Contract
Art. 9 CCNL 3 NOVEMBRE 2005 |
AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA |
AREA DELLA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA |
ACCORDO TRA REGIONE CAMPANIA e XX.XX. AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA, VETERINARIA e S.P.T.A. |
LINEE DI INDIRIZZO PER LA FORMULAZIONE DEGLI ACCORDI AZIENDALI |
La Regione Campania – Settore Ruolo SSR e Rapporti con XX.XX. - Avv. A. Postiglione - | Firmato | |||
Le seguenti Organizzazioni e Confederazioni sindacali Regionali: | ||||
ANAAO ASSOMED | Dr. X. Xxxxxxxxxx | Dr X. Xxxxxxxx | Firmato | |
ANPO | Dr. X .Xxxxx | Firmato | ||
CGIL MEDICI | Dr. X. Xx Xxxx | X. Xxxxxxxx | Firmato | |
CIMO ASMD | Dr .X. Xxxxx | Dr X. Xxxxxxxxxxxx | Firmato | |
CIVEMP (SIVEMP – SIMET) | Dr. X. Xxxxx | Dr.C. D’Andrea | Firmato | |
FED.MEDICI aderente alla UIL | Dr. X.Xxxxxxxxxxxx | Dr A.M. Pagano | Firmato | |
FED. CISL MEDICI COSIME | Dr. X. Xx Xxxxxx | Dr Sarel Malan | Firmato | |
FESMED (Acoi, Anmco, Aogoi, Sumi, Sedi, Femepa, Anmdo) | Dr. X. Xxxx | Dr X. Xxxxxxx | Firmato | |
UMSPED (Xxxxx, Snr, Aipac) | Dr. E. Xxxxxxx - | Dr. X. Xxxxxx | - Dr X. X’Xxxxxx | Xxxxxxx |
AUPI | Dr. X.Xxxxxx | Firmato | ||
CONFEDIR SANITA’ (SICUS - SIDAS) | Dr. X. Xxxxx | Dr. Piantadosi | Firmato | |
CGIL Dirigenza | Dr. X.Xxxxx | Xxxxxxx | ||
CISL Dirigenza | Dr X. Xxxxxxxx | Firmato | ||
CIDA – SIDIRS | Avv.X. Xxxxxxxx | Dr.ssa M.C. Mascarella | Firmato | |
SINAFO | Dr. X.Xxxxxxxx | Firmato | ||
SNABI –SDS | Dr. X.X.Xxxxxxxx | Dr X. Xxxxxxxxx | firmato | |
UIL – FPL Dirigenza | Dr.X.Xxxxx | Xxxxxxx |
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 1
INDICE pagina
PREMESSA 4
Materie ed argomenti oggetto dell’accordo regionale………………………………………… 6
Materie specificatamente previste dall’articolo 9 CCNL 03/11/2005 …………………………. 7
UTILIZZO RISORSE REGIONALI
Utilizzo delle risorse regionali di cui all’art. 57 CCNL Dirigenza Medica e Veterinaria………. 8
Utilizzo delle risorse regionali di cui all’art. 53 CCNL Dirigenza S.P.T.A. ……………………... 9
DETERMINAZIONE DEI FONDI AZIENDALI 10
Metodologia di calcolo per la determinazione degli incrementi contrattuali……………….…… 11
11
Valore economico della perequazione nelle singole aziende ed enti ai sensi delle deliberazioni di G.R. n. 1580 e 1581 ……………………………………………………………....
Modalità di incremento dei fondi in caso di aumento della dotazione organica del personale. 11
12
Modalità di incremento dei fondi in caso di aumento del numero e/o tipologia di incarichi dirigenziali ad invarianza del numero complessivo del personale. ……………………………..
Modalità di incremento dei fondi in caso di utilizzo da parte delle aziende ed enti di una quota dei minori oneri derivanti dalla riduzione stabile della dotazione organica del
personale………………………………………………………………………………………………. 12
FORMAZIONE
Realizzazione della formazione manageriale e formazione continua comprendente l’aggiornamento professionale e la formazione permanente ……………………………………. 13
VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI
Criteri generali dei sistemi e meccanismi di valutazione dei Dirigenti che devono essere
adottati preventivamente dalle aziende, ai sensi dell’art. 25 comma 5 CCNL 2002/2005……. 16
Gli incarichi dirigenziali ………………………………………………………………………………. 17
La metodologia relativa alla valutazione dell’incarico dirigenziale ……………………………… 17
Incarico di direttore di distretto ……………………………………………………………………… 19
VOLUMI PRESTAZIONALI
Criteri generali per sviluppare a livello aziendale un sistema di standard finalizzati all’individuazione dei volumi prestazionali riferiti all’impegno, anche temporale, richiesto ai
Dirigenti, nonché di monitoraggio delle prestazioni concordate e correlate al raggiungimento
degli obiettivi ………………………………………………………………………………………….. 20
CONTINUITÀ ASSISTENZIALE
23
Criteri generali per la razionalizzazione delle attività connesse alla continuità assistenziale ed urgenza …………………………………………………………………………………………….
Pronta Disponibilità …………………………………………………………………………………... 24
MOBILITÀ
25
Regolamentazione della mobilità in caso di eccedenza di Dirigenti nei processi di ristrutturazione aziendale (applicazione dell’art.17 del CCNL 10.2.04) …………...……………
LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA
26
Criteri per l’inserimento nei regolamenti aziendali sulla libera professione di norme per garantire che l’esercizio sia modulato in modo coerente con le liste di attesa…………………
ULTERIORI ASPETTI CONTRATTUALI di cui all’art. 9 comma 4 dei rispettivi CCNL
Implementazione e sviluppo del rischio clinico – la copertura assicurativa …………………… 28
Allegati Argomenti pagina
Allegato premessa
Allegato A
Protocollo d’intesa sulle relazioni sindacali
Schema tipo di regolamento in merito alle relazioni sindacali……… 30
Ripartizione delle quote economiche per singole Aziende ed Enti, tenuto conto dei Dirigenti Medici, Veterinari e Dirigenti S.P.T.A in servizio al
31/12/2001, di cui ai rispettivi artt. 57 e 53 CCNL …………………………. 39
Allegato B1 Metodologia di calcolo per la determinazione degli incrementi contrattuali 44
Allegato B2
Valore economico della perequazione nelle singole aziende ed enti ai
sensi delle deliberazioni di Giunta Regionale n. 1580 e 1581 67
Modalità di incremento dei fondi in caso di aumento del numero e/o
Allegato B3
Allegato B4
Allegato B5
tipologia di incarichi dirigenziali ad invarianza del numero complessivo
del personale …………………………………………………………………… 70
Modalità di incremento dei fondi in caso di utilizzo da parte delle aziende ed enti di una quota dei minori oneri derivanti dalla riduzione stabile della
dotazione organica del personale…………………………………………….. 79
Modalità di incremento dei fondi in caso di utilizzo da parte delle aziende ed enti di una quota dei minori oneri derivanti dalla riduzione stabile della
dotazione organica del personale…………………………………………….. 82
Allegato C
Schema tipo di regolamento aziendale per la formazione e l’aggiornamento professionale 85
Allegato D
Schema tipo di regolamento aziendale per l’Affidamento, Verifica, Valutazione e Revoca degli Incarichi Dirigenziali - Graduazione delle Funzioni Dirigenziali……………..…………………………………………… 98
Allegato E
Schema tipo di regolamento aziendale per l’attività libero professionale intramuraria (A.L.P.I.) 135
PREMESSA
Il Sistema Sanitario Regionale deve reggersi sulla individuazione di obiettivi di salute raggiungibili attraverso azioni efficaci. Questo processo richiede un grande impegno che coinvolga direttamente le forze politiche e sindacali, i cittadini e gli operatori.
L’erogazione del servizio deve essere programmata e pianificata in ambito territoriale perseguendo livelli di eccellenza e deve riguardare tutte le prestazioni erogate ai cittadini in ogni struttura, ospedaliera e territoriale.
La qualità delle prestazioni sanitarie deve essere percepita dal cittadino mediante l’informazione, l’accessibilità ai servizi, l’umanizzazione delle relazioni fra operatori e utenti/pazienti, il comfort alberghiero.
Oggi i percorsi dei cittadini sono sempre più complessi per il numero e le tipologie di prestazioni richieste, per cui si rende necessario offrire soluzioni organizzate che offrano prestazioni in tempi certi e che eliminino tempi di attesa e lungaggini di vario tipo.
Bisogna rilanciare una politica sanitaria di integrazione tra territorio ed ospedale, sviluppando il concetto di dipartimento non solo come strumento interno all’ospedale, ma come modello organizzativo che rende solidale i servizi territoriali con i servizi ospedalieri.
Un ruolo fondamentale deve essere giocato da tutta la Dirigenza del servizio sanitario pubblico, che vuole aggiornarsi e portare avanti una pratica quotidiana che tenga conto non solo delle evidenze scientifiche e della propria esperienza professionale ma anche e soprattutto dei bisogni del cittadino che necessita della prestazione e che pertanto deve essere posto al centro del progetto sanitario.
Le Aziende devono tendere alla valorizzazione delle risorse umane interne ed alla responsabilizzazione della dirigenza e pertanto appare indispensabile individuare strumenti tesi ad una maggiore trasparenza nel conferimento degli incarichi, attraverso l’obbligatorietà di un atto pubblico, scritto e motivato, da cui risultino chiari ed inequivocabili i criteri di scelta, affinché il principio condiviso della discrezionalità, non possa essere sostituito da quello dell’arbitrarietà.
Appare altresì indispensabile l’obbiettivo di una più specifica regolamentazione della libera professione intramuraria, dando un contributo anche alla riduzione delle liste di attesa; problema complesso, che vede come primi attori la programmazione regionale,le direzioni aziendali e le XX.XX..
Il CCNL per il personale dell’area della dirigenza Medica e Veterinaria nonché della dirigenza
S.P.T.A. sottoscritto in data 3/11/2005 e 05.07.2006, assumendo gli indirizzi impartiti dal Comitato di Settore nel senso della sopra indicata maggior incidenza del ruolo regionale, ha previsto, all’art. 9, che “le Regioni possono emanare linee generali di indirizzo per lo svolgimento della contrattazione integrativa, previo confronto con le organizzazioni sindacali” in talune materie di particolare rilevanza.
Il coordinamento regionale non afferma un terzo livello di relazioni sindacali ma è correlato al funzionamento delle Aziende ed Enti destinatari delle normative contrattuali in merito ai seguenti punti:
1. L’adeguamento del sistema delle relazioni sindacali;
2. Linee Guida sulle materie specificatamente previste dall’art. 9 dei rispettivi CCNL, le quali necessitano di una omogeneità interpretativa sul territorio regionale, ciò al fine di eliminare eventuali situazioni di conflitto e/o contenzioso.
Al fine di consolidare il sistema delle relazioni sindacali in ciascuna Azienda ed Ente, i contratti decentrati avranno in allegato uno specifico “Protocollo delle relazioni sindacali”, che potrà tenere conto dello schema tipo di cui all’ “allegato alle premesse” delle presenti linee guida.
I principi ispiratori sui quali la Regione Campania intende svolgere il potere di indirizzo che la contrattazione nazionale le ha riconosciuto saranno quindi i seguenti:
x Conferma piena del ruolo della contrattazione integrativa, come sede deputata all’assunzione delle decisioni e delle responsabilità connesse all’applicazione degli istituti contrattuali nelle realtà aziendali;
x Valorizzazione del confronto con le organizzazioni sindacali anche sul livello regionale, che si pone come momento di indirizzo e coordinamento delle politiche contrattuali, finalizzato alla sempre maggiore efficacia e coerenza dell’azione della contrattazione aziendale rispetto agli obiettivi del SSR;
x Individuazione di modalità volte a garantire un adeguato orientamento dei costi per l’applicazione dei CCNL ed una valutazione di coerenza con la programmazione della spesa a tal fine effettuata a livello nazionale e regionale. L’appropriata gestione della spesa si porrà come elemento di garanzia della coerenza nella destinazione delle risorse alle finalità di sviluppo delle professionalità e di miglioramento dei servizi che il CCNL ha individuato come prioritari;
x Perseguimento, per taluni istituti contrattuali di particolare strategicità per la riconoscibilità ed il miglior funzionamento del sistema, di un maggior livello di omogeneità nell’applicazione fra le diverse aziende;
x Rafforzamento degli strumenti di sviluppo delle risorse umane previsti dalla contrattazione collettiva, come leva per il miglioramento dell’organizzazione e della qualità del servizio e come fattore di riconoscimento dell’apporto professionale dei Dirigenti.
In conclusione, il confronto regionale deve avere come obbiettivo una sanità che veda garantiti livelli essenziali di assistenza uniformi su tutto il territorio regionale, e nella quale i Dirigenti siano motivati, attraverso la valorizzazione delle professionalità, il riconoscimento del loro ruolo, il coinvolgimento nelle scelte.
I principi di universalità, di solidarietà, di responsabilità, in un quadro di livelli essenziali ed uniformi dei diritti sociali e sanitari, rappresentano il punto di riferimento della elaborazione delle presenti Linee Guida, che vogliono rappresentare, ferma restando l’autonomia contrattuale delle Aziende ed Enti nel rispetto dell’art. 40 del D.lgs 165/2001, linee generali di indirizzo; i provvedimenti adottati dalle Aziende ed Enti in difformità al presente accordo dovranno essere adeguatamente motivati.
Materie ed argomenti oggetto dell’accordo regionale
Nel rispetto dell’autonomia contrattuale delle Aziende Sanitarie con responsabilità giuridica, così come previsto dall’articolo 40 del D.Lgs. 165/2001, la Regione Campania e le Organizzazioni Sindacali regionali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro hanno attivato il confronto previsto dall’articolo 9 del CCNL 2002 – 2005, nella logica di favorire la definizione di un tessuto omogeneo per tutte le Aziende ed Enti sanitari della Campania affinché nei previsti ambiti aziendali si attui una positiva contrattazione integrativa che coniughi al meglio le esigenze aziendali con le giuste aspettative dei Dirigenti.
A seguito del confronto di cui sopra, la Regione Campania emana le seguenti Linee Guida di indirizzo alla contrattazione decentrata, in ottemperanza al contenuto dell’articolo 9 del CCNL medesimo.
Il presente atto di indirizzo è riferito al personale della dirigenza Medica, Veterinaria e della dirigenza S.P.T.A. ed è destinato a tutte le Aziende del comparto sanità della Regione Campania e cioè alle A.S.L., alle Aziende Ospedaliere, all’Istituto I.Z.S.M., all’Istituto Xxxxxxx, all’A.R.P.A.C.
Nella definizione del testo seguente si è inteso, proprio per le finalità espresse sopra che intendono caratterizzarsi nel supporto e indirizzo dell’attività negoziale di secondo livello, affrontare tre ambiti di problematiche:
1. le materie specificatamente previste dall’articolo 9 del CCNL “coordinamento regionale”;
2. l’adeguamento del sistema di relazioni sindacali della Regione Campania e delle Aziende ed Enti del SSR;
3. alcuni aspetti contrattuali che le parti ritengono importanti e che necessitano di una omogeneità interpretativa sul territorio regionale al fine di eliminare eventuali situazioni di conflitto ovvero di contenzioso.
Materie specificatamente previste dall’articolo 9 CCNL 03/11/2005
a utilizzo delle risorse regionali di cui all’art. 57 CCNL 03/11/2005 della Dirigenza Medica e Veterinaria e all’art. 53 CCNL 03/11/2005 della Dirigenza S.P.T.A.
b determinazione dei fondi aziendali.
x metodologie di utilizzo da parte delle aziende ed enti di una quota dei minori oneri derivanti dalla riduzione stabile della dotazione organica del personale;
x determinazione dei fondi aziendali tenendo conto della perequazione degli stessi, di cui alle deliberazioni n° 1580 e 1581 del 18/11/2005;
x modalità di incremento dei fondi in caso di aumento della dotazione organica del personale o dei servizi anche ad invarianza del numero complessivo di essa ai sensi dell’art. 53 del CCNL 8 giugno 2000.
c criteri generali per la realizzazione della formazione manageriale e formazione continua, comprendente l’aggiornamento professionale e la formazione permanente;
d criteri generali dei sistemi e meccanismi di valutazione dei Dirigenti che devono essere adottati preventivamente dalle aziende, ai sensi dell’art. 25 comma 5;
e criteri generali dei sistemi e meccanismi di valutazione dei Dirigenti che devono essere adottati preventivamente dalle aziende, ai sensi dell’art. 25 comma 5;
f criteri generali per sviluppare a livello aziendale un sistema di standard finalizzati all’individuazione dei volumi prestazionali riferiti all’impegno, anche temporale, richiesto nonché di monitoraggio delle prestazioni concordate e correlate al raggiungimento degli obiettivi, nel rispetto delle disposizioni del d.lgs 196 del 2003 in materia di protezione dei dati personali;
g criteri generali per la razionalizzazione ed ottimizzazione delle attività connesse alla continuità assistenziale ed urgenza/emergenza al fine di favorire la loro valorizzazione economica secondo la disciplina del presente contratto, tenuto anche conto dell’art. 55, comma 2 del CCNL 8 giugno 2000 relativo alle tipologie di attività professionali ed ai suoi presupposti e condizioni;
h applicazione dell’art. 17 del CCNL 10 febbraio 2004, diretto a regolare la mobilità in caso di eccedenza dei Dirigenti nei processi di ristrutturazione aziendale attuati ai sensi del comma 4;
i criteri generali per l’inserimento, nei regolamenti aziendali, sulla libera professione di cui all’art. 4, comma 2 lett. G), di norme idonee a garantire che l’esercizio della libera professione sia anche modulato in modo coerente all’andamento delle liste di attesa.
UTILIZZO DELLE RISORSE REGIONALI DI CUI ALL’ARTICOLO 57 DEL CCNL DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA
A.1
L’ammontare economico è pari allo 0,32% del Monte Salari (MS) relativo all’anno 2001.
Ne deriva che ogni singola Azienda sanitaria incrementa il valore economico del Fondo per particolari condizioni di lavoro di cui all’articolo 55 del CCNL a far data dal 01/01/2003 per € 16,44 x 12 mesi, al netto degli oneri riflessi e per ogni dirigente in servizio alla data del 31/12/2001, frazionandoli con le disposizioni di seguito indicate:
¾ 4,54 euro mensili x 12 mesi x ciascun dirigente in servizio al 31/12/2001 si costituiscono come ammontare economico da utilizzare per l’incremento delle indennità per turni notturni e festivi (articolo 51);
¾ 4,42 euro mensili x 12 mesi x ciascun dirigente in servizio al 31/12/2001 si costituiscono come ammontare economico da utilizzare per l’istituzione dell’indennità ufficiale di polizia giudiziaria (art. 52);
¾ 7,48 euro mensili x 12 mesi x ciascun dirigente in servizio al 31/12/2001 si costituiscono come ammontare economico da utilizzare provvisoriamente per l’incremento del valore orario dello straordinario.
La ripartizione delle quote economiche per singole Aziende ed Enti, tenuto conto dei Dirigenti Medici e Veterinari in servizio al 31/12/2001, è riportata nell’allegato A.1, il quale è parte integrante delle presenti Linee Guida.
Ove nelle Aziende ed Enti non vi siano Dirigenti Xxxxxx e Xxxxxxxxxx con la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, l’incremento del punto b) è destinato alla quota parte del fondo per il compenso del lavoro straordinario.
Sono individuati Ufficiali di Polizia Giudiziaria i Dirigenti Medici e Veterinari che svolgono le funzioni previste dal DPR 616/77, della Legge 283/62 nonché della L.R. 25/83 oltre che da ulteriori norme generali e speciali sia nazionali che regionali.
Il fondo rideterminato di cui all’art. 55 del CCNL 2002 - 2005, se capiente, previa contrattazione decentrata, sarà utilizzato anche per corrispondere la differenza tra gli attuali costi in bilancio per l’indennità per l’utilizzo del mezzo proprio, in occasione di trasferte o per adempimenti fuori dall’ufficio, e le tariffe ACI.
UTILIZZO DELLE RISORSE REGIONALI DI CUI ALL’ARTICOLO 53 DEL CCNL DELLA DIRIGENZA S.P.T.A.
A.2
L’ammontare economico è pari allo 0,32% del Monte Salari (MS) relativo all’anno 2001. Tali risorse sono così utilizzate:
¾ Dirigenti biologi, chimici, fisici, psicologi e farmacisti (per i quali lo 0,32 è equivalente complessivamente a € 15,47 mensili pro capite per dirigente in servizio al 31 dicembre 2001) nella misura di € 11,22 per le finalità dell'art. 50 e per € 4,25 mensili sul trattamento economico fondamentale da imputare sul relativo capitolo di bilancio dell'azienda o ente;
¾ Dirigenti delle professioni sanitarie, del ruolo professionale, tecnico ed amministrativo (per i quali lo 0,32 è equivalente a € 13,04 mensili pro capite per dirigente in servizio al 31 dicembre 2001) tutto per il trattamento economico fondamentale da imputare sul relativo capitolo di bilancio delle aziende o enti.
Al personale della dirigenza dei ruoli S/P/T/A, nei limiti dell’attività cui è destinato , è attribuito, con le procedure previste dalla normativa statale, la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria.
L’indennità di Polizia Giudiziaria per il personale di cui al punto 3, continua ad essere finanziata dal fondo dell’art. 50 del CCNL.
La ripartizione delle quote economiche per singole Aziende ed Enti, tenuto conto dei Dirigenti in servizio al 31/12/2001, è riportata nell’allegato A.2, il quale è parte integrante delle presenti Linee Guida.
Sono individuati Ufficiali di Polizia Giudiziaria i Dirigenti S/P/T/A che svolgono le funzioni previste dal DPR 616/77, della Legge 283/62 nonché della L.R. 25/83 oltre che da ulteriori norme generali e speciali sia nazionali che regionali
DETERMINAZIONE DEI FONDI AZIENDALI:
METODOLOGIE DI UTILIZZO DA PARTE DELLE AZIENDE ED ENTI DI UNA QUOTA DEI MINORI ONERI DERIVANTI DALLA RIDUZIONE STABILE DELLA DOTAZIONE ORGANICA DEL PERSONALE.
DETERMINAZIONE DEI FONDI AZIENDALI TENENDO CONTO DELLA PEREQUAZIONE DEGLI STESSI, DI CUI ALLE DELIBERAZIONI N° 1580 E 1581 DEL 18/11/2005.
MODALITÀ DI INCREMENTO DEI FONDI IN CASO DI AUMENTO DELLA DOTAZIONE ORGANICA DEL PERSONALE O DEI SERVIZI ANCHE AD INVARIANZA DEL NUMERO COMPLESSIVO DI ESSA AI SENSI DELL’ART. 53 DEL CCNL 8 GIUGNO 2000
B
IL CCNL 3/11/2005 e 05.07.2006, tra le novità riguardanti la struttura della retribuzione della dirigenza, apporta sostanziali cambiamenti in merito alla retribuzione di posizione, ed in particolare:
1. l’accorpamento della retribuzione di posizione minima contrattuale nelle sue ex componenti
- parte fissa e parte variabile contrattuale - al netto della quota trasferita sul tabellare;
2. la diversificazione della quota aggiuntiva connessa agli incrementi contrattuali per tipologia di incarichi;
3. l’incremento dei fondi nel caso di modifica e/o aumento di incarichi dirigenziali rispetto alla precedente ricognizione e/o graduazione delle funzioni, debitamente documentati e verificabili, ad invarianza del numero complessivo della dotazione organica.
Ciò premesso, appare pertanto opportuno che le Aziende ed Enti destinatarie del presente accordo, adottino una corretta metodologia, sia in merito alla rideterminazione dei fondi a partire dal 01/01/2002, sia in merito ad un corretto utilizzo degli stessi. In tal senso, dovrà essere definitivamente bandito il metodo di utilizzare in maniera impropria tali fondi (ad esempio, la remunerazione a commissioni e/o nuclei di verifica e/o valutazione dei risultati dei Dirigenti).
B.1
METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEGLI INCREMENTI CONTRATTUALI
Al fine di uniformare la metodologia di calcolo per la determinazione degli incrementi contrattuali, tutte le aziende ed enti destinatarie del CCNL, nel quantificare tali incrementi al fine di comunicarli all’Assessorato alla Sanità, dovranno utilizzare le schede di cui all’allegato B.1
B2
VALORE ECONOMICO DELLA PEREQUAZIONE NELLE SINGOLE AZIENDE ED ENTI AI SENSI DELLE DELIBERAZIONI DI GIUNTA REGIONALE N. 1580 E 1581
Le Deliberazioni di Giunta Regionale n° 1580 e 1581 del 18/11/2005, hanno determinato i valori economici minimi da indicare per la determinazione dei fondi aziendali 2005 nelle due aree contrattuali indicando, laddove gli stessi fondi fossero carenti, le quote economiche integrative da riportare nei fondi delle singole Aziende ed Enti.
Le stesse deliberazioni fanno obbligo alle Aziende ed Enti di utilizzare le suddette risorse aggiuntive esclusivamente per la graduazione delle funzioni.
Conseguentemente, nella determinazione dei fondi aziendali per l’anno 2005, le Aziende ed Enti destinatarie del CCNL, dovranno riportare le quote economiche di perequazione indicate nelle schede di cui all’allegato B.2.
MODALITÀ DI INCREMENTO DEI FONDI IN CASO DI AUMENTO DELLA DOTAZIONE
B.3 ORGANICA DEL PERSONALE
Le Deliberazioni di Giunta Regionale n° 1580 e 1581 del 18/11/2005, nel definire i valori economici minimi da indicare per la determinazione dei fondi aziendali 2005 nelle due aree contrattuali, individuavano nel numero dei Dirigenti presenti in servizio nel corso del 2003 il valore da assumere a riferimento al fine dell’eventuale aumento di dotazione organica, e quindi del conseguente incremento dei fondi, a partire dal 2005.
Conseguentemente, le singole Aziende ed Enti, nel rideterminare i fondi ai sensi dei rispettivi CCNL, per l’anno 2005 e successivi, dovranno tener conto, sia dell’eventuale incremento del numero dei Dirigenti rispetto a quelli in servizio nel 2003, sia delle quote economiche minime determinate in virtù della perequazione stessa.
Limitatamente all’attuazione di quanto previsto nel capoverso precedente, per la metodologia per la determinazione dei fondi aziendali per l’anno 2005 in tutte le aziende ed enti destinatarie del CCNL , le stesse dovranno utilizzare le schede di cui all’allegato B.3.
MODALITÀ DI INCREMENTO DEI FONDI IN CASO DI AUMENTO DEL NUMERO E/O TIPOLOGIA DI INCARICHI DIRIGENZIALI AD INVARIANZA DEL NUMERO
B.4 COMPLESSIVO DEL PERSONALE.
Gli incarichi gestionali, siano essi di struttura complessa e/o semplice (a valenza dipartimentale e/o distrettuale e/o articolazioni di strutture complesse), comportano l’utilizzo di quote economiche aggiuntive, sia riferite ai valori minimi contrattuali, sia per la graduazione delle funzioni aziendali.
In tal senso, gli atti programmatori e le conseguenti deliberazioni aziendali in merito all’attivazione di nuovi incarichi dirigenziali gestionali, devono prevedere anche le modalità e la quantificazione dei conseguenti incrementi dei fondi, con specifiche poste in bilancio.
Il numero e la tipologia di incarichi da considerare di riferimento nell’anno 2006 rispetto agli incrementi di cui al precedente capoverso sono:
Incarichi di struttura complessa: 10% dei Dirigenti in servizio;
Incarichi di struttura semplice: 30% dei Dirigenti in servizio;
Incarichi professionali (compresi quelli di base):60% dei Dirigenti in servizio;
B.5
MODALITÀ DI INCREMENTO DEI FONDI IN CASO DI UTILIZZO DA PARTE DELLE AZIENDE ED ENTI DI UNA QUOTA DEI MINORI ONERI DERIVANTI DALLA RIDUZIONE STABILE DELLA DOTAZIONE ORGANICA DEL PERSONALE.
Nel caso di riduzione stabile della dotazione organica mediante soppressioni di posti già finanziati (in quanto lasciati vacanti per quiescenze, trasferimenti, etc) la cui contrattazione aziendale tra l’Azienda o Ente e le XX.XX. facenti parte della delegazione trattante aziendale ritiene di non coprire a seguito della realizzazione di processi di razionalizzazione diretti al miglioramento dell’efficienza organizzativa e gestionale, fermo restando il volume di attività, una quota dei minori oneri derivanti dal processo, non superiore ad un terzo del valore complessivo, può essere destinata aziendalmente al fondo di cui all’art. 54 della Dirigenza area Medica e Veterinaria e 49 della dirigenza S.P.T.A. per il finanziamento della graduazione delle funzioni dirigenziali.
Per “minori oneri” si intende il costo del personale non più a carico del bilancio aziendale, al netto del trattamento economico che grava sui fondi contrattuali.
I posti da prendere in esame ai fini della eventuale soppressione per l’anno 2006, sono quelli in decurtazione rispetto al numero dei Dirigenti delle rispettive aree contrattuali utilizzati per la rideterminazione dei fondi 2005, di cui all’allegato B3 sopra citato.
REALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE MANAGERIALE E FORMAZIONE CONTINUI COMPRENDENTE L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE E LA FORMAZIONE PERMANENTE
C.
La valorizzazione del lavoro è fattore determinante per la realizzazione dei processi di trasformazione e riorganizzazione all’interno delle Aziende sanitarie al fine di garantire efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza.
In questa prospettiva riveste un ruolo fondamentale la formazione, che costituisce una importante leva strategica per l’evoluzione professionale e per l’acquisizione/condivisione degli obiettivi strategici del cambiamento. L’accrescimento e l’aggiornamento professionale vanno perciò assunti come metodo permanente per assicurare il costante adeguamento delle competenze e favorire il consolidarsi di una nuova cultura gestionale improntata al risultato ed infine per orientare i percorsi di carriera di tutto il personale.
Secondo quanto previsto dall’art. 6 comma 2 del XXXX 0000-0000 delle rispettive aree contrattuali, allo scopo di assicurare una migliore partecipazione dei Dirigenti alla formazione continua, ciascuna Azienda costituisce commissioni paritetiche per l’approfondimento delle problematiche della formazione; tali commissioni hanno il compito prioritario di fungere da osservatori, di raccogliere dati e di formulare proposte, ivi compresa quella del regolamento aziendale della formazione, nel rispetto del presente testo.
La conferenza permanente di cui all’art. 6 comma 3 del XXXX 0000-0000 delle rispettive aree contrattuali valuta almeno semestralmente i dati provenienti dalle aziende, verifica il corretto utilizzo delle risorse da destinare alla formazione, attiva il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi formativi programmati in conformità con quanto previsto dalle linee di indirizzo regionali, verifica il raggiungimento dei crediti formativi previsti dalla normativa vigente.
Le commissioni paritetiche aziendali non hanno carattere negoziale, pertanto resta fermo ed inalterato il ruolo della trattativa decentrata aziendale con le procedure previste dall’art. 4, comma 2, lettera c) dei rispettivi CCNL; in particolare, le parti concordano sulla necessità di attivazione, in sede aziendale, ai sensi e con le procedure previste dall’art. 4, comma 5 degli stessi CCNL, il confronto annuale sugli obiettivi e sui programmi formativi aziendali, sulle risorse da destinare alla formazione facoltativa, prevedendo delle specifiche modalità per la verifica della erogazione e dell’utilizzo dei fondi medesimi.
Ai fini della verifica professionale dei Dirigenti, le Aziende debbono tener conto del contenuto del comma 4 dell’art. 23 dei CCNL vigenti, in tal caso non trova applicazione la specifica disciplina prevista dall’art. 16 quater del D.lgs 502/92 e s.m.i., e pertanto le aziende ed enti non possono intraprendere iniziative unilaterali di penalizzazioni dei Dirigenti per la durata del presente CCNL.
I programmi annuali e pluriennali ed i progetti formativi aziendali dovranno raggiungere l’obiettivo sopra richiamato in rapporto con la disponibilità delle risorse finanziarie e con l’esigenza di garantire la continuità delle attività aziendali.
In linea con quanto indicato nella Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 20/05/2004 in tema di regionalizzazione del sistema di “Educazione Continua in Medicina”, la Regione Campania, con deliberazione n° 629 del 14/02/03 ha attivato il suo modello, nel quale sono indicate le strategie con le quali concretizzare le politiche formative regionali.
In tal senso, le Aziende ed Enti destinatari del presente CCNL, in quanto “provider aziendali”, sono obbligate a garantire l’acquisizione dei crediti formativi previsti dalla normativa legislativa e contrattuale a tutti i Dirigenti aventi diritto.
Ad oggi tale sistema è prevalentemente orientato ai Dirigenti sanitari ma, stante gli obiettivi che si prefigge, deve estendere il suo campo di applicazione a tutti i Dirigenti esenti dall’obbligo dei crediti formativi, ma non esautorati dalla necessità di mantenere alto lo standard professionale al
fine di svolgere adeguatamente il proprio ruolo nell’ambito del processo fornito.
L’art. 18 del CCNL 1998/2001 – integrazione 10.2.2004 – individua la necessità di prevedere, nelle Linee guida di indirizzo, modalità per privilegiare le strategie e le metodologie coerenti con la necessità di implementare l’attività di formazione in ambito aziendale ed interaziendale, anche favorendo metodi di formazione che facciano ricorso a mezzi multimediali al fine di ottimizzare le risorse disponibili per il più ampio possibile coinvolgimento dei destinatari.
La costituzione di reti di aziende è ritenuta una tra le condizioni essenziali per raggiungere obiettivi condivisi e per consentire scambi di esperienze tra diverse realtà e per contenuti di costi, vanno pertanto favoriti raccordi tra le strutture formative delle aziende per la realizzazione di attività comuni in particolare nelle discipline o branche poco diffuse o scarsamente rappresentate nelle singole aziende, nonché l’interscambio di attività formative; l’eventuale partecipazione ad eventi formativi organizzati da altre aziende dovrebbe prevedere accordi tra le stesse che garantiscano anche facilitazioni alla partecipazione di Dirigenti o Aziende del SSR rispetto ad eventuali soggetti esterni.
Iniziative sovraziendali sono organizzate dalla Regione per programmi speciali di interesse regionale.
Nel rispetto delle indicazioni sopra citate ed ai fini della realizzazione del comma 3 dell'art. 23 del CCNL, è necessaro che le Aziende ed Enti destinatarie del CCNL adottano i sotto elencati provvedimenti:
1. Definizione di un Piano Annuale della Formazione ed Aggiornamento che preveda:
a un numero di eventi sufficienti a garantire l'acquisizione di crediti per tutti gli operatori del ruolo sanitario (Dirigenti e non), almeno nella misura minima del debito formativo annuale previsto dalla Conferenza Stato Regioni e Province autonome;
b analoghi eventi formativi per le altre figure professionali della dirigenza;
c eventi formativi correlati alle specifiche professionalità dei Dirigenti.
2. All’interno del Piano Aziendale Annuale deve essere previsto il relativo finanziamento da costituirsi in un fondo apposito che, ai sensi anche della circolare del Ministro della Funzione Pubblica del 24.4.1995 n. 14, non deve essere inferiore allo stanziamento di almeno un punto percentuale del monte retributivo riferito a ciascuna delle due aree contrattuali, relativo all’anno 2001 (eventualmente incrementato dallo 0,3% a decorrere dal dicembre 2005 per il finanziamento di specifiche iniziative formative a supporto di processi di innovazione tecnologica ed organizzativa, ovvero di processi di ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione delle strutture e dei servizi).
Tale fondo è utilizzato esclusivamente per l’aggiornamento dei Dirigenti appartenenti alle due aree dirigenziali; a carico dello stesso fondo non possono essere imputati i costi dell’orario dedicato dai Dirigenti alla propria formazione, nè i costi del personale legato all’organizzazione o alla gestione dell’istituto stesso.
Qualora i progetti comprendano figure professionali dell’area del Comparto, i loro finanziamenti devono essere integrati da corrispondenti quote economiche provenienti dai rispettivi fondi dell’area di riferimento. Deve essere prevista la totale utilizzazione dei fondi per l’aggiornamento nell’anno di riferimento. Potrà essere verificata, in sede di contrattazione integrativa, una modalità di finanziamento aggiuntivo, qualora necessaria, anche con riferimento alle somme relative al fondo aziendale di cui all’art. 57, comma 2, lett. i) del CCNL 1998/2001 e corrispondente art. 53 della Dirigenza S.P.T.A.
La gestione contabile del Fondo va verificata annualmente in sede di contrattazione decentrata, ovvero a richiesta delle XX.XX. L’eventuale residuo economico dovuto alla parziale utilizzazione del fondo per l’aggiornamento professionale dei Dirigenti si costituisce come risparmio aziendale
per l’anno di riferimento, da utilizzarsi nel corso dell’anno successivo con la medesima destinazione.
3. Prevedere che l'organizzazione delle attività formative debba realizzarsi preferibilmente con l'utilizzo di locali e tecnologie presenti nell'Azienda, programmando sede, sessioni, orari e numero di eventi in modo tale da ridurre al massimo il disagio dei singoli e delle strutture.
4. Prevedere di utilizzare, qualificare, incentivare in qualità di formatori, prioritariamente, risorse umane interne alla Azienda, e, per quanto riguarda i Dirigenti, di quelli a rapporto esclusivo, anche al fine di valorizzare e sviluppare il patrimonio di competenze interne. In tale contesto le Aziende o Enti prevedono un albo aziendale dei formatori, con oggettivi e trasparenti metodi e procedure di accreditamento tra i quali, preferibilmente, garantire la rotazione nell’affidamento dell’incarico; dovrà inoltre essere previsto un tariffario .
5. Prevedere che l'effettivo esercizio delle attività di aggiornamento e/o formazione (anche a distanza) avvenga tramite l'utilizzo delle ore contrattualmente definite o attraverso l'utilizzo cumulato delle ore così come previsto dall'art.14 comma 4 del CCNL.
6. Costituire un archivio informatico, strutturato anagraficamente, dove vengano registrate tutte le attività formative frequentate da ogni singolo dirigente, le attività certificate ECM e i crediti attribuiti a tali attività. Le Aziende ed Enti registreranno tali attività nell'archivio in argomento, tenendo presente che, allo stato, la certificazione originale delle frequenze ai corsi di formazione certificati ECM deve essere custodita dal dirigente stesso in attesa di future indicazioni in merito alla registrazione nell'anagrafe dei crediti formativi.
7. Dotarsi, previo confronto con le XX.XX., di un regolamento per la formazione e l’aggiornamento professionale per le due aree contrattuali, nel quale dovranno essere previste, tra l’altro, l’articolazione, le funzioni ed i compiti delle commissioni paritetiche, composte da Dirigenti indicati dall’azienda e dalle XX.XX. delle specifiche aree contrattuali.
CRITERI GENERALI DEI SISTEMI E MECCANISMI DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI E DEI DIRIGENTI S.P.T.A. CHE DEVONO ESSERE ADOTTATI PREVENTIVAMENTE DALLE AZIENDE, AI SENSI DELL’ART. 25 COMMA 5 CCNL
D.
Le Aziende ed Enti destinatarie dei CCNL delle due aree dirigenziali, con gli strumenti assunti in relazione a quanto previsto dalla normativa vigente (D. Lgs. 286/99), definiscono, tra l’altro, i processi e le modalità per la valutazione dirigenziale, sia per gli aspetti professionali che per quelli gestionali.
L’attività di valutazione dei Dirigenti ed il controllo di gestione sono svolte da strutture operanti nell’ambito del sistema dei controlli interni, le quali, nell’ambito del processo di valutazione, utilizzano strutture di seconda istanza di valutazione, quali il Nucleo di Valutazione ed i Xxxxxxx Xxxxxxx, per le rispettive aree di intervento e specialità.
Tale processo è diretto, rispettivamente, alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi assegnati e della professionalità espressa in accordo con quanto previsto dal CCNL 3.11.05 artt. 25, 26, 27 e 28 ed allegato 5. Il sistema complessivo di valutazione dei Dirigenti deve essere improntato ai seguenti criteri:
a) trasparenza dei criteri e dei risultati;
b) adeguata informazione e partecipazione del valutato anche attraverso la comunicazione e il contraddittorio, nonché diretta conoscenza dell’attività del valutato da parte del valutatore di prima istanza (Responsabile di Struttura sovraordinata).
Il sistema deve inoltre rappresentare uno strumento coerente e condiviso, finalizzato alla valorizzazione e motivazione dei Dirigenti, pertanto deve essere:
a) riferito agli obiettivi e alle finalità dell'Azienda in quanto parte integrante di un più complesso sistema di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi e dei progetti aziendali;
b) basarsi su sistemi partecipativi, anche intermedi, in cui il dirigente è attivamente protagonista del processo della valutazione che lo riguarda e può esprimere un giudizio sul proprio operato rispetto al quale il dirigente responsabile deve confrontarsi;
c) prevedere fasi di comunicazione e discussione anche formalizzati con maggiore trasparenza e condivisione tra valutato e valutatore del giudizio;
d) tenere conto di risultati inserendosi in un contesto in cui siano definiti gli obiettivi e i compiti individuali assegnati e sia stata definita e posta in essere la strumentazione idonea alla misurazione (es. direttive, indicatori);
e) riferirsi ad uno standard e consentire la conoscenza preventiva della performance attesa;
f) essere analitico e fondato su criteri diversamente ponderati in funzione delle attività svolte e degli incarichi affidati e su fattori preventivamente individuati e condivisi.
Ogni Azienda deve adottare uno specifico strumento (Scheda di Valutazione) per acquisire gli elementi utili per l’attribuzione della quota economica relativa alla retribuzione di risultato e per le verifiche di competenza dei vari organi (obiettivi individuali, attività) e basarsi sulla definizione preliminare di obiettivi prestazionali, qualitativi e quantitativi.
Gli obiettivi prestazionali sono rappresentati da elementi di produttività in termini di contributo individuale al raggiungimento dei risultati di struttura e/o aziendali; per gli altri devono essere individuati da ciascuna Azienda specifici fattori di valutazione.
GLI INCARICHI DIRIGENZIALI
E’ obbligo di ciascuna Azienda o Ente assegnare a ciascun dirigente delle due aree contrattuali uno specifico incarico tra quelli previsti dall’art. 27 dei rispettivi CCNL 1998/2001, mediante la sottoscrizione dello specifico contratto d’incarico, nel quale vengono riportati, tra l’altro, la descrizione, la durata e la tipologia d’incarico, gli obiettivi e le risorse assegnate, le quote economiche connesse alla graduazione delle funzioni.
La sottoscrizione dell’incarico è condizione indispensabile per l’attivazione della procedura della valutazione dirigenziale. E’ obbligo dell’Azienda formalizzare la proposta d’incarico ai singoli Dirigenti con le modalità previste dall’apposito regolamento aziendale. Non è possibile la valutazione dei Dirigenti in assenza di incarico formalmente attribuito e in assenza di contratto individuale, così come previsto dai rispettivi CCNL.
LA METODOLOGIA RELATIVA ALLA VALUTAZIONE DELL’INCARICO DIRIGENZIALE
La valutazione è diretta alla verifica dell’aderenza dell’attività svolta ai parametri in base ai quali sono stati individuati, graduati e affidati gli incarichi dirigenziali.
La metodologia della valutazione si sviluppa mediante il seguente schema:
A): VALUTAZIONE ANNUALE
A1. valutazione annuale di prima istanza:
La valutazione annuale di prima istanza utilizza lo strumento della “scheda annuale di valutazione”, mediante la quale il responsabile della struttura sovraordinata, in qualità di valutatore di prima istanza, assegna le attività ed i compiti, nonché le modalità, i criteri e gli indicatori per la verifica dei risultati; la valutazione di “prima istanza” si costituisce come momento di avvio del sistema di valutazione; dell’esito della stessa è informato il Dirigente, il quale ha trenta giorni di tempo per esporre le proprie considerazioni al soggetto Valutatore di I° istanza. Quest’ultimo procede alla valutazione finale e la inoltra al Nucleo di Valutazione.
L’assegnazione degli obiettivi e la valutazione annuale dei risultati connessi devono prevedere il confronto-contraddittorio tra valutatore e valutato. Il valutato, all’atto della firma “per presa visione”, degli obiettivi assegnati e poi, del risultato conseguito, deve poter evidenziare per iscritto la condivisione o meno, nonché le opportune osservazioni su quanto disposto dal valutatore di prima istanza.
Il valutatore di I° istanza non può essere anche valutatore di II° istanza nella valutazione dello stesso dirigente.
L’assegnazione degli obiettivi deve avvenire all’inizio dell’anno e comunque non oltre il primo bimestre.
A2. valutazione annuale di seconda istanza:
La valutazione annuale di seconda istanza viene svolta dal nucleo di valutazione, sulla regolarità formale e metodologica della valutazione di 1° istanza.
Il Nucleo di valutazione deve essere composto, fino ad un massimo di 7 componenti, da
professionisti esterni all’Azienda o Ente, fino alla eventuale applicazione da parte dell’Azienda dell’art. 10 comma 4 del D.lgs 286/99.
La valutazione riguarda:
Per i Dirigenti di struttura complessa e di struttura semplice:
a) la gestione del budget finanziario formalmente affidato e delle risorse umane e strumentali effettivamente assegnate in relazione agli obiettivi concordati e risultati conseguiti;
b) ogni altra funzione gestionale espressamente delegata in base all’atto aziendale;
c) l’efficacia dei modelli gestionali adottati per il raggiungimento degli obiettivi annuali;
Per tutti gli altri Dirigenti:
a) l’osservanza delle direttive nel raggiungimento dei risultati in relazione all’incarico attribuito;
b) il raggiungimento degli obiettivi prestazionali quali – quantitativi espressamente affidati;
c) l’impegno e la disponibilità correlati all’articolazione dell’orario di lavoro rispetto al conseguimento degli obiettivi.
L’esito positivo della valutazione di cui al comma 1 comporta l’attribuzione ai Dirigenti della retribuzione di risultato, concordata secondo le procedure di cui all’art. 65, commi 4 e 6 del CCNL 5 dicembre 1996.
L’esito positivo delle verifiche annuali concorre, inoltre, assieme agli altri elementi, anche alla formazione della valutazione da attuarsi alla scadenza degli incarichi dirigenziali e per le altre finalità previste dall’art. 26, comma 2 del CCNL 03/11/2005
I valutatori, sia di I° che di II° istanza, non possono essere selezionati tra coloro che con il valutando abbiano avuto o abbiano contenziosi registrati presso l’Ordine professionale, ovvero contenziosi di qualunque natura.
La documentazione relativa al processo annuale di valutazione, viene di norma inserita nel fascicolo personale del dirigente, anche per poter essere utilizzata dagli organismi preposti alla valutazione complessiva alla scadenza dell’incarico.
A3. Effetti della valutazione annuale:
La verifica della valutazione annuale ha effetti sia sui risultati di gestione dei Dirigenti di struttura complessa e semplice, sia sui risultati conseguiti da tutti i Dirigenti in relazione agli obiettivi assegnati mediante la scheda annuale di valutazione, ciò anche i fini della retribuzione di risultato.
B): VALUTAZIONE PLURIENNALE E SCADENZA DI INCARICO.
B1. valutazione pluriennale di prima istanza:
La valutazione complessiva di prima istanza alla scadenza dell’incarico conferito, viene effettuata dal responsabile della struttura sovraordinata, in qualità di valutatore di prima istanza, tenuto conto anche delle schede di valutazione annuale. Il valutato, all’atto della firma “per presa visione”, della relazione concernente la valutazione complessiva alla scadenza dell’incarico, deve poter evidenziare per iscritto la condivisione o meno, nonché le opportune osservazioni su quanto disposto dal valutatore di prima istanza.
Il valutatore di I° istanza non può essere anche valutatore di II° istanza nella valutazione dello stesso dirigente
B2. valutazione pluriennale di seconda istanza:
La valutazione pluriennale di seconda istanza viene svolta dal Collegio Tecnico. Detto organismo, nell’esprimere la valutazione di seconda istanza, in presenza di “non condivisione” dei risultati della valutazione di prima istanza, è obbligato ad ascoltare il valutato.
In caso di valutazione negativa, prima di formalizzare il giudizio, deve essere effettuato un contraddittorio in occasione del quale devono essere acquisite le controdeduzioni del Dirigente anche assistito da persona di fiducia. L’esito della valutazione è acquisito agli atti. Di esso si tiene conto ai fini dell’affidamento di altri incarichi.
I valutatori, sia di I° che di II° istanza, non possono essere selezionati tra coloro che con il valutando abbiano avuto o abbiano contenziosi registrati presso l’Ordine professionale, ovvero contenziosi di qualunque natura
Il funzionamento del Collegio Tecnico nonché le modalità di variazione della sua composizione, dovrà tener conto di quanto previsto dall’allegato n° 5 dei rispettivi CCNL del 03/11/2005
B3. Effetti della valutazione del Collegio tecnico.
Al fine di utilizzare criteri omogenei in tal senso ciascuna Azienda ed Ente si dota di uno specifico regolamento per l’affidamento, revoca e la valutazione dei Dirigenti, nonché la graduazione delle funzioni dirigenziali. In ogni caso la valutazione positiva realizza le condizioni per la conferma nell’incarico, ossia la valutazione positiva è condizione necessaria e sufficiente per la conferma nell’incarico già assegnato o per il conferimento di altri incarichi di pari valore gestionale ed economico, ovvero di valore superiore. Con la valutazione positiva al Dirigente si applica quanto contenuto negli artt. da 27 a 32 del CCNL 03/11/2005
L’INCARICO DI DIRETTORE RESPONSABILE DI DISTRETTO
Per quanto attiene il conferimento di incarico di struttura complessa di Direttore Responsabile di Distretto, appare opportuno rispettare la gerarchizzazione delle fonti. In tal senso, i Direttori Generali delle AA.SS.LL., per l’attribuzione di detta funzione, dovranno tener conto di tutti i Dirigenti in possesso dei requisiti specifici, sia dell’area della dirigenza medica e veterinaria, sia dell’area della dirigenza S.P.T.A., atteso che tale funzione, ai sensi del D. Lgs 502/92 e s.m.i., risulta essere di natura organizzativa/gestionale.
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 19
CRITERI GENERALI PER SVILUPPARE A LIVELLO AZIENDALE UN SISTEMA DI STANDARD FINALIZZATI ALL’INDIVIDUAZIONE DEI VOLUMI PRESTAZIONALI RIFERITI ALL’IMPEGNO, ANCHE TEMPORALE, RICHIESTO AI DIRIGENTI, NONCHÉ DI MONITORAGGIO DELLE PRESTAZIONI CONCORDATE E CORRELATE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
E.
L’individuazione dei volumi prestazionali riferiti all’impegno, anche temporale, richiesto ai Dirigenti, nonché di monitoraggio delle prestazioni concordate e correlate al raggiungimento degli obiettivi, deve essere finalizzato ai seguenti punti:
1) Definire, tra direzione generale e dirigenza, nell’ambito delle rispettive competenze, le prestazioni quali-quantitative da assegnare ai singoli Dirigenti per lo svolgimento dei compiti d’istituto. Tali prestazioni saranno descritte, tra l’altro, nella scheda di valutazione annuale di ciascun dirigente;
2) Definire le prestazioni aggiuntive quali-quantitative da assegnare ai singoli Dirigenti, in aggiunta a quelle assegnate ed espletate di cui al punto 1;
3) Definire le tipologie di remunerazione delle prestazioni di cui al punto 2;
4) Definire la quantificazione e le modalità di copertura dei posti vacanti individuati nelle aziende ed enti e correlati alle prestazioni di cui al punto 2.
Con l’entrata in vigore delle presenti Linee Guida, la Commissione Regionale di cui al presente testo, costituirà specifici gruppi di lavoro, allo scopo di:
a. Determinare, entro i primi 90 giorni, i valori di riferimento temporali medi regionali delle prestazioni dirigenziali effettuate nelle singole articolazioni aziendali negli anni 2004 e 2005;
b. Definire, nei successivi 90 giorni, un sistema di standard per l’individuazione dei volumi prestazionali riferiti all’impegno anche temporale richiesto al dirigente utilizzando, in particolare, i principali indicatori dei sistemi di classificazione dei ricoveri in ospedali siano essi iso-risorse (indicatori di complessità dell’assistenza prestata; diagnosis related groups DRG, indicatori di complessità dell’assistenza necessaria; patient management categories PMC) che iso-gravità (indicatori di gravità di malattia; disease staging DS, computerized severità index CSI). Per le Aree intensive e/o sub-intensive che non sempre producono specifici DRG in percentuali statisticamente valide, gli indicatori possono essere i case-mix d’ingresso, l’indice di occupazione e il relativo turn-over.
c. Nelle strutture in cui non sarà possibile utilizzare tali strumenti, occorrerà dotarsi di un “tempario prestazionale” avendo a riferimento quanto previsto in casi analoghi (società scientifiche, Ordini professionali, convenzioni specialistiche, etc.)
I valori di riferimento di cui al punto 1 ed adottati dalla Commissione, dovranno essere utilizzati nelle singole aziende per l’attribuzione dei volumi prestazionali alle singole strutture e/o ai singoli Dirigenti ai fini dello svolgimento dei compiti d’istituto nell’orario di servizio, condizione propedeutica all’attivazione dei meccanismi di finanziamento per prestazioni eccedenti di cui all’art. 14, comma 6, dei rispettivi CCNL.
L’orario di servizio dei Dirigenti non responsabili di struttura complessa è articolato dal direttore sovraordinato, tenuto conto di quanto previsto dal CCIA, per adattarlo in modo coerente alle effettive esigenze operative.
Le eventuali ore aggiuntive, presumibilmente necessarie per realizzare gli obiettivi complessivi assegnati alla U.O. di appartenenza, dovranno essere concordate con i singoli Dirigenti interessati ed adeguatamente incentivate, tenuto conto della diversificazione degli istituti contrattuali utilizzabili e della normativa prevista dai CCIA.
Modalità di utilizzo lavorativo del dirigente
L’utilizzo del Dirigente deve avvenire nel rispetto dei contenuti degli articoli del CCNL 3/11/2005 in materia di orario di lavoro (14,16,17). Si definiscono al riguardo le seguenti tipologie di modalità di utilizzo lavorativo del Dirigente:
a) orario di lavoro e/o di servizio, quantificato in 38 ore settimanali nel cui ambito rientra l’orario per attività non assistenziali, così come regolamentato dalla normativa contrattuale vigente. Nell’ambito dell’orario di lavoro vengono riassorbite, su base annua, le prestazioni orarie svolte a recupero;
b) orario straordinario: è quello effettuato in regime di Pronta Disponibilità o per il verificarsi di eventi non prevedibili (art. 28 del CCNL integrativo 10/2/2004 e art. 16 del CCNL 3/11/2005) – es. copertura di assenze temporanee non preventivabili o riduzione transitoria della dotazione;
c) eventuali prestazioni orarie correlate alla retribuzione di risultato;
d) attività aggiuntive: sono quelle effettuabili secondo gli istituti contrattuali previsti dagli articoli 55, comma 2 del CCNL 8/6/2000; 18 del CCNL 3/11/2005; 14, comma 6 del CCNL 3/11/2005; e presuppongono il preventivo ricorso alle prestazioni di cui ai punti a), b), e c), nonché essere aggiuntive a quelle previste dai volumi prestazionali ed erogate quali compiti d’istituto.
Per i Direttori di Struttura Complessa si fa riferimento a quanto previsto dall’art. 15 dei rispettivi CCNL
La necessità di utilizzare il Dirigente al di sopra di tale monte orario innesca i meccanismi di trattativa per l’inclusione dei Dirigenti medesimi in attività libero professionali aziendali opportunamente finanziata da risorse extracontrattuali la cui corresponsione economica è stabilita all’interno del CCIA o con accordi a valenza regionale.
La remunerazione del valore economico orario di tali prestazioni è quella prevista dal comma 6 dell’articolo 14 del CCNL 3/11/2005 per l’effettuazione di prestazioni aggiuntive.
In ogni caso l’attivazione degli istituti contrattuali di cui alla lettera d), è subordinato:
9 alla definizione aziendale dell’orario di cui alle lettere a), b) e c), nonché dei criteri per garantirne il monitoraggio;
9 rispetto del volume di prestazioni concordato in sede di budget e di assegnazione dei volumi prestazionali riportati nelle singole schede di valutazione annue.
Resta comunque definito nel n° di 48 ore settimanali il tetto massimo di utilizzo del Dirigente per attività istituzionali, in sostanza definite dalla sommatoria delle attività di cui alle lettere a) + b ) del presente articolo (D.Lgs. 66/2003 – art. 4, comma 2).
L’ utilizzo dell’orario eccedente per la copertura dei turni di guardia notturna o festivi è oggetto di specifica regolamentazione.
Le ore di lavoro eccedenti anche l’orario negoziato, effettuate nell’anno solare, sono oggetto di compensazione anche a giornate intere in un arco temporale da definirsi in contrattazione aziendale.
Compete all’Azienda o Ente la quantificazione ed il monitoraggio dei volumi prestazionali, sia quelli da erogare per compiti d’istituto, sia quelli da erogare per prestazioni aggiuntive; la contrattazione aziendale deve prevedere le misure da adottare per la concreta realizzazione di tali compiti.
In rapporto alla programmazione dei volumi prestazionali, così come agli altri fini amministrativo –
gestionali, il periodo di astensione dalle attività lavorative per i rischi da radiazioni ionizzanti o da gas anestetici è obbligatoriamente continuativo, da fruirsi nel corso dell’anno solare di riferimento e non comprende i giorni festivi in esso ricadenti.
L’orario complessivo è utilizzabile come termine di riferimento per :
¾ la programmazione delle attività assistenziali e di formazione;
¾ il calcolo della dotazione organica necessaria per la loro effettuazione;
¾ la definizione del piano di lavoro annuo della singola Unità Operativa.
Esso si costituisce come parte integrante della metodologia per la definizione del budget per l’anno di riferimento.
I responsabili di struttura sono inseriti nella programmazione delle attività assistenziali istituzionali tenendo conto del loro ruolo organizzativo ed assistenziale.
In caso di carenza di organico e, nelle more di nuove assunzioni, la carenza di orario sarà prioritariamente assegnata ai Dirigenti disponibili del reparto interessato, successivamente al personale del presidio dell’area specialistica di appartenenza all’interno dell’ospedale ovvero di altre articolazioni aziendali. Parimenti per le strutture territoriali
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 22
CRITERI GENERALI PER LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ CONNESSE ALLA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE ED URGENZA
F.
La Regione Campania considera la “Continuità Assistenziale” come valore e modello organizzativo per la garanzia della salute del cittadino.
Per ”Continuità Assistenziale” si intende la capacità da parte dell’Azienda di assicurare cure, ovvero prestazioni, primarie e specialistiche tempestive e di qualità per la durata dell’intero arco giornaliero (24 ore).
Premesso che:
1) tutti i degenti/utenti delle strutture ospedaliere della Regione Campania debbono essere tutelati da un servizio di guardia e che l’istituto della pronta disponibilità sostitutiva della guardia costituisce un’eccezione e non la regola;
2) tutti i degenti devono essere assistiti da un servizio di guardia:
9 di unita operativa;
9 dipartimentale od interdipartimentale per aree funzionali omogenee solo se insistono nella stessa sede ospedaliera. In contrattazione decentrata viene definito il numero massimo di letti coperti dalla singola guardia, che in ogni caso non possono superare i 60 letti.
3) il servizio di guardia deve essere organizzato per singolo plesso ospedaliero;
4) lo stesso può essere svolto nell’arco dell’orario di lavoro o fuori dallo stesso; in tal caso è retribuito con le diverse voci del CCNL attualmente vigente;
A tale proposito le Aziende ed Enti sono tenute:
a) ad individuare le Unità Operative in cui la continuità assistenziale va garantita nell’arco delle 24 ore con appositi turni di guardia, tenendo conto dell’allegato 2 del CCNL 03/11/2005;
b) alla individuazione delle aree funzionali omogenee insistenti nella stessa sede ospedaliera raggruppabili per tipologia di specialità; in tali aree funzionali omogenee è indicata l’istituzione della continuità assistenziale attraverso la cosiddetta guardia interdivisionale o di dipartimento, alla cui copertura partecipano, in turni distribuiti in maniera uniforme, tutti i componenti delle équipes afferenti con un n° di pazienti non superiore a 60;
c) La contrattazione decentrata deve prevedere l’esclusione dai turni di guardia dei titolari d’incarico di struttura semplice a valenza dipartimentale con autonomia gestionale, funzionale e posti letto ove assegnati. Deve prevedere altresì che i titolari delle strutture semplici, articolazioni interne di strutture complesse, afferenti ad unità Operative di Emergenza ovvero in attività h/24, partecipino in quota parte ai suddetti turni di guardia.
La continuità assistenziale e le urgenze/emergenze dei servizi ospedalieri sono garantite dalle seguenti strutture:
1) Dipartimento di Emergenza( ove istituito);
2) Pronto Soccorso;
3) Guardie Dipartimentali;
4) Guardie di Unita’ Operative Complesse;
5) Guardie di Aree Funzionali Omogenee.
In ogni Presidio Ospedaliero deve essere garantito un servizio di guardia divisionale per tutte le tipologie assistenziali previste dall’allegato 2 del CCNL vigente.
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 23
La contrattazione decentrata deve inoltre prevedere il divieto assoluto da parte del personale di pronto soccorso, emergenza o reparti in h/24 a partecipare anche a turni ordinari di guardia interdivisionale.
In caso di carenze di organico l’Azienda dovrà prioritariamente chiedere ai propri dipendenti la disponibilità ad effettuare lavoro aggiuntivo, (non in regime di straordinario), con le remunerazioni contrattuali, prima di un eventuale utilizzo ( in emergenza e non più di 180 giorni) di personale dirigente non dipendente dell’Azienda ma dipendente di altre aziende sanitarie pubbliche.
Il ricorso all’applicazione dell’art.18 del CCNL 3/11/2005 dovrà prevedere le seguenti modalità:
x il tetto massimo delle guardie notturne retribuibili ex art. 18 del CCNL 3/11/2005 è pari al 12% delle guardie notturne complessivamente attivate in ogni singola Azienda alla data del 31 dicembre dell’anno precedente;
x La tariffa per ogni turno di guardia notturna è fissata in Euro 480 lordi per ogni turno di guardia così come istituita ed organizzata a livello aziendale;
x L’individuazione delle articolazioni aziendali in cui è opportuno ricorrere prioritariamente a tale istituto contrattuale è demandata a specifiche sessioni negoziali con le XX.XX. presso ciascuna Azienda o Ente.
PRONTA DISPONIBILITA’
Fermo restando quanto stabilito dai relativi articoli contrattuali (17 del CCNL 3/11/05) si concorda quanto segue:
La Pronta Disponibilità è caratterizzata dalla reperibilità del dirigente, la cui temporalità viene definita dalla contrattazione decentrata.
La Pronta Disponibilità deve essere limitata ai periodi notturni ed alle giornate festive
La Pronta Disponibilità è integrativa solo nei servizi h/24, ed è specialistica
Si concorda che in sede di C.C.I.A. si troveranno gli strumenti per il graduale superamento della pronta disponibilità sostitutiva così come previsto dall’art 17 comma 8 CCNL 03/11/2005.
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 24
REGOLAMENTAZIONE DELLA MOBILITA’ IN CASO DI ECCEDENZA DI DIRIGENTI NEI
PROCESSI DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE (applicazione dell’art.17 del CCNL 10.2.04)
G.
Le linee generali di indirizzo che seguono si applicano ai processi di ristrutturazione aziendale (riordino, fusione e trasformazione e trasferimento di funzioni) conseguenti ad atti di programmazioni regionali o aziendali.
Ferma rimanendo l’autonomia aziendale e lo specifico ruolo della contrattazione collettiva integrativa nella regolazione delle implicazioni derivanti dai processi di riorganizzazione sulla mobilità dei Dirigenti (CCNL 3.11.05 art. 4 comma 2 lett. F) e comma 4) la Regione si impegna a confrontarsi con le XX.XX. sul contenuto degli atti di programmazione regionale implicanti una ristrutturazione aziendale, al fine di operare una valutazione preventiva delle possibili ripercussioni sui livelli occupazionali.
A livello aziendale si dovrà procedere ad una compiuta disamina della situazione in modo da prospettare una soluzione condivisa.
Dovrà essere inoltre esperito ogni utile tentativo per garantire la ricollocazione interna dei Dirigenti, così come previsto dall’art. 31 CCNL 5.12.1996.
Dovranno essere individuate modalità tali da massimizzare la garanzia del mantenimento della professionalità acquisita nei confronti dei Dirigenti interessati.
Va attuata pertanto in via prioritaria una collocazione intra-aziendale nell’area funzionale e disciplina d’appartenenza oppure in una disciplina equipollente secondo le vigenti disposizioni.
Se necessario la collocazione potrà essere effettuata:
x in discipline di cui gli interessati posseggano i requisiti previsti per l’accesso mediante pubblico concorso;
x in carenza dei requisiti, valutando le esperienze professionali acquisite durante il servizio e formalmente documentate;
x nelle aree di emergenza-urgenza medico-chirurgica, la ricollocazione del dirigente in mobilità deve tenere conto specificamente ed esclusivamente delle funzioni svolte anche alla luce del DM 30.1.98 che colloca la funzione specifica nell’area internistica; deve altresì tenersi conto degli assunti del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 relativamente alle aree di chirurgia d’urgenza.
Sarà, altresì, possibile l’eventuale assegnazione di incarichi dirigenziali per lo svolgimento dei quali non è richiesta una particolare specializzazione .
La contrattazione collettiva integrativa potrà valutare l’opportunità di individuare forme di incentivazione economica alla mobilità volontaria, utilizzando quote dei fondi di finanziamento del trattamento accessorio.
Se lo strumento della mobilità interna non risulta sufficiente l’Azienda dovrà attivare gli strumenti previsti dall’art. 17 del CCNL 10.2.2004 al fine di prevenire la dichiarazione di eccedenza ed evitare il collocamento in disponibilità dei Dirigenti in esubero.
L’Azienda potrà valutare l’opportunità di richiedere l’intervento della Regione.
Il ruolo regionale sarà quello di coordinamento e di governo dei processi tesi a favorire la collocazione del personale in esubero nelle amministrazioni operanti in ambito regionale, anche attraverso la sottoscrizione di appositi accordi con le amministrazioni interessate e le XX.XX.
In presenza di eventuali riorganizzazioni della rete assistenziale disposte in sede regionale e comportanti dichiarazioni di esubero, la Regione si impegna all’apertura di preventivo tavolo negoziale per la definizione dei criteri di ricollocazione del personale.
CRITERI PER L’INSERIMENTO NEI REGOLAMENTI AZIENDALI SULLA LIBERA PROFESSIONE DI NORME PER GARANTIRE CHE L’ESERCIZIO SIA MODULATO IN MODO COERENTE CON LE LISTE DI ATTESA
H.
La Regione Campania, con D.G.R.C. n.4061 del 7.9.2001 formulava opportune direttive sulla disciplina delle liste di attesa, in applicazione dell' art. 3 D.Lgs 124/98 e della DGRC 3513/01, e linee guida per l’atto aziendale sull’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente delle aziende del SSR - e individuava nell’applicazione dell’Istituto della Libera Professione (A.L.P.I.), previsto dagli artt. 54, 55, 56, 57, 58 e 59 del CCNL 8/6/2000, anche uno dei meccanismi per la riduzione delle liste di attesa.
La Legge 248/06, all’art 22 bis in materia di “Riduzione della spesa per incarichi di funzione dirigenziale. Disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria” così testualmente recita:
9 al comma 2: “fino alla data, certificata dalla Regione o dalla Provincia Autonoma, del completamento da parte dell'azienda sanitaria di appartenenza degli interventi strutturali necessari ad assicurare l'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria e comunque entro il 31 luglio 2007”.
9 al comma 3 : “l'esercizio straordinario dell'attività libero-professionale intramuraria in studi professionali, previa autorizzazione aziendale, è informato ai principi organizzativi fissati da ogni singola azienda sanitaria, nell'ambito della rispettiva autonomia, secondo le modalità stabilite dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano e sulla base dei principi previsti nell'atto di indirizzo e coordinamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 marzo 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 26 maggio 2000”.
9 al comma 4: “Al fine di garantire il corretto equilibrio tra attività istituzionale e attività libero- professionale intramuraria, anche in riferimento all'obiettivo di ridurre le liste di attesa, sono affidati alle regioni i controlli sulle modalità di svolgimento dell'attività libero-professionale della dirigenza del Servizio sanitario nazionale e l'adozione di misure dirette ad attivare, previo congruo termine per provvedere da parte delle aziende risultate inadempienti, interventi sostitutivi anche sotto forma della nomina di un commissario ad acta. In ogni caso l'attività libero-professionale non può superare, sul piano quantitativo nell'arco dell'anno, l'attività istituzionale dell'anno precedente”
L’analisi delle complesse cause che sottendono il fenomeno delle liste d’attesa e la loro conseguente regolamentazione è demandata ad un preciso tavolo di concertazione tra la Regione e le XX.XX. firmatarie del CCNL 3/11/2005, il quale dovrà:
definire i tempi massimi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero;
definire i criteri di priorità in funzione dell’accesso alle prestazioni;
prevedere iniziative tese alla razionalizzazione della domanda;
prevedere meccanismi di implementazione dell’offerta mediante l’acquisto di prestazioni da parte delle Aziende sanitarie, prioritariamente da soggetti interni alle medesime;
attivare un sistema informatico regionale per il controllo del fenomeno
Al cittadino che usufruisce delle prestazioni nel contesto della riduzione delle liste di attesa e secondo quanto precisato dalla Legge 266/2005 cosiddetta “Finanziaria 2006”. non viene chiesta alcuna partecipazione economica.
Le Aziende sanitarie al fine di ridurre le liste di attesa si avvarranno delle risorse economiche di cui all’art. 55 comma 2 del CCNL 1998-2001.
L’eventuale presenza in Azienda di attività L.P. Medica o Veterinaria inerente a prestazioni disgiunte dalla esistenza o meno di liste di attesa, non si costituisce come elemento dal quale possa o debba derivarne una loro riduzione o cessazione.
L’adozione da parte dell’Azienda del regolamento sulla libera professione o una sua modifica, dovrà essere preceduta da una contrattazione con le XX.XX. firmatarie del CCNL che definisca, in modo pragmatico, la disciplina e l’organizzazione della libera professione stessa in tutte le sue forme, ivi compresa l’attribuzione dei relativi proventi ai Dirigenti interessati, le incompatibilità e quant’altro necessario e/o opportuno.
I regolamenti aziendali si conformeranno alla DGRC n° 4061 del 7.9.2001, che qui abbiansi per riportata, ed al regolamento di cui all’allegato E del presente accordo regionale
ULTERIORI ASPETTI CONTRATTUALI di cui all’art. 9 comma 4 dei rispettivi CCNL
I.
IMPLEMENTAZIONE E SVILUPPO DEL RISCHIO CLINICO
- LA COPERTURA ASSICURATIVA -
lI mercato assicurativo delle polizze RCT Professionali del Dirigente Medico e Veterinario è divenuto oramai insostenibile a causa dell’aumento del numero delle richieste di risarcimento e della conseguente fuga delle Compagnie di Assicurazione da tale tipo di rischio.
Anche per il sistema sanitario regionale il costo delle Assicurazioni risulta estremamente oneroso raggiungendo i 36 mln di euro l’anno come da specifico studio regionale.
L’art. 21 del CCNL 03/11/2005 prevede tra l’altro che:
1. Le aziende garantiscono una adeguata copertura assicurativa della responsabilità civile di tutti i Dirigenti della presente area, ivi comprese le spese di giudizio ai sensi dell’art. 25 del CCNL dell’ 8 giugno 2000 per le eventuali conseguenze derivanti da azioni giudiziarie dei terzi, relativamente alla loro attività, ivi compresa la libera professione intramuraria, senza diritto di rivalsa, salvo le ipotesi di dolo o colpa grave.
2. Le aziende ed enti provvedono alla copertura degli oneri di cui al comma 1 con le risorse destinate a tal fine nei bilanci, incrementate con la trattenuta di misura pro-capite da un minimo di € 26 mensili (già previsti dall’art. 24, comma 3 del CCNL dell’8 giugno 2000) ad un massimo di € 50, posta a carico di ciascun Dirigente per la copertura di ulteriori rischi non coperti dalla polizza generale. La trattenuta decorre dall’entrata in vigore della polizza con la quale viene estesa al Dirigente la copertura assicurativa citata.
Le parti, a livello nazionale, hanno chiarito che l’espressione "ulteriori rischi" del comma 2 può significare tanto la copertura da parte del Dirigente - mediante gli oneri a suo carico - di ulteriori rischi professionali derivanti dalla specifica attività svolta quanto la copertura dal rischio dell’azione di rivalsa da parte dell’Azienda o Ente in caso di accertamento di responsabilità per colpa grave.
Resta inteso, come chiarito dall’ARAN con nota del 19.07.06 comma 10, che la copertura assicurativa di ulteriori rischi è rimessa alla volontà dei Dirigenti che possono acconsentire ad una trattenuta tra € 26,00 e € 50,00.
In tal senso le Aziende dovranno adeguare i capitolati d’appalto, mirando, inoltre a:
¾ una garanzia di Tutela Legale di almeno € 26.000,00 per sinistro
¾ un massimale RCT adeguato di almeno € 2.500.000,00 per sinistro, pregressa o postuma di almeno due o tre anni
L’implementazione di sistemi di gestione del rischio offrono l’opportunità di abbattere i costi assicurativi alle Aziende .
A tal fine, con Delibera G.R. Campania n°1688 del 26.11.05 è stato approvata l’implementazione e sviluppo sul rischio clinico, cui è allegato il documento redatto da apposita commissione regionale del 2004.
In essa è prevista la composizione di un Team presso ogni Direzione Sanitaria Aziendale così come di seguito :
“ Presso ogni Direzione Sanitaria Aziendale va istituita una infrastruttura professionale (Team per la Gestione del Rischio Clinico) che sarà coordinata da un Igienista esperto in Organizzazione dei Servizi Ospedalieri. La composizione del Team dovrà prevedere la presenza di figure professionali competenti tra cui: un medico legale, un infettivologo, un clinico di area medica, uno di area
chirurgica, uno dell’area critica, un dirigente dell’area giuridico – amministrativa, un dirigente dell’assistenza infermieristica ed eventuali altre figure che si dovessero rendere necessarie. Un Referente aziendale entrerà a far parte del Comitato Regionale di Coordinamento”
La letteratura internazionale indica che “l’errore medico” è inevitabile, mentre può essere abbattuto mediante le metodiche di gestione del rischio.
Vista, tuttavia, la delicatezza della materia si ritiene che ogni Azienda o Ente preveda con atto formale che :
x i lavori del team siano classificati dati sensibili, con responsabilità diretta di chi ha accesso al dato;
x i dati non devono entrare in possesso di pazienti e loro rappresentanti, né devono essere trasmessi a compagnie assicurative;
x il dipendente che segnala o il responsabile individuato d’errore non deve ricevere nocumento alcuno dall’attività;
x i dati non possono far parte del fascicolo personale del dirigente, né possono essere utilizzati nelle attività di valutazione previste dal CCNL
Art. 9 CCNL 3 NOVEMBRE 2005 |
AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA |
AREA DELLA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA |
ALLEGATO ALLA PREMESSA |
PROTOCOLLO D’INTESA SULLE RELAZIONI SINDACALI |
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 30
ADEGUAMENTO DEL SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI
PREMESSA
La valorizzazione del servizio sanitario pubblico, in particolare nell’attuale generale momento di criticità, il suo sviluppo, la ricerca delle modalità più efficaci di funzionamento, nonché le necessarie attività di programmazione, costituiscono il quadro condiviso dentro al quale si devono sviluppare le relazioni sindacali.
Il duplice obiettivo da perseguire è rappresentato da un funzionamento ottimale del sistema sanitario campano, al di là degli obiettivi di salute peraltro costituzionalmente garantiti nonché dell’elaborazione e della pianificazione della programmazione socio sanitaria e dell’organizzazione del sistema stesso, e da un utilizzo razionale delle risorse umane che garantisca appropriatezza nelle prestazioni, positive condizioni di lavoro e adeguati strumenti di crescita professionale.
Con queste premesse il rapporto tra XX.XX. della dirigenza medica, veterinaria e SPTA ed Assessorato Regionale alla Sanità si fonda sulla trasparenza nell’assunzione delle decisioni e sulla reciproca correttezza e informazione e si articola nel rispetto pieno dei ruoli delle parti, in momenti di informazione preventiva, concertazione e contrattazione.
RELAZIONI SINDACALI A LIVELLO REGIONALE
L’Assessorato Regionale alla Sanità e le XX.XX. di categoria regionale si incontreranno periodicamente, e comunque a cadenza almeno trimestrale al fine di svolgere confronti e formulare proposte sulle seguenti materie:
a) ripercussioni dei processi di riordino, di riorganizzazione e di programmazione delle Aziende Sanitarie incidenti sulla componente delle risorse umane utilizzate ed alla integrazione tra pubblico e privato;
b) indirizzi applicativi degli istituti contrattuali e della normativa nazionale e regionale inerente la Dirigenza medica e veterinaria delle Aziende Sanitarie;
c) formazione continua del personale e crediti formativi.
Nel rispetto della distribuzione tra ruolo di direzione politico amministrativa e di gestione amministrativa, l’Assessorato Regionale si impegna a:
1) Informare preventivamente le XX.XX. firmatarie del presente protocollo sugli atti rilevanti, anche di carattere finanziario, concernenti le misure legislative, di programmazione o di indirizzo.
2) Consultare, prima della loro adozione, le XX.XX. firmatarie del presente protocollo in ordine all’invio di atti di indirizzo, aventi portata generale e riguardanti il rapporto di lavoro, non rientranti nelle procedure di interpretazione autentica;
3) Consultare altresì le XX.XX. firmatarie del presente protocollo in merito all’adozione e alle modalità attuative del Piano Sanitario Regionale e del Piano Regionale Ospedaliero;
4) Consultare le XX.XX. firmatarie del presente protocollo in merito all’approvazione dei CCNL dei Medici e Veterinari convenzionati e dei protocolli d’Intesa Regione-Università
5) Consultare altresì le XX.XX. firmatarie del presente protocollo d’Intesa in merito alle sperimentazioni gestionali;
6) Attivare, su richiesta di una delle parti, la concertazione sugli interventi aventi carattere e portata generale e riferiti alle seguenti materie, ferma restando l’autonoma determinazione della Regione secondo le competenze di legge:
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 31
a. criteri generali per l’erogazione e l’organizzazione dei servizi con riguardo alle ricadute sulle risorse umane utilizzate;
b. obiettivi di programmazione, gestione e sviluppo delle risorse professionali;
c. criteri generali per il miglioramento delle condizioni di lavoro e della sicurezza del personale;
d. criteri di indirizzo e di valutazione in ordine alle dotazioni organiche aziendali;
e. indirizzi e valutazioni in materia di libera professione iniziative concernenti processi di dimissione, di esternalizzazione, di trasformazione, di sperimentazione gestionale, di finanza, di progetto.
7) Contrattare:
a. Le risorse aggiuntive di produttività, per quanto riferito a livello regionale nonché i sistemi di retribuzione e incentivazione;
b. gli obiettivi e programmi regionali di formazione professionale e relative politiche di finanziamento;
c. le politiche di azioni positive e pari opportunità;
d. i criteri per la mobilità di personale connessa a processi di riorganizzazione territoriale delle Aziende Sanitarie;
e. gli effetti sulla qualità del lavoro e sulle professionalità, nonché sui trattamenti economici e giuridici dei dipendenti, dell’applicazione delle iniziative di cui al punto 6.
MODALITA’ DI INCONTRO
1. Gli incontri avvengono su richiesta delle parti sempre indirizzate direttamente all’Assessore alla Sanità di norma entro 15 giorni dalla data della richiesta stessa, salvo indifferibili urgenze.
2. Per ciascuna riunione verrà redatto apposito verbale da approvare e sottoscrivere.
3. Nel sistema delle relazioni sindacali regionali potranno essere costituiti osservatori o gruppi di lavoro per l’analisi e lo studio di problematiche di carattere generale inerenti i temi di cui ai precedenti punti.
4. La delegazione sindacale è composta dai Segretari Regionali e/o dai Dirigenti del Settore competenti nelle materie oggetto di esame.
5. Le delegazioni potranno essere integrate da esperti sui singoli argomenti in numero massimo di 2 per ciascuna delegazione (regionale e sindacale).
6. Nel caso in cui venga sottoscritto un nuovo CCNL di categoria, si dovrà procedere a verifica delle Organizzazioni Sindacali sottoscriventi il medesimo con conseguente inserimento di eventuali nuove sigle e, parimenti, di esclusione delle sigle che non risultino aver sottoscritto il nuovo CCNL.
7. Nelle decisioni e accordi presi a maggioranza, si terrà conto della rappresentatività delle sigle a livello regionale.
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 32
RELAZIONI SINDACALI A LIVELLO AZIENDALE
SCHEMA TIPO DI REGOLAMENTO IN MERITO ALLE RELAZIONI SINDACALI
Art.1 Sistema delle relazioni sindacali
Art.2 Soggetti Sindacali
Art.3 Livelli di contrattazione
Art.4 Modelli del sistema di relazioni sindacali Art.5 Composizione delle delegazioni trattanti Art.6 Forme di partecipazione
Art.7 Diritto di assemblea
Art.8 Referendum
Art.9 Diritto di affissione
Art.10 Locali ed attrezzature per riunioni ed attività sindacali
Art.11 Tutela dei Dirigenti Sindacali
Art.12 Accreditamento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali
Art.13 Accesso agli atti
Art.14 Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
RELAZIONI SINDACALI A LIVELLO AZIENDALE
SCHEMA TIPO DI REGOLAMENTO IN MERITO ALLE RELAZIONI SINDACALI
Art. 1
Sistema delle relazioni sindacali
1. Il sistema delle relazioni sindacali, nel rispetto della distinzione dei ruoli e delle responsabilità delle parti, è strutturato in modo coerente con l'obiettivo di contemperare l'interesse dei Dirigenti delle due aree contrattuali al miglioramento delle condizioni di lavoro e allo sviluppo professionale con l'esigenza di incrementare e mantenere elevate l'efficacia e l'efficienza dell'attività amministrativa e dei servizi erogati alla collettività, in relazione al perseguimento dei fini pubblici ai quali l’ Azienda o Ente è preordinata.
2. La condivisione dell'obiettivo predetto comporta la necessità di un sistema di relazioni sindacali stabile, improntato alla correttezza dei comportamenti e orientato alla prevenzione dei conflitti, in grado di favorire la collaborazione tra le parti. A tal fine si rende opportuno definire, con maggiore precisione, il quadro delle relazioni sindacali delineato dal CCNL.
Art.2 Soggetti Sindacali
1. I soggetti sindacali titolari della contrattazione sono:
9 A livello Aziendale:
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali delle due aree contrattuali, accreditate dalle XX.XX. titolari della contrattazione nazionale e territoriale, ai sensi della normativa legislativa e contrattuale vigente.
9 A livello territoriale:
Gli organismi di tipo associativo delle associazioni sindacali territoriali rappresentative previste dai rispettivi CCNL vigenti.
2. I soggetti titolari dei diritti e delle prerogative sindacali, sono quelli previsti dal CCNL quadro sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi sindacali stipulato il 7 agosto 1998
3. Tutte le comunicazioni relative agli istituti contrattuali sono inviate alle XX.XX. Territoriali presso le loro Sedi
4. Rispetto alle Rappresentanze Sindacali Aziendali, tutte le comunicazioni di cui al comma precedente sono inviate ai singoli componenti.
5. L’informativa di cui ai successivi articoli è inviata:
9 Ai componenti delle Rappresentanze Sindacali Aziendali;
9 Alle XX.XX. territoriali firmatarie del CCNL;
6. Al fine di prevenire eventuali conflitti sindacali, è opportuno che l’Azienda, con atto formale, costituisca l’Ufficio Relazioni Sindacali (U.R.S.), indicandone le modalità attuative e funzionali
7. L’U.R.S., ovvero il responsabile delle relazioni sindacali, comunque individuato, fornisce nelle forme meglio definite nel presente accordo le “informazioni” preventive e successive, convoca le XX.XX. in sede negoziale o tecnica, cura l’archiviazione relativa ai lavori delle Commissioni aziendali miste e periferiche, coadiuva la delegazione trattante di parte aziendale ad ogni livello, trasmette alle strutture dell’Ente disposizioni, accordi e normative inerenti il CCNL .
Art. 3
Livelli di contrattazione
1. La Azienda e le XX.XX. riconoscono due livelli di contrattazione aziendale:
¾ centrale
¾ periferica.
2. La contrattazione centrale individua punti e argomenti espressamente demandati alla definizione contrattuale periferica.
3. Sono ambiti di contrattazione periferica i Presidi Ospedalieri, i Distretti Sanitari e i Dipartimenti con le articolazioni che gli stessi prevederanno.
4. I Dirigenti delle articolazioni organizzative di cui al punto 3. individuano la propria delegazione trattante ed esercitano anche eventuale delega per materie inerenti singole Unità operative.
Art. 4
Modelli del sistema di relazioni sindacali
1. Le relazioni sindacali si articolano secondo i seguenti modelli: contrattazione collettiva decentrata integrativa;
a. informazione;
b. concertazione;
c. consultazione;
d. forme di partecipazione;
e. interpretazione autentica del contratto collettivo decentrato integrativo;
f. tavoli tecnici.
Art. 5
Composizione delle delegazioni trattanti
1. Le delegazioni trattanti sono così composte :
Parte pubblica:
x Il Direttore Generale o un suo delegato;
x Il Direttore Amministrativo Aziendale
x Il Direttore Sanitario Aziendale
x Il Dirigente S.G.R.U.;
x Il Dirigente ………………………...
Parte sindacale:
9 dal Rappresentante Sindacale Aziendale e supplente di ciascuna XX.XX. firmataria del contratto delle rispettive aree contrattuali
9 dal componente di ciascuna delle XX.XX. territoriale di categoria firmatarie del CCNL
2. La designazione dei componenti la delegazione trattante di parte pubblica, l’individuazione tra gli stessi del presidente e la formalizzazione dei componenti la delegazione trattante di parte sindacale, secondo quanto previsto dal precedente comma,viene effettuata con Deliberazione del Direttore Generale.
3. L’Ente, in sede di contrattazione, potrà avvalersi dell’assistenza dell’ARAN.
Art. 6
Forme di partecipazione
1. Oltre alle commissioni paritetiche già previste dai CCNL delle due aree contrattuali (pari opportunità, mobbing, formazione, ALPI), a supporto delle relazioni sindacali e per
l'approfondimento di specifiche problematiche possono essere costituite, ulteriori commissioni bilaterali e paritetiche, con il compito di raccogliere dati, elaborare proposte ed acquisire elementi tecnici, organizzativi e di conoscenza utili alle parti per istruire i successivi confronti. Tali commissioni non hanno funzioni negoziali e non sostituiscono gli altri modelli di relazioni sindacali.
2. I componenti delle commissioni sono in numero di …… per la parte pubblica e ……. per la parte sindacale, di cui …… designati dalle XX.XX. rappresentative e … designati dalle Rappresentanze Sindacali Aziendali
3. Le convocazioni delle commissioni possono avvenire anche verbalmente, telefonicamente, via fax quando l'urgenza renda necessario procedere in tal senso, rispettando, nei limiti del possibile, impegni sindacali e congressuali. Tali convocazioni, con il relativo ordine del giorno e l'elenco dei singoli partecipanti, sono comunicate all’Ufficio Rapporti con le XX.XX. per le successive operazioni di certificazione della presenza.
4. La partecipazione alle commissioni, data la natura tecnica delle stesse, è numericamente contenuta ed è considerata attività di servizio a tutti gli effetti, limitatamente al numero degli effettivi partecipanti.
Art.7
Diritto di assemblea
1. In base a quanto previsto in materia contrattuale, i Dirigenti delle rispettive aree contrattuali hanno diritto a partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali in idonei locali concordati con l'Amministrazione, per 12 ore annue pro capite senza decurtazione della retribuzione.
2. Le assemblee, che riguardano la generalità dei Dirigenti o gruppi di essi, possono essere indette singolarmente o congiuntamente, con specifico ordine del giorno su materie di interesse sindacale e del lavoro, dai titolari delle organizzazioni rappresentative di categoria appartenenti al comparto Sanità.
3. La convocazione, la sede, l'orario, l'ordine del giorno e l'eventuale partecipazione di Dirigenti sindacali esterni sono comunicati per iscritto alle direzioni delle macro strutture Aziendali almeno 3 giorni prima della data fissata per l’assemblea. Tali strutture provvederanno a darne notizia ai Settori interessati. Eventuali condizioni eccezionali e motivate che comportassero sia la convocazione urgente di assemblee, sia l'esigenza per l'Amministrazione di uno spostamento della data di assemblea sono comunicate, per iscritto, ai soggetti di cui all’art. 4 promotrici, dallo stesso Xxxxxxx, almeno 24 ore prima della data fissata per l’assemblea.
4. Qualora risulti impossibile la messa a disposizione di un locale ubicato in una delle sedi Aziendali la convocazione dell'assemblea può essere autorizzata presso una sede esterna, facilmente raggiungibile dai dipendenti interessati, messa a disposizione dall'Amministrazione con oneri a carico della stessa.
5. Al termine dell'assemblea i promotori devono comunicare alla macro struttura di riferimento e per il suo tramite, all’Ufficio con le XX.XX, la durata effettiva della stessa.
6. Ai fini del computo del limite delle 12 ore pro capite per l'esercizio del diritto di assemblea durante l'orario di lavoro, non è preso in considerazione il tempo strettamente necessario per raggiungere la sede dell'assemblea.
7. Durante lo svolgimento delle assemblee deve essere garantita la continuità delle prestazioni indispensabili nelle unità operative interessate.
8. Nei casi in cui l'attività lavorativa sia articolata in turni, l'assemblea è svolta all'inizio o alla fine
di ciascun turno di lavoro. Analoga disciplina si applica per gli uffici con servizi continuativi aperti al pubblico.
9. I responsabili delle macro strutture, ricevuta la comunicazione della convocazione dell'assemblea, garantiscono, secondo le modalità ritenute più opportune, una massima e celere diffusione dell’informazione.
Art. 8 Referendum
1. L'Amministrazione consente lo svolgimento, nelle sedi delle sue strutture amministrative, di referendum, sia generali che per categoria, indetti dai soggetti sindacali di cui all’art. 2, comma 1, su materie inerenti l'attività sindacale.
2. Hanno diritto di partecipare a tali referendum tutti i Dirigenti appartenenti alle strutture e/o alle categorie interessate.
Art. 9 Diritto di affissione
1. I soggetti sindacali di cui all'art. 2 comma 1, hanno diritto di affiggere, in appositi spazi che l'Amministrazione ha l'obbligo di predisporre presso le macro strutture aziendali, in luoghi accessibili a tutto il personale all'interno di ogni sede lavorativa, pubblicazioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale e del lavoro.
Art. 10
Locali ed attrezzature per riunioni ed attività sindacali
1. Ai sensi della normativa vigente, l'Amministrazione ha l’obbligo di mettere a disposizione dei soggetti sindacali di cui all’art. 2, permanentemente e gratuitamente, l'uso continuativo di un locale idoneo e adeguatamente attrezzato per consentire l'esercizio delle loro attività.
2. Per le macro strutture aziendali i Direttori responsabili delle stesse si impegnano a mettere a disposizione dei soggetti sindacali un locale idoneo per le loro riunioni.
Art. 11
Tutela dei Dirigenti Sindacali
1. I Dirigenti dei soggetti sindacali di cui all’art. 2 non possono essere trasferiti in sede diversa da quella di assegnazione se non previo nulla osta rilasciato dalle rispettive organizzazioni di appartenenza e dalle Rappresentanze Sindacali Aziendali, ove il dirigente ne sia componente.
2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano sino alla fine dell'anno successivo alla data di cessazione del mandato sindacale.
3. I Dirigenti sindacali, nell’esercizio delle loro funzioni sindacali, non sono soggetti ad alcuna subordinazione gerarchica stabilita dalle norme e conservano tutti i diritti giuridici ed economici acquisiti ed acquisibili dalla categoria rivestita.
4. Per tutto quanto non espressamente previsto, si rinvia al CCNQ.
Art. 12
Accreditamento delle Rappresentanze Sindacali Aziendali
1. La disciplina e le modalità per l’accreditamento dei soggetti di cui all’art. 2, comma 1, lettera a) sono definite dall’Accordo collettivo quadro per la costituzione delle rappresentanze sindacali Aziendali per il personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni del 7 agosto 1998 e successive modificazioni.
Art. 13 Accesso agli atti
1. Le Aziende redigono apposito Regolamento di Accesso agli atti amministrativi (ai sensi della L. n°241 del 07/08/90 e s.m.i, del D.P.R. n° 352 del 27/06/92, della L. n° 15 del 11/02/2005 e del D.Lgs. n° 196 del 30/06/2003) che stabilisca, per ciascun tipo di procedimento di competenza, il termine entro il quale esso deve concludersi, l’unità organizzativa responsabile dell’istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, il responsabile di ogni singolo procedimento e dell’adozione del provvedimento finale, le modalità di esercizio del diritto di accesso ai documenti nonché i casi di esclusione.
2. E’ considerato documento amministrativo ( art.15 comma 1 lettera d della L. n°15/2005 che sostituisce l’art.22 della L. n° 241/90) ogni rappresentazione grafica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale.
3. Sono considerati documenti amministrativi:
¾ gli atti amministrativi aziendali (deliberazioni, decisioni, decreti, ordinanze, ordini di servizio);
¾ gli allegati agli atti amministrativi aziendali;
¾ la documentazione interna ai procedimenti amministrativi (pareri, verbali di commissioni di gara o di concorso, atti di altre PP.AA.)
4. In merito alle richieste delle XX.XX. l’Azienda o Ente individua il responsabile del procedimento, che deve essere comunicato al sindacato richiedente nei modi di rito. E’ stimabile in gg. 7 (sette) il termine entro il quale possa essere concluso il procedimento di acquisizione degli atti da parte delle XX.XX. , salvo elaborazioni complesse o procedimenti di competenza di più unità operative , ma che in ogni caso debba concludere il proprio iter entro gg. 30 (trenta).
5. Le XX.XX. hanno diritto di accesso formale o informale agli atti delle Aziende, salvo il differimento disposto al fine di assicurare la tutela della vita privata e la riservatezza di persone fisiche o altri casi espressamente previsti dalla legge; il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso sono ammessi nei casi e nei limiti stabiliti dall’articolo 24 della Legge 241/90 e debbono essere motivati e comunicati ai sensi di legge.
6. Nessun onere deve essere previsto per il rilascio di copia documentale alle XX.XX. che ne fanno richiesta per fini istituzionali, tranne per la documentazione ad uso legale o per tutela giurisdizionale che deve essere rilasciata con l’apposizione di bollo.
Art. 14
Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
1. Gli R.L.S. accreditati presso ciascuna Azienda, ai sensi della normativa contrattuale e/o legislativa vigente, devono essere espressione delle tre Aree contrattuali del Comparto Sanità
2. In attesa del regolamento elettorale nazionale per l’elezione degli RLS in tutti i luoghi di lavoro, i rappresentanti RLS delle due Aree della dirigenza vengono accreditati dalle organizzazioni sindacali di categoria territoriali firmatarie del CCNL; pertanto sono queste ultime, in sede di contrattazione collettiva, a designare, per l’area della Dirigenza, i RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) di cui all’art.18 co.4 D.Lgs. 626/94 e smi.
Art. 9 CCNL 3 NOVEMBRE 2005 |
AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA |
AREA DELLA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA |
ALLEGATO A |
Ripartizione delle quote economiche per singole Aziende ed Enti, tenuto conto dei Dirigenti Medici, Veterinari e Dirigenti S.P.T.A in servizio al 31/12/2001, di cui ai rispettivi artt. 57 e 53 CCNL |
ALLEGATO A
A.1 Ripartizione delle quote economiche per singole Aziende ed Enti, tenuto conto dei Dirigenti Medici e Veterinari in servizio al 31/12/2001, di cui all’art. 57 CCNL 03/11/2005
ASL/A.O. | ANNO 2003 | ANNO 2004 | ANNO 2005 | ANNO 2006 | |||||
N° Medici e Veterinari | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | |
A.S.L. AVELLINO 1 | 278 | € 197.28 | 54.843,84 | € 197.28 | 54.843,84 | € 197.28 | 54.843,84 | € 197.28 | 54.843,84 |
A.S.L. AVELLINO 2 | 217 | € 197.28 | 42.809,76 | € 197.28 | 42.809,76 | € 197.28 | 42.809,76 | € 197.28 | 42.809,76 |
A.S.L. BENEVENTO1 | 280 | € 197.28 | 55.238,40 | € 197.28 | 55.238,40 | € 197.28 | 55.238,40 | € 197.28 | 55.238,40 |
A.S.L. CASERTA 1 | 561 | € 197.28 | 110.674,08 | € 197.28 | 110.674,08 | € 197.28 | 110.674,08 | € 197.28 | 110.674,08 |
A.S.L. CASERTA 2 | 501 | € 197.28 | 98.837,28 | € 197.28 | 98.837,28 | € 197.28 | 98.837,28 | € 197.28 | 98.837,28 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 1914 | € 197.28 | 377.593,92 | € 197.28 | 377.593,92 | € 197.28 | 377.593,92 | € 197.28 | 377.593,92 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 522 | € 197.28 | 102.980,16 | € 197.28 | 102.980,16 | € 197.28 | 102.980,16 | € 197.28 | 102.980,16 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 195 | € 197.28 | 38.469,60 | € 197.28 | 38.469,60 | € 197.28 | 38.469,60 | € 197.28 | 38.469,60 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 422 | € 197.28 | 83.252,16 | € 197.28 | 83.252,16 | € 197.28 | 83.252,16 | € 197.28 | 83.252,16 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 727 | € 197.28 | 143.422,56 | € 197.28 | 143.422,56 | € 197.28 | 143.422,56 | € 197.28 | 143.422,56 |
A.S.L. SALERNO 1 | 597 | € 197.28 | 117.776,16 | € 197.28 | 117.776,16 | € 197.28 | 117.776,16 | € 197.28 | 117.776,16 |
A.S.L. SALERNO 2 | 683 | € 197.28 | 134.742,24 | € 197.28 | 134.742,24 | € 197.28 | 134.742,24 | € 197.28 | 134.742,24 |
A.S.L. SALERNO 3 | 543 | € 197.28 | 107.123,04 | € 197.28 | 107.123,04 | € 197.28 | 107.123,04 | € 197.28 | 107.123,04 |
A.O. X.X. Xxxxxxx XX | 000 | € 197.28 | 74.571,84 | € 197.28 | 74.571,84 | € 197.28 | 74.571,84 | € 197.28 | 74.571,84 |
A.O. RUMMO - BN | 301 | € 197.28 | 59.381,28 | € 197.28 | 59.381,28 | € 197.28 | 59.381,28 | € 197.28 | 59.381,28 |
A.O. CASERTA | 412 | € 197.28 | 81.279,36 | € 197.28 | 81.279,36 | € 197.28 | 81.279,36 | € 197.28 | 81.279,36 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 793 | € 197.28 | 156.443,04 | € 197.28 | 156.443,04 | € 197.28 | 156.443,04 | € 197.28 | 156.443,04 |
X.X. Xxxxxxxxx- Xxxxxx | 000 | € 197.28 | 59.973,12 | € 197.28 | 59.973,12 | € 197.28 | 59.973,12 | € 197.28 | 59.973,12 |
A.O. Monaldi | 300 | € 197.28 | 59.184,00 | € 197.28 | 59.184,00 | € 197.28 | 59.184,00 | € 197.28 | 59.184,00 |
A.O. Xxxxxxx | 102 | € 197.28 | 20.122,56 | € 197.28 | 20.122,56 | € 197.28 | 20.122,56 | € 197.28 | 20.122,56 |
A.O. S. Giov. e Ruggi XX | 000 | € 197.28 | 79.306,56 | € 197.28 | 79.306,56 | € 197.28 | 79.306,56 | € 197.28 | 79.306,56 |
Istituto XXXXXXX | 162 | € 197.28 | 31.959,00 | € 197.28 | 31.959,00 | € 197.28 | 31.959,00 | € 197.28 | 31.959,00 |
Istituto IZSM | 18 | € 197.28 | 3.551,04 | € 197.28 | 3.551,04 | € 197.28 | 3.551,04 | € 197.28 | 3.551,04 |
ARPAC | 7 | € 197.28 | 1.380,96 | € 197.28 | 1.380,96 | € 197.28 | 1.380,96 | € 197.28 | 1.380,96 |
Totale | 10.217 | € 2.094.915 | € 2.094.915 | € 2.094.915 | € 2.094.915 |
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 40
A.2 Ripartizione delle quote economiche per singole Aziende ed Enti, tenuto conto dei Dirigenti del ruolo sanitario in servizio al 31/12/2001, di cui all’art. 53 CCNL 03/11/2005
ASL/A.O. | ANNO 2003 | ANNO 2004 | ANNO 2005 | ANNO 2006 | |||||
N° Dirigenti Sanitari | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | |
A.S.L. AVELLINO 1 | 20 | € 185,64 | € 3.712,80 | € 185,64 | € 3.712,80 | € 185,64 | € 3.712,80 | € 185,64 | € 3.712,80 |
A.S.L. AVELLINO 2 | 17 | € 185,64 | 3.155,88 | € 185,64 | 3.155,88 | € 185,64 | 3.155,88 | € 185,64 | 3.155,88 |
A.S.L. BENEVENTO1 | 57 | € 185,64 | 10.581,48 | € 185,64 | 10.581,48 | € 185,64 | 10.581,48 | € 185,64 | 10.581,48 |
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | € 185,64 | 10.767,12 | € 185,64 | 10.767,12 | € 185,64 | 10.767,12 | € 185,64 | 10.767,12 |
A.S.L. CASERTA 2 | 47 | € 185,64 | 8.725,08 | € 185,64 | 8.725,08 | € 185,64 | 8.725,08 | € 185,64 | 8.725,08 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 291 | € 185,64 | 54.021,24 | € 185,64 | 54.021,24 | € 185,64 | 54.021,24 | € 185,64 | 54.021,24 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 66 | € 185,64 | 12.252,24 | € 185,64 | 12.252,24 | € 185,64 | 12.252,24 | € 185,64 | 12.252,24 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 72 | € 185,64 | 13.366,08 | € 185,64 | 13.366,08 | € 185,64 | 13.366,08 | € 185,64 | 13.366,08 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 71 | € 185,64 | 13.180,44 | € 185,64 | 13.180,44 | € 185,64 | 13.180,44 | € 185,64 | 13.180,44 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 95 | € 185,64 | 17.635,80 | € 185,64 | 17.635,80 | € 185,64 | 17.635,80 | € 185,64 | 17.635,80 |
A.S.L. SALERNO 1 | 41 | € 185,64 | 7.611,24 | € 185,64 | 7.611,24 | € 185,64 | 7.611,24 | € 185,64 | 7.611,24 |
A.S.L. SALERNO 2 | 59 | € 185,64 | 10.952,76 | € 185,64 | 10.952,76 | € 185,64 | 10.952,76 | € 185,64 | 10.952,76 |
A.S.L. SALERNO 3 | 53 | € 185,64 | 9.838,92 | € 185,64 | 9.838,92 | € 185,64 | 9.838,92 | € 185,64 | 9.838,92 |
A.O. X.X.Xxxxxxx XX | 00 | € 185,64 | 4.455,36 | € 185,64 | 4.455,36 | € 185,64 | 4.455,36 | € 185,64 | 4.455,36 |
A.O. RUMMO - BN | 13 | € 185,64 | 2.413,32 | € 185,64 | 2.413,32 | € 185,64 | 2.413,32 | € 185,64 | 2.413,32 |
A.O. CASERTA | 17 | € 185,64 | 3.155,88 | € 185,64 | 3.155,88 | € 185,64 | 3.155,88 | € 185,64 | 3.155,88 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 40 | € 185,64 | 7.425,60 | € 185,64 | 7.425,60 | € 185,64 | 7.425,60 | € 185,64 | 7.425,60 |
A.O. Santobono- Pausil | 19 | € 185,64 | 3.527,16 | € 185,64 | 3.527,16 | € 185,64 | 3.527,16 | € 185,64 | 3.527,16 |
A.O. Monaldi | 23 | € 185,64 | 4.269,72 | € 185,64 | 4.269,72 | € 185,64 | 4.269,72 | € 185,64 | 4.269,72 |
A.O. Xxxxxxx | 10 | € 185,64 | 1.856,40 | € 185,64 | 1.856,40 | € 185,64 | 1.856,40 | € 185,64 | 1.856,40 |
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 16 | € 185,64 | 2.970,24 | € 185,64 | 2.970,24 | € 185,64 | 2.970,24 | € 185,64 | 2.970,24 |
Istituto XXXXXXX | 47 | € 185,64 | 8.725,08 | € 185,64 | 8.725,08 | € 185,64 | 8.725,08 | € 185,64 | 8.725,08 |
Istituto IZSM | 4 | € 185,64 | 745,56 | € 185,64 | 745,56 | € 185,64 | 745,56 | € 185,64 | 745,56 |
ARPAC | 67 | € 185,64 | 12.437,88 | € 185,64 | 12.437,88 | € 185,64 | 12.437,88 | € 185,64 | 12.437,88 |
Totale | 1.170 | 2.27.783,28 | 2.27.783,28 | 2.27.783,28 | 2.27.783,28 |
A.3 Ripartizione delle quote economiche per singole Aziende ed Enti, tenuto conto dei Dirigenti del ruolo P/T/A e delle professioni sanitarie in servizio al 31/12/2001, di cui all’art. 53 CCNL 03/11/2005
ASL/A.O. | ANNO 2003 | ANNO 2004 | ANNO 2005 | ANNO 2006 | |||||
N° Dirigenti P/T/A | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | Valore economico annuo | TOTALE | |
A.S.L. AVELLINO 1 | 11 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 |
A.S.L. AVELLINO 2 | 14 | € 156,48 | 2.190,72 | € 156,48 | 2.190,72 | € 156,48 | 2.190,72 | € 156,48 | 2.190,72 |
A.S.L. BENEVENTO 1 | 30 | € 156,48 | 4.694,40 | € 156,48 | 4.694,40 | € 156,48 | 4.694,40 | € 156,48 | 4.694,40 |
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | € 156,48 | 9.075,84 | € 156,48 | 9.075,84 | € 156,48 | 9.075,84 | € 156,48 | 9.075,84 |
A.S.L. CASERTA 2 | 24 | € 156,48 | 3.755,52 | € 156,48 | 3.755,52 | € 156,48 | 3.755,52 | € 156,48 | 3.755,52 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 126 | € 156,48 | 19.716,48 | € 156,48 | 19.716,48 | € 156,48 | 19.716,48 | € 156,48 | 19.716,48 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 44 | € 156,48 | 2.485,12 | € 156,48 | 2.485,12 | € 156,48 | 2.485,12 | € 156,48 | 2.485,12 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 59 | € 156,48 | 9.232,32 | € 156,48 | 9.232,32 | € 156,48 | 9.232,32 | € 156,48 | 9.232,32 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 41 | € 156,48 | 6.415,68 | € 156,48 | 6.415,68 | € 156,48 | 6.415,68 | € 156,48 | 6.415,68 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 43 | € 156,48 | 6.728,64 | € 156,48 | 6.728,64 | € 156,48 | 6.728,64 | € 156,48 | 6.728,64 |
A.S.L. SALERNO 1 | 39 | € 156,48 | 6.102,72 | € 156,48 | 6.102,72 | € 156,48 | 6.102,72 | € 156,48 | 6.102,72 |
A.S.L. SALERNO 2 | 48 | € 156,48 | 7.511,04 | € 156,48 | 7.511,04 | € 156,48 | 7.511,04 | € 156,48 | 7.511,04 |
A.S.L. SALERNO 3 | 27 | € 156,48 | 4.224,96 | € 156,48 | 4.224,96 | € 156,48 | 4.224,96 | € 156,48 | 4.224,96 |
A.O. S.G: Moscati AV | 16 | € 156,48 | 2.503,68 | € 156,48 | 2.503,68 | € 156,48 | 2.503,68 | € 156,48 | 2.503,68 |
A.O. RUMMO - BN | 11 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 |
A.O. CASERTA | 7 | € 156,48 | 1095,36 | € 156,48 | 1095,36 | € 156,48 | 1095,36 | € 156,48 | 1095,36 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 15 | € 156,48 | 2.347,20 | € 156,48 | 2.347,20 | € 156,48 | 2.347,20 | € 156,48 | 2.347,20 |
A.O. Santobono-Pausil. | 6 | € 156,48 | 938,88 | € 156,48 | 938,88 | € 156,48 | 938,88 | € 156,48 | 938,88 |
A.O. Monaldi | 11 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 | € 156,48 | 1.721,28 |
A.O. Xxxxxxx | 6 | € 156,48 | 938,88 | € 156,48 | 938,88 | € 156,48 | 938,88 | € 156,48 | 938,88 |
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 4 | € 156,48 | 625,92 | € 156,48 | 625,92 | € 156,48 | 625,92 | € 156,48 | 625,92 |
Istituto XXXXXXX | 17 | € 156,48 | 2.660,16 | € 156,48 | 2.660,16 | € 156,48 | 2.660,16 | € 156,48 | 2.660,16 |
Istituto IZSM | 3 | € 156,48 | 469,44 | € 156,48 | 469,44 | € 156,48 | 469,44 | € 156,48 | 469,44 |
ARPAC | 33 | € 156,48 | 5.163,84 | € 156,48 | 5.163,84 | € 156,48 | 5.163,84 | € 156,48 | 5.163,84 |
Totale | 657 | 104.040,64 | 104.040,64 | 104.040,64 | 104.040,64 |
Art. 9 CCNL 3 NOVEMBRE 2005 |
AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA |
AREA DELLA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA |
ALLEGATO B |
Metodologia di calcolo per la determinazione degli incrementi contrattuali |
Valore economico della perequazione nelle singole aziende ed enti ai sensi delle deliberazioni di Giunta Regionale n. 1580 e 1581 |
Modalità di incremento dei fondi in caso di aumento del numero e/o tipologia di incarichi dirigenziali ad invarianza del numero complessivo del personale |
Modalità di incremento dei fondi in caso di utilizzo da parte delle aziende ed enti di una quota dei minori oneri derivanti dalla riduzione stabile della dotazione organica del personale |
ALLEGATO B1 A
METODOLOGIOA DI CALCOLO DEGLI INCREMENTI CONTRATTUALI 2002-2003 – A VALERE PER GLI ANNI 2002, 2003, 2004 E 2005
A) INCREMENTI XXXX 0000-0000 – MEDICI E VETERINARI A RAPPORTO ESCLUSIVO
Anno 2002 | ||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 915 | € 1.365 | - | € 2.280 | 10% | € 228 |
Incarico struttura semplice | € 915 | € 752 | € 2.734 | € 4.401 | 30% | € 1.320 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 915 | € 482 | € 1.397 | 50% | € 699 | |
Incarico prof. le di base | € 915 | € 482 | € 1.397 | 10% | € 140 | |
Valore Medio complessivo | € 2.387 |
Anno 2003 | ||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.987 | € 3.417 | € 5.404 | 10% | € 540 | |
Incarico struttura semplice | € 1.987 | € 1.890 | € 2.734 | € 6.611 | 30% | € 1.983 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.987 | € 1.205 | € 3.192 | 50% | € 1.596 | |
Incarico prof. le di base | € 1.987 | € 1.205 | € 3.192 | 10% | € 319 | |
Valore Medio complessivo | € 4.439 |
Anno 2004 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Ant. Equip. Dir. – di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.987 | € 3.417 | € 5.404 | 10% | € 540 | ||
Incarico struttura semplice | € 1.987 | € 1.890 | € 2.734 | € 6.611 | 30% | € 1.983 | |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.987 | € 1.205 | € 3.192 | 50% | € 1.596 | ||
Incarico prof. le di base | € 1.987 | € 1.205 | € 1.061 | € 4.253 | 10% | € 425 | |
Valore Medio Complessivo | € 4.545 |
SEGUE INCREMENTI XXXX 0000-0000 MEDICI E VETERINARI A RAPPORTO ESCLUSIVO
Anno 2005 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.987 | € 3.417 | € 5.404 | 10% | € 540 | ||
Incarico struttura semplice | € 1.987 | € 1.890 | € 2.734 | € 6.611 | 30% | € 1.983 | |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.987 | € 1.205 | € 3.192 | 50% | € 1.596 | ||
Incarico prof. le di base | € 1.987 | € 1.205 | € 1.061 | € 4.253 | 10% | € 425 | |
Valore Medio Complessivo | € 4.545 |
Anno 2006 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.987 | € 3.417 | € 5.404 | 10% | € 540 | ||
Incarico struttura semplice | € 1.987 | € 1.890 | € 2.734 | € 6.611 | 30% | € 1.983 | |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.987 | € 1.205 | € 3.192 | 50% | € 1.596 | ||
Incarico prof. le di base | € 1.987 | € 1.205 | € 1.061 | € 4.253 | 10% | € 425 | |
Valore Medio Complessivo | € 4.545 |
RIEPILOGO INCREMENTI CONTRATTUALI NELLE SINGOLE A.S.L./A.O./ENTI MEDICI E VETERINARI A RAPPORTO ESCLUSIVO - IVI COMPRESI GLI ONERI RIFLESSI
ASL/A.O. | ANNO 2002 | ANNO 2003 | ||||
N° Medici e veterinari | Increm-annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | N° Medici e veterinari | Incremento annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | |
A.S.L AVELLINO 1 | 264 | 2.387 | 630.036 | 278 | 4.439 | 1.234.014 |
A.S.L AVELLINO 2 | 210 | 2.387 | 501.165 | 217 | 4.439 | 963.241 |
A.S.L BENEVENTO 1 | 283 | 2.387 | 675.380 | 280 | 4.439 | 1.242.892 |
A.S.L. CASERTA 1 | 563 | 2.387 | 1.343.600 | 561 | 4.439 | 2.490.223 |
A.S.L. CASERTA 2 | 513 | 2.387 | 1.224.275 | 501 | 4.439 | 2.223.889 |
A.S.L NAPOLI 1 | 1.885 | 2.387 | 4.498.553 | 1.914 | 4.439 | 8.496.055 |
A.S.L NAPOLI 2 | 469 | 2.387 | 1.119.269 | 522 | 4.439 | 2.317.106 |
A.S.L NAPOLI 3 | 186 | 2.387 | 443.889 | 195 | 4.439 | 865.586 |
A.S.L NAPOLI 4 | 430 | 2.387 | 1.026.195 | 422 | 4.439 | 1.873.216 |
A.S.L NAPOLI 5 | 735 | 2.387 | 1.754.078 | 727 | 4.439 | 3.227.080 |
A.S.L. SALERNO 1 | 568 | 2.387 | 1.355.532 | 597 | 4.439 | 2.650.023 |
A.S.L. SALERNO 2 | 686 | 2.387 | 1.637.139 | 683 | 4.439 | 3.031.769 |
A.S.L. SALERNO 3 | 537 | 2.387 | 1.281.551 | 543 | 4.439 | 2.410.323 |
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 000 | 2.387 | 880.619 | 378 | 4.439 | 1.677.904 |
A.O. RUMMO - BN | 275 | 2.387 | 656.288 | 301 | 4.439 | 1.336.109 |
A.O. CASERTA | 391 | 2.387 | 933.122 | 412 | 4.439 | 1.828.827 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 813 | 2.387 | 1.940.225 | 793 | 4.439 | 3.520.048 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 000 | 2.387 | 715.950 | 304 | 4.439 | 1.349.426 |
A.O Monaldi | 292 | 2.387 | 696.858 | 300 | 4.439 | 1.331.670 |
A.O. Xxxxxxx | 101 | 2.387 | 241.037 | 102 | 4.439 | 452.768 |
A.O. S. Giov. e Ruggi XX | 000 | 2.387 | 1.016.649 | 402 | 4.439 | 1.784.438 |
Istituto XXXXXXX | 129 | 2.387 | 307.859 | 162 | 4.439 | 719.102 |
Istituto IZSM | 18 | 2.387 | 42.957 | 18 | 4.439 | 79.900 |
ARPAC | 10 | 2.387 | 23.865 | 7 | 4.439 | 31.072 |
Totale | 10.453 | 24.946.085 | 10.619 | 47.136.679 |
ANNO 2004 | ANNO 2005 | ANNO 2006 | |||||||
ASL/A.O. | N° Medici e veterinari | N° Medici e Veterinari | Incremento annuo Valore economico Medio Unit | N° Medici e veterinari | Incremento Annuo Valore economico Medio Unit | Incremento Annuo Complessivo | N° Medici e Veterinari | Incremento annuo Valore economico Medio Unit | Incremento Annuo Complessivo |
A.S.L. XXXXXXXX0 | 302 | 4.545 | 1.372.590 | 313 | 4.545 | 1.422.585 | 313 | 4.545 | 1.422.585 |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 250 | 4.545 | 1.136.250 | 254 | 4.545 | 1.154.430 | 254 | 4.545 | 1.154.430 |
A.S.L. BENEVENTO1 | 303 | 4.545 | 1.377.135 | 306 | 4.545 | 1.390.770 | 306 | 4.545 | 1.390.770 |
A.S.L. CASERTA 1 | 678 | 4.545 | 3.081.510 | 659 | 4.545 | 2.995.155 | 659 | 4.545 | 2.995.155 |
A.S.L. CASERTA 2 | 672 | 4.545 | 3.054.240 | 654 | 4.545 | 2.972.430 | 654 | 4.545 | 2.972.430 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 2.072 | 4.545 | 9.417.240 | 2.103 | 4.545 | 9.558.135 | 2.103 | 4.545 | 9.558.135 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 542 | 4.545 | 2.463.390 | 551 | 4.545 | 2.504.295 | 551 | 4.545 | 2.504.295 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 224 | 4.545 | 1.018.080 | 230 | 4.545 | 1.045.350 | 230 | 4.545 | 1.045.350 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 466 | 4.545 | 2.117.970 | 468 | 4.545 | 2.127.060 | 468 | 4.545 | 2.127.060 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 833 | 4.545 | 3.785.985 | 834 | 4.545 | 3.790.530 | 834 | 4.545 | 3.790.530 |
A.S.L. SALERNO 1 | 755 | 4.545 | 3.431.475 | 833 | 4.545 | 3.785.985 | 833 | 4.545 | 3.785.985 |
A.S.L. SALERNO 2 | 699 | 4.545 | 3.176.955 | 776 | 4.545 | 3.526.920 | 776 | 4.545 | 3.526.920 |
A.S.L. SALERNO 3 | 621 | 4.545 | 2.822.445 | 634 | 4.545 | 2.881.530 | 634 | 4.545 | 2.881.530 |
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 000 | 4.545 | 1.740.735 | 387 | 4.545 | 1.758.915 | 387 | 4.545 | 1.758.915 |
A.O. RUMMO - BN | 328 | 4.545 | 1.490.760 | 341 | 4.545 | 1.549.845 | 341 | 4.545 | 1.549.845 |
A.O. CASERTA | 406 | 4.545 | 1.845.270 | 413 | 4.545 | 1.877.085 | 413 | 4.545 | 1.877.085 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 814 | 4.545 | 3.699.630 | 830 | 4.545 | 3.772.350 | 830 | 4.545 | 3.772.350 |
X.X. Xxxxxxxxx- Xxxxxx | 000 | 4.545 | 1.345.320 | 288 | 4.545 | 1.308.960 | 288 | 4.545 | 1.308.960 |
A.O. Monaldi | 308 | 4.545 | 1.399.860 | 313 | 4.545 | 1.422.585 | 313 | 4.545 | 1.422.585 |
A.O. Xxxxxxx | 101 | 4.545 | 459.045 | 102 | 4.545 | 463.590 | 102 | 4.545 | 463.590 |
A.O. S. Giov. e Xxxxx XX | 000 | 4.545 | 1.908.900 | 414 | 4.545 | 1.881.630 | 414 | 4.545 | 1.881.630 |
Istituto XXXXXXX | 179 | 4.545 | 813.555 | 185 | 4.545 | 840.825 | 185 | 4.545 | 840.825 |
Istituto IZSM | 17 | 4.545 | 77.265 | 17 | 4.545 | 77.265 | 17 | 4.545 | 77.265 |
ARPAC | 10 | 4.545 | 45.450 | 10 | 4.545 | 45.450 | 10 | 4.545 | 45.450 |
Totale | 11.679 | 53.081.055 | 11.915 | 54.153.675 | 11.915 | 54.153.675 |
ASL/A.O. | Totale complessivo | oneri riflessi ( 35,9%) | Totale complessivo |
ASL AVELLINO 1 | 6.081.810 | 2.183.370 | 8.265.180 |
ASL AVELLINO 2 | 4.909.516 | 1.762.516 | 6.672.033 |
ASL BENEVENTO 1 | 6.076.947 | 2.181.624 | 8.258.570 |
A.S.L. CASERTA 1 | 12.905.642 | 4.633.126 | 17.538.768 |
A.S.L. CASERTA 2 | 12.447.263 | 4.468.568 | 16.915.831 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 41.528.117 | 14.908.594 | 56.436.711 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 10.908.354 | 3.916.099 | 14.824.453 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 4.418.255 | 1.586.153 | 6.004.408 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 9.271.501 | 3.328.469 | 12.599.970 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 16.348.203 | 5.869.005 | 22.217.208 |
A.S.L. SALERNO 1 | 15.009.000 | 5.388.231 | 20.397.231 |
A.S.L. SALERNO 2 | 14.899.703 | 5.348.993 | 20.248.696 |
A.S.L. SALERNO 3 | 12.277.378 | 4.407.579 | 16.684.957 |
A.O. S.G Moscati AV | 7.817.088 | 2.806.334 | 10.623.422 |
A.O. RUMMO - BN | 6.582.846 | 2.363.242 | 8.946.088 |
A.O. CASERTA | 8.361.388 | 3.001.738 | 11.363.127 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 16.704.602 | 5.996.952 | 22.701.554 |
A.O. Santobono-Pausil | 6.028.616 | 2.164.273 | 8.192.889 |
A.O. Monaldi | 6.273.558 | 2.252.207 | 8.525.765 |
A.O. Xxxxxxx | 2.080.029 | 746.731 | 2.826.760 |
A.O. S. Xxxx. e Xxxxx SA | 8.473.247 | 3.041.896 | 11.515.142 |
Istituto XXXXXXX | 3.522.165 | 1.264.457 | 4.786.623 |
Istituto IZSM | 354.652 | 127.320 | 481.972 |
ARPAC | 191.287 | 68.672 | 259.959 |
Totale | 233.471.169 | 83.816.150 | 317.287.318 |
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 48
INCREMENTI XXXX 0000-0000 DIRIGENTI SANITARI A RAPPORTO ESCLUSIVO
Anno 2002 | ||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 915 | € 1.352 | 0 | € 2.267 | 10% | € 227 |
Incarico struttura semplice | € 915 | € 509 | € 1.893 | € 3.317 | 30% | € 995 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 915 | € 298 | 0 | € 1.213 | 50% | € 607 |
Incarico prof. le di base | € 915 | € 342 | 0 | € 1.257 | 10% | € 126 |
Valore Medio complessivo | € 1.954 |
Anno 2003 | ||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | € 3.550 | 0 | € 5.524 | 10% | € 552 |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | € 1.326 | € 1.893 | € 5.193 | 30% | € 1.558 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | € 774 | 0 | € 2.748 | 50% | € 1.374 |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | € 892 | 0 | € 2.866 | 10% | € 287 |
Valore Medio complessivo | € 3.771 |
Anno 2004 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | € 3.550 | 0 | € 5.524 | 10% | € 552 | |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | € 1.326 | € 1.893 | € 5.193 | 30% | € 1.558 | |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | € 774 | 0 | € 2.748 | 50% | € 1.374 | |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | € 892 | 0 | 1.191 | € 4.057 | 10% | € 406 |
Valore Medio Complessivo | € 3.890 |
CCNL Dirigenza Medica, Veterinaria e S.P.T.A.2002-2005 - art. 9 - Coordinamento Regionale - Linee Generali di indirizz 49
SEGUE INCREMENTI XXXX 0000-0000 DIRIGENTI SANITARI A RAPPORTO ESCLUSIVO
Anno 2005 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | € 3.550 | 0 | € 5.524 | 10% | € 552 | |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | € 1.326 | € 1.893 | € 5.193 | 30% | € 1.558 | |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | € 774 | 0 | € 2.748 | 50% | € 1.374 | |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | € 892 | 0 | 1.191 | € 4.057 | 10% | € 406 |
Valore Medio Complessivo | € 3.890 |
Anno 2006 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | € 3.550 | 0 | € 5.524 | 10% | € 552 | |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | € 1.326 | € 1.893 | € 5.193 | 30% | € 1.558 | |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | € 774 | 0 | € 2.748 | 50% | € 1.374 | |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | € 892 | 0 | 1.191 | € 4.057 | 10% | € 406 |
Valore Medio Complessivo | € 3.890 |
INCREMENTI XXXX 0000-0000 – DIRIGENZA PROFESSIONALE e TECNICA
Anno 2002 | ||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 915 | € 735 | 0 | € 1.650 | 10% | € 165 |
Incarico struttura semplice | € 915 | € 565 | € 2.070 | € 3.550 | 30% | €1.065 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 915 | € 394 | 0 | € 1.309 | 50% | € 655 |
Incarico prof. le di base | € 915 | € 394 | 0 | € 1.309 | 10% | € 131 |
Valore Medio complessivo | 2.015 |
Anno 2003 | ||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | € 1.915 | 0 | 3.889 | 10% | 389 |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | € 1.472 | 2.070 | 5.516 | 30% | 1.655 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | € 1.027 | 0 | 3.001 | 50% | 1.501 |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | € 1.027 | 0 | 3.001 | 10% | 300 |
Valore Medio complessivo | 3.844 |
Anno 2004 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | 1974 | 1915 | 0 | 0 | 3889 | 10% | 389 |
Incarico struttura semplice | 1974 | 1472 | 2070 | 2070 | 7586 | 30% | 2.276 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | 1974 | 1027 | 0 | 0 | 3001 | 50% | 1.501 |
Incarico prof. le di base | 1974 | 1027 | 0 | 579 | 3580 | 10% | 358 |
Valore Medio Complessivo | 4.523 |
SEGUE INCREMENTI XXXX 0000-0000 – DIRIGENZA PROFESSIONALE e TECNICA
Anno 2005 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | 1974 | 1915 | 0 | 0 | 3889 | 10% | 389 |
Incarico struttura semplice | 1974 | 1472 | 2070 | 2070 | 7586 | 30% | 2.276 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | 1974 | 1027 | 0 | 0 | 3001 | 50% | 1.501 |
Incarico prof. le di base | 1974 | 1027 | 0 | 579 | 3580 | 10% | 358 |
Valore Medio Complessivo | 4.523 |
Anno 2006 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | 1974 | 1915 | 0 | 0 | 3889 | 10% | 389 |
Incarico struttura semplice | 1974 | 1472 | 2070 | 2070 | 7586 | 30% | 2.276 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | 1974 | 1027 | 0 | 0 | 3001 | 50% | 1.501 |
Incarico prof. le di base | 1974 | 1027 | 0 | 579 | 3580 | 10% | 358 |
Valore Medio Complessivo | 4.523 |
INCREMENTI XXXX 0000-0000 – DIRIGENZA AMMINISTRATIVA
Anno 2002 | ||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 915 | 752 | 0 | € 1.667 | 10% | € 167 |
Incarico struttura semplice | € 915 | 574 | € 2.134 | € 3.623 | 30% | € 1.087 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 915 | 485 | 0 | € 1.400 | 50% | € 700 |
Incarico prof. le di base | € 915 | 485 | 0 | € 1.400 | 10% | € 140 |
Valore Medio complessivo | € 2.094 |
Anno 2003 | ||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | 1.958 | 0 | € 3.932 | 10% | € 393 |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | 1.494 | € 2.134 | € 5.602 | 30% | € 1.681 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | 1.256 | 0 | € 3.230 | 50% | € 1.615 |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | 1.256 | 0 | € 3.230 | 10% | € 323 |
Valore Medio complessivo | € 4.012 |
Anno 2004 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | 1.958 | 0 | 0 | € 3.932 | 10% | € 393 |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | 1.494 | € 2.134 | 0 | € 5.602 | 30% | € 1.681 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | 1.256 | 0 | 0 | € 3.230 | 50% | € 1.615 |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | 1.256 | 0 | 493 | € 3.723 | 10% | € 372 |
Valore Medio Complessivo | € 4.061 |
SEGUE INCREMENTI XXXX 0000-0000 – DIRIGENZA AMMINISTRATIVA
Anno 2005 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | 1.958 | 0 | 0 | € 3.932 | 10% | € 393 |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | 1.494 | € 2.134 | 0 | € 5.602 | 30% | € 1.681 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | 1.256 | 0 | 0 | € 3.230 | 50% | € 1.615 |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | 1.256 | 0 | 493 | € 3.723 | 10% | € 372 |
Valore Medio Complessivo | € 4.061 |
Anno 2006 | |||||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Increm. annuo tabellare | Increm annuo incaric | Incremento tabellare Incarichi struttura semplice | Integrazione equiparazione Dirigenti < di 5 anni | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.974 | 1.958 | 0 | 0 | € 3.932 | 10% | € 393 |
Incarico struttura semplice | € 1.974 | 1.494 | € 2.134 | 0 | € 5.602 | 30% | € 1.681 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.974 | 1.256 | 0 | 0 | € 3.230 | 50% | € 1.615 |
Incarico prof. le di base | € 1.974 | 1.256 | 0 | 493 | € 3.723 | 10% | € 372 |
Valore Medio Complessivo | € 4.061 |
RIEPILOGHI VALORI MEDI DIRIGENZA S/P/T/A
Anno 2002 | Anno 2003 | Anno 2004 | Anno 2005 | Anno 2006 | |
DIRIGENZA SANITARIA | 1954 | 3771 | 3589 | 3589 | 3589 |
DIRIGENZA P/T | 2015 | 3844 | 3864 | 3864 | 3864 |
DIRIGENZA XXX.XX | 2094 | 4012 | 3730 | 3730 | 3730 |
VALORE MEDIO | € 2021 | € 3876 | € 3728 | € 3728 | € 3728 |
INCREMENTI CONTRATTUALI NELLE SINGOLE A.S.L./A.O./ENTI - DIRIGENZA S.P.T.A.
ASL/A.O. | Anno 2002 | Anno 2003 | ||||
N° Dirigenti S/P/T/A | Increm-annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | N° Dirigenti S/P/T/A | Incremento annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | |
ASL AVELLINO 1 | 31 | € 2.021 | 62651 | 31 | € 3.876 | 120.146 |
ASL AVELLINO 2 | 36 | € 2.021 | 72756 | 31 | € 3.876 | 120.146 |
ASL BENEVENTO 1 | 87 | € 2.021 | 175827 | 87 | € 3.876 | 337.183 |
A.S.L. CASERTA 1 | 116 | € 2.021 | 234436 | 116 | € 3.876 | 449.577 |
A.S.L. CASERTA 2 | 71 | € 2.021 | 143491 | 71 | € 3.876 | 275.172 |
ASL NAPOLI 1 | 392 | € 2.021 | 792232 | 417 | € 3.876 | 1.616.153 |
ASL NAPOLI 2 | 100 | € 2.021 | 202100 | 110 | € 3.876 | 426.323 |
ASL NAPOLI 3 | 131 | € 2.021 | 264751 | 131 | € 3.876 | 507.712 |
ASL NAPOLI 4 | 112 | € 2.021 | 226352 | 112 | € 3.876 | 434.075 |
ASL NAPOLI 5 | 141 | € 2.021 | 284961 | 138 | € 3.876 | 534.842 |
A.S.L. SALERNO 1 | 80 | € 2.021 | 161680 | 80 | € 3.876 | 310.053 |
A.S.L. SALERNO 2 | 111 | € 2.021 | 224331 | 107 | € 3.876 | 414.696 |
A.S.L. SALERNO 3 | 87 | € 2.021 | 175827 | 80 | € 3.876 | 310.053 |
A.O. X.X. Xxxxxxx XX | 00 | € 2.021 | 78819 | 40 | € 3.876 | 155.027 |
A.O. RUMMO - BN | 26 | € 2.021 | 52546 | 24 | € 3.876 | 93.016 |
A.O. CASERTA | 24 | € 2.021 | 48504 | 24 | € 3.876 | 93.016 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 54 | € 2.021 | 109134 | 55 | € 3.876 | 213.162 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 00 | € 2.021 | 50525 | 25 | € 3.876 | 96.892 |
A.O. Monaldi | 35 | € 2.021 | 70735 | 34 | € 3.876 | 131.773 |
A.O. Xxxxxxx | 16 | € 2.021 | 32336 | 16 | € 3.876 | 62.011 |
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 20 | € 2.021 | 40420 | 20 | € 3.876 | 77.513 |
Istituto XXXXXXX | 79 | € 2.021 | 159659 | 64 | € 3.876 | 248.043 |
Istituto IZSM | 7 | € 2.021 | 14147 | 7 | € 3.876 | 27.130 |
ARPAC | 79 | € 2.021 | 159659 | 100 | € 3.876 | 387.567 |
Totale | 1.899 | € 3.837.879 | 1.920 | € 7.441.280 |
INCREMENTI CONTRATTUALI NELLE SINGOLE A.S.L./A.O./ENTI - DIRIGENZA S.P.T.A.
ASL/A.O. | Anno 2004 | Anno 2005 | ||||
N° Dirigenti S/P/T/A | Increm-annuo Valore economico Medio Unit | Increm. Annuo Compless | N° Dirigenti S/P/T/A | Increm annuo Valore economico Medio Unit | Increm. Annuo Complessivo | |
ASL AVELLINO 1 | 40 | € 3.728 | 149.107 | 41 | 3.728 | 152.835 |
ASL AVELLINO 2 | 50 | € 3.728 | 186.384 | 49 | 3.728 | 182.656 |
ASL BENEVENTO 1 | 97 | € 3.728 | 361.585 | 94 | 3.728 | 350.402 |
A.S.L. CASERTA 1 | 102 | € 3.728 | 380.224 | 101 | 3.728 | 376.496 |
A.S.L. CASERTA 2 | 83 | € 3.728 | 309.398 | 81 | 3.728 | 301.942 |
ASL NAPOLI 1 | 455 | € 3.728 | 1.696.096 | 454 | 3.728 | 1.692.368 |
ASL NAPOLI 2 | 105 | € 3.728 | 391.407 | 101 | 3.728 | 376.496 |
ASL NAPOLI 3 | 70 | € 3.728 | 260.938 | 72 | 3.728 | 268.393 |
ASL NAPOLI 4 | 130 | € 3.728 | 484.599 | 127 | 3.728 | 473.416 |
ASL NAPOLI 5 | 184 | € 3.728 | 685.894 | 182 | 3.728 | 678.438 |
A.S.L. SALERNO 1 | 99 | € 3.728 | 369.041 | 104 | 3.728 | 387.679 |
A.S.L. SALERNO 2 | 104 | € 3.728 | 387.679 | 109 | 3.728 | 406.317 |
A.S.L. SALERNO 3 | 84 | € 3.728 | 313.125 | 94 | 3.728 | 350.402 |
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | € 3.728 | 149.107 | 40 | 3.728 | 149.107 |
A.O. RUMMO - BN | 32 | € 3.728 | 119.286 | 32 | 3.728 | 119.286 |
A.O. CASERTA | 25 | € 3.728 | 93.192 | 30 | 3.728 | 30 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 53 | € 3.728 | 197.567 | 52 | 3.728 | 193.840 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 00 | € 3.728 | 111.831 | 31 | 3.728 | 115.558 |
A.O. Monaldi | 38 | € 3.728 | 141.652 | 39 | 3.728 | 145.380 |
A.O. Xxxxxxx | 20 | € 3.728 | 74.554 | 24 | 3.728 | 89.464 |
A.O. X. Xxxx. x Xxxxx XX | 00 | € 3.728 | 100.647 | 27 | 3.728 | 100.647 |
Istituto XXXXXXX | 66 | € 3.728 | 246.027 | 62 | 3.728 | 231.116 |
Istituto IZSM | 7 | € 3.728 | 26.094 | 6 | 3.728 | 22.366 |
ARPAC | 107 | € 3.728 | 398.862 | 107 | 3.728 | 398.862 |
Totale | 2.048 | € 7.634.295 | 2.059 | € 7.563.499 |
Anno 2006 | ||||||
ASL/A.O. | N° Dirigenti S/P/T/A | Increm annuo Valore economico Medio Unit | Increm. Annuo Complessivo | Totale complessivo | Oneri riflessi (35,9%) | Totale complessivo |
ASL AVELLINO 1 | 41 | 3.728 | 152.835 | 637.574 | 228.889 | 866.463 |
ASL AVELLINO 2 | 49 | 3.728 | 182.656 | 744.599 | 267.311 | 1.011.910 |
ASL BENEVENTO 1 | 94 | 3.728 | 350.402 | 1.575.400 | 565.569 | 2.140.968 |
A.S.L. CASERTA 1 | 101 | 3.728 | 376.496 | 1.817.229 | 652.385 | 2.469.614 |
A.S.L. CASERTA 2 | 81 | 3.728 | 301.942 | 1.331.946 | 478.169 | 1.810.114 |
ASL NAPOLI 1 | 454 | 3.728 | 1.692.368 | 7.489.217 | 2.688.629 | 10.177.846 |
ASL NAPOLI 2 | 101 | 3.728 | 376.496 | 1.772.822 | 636.443 | 2.409.265 |
ASL NAPOLI 3 | 72 | 3.728 | 268.393 | 1.570.188 | 563.697 | 2.133.885 |
ASL NAPOLI 4 | 127 | 3.728 | 473.416 | 2.091.857 | 750.977 | 2.842.834 |
ASL NAPOLI 5 | 182 | 3.728 | 678.438 | 2.862.573 | 1.027.664 | 3.890.237 |
A.S.L. SALERNO 1 | 104 | 3.728 | 387.679 | 1.616.132 | 580.191 | 2.196.324 |
A.S.L. SALERNO 2 | 109 | 3.728 | 406.317 | 1.839.341 | 660.324 | 2.499.665 |
A.S.L. SALERNO 3 | 94 | 3.728 | 350.402 | 1.499.810 | 538.432 | 2.038.242 |
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 3.728 | 149.107 | 681.168 | 244.539 | 925.707 |
A.O. RUMMO - BN | 32 | 3.728 | 119.286 | 503.420 | 180.728 | 684.147 |
A.O. CASERTA | 30 | 3.728 | 111.831 | 346.573 | 124.420 | 470.992 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 52 | 3.728 | 193.840 | 907.542 | 325.808 | 1.233.350 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 00 | 3.728 | 115.558 | 490.364 | 176.041 | 666.404 |
A.O. Monaldi | 39 | 3.728 | 145.380 | 634.919 | 227.936 | 862.855 |
A.O. Xxxxxxx | 24 | 3.728 | 89.464 | 347.829 | 124.871 | 472.700 |
A.O. X. Xxxx. x Xxxxx XX | 00 | 3.728 | 100.647 | 419.876 | 150.735 | 570.611 |
Istituto XXXXXXX | 62 | 3.728 | 231.116 | 1.115.962 | 400.630 | 1.516.592 |
Istituto IZSM | 6 | 3.728 | 22.366 | 112.103 | 40.245 | 152.348 |
ARPAC | 107 | 3.728 | 398.862 | 1.743.812 | 626.029 | 2.369.841 |
Totale | 2.059 | € 7.675.300 | € 34.152.254 | € 12.260.659 | € 46.412.913 |
ALLEGATO B1 B
METODOLOGIA DI CALCOLO DEGLI INCREMENTI CONTRATTUALI 2004-2005 INCREMENTI XXXX 0000-0000 – MEDICI E VETERINARI A RAPPORTO ESCLUSIVO
Anno 2004 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 780 | € 1.012 | € 1.792 | 10% | € 179 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | € 780 | € 472 | € 1.252 | 50% | € 626 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 780 | € 0 | € 780 | 30% | € 234 |
Incarico prof. le di base | € 780 | € 0 | € 780 | 10% | € 78 |
Valore Medio complessivo | € 1.117 |
Anno 2005 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.833 | € 2.263 | € 4.096 | 10% | € 410 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | € 1.833 | € 1.056 | € 2.889 | 50% | € 1.444 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.833 | € 0 | € 1.833 | 30% | € 550 |
Incarico prof. le di base | € 1.833 | € 0 | € 1.833 | 10% | € 183 |
Valore Medio complessivo | € 2.587 |
Anno 2006 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.833 | € 2.488 | € 4.321 | 10% | € 432 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | € 1.833 | € 1.161 | € 2.994 | 50% | € 1.497 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.833 | € 0 | € 1.833 | 30% | € 550 |
Incarico prof. le di base | € 1.833 | € 0 | € 1.833 | 10% | € 183 |
Valore Medio complessivo | € 2.662 |
INCREMENTI CONTRATTUALI NELLE SINGOLE A.S.L./A.O./ENTI MEDICI E VETERINARI A RAPPORTO ESCLUSIVO - IVI COMPRESI GLI ONERI RIFLESSI
Anno 2004 | ||||
ASL/A.O. | N° Medici e veterinari | Increm-annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | UNA TANTUM |
A.S.L. AVELLINO 1 | 302 | 1.117 | 337.365 | 60.460 |
A.S.L. AVELLINO 2 | 250 | 1.117 | 279.276 | 50.050 |
A.S.L. BENEVENTO 1 | 303 | 1.117 | 338.482 | 60.661 |
A.S.L. CASERTA 1 | 678 | 1.117 | 757.396 | 135.736 |
A.S.L. CASERTA 2 | 672 | 1.117 | 750.693 | 134.534 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 2.072 | 1.117 | 2.314.637 | 414.814 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 542 | 1.117 | 605.470 | 108.508 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 224 | 1.117 | 250.231 | 44.845 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 466 | 1.117 | 520.570 | 93.293 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 833 | 1.117 | 930.547 | 166.767 |
A.S.L. SALERNO 1 | 755 | 1.117 | 843.413 | 151.151 |
A.S.L. SALERNO 2 | 699 | 1.117 | 780.855 | 139.940 |
A.S.L. SALERNO 3 | 621 | 1.117 | 693.721 | 124.324 |
A.O. X.X. Xxxxxxx - XX | 000 | 1.117 | 427.850 | 76.677 |
A.O. RUMMO - BN | 328 | 1.117 | 366.410 | 65.666 |
A.O. CASERTA | 406 | 1.117 | 453.544 | 81.281 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 814 | 1.117 | 909.322 | 162.963 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 000 | 1.117 | 330.662 | 59.259 |
A.O Monaldi | 308 | 1.117 | 344.068 | 61.662 |
A.O. Xxxxxxx | 101 | 1.117 | 112.827 | 20.220 |
A.O. S. Giov. e Ruggi - XX | 000 | 1.117 | 469.183 | 84.084 |
Istituto XXXXXXX | 179 | 1.117 | 199.961 | 35.836 |
Istituto IZSM | 17 | 1.117 | 18.991 | 0 |
ARPAC | 10 | 1.117 | 11.171 | 2.002 |
Totale | 11.679 | € 13.046.646 | 2.334.733 |
SEGUE INCREMENTI CONTRATTUALI NELLE SINGOLE A.S.L./A.O./ENTI MEDICI E VETERINARI A RAPPORTO ESCLUSIVO - IVI COMPRESI GLI ONERI RIFLESSI
Anno 2005 | ||||
ASL/A.O. | N° Medici e veterinari | Incremento annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | UNA TANTUM |
A.S.L. AVELLINO 1 | 313 | 2.587 | 809.802 | 133.613 |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 254 | 2.587 | 657.156 | 108.428 |
A.S.L. BENEVENTO 1 | 306 | 2.587 | 791.692 | 130.625 |
A.S.L. CASERTA 1 | 659 | 2.587 | 1.704.983 | 281.314 |
A.S.L. CASERTA 2 | 654 | 2.587 | 1.692.047 | 279.180 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 2.103 | 2.587 | 5.440.939 | 897.729 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 551 | 2.587 | 1.425.562 | 235.211 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 230 | 2.587 | 595.062 | 98.182 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 468 | 2.587 | 1.210.822 | 199.780 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 834 | 2.587 | 2.157.748 | 356.018 |
A.S.L. SALERNO 1 | 833 | 2.587 | 2.155.161 | 355.591 |
A.S.L. SALERNO 2 | 776 | 2.587 | 2.007.689 | 331.259 |
A.S.L. SALERNO 3 | 634 | 2.587 | 1.640.302 | 270.642 |
A.O. X.X. Xxxxxxx XX | 000 | 2.587 | 1.001.257 | 165.203 |
A.O. RUMMO - BN | 341 | 2.587 | 882.245 | 145.566 |
A.O. CASERTA | 413 | 2.587 | 1.068.525 | 176.301 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 830 | 2.587 | 2.147.399 | 354.310 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 000 | 2.587 | 745.122 | 122.941 |
A.O Monaldi | 313 | 2.587 | 809.802 | 133.613 |
A.O. Xxxxxxx | 102 | 2.587 | 263.897 | 43.542 |
A.O. S. Giov. e Ruggi XX | 000 | 2.587 | 1.071.112 | 176.728 |
Istituto XXXXXXX | 185 | 2.587 | 478.637 | 78.973 |
Istituto IZSM | 17 | 2.587 | 43.983 | 0 |
ARPAC | 10 | 2.587 | 25.872 | 4.269 |
Totale | 11.915 | 30.826.816 | 5.079.018 |
SEGUE INCREMENTI CONTRATTUALI NELLE SINGOLE A.S.L./A.O./ENTI MEDICI E VETERINARI A RAPPORTO ESCLUSIVO - IVI COMPRESI GLI ONERI RIFLESSI
Anno 2006 | ||||||
ASL/A.O. | N° Medici e veterinari | Increm-annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | totale complessivo | Oneri Riflessi 35,90 % | TOTALE |
A.S.L. AVELLINO 1 | 313 | 2.662 | 833.313 | 2.174.554 | 780.665 | 2.955.219 |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 254 | 2.662 | 676.235 | 1.771.144 | 635.841 | 2.406.984 |
X.X.X. XXXXXXXXX 0 | 306 | 2.662 | 814.676 | 2.136.136 | 766.873 | 2.903.009 |
A.S.L. CASERTA 1 | 659 | 2.662 | 1.754.483 | 4.633.911 | 1.663.574 | 6.297.485 |
A.S.L. CASERTA 2 | 654 | 2.662 | 1.741.171 | 4.597.625 | 1.650.547 | 6.248.173 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 2.103 | 2.662 | 5.598.904 | 14.667.024 | 5.265.462 | 19.932.486 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 551 | 2.662 | 1.466.950 | 3.841.702 | 1.379.171 | 5.220.873 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 230 | 2.662 | 612.339 | 1.600.659 | 574.637 | 2.175.296 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 468 | 2.662 | 1.245.976 | 3.270.441 | 1.174.088 | 4.444.530 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 834 | 2.662 | 2.220.393 | 5.831.472 | 2.093.498 | 7.924.970 |
A.S.L. SALERNO 1 | 833 | 2.662 | 2.217.730 | 5.723.046 | 2.054.573 | 7.777.619 |
A.S.L. SALERNO 2 | 776 | 2.662 | 2.065.977 | 5.325.719 | 1.911.933 | 7.237.652 |
A.S.L. SALERNO 3 | 634 | 2.662 | 1.687.925 | 4.416.914 | 1.585.672 | 6.002.586 |
A.O. S.G. Moscati -AV | 387 | 2.662 | 1.030.326 | 2.701.313 | 969.771 | 3.671.084 |
A.O. RUMMO - BN | 341 | 2.662 | 907.858 | 2.367.744 | 850.020 | 3.217.765 |
A.O. CASERTA | 413 | 2.662 | 1.099.547 | 2.879.198 | 1.033.632 | 3.912.831 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 830 | 2.662 | 2.209.743 | 5.783.737 | 2.076.362 | 7.860.099 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 000 | 2.662 | 766.754 | 2.024.739 | 726.881 | 2.751.620 |
A.O Monaldi | 313 | 2.662 | 833.313 | 2.182.458 | 783.502 | 2.965.960 |
A.O. Xxxxxxx | 102 | 2.662 | 271.559 | 712.045 | 255.624 | 967.670 |
A.O. S. Giov. e Xxxxx XX | 000 | 2.662 | 1.102.209 | 2.903.317 | 1.042.291 | 3.945.608 |
Istituto XXXXXXX | 185 | 2.662 | 492.533 | 1.285.940 | 461.653 | 1.747.593 |
Istituto IZSM | 17 | 2.662 | 45.260 | 118.894 | 42.683 | 161.577 |
ARPAC | 10 | 2.662 | 26.623 | 69.938 | 25.108 | 95.045 |
Totale | 11.915 | 31.721.799 | 83.019.672 | 29.804.062 | 112.823.734 |
INCREMENTI XXXX 0000-0000 – DIRIGENTI SANITARI A RAPPORTO ESCLUSIVO
Anno 2004 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 780 | € 862 | € 1.642 | 10% | € 164 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | € 780 | € 456 | € 1.236 | 50% | € 618 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 780 | € 171 | € 951 | 30% | € 285 |
Incarico prof. le di base | € 780 | € 120 | € 900 | 10% | € 90 |
Valore Medio complessivo | € 1.158 |
Anno 2005 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.833 | € 1.967 | € 3.800 | 10% | € 380 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | € 1.833 | € 971 | € 2.804 | 50% | € 1.402 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.833 | € 366 | € 2.199 | 30% | € 660 |
Incarico prof. le di base | € 1.833 | € 250 | € 2.083 | 10% | € 208 |
Valore Medio complessivo | € 1.158 |
Anno 2006 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.833 | € 2.135 | € 3.968 | 10% | € 397 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | € 1.833 | € 1.054 | € 2.887 | 50% | € 1.443 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.833 | € 399 | € 2.232 | 30% | € 670 |
Incarico prof. le di base | € 1.833 | € 272 | € 2.105 | 10% | € 211 |
Valore Medio complessivo | € 2.720 |
INCREMENTI XXXX 0000-0000 – DIRIGENZA P/T/
Anno 2004 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | 780 | 660 | 1.440 | 10% | 144 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | 780 | 521 | 1.301 | 50% | 651 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | 780 | 241 | 1.021 | 30% | 306 |
Incarico prof. le di base | 780 | 241 | 1.021 | 10% | 102 |
Valore Medio complessivo | 1.203 |
Anno 2005 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | 1.833 | 1.424 | 3.257 | 10% | 326 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | 1.833 | 1.124 | 2.957 | 50% | 1.478 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | 1.833 | 521 | 2.354 | 30% | 706 |
Incarico prof. le di base | 1.833 | 521 | 2.354 | 10% | 235 |
Valore Medio complessivo | 2.746 |
Anno 2005 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | 1.833 | 1551 | 3.384 | 10% | 338 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) – ex 10 | 1.833 | 1225 | 3.058 | 50% | 1.529 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | 1.833 | 567 | 2.400 | 30% | 720 |
Incarico prof. le di base | 1.833 | 567 | 2.400 | 10% | 240 |
Valore Medio complessivo | 2.827 |
INCREMENTI XXXX 0000-0000 – DIRIGENZA AMMINISTRATIVA
Anno 2004 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 780 | 641 | € 1.421 | 10% | € 142 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) ex 10° | € 780 | 540 | € 1.320 | 50% | € 660 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 780 | 366 | € 1.146 | 30% | € 344 |
Incarico prof. le di base | € 780 | 366 | € 1.146 | 10% | € 115 |
Valore Medio complessivo | € 1.260 |
Anno 2005 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.833 | 1.385 | € 3.218 | 10% | € 322 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) ex 10° | € 1.833 | 1.165 | € 2.998 | 50% | € 1.499 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.833 | 573 | € 2.406 | 30% | € 722 |
Incarico prof. le di base | € 1.833 | 573 | € 2.406 | 10% | € 241 |
Valore Medio complessivo | € 2.783 |
Anno 2006 | |||||
TIPOLOGIA DI INCARICO | Incremento annuo tabellare | Incremento annuo incarico | Totale | Incidenza | € |
Incarico struttura complessa | € 1.833 | 1.512 | € 3.345 | 10% | € 334 |
Incarico struttura Semplice + inc. lettera c) ex 10° | € 1.833 | 1.272 | € 3.105 | 50% | € 1.553 |
Incarico prof.le (ex 9° ex 10°) | € 1.833 | 626 | € 2.459 | 30% | € 738 |
Incarico prof. le di base | € 1.833 | 626 | € 2.459 | 10% | € 246 |
Valore Medio complessivo | € 2.871 |
RIEPILOGHI VALORI MEDI DIRIGENZA S/P/T/A
Anno 2004 | Anno 2005 | Anno 2006 | |
DIRIGENZA SANITARIA | 0000 | 0000 | 0000 |
DIRIGENZA P/T | 1203 | 2746 | 2827 |
DIRIGENZA XXX.XX | 1260 | 2783 | 2871 |
VALORE MEDIO | € 1207 | € 2726 | € 2806 |
INCREMENTI CONTRATTUALI NELLE SINGOLE A.S.L./A.O./ENTI - DIRIGENZA S.P.T.A.
ASL/A.O. | Anno 2004 | Anno 2005 | ||||
N° Dirigenti S/P/T/A | Increm-annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | N° Dirigenti S/P/T/A | Incremento annuo Valore economico Medio Unitario | Increm. Annuo Complessivo | |
A.S.L. AVELLINO 1 | 40 | € 1.207 | 48280,08 | 41 | € 2.726 | 111.778 |
A.S.L. AVELLINO 2 | 50 | € 1.207 | 60350,1 | 49 | € 2.726 | 133.588 |
A.S.L. BENEVENTO 1 | 97 | € 1.207 | 117079,194 | 94 | € 2.726 | 256.271 |
A.S.L. CASERTA 1 | 102 | € 1.207 | 123114,204 | 101 | € 2.726 | 275.355 |
A.S.L. CASERTA 2 | 83 | € 1.207 | 100181,166 | 81 | € 2.726 | 220.830 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 455 | € 1.207 | 549185,91 | 454 | € 2.726 | 1.237.736 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 105 | € 1.207 | 126735,21 | 101 | € 2.726 | 275.355 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 70 | € 1.207 | 84490,14 | 72 | € 2.726 | 196.293 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 130 | € 1.207 | 156910,26 | 127 | € 2.726 | 346.239 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 184 | € 1.207 | 222088,368 | 182 | € 2.726 | 496.185 |
A.S.L. SALERNO 1 | 99 | € 1.207 | 119493,198 | 104 | € 2.726 | 283.534 |
A.S.L. SALERNO 2 | 104 | € 1.207 | 125528,208 | 109 | € 2.726 | 297.166 |
A.S.L. SALERNO 3 | 84 | € 1.207 | 101388,168 | 94 | € 2.726 | 256.271 |
A.O. X.X. Xxxxxxx - XX | 00 | € 1.207 | 48280,08 | 40 | € 2.726 | 109.052 |
A.O. RUMMO - BN | 32 | € 1.207 | 38624,064 | 32 | € 2.726 | 87.241 |
A.O. CASERTA | 25 | € 1.207 | 30175,05 | 30 | € 2.726 | 81.789 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 53 | € 1.207 | 63971,106 | 52 | € 2.726 | 141.767 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 00 | € 1.207 | 36210,06 | 31 | € 2.726 | 84.515 |
A.O. Monaldi | 38 | € 1.207 | 45866,076 | 39 | € 2.726 | 106.325 |
A.O. Xxxxxxx | 20 | € 1.207 | 24140,04 | 24 | € 2.726 | 65.431 |
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 27 | € 1.207 | 32589,054 | 27 | € 2.726 | 73.610 |
Istituto XXXXXXX | 66 | € 1.207 | 79662,132 | 62 | € 2.726 | 169.030 |
Istituto IZSM | 7 | € 1.207 | 8449,014 | 6 | € 2.726 | 16.358 |
ARPAC | 107 | € 1.207 | 129149,214 | 107 | € 2.726 | 291.713 |
Totale | 2.048 | € 2.471.940 | 2.059 | € 5.613.432 |
SEGUE INCREMENTI CONTRATTUALI NELLE SINGOLE A.S.L./A.O./ENTI - DIRIGENZA S.P.T.A.
ANNO 2006 | ||||||
ASL/A.O. | N° Dirigenti S/P/T/A | Increm annuo Valore economico Medio Unit | Increm. Annuo Complessivo | Totale complessivo | Oneri riflessi (35,9%) | Totale complessivo |
A.S.L. AVELLINO 1 | 41 | 2.806 | 115.049 | 275.107 | 98.763 | 373.870 |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 49 | 2.806 | 137.497 | 331.435 | 118.985 | 450.421 |
X.X.X. XXXXXXXXX 0 | 94 | 2.806 | 263.770 | 637.121 | 228.726 | 865.847 |
A.S.L. CASERTA 1 | 101 | 2.806 | 283.412 | 681.882 | 244.796 | 926.678 |
A.S.L. CASERTA 2 | 81 | 2.806 | 227.291 | 548.302 | 196.840 | 745.142 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 454 | 2.806 | 1.273.953 | 3.060.875 | 1.098.854 | 4.159.729 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 101 | 2.806 | 283.412 | 685.503 | 246.096 | 931.599 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 72 | 2.806 | 202.037 | 482.820 | 173.332 | 656.152 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 127 | 2.806 | 356.370 | 859.519 | 308.567 | 1.168.087 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 182 | 2.806 | 510.704 | 1.228.977 | 441.203 | 1.670.180 |
A.S.L. SALERNO 1 | 104 | 2.806 | 291.831 | 694.858 | 249.454 | 944.312 |
A.S.L. SALERNO 2 | 109 | 2.806 | 305.861 | 728.555 | 261.551 | 990.106 |
A.S.L. SALERNO 3 | 94 | 2.806 | 263.770 | 621.429 | 223.093 | 844.523 |
A.O. X.X. Xxxxxxx - XX | 00 | 2.806 | 112.243 | 269.574 | 96.777 | 366.351 |
A.O. RUMMO - BN | 32 | 2.806 | 89.794 | 215.659 | 77.422 | 293.081 |
A.O. CASERTA | 30 | 2.806 | 84.182 | 196.146 | 70.416 | 266.562 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 52 | 2.806 | 145.915 | 351.654 | 126.244 | 477.897 |
X.X. Xxxxxxxxx-Xxxxxx | 00 | 2.806 | 86.988 | 207.713 | 74.569 | 282.282 |
A.O. Monaldi | 39 | 2.806 | 109.436 | 261.628 | 93.924 | 355.552 |
A.O. Cotugno | 24 | 2.806 | 67.346 | 156.917 | 56.333 | 213.250 |
A.O. X. Xxxx. x Xxxxx XX | 00 | 2.806 | 75.764 | 181.963 | 65.325 | 247.287 |
Istituto XXXXXXX | 62 | 2.806 | 173.976 | 422.668 | 151.738 | 574.406 |
Istituto IZSM | 6 | 2.806 | 16.836 | 41.643 | 14.950 | 56.593 |
ARPAC | 107 | 2.806 | 300.249 | 721.111 | 258.879 | 979.990 |
Totale | 2.059 | € 5.777.685 | € 13.863.058 | € 4.976.838 | € 18.839.895 |
ALLEGATO B2
Valore economico della perequazione nelle singole aziende ed enti ai sensi delle deliberazioni di G.R. n. 1580 e 1581, ex artt. 50, 51 e 52 CCNL 8.6.2000 ossia artt. 54, 55 e 56 CCNL 03/11/2005
B.2.1 - Dirigenti Medici e Veterinari
ASL/A.O. | N° Medici e Veterinari 2003 | Fondo Art. 50 anno 2003 | Perequaz. Annua Dal 01.01.2005 | Fondo Art. 51 Anno 2003 | Perequaz. Annua Dal 01.01.2005 | Fondo Art. 52 Anno 2003 | Perequaz. Annua Dal 01.01.2005 | Totale perequaz. |
ASL AVELLINO 1 | 278 | 5.402.500 | 366.556 | 309.469 | 0 | 428.800 | 18.780 | 385.336 |
ASL AVELLINO 2 | 217 | 4.853.620 | 0 | 770.045 | 150.531 | 321.065 | 28.305 | 178.836 |
ASL BENEVENTO 1 | 280 | 5.004.466 | 806.044 | 1.246.203 | 0 | 1.066.073 | 0 | 806.044 |
A.S.L. CASERTA 1 | 561 | 11.672.981 | 0 | 1.674.673 | 0 | 996.043 | 0 | 0 |
A.S.L. CASERTA 2 | 501 | 15.634.610 | 0 | 4.355.805 | 0 | 1.208.277 | 0 | 0 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 1.914 | 37.017.465 | 2.701.863 | 1.059.532 | 0 | 4.555.632 | 0 | 2.701.863 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 522 | 9.074.053 | 1.758.491 | 340.925 | 50.468 | 1.947.987 | 0 | 1.808.959 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 195 | 4.014.418 | 32.222 | 801.157 | 74.075 | 1.769.877 | 0 | 106.297 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 422 | 7.889.877 | 867.467 | 2.306.018 | 96.343 | 1.782.809 | 0 | 963.810 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 727 | 14.552.172 | 534.532 | 1.464.746 | 0 | 3.474.565 | 0 | 534.532 |
A.S.L. SALERNO 1 | 597 | 14.283.929 | 0 | 1.096.809 | 0 | 2.129.857 | 0 | 0 |
A.S.L. SALERNO 2 | 683 | 129.961.827 | 1.211.789 | 1.329.163 | 355.691 | 1.102.131 | 0 | 1.567.480 |
A.S.L. SALERNO 3 | 543 | 9.974.454 | 1.293.882 | 1.422.830 | 0 | 1.601.254 | 0 | 1.293.882 |
A.O. S.G: Moscati AV | 378 | 6.660.489 | 1.183.767 | 517.301 | 0 | 555.170 | 53.410 | 1.237.177 |
A.O. RUMMO - BN | 301 | 4.741.991 | 1.504.361 | 734.499 | 122.699 | 658.780 | 0 | 1.627.060 |
A.O. CASERTA | 412 | 6.283.133 | 2.266.691 | 837.134 | 140.501 | 904.760 | 0 | 2.407.192 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 793 | 15.158.301 | 1.298.035 | 452.858 | 847.866 | 1.200.306 | 76.424 | 2.222.325 |
X.X. Xxxxxxxxx- Xxxxxx | 000 | 5.559.398 | 749.210 | 669.546 | 192.142 | 560.021 | 0 | 941.352 |
A.O. Monaldi | 300 | 4.194.824 | 2.030.766 | 184.556 | 0 | 1.717.478 | 0 | 2.030.766 |
A.O. Xxxxxxx | 102 | 1.826.227 | 290.477 | 973.988 | 30.444 | 355.840 | 0 | 320.921 |
A.O. S. Giov. e Ruggi XX | 000 | 7.264.948 | 1.492.396 | 247.478 | 0 | 777.121 | 0 | 1.492.396 |
Istituto XXXXXXX | 162 | 2.643.506 | 718.318 | 0 | 97.522 | 683.377 | 0 | 815.840 |
Istituto IZSM | 18 | 646.466 | 0 | 0 | 0 | 40.630 | 0 | 0 |
ARPAC | 7 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Totale | 10.619 | 324.315.655 | 21.106.867 | 23.733.235 | 2.158.282 | 29.837.853 | 176.919 | 23.442.068 |
B.2.2 - Dirigenti Sanitari
ASL/A.O. | N° Dirigenti sanitari 2003 | Fondo Art. 50 anno 2003 | Perequazione Annua Dal 01.01.2005 | Fondo Art. 51 Anno 2003 | Perequazione Annua Dal 01.01.2005 | Fondo Art. 52 Anno 2003 | Perequazione Annua Dal 01.01.2005 | Totale Xxxxxxxxxxxx |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 20 | 267.559 | 10.981 | 111.275 | 0 | 20.699 | 11.501 | 22.482 |
A.S.L. AVELLINO 2 | 17 | 341.701 | 0 | 10.460 | 27.040 | 19.235 | 8.135 | 35.175 |
A.S.L. BENEVENTO 1 | 57 | 615.592 | 178.247 | 81.653 | 60.847 | 181.276 | 0 | 239.094 |
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | 623.616 | 184.150 | 108.820 | 13.680 | 136.434 | 0 | 197.830 |
A.S.L. CASERTA 2 | 47 | 889.157 | 0 | 115.034 | 0 | 65.020 | 10.650 | 10.650 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 291 | 2.884.948 | 1.197.809 | 503.289 | 114.211 | 399.492 | 0 | 1.312.020 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 66 | 686.550 | 232.632 | 313.972 | 0 | 248.289 | 0 | 232.632 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 72 | 540.002 | 462.742 | 6.912 | 145.588 | 206.352 | 0 | 608.330 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 71 | 754.869 | 233.948 | 51.645 | 98.355 | 232.991 | 0 | 332.303 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 95 | 1.185.717 | 137.348 | 111.171 | 91.329 | 873.638 | 0 | 228.677 |
A.S.L. SALERNO 1 | 41 | 404.171 | 166.836 | 313.305 | 0 | 317.505 | 0 | 166.836 |
A.S.L. SALERNO 2 | 59 | 901.324 | 0 | 64.362 | 60.638 | 87.468 | 7.522 | 68.160 |
A.S.L. SALERNO 3 | 53 | 647.614 | 90.517 | 109.661 | 15.839 | 92.914 | 0 | 106.356 |
A.O. S.G: Moscati AV | 24 | 247.075 | 87.173 | 14.009 | 35.991 | 66.238 | 0 | 123.164 |
A.O. RUMMO - BN | 13 | 143.357 | 37.694 | 7.993 | 19.507 | 43.316 | 0 | 57.201 |
A.O. CASERTA | 17 | 194.545 | 42.214 | 17.855 | 17.145 | 105.994 | 0 | 59.359 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 40 | 339.733 | 217.347 | 7.964 | 77.036 | 95.939 | 0 | 294.383 |
X.X. Xxxxxxxxx- Xxxxxx | 00 | 207.441 | 57.172 | 21.348 | 18.652 | 49.073 | 0 | 75.824 |
A.O. Monaldi | 23 | 158.998 | 161.323 | 37.775 | 12.225 | 151.893 | 0 | 173.548 |
A.O. Xxxxxxx | 10 | 101.988 | 37.282 | 18.895 | 3.605 | 25.357 | 0 | 40.887 |
A.O. X. Xxxx. x Xxxxx XX | 00 | 84.618 | 138.214 | 11.127 | 0 | 16.310 | 9.450 | 147.664 |
Istituto XXXXXXX | 47 | 690.785 | 0 | 25.510 | 74.490 | 80.050 | 0 | 74.490 |
Istituto IZSM | 4 | 140.905 | 0 | 0 | 0 | 14.723 | 0 | 0 |
ARPAC | 67 | 745.879 | 187.230 | 129.505 | 12.995 | 215.084 | 0 | 200.225 |
Totale | 1.227 | 13.798.144 | 3.860.859 | 2.193.540 | 899.173 | 3.745.290 | 47.258 | 4.807.290 |
B.2.3 - Dirigenti Professionali – Tecnici - Amministrativi
ASL/A.O. | N° Dirigenti P/T/A 2003 | Fondo Art. 50 anno 2003 | Perequazione Annua Dal 01.01.2005 | Fondo Art. 51 Anno 2003 | Perequazione annua Dal 01.01.2005 | Fondo Art. 52 Anno 2003 | Perequazione Annua Dal 01.01.2005 | Totale Perequazione |
A.S.L. AVELLINO 1 | 11 | 519.922 | 0 | 0 | 0 | 40.756 | 0 | 0 |
A.S.L. AVELLINO 2 | 14 | 698.220 | 0 | 0 | 0 | 62.012 | 0 | 0 |
A.S.L. BENEVENTO 1 | 30 | 413.827 | 0 | 0 | 0 | 113.013 | 0 | 0 |
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | 623.616 | 94.366 | 0 | 0 | 100.088 | 0 | 94.366 |
A.S.L. CASERTA 2 | 24 | 811.220 | 0 | 0 | 0 | 142.588 | 0 | 0 |
A.S.L. NAPOLI 1 | 126 | 2.185.731 | 0 | 0 | 0 | 448.574 | 0 | 0 |
A.S.L. NAPOLI 2 | 44 | 514.752 | 29.924 | 0 | 0 | 105.324 | 0 | 29.924 |
A.S.L. NAPOLI 3 | 59 | 554.028 | 176.333 | 0 | 0 | 169.138 | 0 | 176.333 |
A.S.L. NAPOLI 4 | 41 | 531.181 | 0 | 0 | 0 | 198.737 | 0 | 0 |
A.S.L. NAPOLI 5 | 43 | 904.638 | 0 | 0 | 0 | 243.660 | 0 | 0 |
A.S.L. SALERNO 1 | 39 | 970.397 | 0 | 0 | 0 | 60.865 | 1.925 | 1.925 |
A.S.L. SALERNO 2 | 48 | 1.125.782 | 0 | 0 | 0 | 77.985 | 0 | 0 |
A.S.L. SALERNO 3 | 27 | 511.326 | 0 | 0 | 0 | 45.509 | 0 | 0 |
A.O. S.G: Moscati AV | 16 | 253.243 | 0 | 0 | 0 | 35.149 | 0 | 0 |
A.O. RUMMO - BN | 11 | 158.952 | 0 | 0 | 0 | 32.897 | 0 | 0 |
A.O. CASERTA | 7 | 213.900 | 0 | 0 | 0 | 54.579 | 0 | 0 |
A.O. Xxxxxxxxxx | 15 | 569.956 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
A.O. Santobono- Pausil | 6 | 186.327 | 0 | 0 | 0 | 43.351 | 0 | 0 |
A.O. Monaldi | 11 | 247.369 | 0 | 0 | 0 | 113.022 | 0 | 0 |
A.O. Cotugno | 6 | 316.842 | 0 | 0 | 0 | 43.480 | 0 | 0 |
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 4 | 89.831 | 0 | 0 | 0 | 6.029 | 411 | 411 |
Istituto XXXXXXX | 17 | 383.906 | 0 | 0 | 0 | 28.921 | 0 | 0 |
Istituto IZSM | 3 | 195.859 | 0 | 0 | 0 | 5.997 | 0 | 0 |
ARPAC | 33 | 367.373 | 41.134 | 0 | 0 | 105.937 | 0 | 41.134 |
Totale | 693 | 13.348.198 | 341.757 | 0 | 0 | 2.277.611 | 2.336 | 344.093 |
ALLEGATO B3
Modalità di incremento dei fondi in caso di aumento della dotazione organica del personale.
B.3.1 - Dirigenti Medici e Veterinari
B.3.1.1 Fondo art. 54 CCNL 3.11.2005 (ex art. 50 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° Medici e Veterinari 2003 | Fondo anno 2003 ridetermin. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio Pro/capite | N° Medici e Veterinari 2005 | N° Medici e veterinari Incremento | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm dotazione organica |
(A) | (B) | (C) | (D) | (E) | (F) | (G) | (H) | |
A.S.L. AVELLINO 1 | 278 | 313 | 35 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 217 | 254 | 37 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 280 | 306 | 26 | |||||
A.S.L. CASERTA 1 | 561 | 659 | 98 | |||||
A.S.L. CASERTA 2 | 501 | 654 | 153 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 1914 | 2.103 | 189 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 522 | 551 | 29 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 195 | 230 | 35 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 422 | 468 | 46 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 727 | 834 | 107 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 597 | 833 | 236 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 683 | 776 | 93 | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 543 | 634 | 91 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 000 | 000 | 0 | |||||
X.X.XXXXX - XX | 301 | 341 | 40 | |||||
A.O. CASERTA | 412 | 413 | 1 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 793 | 830 | 37 | |||||
A.O.Santobon-Pausil | 304 | 288 | - 16 | |||||
A.O. Monaldi | 300 | 313 | 13 | |||||
A.O. Cotugno | 102 | 102 | - | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 402 | 414 | 12 | |||||
Istituto XXXXXXX | 162 | 185 | 23 | |||||
Istituto IZSM | 18 | 17 | - 1 | |||||
ARPAC | 7 | 10 | 3 | |||||
Totale | 10.619 | 11.915 | 1.296 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1581/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
B.3.1 - Dirigenti Medici e Veterinari
B.3.1.2 Fondo art. 55 CCNL 3.11.2005 (ex art. 51 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° Medici e Veterinari 2003 | Fondo anno 2003 ridetermin. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio pro/capite | N° Medici e Veterinari 2005 | N° Medici e veterinari Incremento | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm dotazione organica |
(A) | (B) | (C) | (D) | (E) | (F) | (G) | (H) | |
A.S.L. AVELLINO 1 | 278 | 313 | 35 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 217 | 254 | 37 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 280 | 306 | 26 | |||||
A.S.L. CASERTA 1 | 561 | 659 | 98 | |||||
A.S.L. CASERTA 2 | 501 | 654 | 153 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 1914 | 2.103 | 189 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 522 | 551 | 29 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 195 | 230 | 35 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 422 | 468 | 46 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 727 | 834 | 107 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 597 | 833 | 236 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 683 | 776 | 93 | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 543 | 634 | 91 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 000 | 000 | 0 | |||||
X.X.XXXXX - XX | 301 | 341 | 40 | |||||
A.O. CASERTA | 412 | 413 | 1 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 793 | 830 | 37 | |||||
A.O.Santobon-Pausil | 304 | 288 | - 16 | |||||
A.O. Monaldi | 300 | 313 | 13 | |||||
A.O. Xxxxxxx | 102 | 102 | - | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 402 | 414 | 12 | |||||
Istituto XXXXXXX | 162 | 185 | 23 | |||||
Istituto IZSM | 18 | 17 | - 1 | |||||
ARPAC | 7 | 10 | 3 | |||||
Totale | 10.619 | 11.915 | 1.296 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1581/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati dal Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
B.3.1 - Dirigenti Medici e Veterinari
B.3.1.3 Fondo art. 56 CCNL 3.11.2005 (ex art. 52 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° Medici e Veterinari 2003 | Fondo anno 2003 ridetermin. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio Pro/capite | N° Medici e Veterinari 2005 | N° Medici e veterinari Incremento | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm dotazione organica |
(A) | (B) | (C) | (D) | (E) | (F) | (G) | (H) | |
A.S.L. AVELLINO 1 | 278 | 313 | 35 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 217 | 254 | 37 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 280 | 306 | 26 | |||||
A.S.L. CASERTA 1 | 561 | 659 | 98 | |||||
A.S.L. CASERTA 2 | 501 | 654 | 153 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 1914 | 2.103 | 189 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 522 | 551 | 29 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 195 | 230 | 35 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 422 | 468 | 46 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 727 | 834 | 107 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 597 | 833 | 236 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 683 | 776 | 93 | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 543 | 634 | 91 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 000 | 000 | 0 | |||||
X.X.XXXXX - XX | 301 | 341 | 40 | |||||
A.O. CASERTA | 412 | 413 | 1 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 793 | 830 | 37 | |||||
A.O.Santobon-Pausil | 304 | 288 | - 16 | |||||
A.O. Monaldi | 300 | 313 | 13 | |||||
A.O. Cotugno | 102 | 102 | - | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 402 | 414 | 12 | |||||
Istituto XXXXXXX | 162 | 185 | 23 | |||||
Istituto IZSM | 18 | 17 | - 1 | |||||
ARPAC | 7 | 10 | 3 | |||||
Totale | 10.619 | 11.915 | 1.296 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1581/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati dal Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
Resta inteso che a livello di ciascuna Azienda/Ente i suddetti fondi dovranno essere separatamente determinati e assegnati, rispettivamente per i Medici ed i Veterinari, così come previsto dall’art. 63 e seg. CCNL 1994/1997 e diversamente incrementati con le risorse previste dall’art. 12 del CCNL 2002
– 2005 II° biennio economico
B.3.2 - Dirigenti Sanitari
B.3.2.1 Fondo art. 49 CCNL 3.11.2005 (ex art. 50 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° Dirigenti sanitarii 2003 | Fondo anno 2003 ridetermin. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio Pro/capite | N° Dirigenti sanitari 2005 | N° Dirigenti Sanitari Incremento | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm xxxxxxxxx xxxxxxxx |
(X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 20 | 23 | 3 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 17 | 19 | 2 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 57 | 58 | 1 | |||||
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | 61 | 3 | |||||
A.S.L. CASERTA 2 | 50 | 55 | 5 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 291 | 303 | 12 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 66 | 64 | - 2 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 72 | 40 | - 32 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 71 | 75 | 4 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 95 | 98 | 3 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 41 | 58 | 17 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 59 | 59 | - | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 53 | 60 | 7 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 00 | - | |||||
X.X.XXXXX - XX | 13 | 20 | 7 | |||||
A.O. CASERTA | 17 | 20 | 3 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 40 | 38 | - 2 | |||||
X.X.Xxxxxxxx-Xxxxxx | 00 | 20 | 1 | |||||
A.O. Monaldi | 23 | 23 | - | |||||
A.O. Xxxxxxx | 10 | 11 | 1 | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 16 | 17 | 1 | |||||
Istituto XXXXXXX | 47 | 46 | - 1 | |||||
Istituto IZSM | 4 | 4 | - | |||||
ARPAC | 67 | 67 | - | |||||
Totale | 1.227 | 1263 | 36 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1580/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
(I)
B.3.2 - Dirigenti Sanitari
B.3.2.2 Fondo art. 50 CCNL 3.11.2005 (ex art. 51 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° Dirigenti sanitarii 2003 | Fondo anno 2003 ridetermin. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio Pro/capite | N° Dirigenti sanitari 2005 | N° Dirigenti Sanitari Incremento | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm xxxxxxxxx xxxxxxxx |
(X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 20 | 23 | 3 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 17 | 19 | 2 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 57 | 58 | 1 | |||||
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | 61 | 3 | |||||
A.S.L. CASERTA 2 | 47 | 55 | 5 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 291 | 303 | 12 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 66 | 64 | - 2 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 72 | 40 | - 32 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 71 | 75 | 4 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 95 | 98 | 3 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 41 | 58 | 17 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 59 | 59 | - | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 53 | 60 | 7 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 00 | - | |||||
X.X.XXXXX - XX | 13 | 20 | 7 | |||||
A.O. CASERTA | 17 | 20 | 3 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 40 | 38 | - 2 | |||||
X.X.Xxxxxxxx-Xxxxxx | 00 | 20 | 1 | |||||
A.O. Monaldi | 23 | 23 | - | |||||
A.O. Xxxxxxx | 10 | 11 | 1 | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 16 | 17 | 1 | |||||
Istituto XXXXXXX | 47 | 46 | - 1 | |||||
Istituto IZSM | 4 | 4 | - | |||||
ARPAC | 67 | 67 | - | |||||
Totale | 1.227 | 1263 | 36 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1580/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
B.3.2 - Dirigenti Sanitari
B.3.2.3 Fondo art. 51 CCNL 3.11.2005 (ex art. 52 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° Dirigenti sanitari 2003 | Fondo anno 2003 ridetermin. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio Pro/capite | N° Dirigenti sanitari 2005 | N° Dirigenti Sanitari Incremento | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm xxxxxxxxx xxxxxxxx |
(X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 20 | 23 | 3 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 17 | 19 | 2 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 57 | 58 | 1 | |||||
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | 61 | 3 | |||||
A.S.L. CASERTA 2 | 47 | 55 | 5 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 291 | 303 | 12 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 66 | 64 | - 2 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 72 | 40 | - 32 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 71 | 75 | 4 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 95 | 98 | 3 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 41 | 58 | 17 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 59 | 59 | - | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 53 | 60 | 7 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 00 | - | |||||
X.X.XXXXX - XX | 13 | 20 | 7 | |||||
A.O. CASERTA | 17 | 20 | 3 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 40 | 38 | - 2 | |||||
X.X.Xxxxxxxx-Xxxxxx | 00 | 20 | 1 | |||||
A.O. Monaldi | 23 | 23 | - | |||||
A.O. Xxxxxxx | 10 | 11 | 1 | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 16 | 17 | 1 | |||||
Istituto XXXXXXX | 47 | 46 | - 1 | |||||
Istituto IZSM | 4 | 4 | - | |||||
ARPAC | 67 | 67 | - | |||||
Totale | 1.227 | 1263 | 36 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1580/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
B.3.3 - Dirigenti Professionali – Tecnici - Amministrativi
B.3.3.1 Fondo art. 49 CCNL 3.11.2005 (ex art. 50 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° P/T/A 2003 | Fondo anno 2003 ridetermin. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio Pro/capite | N° Dirigenti P/T/A 2005 | N° Dirigenti P/T/A Increme nto | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm xxxxxxxxx xxxxxxxx |
(X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 11 | 18 | 7 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 14 | 30 | 16 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 30 | 36 | 6 | |||||
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | 40 | - 18 | |||||
A.S.L. CASERTA 2 | 24 | 26 | 2 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 126 | 151 | 25 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 44 | 37 | - 7 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 59 | 32 | - 27 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 41 | 52 | 11 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 43 | 84 | 41 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 39 | 46 | 7 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 48 | 50 | 2 | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 27 | 34 | 7 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 00 | - | |||||
X.X.XXXXX - XX | 11 | 12 | 1 | |||||
A.O. CASERTA | 7 | 10 | 3 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 15 | 14 | - 1 | |||||
X.X.Xxxxxxxx-Pausil | 6 | 11 | 5 | |||||
A.O. Monaldi | 11 | 16 | 5 | |||||
A.O. Xxxxxxx | 6 | 13 | 7 | |||||
A.O. X. Xxxx. x Xxxxx XX | 0 | 10 | 6 | |||||
Istituto XXXXXXX | 17 | 16 | - 1 | |||||
Istituto IZSM | 3 | 2 | - 1 | |||||
ARPAC | 33 | 40 | 7 | |||||
Totale | 693 | 796 | 103 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1580/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
B.3.3 - Dirigenti Professionali – Tecnici - Amministrativi
B.3.3.2 Fondo art. 50 CCNL 3.11.2005 (ex art. 51 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° P/T/A 2003 | Fondo anno 2003 ridetermin. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio Pro/capite | N° Dirigenti P/T/A 2005 | N° Dirigenti P/T/A Incremento | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm xxxxxxxxx xxxxxxxx | ||
(X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | |||
X.X.X. | XXXXXXXX | 0 | 11 | 18 | 7 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 14 | 30 | 16 | |||||||
A.S.L.BENEVENTO 1 | 30 | 36 | 6 | |||||||
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | 40 | - 18 | |||||||
A.S.L. CASERTA 2 | 24 | 26 | 2 | |||||||
A.S.L. | NAPOLI 1 | 126 | 151 | 25 | ||||||
A.S.L. | NAPOLI 2 | 44 | 37 | - 7 | ||||||
A.S.L. | NAPOLI 3 | 59 | 32 | - 27 | ||||||
A.S.L. | NAPOLI 4 | 41 | 52 | 11 | ||||||
A.S.L. | NAPOLI 5 | 43 | 84 | 41 | ||||||
A.S.L. SALERNO 1 | 39 | 46 | 7 | |||||||
A.S.L. SALERNO 2 | 48 | 50 | 2 | |||||||
A.S.L. SALERNO 3 | 27 | 34 | 7 | |||||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 00 | - | |||||||
X.X.XXXXX - XX | 11 | 12 | 1 | |||||||
A.O. CASERTA | 7 | 10 | 3 | |||||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 15 | 14 | - 1 | |||||||
X.X.Xxxxxxxx- Pausil | 6 | 11 | 5 | |||||||
A.O. Monaldi | 11 | 16 | 5 | |||||||
A.O. Xxxxxxx | 6 | 13 | 7 | |||||||
A.O. X. Xxxx. x Xxxxx XX | 0 | 10 | 6 | |||||||
Istituto XXXXXXX | 17 | 16 | - 1 | |||||||
Istituto IZSM | 3 | 2 | - 1 | |||||||
ARPAC | 33 | 40 | 7 | |||||||
Totale | 693 | 796 | 103 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1580/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
B.3.3 - Dirigenti Professionali – Tecnici - Amministrativi
B.3.3.3 Fondo art. 51 CCNL 3.11.2005 (ex art. 52 CCNL 8.6.2000)
ASL/A.O. | N° P/T/A 2003 | Fondo anno 2003 rideterm. ai sensi CCNL 3.11.05 | Fondo Anno 2005 rideterminato ai sensi CCNL 3.11.05 | Valore economico Medio Pro/capite | N° Dirigenti P/T/A 2005 | N° Dirigenti P/T/A Incremento | Valore econ. Increm. | Fondo Rideterm. con increm xxxxxxxxx xxxxxxxx |
(X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | (X) | |
X.X.X. XXXXXXXX 0 | 11 | 18 | 7 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 14 | 30 | 16 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 30 | 36 | 6 | |||||
A.S.L. CASERTA 1 | 58 | 40 | - 18 | |||||
A.S.L. CASERTA 2 | 24 | 26 | 2 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 126 | 151 | 25 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 44 | 37 | - 7 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 59 | 32 | - 27 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 41 | 52 | 11 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 43 | 84 | 41 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 39 | 46 | 7 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 48 | 50 | 2 | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 27 | 34 | 7 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 00 | - | |||||
X.X.XXXXX - XX | 11 | 12 | 1 | |||||
A.O. CASERTA | 7 | 10 | 3 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 15 | 14 | - 1 | |||||
X.X.Xxxxxxxx-Pausil | 6 | 11 | 5 | |||||
A.O. Monaldi | 11 | 16 | 5 | |||||
A.O. Cotugno | 6 | 13 | 7 | |||||
A.O. X. Xxxx. x Xxxxx XX | 0 | 10 | 6 | |||||
Istituto XXXXXXX | 17 | 16 | - 1 | |||||
Istituto IZSM | 3 | 2 | - 1 | |||||
ARPAC | 33 | 40 | 7 | |||||
Totale | 693 | 796 | 103 |
(A) Dati rilevati dalla deliberazione di perequazione di G.R. 1580/2005. (B)
(C)
(D)
(E) Dati rilevati Settore Ruoli e Concorsi (F)
(G)
(H)
ALLEGATO B4
Modalità di incremento dei fondi in caso di aumento del numero e/o tipologia di incarichi dirigenziali ad invarianza del numero complessivo del personale.
B.4.1 - Dirigenti Medici e Veterinari
Anno 2005 | |||||||||
ASL/A.O. | N° Medici e Veterinari | N° Incarichi Strutt. C Finanziati (10%) | N° Incar Strutt. C effettivi | N° Incarichi Strutt. S Finanziati (30%) | N° Incarichi Strutt. S effettivi | N° Incarichi Xxxx.xx Finanziati (50%) | N° Incarichi Xxxx.xx. effettivi | N° Incarichi Prof. Base Finanziati (10%) | N° Incarichi Prof. Base effettivi |
A.S.L. AVELLINO 1 | 313 | 31 | 95 | 156 | 31 | ||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 254 | 25 | 77 | 127 | 25 | ||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 306 | 30 | 93 | 153 | 30 | ||||
A.S.L. CASERTA 1 | 659 | 65 | 200 | 329 | 65 | ||||
A.S.L. CASERTA 2 | 654 | 65 | 197 | 327 | 65 | ||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 2.103 | 210 | 631 | 1.052 | 210 | ||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 551 | 55 | 166 | 275 | 55 | ||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 230 | 23 | 69 | 115 | 23 | ||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 468 | 46 | 142 | 234 | 46 | ||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 834 | 83 | 251 | 417 | 83 | ||||
A.S.L. SALERNO 1 | 833 | 83 | 251 | 416 | 83 | ||||
A.S.L. SALERNO 2 | 776 | 77 | 234 | 388 | 77 | ||||
A.S.L. SALERNO 3 | 634 | 63 | 191 | 317 | 63 | ||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 000 | 38 | 118 | 193 | 38 | ||||
A.O.RUMMO - BN | 341 | 34 | 103 | 170 | 34 | ||||
A.O. CASERTA | 413 | 41 | 125 | 206 | 41 | ||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 830 | 83 | 249 | 415 | 83 | ||||
X.X.Xxxxxxxx-Pausil | 288 | 28 | 88 | 144 | 28 | ||||
A.O. Monaldi | 313 | 31 | 95 | 156 | 31 | ||||
A.O. Cotugno | 102 | 10 | 31 | 51 | 10 | ||||
A.O. S. Giov. e Ruggi XX | 000 | 41 | 125 | 207 | 41 | ||||
Istituto XXXXXXX | 185 | 18 | 57 | 92 | 18 | ||||
Istituto IZSM | 17 | 1 | 7 | 8 | 1 | ||||
ARPAC | 10 | 1 | 3 | 5 | 1 | ||||
Totale | 11.915 |
B.4.2 - Dirigenti Sanitari
Anno 2005 | |||||||||
ASL/A.O. | N° Dirigenti Sanitari | N° Incarichi Strutt. C Finanziati (10%) | N° Incar Strutt. C effettivi | N° Incarichi Strutt. S Finanziati (30%) | N° Incarichi Strutt. S effettivi | N° Incarichi Xxxx.xx Finanziati (50%) | N° Incarichi Xxxx.xx. effettivi | N° Incarichi Prof. Base Finanziati (10%) | N° Incarichi Prof. Base effettivi |
A.S.L. AVELLINO 1 | 23 | 2 | 8 | 11 | 2 | ||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 19 | 2 | 6 | 9 | 2 | ||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 58 | 6 | 17 | 29 | 6 | ||||
A.S.L. CASERTA 1 | 61 | 6 | 18 | 31 | 6 | ||||
A.S.L. CASERTA 2 | 55 | 5 | 18 | 27 | 5 | ||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 303 | 30 | 91 | 152 | 30 | ||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 64 | 6 | 20 | 32 | 6 | ||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 40 | 4 | 12 | 20 | 4 | ||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 75 | 7 | 23 | 38 | 7 | ||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 98 | 10 | 29 | 49 | 10 | ||||
A.S.L. SALERNO 1 | 58 | 5 | 19 | 29 | 5 | ||||
A.S.L. SALERNO 2 | 59 | 6 | 19 | 28 | 6 | ||||
A.S.L. SALERNO 3 | 60 | 6 | 18 | 30 | 6 | ||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 2 | 8 | 12 | 2 | ||||
A.O.RUMMO - BN | 20 | 2 | 6 | 10 | 2 | ||||
A.O. CASERTA | 20 | 2 | 6 | 10 | 2 | ||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 38 | 4 | 11 | 19 | 4 | ||||
A.O.Santobon-Pausil | 20 | 2 | 6 | 10 | 2 | ||||
A.O. Monaldi | 23 | 2 | 8 | 11 | 2 | ||||
A.O. Xxxxxxx | 11 | 1 | 3 | 6 | 1 | ||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 17 | 1 | 6 | 9 | 1 | ||||
Istituto XXXXXXX | 46 | 4 | 15 | 23 | 4 | ||||
Istituto IZSM | 4 | 1 | 1 | 2 | - | ||||
ARPAC | 67 | 7 | 20 | 33 | 7 | ||||
Totale | 1263 |
B.4.3 - Dirigenti Dirigenti Professionali – Tecnici - Amministrativi
Anno 2005 | |||||||||
ASL/A.O. | N° Dirigenti S/P/T/A | N° Incarichi Strutt. C Finanziati (10%) | N° Incar Strutt. C effettivi | N° Incarichi Strutt. S Finanziati (30%) | N° Incarichi Strutt. S effettivi | N° Incarichi Xxxx.xx Finanziati (50%) | N° Incarichi Xxxx.xx. effettivi | N° Incarichi Prof. Base Finanziati (10%) | N° Incarichi Prof. Base effettivi |
A.S.L. AVELLINO 1 | 18 | 2 | 5 | 9 | 2 | ||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 30 | 3 | 9 | 15 | 3 | ||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 36 | 4 | 10 | 18 | 4 | ||||
A.S.L. CASERTA 1 | 40 | 4 | 12 | 20 | 4 | ||||
A.S.L. CASERTA 2 | 26 | 2 | 9 | 13 | 2 | ||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 151 | 15 | 46 | 75 | 15 | ||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 37 | 4 | 12 | 17 | 4 | ||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 32 | 3 | 10 | 16 | 3 | ||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 52 | 5 | 16 | 26 | 5 | ||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 84 | 8 | 26 | 42 | 8 | ||||
A.S.L. SALERNO 1 | 46 | 4 | 15 | 23 | 4 | ||||
A.S.L. SALERNO 2 | 50 | 5 | 15 | 25 | 5 | ||||
A.S.L. SALERNO 3 | 34 | 3 | 11 | 17 | 3 | ||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | 2 | 4 | 8 | 2 | ||||
A.O.RUMMO - BN | 12 | 1 | 4 | 6 | 1 | ||||
A.O. CASERTA | 10 | 1 | 3 | 5 | 1 | ||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 14 | 1 | 5 | 7 | 1 | ||||
A.O.Santobon-Pausil | 11 | 1 | 4 | 5 | 1 | ||||
A.O. Monaldi | 16 | 2 | 4 | 8 | 2 | ||||
A.O. Xxxxxxx | 13 | 1 | 4 | 7 | 1 | ||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 10 | 1 | 3 | 5 | 1 | ||||
Istituto XXXXXXX | 16 | 2 | 4 | 8 | 2 | ||||
Istituto IZSM | 2 | 1 | 1 | - | - | ||||
ARPAC | 40 | 4 | 12 | 20 | 4 | ||||
Totale | 796 |
ALLEGATO B.5
Modalità di incremento dei fondi in caso di utilizzo da parte delle aziende ed enti di una quota dei minori oneri derivanti dalla riduzione stabile della dotazione organica del personale.
B.5.1 - Dirigenti Medici e Veterinari
ASL/A.O. | N° Medici e Veterinari Al 01.01.05 | N° Posti vacanti Al 01.01.05 | N° Medici e Veterinari Al 01.01.06 | N° Posti vacanti Al 01.01.06 | N° posti soppressi al 01.01.06 | Quota economica derivante da minori oneri e riportata nel fondo art. 54 |
A.S.L. AVELLINO 1 | 313 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 254 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 306 | |||||
X.X.X. XXXXXXX 0 | 000 | |||||
X.X.X. XXXXXXX 2 | 654 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 2.103 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 551 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 230 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 468 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 834 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 833 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 776 | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 634 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 000 | |||||
X.X.XXXXX - XX | 341 | |||||
A.O. CASERTA | 413 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 830 | |||||
A.O.Santobon-Pausil | 288 | |||||
A.O. Monaldi | 313 | |||||
A.O. Cotugno | 102 | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi XX | 000 | |||||
Istituto XXXXXXX | 185 | |||||
Istituto IZSM | 17 | |||||
ARPAC | 10 | |||||
Totale | 11.915 |
B.5.2 - Dirigenti Sanitari
ASL/A.O. | N° Dirigenti Sanitari Al 01.01.05 | N° Posti vacanti Al 01.01.05 | N° Dirigenti Sanitari Al 01.01.06 | N° Posti vacanti Al 01.01.06 | N° posti soppressi al 01.01.06 | Quota economica derivante da minori oneri e riportata nel fondo art. 54 |
A.S.L. AVELLINO 1 | 23 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 19 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 58 | |||||
X.X.X. XXXXXXX 0 | 00 | |||||
X.X.X. XXXXXXX 2 | 55 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 303 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 64 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 40 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 75 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 98 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 58 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 59 | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 60 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | |||||
X.X.XXXXX - XX | 00 | |||||
A.O. CASERTA | 20 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 38 | |||||
X.X.Xxxxxxxx-Pausil | 20 | |||||
A.O. Monaldi | 23 | |||||
A.O. Xxxxxxx | 11 | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 17 | |||||
Istituto XXXXXXX | 46 | |||||
Istituto IZSM | 4 | |||||
ARPAC | 67 | |||||
Totale | 1263 |
B.5.3 - Dirigenti Dirigenti Professionali – Tecnici - Amministrativi
ASL/A.O. | N° P/T/A Al 01.01.05 | N° Posti vacanti Al 01.01.05 | N° Dirigenti P/T/A Al 01.01.06 | N° Posti vacanti Al 01.01.06 | N° posti soppressi al 01.01.06 | Quota economica derivante da minori oneri e riportata nel fondo art. 54 |
A.S.L. AVELLINO 1 | 18 | |||||
A.S.L. AVELLINO 2 | 30 | |||||
A.S.L.BENEVENTO1 | 36 | |||||
X.X.X. XXXXXXX 0 | 00 | |||||
X.X.X. XXXXXXX 2 | 26 | |||||
A.S.L. NAPOLI 1 | 151 | |||||
A.S.L. NAPOLI 2 | 37 | |||||
A.S.L. NAPOLI 3 | 32 | |||||
A.S.L. NAPOLI 4 | 52 | |||||
A.S.L. NAPOLI 5 | 84 | |||||
A.S.L. SALERNO 1 | 46 | |||||
A.S.L. SALERNO 2 | 50 | |||||
A.S.L. SALERNO 3 | 34 | |||||
A.O. X.X Xxxxxxx XX | 00 | |||||
X.X.XXXXX - XX | 00 | |||||
A.O. CASERTA | 10 | |||||
A.O. Xxxxxxxxxx | 14 | |||||
X.X.Xxxxxxxx-Pausil | 11 | |||||
A.O. Monaldi | 16 | |||||
A.O. Xxxxxxx | 13 | |||||
A.O. S. Giov. e Ruggi SA | 10 | |||||
Istituto XXXXXXX | 16 | |||||
Istituto IZSM | 2 | |||||
ARPAC | 40 | |||||
Totale | 796 |
Art. 9 CCNL 3 NOVEMBRE 2005 |
AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA |
AREA DELLA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA |
ALLEGATO C |
SCHEMA TIPO DI REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE |
Art. | TITOLO SCHEMA TIPO DI REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE |
Art.1 | Introduzione, politica della formazione e campo di applicazione |
Art.2 | Riferimenti normativi |
Art.3 | Rapporti con le Organizzazioni Sindacali |
Art.4 | Costituzione del fondo aziendale per la formazione e finalità di utilizzo |
Art.5 | Articolazione organizzativa |
Art.6 | Tipologie formative |
Art.7 | Istituti connessi all’attività di formazione |
Art.8 | Attività connesse alla formazione esterna |
Art.9 | Pianificazione e miglioramento continuo |
Art.10 | Modalità di accesso alle varie forme di formazione : procedure e modulistica |
Art.11 | Regolamentazione delle docenze |
Art.12 | Acquisto ed accesso a libri e riviste |
Art.13 | Utilizzo sale ed attrezzature didattiche |
Art.14 | Sponsorizzazioni |
Art.15 | Norma di salvaguardia |
SCHEMA TIPO DI REGOLAMENTO AZIENDALE
PER LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Art. 1 Introduzione
politica della formazione e campo di applicazione
1. La formazione continua rappresenta un fondamentale strumento di aggiornamento e di crescita professionale del personale in servizio, al fine di promuovere l'innalzamento del livello qualitativo delle prestazioni ed il perseguimento delle finalità istituzionali.
2. La formazione è uno strumento strategico per lo sviluppo e la qualificazione delle professionalità e per il miglioramento dell’efficienza del servizio erogato all’utente, in quanto tale rappresenta un investimento e non solo un costo. Il rapido e costante processo di sviluppo e specializzazione delle conoscenze scientifiche, il progresso e la sofisticazione delle tecnologie sanitarie, l’evoluzione e la diversificazione delle domande e dei bisogni in ambito sanitario, il sistema dei crediti formativi previsto dal D. L.vo 229/99 rappresentano gli elementi principali che qualificano la formazione come un investimento essenziale per l’Azienda.
3. La previsione contrattuale dell’art. 23 comma 3 in base alla quale l'Azienda e l'Ente devono garantire l'acquisizione dei crediti formativi da parte dei Dirigenti interessati con le cadenze previste dalle vigenti disposizioni nell'ambito della formazione obbligatoria, muta lo scenario della formazione continua introducendo un adempimento cogente per l’Azienda ed aumentando il fabbisogno di formazione ( quantità e qualità delle iniziative e delle docenze ), rendendo necessario attivare forme di incentivazione all’espletamento delle docenze da parte dei docenti interni e di perfezionamento della loro capacità didattica; la preferenza di docenti interni deve trovare motivazione non solo in una oculata politica di gestione e valorizzazione delle risorse umane, non solo in virtù di eventuali considerazioni di ordine economico,ma anche e soprattutto per il valore aggiunto assicurato dall’interrelazione tra docenti dell’Azienda - per il loro patrimonio culturale, operativo e di specifica esperienza disponibile per le esigenze aziendali, per l’opportunità di fornire chiarimenti anche successivi all’attività formativa, e i dipendenti coinvolti nelle diverse attività formative.
4. La formazione e l'aggiornamento professionale sono assunti dall'Azienda come metodo permanente per la valorizzazione delle capacità ed attitudini personali e professionali e quali supporto per l'assunzione delle responsabilità affidate, al fine della promozione dello sviluppo del sistema sanitario. L’Azienda intende dedicare particolare attenzione al settore della formazione destinando energie e risorse adeguate e, in quanto “provider”, si impegna a garantire l’accreditamento degli eventi formativi fino almeno al raggiungimento dei crediti formativi minimi previsti dalla normativa vigente per tutti i Dirigenti aventi diritto; garantendo in modo equo e trasparente, nell’ambito dei criteri prefissati, a tutti il diritto/dovere alla formazione-aggiornamento, secondo un principio di rotazione e pari opportunità e salvaguardando il diritto di tutti i Dirigenti ad avere accesso a questa risorsa. L’Azienda garantisce adeguate forme di partecipazione e proposta sia alle OOSS sia a tutti i Dirigenti, anche non affidatari di gestione di strutture.
5. Il presente regolamento si applica a tutta la Dirigenza. La validità del presente regolamento parte dalla data di stipula del Contratto Decentrato e va riesaminato annualmente, sulla base delle attività di osservatorio e monitoraggio, al fine di introdurre eventuali correttivi, miglioramenti, aggiornamenti; è facoltà delle OOSS chiederne la revisione, almeno per le parti che riguardano direttamente o indirettamente la propria competenza di contrattazione, informazione, consultazione, concertazione e per migliorarne la equità e trasparenza; in ogni caso il presente regolamento ha validità fino all’emanazione di una nuova edizione
1. Nazionali
Art. 2 Riferimenti normativi
9 D.Lgs 502/92 e smi art. 16 bis e segg.
9 CCNL Area Dirigenza Medica e Veterinaria ( art. 33 CCNL 5.12.1996, art. 18 CCNL integrativo 10.2.2004, art. 23 CCNL 3.11.2005)
9 XXXX Xxxx Xxxxxxxxx XXXX
0 XXXX Xxxx Comparto
9 Circolare del Ministro della funzione pubblica n. 14 del 24.4.1995
9 Testo dell’Accordo Stato-Regioni del 20/12/2001,
9 DM 27/12/2001
9 Circolare Ministeriale del 5/3/2002
9 quanto riportato sul sito web http//xxx.xxxxxx.xx/.
2. Regionali
9 D.G.R.C. n. 2238 del 7/6/2002
9 X.X.X.X. x. 000 xxx 00 Xxxxx 0000 ( xxxxxxxxxx xxx xxxxx )
9 D.G.R.C. n. 629 del 14/02/03
3. Aziendali
9 Atto aziendale approvato con Deliberazione……………. Del……………………
Art. 3
Rapporti con le Organizzazioni Sindacali
1. La materia della formazione e aggiornamento professionale rientra fra quelle per le quali è prevista la contrattazione collettiva decentrata, che si svolge secondo i tempi e le procedure indicate in tutti e tre i C.C.N.L., agli artt. 4 e 5; in particolare con le procedure previste dall’art. 4, comma 5 del CCNL si attua il confronto annuale
9 sugli obiettivi e sui programmi formativi aziendali
9 sulle risorse da destinare alla formazione facoltativa e sui criteri di utilizzo,
9 sulle misure idonee a garantire minor disagio possibile al servizio con equa possibilità di accesso di tutti i Dirigenti e delle strutture alle attività formative ( ivi compreso un tetto massimo di assorbimento di risorse che di norma non deve essere superato, in un determinato arco temporale, per singolo dirigente o struttura),
9 sulla percentuale di risorse destinate all’esternalizzazione di attività formative e di docenze,
9 sulle specifiche modalità per la verifica della erogazione e dell’utilizzazione dei fondi medesimi.
2. La Direzione Generale dell'Azienda, tramite l’Ufficio per le Relazioni Sindacali e su proposta del Responsabile dell’Ufficio/Servizio Formazione, informa preventivamente per iscritto le rappresentanze sindacali del personale Dirigente sui criteri generali relativi ai programmi di formazione e di aggiornamento dei Dirigenti (art. 6 del C.C.N.L. per la Dirigenza Medica e art. 6 del C.C.N.L. per la Dirigenza non medica).
3. Allo scopo di assicurare una migliore partecipazione dei Dirigenti alla formazione continua, viene istituita la commissione paritetica per l’approfondimento delle
problematiche della formazione, ex art. 6 c.2 XXXX 0000-0000, le cui funzioni sono specificate nel successivo paragrafo “struttura organizzativa” .
4. Con le procedure individuate dall'art. 6, comma 1 lett. B) viene concertato l’utilizzo della riserva di ore da destinare ad attività non assistenziali, quali l'aggiornamento professionale, l’ECM, la partecipazione ad attività didattiche, la ricerca finalizzata ecc. come previsto dall’ art. 14 CCNL 21/7/05
Art. 4
Costituzione del fondo aziendale per la formazione e finalità di utilizzo
1. È costituito uno specifico fondo per la formazione alimentato dalle seguenti voci:
¾ Lo stanziamento aziendale destinato alla formazione pari ad un punto percentuale del monte retributivo riferito al 2001
¾ i fondi regionali finalizzati
¾ le risorse derivanti dall’applicazione del CC.CC.NN.LL. in relazione alla libera professione e alla retribuzione di anzianità dei Dirigenti che hanno cessato il servizio
¾ quota parte degli introiti derivanti dai partecipanti esterni alle attività formative aziendali
¾ i fondi della Unione Europea anche in concorso con altri enti o istituzioni
¾ risorse provenienti da attività di sponsorizzazione
¾ fondi RIA(Retribuzioni Individuali di Anzianità) previsti dal CCNL per l’area medica e veterinaria.
2. Tale fondo è destinato alle seguenti tipologie di spese:
9 Remunerazione docenti
9 Remunerazione organismi didattico-organizzativi 9 Spese di viaggio e soggiorno per docenti esterni 9 Contributi ECM ( art. 92, comma 5 L. 388/00 )
9 Esternalizzazione di attività formative affidate a soggetti pubblici o privati specializzati
9 Trattamento di missione per dipendenti in formazione obbligatoria esterna o in comando finalizzato o eventuali altri rimborsi stabiliti in contrattazione decentrata in considerazione del disagio per iniziative obbligatorie esterne all’Azienda o significativamente lontane dalla struttura di inquadramento lavorativo
9 Contributi spese iscrizione per aggiornamento facoltativo
9 Attrezzature e materiale didattico 9 Stampati ( locandine, manifesti, attestati ) 9 Riviste e testi tecnico-scientifici
9Spese di rappresentanza per eventi di particolare rilievo ( coffee break,etc )
3. Nel fondo della formazione professionale non possono essere imputati i costi dell’orario dedicato dai Dirigenti per la propria formazione né la retribuzione relativa al personale dell’ufficio/servizio formazione
4. Il fondo va interamente utilizzato nell’arco dell’anno di riferimento, l’eventuale residuo economico dovuto alla sua parziale utilizzazione si costituisce come risparmio aziendale per l’anno di riferimento, da utilizzarsi nel corso dell’anno successivo con la medesima destinazione
Art 5 Articolazione organizzativa
1. La funzione della formazione si articola sui seguenti livelli:
a. Livello centrale in staff alla Direzione Generale
b. livello centrale organi collegiali
¾ Commissione paritetica per la formazione permanente : svolge i ruoli previsti dall’art. 6 comma 2 XXXX 0000-0000 ( osservatorio, raccolta e analisi dei dati, formulazione di proposte ), segue il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi formativi programmati ed esprime pareri, sugli atti di maggior rilievo , sugli accordi con altre aziende del SSR per iniziative di formazione interaziendale, sull’attribuzione di risorse per formazione a singoli Dirigenti che eccedano il tetto massimo individuale stabilito, su eventuali contestazioni a Dirigenti in merito alla formazione obbligatoria, sulle modalità di raccolta ed archiviazione dei dati relativi a docenti e discenti (anagrafe formativa – libretto formativo); I pareri espressi dalla commissione sono consultivi e non vincolanti, i relativi verbali tuttavia vengono allegati all’istruttoria per le successive determinazioni della Direzione Generale; è presieduta dal dirigente responsabile dell’ufficio/servizio formazione aziendale, propone un proprio regolamento di funzionamento da sottoporre alla Direzione Generale per l’adozione formale
¾ Comitato tecnico-scientifico : ha il compito di esprimere pareri vincolanti per quanto concerne la concessione di aggiornamenti facoltativi richiesti dai dipendenti; è presieduto dal Responsabile dell’Ufficio/Servizio Formazione ed è costituito da 6 membri dei quali uno designato dalle OOSS che varierà in base all’inquadramento professionale del dipendente che inoltra la richiesta. Il comitato viene nominato con apposito atto dal Direttore Generale e resta in carica 5 anni;
c. Livello di macroarticolazione (Distretto, Presidio ospedaliero, Dipartimento): Ha la funzione di raccogliere i bisogni formativi, in particolare tecnico-scientifici, degli operatori delle Unità Operative delle Macroarticolazioni, tenendo conto delle varie professionalità presenti onde verificarne la coerenza con gli obiettivi e le linee strategiche definite a livello centrale per attivare corsi coerenti con le esigenze della macroarticolazione e gli obiettivi aziendali, rapportandosi con l’Ufficio/servizio di Staff aziendale per il monitoraggio ed effettuando direttamente il controllo e la verifica della ricaduta della formazione sull’organizzazione.
La macroarticolazione effettua le funzioni suddette attraverso: i referenti tecnici della formazione ed i Coordinatori dei Corsi, nonché, per i dipartimenti, il comitato di dipartimento;
9 Referente tecnico scientifico del corso è responsabile della progettazione, attivazione, esecuzione e valutazione del corso e della trasmissione della documentazione finale all’Ufficio/servizio di Formazione aziendale
9 Comitato di dipartimento: concorre alla programmazione dei piani formativi di valenza dipartimentale, alla eventuale suddivisione delle risorse assegnate al Dipartimento, alla verifica delle ricadute dei piani formativi sull’attività del dipartimento
d. Livello di unità operativa/servizio/settore con le funzioni di:
¾ individuare i bisogni formativi, in particolare tecnico-scientifici specifici degli operatori o dell’Unità Operativa/Servizio/Settore di appartenenza, o connessi ad una migliore integrazione con l’ambiente esterno sia per quanto riguarda le interrelazioni funzionali sia per quanto riguarda la diffusione delle conoscenze in
merito alle attività svolte, per favorirne la razionalizzazione e l’accesso in modo appropriato ed efficace
¾ progettare, organizzare ed richiedere di attivare corsi coerenti con gli obiettivi di cui al punto precedente
¾ individuare il referente tecnico scientifico
¾ garantire il coinvolgimento attivo degli operatori rappresentanti le varie professionalità presenti tenendo conto della necessità di garantire pari opportunità di formazione.
Art. 6 Tipologie formative
1. La formazione continua comprende l'aggiornamento professionale e la formazione permanente.
2. L'aggiornamento professionale è l'attività successiva al corso di diploma, laurea, specializzazione, formazione complementare, diretta ad adeguare per tutto l'arco della vita professionale le conoscenze professionali.
3. La formazione permanente comprende le attività finalizzate a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali e i comportamenti degli operatori sanitari rapportandoli al progresso scientifico e tecnologico con l'obiettivo di garantire efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza alla assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale.
4. L’attività di formazione ed aggiornamento viene prevista dalla vigente normativa ( D.Lgs 502/92 art. 16 bis e segg. art. 33 CCNL 5.12.1996, art. 18 CCNL integrativo 10.2.2004, art. 23 CCNL 3.11.2005) nelle due distinte fattispecie: formazione ed aggiornamento obbligatorio e formazione ed aggiornamento facoltativo.
5. La formazione e aggiornamento professionale obbligatorio rappresenta il mezzo per favorire la valorizzazione delle capacità dei dipendenti e comprende tutte le iniziative rivolte a soddisfare lo sviluppo aziendale comprese nel Piano annuale della Formazione. Rientra nella “formazione permanente” ed è orientata sia all’acquisizione di nuove conoscenze tecnico-culturali o all’affinamento di conoscenze già possedute, oltre all’acquisizione di competenze organizzativo-gestionali-relazionali che consentano una maggiore qualità e appropriatezza dei processi produttivi; può comprendere la ricerca finalizzata e può essere attivata per rispondere a particolari situazioni critiche, fabbisogni e necessità espresse dai responsabili delle articolazioni organizzative, e/o evidenziate dagli operatori stessi, in coerenza con gli obiettivi definiti dalla Direzione Generale. Tutti i Dirigenti hanno il diritto/dovere alla formazione-aggiornamento, secondo un principio di rotazione e pari opportunità nell’ambito dei criteri predefiniti. La partecipazione è considerata orario di servizio a tutti gli effetti, anche ai fini assicurativi a tutela del partecipante in caso di eventuali sinistri. Tale formazione è suddivisa in:
9 Aziendale o Interno
Per formazione e aggiornamento obbligatorio interno si intende la partecipazione del personale dipendente ad iniziative organizzate e gestite dall’Azienda anche in collaborazione con altri Enti Pubblici e/o Privati, nel perseguimento dei propri obiettivi di sviluppo, sulla base di una programmazione annuale che vede coinvolte tutte le figure professionali dei vari settori. Può interessare operatori di una singola
struttura organizzativa oppure di più strutture, fino a coinvolgere operatori di tutta l’Azienda (iniziative trasversali).
La gestione e l’organizzazione dei percorsi formativi organizzati dall’Azienda comprende corsi, convegni, seminari, stages, meeting, workshop, giornate di studio, uso di testi, riviste tecniche ed altro materiale bibliografico del SSN nonché uso di tecnologie audiovisive, informatiche e telematiche, che risultano essere strettamente connessi all’attività professionale svolta e dai quali deriva una ricaduta diretta sulla struttura organizzativa di chi vi partecipa.
9 Esterno
Si riferisce alla partecipazione ad iniziative non organizzate dall’Azienda,approvate e inserite nel Piano annuale e comprende convegni, congressi, seminari, stages, meeting, workshop, corsi, giornate di studio, che risultano essere strettamente connessi all’attività professionale svolta e dai quali deriva una ricaduta diretta sulla struttura organizzativa di chi vi partecipa, conformemente all’analisi del bisogno definita ad inizio anno.
Comprende anche il comando finalizzato previsto dall’art. 45 del DPR 20.12.1979
n. 761, con la precisazione che esso è disposto dall’Azienda, cui compete di stabilire se ed in quale misura e per quale durata al dipendente competono gli assegni inerenti il rapporto di lavoro.
L’autorizzazione è valida anche ai fini assicurativi a tutela del partecipante in caso di eventuali sinistri.
Alle iniziative di formazione-aggiornamento obbligatorio esterno si partecipa individualmente, previa autorizzazione da parte del responsabile della propria struttura organizzativa.
6. L'aggiornamento facoltativo comprende documentate iniziative,selezionate dai Dirigenti interessati. Riguarda le iniziative di formazione e aggiornamento non ritenute prioritarie rispetto alle scelte strategiche della formazione dell’anno in corso, per le quali è riconosciuto dall’Azienda un proprio livello di interesse, in rapporto al miglioramento qualitativo dei servizi. Nasce dalla richiesta del singolo operatore, scaturita da una scelta tra varie iniziative documentate esterne. Rientrano in questa tipologia convegni, congressi, seminari, stages, meeting, workshop, corsi, giornate di studio, da chiunque organizzati, oltre a Masters e Corsi di formazione organizzati da Università e Società Scientifiche. La formazione-aggiornamento facoltativo non è preventivamente programmato; l’Azienda, ritenuta particolarmente utile l’attività di formazione per la crescita professionale connessa all’attività di servizio dell’operatore richiedente, può autorizzare la frequenza del dipendente riconoscendo le ore di partecipazione quali attività di servizio incluse nella specifica riserva di ore e l'eventuale concorso alle spese, strettamente subordinato all'effettiva connessione delle iniziative con l'attività di servizio, sulla base dei criteri concordati con le procedure previste dall’art. 4, comma 5 del CCNL.
7. La tipologia dell’attività formativa può essere inoltre distinta in :
a. Percorsi formativi collettivi / aziendali suddivisi in:
1. Progetti formativi aziendali :sono articolati in una o più tipologie di attività formative ed hanno un obiettivo formativo riconducibile ad uno degli obiettivi d'interesse nazionale e regionale.
Il progetto formativo può essere anche di durata annuale o frazione di esso, deve comunque completarsi entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. I partecipanti al progetto devono necessariamente appartenere al personale di ruolo dell'azienda e sono tenuti alla frequenza di almeno il 90% delle attività previste per lo stesso. Il progetto formativo aziendale è destinato ad una o più categorie professionali che operano nell'Azienda. Un progetto formativo aziendale diretto a più categorie è globalmente accreditato; è quindi sufficiente effettuare un'unica
richiesta di attribuzione dei crediti. Il numero di crediti attribuito al progetto formativo aziendale è globale: è, cioè, assegnato a tutto il progetto formativo ed è uguale per tutte le professionalità coinvolte. Per garantire la continuità assistenziale e, nello stesso tempo, consentire la partecipazione a tutto il personale, un progetto formativo aziendale può essere ripetuto in più edizioni ( ogni edizione deve avere lo stesso programma e lo stesso corpo docente ) e la sede e l’orario delle lezioni devono tener conto della necessità di garantire il minor disagio possibile per i discenti e le UUOO di appartenenza.
2. Eventi formativi specifici: sono eventi formativi destinati ad un’unica professione, o fino a tre discipline; è preferibile che la proposta nasca dalla rilevazione di un fabbisogno formativo specifico della singola Unità Operativa o di UUOO omogenee
3. Congressi e convegni: l’Azienda patrocina, attraverso l’accreditamento ECM, Congressi e Convegni che risultino coerenti con il Piano Formativo Aziendale, richiesti da Direttori di Dipartimenti e/o U.O., ai quali partecipino sia personale dipendente che convenzionato dell’Azienda. In considerazione del valore scientifico dell’iniziativa e per motivi di immagine aziendale, può essere consentita la partecipazione anche a soggetti esterni. I partecipanti saranno ammessi secondo l’ordine di iscrizione.
b. Percorsi formativi sul campo: Di seguito si elencano e descrivono nel loro contenuto, indicando il numero di crediti attribuibili da parte della Commissione Regionale per l’E.C.M., le diverse tipologie di formazione sul campo:
1. Attività di addestramento (da 1 a 7 crediti) consistono nell’applicazione di istruzioni e procedure attraverso le quali il partecipante acquisisce nuove conoscenze, abilità e comportamenti necessari all’esecuzione di attività specifiche, all’utilizzo di tecnologie e strumenti o al miglioramento di aspetti relazionali.
2. Partecipazione a commissioni e comitati (da 3 a 7 crediti) sono comprese:
9 comitati aziendali permanenti (etico, controllo delle infezioni, buon uso degli antibiotici, buon uso del sangue, prontuario terapeutico, sicurezza sul lavoro, HACCP, ospedale senza dolore, ecc.);
9 Commissioni di studio
3. Audit clinico (10 crediti): attività che va condotta, secondo modalità sistematiche e standardizzate, finalizzata al miglioramento della qualità assistenziale, attraverso una revisione dei processi adottati e/o degli esiti clinici ottenuti in specifiche categorie di pazienti, attraverso il confronto rispetto a standard concordati ed espliciti.
4. Partecipazione a progetti di miglioramento della struttura (da 3 a 7 crediti) : è compresa la partecipazione a gruppi di lavoro finalizzati al miglioramento della qualità, alla promozione della salute, all’accreditamento e alla certificazione dei sistemi, dell’organizzazione dei servizi, di prestazioni, della comunicazione con i cittadini, ecc.
5. Partecipazione a ricerche (da 3 a 7 crediti)
Come fattore propedeutico all’attivazione di processi di formazione sul campo si ritiene opportuno effettuare preliminarmente un corso di “formazione dei formatori” al fine di far conoscere l’approccio metodologico per la gestione dei gruppi e per lo sviluppo delle metodiche del “learning problem solving”.
Xxxxx proposti alla commissione regionale ECM per l’accreditamento sotto forma di progetti formativi organici le attività di UUOO o Dipartimento quali ad esempio riunioni, seminari, revisione casi, verifica progetti, acquisizioni tecniche o organizzative, percorsi assistenziali,linee guida etc.
c. Percorsi formativi individuali / esterni: I percorsi formativi individuali si sostanziano nella partecipazione del dipendente ad iniziative formative organizzate presso istituzioni diverse dall’Azienda, comunque strettamente connesse con le attività di servizio dell’interessato.
I percorsi individuali possono assumere la connotazione di una modalità complementare per i casi in cui il fabbisogno non sia intercettato da attività interne, o perché particolarmente specialistico o per il limitato numero di dipendenti da coinvolgere.
Tanto al fine di indirizzare tale istituto contrattuale al perseguimento di interventi formativi di particolare qualità, anche in considerazione del fatto che i percorsi individuali comportano oneri economici notevolmente più alti per l’Azienda.
L’aggiornamento professionale individuale, ai sensi dei vigenti C.CC.NN.L., si distingue in obbligatorio e facoltativo in ragione della titolarità dell’interesse coinvolto, che, nel primo caso, è, prioritariamente, dell’Amministrazione, nel secondo del dipendente.
d. Comando finalizzato: Il personale dirigente può essere comandato presso Enti, Centri, Istituti, Laboratori o altri organismi di ricerca per svolgere stage finalizzati al compimento di studi speciali o all'acquisizione di tecniche particolari, indispensabili per il buon funzionamento del servizio.
Il comando finalizzato è disposto dall'Azienda per periodi di tempo determinati, comunque inferiori a due anni in un quinquennio (DPR N. 761/79 art. 45).
L’Azienda deve stabilire se, in quale misura e per quale durata al dipendente comandato competono gli assegni inerenti al rapporto di lavoro. Sono escluse indennità correlate ad effettiva presenza in servizio o alla retribuzione di risultato (Art. 32 - c. 5 -
C.C.N.L. per la Dirigenza non Medica, art. 33 - c. 5 - C.C.N.L. per la Dirigenza Medica )
Art. 7
Istituti connessi all’attività di formazione
1. Permessi retribuiti:Il dirigente può usufruire di permessi retribuiti per un massimo di otto giorni all’anno anche per partecipazione a convegni, congressi o corsi di aggiornamento, perfezionamento o specializzazione professionale facoltativi, connessi all’attività di servizio; previa autorizzazione concessa in base all’attinenza con l’attività svolta ed alla compatibilità con le esigenze di servizio.
2. Le ore di attività non assistenziale:Per i Dirigenti medici e veterinari e sanitari, quattro ore dell'orario settimanale sono destinate ad attività non assistenziali, quali l'aggiornamento professionale, l’ECM, la partecipazione ad attività didattiche, la ricerca finalizzata ecc. Tale riserva di ore non rientra nella normale attività assistenziale, non può essere oggetto di separata ed aggiuntiva retribuzione. Essa va utilizzata di norma con cadenza settimanale ma, anche per particolari necessità di servizio, può essere cumulata in ragione di anno per impieghi come sopra specificati ovvero, infine, utilizzata anche per l'aggiornamento facoltativo in aggiunta ai permessi retribuiti di cui sopra. Tale riserva va resa in ogni caso compatibile con le esigenze funzionali della struttura di appartenenza e non può in alcun modo comportare una mera riduzione dell'orario di lavoro. Per i Dirigenti rimasti con rapporto di lavoro ad esaurimento le ore destinate all'aggiornamento sono dimezzate. Tale attività può essere svolta, anche fuori sede, nelle giornate dal lunedì al sabato compreso.
Al rientro sarà compito del Dirigente stesso presentare opportuna certificazione dell’attività svolta fuori sede. Le modalità di programmazione, cumulo, contabilizzazione e di certificazione ( in caso di frequenza di sedi o strutture non abilitate all’attestazione di frequenza/presenza ) sono stabilite con le procedure individuate dall'art. 6, comma 1 lett.
B) del CCNL .
3. Situazioni particolari in cui il personale dipendente può partecipare o meno all’aggiornamento obbligatorio:
a) Personale assente per malattia o infortunio: non può partecipare ad iniziative di aggiornamento e formazione. Il personale che per motivi di malattia o infortunio non ha potuto frequentare o concludere un corso ha diritto:
¾ alla partecipazione ad un possibile corso di recupero, qualora vi siano i contingenti numerici per poterlo attivare;
¾ all’ammissione preferenziale ad un corso simile per contenuti
b) Personale in part-time: partecipa ad iniziative di aggiornamento e formazione concordando preventivamente con il proprio Dirigente Responsabile la variazione della giornata o del periodo lavorativo, qualora non coincidente con l’orario predeterminato
c) Personale in maternità: Il personale in astensione obbligatoria dal lavoro per maternità non partecipa all’aggiornamento. Alla dipendente in maternità viene comunque garantita la frequenza all’iniziativa al primo corso utile.
d) Personale in astensione facoltativa dal lavoro per aspettativa: ha diritto ad essere informato dall’Azienda delle proposte formative interne e può partecipare (concordando preventivamente con il Dirigente Responsabile le modalità) alle seguenti condizioni: l’interruzione dell’aspettativa con segnalazione scritta al Servizio Personale, comunicante l’intenzione di partecipare al corso e l’indicazione della data di inizio e conclusione, oppure rientro in servizio. Ai dipendenti in astensione dal lavoro per aspettativa, se impossibilitati a partecipare, viene comunque garantita la frequenza all’iniziativa al primo corso utile.
Art. 8
Attività connesse alla formazione esterna
1. Partecipazione in qualità di relatore a Congressi o Convegni.
2. Partecipazione a Gruppi di studio-lavoro fuori sede. Tale partecipazione deve essere autorizzata dal responsabile di Unità Operativa trattandosi di attività di servizio e potendo essere svolta in missione,quando trattasi di argomenti riguardanti attività istituzionalmente svolte dal dipendente, previa individuazione da parte del Dirigente sovraordinato
3. Partecipazione ad iniziative di aggiornamento finanziate da Ditte, Società, Enti che si offrono per sostenere totalmente o parzialmente le spese
Art. 9
Pianificazione e miglioramento continuo
1. Programmazione: vanno opportunamente descritte le modalità di rilevamento dei bisogni formativi, di coinvolgimento degli operatori e di valutazione dell’impatto della formazione sull’organizzazione, nonché i criteri generali per la individuazione delle priorità nelle richieste di formazione e per l’individuazione dei partecipanti
2. Budgettizzazione: qualora rientra nella modalità di utilizzo del fondo, va descritta la modalità di affidamento di risorse ed obiettivi alle macroarticolazioni, di gestione, monitoraggio e verifica
3. Piano annuale della formazione: va descritta la modalità di elaborazione del piano annuale (o poliennale) della formazione obbligatoria sia interna che esterna sulla base delle esigenze e delle proposte formulate dalla Direzione aziendale e dalle Macroarticolazioni e dalle UUOO/settori, tenendo conto del rispetto degli obiettivi nazionali, regionali ed aziendali, della disponibilità delle risorse finanziarie e della contrattazione con le Organizzazioni Sindacali. Vanno descritte le modalità di attuazione, monitoraggio e verifica del piano
4. Miglioramento continuo: sulla scorta dell’analisi dei dati e delle verifiche ad opera dell’ufficio/servizio formazione e della commissione paritetica, vengono formulate proposte di miglioramento nell’utilizzo dei fondi e nella programmazione e svolgimento delle attività formative
Art. 10
Modalità di accesso alle varie forme di formazione : procedure e modulistica
1. Vanno precisate preliminarmente, per ciascun tipo di attività formativa, le procedure di proposta, progettazione, esecuzione/gestione e le modalità di partecipazione, nonchè la relativa modulistica
Art. 11 Regolamentazione delle docenze
1. Vanno preliminarmente precisate le tipologie di docenza e le modalità di selezione dei docenti nell'individuazione dei formatori, privilegiando l'utilizzo di risorse umane interne alla Azienda, - prioritariamente i Dirigenti a rapporto esclusivo - anche al fine di valorizzare e sviluppare il patrimonio di competenze interne. Vanno descritte le modalità di costituzione dell’anagrafe dei docenti interni e della loro classificazione in base alla posizione organizzativa , alla competenza specifica in determinate materie e discipline, all’esperienza e formazione nella qualità di docenti, al riscontro oggettivo delle valutazioni effettuate dai discenti al termine di precedenti docenze. Va, altresì, disciplinato il ricorso a docenti esterni , i relativi criteri di selezione, i rimborsi spese se dovuti.
2. Relativamente alla remunerazione, si terrà conto, oltre alla competenza del docente nella specifica materia, del suo ruolo e della sua qualificazione come esperienza didattica, della valenza dell’iniziativa, della ripetitività della lezione ( riproposizione di lezioni già effettuate in precedenti edizioni dello stesso corso ), della tipologia del materiale didattico predisposto e lasciato all’archivio dell’Azienda. Inoltre, va specificata sia la remunerazione del referente tecnico-scientifico, che di eventuali tutor o animatori.
Art. 12
Acquisto ed accesso a libri e riviste
1. Devono essere definite le modalità ed i limiti di richiesta di acquisto di testi e riviste scientifiche e le modalità di accesso alla consultazione; in tale ambito va privilegiato l’utilizzo di abbonamenti a riviste nella rete web
Art. 13
Utilizzo sale ed attrezzature didattiche
1. Vanno descritte le modalità di utilizzo di sale riunioni e di attrezzature didattiche dell’Azienda
Art. 14 Sponsorizzazioni
1. Vanno opportunamente descritte le modalità di acquisizione di risorse da parte di Ditte e le modalità adottate per garantire l’assenza di conflitti di interessi, la trasparenza del finanziamento e l’oggettività dei contenuti scientifici. In tale ambito vanno favoriti i finanziamenti genericamente rivolti al piano formativo.
2. Nella sponsorizzazione di partecipazione di singoli Dirigenti ad iniziative esterne all’Azienda va ugualmente disciplinata l’assenza di conflitti di interesse e va favorita l’adozione di forme di finanziamento in cui il dirigente o i Dirigenti siano scelti in modo motivato , equo e trasparente dal direttore/responsabile della struttura o dalla Ditta.
Art. 15
Norma di salvaguardia
1. Per quanto non espressamente disciplinato dal presente regolamento, si rinvia alla normativa vigente.
Art. 9 CCNL 3 NOVEMBRE 2005 |
AREA DELLA DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA |
AREA DELLA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA |
ALLEGATO D |
SCHEMA TIPO DI REGOLAMENTO AZIENDALE IN MATERIA DI |
AFFIDAMENTO, VERIFICA, VALUTAZIONE E REVOCA DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI |
E |
GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI DIRIGENZIALI |
Art.
TITOLO I
Affidamento, Verifica, Valutazione e Revoca degli Incarichi Dirigenziali