INDICE
CONVENZIONE TRIENNALE PER GLI ESERCIZI 2022-2024
(articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300)
INDICE
Titolo I Disposizioni Generali 4
Articolo 2 (Durata e oggetto) 6
Articolo 3 (Modifiche della Convenzione e Avvio del Nuovo Processo Negoziale) 7
Titolo II Disposizioni Relative all’Agenzia delle entrate 8
Articolo 5 (Impegni istituzionali dell’Agenzia) 8
Articolo 6 (Impegni istituzionali del Ministero) 15
Titolo III Disposizioni Relative all’Agenzia delle entrate-Riscossione 18
Articolo 7 (Impegni istituzionali dell’Agenzia delle entrate-Riscossione) 18
Articolo 8 (Impegni istituzionali del Ministero) 21
ALLEGATI
ALLEGATO 1 SISTEMA DI RELAZIONI
ALLEGATO 2 PIANO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
ALLEGATO 3 SISTEMA INCENTIVANTE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE ALLEGATO 4 PIANO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE ALLEGATO 5 MONITORAGGIO DELLA GESTIONE E VERIFICA DEI RISULTATI
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze
L’Agenzia delle Entrate, rappresentata dal Direttore,
STIPULANO E CONVENGONO QUANTO SEGUE:
TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI
ARTICOLO 1 (DEFINIZIONI)
1. Ai sensi della presente Convenzione si intendono:
a) Ministro: Ministro dell’Economia e delle Finanze;
b) Ministero: Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle sue articolazioni centrali;
c) Dipartimento: Dipartimento delle Finanze;
d) Direttore dell’Agenzia: Direttore dell’Agenzia delle Entrate;
e) Agenzia: Agenzia delle Entrate;
f) AdeR: Agenzia delle entrate-Riscossione;
g) DPR 602/1973: decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 recante “Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito”;
h) X.Xxx. 300/1999: decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 recante “Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
i) L. 212/2000: legge 27 luglio 2000, n. 212 recante “Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente”;
j) D.Lgs. 165/2001: decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
k) D.L. 203/2005: decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248 recante “Misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria”;
l) legge finanziaria 2006: legge 23 dicembre 2005, n. 266 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”;
m) D.L. 112/2008: decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”;
n) X.Xxx. 150/2009: decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 recante “Attuazione della legge
4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”;
o) DPCM 158/2016: Xxxxxxx xxx xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx xxx Xxxxxxxx 00 giugno 2016, n. 158 recante determinazione dei limiti e delle modalità di applicazione delle disposizioni dei titoli II e III del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, al Ministero dell'economia e delle finanze e alle Agenzie fiscali;
p) L. 23/2014: legge 11 marzo 2014, n. 23 recante “Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”;
q) D.Lgs. 157/2015: decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 157 recante “Misure per la revisione della disciplina dell'organizzazione delle agenzie fiscali, in attuazione dell'articolo 9, comma 1, lettera h), della legge 11 marzo 2014, n. 23”;
r) D.L. 193/2016: decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193 convertito, con modificazioni, dalla legge 1 dicembre 2016, n. 225 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili;
s) D.L. 119/2018: decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito dalla legge 13 dicembre 2018, n. 136, recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria”;
t) D.L. 135/2018: decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 coordinato con la legge di conversione 11 febbraio 2019, n. 12 recante: «Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione»;
u) Legge di bilancio 2019: legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”;
v) Legge di bilancio 2020: legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”;
w) D.L. 37/2020: decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”;
x) D.L. 41/2021: decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli
operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID- 19”;
y) D.L. 73/2021: decreto del 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, recante “Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”;
z) Legge di bilancio 2022: legge 30 dicembre 2021, n. 234 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”;
aa) D.M. 31 dicembre 2021: decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 31 dicembre 2021 - Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e per il triennio 2022-2024”;
bb) PNRR: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
cc) Atto di indirizzo del Ministro dell’Economia e delle Finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2022-2024, ai sensi dell’articolo 59 del D.Lgs. 300/1999, adottato il giorno 7 febbraio 2022;
ARTICOLO 2 (DURATA E OGGETTO)
1. La presente Convenzione regola, per il periodo 01/01/2022-31/12/2024, i rapporti tra il Ministero, da un lato, e l’Agenzia e AdeR (di seguito anche “Agenzie”), dall’altro, in attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 300/1999, nell’articolo 1, commi da 2 a 7, del D.Lgs. 157/2015 e nell’art. 1 comma 13, del D.L. 193/2016 come novellato dalla Legge di bilancio 2022, nonché degli indirizzi pluriennali contenuti nell’Atto di indirizzo.
2. La Convenzione è composta dal presente articolato e dai seguenti allegati:
a) Allegato 1 - “Sistema di relazioni”;
b) Allegato 2 - “Piano dell’Agenzia delle entrate”;
c) Allegato 3 - “Sistema incentivante dell’Agenzia delle entrate”;
d) Allegato 4 – “Piano dell’Agenzia delle entrate-Riscossione”;
e) Allegato 5 - “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati”.
ARTICOLO 3 (MODIFICHE DELLA CONVENZIONE E AVVIO DEL NUOVO PROCESSO NEGOZIALE)
1. Qualora nel corso di ciascun esercizio del triennio subentrino rilevanti mutamenti nel quadro economico nazionale ovvero modifiche normative, variazioni attinenti a significativi profili organizzativi ovvero variazioni delle risorse finanziarie rese disponibili, che incidano in maniera sostanziale sul conseguimento degli obiettivi del Piano dell’Agenzia delle entrate o di quello dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, si provvede, su richiesta di una delle parti, a concordare le modifiche e le integrazioni necessarie alla presente Convenzione ed ai relativi adeguamenti annuali. Gli atti modificativi o integrativi, stipulati con le medesime modalità della presente Convenzione, devono prevedere la quantificazione dei relativi costi e, qualora comportino oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, non possono essere approvati se non è intervenuta la variazione dei relativi stanziamenti.
2. Qualora nel corso della gestione si constatino avanzamenti anomali del livello di conseguimento degli obiettivi rispetto ai risultati pianificati ovvero si ritenga necessario modificare singoli obiettivi del Piano dell’Agenzia delle entrate o di quello dell’Agenzia delle entrate-Riscossione per cause diverse da quelle previste dal comma precedente, su richiesta di una delle parti, previo accordo tra Dipartimento e Agenzie e a seguito di informativa al Ministro, si provvede alle necessarie modifiche della presente Convenzione senza ricorrere alle modalità di cui al comma 1.
3. Le Parti si impegnano ad avviare, a partire dal mese di ottobre di ciascun anno, il processo negoziale per la stipula della Convenzione relativa al successivo triennio.
ARTICOLO 4 (CONTROVERSIE)
1. Nel caso di contestazioni sulla interpretazione e/o sull’applicazione della Convenzione, con particolare riguardo alla fase di verifica dei risultati, e in ogni altro caso previsto nella presente Convenzione, ciascuna parte comunica all'altra per iscritto l'oggetto e i motivi della contestazione. Le parti si impegnano ad esaminare congiuntamente la questione entro il termine massimo di 5 giorni lavorativi dalla comunicazione, al fine di comporre amichevolmente la vertenza.
2. Nell’ipotesi di esito negativo del tentativo di composizione, la questione è rimessa alla
valutazione di una commissione appositamente nominata e composta da:
a. tre membri, nominati dal Ministro, tra i quali un magistrato o un professore universitario o una personalità con profilo equiparato che la presiede;
b. il Direttore Generale delle Finanze;
c. il Direttore dell’Agenzia delle entrate.
3. Sulla base delle conclusioni della commissione, il Ministro adotta una direttiva alla quale il Dipartimento e le Agenzie si conformano nelle proprie decisioni, anche in applicazione, se necessario, del principio di autotutela.
4. La commissione di cui al comma 2 del presente articolo opera gratuitamente.
5. Eventuali contestazioni in atto non pregiudicano in alcun modo la regolare esecuzione della Convenzione, né consentono alcuna sospensione delle prestazioni dovute dall’una e dall’altra parte. Per le questioni in contestazione, le parti si impegnano a concordare di volta in volta, in via provvisoria, le modalità di parziale esecuzione che meglio garantiscano il pubblico interesse e il buon andamento dell'attività amministrativa.
6. Salvo una diversa regolamentazione in specifici atti negoziali, le controversie insorte tra le Agenzie, ovvero tra le Agenzie e la Guardia di Finanza o gli altri enti e soggetti che operano nel settore della fiscalità statale sono sottoposte, in caso di esito negativo dei tentativi di amichevole componimento, al Ministro che adotta, nell’esercizio delle sue funzioni sull’intero settore, le iniziative idonee a risolvere la questione.
TITOLO II DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
ARTICOLO 5 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DELL’AGENZIA)
1. L’Agenzia si impegna ad assicurare lo svolgimento delle funzioni istituzionali previste dagli articoli 62 e 64 del D.Lgs. 300/1999 ed il conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell’Atto di indirizzo.
2. L’Agenzia promuove un fisco trasparente a sostegno della crescita economica e adotta iniziative volte a una crescente produttività operativa in funzione dell’obiettivo strategico dell’Amministrazione finanziaria di migliorare la propensione all’adempimento degli obblighi
fiscali da parte dei contribuenti e di ridurre il tax gap, assicurando che i propri livelli di efficienza ed efficacia siano in linea con quelli degli altri soggetti che svolgono analoghe funzioni nelle economie più avanzate. Inoltre, l’Agenzia continuerà ad attuare tempestivamente le disposizioni normative emanate per fronteggiare le inevitabili ricadute sul tessuto economico nazionale connesse alla pandemia da Covid-19, anche tenendo conto del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato introdotto dalla Commissione europea, con particolare riguardo alla gestione dei contributi a favore di imprese e lavoratori autonomi e delle diverse agevolazioni previste.
3. In relazione a quanto previsto ai commi 1 e 2, l’Agenzia si impegna ad adottare le soluzioni tecniche ed organizzative finalizzate ad attuare le misure contenute nei seguenti ambiti strategici di intervento:
a) miglioramento della qualità dei servizi resi ai contribuenti. In particolare, l’Agenzia porrà in essere le azioni dirette a perseguire i seguenti obiettivi:
1) facilitare il corretto e tempestivo adempimento degli obblighi tributari attraverso l’evoluzione degli strumenti di messa a disposizione dei dati finalizzati alla semplificazione e alla razionalizzazione degli adempimenti; in tale contesto, i dati della fatturazione elettronica e dei corrispettivi telematici saranno utilizzati per la predisposizione e la messa a disposizione delle bozze dei registri IVA precompilati e, di conseguenza, delle bozze delle comunicazioni di liquidazioni periodiche IVA e della dichiarazione IVA. In tale ottica sarà ulteriormente migliorato il metodo ed esteso l’utilizzo della dichiarazione precompilata per i lavoratori dipendenti e i pensionati;
2) migliorare i servizi erogati ai contribuenti attraverso il potenziamento dei servizi telematici e l’evoluzione del modello di assistenza “a distanza” rispetto alla presenza in ufficio che avverrà sempre più diffusamente “su appuntamento”. Si privilegeranno gli strumenti ICT che consentono l’attivazione di sportelli virtuali attraverso i quali il contribuente può dialogare tramite una videochiamata e inviare i documenti necessari avvalendosi di strumenti on line (web, e-mail, PEC). Il miglioramento riguarderà anche i tempi di erogazione e la qualità dei servizi resi ai contribuenti, privilegiando il pagamento dei rimborsi fiscali a cittadini e imprese, anche al fine di restituire liquidità al sistema economico. Sarà potenziata, inoltre, l’accessibilità ai servizi della riscossione da canali remoti per rafforzare l’efficacia della stessa;
3) migliorare il sistema informativo del patrimonio immobiliare attraverso il costante aggiornamento degli archivi catastali e dell’Anagrafe Immobiliare Integrata;
b) miglioramento del livello di adempimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti e dell’efficacia dell'azione di prevenzione degli inadempimenti tributari. In particolare, tenuto anche conto di quanto previsto dal PNRR in merito al rafforzamento della compliance, l’Agenzia realizzerà azioni volte a perseguire i seguenti obiettivi:
1) favorire il dialogo collaborativo con i contribuenti per supportarli sia nel momento dichiarativo sia nel pagamento dei tributi al fine di contribuire alla maggiore competitività delle imprese italiane e di sostenere l’attrattività degli investimenti in Italia per le imprese estere che intendono operare nel territorio nazionale assicurando maggiore certezza e prevedibilità per le imprese e gli investitori. In proposito sarà garantito un approccio coerente e unitario verso quei soggetti che decidono di aderire agli strumenti di cooperazione con il fisco quali l'istituto dell’adempimento collaborativo, l'interpello sui nuovi investimenti, gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale, tenendo in debita considerazione il risk rating dei contribuenti interessati; inoltre, saranno aggiornati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), finalizzati a favorire una maggiore compliance dichiarativa delle piccole e medie imprese e dei lavoratori autonomi;
2) rafforzare la tax compliance attraverso i meccanismi di incentivazione basati sull’invio delle comunicazioni ai contribuenti. A tal fine sarà incrementato il numero delle comunicazioni per la promozione della compliance (c.d. lettere di compliance) e, in particolare, quelle dirette a favorire l’emersione delle basi imponibili ai fini dell’IVA, delle imposte dirette e dell’imposta di bollo, aumentando il personale dedicato a tali attività e puntando in particolare sul potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, sull’interoperabilità delle banche dati, nonché sul miglioramento degli algoritmi di selezione, in modo da ridurre i casi di “falsi positivi”. Per la predisposizione di tali comunicazioni saranno utilizzate le basi dati alimentate dai flussi informativi, anche derivanti dallo scambio automatico di informazioni previsto dalle Direttive europee e dagli Accordi internazionali, e da quelli derivanti dalla fatturazione elettronica generalizzata, integrati con quelli generati dalla trasmissione telematica dei
corrispettivi relativi alle transazioni verso i consumatori finali. Inoltre, strumenti di data analysis saranno utilizzati anche per la verifica dell’efficacia dell’invio di tali comunicazioni e, più in generale, delle azioni finalizzate alla promozione della compliance;
c) contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale. In tale ambito, l’Agenzia punterà a conseguire i seguenti obiettivi:
1) potenziare i controlli fiscali e presidiare l’efficacia dell’attività di riscossione. A tal fine si punterà sulla qualità dei controlli attraverso selezioni più mirate dei contribuenti a maggiore rischio di evasione, rese possibili dall’applicazione di strumenti di data analysis più avanzati – quali lo sfruttamento dei big data – e dall’interoperabilità delle banche dati, favorita dalla pseudonimizzazione delle informazioni. Sarà altresì incrementato il ricorso agli strumenti di cooperazione internazionale con particolare riguardo all’utilizzo dei dati che derivano dallo scambio automatico di informazioni, incluso il Country-by-Country reporting, anche attraverso avanzate tecniche di analisi e valutazione del rischio di non compliance e di monitoraggio dei comportamenti di soggetti ad elevata pericolosità fiscale. Tali attività si baseranno anche sullo sfruttamento delle potenzialità derivanti dall’utilizzo di informazioni provenienti da enti esterni, di quelle di natura finanziaria contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari, nonché dei dati derivanti dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi che consentiranno di migliorare le analisi e i controlli incrociati tra le diverse operazioni dichiarate dai contribuenti e di monitorare i pagamenti IVA. Nel medio periodo, la qualità dei controlli dovrà essere valutata in relazione alla capacità di accertamento degli imponibili generati dall’economia sommersa e, quindi, di riduzione della quota di tax gap riconducibile all’azione dell’Amministrazione finanziaria. Andranno rafforzate le attività di controllo relative all’indebita fruizione delle agevolazioni previste per fronteggiare le ricadute negative sul tessuto economico nazionale connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’Agenzia monitorerà, inoltre, il comportamento dei contribuenti che hanno subito un controllo fiscale per verificare nel tempo il loro grado di propensione all’adempimento e, più in generale, per valutare il livello di fedeltà fiscale; sarà incrementata la capacità operativa nell’ottica
di favorire il miglioramento della qualità dei controlli, attraverso nuovi strumenti e progetti di analisi avanzata dei dati, l’applicazione di tecniche come l’intelligenza artificiale, il machine learning e il text mining;
2) ridurre la conflittualità con i contribuenti e migliorare la sostenibilità in giudizio della pretesa erariale attraverso il costante monitoraggio dell’andamento del contenzioso tributario, in funzione del miglioramento della qualità delle difese, assicurando anche la corretta e sistematica partecipazione con collegamento da remoto alle udienze pubbliche e camerali in cui sono sentite le parti;
d) valorizzazione e ottimizzazione delle risorse a disposizione. In proposito, l’Agenzia punterà prioritariamente a perseguire i seguenti obiettivi:
1) reclutare, qualificare e valorizzare le risorse umane a disposizione necessarie al conseguimento degli obiettivi istituzionali, attraverso l’espletamento nel più breve tempo possibile delle procedure di reclutamento del personale, autorizzate o consentite. Inoltre, nell’ottica di favorire il miglioramento della qualità dei controlli, saranno reclutate professionalità specializzate (data scientists). La formazione e lo sviluppo professionale del personale sarà promossa e orientata in funzione degli obiettivi istituzionali;
2) qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali e migliorare il livello delle risorse intangibili. A tal fine saranno rafforzate le iniziative atte a garantire il contenimento delle spese di funzionamento e a migliorare l’efficienza organizzativa, anche mediante l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione dei servizi e dei rapporti con i cittadini, il ricorso al telelavoro e al lavoro agile e la razionalizzazione degli acquisti. Saranno comunque potenziate le dotazioni informatiche individuali, i servizi infrastrutturali e di rete nonché le risorse necessarie al loro corretto funzionamento, anche ai fini di consentire l’utilizzo di modalità di telelavoro e lavoro agile (cd. smart working), coerenti con l’esigenza di garantire la produttività delle varie strutture dell’amministrazione finanziaria.
4. L’Agenzia, titolare della funzione di riscossione nazionale, assicura il conseguimento degli obiettivi da parte di Agenzia delle entrate-Riscossione in termini di servizi ai contribuenti, riscossioni complessive ed efficienza di quest’ultima, definiti nell’Allegato 4 della presente
Convenzione concernente “Piano dell’Agenzia delle entrate-Riscossione”. A tal fine, in linea con le disposizioni legislative, statutarie e regolamentari che disciplinano la governance della riscossione, svolge l’indirizzo operativo e il controllo su AdeR, monitorandone costantemente l'attività, secondo principi di trasparenza e pubblicità.
5. L’Agenzia si impegna altresì a:
a) garantire anche con un percorso di miglioramento della qualità delle banche dati già in atto e con il progressivo passaggio dei propri applicativi sul Sistema integrato del Territorio, la disponibilità al Paese di un sistema informativo, (l’Anagrafe Immobiliare Integrata) che permetta di identificare univocamente, per ogni immobile presente sul territorio nazionale, la conoscenza della posizione geografica, la rappresentazione e le caratteristiche geometriche e censuarie, nonché le quotazioni di riferimento della zona OMI e i soggetti titolari di diritti e quote. L’aggiornamento e lo sviluppo del sistema informativo catastale sarà realizzato in coerenza con le indicazioni di Organismi europei ed extraeuropei in materia di dati territoriali;
b) svolgere, ai sensi dell’articolo 64, comma 3-bis del D.Lgs. 300/1999, le attività di valutazione immobiliare e tecnico-estimative rese alle Amministrazioni Pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 165/2001 e agli enti ad esse strumentali con rimborso dei costi sostenuti, come determinati nel paragrafo 9 dell’Allegato 1. Provvede inoltre a produrre statistiche e quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, assicurare la consultazione dei valori economici afferenti ai prezzi di compravendita dei beni immobili, anche in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico Bancario con riferimento all’Osservatorio.
6. Relativamente ai tributi di propria competenza, l’Agenzia garantisce la collaborazione tecnica con gli Uffici del Ministero, con le altre istituzioni pubbliche e con gli organismi internazionali, in merito alla:
a) predisposizione di provvedimenti legislativi e regolamentari, anche in fase prodromica e in fase di valutazione successiva;
b) partecipazione a tutte le fasi dei processi legislativi, amministrativi, autorizzativi, contenziosi e precontenziosi dell’Unione Europea.
7. L’Agenzia, in attuazione delle previsioni di cui alla L. 212/2000, assicura al Garante del
contribuente il supporto tecnico-logistico e le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni. L’Agenzia fornisce risposta alle segnalazioni del Garante del contribuente entro 30 giorni.
8. I contenuti dell’Allegato 2 “Piano dell’Agenzia delle entrate” non limitano, in ogni caso, gli impegni istituzionali che l’Agenzia è tenuta a svolgere assicurando il buon andamento dell’azione amministrativa.
9. Per assicurare al Ministro la conoscenza dei fattori gestionali interni all’Agenzia, quest’ultima fornisce al Ministero ai sensi dell’articolo 59, comma 3, lett. b), del D.Lgs. 300/1999, le informazioni riguardanti l’organizzazione, i processi e l’uso delle risorse, secondo quanto previsto dall’Allegato 5.
10. L’Agenzia, in coerenza con le funzioni istituzionali ad essa assegnate e con gli obiettivi strategici indicati nell’Atto di indirizzo nonché con lo sviluppo del Sistema Informativo della Fiscalità, predispone entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di competenza il Piano pluriennale degli investimenti, per la copertura del quale ricorrerà alle fonti previste dall’articolo 70, comma 6, del D.Lgs. 300/1999.
11. Sono soggette ad approvazione, ai sensi dell’articolo 60, comma 2, del D.Lgs. 300/1999, le deliberazioni adottate dal comitato di gestione relative a: statuto, regolamenti, budget economico annuale ed eventuali revisioni in corso d’anno, bilancio di esercizio, piano degli investimenti e ogni altro atto di carattere generale riguardante il funzionamento dell’Agenzia. L’Agenzia pubblica tutte le delibere sul proprio sito istituzionale e fornisce, su richiesta del Dipartimento, i relativi documenti allegati. L’Agenzia pubblica sul proprio sito istituzionale anche le determinazioni direttoriali di organizzazione di cui all’articolo 2, comma 4, del Regolamento di amministrazione.
12. L’Agenzia valuta annualmente la performance organizzativa e individuale del personale, dirigente e non dirigente, applicando i propri sistemi di misurazione e valutazione della performance in coerenza con le disposizioni, normative e contrattuali, ad essa applicabili.
13. L’Agenzia destina alla contrattazione integrativa le risorse definite dalla normativa vigente.
14. L’Agenzia si impegna a destinare gli importi di cui al successivo articolo 6, commi 6 e 7, al miglioramento delle condizioni di funzionamento e al potenziamento della struttura nonché alla corresponsione di compensi incentivanti al personale dipendente, sulla base di
parametri attinenti all’incremento della qualità e della produttività dell’azione amministrativa. Le modalità per la ripartizione e la distribuzione al personale dipendente dei compensi incentivanti sono definite d’intesa con le Organizzazioni sindacali. Il 70% dell’importo della quota incentivante relativa all’attività 2021, determinata nella misura prevista nell’esercizio precedente, può essere anticipato dall’Agenzia sulla base dell’avanzamento dei risultati da conseguire nel medesimo anno in due rate, al 31 luglio ed al 30 novembre dell’esercizio di competenza.
15. L’Agenzia riversa all’entrata del bilancio dello Stato eventuali avanzi di gestione ai sensi dell’articolo 1, comma 358, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
ARTICOLO 6 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DEL MINISTERO)
1. Il Dipartimento assicura l’indirizzo, il coordinamento e l’integrazione dei rapporti con le Agenzie fiscali e con gli altri Enti che esercitano funzioni nei settori della fiscalità statale, nel rispetto dell’autonomia gestionale, al fine di assicurare l’efficace conseguimento degli obiettivi di politica fiscale e il contenimento dei costi amministrativi.
2. Il coordinamento, il monitoraggio, il controllo e la vigilanza nei confronti dell’Agenzia sono esercitati secondo le modalità descritte nella presente Convenzione e, in particolare, nell’Allegato 1 “Sistema di relazioni” e nell’Allegato 5 “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati” alla presente Convenzione.
3. Per il conseguimento degli obiettivi di cui all’articolo 3 della presente Convenzione, il Dipartimento trasferisce, secondo le modalità stabilite dai successivi commi 4 e 5, le risorse disponibili sui capitoli 3890 “Somma occorrente per far fronte agli oneri di gestione dell'Agenzia delle entrate” e 3904 “Somme da trasferire all'Agenzia delle entrate-Riscossione, per il tramite dell'Agenzia delle entrate, per il funzionamento del servizio nazionale della riscossione” dello stato di previsione del Ministero stanziate dalla legge di bilancio 2022, tenendo conto delle eventuali variazioni intervenute in corso d’anno. Sulla base di documentate motivazioni, fermi restando i vincoli normativi e di finanza pubblica, saranno, inoltre, valutate ulteriori esigenze di risorse finanziarie, ai fini del mantenimento delle condizioni di equilibrio economico-finanziario dell’Agenzia.
4. Per quanto concerne le risorse di cui al capitolo 3890, tenuto conto della comunicazione da
parte dell’Agenzia sulla ripartizione effettuata ai sensi dell’articolo 60 del D.L. 112/2008, il Dipartimento trasferisce:
a) in due rate di uguale importo, le risorse per le spese per stipendi, retribuzioni e altre spese di personale stanziate sul piano gestionale 1, nonché le spese di funzionamento, aventi natura obbligatoria ovvero non frazionabili in dodicesimi, stanziate sul piano gestionale 2, da erogarsi la prima entro 10 giorni dalla ricezione del provvedimento di assegnazione delle risorse da legge di bilancio emanato dal Ministro e la seconda il 1° luglio;
b) in dodicesimi le risorse per le spese di funzionamento aventi natura non obbligatoria ovvero frazionabili. Il primo dodicesimo sarà erogato entro 10 giorni dalla ricezione del provvedimento di assegnazione delle risorse da legge di bilancio emanato dal Ministro;
c) in caso di ricorso alla gestione provvisoria da parte dell’Agenzia, limitatamente alla durata della stessa, le somme di cui al presente comma in dodicesimi. Terminata la gestione provvisoria e nelle more dell’entrata in vigore della nuova Convenzione, sulla base di documentate motivazioni e per far fronte a momentanee tensioni di liquidità, potranno essere valutati ulteriori trasferimenti delle risorse disponibili nell’ammontare strettamente necessario a garantire le condizioni di equilibrio finanziario dell’Agenzia.
5. Per quanto riguarda le risorse di cui al capitolo 3904, il Dipartimento eroga all’Agenzia, per il successivo trasferimento ad AdeR, le risorse necessarie ad assicurare il funzionamento del servizio nazionale della riscossione, ai sensi dell’articolo 1, comma 13, lettera b) del D.L. 193/2016 e dell’articolo 14 dello Statuto di AdeR. A tal fine, trasferisce in quattro rate di uguale importo, con periodicità trimestrale, a partire dal mese di febbraio di ogni anno, le risorse destinate alla copertura degli oneri di gestione e delle spese di investimento necessarie per realizzare i miglioramenti programmati.
6. Per la quota incentivante correlata alla verifica dei risultati dell’anno 2021 ai sensi dell’articolo 59 del D.Lgs. 300/1999, determinata nella misura prevista nell’esercizio precedente, ferma restando la normativa vigente in materia di contrattazione integrativa e di costituzione di fondi, il Dipartimento trasferisce l’importo spettante, entro il 31 luglio 2022, previa informativa al Ministro sulla verifica dei risultati della gestione conseguiti nell’anno precedente, in coerenza con le modalità e i tempi previsti nell’Allegato 5“Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati”.
7. Le risorse destinate alla quota incentivante di cui all’articolo 59 del D.Lgs. 300/1999 e l’eventuale integrazione prevista dall’articolo 1, comma 7, del D.Lgs. 157/2015 correlati alla verifica dei risultati 2022 sono stabilite nell’allegato 3 “Sistema incentivante dell’Agenzia delle entrate” della presente Convenzione. Per la quota incentivante correlata alla verifica dei risultati dell’anno 2022 ai sensi dell’articolo 59 del D. Lgs. 300/1999, determinata nella misura prevista nell’esercizio precedente, ferma restando la normativa vigente in materia di contrattazione integrativa e di costituzione di fondi, il Dipartimento trasferisce secondo le seguenti modalità:
a) un acconto pari al 70% della quota incentivante prevista, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di competenza. A tal fine, il Direttore dell’Agenzia trasmette al Dipartimento, entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di competenza, un report preliminare accompagnato da una sintetica relazione sui risultati conseguiti al 31 dicembre, da realizzare sulla base dei dati provvisoriamente disponibili secondo le modalità previste nell’Allegato 3 “Sistema incentivante” e nell’Allegato 5 “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati”;
b) il saldo spettante, entro il successivo 31 luglio, previa informativa al Ministro sulla verifica dei risultati della gestione conseguiti nell’anno precedente, in coerenza con le modalità e i tempi previsti nell’Allegato 5 “Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati”.
8. Il Dipartimento trasferisce, altresì, all’Agenzia per la competenza dell’esercizio 2022 e in un'unica soluzione:
a) le eventuali integrazioni alle dotazioni di cui al comma 4 da determinarsi in applicazione dell’articolo 1, comma 75, della legge finanziaria 2006;
b) le risorse assegnate all’Agenzia secondo le modalità e nel rispetto dei vincoli previsti dall’art. 1, comma 7, del D.Lgs. 157/2015.
9. Infine, il Dipartimento trasferisce all’Agenzia, in un'unica soluzione, entro 30 giorni dall’assegnazione ed effettiva disponibilità delle risorse:
a) le somme stanziate sul capitolo 3891 dello stato di previsione del Ministero, per il pagamento all’Agenzia del demanio dei canoni di locazione per gli immobili assegnati alle amministrazioni dello Stato, tenendo conto delle eventuali variazioni intervenute nel corso della gestione;
b) le risorse stanziate sui pertinenti capitoli del bilancio dello Stato relative alla rivalutazione ISTAT dei canoni di locazione connessi all’utilizzo degli immobili conferiti nel Fondo Immobili Pubblici (FIP) e Patrimonio Uno ed eventuali risorse atte a garantire gli interventi di manutenzione straordinaria, la messa a norma e ogni altra eventuale incombenza connessa.
10. Gli importi di cui ai commi dal 3 al 9 del presente articolo, sono erogati sul conto di Tesoreria unica n. 12105 “Agenzia delle entrate” presso la Banca d’Italia, nel rispetto delle regole che disciplinano l’esercizio della Tesoreria unica.
11. La gestione dei pagamenti relativi alla restituzione e ai rimborsi di imposte e relativi interessi di mora è affidata al Dipartimento. Resta a carico dell’Agenzia la messa in atto delle procedure per la predisposizione degli schemi di decreto, degli ordini di accreditamento e/o di pagamento e degli schemi di richiesta di integrazione di somme e/o di variazioni compensative.
12. Il Dipartimento si impegna a mettere in atto le iniziative di competenza per il reperimento dei fondi necessari al pagamento, da parte dell’Agenzia, dei debiti dei soppressi Dipartimenti delle Entrate e del Territorio, derivanti dall’attività da questi ultimi svolta fino al 31 dicembre 2000.
TITOLO III DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE
ARTICOLO 7 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE)
1. L’Agenzia delle entrate-Riscossione assicura lo svolgimento delle funzioni relative alla riscossione nazionale attribuite all'Agenzia delle entrate dall’articolo 3, comma 1, del D.L. 203/2005 e degli altri compiti attribuiti alla stessa dalle previsioni normative vigenti, contribuendo al conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell’Atto di indirizzo.
2. L’AdeR si impegna a:
• garantire il costante miglioramento della relazione con il contribuente in ottica di trasparenza e leale collaborazione, assicurando la diffusione delle informazioni necessarie ai contribuenti per usufruire degli istituti normativamente previsti finalizzati
all’estinzione spontanea dei debiti affidati dagli enti creditori all’Agenzia nonché la conoscenza delle misure introdotte dal Legislatore in materia di riscossione;
• favorire una crescente operatività digitale da parte dei contribuenti attraverso un incremento della gamma, della qualità e dell’accessibilità dei servizi web disponibili, potenziando i canali di contatto da remoto anche attraverso la progressiva diffusione dello sportello virtuale con operatore, alternativo a quello fisico, per l’erogazione di servizi e assistenza su piattaforma digitale;
• assicurare lo scambio informativo con gli enti impositori o beneficiari per consentire il tempestivo aggiornamento e la fruibilità dei dati contenuti nello stato della riscossione, ivi compresi quelli riguardanti le sospensioni legali della riscossione, le rateazioni e i provvedimenti modificativi dei debiti affidati, anche attraverso la continua evoluzione dei sistemi e della relativa interoperabilità;
• migliorare le tecniche di analisi delle posizioni debitorie per innalzare il livello di efficacia delle azioni di recupero attraverso l’acquisizione e l’utilizzo, nel rispetto della normativa vigente a tutela della privacy, delle informazioni presenti nelle banche dati disponibili per l’Agenzia delle entrate-Riscossione, anche attraverso la collaborazione con la Guardia di Finanza;
• assicurare il raggiungimento degli obiettivi di gettito normativamente previsti anche con il contributo degli incassi derivanti dagli istituti di definizione agevolata; avviare le procedure di riscossione in coerenza con la programmazione annuale delle attività che, nel rispetto dei termini di legge, dovrà tener conto della graduale ripresa delle attività sospese a seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e della salvaguardia dei crediti affidati in riscossione;
• assicurare la costituzione in giudizio nel contenzioso tributario attraverso l’utilizzo sistematico dei servizi telematici del contenzioso tributario al fine di favorire la formazione e la consultazione del fascicolo informatico delle parti processuali e dei giudici tributari;
• incrementare i livelli di efficienza e contribuire al progressivo contenimento dei costi nel rispetto dei vincoli di spesa prescritti dal legislatore, nonché in attuazione delle ulteriori misure di risparmio ed efficientamento conseguenti al riassetto organizzativo della
riscossione, anche attraverso iniziative per la revisione delle modalità di erogazione dei servizi e la digitalizzazione dei processi operativi della riscossione;
• utilizzare, nel rispetto delle previsioni normative vigenti, dati selettivi e aggiornati in modo da evitare, nel caso di impiego di strumenti massivi, eventuali errori e al fine di ridurre la ripetizione di procedure ridondanti per il medesimo carico debitorio e per il medesimo soggetto.
3. In relazione a quanto previsto dai commi 1 e 2, l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna, in particolare, ad adottare le soluzioni tecniche ed organizzative finalizzate allo svolgimento dei seguenti compiti:
a) l’attività di riscossione mediante ruolo, secondo le disposizioni di cui al titolo I, capo II, e al titolo II del DPR 602/1973;
b) altre attività, strumentali e accessorie alla riscossione e alle attività dell’Agenzia delle entrate anche attraverso la stipula di appositi contratti di servizio.
4. Ove richiesto dagli enti interessati, l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna altresì a svolgere – in attuazione dell’articolo 1, comma 3, quarto periodo, e dell’art. 2, comma 2 del
D.L. 193/2016 – le attività di riscossione spontanea e coattiva delle entrate tributarie o patrimoniali delle amministrazioni locali come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, con esclusione delle società di riscossione e, fermo restando quanto previsto dall’art. 17, commi 3 bis e 3 ter del D.Lgs. 26 febbraio 1999, n. 46, delle società da esse partecipate.
5. L’Agenzia delle entrate-Riscossione redige la relazione annuale sui risultati conseguiti in materia di riscossione di cui all’articolo 1, comma 14-bis, del D.L. 193/2016 e la trasmette all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.
6. L’Agenzia delle entrate-Riscossione, in coerenza con le funzioni istituzionali ad essa assegnate e con gli obiettivi strategici indicati nell’Atto di indirizzo, delibera, entro il 31 ottobre dell’anno precedente a quello di competenza, il bilancio preventivo comprensivo del Piano pluriennale degli investimenti.
7. L’Agenzia delle entrate-Riscossione trasmette:
a) al Ministero le deliberazioni adottate dal Comitato di gestione relative alle modifiche dello Statuto per l’approvazione ai sensi dall'articolo 60 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
b) all’Agenzia delle entrate le deliberazioni adottate dal Comitato di gestione relative alle materie indicate nell’articolo 17, comma 1, dello Statuto. Per l’individuazione delle delibere soggette ad approvazione si rinvia al comma 2 del medesimo articolo 17 dello Statuto. L’Agenzia delle entrate-Riscossione pubblica le delibere sul proprio sito istituzionale ove previsto dalle disposizioni normative in materia di trasparenza e fornisce, su richiesta dell’Agenzia delle entrate, i relativi documenti allegati.
8. L’Agenzia delle entrate-Riscossione fornisce risposta al Garante del contribuente entro il termine di 30 giorni dalla ricezione delle richieste di elementi o chiarimenti relative a segnalazioni provenienti dai contribuenti.
9. I contenuti dell’Allegato 4 “Piano dell’Agenzia delle entrate-Riscossione” non limitano, in ogni caso, gli impegni istituzionali che AdeR è tenuta a svolgere assicurando il buon andamento dell’azione amministrativa.
ARTICOLO 8 (IMPEGNI ISTITUZIONALI DEL MINISTERO)
1. Il Ministero, tramite il Dipartimento, si impegna a svolgere tutti gli adempimenti necessari per assegnare all’Agenzia delle entrate-Riscossione le risorse stanziate sui pertinenti capitoli del bilancio dello Stato destinati all’erogazione:
a) degli oneri di funzionamento del servizio nazionale della riscossione, ai sensi dell’articolo 1, comma 15, della Legge n. 234/2021;
b) del rimborso delle anticipazioni effettuate in virtù dell'obbligo del non riscosso come riscosso, ai sensi dell'art. 3, comma 13, del D.L. 203/2005;
c) dei rimborsi delle spese relative alle procedure esecutive poste in essere dall’Agenzia, erogabili ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. 112/1999 vigente fino alla data di entrata in vigore della Legge n. 234/2021;
d) del rimborso di cui all’art. 22, comma 1 ter e quater, del D.Lgs. 112/1999;
e) del rimborso delle somme iscritte a ruolo riconosciute indebite di cui all’articolo 26 del
D.Lgs. 112/1999, secondo le modalità di cui al Decreto Direttoriale del 13 settembre 2019;
f) dei compensi per i rimborsi in conto fiscale di cui al D.M. 1° febbraio 1999;
g) dei compensi e dei rimborsi spese relativi all'attività di compensazione tra ruoli e rimborsi di cui all'art. 28-ter del DPR 602/1973;
h) del rimborso di cui all’art. 4 del D.L.119/2018;
i) del rimborso di cui all’art. 4 del D.M. 15 giugno 2015;
j) del rimborso di cui all’art. 1 c. 684 e 685 della Legge 190/2014;
k) del rimborso di ogni altra somma o compenso spettante per l’attività di riscossione mediante ruolo ovvero per lo svolgimento delle altre attività, strumentali e accessorie alla riscossione stessa, secondo quanto stabilito dalle disposizioni normative vigenti.
2. Con riferimento alle attività di cui al precedente comma 1, restano a carico dell’Agenzia delle entrate, la messa in atto delle procedure per la predisposizione degli schemi di decreto, degli eventuali ordini di accreditamento e/o degli ordini di pagamento e degli schemi di richiesta di integrazione di somme e/o variazioni compensative.
3. Il Ministero, tramite il Dipartimento, e AdeR, anche al di fuori delle predette fattispecie, possono sottoscrivere, nell’ambito delle risorse finanziarie stanziate a legislazione vigente, accordi per disciplinare - qualora spettante - il rimborso delle spese relative ad attività legittimamente espletate da quest’ultima nella sua qualità di agente della riscossione a tutela dei crediti erariali che, per intervenute modifiche normative o per successivi consolidamenti di orientamenti giurisprudenziali, non risultano ripetibili dai contribuenti morosi.
Roma, lì
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze | Il Direttore dell’Agenzia delle entrate |
Xxxxxxx Xxxxxx | Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx |
[Firmato digitalmente] | Xxxxxxx [Firmato digitalmente] Xxxxx |
XXXXXXX XXXXXX MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 26.09.2022
22
17:28:30
GMT+01:00
Ruffini 21.09.2022
13:56:32
GMT+00:00
ALLEGATO 1
SISTEMA DI RELAZIONI
INDICE
SEZIONE A) AGENZIA DELLE ENTRATE 3
1. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI VIGILANZA 3
2. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 4
3. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI 4
5. COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA 6
6. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI 7
7. CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI E COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE FISCALI INTERNAZIONALI RELATIVE A CONTRIBUENTI INDIVIDUATI 9
8. COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA MINISTERO E AGENZIA 10
9. DETERMINAZIONE DEI COSTI PER IL RIMBORSO DEGLI ONERI DELLE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONEIMMOBILIARE E TECNICO-ESTIMATIVA 11
SEZIONE B) AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE 13
1. COOPERAZIONE CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE 13
2. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI INDIRIZZO OPERATIVO E CONTROLLO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SU AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE 13
3. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 15
5. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI 16
SEZIONE A) AGENZIA DELLE ENTRATE
1. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI VIGILANZA
Ferma restando l’alta vigilanza del Ministro, il Dipartimento esercita, ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera m), del DPCM 26 giugno 2019, n. 103, la funzione di vigilanza di cui all’articolo 59,comma 3, lettera c), del D.Lgs. 300/1999, sulla base di un programma annuale teso a valutare le modalità complessive di esercizio delle funzioni fiscali da parte dell’Agenzia, sotto il profilo della trasparenza, imparzialità e correttezza nell’applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti nonché a quanto previsto dalla L. 212/2000. Il Dipartimento comunica, invia preventiva, all’Agenzia il programma dei procedimenti/attività da sottoporre a valutazione nonché le eventuali successive modifiche dello stesso. Per l’espletamento delle attività di vigilanza, il Dipartimento richiede all’Agenzia le informazioni di cui non dispone, nonché quelle relative alla popolazione di atti per la definizione del campione e quelle relative agli indicatori di impatto.
L’Agenzia si impegna a dare corso alle suddette richieste nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 30 giorni dalla loro ricezione.
Per le attività di analisi e valutazione, il Dipartimento predispone appositi questionari, volti a rilevare le informazioni presenti negli atti degli uffici, che l’Agenzia si impegna a far compilare e sottoscrivere dai responsabili delle strutture territoriali e ad inoltrare entro 60 giorni dall’avvio della rilevazione.
In caso di mancato riscontro a tali richieste, nei termini concordati, il Direttore Generale delle Finanze ne può disporre l’acquisizione mediante accesso diretto alle strutture dell’Agenzia, dandonepreventiva comunicazione al Direttore della stessa.
Inoltre, l’Agenzia si impegna a dare pronto riscontro - di norma non oltre 90 giorni dalla ricezione - alle richieste del Dipartimento dirette ad acquisire elementi informativi sulle segnalazioniprovenienti dai contribuenti.
Il Dipartimento riferisce annualmente all’Autorità politica gli esiti delle attività di vigilanza svoltee degli interventi di miglioramento proposti.
L’Agenzia fornisce al Dipartimento l’esito delle azioni correttive e di prevenzione intraprese,
a seguito delle disfunzioni e/o irregolarità riscontrate in sede di valutazione.
Sempre al fine di assicurare trasparenza, imparzialità e correttezza nell’applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti, l’Agenzia si impegna ad esercitare unafunzione di controllo interno caratterizzata da indipendenza tecnica e autonomia operativa, fornendo al Dipartimento una relazione sugli esiti della suddetta attività nell’ambito della consuntivazione annuale finalizzata alla predisposizione del Rapporto di verifica.
2. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Nella definizione dei programmi di comunicazione e relazione con i cittadini e i contribuenti, relativi alle materie di propria competenza, l’Agenzia si uniforma a criteri definiti di concerto con il Ministero.
Al fine di assicurare il coordinamento tra le strutture, l’Agenzia si impegna a portare preventivamente a conoscenza del Portavoce del Ministro ogni rilevante iniziativa di comunicazioneistituzionale.
Il Ministero e l’Agenzia realizzano forme di coordinamento permanente al fine di garantire la coerenza, la completezza e l’integrazione delle rispettive iniziative di comunicazione, con particolare riguardo all’elaborazione del Programma annuale di comunicazione ai sensi dell’articolo 11, comma 1, della L. 7 giugno 2000, n.150, alla realizzazione di campagne informative rivolte all’opinione pubblica ed agli adempimenti per assicurare la presenza in rete dell’Amministrazione finanziaria. Il Ministero e l’Agenzia concordano altresì la costruzione di un sistema di rilevazione delle esigenze di informazione e comunicazione dei cittadini nonché di valutazione degli effetti delle attività realizzate.
Nell’ambito delle diverse presenze sulla rete internet afferenti al Ministero, il sito del Dipartimento svolge il ruolo di portale per tutta l’Amministrazione finanziaria.
Il Dipartimento e l’Agenzia partecipano congiuntamente, nelle forme da concordare, alle manifestazioni indicate nel Programma di comunicazione dell’Amministrazione finanziaria, redatto ai sensi della L. 150/2000.
3. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI
Sulla base dei criteri di coerenza metodologica e di rappresentatività statistica condivisi con il Dipartimento e richiamati nel documento “Linee strategiche del sistema integrato DF - Agenzie
fiscaliper la rilevazione e valorizzazione delle percezioni e attese degli utenti dei servizi fiscali” del dicembre2008, l’Agenzia conduce autonome indagini di Customer Satisfaction sui servizi erogati nei diversi canali e nei confronti della generalità dei contribuenti ovvero di specifiche tipologie degli stessi.
Nel comune intento del costante miglioramento dei rapporti Fisco - Contribuenti e allo scopo di valorizzare ogni iniziativa finalizzata alla tempestività, semplicità e chiarezza nella fruizione dei servizi di informazione e assistenza, l’Agenzia assicura la sua collaborazione al Dipartimento per un efficace monitoraggio e si impegna a promuovere la qualità di detti servizi e le iniziative dimiglioramento, secondo le modalità concordate.
4. SISTEMI INFORMATIVI
L’Agenzia partecipa ai tavoli tecnici di coordinamento promossi dal Ministero per la definizionedi strategie comuni volte ad assicurare:
✓ l’integrazione delle infrastrutture e dei servizi ICT;
✓ l’unitarietà, l’interoperabilità e la sicurezza del Sistema Informativo della Fiscalità;
✓ l’estensione delle tecnologie informatiche nel processo tributario;
✓ il continuo miglioramento dei servizi erogati;
✓ la razionalizzazione nell’uso delle risorse ICT per il contenimento dei costi di esercizio del sistema.
A tal fine, sono declinati i correlati obiettivi e le conseguenti azioni nei piani triennali per l’informatica ed in quelli previsti nei contratti con il partner tecnologico.
L’Agenzia, nel presiedere il governo dello sviluppo e della gestione dell’area di competenza delSistema Informativo della Fiscalità, adotta le misure organizzative e tecnologiche ed attua, con quotaparte delle risorse ad essa assegnate, gli interventi atti ad assicurare il raggiungimento degli obiettivistrategici suddetti.
L’Agenzia sviluppa e gestisce l’area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità nel rispetto della normativa e degli standard vigenti, secondo gli indirizzi degli organi competenti assicurando il costante monitoraggio del Sistema medesimo, anche attraverso la definizione, realizzazione ed implementazione, per la parte di competenza, di strumenti comuni di conoscenza edi analisi.
Per l’esercizio delle funzioni di coordinamento e monitoraggio del Sistema Informativo della Fiscalità, l’Agenzia si impegna a trasmettere al Ministero il Piano Triennale ICT approvato dal Comitato di gestione dell’Agenzia e le relazioni semestrali di monitoraggio e la Relazione annuale sullo stato di informatizzazione predisposte ed inviate all’Agenzia per l’Italia digitale. Inoltre, l’Agenzia si impegna a trasmettere, ove necessario, ulteriori informazioni utili al governo dell’accordoquadro dei servizi.
5. COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA
Al fine di consentire lo svolgimento delle funzioni istituzionali di analisi, indagini e studi sulle politiche fiscali e sulla loro attuazione, attribuite al Dipartimento dall’articolo 56, comma 1, lettera a)del D.Lgs. 300/1999, trova applicazione la direttiva del Ministro dell’economia e delle finanze del 23gennaio 2008.
Il Dipartimento e l’Agenzia definiscono, quindi, nell’ambito dei tavoli tecnici di coordinamento, le azioni e gli interventi volti a rafforzare la cooperazione amministrativa, favorendo l’integrazione delle banche dati e l’incremento della qualità dei flussi informativi.
Il Dipartimento e l’Agenzia, per il miglioramento reciproco delle attività e dei servizi, finalizzatial conseguimento degli obiettivi di politica fiscale e gestione tributaria, indicati nell’Atto di indirizzo, definiscono appositi percorsi formativi, con specifica evidenza al settore fiscale tributario, destinati adirigenti e funzionari del Dipartimento e dell’Agenzia.
L’Agenzia, su richiesta del Dipartimento, nel rispetto del principio di riservatezza delle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni e di quello di minimizzazione dei dati delle persone fisiche, si impegna a fornire le risposte più significative alle istanze di interpello presentate ai sensi dell’articolo 11 della legge 212/2000 e rese anteriormente al 1°settembre 2018, nonché agliinterpelli per i quali l’Agenzia ha pubblicato il solo principio giuridico. Le risposte sono rese disponibili in forma anonima e con modalità volte a garantire la riservatezza dei dati.
L’Agenzia si impegna, altresì, ad adottare idonee misure organizzative atte a garantire il corretto ed efficace uso da parte dei propri uffici delle modalità telematiche di notifica e di depositodegli atti processuali e dei documenti presso le Commissioni tributarie.
L’Agenzia rende disponibili alle altre Agenzie e ad altre Pubbliche Amministrazioni, ove normativamente previsto, i dati utili allo svolgimento dei loro compiti istituzionali per
incrementare la “tax compliance” e migliorare la qualità dei servizi erogati ai contribuenti/utenti. I dati elementari sono forniti dall’Agenzia a titolo gratuito; gli eventuali costi relativi all’elaborazione delle informazionisono a carico della Struttura richiedente. Previa verifica di fattibilità, viene consentita l'operatività alle altre strutture della fiscalità, in base alle rispettive funzioni e competenze, su talune piattaforme e reti di comunicazione gestite direttamente dall’Agenzia al fine di agevolare lo scambio di informazioni in materia fiscale.
L’Agenzia collabora con l’Ufficio di Statistica del Dipartimento nelle attività connesse alla partecipazione dell’Amministrazione Finanziaria al Sistema Statistico Nazionale e fornisce tempestivamente al Dipartimento le informazioni necessarie per la valutazione e l’attuazione delle politiche fiscali. Gli eventuali costi relativi all’elaborazione delle informazioni sono a carico diquest’ultimo.
L’Agenzia, su richiesta del Ministero, assicura la propria collaborazione ai fini della predisposizione dei provvedimenti di legge, dei regolamenti in materia tributaria e delle istruttorie alle interrogazioni parlamentari ed ai ricorsi presentati ai vari organismi giurisdizionali, anche nel settore della fiscalità internazionale.
6. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI
L’Italia è in prima linea in ambito multilaterale, promuovendo, assieme ai Paesi del G5 (Francia,Germania, Italia, Regno Unito, Spagna), una maggiore trasparenza fiscale finalizzata alla lotta all’evasione fiscale. In tale prospettiva, tutta l’Amministrazione finanziaria è coinvolta nell’obiettivo di attuare tale impegno con mezzi idonei. A tal fine, l’Agenzia:
✓ attua lo scambio di informazioni con le strutture degli altri Stati membri dell’Unione Europeanonché con le strutture dei Paesi terzi interessati nel campo della fiscalità diretta e indiretta;
✓ provvede agli adempimenti necessari per l’attuazione della mutua assistenza per il recupero crediti e per il relativo scambio di informazioni con i Paesi interessati;
✓ assicura tempestività nell’adempimento alle richieste di assistenza secondo le modalitàpreviste dalla normativa comunitaria e internazionale.
L’Agenzia assicura la partecipazione alle riunioni presso gli Organismi internazionali in cui si trattano argomenti che riguardano domini operativi e tecnici su cui ha competenza esclusiva, anche in risposta ad una richiesta del Dipartimento, nonché il qualificato supporto tecnico, in
tempo utile per definire la posizione italiana, e la partecipazione alle riunioni e alle attività inerenti ai processi di review previsti dagli standard internazionali in materia di trasparenza fiscale e scambio di informazioni.
Ai fini del monitoraggio sulle attività di cooperazione internazionale svolte nel campo dell’imposizione indiretta e dell’IVA, l’Agenzia si impegna ad aggiornare tempestivamente il sistemadella banca dati del “Central Liaison Office” (C.L.O.).
Ai fini del monitoraggio sulle attività di cooperazione internazionale svolte nell'ambito delle Imposte Dirette, l’Agenzia fornisce, nei tempi tecnicamente consentiti, dati statistici sull’attività svolta su base annuale, segnalando eventuali criticità, nonché le informazioni di sua competenza richieste dalle istituzioni europee e internazionali nei termini fissati da queste ultime.
L’Agenzia assicura inoltre la collaborazione con il Dipartimento:
✓ per lo svolgimento delle attività rientranti nelle competenze di cui al decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 149 in materia di recupero dei crediti risultanti da dazi, imposte ed altre misure;
✓ per l’applicazione delle disposizioni contenute negli accordi e nelle convenzioni in materia di scambio di informazioni fiscali e assistenza per il recupero e durante le fasi negoziali;
✓ in sede di definizione delle azioni degli organismi internazionali e degli adempimenti degli obblighi connessi per il contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale internazionale, quali l’Action Plan on Base Erosion and Profit Shifting, lanciato dall’OCSE nel 2013, il Gruppo di monitoraggio dello scambio automatico di informazioni finanziarie (APRG Group) del Global Forum, sostenuti dal G-20, l’accordo internazionale sui due Pilastri della riforma internazionale della tassazione per affrontare le sfide dell’economia digitale;
✓ in sede di aggiornamento della lista UE delle giurisdizioni non cooperative, mediante la fornitura dei dati sulla cooperazione con le giurisdizioni terze, atti a valutarne la conformità ai principi di trasparenza fiscale.
L’Agenzia valuta, alla luce delle indicazioni ricevute dal Dipartimento e delle risorse disponibili, le richieste di l’assistenza tecnica in materia fiscale ai Paesi terzi ai fini dell’ampliamento e del mantenimento di una proficua rete di rapporti internazionali, nel quadro
delle attività di cooperazione allo sviluppo destinate alla mobilitazione delle risorse domestiche. A questo proposito, l’Agenzia informa preventivamente il Ministro dell’economia e delle finanze, tramite il Dipartimento, riguardo alla stipula di Convenzioni con pubbliche amministrazioni straniere, enti ed organismi internazionali aventi ad oggetto l’assistenza tecnica in materia fiscale informa di prestazione di servizi e/o di attività di formazione, nell’ambito delle attività italiane di cooperazione allo sviluppo e nel rispetto degli impegni internazionali assunti dallo Stato italiano, anche al fine di ricevere eventuali indicazioni in merito alle attività oggetto delle predette Convenzioni. I corrispettivi per i servizi prestati sulla base delle suddette Convenzioni sotto forma di rimborsi e/o compensi costituiscono entrate dell’Agenzia ai sensi dell’articolo 70, comma 1, lettera b), del D. Lgs. 300/1999. L’Agenzia presenta al medesimo Dipartimento, entro il 31 dicembre di ciascun anno, una relazione sull’attività di cui al periodo precedente.
7. CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI E COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE FISCALI INTERNAZIONALI RELATIVE A CONTRIBUENTI INDIVIDUATI
L’Agenzia assicura al Dipartimento la sua collaborazione durante le fasi di negoziato delleConvenzioni per evitare le doppie imposizioni, aventi il fine di ripartire i taxing rights con altri Stati assicurando alle imprese italiane condizioni concorrenziali con quelle delle imprese di altri Paesi ad economia avanzata, nonché il rafforzamento delle relazioni economiche e finanziarie con gli altri Stati, garantendo nel contempo gli interessi generali tutelati dall’Amministrazione finanziaria italiana.
L’Agenzia garantisce al Dipartimento la sua collaborazione nell’ambito delle procedure amichevoli aventi ad oggetto questioni generali inerenti all’interpretazione o all’applicazione delle Convenzioni per evitare le doppie imposizioni. Assicura inoltre l’attuazione degli accordi raggiunti con le Autorità fiscali estere ad esito delle predette procedure.
L’Agenzia - nell’ambito delle procedure amichevoli previste dalla Direttiva (UE) 2017/1852, dalla Convenzione 90/436/CEE e dalle vigenti Convenzioni contro le doppie imposizioni sui redditi stipulate dall’Italia, relative a contribuenti individuati, già aperte o che saranno aperte - è competente per le attività concernenti la fase istruttoria relativa all’ammissibilità delle istanze, nonché per le
attività di negoziazione, definizione, stipula e implementazione degli accordi con le
competentiAutorità estere, inclusa la gestione della fase arbitrale.
L’Agenzia assicura il supporto e la partecipazione ai lavori e alle riunioni degli organismi internazionali e comunitari sui meccanismi di prevenzione e risoluzione delle controversie fiscali internazionali, nonché al processo di review previsto dal minimum standard in materia di procedure amichevoli.
Ai fini del monitoraggio dell’attività svolta in relazione alle procedure amichevoli concernenti contribuenti individuati, nonché nell’ambito degli adempimenti statistici richiesti dagli organismi internazionali e comunitari, l’Agenzia fornirà con cadenza annuale i dati rilevanti relativi allo stato delle procedure amichevoli gestite, ivi compresi gli esiti e le eventuali problematiche riscontrate e provvederà alla trasmissione anche ai predetti organismi dei dati da essi richiesti entro i termini e con le modalità previste a tal fine.
8. COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA MINISTERO E AGENZIA
Fermo restando quanto disposto in materia di assegnazione di personale agli Uffici di diretta collaborazione dal DPR 227/2003, concernente il Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, anche se la richiesta riguarda personale con qualifica dirigenziale, il Dipartimento, nonché le Strutture deputate a svolgere funzioni generali di supportoall’Amministrazione economico-finanziaria, possono chiedere, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, la collaborazione dell’Agenzia, nonché avvalersi del contributo di singole professionalitàad essa appartenenti.
Il distacco di personale dell’Agenzia può riguardare, per ciascun anno del triennio, un numeromassimo pari allo 0,75% dei dipendenti in servizio presso la stessa. L’Agenzia accoglie la richiesta delDipartimento, salvo particolari e motivate esigenze di permanenza di tale personale presso sedi particolarmente carenti. L’Agenzia e il Dipartimento in occasione delle procedure di interpello concorderanno di volta in volta il coefficiente di personale per il quale, considerate le esigenze di servizio, potrà cessare la posizione di distacco.
Per il conseguimento di obiettivi specifici che necessitano dell’apporto di professionalità particolari, l’Agenzia può richiedere il distacco di personale del Ministero. Le richieste sono accolte, salvo specifiche esigenze di servizio.
Le richieste di personale da parte dell’Agenzia saranno oggetto di specifica definizione nell’ambito del budget di ciascuno degli esercizi del triennio cui la presente Convenzione fa riferimento.
Gli oneri relativi alla parte fissa della retribuzione del personale distaccato, inclusa l’indennità di amministrazione, rimangono a carico dell’Ente di provenienza. La retribuzione variabile è a carico
dell’Ente presso il quale avviene il distacco. Ove trattasi di personale dirigenziale assegnato agli Ufficidi diretta collaborazione il trattamento economico resta a carico dell’Agenzia per l’intero periodo dell’incarico.
In materia di candidature alle opportunità di lavoro presso la Commissione Europea per i postiEND, il relativo nulla osta dovrà essere rilasciato sia dall’Amministrazione dove il candidato presta servizio sia dall’Amministrazione di provenienza, mentre, per i tirocini brevi e gli stage strutturali il relativo nulla osta sarà rilasciato dall’Amministrazione dove il candidato presta servizio.
In caso di esito positivo della candidatura, ove le esigenze di servizio permangano, sarà cura dell’Agenzia provvedere alla sostituzione dell’unità distaccata con altro personale di analoga professionalità.
Durante il periodo di permanenza presso la Commissione Europea per i posti END, per gli stagestrutturali e per i tirocini brevi, l’Amministrazione di provenienza del candidato continuerà ad assicurare il pagamento della retribuzione e degli oneri previdenziali ed assicurativi, mentre l’Amministrazione dove presta servizio il candidato assicurerà l’eventuale retribuzione variabile.
Il personale di cui all’articolo 14, comma 5, della legge 28 luglio 1999, n. 266, transitato nei ruoli del personale del Ministero, può essere assegnato a sedi territoriali dell’Agenzia, nei limiti di uncontingente definito annualmente di concerto con l’Agenzia e secondo modalità con essa concordate.
9. DETERMINAZIONE DEI COSTI PER IL RIMBORSO DEGLI ONERI DELLE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE IMMOBILIARE E TECNICO-ESTIMATIVA
Ai sensi dell’articolo 64, comma 3-bis, D.Lgs. 300/1999, nell’ambito della presente Convenzionesono determinati i costi su cui effettuare il rimborso per le attività di valutazione immobiliare e tecnico-estimative rese alle Amministrazioni Pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 165/2001 ed agli enti ad esse strumentali.
Da tale previsione di rimborso dei costi sono escluse le attività estimative richieste dal Ministerodell’Economia e delle Finanze, in tutte le sue articolazioni, e dalla Guardia di Finanza.
Sulla base dei criteri indicati nell’allegato al Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del Territorio 17 aprile 2012 per la “Determinazione provvisoria dei costi da rimborsare…” - emanato al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa - il rimborso costi delle attività di valutazione immobiliare e tecnico-estimative è determinato dal prodotto dei seguenti fattori:
a) costo standard per giorno-uomo: € 379,00 (trecentosettantanove euro);
b) numero di giorni-uomo per prodotto richiesto, stabiliti dalla struttura interna all’Agenzia che sottoscrive l’accordo di collaborazione con l’amministrazione richiedente, nell’ambito dell’accordo stesso.
SEZIONE B) AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE
1. COOPERAZIONE CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE
Al fine di instaurare un corretto rapporto tra fisco e contribuente ed ottimizzare l’attività di riscossione, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione rafforzeranno il coordinamento tra loro e potenzieranno le sinergie operative con le altre Amministrazioni pubbliche. Il mutato assetto della governance dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, che con decorrenza dal 1° gennaio 2022 prevede l’attribuzione dell’indirizzo operativo e controllo ad Agenzia delle entrate, impone una progressiva convergenza e uniformità dei modelli organizzativi e di compliance delle due amministrazioni, tra cui – in particolare – la gestione dei processi di sviluppo e di evoluzione dei servizi informatici strumentali al servizio nazionale della riscossione.
Le Agenzie collaboreranno fattivamente per superare le eventuali frammentazioni e duplicazioni di attività, per incrementare l’efficienza del servizio pubblico in favore dei contribuenti e degli operatori del settore e per aumentare l’efficacia delle procedure di recupero coattivo, dissuadendo dall’evasione da riscossione e incentivando il livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari.
L’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegnano ad adottare strategie comuni e sinergie operative, organizzative e logistiche – tra le quali l’individuazione delle più efficienti soluzioni immobiliari per i propri uffici – nel rispetto della normativa vigente.
2. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI INDIRIZZO OPERATIVO E CONTROLLO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SU AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE
Ai sensi dell’articolo 1, comma 3 del D.L. 193/2016, l’Agenzia è sottoposta all’indirizzo operativo e controllo dell’Agenzia delle entrate che ne monitora costantemente l’attività secondo principi di trasparenza e pubblicità.
Nell’ambito della funzione di indirizzo operativo, l’Agenzia delle entrate approva gli atti di carattere generale relativi al funzionamento dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, e in particolare:
a. i regolamenti di amministrazione e contabilità;
b. il bilancio preventivo ed eventuali revisioni in corso d'anno, e bilancio di esercizio;
c. la costituzione di società strumentali al perseguimento delle finalità dell'Agenzia delle entrate-Riscossione ovvero alle partecipazioni in società, imprese ed enti costituiti o da costituire, strumentali al perseguimento delle finalità dell'Agenzia stessa, nonché alla costituzione delle riserve di cui all'art. 3, comma 2, dello Statuto dell’ente;
d. il piano triennale per la razionalizzazione delle attività di riscossione e gli interventi di incremento dell'efficienza organizzativa ed economica.
Ferma restando l’alta vigilanza del Ministro, la funzione di controllo di cui all’articolo 1, comma 3, primo periodo e comma 13, lett. f) del D.L. n. 193/2016 è finalizzata alla valutazione delle modalità complessive di esercizio dell’attività di riscossione da parte dell’Agenzia, anche in relazione alla garanzia della trasparenza, imparzialità e correttezza nell’applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti nonché a quanto previsto dalla Legge 212/2000. Tale funzione di controllo è esercitata dall’Agenzia delle entrate sulla base di un programma annuale – approvato dal proprio Comitato di gestione - nel quale sono individuati i procedimenti e/o le attività da sottoporre a valutazione.
L’Agenzia delle entrate comunica, in via preventiva, all’Agenzia delle entrate-Riscossione il programma dei procedimenti/attività da sottoporre a valutazione, nonché le eventuali successive modifiche dello stesso. Per l’espletamento delle attività di controllo, l’Agenzia delle entrate richiede all’Agenzia delle entrate-Riscossione le informazioni di cui non dispone, nonché quelle relative alla popolazione di atti per la definizione del campione e quelle relative agli indicatori di impatto. L’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna a dare corso alle suddette richieste nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 30 giorni dalla loro ricezione. Per le attività di analisi e valutazione, l’Agenzia delle entrate predispone appositi questionari, volti a rilevare le informazioni presenti negli atti degli uffici che l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna a far compilare e sottoscrivere dai responsabili delle strutture territoriali e ad inoltrarli entro 60 giorni dall’avvio della rilevazione. In caso di mancato riscontro a tali richieste, nei termini concordati, l’Agenzia delle entrate ne può disporre l’acquisizione mediante accesso diretto alle strutture dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, dandone preventiva comunicazione. Inoltre, l’Agenzia delle entrate- Riscossione si impegna a dare pronto riscontro - di norma non oltre 90 giorni dalla ricezione - alle richieste dell’Agenzia delle entrate dirette ad acquisire elementi informativi sulle segnalazioni provenienti dai contribuenti. L’Agenzia delle entrate riferisce
annualmente al proprio Comitato di gestione gli esiti delle attività di vigilanza svolte e degli interventi di miglioramento proposti. L’Agenzia delle entrate-Riscossione fornisce all’Agenzia delle entrate l’esito delle azioni correttive e di prevenzione intraprese, a seguito delle eventuali disfunzioni e/o irregolarità riscontrate in sede di valutazione.
Sempre al fine di assicurare la trasparenza, imparzialità e correttezza dell’azione amministrativa, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti e alla prevenzione dei rischi correlati alla riscossione, l’Agenzia delle entrate-Riscossione esercita una funzione di controllo interno caratterizzata da indipendenza tecnica e autonomia operativa, fornendo all’Agenzia delle entrate una rendicontazione sugli esiti della suddetta attività nell’ambito della relazione di monitoraggio annuale finalizzata alla predisposizione del rapporto di verifica.
3. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Nella definizione dei programmi di comunicazione e relazione con i cittadini e i contribuenti, l’Agenzia delle entrate-Riscossione realizza opportune forme di coordinamento con il Ministero e l’Agenzia delle entrate al fine di garantire la coerenza, la completezza e l'integrazione delle proprie iniziative di comunicazione, con particolare riguardo alla realizzazione delle più rilevanti campagne informative rivolte all'opinione pubblica.
Nell’ambito delle diverse presenze sulla rete internet afferenti al Ministero, il portale del MEF, attraverso il sito del Dipartimento, diviene il punto di riferimento per tutta l’Amministrazione finanziaria.
4. SISTEMI INFORMATIVI
L’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna ad adottare soluzioni gestionali compatibili con il più ampio sistema informativo della fiscalità e coerenti con i piani di e-government e con le linee strategiche dello sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione emanati dal Dipartimento.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione partecipa ai tavoli tecnici di coordinamento promossi dal Ministero per la definizione di strategie comuni declinando i correlati obiettivi e le conseguenti azioni nei piani triennali per l’informatica ed in quelli previsti nei contratti con il partner tecnologico.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione nel presiedere il governo dello sviluppo e della gestione
dell’area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità, nel rispetto della normativa e degli standard vigenti, secondo gli indirizzi degli organi competenti, adotta le misure organizzative e tecnologiche per assicurare l’interoperabilità del Sistema Informativo della Fiscalità.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione assicura inoltre il costante monitoraggio del Sistema medesimo, anche attraverso la definizione, realizzazione ed implementazione, per la parte di competenza, di strumenti comuni di conoscenza e di analisi.
5. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI
Sulla base della metodologia condivisa con l’Agenzia delle entrate, l’Agenzia delle entrate- Riscossione conduce autonome indagini di Customer Satisfaction sui servizi erogati nei diversi canali e nei confronti della generalità dei contribuenti ovvero di specifiche tipologie degli stessi. Nel comune intento del costante miglioramento dei rapporti Fisco-Contribuenti e allo scopo di valorizzare ogni iniziativa finalizzata alla tempestività, semplicità e chiarezza nella fruizione dei servizi di informazione e assistenza, l’Agenzia delle entrate-Riscossione si impegna
a promuovere la qualità di detti servizi e le iniziative di miglioramento.
ALLEGATO 2
PIANO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
INDICE
Area strategica Prevenzione 15
1. STRATEGIA IN MATERIA DI RISORSE UMANE 32
1.1 Ore lavorabili pro capite 41
1.2 Previsione consistenza iniziale e finale del personale 42
1.3 Risorse umane per processo 43
2. POLITICA DEGLI INVESTIMENTI 44
3. PROSPETTO DEI COSTI DI FUNZIONAMENTO 58
4. COSTI DEL PERSONALE RIPARTITI PER QUALIFICA 59
L’esercizio 2022 continua a essere influenzato principalmente dagli sviluppi attesi della pandemia, dall’impulso alla crescita derivante dal PNRR e dalle politiche monetarie e fiscali espansive a livello globale. La manovra di bilancio per il 2022, pertanto, si pone l’obiettivo di supportare la crescita, sostenendo l’economia nella fase di uscita dalla pandemia, così da recuperare nell’anno corrente il livello di PIL precedente la crisi e ponendo le condizioni per sostenere il tasso di crescita nel medio termine.
Tuttavia, lo scenario di riferimento deve tenere conto oltre che della crisi epidemiologica affrontata negli ultimi due anni, anche dei recenti effetti conseguenti alle tensioni internazionali culminate con lo scoppio del conflitto in Ucraina. L’incertezza sulla durata di tale conflitto, le limitazioni agli scambi commerciali (sia in termini di esportazioni che di importazioni), l’aumento delle quotazioni dell’energia e soprattutto la crescita dei prezzi degli alimenti si ritiene avrà, già nel breve periodo, un impatto sociale significativo con ricadute sul costo della vita e, in particolare, sui beni di prima necessità. Il Governo è già intervenuto prevedendo misure urgenti per contrastare gli effetti economici di tale crisi sia in termini di contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, che di misure a sostegno e tutela delle imprese nazionali.
Nel mese di ottobre 2021 è stato emanato il disegno di legge di delega per la revisione del sistema fiscale, che si fonda su quattro principi cardine:
1. lo stimolo alla crescita economica attraverso una maggiore efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui fattori di produzione;
2. la razionalizzazione e semplificazione del sistema anche attraverso la riduzione degli adempimenti e l’eliminazione dei micro-tributi;
3. la progressività del sistema, che va preservata, seguendo i dettami della Costituzione che richiamano un principio generale di giustizia e di equità;
4. il contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.
L’azione dell’Agenzia, quindi, dovrà tenere conto di quanto sancito dal quadro normativo e programmatorio vigente, ivi compresi i principi della riforma fiscale, assicurando ogni possibile sforzo per un efficace conseguimento della propria missione istituzionale.
In particolare, sul fronte dei servizi, la loro erogazione dovrà avvenire cercando di adattarsi il più possibile alle esigenze dei cittadini affinché l’azione sia orientata alle loro effettive necessità. Tale approccio richiede l’adozione di una strategia composita che passa anche dalla realizzazione di una piena digitalizzazione dei rapporti tra Agenzia e contribuenti; rientrano in questa visione l’introduzione generalizzata della fatturazione elettronica e la progressiva estensione del metodo della dichiarazione precompilata anche per gli adempimenti IVA. Si potenzieranno ulteriormente i servizi telematici e si evolverà il modello
di assistenza “a distanza”, ricorrendo a innovativi strumenti ICT che consentono l’attivazione
di sportelli virtuali per mezzo dei quali il cittadino può dialogare con l’amministrazione finanziaria in videochiamata e inviare i documenti necessari tramite strumenti on line; ciò al fine di diminuire il più possibile la necessità di doversi recare fisicamente presso gli uffici e, comunque, qualora fosse indispensabile la presenza, si diffonderà sempre più la modalità di accesso su appuntamento.
In materia di prevenzione, ai fini della promozione dell’adempimento spontaneo, l’Agenzia continuerà a fornire la propria consulenza in materia tributaria sia emanando circolari, risoluzioni e pareri, sia curando la tempestiva risposta alle diverse tipologie di interpello previste. Si proseguirà nell’interlocuzione preventiva con il contribuente, prediligendo un approccio collaborativo attraverso il ricorso agli strumenti previsti. Sarà incrementata ulteriormente la digitalizzazione e la valorizzazione delle banche dati, tra le quali quella relativa alla fatturazione elettronica e ai corrispettivi telematici.
Sul fronte del contrasto all’evasione, l’attenzione sarà rivolta a intensificare le azioni che permettono la puntuale individuazione, la prevenzione e la lotta ai fenomeni di frode e di utilizzo indebito dei crediti d’imposta e di altre agevolazioni. A tale proposito anche la fase del controllo sarà spinta verso la digitalizzazione, con gli atti emessi in formato elettronico e con la notifica effettuata, ove possibile, via PEC. La gestione a distanza della fase di
confronto e collaborazione, avrà rilevanti impatti in termini di riduzione dei costi tanto per i contribuenti quanto per l’Agenzia. Sul fronte interno si sfrutteranno gli strumenti informativi messi a disposizione dall’uso della fatturazione elettronica, mentre in ambito transnazionale l’azione sarà frutto della cooperazione con gli altri Stati e delle opportunità offerte dagli analytics software sviluppati a livello nazionale ed europeo.
Considerata la rilevanza delle molteplici attività svolte, l’Agenzia ha la necessità di poter sempre contare su personale di elevata competenza e professionalità, con forte motivazione e buona predisposizione al cambiamento. Per tale motivo, nell’Area Risorse, particolare attenzione sarà posta alla crescita e alla valorizzazione del personale, che costituisce il capitale fondamentale per il conseguimento della propria missione istituzionale.
Nel difficile contesto che stiamo ancora vivendo, il gettito che si prevede di realizzare nel triennio di riferimento, oltre a essere influenzato anche dall’operato degli altri attori della fiscalità, potrà essere condizionato da fattori esogeni quali, ad esempio, le evoluzioni congiunturali dell’economia italiana, le variazioni del Prodotto interno lordo e gli interventi normativi. Anche la perdurante pandemia e gli eventi internazionali non potranno non determinare impatti sul gettito tributario atteso, soprattutto quello derivante dalle attività di liquidazione e di controllo.
Stima degli effetti ed impatti delle azioni | 2022 | 2023 | 2024 |
Entrate complessive da adempimento spontaneo ERARIALI (€/MLD)* | 425,9 | 439,4 | 449,4 |
Entrate complessive da adempimento spontaneo NON ERARIALI (€/MLD)** | 35,9 | 37,1 | 37,9 |
Totale entrate da adempimento spontaneo (€/MLD) | 461,8 | 476,5 | 487,3 |
Entrate complessive da attività di contrasto dell'evasione ERARIALI (€/MLD) | 13,1 | 14,5 | 14,7 |
di cui Agenzia delle Entrate - Riscossione | 3,9 | 4,6 | 4,8 |
Entrate complessive da attività di contrasto dell'evasione NON ERARIALI (€/MLD)** | 1,3 | 1,4 | 1,4 |
di cui Agenzia delle Entrate - Riscossione | 0,3 | 0,4 | 0,5 |
Totale entrate da attività di contrasto dell'evasione (€/MLD) | 14,4 | 15,9 | 16,1 |
Totale entrate (€/MLD) | 476,2 | 492,4 | 503,4 |
* Nelle entrate complessive da adempimento spontaneo sono contabilizzati i tributi (Imposte sul patrimonio e reddito nonché Tasse e imposte sugli affari) riscossi tramite i canali F23 e F24, escludendo, pertanto, i tributi versati direttamente alla Banca d'Italia. Le stime 2022/2024 sono state effettuate sulla base dell’ultimo consuntivo disponibile incrementato delle “Variazioni entrate tributarie” previste nel Documento di economia e finanza 2022.
** Entrate regionali e comunali
Allo scopo di apprezzare l’efficienza complessiva dell’Agenzia, può essere messa a confronto l’incidenza dei costi sostenuti per il proprio funzionamento con il totale delle entrate sopra evidenziate. La tabella seguente espone la tendenza di tale indicatore nell’arco del triennio 2022-2024, il cui trend decrescente nell’arco del triennio evidenzia i progressi in termini di efficienza della struttura.
2022 | 2023 | 2024 | |
Efficienza complessiva (Costi sostenuti per riscuotere € 100 di imposte o diritti) (€) | 0,62 | 0,62 | 0.61 |
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Il Piano 2022-2024 dell’Agenzia prevede, come il precedente, quattro aree strategiche (Servizi, Prevenzione, Contrasto e Risorse), che ne descrivono gli ambiti di attività e individuano le priorità politiche perseguite; all’interno delle aree sono evidenziati gli obiettivi che si intende raggiungere e le azioni da mettere in atto con i relativi indicatori istituzionali, volti a misurare il grado di conseguimento degli obiettivi in funzione degli specifici risultati attesi. Sono anche presenti alcuni indicatori di impatto, volti a monitorare, nel medio periodo, gli effetti delle attività svolte dall’Agenzia.
* * * * *
Di seguito sono elencati, per ciascuna area strategica, obiettivi e azioni con i relativi indicatori istituzionali e di impatto.
Nell’area strategica Servizi sono comprese le attività che l’Agenzia svolge quale erogatrice di servizi alla generalità degli utenti - siano essi privati cittadini, professionisti, imprese o loro intermediari - in materia fiscale, catastale, cartografica e di pubblicità immobiliare e, ancora, con riguardo alle stime immobiliari e all’osservatorio del mercato immobiliare.
La gestione dell’emergenza sanitaria, che ha caratterizzato per la quasi totalità il biennio 2020-2021, ha dimostrato la capacità dell’Agenzia di adattarsi alle esigenze dei cittadini contribuendo a consolidare il rapporto di fiducia tra questi e il fisco. Sono state fornite risposte coerenti con le necessità dei contribuenti, assicurando la continuità dei servizi in tutto il periodo emergenziale, grazie anche a una forte accelerazione nella digitalizzazione dei servizi stessi.
Nel 2022, in linea con quanto stabilito dal PNRR, si continuerà a perseguire l’obiettivo della digitalizzazione dei servizi, nella consapevolezza che al servizio richiesto in ufficio, direttamente dal contribuente, si affianca, e a volte si sostituisce, il servizio richiesto tramite canali alternativi (web, telefono, videochiamata) prevedendo livelli di qualità analoghi a quelli assicurati dall’assistenza resa presso gli uffici.
Fin dall’inizio della pandemia sono state introdotte nuove modalità semplificate per richiedere e ottenere servizi a distanza, con l’obiettivo di garantire alla collettività la fruizione dei servizi essenziali e, al contempo, ridurre al minimo gli accessi fisici in ufficio, offrendo la possibilità di utilizzare anche la posta elettronica e la PEC. I buoni risultati ottenuti fanno ritenere opportuno incentivare tale forma di contatto, riservando gli accessi in ufficio ai soli casi in cui si renda effettivamente necessaria la presenza del contribuente. Il gradimento dei nuovi servizi, ha reso ancora più evidente l’opportunità di continuare il percorso volto a rendere il fisco sempre più telematico, favorendo un utilizzo sistematico e intensivo degli strumenti, vecchi e nuovi, a supporto della relazione a distanza, avvalendosi delle nuove modalità di interazione che la tecnologia rende possibili.
Particolare attenzione continuerà a essere rivolta ai tempi di erogazione dei rimborsi fiscali a cittadini e imprese, anche al fine di restituire liquidità al sistema economico e facilitare il superamento degli effetti generati dall’emergenza pandemica.
Nel corso del 2021, in materia catastale è stato avviato, ai fini dell’integrazione dei processi relativi, il programma di migrazione dall’applicativo Territorio Web al Sistema Integrato del Territorio (SIT) che, oltre ad avere finalità fiscali, risulterà fondamentale per supportare gli Enti nella loro attività di Governo del territorio e gestione delle emergenze. Il SIT rappresenta il passaggio preliminare per rendere disponibile al sistema paese l’Anagrafe Immobiliare Integrata, ovvero un sistema informativo che, per ogni immobile presente sul territorio nazionale, consenta di conoscere la posizione geografica, la rappresentazione e le caratteristiche geometriche e censuarie, nonché le quotazioni di riferimento della zona OMI e i soggetti titolari di diritti e quote.
All’interno dell’Area strategica Servizi sono individuati tre obiettivi di medio termine verso cui l’Agenzia indirizzerà la propria azione:
• facilitare il corretto e tempestivo adempimento degli obblighi tributari;
• migliorare i servizi erogati ai contribuenti;
• migliorare il sistema informativo del patrimonio immobiliare.
In relazione al primo obiettivo, la dichiarazione precompilata rimane lo strumento di maggiore efficacia che l’Agenzia ha messo a disposizione dei contribuenti. Continuerà a essere oggetto di costanti miglioramenti ed estensioni, in un percorso di progressiva dematerializzazione dei modelli di dichiarazione, teso a raggiungere l’obiettivo di far venir meno la necessità stessa di presentarla, consentendo in futuro al cittadino di limitarsi a verificare i dati raccolti dall’Agenzia. In questo processo di semplificazione amministrativa si innesta l’avvio della precompilazione delle bozze di registri IVA nonché, a partire dalle operazioni realizzate dal 1° gennaio 2022, anche della bozza precompilata di dichiarazione annuale IVA.
In tale ambito sono previsti tre indicatori istituzionali: “Tasso di copertura di alcuni oneri inseriti nella dichiarazione precompilata da parte delle persone fisiche rispetto a quelli
complessivamente dichiarati”, “Numero degli operatori per i quali vengono predisposte le bozze dei registri IVA” e “Dichiarazioni IVA precompilate messe a disposizione degli operatori per l’esercizio fiscale precedente”.
A livello di impatto delle azioni è previsto un indicatore che misura la percentuale di dichiarazioni precompilate trasmesse direttamente dal contribuente senza necessità di ricorrere agli intermediari, con lo scopo di valutare il livello di semplificazione e gradimento raggiunto da tale strumento. Sono inoltre previsti due nuovi indicatori di impatto che misurano, rispettivamente, il numero dei soggetti che hanno effettuato l’accesso alle bozze dei registri IVA precompilati e alla dichiarazione IVA precompilata, con il fine di monitorare l’utilizzo (accesso e convalida) da parte degli operatori IVA dei nuovi strumenti messi a loro disposizione.
Al secondo obiettivo dell’area strategica sono riconducibili le linee di azione volte ad adeguare tempestivamente l’azione amministrativa alle fonti normative primarie in materia tributaria, a potenziare i servizi digitali nonché all’esecuzione dei rimborsi fiscali ai cittadini e alle imprese, anche attraverso l’adozione di tecniche di analisi dei rischi.
La consistente introduzione di nuove e ulteriori agevolazioni di carattere fiscale nel corso dell’ultimo anno – insieme alla proroga e alla modifica di quelle introdotte nella fase iniziale dell’emergenza sanitaria – ha richiesto un significativo impegno dell’Agenzia nell’attività di interpretazione delle norme tributarie, relativamente alle quali si è assistito ad un rilevante e costante incremento delle richieste di chiarimenti formulate dai contribuenti e dalle associazioni di categoria al fine di superare le incertezze interpretative derivanti dalla loro applicazione a fattispecie concrete e personali. Nell’attuale contesto, le modifiche normative sopraggiunte e in alcuni casi la complessità della regolamentazione delle singole agevolazioni fiscali, hanno continuato a stimolare l’interesse dei contribuenti a ricevere dall’Agenzia un parere preventivo in merito alla corretta interpretazione delle condizioni, oggettive e soggettive, richieste per fruire delle agevolazioni fiscali. A garanzia della tempestività e della qualità dell’attività interpretativa, è presente l’indicatore “Percentuale di
documenti interpretativi (circolari e risoluzioni) adottati entro il 60° giorno antecedente alla data di applicazione delle norme tributarie di maggiore interesse”.
In merito al miglioramento nell’erogazione di servizi, l’azione dell’Agenzia sarà orientata a consolidare i parametri di qualità inseriti nella propria Carta dei servizi, assegnando al cittadino un ruolo centrale e modulando sempre più le attività di assistenza in base alle sue esigenze. In continuità con quanto previsto nell’esercizio precedente, anche per il 2022 l’attenzione sarà puntata sul potenziamento dei servizi telematici e sul consolidamento del modello di assistenza “a distanza”, attraverso un indicatore istituzionale che misura l’incremento dei servizi telematici offerti cui si affiancano, in termini di impatto, due indicatori che misurano la percentuale di utilizzo dei servizi telematici da parte dei contribuenti sul totale dei servizi erogati dall’Agenzia nonché la percentuale di servizi fruiti su appuntamento rispetto al totale.
Per quanto attiene ai rimborsi fiscali, accanto ai tradizionali indicatori istituzionali che misurano lo sforzo delle strutture dell’Agenzia nel lavorare i rimborsi IVA e II.DD. ordinari rispetto al magazzino, continua a essere monitorata, attraverso uno specifico indicatore, anche la percentuale di rimborsi IVA prioritari lavorati. A livello di impatto sono previsti due indicatori: uno che misura il tempo medio di erogazione dei rimborsi IVA, la cui tendenziale diminuzione potrà consentire un maggiore afflusso di liquidità nel sistema produttivo favorendo, di conseguenza, un migliore svolgimento delle attività economiche interessate, l’altro che misura l’ammontare, in milioni di euro, dei rimborsi e dei crediti di imposta definitivamente disconosciuti nell'anno.
Il sistema informativo del patrimonio immobiliare italiano riveste un ruolo strategico per un moderno governo del territorio, i cui benefici sono riconducibili sia in ambito tributario, mediante una più equa imposizione del carico fiscale, sia in quello civile per la gestione delle emergenze e delle attività di supporto ad altre pubbliche amministrazioni. Il terzo obiettivo dell’area strategica persegue il miglioramento del sistema informativo del patrimonio immobiliare attraverso l’implementazione del livello di integrazione e di informatizzazione
delle banche dati ipo-catastali e cartografiche. Gli indicatori previsti in tale ambito mirano a garantire:
• un adeguato livello di integrazione e informatizzazione delle banche dati catastali e cartografiche, relativamente alla rappresentazione degli immobili urbani;
• il recupero della precisione e della costruzione delle congruenze geometriche della cartografia;
• l’ampliamento del periodo informatizzato della banca dati di Pubblicità Immobiliare. Per alcuni dei suddetti indicatori istituzionali sono anche previsti corrispondenti indicatori di impatto, al fine di monitorare l’effetto provocato nel medio-lungo termine dalle specifiche azioni poste in essere.
Infine, per consentire un efficace presidio del territorio e garantire il costante aggiornamento degli archivi censuari e cartografici, nell’ambito del terzo obiettivo sono previsti anche due specifici indicatori istituzionali che misurano il tasso di immobili irregolari accertati a seguito di indagine e il tasso di copertura degli immobili da controllare. Anche in questo caso sono presenti i corrispondenti indicatori di impatto che misurano, rispettivamente, l’efficacia del processo e il miglioramento che ne deriva in termini di definizione della base imponibile.
Di seguito sono riportati in forma tabellare gli obiettivi e gli indicatori dell’Area strategica Servizi, con specifica evidenza dei risultati attesi nell’arco del triennio di riferimento.
AREA SERVIZI | |||||||||||
Ore persona dedicate per la realizzazione degli obiettivi dell’area: ore migliaia 17.541 | |||||||||||
Risorse finanziarie utilizzate per la realizzazione degli obiettivi dell’area: €/mln 1.217 | |||||||||||
OBIETTIVI | AZIONI | INDICATORE ISTITUZIONALE | TARGET | FONTE DATI | INDICATORE DI IMPATTO | TARGET | FONTE DATI | ||||
2022 | 2023 | 2024 | 2022 | 2023 | 2024 | ||||||
OBIETTIVO 1 - Facilitare il corretto e tempestivo adempimento degli obblighi tributari | Diffusione della dichiarazione precompilata | Tasso di copertura di alcuni oneri inseriti nella dichiarazione precompilata da parte delle persone fisiche rispetto a quelli complessivamente dichiarati | Compreso tra 85% e 90% | Compreso tra 85% e 90% | Compreso tra 85% e 90% | Elaborazione interna | Percentuale di 730 precompilati trasmessi dal contribuente rispetto al totale dei 730 ricevuti dall’Agenzia | 17% | in aumento rispetto all’anno precedente | in aumento rispetto all’anno precedente | BI |
Numero degli operatori per i quali vengono predisposte le bozze di registri IVA | 2.300.000 | In aumento | In aumento | Elaborazione interna | Numero dei soggetti che hanno effettuato l’accesso alle bozze dei registri IVA precompilati | Relazione illustrativa sull’utilizzo (accesso e convalida) da parte degli operatori IVA dei nuovi strumenti messi a disposizione | - | - | Elaborazione interna | ||
Dichiarazioni IVA precompilate messe a disposizione degli operatori per l’esercizio fiscale precedente | - | 2.300.000 | In aumento | Elaborazione interna | Numero dei soggetti che hanno effettuato l’accesso alla Dichiarazione IVA precompilata | - | Relazione illustrativa sulla fruizione della dichiarazione IVA precompilata: accesso, accettazione, invio della dichiarazione | - | Elaborazione interna |
OBIETTIVO 2 - Migliorare i servizi erogati ai contribuenti | Adozione tempestiva dei documenti di prassi | % di documenti interpretativi (circolari e risoluzioni) adottati entro il 60° giorno antecedente alla data di applicazione delle norme tributarie di maggiore interesse | 90% | 95% | 100% | Elaborazione interna | |||||
Potenziamento dei servizi digitali e del modello di assistenza “a distanza” | Incremento dei servizi telematici disponibili rispetto al 31/12/2021 | 5 | 10 | 15 | Elaborazione interna | % di utilizzo dei servizi telematici da parte dei contribuenti sul totale dei servizi erogati dall’Agenzia | 88% | 89% | 90% | BI | |
Percentuale di servizi fruiti su appuntamento rispetto al totale dei servizi fruiti | 85% | 87% | 90% | Elaborazione interna | |||||||
Ottimizzazione dei tempi di esecuzione e di controllo dei rimborsi fiscali ai cittadini e alle imprese | % di rimborsi IVA ordinari lavorati/magazzino | 89% | 90% | 91% | BI | Tempo medio di erogazione dei rimborsi IVA al netto delle sospensioni (espresso in giorni) | 77 gg. | 76 gg. | 75 gg. | Elaborazione interna | |
% di rimborsi IVA prioritari lavorati/magazzino | 92% | 93% | 94% | BI | Volume dei rimborsi e crediti di imposta definitivamente disconosciuti nell'anno di competenza (€/mln) | Report di dati a consuntivo | Report di dati a consuntivo | Report di dati a consuntivo | Elaborazione interna | ||
% di rimborsi Imposte Dirette lavorati/magazzino | 90% | 91% | 92% | BI |
OBIETTIVO 3 – Migliorare il sistema informativo del patrimonio immobiliare | Miglioramento del livello di integrazione e di informatizzazione delle banche dati ipo- catastali e cartografiche | Completa integrazione degli oggetti immobiliari catastali | 95% | 95,5% | 96% | BI | |||||
Congruenza geometrica tra mappe contigue | 36% | 40% | 45% | BI | Mantenimento della media giornaliera di richieste di servizio al WMS e Geoportale | 100% | 100% | 100% | BI | ||
Grado di ampliamento del periodo informatizzato della Banca Dati di Pubblicità Immobiliare | 70% | 72% | 74% | BI | Riduzione della richiesta di consultazioni cartacee della banca dati ipotecaria | 36% | 38% | 40% | Elaborazione interna | ||
Presidio efficace del territorio | Tasso di immobili irregolari accertati a seguito di indagine | 76% | 86% | 87% | BI | Indice di efficacia dell’accertamento catastale | 25% | 35% | 36% | BI | |
Tasso di copertura degli immobili da controllare | 25% | 32% | 35% | BI | Incremento percentuale annuo della base imponibile | 0,35% | 0,35% | 0,35% | Elaborazione interna |
Nell’Area strategica Prevenzione sono ricomprese tutte le attività finalizzate a promuovere un incremento dell’adempimento spontaneo attraverso specifici regimi o istituti individuati per le diverse tipologie di contribuenti (grandi soggetti operanti in ambito internazionale, medie imprese, imprese e lavoratori autonomi, persone fisiche). Il denominatore comune di questi istituti è l’interlocuzione costante e preventiva tra Agenzia e contribuente.
Nell’ambito di questi approcci collaborativi rientrano le attività relative:
• all’applicazione del regime di adempimento cooperativo (cooperative compliance);
• all’esame delle istanze di accordo preventivo internazionale unilaterali e bilaterali;
• al regime di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo di beni immateriali (patent box);
• alle risposte rese agli interpelli per nuovi investimenti e a quelli ordinari;
• alla gestione delle procedure amichevoli (Mutual Agreement Procedure - MAP). Queste attività sono finalizzate, tra l’altro, a migliorare la competitività delle imprese italiane e ad accrescere l'attrattività degli investimenti di imprese estere, assicurando un approccio coerente e unitario del sistema fiscale italiano. In considerazione della finalità che persegue l’Area strategica sono previsti al suo interno due obiettivi: “Favorire il dialogo collaborativo con i contribuenti” e “Rafforzare la tax compliance”.
In relazione al primo obiettivo, al suo interno sono previsti sette di indicatori istituzionali e cinque indicatori di impatto. In ordine al primo indicatore istituzionale, il regime di adempimento cooperativo, l’obiettivo è di instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente che miri a un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. Tale obiettivo è perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente su elementi di fatto, ivi inclusa l’anticipazione del controllo, finalizzata a una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. L’indicatore istituzionale misura, in termini percentuali, il numero delle istanze lavorate rispetto a quelle presentate dal 01/09 dell’anno t-1 (2021) al 31/08 dell’anno t (2022) e il risultato atteso è preventivato nel presupposto che il numero delle istanze non sia superiore, a parità di
risorse, a quelle presentate nell’esercizio precedente. Accanto all’indicatore istituzionale si prevede di monitorare l’impatto che il ricorso a tale istituto determina, misurando – con due specifici indicatori di impatto – l’ammontare degli imponibili presidiati a seguito dell’accesso al regime di adempimento collaborativo da parte dei grandi contribuenti e la percentuale di questi ultimi che accedono al regime di cooperative compliance rispetto alla platea.
L’accordo preventivo è lo strumento di dialogo tra Amministrazione finanziaria e imprese che esercitano attività internazionale, mediante il quale è possibile accedere a una procedura finalizzata alla stipula, appunto, di accordi preventivi, con prevalente riferimento a determinati aspetti fiscali (regime dei prezzi di trasferimento, determinazione dei valori di uscita o di ingresso in caso di trasferimento della residenza, attribuzione di utili o perdite alla stabile organizzazione, valutazione preventiva della sussistenza dei requisiti che configurano una stabile organizzazione, erogazione o percezione di dividendi, interessi, royalties e altri componenti reddituali). In questo ambito sono presenti due indicatori istituzionali: il primo persegue la riduzione del tempo di conclusione degli accordi preventivi (bilaterali e multilaterali) rispetto al 2020, il secondo misura la percentuale di incremento delle procedure di accordo preventivo concluse rispetto al 2020.
Il patent box è un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall'utilizzo di opere dell'ingegno, di brevetti industriali, di disegni e modelli, di processi, di formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. L’indicatore istituzionale presente nel piano misura l’impegno dell’Agenzia a concludere nell’arco del triennio la totalità delle istanze presentate fino al 2019 e il 50% di quelle presentate nel 2020. Il collegato indicatore di impatto misura il tempo medio di lavorazione delle istanze di accesso alle agevolazioni connesse all'utilizzo dei beni immateriali concluse con accordo.
Anche l’attività interpretativa svolta dall’Agenzia mira a favorire una crescente compliance. È infatti previsto – attraverso uno specifico indicatore – l’impegno a mantenere un elevato livello di tempestività nel fornire risposta agli interpelli ordinari. Al fine di monitorare al meglio gli strumenti di cooperazione rafforzata, è previsto anche un indicatore istituzionale
relativo agli interpelli sui nuovi investimenti, con i quali gli investitori italiani e stranieri che intendono effettuare importanti investimenti in Italia con rilevanti ricadute occupazionali, possono rivolgersi all’Agenzia per individuare con certezza il trattamento fiscale applicabile al business plan relativo all’investimento stesso. Per questi ultimi interpelli è anche presente un indicatore d’impatto che misura l’ammontare del gettito atteso in ciascun anno del triennio a seguito dei nuovi investimenti che saranno realizzati in esito alla positiva conclusione dell’interpello.
Le attività di gestione delle procedure amichevoli e di composizione delle controversie internazionali saranno oggetto di uno specifico indicatore istituzionale che misura in termini percentuali le procedure definite entro tre anni dalla data di presentazione, alla fine di un processo di consultazione diretta tra le amministrazioni fiscali dei Paesi contraenti, riguardanti la risoluzione di casi di doppia imposizione e le controversie fiscali internazionali. Anche in questo caso l’impatto dell’azione amministrativa viene monitorato tramite il calcolo del tempo medio di implementazione dei casi di MAP conclusi mediante accordo con l’autorità competente estera nell'anno t-1.
Per quanto concerne il secondo obiettivo “Rafforzare la tax compliance”, al suo interno troviamo due indicatori istituzionali e quattro indicatori di impatto. Nell’ambito del PNRR sono previste misure destinate a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di equità sociale e al miglioramento della competitività del sistema produttivo. Una di queste è quella riferita alla «Riduzione del tax gap» da perseguire anche con un ulteriore rafforzamento dei meccanismi di incentivazione alla compliance basati sull’invio delle comunicazioni ai contribuenti. Tale attività, che è volta a favorire l’emersione delle basi imponibili ai fini delle imposte dirette e dell’IVA, in gran parte sospesa nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, è poi ripartita nel 2021, così da accompagnare la graduale ripresa delle attività economiche e sociali. All’interno del secondo obiettivo è perciò presente l’indicatore istituzionale relativo al numero di comunicazioni inviate, cui corrispondono tre indicatori di impatto: uno che misura i versamenti effettuati per effetto delle azioni di prevenzione e due (uno dei quali di nuova introduzione) volti a rilevare la riduzione dei falsi positivi.
Infine, l’Agenzia prevede l’aggiornamento degli indici sintetici di affidabilità fiscale finalizzati a favorire una maggiore compliance dichiarativa delle piccole e medie imprese e dei professionisti, che saranno monitorati con uno specifico indicatore istituzionale. È presente anche un indicatore di impatto, il cui obiettivo è quello di verificare che sia garantito, attraverso l’elaborazione degli ISA, un significativo tasso di copertura teorica della platea degli operatori economici.
Di seguito sono riportati in forma tabellare gli obiettivi e gli indicatori dell’Area strategica Prevenzione, con specifica evidenza dei risultati attesi nell’arco del triennio di riferimento.
AREA PREVENZIONE | |||||||||||
Ore persona dedicate per la realizzazione degli obiettivi dell’area: ore migliaia 979 | |||||||||||
Risorse finanziarie utilizzate per la realizzazione degli obiettivi dell’area: €/mln 68 | |||||||||||
OBIETTIVI | AZIONI | INDICATORE ISTITUZIONALE | TARGET | FONTE DATI | INDICATORE DI IMPATTO | TARGET | FONTE DATI | ||||
2022 | 2023 | 2024 | 2022 | 2023 | 2024 | ||||||
OBIETTIVO 4 - Favorire il dialogo collaborativo con i contribuenti | Attuazione delle misure fiscali per favorire l'attrazione degli investimenti e assicurare la certezza del diritto per gli operatori | % di Istanze di adesione al regime di cooperative compliance lavorate nell’anno t rispetto a quelle presentate dal 01/09 dell'anno t-1 al 31/08 dell'anno t | 60% | 60% | 60% | Elaborazione interna | Ammontare degli imponibili sotto controllo a seguito dell'accesso al regime da parte dei grandi contribuenti (€/mld) | 18 | 18,5 | 19 | Elaborazione interna |
% di grandi contribuenti che accedono al regime di cooperative compliance rispetto alla platea | 10% | 12% | 15% | Elaborazione interna | |||||||
% di riduzione dei tempi di conclusione delle procedure di accordo preventivo (unilaterali e bilaterali) rispetto ai tempi di conclusione delle procedure concluse nell’anno 2020 | 7% | 9% | 9% | Elaborazione interna | |||||||
% di incremento delle procedure di accordo preventivo concluse (unilaterali e bilaterali) rispetto alle procedure concluse nell’anno 2020 | 8% | 10% | 10% | Elaborazione interna | |||||||
% di conclusione delle istanze di patent box presentate nell’anno n | 100% (2017) 70% (2018) | 100% (2018) 50% (2019)* | 100% (2019)* 50% (2020)* | Elaborazione interna | Tempo medio di conclusione degli accordi relativi alle istanze di accesso alle agevolazioni connesse all'utilizzo dei beni immateriali (patent box) | 35 mesi | 35 mesi | 35 mesi | Elaborazione interna | ||
Attuazione delle misure fiscali per favorire l'attrazione degli investimenti e assicurare la certezza del diritto per gli operatori | Percentuale di risposte alle istanze relative agli interpelli nuovi investimenti in scadenza nel periodo di riferimento per le quali è stata avviata l’interlocuzione formale di cui all’articolo 2, comma 2, del D. Lgs. n. 147 del 2015 e all’articolo 5, comma 3, del D.M. 29 aprile 2016, entro 115 giorni dalla presentazione dell’istanza | 72% | 75% | 75% | Elaborazione interna | Maggior gettito atteso da nuovi investimenti oggetto di interpello (€/mln) negli anni precedenti a quello di riferimento | 334 | 240 | 197 | Elaborazione interna | |
Percentuale di risposta agli interpelli ordinari entro 80 giorni dalla data di ricezione dell'istanza ** | 76% | 78% | 80% | Elaborazione interna | |||||||
Gestione delle procedure amichevoli e di composizione delle controversie internazionali | % di definizione delle MAP entro 3 anni dalla presentazione | 30% | 40% | 50% | Elaborazione interna | Tempo medio di implementazione dei casi di MAP conclusi mediante accordo con l'autorità competente estera nell'anno t-1 | 15 mesi | 12 mesi | 12 mesi | Elaborazion e interna |
OBIETTIVO 5 - Rafforzare la tax compliance | Ottimizzazione delle comunicazioni per l’adempimento spontaneo | Numero di comunicazioni volte a favorire il versamento spontaneo, nonché l’emersione degli imponibili ai fini IVA e dell’effettiva capacità contributiva di ciascun soggetto inviate ai contribuenti (cd. lettere di compliance) | 2.581.100 | 2.200.000 | 3.011.300 | Elaborazione interna | Riduzione dei falsi positivi rispetto al 2019 | -5% | - | - | Elaborazione interna |
% di falsi positivi rispetto al numero di comunicazioni inviate nell’anno | - | ≤5% | ≤5% | Elaborazione interna | |||||||
Versamenti da parte dei contribuenti per effetto delle azioni di prevenzione (€/mld) | 2,45 | 2,20 | 2,77 | Elaborazione interna | |||||||
Aggiornamento e applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale finalizzati a favorire una maggiore compliance dichiarativa delle piccole e medie imprese e dei professionisti | Numero di indici di affidabilità fiscale predisposti oggetto di aggiornamento | 87 | 88 | 87 | Elaborazione interna | Percentuale di attività economiche per cui sono elaborati gli ISA rispetto al complesso delle attività economiche previste all’interno della tabella di classificazione Ateco2007 | 90% | 90% | 90% | Elaborazione interna |
*Dal calcolo dell’indicatore sono esclusi i rinnovi relativi ad accordi già sottoscritti.
**Il risultato riferito agli interpelli ordinari trattati dalle Direzioni Regionali, è preventivato nel presupposto che il numero dei prodotti non sia superiore, a parità di risorse, alla media aritmetica dei prodotti rendicontati nel biennio precedente.
In analogia alle altre aree strategiche, anche le attività di contrasto saranno rivolte alla riduzione del tax gap, attraverso il potenziamento delle attività di controllo, aumentandone l’efficacia, anche mediante una migliore selezione preventiva delle posizioni da sottoporre ad accertamento.
A tal fine sarà ottimizzato l’utilizzo dei dati e degli elementi informativi acquisiti attraverso gli strumenti della cooperazione internazionale e perfezionate le tecniche di analisi e valutazione del rischio di non compliance, monitorando i comportamenti di soggetti a elevata pericolosità fiscale.
La grave situazione economica e sociale che la pandemia ha determinato, impone di indirizzare l’attività di contrasto nei confronti di coloro che, ricorrendo a forme più insidiose di evasione, elusione e frode, non esprimono comportamenti collaborativi e trasparenti.
In ogni caso sarà privilegiato il confronto preventivo con il contribuente, rendendolo partecipe al procedimento accertativo mediante un efficace contraddittorio con l’Agenzia, sia nella fase istruttoria e dunque preventiva alla definizione della pretesa tributaria, sia nell'ambito degli istituti definitori.
Le analisi selettive e i controlli incrociati tra le diverse operazioni dichiarate dai contribuenti saranno migliorate utilizzando i dati derivanti dalla fatturazione elettronica e dalla memorizzazione elettronica e trasmissione dei corrispettivi telematici, che consentiranno anche il monitoraggio dei pagamenti IVA. L’analisi del rischio e la selezione dei soggetti da sottoporre a controllo saranno supportate anche ricorrendo ai dati che derivano dallo scambio automatico di informazioni e dalle informazioni di natura finanziaria contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari.
Saranno assicurate le attività di controllo relative all’indebita fruizione delle agevolazioni previste per fronteggiare le ricadute negative sul tessuto economico nazionale connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Verranno potenziate le analisi volte a contrastare l’evasione in modo mirato e a coordinare le attività a livello territoriale grazie al rafforzamento delle iniziative congiunte con la Guardia di Finanza e con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Il coordinamento tra le strutture provinciali e regionali con quelle centrali assicurerà una gestione uniforme delle fattispecie esaminate nelle attività di controllo.
Gli obiettivi riconducili all’Area strategica Contrasto saranno finalizzati a:
• potenziare i controlli fiscali e presidiare l’efficacia dell’attività di riscossione;
• ridurre la conflittualità con i contribuenti e migliorare la sostenibilità in giudizio della pretesa erariale.
Il primo obiettivo sarà perseguito con una serie di indicatori istituzionali: il primo misura il numero di indicatori di rischio individuati e resi operativi nell’ambito delle procedure di sospensione e che riguardano posizioni che presentano significativi profili di rischio in base a criteri selettivi ben definiti; il secondo e il terzo, entrambi di nuova istituzione, sono stati introdotti al fine di contrastare, sulla base di specifiche analisi del rischio, gli indebiti utilizzi della cessione del credito e dello sconto in fattura, riferiti alle diverse agevolazioni introdotte sul fronte immobiliare; il quarto misura il numero dei soggetti sottoposti ad analisi congiunta con la Guardia di Finanza, ai fini della rispettiva attività di controllo; il quinto, invece, misura la percentuale di posizioni trattate, mediante processo di analisi basato su indici di rischiosità fiscale predefiniti, sul totale di posizioni presenti nello scambio complessivo di informazioni Country-by-Country reporting ricevute dall'Ufficio, ai fini della selezione a seguito dell’analisi del rischio di elusione delle multinazionali con fatturato mondiale superiore ai 750 milioni di euro.
Al primo obiettivo sono collegati due indicatori di impatto: il primo attiene agli esiti dell'attività di analisi, verifica e controllo svolta dall’Agenzia in relazione alle comunicazioni di cessione di credito e delle comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura; il secondo misura le entrate complessive, espresse in miliardi di euro, derivanti da attività di contrasto all’evasione fiscale.
L’Agenzia si propone di diminuire la conflittualità nei rapporti con i contribuenti attraverso il miglioramento della qualità degli atti notificati, nonché attraverso un efficace utilizzo degli strumenti deflativi del contenzioso. Il secondo e ultimo obiettivo dell’area strategica, dunque, si riferisce alle attività relative al contenzioso tributario, che dovrebbero tendenzialmente diminuire anche grazie all’incremento delle vittorie in giudizio da parte dell’Agenzia.
All’interno dell’obiettivo è stato inserito un nuovo indicatore istituzionale, volto a ridurre la conflittualità tra fisco e cittadini anticipando la risoluzione della lite ed evitando la fase del contenzioso. Tale indicatore misura la percentuale delle istanze di mediazione tributaria esaminate e concluse dagli uffici nei termini previsti.
Gli altri due indicatori istituzionali presenti nell’obiettivo misurano l’impegno dell’Agenzia nel sostenere il proprio operato dinanzi alle Commissioni Tributarie e riguardano la percentuale di costituzioni in giudizio in Commissione Tributaria Provinciale (CTP) e Commissione Tributaria Regionale (CTR) e quella di partecipazione alle pubbliche udienze, presso le medesime Commissioni, per le controversie di valore in contestazione superiore a
10.000 euro e di valore indeterminabile. Con tre indicatori di impatto si monitora la qualità dell’azione svolta, attraverso la percentuale di sentenze definitive totalmente e parzialmente favorevoli all’Agenzia, quelle solo favorevoli, e la percentuale degli importi decisi in via definitiva a favore dell’Agenzia.
Di seguito sono riportati in forma tabellare gli obiettivi e gli indicatori dell’Area strategica Contrasto, con specifica evidenza dei risultati attesi nell’arco del triennio di riferimento.
AREA CONTRASTO | |||||||||||
Ore persona dedicate per la realizzazione degli obiettivi dell’area: ore migliaia 16.710 | |||||||||||
Risorse finanziarie utilizzate per la realizzazione degli obiettivi dell’area: €/mln 1.159 | |||||||||||
OBIETTIVI | AZIONI | INDICATORE ISTITUZIONALE | TARGET | FONTE DATI | INDICATORE DI IMPATTO | TARGET | FONTE DATI | ||||
2022 | 2023 | 2024 | 2022 | 2023 | 2024 | ||||||
OBIETTIVO 6 – Potenziare i controlli fiscali e presidiare l’efficacia dell’attività di riscossione | Controlli su crediti d’imposta e agevolazioni nonché sospensione preventiva delle deleghe F 24 con compensazioni sulla base di indicatori di rischio predefiniti e successivo scarto delle deleghe a seguito di controlli degli Uffici nei 30 giorni e blocco delle cessioni dei crediti da bonus edilizi | Numero di indicatori di rischio individuati e resi operativi nella procedura di sospensione | 5 | 8 | 8 | Elaborazione interna | Esiti dell'attività di analisi, verifica e controllo delle comunicazioni di cessione di credito e delle comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura | Relazione | Relazione | Relazione | Elaborazione interna |
Numero di indicatori di rischio individuati e resi operativi nella procedura di sospensione dei crediti da bonus edilizi | 2 | 3 | - | Elaborazione interna | |||||||
Valore delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura analizzate e verificate preventivamente dall’Agenzia rispetto al valore complessivo delle comunicazioni di cessione di credito e comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura trasmesse nell'anno di riferimento dai contribuenti in relazione ai diversi crediti agevolativi cedibili in base alla disciplina giuridica che regolamenta le agevolazioni | 60% | 70% | 80% | Elaborazione interna | |||||||
Ottimizzazione dei controlli in materia tributaria e adozione di iniziative congiunte con la Guardia di finanza e altre Amministrazioni estere per potenziare le attività di analisi al fine di contrastare la sottrazione all’imposizione delle basi imponibili, mappare territorialmente i fenomeni evasivi e predisporre i rispettivi piani di intervento anche in modalità integrata | Numero dei soggetti sottoposti ad analisi congiunta ai fini della rispettiva attività di controllo | 60.000 | 60.000 | 60.000 | Elaborazione interna | Entrate complessive da attività di contrasto (€/mld) | 14,4 | 15,9 | 16,1 | BI | |
Percentuale di posizioni trattate, mediante processo di analisi basato su indici di rischiosità fiscale predefiniti, sul totale di posizioni presenti nello scambio complessivo di informazioni Country-by- Country reporting e ricevute dall'Ufficio ai fini della selezione a seguito dell’analisi del rischio di elusione delle multinazionali con fatturato mondiale superiore ai 750 milioni di euro effettuata in base alle informazioni del Country-by-Country reporting | 90% | 90% | 90% | Elaborazione interna |
OBIETTIVO 7- Ridurre la conflittualità con i contribuenti e migliorare la sostenibilità in giudizio della pretesa erariale | Favorire la riduzione del contenzioso tributario attraverso gli istituti deflativi normativamente previsti | Percentuale di istanze di mediazione esaminate e concluse dagli uffici entro i termini previsti. | 70% | 70% | 70% | Elaborazione interna | |||||
Efficace difesa, in termini qualitativi e quantitativi, degli atti impugnati, anche al fine di ottenere una diminuzione del contenzioso | Percentuale di costituzioni in giudizio in CTP e CTR sui ricorsi il cui termine di costituzione scade nell'esercizio | 96% | 96% | 96% | BI | % di sentenze definitive totalmente e parzialmente favorevoli all’Agenzia | 72% | 72% | 72% | BI | |
% di sentenze definitive totalmente favorevoli all’Agenzia | 69% | 69% | 69% | BI | |||||||
Percentuale di partecipazione alle pubbliche udienze in CTP e CTR dell'esercizio relative a controversie di valore superiore a 10.000 euro e di valore indeterminabile | 96% | 96% | 96% | BI | % degli importi decisi in via definitiva a favore dell’Agenzia | 74% | 74% | 74% | BI |
L’Area strategica Risorse è stata introdotta inizialmente con il proposito di valutare l’attività dell’Agenzia anche in relazione all’utilizzo e allo sviluppo del personale. Da quest’anno l’attività dell’Agenzia verrà valutata anche rispetto alla capacità di qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali e di migliorare il livello delle risorse intangibili.
Poter disporre di risorse umane dotate di elevata competenza e professionalità, con forte motivazione e buona predisposizione al cambiamento risulta, infatti, fondamentale per l’Agenzia, in virtù della peculiare attività che essa svolge. Taluni aspetti strategici relativi alla gestione del personale quali: il rafforzamento delle conoscenze e delle competenze dei dipendenti, lo sviluppo e la formazione e le iniziative per la condivisione dei criteri ispiratori per la valutazione della prestazione lavorativa, risultano determinanti ai fini del conseguimento di tutti gli obiettivi afferenti alle altre aree strategiche. In considerazione dell’importanza della valorizzazione delle risorse umane e della loro crescita professionale, della capacità di reclutare personale con profili adeguati al fine di realizzare il mandato istituzionale dell’Agenzia e di agevolare il fisiologico turn over, è stato previsto l’obiettivo “Reclutare, qualificare e valorizzare le risorse umane necessarie al conseguimento degli obiettivi istituzionali”. Al suo interno sono state individuate tre azioni:
• potenziamento delle risorse umane a disposizione;
• attuazione e sviluppo del lavoro agile;
• rafforzamento delle conoscenze e competenze del personale dell’Agenzia.
Alla prima azione corrispondono due indicatori istituzionali che misurano il potenziamento del capitale umano a disposizione dell’Agenzia sia numericamente, sia in termini di rinnovamento, calcolando le unità di personale assunto nell’anno di riferimento.
Il primo indicatore “Unità di personale assunte a tempo indeterminato nell'anno di riferimento”, è riferito al reclutamento di funzionari esperti in materia fiscale con conoscenze specifiche in materia tributaria e contabilità aziendale, che si occupano di attività di accertamento fiscale, contenzioso tributario, dichiarazioni fiscali, assistenza ai contribuenti, coordinamento e indirizzo nella lotta all'evasione fiscale; il secondo indicatore “Data
scientists assunti con contratto a tempo indeterminato” riguarda invece la selezione di funzionari esperti nell’applicazione di metodologie statistiche avanzate (metodi inferenziali, algoritmi di machine learning, ecc.), e nell’analisi e trattamento di grandi moli di dati attraverso l’utilizzo di specifici strumenti informatici e dei principali e più diffusi software statistici.
Altri due indicatori sono rivolti a monitorare l’azione relativa alla nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, il c. d. lavoro agile: viene misurata la percentuale di postazioni lavorative virtualizzate e la percentuale di personale dotato di un PC portatile fornito, a tale scopo, dall’Agenzia stessa.
La comunicazione interna è uno degli elementi fondamentali per diffondere i principi e i valori di una organizzazione e per consolidare il senso di appartenenza. L’esigenza di ascolto del personale da parte dell’organizzazione diviene ancor più necessaria in caso di crisi particolarmente profonde come quella scaturita dalla pandemia. Nel 2020 l’Agenzia ha avviato il “Progetto identità e valori organizzativi” al fine di ridefinire l’identità e consolidare il senso di appartenenza del proprio personale. Il punto di partenza sono stati i 35 focus group online organizzati tra aprile e maggio 2021, ai quali hanno preso parte 210 dipendenti provenienti da tutto il territorio nazionale, suddivisi in base alla tipologia di lavoro svolto (servizi fiscali, gestione risorse, servizi immobiliari, gestione controlli, consulenza e contenzioso). L’indagine ha coinvolto anche il personale che ricopre posizioni organizzative di responsabilità e i dipendenti delle strutture centrali. I/le partecipanti hanno manifestato un grande interesse per la tematica dei valori organizzativi e un forte desiderio di aderire a iniziative che coinvolgano il personale, riconoscendo l’importanza di poter essere ascoltati e di poter esprimere la propria opinione su alcuni aspetti potenzialmente migliorabili, forti di un punto di vista privilegiato e di una conoscenza diretta delle attività svolte. Obiettivo della seconda fase del progetto è comprendere da dove nascano le percezioni del personale dell’Agenzia, anche e soprattutto quelle critiche, e cosa si possa fare, laddove necessario, per invertire la rotta, provando a tracciare delle possibili linee d’azione in risposta alle problematiche emerse, ma anche supportando quanto viene vissuto in maniera positiva. Il biennio 2022-2023 sarà pertanto incentrato sull’adozione delle iniziative per la promozione
e l’implementazione del sistema di valori organizzativi, in risposta ai temi più “critici” e prioritari rispetto al contesto organizzativo, e sul monitoraggio delle stesse. Per il rafforzamento delle conoscenze e competenze del personale dell’Agenzia vengono introdotti due nuovi indicatori istituzionali. Il primo “Realizzazione di piani di sviluppo personalizzati per sviluppare competenze specifiche” è volto a monitorare la realizzazione e la valutazione dell’efficacia di piani di sviluppo personalizzati indirizzati ai titolari di posizioni organizzative di elevata responsabilità (POER) e ai dirigenti. Il secondo “Realizzazione di Iniziative formative e di sviluppo dedicate al personale impegnato nell’assistenza al contribuente” misura la realizzazione di percorsi formativi e di sviluppo (piani individuali, coaching, ecc.) volti a consolidare e ampliare competenze relazionali e sociali, per implementare la gestione dei servizi e dell’assistenza al contribuente; il primo anno le iniziative saranno rivolte in modo particolare al personale dedicato all’erogazione dei servizi fiscali.
A livello di impatto è previsto un indicatore che misura l’efficacia della formazione attraverso l’ampliamento, in termini percentuali, delle attività formative sottoposte a valutazione di efficacia secondo la metodologia già in uso; nel prossimo triennio si prevede di concentrare l’applicazione del modello su una parte delle iniziative di carattere tributario previste nel piano di formazione dell’anno di riferimento.
Per quanto concerne il secondo obiettivo “Qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali e migliorare il livello delle risorse intangibili”, esso viene perseguito attraverso l’attuazione del Piano pluriennale degli investimenti, il quale contiene: la rappresentazione degli investimenti corrispondenti alle attività progettuali e di evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia nel triennio a venire; gli investimenti e le iniziative immobiliari volte a conseguire progressivamente una significativa riduzione dei canoni di locazione attraverso la razionalizzazione e il rilascio di immobili condotti in locazione passiva da privati e, contestualmente, la valorizzazione e l’utilizzo di immobili pubblici.
Al secondo obiettivo corrispondono due indicatori che misurano rispettivamente: la percentuale di investimenti ICT contabilizzati, rispetto agli impegni ICT programmati;
l’attuazione delle misure di sicurezza ICT emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale. A livello di impatto è previsto un indicatore che misura la capacità dell’Agenzia di qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali, attraverso il calcolo dei “Risparmi di spesa per effetto del rilascio di immobili condotti in locazione passiva”.
Di seguito sono riportati in forma tabellare gli obiettivi e gli indicatori dell’Area Risorse, con specifica evidenza dei risultati attesi nell’arco del triennio di riferimento.
AREA RISORSE | |||||||||||
Ore persona dedicate per la realizzazione degli obiettivi dell’area: ore migliaia 6.016 | |||||||||||
Risorse finanziarie utilizzate per la realizzazione degli obiettivi dell’area: €/mln 417 | |||||||||||
OBIETTIVI | AZIONI | INDICATORE ISTITUZIONALE | TARGET | FONTE DATI | INDICATORE DI IMPATTO | TARGET | FONTE DATI | ||||
2022 | 2023 | 2024 | 2022 | 2023 | 2024 | ||||||
OBIETTIVO 8 - Reclutare, qualificare e valorizzare le risorse umane necessarie al conseguimento degli obiettivi istituzionali | Potenziamento delle risorse umane a disposizione | Unità di personale assunte a tempo indeterminato nell'anno di riferimento | 700 | 2.500 | 3.100 | Elaborazione interna | |||||
Data scientists assunti con contratto a tempo indeterminato | 50 | - | - | Elaborazione interna | |||||||
Attuazione e sviluppo del lavoro agile | Postazioni lavorative virtualizzate | 10% | 25% | 50% | Elaborazione interna | ||||||
% di personale dotato di PC portatile fornito dall’Agenzia per la prestazione dell’attività lavorativa in modalità agile | 70% | 80% | 90% | Elaborazione interna | |||||||
Rafforzamento delle conoscenze e competenze del personale dell’Agenzia | Realizzazione di Iniziative formative e di sviluppo dedicate al personale impegnato nell’assistenza al contribuente | Avvio delle iniziative formative e di sviluppo destinate al personale dei servizi fiscali TARGET ANNO: 10.000 ORE FRUITE | Avvio delle iniziative formative e di sviluppo destinate al personale dei servizi catastali cartografici e di pubblicità immobiliare TARGET ANNO: 10.000 ORE FRUITE | Avvio delle iniziative formative e di sviluppo destinate al personale dei SAM e dei centri operativi TARGET ANNO: 4.000 ORE FRUITE | Elaborazione interna | Efficacia della formazione | 10% delle iniziative di carattere tributario previste dal Piano annuale di formazione del personale | 10% delle iniziative di carattere tributario previste dal Piano annuale di formazione del personale | 10% delle iniziative di carattere tributario previste dal Piano annuale di formazione del personale | Elaborazione interna |
OBIETTIVO 9 - Qualificare ed efficientare le risorse patrimoniali e migliorare il livello delle risorse intangibili | Attuazione del piano pluriennale degli investimenti | Contabilizzato investimenti ICT rispetto agli impegni ICT programmati con il piano degli investimenti 2022-2024, compresi gli impegni pregressi | 30% | 30% | 30% | Elaborazione interna | Risparmi di spesa per effetto del rilascio di immobili condotti in locazione passiva | 4.0€/mln | 4.2€/mln | 4,5€/mln | Elaborazione interna |
Attuazione delle misure di sicurezza ICT emanate dall’Agid – Numero totale di Misure di sicurezza di livello “standard” e “avanzato” implementate (valore cumulato negli anni) | 20 standard 8 avanzato | 25 standard 9 avanzato | 30 standard 10 avanzato | Elaborazione interna |
1. STRATEGIA IN MATERIA DI RISORSE UMANE
Introduzione
In virtù della peculiare attività svolta, l’Agenzia delle entrate ha necessità di poter contare sempre su personale di elevata competenza, professionalità e con forte motivazione e predisposizione al cambiamento. Per tale motivo, fin dalla sua nascita, l’Agenzia ha sempre dato grande rilievo alle politiche di gestione delle risorse umane, dalla selezione, alla formazione e allo sviluppo professionale.
La crisi epidemiologica da Covid-19 ha imposto una radicale rivisitazione dei processi lavorativi, con il pieno utilizzo del lavoro agile nel biennio 2020-2021, rendendolo ormai una modalità consolidata di svolgimento dell’attività lavorativa; la risposta del personale in questi due anni è stata la riprova dell’elevata professionalità e responsabilità di tutte le persone che operano all’interno dell’Agenzia, permettendo la regolare continuità dell’azione amministrativa.
Nel corso del prossimo triennio l’Agenzia utilizzerà questa esperienza proprio per rafforzare un nuovo percorso di sviluppo lavorativo, impostando le attività in una logica evoluta, che vede il raggiungimento degli obiettivi e la soddisfazione piena dei bisogni dei contribuenti, quale cardine centrale su cui ognuno è chiamato a impegnarsi attraverso l’incremento dell’autonomia funzionale e della responsabilità nelle azioni intraprese. Da una logica di “ordine-reazione” a una di “coscienza-responsabilizzazione”. Avere piena consapevolezza delle attività da svolgere ed essere responsabili dei risultati che si intendono raggiungere, sono le principali attitudini e capacità che tutto il personale continuerà a rafforzare per proseguire a crescere professionalmente e garantire una sempre maggiore qualità nei servizi offerti.
Un vasto processo di riorganizzazione, iniziato nel 2019, ha visto l’introduzione di una tipologia di posizioni organizzative intermedie tra l’area dirigenziale e le posizioni organizzative a carattere più operativo; ciò ha consentito di destinare il personale dirigenziale, sottodimensionato rispetto alla dotazione organica prevista nel precedente modello organizzativo, a un ruolo di coordinamento di livello più alto, redistribuendo i
compiti all’interno della nuova struttura ai titolari delle posizioni organizzative. Partendo da questo modello gestionale-organizzativo, l’Agenzia ha previsto l’avvio di percorsi di formazione, di aggiornamento, di sviluppo continuo del proprio personale impegnato a diversi livelli nei rispettivi ruoli, al fine di supportare la continua evoluzione del processo di riorganizzazione.
A ciò si aggiunge la necessità di avvicendare con nuove assunzioni il personale in uscita; si tratta per la gran parte di pensionamenti, per i quali l’introduzione della cosiddetta “quota 100” non ha fatto altro che accelerare e concentrare tra il 2019 e il 2021 i pensionamenti previsti negli anni successivi.
Reclutamento
Negli ultimi anni il numero delle uscite (a lungo stabile intorno a 1.000 unità all’anno) è andato via via aumentando, a causa dell’elevata età media del personale e dell’introduzione di forme previdenziali che hanno anticipato l’uscita dal mondo del lavoro. Di conseguenza, il numero dei dipendenti dell’Agenzia si è andato costantemente riducendo per effetto delle cessazioni avvenute, in particolare, nel triennio 2019-2021 per 8.670 unità.
Uscite nel triennio 2019-2021
2019 | 2020 | 2021 | Totale |
2.780 | 3.257 | 2.363 | 8.670 |
A fronte di tali cessazioni, il personale in servizio al 31 dicembre 2021 è pari a 29.597 unità, a fronte di una dotazione organica di 44.380 unità di personale.
È evidente che, pur in presenza della continua evoluzione degli strumenti informatici e telematici e del costante incremento del loro utilizzo, l’elemento umano resta preponderante e una sua eccessiva compressione rischia, a lungo andare, di incidere in maniera significativa sulla capacità e sulla continuità operativa dell’Agenzia.
Nel triennio 2022-2024 è previsto un rallentamento delle uscite e si stima che lasceranno l’Agenzia 2.843 unità di personale, al netto degli eventuali effetti delle ulteriori evoluzioni normative e delle uscite dovute ad altre cause (dimissioni, decessi, ecc.):
Uscite previste nel triennio 2022-2024 a legislazione vigente
Qualifica | 2022 | 2023 | 2024 | Totale |
I e II area | 672 | 412 | 467 | 1.551 |
III area | 560 | 314 | 380 | 1.254 |
Dirigenti | 17 | 12 | 9 | 38 |
Totale | 1.249 | 738 | 856 | 2.843 |
Per quanto riguarda le nuove assunzioni, nel triennio di riferimento verrà portato a compimento il Piano del fabbisogno del personale 2020-2022. Nel 2021 sono state avviate le seguenti procedure concorsuali:
• procedura per il reclutamento di 2.320 funzionari tributari. Le prime prove oggettive attitudinali si sono svolte dal 20 al 22 dicembre 2021.
• procedura per il reclutamento di 100 funzionari informatici, di cui 25 unità di analista dati fiscale, 25 di analista infrastrutture e sicurezza informatica in ambito fiscale e 50 di funzionario data scientist da destinare alle strutture centrali.
Nel corso del 2022 verranno avviati i tirocini delle procedure sopra indicate e si prevede la conclusione, entro il medesimo anno, di quelli relativi alle figure di analista dati fiscale e analista infrastrutture e sicurezza informatica.
Sono in corso di svolgimento le procedure concorsuali per l’assunzione di 150 dirigenti di seconda fascia da destinare in via prioritaria alla direzione di uffici preposti ad attività operative di gestione, riscossione e contenzioso dei tributi di competenza e 10 dirigenti di seconda fascia da destinare in via prioritaria alla direzione di uffici preposti ad attività operative di gestione dei servizi catastali.
Sempre nel 2022 saranno bandite:
• procedura per il reclutamento di 100 funzionari tecnici;
• procedura per il reclutamento di 900 assistenti tecnici (di cui 400 posti relativi al PTFP 2021-2023).
Resta da bandire la procedura per il reclutamento di 60 assistenti informatici, previo svolgimento di una procedura di mobilità tra amministrazioni in modo da reperire figure professionali già dotate di esperienza lavorativa nel campo della gestione delle reti informatiche.
Nel Piano del fabbisogno del personale 2021-2023, approvato con delibera n. 72 del 31 dicembre 2021 dal Comitato di gestione, utilizzando le risorse finanziarie derivanti dalle cessazioni di personale degli anni 2020 (turnover 2021) e 2021 (turnover 2022), sono previste le seguenti nuove procedure concorsuali:
• procedura per il reclutamento di 4.144 funzionari tributari (di cui 570 da destinare alle attività relative alla gestione dei registri immobiliari);
• procedura per il reclutamento di 130 funzionari tecnici;
Infine, sono computate le assunzioni obbligatorie delle categorie protette ex legge n. 68/1999, mediante chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento o utilizzando apposite convenzioni stipulate ai sensi dell’art. 11 della citata legge n. 68/1999 che, nel triennio in questione, dovrebbero stabilizzarsi sul dato storico (circa 40 unità all’anno).
Sviluppo
La capacità di valorizzare il personale, stimolandolo ad accrescere le proprie competenze e motivazioni, contribuisce in modo significativo al successo di un’organizzazione: la motivazione del personale è un elemento essenziale per conseguire gli obiettivi che l’organizzazione si prefigge.
L’Agenzia, pertanto, continuerà a valorizzare le capacità dei propri dipendenti coinvolgendoli nei processi di innovazione e cercando di offrire loro prospettive di crescita professionale e livelli retributivi adeguati al livello di specializzazione richiesto. L’obiettivo è quello di generare un circolo virtuoso nel quale la valorizzazione delle persone e il loro impiego
ottimale in base alle loro competenze e capacità, costituisca il fondamento per il miglior funzionamento dell’organizzazione.
In tale prospettiva, saranno portate avanti una serie di iniziative volte a sviluppare e a consolidare le conoscenze e le competenze di determinati ruoli individuati sulla base delle priorità di intervento legate alla strategia gestionale e agli assetti organizzativi dell’Agenzia; successivamente, tali azioni saranno progressivamente estese a tutti i ruoli chiave dell’organizzazione.
Un’attenzione particolare è rivolta ai ruoli dirigenziali coinvolti in un’azione di sviluppo, che porterà sia all’individuazione delle competenze caratteristiche di ciascun ruolo dirigenziale che di quelle di ciascun dirigente, in modo da formare una banca dati completa del capitale professionale dei dirigenti dell’Agenzia e di avvio di percorsi di sviluppo professionale personalizzati, anche attraverso l’uso del coaching e la previsione di tavole di successione per la copertura di posizioni strategiche. Nel 2022, in particolare, prenderà avvio la seconda fase di questa iniziativa, caratterizzata dallo svolgimento, in collaborazione con la SNA, di assessment delle competenze dei dirigenti, che consentirà anche di aggiornare l’attuale modello di competenze e di individuare quelle distintive della dirigenza di vertice.
Un altro punto centrale della strategia in ambito di risorse umane consiste nel consolidare il sistema valoriale “aziendale” e favorire la retention delle proprie risorse, soprattutto le più giovani. In tal senso, sono state avviate in alcune regioni pilota altre due iniziative. La prima, di sviluppo dei comportamenti di cittadinanza organizzativa, cioè quei comportamenti discrezionali, non specificati da contratto, che nel loro insieme favoriscono l’efficacia di un’organizzazione e contribuiscono a ottenere performance migliori perché connessi ai servizi erogati. La seconda iniziativa di sviluppo, rivolta a un campione di neoassunti under 35, ha la finalità di rilevare quali fattori guidano maggiormente la scelta del posto di lavoro da parte dei giovani, quali aspettative nutrono rispetto al mondo dell’impiego e quali condizioni ne possono favorire la loro retention nell’organizzazione, individuando i fattori in grado di attrarre e reclutare i giovani e, allo stesso tempo, di valutare il livello di appeal dell’Agenzia.
Attraverso queste iniziative, l’Agenzia punta ad acquisire informazioni e spunti importanti per orientare le proprie politiche di sviluppo e valorizzazione nel prossimo futuro.
Inoltre, il piano di sviluppo tecnico-professionale dell’Agenzia prevede sia la mobilità orizzontale, cioè l’assegnazione a funzioni diverse in una prospettiva di crescita delle conoscenze, sia la mobilità verticale, cioè l’assegnazione a funzioni di maggiore complessità in un’ottica di miglioramento delle capacità gestionali.
In tale ottica, verranno formulati percorsi di carriera distinti per ruoli dirigenziali, posizioni organizzative e funzionari. Per le prime due figure, il sistema si poggia su tre opzioni: rinnovo degli incarichi; avvicendamento; conferimento degli incarichi ex novo. Mentre il rinnovo, a fronte di valutazioni di performance positive del titolare, riguarda il consolidamento organizzativo, l’opzione dell’avvicendamento include la possibilità di rotazione degli incarichi nella stessa funzione o in funzioni simili, cambiando la sede, oppure di alternanza degli incaricati su funzioni diverse per generare osmosi e diffusione di conoscenze oltre che di ampliamento della professionalità per processi1.
Il conferimento di incarichi ex novo, infine, prevede l’avvio di nuove procedure selettive che tengono conto delle competenze e delle capacità dimostrate. In particolare, per quanto riguarda le posizioni organizzative istituite dall’art. 1, comma 93, della n. 205/2017 (legge di bilancio 2018), e recepita nel Regolamento di amministrazione dell’Agenzia e nei corrispondenti atti di organizzazione, pur non essendo un “percorso di carriera” in senso tecnico, in quanto non prevede alcuna modifica dello status giuridico del dipendente, è un istituto che può essere utilizzato per immaginare un percorso di sviluppo interno all’amministrazione, fondato sulle competenze acquisite e sulle capacità dimostrate lungo la vita professionale. Il trattamento retributivo prevede un’indennità di posizione graduata su quattro livelli e una retribuzione di risultato basata sulla valutazione dell’attività svolta. L’incarico ha durata triennale ma, tenendo conto della valutazione riportata, può essere rinnovato.
1 Per i titolari di posizioni organizzative istituite dall’art. 1, comma 93, della n. 205/2017 l’alternanza su funzioni diverse resta subordinata al superamento della relativa procedura di conferimento dell’incarico.
Sempre nell’ambito dei percorsi di carriera si inserisce anche l’attività legata all’individuazione dei profili e dell’impianto di famiglie professionali e della classificazione dei ruoli, in vista della contrattazione per il CCNI.
Un altro istituto finalizzato a valorizzare l’impegno profuso e i risultati conseguiti dai dipendenti è costituito dalle progressioni economiche all’interno delle aree e dalle procedure concorsuali per il passaggio dalla seconda alla terza area. A settembre del 2021, sulla base del Piano del fabbisogno del personale 2020-2022, è stata bandita una procedura selettiva per 700 passaggi dalla seconda alla terza area per i profili di funzionario, funzionario tecnico e funzionario informatico. A fine dicembre del 2021 è stato sottoscritto un accordo con le Organizzazioni sindacali per 12.421 progressioni economiche.
Nella gestione delle risorse umane un ruolo fondamentale riveste la valutazione delle prestazioni, intesa non solo come un sistema di rilevazione dei risultati raggiunti a fronte di specifici obiettivi assegnati, ma anche come strumento per intercettare le competenze organizzative dei singoli dipendenti, i punti di forza e le aree di miglioramento, in un’ottica di sviluppo professionale e organizzativo.
Fin dalla sua istituzione l’Agenzia ha introdotto sistemi di valutazione della performance, dedicati sia ai dirigenti che ai titolari di posizioni organizzative e di responsabilità. Dal 2022, sarà operativo il sistema di valutazione della performance di tutto il personale delle aree funzionali non titolare di incarico. La fase di start up di tale sistema sarà accompagnata da una capillare attività di formazione degli attori coinvolti nel processo: in partnership con SNA, l’Agenzia raggiungerà l’intera platea di valutatori per condividere i principi chiave, i valori e il metodo della valutazione quale leva strategica di gestione delle risorse umane e i vari aspetti del flusso del ciclo della performance; mediante interventi mirati di formazione e comunicazione sarà raggiunta l’ampia platea di colleghe e di colleghi a cui il sistema di valutazione è rivolto.
Un discorso a parte vale per i candidati delle procedure selettive in corso per i quali è prevista una valutazione delle competenze manifestate durante il tirocinio quale elemento chiave che contribuisce alla valutazione finale in sede di prova orale. L’utilizzo di modelli di
competenze, disegnati in coerenza con la missione, i valori e i principi organizzativi dell’Agenzia, ha consentito la diffusione di una cultura della valutazione, che si intende ulteriormente incrementare con iniziative che diffondano il valore dello strumento e i vantaggi gestionali che ne possono derivare.
Formazione
“Fare formazione” in Agenzia significa non solo favorire l’incremento di efficienza ed efficacia operativa, ma supportare il radicamento dei necessari cambiamenti culturali, in coerenza con il cambiamento dei modelli organizzativi e di servizio al cittadino.
In questo senso la formazione opera attraverso azioni ed interventi sugli asset intangibili dell’organizzazione, competenze e comportamenti, logiche operative e cultura organizzativa. Deve quindi accompagnare l’evoluzione della vision della nostra organizzazione, ed essere pronta a supportarla nelle sfide di cambiamento. L’offerta formativa nell’ambito tecnico segue le direttrici derivanti dall’implementazione delle nuove modalità di gestione dei servizi al contribuente e dall’evoluzione dei processi core, nelle tipiche aree dei processi tributari, catastali e cartografici, di pubblicità immobiliare ed estimativi.
In particolare punta ad assicurare:
• il potenziamento delle capacità di assistenza al contribuente sui servizi offerti e sugli adempimenti previsti, con una focalizzazione sulla diffusione della conoscenza dei nuovi canali telematici, nell’ottica del miglioramento della relazione e del rafforzamento della compliance;
• il supporto alle innovazioni di tipo tecnologico e infrastrutturale correlate ai processi,
• lo sviluppo delle tecniche di analisi, della conoscenza delle metodologie di accertamento e del funzionamento degli applicativi informatici di ausilio;
• la manutenzione delle competenze specialistiche, a seguito delle innovazioni di tipo normativo e procedurale.
L’offerta formativa in ambito manageriale e comportamentale costituirà, da un lato, un sistema di potenziamento delle competenze per il management e, dall’altro, una funzione di supporto alle strategie dell’organizzazione, nell’implementazione del nuovo modello operativo. La funzione dell’intervento formativo dovrà essere quella di promuovere il rafforzamento e la consapevolezza delle nuove pratiche di coordinamento, sperimentate nel corso del lavoro agile emergenziale, e favorire l’affermarsi di una cultura organizzativa basata sulla responsabilità dei risultati. Nel 2022 l’offerta di formazione manageriale e comportamentale si arricchirà di nuove linee di intervento con l’obiettivo di fornire supporto e strumenti per lo sviluppo delle componenti di soft skills utili all’implementazione pratica del nuovo modello operativo.
Di particolare rilevanza è anche l’opera di sensibilizzazione del personale sui temi della legalità, dell’etica, della trasparenza e del contrasto alla corruzione.
Le iniziative di carattere operativo e gestionale riservate ai ruoli di coordinamento di impatto diretto sulle attività degli uffici, sono erogate con risorse interne. L’Agenzia si affida alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) prevalentemente per l’alta formazione sui temi di carattere tecnico–tributario e giuridico-amministrativo.
L’offerta formativa specialistica prevede, infine, in ambiti di interesse strategico per l’Agenzia, la collaborazione con enti esterni (atenei, scuole di alta formazione, ordini professionali, associazioni di categoria), nell’ottica di realizzare un sistema formativo aperto agli stimoli esterni e alle esigenze della collettività.
1.1 ORE LAVORABILI PRO CAPITE
Ore lavorabili pro capite | Piano 2022 | Piano 2021 | Consuntivo 2021 |
Ore lavorabili lorde | 1.807 | 1.828 | 1.828 |
Ore di assenza per ferie | 224 | 224 | 224 |
Ore lavorabili contrattuali | 1.583 | 1.604 | 1.604 |
Ore di assenza per malattia | 41 | 46 | 38 |
Ore di assenza per altri motivi | 121 | 130 | 117 |
Xxx lavorabili ordinarie | 1.421 | 1.428 | 1.449 |
Ore di straordinario | 22 | 17 | 15 |
Ore lavorabili pro capite | 1.443 | 1.445 | 1.464 |
1.2 PREVISIONE CONSISTENZA INIZIALE E FINALE DEL PERSONALE
La tabella seguente riporta la previsione della consistenza iniziale e finale del personale in servizio presso l’Agenzia nel 2022:
Previsione consistenza iniziale e finale del personale anno 2022 | |||||||||||||
Qualifica | Personale al 31.12.2021 | Comandi "DA" altre Amministrazioni | Comandi/distacchi "A" altre Amministrazioni e personale in esonero | Personale disponibile al 31.12.2021 (A+B-C) | Entrate 2022 | Uscite 2022 | Comandi e trasferimenti "DA" altre Amministrazioni | Comandi e trasferimenti "A" altre Amministrazioni | Personale disponibile al 31.12.2022 (D+E-F+G- H) | Consistenza media disponibile 2022 | Minore disponibilità | Consistenza media equivalente 2022 (J-K-L) | |
part time | altre cause | ||||||||||||
A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | |
Dirigenti di ruolo | 349 | 8 | 9 | 348 | 0 | 14 | 0 | 5 | 329 | 339 | 0 | 0 | 339 |
Dirigenti a tempo determinato | 38 | 0 | 0 | 38 | 8 | 3 | 0 | 0 | 43 | 37 | 0 | 0 | 37 |
Totale dirigenti | 387 | 8 | 9 | 386 | 8 | 17 | 0 | 5 | 372 | 376 | 0 | 0 | 376 |
III area | 19.452 | 38 | 140 | 19.350 | 721 | 804 | 10 | 10 | 19.267 | 19.309 | 154 | 0 | 19.155 |
II area | 9.667 | 50 | 32 | 9.685 | 70 | 1.673 | 10 | 10 | 8.082 | 8.883 | 125 | 0 | 8.758 |
I area | 178 | 0 | 2 | 176 | 0 | 0 | 0 | 0 | 176 | 176 | 2 | 0 | 174 |
Totale personale delle aree | 29.297 | 88 | 174 | 29.211 | 791 | 2.477 | 20 | 20 | 27.525 | 28.368 | 281 | 0 | 28.087 |
TOTALE COMPLESSIVO | 29.684 | 96 | 183 | 29.597 | 799 | 2.494 | 20 | 25 | 27.897 | 28.744 | 281 | 0 | 28.463 |
Tirocinanti | 0 | 0 | 0 | 0 | 2.514 | 2.343 | 0 | 0 | 171 | 1.257 | 0 | 0 | 1.257 |
PO legge 205/2017 (compresi nella III area) | 1.419 | 0 | 0 | 1.419 | 121 | 33 | 0 | 0 | 1.507 | 1.463 | 0 | 0 | 1.463 |
1.3 RISORSE UMANE PER PROCESSO
Area | Ore Migliaia | % | Area/Macroprocesso | Ore | % |
Accertamento | 12.462 | 30,21 | Analisi del rischio e contrasto agli illeciti | 890.317 | 2,16 |
Verifica dati delle dichiarazioni | 2.902.745 | 7,04 | |||
Accertamento imposta non dichiarata | 8.624.394 | 20,91 | |||
Fiscalità internazionale | 44.477 | 0,11 | |||
Servizi di assistenza ai contribuenti e intermediari | 17.541 | 42,54 | Identificazione del contribuente | 960.733 | 2,33 |
Assistenza a contribuenti e intermediari | 3.090.689 | 7,49 | |||
Liquidazione delle imposte | 4.556.997 | 11,05 | |||
Rilascio attestazioni, certificazioni e autorizzazioni | 1.242.598 | 3,01 | |||
Servizi di riscossione spontanea | 67.242 | 0,16 | |||
Rimborso del credito | 2.284.260 | 5,54 | |||
Contributi e compensi a terzi | 161.399 | 0,39 | |||
Aggiornamento catasto e cartografia | 3.230.065 | 7,83 | |||
Aggiornamento registri di Pubblicità Immobiliare | 1.198.503 | 2,91 | |||
Servizi estimativi e di valutazione | 469.628 | 1,14 | |||
Produzione informazioni statistiche sul mercato immobiliare | 279.160 | 0,68 | |||
Promozione della tax compliance | 979 | 2,37 | Adempimento spontaneo | 473.788 | 1,15 |
Applicazione della normativa fiscale | 91.636 | 0,22 | |||
Interpelli e consulenza giuridica | 413.684 | 1,00 | |||
Governo e gestione dei dati | 348 | 0,84 | Governo e gestione dei dati | 348.463 | 0,84 |
Difendere gli atti e Riscossione | 4.248 | 10,30 | Difesa atti impugnati | 3.023.721 | 7,33 |
Rapporti con l'agente della riscossione | 78.170 | 0,19 | |||
Recupero del credito | 1.145.725 | 2,78 | |||
Strategia, Governo e Gestione | 744 | 1,80 | Strategia, Governo e Gestione | 743.639 | 1,80 |
Tutela legale e trasparenza | 296 | 0,72 | Tutela legale e trasparenza | 295.872 | 0,72 |
Sistemi di controllo interno | 360 | 0,87 | Sistemi di controllo interno | 360.348 | 0,87 |
Processi di supporto | 4.268 | 10,35 | Processi di supporto | 4.267.736 | 10,35 |
41.246 | 100,00 | Totale ore Agenzia | 41.245.989 | 100,00 |
2. POLITICA DEGLI INVESTIMENTI INVESTIMENTI ICT
Gli investimenti ICT per il triennio 2022-2024 dell’Agenzia sono stati pianificati sulla base delle esigenze di automazione dei servizi informatici dell’Agenzia. Il contenuto del piano ICT è focalizzato sulla strategia digitale e sulle esigenze di evoluzione del sistema informativo dell’Agenzia, al fine di abilitare il raggiungimento degli obiettivi attraverso l’adeguamento dei servizi alle evoluzioni normative e alle innovazioni dei processi amministrativi, per rendere più incisiva ed efficiente l’azione dell’Agenzia attraverso una crescente adozione di servizi digitali.
Le esigenze individuate sono soddisfatte attraverso la realizzazione di progetti di investimento le cui attività vengono pianificate e realizzate nell’ambito dei contratti stipulati principalmente con Sogei S.p.A. (partner tecnologico delle strutture organizzative dell’Amministrazione fiscale) ovvero attraverso la stipula di specifici contratti per l’acquisto di apparecchiature e servizi ICT.
Approccio metodologico
Seguendo il principio del pieno allineamento tra obiettivi strategici dell’Agenzia e obiettivi dei progetti e delle attività ICT, la pianificazione nel prossimo triennio è stata effettuata partendo dall’identificazione delle evoluzioni normative e degli atti di indirizzo dell’Amministrazione finanziaria da considerare come input di partenza, per definire, innanzitutto, le direttive della strategia digitale nel prossimo triennio, sviluppando conseguentemente le iniziative progettuali per ogni ambito di competenza.
Tale approccio metodologico, in linea con le best practice applicate al contesto specifico dell’Agenzia, si può sintetizzare nei seguenti passi:
⮚ identificazione degli indirizzi strategici politici, amministrativi e gestionali dell’Amministrazione finanziaria;
⮚ descrizione dello scenario evolutivo in cui l’Agenzia si troverà ad operare nel prossimo triennio, definito in termini di obiettivi strategici e modello evolutivo;
⮚ definizione dei principi e delle direzioni della strategia digitale dell’Agenzia;
⮚ illustrazione della situazione attuale del sistema informativo dell’Agenzia, come base per l’individuazione delle aree di evoluzione e di miglioramento;
⮚ definizione dei progetti di innovazione ed evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia;
⮚ definizione dei corrispondenti fabbisogni finanziari stimati per il triennio.
Descrizione sintetica del piano triennale ICT
Le linee strategiche di riferimento derivano innanzitutto dalla normativa e dagli indirizzi che pervengono dal legislatore e dall’Autorità politica, tra i quali è utile ricordare l’Atto di indirizzo del Ministro dell’Economia e delle Finanze previsto dall’art. 59 del decreto legislativo 300/1999, il Documento di Economia e Finanza (DEF) e la Nota di Aggiornamento al DEF 2021 (NADEF), e il Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali (GDPR).
Gli obiettivi strategici dell’Agenzia sono molteplici e sfidanti, tra tutti, relativamente a questo specifico ambito, si evidenziano:
⮚ la realizzazione di un modello di dialogo collaborativo, facilitato dalle interazioni digitali, tra l’Agenzia e il contribuente e i suoi intermediari;
⮚ un’esperienza digitale innovativa e personalizzata come canale unico o preferenziale di interazione con gli utenti (digital-first), integrato con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
⮚ l’efficacia e la tempestività nell’elaborazione dei dati in ottica di semplificazione dei servizi agli utenti e di rapidità e misurabilità dell’azione amministrativa, in modo da focalizzarla sugli effetti risultanti piuttosto che sui prodotti lavorati;
⮚ una maggiore integrazione di processo e condivisione di informazioni, sia a livello internazionale con enti e organismi quali IOTA, OCSE e le strutture della Unione Europea, sia in ambito nazionale con altre amministrazioni pubbliche, in particolar modo con l’Agenzia delle entrate-Riscossione, con la Guardia di Finanza e con gli altri Enti della fiscalità;
⮚ l’acquisizione di un’elevata capacità di analisi avanzata dei dati, da applicare sui processi aziendali con particolare focalizzazione sull’analisi del rischio, nel rispetto della normativa relativa alla protezione dei dati;
⮚ un’elevata digitalizzazione dei processi amministrativi e allineamento con la normativa di riferimento;
⮚ l’efficienza operativa e la flessibilità nell’impiego delle risorse umane e tecnologiche;
⮚ la coerenza delle risposte e l’uniformità di comportamento da parte di tutto il personale dell’Agenzia.
La pandemia conseguente alla diffusione del Covid-19 ha determinato sinora effetti enormi sulla comunità mondiale e molto probabilmente continuerà ad esercitare la sua influenza anche in futuro per aspetti non del tutto prevedibili; a tutt’oggi ha avuto certamente un rilevante impatto sulla trasformazione digitale della società, e conseguentemente della Pubblica Amministrazione, costringendo la completa rivalutazione delle strategie, dei piani e delle esigenze di automazione, pur permanendo al riguardo un certo livello di incertezza.
Alle amministrazioni viene quindi richiesto di essere agili e reattive per poter guidare proattivamente il cambiamento e ottenere i migliori risultati possibili; all’Agenzia è richiesto, in particolare, uno sforzo straordinario per rendere esecutive in tempi rapidissimi le misure disposte dal Governo di supporto all’economia nazionale, per la ripresa post pandemia. Le nuove tecnologie digitali, come già dimostrato al culmine dell’emergenza sanitaria, possono essere un fattore determinante per conseguire tali obiettivi.
Pertanto, nel prossimo triennio, si può prevedere che l’Agenzia sia chiamata ancora di più ad operare in un contesto in cui le è richiesta l’applicazione di un sistema fiscale semplice,
trasparente ed efficace, con la gestione e l’utilizzo di volumi crescenti di informazioni, la cui affidabilità, tra l’altro, rappresenta una risorsa preziosa non solo per l’esecuzione della mission istituzionale dell’Agenzia, ma anche per l’attuazione delle misure di supporto al recupero dalla pandemia disposte dal Governo, erogate dalla stessa Agenzia ovvero da altri enti e Pubbliche Amministrazioni.
Ulteriori aspetti da considerare nel prossimo futuro riguardano la sempre crescente informatizzazione dei contribuenti e degli intermediari (attraverso l’adozione di specifici software per l’informatizzazione dei propri processi contabili e gestionali) e la necessità per l’Agenzia di raccogliere autonomamente e automaticamente dati da fonti esterne distribuite (ad esempio da registratori telematici e distributori automatici, con l’obbligatorietà della trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri) al fine di limitare le richieste informative al contribuente stesso, ridurre l’invasività dei controlli tradizionali e la necessità di verifica o correzione dei dati trasmessi.
Queste esigenze richiedono la realizzazione di architetture strutturate di interazione con l’esterno, su opportuni formati e protocolli standard che agiscano sempre in trasparenza e sicurezza nei confronti del contribuente. Ciò permetterà la semplificazione degli adempimenti, offrendo agli utenti servizi sempre più personalizzati e con dati precompilati, instaurando nel contempo un nuovo regime di dialogo e collaborazione, aumentando l’utilizzo del canale digitale. La conoscenza di dati ed informazioni personalizzate del contribuente favorirà, inoltre, le attività di rilevazione preventiva e mirata di eventuali posizioni potenzialmente a rischio, con positivi ritorni sul piano della tax compliance.
Sulla base degli indirizzi e degli obiettivi strategici dell’Agenzia e dello scenario di riferimento delineato in precedenza, è possibile definire la strategia digitale dell’Agenzia basata su sette direttive strategiche che ne rappresentano i pilastri e che sono sinteticamente riportate nella figura seguente.
In aggiunta, possono essere considerate come parte integrante della strategia e sviluppate secondo linee di lavoro contigue all’ambito tecnologico ma distinte per competenza, iniziative riguardanti l’inclusione digitale per gli utenti e lo sviluppo delle competenze digitali del personale dell’Agenzia, che devono accompagnare l’ampliamento e l’evoluzione dei servizi digitali e la reingegnerizzazione digitale dei processi.
Digitalizzazione dei servizi utente. La prima direttiva, in linea con l’approccio “cittadino- centrico” è la digitalizzazione dei servizi all’utente, seguendo il principio del digital-first: lo scopo è spingere il contribuente a servirsi sempre di più dei canali digitali per operare e comunicare con l’Agenzia, da preferire ai canali tradizionali, a beneficio innanzitutto dell’utente oltre che dell’Agenzia stessa, e per favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili e un incremento della tax compliance. I servizi digitali sono sempre più improntati sul principio di centralità dell’utente, e verranno resi sempre più personalizzati e pensati sulla base delle esigenze concrete dell’utente più che sulle esigenze dell’amministrazione, puntando a una interazione sempre più digitale, in tempo reale e, quindi, maggiormente efficace e soddisfacente. Le evoluzioni tecnologiche in essere accrescono le aspettative dei cittadini nei confronti dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione: alla luce di questa
considerazione, è possibile ispirare la digitalizzazione dei servizi alle principali tendenze adottate con successo dalle pubbliche amministrazioni più avanzate e dal mercato, quali:
⮚ personalizzazione: è realizzata attraverso servizi che si adattano nel tempo al profilo dell’utente e si configurano dinamicamente in tal senso, considerando anche elementi di proattività rispetto alle potenziali esigenze;
⮚ dialogo: è inteso come interazione fluida e chiara tra utente ed Agenzia, non necessariamente correlata al calendario degli adempimenti; anzi, il dialogo che precede l’adempimento, unitamente alla consultazione dei dati presentati dall’Agenzia, è uno dei fattori critici per una più elevata tax compliance;
⮚ partecipazione: è la raccolta strutturata del punto di vista dell’utente per migliorare i servizi, aumentare l’autonomia dell’utente riducendone l’accesso all’assistenza, con impatti positivi sulla riduzione dei costi di gestione;
⮚ integrazione: l’integrazione dei servizi dell’Agenzia con servizi di altre Amministrazioni ha il vantaggio di creare nuovi servizi avanzati, aventi processi ed esperienze utente integrati tra servizi diversi, e pertanto potenzialmente sempre più a valore aggiunto.
In particolare, la personalizzazione è sempre più abilitata dalla valorizzazione dei dati in possesso dell’Agenzia, presentati al contribuente all’interno dei servizi, che rappresentano uno strumento non solo di trasparenza, ma anche di semplificazione per l’utente per i propri adempimenti e nell’interazione con l’Agenzia, nonché di verifica da parte dell’utente stesso dei dati in possesso dell’amministrazione finanziaria.
Valorizzazione del patrimonio informativo. La seconda direttrice è rappresentata dallo sviluppo di tutte le potenzialità per la massima valorizzazione del patrimonio informativo dell’Anagrafe Tributaria, che rappresenta la linea strategica fondamentale di evoluzione non solo dei servizi digitali, ma anche delle metodologie e tecniche di analisi, in particolare per due priorità di azione:
⮚ l’aumento della capacità dell’Amministrazione finanziaria di fare leva sul patrimonio informativo a disposizione per prevenire e contrastare, con sempre maggiore abilità, i
fenomeni evasivi e, in generale, per migliorare le attività di compliance verso i contribuenti;
⮚ l’innovazione dei servizi digitali agli utenti e ai dipendenti dell’Agenzia.
Il tema riguarda la strutturazione e analisi dell’enorme mole di dati di cui l’Agenzia dispone e disporrà nei prossimi anni, misurandone e garantendone la qualità rispetto ai processi e identificando i modi più opportuni per valorizzarli e per poterli utilizzare al meglio all’interno dei processi stessi, a beneficio del contribuente e dell’amministrazione fiscale nel suo complesso.
Interconnessione digitale con attori esterni. Rappresenta la capacità dell’Agenzia di connettersi con gli attori esterni (quali aziende, intermediari, enti, altre PA ed organismi internazionali) secondo paradigmi di integrazione moderni, allo scopo di acquisire e fornire informazioni, in una cornice strutturata di sicurezza e di protezione dei dati, in maniera fluida, costante e sempre più integrata con i processi di questi soggetti, allo scopo di semplificare gli adempimenti e di acquisire dati di qualità più elevata, proprio perché provenienti direttamente dall’esecuzione di processi e dalla fruizione di servizi e non da una elaborazione successiva (a titolo di esempio si possono citare le esperienze già avviate nell’ambito della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi).
Digitalizzazione dei processi e degli strumenti di lavoro. Rappresenta le azioni poste in essere dall’Agenzia per realizzare pienamente il digital workplace ossia la dematerializzazione della postazione lavorativa in ufficio e la sua sostituzione con strumenti digitali. L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha accelerato molte tendenze già in atto nella gestione del personale, come la necessità di lavoro agile e a distanza. Durante l’emergenza sono entrati prepotentemente nell’uso comune di molte organizzazioni e della stessa Agenzia applicazioni di collaboration e videoconferenza. Il costante Il progresso delle tecnologie ICT ha evidentemente consentito di preservare la continuità della prestazione lavorativa nel rapido passaggio al lavoro domiciliare imposto dalle norme anti-Covid. L’esperienza acquisita e gli investimenti avviati nel periodo di emergenza saranno chiaramente tesaurizzati nello scenario di nuova normalità che si va progressivamente
definendo. In tale contesto di graduale ritorno dei lavoratori nelle sedi abituali, la digitalizzazione degli strumenti di lavoro consente di abilitare, congiuntamente ad aspetti organizzativi e di processo, i desiderati obiettivi di efficienza, flessibilità e resilienza dell’organizzazione, oltre a supportare il lavoro agile post-emergenziale a regime, nelle forme che saranno previste dai nuovi contratti di lavoro e dai Piani integrati della pubblica amministrazione, che assorbiranno i contenuti dei Piani organizzativi del lavoro agile (POLA) e rappresenteranno, per tutte le Pubbliche Amministrazioni centrali, a partire dal 30 aprile 2022 (in sede di prima applicazione), uno strumento di semplificazione e di pianificazione delle attività e delle strategie da attuare.
L’esperienza ha dimostrato che questi strumenti non sono soltanto essenziali per poter organizzare le attività del lavoro domiciliare a cui sono stati costretti i lavoratori, ma possono contribuire di fatto alla reingegnerizzazione in chiave digitale dei processi dell’Amministrazione, consentendo, ad esempio, la completa dematerializzazione dei flussi documentali, l’automazione dei processi, incrementando la collaborazione degli attori e colmando in molti casi i gap di integrazione tra le piattaforme applicative legacy. In sostanza tali strumenti possono essere considerati elementi fondamentali per incrementare l’agilità digitale della forza lavoro introducendo delle soluzioni integrate per la collaborazione e la gestione delle attività che supportino in modo più fluido i lavoratori facilitando l’accesso alle principali risorse e funzionalità di ausilio alla produttività individuale e al lavoro in team. L’obiettivo dunque è quello di costruire un’infrastruttura e un portafoglio di servizi abilitanti che pongano al centro i nuovi “lavoratori digitali”; è indubbio, tuttavia, che la transizione digitale non sia solo una questione tecnologica collegata alla virtualizzazione della postazione lavorativa (c.d. digital workplace) ma coinvolga necessariamente fattori umani e mutamenti culturali che probabilmente sono le sfide più grandi che essa deve affrontare.
La trasformazione digitale dei processi lavorativi, oltre a richiedere un profondo ripensamento delle prassi di lavoro da un punto di vista organizzativo e di gestione del personale, necessita di interventi tecnologici, in particolare per una fruizione più agile in mobilità dei servizi informatici, nonché per la sicurezza e la protezione dei dati. In tal senso, l’Agenzia potrà fare leva sulla nuova Mappa dei processi, pubblicata nel luglio 2021, che
rappresenta senza dubbio un passo importante per l’Agenzia che, con questo strumento, può contare su un riferimento unico, chiaro ed esaustivo per l’esecuzione delle attività lavorative a livello centrale e periferico e agevolare, così, l’adozione di comportamenti uniformi nello svolgimento dei processi. La Mappa offre una tassonomia molto approfondita e dettagliata della realtà dell’Agenzia in quanto modellata dal gruppo di lavoro istituito dal Direttore dell’Agenzia, di cui fanno parte dirigenti e funzionari appartenenti alle diverse strutture – centrali, regionali e provinciali – con competenze metodologiche di gestione dei processi e specifiche in tutte le funzioni istituzionali dell’Agenzia.
Cybersecurity. La sicurezza rappresenta un pilastro fondamentale dell’intero sistema informativo che custodisce i dati fiscali di tutti gli italiani. In quanto essenziali al sistema Paese, i servizi, i dati e le infrastrutture tecnologiche dell’Agenzia vanno protetti adeguatamente in linea con i più moderni approcci e tecnologie del mercato. Il sistema di sicurezza, nella sua più ampia accezione di sicurezza cibernetica ovvero cybersecurity, intesa come difesa attiva, proattiva, analitica e risolutrice di potenziali minacce e vulnerabilità provenienti sia dalla rete che dall’interno, è alla base non solo del buon funzionamento dei sistemi informatici a supporto dei processi amministrativi dell’Agenzia, ma rappresenta anche un presupposto essenziale per acquisire la fiducia degli utenti, che è un fattore critico per l’ampliamento dell’utilizzo del canale digitale e per lo sviluppo di nuovi servizi.
L’emergenza sanitaria ha concretamente dimostrato ed enfatizzato la necessità di adottare piani di sicurezza sufficientemente agili da reagire, in generale, agli shock più eterogenei per natura e dimensione. Tale obiettivo, già perseguito nel corso della fase di reazione all’emergenza sanitaria, proseguirà con ragionevole certezza anche in quella attuale di recupero post-pandemico. D’altro canto, l’entità e la portata degli attacchi verso apparati della Pubblica Amministrazione si stanno rivelando sempre più impattanti e la capacità di indentificarli in tempi rapidi e reagire (threat detection e incident response) richiede capacità organizzative e tecnologiche molto avanzate e ben collaudate, che necessitano di un approccio sistemico per contrastarle che va al di là della singola organizzazione – testimoniato dalla recente istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale – e che vanno evolute di pari passo con il crescente livello di complessità delle minacce. Le stesse
categorie tradizionalmente utilizzate per classificare le tipologie di attacchi appaiono ormai superate, si pensi ad esempio al crescente numero di attacchi di tipo ransomware verificatisi anche di recente a carico di strutture della PA in Italia, che hanno caratteristiche di malware (ossia di software malevolo) avanzate proprie delle advanced persistent threats (APT).
L’Agenzia ha avviato da tempo le attività necessarie per adeguarsi alle misure minime per la sicurezza che AgID ha emanato per tutte le pubbliche amministrazioni, effettuando una gap analysis rispetto al livello successivo (livello standard). Nel triennio 2022-2024 proseguirà il completamento delle misure in ottica di raggiugere il livello standard e quello avanzato nonché di rafforzare ulteriormente le misure di identificazione e l’autenticazione dei dipendenti che accedono ai sistemi informativi dell’Agenzia.
Etica digitale e protezione dati. Il tema della protezione dei dati personali e dell’etica digitale è sempre più all’attenzione delle organizzazioni e degli enti, alla luce delle norme in materia varate negli ultimi anni conseguenti all’entrata in vigore del GDPR, nonché della crescente digitalizzazione che per sua natura implica l’aggregazione in forma strutturata di grandi moli di dati di cui vanno adeguatamente governati i trattamenti. L’Agenzia ha adottato un proprio sistema di gestione per la protezione dei dati personali (SGPDP) finalizzato ad assicurare che il trattamento dei dati personali acquisiti e gestiti nell’ambito delle attività istituzionali avvenga in conformità al Regolamento europeo. Tuttavia, oltre ad ottemperare ai dettami normativi, è quanto mai opportuno adottare un approccio etico al problema della tutela della privacy, seguendo i valori e lo spirito di servizio propri di una Pubblica Amministrazione: in tal senso, l’impiego della tecnologia in questo ambito ha il compito di conseguire il massimo valore sia per l'Amministrazione che per gli individui che su essa fanno affidamento.
Partecipazione alle iniziative strategiche della digitalizzazione della pubblica amministrazione. L’Agenzia è chiamata a integrarsi con le iniziative dell’Agenda Digitale italiana che punta a rinnovare in senso digitale il rapporto di servizio e di trasparenza con i cittadini. In tale ambito sono comprese le iniziative progettuali di adesione alle azioni
previste dal Piano Triennale dell’Informatica per la Pubblica Amministrazione e di sviluppo di infrastrutture nazionali gestite dall’Agenzia.
Nel prossimo triennio proseguirà il percorso evolutivo dei servizi ICT dell’Agenzia in tal senso; di seguito sono indicati i principali interventi previsti:
⮚ completamento dell’attuazione delle identità digitali per l'accesso ai servizi on line;
⮚ integrazione in “IO Italia” della messaggistica di cortesia veicolata oggi tramite SMS;
⮚ progetto dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) del Ministero dell’Interno, sviluppato da Sogei sotto la guida del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio;
⮚ introduzione del domicilio digitale del cittadino (INAD) che, analogamente all’attuale archivio INI-PEC per imprese e professionisti, consente maggiore rapidità di comunicazione e di notifica e notevoli risparmi di postalizzazione cartacea;
⮚ partecipazione ai tavoli tecnici di lavoro per la realizzazione del Sistema di Gestione delle Deleghe (SGD);
⮚ adesione al “Nodo dei Pagamenti” (PagoPA): sulla scia del progetto e-Bollo per la presentazione delle istanze telematiche, già realizzato e in fase di sperimentazione, l’Agenzia intende avviare un percorso di digitalizzazione dei pagamenti, a partire dai servizi catastali online per poi valutare l’estensione ad altri servizi;
⮚ realizzazione dello Sportello Unico Digitale/Single Digital Gateway (SDG) previsto dal Regolamento (UE) 2018/17241.
Parallelamente saranno promossi interventi formativi finalizzati a potenziare le competenze digitali del personale.
ATTIVITA’ SOSE
Le attività affidate alla Società Soluzioni per il Sistema Economico (SOSE) nel triennio 2022- 2024 sono sinteticamente rappresentate di seguito:
• revisionare e aggiornare gli indici sintetici di affidabilità (ISA), predisponendo le basi dati di riferimento, effettuando le opportune elaborazioni e analisi, attivando una fase di approfondimento con l’Agenzia, predisponendo la documentazione di supporto per la fase di confronto con le Organizzazioni di Categoria, predisponendo la documentazione che successivamente l’Agenzia fornirà a SOGEI per la realizzazione del software di calcolo degli ISA, elaborando le note tecniche e metodologiche da approvare con decreto ministeriale, supportando l’Agenzia in fase di predisposizione della modulistica e in fase di test del software di calcolo;
• altre attività di supporto all’Agenzia (elaborazione di studi su specifici argomenti, supporto alle attività di impulso alla compliance e al controllo).
INVESTIMENTI DI NATURA IMMOBILIARE
Nell’ambito della gestione degli immobili, l’Agenzia, in attuazione del Piano di razionalizzazione elaborato ai sensi dell’art. 24, comma 2, del decreto legge 66/2014, proseguirà le iniziative immobiliari volte a conseguire progressivamente una significativa riduzione dei canoni di locazione attraverso la razionalizzazione e il rilascio di immobili condotti in locazione passiva da privati e, contestualmente, la valorizzazione e l’utilizzo di immobili pubblici.
Nel corso del triennio 2022-2024 le suddette attività saranno condotte avendo cura di implementare, nella ricerca di nuove soluzioni logistiche per gli uffici dell’Agenzia, gli sviluppi delle nuove modalità di lavoro agile e le conseguenti ricadute sui fabbisogni di spazi. La diminuzione del fabbisogno che dovesse in futuro verificarsi potrà essere assorbita, nelle numerose ricerche di mercato da avviare nel triennio, dall’adozione, ove possibile, di un parametro mq/addetto pari a 20 (allineandosi così al valore minimo rispetto al range di 20- 25 mq/addetto individuato dall’art. 2, comma 222-bis, della legge 191/2009). Ciò comporterà la possibilità di risparmi ulteriori rispetto a quanto già previsto nel citato piano di razionalizzazione, in termini sia di spesa per canoni di locazione sia per oneri di gestione degli immobili.
In tale quadro si inserisce la complessa gestione della scadenza dei due contratti locazione che disciplinano l’utilizzo degli immobili conferiti rispettivamente al fondo FIP (scadenza a dicembre 2022) e al fondo FP1 (scadenza a dicembre 2023). Le scelte strategiche su questa tipologia di immobili, che rappresentano un’importante percentuale delle consistenze in uso all’Agenzia, prese di concerto con l’Agenzia del Demanio, nel suo ruolo di Conduttore unico, caratterizzeranno profondamente l’attività in ambito immobiliare dell’Agenzia nel triennio 2022-2024.
Gli interventi previsti per il triennio 2022-2024, in coerenza con le suddette linee strategiche, si pongono, pertanto, l’obiettivo di:
• dare seguito alle attività di razionalizzazione degli immobili condotti in locazione passiva, come predisposto nel 2015 in ottemperanza dell’art. 24, comma 2, del decreto legge 66/2014;
• proseguire nelle attività finalizzate alla gestione degli immobili conferiti ai Fondi Immobiliari, con particolare riguardo alla loro riconsegna nei termini e con le stringenti modalità previste dai citati contratti FIP e FP1 degli immobili non più rispondenti alle esigenze dell’Agenzia;
• realizzare poli logistici regionali e/o interregionali presso immobili demaniali;
• reperire ulteriori immobili di proprietà pubblica da valorizzare.
Nell’ottica di un’ampia strategia di razionalizzazione della spesa pubblica e di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, durante il triennio 2022-2024, l’Agenzia proseguirà con le attività di programmazione di lavori finalizzati a:
• rifunzionalizzare gli immobili attualmente in uso per permettere l’accorpamento di più uffici in un’unica sede e il contestuale rilascio di immobili condotti in locazione passiva, operazioni queste ultime che verranno agevolate dalla minore esigenza di spazi conseguente alla già citata adozione della nuova modalità di lavoro agile;
• adeguare gli immobili in materia di sicurezza (ex decreto legislativo 81/2008) per eliminare le criticità esistenti;
• garantire una manutenzione costante degli immobili stessi sia in campo edile che impiantistico, per evitare o ridurre in futuro la spesa per interventi di manutenzione straordinaria;
• ristrutturare e restaurare compendi demaniali di rilevante importanza sul territorio nazionale al fine di valorizzare le peculiarità storiche, artistiche e architettoniche di immobili demaniali. La riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico sarà possibile anche grazie alla partecipazione finanziaria e progettuale dell’Agenzia del Demanio, con cui l’Agenzia ha instaurato rapporti di sinergia e di proficua collaborazione. Nel corso del triennio 2022-2024 proseguiranno alcune rilevanti ristrutturazioni e riqualificazione già avviate, mentre in altri casi sarà completata la fase di progettazione per consentire il successivo avvio delle procedure di affidamento dei lavori.
* * * * *
Sintesi Piano pluriennale degli investimenti
2022 | 2023 | 2024 | TOTALE 2022-2024 | |
Investimenti ICT | 128,26 | 126,50 | 120,07 | 374,83 |
Investimenti di natura immobiliare | 27,56 | 8,25 | 4,32 | 40,13 |
Totale | 155,82 | 134,75 | 124,39 | 414,96 |
Valori in €/mln
3. PROSPETTO DEI COSTI DI FUNZIONAMENTO
Importi in euro/migliaia
Oneri di gestione | 2021 | 2022 |
PRODUZIONE | 725.911 | 752.723 |
Costi di funzionamento | 77.997 | 90.881 |
Costi per l’informatica e telecomunicazioni | 255.300 | 281.215 |
Spese postali e notifica atti | 88.419 | 76.027 |
Oneri per la gestione dei tributi | 304.195 | 304.600 |
PERSONALE | 1.774.676 | 1.861.895 |
Stipendi | 1.151.486 | 1.203.568 |
Imposte dell’esercizio | 98.591 | 102.950 |
Oneri sociali su competenze fisse ed accessorie | 344.236 | 349.603 |
Straordinari | 9.866 | 12.799 |
Premi e incentivi | 6.850 | 6.850 |
Accantonamenti premi e incentivi | 137.731 | 147.113 |
Missioni | 3.035 | 4.634 |
Indennità di missione | 543 | 758 |
Xxxxx e buoni pasto | 16.467 | 26.857 |
Servizi per il personale | 4.079 | 5.129 |
Altri costi per il personale | 1.792 | 1.633 |
IMMOBILI | 257.831 | 280.484 |
Gestione immobili | 257.831 | 280.484 |
TOTALE COSTI | 2.758.418 | 2.895.102 |
4. COSTI DEL PERSONALE RIPARTITI PER QUALIFICA1
Importi in euro/migliaia
Costi del personale ripartiti per qualifica | |
Qualifica | Totale costi |
Totale Dirigenti | 66.947 |
Dirigenti | 66.947 |
Totale personale non dirigente a tempo indeterminato | 1.740.906 |
Totale Area Terza | 1.269.628 |
Totale Area Seconda | 463.671 |
Totale Area Prima | 7.607 |
Totale dirigenti e personale a tempo determinato | 6.855 |
Dirigenti con contratti a tempo determinato | 6.855 |
Tirocinanti | 47.187 |
Totale | 1.861.895 |
* L’importo comprende la quota parte del fondo dirigenti calcolata sulla base delle posizioni effettivamente ricoperte e non di quelle previste in organico.
** Gli importi comprendono le somme per finanziare le posizioni organizzative ad elevata responsabilità.
1 Nei costi del personale sono comprese: le competenze fisse, le competenze accessorie e le spese per l’aggiornamento professionale.
La Stima del Tax Gap
1. Considerazioni di carattere generale
Il divario fiscale, da ora in avanti tax gap, è definito come la differenza tra le imposte che i contribuenti dovrebbero pagare se assolvessero completamente agli obblighi fiscali previsti dalla legislazione vigente, denominato gettito potenziale, e le imposte effettivamente incassate tramite adempimento spontaneo. Tale aggregato comprende:
a) mancati versamenti di importi dichiarati;
b) errori nella compilazione dei modelli;
c) somme intenzionalmente occultate al fisco.
La misura più frequentemente utilizzata per rappresentare il tax gap è data dalla “propensione al gap”, ottenuta rapportando il valore del tax gap all’imposta potenziale, ovvero l’imposta effettivamente incassata più il tax gap stesso. In questo modo si relativizza l’andamento dell’ammontare monetario, che può contrarsi o espandersi anche in virtù delle fasi del ciclo economico.
La letteratura economica è concorde nell’affermare che la “propensione al gap” può essere influenzata da molteplici fattori e che l’attività svolta dalle Agenzie fiscali ne rappresenta solo uno. Tali fattori sono di carattere prevalentemente economico-finanziario (ad esempio crisi di liquidità o fasi congiunturali avverse), di politica fiscale (come la variazione della pressione fiscale o dell’ammontare delle sanzioni), o riguardanti l’attitudine più o meno forte e radicata dei contribuenti ad evitare il pagamento delle imposte.
Uno studio condotto sull’Italia, riportato in Ministero dell’economia e delle finanze (2014)2, evidenzia come i fattori esogeni all’operato dell’Agenzia esercitino un’influenza tale che si possa registrare un incremento della “propensione al gap” anche a fronte di un’efficace azione dell’Agenzia e viceversa.
2 “Rapporto sulla realizzazione delle strategie di contrasto all’evasione fiscale, sui risultati conseguiti nel 2013 e nell’anno in corso, nonché su quelli attesi, con riferimento sia al recupero di gettito derivante da accertamento all’evasione che a quello attribuibile alla maggiore propensione all’adempimento da parte dei contribuenti (art. 6 del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66)”.
L’Agenzia delle entrate e il Dipartimento della Finanze hanno condotto una ricerca congiunta, riportata in Ministero dell’economia e delle finanze (2015), evidenziando come l’attività deterrente che si manifesta nell’anno d’imposta “t” è il risultato dello sforzo prodotto per metà nell’anno “t” e per metà nell’anno “t+1”3. Tale sfasamento temporale è dovuto alla tempistica relativa alla presentazione delle dichiarazioni fiscali. In generale, infatti, il contribuente può presentare la dichiarazione relativa all’anno di imposta “t” durante l’anno successivo. Pertanto, se un contribuente riceve un accertamento, o una comunicazione da parte dell’Agenzia, nei primi mesi dell’anno “t+1”, e se ciò produce un effetto deterrente, lo stesso contribuente può modificare la dichiarazione che presenterà successivamente, relativa all’anno di imposta “t”.
2. Le stime del tax gap
Nel prosieguo la trattazione si limiterà al gap IVA e non già al gap nel totale delle imposte. Tale scelta è stata dettata dai seguenti motivi:
i) la platea coinvolta è molto estesa e comprende la quasi totalità delle imprese e dei lavoratori autonomi;
ii) l’IVA è il primo momento in cui si manifestano al fisco i proventi dell’attività di produzione e consumo di beni e servizi e, pertanto, rappresenta anche il principio logico di eventuali evasioni da sotto dichiarazione dei ricavi o sovra dichiarazione dei costi, che impattano anche sulle imposte dirette;
iii) la metodologia di calcolo del gap IVA è quella maggiormente standardizzata sia a livello nazionale sia a livello internazionale.
La Commissione per la redazione della Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva, istituita ai sensi dell’art. 2, comma 2, del D. Lgs. n. 160/2015, ha prodotto, nel corso del 2021, una stima del gap IVA per gli anni che vanno dal 2014 al 2019, effettuata con il metodo top down e basata sul confronto tra i dati statistici prodotti dalla
3 Si veda: “ Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva anno 2019 (art. 10-bis.1 c. 3 legge 31 dicembre 2009, n.196).