PROCEDURA OPERATIVA DIREZIONALE Codifica: RFI DPR PD IFS 017 A FOGLIO1 di 26
Codifica: RFI DPR PD IFS 017 A | FOGLIO 1 di 26 |
GESTIONE DEGLI APPALTI DI LAVORI, MANUTENZIONI, OPERE E FORNITURE IN OPERA ESEGUITE IN ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ | |
Parte | Titolo |
PARTE I | I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE I.2 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO I.3 DEFINIZIONI I.4 ABBREVIAZIONI |
PARTE II | II.1 PRESCRIZIONI RELATIVE AL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ II.2 C NTENUTI DEL PIANO DELLA QUALITÀ II.3 MODALITÀ DI GESTIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ II.4 SORVEGLIANZA E VERIFICA II.5 DOCUMENTAZIONE FINALE EMESSA DALL’APPALTATORE |
PARTE III | MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ |
PARTE IV | ALLEGATI |
Rev. | Data | Descrizione | Verifica Tecnica | Autorizzazione |
A | 02-03-2015 | Emissione per applicazione Annulla e sostituisce RFI QUA P AQ 001 B del 12/06/2002 | Firmato Xxxx Xxxxxxxx | Firmato Xxxxxxx Xxxxxxx |
INDICE
PARTE I 4
I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 4
I.2 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO 4
I.3 DEFINIZIONI 5
I.4 ABBREVIAZIONI 7
PARTE II 8
II.1 PRESCRIZIONI RELATIVE AL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 8
II.1.1 PREMESSA 8
II.1.2 REQUISITI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE 8
II.1.3 REQUISITI RELATIVI ALLE RISORSE UMANE 8
II.1.4 REQUISITI RELATIVI AI MEZZI, ATTREZZATURE O APPARECC IATURE 9
II.1.5 REQUISITI RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE E SVILUPPO 10
II.1.6 REQUISITI RELATIVI AI PROCESSI DI APPROVVIGIONAMENTO 10
II.1.6.1 Materiali non soggetti a prescrizioni tecniche RFI 10
II.1.6.2 Materiali sog
II.1.6.3 Materiali sog
etti a prescrizioni tecniche RFI ma non soggetti ad omologazione 11
etti ad omologazione 11
II.1.6.4 Materiali o componenti di interoperabilità 12
II.1.6.5 Identificazione e gestione dei materiali forniti da RFI o tolti d’opera 13
II.1.6.6 Subappalti 13
II.1.6.7 Progettazione e Servizi di Ingegneria 13
II.1.7 ESECUZIONE DEI LAVORI 14
II.1.7.1 Controllo delle attrezzature di ispezione, misura e prova 14
II.1.7.2 Programma avanzamento delle attività 14
II.1.7.3 Riunioni relative ad aspetti della Qualità e coordinamento delle attività 15
II.1.8 GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ “NC” 15
II.1.9 ANALISI DEI DATI 15
II.2 CONTENUTI DEL PIANO DELLA QUALITÀ 16
II.2.1 GENERALITÀ 16
II.2.2 CONTENUTI MINIMI DELLE SEZIONI DEL PDQ 17
II.2.2.1 Piano di Gestione dell’Appalto (o della Fornitura/Lavori) - PGF 17
II.2.2.2 Piano della Progettazione e Sviluppo (ove richiesto) - PdP 17
II.2.2.3 Piano degli Approvvigionamenti - PdA 18
II.2.2.4 Piano di Fabbricazione e Controllo e/o di Cont ollo Qualità - PFC/PCQ 18
II.2.2.5 Piano di Atti azione e messa in Servizio (se prevista) - PAS 19
II.2.2.6 Piano di Assistenza Tecnica (se prevista) - PA 20
II.2.2.7 Piano di Gestione delle clausole RAMS (Affidabilità, Manutenibilità, Disponibilità e Sicurezza (se previste) 20
II.3 MODALITÀ DI GESTIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ 20
II.3.1 PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ 20
II.3.2 APPROVAZIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ 20
II.3.3 REVISIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ 21
II.3.4 COMUNICAZIONI DELLE ATTIVITÀ NOTIFICANTI “N” O VINCOLANTI “V”21
II.4 SORVEGLIANZA E VERIFICA 22
II.4.1 FORMALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE NC RISCONTRATE 22
II.4.2 EFFETTI DELLE NC RISCONTRATE 22
II.5 DOCUMENTAZIONE FINALE EMESSA DALL’APPALTATORE 22
PARTE III 24
MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ 24
PARTE IV 26
ALLEGATI 26
p.m. 26
PARTE I
I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente documento si prefigge i seguenti scopi:
− definire le prescrizioni relative
all’organizzazione dell’Impresa (Appaltatore)
per le attività
connesse all’esecuzio e del contratto, relativamente agli aspetti della Qualità;
− definire i documenti della Qualità che regolano il cont atto, secondo un Sistema di Gestione della Qualità conforme alle norme UNI EN ISO 9001;
− descrivere i contenuti minimi dei suddetti documenti e la tempistica di emissione per la verifica e/o approvazione da parte di RFI (Committente);
− definire le modalità d’interfaccia tra RFI (Committente) e Impresa (Appaltatore);
− definire le modalità che RFI adotta per sorvegliare sulla corretta quanto pianificato in termini di Qualità;
− definire le modalità di gestione per eventuali non conformità.
applicazione ed efficacia di
Il presente documento si applica a tutti i contratti di appalto relativi ai Progetti d’Investimento di
Sviluppo Infrastrutturale e di Manutenzione Straordinaria (salvo casi valutati eccezionali da parte del
Responsabile della Progettazione) la cui Direzio ovvero da Soggetto Tecnico RFI.
e Lavori è gestita direttamente dal Committente
Non si applica nella gestione degli appalti di Manutenzione Ordinaria.
Le informazioni riportate in corsivo nelle “note” costituiscono una guida per la comprensione o il chiarimento delle definizioni o delle prescrizioni a cui esse si riferiscono.
La presente annulla e sostituisce la seguente specifica:
• RFI QUA XX XX 000 X del 12/06/2002 “Prescrizioni per la gestione degli appalti di lavori, manutenzioni, opere e forniture in opera sulla base di documenti di pianificazione della Qualità”.
I.2 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
Il presente documento si correla alla seguente documentazione, da intendersi nella versione vigente:
− Condizioni Generali di Contratto per gli Appalti di lavori Stato Italiane.
elle Società del Gruppo Ferrovie dello
− Decreto Legislativo n° 163 del 12 aprile 2006 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.
− UNI EN ISO 9000, Sistemi di gestione per la Qualità - Fondamenti e vocabolario.
− UNI EN ISO 9001, Sistemi di gestione per la Qualità - Re
uisiti.
− UNI ISO 10005, Sistemi di gestione per la Qualità – Linee guida per i piani della qualità.
− UNI EN 10204, Tipo d
documenti di controllo.
− UNI CEI EN ISO/IEC 17050, Dichiarazione di conformità rilasciata dal fornitore.
− Procedura Operativa RFI DPR PD IFS 005, La direzione dei lavori negli appalti gestiti da RFI.
I.3 DEFINIZIONI
Nel testo sono utilizzate le seguenti definizioni:
Accredia
Ente unico nazionale di accreditamento che attesta che gli organismi di certificazione ed ispezione, i laboratori di prova e quelli di taratura abbiano le competenze per valutare la conformità dei prodotti, dei processi e dei sistemi agli standard di riferimento.
Amministrazioni aggiudicatrici
Le amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici territoriali, gli altri enti pubblici non economici, gli organismi di diritto pubblico, le associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti.
Appaltatore (o Impresa Appaltatrice)
La persona fisica o giuridica, o le persone fisic
e o giuridiche ovvero
soggetti senza personalità
giuridica anche temporaneamente riuniti, consorziati, ovvero raggruppati in gruppo europeo
(G.E.I.E.), che si impegnano alla realizzazione dei lavori descritti nel forniture e dei servizi ad essi connessi.
Assicurazione della Qualità
Contratto d’appalto e delle
Parte della gestione per la Qualità soddisfatti.
mirata a dare fiducia che i requisiti per la
Qualità saranno
Nota 1 In un appalto i requisiti sono espressi nel contratto, in termini di costo, tempi di esecuzione, caratteristiche tecniche e/o prestazionali dell’o era.
Assistente Xxxxxx
Figura incaricata di coadiuvare il Direttore Lavori nell’esple amento delle sue mansioni; di norma
svolge le funzioni di Ispettore di Cantiere e, Operativo.
Committente
se appositamente incaricato, quelle di Direttore
Il soggetto per conto del quale l’opera viene realizzata.
Contratto
L’accordo tra il Committente e l’Appaltatore per l’esecuzione dei lavori descritti nel Contratto d’appalto, contenente l’indicazione del corrispettivo pattuito.
Componenti di interoperabilità
Qualsiasi componente elementare, gruppo di componenti, sottoinsieme o insieme completo di
materiali incorporati o destinati ad essere incorporati in un sottosistema da cui dipende direttamente
o indirettamente l’interoperabilità del
sistema ferroviario. Il concetto di
componente comprende i
beni materiali e quelli immateriali, quali il software.
Cronoprogramma
Il documento che stabilisce l’ordine ed i tempi di esecuzione delle opere appaltate.
Direttore Lavori
Figura del Soggetto Tecnico incaricata di esercitare, per conto del Committente, tutte le attività
finalizzate alla
direzione ed al controllo tecnico, contabile ed amministrativo del ’esecuzione
dei
contratti di appalto, curando che i lavori siano eseguiti a reg del contratto e nel rispetto della normativa vigente.
Direzione dei Lavori
la d’arte, in conformità del progetto e
Ufficio istituito
dal Committente, preposto alla direzione
e al controllo tecnico, contabile, e
amministrativo dell’esecuzione dell’intervento nel rispetto delle Condizioni Generali di Contratto per gli Appalti di lavori delle Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Dossier della Qualità
Raccolta di tutte le registra ioni della qualità relative al contratto.
Fase Notificante “N”
Attività, che l’Appaltatore comunica alla Direzione dei Lavori e che potrà essere svolta anche in
assenza di un rappresentante della Direzione Lavori stessa.
Fase Vincolante “V”
Attività, che l’Appaltatore
comunica
alla Direzione dei Lavori e che
non potrà
essere svolta in
assenza di un rappresentante della Direzione Lavori stessa, salvo espressa rinuncia scritta.
Non Conformità
Mancato soddisfacimento di un requisito.
Ordine di Servizio
Atto mediante il quale sono impartite all’Appaltatore tutte l responsabile del procedimento ovvero del Direttore dei Lavori.
Piano della Qualità
disposizioni e istruzioni da parte del
Documento che, per sod
isfare i requisiti di uno specifico progetto
o contratto,
specifica
quali
procedure e risorse associa e, sono utilizzate e da chi e quando.
Project Manager del Soggetto Tecnico
Figura del Soggetto Tecnico prevista dalla Disposizione di Gruppo 100/AD del 17.05.2007 e dalle Procedure Operative emanate con COp 258/09/AD e COp 235/07/AD di RFI, individuata dal
Responsabile della Struttura Soggetto
Tecnico per assumere, a seguito
di Lettera
di Incarico, le
competenze e responsabilità a lui assegnate, con eventuale sp cifica delega per la gestione degli atti a
valenza esterna, dal Referente di Progetto o dal Responsabile Team. incaricato all’esercizio delle funzioni spettanti al RSST/PM.
Registrazione
Tale Soggetto può essere
Documento che riporta i risultati ottenuti o fornisce evidenza delle attività svolte (le registrazioni possono essere utilizzate, per esempio, per documentare e per dare evidenza di attività e/o controlli eseguiti).
Nota 1 I termini “registrazione” e “documento” possono essere sostituiti con “informazione documentata”.
Nota 2 L’informazione documentata può essere utilizzata, per esempio, per dare evidenza di attività e/o controlli eseguiti.
Nota 3 L’informazione documentata, qualora l’appaltat re dia evidenza della gestione dei software utilizzati, può essere fornita anche su supporto informatico.
Responsabile Struttura Soggetto Tecnico
È il
Dirigente
Responsabile della struttura individuata dal RdP per lo
svolgimento dei servizi di
ingegneria. In
particolare, nell’accettare l’incarico, individua e nomina
le figure d
lui dipendenti
incaricate di seguire le attività di competenza nell’ambito della Direzione Lavori. Tale Xxxxxxxx assume di norma le responsabilità e le funzioni del RSST/PM
Stazione Appaltante
Comprende le
amministrazioni aggiudicatrici e
gli altri soggetti di cui all’art.
32 del Decreto
Legislativo n° 163 del 12 aprile 2006.
Subappaltatore
Soggetto a cui l’Appaltatore, previa autorizzazione del Committente, affida in parte l’esecuzione del lavoro appaltato.
Subfornitore
Organizzazione che fornisce un prodotto, un servizio direttamente all’Appaltatore.
Nota 1 In questo documento con il termine prodotto ci si riferisce a prodotti fisicamente quantificabili, necessari per l’esecuzione del contratto.
Nota 2 In questo documento con il termine
servizio ci si riferisce ad attività, non
qualificabili fisicamente, quali:
servizi di ingegneria, erogazione di software, logistica, pulizia ecc.
Nota 3 In questo documento con il termine subfornitore si intendono anche coloro che forniscono in opera impianti o strutture speciali, noli a caldo o noli a freddo.
Sistema di Gestione per la Qualità
Sistema di gestione per guidare e tenere sotto Qualità.
controllo un’organizzazione con
riferimento
alla
I.4 ABBREVIAZIONI
Nel testo sono usate le seguenti abbreviazioni:
CGC
NC
OdS PA PAS PCQ
PdA PdP PdQ PFC
Condizioni Generali di contratto per gli Appalti Gruppo FS
Non Conformità Ordine di Servizio Piano di Assistenza
Piano di Attivazione e messa in Servizio Piano di Controllo Qualità
Piano degli Approvvigionamenti Piano della Progettazione
Piano della Qualità
Piano di Fabbricazione e Controllo
di lavori delle Società
del
PGF
p.m. RAMS RFI STF STI
Piano di Gestione dell’appalto (o della Fo nitura/Lavori) Per memoria
Reliability, Availability, Maintainability, Safety Rete Ferroviaria Italiana
Specifi he Tecniche di Fornitura Specifi he Tecniche di Interoperabilità
PARTE II
II.1 PRESCRIZIONI RELATIVE AL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
II.1.1 PREMESSA
La conformità del Sistema di Gestione per la Qualità dell’Appaltatore ai requisiti della UNI EN ISO 9001, certificata da un Organismo accreditato ACCREDIA, è un presupposto essenziale al fine di ritenere che l’Appaltatore possa soddisfare i requisiti richiesti dalla presente procedura.
II.1.2 REQUISITI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE
I documenti che disciplinano l’organizzazione della Qualità dell’Impresa Appaltatrice devono essere:
− Manuale della Qualità;
− Procedure del Sistema di Gestione per la Quali à;
− Procedure gestionali e tecniche redatte per il contratto;
− Istruzioni tecniche e Di posizioni operative;
− Registro delle non conf
rmità specifico dell’appalto.
Il Committente ha facoltà di richiedere, durante l’esecuzione del contratto e in tem i successivi alla
conclusione dello stesso, tutta la documentazione riguardante la Qualità emessa, in modo particolare dovrà essere resa disponibile in sede di:
− sorveglianze e verifiche;
− visite ispettive (audit);
− esecuzione dei collaudi/attivazioni parziali e/o definitivi dell’opera;
− emissione del certificato di regolare esecuzione, quando previsto;
− emissione del certificato di collaudo tecnico amministrativo, quando previsto.
L’Appaltatore
deve costituire uno specifico Dossier della
Qualità e
garantire l’archiviazione, la
protezione, il reperimento, la conservazione della documentazione relativa all’appalto, nonché della documentazione della Qualità emessa, per un periodo minimo di 10 (dieci) anni dall’accettazione dell’opera da parte del Committente.
Tutte le registrazioni che l’Appaltatore deve produrre, a fronte di lavori eseguiti, la cui conformità potrebbe avere influenza sulla:
− sicurezza e/o regolarità dell’esercizio ferroviario;
− sicurezza sul lavoro e sulla tutela dell’ambiente;
prima di essere rilasciate devono essere validate da un responsabile appositamente designato, dotato dei requisiti di cui al successivo punto II.1.3.
II.1.3 REQUISITI RELATIVI ALLE RISORSE UMANE
L’Appaltatore deve predisporre procedure documentate e mantenere tutte le registra ioni per fornire evidenza che nello svolgimento delle attività che:
− potrebbero determinare pregiudizio alla sicurezza e/o regolarità dell’esercizio ferroviario;
− potrebbero determinare pregiudizio alla sicurezza sul lavoro e alla tutela dell’ambiente; il personale comunque utilizzato:
− abbia la necessaria competenza;
− sia stato adeguatamente formato/addestrato;
− sia consapevole della rilevanza e dell’impo tanza delle sue attività;
− sia in possesso delle specifiche abilitazioni/qualificazioni professionali richieste (mansioni esecutive connesse alla protezione cantieri, ARM-DITTE Direttore di Cantiere, TE-DITTE Direttore di Cantiere, SALD-DITTE Saldatura Alluminotermica, APME-DITTE Apporti di Metallo, MDO-DITTE Guida dei Mezzi d’Opera di proprietà delle IA);
− mantenga le abilitazioni/qualificazioni richieste.
L’appaltatore deve valutare, con cadenze periodiche opportunamente stabilite, l’efficacia delle attività di formazione/addestramento intraprese.
L’Appaltatore deve svolgere, con gli stessi criteri sopra riportati, attività di controllo e verifica anche
sul personale dipendente dei Subappaltatori event almente utilizzati.
II.1.4 REQUISITI RELATIVI AI MEZZI, ATTREZZATURE O
APPARECCHIATURE
L’Appaltatore deve predisporre procedure documentate e mantenere tutte le registra ioni per fornire
evidenza che t tti i mezzi, attrezzature o apparecchiature, s ppur noleggiate o avute in comodato
d’uso, comunque nella propria disponibilità, per lo svolgimento di attività che:
− potrebbero determinare pregiudizio alla sicurezza e/o regolarità dell’esercizio ferroviario;
− potrebbero determinare pregiudizio alla sicurezza sul lavoro e alla tutela dell’ambiente; siano:
− dotati delle prescritte certificazioni in merito alla sicur zza;
− mantenuti in stato di efficienza secondo le specifiche indicazioni dei manuali di manutenzione;
− utilizzati secondo i manuali/specifiche del costruttore;
− iscritti al Registro Unico Mezzi d’Opera (RUMO), quando trattasi di mezzi d opera circolanti su rotaia.
L’Appaltatore per i mezzi, attrezzature o apparecchiature presenti sul luogo di lavo o o in cantiere, che non soddisfano i requisiti di utilizzazione e che non possono essere definitivamente allontanati dalle aree di cantiere, deve adottare efficaci misure al fine di impedirne l’indebito uso.
Lo stato di non utilizzazione deve comunque essere reso visibile tramite l’applicazione di opportuni cartelli e/o etichette.
Nota 1 Per imprese che hanno un parco mezzi, attrezzature o apparecchiature vasto, può essere utile istituire un registro unico, gestito anche in forma informatica, su cui trascrivere tutte le relative informazioni di dettaglio.
Nota 2 Una efficace misura per impedire l’uso di un mezzo, potrebbe essere quella di togliere o rendere inservibili parti meccaniche essenziali al funzionamento stesso della macchina.
II.1.5 REQUISITI RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE E SVILUPPO
Quando la responsabilità relativa alla progettazione nei conf onti del Committente non può essere esclusa dall’Appaltatore, il termine progettazione deve essere esplicitamente riportato nello scopo del certificato di conformità del Sistema di Gestione per la Qualità.
Se richiesta in contratto o se necessaria per procedere con i lavori, la
progettazi
ne deve essere
svolta in conformità alle prescrizioni contrattuali e agli altri documenti richiamati.
L’elenco degli
elaborati di progetto e
la relativa
nomenclatura da predisporre per soddisfare
alle
prescrizioni contrattuali devono essere preventivamente definiti. Per ognuno di essi devono essere
individuati i tempi di emissione e i responsabili pe l’elaborazione.
L’attività di progettazione e sviluppo devono essere suppo tate da attrezzature tecniche e mezzi
informatici (tenuti sotto controllo), sviluppo (PdP).
che dovranno essere
elencati nel
piano di
progettazione e
II.1.6 REQUISITI RELATIVI AI PROCESSI DI APPROVVIGIONAMENTO
Xxxxx restando quanto di posto dalle CGC in merito alla Qualità, provenienza ed accettazione dei
materiali e in
merito al subappalto
si precisano, nei punti
seguenti,
i criteri di
controllo a
cui
l’Appaltatore dovrà attenersi per l’accettazione di materiali di fornitura e nella scelta/valutazione dei Subappaltatori e Subfornitori.
Di norma tutti i materiali in categorico e progressivo RFI, necessari alla realizzazione dell’o sono forniti a cura del Committente.
era,
Per l’approvvigionamento di materiali e componenti, l’Appaltatore deve assicurare, anche tramite i
relativi documenti di acquisto, il trasferimento ai Subfornito i delle prescrizioni co trattuali e delle
normative tecniche di riferimento e quelle eventualmente cogenti, relative a quanto approvvigionato.
Le procedure
di qualificazione dei
Fornitori
devono prevedere,
fra l’altro,
la valutazione
relativamente alla capacità
di fornire
prodotti conformi ai
requisiti contrattuali,
alla Qualità di
forniture precedenti, al rispetto dei tempi di consegna, agli aspetti organizzativi ed alle eventuali certificazioni possedute.
Le procedure di valutazione dei Subappaltatori devono prevedere, fra l’altro, accertamenti diretti da
parte dell’Appaltatore, la valutazione della Qualit esecuzione, le eventuali certificazioni possedute.
di prestazioni precedenti, il rispetto dei tempi di
Le registrazioni di tali valutazioni devono essere conservate dall’Appaltatore e, se richieste, dovranno essere messe a disposizione del Committente.
Non sono ammessi Subfornitori e Subappaltatori per i quali non siano delle valutazioni eseguite.
disponibili le registrazioni
Nota 1 Per approvvigionamento si intende sia le forniture dei materiali tutti sia attività subappaltate, noleggi, nonché servizi di ingegneria.
II.1.6.1 Materiali non soggetti a prescrizioni tecniche RFI
Per l’approvvigionamento di materiali non soggetti a prescrizioni tecniche RFI l’Appaltatore deve:
− individuare i materiali e i prodotti
per uso strutturale, soggetti a specifica regolamentazione ai
sensi del D.M. 14/01/2008, capitolo 11; per questi prodo ti considerati critici l’Appaltatore deve verificare la disponibilità della Dichiarazione di Conformità e, se pertinente, il contenuto delle
“Dichiarazioni di Prestazione” e deve rifornirsi da Fornitori in possesso di c rtificazione sistema di gestione della Qualità o di prodotto;
del
− individuare i materiali e i prodotti da costruzione acquista i sul mercato Unico Europeo, oggetto di marcatura CE; l’Appaltatore per questi prodotti deve v rificare la disponibilità ed il contenuto
delle “Dichiarazioni di restazione” e deve rifornirsi da Fornitori in possesso di certificazione del
sistema di gestione della Qualità o di prodotto;
− individuare i materiali e i prodotti senza specifico riferimento esistente, quali prefabbricazione a
piè d’opera
o produzione di calcestruzzo e delle malte in cantiere,
per i quali devono essere
definiti i controlli iniziali, quelli durante la produzione e quelli finali; i controlli devono essere
documentati e condotti secondo procedure documentate er le lavorazioni ripetitive e, negli altri
casi, dettagliati nel Piano della Qualità; le procedure devono prevedere il rispetto delle leggi vigenti;
− per tutti gli altri prodotti, stabilire, con specifiche modalità, quali controlli effettuare in sede di accettazione, assicurando che il prodotto finale soddisfi sempre i requisiti richiesti.
Devono essere
utilizzati
mezzi idonei di identificazione
del prodotto, al fine
di garantire la
rintracciabilità tra prodotto e relativa documentazione di cont ollo.
Le prescrizioni di cui sopra sono valide anche per i materiali già giacenti alle scor e, o comunque nella disponibilità dell’Appaltatore, prima della stipula del contratto.
Nota 1 La dichiarazione di conformità deve essere redatta secondo la norma UNI XXX XX XXX/XXX 00000.
Nota 2 La dichiarazione di prestazione deve essere rilasciata in confo mità al Regolamento UE n. 305/2011(ex Direttiva 89/106/CEE) “Prodotti da costruzione”.
Nota 3 Un documento di contr llo che può essere considerato idoneo è la dichiarazione di conformità all’ordine, cioè un documento in cui il Fornitore dichiara che i prodotti forniti sono conformi ai requisiti dell’ordine, senza indicare alcun risultato di prova (documento tipo 2.1 della UNI EN 10204).
II.1.6.2 Materiali soggetti a prescrizioni tecniche RFI ma non soggetti ad omologazione
Nel
caso di fornitura di
materiali di armamento e tecno ogici a catalogo RFI,
espressamente
autorizzata dal
Committente, l’Appaltatore dovrà rivolger i esclusivamente a Subfornitori
con
Sistema di Gestione per la Qualità, certificato da un organismo riconosciuto da ACCREDIA.
Dovrà essere predisposto
dal Fornitore il Piano
di Xxxxxx azione e Controllo che l’Appaltatore
invierà alla Direzione Lavori per il visto di benestare. La Direzione Lavori restituirà il PFC indicando le fasi Notificanti e Vincolanti.
L’Appaltatore
deve prevedere che il
Fornitore
accompagni la consegna dei materiali con
una
dichiarazione di conformità.
Devono essere
utilizzati
mezzi idonei di identificazione
del prodotto, al fine
di garantire la
rintracciabilità tra prodotto e relativa documentazione di cont ollo.
Nota 1 La dichiarazione di conformità deve essere redatta secondo la norma UNI XXX XX XXX/XXX 00000.
II.1.6.3 Materiali soggetti ad omologazione
Nel caso di fornitura di materiali di armamento e materiali tecnologici soggetti ad omologazione,
espressamente autorizzata dal Committente, l’Appaltatore dovrà rivolgersi unicamente ad aziende Subfornitrici, già omologate da RFI.
L’Appaltatore, omologati.
per il tramite della
Direzione
Lavori, potrà richiedere l’elenco
dei Fornitori
Dovrà essere predisposto
dal Fornitore il Piano
di Xxxxxx azione e Controllo che l’Appaltatore
invierà alla Direzione Lavori per il visto di benestare. La Direzione Lavori restituirà il PFC indicando
le fasi Notificanti e Vincolanti.
Il Fornitore dovrà fornire, all’atto della consegna dei materiali, una dichiarazione integrata o accompagnata da un certificato di controllo tipo 3.1 (UNI EN 10204).
di conformità
Devono essere
utilizzati
mezzi idonei di identificazione
del prodotto, al fine
di garantire la
rintracciabilità tra prodotto e relativa documentazione di cont ollo.
Nota 1 La dichiarazione di conformità deve essere redatta secondo la norma UNI XXX XX XXX/XXX 00000.
Nota 2 Nella dichiarazione di conformità devono essere fornite info mazioni addizionali di supporto al fine di
correlare la dichiarazione alla struttura RFI o all’organismo che ha rilasciato l’omologazione del prodotto fornito.
Nota 3 Un certificato di controllo tipo 3.1 della UNI EN 10204, è un documento emesso dal fabbricante nel quale fornisce risultati di prova.
Nota 4 La dichiarazione di conformità e il certificato di controllo tipo 3.1 (se richiesto) possono essere integrati in un unico documento.
II.1.6.4 Materiali o componenti di interoperabilità
Nel caso di fornitura di materiali e componenti rientranti nell’ambito di applicazione delle direttive
2008/57/CE e
2009/131/CE relative all’interoperabilità
del sistema ferroviario comunitario,
espressamente autorizzata dal Committente, l’Appaltatore dovrà rivolgersi unicamente ad aziende già fornitrici di RFI.
Dovrà essere predisposto
dal Fornitore il Piano
di Xxxxxx azione e Controllo che l’Appaltatore
invierà alla Direzione Lavori per il
visto di benestare. La Direzione Lavori restituirà il
PFC
indicando le fasi Notificanti e Vincolanti.
L’Appaltatore, per il trami e della Direzione Lavori, potrà richiedere l’elenco dei Fornitori RFI per materiali soggetti alle STI.
Il Fornitore dovrà fornire, all’atto della consegna dei materia i, una dichiarazione di conformità o di
idoneità all’impiego per i componenti di interoperabilità integrata o accompagnata di controllo tipo 3.1 (UNI EN 10204).
a un certificato
Devono essere
utilizzati
mezzi idonei di identificazione
del prodotto, al fine
di garantire la
rintracciabilità tra prodotto e relativa documentazione di cont ollo.
Nota 1 La dichiarazione di conformità alle STI deve essere redatta secondo la norma UNI XXX XX XXX/XXX 00000.
Nota 2 La dichiarazione di conformità alle STI deve fare riferimento alle specifiche tecniche di interoperabilità
applicabili ai materiali o componenti forniti; inoltre dovrà essere corredat
da tutte le diichiarazioni richieste dalle
TI.
Nota 3 Se i materiali forniti ono soggetti ad omologazione, nella dichiarazione di conformità devono essere fornite
informazioni addizionali di supporto, al fine di correlare la dichiarazione alla struttura RFI o all’organismo che ha rilasciato l’omologazione del prodotto fornito.
Nota 4 Un certificato di controllo tipo 3.1 della UNI EN 10204, è un documento emesso dal fabbricante in cui fornisce risultati di prova.
Nota 5 La dichiarazione di conformità alle STI e il certificato di c ntrollo tipo integrati in un unico documento.
3.1 (se richiesto) possono essere
Nota 6 Ai fini delle STI relative al sottosistema “infrastruttura” del sistema ferroviario trans-europeo convenzionale sono considerati componenti:
− la rotaia;
− gli attacchi della rotaia;
− le traverse.
Le rotaie, gli attacchi e le traverse utilizzati per brevi tratti di binari
er usi specifici (per esempio nei dispositivi di
armamento, nei dispositivi di componenti di interoperabilità.
dilatazione,
nelle piastre
di passaggio e in strutture
speciali) non sono considerati
Nota 7 Ai fini delle STI relative al sottosistema “energia” del sistema ferroviario trans-europeo convenzionale e alta velocità, è considerata componente la catenaria, la cui dichiarazione di conformità alle STI sarà rilasciata dall’Appaltatore che dovrà avvalersi, per il materiale del filo di contatto, della dichiarazione di conformità rilasciata dal Fornitore.
II.1.6.5 Identificazione e gestione dei materiali forniti da RFI o tolti d’opera
Nel caso di fornitura di materiali di RFI, in conto lavoro, devono essere adottate le procedure che ne garantiscano l’identificazione, anche in merito alla proprietà. Le modalità di identificazione dovranno essere adottate sia presso i locali di deposito e/o magazzini dell’Appaltatore, sia pres o i cantieri fino
a montaggio e/o utilizzazione. La contabilizzazione fisica
di questi
materiali dovrà essere
resa
disponibile in modo separato da altri materiali approvvigionati direttamente dall’Appaltatore.
Con le stesse modalità di cui sopra l’Appaltatore dovrà gestire i materiali tolti d’opera e da restituire ad RFI secondo le procedure RFI.
Nota 1 L’identificazione dei materiali forniti da RFI può essere eseguita per mezzo di scritte o cartelli, recanti la
dicitura “Materiale di pro rietà RFI consegnati alla ditta …. in data …. per la messa in opera
per lavori di ….”, seguita dal riferimento al contratto e gli estremi del verbale di consegna materiali.
Nota 2 L’identificazione dei materiali tolti dicitura “Materiale di proprietà RFI
d’opera può essere eseguita per mezzo
tolti d’opera dalla ditta …. in
di scritte o cartelli, recanti la
data …. nell’ambito dei
lavori di …… “, seguita dal riferimento al contratto.
II.1.6.6 Subappalti
Nella scelta e nella valutazione dei Subappaltatori, l’Appaltatore deve tenere in considerazione che di
norma non è concesso subappaltare
a Fornitori che non abbiano un
Sistema di Gestione per la
Qualità certificato per il campo specifico per cui si chiede il subappalto.
Le attività di
realizzazione delle lavorazioni subappaltate
possono essere pianificate anche
dal
Subappaltatore.
L’Appaltatore è tenuto a precisare le fasi
e le relative date di
secuzione
e di
controllo previste e, in conformità alle disposizioni applicabili, l’elenco necessari per il subappalto.
dei Fornitori dei prodotti
Il Piano della
Qualità r lativo alle
attività svolte dal Subappaltatore deve essere analizzato
dall’Appaltatore che deve indicare i propri interventi e le modalità di controllo delle fasi di lavoro e delle realizzazioni o parti di opere eseguite.
Il Piano della
Qualità relativo alle attività svolte dal Subappaltatore,
anche se
predisposto
dal
Subappaltatore
stesso, deve essere approvato dall’Appaltatore, ed inviato per l’ ccettabilità
alla
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx xxxxxx 00 (xxxxxx) giorni prima dell’inizio delle attività del subappalto, salvo
diverse indicazioni stabilite in contratto, per sorveglianza del Committente.
II.1.6.7 Progettazione e Servizi di Ingegneria
l’individuazione degli interventi di eventuale
Nel
caso la progettazione
debba essere affidata
anche in
parte a soggetti terzi,
ferma restando
l’autorizzazione
del Committente,
tali soggetti dovranno essere preventivamente qualificati
dall’Appaltatore
che deve
assicurare
le capacità
dei soggetti stessi di
soddisfare
le prescrizioni
contrattuali.
Il controllo della progettazione (riscontro di conformità degli elaborati agli elementi d’ingresso della progettazione attraverso attività di riesame e verifica della progettazione), anche se affidata a terzi, deve essere documentato.
Le attività di progettazione e sviluppo devono essere supportate da attrezzature tecniche e mezzi
informatici (tenuti sotto controllo), sviluppo (PdP).
che dovranno essere
elencati nel
piano di
progettazione e
II.1.7 ESECUZIONE DEI LAVORI
Le attività connesse alla realizzazione di quanto previsto in contratto, comprese le fasi di attivazione
e messa in servizio se previste, devono essere risorse necessarie.
opportuna
ente pianificate tenendo conto
delle
Devono essere
comprese
anche le modalità di
protezione
di quanto
realizzato,
fin tanto che il
Committente non vi provveda direttamente.
Tutte le attività devono essere eseguite sulla base di procedure o istruzioni dell’Appaltatore.
L’Appaltatore deve prevedere ed eseguire verifiche e prove per accertare che siano soddisfatti i
requisiti richiesti dalle pre crizioni applicabili (di legge, contrattuali, del progettista, degli standard
aziendali, etc.). Le relative attività devono essere svolte sulla base d’istruzioni tecniche e disposizioni
operative documentate e documentate.
l’esito delle prove,
verifiche,
controlli e
collaudi
devono essere
È responsabilità dell’Appaltatore e
degli event
ali Subappaltatori eseguire tutte
le verifiche di
conformità, ispezioni, prove, controlli e collaudi necessari ad assicurare contrattuale.
la conformità dell’oggetto
L’Appaltatore, dopo l’ultimazione di ciascuna fase di lavoro, comprese quelle relative ai subap alti,
deve effettuare
un’ispezione finale in
accordo a
quanto previsto dalle
prescrizioni esecutive
del
Committente,
dalle sue
procedure,
dalle specifiche tecniche, e altri documenti applicabili,
documentandone l’esito.
Dopo l’ultimazione di tu te le fasi
di lavoro,
analogamente a quanto fatto per
ciascuna
fase,
l’Appaltatore deve eseguire, documentandone l’esito, un’ispezione finale, su tutte le opere, le parti e le attività oggetto del contratto.
II.1.7.1 Controllo delle attrezzature di ispezione, misura e prova
L’Appaltatore deve assicurare che gli strumenti di misura e prova utilizzati per le verifiche previste
sull’esecuzione
dei lavori
siano costantemente tenuti sotto
controllo
con l’attuazione di efficaci
processi di monitoraggio per garantire la Qualità dei lavori eseguiti. Gli strumenti utilizzati devono
possedere un grado di incertezza adeguato alle
misure da effettuare.
I controlli alle attrezzature
d’ispezione, misura e prova devono essere eseguiti da organizzazioni competenti sulla base di una pianificazione definita. L’Appaltatore, nel Dossier di Qualità, deve fornire le registrazioni relative allo stato di taratura degli strumenti utilizzati.
II.1.7.2 Programma avanzamento delle attività
Quando richiesto in contratto, l’Appaltatore dovrà inviare con cadenza mensile, per tutte le attività previste, il reporting sullo stato di avanzamento delle fabbricazioni o dei lavori, articolato su base settimanale, con finestra giornaliera, che consenta al Commi tente di seguire lo sviluppo di tutte le fasi esecutive e di pianificare la propria attività di controllo.
II.1.7.3 Riunioni relati e ad aspetti della Qualità e coordinamento delle attività
Il Committente
può convocare riunioni, anche
su richiesta dell’Appaltatore, prima e durante lo
sviluppo delle attività, nel corso delle quali saranno esaminati gli aspetti relativi alla Qualità della
realizzazione, oggetto dell’appalto e/o quelli relativi all’or anizzazione aziendale dell’Impresa Appaltatrice e dei suoi Subappaltatori/Fornitori.
per la Qualità
L’Appaltatore
è tenuto a
partecipare a tali riunioni, con
personale
di debito livello e potere
decisionale. Le
decisioni
operative,
prese nel corso delle
riunioni, devono comunque risultare
conformi alle disposizioni contrattuali.
II.1.8 GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ “NC”
L’Appaltatore è tenuto alla gestione di tutte le non conformità a prescindere dalle modalità di rilievo o dalla natura delle stesse, secondo le modalità previste nella specifica procedura del proprio Sistema di Gestione per la Qualità.
L’Appaltatore è comunque responsabile del trattamento, secondo le indicazioni del presente punto, di tutte le NC afferenti le attività svolte dai Subappaltatori, Subfornitori, ecc. anche adeguando la propria procedura, ove necessario.
Nei casi in cui le NC sono rilevate nei processi di realizzazione, la Direzione Lavori, può disporre
immediatamente all’Appaltatore, il tipo di risoluzione da dell’Appaltatore stesso.
adottare senza attendere la proposta
L’Appaltatore è tenuto a richiedere al Committente, entro 5 (cinque) giorni, l’autorizzazione per
trattare (correzione), tutte particolare:
le NC che hanno avuto influenza sulla realizzazione
dell’opera, in
- NC dovute a materiali impiegati;
- NC dovute a carenze nei processi realizzativi e/o di controllo.
L’Appaltatore,
per le sopra indicate
NC, è tenuto a presentare la proposta di risoluzione
e ad
attendere l’approvazione da parte del committente prima di attuare il relativo trattamento e prima di procedere in lavori, realizzazioni e quanto altro possa aggravare i danni conseguenti alla NC.
L’Appaltatore è tenuto a dare, immediata, comunicazione al Committente su tutte le:
- NC che hanno determinato o
che potenzialmente potevano determinare
pregiudizio
alla
sicurezza e/o regolarità dell’esercizio ferroviario;
- NC che hanno determinato o che potenzialmente potevano determinare pregiudizio sicurezza sul lavoro e a la tutela dell’ambiente.
alla
L’Appaltatore, per le sopra indicate NC, fatti salvi gli obblighi improrogabili a suo carico, è tenuto ad
attendere l’approvazione del Committente della proposta di isoluzione della NC prima di attuare il
relativo trattamento e prima di procedere in lavori, realizzazione e quanto altro che possa aggravare i danni o le situazioni di pericolo conseguenti alla NC.
II.1.9 ANALISI DEI DATI
Quando richiesto dal Committente, l’Appaltatore, deve effettuare una analisi statis ica dei dati per fornire informazioni in me ito a:
- NC dovute a materiali impiegati;
- NC dovute a Subappaltatori/Subfornitori;
- NC dovute a carenze nei processi realizzativi e /o di controllo;
- NC che hanno determinato o
che potenzialmente potevano determinare
pregiudizio
alla
sicurezza e/o regolarità dell’esercizio ferroviario;
- NC che hanno determinato o
che potenzialmente potevano determinare
pregiudizio
alla
sicurezza sul lavoro e a la tutela dell’ambiente.
Il report, che sarà predisposto dall’Appaltatore con cadenza temporale
richiesta dal Committente,
deve riportare
l’andamento delle NC per lavori, opere/i
pianto e
devono essere riferite
alle
possibile cause che le hanno determinate.
Nota 1 L’Appaltatore è tenuto ad avere un Registro delle NC per tutta la durata dei lavori.
II.2 CONTENUTI DEL PIANO DELLA QUALITÀ
II.2.1 GENERALITÀ
Per l’esecuzione del contratto l’Appaltatore è tenuto a predisporre il Piano della Qualità (PdQ). Il
Piano è il documento d’interfaccia tra il Committente e l’Appaltatore che precisa le modalità
operative, le risorse e le sequenze delle attività che l’Appaltatore stesso si impegna a mettere in atto, al fine di garantire il conseguimento dei requisiti di tempo, costo e prestazioni richiesti contrattualmente.
Tale
PdQ è lo strumento previsto
dalla normativa della
famiglia delle norme
ISO 9000
per
pianificare e definire le modalità operative, le responsabilità le risorse, gli strumenti di gestione e
controllo che l’Appaltatore si impegna a mettere in atto per garantire il conseguimento dei requisiti di tempo costo e prestazioni richieste contrattualmente. L’Appaltatore è tenuto a predisporre il PdQ, che costituisce l’interfaccia con il Committente.
Il PdQ dovrà essere redatto in base alle linee guida di cui alla UNI ISO 10005, tenendo comunque presente anche la complessità dell’oggetto contrattuale, in linea di principio e salva diversa previsione che sarà espressa dal Committente può essere articolato in più sezioni, in particolare:
- Piano di Gestione dell’Appalto (o della Fornitura/Lavori) - PGF.
- Piano della Progettazione (se prevista) - PdP.
- Piano degli Approvvigionamenti - PdA.
- Piano di Fabbricazione e Controllo e/o di Controllo Qualità - PFC/PCQ.
- Piano di Attivazione e messa in Servizio (se prevista) - PAS.
- Piano di Assistenza (se prevista) - PA.
- Piano di Gestione delle clausole RAMS (se applicabile).
Nota 1 Il Piano della Qualità deve essere aderente alla realtà Aziendale e precisare in modo dettagliato le attività, le lavorazioni e i controlli che si andranno a svolgere, deve essere sempre evitata la ripetizione di conce ti generali desunta da documentazione della qualità come manuali della qualità aziendali o procedure interne.
Nota 2 Non è necessario allegare al PdQ copie di procedure o schede di controllo di dettaglio, se pertinente devono
essere dati solo i riferimenti alla documentazione controllata del sistema di gestione per la qualità.
Nota 3 Le definizioni dei piani possono cambiare, in al uni casi è usata la terminologia Piano Controllo Qualità
(PCQ) o Piano di Commessa per definire l’insieme organico di più piani, in alcuni casi con il termine Piano di
Controllo di Cantiere (PCC) si fa riferimento alle attività specifiche di un singolo cantiere.
Nota 4 Le varie sezioni del PdQ possono
costituire un unico documento o essere
presentate come parti separate,
comunque collegate con indici di riferimento. La stesura in parti separate, evita la revisione dell’int ro PdQ in caso di aggiornamenti relative a singole parti.
II.2.2 CONTENUTI MINIMI DELLE SEZIONI DEL PDQ
II.2.2.1 Piano di Gestione dell’Appalto (o della Fornitura/Lavori) - PGF
Questa sezione del documento dovrà descrivere:
− la struttura organizzativa (di sede, di cantiere, di officina, magazzini,
etc.) e le risorse, anche in
termini di uomini e mezzi, che l’impresa intende attivare per eseguire quanto previsto dal
contratto con l’indicazione dei compiti e respo sabilità ass gnate;
− l’indicazione dei responsabili dell’Appaltatore che devon Committente (DL) con l’indicazione per ciascuno di responsabilità;
gestire i rapporti d’interfaccia con il essi di compiti, limiti d’azione e
− l’elenco dei lavori, forniture e servizi che saranno affidati a terzi (subappalti) di cui sarà richiesta specifica autorizzazione alla DL;
− il cronoprogramma, di
cui all’art. 19 delle
CGC, che
l’Appaltatore dovrà specificatamente
sottoporre al benestare del Committente;
− l’indicazione di eventuali PdQ predisposti dai Subappaltatori e approvati dall’Appaltatore.
Nel caso di Consorzio o raggruppamenti tempo anee quanto sopra deve riferirsi sia alla struttura organizzativa del consorzio stesso, sia alle singole consorziate o imprese singole, in aggiunta dovrà
essere predisposto un documento in cui deve
essere descritto come verranno
armonizzate e
coordinate le attività di tutte le imprese che fanno parte. attività di coordinamento sulle mandanti.
L’Impresa
mandataria
dovrà svolgere
Nota 1 I PdQ predisposti dai Subappaltatori e approvati dall’Appaltatore, possono essere presentati come allegati al PdQ dell’Appaltatore.
Nota 2 I PFC predisposti dai Subfornitori e approvati dall’Appaltatore, possono essere presentati come allegati al PdQ dell’Appaltatore.
II.2.2.2 Piano della Progettazione e Sviluppo (ove richiesto) - PdP
Questa sezione deve contenere:
− il programma dettagliato delle attività di progettazione, tenendo
presenti tutte le necessità
derivanti dalle prescrizioni contrattuali e con
l’indicazio
e delle date in cui saranno svolte le
attività di verifica, riesame e, ove applicabile, di validazione del progetto;
− le responsabilità relative alla progettazione;
− i requisiti base utilizzati per la progettazione;
− l’elenco dei documenti contrattuali, leggi, norme tecniche, regole e prescrizioni utilizzate per la progettazione;
− l’elenco delle attrezzature tecniche, mezzi informatici e sof ware utilizzati per la progettazione;
− l’elenco delle attività di progettazione affidate a terzi (ove espressamente autorizzate in contratto);
− le modalità
con cui saranno svolte le attività
di verifica della progettazione e
di riesame
del
progetto intermedie e finali;
− le modalità
operative
che saranno predisposte per tenere sotto controllo
le attività di
progettazione affidate a terzi (ove espressamente autorizza e in contratto);
− gli eventuali momenti d
confronto ed approvazione del Committente sulle soluzioni prospettate,
ivi compresi quelli dedicati ai riesami della progettazione;
− le modalità di gestione delle verifiche e dei riesami intermedi e finali della progettazione con la partecipazione del Committente;
− l’elenco dei
documenti
previsti di progetto
con l’indicazione dei
tempi di
emissione
ed i
nominativi dei responsabili dell’elaborazione.
Nel
caso in
cui l’Appaltatore sia
un Consorzio, una Società Consortile o
un’Associazione
Temporanea d’Imprese, i
PdP predisposti da ogni singola
Impresa riunita devono prevedere i
riesami / verifiche interdisciplinari della progettazione fra le varie Imprese riunite o consorziate.
Nei
PdP della
mandataria
si deve evincere l’attività di coordinamento
che la stessa svolge
sulle
mandanti.
II.2.2.3 Piano degli Approvvigionamenti - PdA
La sezione relativa al PdA deve contenere l’elenco dei Fornitori a cui l’Appaltatore intende affidare la fornitura di:
− materiali soggetti a pres rizioni tecniche RFI ma non soggetti ad omologazione (punto II.1.6.2);
− materiali soggetti ad omologazione (punto II.1.6.3);
− materiali o i componenti di interoperabilità (punto II.1.6.4);
− lavori e/o le forniture II.1.6.7).
Dovrà inoltre contenere:
i servizi in subappalto, che dovranno essere autorizzati (punti II.1.6.6 e
− i criteri per l’identificazione e rintracciabilità de
prodotti, fino all’impiego;
− l’elenco dei prodotti che saranno forniti dal Committente;
− le modalità di movimentazione, immagazzinamento, preli vo e verifica periodica dei prodotti in questione;
− i metodi da adottare nonché i nominativi dei responsabili per il trattamento dei prodotti non conformi.
II.2.2.4 Piano di Fabbricazione e Controllo e/o di Controllo Qualità - PFC/PCQ
Questa sezione deve descrivere in ordine sequenziale tutte le fasi di lavoro e di con rollo necessarie per la realizzazione di quanto previsto in contratto, il documento può essere articolato anche sulla
base
di singole
attività lavorative ripetitive, comunque necessarie alla
realizzazione, in ogni
caso
devono essere indicati:
− le attività e le lavorazioni;
− il responsabile della esecuzione della attività;
− i responsabili della esecuzione di
controlli e/o il responsabile della
validazione dei risultati di
prova;
− le normative cogenti, i requisiti contrattuali, le specifiche, le normative tecniche le procedure e/o istruzioni di lavoro, le modalità operative applicabili da cui avere precise indicazioni sui criteri di accettazione, le tolleranze ammesse, nonché la frequenza dei controlli previsti;
− l’indicazione dei controlli intermedi e finali previsti;
− le apparecchiature di ispezione, misura e prova da utilizzare;
− la documentazione di registrazione che sarà emessa a fronte delle attività di controllo;
− l’indicazione di eventuali PFC/PCQ predisposti dai Subappaltatori e approvati dall’Appaltatore.
Nel predisposizione del documento deve essere prevista la possibilità da parte della DL di segnalare le attività che l’Appaltatore dovrà notificare all’ufficio della DL con un anticipo minimo di 8 (otto) giorni, tra queste quelle indicate come “notificanti” (N) potranno essere svolte anche in assenza di
un rappresentante dell’ufficio della DL, mentre le fasi segnalate come “vincolanti” (V) potranno
essere eseguite solo in presenza di un rappresentante dell’ufficio della scritta.
DL, salvo espressa rinuncia
Nota 1 A titolo di esempio, possono considerarsi lavorazioni ripetitive, lavori di rinnovo o di risanamento dei binari, lavori di rinnovo linea di contatto, posa cavi, manutenzioni cicliche, per questo tipo di lavori può essere predisposto un PFC standard, che sarà sempre utilizzato per le specifiche attività a prescindere dal contratto.
Nota 2 Le fasi vincolanti “V” sono generalmente considerate quelle attività di particolare rilevanza che una volta eseguite non possono essere più ripetute, ad esempio i getti in calcestruzzo.
Nota 3 I PFC/PCQ predisposti dai Subappaltatori e approvati dall’Appaltatore, possono essere presentati come allegati al PFC/PCQ dell’Appaltatore.
II.2.2.5 Piano di Attivazione e messa in Servizio (se prevista) - PAS
Questa sezione deve contenere la pianificazione di tutte le attività connesse alla messa in servizio di
quanto realizzato, xxx comprese tutte le attività necessarie pre iste nelle procedure aziendali vigenti e
relative alla “Messa in servizio dei sottosistemi strutturali”. Deve contenere:
− l’elenco e gli estremi dei titoli, omologazioni, concessioni possedute, o richieste, per l’esecuzione delle verifiche, prove e simulazioni finali per la messa in se vizio ed attivazione;
− l’elenco delle verifiche che, secondo le prescrizioni del Committente, devono esse e condotte;
− la descrizione e gli scopi delle verifiche e delle simulazioni previste per l’attivazione e la messa in servizio;
− il programma temporale delle suindicate verifiche e simulazioni;
− le fasi di verifiche ed attivazioni parziali, se necessarie, su di supporto;
− l’elenco delle operazioni da effettuare per il passaggio da u
portate da adeguate relazioni tecniche
a fase alla successiva;
− l’elenco delle attrezzatu e e strumenti che saranno utilizzati per le verifiche, prove e simulazioni, con l’indicazione delle codifiche d’identificazione e delle tarature;
− l’elenco nominativo delle persone delle esperienze maturate;
responsabili dell’esecuzione delle
verifiche con l’indicazione
− l’elenco delle certificazioni di
registrazione delle verifiche che saranno
consegnate al
Committente.
II.2.2.6 Piano di Assistenza Tecnica (se prevista) - PA
In base a quanto prescritto contrattualmente la sezione relativa al Piano di Assistenza Tecnica deve contenere tutte le indicazioni in merito alla fornitura di:
− materiale documentario: manuali
d’uso e condotta degli impianti,
manuali di
manutenzione,
manuali per interventi d’emergenza;
− istruzione del personale: modalità d’esecuzione dei corsi specialistici d’istruzione;
− cataloghi ricambi: descrizione analitica dei pezzi di ricambio per le parti soggette a manutenzione con indicazione delle specifiche d’approvvigionamento e dei relativi disegni tecnici;
− scorta tecnica: elenco
e quantità
dei pezzi di ricambio
forniti a pagamento al di fuori
degli
obblighi di garanzia nella prima fase di avvio degli impianti;
− assistenza tecnica: modalità e tempi d’intervento su quanto realizzato contrattualmente in caso di guasto o di altre difficoltà operative;
− eventuali attrezzature per la manutenzione.
II.2.2.7 Piano di Gestione delle clausole RAMS (Affidabilità, Manutenibilità, Disponibilità e Sicurezza (se previste)
Se previsto in contratto, n l PdQ deve essere inserita anche la sezione relativa al Piano di Gestione delle clausole RAMS specifico per l’intervento appaltato, anche per la valutazione dell’Appaltatore.
II.3 MODALITÀ DI GESTIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ
II.3.1 PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ
In relazione allo sviluppo delle attività necessarie per l’ese uzione del
contratto, il Committente
potrà richiedere all’Appaltatore di presentare il PdQ o sue sezioni in fasi temporali diverse.
Ove
ritenuto
opportuno,
in relazione alle caratteristiche e
alla complessità dell’appalto, previa
indicazione sul
bando di
gara o lettera d’invito,
potrà richiedere all’appaltatore la presentazione
preliminare di alcune parti o sezioni del Piano della Qualità.
La documentazione dovrà essere presentata in triplice copia controllata, salvo diversamente
previsto in contratto, come da procedura interna dell’Appaltatore.
II.3.2 APPROVAZIONE DEL PIANO DELLA QUALITÀ
Dal ricevimento del PdQ, prima edizione o successive o di una singola sezione, il Committente
rilascerà o meno entro 15 (quindici) giorni, salvo diversa indicazione contrattuale, il proprio
benestare relativo all’adeguata rispondenza dei documenti stessi alle prescrizioni contrattuali.
Nel caso vengano rilevate arenze, il Committente potrà richiedere integrazioni alla documentazione
presentata e l’Appaltatore sarà tenuto ad adeguare la documentazione emessa nei termini temporali stabiliti dal Committente.
In caso di non approvazione del PdQ o della singola sezione dello stesso da parte del Committente, salvo diversa indicazione contrattuale, l’Appaltatore non potrà iniziare le attività e/o le lavorazioni previste.
Il Committente, fermo restando il diritto di intervenire e presenziare alla realizzazione delle attività previste per l’esecuzione del contratto, in qualsiasi momento lo ritenga opportuno, potrà individuare le attività che dovranno essere notificate (fasi notificanti “N” o vincolanti “V”), mediante specifiche annotazioni sul PFC/PCQ .
La formale approvazione dei documenti verrà data dal Committente (Responsabile della Struttura del Soggetto Tecnico /Project Manager), per mezzo del Direttore Lavori, all’Appaltatore mediante nota scritta (Ordine di Servizio), alla quale sarà allegata copia, vistata in segno di approvazione, della documentazione presentata.
Ai sensi dell’art. 26 delle
CGC, i tempi di approvazione
non costituiscono il presupposto
per
presentare domanda motivata di xxxxxxx al termine ultimo contrattuale.
II.3.3 REVISIONE EL PIANO DELLA QUALITÀ
Il PdQ, o sezione di esso, può essere oggetto
di revisioni in ogni
momento.
L’Appaltatore è
comunque tenuto a presentare i documenti r visionati all’approvazione del Committente seguenti casi:
− richieste specifiche del Committente;
− aggiornamenti al cronoprogramma;
nei
− aggiornamenti alla lista
ei Fornitori/Subappaltatori previsti nel PdA;
− diverse modalità esecutive e/o di controllo previste al PFC/PCQ.
In tutti i casi
sopra ele
cati, l’Appaltatore è
tenuto a presentare i
documenti revisionati al
Committente entro 10 (dieci) giorni (salvo diversa indicazione contrattuale), fermo restando
l’obbligo che,
nelle more
della definitiva approvazione,
non potrà
iniziare le
attività e/o le
lavorazioni oggetto di nuova pianificazione.
II.3.4 COMUNICAZIONI DELLE ATTIVITÀ NOTIFICANTI “N” O VINCOLANTI “V”
L’Appaltatore deve segnalare alla Direzione Lavori, con almeno 8 (otto) giorni di anticipo, le fasi notificanti, anche se svolte presso i Fornitori, con avvertenza che, tra queste, quelle indicate come
“Notificanti” (N) potranno essere svolte anche
in assenza di un rappresentante
della Direzione
Lavori, mentre le fasi segnalate come “Vincolanti” (V) dovranno essere eseguite solo in presenza di un rappresentante della Direzione Lavori, salvo espressa rinuncia scritta.
Le segnalazioni devono precisare almeno:
− il riferimento alla parte
ell’opera o ai lavori da eseguire;
− la data e l’ora di esecuzione;
− la durata prevista delle attività;
− la località di effettuazione, con riferimenti certi (es. progressiva chilometrica);
− la persona da contattare.
Nota 1 Le segnalazioni, se pertinenti alle specifiche attività, posso o essere eseguite anche con un programma
temporale. Va comunque garantito il rispetto del preavviso alla Direzione Lavori.
II.4 SORVEGLIANZA E VERIFICA
Il Committente, per tramite del Direttore Lavori o del suo Assistente, sorveglia il rispetto delle
prescrizioni tecniche sull’organizzazione per la Qualità dell’Appaltatore Fornitori. Tale sorveglianza si esplica, tra l’altro, mediante:
− esame di documenti tecnici, gestionali e programmatici;
e dei suoi Subappaltatori e
− verifiche nelle fasi di pr
gettazione, fabbricazione in officina, costruzione, montaggio, etc.;
− verifiche dell’idoneità dei Fornitori e dei Subappaltatori;
− sorveglianza tecnica sulle fabbricazioni proprie dell’Appaltatore e dei terzi coinvolti;
− sorveglianza tecnica sulle attività produttive;
− partecipazione a qualifiche, prove e verifiche;
− controlli sull’esecuzione d’ispezioni in corso d’opera e finali;
− partecipazione alle prove di collaudo;
− presenziamenti eseguiti sulle fasi “N” e “V”;
− verifiche ispettive (audit).
II.4.1 FORMALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE NC RISCONTRA E
Tutte le NC riscontrate dal Committente devono essere formalizzate all’Appaltatore dal Direttore
Lavori con apposito OdS, inoltre dovranno essere stabiliti correttive eventualmente concordate.
i tempi per l’attuazione delle azioni
In seguito la DL verifica che l’Appaltatore risolva le NC formalizzate, nei tempi previsti e secondo le
modalità concordate, registrando l’avvenuta chiusura sul g ornale dei comunicazione all’Appaltatore con OdS.
lavori e d ndone formale
Nel caso in cui all’atto della verifica la DL rilevi la mancat
chiusura
nei tempi previsti o la non
efficace chiusura delle NC rilevate per responsabilità dell’Appaltatore, il Direttore Lavori provvederà all’apertura di una nuova NC.
II.4.2 EFFETTI DELLE NC RISCONTRATE
Tutte le NC riscontrate da Committente a seguito di attività di sorveglianza e verifica, formalizzate
secondo quanto già precisato al precedente punto II.4.1, fermo restando quanto già disposto dalle
CGC in merito ad even uali inadempienze alle prestazioni richieste, saranno dell’applicazione di quando previsto in contratto.
valutate al
fine
II.5 DOCUMENTAZIONE FINALE EMESSA DALL’APPALTATORE
L’Appaltatore
deve inoltrare al Committente, al
termine delle attività,
2 (due) copie di tutta la
documentazione di certificazione comprendente, tra l’altro, le specifiche dei materiali, i certificati di origine dei materiali stessi, la documentazione delle Non Conformità e della loro riso uzione.
La documentazione di c rtificazione
deve essere corredata, infine,
da una “Dichiarazione di
Conformità”, di cui alla Norma UNI emessa e sottoscritta dall’Appaltatore.
CEI EN ISO/IEC 17050, relativa all’oggetto del contratto,
Deve essere inoltre reso
disponibile
il dossier di Qualità della realizzazione, contenente tutte le
registrazioni della Qualità relative al contratto (certificazioni d’origine, certificati di collaudo, verbali d’ispezione, schede di registrazione allegate ai PCQ/PFC, risoluzione delle Non Conformità, etc.).
L’Appaltatore
dovrà rilasciare, se pertinente, tutte le dichiarazioni di
conformità
alle normative
vigenti, ivi compresa la dichiarazione CE di conformità o d’interoperabilità.
idoneità all’impiego
dei componenti
Quando previsto, la documentazione di registrazione della Qualità deve essere codificata secondo le prescrizioni contrattuali.
PARTE III
MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ
Attività / Documento | ommittente | Appaltatore | Direzione Lavori | |||
PdQ | Predisposizione del PdQ | C | R | |||
PGF | Definizione della Struttura Organizzativa garante dell’esecuzione del contratto con le relative responsabilità | I | R | |||
Predisposizione proce ure d’interfaccia con il Committente per il controllo della documentazione e dei prodotti non conformi | I | R | ||||
Pianificazione delle attività riguardanti lo sviluppo del contratto | I | R | ||||
Predisposizione procedura documentata per gestione e controllo documenti e registrazioni Qualità | I | R | ||||
Indicazione di PdQ pr disposti da eventuali Subappaltatori | I | R | ||||
PdP | Programmazione delle attività di progettazione con le relative responsabilità | I | R | C | ||
Predisposizione delle attrezzature tecniche e dei mezzi informatici | I | R | ||||
Elenco delle attività di progettazione affidate a terzi e le modalità operative predisposte per il controllo | I | R | ||||
Predisposizione procedura documentata per gestione delle verifiche e dei riesami | C | R | ||||
Predisposizione elenco elaborati di progetto, con tempi di emissione e responsabili dell’elaborazione | C | R | ||||
PdA | Predisposizione programma temporale approvvigionamenti materiali | I | R | |||
Comunicazione elenco fornitori/subappaltatori qualificati | C | R | ||||
Predisposizione dei responsabili e delle modalità di controllo dei prodotti on conformi | I | R | ||||
Comunicazione criteri identificazione e rintracciabilità dei prodotti fino all’impiego | I | R | ||||
Predisposizione gestione materiali forniti dal Committente | C | R | I |
Attività / Documento | ommittente | Appaltatore | Direzione Lavori | |||
PFC/PCQ | Descrizione temporale fasi di lavoro e controllo necessarie per l’esecuzione del contratto | C | R | |||
Individuazione criteri di accettazione, tolleranze ammesse, frequenza dei controlli e apparecchiature di prova | C | R | ||||
Individuazione fasi Vincolanti e Notificanti | C | C | R | |||
Predisposizione procedura documentale per registrazione esito controlli | I | R | ||||
PAS | Individuazione e tempistica delle verifiche e simulazioni | C | R | |||
Individuazione delle fasi, degli strumenti e delle persone coinvolte nelle verifiche | C | R | ||||
Predisposizione procedura documentata delle certificazioni di registrazione delle v rifiche | C | R | ||||
PA | Predisposizione per la fornitura di: materiale documentario, istruzioni al personale, cataloghi ricambi, scorta e assistenza tecnica, attrezzature per la manutenzione | I | R | |||
RAMS | Predisposizione del piano di gestione delle clausole RAMS specifico per l’intervento appaltato | I | R | |||
NC | Predisposizione procedura documentata per la gestione delle non conformità | C | R | |||
Analisi statistica delle C su report specifico trimestrale | I | R | C | |||
Controllo sul processo di risoluzione delle NC | I | C | R | |||
Doc. | Consegna delle certificazioni, Dichiarazione di Conformità, Dossier della Qualità | C | R |
Legenda: R=Responsabile; C=Coinvolto; I=Informato.