l’estirpazione delle ceppai e e lo spietramento superficiale. Eventuali massi o ciottoli rinvenuti in dette operazioni, potranno essere reimpiegati per la sistemazione dell’area umida.
Tutta la vegetazione esistente indicata in progetto per restare in loco dovr à essere protetta adeguatamente da ogni danneggiamento, con particolare riguardo agli apparati radicali affioranti.
Gli strati fertili del suolo e del materiale di scavo dovranno essere accantonati nell’ambito del cantiere per essere riutilizzati nelle zone interessate ai lavori stessi secondo le indicazioni di progetto.
Le quantità eccedenti e l’eventuale altro materiale di scavo saranno accantonati nel luogo ovvero smaltiti in discariche autorizzate. L’approvvigionamento d’acqua è compreso nei prezzi di elenco.
Art. 12
MESSA A DIMORA DI ALBERI ED ARBUSTI
La messa a dimora degli alberi, degli arbusti e dei cespugli dovrà avvenire in relazione alle quote finite, avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto né risultino, una volta assestatosi il terreno, interrate oltre il livello del colletto.
L’imballo della zolla costituito da materiale degradabile (es. paglia, canapa, juta, ecc.), dovrà essere tagliato al colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le le gature metalliche e il materiale d i imballo in eccesso.
La zolla deve essere integra, sufficientemente umida, aderente alle radici; se si presenta troppo asciutta dovrà essere immersa temporaneamente in acqua con tutto l’imballo.
Analogamente si dovrà procedere per le piante fornite in contenitore.
Per le piante a radice nuda parte dell’apparato radicale dovrà essere, ove occorra,
spuntato alle estremità delle radici, privato di quelle rotte o danneggiate.
Le piante dovranno essere collocate ed orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico in relazione agli scopi della sistemazione.
Prima del riempimento definitivo delle buche, gli alberi, gli arbusti e i cespugli di rilevanti dimensioni dovranno essere resi stabili per mezzo di pali di sostegno, ancoraggi e legature.
L’Impresa procederà poi al riempimento definitivo delle buche con terra di coltivo, costipandola con cura in modo che non rimangano vuoti attorno alle radici o al la zolla.
Il riempimento delle buche, sia quello parziale prima della piantagione, sia quello definitivo, potrà essere effettuato, a seconda della necessità, con terra di coltivo semplice oppure miscelata con torba.
Nel caso la Direzione Lavori decida che all’atto dell’impianto venga effettuata una concimazione secondaria localizzata, l’Impresa avrà cura di spargere il fertilizzante attorno e vicino alle radici o alle zolle, in modo da evitare danni per disidratazione.
A riempimento ultimato, attorno alle piante dovrà essere formata una conca o bacino per la ritenzione dell’acqua da addurre subito dopo in quantità abbondante, onde favorire la ripresa della pianta e facilitare il costipamento e l’assestamento della terra attorno alle radici e alla zolla.
Alberi, arbusti e cespugli a foglia caduca :
Le piante a foglia caduca dovranno essere messe a dimora nel periodo adeguato all’attecchimento delle varie specie, generalmente durante il periodo di riposo vegetativo.
L’eventuale potatura di trapianto della chioma deve essere autorizzata dalla Direzione Lavori e dovrà seguire rigorosamente le disposizioni impartite, rispettando il portamento naturale e le caratteristiche specifiche delle singole specie. Nel caso fosse necessario agevolare il trapianto, l’Impresa, su indicazione della Direzione Lavori, irrorerà le piante con prodotti antitraspiranti.
Alberi, arbusti e cespugli sempreverdi:
Gli alberi, gli arbusti e i cespugli sempreverdi dovranno essere forniti esclusivamente con zolla o in contenitore e dovranno essere messi a dimora nel periodo adeguato all’attecchimento delle varie specie.
Le piante sempreverdi e resinose non devono essere potate: saranno eliminati, salvo diverse specifiche indicazioni della Dire zione Lavori, soltanto i rami secchi, spezzati o danneggiati, secondo quanto specificato negli Allegati tecnici. Fatta eccezione per le conifere sempreverdi, in caso di necessità è possibile fare ricorso all’uso di antitraspira nti, secondo le indicazioni della Direzione Lavori.
Piante tappezzanti, delle erbacee perenni, biennali e delle piante rampicanti, sarmentose e ricadenti :
La messa a dimora di queste piante sarà identica per ognuna delle diverse tipologie sopraindicate e deve essere effettuata secondo il seguente schema:
- ripulitura del terreno;
- fresatura, sminuzzatura, riporto di terriccio umidificato, livellamento ;
- aspersione di antigerminativo liquido o granulare ;
- stesura, fissaggio, cucitura e foratura del telo pacciamante in pvc verde -nero intrecciato;
- piantagione delle tappezzanti;
- stesura di cm 5 di corteccia di pino.
Se le piante saranno state fornite in contenitori tradizionali (vasi di terracotta o di plastica, recipienti metallici, ec c.) questi dovranno essere rimossi; se invece i contenitori di materiale deperibile (torba, pasta di cellulosa compressa, ecc.) le piante potranno essere messe a dimora con tutto il vaso.
In ogni caso le buche dovranno poi essere colmate con terr a di coltivo mista a concime ben pressata intorno alle piante.
L’Impresa è tenuta infine a completare la piantagione delle specie rampicanti,
sarmentose e ricadenti, legandone i getti, ove necessario, alle apposite strutture
di sostegno in modo da guidarne lo sviluppo per ottenere i migliori risultati in relazione agli scopi della sistemazione.
Per le prime cure di trapianto valgono le norme indicate all’articolo precedente.
Art. 13 FORMAZIONE DEL PRATO
Per preparare il terreno destinato a tappeto erboso, si effettuerà, se necessario, una ulteriore pulizia del terreno rimuovendo tutti i materiali che potrebbero impedire la formazione di un letto di terra di coltivo fine ed uniforme, si livellerà e rastrellerà il terreno secondo le indicazioni di progetto per eliminare ogni ondulazione, buca o avvallamento.
Gli eventuali residui della rastrellatura dovranno essere allontanati dall’area del
cantiere.
La formazione del prato dovrà avvenire dopo la messa a dimora di tutte le
piante previste nel progetto e dopo l’esecuzione degli eventuali impianti tecnici. Dovranno impiegarsi selezionate e rispondenti esattamente a genere, specie e varietà richieste, sempre nelle confezioni originali e sigillate, munite di certificato di identità ed autenticità con l’indicazione della purezza, di germinabilità e della data di confezionamento e di scadenza stabiliti dalle vigenti leggi.
Dopo la preparazione del terreno, l’area sarà esaminata con uniformità e rullata convenientemente. Il miscuglio dovrà essere stato composto secondo le percentuali precisate in progetto.
Terminate le operazioni di semina, il terreno deve essere immediatamente irrigato.
Il prato dovrà presentarsi perfettamente inerbito con le specie previste, esenti da malattie, chiarie ed avvallamenti dovuti all’assestamento del terreno o ad altre cause.
Le scarpate e i terreni in pendio dovranno essere seminati o piantati con specie caratterizzate da un potente apparato radicale e adatto a formare una stabile copertura vegetale.
Nella formazione dei vari tipi di prato sono compresi tutti gli oneri relativi alla preparazione del terreno, alla semina o alla piantagione, alle irrigazion i ed al primo taglio quando l’erba ha raggiunto cm 10 di altezza.
Art. 14 PREPARAZIONE BUCHE E FOSSE
Le buche ed i fossi per la piantagione delle specie vegetali dovranno avere le dimensioni più ampie possibili in rapporto alla grandezza delle piante da mettere a dimora.
Per le buche e i fossi che dovranno essere realizzati su un eventuale preesistente tappeto erboso, l’Impresa sarà tenuta ad adottare tutti gli accorgimenti necessari per contenere al minimo i danni al prato circostante, r ecuperando lo strato superficiale di terreno per il riempimento delle buche stesse, in accordo con la Direzione Lavori.
Il materiale proveniente dagli scavi, se non riutilizzato o non ritenuto idoneo, a insindacabile giudizio della Direzione Lavori, dovrà essere allontanato dall’Impresa dalla sede del cantiere e portato alla pubblica discarica o su aree
autorizzate.
Nella preparazione delle buche e dei fossi, l’Impresa dovrà assicurarsi che nella zona in cui le piante svilupperanno le radici non ci siano ristagni di umidità e provvedere che lo scolo delle acque superficiali avvenga in modo corretto.
Nel caso, invece, fossero riscontrati gravi problemi di ristagno l’Impresa
provvederà, su autorizzazione della Direzione Lavori, insieme a quella apportata. Le quote definitive del terreno dovranno essere quelle indicate negli elaborati di progetto e dovranno comunque essere approvate dalla Direzione Lavori.
Art. 15
GARANZIA DI ATTECCHIMENTO
A carico dello sponsor compete l’onere della garanzia di attecchimento della durata di 1 (uno) anno per tutte le piante ad iniziare dalla data del verbale Ultimazione Lavori. Dopo tale scadenza le piante si dovranno presentare sane ed in buono stato vegetativo; qualora le piante al termine del periodo di garanzia si presentassero compromesse sia dal punto di vista vegetativo, sia da quello estetico, a giudizio della D.L., l’Impresa le dovrà sostituire.
Art. 16
QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
Materiale agrario:
Tutto il materiale agrario occorrente dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti e in ogni caso con qualità e pregi uguali o superiori a quanto è prescritto dal presente disciplinare e dalla normativa vigente. S’intende che la provenienza sarà liberamente scelta dall’impresa purché, a giudizio insindacabile della D.L., i materiali siano riconosciuti accettabili. L’Impresa è obbligata a notificare, in tempo utile alla D.L. la provenienza dei materiali per il regolare prelevamento dei r elativi campioni. L’Impresa dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite non ritenute conformi dalla D.L.. L’approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione definitiva: la D.L. si riserva infatti la facoltà di rifiutare, in qualsiasi momento, quei materiali e quelle provviste che si siano, per qualsiasi causa, alterati dopo l’introduzione sul cantiere, nonché il diritto di farli anali zzare a cura e spese dell’Impresa, per accertare la loro corrispondenza con i requisiti specificati nel presente capitolato e dalle norme vigenti. In ogni caso l’impresa, pur avendo ottenuto l’approvazione dei materiali dalla D.L., rest a totalmente responsabile della buona riuscita delle opere. L'Impresa fornirà tutto il materiale nelle quantità necessarie.
Per materiale agrario si intende tutto il materiale usato negli specifici lavori di agricoltura, vivaismo e giardinaggio (es terreni e substrati di coltivazione, concimi, fitofarmaci, tutori, ecc.), necessario alla cura e alla manutenzione delle piante e dei tappeti erbosi.
Concimi minerali ed organici :
I concimi minerali, organici, misti e complessi da impiegare dovranno avere titolo dichiarato secondo le vigenti disposizioni di legge ed essere forniti nell’involucro originale della fabbrica, fatta esclusione per i letami, per i quali saranno valutate di volta in volta qualità e provenienza. La D.L. si riserva il diritto di indicare con maggior precisione, scegliendoli di volta in volta in base alle analisi di laboratorio sul terreno e sui concimi e alle condizioni delle piante durante la messa a dimora e il periodo di manutenzione, quale tipo di concime dovrà essere usato.
Pacciamatura:
Con pacciamatura si intende una copertura del terreno a scopi diversi (es. controllo
infestanti, limitazione dell’evapo -traspirazione, sbalzi termici, ecc).
I materiali per pacciamatura comprendono prodotti di origine naturale o di sintesi e dovranno essere forniti (quando si tratti di prodotti confezionabili) in accordo con la D.L., nei contenitori originali con dichiarazione della quantità, del contenuto e dei componenti.
Per i prodotti da pacciamatura forniti sfusi la D.L. si riserva la facoltà di valutare di volta in volta qualità e provenienza.
Dovrà preferibilmente essere impiegato materiale derivante dalla
triturazione in loco dei residui di abbattimenti e/o potature.
Fitofarmaci:
I fitofarmaci da usare (es. anticrittogamici, insetticidi, diserbanti, antitraspiranti, ecc.) dovranno essere forniti nei contenitori originali e sigillati dalla fabbrica, con l’indicazione della composizione e della c lasse di tossicità, secondo la normativa vigente.
Pali di sostegno, ancoraggi e legature :
Per garantire il fissaggio al suolo di alberi ed arbusti di rilevanti dimensioni, in caso di lesione o rottura anche conseguente ad atto vandalico o a sinistro, l’Impresa dovrà fornire pali di sostegno (tutori), che resteranno di proprietà dell’E.A., adeguati per numero, diametro ed altezza alle dimensioni delle piante, su indicazione della D.L.. I tutori dovranno essere di legno, diritti, sco rtecciati, appuntiti dalla parte della estremità di maggiore diametro. La parte appuntita dovrà essere resa imputrescibile per un’altezza di 000 xx xxxxx, xx alternativa, su autorizzazione della D.l., si potrà fare uso di pali di legno industrialm ente preimpregnati di sostanze imputrescibili.
Analoghe caratteristiche di imputrescibilità dovranno avere anche i picchetti di
legno per l’eventuale bloccaggio a terra dei tutori.
Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare (mancanza di spazio, esigenze estetiche, ecc) i pali di sostegno, su autorizzazione della D.L., potranno essere sostituiti con ancoraggi in corda di acciaio muniti di tendifilo.
Le legature dovranno rendere solidali le piante ai pali di sostegno e agli ancoraggi, pur consentendone l’eventuale assestamento; al fine di non provocare strozzature al tronco, dovranno essere realizzate per mezzo di collari speciali o di adatto materiale elastico (es. cinture di gomma, nastri di plast ica, ecc) oppure, in subordine, con corda di canapa (mai filo di ferro o altro materiale inestensibile). Per evitare danni alla corteccia, potrà essere necessario interporre, fra tutore e tronco, un cuscinetto antifrizione di adatto materi ale.
Acqua:
L’acqua da utilizzare per l’innaffiamento e la manutenzione non dovrà contenere
sostanze inquinanti e sali nocivi oltre i limiti di tolleranza di fitotossicità relativa.
L’Impresa, se le sarà consentito di approvigionarsi da fonti del Committe nte, sarà tenuta, su richiesta della D.L., a verificare periodicamente per mezzo di analisi effettuate secondo le procedure normalizzate della Società Italiana di Scienza del Suolo S.I.S.S., la qualità dell’acqua da utilizzare e a segnalare le eventuali alterazioni riscontrare.
Gli oneri relativi saranno a carico del Committente. In caso contrario, l’Impresa provvederà a sua cura e spese al controllo periodico della qualità dell’acqua.
Terra di coltivo riportata:
La terra di coltivo riportata deve provenire dallo strato attivo (primi 40 cm) di un terreno agrario; essa dovrà essere priva di pietre, tronchi, rami, radici e loro parti, che possano ostacolare le lavorazioni agronomiche del terreno dopo la posa in ope ra ed essere chimicamente neutra (pH 6,5 -7).
La quantità di scheletro non dovrà eccedere il 5% del volume totale e la percentuale di sostanza organica non dovrà essere inferiore al 2%. La terra di coltivo dovrà essere priva di agenti patogeni e di sostanze tossiche per la piantagione.
Con questa terra sarà necessario mescolare un volume pari al 30% di sabbia affinché si possa realizzare un ottimo substrato di semina per tappeto erboso.
Prima di effettuare qualsiasi impianto, dovranno esse re conclusi tutti i movimenti di terra e l’area dovrà presentare le quote definitive secondo quelle indicate negli elaborati di progetto.
Materiale vegetale:
Per materiale vegetale si intende tutto il materiale vivo (alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.) occorrente per l’esecuzione del lavoro.
Questo materiale dovrà provenire da ditte appositamente autorizzate ai sensi delle leggi 18/6/1931 n. 987 e 22/5/1973 n. 269 e successive modificazioni e integrazioni. Dovrà essere dichiarata la provenienza.
Le piante dovranno essere esenti da attacchi di insetti, malattie crittogamiche, virus, altri patogeni, deformazioni e alterazioni di qualsiasi natura che possano compromettere il regolare sviluppo vegetativo e il portamento tipico della spe cie.
Potranno essere utilizzate piante non provenienti da vivaio e/o di particolare valore estetico unicamente se indicate in progetto.
Le piante dovranno aver subito le necessarie lavorazioni in vivaio e rispondere alle
specifiche contenute nell’articolo seguente.
Le piante dovranno essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini di materiale resistente alle intemperie sui quali sia stata riportata, in modo leggibile e indelebile, la denominazione botanica (genere, specie, varietà, cultivar) del gruppo a cui si riferiscono.
Le caratteristiche con le quali le piante dovranno essere fornite (densità e forma della chioma, presenza e numero di ramificazioni, sistema di preparazione dell’apparato radicale, ecc.) dovranno essere precisate dallo sponsor.
Per quanto riguarda il trasporto delle piante, l’Impresa dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie affinché queste arrivino sul luogo della sistemazione nelle migliori condizioni possibili, curando che il trasferimento venga effettuato con mezzi, protezioni e modalità di carico idonei con particolare attenzione perché rami e corteccia non subiscano danni e le zolle non abbiano a frantumarsi o ad essiccarsi a
causa dei sobbalzi o per i l peso del materiale soprastante.
Una volta giunte a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni danno: il tempo intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora definitiva (o la sistemazione in vivai o provvisorio) dovrà essere il più breve possibile.
In particolare l’Impresa curerà che le zolle e le radici delle piante che non possono essere immediatamente messe a dimora non subiscano ustioni e mantengano il tenore di umidità adeguato alla loro buona conservazione.
Alberi:
Gli alberi dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste dal progetto e tipici della specie, della varietà e della età al momento della loro messa a dimora. Gli alberi dovranno essere stati specificatamente allevati per il tipo di impiego previsto (es. alberate stradali, filati, esemplari isolati o gruppi, ecc.).
In particolare il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da deformazioni, capitozzature, ferite di qualsiasi origine e tipo, grosse cicatrici o segni conseguenti ad urti, grandine, scortecciamenti, legature, ustioni da sole, cause meccaniche in genere. La chioma, salvo quando diversamente richiesto, dovrà essere ben ramificata, uniforme ed equilibrata per simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie all’interno della stessa.
L’apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche e sane e privo di tagli di diametro maggiore di un centimetro. Gli alberi dovranno essere normalmente forniti in contenitore e
in zolla; a seconda delle esigenze tecniche o della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia decidua, purché di giovane età e di limitate dimensioni.
Le zolle e i contenitori (vasi, mastelli di legno o di plastica, ecc.) dovranno essere proporzionati alle dimensioni delle piante.
Per gli alberi, forniti con zolla o in contenitore, la terra dovrà essere compatta, ben aderente alle radici, senza crepe evidenti con struttura e tessitura tali da non determinare condizioni di asfissia.
Le piante in contenitore dovranno essere adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superf icie del contenitore stesso.
Le zolle dovranno essere ben imballate con un apposito involucro degradabile (juta, paglia, teli, reti di ferro non zincato ecc.), rinforzato, se le piante superano i 5 metri di altezza, con rete metallica deg radabile, oppure realizzato con pellicola plastica porosa o altri materiali equivalenti.
Gli alberi dovranno corrispondere alle richieste del progetto e dell’Elenco Prezzi
secondo quanto segue:
altezza dell’albero: distanza che intercorre fra il colletto e il punto più alto della chioma;
altezza di impalcatura: distanza intercorrente fra il colletto e il punto di inserzione al fusto della branca principale più vicina;
circonferenza del fusto: misurata a un metro dal colletto (non saranno ammesse sottomisure salvo accettazione della Direzione Lavori);
diametro della chioma: dimensione rilevata in corrispondenza della prima
impalcatura per le conifere, a due terzi dell’altezza totale per tutti gli altri alberi. Per gli alberi innestati dovra nno essere specificati il tipo di portainnesto e l’altezza del punto di innesto, che non dovrà presentare sintomi di disaffinità.
Qualora le piante vengano fornite in contenitore, le radici devono risultare, senza fuoriuscirne, pienamente compenetrate in questo. L’apparato radicale deve comunque presentarsi sempre ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche e sane. Le piante devono aver subito i necessari trapianti in vivaio (l’ultimo da non più di due anni) secondo il seguente prospetto:
Specie a foglia caduca:
- fino alla circonferenza di cm 12/15: almeno 1 trapian to;
- fino alla circonferenza di cm 20/25: almeno 2 trapian ti;
- fino alla circonferenza di cm 30/35: almeno 3 trapian ti;
Specie sempreverdi:
- fino all’altezza di m 2/2.50: almeno 1 trapianto;
- fino all’altezza di m 3/3.50: almeno 2 trapianti ;
- fino all’altezza di m 5: almeno 3 trapianti e la circonferenza dovrà avere sufficiente sviluppo.
L’apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche e sane e privi di tagli di diametro maggiore a 1 cm.
Le zolle dovranno essere ben imballate con un apposito involucro degradabile.
Il diametro della zolla deve corrisponder e a 2,5/3 volte la misura della circonferenza del tronco rilevata ad un metro dal colletto e l’altezza ai 2/3 del diametro della stessa zolla.
Piante esemplari:
Con il termine “piante esemplari” si intende far riferimento ad alberi di grandi dimensioni che somigliano, per forma e portamento, agli individui delle stesse specie cresciuti liberamente, e quindi con particolare valore ornamentale.
Queste piante devono essere state opportunamente preparate per la messa a dimora: devono cioè essere state zollate secondo le necessità e l’ultimo trapianto o zollatura deve essere avvenuto da non più di due anni e la zolla deve essere stata imballata a perfetta regola d’arte (juta con rete metallica, doghe, cassa, plantplast, ecc.) (v. anche il precedente articolo).
Arbusti e cespugli:
Arbusti e cespugli, qualunque siano le caratteristiche specifiche (a foglia decidua o sempreverdi), anche se riprodotti per via agamica, non dovranno avere portamento “filato”, dovranno possedere un minimo di tre ramificazioni al la base e presentarsi dell’altezza prescritta in progetto o in Elenco Prezzi, proporzionata al diametro della chioma e a quello del fusto.
Anche per arbusti e cespugli “l’altezza totale” verrà rilevata analogamente a quella degli alberi. Il diametro della chioma sarà rilevato alla sua massima ampiezza.
Tutti gli arbusti e cespugli dovranno essere forniti in contenitore o in zolla; a seconda delle esigenze tecniche e della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia decidua purché di giovane età e di limitate dimensioni.
Il loro apparato radicale dovrà essere ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari. Per le indicazioni riguardanti l’apparato radicale, l’imballo delle zolle, la terra delle zolle e dei contenitori vale quanto esposto nel precedente articolo a proposito degli alberi.
Piante tappezzanti:
Le piante tappezzanti dovranno avere portamento basso e/o strisciante e buona capacità di copertura, garantita da ramificazioni uniformi.
Dovranno essere sempre fornite in contenitore con le radici pienamente compenetrate nel substrato di coltura, senza fuoriuscire dal contenitore stesso.
Piante rampicanti sarmentose e ricadenti :
Le piante appartenenti a queste categorie dovranno avere almeno due forti getti, essere dell’altezza richiesta (dal colletto all’apice vegetativo più lungo) ed essere sempre fornite in zolla o in contenitore.
Piante erbacee annuali, biennali e perenni :
Le piante erbacee, annuali, biennali e perenni, dovranno essere sempre fornite nel contenitore in cui sono state coltivate.
Le misure si riferiscono all’altezza della pianta non comprensiva del contenitore, e/o
al diametro dello stesso.
Piante bulbose, tuberose e rizomatose:
Le piante che saranno consegnate sotto forma di bulbi o di tuberi dovranno essere sempre della dimensione richiesta (diametro o circonferenza), mentre quelle sotto forma di rizoma dovranno presentare almeno tre gemme. I bulbi, i tuberi e i rizomi dovranno essere sani, turgidi, ben conservati ed in stasi .
Tutti gli arbusti dovranno essere forniti in contenitore o in zolla; nel primo caso il contenitore dovrà essere del tutto occupato dall’apparato radicale, per il secondo caso vanno rispettate le stesse norme individuate per gli alberi.
Sementi:
L’Impresa dovrà fornire sementi selezionate e rispondenti esattamente a genere, specie e varietà richieste, sempre nelle confezioni originali sigillate munite di certificato di identità ed autenticità con l’indicazione del grado di purezza e di germinabilità e della data di confezionamento e di scadenza stabiliti dalle leggi vigenti. L’eventuale mescolanza delle sementi di diverse specie (in particolare per i tappeti erbosi) dovrà rispettare le percentuali richieste negli elaborati di
progetto.
Tutto il materiale di cui sopra dovrà essere fornito in contenitori sigillati e muniti della certificazione E.N.S.E. (Ente Nazionale Sementi Elette).
Per evitare che possano alter arsi o deteriorarsi, le sementi dovranno essere immagazzinate in locali freschi e privi di umidità.