Accordo per l’accoglienza
Allegato A
Accordo per l’accoglienza
degli alunni stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese
Anni scolastici 2014/2015 - 2015/2016 - 2016/2017
L'anno XXXXXXXX il giorno XXXXXX xxx xxxx xx XXXXXXX, presso la sede della Provincia di Prato, Palazzo Banci Buonamici, sono presenti:
Il "MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE”, con sede
in Firenze, in persona del Direttore Generale Xxxx Xx Xxxxxxxx nata a Salò (BS) il 27 Agosto 1957 e domiciliata in Firenze per la carica;
La "REGIONE TOSCANA", con sede in Firenze, in persona dell’Assessore pro-tempore al Welfare e politiche per la casa integrazione socio sanitaria Xxxxxxxx Xxxxxxxx nata a Firenze il 5 novembre 1960, domiciliato in Firenze per la carica;
Il "MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE AMBITO
TERRITORIALE DI PRATO”, con sede in Prato, in persona del dirigente Xxxxx Xxxxxxxxx nata a Napoli il 4 febbraio 1979 e domiciliato in Prato per la carica;
La "PROVINCIA DI PRATO", con sede in Prato, in persona del Presidente pro-tempore Xxxxxx Xxxxxxx nato a Prato il 19 maggio 1974 e domiciliato in Prato per la carica;
Il "COMUNE DI PRATO", con sede in Prato, in persona del Sindaco pro-tempore Xxxxxx Xxxxxxx nato a Prato il 19 maggio 1974 e domiciliato in Prato per la carica;
Il "COMUNE DI CANTAGALLO", con sede in Cantagallo, in persona del Sindaco pro-tempore Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx nato a Napoli (NA) il 13 marzo 1965 e domiciliato in Cantagallo per la carica;
Il "COMUNE DI CARMIGNANO", con sede in Carmignano, in persona del Sindaco pro-tempore Xxxxxxx Xxxxx nato a Carmignano (PO) il 26 maggio 1950 e domiciliato in Carmignano per la carica;
Il "COMUNE DI MONTEMURLO", con sede in Montemurlo, in persona del Sindaco pro-tempore Xxxxx Xxxxxxxxx nato a Montemurlo (PO) il 4 febbraio 1954 e domiciliato in Montemurlo per la carica;
Il "COMUNE DI POGGIO A CAIANO ", con sede in Poggio a Caiano, in persona del Sindaco pro-tempore Xxxxx Xxxxxxx nato a Firenze (FI) il 31 ottobre 1952 e domiciliato in Poggio a Caiano per la carica;
Il "COMUNE DI VAIANO", con sede in Vaiano, in persona del Sindaco pro-tempore Xxxxx Xxxx nato a Prato il 17 gennaio 1964 e domiciliato in Vaiano per la carica;
Il "COMUNE DI VERNIO", con sede in Vernio, in persona del Sindaco pro-tempore Xxxxxxxx Xxxxxxxx nato a Prato (PO) il 27 luglio 1978 e domiciliato in Vernio per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale “Xxxxx Xxxx” con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxx Xxxxxxxx nata a Reggio Calabria (RC) il 21 gennaio 1952 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Xxx Xxxxxxx con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico reggente Xxxxx Xxxxxx nata a Prato (PO) il 20 gennaio 1955 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Mascagni con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxx Xxxxxx nata a Prato (PO) il 20 gennaio 1955 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Nord con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxxx Xxxxxxx nata a Prato (PO) il 15 ottobre 1951 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale X. Xxxxx con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxx Xxxxx nata a Prato (PO) il 16 ottobre 1953 e domiciliata in Prato per la carica;
L’Istituto Comprensivo Statale Xxxxx Xxxx, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico reggente Xxxxx Xxxx Xxxxxx nata a Reggio Calabria (RC) il 16 marzo 1957 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Xxxx Xxxxxx con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxxxxx Xxxxxx nato a Firenze (FI), il 17 febbraio 1971 e domiciliato in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Xxxxxx con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxx Xxxxxxx nata a Terni (TR) il 25 maggio 1961 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Xxx Xxxxxx con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico reggente Xxxxxx Xxxxxxxxx nata a Cantagallo (FI) il 4 febbraio 1958 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Malaparte con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxx Xxxxxxxxxx nata a Prato (PO) il 5 febbraio 1960 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Convenevole con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxx Xxxxxxx nato a Castel del Piano (GR) il 18 luglio 1969 e domiciliato in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale X. Xxxxxxxxxx con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxx del Pace nata a Arezzo (AR) l' 11 febbraio 1971 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Lippi con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxx Xxxxxxxxx nata nata a Cantagallo (FI) il 4 febbraio 1958 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Xxxxxxx con sede in Prato in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx nata a Prato (PO) il 17 luglio 1961 e domiciliata in Prato per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Montemurlo con sede in Montemurlo, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxx Xxxxxx nato a Firenze (FI) il 14 luglio 1956 e domiciliato in Montemurlo per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Il Pontormo con sede in Carmignano, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxxxx Xxxxx nata a Talla (AR) il 10 giugno 1954 e domiciliata in Carmignano per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Xxxxxx con sede in Poggio a Caiano, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxxxx Xxxxxxx nata a Prato (PO) il 30 ottobre 1972 e domiciliata in Poggio a Caiano per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Bartolini con sede in Vaiano, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxxxxx Xxxxxxx nata a Prato (PO) il 1 ottobre 1978 e domiciliato in Vaiano per la carica;
L’ Istituto Comprensivo Statale Pertini con sede in Vernio, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxxxxx Xx Xxxxxxxxx nata a Taranto (TA) il 26 agosto 1966 e domiciliata in Vernio per la carica;
Il Conservatorio X. Xxxxxxx con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx nata a Vaiano (FI) il 5 marzo 1951 e domiciliata in Prato per la carica;
Il Coordinamento diocesano delle scuole paritarie con sede in Prato, in persona di Xxxx Xxxxxxx nata a Prato (PO) l’8 marzo 1939 e domiciliata in Prato per la carica, delegata con decisione del 5.03.2007 da parte di tutti gli istituti paritari;
L’Istituto Statale d'Istruzione Secondaria Superiore Cicognini-Rodari, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxx Xx Xxxxx nato a Nicosia (EN) il 27 luglio 1958 e domiciliato in Prato per la carica;
Il Liceo Statale Copernico, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxx Xxxxxx nato a Firenze (FI) il 3 settembre 1961 e domiciliato in Prato per la carica;
L'Istituto Statale d'Istruzione Secondaria superiore Xxxxx Xxxx , con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico reggente Xxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx nato a Atessa (CH) il 3 settembre 1959 e domiciliato in Prato per la carica;
L'Istituto Tecnico Industriale Statale Buzzi, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxx nato a Torino (TO) il 22 maggio 1952 e domiciliato in Prato per la carica;
L'Istituto Tecnico e Professionale Statale X. Xxxxxxxx, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxx Xxxx Xxxxxx nata a Reggio Calabria (RC) il 16 marzo 1957 e domiciliata in Prato per la carica;
L'Istituto Statale d'Istruzione Superiore A.Gramsci- J.M. Xxxxxx, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx nata a Prato (PO) il 18 agosto 1957 e domiciliata in Prato per la carica;
L'Istituto Professionale Statale X. Xxxxxx, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico Xxxxxxx Xxxxxxxxx nato a Chianciano Terme (SI) il 19 novembre 1954 e domiciliato in Prato per la carica;
L'Istituto Professionale Marconi, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico reggente Xxxxxxx Xxxxxxxxx nato a Chianciano Terme (SI) il 19 novembre 1954 e domiciliato in Prato per la carica;
Il Convitto Cicognini, con sede in Prato, in persona del Dirigente Scolastico reggente Xxxxx Xx Xxxxx nato a Nicosia (EN) il 27 luglio 1958 e domiciliato in Prato per la carica;
Il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti, con sede in Prato, in persona del Dirigente Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx nata a Prato il 17 luglio 1961 e domiciliata in Prato per la carica;
PREMESSO CHE:
Il diritto all’istruzione è strettamente connesso al diritto di cittadinanza e compete a tutte le Istituzioni adoperarsi affinché entrambi siano diritti di tutti.
Dai dati dell'Osservatorio Scolastico Provinciale risulta che nell' A. S. 2013/14 (dati fine anno scolastico) gli alunni stranieri iscritti nelle scuole della Provincia di Prato sono 8.068 pari al 21,9 % della popolazione scolastica complessiva. Prato risulta essere la prima provincia di Italia per incidenza di alunni stranieri sul totale degli iscritti.
A.S. 2012/13 (fine anno) | A.S. 2013/14 (fine anno) | |||
N. alunni stranieri | % alunni stranieri | N. alunni stranieri | % alunni stranieri | |
Scuola dell'infanzia | 1521 | 21,6 | 1592 | 23 |
Scuola primaria | 2759 | 22,6 | 2977 | 24 |
Scuola secondaria I grado | 1760 | 23,7 | 1906 | 25,4 |
Scuola secondaria II grado | 1359 | 14,2 | 1593 | 16 |
Totale | 7399 | 20,4 | 8068 | 21,9 |
L'esperienza pratese ha conosciuto dall'anno scolastico 2007/08 la possibilità di sperimentare una forte sinergia tra le istituzioni scolastiche e gli Enti Locali tramite la sottoscrizione del protocollo d'intesa finalizzato all'inserimento e all'integrazione degli studenti migranti;
In seguito a tale sperimentazione, per gli anni scolastici 2011/2012, 2012/2013 e 2014/2015 è stato sottoscritto da Regione Toscana, Ministero della Pubblica Istruzione - Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico provinciale, Provincia di Prato, Comune di Prato, i Comuni e gli Istituti scolastici della provincia di Prato, il Coordinamento diocesano delle scuole paritarie e la rete degli istituti secondari di II° grado, un "Accordo per l'accoglienza degli alunni stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese”;
Considerato che tale Accordo ha prodotto una forte sinergia tra istituzioni scolastiche ed enti locali, nell’ottica del superamento delle situazioni di emergenza e del consolidamento di politiche attive di dialogo interculturale e di garanzia del diritto all’istruzione;
In considerazione delle peculiarità del nostro territorio e degli ottimi risultati raggiunti, possiamo affermare che il protocollo durante gli anni ha risposto in maniera ottimale ai bisogni dei ragazzi di origine straniera presenti nelle scuole e alle esigenze delle scuole stesse attraverso una pluralità di azioni. La competenza maturata da tutti gli operatori coinvolti nella rete ha permesso di elaborare strumenti didattici e percorsi di qualità. La sfida di questo nuovo protocollo è quella di implementare metodi e strumenti innovativi e sperimentare progetti all’avanguardia nel settore affinché il modello pratese diventi un valido esempio di best practice per altre realtà italiane o europee.
PREMESSO, ALTRESÌ, CHE:
La normativa vigente in materia di obbligo scolastico (art. 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144 e dall’art. 2 della legge n. 53/2003 e art. 1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n, 76) detta norme in merito al diritto dovere all’istruzione e alla formazione per tutti i minori presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla loro condizione di straniero e dalla regolarità della loro posizione (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n, 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99;
Il Testo Unico sull’Immigrazione prevede in particolare ai commi 3,4 quanto segue:
“3. La comunità scolastica accoglie le differenze linguistiche e culturali come valore da porre a fondamento del rispetto reciproco, dello scambio tra le culture e della tolleranza; a tale fine promuove e favorisce iniziative volte alla accoglienza, alla tutela della cultura e della lingua d'origine e alla realizzazione di attività interculturali comuni. 4. Le iniziative e le attività di cui al comma 3 sono realizzate sulla base di una rilevazione dei bisogni locali e di una programmazione territoriale integrata, anche in convenzione con le associazioni degli stranieri, con le rappresentanze diplomatiche o consolari dei Paesi di appartenenza e con
le organizzazioni di volontariato. Inoltre il comma 5 prevede che le istituzioni scolastiche, nel quadro di una programmazione territoriale degli interventi, anche sulla base di convenzioni con le Regioni e gli enti locali, promuovano iniziative comuni a favore dei minori e degli adulti stranieri”;
Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri elaborate nel febbraio 2014 dal Ministero dell’Istruzione sottolineano come sia necessaria una riconsiderazione della realtà del mondo dei migranti che si configura oggi assai complessa nell’ottica di una via interculturale all’integrazione. Si pone l’attenzione sulla consapevolezza che lo studente di origini straniere può costituire un’occasione per ripensare e rinnovare l’azione didattica a vantaggio di tutti, un’occasione di cambiamento per tutta la scuola.
La Regione Toscana:
- con la legge n. 32 del 26 luglio 2002, modificata con la legge n. 5 del 3 gennaio 2005, disciplina gli interventi che la Regione promuove per la sviluppo dell’educazione, dell’istruzione, dell’orientamento, della formazione professionale e dell’occupazione, al fine di costruire un sistema regionale integrato che garantisca, in coerenza con le strategie dell’Unione Europea per lo sviluppo delle risorse umane, la piena realizzazione della libertà individuale e dell’integrazione sociale, nonché il diritto all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita quale fondamento necessario per il diritto allo studio e il diritto al lavoro;
- con legge n. 29 del 9.6.2009 intende favorire il miglior inserimento dei migranti nel territorio toscano in vista della realizzazione di una società plurale e coesa;
- nel PSSIR 2012-2015 ribadisce la necessità di interventi diretti al miglioramento dell’accesso della popolazione immigrata ai servizi sul territorio, evidenzia come il nuovo modello di governance delle politiche dell'immigrazione delineato dalla L.R.29/09 costituisca una cornice di riferimento alle azioni sviluppate dai diversi settori delle politiche territoriali fra cui quello dell'istruzione, e al par. 2.1.6.4 definisce come prioritario l'obiettivo di una particolare attenzione ai processi tesi a facilitare l’inserimento dei minori nell’ambito scolastico, in considerazione del rilievo centrale dei contesti educativi e formativi nello sviluppo dei processi di integrazione delle comunità straniere;
Art.1 Finalità e priorità
Il presente Accordo persegue le seguenti finalità:
• Promuovere l’originalità e la complessità della realtà della provincia di Prato, consolidando livelli di eccellenza e innovazione nell’implementazione di percorsi di apprendimento e progetti finalizzati all’integrazione ed all’educazione alla multiculturalità affinché rappresentino un modello di riferimento per altre realtà simili presenti sul territorio nazionale;
• Innovare le strategie educative basate sull’eguaglianza delle opportunità secondo un approccio che rispetti e valorizzi le differenze, le specificità di ciascuno ed i diritti universali e fondamentali della persona, il diritto all’istruzione e la parità di genere;
• Continuare il percorso già avviato per accrescere le esperienze di condivisione, di sviluppo e di diffusione delle buone pratiche coinvolgendo tutti i gradi scolastici dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria superiore;
• Attivare azioni e progetti volti a favorire l’accoglienza e l’inclusione e contrastare l’insuccesso scolastico mediante un approccio integrato scuola-territorio;
• Valorizzare una cultura di pace contro ogni forma di intolleranza e discriminazione.
Il presente protocollo individua le seguenti priorità:
• stimolare la progettazione integrata degli interventi di inserimento linguistico e culturale, nonché di orientamento e formazione stabilendo modalità di raccordo tra tutti i soggetti che operano in ambito scolastico e con altri attori sociali e culturali del territorio;
• consolidare la costituzione di reti formali di scuole di ogni ordine e grado, per l’attuazione di interventi integrati e condivisi, che favoriscano un’ottimizzazione ed una migliore gestione delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie ;
• favorire la progettazione e l’organizzazione di attività laboratoriali per l’insegnamento dell’italiano come L2 per la comunicazione di base e per l’apprendimento dell’italiano lingua veicolare per lo studio e l’apprendimento di contenuti disciplinari;
• favorire l’implementazione di laboratori sperimentali di apprendimento linguistico cooperativo di didattica a classe intera valorizzando una visione interculturale dei contenuti didattici e sviluppando così il valore delle interazioni fra culture;
• Ricercare nuove strategie di inserimento degli alunni stranieri promuovendo percorsi di educazione alle differenze;
• Sperimentare modalità progettuali che favoriscano la massima integrazione fra tematiche socio culturali, socio sanitarie ed educative anche attraverso contatti diretti con il mercato del lavoro. In questa ottica saranno sviluppati percorsi di orientamento e di contatto professionalizzante anche alla luce della riforma introdotta dalla Regione Toscana in materia di obbligo di istruzione.
Art.2 Campi d’intervento
I criteri alla base dell’individuazione dei campi di intervento utili alla realizzazione delle finalità e priorità sopra descritte sono i seguenti:
a. la relazione soggetto-docenti-famiglia-territorio: le azioni necessarie all’accoglienza e integrazione degli studenti nelle scuole del territorio non possono prescindere dal coinvolgimento delle loro famiglie e dei diversi attori che oltre la scuola sono essenziali per una loro effettiva integrazione nel tessuto sociale (enti locali, terzo settore, comunità di migranti …);
b. la correlazione tra servizi di accoglienza-laboratori-azioni di sistema: l’accoglienza degli studenti nelle scuole deve essere seguita da attività concrete che possano fornire strumenti di comunicazione e conoscenza agli alunni delle scuole del territorio per favorire la convivenza. Tali attività saranno tanto più efficaci quanto più saranno accompagnate da azioni trasversali ai diversi interventi messi in atto nelle singole istituzioni scolastiche;
c. la personalizzazione dei percorsi educativi: ad ogni studente dovrà essere garantito un piano di studio elaborato in base all’ordine di scuola che gli corrisponde, tenuto conto delle competenze possedute e dei bisogni educativi espressi;
d. integrazione tra sistemi: al fine di dare continuità al processo formativo saranno sviluppati forti momenti di integrazione tra i percorsi di dialogo interculturale, orientamento, formazione ed in raccordo con il mercato del lavoro.
Art. 3
Reti di scuole ed Enti Locali
Gli Istituti scolastici e gli Enti Locali consolidano e potenziano le reti costituite per:
a. progettare interventi condivisi in favore dell’integrazione degli studenti, sviluppare piani di intervento comuni e garantire percorsi di istruzione a tutti;
b. collaborare con i diversi attori locali anche del terzo settore per un migliore utilizzo delle risorse e per rispondere ai bisogni del territorio;
Vengono sostenute e consolidate le reti territoriali già esistenti ed operanti rafforzandone gli elementi nodali e strutturando efficaci sistemi informativi.
Art. 4 Linee di azione
Le finalità descritte all’Art. 1 vengono raggiunte attraverso le seguenti linee di azione:
A) Servizi per l’accoglienza : le Istituzioni scolastiche, singolarmente o in rete, predispongono un protocollo e attivano i relativi servizi:
• Protocollo di accoglienza d'Istituto;
• Patto educativo di corresponsabilità ai sensi del DPR 245/07 finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra Istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti;
• l'inserimento socio culturale e la tutela dello studente anche mediante l'indicazione di enti e associazioni operanti sul territorio.
B) Laboratori per l’insegnamento della lingua italiana. Le istituzioni scolastiche, singolarmente o in rete, organizzano:
• Laboratori di prima alfabetizzazione finalizzati all'acquisizione della competenza linguistica nella comunicazione di base per gli alunni neo arrivati.
• Laboratori per l'insegnamento dell'italiano come lingua per lo studio finalizzati all'acquisizione della competenza linguistica nella sua dimensione cognitiva.
I laboratori possono essere organizzati, anche in orario extrascolastico e nel periodo estivo, dalle singole istituzioni scolastiche o a livello territoriale.
C) Laboratori a classe intera per alunni di livelli comunicativi superiori all’A2: Attività di Apprendimento Linguistico-Cooperativo (ALC). Si tratta di attività di supporto agli alunni stranieri realizzate all’interno del contesto “classe di appartenenza” ovvero a classe intera. Le attività dovranno quindi essere in grado di coinvolgere sia per i parlanti di madrelingua italiana e non e dovranno riportare elementi interculturali e plurilingui. Con queste attività si cerca quindi di integrare l’apprendimento linguistico, l’apprendimento dei saperi disciplinari dando rilievo ad una visione interculturale degli stessi e la promozione di un clima di classe positivo.
D) Laboratori interculturali, di cittadinanza e costituzione rivolti a classi e/o gruppi di alunni e finalizzati a valorizzare concetti quali: confronto e diversità, diritti e doveri, cittadinanza e costituzione.
E) Xxxxxx tese a contrastare la dispersione scolastica e in particolare attività utili a facilitare il passaggio tra i vari ordini di scuola.
F) Laboratori di ricerca azione finalizzati alla predisposizione di modalità e protocolli condivisi per la valutazione degli studenti.
Art. 5 Integrazioni fra sistemi
I firmatari del presente Accordo attivano azioni sinergiche con i diversi sistemi che operano a vario titolo con il sistema socio educativo, culturale, sociale, socio-sanitario e del mondo del lavoro volte a sviluppare: una programmazione integrata fondata sull’analisi, l'orientamento ed il monitoraggio dei fabbisogni espressi dal territorio e la realizzazione di specifici interventi attuativi.
Tale integrazione è essenzialmente finalizzata al raggiungimento del successo formativo, all'assolvimento dell'obbligo d'istruzione e al sostegno alle famiglie.
Art. 6 Azioni di sistema
La dimensione territoriale del fenomeno migratorio e le problematiche comuni legate all’inserimento degli studenti stranieri necessitano per la propria risoluzione di azioni di sistema trasversali che permettano:
- la messa in relazione degli studenti, dei docenti, delle famiglie, degli operatori;
- la razionalizzazione delle risorse umane e finanziarie;
- la circolarità delle competenze, delle informazioni, e dei materiali, favorendo lo sviluppo della cultura della comunicazione, della trasferibilità delle esperienze e delle buone prassi nonché della ricerca finalizzata al miglioramento dell'offerta formativa.
In particolare si individuano le seguenti azioni di sistema:
a. formazione operatori del sistema: docenti, personale ATA, mediatori culturali e facilitatori linguistici;
b. sostegno alla genitorialità per mantenere un rapporto costante con le famiglie dell'alunno straniero anche attraverso il coinvolgimento del volontariato, del terzo settore, del sistema dell'educazione degli adulti, dei servizi sociali e socio sanitari del territorio;
c. percorsi di ricerca azione e di innovazione didattica;
d. documentazione e diffusione delle esperienze e dei materiali prodotti;
e. promozione e sviluppo delle modalità di comunicazione interna ed esterna per facilitare le relazioni tra i vari attori del sistema e il passaggio dell'informazione verso i servizi del territorio e la collettività;
f. assistenza tecnica alla realizzazione dell'Accordo che comprende:
- monitoraggio tecnico-didattico ed economico-finanziario delle azioni di tutti i soggetti firmatari anche mediante seminari intermedi di valutazione;
- gestione e progettazione integrata;
- valutazione quali/quantitativa degli interventi attivati in itinere ed ex post in particolare in riferimento agli ambiti dell’assolvimento dell’obbligo scolastico, della riduzione della dispersione scolastica e del successo formativo.
Alle azioni di sistema viene riservato una percentuale del budget complessivo che verrà stabilita annualmente dal Comitato di Coordinamento in relazione alle risorse complessive a disposizione del presente Accordo.
Art.7
“Piano triennale per l’accoglienza degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale nel territorio pratese”
Il Piano triennale per l’accoglienza degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale nel territorio pratese” viene redatto dal Comitato di Coordinamento.
Il Piano triennale contiene le linee programmatiche per il triennio ed esplicita, sulla base dei principi di cui agli articoli precedenti, gli obiettivi, le azioni, le aree di miglioramento e sviluppo dei progetti di rete per la piena attuazione delle finalità dell' Accordo.
Art. 8
Programmazione per la Governance: Comitato di Coordinamento
Viene istituito un Comitato di Coordinamento che opera in maniera collegiale o a gruppi di lavoro, in modo da imprimere le linee programmatiche, le priorità, i criteri di riparto, la supervisione e la valutazione complessiva dell’attuazione dell'Accordo.
Il Comitato di coordinamento è composto da diciassette membri nominati dai rispettivi enti di cui:
a) Due designati dall’Ufficio Scolastico Regionale;
b) Due designati dalla Regione Toscana;
c) Due designati dalla Provincia di Prato;
d) Due designati dal Comune di Prato;
e) Tre designati dai restanti comuni che li individuano in sede di Conferenza Zonale;
f) Quattro designati dalle Istituzioni Scolastiche autonome del territorio provinciale che li individuano in sede di conferenza dei dirigenti scolastici ed in particolare:
- due in rappresentanza della scuola di base;
- uno in rappresentanza delle scuole secondarie di II grado;
- uno in rappresentanza degli istituti tecnici e professionali
g) Uno designato dalle istituzioni scolastiche paritarie.
h) Uno designato dal CTP (Centro Territoriale Permanente)
Le parti individuano la Provincia di Prato quale soggetto capofila dell'Accordo cui saranno trasferite annualmente le risorse regionali.
Uno dei due rappresentanti designati dalla Provincia svolge le funzioni di Presidente ed in particolare convoca e presiede le sedute del Comitato e ne fissa l’ordine del giorno. Ciascun componente può richiedere al Presidente la convocazione del Comitato, con adeguata motivazione, e può richiedere l’inserimento di argomenti all’ordine del giorno.
Il Comitato di Coordinamento è supportato nella propria attività dalla Commissione tecnica di cui all’Art. 9. Il Comitato di Coordinamento svolge le seguenti funzioni:
• Predispone il “Piano triennale per l’accoglienza degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale nel territorio pratese”, definendo sulla base della normativa e degli indirizzi fissati dagli Enti Locali territoriali, le linee programmatiche, le priorità e i criteri per il conseguimento degli obiettivi fissati nel presente Accordo;
• ratifica la nomina della Commissione Tecnica ;
• individua e approva i criteri per il riparto delle risorse regionali tra gli Enti Locali aderenti all' Accordo esclusivamente per il raggiungimento delle finalità espresse dal medesimo;
• approva le modifiche e le integrazioni al presente Accordo;
• promuove momenti seminariali di analisi e di valutazione intermedia con i diversi attori del sistema scolastico e formativo al fine anche di individuare le eventuali criticità e gli eventuali sviluppi.
Al fine di recepire le istanze provenienti dagli utenti e favorire la conoscenza delle azioni dell' Accordo da parte dei cittadini stranieri, il Comitato di Coordinamento periodicamente e/o in relazione a particolari argomenti, invita i rappresentanti delle comunità a partecipare ai propri lavori con un ruolo attivo e propositivo.
Al fine di garantire un supporto scientifico e metodologico, possono partecipare ai lavori della Comitato di Coordinamento e della Commissione tecnica, quando necessario, esperti di comprovata competenza con cui possono altresì esser organizzati momenti di approfondimento, anche seminariale, sulle materie oggetto del presente Accordo.
Il Comitato di Coordinamento interagisce con la Conferenza zonale per l’istruzione che ha il compito di garantire, a livello diffuso di tutta l’Area provinciale, il perseguimento delle finalità e degli obiettivi oggetto del presente Accordo, nell’ambito delle politiche dell’istruzione e dei servizi attivati dagli Enti Locali, attraverso il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore, delle Associazioni di categoria , degli studenti e delle famiglie, al fine di valorizzare le diverse risorse disponibili sul territorio.
Art. 9 Commissione tecnica
La Commissione tecnica è composta da sette membri di cui:
• Uno designato dall’Ufficio Scolastico Provinciale;
• Uno designato dalla Provincia di Prato;
• Uno designato dal Comune di Prato;
• Due designati dai restanti comuni che li individuano in sede di Conferenza zonale;
• Due designati dalle Istituzioni Scolastiche autonome del territorio
provinciale che li individuano in sede di conferenza dei dirigenti scolastici allargata alle scuole paritarie.
Ciascun membro della Commissione viene nominato dall’Ente/Enti di riferimento.
La Commissione Tecnica è coordinata dal Comune di Prato che la ospita e l’assiste per gli aspetti logistici e organizzativi, assiste agli incontri della commissione un dipendente del Comune di Prato con funzioni di segreteria.
Possono partecipare ai lavori della Commissione, quando necessario, esperti, dirigenti degli Enti Locali e delle istituzioni scolastiche.
La commissione può formare specifici gruppi di lavoro.
Il Coordinatore convoca e presiede le sedute della Commissione e ne fissa l’ordine del giorno. La Commissione svolge i seguenti compiti:
a. Collabora con il Comitato di Coordinamento alla redazione del “Piano triennale per l’accoglienza degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale nel territorio pratese” e alle sue eventuali implementazioni;
b. Verifica la coerenza dei progetti territoriali e/o di rete presentati dagli Enti Locali, con il Piano triennale e le priorità di cui all'art.1 e può chiedere, se ritenuto necessario, eventuali integrazioni e modifiche.
c. Fornisce al Comitato di Coordinamento tutti gli elementi utili alla valutazione quali/quantitativa delle azioni dell'Accordo predisponendo e attuando un sistema di monitoraggio, anche a carattere partecipativo;
d. Propone al Comitato di coordinamento le azioni di sistema e ne cura la realizzazione;
e. Promuove le azioni di miglioramento, di sviluppo e diffusione delle “ eccellenze”.
Art. 10
Percorso Procedurale, circuito finanziario e modalità di erogazione
Al fine di poter dare concreta attuazione agli obiettivi prefissati con l'avvio dell’anno scolastico si individua il seguente percorso procedurale:
a. Il Comitato di Coordinamento:
procede annualmente all’approvazione del budget da suddividere tra i diversi Enti Locali aderenti al presente Accordo per gli istituti scolastici.
b. Il capofila:
assegna le risorse agli Enti Locali sulla base dei criteri di riparto dandone tempestiva comunicazione e consentendo l'avvio della progettazione delle attività.
c. Ogni Ente Locale, previa concertazione con le Reti strutturate, presenta al capofila i progetti territoriali e/o di rete di cui la Commissione tecnica verifica la congruenza all'Accordo e al Piano provinciale.
Il budget finanziario necessario alla piena realizzazione del piano provinciale si compone delle seguenti voci di finanziamento:
• REGIONE TOSCANA: i finanziamenti concessi vengono trasferiti direttamente all’Ente capofila che provvede successivamente, secondo le modalità stabilite al precedente art. 10 all’assegnazione delle stesse agli Enti Locali aderenti all'Accordo;
• ENTI LOCALI: ciascun ente aderente all'Accordo cofinanzia il proprio progetto a seguito dell’attività di concertazione svolta con le istituzioni scolastiche di riferimento;
• ISTITUZIONI SCOLASTICHE: finanziano il progetto territoriale utilizzando anche quota parte
delle risorse umane, strumentali e finanziarie di istituto e/o del fondo per la formazione e/o dei fondi per le aree a rischio e/o dei fondi degli enti locali rispettando i vincoli di legge e di contratto;
L’Ente capofila, si impegna ad erogare agli Enti Locali proponenti il finanziamento assegnato per ciascun anno scolastico con i seguenti tempi compatibilmente con le proprie politiche di bilancio:
• 80% a seguito della comunicazione di avvio dei progetti;
• 20% dietro presentazione del rendiconto che dovrà contenere tutti gli elementi utili alla valutazione dell’efficacia dell’azione e il “materiale didattico” in un formato utile all’inserimento del progetto stesso nel sistema di documentazione del presente Accordo.
Art.11 Durata e norme finali
Il presente Accordo ha durata triennale a valere dal momento della sottoscrizione. Lo stesso può essere rinnovato per il triennio seguente, previo accordo fra le parti.
L'accordo decade se lo richiedono, con un preavviso di almeno tre mesi, la Regione Toscana o almeno sette firmatari del presente protocollo.
Ciascuna parte firmataria può recedere dall'intesa con un preavviso di almeno tre mesi.
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
Xxxx Xx Xxxxxxxx
REGIONE TOSCANA
Xxxxxxxx Xxxxxxxx
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
Xxxxx Xxxxxxxxx
PROVINCIA DI PRATO
Xxxxxx Xxxxxxx
COMUNE DI PRATO
Xxxxxx Xxxxxxx
COMUNE DI CANTAGALLO
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx
COMUNE DI CARMIGNANO
Xxxxxxx Xxxxx
COMUNE DI MONTEMURLO Xxxxx Xxxxxxxxx |
|
COMUNE DI POGGIO A CAIANO Xxxxx Xxxxxxx |
|
COMUNE DI VAIANO Primo Xxxx |
|
COMUNE DI VERNIO Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
|
I.C.S. XXXXX XXXX Xxxxxxx Xxxxxxxx |
|
I.C.S. XXX XXXXXXX Xxxxx Xxxxxx |
|
I.C.S. MASCAGNI Xxxxx Xxxxxx |
|
I.C.S. NORD Xxxxxxxx Xxxxxxx |
|
I.C.S. C. PUDDU Xxxxxx Xxxxx |
|
I.C.S XXXXX XXXX Xxxxx Xxxx Xxxxxx |
|
I.C.S. XXXX XXXXXX Xxxxxxxxxx Xxxxxx |
|
I.C.S. XXXXXX Xxxxx Xxxxxxx |
|
I.C.S. XXX XXXXXX Xxxxxx Xxxxxxxxx |
|
I.C.S. MALAPARTE Xxxxx Xxxxxxxxxx |
|
I.C.S. CONVENEVOLE | |
Xxxxxxx Xxxxxxx | |
I.C.S. XXXXXXXXXX Xxxxxxx del Pace |
|
I.C.S. XXXXX Xxxxxx Xxxxxxxxx |
|
I.C.S. XXXXXXX Xxxxxxxxxx Cappellini
I.C.S. XXXXXXXXXX Xxxxx Xxxxxx
I.C.S. IL PONTORMO Xxxxxxxxx Xxxxx
I.C.S. XXXXXX Xxxxxxxxx Xxxxxxx
I.C.S. XXXXXXXXX Xxxxxxxxxx Xxxxxxx
I.C.S. XXXXXXX Xxxxxxxxxx Xx Xxxxxxxxx
CONSERVATORIO X. XXXXXXX
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx
COORD. DIOCESANO SCUOLE PARITARIE
Xxxx Xxxxxxx
LICEO CICOGNI - XXXXXX
Xxxxx Xx Xxxxx
LICEO COPERNICO
Xxxxxxx Xxxxxx
I.S.I.S. XXXX Xxxxxxx Xxxxxxxx
I.T.I XXXXX
Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxx
I.T. C. XXXXXXXX Xxxxx Xxxx Xxxxxx
I..S.I.S. GRAMSCI - KEYNES
Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx
I.P. DATINI Xxxxxxx Xxxxxxxxx
I.P. MARCONI Xxxxxxx Xxxxxxxxx
CONVITTO XXXXXXXXX
Xxxxx xx Xxxxx
CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx