TRA
PROTOCOLLO DI INTESA
PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA DI ALUNNE E ALUNNI DISABILI
TRA
I SINDACI DEI COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE DI MARIANO COMENSE:
Arosio Cabiate Carugo Inverigo Lurago d’Erba
Mariano Comense
E
IL DIRIGENTE UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
I DIRIGENTI SCOLASTICI AMBITO TERRITORIALE DI MARIANO COMENSE: ISTITUTO COMPRENSIVO “X. XXXX” - INVERIGO
ISTITUTO COMPRENSIVO “XXXXX XXXXX” – LURAGO D’ERBA ISTITUTO COMPRENSIVO “XXX XXXXXX” – MARIANO COMENSE DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO - MARIANO COMENSE SCUOLA “XXX XXXXX XXXXXXXX” – INVERIGO
…………………………………………
………………………………………...
ASL DELLA PROVINCIA DI COMO
Direttore Distretto Socio Sanitario Brianza
AZIENDA OSPEDALIERA PROVINCIA DI COMO
Direttore UONPIA
ASSESSORE SERVIZI SOCIALI SANITA’ E PARI OPPORTUNITA’ DELLA PROVINCIA DI COMO
I PRESIDENTI DELLE COOPERATIVE SOCIALI
Cooperativa Sociale Lavoro e Solidarietà Como Cooperativa Progetto Sociale Cantù Cooperativa
Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx
PER
La costruzione di buone prassi di inclusione di alunni e alunne disabili nel mondo della scuola attraverso la responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nella costruzione e realizzazione di processi di inclusione.
▪ Premesso che
▪ Viste le seguenti normative:
• L. 30.03.1971 n.118: norme in favore degli invalidi civili
• DPR 31.10.1975 n.970: scuole aventi particolari finalità
• DPR 24.07.1977 n.616: delega alle Regioni di alcune funzioni di cui all’art. 117 della Costituzione
• L. 4.08.1977 n.517: programmazione e valutazione delle attività educative e didattiche nelle scuole
• L.Regionale Lombardia 20.03.1980 n. 31: norme di attuazione per il diritto allo studio
• L. 20.05.1982 n. 270: revisione del reclutamento del personale della scuola, organico dei posti di sostegno
• L. 11.03.1998 n. 67: utilizzazione docenti per attività di sostegno nelle scuole
• L. 08.06.1990 n. 142 ordinamento delle autonomie locali
• L. 15.10.1990 n. 295: accertamento dell’invalidità civile
• L. 05.02.1992 n. 104: legge-quadro per assistenza, integrazione sociale e diritti della persona con handicap
• D.M. 26.06.1992 e 31.07.1992 costituzione Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (G.L.I.P.)
• D.I. 09.07.1992: criteri per la stipula degli Accordi di Programma art. 2, comma1, punto c
• D.m. 16.11.1992 modalità organizzative e didattiche per la realizzazione della continuità
• L. 27.10.1993 n. 423: norme per le attestazioni da parte delle USSL della condizione di handicap
• D.P.R. 24.02.1994: atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle USSL in materia di alunni con handicap:individuazione, formulazione della D.F. e del P.D.F., partecipazione alla predisposizione del P.E.I
• D.L.vo 16.04.1994 n. 297: Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione
• L. 22.12.1996 n. 662, art. 1,c.72: misure di razionalizzazione della finanza pubblica
• L. 15.03.1997 n. 59 riforma della pubblica amministrazione
• L.r. 11.07.1997 n. 31: norme per il riordino del servizio sanitario regionale e sua integrazione con le attività dei servizi sociali.
• L. 27.12.1997 n.449, art.40, c.3: dotazione organica di insegnanti di sostegno
• D.Lvo 31.03.1998 n. 112: ulteriore conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti Locali, in attuazione al capo 1 della L. 15.03.1997 n. 59
• D.M. n. 331/1998 art.41 utilizzazione ed assegnazione del personale scolastico;art. 43 garanzia della continuità didattica
• D.P.R. 08.03.1999 N. 275: regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche
• L. 12.03.1999 n. 68: diritto al lavoro per disabili
• D.M. n. 141/1999 “progetto articolato di integrazione che definisca espressamente le strategie e le metodologie adottate dai docenti della classe, dal docente di sostegno nonché da altro personale”
• D.Lvo 19.06.1999 n. 229: norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale
• L. Regionale Lombardia 05.01.2000 n. 1: riordino del sistema a delle autonomie in Lombardia Attuazione del D.Lvo n. 112 del 31/03/1998
• D.M. 10/07/2000 n. 177: attività formativa tra reti di scuole con EE.LL, ASL, Associazioni finalizzate allo sviluppo di una mentalità comune, capace di garantire la formulazione, gestione e verifica congiunta del P.D.F. e del P.E.I., che sono la sintesi dei progetti di riabilitazione, socializzazione ed integrazione scolastica e formativa, anche in vista
dell’attuazione del “Progetto di vita” di cui all’art. 14 della L. 08.11.2000 n. 328, da collocarsi nella logica dei Piani di Zona di cui all’art. 19 delle stessa Legge.
• D. Lvo 18.08.2000 n. 267: testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali
• L. 08.11.2000 n. 328 legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali
• L. 18.10.2001 n.3 modifiche al titolo vigente della parte II della Costituzione
• Deliberazione del Consiglio Regionale della Lombardia del 13.3.2002 n. VI/462: piano socio sanitario 2002-2004
• Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea approvata il 07.12.2000 e Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: diritto all’inserimento sociale dei disabili
• L. 27.12.2002 n. 289, art. 35 comma 7 – Finanziaria 2003
• C.C.N.L. 2002-2005, pubblicato sulla G.U. n. 188 del 14.08.2003 “costituzione di un tavolo di negoziazione con Amministrazione Scolastica, XX.XX, Associazioni professionali degli insegnanti e quelle delle persone con disabilità e delle famiglie, al fine di individuare soluzioni operative efficaci concernenti le modalità di formazione e aggiornamento in servizio sulle tematiche della integrazione scolastica…..”
• L. 28.03.2003 n.53, art. 2: “diritto-dovere all’istruzione e alla formazione” ed affermazione del principio della continuità.
• DPCM 23.02.2006, n.185 “Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell’art. 35, comma 7 della legge 27 dicembre 2002, n. 289”
• DGR 7.11.2006 n. 3449 “Determinazioni sull’accertamento per l’individuazione dell’alunno con handicap ai fini dell’integrazione scolastica (DPCM 23.02.2006 n. 185)”
• Nota della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia del 11.02.2008 “Linee operative per il processo di individuazione e accompagnamento dell’alunno con handicap ai fini dell’integrazione scolastica (DPCM 23 febbraio 2006, n.185, DGR del 7 novembre 2006, n.3449 e Circolare dell’11 dicembre 2006, n.28).
▪ Considerato che
il Protocollo di Intesa si inserisce all’interno della cornice istituzionale descritta nell’accordo di Programma della Provincia di Como per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap a cui si rimanda per gli aspetti generali. CHIAMARE PROVINCIA
▪ Ritenuto opportuno
trasmettere il presente Protocollo alla Regione Lombardia per gli adempimenti necessari alla pubblicazione dello stesso sul sito “Equity in rete” CONTROLLARE
Tutto ciò premesso tra le parti si conviene e si stipula il presente Protocollo d’intesa che definisce e disciplina le buone prassi di inclusione di alunne e alunni disabili nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado adottate e praticate dagli Enti Locali, Scuole, Asl e dall’Azienda ospedaliera.
Art. 1 - Finalità del Protocollo d’intesa
Il presente Protocollo di Intesa nasce come esito di un processo di condivisione e rivisitazione delle prassi di inclusione di alunne e alunni disabili nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado adottate e praticate dagli Enti Locali, dalle Scuole, dalla Asl e dall’Azienda ospedaliera. Il presente Protocollo costituisce quindi, uno strumento di lavoro integrato costruito ed elaborato a partire dalle esperienze, professionalità e sinergie maturate in questi anni dai soggetti individuali, istituzionali e organizzativi che partecipano al processo di inclusione.
Finalità del Protocollo di Intesa è costruire delle buone prassi di inclusione di alunne e alunni disabili nel mondo della scuola.
Le buone prassi, perché siano tali, dovranno:
- facilitare la raccolta, l’accessibilità e la condivisione delle informazioni utili al processo di inclusione tra tutti gli attori e i soggetti coinvolti;
- promuovere una costruzione e definizione condivisa dei problemi tra operatori e operatrici;
- proporre azioni e processi sostenibili e fattibili in relazione alle risorse e ai tempi;
- definire una tempistica condivisa circa la realizzazione delle diverse azioni;
- costruire una modulistica comune, conosciuta e condivisa tra tutti i soggetti e gli attori coinvolti nel processo;
- diffondere una corretta informazione delle opportunità e prassi di inclusione dell’alunno/a disabile;
- prevedere occasioni e forme strutturate di coordinamento;
- prevedere azioni di monitoraggio e verifica in itinere del lavoro e delle prestazioni offerte;
- promuovere percorsi formativi collegiali e che prevedano la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo di inclusione.
Il presente Protocollo di Intesa mira a coinvolgere e responsabilizzare tutti i soggetti coinvolti alla costruzione e realizzazione di processi di inclusione capaci di:
- promuovere il benessere dell’alunna/o disabile;
- valorizzare l’alunno/a disabile in ogni suo aspetto;
- promuovere e potenziare i diversi livelli di autonomia;
- sviluppare e potenziare le abilità e le competenze dell’alunno/a disabile;
- garantire una continuità educativa e didattica per l’alunno/a disabile nei diversi ordini di scuola;
- garantire pari opportunità di crescita e autonomia a ogni minore;
- facilitare l’integrazione tra i diversi contesti di vita dell’alunno/a disabile (famiglia, classe, scuola, extrascuola).
Art. 2 - Attori e competenze (PARTI IN GRIGIO DA CONTROLLARE E /O MODIFICARE)
I soggetti coinvolti nelle diverse fasi del processo di inclusione sono:
- Alunna/o disabile
- Genitori o tutore del/dell’alunna/o
per l’Azienda Sanitaria Locale
- Psicologo (quale componente del Collegio per l’individuazione dell’alunno disabile ai fini dell’integrazione scolastica)
- Assistente sociale (quale componente del Collegio per l’individuazione dell’alunno disabile ai fini dell’integrazione scolastica)
per l’Azienda Ospedaliera UONPIA (o Ente privato accreditato)
- Neuropsichiatra infantile
- Psicologo (in caso di patologia psichica)
- Eventuali terapisti
per la Provincia
- Assistente educatore dell’Ente Locale Provincia nel caso di disabilità sensoriale
per la Scuola
- Dirigente scolastico
- Èquipe pedagogica composta da: coordinatore di classe/docente prevalente, docente di sostegno e docenti curricolari
- Gruppo GLH (Gruppo di Lavoro Integrazione Handicap, di seguito GLH) per la cui composizione si rimanda agli Accordi di Programma)
- Referenti di istituto per la disabilità
- Personale ATA in caso di disabilità fisica
per l’Ente Locale
- Coordinatore comunale del servizio di sostegno scolastico e domiciliare
- Assistente sociale comunale
- Assistente educatore
- Educatore domiciliare
per Cooperative in appalto
- Coordinatore del servizio
- Assistente educatore
- Educatore domiciliare
- Operatori ASA
Gruppi di lavoro interistituzionali
- Collegio di accertamento alunni disabili (composto da psicologo/a dell’Azienda Sanitaria Locale, assistente sociale dell’Azienda Sanitaria Locale, neuropsichiatra infantile appartenente all’UONPIA dell’Azienda Ospedaliera)
- Gruppo GLH
- Equipe pedagogica laddove è prevista anche la partecipazione dell’assistente educatore
- Gruppo di lavoro che partecipa alle riunioni di sintesi
Per le competenze e le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti si rimanda al presente documento e all’Accordo di Programma della Provincia di Como per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, febbraio 2007.
Art. 3 - Le fasi del processo di inclusione
Il processo di inclusione dell’alunno/a disabile nel mondo della scuola è rappresentabile attraverso delle fasi caratterizzate da finalità e azioni specifiche:
- Valutazione diagnostica
- Iscrizione a scuola
- Conoscenza dell’alunno/a disabile
- Attivazione assistenza scolastica e/o assistenza ausiliaria
- Accoglienza e osservazione
- Progettazione degli interventi
- Monitoraggio, verifica e riprogrammazione
Per ogni fase è possibile individuare finalità e azioni differenti, oltre che modalità specifiche di integrazione e collaborazione tra i diversi attori coinvolti nel processo di inclusione.
Art. 3.1 – Valutazione diagnostica
(A CURA DI: ASL, UONPIA)
Finalità Azioni Soggetti Tempi
Modulistica di riferimento
Art. 3.2 – Iscrizione a scuola
(A CURA DI: SCUOLA)
Finalità :
• Acquisire informazioni sull’alunno per facilitare e sostenere l’individuo nella fase di inserimento e di adattamento.
Azioni: Il Dirigente incontra o contatta i genitori che hanno fatto segnalazioni particolari (o all'atto dell'iscrizione o per contatti telefonici con la dirigenza), acquisisce le prime informazioni e fa presente di consegnare al più presto la documentazione presso la segreteria.
Comunica alla Funzione Strumentale l'iscrizione di nuovi alunni diversamente abili. L’incaricato della Segreteria apre o aggiorna il fascicolo personale dell’alunno.
Soggetti : Il Dirigente scolastico, la Funzione Strumentale e l’incaricato della segreteria.
Tempi : i tempi previsti per l’iscrizione (di solito, gennaio – febbraio)
Modulistica di riferimento: Fascicolo personale dell’alunno: Diagnosi Funzionale; Verbale di accertamento; PDF e PEI se presenti.
Art. 3.3 – Conoscenza dell’alunno/a
(A CURA DI: SCUOLA, SERVIZI SOCIALI, COOPERATIVA)
Finalità :
• acquisire informazioni sull’Alunno
• facilitare l’inserimento e sostenere l’individuo nella fase di adattamento : predisporre un ambiente realmente accogliente sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista del setting concreto in cui operare.
• favorire un clima di accoglienza positivo: facendo ricorso all’attivazione di opportunità e strategie finalizzate ad una reale ed efficace integrazione, valorizzando ogni singola potenzialità dell’individuo, riconoscendone le specificità di cui il medesimo è portatore;
• promuovere iniziative di comunicazione e collaborazione tra Scuola, famiglie ed Enti territoriali coinvolti per facilitare la conoscenza reciproca delle identità, dei ruoli e dei compiti di tutte le persone coinvolte nel progetto d’integrazione.
Azioni:
La Funzione strumentale, tramite l’incaricato della segreteria, fa pervenire ai docenti che l’anno scolastico successivo avranno in classe alunni diversamente abili il documento “Conoscenza dell’alunno” contenuto nelle buone prassi.
L’insegnante di sostegno se presente o un insegnante della futura classe dell'alunno contatta gli insegnanti della scuola che frequenta l'alunno e concorda una data in cui recarsi con i colleghi ad osservare il bambino nel contesto in cui è inserito e stabilisce un incontro per una prima raccolta di informazioni.
L’insegnante di sostegno se presente o un insegnante della futura classe dell'alunno contatta i genitori e fissa un incontro presso la futura scuola dell'alunno o la Direzione. Comunica tempestivamente la data dell'incontro al Dirigente che sarà presente di persona o nella figura di un delegato.
L’insegnante di sostegno se presente o un insegnante della futura classe dell'alunno invitano l’alunno a scuola per familiarizzare con il nuovo ambiente scolastico.
L’insegnante di sostegno se presente o un insegnante della futura classe dell'alunno contatta gli specialisti che seguono il bambino e fissa la data per un incontro in accordo con la famiglia
Il Dirigente e la Funzione strumentale incontrano i referenti degli Enti Locali per pianificare le richieste di assistenti e/o educatori.
Il Dirigente fa approvare i progetti continuità al Collegio docenti.
Una volta definito l’organico, gli insegnanti si recano in segreteria a visionare la Diagnosi Funzionale e/o altra documentazione integrativa. Ricevono direttamente dalla Segreteria i file con la modulistica ( registro, moduli per il PDF, il PEI, il Modello A), che rimane comunque reperibile sui computer dei plessi.
Condividono le informazioni sull'alunno. Xxxxxxxx tra i docenti una persona che assuma il compito di coordinare il gruppo di lavoro e interagire con la famiglia e con le altre figure professionali coinvolte nel progetto di integrazione
Gli insegnanti e l’assistente e/o l’educatore se presente osservano l'alunno e documentano per iscritto quanto rilevato.
Xxxxxxxx : : L'insegnante di sostegno, i docenti del team, del CdC, i docenti della scuola di provenienza, gli assistenti e/o educatori, la famiglia.
Tempi : Fine anno scolastico (aprile – giugno); inizio anno scolastico.
Modulistica di riferimento : Fascicolo personale dell’alunno; Accordo di programma.
Art. 3.4 – Attivazione assistenza educativa scolastica e/o assistenza ausiliaria
(A CURA DI: SCUOLA, SERVIZI SOCIALI, COOPERATIVE)
Finalità : Garantire all’alunno adeguato supporto educativo
Soggetti : I Docenti di Team, del CdC, il docente di sostegno e l’assistente educatore;la Funzione strumentale e l’incaricato della segreteria.
Azioni :
L’insegnante di sostegno se presente o un insegnante della futura classe dell’alunno o la funzione strumentale, sulla base delle informazioni raccolte, redige la richiesta dell’educatore professionale; l’incaricato della Segreteria la protocolla e la invia agli Enti locali di competenza.
Prima dell’inizio dell’anno scolastico, l’insegnante di sostegno prende contatti con l’educatore e stabiliscono le modalità di lavoro (distribuzione oraria, programmazione, partecipazione ai Consigli di Classe).
Tempi : Aprile-Maggio e inizio anno scolastico.
Modulistica : Diagnosi funzionale ; modulo compilato dai docenti per la richiesta degli educatori.
- Art. 3.5 – Accoglienza e osservazione
(A CURA DI: SCUOLA, SERVIZI SOCIALI, COOPERATIVA)
Finalità : predisporre un ambiente realmente accogliente sia dal punto di vista umano, sia dal punto di vista del setting concreto in cui operare.
Facilitare l’accoglienza e l’inserimento degli alunni diversamente abili, facendo ricorso all’attivazione di opportunità e strategie finalizzate ad una reale ed efficace integrazione.
Valorizzare ogni singola potenzialità dell’individuo, riconoscendone le specificità di cui il medesimo è portatore.
Facilitare la conoscenza reciproca delle identità, dei ruoli e dei compiti di tutte le persone coinvolte nel processo educativo.
Azioni :
- osservano l’ alunno e documentano per iscritto quanto rilevato.
- si incontrano per condividere le osservazioni raccolte.
- calendarizzano i momenti di programmazione e verifica del lavoro svolto con l'alunno, a seconda degli ordini di scuola durante:
• programmazione del progetto (scuola dell'infanzia)
• programmazione di team (scuola primaria)
• consigli di classe (scuola secondaria di primo grado).
- incontrano i genitori
Soggetti : I Docenti di Team, del Consiglio di Classe, il docente di sostegno e l’assistente educatore se presente, i genitori.
Tempi :
o Osservazione dell’alunno entro il primo trimestre di scuola.
Modulistica di riferimento : Griglie d’osservazione (PDF)
Art. 3.6 – Progettazione degli interventi
(A CURA DI: SCUOLA, SERVIZI SOCIALI, COOPERATIVA)
Finalità :
Individuare obiettivi di lavoro calibrati sulle necessità dell’alunno, stabilire strategie di lavoro condivise.
Azioni :
- predispongono la Programmazione educativo - didattica e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) che condividono anche con i genitori dell’alunno
- elaborano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) degli alunni frequentanti la classe prima di ogni ordine di scuola, la classe quinta della scuola primaria, la classe prima e terza della scuola secondaria di primo grado e ogni qualvolta intervengano cambiamenti rilevanti e/o se ne ravvisi la necessità. Il documento sottoscritto dai genitori e dal neuropsichiatra – se in carico - dovrà essere consegnato in segreteria dove verrà firmato dal Dirigente e inserito nel fascicolo dell’alunno
Soggetti : I Docenti di Team, del Consiglio di Classe, il docente di sostegno e l’assistente educatore se presente, i genitori e gli specialisti.
Tempi :
o Osservazione dell’alunno entro il primo trimestre di scuola.
o Programmazione e PEI entro fine Novembre.
o PDF entro fine gennaio.
Modulistica di riferimento : Moduli per programmazione, PDF, PEI.
Art. 3.7 – Monitoraggio, verifica e riprogrammazione
(A CURA DI: SCUOLA, SERVIZI SOCIALI, COOPERATIVA)
Finalità : Registrare in modo obiettivo dati ed informazioni utili al lavoro.
Azioni :
- incontrano periodicamente i genitori per xxxxxxxx e restituzione dell’attività svolta e degli obiettivi educativi e didattici raggiunti
- verificano periodicamente i risultati raggiunti nei consigli di Classe e di Team, a cui partecipano anche gli educatori
- prendono contatti con l’equipe specialistica che segue il bambino per fissare uno o più incontri di programmazione e verifica a cui parteciperanno tutti i soggetti coinvolti nel progetto o una loro rappresentanza.
- Compilano la verifica intermedia del PEI con eventuale ridefinizione degli obiettivi prefissati nel primo quadrimestre e la condividono con i genitori
- compilano la relazione finale, la verifica finale e la “scheda di rilevazione dei modelli organizzativi e pedagogici”
- valutano la necessità di prevedere un progetto continuità
- valutano l’opportunità di attuare un progetto educativo in accordo con l’assistente sociale.
Soggetti: I Docenti di Team, del Consiglio di Classe, il docente di sostegno e l’assistente educatore se presente, i genitori e gli specialisti.
Tempi :
• Verifica intermedia del PEI ( fine gennaio)
• Verifica finale del PEI ( fine maggio
• Verifica finale e relazione finale (fine maggio)
Modulistica di riferimento : PEI, relazione finale, modelli organizzativi e progetti continuità.
Art. 4 - Modulistica allegata
Parte integrante del Protocollo è la seguente modulistica:
Tali strumenti sono allegati quali parti integranti e sostanziali del presente Protocollo.
Gli Istituti scolastici si impegnano nel corso dell’anno scolastico 2008/2009 ad attivare un gruppo di lavoro finalizzato a uniformare e condividere gli strumenti e la modulistica di lavoro adottata.
Art. 5 - Validità
Il presente Protocollo d’intesa ha validità a partire dall’anno scolastico 2008/2009 e sarà prevista un’azione di monitoraggio dello stesso entro giugno 2009.
Art. 6
Il presente Protocollo si compone di 6 articoli e della modulistica allegata parte integrante e sostanziale del documento.
Firmato:
I SINDACI DEI COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE DI MARIANO COMENSE:
Arosio Cabiate Carugo Inverigo Lurago d’Erba
Mariano Comense
IL DIRIGENTE UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
I DIRIGENTI SCOLASTICI AMBITO TERRITORIALE DI MARIANO COMENSE:
ISTITUTO COMPRENSIVO “X. XXXX” - INVERIGO
ISTITUTO COMPRENSIVO “XXXXX XXXXX” – LURAGO D’ERBA ISTITUTO COMPRENSIVO “XXX XXXXXX” – MARIANO COMENSE DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO - MARIANO COMENSE SCUOLA “XXX XXXXX XXXXXXXX” - INVERIGO
ASL DELLA PROVINCIA DI COMO
Direttore Distretto Socio Sanitario Brianza
AZIENDA OSPEDALIERA PROVINCIA DI COMO
Direttore UONPIA
ASSESSORE SERVIZI SOCIALI SANITA’ E PARI OPPORTUNITA’
DELLA PROVINCIA DI COMO
I PRESIDENTI DELLE COOPERATIVE SOCIALI
Coop. Sociale Lavoro e Solidarietà Como Xxxxxxx Xxxxxx
Coop. Progetto Sociale Cantù Xxxxxxxxxx Xxxxxx