AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI DI SERVIZI CITTA’ DI BOLOGNA
Pubblicato nella sezione "Bandi di gara e contratti" del sito xxx.xxxxxxxxxx.xx il 24/01/2018
AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI DI SERVIZI CITTA’ DI BOLOGNA
PROGETTO DEL SERVIZIO PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI ALLA PERSONA
IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’
1 - Relazione tecnico-illustrativo e contesto di riferimento
I servizi oggetto dell’appalto verranno svolti in prevalenza nel contesto di seguito indicato. Riguardo al profilo demografico, Bologna conta circa 386 mila residenti; 40 anni fa arrivava a quasi mezzo milione di abitanti: ha scontato pertanto un consistente calo demografico a favore del territorio provinciale - soprattutto i comuni della cintura - che ha portato il totale ei residenti in tutta la provincia, negli ultimi 20 anni, da circa 900 mila a oltre un milione di abitanti.
A tutto il 2013 gli stranieri residenti in città erano 56.302 unità, pari al 14,6% della popolazione (la quota percentuale più elevata tra i 7 Distretti della Provincia). La popolazione straniera residente, nel corso di oltre un decennio, è cresciuta dalle 17 mila unità del 2001 alle oltre 56 mila attuali e rappresenta una compagine demografica molto giovane: il 17,7% degli stranieri sono bambini in età scolare e ben il 75,4% ha meno di 45 anni. Le nazionalità più rappresentate sono: Romania (8.030 residenti); Bangladesh (5.315); Filippine (5.227);
Moldova (4.454); Marocco (4.045); Ucraina (3.447); Pakistan (3.317); Cina (3.201); Albania (2.606); Sri Lanka (1.483). L’eterogeneità della componente straniera emerge con chiarezza dalla presenza a Bologna di numerosissime nazionalità (ben 146), a conferma della varietà di percorsi che hanno portato queste persone a stabilirsi in città.
[Fonte: Comune di Bologna - Dipartimento programmazione – Settore statistica – dati 31.12.2013].
Per quanto concerne il mercato del lavoro, il tasso di occupazione – riferito all’intero territorio metropolitano [Provincia di Bologna] – è salito significativamente nel 2014 passando dal 68% al 69,3%, con un incremento dell’1,3%, dato allineato con le principali province del Centro-Nord e sensibilmente superiore alla media nazionale. Questo aumento è attribuibile al forte rialzo del tasso di occupazione maschile, cresciuto in un anno di oltre tre punti percentuali. Per contro il tasso di occupazione femminile risulta invece in contrazione: dal 63,1% del 2013 al 62,7% del 2014. L’analisi del tasso di occupazione riferito alle diverse classi d’età mostra anche per il 2014 un’ampia forbice tra le classi centrali e quelle più giovani e adulte. Il tasso si mantiene infatti sotto il 20% per la fascia di età 15-24 anni (anche se in aumento al 16,1% dal 14,2% del 2013), tocca l’87% per la classe centrale 35-44 e si attesta a quasi il 58% per la classe 55-64 anni.
Il tasso di disoccupazione nella Città metropolitana di Bologna, dopo il picco raggiunto nel corso del 2013 (8,2%) risulta in notevole contrazione fermandosi al 7%, contro il dato regionale, pari al 8,3% e nazionale, pari al 12,7 %. Nella classe compresa tra i 15 i 24 anni il valore passa dal 46,3% (2013) al 39,3% (2014), grazie al forte calo del tasso maschile. Nelle fasce successive, il dato complessivo si ridimensiona rapidamente e per gli ultra 34enni risulta pari al 4,8% a fronte dell’8,5% raggiunto a livello nazionale.
[Fonte: Comune di Bologna - Dipartimento programmazione – Settore statistica - Il mercato del lavoro a Bologna nel 2014 - Marzo 2015].
Riguardo alla sicurezza, negli anni più recenti i delitti denunciati dalle Forze dell'Ordine all'Autorità giudiziaria risultano in aumento, dopo aver toccato nel 2009 il livello più basso nell'arco dell'ultimo decennio. I reati denunciati sono in lieve diminuzione, viceversa, tra il 2013 e il 2014: nel 2013 le denunce di reato sono state in complesso oltre 47mila, mentre nel 2014 sono state 45.541. I furti costituiscono il 62% del totale dei delitti e il loro andamento
evidenzia anch'esso una diminuzione fino ai minimi del 2009 e 2010, per poi mostrare una nuova ripresa. La recrudescenza degli eventi criminosi si riscontra per molte tipologie di furto: i borseggi, i furti in abitazione, i furti in esercizi commerciali e gli scippi, che seppur non molto diffusi sul nostro territorio, evidenziano anch'essi un trend in crescita. I furti su auto in sosta (2.832 nel 2013) non manifestano tendenze all'aumento, mentre sono decisamente in calo nell'ultimo decennio i furti d'auto. Le rapine sono in aumento così come le truffe e le frodi informatiche. Le lesioni dolose risultano invece quasi costanti negli ultimi cinque anni mentre gli omicidi (3 nel 2013; 2 nel 2014) costituiscono fortunatamente episodi isolati.
[Fonte: Comune di Bologna - Area Programmazione Controlli e Statistica – si vedano anche le tabelle pubblicate sul sito del Dipartimento Programmazione del Comune di Bologna, sezione dati statistici - xxxx://xxxxxxxxxx.xxxxxx.xxxxxxx.xx].
In merito alle prese in carico dei SST (Servizi Sociali Territoriali) rispetto al target Minori e famiglie, a tutto il 2014 gli accessi registrati agli Sportelli sociali territoriali con richiesta di interventi e servizi per il target minori e famiglie erano 11.930, pari al 38% del totale (31.393) degli accessi di tutti i target (anziani, minori e famiglie, adulti, disabili).
Oltre due utenti su tre (70,95%) del totale degli utenti degli Sportelli sociali del target minori e famiglie sono cittadini stranieri.
Le richieste di contribuzione economica e gli interventi e servizi in supporto alla persona e famiglia (compreso interventi in rapporto con l’Autorità Giudiziaria attivati su segnalazione della Procura della Repubblica e del Tribunale minori) rappresentano oltre tre richieste su quattro (76,39%) sul totale delle tipologie di interventi e servizi richiesti negli accessi agli Sportelli sociali del target minori e famiglie (11.930).
Oltre la metà degli utenti (54,64%) del target minori e famiglie risultano in carico sociale a due Quartieri (Navile e San Donato) e ad altri servizi territoriali (ASP Città di Bologna, PRIS e Servizio Bassa Soglia).
Il profilo del flusso rivela un’elevata dinamicità dell’utenza presa in carico e dimessa nell’anno: 1.394 nuovi utenti a fronte di 1.610 utenti dimessi.
Gli interventi e servizi erogati in Piani Assistenziali individualizzati sono per due terzi (66,7%) a cittadini stranieri e per un terzo (33,3%) a cittadini italiani.
Le cartelle sociali con gli interventi e servizi erogati in Piani Assistenziali individualizzati sono attribuite per il 53,3% a femmine e 46,7% a maschi.
Nel 2014 6.101 utenti (quasi 9 su 10 pari al 89,9%) risultano residenti Bologna con interventi e servizi sociali e socio-sanitari in Piani Assistenziali Individualizzati del target minori e famiglie. Rappresentano il 15.98% del totale della popolazione residente al 31.12.2014 (386.181).
I nuclei residenti al 31.12.2014 con almeno un minore di 18 anni sono 35.727 e rappresentano il 17,4% del totale dei nuclei della popolazione residente al 31.12.2014 (205.520).
I nuclei in carico sociale residenti a Bologna (4.730) incidono per il 13,2% sui nuclei della popolazione residente con almeno un minore di 18 anni.
Tre Quartieri, Navile, San Donato e San Vitale - su sei Quartieri cittadini, suddivisi in 9 circoscrizioni territoriali - hanno in carico oltre la metà (51,70%) del totale dei cittadini in favore dei quali sono erogati interventi e servizi di supporto a persona e famiglia. Tutti gli
utenti degli interventi e servizi di supporto alle persone e famiglia rappresentano il 48,74% dell’utenza complessiva del target minori e famiglie.
Quasi un utente su quattro (23,56%) del totale dei cittadini in favore dei quali sono erogati interventi e servizi di supporto a persona e famiglia è in carico al Servizio Sociale Territoriale del Quartiere Navile.
Rispetto al contesto di riferimento, la normativa sui servizi sociali assegna al Comune di Bologna la funzione di pianificazione e di controllo dei servizi sociali e ad ASP la gestione dei servizi, quale unica forma pubblica del territorio bolognese. I servizi e gli interventi sociali sono conferiti dal Comune ad ASP tramite un contratto di servizio, sottoscritto dall’Azienda USL per gli ambiti di competenza. Per la gestione di tali servizi ASP si raccorda con gli altri enti competenti: AUSL, Autorità giudiziaria, Questura, Prefettura, Ministero, Regione.
ASP Città di Bologna è parte del sistema di welfare cittadino in quanto unico gestore dei servizi sociali del Comune di Bologna. Tale funzione, delineata dal progetto di costituzione dell’ASP unica di Bologna, è tutt’ora in via di implementazione. Il passaggio delle deleghe sui servizi sociali ad ASP avviene necessariamente con gradualità e nel quadro di un ridefinizione d’insieme del sistema di welfare bolognese. A tal fine ASP collabora costantemente con il Comune per rileggere il sistema dei servizi ed interventi a fronte dei bisogni emergenti e rimodulare l’offerta dei servizi, anche attraverso gruppi di progetto e tavoli di lavoro tematici. In particolare ASP partecipa al percorso di definizione del Piano sociale e sanitario del distretto di Bologna. Tale percorso è il luogo organizzativo nel quale tutti gli attori pubblici, privati, del terzo settore dialogano su come dare risposta ai bisogni di protezione sociale dei cittadini.
Il raccordo con l’Azienda USL è agito attraverso tavoli di lavoro su tematiche o progettualità specifiche e specifici protocolli operativi di integrazione socio-sanitaria. Le progettualità riguardano prevalentemente singoli ambiti di intervento o servizi, quali: la tutela dei minori, i servizi per i disabili/gli adulti fragili, i servizi accreditati per la non autosufficienza, la continuità assistenziale.
Le occasioni di interlocuzione con la Città metropolitana e con la Regione Xxxxxx-Romagna riguardano reti di attori del sistema di welfare ed hanno la finalità di predisporre buone pratiche, linee guida, regolamenti.
I servizi e gli interventi sociali e socio-sanitari gestiti da ASP Città di Bologna sono oggetto di un contratto di servizio tra ASP e Comune di Bologna. I contratti di servizio rimandano a schede tecniche, variabili di anno in anno, nel quale il Comune e l’Azienda USL, per quanto di competenza, individuano caratteristiche, volumi, remunerazione, trasferimenti per ciascuna tipologia di servizio conferito.
Tra i servizi oggetto del conferimento da Comune di Bologna ad ASP ci sono quelli oggetto del presente bando di gara.
Alcuni elementi di interesse attengono allo sviluppo dei servizi nella prospettiva 2018-2020 e all’anno 2018, facendo riferimento anche a volumi possibili di attività.
Facendo riferimento agli interventi nell’area del contrasto alla grave emarginazione adulta, l’obiettivo che guida il servizio è di mettere a disposizione di persone adulte in situazione di estrema fragilità un ventaglio di risorse per favorirne l’inclusione sociale. Ad
oggi gli interventi sono molteplici e caratterizzati da un approccio capacitante. Nel 2017 tale ambito di intervento si è ampliato alle Aree sosta Sinti e all’accoglienza dedicata all’indifferibilità ed urgenza (L.R.2/2003).
I servizi di prossimità svolgono funzioni di prossimità sul territorio con diverse modalità (mobile e stanziale); fanno specifico riferimento metodologico a quanto contenuto nelle Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia, sottoscritte da Governo, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali in sede di Conferenza Unificata del 5 novembre 2015, e nella Strategia regionale per l’inclusione di Rom e Sinti della Regione Xxxxxx-Romagna, nel rispetto dei diversi destinatari delle azioni di prossimità. Obiettivo generale dei servizi è, pertanto, la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, secondo una metodologia definibile di outreach work.
Da questo obiettivo generale derivano diversi obiettivi specifici: (1) costruire relazioni significative con i beneficiari del servizio, (2) informare e orientare rispetto all’offerta dei servizi presenti sul territorio o, eventualmente, indicare e sostenere il ritorno nel luogo di maggiore interesse o di residenza, dove è presente una rete relazionale significativa per la persona, (3) dare risposta ai bisogni primari, in particolare attraverso la distribuzione di beni di prima necessità e la cura dell’igiene personale.
I servizi di strada (circa 850 utenti annui), si articolano in tre unità mobili:
• Servizio Unità di strada (UDS), rivolto alle persone che dimorano abitualmente in strada, offrendo primo aiuto e con particolare riguardo ai tossicodipendenti
• Servizio Mobile di Sostegno (SMS), rivolto alle persone che dimorano in strada, rivolto alla limitazione dei rischi e dei danni correlati al disagio sociale
• Servizio Città Invisibili (CIN), rivolto a singoli e famiglie, con particolare riferimento all’etnia Rom senza fissa dimora e/o in situazione di estrema precarietà abitativa.
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L’Help Center (HC), con circa 1.900 utenti, è posto all’interno della Stazione ferroviaria centrale. Supporta la persona nella risposta ai bisogni primari e avvia progetti di conoscenza e accoglienza. Si configura come spazio per la costruzione di relazioni.
Servizio Area 15, si rivolge prevalentemente a persone giovani (18-30 anni) con consumi problematici di sostanze legali ed illegali, che non accedono ai servizi dedicati. Particolare attenzione viene prestata a studenti universitari e lavoratori fuori sede.
Attività socio-occupazionali - laboratorio ABBA. Un contesto protetto nel quale, attraverso la mediazione degli operatori, le persone si cimentano in una esperienza lavorativa anche dal punto di vista relazionale ed emotivo.
L’evoluzione di questi servizi nel triennio 2018-2020 prevede una stabilità complessiva per quanto attiene volumi di attività (posti ed utenti) ma una crescita nei termini di capacità di intercettazione delle persone in strada, di valutazione del bisogno e inserimento in percorsi
assistenziali a forte integrazione con la comunità di riferimento. Nel 2018 si andrà ad uniformare l’accesso, ridefinendo i servizi (SMS, CIN ed Help Center) attraverso la loro unificazione, pur mantenendo l’attenzione specifica al target di riferimento e prevedendo una sinergia immediata con il Servizio Sociale Bassa Soglia.
Per ciò che riguarda il servizio Unità di strada sarà potenziato nelle funzioni, prevedendo interventi anche nei luoghi di accoglienza dedicati alle persone senza dimora.
I servizi per l’accoglienza alloggiativa oltre che avere una finalità di supporto e/o riparativa rispetto ai bisogni primari, vogliono favorire la progressiva autonomia personale.
L’attuale sistema di accoglienza è destinato a persone adulte o nuclei familiari di adulti in stato di disagio sociale con scarsa autonomia e prive di reti significative familiari o amicali, che necessitano della costruzione di percorsi individuali.
Le strutture oltre che l’ospitalità, garantiscono prestazioni alberghiere, assistenziali, educative e di accompagnamento sociale.
Volumi indicativi di attività 2016:
- 1200 persone in accoglienza notturna
- 80 persone in housing first
- 559 persone accolte con il piano freddo
- 433 utenti di laboratori aperti alla cittadinanza per promuovere processi di inclusione.
I “Servizi di accoglienza temporanea” o a bassa soglia di accesso, hanno diversi obiettivi specifici: (1) costruire relazioni significative con i beneficiari del servizio, (2) dare risposta ai bisogni primari, in particolare offrendo un luogo di riparo temporaneo e di riposo, per prendersi cura dell’igiene personale, e (3) garantire un mirato orientamento sociale e sanitario, in sinergia ai servizi di prossimità e ad altri servizi invianti
• Centro di accoglienza notturno con funzioni di protezione sociale - Centro di accoglienza “Casa Willy” - xxx Xxxxxxxxxxx 00. Accoglie un massimo di 37 persone
• “La locomotiva” è ubicato nell’area di via del Lazzaretto n. 15 e si compone di dieci (10) moduli abitativi, ciascuno suddiviso in due unità abitative autonome, destinati alle persone segnalate dai servizi di prossimità o dal Servizio sociale bassa soglia, per un’accoglienza di xxxxxxx xxxxxxxx (40) persone, uomini e donne maggiorenni.
Strutture di accoglienza notturne
Obiettivo generale è quella di garantire un’accoglienza prolungata e un lavoro di comunità svolto negli stessi luoghi.
Gli obiettivi specifici sono così definibili: (a) garantire l’accoglienza in grado di dare risposta a specifici bisogni espressi a partire da particolari situazioni di vita, esaltando aspetti di responsabilizzazione della persona e di riduzione della sua istituzionalizzazione; (b) rigenerare e rinsaldare i legami sociali e territoriali, per promuovere inclusione e coesione sociale attraverso il rilancio ed il rinnovamento del lavoro di comunità, volto al recupero in chiave socio-economica delle aree oggetto di intervento.
• Rifugio Notturno della Solidarietà. Via del Gomito 22/2. Accoglie massimo 28 persone. Nel giardino esterno vi è una zona attrezzata per accogliere cani.
• Riparo notturno per donne Madre Xxxxxx di Calcutta: Xxxxx Xxxxxxx 00. Accoglie massimo 19 persone.
• Struttura di accoglienza Beltrame - via Sabatucci 2, accoglie massimo 98 persone
• Struttura di accoglienza X. Xxxxxxxxxx Xxx xxx Xxxxxxxxxx 00. Una parte della struttura Xxxxxxxxxx è stata dedicata al progetto di Accoglienza di n. 20 uomini adulti.
Strutture di accoglienza per bisogni indifferibili e urgenti
Il “Centro d’accoglienza Rostom” da risposta a chi si trova in una “situazione connotata da indifferibilità e urgenza del bisogno; ciò in quanto, come è noto, l’esposizione prolungata alla vita in strada o in sistemazioni alloggiative inadeguate, comporta conseguenze gravi e difficilmente reversibili nella vita delle persone, con un forte impatto anche in termini di costi sociali. Tra le persone senza dimora si registrano infatti tassi di malattia più elevati che tra la popolazione ordinaria, una speranza di vita più bassa, maggior frequenza di vittimizzazione, maggiori tassi di incarcerazione.” (punto 1.4 – Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia).
Questo servizio ha pertanto come obiettivo generale quello di contenere il periodo di acuzie, indipendentemente dalla situazione di regolarità sul territorio della persona e/o della sua residenza nel Comune di Bologna, garantendo un’accoglienza in protezione dalla strada per il tempo necessario alla risoluzione della situazione emergenziale. Il sollievo dalla vita in strada per un periodo contenuto di giorni è garantito dalla situazione di accoglienza, di sicurezza, di facilitazione alla relazione, grazie anche ad iniziative di animazione, nonché dalla forte connessione con gli altri servizi sanitari e sociali presenti sul territorio. Rostom di via Pallavicini è una struttura con accesso previa valutazione di un servizio sociale comunale o dell’AUSL. 40 posti disponibili con ospitalità max 15 gg. rinnovabili.
Piano freddo
Durante i mesi invernali viene attivata la recettività per l’ospitalità notturna per utenti in bassa soglia. Viene esteso l’orario di apertura delle strutture di accoglienza e viene ampliato l’orario di uscita del Servizio mobile di sostegno e dell’unità di strada.
Servizio docce presso: Rifugio notturno della solidarietà; centro Beltrame; rifugio notturno Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, viene attivato con invio da parte dei Servizi di prossimità (Unità mobili e Help center)
Albergo popolare
Sito in xxx xxx Xxxxxxx, 0 ha una ricettività di 67 persone. Il 50% dei posti è riservato a percorsi assistenziali., l’accesso avviene quindi sol su segnalazione dei servizi territoriali e la permanenza è prevista per sei mesi.
Programma Housing first – XX.XX
Il servizio si concentra principalmente sulla Casa come diritto fondamentale, sostenendo che le politiche per le persone senza dimora devono innanzitutto rispondere a questo bisogno. Propone un'abitazione alle persone che vivono in strada e la relazione di aiuto nei confronti
della persona è centrale ma non viene mai imposto alcun trattamento specialistico per patologie rilevate, ai fini dell’ingresso e della permanenza nel programma. Nell'Housing First la persona è concepita come un soggetto capace di decidere autonomamente. L’accento posto sulla libertà di scelta della persona permette di favorire l’assunzione di responsabilità, la fiducia e la stima di Xx della persona coinvolta nella relazione di aiuto.
“Con housing first si identificano tutti quei servizi basati su due principi fondamentali: il rapid re-housing (la casa prima di tutto come diritto umano di base) e il case management (la presa in carico della persona e l’accompagnamento ai servizi socio-sanitari verso un percorso di integrazione sociale e benessere). Secondo l’housing first solo l’accesso ad una abitazione stabile, sicura e confortevole può generare un benessere diffuso e intrinseco nelle persone che hanno vissuto a lungo un grave disagio (long term homelessness). Per le persone senza dimora la casa è il punto di accesso, il primo passo, l’intervento primario da cui partire nel proporre per corsi di integrazione sociale. Il benessere derivato da uno stato di salute migliorato, l’accompagnamento psicologico, assistenziale e sanitario garantiti dall’equipe all’utente direttamente a casa possono, come gli studi hanno dimostrato, essere vettori di una stabilità abitativa.”( Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta).
Gli interventi sono a favore di adulti inseriti in strutture di accoglienza, in carico al servizio sociale bassa soglia, ai servizi sociali territoriali e/o servizi sanitari del DSM-DP, ai servizi di prossimità, con piccole fonti di reddito o con l’autonomia necessaria a sostenere il percorso. Il progetto è altresì rivolto a persone che da lungo tempo vivono in strada, che presentano problematiche molteplici e complesse.
La metodologia dell’intervento ha connotati fortemente terapeutici e utilizza approcci diversi che vanno dalla psicologia di comunità, agli ambiti del lavoro con la persone multiproblematiche, agendo azioni anche di riduzione del danno.
Laboratori urbani di comunità
Accolgono persone adulte in condizione di grave marginalità ed esclusione mettendo a disposizione uno spazio “sociale” in cui costruire una rete relazionale per il superamento della condizione di marginalità e di esclusione sociale.
I servizi rientrano all’interno della progettazione del Piano Operativo della Città di Bologna, il quale descrive i progetti che saranno realizzati nell’area metropolitana di Bologna, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020” (in particolare, PON METRO linea di progetto BO 3.3.1a “Attività culturali, di animazione territoriale e collaborazione civica con particolare riferimento ai giovani e al fenomeno delle nuove povertà”).
L’obiettivo generale dei servizi è quello di rigenerare e rinsaldare i legami sociali e territoriali, per promuovere inclusione e coesione sociale attraverso il rilancio ed il rinnovamento del lavoro di comunità e la creazione di start-up di innovazione sociale che potranno contribuire al recupero in chiave socio-economica delle aree nelle quali i laboratori insistono geograficamente.
I beneficiari principali dei servizi sono le persone residenti e i gruppi sociali presenti nell’area di interesse dei laboratori, includendo anche quelle provenienti dalle aree degradate e dalle persone in condizione di marginalità e a rischio di esclusione sociale.
Fra i soggetti vulnerabili si ricordano le persone adulte che manifestano fragilità e isolamento; persone ultra cinquantenni rimaste senza lavoro; adulti fragili in carico ai servizi sociali o socio-sanitari in situazione di particolare fragilità; giovani lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT); giovani che arrivano da percorsi migratori drammatici (profughi e richiedenti asilo) e che hanno capacità e risorse proprie; giovani provenienti da percorsi di esecuzione penale; giovani adulti (19-30 anni) che si trovano a vivere esperienze di fragilità lavorativa, affettiva, relazionale e abitativa, e giovani nella fascia di età 18-35 nella fase di costruzione di un percorso professionale che necessitano di strumenti formativi personalizzati, innovativi e di contesti di incubazione favorevoli nel rafforzamento di capacità generatrici di reddito.
In particolare, sono partecipanti attivi dei laboratori di comunità persone senza dimora (grave emarginazione adulta) presenti stabilmente sul territorio e persone con dimora, anche in presenza di fragilità non di tipo abitativo (es. anziani soli). Tutti i partecipanti devono essere maggiorenni, senza limite superiore d’età.
I destinatari indiretti sono individui (volontari), associazioni e altri soggetti del terzo settore disponibili al lavoro sinergico e portatori di idee progettuali meritevoli.
I servizi sintetizzano azioni congiunte rivolte alla cittadinanza con dimora presente sul territorio in cui i laboratori sono situati e azioni rivolte alla popolazione senza dimora.
• Laboratorio E-20
• Laboratorio Happy Center HCBO PLUS
• Laboratorio Bell(e)trame
• Laboratorio Gomito a Gomito
• Laboratorio Scalo 051
• Servizio di progettazione e realizzazione di attività culturali che promuovano inclusione sociale per sostenere il lavoro svolto nei laboratori di comunità.
Evoluzione nel triennio 2018-2020: ridefinizione/ampliamento del sistema di accoglienza per aumentare l’appropriatezza dell’offerta sul bisogno rilevato attraverso la:
- ridefinizione dei criteri di inserimento nell’accoglienza e ampliamento della capacità di offerta all’utenza con problematiche sanitarie,
- ridefinizione e flessibilità della tipologia di offerta,
- ampliamento del target servizi di housing first.
Sviluppi previsti per il 2018: consolidamento dei servizi e rilevazione nominativa degli utenti per ogni intervento servizio di prossimità (gestione documentale informatizzata quotidiana); ricombinazione degli interventi/servizi per aumentare la risposta al bisogno dell’utenza; implementazione laboratori attraverso il finanziamento PON Metro; implementazione servizi di accoglienza attraverso il finanziamento PON Inclusione e PO FEAD.
Servizio di bassa soglia
Il Servizio di Bassa Soglia intende svolgere il ruolo di servizio sociale professionale per persone non residenti e temporaneamente presenti sul territorio, nonché per persone senza
fissa dimora residenti nella via fittizia del Comune a tal fine istituita (via M. Tuccella) nonché per le persone presenti nelle strutture residenziali del privato sociale, all’interno delle quali hanno ottenuto la residenza in modo autonomo, senza alcuna presa in carico da parte di un servizio sociale.. La finalità del Servizio sociale Bassa Soglia è pertanto la presa in carico di questo target d’utenza promuovendo processi di gestione dei bisogni indifferibili e urgenti nonché percorsi per l’autonomia e inclusione sociale. In sostanza due tipi di percorsi:
- lavoro su indifferibilità e urgenza e poi lavoro con il comune di residenza;
- per le persone che hanno la possibilità di rimanere nel territorio con acquisizione della residenza, accompagnamento con progetto sociale per l’inclusione sociale
Il Servizio si rivolge a quella fascia di persone adulte che stanno attraversando un momento di difficoltà dovuto ad una mancanza di risorse o di riferimenti significativi, temporaneamente presenti a Bologna senza una residenza in città. E’ ad accesso diretto, tutte le persone ricevono ascolto. Nel caso gli operatori valutino la presenza di situazioni di grave emergenza, viene subito attivato un intervento di contenimento e di protezione, per ridurre al minimo i danni relativi. Per le situazioni valutate di minor emergenza, invece, è possibile fissare un appuntamento entro il giorno successivo.
Sviluppi previsti per il 2018
Oltre al consolidamento dei servizi si individuano i seguenti ambiti di estensione delle attività:
- dimissione protette ospedali
- dimittendi carcere
- tirocini formativi
- erogazione contributi reddito di solidarietà (RES)
- residenti e non residenti in strutture
- avvio all’housing first
- consulenza per tutti i servizi della rete
- divenire un servizio metropolitano
- con riguardo ai soggetti inseriti nelle strutture residenziali per persone adulte (Strutture di accoglienza bisogni indifferibili e urgenti, Strutture di accoglienza notturne, Strutture di accoglienza di bassa soglia, Alloggi progetti di transizione abitativa, Alloggi Housing first)
- accesso unificato ai servizi di prossimità ed Help Center
Servizi dell’area esecuzione penale
I servizi dell’area esecuzione penale attuano attività di coordinamento, monitoraggio, sperimentazione di interventi e di progetti in ambito intra ed extra murario, volti al reinserimento sociale, alla formazione e transizione al lavoro nonché accoglienza e residenzialità di persone coinvolte in area penale, di condannati in esecuzione penale sia eterna che interna e di soggetti che abbiano terminato di scontare la pena da non più di sei mesi.
Si rivolgono anche all’Area esecuzione penale minorile.
Tipologie e volumi
620 persone in detenzione che fruiscono di interventi. Sono articolati in:
Attività intramurarie e extramurarie.
Attività extramurarie (Dimittendi dal carcere): colloqui e percorsi attivati con dimittendi dal carcere; invio ad altri servizi e raccordo con la rete per dimittendi dal carcere.
Attività intramurarie: colloqui sportello intermediazione culturale; colloqui con persone di nuovo accesso al carcere.
Il “Progetto dimittendi”, dedicato ai detenuti in uscita dal carcere, garantendone la parte educativa. Il “Progetto dimittendi” lavora secondo il principio della territorializzazione dell’esecuzione penale, ovvero ricerca la reintegrazione sociale del detenuto con residenza a Bologna o nella Città Metropolitana e/o provenienza d’origine o d’elezione nello stesso territorio, nonché favorendo il rientro in altre città o paesi d’origine, qualora il detenuto in procinto di uscire dalla Casa circondariale lo richiedesse.
Il progetto prende in carico i detenuti con pene definitive, italiani e stranieri, ad un anno dalla loro ipotetica data di scarcerazione. L’attività educativa dello sportello dedicata al “Progetto dimittendi” supporta il lavoro svolto dall’assistente sociale del Servizio sociale bassa soglia (SBS) e crea dei percorsi formativi e assistenziali, in raccordo con ASP Città di Bologna, Comune di Bologna, AUSL di Bologna e altri soggetti, al fine di realizzare percorsi d’uscita che limitino il ritorno o l’approdo alla vita in strada e favoriscano la maggior inclusione possibile nel territorio di provenienza. Lo Sportello, nella figura dei mediatori, dovrà collaborare strettamente con il “Progetto dimittendi” per facilitare e supportare i ritorni volontari assistiti al paese d’origine, attraverso la fruizione di progetti nazionali di ritorno sostenibile con supporto alla reintegrazione (rimpatrio assistito). Quest’ultima azione può essere strutturata anche a favore di detenuti stranieri con pene non definitive.
Lo “Sportello informativo e di mediazione in carcere” è garantito tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, e il sabato, dalle 9.00 alle 13.00.
Attività extramurarie: Tirocini formativi persone in misura alternativa e dimittendi.
Attività Integrative Area Esecuzione Penale Minorile.
Realizzazione dei percorsi di transizione al lavoro a favore dei minori coinvolti nel circuito penale, in carico ai Servizi Sociali Tutela Minori territoriali e al Servizio Sociale di ASP per minori non accompagnati.
Evoluzione nel triennio 2018-2020
Volumi stabili nel triennio. Qualificazione del servizio attraverso un tavolo di lavoro a cui partecipano i diversi servizi interessati (Comune di Bologna, ASP Città di Bologna, Casa Circondariale, Uepe, Cefal, AUSl di Bologna e il servizio lavoro della città metropolitana di Bologna) che avrà il compito di condividere e valutare le segnalazioni pervenute dagli Enti preposti e di effettuare una forte azione di raccordo con altri progetti, al fine di migliorare l’efficacia dei diversi interventi presenti sul territorio di Bologna ed ancora monitorare l’andamento dei singoli percorsi e dell’Operazione nel suo complesso.
Sviluppi previsti per il 2018
• rilevazione nominativa degli interventi del servizio e dei contatti
• connessione e coinvolgimento dei servizi sociali territoriali per le persone residenti e del servizio sociale bassa soglia, dei servizi di prossimità e del sistema di accoglienza per le persone non residenti e/o in condizioni di grave disagio sociale
• estensione attività tirocini formativi
• inserimento tempestivo in strutture di accoglienza per persone che non hanno sistemi di protezione in città-erogazione di beni di prima necessità,
• raccordo coi servizi sanitari territoriali per le persone residenti e con gli ambulatori dedicati alle persone non residenti e in grave disagio sociale per una tempestiva presa in carico assistenziale;
• - con DGR 973/2015 del 20/07/2015 - Obiettivo Tematico 9 Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione - Canale di finanziamento Asse FSE-II - Inclusione sociale e lotta contro la povertà, sono stati finanziati percorsi socio lavorativo rivolti a: percorsi di inclusione lavorativa di persone recluse presso la Casa circondariale di Bologna; percorsi integrati finalizzati all’inclusione lavorativa di persone disoccupate che fruiscono della misura di messa alla prova.
Interventi relativi alle Aree Sosta Sinti
I servizi per l'accoglienza e gli interventi educativi rivolti ai nuclei e agli adulti singoli di etnia sinta presenti all’interno delle tre aree sosta autorizzate del Comune di Bologna. Il focus sull'innovazione è declinabile nella ridefinizione del modello di accoglienza anche finalizzato all’accompagnamento dei nuclei verso il superamento di una delle tre aree sosta .
Tipologie e volumi
Nel comune di Bologna sono presenti tre aree sosta autorizzate:
- Borgo Panigale in via Persicetana; nell’area sono presenti 107 persone tra adulti e minori
- Navile in via Erbosa; 56 persone presenti
- Savena in xxx X. Xxxxx, 00 persone presenti
Si tratta di tre realtà diverse tra loro anche a seguito degli interventi di ristrutturazione, finanziati dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx che, in ottemperanza alla disciplina della Legge Regionale n. 47/1988, hanno interessato le aree di Borgo Panigale e Savena e che invece non hanno coinvolto l’area di Navile tuttora censita “area provvisoria” in quanto nata per esigenze di protezione causate dalle gravi violenze della "Banda della Uno Bianca".
Evoluzione nel triennio 2018-2020
La gestione delle tre aree sarà basata sulla condivisione della linea europea, la quale pone l’accento sull’integrazione sociale ed economica della comunità sinta attraverso un approccio di promozione e protezione dei diritti.
Obiettivo principale sarà l’integrazione dei nuclei residenti nelle aree . In particolare sarà necessario:
- attivare dei percorsi di affiancamento lavorativo per favorire l’autonomia dei beneficiari;
- favorire l’inclusione scolastica;
- cura dei rapporti di vicinato;
- ridurre lo stigma e la diffusione degli stereotipi sulla comunità Sinta.
Sviluppi previsti per il 2018
Il servizio sarà in grado di:
- interagire con la comunità Sinti ed intercettare i relativi bisogni, anche al fine di poter far fronte ad eventuali situazioni emergenziali;
- mediare nelle eventuali situazioni conflittuali;
- assumere un atteggiamento rispettoso e di riconoscimento delle differenze culturali, rispetto ai residenti Sinti, che tenda a favorire un dialogo costruttivo;
- favorire la partecipazione del gruppo al processo di condivisione di regole comuni finalizzato al riconoscimento e rispetto delle stesse;
- osservare ed analizzare la situazione e percepire i bisogni contestualizzandoli rispetto al contesto familiare e socio-ambientale;
- progettare, programmare, realizzare e verificare gli interventi educativi, identificando gli obiettivi e la metodologia di lavoro per poi verificarne il raggiungimento;
- operare nell’ambito della prevenzione primaria sul territorio favorendo un lavoro di rete e quindi l’accesso ai servizi per le situazioni di rischio o di manifeste patologie.
Il servizio si riferirà alla (a) gestione degli interventi di inclusione a favore delle persone di etnia sinta residenti presso le tre Aree (Area di Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxx xx Xxxxxx, Xxxx xx Xxxxxx), attualmente attivo, dedicate all’accoglienza di nuclei sinti; (b) gli interventi dedicati all’inclusione scolastica e successo formativo, contrasto alla dispersione scolastica, miglioramento dell'accesso ai servizi socio-sanitari, partecipazione attiva delle famiglie e promozione del benessere anche nel contesto abitativo dei minori e delle loro famiglie, appartenenti ai nuclei sinti e rom regolarmente presenti nel territorio cittadino, inseriti nel “Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti”, il consolidamento di una governance multisettoriale e la creazione di una rete tra città che aderiscono al progetto attraverso le attività del Programma Operativo Nazionale “Inclusione” FSE 2014-2020, CCI n. 2014IT05SFOP001; (c) le azioni atte al superamento dell’area-sosta sita in via Erbosa e gli interventi di accompagnamento dei nuclei che risiederanno presso le micro-aree e le soluzioni dedicate all’accoglienza abitativa dei nuclei sinti in uscita dal superamento dell’area sosta stessa.
Per quanto riguarda gli interventi nell’ambito dell’emergenza abitativa e la transizione adulta, questi rappresentano una risposta all'emergenza abitativa, o a situazioni di evoluzione dalla transizione abitativa, verso soluzioni di vita autonoma, proponendo un sostegno all'abitare che contempla il più alto coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati presenti sul territorio. L'accoglienza consiste nella messa a disposizione di appartamenti/strutture adibiti allo svolgimento di servizi abitativi temporanei in regime di concessione d'uso a favore di cittadini in condizione di disabilità, marginalità e fragilità.
Il servizio di supporto e accompagnamento sociale favorisce l'attuazione dei progetti individuali degli ospiti con idonee figure professionali e cura la gestione degli immobili (manutenzione, portierato, riscossione rette, ecc). L'accoglienza ha carattere di temporaneità, al fine di consolidare un percorso verso il reinserimento e il raggiungimento di una maggiore autonomia personale.
La transizione abitativa e la pronta accoglienza sono rivolte a cittadini e famiglie che necessitano di supporto e accompagnamento, per intraprendere e consolidare i propri processi di evoluzione personale con l’obiettivo dell’inserimento sociale.
Il tutto avviene mediante la sperimentazione in contesti abitativi temporanei che prevedono la presenza di diverse figure professionali che lavoreranno con i nuclei e i servizi per il raggiungimento degli obiettivi previsti nel progetto individuale definito al momento dell’accesso. La permanenza presso il servizio di transizione abitativa e di pronta accoglienza è temporaneo (permanenza di 18 mesi dalla data di inserimento a un massimo di 24 mesi per gli alloggi di transizione abitativa e una permanenza di 12 mesi prorogabili di altri sei mesi per i progetti di pronta accoglienza).
Tipologie e volumi
- immobile di via Campana nn. dal 3 al 51: costituito da ventisei (26) alloggi residenziali, oltre ad un alloggio di portierato,
- immobile di Xxx Xxxxxxxxx x. 00/00: costituito da ventisette (27) alloggi residenziali, oltre ad un alloggio di portierato,
- immobile di Via della Beverara n. 129 (Ex Studentato Battiferro): la struttura è costituita da un fabbricato da cielo a terra, disposto su 4 piani fuori terra, ciascuno con n. 6 appartamenti, (p.t., p.l, p.2, p.3) e un seminterrato per complessivi n. 24 alloggi più cantine ed interrato,
- immobile di Via Xxxxxxxxxxx n.2 la struttura è costituita da un fabbricato disposto su due piani, al piano terra la zona giorno e al primo piano ci sono n. 14 camere,
- immobile di xxx Xxxxxxxx Xxxxx 00/00 la struttura è costituita da n. 12 alloggi indipendenti e una sala comune,
- immobile di Xxx Xxxxx xxx Xxxxxxxxx 0 la struttura è costituita da un fabbricato disposto su tre piani con n. 25 camere che possono ospitare un massimo di ottanta persone.
L’evoluzione nel triennio 2018-2020 prevede la ridefinizione della mission dei servizi e dell’assetto organizzativo del sistema più complessivo, che prevede attori istituzionali diversi collaborare per la definizione dell’assetto dei servizi.
2 - Sicurezza
Per la tipologia stessa del servizio, nonché per il fatto che lo stesso si svolge in luoghi sottratti alla giuridica disponibilità dell’Amministrazione, non sussistono rischi da interferenze e quindi, ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. N. 81/2008, non occorre predisporre il documento unico di valutazione dei rischi.
3 - Calcolo importi per l’esecuzione dell’appalto
Si veda la tabella di cui all’allegato A.
4 - Prospetto economico degli oneri complessivi per l’acquisizione dei servizi
Si veda la tabella di cui all’allegato B.
5 - Capitolati tecnici
Si vedano gli allegati relativi, sub lettera C.
6 - Criteri di valutazione
Si ritiene opportuno diversificare i criteri di valutazione a seconda della tipologia del servizio, distinguendo i seguenti tre modelli di valutazione:
1) criteri di valutazione per i lotti che comprendono delle strutture di accoglienza, lotti nn. 2, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17 e 19 (sub all. D3);
2) criteri di valutazione per i lotti che NON comprendono strutture di accoglienza, lotti nn. 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 16 (sub all. D2);
3) criteri di valutazione per il lotto n. 18 “Servizio di transizione abitativa e di pronta accoglienza” (sub all. D3).
7 - Modifiche in corso di esecuzione del contratto
Si riporta quanto previsto nel disciplinare di gara, al paragrafo 6.
6 - “Varianti e servizi supplementari.
6.1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di richiedere le modifiche al contratto d’appalto, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) del Codice, nei casi e alle condizioni descritti nei capitolati tecnici e nei casi di cui allo schema di contratto.
6.2. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di ricorrere a quanto previsto dall’art. 106, comma 12 del Codice, in base al quale, qualora in corso di esecuzione si renda necessario un aumento o una diminuzione delle prestazioni fino a concorrenza del quinto dell'importo del contratto, essa può imporre all'appaltatore l'esecuzione alle stesse condizioni previste nel contratto originario, senza che l'appaltatore possa far valere il diritto alla risoluzione del contratto.
6.3. 8. Sono inoltre ammesse, nell'esclusivo interesse di ASP, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento o alla migliore funzionalità delle prestazioni oggetto del contratto, a condizione che tali varianti non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da obiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L'importo in aumento o in diminuzione relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell'importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l’esecuzione della prestazione. Le varianti di cui al presente comma sono approvate dal Responsabile del Procedimento.
6.4. La Stazione appaltante, inoltre, si riserva di applicare quanto previsto dall’art. 106, comma 1, in ordine agli eventuali servizi supplementari, non previsti negli atti della presente procedure di gara.”
Nei capitolati allegati, inoltre, è prevista l’esatta misura della possibile modifica di cui all’art. 106, c. 1, lett. a, con previsione dei casi nei quali sarà possibile esercitare l’opzione.
Allegato A
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI ALLA PERSONA IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’
DURATA, OPZIONI E RINNOVI | ||||||||||||||||||||||||
LOTTO | NOME DEI LOTTI | SERVIZIO | IMPORTO ANNUALE PREVISTO | IMPORTO ANNUALE RAGGRUPPATO PER LOTTI CON PIU' SERVIZI | COSTO DELLA MANODOPERA PER UN ANNO | COSTO MANODOPERA MOLTIPLICATO PER DURATA | DURATA IN ANNI | Opzione di rinnovo in anni | Opzione di proroga (0,5 = 6 mesi) | Quinto d'obbligo | Percentuale modifica prevista | Importo modifica prevista (percent x importo durata) | Oneri sicurezza | IMPORTO A BASE D'ASTA | Totale valore ai fini dei CIG, incluse opzioni e rinnovi | |||||||||
1 | Servizi di prossimità | Servizi di prossimità - "Città prossima - Help center" | € | 260.222,00 | € | 305.222,00 | € | 232.753,88 | € | 698.261,63 | 3 | 2 | 0,5 | € | 156.133,20 | 25 | € | 195.166,50 | € | - | € | 915.666,00 | € | 2.090.770,69 |
Servizi di prossimità - Servizio docce | € | 45.000,00 | 3 | 2 | 0,5 | € | 27.000,00 | 25 | € | 33.750,00 | € | - | ||||||||||||
2 | Servizio di accoglienza temporanea | Servizio di accoglienza temporanea - "La Locomotiva" | € | 29.400,00 | € | 319.400,00 | € | 256.773,18 | € | 770.319,54 | 3 | 2 | 0,5 | € | 17.640,00 | 50 | € | 44.100,00 | € | - | € | 958.200,00 | € | 2.427.440,00 |
Servizio di accoglienza temporanea - "Casa Willy" | € | 290.000,00 | 3 | 2 | 0,5 | € | 174.000,00 | 50 | € | 435.000,00 | € | - | ||||||||||||
3 | Servizi volti alla riduzione dei danni derivanti dall’uso di sostanze psicoattive | Servizi volti alla riduzione dei danni derivanti dall’uso di sostanze psicoattive | € | 128.231,00 | € | 128.231,00 | € | 107.546,08 | € | 322.638,23 | 3 | 2 | 0,5 | € | 76.938,60 | 25 | € | 96.173,25 | € | - | € | 384.693,01 | € | 878.382,38 |
4 | Servizi volti alla prevenzione e alla limitazione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti | Servizi volti alla prevenzione e alla limitazione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti | € | 43.697,00 | € | 43.697,00 | € | 34.394,12 | € | 103.182,35 | 3 | 2 | 0,5 | € | 26.218,20 | 20 | € | 26.218,20 | € | - | € | 131.091,00 | € | 292.769,90 |
5 | Laboratorio di comunità “Lab E20” | Laboratorio di comunità “Lab E20” | € | 148.974,00 | € | 148.974,00 | € | 98.437,32 | € | 295.311,96 | 3 | 2 | 0,5 | € | 89.384,40 | 10 | € | 44.692,20 | € | - | € | 446.922,01 | € | 953.433,61 |
6 | Laboratorio di comunità “Happy center” | Laboratorio di comunità “Happy center” | € | 153.031,00 | € | 153.031,00 | € | 102.524,04 | € | 307.572,12 | 3 | 2 | 0,5 | € | 91.818,60 | 10 | € | 45.909,30 | € | - | € | 459.092,99 | € | 979.398,38 |
7 | Progettazione e realizzazione di attività culturali che promuovano eventi di inclusione sociale | Progettazione e realizzazione di attività culturali che promuovano eventi di inclusione sociale | € | 24.590,00 | € | 24.590,00 | € | 14.347,52 | € | 43.042,55 | 3 | 2 | 0,5 | € | 14.754,00 | 30 | € | 22.131,00 | € | - | € | 73.770,01 | € | 172.130,03 |
8 | Laboratorio a bassa soglia di accesso per lo sviluppo della capacità occupazionale “Abba” | Laboratorio a bassa soglia di accesso per lo sviluppo della capacità occupazionale (“Abba”) | € | 93.969,00 | € | 93.969,00 | € | 78.510,49 | € | 235.531,46 | 3 | 2 | 0,5 | € | 56.381,40 | 10 | € | 28.190,70 | € | - | € | 281.906,99 | € | 601.401,57 |
9 | Sportello informativo e di mediazione in carcere | Sportello informativo e di mediazione in carcere | € | 120.245,00 | € | 120.245,00 | € | 103.258,93 | € | 309.776,80 | 3 | 2 | 0,5 | € | 72.147,00 | 10 | € | 36.073,50 | € | - | € | 360.735,01 | € | 769.568,03 |
10 | Centro d’accoglienza Beltrame e laboratorio di comunità “BelleTrame” | Centro d’accoglienza Beltrame | € | 546.954,00 | € | 580.287,00 | € | 478.133,08 | € | 1.434.399,25 | 3 | 2 | 0,5 | € | 328.172,40 | 50 | € | 820.431,00 | € | - | € | 1.740.861,00 | € | 4.410.181,21 |
Laboratorio di comunità BelleTrame | € | 33.333,00 | 3 | 2 | 0,5 | € | 19.999,80 | 50 | € | 49.999,51 | € | - | ||||||||||||
11 | Centro d’accoglienza “Rostom” | Centro d’accoglienza Rostom | € | 415.095,00 | € | 415.095,00 | € | 332.701,77 | € | 998.105,30 | 3 | 2 | 0,5 | € | 249.057,00 | 50 | € | 622.642,50 | € | - | € | 1.245.285,01 | € | 3.154.722,02 |
12 | Centro di accoglienza abitativa “Madre Xxxxxx di Calcutta” | Centro di accoglienza abitativa Madre Xxxxxx di Calcutta | € | 111.794,00 | € | 111.794,00 | € | 80.583,09 | € | 241.749,28 | 3 | 2 | 0,5 | € | 67.076,40 | 50 | € | 167.691,00 | € | - | € | 335.382,01 | € | 849.634,42 |
13 | Centro di accoglienza abitativa Rifugio Notturno e laboratorio di Comunità Navile/Dozza | Centro di accoglienza abitativa Rifugio Notturno | € | 164.266,00 | € | 178.552,01 | € | 138.929,72 | € | 416.789,15 | 3 | 2 | 0,5 | € | 98.559,60 | 50 | € | 246.399,00 | € | - | € | 535.656,02 | € | 1.356.995,25 |
Laboratorio di Comunità Navile/Dozza | € | 14.286,00 | 3 | 2 | 0,5 | € | 8.571,60 | 50 | € | 21.429,01 | € | - | ||||||||||||
14 | Housing led e laboratorio di comunità | Centro di accoglienza "Scalo 051" | € | 162.922,00 | € | 241.404,01 | € | 198.913,33 | € | 596.739,99 | 3 | 2 | 0,5 | € | 97.753,20 | 50 | € | 244.383,01 | € | - | € | 724.212,02 | € | 1.834.670,46 |
Laboratorio di comunità Scalo | € | 19.048,00 | 3 | 2 | 0,5 | € | 11.428,80 | 50 | € | 28.572,00 | € | - | ||||||||||||
Centro Xxxxxxx Xxxxxxxxxx | € | 59.434,00 | 3 | 2 | 0,5 | € | 35.660,40 | 50 | € | 89.151,01 | € | - | ||||||||||||
15 | Servizio di Housing first | Servizio di Housing first | € | 490.620,00 | € | 490.620,00 | € | 334.561,91 | € | 1.003.685,72 | 3 | 2 | 0,5 | € | 294.372,00 | 50 | € | 735.930,00 | € | - | € | 1.471.860,00 | € | 3.728.712,00 |
16 | Servizio accoglienza nuclei Sinti e interventi dedicati all’inclusione scolastica dei minori appartenenti ai nuclei sinti e rom regolarmente presenti nel territorio cittadino | Aree sosta (obiett. A e B) | € | 124.614,00 | € | 181.756,86 | € | 118.785,43 | € | 383.975,34 | 3 | 2 | 0,5 | € | 74.768,40 | 30 | € | 112.152,60 | € | - | € | 430.984,86 | € | 958.012,29 |
Aree sosta (obiett. C) | € | 57.142,86 | € | 27.619,05 | 1 | € | 11.428,57 | 30 | € | 17.142,86 | ||||||||||||||
17 | Accoglienza temporanea “Piano freddo” | Piano Freddo | € | 137.456,00 | € | 137.456,00 | € | 96.747,15 | € | 290.241,45 | 3 | 2 | 1 | € | 82.473,60 | 30 | € | 123.710,40 | € | - | € | 412.368,00 | € | 962.192,00 |
18 | Servizio di transizione abitativa e di pronta accoglienza | Transizione abitativa - Xxxxxxxxxxx | € | 132.456,26 | € | 851.611,92 | € | 81.536,26 | € | 1.829.938,24 | 1 | 2 | 0,5 | € | 26.491,25 | 50 | € | 66.228,13 | € | - | € | 2.289.923,24 | € | 6.021.899,31 |
Transizione abitativa - Xxxxxx, Battiferro, San Xxxxx | € | 719.155,66 | € | 582.800,66 | 3 | 2 | 0,5 | € | 431.493,40 | 50 | € | 1.078.733,49 | € | - | ||||||||||
19 | Centro d’accoglienza “Xxxxxxxx Xxxxxxx” | Centro d'accoglienza per donne e minori Xxxxxxxx Xxxxxxx | € | 90.273,28 | € | 90.273,28 | € | 46.833,28 | € | 140.499,84 | 3 | 2 | 0,5 | € | 62.163,97 | 50 | € | 135.409,92 | € | - | € | 270.819,84 | € | 694.076,93 |
Totali al netto IVA | € | 3.806.780,15 | € | 33.136.390,47 |
Allegato B
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI ALLA PERSONA
IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’
ONERI COMPLESSIVI PER L’ACQUISIZIONE DEI SERVIZI DEL PRESENTE APPALTO | ||
Importi per esecuzione dell'appalto (per la durata dei contratti) | € | 13.469.429,02 |
Iva al 5% (eccetto lotto 7 al 22%) | € | 686.012,35 |
Spese per pubblicazione su GURI | € | 1.000,00 |
Spese per pubblicazione su quotidiani | € | 1.000,00 |
Totale generale | € | 14.157.441,37 |
Dettaglio calcolo IVA
LOTTO | NOME DEI LOTTI | IMPORTO ANNUALE | IMPORTO PER DURATA DEL CONTRATTO (IVA ESCLUSA) | IMPORTO IVA | IMPORTO PER DURATA DEL CONTRATTO (IVA INCLUSA) | ||||
1 | Servizi di prossimità | € | 305.222,00 | € | 915.666,00 | € | 45.783,30 | € | 961.449,30 |
2 | Servizio di accoglienza temporanea | € | 319.400,00 | € | 958.200,00 | € | 47.910,00 | € | 1.006.110,00 |
3 | Servizi volti alla riduzione dei danni derivanti dall’uso di sostanze psicoattive | € | 128.231,00 | € | 384.693,01 | € | 19.234,65 | € | 403.927,66 |
4 | Servizi volti alla prevenzione e alla limitazione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti | € | 43.697,00 | € | 131.091,00 | € | 6.554,55 | € | 137.645,55 |
5 | Laboratorio di comunità “Lab E20” | € | 148.974,00 | € | 446.922,01 | € | 22.346,10 | € | 469.268,11 |
6 | Laboratorio di comunità “Happy center” | € | 153.031,00 | € | 459.092,99 | € | 22.954,65 | € | 482.047,64 |
7 | Progettazione e realizzazione di attività culturali che promuovano eventi di inclusione sociale | € | 24.590,00 | € | 73.770,01 | € | 16.229,40 | € | 89.999,41 |
8 | Laboratorio a bassa soglia di accesso per lo sviluppo della capacità occupazionale “Abba” | € | 93.969,00 | € | 281.906,99 | € | 14.095,35 | € | 296.002,34 |
9 | Sportello informativo e di mediazione in carcere | € | 120.245,00 | € | 360.735,01 | € | 18.036,75 | € | 378.771,76 |
10 | Centro d’accoglienza Beltrame e laboratorio di comunità “BelleTrame” | € | 580.287,00 | € | 1.740.861,00 | € | 87.043,05 | € | 1.827.904,05 |
11 | Centro d’accoglienza “Rostom” | € | 415.095,00 | € | 1.245.285,01 | € | 62.264,25 | € | 1.307.549,26 |
12 | Centro di accoglienza abitativa “Madre Xxxxxx di Calcutta” | € | 111.794,00 | € | 335.382,01 | € | 16.769,10 | € | 352.151,11 |
13 | Centro di accoglienza abitativa Rifugio Notturno e laboratorio di Comunità Navile/Dozza | € 178.552,01 | € 535.656,02 | € 26.782,80 | € 562.438,82 |
14 | Housing led e laboratorio di comunità | € 241.404,01 | € 724.212,02 | € 36.210,60 | € 760.422,63 |
15 | Servizio di Housing first | € 490.620,00 | € 1.471.860,00 | € 73.593,00 | € 1.545.453,00 |
16 | Servizio accoglienza nuclei Sinti e interventi dedicati all’inclusione scolastica dei minori appartenenti ai nuclei sinti e rom regolarmente presenti nel territorio cittadino | € 181.756,86 | € 430.984,86 | € 21.549,24 | € 452.534,10 |
17 | Accoglienza temporanea “Piano freddo” | € 137.456,00 | € 412.368,00 | € 20.618,40 | € 432.986,40 |
18 | Servizio di transizione abitativa e di pronta accoglienza | € 851.611,92 | € 2.289.923,24 | € 114.496,16 | € 2.404.419,40 |
19 | Centro d’accoglienza “Xxxxxxxx Xxxxxxx” | € 90.273,28 | € 270.819,84 | € 13.540,99 | € 284.360,83 |
TOTALI | € 4.616.209,09 | € 13.469.429,02 | € 686.012,35 | € 14.155.441,37 |
AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA CITTA’ DI BOLOGNA
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI ALLA PERSONA IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’
Procedura aperta ai sensi dell’art. 60, comma 2, del D. lgs. n. 50/2016 s.m.i.
LOTTO 1
Servizi di prossimità
Codice CIG: 7306520B09
CAPITOLATO TECNICO
Programma Operativo Nazionale Inclusione Nazionale
Programma operativo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”
2014-2020
Titolo Programma Operativo 1 FEAD 2014-2020
“Programma Operativo per la fornitura di
prodotti alimentari e/o assistenza materiale di Base” CCI 2014IT05SFOP001
CUP: F31H16000060006
1. OGGETTO DEL CAPITOLATO
Il presente capitolato si riferisce a un raggruppamento di “Servizi di prossimità” di titolarità del Comune Bologna, che ha individuato ASP Città di Bologna come ente erogatore, costituito da1:
A. “Città prossima – Help center Bologna”
B. “Servizio docce”.
2. PRESENTAZIONE GENERALE
Fanno parte del raggruppamento un servizio di prossimità, orientamento e accesso ai servizi cittadini, e un servizio docce. Tali servizi, che svolgono funzioni di prossimità sul territorio con diverse modalità (mobile e stanziale), fanno specifico riferimento metodologico a quanto contenuto nelle Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia2, sottoscritte da Governo, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali in sede di Conferenza Unificata del 5 novembre 2015, e nella Strategia regionale per l’inclusione di Rom e Sinti3 della Regione, nel rispetto dei diversi destinatari delle azioni di prossimità.
In particolare:
A. Il servizio denominato “Città prossima – Help center Bologna” (di seguito “Città prossima”) nasce dall’unione delle esperienze dei servizi “Help center”, “Servizio mobile di sostegno” e “Città invisibili”. È rivolto a persone in condizione di marginalità e di grave esclusione sociale, che si ritrovano episodicamente o in maniera continuativa sul territorio di Bologna, nonché singoli e coppie rom migranti e/o occupanti immobili senza titolo regolare. Si compone di (1) un’attività stanziale che svolge una funzione di orientamento nella città fra i servizi pubblici e privati presenti sul territorio e di raccordo fra i vari servizi di prossimità e del piano freddo, in forte raccordo con il Servizio sociale Bassa Soglia, e di (2) un’attività mobile, che svolge azioni di prossimità di strada, di prevenzione e limitazione dei rischi o dei danni correlati alla grave marginalità sociale delle persone che dimorano abitualmente in strada, nonché di offerta di una risposta concreta ai bisogni primari di singoli e coppie rom migranti, cercando di migliorare le condizioni di vita e monitorare costantemente tale fenomeno, secondo quanto esplicitato negli obiettivi per l’integrazione dei rom di Europa 2020, in particolare rispetto alla lotta a povertà e esclusione.
B. Il servizio denominato “Servizio docce”, ubicato all’interno del complesso “Xxxxxxxxxx” (Xxx xxx Xxxxxxxxxx xx00), è rivolto a persone adulte e anziane, che vivono in strada o in situazioni abitative precarie, indistintamente regolari e irregolari, al fine di offrire prestazioni gratuite legate all’igiene personale, come azioni di riduzione del danno, e, unitamente ad esse, azioni di orientamento e di monitoraggio sanitario, per la tutela della salute personale e collettiva (es. malattie parassitarie, rischi connessi con
1 Di seguito nel testo, la lettera indicata in questo elenco sarà anteposta ai paragrafi dedicati a uno specifico servizio.
2xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxxx-xx-xxxxxxxxxx-xxxxxxx/Xxxxxxxxx/Xxxxx-xx-xxxxxxxxx-xxx-xx-
contrasto-alla-grave-emarginazione-adulta.pdf
3xxxx://xxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxxxx-xxxxxxxxx-xxx-x-xxxxx
gli ambienti di vita…). I servizi raggruppati nel presente lotto rientrano all’interno della progettazione del Programma Operativo Nazionale (PON) Inclusione 2014- 20204, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (in particolare, PON Inclusione avviso 4).
3. OBIETTIVI
I “Servizi di prossimità” “comportano, all’interno di un sistema di servizi strategicamente orientati verso il perseguimento del maggior grado di inclusione sociale possibile per ciascuna persona in stato di bisogno, il fronteggiamento primario dei bisogni delle persone senza dimora mediante servizi di pronta e prima accoglienza svolti in strada o in strutture di facile accessibilità, in una dimensione di prossimità rispetto alla persona bisognosa” (punto 1.4 – Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia). Per tale ragione, le azioni di prossimità messe in atto dai servizi raggruppati nel presente lotto sono tutte orientate a garantire interventi a bassa soglia d’accesso e, per quanto possibile, di riduzione del danno. Obiettivo generale dei servizi presenti in questo lotto è, pertanto, la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, secondo una metodologia definibile di outreach work. Da questo obiettivo generale derivano diversi obiettivi specifici: (1) costruire relazioni significative con i beneficiari del servizio, (2) informare e orientare rispetto all’offerta dei servizi presenti sul territorio o, eventualmente, indicare e sostenere il ritorno nel luogo di maggiore interesse o di residenza, dove è presente una rete relazionale significativa per la persona, (3) dare risposta ai bisogni primari, in particolare attraverso la distribuzione di beni di prima necessità e la cura dell’igiene personale.
4. BENEFICIARI
I beneficiari principali dei “Servizi di prossimità” sono le persone senza dimora presenti sul territorio, anche in modo sporadico o transitorio, caratterizzate da differenti problematiche biopsicosociali, economiche e culturali, che assieme delineano la grave emarginazione adulta. Sono maggiorenni, senza limite massimo d’età, senza distinzioni di condizioni personali e sociali, di sesso, di orientamento sessuale, di lingua, di regolare documentazione per la permanenza sul territorio italiano o di residenza valida sul territorio comunale. Fra i beneficiari si prevede una significativa presenza di singoli e coppie rom migranti, per i quali si richiede particolare attenzione e preparazione specifica, a partire dalla conoscenza della cultura rom e delle possibili condizioni giuridiche in cui questi potrebbero essere presenti sul territorio (in prevalenza stranieri comunitari, stranieri extracomunitari, titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria, e apolidi; in numero minore cittadini italiani, per i quali sono dedicati altri servizi specifici).I “Servizi di prossimità” si rivolgono prevalentemente a persone maggiorenni (giovani, adulti e anziani). Nonostante ciò, è possibile che i servizi debbano intervenire in presenza di minori (es. coppie o singoli adulti con minori, minori stranieri non accompagnati…), ai quali dovranno garantire tutte le tutele necessarie, anche attivando i servizi specialistici (es. PRIS).
4xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxx-x-xxxxx-xxxxxxx/xxxxx-xx/xxx-Xxxxxxxxxx/Xxxxxx/xxxxxxx.xxxx
5. DESCRIZIONE ANALITICA E ATTIVITÀ RICHIESTE
A) “Città prossima – Help center Bologna”
Il servizio “Città prossima – Help center Bologna” si compone di una doppia modalità d’azione: un’attività stanziale e un’attività mobile di strada, svolta a piedi o su gomma. Oltre ad essere un servizio di ASP Città di Bologna e del Comune di Bologna, è uno degli Help Center italiani presente all’interno della rete dell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS), promosso da FS (Ferrovie dello Stato Italiane) per affrontare il fenomeno dell’emarginazione sociale e delle povertà estreme nelle aree ferroviarie. È richiesto al servizio “Città prossima” un forte raccordo con il Servizio Sociale Bassa Soglia, sia a livello procedurale, sia a livello di spazi condivisi (soprattutto per quanto riguarda l’attività stanziale) qualora saranno individuati dall’ASP Città di Bologna, in condivisione con il Comune di Bologna, nonché un costante collegamento con il settore sanitario, in particolare il “Programma per le popolazioni in condizione di vulnerabilità5” (di seguito “Programma vulnerabilità”) dell’AUSL di Bologna a seguito del “Protocollo d’intesa per l’assistenza alle popolazioni con vulnerabilità sociale” sottoscritto da AUSL di Bologna, Comune di Bologna e Università di Bologna). È affidato a “Città prossima”, in raccordo ad ASP Città di Bologna, il coordinamento del “Tavolo volontari stazione”, da convocare almeno trimestralmente, e del “Tavolo volontari piano freddo” mensile, svolto durante il periodo invernale. Inoltre il servizio può prevedere un coinvolgimento del volontariato, di supporto al personale impiegato, soprattutto per l’attività mobile in strada. Tale impiego e coinvolgimento non è mai da considerarsi sostitutivo del lavoro professionale. Qualora, in entrambe le sue attività, il servizio riscontri una situazione indifferibile e urgente, che coinvolga persone non riconducibili a situazioni gestibili con i posti ordinariamente dedicati al servizio (es. famiglie con minori) o qualora la disponibilità di tali posti dedicati sia esaurita, “Città prossima – Help center Bologna” può attivare in emergenza il servizio “Pronto intervento sociale” (PRIS).
ATTIVITÀ STANZIALE
Per quanto riguarda l’attività stanziale, svolta nei locali messi a disposizione da ASP Città di Bologna all’interno della Stazione di Bologna centrale, al piazzale est, questa si compone di azioni d’ascolto dei beneficiari del servizio, di costruzione di relazioni il più possibile significative, di informazione e di orientamento ai servizi del territorio, di costruzione di progettualità mirate (presa in carico leggera), condivisa con il Servizio Sociale Bassa Soglia nel momento in cui il progetto si strutturi e richieda una presa in carico, con eventuale impiego di risorse economiche. Inoltre viene svolta un’azione di monitoraggio dei bisogni emergenti, necessaria per il supporto alla progettazione dei servizi di ASP Città di Bologna.
Durante l’apertura dello sportello, garantita 365 giorni l’anno, gli operatori dovranno dare ascolto a tutti coloro che si rivolgeranno al servizio. È data la possibilità di assegnare posti letto presso “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12, primo piano) come servizio inviante, per due
5xxxx://xxxx.xxxxxx.xxxxxxx.xx/Xxxx/Xxxxxxxx.xxx/x00xx00x0x0x0000x0000000000x0000/xx00x000x0000xx0x0000xxx0
038dfad/$FILE/Protocollo%20d%27intesa.pdf
settimane (14 giorni) non rinnovabili, di fare segnalazioni al “Centro d’accoglienza Rostom” (Via Pallavicini n°12), valutando l’indifferibilità e urgenza del bisogno espresso, nonché presso i moduli abitativi de “La locomotiva” e presso “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12, piano terra) con un periodo di permanenza individuato sulla base del bisogno rilevato. Durante il piano freddo, il servizio sarà punto di accesso privilegiato per il reperimento di posti letto nel sistema d’accoglienza, benché rimanga da parte di altri servizi (servizi di prossimità, SBS – Servizio sociale Bassa Soglia, SST – Servizio Sociale Territoriale e altri servizi sociali del territorio) la possibilità di fare invii diretti per persone conosciute, seguite o in carico e ordinariamente presenti sul territorio. Tuttavia il servizio, nella sua attività stanziale, non deve caratterizzarsi per essere un distributore di posti letto, ma uno spazio orientato alla socialità, nel quale costruire relazioni significative, che favoriscano il superamento della condizione di marginalità e di esclusione sociale. A tal fine è necessario garantire spazio e tempo al colloquio, con emersione dei bisogni e delle richieste, ma anche con una comune costruzione del senso della condizione vissuta dal beneficiario del servizio. Per esigenze derivate da eventi speciali e circoscritti (es. apertura del piano freddo), è possibile limitare l’attività di colloquio, avendo cura di sottolineare l’eccezionalità della misura.
ATTIVITÀ MOBILE IN STRADA
Per quanto riguarda le azioni di prossimità di strada, attraverso l’attività mobile, esse si occupano di prevenzione e di limitazione dei rischi e danni correlati al disagio sociale delle persone che dimorano abitualmente in strada, siano esse persone senza dimora, siano esse singoli e coppie rom senza dimora e/o occupanti immobili senza titolo.
Le uscite, in auto, a piedi o sui mezzi pubblici (autobus), sono richieste in orari diurni e notturni, su più zone della città, in modo da avere un costante monitoraggio del territorio, anche attraverso segnalazioni, le quali non devono compromettere la cura delle relazioni già in essere, con le persone conosciute, con cui è necessario mantenere contatti regolari. Nella programmazione dei monitoraggi è imprescindibile prestare particolare attenzione al centro storico e a tutti i luoghi della Stazione di Bologna centrale, in orari diurni e notturni per diversificare il presidio dei diversi luoghi vissuti (es. piazzale d’ingresso, antro, marciapiedi / banchine, sala d’aspetto, binari…). La programmazione dei percorsi diurni e notturni, concordata con ASP Città di Bologna, dovrà prevedere la più ampia estensione possibile del monitoraggio della città e, in via ordinaria, riguardare le sole aree pubbliche. Qualora sussistessero elementi per valutare un rischio per l’incolumità personale e/o pubblica in aree private, il servizio potrà effettuarsi previa autorizzazione di ASP Città di Bologna, che lo rilascerà in accordo col Settore Sicurezza del Comune di Bologna.
Il monitoraggio della città, oltre a mantenere un presidio del territorio e a permettere il mantenimento delle relazioni già in essere, in vista di futuri percorsi più strutturati che prevedano proposte di uscita dalla vita in strada, ha fra i suoi compiti quello di dare risposta alle segnalazioni settimanali pervenute dalla “Task force anti-degrado” del Comune di Bologna. Il servizio “Città prossima – Help center Bologna” si occuperà di inviare settimanalmente al Servizio Contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna, membro presente alla “Task force anti-degrado” del Comune di Bologna, le risposte alle segnalazioni.
È data la possibilità al servizio, all’interno del suo intervento di strada, di assegnare posti letto presso “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12), sempre nel rispetto delle condizioni fissate dalla struttura (es. orario di segnalazione e d’ingresso).
B) “Servizio docce”
Il “Servizio docce” costituisce il punto unico cittadino che permette gratuitamente di usufruire dei servizi per la cura e l’igiene della persona. È ubicato all’interno del complesso “Xxxxxxxxxx” (Xxx xxx Xxxxxxxxxx xx00), in un’ala separata dell’edificio.
Il servizio, aperto tutti i giorni feriali, si occupa di offrire gratuitamente prestazioni legate all’igiene personale, in ottica di riconoscimento degli standard minimi di dignità dell’individuo, suo sollievo personale e riduzione del danno, unitamente ad azioni di orientamento nella città e di monitoraggio sanitario, per la tutela della salute personale e della salute collettiva (es. malattie parassitarie, rischi connessi con gli ambienti di vita…). Le azioni assistenziali, legate alla cura del corpo in ottica di pubblica assistenza, non devono in alcun modo prevalere sull’orientamento del servizio, indirizzato ad essere un servizio di prossimità relazionale. Ogni azioni materiale dovrà, pertanto, essere pensata e agita in tale ottica, al fine di costruire una relazione significativa con il beneficiario e non solo garantire un servizio prestazionale gratuito.
Nel loro complesso i “Servizi di prossimità” descritti dovranno collaborare strettamente con la rete dei servizi di ASP Città di Bologna (gli altri servizi di prossimità, i laboratori di comunità, le accoglienze ordinarie, quelle a bassa soglia d’accesso o dedicate al Piano freddo e i servizi dedicati alla Casa Circondariale “Xxxxx D’Amato” di Bologna), il Servizio sociale Bassa Soglia (SBS), i Servizi Sociali Territoriali (SST) del Comune di Bologna e i servizi sanitari dell’AUSL di Bologna.
Deve essere prevista un’attività di supervisione dell’équipe di lavoro di ogni servizio e la partecipazione annuale ad attività formative e di aggiornamento, anche diversificate, rivolte ad ogni operatore.
6. ALTRE PRESTAZIONI DA GARANTIRE
Beni di prima necessità e materiale informativo
A. “Città prossima – Help center Bologna” durante la propria attività mobile in strada deve garantire la distribuzione di bevande calde e acqua (a seconda del clima e del periodo dell’anno), coperte e sacchi a pelo, questi ultimi acquistati anche grazie ai finanziamenti del PO FEAD.
Nell’automobile utilizzata per le uscite e i monitoraggi deve essere presente un kit portatile di primo soccorso e presidi medici basilari.
È invece richiesta, all’interno dei locali dove si svolge l’attività stanziale, una bacheca informativa multilingue da mantenere aggiornata e un distributore con materiale informativo di vario genere (sociale, sanitario, culturale, rimpatrio assistito…), in più lingue, che possa agevolare anche le possibili richieste di chiarimento durante il colloquio.
B. Il “Servizio docce” provvederà a garantire per ogni persona accolta un kit composto da: sapone per il corpo, shampoo e asciugamano da bagno grande, a nido d’ape o di spugna. È necessario utilizzare strumenti utili a limitare la possibilità di cadute (es. pedane antiscivolo).
Il “Servizio docce” può provvedere all’affidamento a terzi del servizio di lavanderia degli asciugamani.
A richiesta o al bisogno devono inoltre essere forniti: lamette da barba monouso, cambio di biancheria intima (composto da mutande e calzini) e assorbenti femminili.
Il “Servizio docce” dovrà garantire la presenza e il funzionamento di lavatrici e asciugatrici, almeno due (2) lavatrici e due (2) asciugatrici, e potrà avvalersi di un affidamento a terzi di tale servizio. I costi, da garantire calmierati, rimangono a carico dei beneficiari.
È richiesta, infine, una bacheca informativa multilingue, da mantenere aggiornata, su cui pubblicizzare specifiche informazioni sanitarie riguardanti la cura del corpo.
Pulizie
Si richiede di garantire, nei giorni di apertura, la pulizia accurata dei locali, programmando tali interventi in modo tale da non interferire con lo svolgimento delle attività.
Mappa della città
A richiesta di XXX, dovrà essere redatta la progettazione di una mappa dei servizi della città di Bologna, con le indicazioni aggiornate dei luoghi di maggiore interesse per le persone senza dimora e le persone che a vario titolo transitano per la città.
Disponibilità ad uscite extra
In particolari periodi dell’anno (es. durante i momenti di allerta della protezione civile), il servizio dovrà essere in grado di organizzarsi in 48 ore per garantire uscite extra nella città. Per tutta la durata del Piano freddo si richiede lo stesso intervento con un’organizzazione di 24 ore.
Materiale primo soccorso
È richiesta la presenza di un kit di pronto soccorso, visibile e facilmente raggiungibile dal personale in servizio, per il primo trattamento degli infortuni.
7. ORARI E LUOGHI DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI
A. L’attività stanziale di “Città prossima – Help center Bologna” verrà svolta all’interno di un edificio messo a disposizione da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), situato nella Stazione di Bologna centrale, al piazzale est, o in altro luogo individuato in accordo tra ASP Città di Bologna e Comune di Bologna, atta a favorire l’integrazione tra i servizi oggetto del presente lotto e il servizio Sociale bassa Soglia.
Il servizio mantiene un accesso diretto aperto tutti i giorni dell’anno, festivi inclusi, con un orario differenziato:
- almeno 3 ore e mezza i giorni feriali (indicativamente 14.30 – 18.00 o in altro orario);
- almeno 2 ore e mezza il sabato e i giorni festivi (indicativamente 15.30 – 18.00 o in altro orario).
L’attività mobile di “Città prossima – Help center Bologna” verrà svolta prevalentemente in strada, garantendo:
- almeno 5 (cinque) uscite serali e/o notturne di circa 4 (quattro) ore l’una, di cui almeno 3 (tre) rivolte prevalentemente a beneficiari senza dimora (andando cioè a percorrere le vie o i luoghi di maggiore interesse) e 2 (due) rivolte prevalentemente a beneficiari rom
- almeno 4 (quattro) uscite diurne, di cui una dedicata al monitoraggio della Stazione di Bologna.
In particolari periodi dell’anno (es. durante l’allerta gelo in Piano freddo) potranno rendersi necessarie ulteriori uscite straordinarie, anche diurne o notturne, approssimativamente con la frequenza minima di una ulteriore uscita settimanale, da concordare con ASP Città di Bologna.
B. L’apertura al pubblico del “Servizio docce”, svolto all’interno di un edificio messo a disposizione da ASP Città di Bologna all’interno dell’area sita in xxx xxx Xxxxxxxxxx 00, è di almeno 2 (due) ore al giorno, tutti i giorni feriali. Durante l’apertura è richiesta la compresenza di almeno 2 (due) operatori.
8. MODALITÀ DI ACCESSO DEI BENEFICIARI
Per tutti i servizi che compongono il lotto “Servizi di prossimità” l’accesso da parte dei beneficiari è libero, diretto e ripetibile nel tempo.
A. L’attività stanziale di “Città prossima – Help center Bologna” prevede un accesso a bassa soglia, senza filtri nell’orario di apertura, rispettando un chiaro criterio valido per tutti coloro che attendono, prevedendo anche diverse modalità durante specifici momenti dell’anno (es. l’ordine di arrivo), da condividere con ASP Città di Bologna. A tutti coloro che si presentano durante l’orario di apertura deve essere garantito un colloquio.
L’attività mobile in strada di “Città prossima – Help center Bologna” prevede l’avvicinarsi alle persone in strada là dove queste si trovano (luoghi di maggiore interesse, luoghi isolati, mezzi pubblici, campi occupati). Le persone incontrate possono essere già conosciute, incontrate durante l’uscita nel percorso di monitoraggio o incontrate a seguito di una segnalazione.
B. Il “Servizio docce”, punto unico della città, prevede un accesso a bassa soglia, ad accesso diretto, rispettando un chiaro criterio valido per tutti coloro che attendono, prevedendo anche diverse modalità durante specifici momenti dell’anno (es. l’ordine di arrivo), da condividere con ASP Città di Bologna. ASP Città di Bologna, d’intesa con l’appaltatore, può fissare un numero massimo di prestazioni da garantire quotidianamente durante l’orario di apertura.
9. DURATA DEL CONTRATTO
L’affidamento avrà una durata di 36 (trentasei) mesi, decorrenti dalla data di stipula del contratto, con facoltà per l’ASP Città di Bologna di rinnovo fino ad ulteriori 24 (ventiquattro) mesi, agli stessi prezzi, patti e condizioni.
ASP Città di Bologna si riserva, altresì, di prorogare la durata del contratto per un periodo massimo di ulteriori 12 (dodici) mesi rispetto alla naturale scadenza, ai sensi dell’art. 106, c. 11, del decreto legislativo n. 50/2016, per consentire la conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente.
10.MODIFICHE AL CONTRATTO DURANTE IL PERIODO DI EFFICACIA
ASP si riserva la facoltà, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) del Codice dei contratti pubblici, di estendere le prestazioni (o talune di esse) oggetto del presente appalto e di apportare modifiche alle modalità attuative del servizio in oggetto, anche mediante richiesta di figure professionali aggiuntive o ulteriori rispetto a quelle indicate nel presente contratto, fino a concorrenza del venticinque (25) per cento dell’importo complessivo dell’appalto, in funzione delle seguenti esigenze:
- necessità di effettuare più interventi esterni e/o di incrementare le ore di disponibilità del servizio docce, o di attivare il servizio presso locali differenti, in funzione dell’aumentata domanda del servizio rispetto a quanto previsto in fase di pubblicazione del bando di gara.
11.PERSONALE MINIMO RICHIESTO
Il servizio dovrà essere erogato nel rispetto del modulo organizzativo minimo del personale impiegato, di cui alla tabella che segue.
ASP Città di Bologna ha stimato in euro 698.261,63 il costo della manodopera per l’intera durata dell’appalto, di cui euro 629.169,90 in relazione al servizio “Servizi di prossimità - "Città prossima - Help center" ed euro € 69.091,72 in relazione al servizio “Servizi di prossimità - Servizio docce”. Gli importi sono calcolati nel rispetto dell’art. 23, comma 16 e dell’art. 214, comma 4, del Codice, avendo a riferimento i costi orari medi indicati nel Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 10 aprile 2013 “Determinazione del costo orario del lavoro per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario- assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo - Cooperative sociali”, applicati alle singole categorie e livelli contrattuali, per il numero di ore settimanali, previste.
A. “Città prossima – Help center Bologna”
TIPOLOGIA | CATEGORIA | ORE SETTIMANALI |
Coordinatore di unità operativa | CCNL cooperative sociali, cat. E1 | 38 |
Educatore di supporto al | CCNL cooperative sociali, cat. | 40 (20 + 20) |
coordinamento (due figure professionali educative o con titolo equipollente, con particolari competenze rispetto agli specifici beneficiari, rom e persone senza dimora) | D3 | |
Assistente sociale e/o educatore | CCNL cooperative sociali, cat. D2 | 100 |
Operatore dei servizi informativi e di orientamento (con esperienza nella cultura rom) | CCNL cooperative sociali, cat. D1 | 20 |
Operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base | CCNL cooperative sociali, cat. B1 | 28 |
Addetto alle pulizie * | CCNL cooperative sociali, cat. A1 | 7 |
B. “Servizio docce”
TIPOLOGIA | CATEGORIA | ORE SETTIMANALI |
Coordinatore di unità operativa | CCNL cooperative sociali, cat. E1 | 5 |
Operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base | CCNL cooperative sociali, cat. B1 | 20 |
Addetto alle pulizie * | CCNL cooperative sociali, cat. A1 | 5 |
* parte del personale per cui è prevista una possibile esternalizzazione
Ogni servizio che compone il lotto richiede un coordinamento di unità operativa svolto da un professionista con laurea di secondo livello ad indirizzo sociale, sociologico, psicologico, pedagogico, cioè laurea magistrale in programmazione e gestione dei servizi educativi (LM50), in servizio sociale e politiche sociali (LM87), scienze pedagogiche (LM85), o titolo di studio magistrale equipollente (es. in psicologia LM51, in antropologia culturale ed etnologia LM01, in sociologia e ricerca sociale LM88), fornendo eventuali altri criteri utili a caratterizzarne l’esperienza e la professionalità (es. gli anni di esperienza nel settore del contrasto alla grave emarginazione adulta). Si riconosce l’equiparazioni tra titoli di vecchio ordinamento (ante DM 509/1999) e titoli ex DM 509/1999 e ex DM 270/2004. Il coordinatore di ogni servizio di questo raggruppamento dovrà garantire la sua presenza ai tavoli di ASP Città di Bologna e Comune di Bologna, nonché alle riunioni programmatorie e di verifica con il Servizio contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna, oltre ad un numero telefonico reperibile 24 ore alla rete dei servizi della Grave Emarginazione
Adulta a al servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna. È data la possibilità di turnare la sua reperibilità con un referente conosciuto (es. in caso di ferie, malattia…), in grado di essere prontamente rintracciato.
Per il supporto al coordinamento si richiede una figura professionale con laurea magistrale al pari di quanto richiesto per il coordinamento, in grado di supportare il lavoro di organizzazione del servizio.
L’assistente sociale, l’educatore, l’operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base e le altre figure professionali coinvolte dovranno possedere esperienza in interventi analoghi, con una formazione specifica nella relazione d’aiuto sviluppata in servizi di prossimità (es. contatto, ascolto, colloquio motivazionale, riduzione del danno, tecniche di primo soccorso…). Particolare cura dovrà essere data alla formazione sulla gestione e il contenimento dei comportamenti aggressivi reattivi e proattivi.
Tutti gli operatori impiegati in “Città prossima – Help center Bologna” devono essere in possesso di patente, categoria B.
12. IMMOBILI SEDI DEI SERVIZI E MANUTENZIONI
A. “Città prossima – Help center Bologna”
Sono messi a disposizione di “Città prossima – Help center Bologna” i locali situati nella Stazione di Bologna centrale, al piazzale est, dati ad ASP Città di Bologna da parte di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Gli spazi sono composti da due uffici e un servizio igienico. È previsto il servizio possa essere trasferito in altro spazio individuato da ASP Città di Bologna, in accordo col Comune di Bologna in zona e luogo idoneo all’espletamento del servizio e idoneo a favorire integrazione tra più servizi cittadini.
Sono inoltre messi a disposizione di “Città prossima – Help center Bologna” i locali situati in xxx Xxxxxxx 0, xx xxxxxxxxx xx XXX Xxxxx xx Xxxxxxx, composti da un unico locale al piano terra, destinato a magazzino, e da un servizio igienico;
B. “Servizio docce”. Sono messi a disposizione del “Servizio docce” alcuni locali situati in xxx xxx Xxxxxxxxxx 00, xx xxxxxxxxx xxx Xxxxxx xx Xxxxxxx, composti da una sala d’aspetto, una zona docce e una lavanderia.
Per tutti i servizi, il gestore manterrà il buono stato dei locali e la loro manutenzione ordinaria. I lavori di manutenzione ordinaria sono a carico del gestore, mentre le manutenzioni straordinarie sono a carico dell’ente proprietario dell’immobile, ad esclusione degli oneri derivanti da danni conseguenti a negligenza o per un uso improprio dei locali.
Le spese per conservare lo stato dell’immobile in manutenzione ordinaria sono relative:
1. al servizio di pulizia, al funzionamento di impianti per il riscaldamento e il condizionamento dell’aria, allo spurgo dei xxxxx xxxx, alla alla fornitura di eventuali altri servizi comuni;
2. alla disinfestazione dei locali e di altri ambienti utilizzati (derattizzazione e deblattizzazione), almeno una volta l’anno o all’occorrenza;
3. alla riparazione per risolvere guasti di elementi esterni alla muratura (es. xxxxxxxxx, prese elettriche, ricambi lampadine o neon…).
Il gestore del servizio è tenuto a riconsegnare l’immobile al termine del contratto nello stato in cui gli è stato consegnato, salvo il deterioramento derivante da normale uso.
13. UTENZE
A. “Città prossima – Help center Bologna”. Sono a carico del gestore del servizio i costi relativi alle utenze telefoniche (compreso collegamento adsl/fibra) e alla tassa rifiuti, di cui ha onere di intestazione se dovuta.
Sono a carico del gestore del servizio i costi delle utenze (acqua, luce e gas) di via Barozzi n. 7.
Tutte le altre utenze sono a carico al Comune di Bologna per quanto riguarda i locali presso la Stazione di Bologna centrale.
B. “Servizio docce”. Sono a carico del gestore del servizio i costi relativi alle utenze telefoniche (compreso collegamento adsl/fibra) e alla tassa rifiuti, di cui ha onere di intestazione se dovuta.
Tutte le altre utenze sono a carico al Comune di Bologna.
14. STRUMENTAZIONE
La strumentazione necessaria per lo svolgimento dei servizi che compongono il presente lotto, è a totale carico del gestore (ivi inclusi gli autoveicoli per le uscite).
Gli autoveicoli per le uscite devono essere messi a disposizione dall’aggiudicataria che deve anche provvedere al mantenimento del veicolo e sostenere i costi relativi al carburante.
15. PRESTAZIONI DEL SERVIZIO
Il lotto presenta la seguente configurazione dimensionale, suscettibile di variazioni nel corso del periodo contrattuale:
SERVIZIO | PERCENTUALE | IMPORTO IN EURO PER UN ANNO |
Città prossima – Help center Bologna | 85% | 260.222,00 |
Servizio docce | 15% | 45.000,00 |
Il complesso delle prestazioni di ogni singolo servizio è così suddiviso:
A. “Città prossima – Help center Bologna”
ATTIVITA’ | PERCENTUALE | IMPORTO IN EURO PER UN ANNO | |||||
Attività principale: coordinamento | attività | sociale, | educativa | e | di | 92% | 239.057,28 |
Attività secondaria: servizi di pulizia | 6% | 15.960,28 |
Attività secondaria: manutenzioni | 2% | 5.204,44 |
B. “Servizio docce”
ATTIVITA’ | PERCENTUALE | IMPORTO IN EURO | |||||
Attività principale: coordinamento | attività | sociale | educativa | e | di | 82% | 39.936,40 |
Attività secondaria: servizi di pulizia | 8% | 8.063,00 |
16.SPECIFICA RIGUARDANTE I FINANZIAMENTI DEI PROGRAMMI OPERATIVI
Il Programma Operativo relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti (PO FEAD6), approvato dalla Commissione Europea al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, mira a supportare le azioni di lotta alla povertà previste dalla Strategia Europa 2020, finanziando gli aiuti materiali destinati alle persone in povertà estrema (persone senza dimora).
A. Nello specifico di “Città prossima – Help center Bologna” il Programma Operativo finanzia
- 4.500 € annuali per l’acquisto di coperte, sacchi a pelo e generi di prima necessità;
B. Nello specifico del “Servizio docce” il Programma Operativo finanzia:
- 7.200 € annuali per l’acquisto di indumenti intimi (mutande, xxxxxxx e, al bisogno, magliette);
- 12.608 € annuali per l’acquisto di prodotti per l’igiene personale (sapone bagnoschiuma, shampoo, rasoi monouso, assorbenti femminili).
È richiesta la rendicontazione annuale delle spese sostenute per tali risorse. Il 5% di queste spese possono essere rendicontate come spese amministrative, di trasporto e di immagazzinaggio dei beni.
Il Programma Operativo finanzia, inoltre, € 11.890 annuali per spese di accoglienza, ascolto, segretariato sociale e accompagnamento alla rete dei servizi per la grave emarginazione adulta, dedicati al personale del “Servizio docce”.
Tutte le cifre riguardanti i finanziamenti dei programmi operativi qui riportati si intendono oneri fiscali esclusi. L’attivazione delle risorse del PON Inclusione e del PO FEAD sarà subordinata all’approvazione del finanziamento ministeriale a validità triennale richiesto dal Comune di Bologna.
L’aggiudicatario è obbligato a collaborare con ASP, il Comune di Bologna e gli altri enti interessati e coinvolti, per il rispetto delle regole previste dalla misura di finanziamento sopra indicata, al fine di – per quanto di propria competenza in base al fatto di gestire il servizio oggetto del presente capitolato – ottenere e/o mantenere il finanziamento in questione ed
6xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxx-x-xxxxx-xxxxxxx/xxxxx-xx/xxxxx-xx-xxxxx-xxxxxxx-xxxx-
indigenti%E2%80%93Fead/Pagine/default.aspx
evitare ogni possibile sua riduzione e/o revoca, anche nella forma di applicazioni di penalità o altra forma sanzionatoria.
17.CONDIZIONI ESSENZIALI DI SVILUPPO IN TERMINI DI SICUREZZA
Per l’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente appalto, il gestore del servizio è tenuto al rispetto delle vigenti norme in materia di prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro, in conformità a quanto stabilito dal D. Lgs. n. 81/2008.
Qualora necessario, in conformità a quanto previsto dall’art. 26, comma 1, lettera b del D. Lgs.81/08, ASP Città di Bologna fornirà dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui l’appaltatore è destinato ad operare.
18.REPORTISTICA
GARSIA (Sistema informativo di gestione degli interventi e servizi sociali e socio-sanitari) è il sistema di elaborazione dati ufficiale del Comune di Bologna. Si richiede di inserire al suo interno le generalità riguardanti i beneficiari dei servizi che compongono il lotto “Servizi di prossimità”, con cadenza mensile.
Si richiede altresì, l’inserimento del flusso delle presenze delle persone beneficiarie attraverso un database interno del quale Asp può avere accesso.
Ad “Città Prossima – Help center Bologna” è richiesto inoltre l’utilizzo della piattaforma ANThology, a cui afferisce tutta la rete degli Help Center in Italia, e da cui l’ONDS (Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane) estrae i dati nazionali. Si richiede, inoltre, un report settimanale delle uscite.
Ogni servizio presente nel lotto dovrà redigere una relazione quadrimestrale, a carattere prevalentemente qualitativo, che evidenzi l’andamento del servizio, i mutamenti nei beneficiari del servizio, nonché avendo cura di indicare tutte le attività realizzate, ordinarie e straordinarie, e dando l’aggiornamento rispetto la composizione dell’équipe e delle attività formative. I quadrimestri seguono il calendario solare (gennaio – aprile, maggio – agosto, settembre – dicembre) e la consegna delle relazioni è da intendersi entro le prime due settimane del mese successivo. Alla scadenza esatta di ogni quadrimestre dovrà essere garantita la presenza di tutti i dati necessari all’interno del sistema GARSIA e comunicato in tempo al Servizio contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna ogni eventuale ritardo, al fine di non invalidare la raccolta dei dati statistici.
Si richiede inoltre un report semestrale riguardante gli interventi di manutenzione ordinaria sostenuti, con i relativi costi, e le richieste di manutenzione straordinaria ancora in sospeso.
AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA CITTA’ DI BOLOGNA
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI ALLA PERSONA IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’
Procedura aperta ai sensi dell’art. 60, comma 2, del D. lgs. n. 50/2016 s.m.i.
LOTTO 2
SERVIZI DI ACCOGLIENZA TEMPORANEA
Codice CIG: 7307179ADC
CAPITOLATO TECNICO
Programma Operativo Nazionale Inclusione Nazionale
Programma operativo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”
2014-2020
Titolo Programma Operativo 1 FEAD 2014-2020
“Programma Operativo per la fornitura di
prodotti alimentari e/o assistenza materiale di Base” CCI 2014IT05SFOP001
CUP F31H16000060006
1. OGGETTO DEL CAPITOLATO
Il presente capitolato si riferisce a un raggruppamento di servizi, di titolarità del Comune Bologna, che ha individuato ASP Città di Bologna come ente erogatore, denominato “Servizi di accoglienza temporanea”, costituito da:
A. “Casa Willy” (Via Pallavacini n°12, piano terra e primo piano)
B. “La locomotiva”1 (Via del Lazzaretto n°15).
2. PRESENTAZIONE GENERALE
I servizi del presente raggruppamento fanno specifico riferimento metodologico a quanto contenuto nelle Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia2, sottoscritte da Governo, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali in sede di Conferenza Unificata del 5 novembre 2015.
In particolare:
A. Il servizio denominato “Casa Willy” (Via Pallavacini n°12, piano terra e primo piano), ubicato all’interno del complesso “Pallavicini”, è rivolto a persone adulte e anziane in condizione di marginalità e di grave esclusione sociale con documenti regolari, inviate da “Città prossima” e accolte per due settimane (14 giorni), al fine di offrire un luogo di riparo temporaneo, di riposo personale e di emersione di eventuali richieste o progettualità sulla propria vita. Il servizio durante il periodo invernale (da dicembre a marzo inclusi) rientra all’interno della rete dei servizi attivati per il piano freddo cittadino, rivolgendosi così a tutta la popolazione senza dimora presente sul territorio bolognese, senza esclusioni, come azione stagionale di riduzione del danno.
B. Il servizio denominato “La locomotiva”, ubicato all’interno del complesso in xxx xxx Xxxxxxxxxx x. 00, composto da dieci (10) moduli abitativi mirati per accoglienze brevi, su segnalazione di “Città prossima” o del Servizio sociale bassa soglia, anche in collaborazione con i Servizi Sociali territoriali cittadini e i Servizi dell’AUSL Città di Bologna.
I servizi raggruppati nel presente lotto rientrano all’interno della progettazione del Programma Operativo Nazionale (PON) Inclusione 2014-2020, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (in particolare, PON Inclusione avviso 4). Inoltre si informa che le strutture sopra indicate riceveranno degli di interventi di carattere strutturale, oggetto di successiva procedura di gara, finanziati nel quadro del Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020” (in particolare, PON METRO Asse 4), che saranno realizzati nell’area metropolitana di Bologna.
1 Di seguito nel testo, la lettera indicata in questo elenco sarà anteposta ai paragrafi dedicati a uno specifico servizio.
2xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxxx-xx-xxxxxxxxxx-xxxxxxx/Xxxxxxxxx/Xxxxx-xx-xxxxxxxxx-xxx-xx-
contrasto-alla-grave-emarginazione-adulta.pdf
3. OBIETTIVI
I “Servizi di accoglienza temporanea”, assieme ai servizi di prossimità, “comportano, all’interno di un sistema di servizi strategicamente orientati verso il perseguimento del maggior grado di inclusione sociale possibile per ciascuna persona in stato di bisogno, il fronteggiamento primario dei bisogni delle persone senza dimora mediante servizi di pronta e prima accoglienza svolti in strada o in strutture di facile accessibilità, in una dimensione di prossimità rispetto alla persona bisognosa” (punto 1.4 – Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia).
Obiettivo generale dei servizi presenti in questo lotto è, pertanto, di ridurre il disagio sociale e sanitario vissuto in strada.
Da questo obiettivo generale derivano diversi obiettivi specifici: (1) costruire relazioni significative con i beneficiari del servizio, (2) dare risposta ai bisogni primari, in particolare offrendo un luogo di riparo temporaneo e di riposo, per prendersi cura dell’igiene personale, e
(3) garantire un mirato orientamento sociale e sanitario, in sinergia ai servizi di prossimità e ad altri servizi invianti.
4. BENEFICIARI
I beneficiari principali dei “Servizi d’accoglienza temporanea” sono le persone senza dimora maggiorenni presenti sul territorio, anche in modo sporadico o transitorio, caratterizzate da differenti problematiche biopsicosociali, economiche e culturali, che assieme delineano la grave emarginazione adulta. Sono maggiorenni, senza distinzioni di condizioni personali e sociali, di sesso, di orientamento sessuale e di lingua.
Rispetto al documento d’identità, si specifica che:
A. “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12, piano terra e primo piano) in via ordinaria non accoglie stranieri irregolari o cittadini italiani privi di documenti di identificazione, limitazione che decade durante il periodo di Piano freddo, come misura urgente ed essenziale preventiva, a tutela della salute individuale e collettiva.
B. “La locomotiva” (Via Lazzaretto n°15) accoglie chiunque anche in assenza di regolare documentazione per la permanenza sul territorio italiano o di residenza valida sul territorio comunale.
Fra i beneficiari si prevede una significativa presenza di singoli e coppie rom migranti, per i quali si richiede particolare attenzione e preparazione specifica, a partire dalla conoscenza della cultura rom e delle possibili condizioni giuridiche in cui questi potrebbero essere presenti sul territorio (in prevalenza stranieri comunitari, stranieri extracomunitari, titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria, e apolidi; in numero minore cittadini italiani, per i quali sono dedicati altri servizi specifici).
5. DESCRIZIONE ANALITICA E ATTIVITÀ RICHIESTE
A. Il servizio “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12, piano terra e primo piano), aperto 365 giorni l’anno, è ubicato all’interno del complesso “Pallavicini” e si compone di due distinti immobili. In questi locali è svolta un’attività di accoglienza e prossimità serale e notturna per cinquantadue (52) persone, uomini e donne, così divisa: trentadue (32) accolte nell’immobile al primo piano, in presenza di stanze e un locale adibito a sala comune, e venti (20) nell’immobile al piano terra, in due camerate.
La struttura non è ad accesso diretto, ma riceve in via ordinaria gli invii da “Città prossima – Help center Bologna”. Alcuni posti letto (sovrapponibili con quelli al piano terra) sono adibiti a finalità particolari, prevedendo anche diversi servizi segnalanti:
- 3 posti letto dedicati a permanenze più lunghe rispetto ai 14 giorni, segnalate dall’Unità di Strada (il servizio dedicato alle persone dipendenti da sostanze psicoattive in strada);
- 15 posto letto dedicati a permanenze più lunghe rispetto ai 14 giorni , segnalate da Città prossima;
- 2 posti letto dedicati a permanenze più lunghe rispetto ai 14 giorni, segnalate dal Servizio Sociale Bassa Soglia - “Progetto dimittendi” (progetto dedicato a ex detenuti) o da Città prossima in accordo al “Progetto dimittendi”.
L’accoglienza deve caratterizzarsi per essere cordiale e attenta. In orario serale, il personale in turno deve organizzarsi per accogliere i primi ingressi e garantire disponibilità d’ascolto e dialogo a tutti gli accolti là dove questi si raggruppano (es. sala comune o cortile), alternandosi nello svolgere le procedure burocratiche, qualora queste non possano essere svolte durante le ore notturne. Il primo ingresso, nelle pratiche dell’accoglienza, deve rispettare la privacy della persona, garantendo un luogo riparato dove svolgere un colloquio, volto anche a rispondere alle domane dell’accolto appena giunto al servizio e non solo a svolgere le attività burocratiche richieste. Durante il colloquio deve essere chiarito il tipo di accoglienza offerto alla persona e assegnato (con un eventuale accompagnamento) un posto letto in uno dei due immobili, ponendo attenzione ad eventuali bisogni specifici della persona (es. disabilità motorie).
“Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) svolgerà una funzione secondaria di orientamento rispetto alla rete dei servizi disponibili sul territorio, e con i beneficiari più fragili, concorderà assieme a “Città prossima” degli accompagnamenti mirati ai servizi (visite mediche, questura, incontri con i servizi, ecc.) che, tenendo presente il raggiungimento degli obiettivi concordati, le fragilità della persona e la logistica del servizio, potrà essere svolto da “Città prossima” o “Casa Willy”. È richiesta sempre una particolare cura delle relazioni, anche in vista dell’analisi dei bisogni dei beneficiari dei percorsi ed eventuali invii ai Laboratori di comunità (il più consono alla persona o vicino ai luoghi da lui più frequentati).
Qualora un accolto abbia usufruito del servizio per quattro (4) volte consecutive (equivalenti a circa sei mesi di permanenza sul territorio) al di fuori dell’ospitalità in piano freddo, è richiesto a “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) di contattare il Servizio sociale bassa soglia, unitamente a “Città prossima”, con cui si sarà adeguatamente raccordato, per far presente la
condizione della persona senza dimora oramai non più presente sul territorio in maniera sporadica o transitoria, e suggerire una eventuale presa in carico.
Il servizio deve prevedere un regolamento della struttura da far firmare al beneficiario al primo ingresso e da conservare assieme agli altri dati della persona. Ogni giorno il servizio deve inviare, entro le ore 24, i dati anagrafici riguardanti le variazioni avvenute in giornata (gli ingressi e le dimissioni) ad ASP Città di Bologna e alla Questura di Bologna. Inoltre, ASP Città di Bologna deve avere accesso alla lista degli accolti nella giornata, con una modalità da concordare (es. via mail, tramite database ad accesso diretto).
Durante il piano freddo cittadino, svolto da dicembre a marzo inclusi, il servizio “Casa Willy” si rivolgerà a tutta la popolazione senza dimora presente sul territorio bolognese, senza esclusioni legate alla regolarità dei documenti, come azione stagionale di riduzione del danno per via delle rigide condizioni meteorologiche. La capienza di entrambi gli immobili aumenta, passando a ottanta (80) persone, uomini e donne: cinquanta (50) accolte nell’immobile al primo piano e trenta (30) nell’immobile al piano terra.
Durante le allerte gelo e/o neve, il gestore del servizio dovrà inoltre garantire, ogni anno, fino ad un massimo di una settimana in apertura straordinaria (24 ore su 24), senza oneri aggiuntivi a carico di ASP Città di Bologna. L’attivazione di tale misura straordinaria deve essere garantita in 24 ore. Durante periodi di allerta è richiesta l’accoglienza notturna di persone in emergenza, oltre la capienza ordinaria.
B. Il servizio “La locomotiva” è ubicato nell’area di via del Lazzaretto n. 15 e si compone di dieci (10) moduli abitativi, ciascuno suddiviso in due unità abitative autonome, destinati ai beneficiari segnalati da “Città prossimità – Help center Bologna” o dal Servizio sociale bassa soglia, per un’accoglienza di xxxxxxx xxxxxxxx (40) persone, uomini e donne maggiorenni. L’accoglienza – in ogni caso breve – è caratterizzata da una progettualità costruita da “La locomotiva” (Via Lazzaretto n°15) e dal servizio inviante, assieme alle persone inserite. Costoro potranno accedere ai moduli liberamente, in tutte le ore della giornata, assicurando di averne cura, soprattutto rispetto alla pulizia interna. L’assegnazione dei moduli avverrà su decisione del servizio, nei limiti della disponibilità, cercando di non avere mai moduli abitativi vuoti.
“La locomotiva” (Via Lazzaretto n°15) garantirà ai beneficiari ospitati un supporto orientativo settimanale.
Il servizio deve prevedere un regolamento della struttura da far firmare al beneficiario al primo ingresso e da conservare assieme agli altri dati della persona. Ogni giorno il servizio deve inviare, entro le ore 24, i dati anagrafici riguardanti le variazioni avvenute in giornata (gli ingressi e le dimissioni) ad ASP Città di Bologna e alla Questura di Bologna. Inoltre, ASP Città di Bologna deve avere accesso alla lista degli accolti nella giornata, con una modalità da concordare (es. via mail, tramite database ad accesso diretto).
È richiesto ai servizi del presente raggruppamento uno stretto lavoro di rete con tutti i servizi che compongono la rete del Servizio contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna, attuato sia con il coordinamento di quest’ultima, sia in autonomia fra i soggetti gestori.
Deve, infine, essere prevista un’attività di supervisione dell’équipe di lavoro di ogni servizio e la partecipazione annuale ad attività formative e di aggiornamento, anche diversificate, rivolte ad ogni operatore.
Si richiede la collaborazione col servizio rivolto alla riduzione dei danni derivanti da sostanze psicoattive per la messa in atto di azioni di riduzione del danno rivolte alle persone con dipendenza patologica ospiti della struttura e con i servizi dell’AUSL, in particolare il programma Vulnerabilità del DSM-DP.
6. ALTRE PRESTAZIONI DA GARANTIRE
Kit d’accoglienza:
a) Ad ogni beneficiario del servizio deve essere consegnato un kit comprendente: bagnoschiuma e shampoo, carta igienica, biancheria (due lenzuola per il posto letto, il copricuscino, un asciugamano da bagno grande, a nido d’ape o di spugna) da sostituire almeno una volta alla settimana. Le coperte devono essere distribuite al bisogno e lavate ad ogni cambio d’assegnazione.
“Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) può provvedere all’affidamento a terzi del servizio di lavanderia della biancheria.
b) Al bisogno “La locomotiva” (Via del Lazzaretto n°15) può fornire un kit iniziale, del quale non si richiederà la restituzione, composto da biancheria per il posto letto e un asciugamano da bagno a nido d’ape o di spugna.
Materassi:
È richiesta annualmente la sanificazione ordinaria dei materassi e dei cuscini. Distributori automatici:
È richiesta per “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) l’installazione di distributori automatici di bevande calde e fredde.
Lavanderia interna:
“Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) dovrà garantire la presenza e il funzionamento di lavatrici e asciugatrici, almeno due (2) lavatrici e una (1) asciugatrice, e potrà avvalersi di un affidamento a terzi di tale servizio. I costi, da garantire calmierati, rimangono a carico dei beneficiari.
Container abbattitore di temperatura:
È messo a disposizione del servizio un container ultrafreezer (Polarbox), in grado di abbattere la temperatura fino a -60°, garantendo l’ibernazione dei parassiti presenti negli oggetti inseriti temporaneamente al suo interno. “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) dovrà prevedere l’ordinario utilizzo del container ad ogni nuovo accesso, per evitare la diffusione in struttura di piccoli insetti o parassiti (es. cimici dei letti) annidati all’interno dei bagagli personali dei beneficiari accolti, e, in accordo ad ASP Città di Bologna, dovrà costruire un protocollo per l’utilizzo dello stesso da parte di altri servizi d’accoglienza di ASP Città di Bologna, a partire
dall’uso ordinario fatto dal “Centro d’accoglienza Rostom”, presente nella stessa area “Pallavicini”.
Tirocini:
“La locomotiva” (Via del Lazzaretto n°15) dovrà promuovere l’attivazione di almeno un tirocinio formativo, a favore dei beneficiari, al fine di favorire l’inclusione sociale e l’autonomia dei beneficiari stessi, individuati dall’equipe del servizio, in accordo col servizio di presa in carico e con ASP Città di Bologna, attraverso semplici mansioni che vadano di supporto al lavoro d’équipe, che vadano incontro alle sue particolari vulnerabilità e fragilità. A tal fine, si ipotizza possano essere attivati tirocini di tipo C (per persone con disabilità e in condizione di svantaggio) o di tipo D (finalizzato all’inclusione sociale). E’ necessario che vi sia sempre un tirocinio formativo attivo, durante tutta la durata del servizio.
Pulizie:
Si richiede di garantire la pulizia accurata dei locali, programmando tali interventi in modo tale da non interferire con lo svolgimento delle attività.
Materiale primo soccorso:
È richiesta la presenza di un kit di pronto soccorso, visibile e facilmente raggiungibile dal personale in servizio, per il primo trattamento degli infortuni.
7. ORARI E LUOGHI DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI
A. I beneficiari di “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) potranno accedere al servizio tutti i giorni della settimana, durante gli orari di apertura della struttura (indicativamente dalle ore 19.00 alle ore 9.00).
B. I beneficiari del servizio “La locomotiva” (Via del Lazzaretto n°15) potranno accedere ai moduli abitativi loro assegnati in qualsiasi orario della giornata, concordato con l’equipe del servizio stesso.
8. MODALITÀ DI ACCESSO DEI BENEFICIARI
A. L’assegnazione del posto letto a “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12, piano terra e primo piano) avviene tramite invio del servizio “Città prossima – Help center Bologna”. L’assegnazione ha una durata di quattordici (14) giorni, ripetibili solo dopo un intervallo di ventotto (28) giorni durante i quali non sarà possibile l’accesso al servizio, per garantire una più ampia possibilità d’accoglienza.
I posti letto adibiti a finalità particolari seguiranno tempi di permanenza differente, all’interno delle stesso modalità di accesso.
Durante il Piano Freddo l’assegnazione del posto letto a “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) ha una durata di quattordici (14) giorni, rinnovabili secondo le modalità previste e programmate all’interno dello stesso piano freddo e in accordo con ASP Città di Bologna. In linea generale, l’accesso al posto letto può essere rinnovato per l’intera durata del Piano freddo, direttamente dalla struttura accogliente.
B. L’assegnazione dei moduli abitativi prefabbricati avviene nei limiti della disponibilità. Il gestore del servizio predispone e organizza l’invio e l’accoglienza degli utenti. La permanenza al loro interno è di due settimane (14 giorni), ripetibili fino ad un massimo di tre (3) mesi continuativi, previa una progettualità costruita assieme al servizio inviante e al beneficiario del servizio. Sarà possibile prevedere un tempo di permanenza superiore, sulla base del progetto individualizzato e sempre in accordo con ASP Città di Bologna.
9. DURATA DEL CONTRATTO
L’affidamento avrà una durata di 36 (trentasei) mesi, decorrenti dalla data di stipula del contratto, con facoltà per l’ASP Città di Bologna di rinnovo fino ad ulteriori 24 (ventiquattro) mesi, agli stessi prezzi, patti e condizioni.
ASP Città di Bologna si riserva, altresì, di prorogare la durata del contratto per un periodo massimo di ulteriori 12 (dodici) mesi rispetto alla naturale scadenza, ai sensi dell’art. 106, c. 11, del decreto legislativo n. 50/2016, per consentire la conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente.
10. MODIFICHE DEL CONTRATTO DURANTE IL PERIODO DI EFFICACIA.
ASP si riserva la facoltà, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) del Codice dei contratti pubblici, di estendere le prestazioni (o talune di esse) oggetto del presente appalto e di apportare modifiche alle modalità attuative del servizio in oggetto, anche mediante richiesta di figure professionali aggiuntive o ulteriori rispetto a quelle indicate nel presente contratto, fino a concorrenza del cinquanta (50) per cento dell’importo complessivo dell’appalto, in funzione delle seguenti esigenze:
- necessità di incrementare gli interventi di assistenza educativa per l’aumento dei casi complessi;
- necessità di attivare nuove strutture in funzione dell’aumentata domanda del servizio rispetto a quanto previsto in fase di pubblicazione del bando di gara.
11.PERSONALE MINIMO RICHIESTO
Il servizio dovrà essere erogato nel rispetto del modulo organizzativo minimo del personale impiegato, di cui alla tabella che segue.
ASP Città di Bologna ha stimato in euro 770.319,54 il costo della manodopera per l’intera durata dell’appalto, di cui euro 44.152,22 in relazione al “Servizio di accoglienza temporanea
- "La Locomotiva" ed euro 726.167,32 in relazione al “Servizio di accoglienza temporanea - "Casa Willy". Gli importi sono calcolati nel rispetto dell’art. 23, comma 16 e dell’art. 214, comma 4, del Codice, avendo a riferimento i costi orari medi indicati nel Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 10 aprile 2013 “Determinazione del costo orario del lavoro per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-
educativo e di inserimento lavorativo - Cooperative sociali”, applicati alle singole categorie e livelli contrattuali, per il numero di ore settimanali, previste.
A. “CASA XXXXX”
TIPOLOGIA | CATEGORIA | ORE SETTIMANALI |
Coordinatore di unità operativa | CCNL cooperative sociali, cat. E1 | 38 |
Assistente sociale e/o educatore | CCNL cooperative sociali, cat. D2 | 28 |
Operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base | CCNL cooperative sociali, cat. B1 | 132 |
Ausiliario sociale | CCNL cooperative sociali, cat. A1 | 36 |
Addetto alle pulizie * | CCNL cooperative sociali, cat. A1 | 28 |
Integrazione da attivare durante il periodo di piano freddo:
Operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base | CCNL cooperative sociali, cat. B1 | 42 |
B. “LA LOCOMOTIVA”
TIPOLOGIA | CATEGORIA | ORE SETTIMANALI |
Coordinatore di unità operativa | CCNL cooperative sociali, cat. E1 | 5 |
Assistente sociale e/o educatore | CCNL cooperative sociali, cat. D2 | 8 |
Addetto alle pulizie * | CCNL cooperative sociali, cat. A1 | 4 |
Ogni servizio che compone il lotto richiede un coordinamento di unità operativa svolto da un professionista con laurea di secondo livello ad indirizzo sociale, sociologico, psicologico, pedagogico, cioè laurea magistrale in programmazione e gestione dei servizi educativi (LM50), in servizio sociale e politiche sociali (LM87), scienze pedagogiche (LM85), o titolo di studio magistrale equipollente (es. in psicologia LM51, in antropologia culturale ed etnologia LM01, in sociologia e ricerca sociale LM88), fornendo eventuali altri criteri utili a caratterizzarne l’esperienza e la professionalità (es. gli anni di esperienza nel settore del
contrasto alla grave emarginazione adulta). Si riconosce l’equiparazioni tra titoli di vecchio ordinamento (ante DM 509/1999) e titoli ex DM 509/1999 e ex DM 270/2004.
Il coordinatore di ogni servizio di questo raggruppamento dovrà garantire la sua presenza ai tavoli di ASP Città di Bologna e Comune di Bologna, nonché alla riunioni programmatorie e di verifica con il Servizio contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna, oltre ad un numero telefonico reperibile 24 ore alla rete dei servizi alla Grave Emarginazione Adulta a al servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna.. È data la possibilità di turnare la sua reperibilità con un referente conosciuto (es. in caso di ferie, malattia…), in grado di essere prontamente rintracciato.
L’assistente sociale, l’educatore, l’operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base e le altre figure professionali coinvolte dovranno possedere esperienza in interventi analoghi, con una formazione specifica nella relazione d’aiuto sviluppata in servizi di prossimità (es. contatto, ascolto, colloquio motivazionale, riduzione del danno, tecniche di primo soccorso…). Particolare cura dovrà essere data alla formazione sulla gestione e il contenimento dei comportamenti aggressivi reattivi e proattivi.
12.IMMOBILI SEDI DEI SERVIZI
A. Sono messi a disposizione di “Casa Willy” i locali di due strutture ubicate nell’area di “Pallavicini” di via Pallavicini n. 12 (in allegato planimetria). Le strutture sono di proprietà del Comune di Bologna e si compongono di due fabbricati indipendenti, collocati in un’area cortiliva provvista di un accesso unico al fronte stradale. Il primo piano della struttura principale e la struttura separata adiacente, nel retro di quella principale.
L’area cortiliva, il piccolo immobile indipendente e la grande sala al piano terra della struttura principale sono in co-gestione con il “Centro d’accoglienza Rostom” (Via Pallavicini n°12).
B. Sono messi a disposizione de “La locomotiva” (Via del Lazzaretto n°15) dieci (10) moduli abitativi prefabbricati (in allegato planimetria), identici per dimensioni e struttura, siti sull’area di xxx xxx Xxxxxxxxxx, 00, di proprietà Comune di Bologna, composti da due camere e servizi igienici indipendenti, dotati di impianto elettrico e idrico.
Il gestore del servizio manterrà il buono stato dei locali e la loro manutenzione ordinaria. I lavori di manutenzione ordinaria sono a carico del gestore, mentre le manutenzioni straordinarie sono a carico dell’ente proprietario dell’immobile, ad esclusione degli oneri derivanti da danni conseguenti a negligenza o per un uso improprio dei locali.
Le spese per conservare lo stato dell’immobile in manutenzione ordinaria sono quelle relative:
- al servizio di pulizia e al funzionamento di impianti per il riscaldamento e il condizionamento dell’aria, lo spurgo dei xxxxx xxxx, nonché la fornitura di eventuali altri servizi comuni;
- alla disinfestazione dei locali e di altri ambienti utilizzati (derattizzazione e deblattizzazione), almeno una volta l’anno o all’occorrenza;
- alla riparazione per risolvere guasti di elementi esterni alla muratura (es. rubinetti, prese elettriche, ricambi lampadine o neon…).
Il gestore del servizio è tenuto a riconsegnare l’immobile al termine del contratto nello stato in cui gli è stato consegnato, salvo il deterioramento derivante da normale uso.
13. UTENZE
A. “CASA XXXXX” Sono a carico del gestore del servizio i costi relativi alle utenze telefoniche (compreso collegamento adsl/fibra) e alla tassa rifiuti, di cui ha onere di intestazione se dovuta.
Tutte le altre utenze sono in carico ad ASP Città di Bologna che provvede alla rendicontazione al Comune di Bologna.
B. “LA LOCOMOTIVA” Sono a carico del gestore del servizio i costi relativi alle utenze telefoniche e alla tassa rifiuti, di cui ha onere di intestazione se dovuta.
Tutte le altre utenze sono in carico al Comune di Bologna.
14. STRUMENTAZIONE
A. “CASA XXXXX” La struttura presenta già una dotazione di beni mobili tra cui letti, materassi, armadietti, scrivanie e sedie. Al momento della stipula del contratto sarà redatta una lista dei beni presenti, che il gestore si premurerà di conservare con cura.
Ulteriore strumentazione necessaria per lo svolgimento del servizio è a totale carico del gestore.
B. “LA LOCOMOTIVA” La strumentazione necessaria per lo svolgimento del laboratorio è a totale carico del gestore.
15. PRESTAZIONI DEL SERVIZIO
Il lotto presenta la seguente configurazione dimensionale, suscettibile di variazioni nel corso del periodo contrattuale:
TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE | PERCENTUALE | IMPORTO IN EURO PER UN ANNO |
Casa Willy | 91% | 290.000,00 |
La locomotiva | 9% | 29.400,00 |
Il complesso delle prestazioni di ogni singolo servizio è così suddiviso:
A. “CASA XXXXX”
TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE | PERCENTUALE | IMPORTO IN |
EURO | ||
Attività principale: attività sociale, educativa e di coordinamento | 88% | 255.926,93 |
Attività secondaria: servizi di pulizia | 10% | 28.273,07 |
Attività secondaria: manutenzioni | 2% | 5.800,00 |
B. “LA LOCOMOTIVA”
TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE | PERCENTUALE | IMPORTO IN EURO |
Attività principale: attività sociale educativa e di coordinamento | 72% | 21.050,80 |
Attività secondaria: servizi di pulizia | 13% | 3.817,20 |
Attività secondaria: manutenzioni | 15% | 4.410,00 |
16.SPECIFICA RIGUARDANTE I FINANZIAMENTI DEI PROGRAMMI OPERATIVI
Il Programma Operativo relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti (PO FEAD3), approvato dalla Commissione Europea al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, mira a supportare le azioni di lotta alla povertà previste dalla Strategia Europa 2020, finanziando gli aiuti materiali destinati alle persone in povertà estrema (persone senza dimora).
A. Nello specifico di “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) il Programma Operativo finanzia:
- 18.067 € annuali per l’acquisto di prodotti per l’igiene personale (sapone bagnoschiuma, shampoo, spazzolini da denti, dentifrici, rasoi monouso, assorbenti femminili, carta igienica).
B. Nello specifico del “La locomotiva” (Via del Lazzaretto n°15) il Programma Operativo finanzia:
- 3.700 € annuali per l’acquisto di prodotti per l’igiene personale (sapone bagnoschiuma, shampoo, rasoi monouso, assorbenti femminili, carta igienica), kit iniziale lenzuola e asciugamani.
È richiesta la rendicontazione annuale delle spese sostenute per tali risorse. Il 5% di queste spese possono essere rendicontate come spese amministrative, di trasporto e di immagazzinaggio dei beni.
Il presente lotto riceve finanziamenti dal Programma Operativo Nazionale Inclusione (PON Inclusione), per € 21.000,00 destinati a “La Locomotiva” (Via del Lazzaretto n°15).
3xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxx-x-xxxxx-xxxxxxx/xxxxx-xx/xxxxx-xx-xxxxx-xxxxxxx-xxxx-
indigenti%E2%80%93Fead/Pagine/default.aspx
Tutte le cifre riguardanti i finanziamenti dei programmi operativi qui riportati si intendono oneri fiscali esclusi. L’attivazione delle risorse del PON Inclusione e del PO FEAD sarà subordinata all’approvazione del finanziamento ministeriale a validità triennale richiesto dal Comune di Bologna.
L’aggiudicatario è obbligato a collaborare con ASP, il Comune di Bologna e gli altri enti interessati e coinvolti, per il rispetto delle regole previste dalla misura di finanziamento sopra indicata, al fine di – per quanto di propria competenza in base al fatto di gestire il servizio oggetto del presente capitolato – ottenere e/o mantenere il finanziamento in questione ed evitare ogni possibile sua riduzione e/o revoca, anche nella forma di applicazioni di penalità o altra forma sanzionatoria.
17.CONDIZIONI ESSENZIALI DI SVILUPPO IN TERMINI DI SICUREZZA
Per l’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente appalto, il gestore del servizio è tenuto al rispetto delle vigenti norme in materia di prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro, in conformità a quanto stabilito dal D. Lgs. 81/08.
Qualora necessario, in conformità a quanto previsto dall’art. 26, comma 1, lettera b del D. Lgs.81/08, ASP Città di Bologna fornirà dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui l’appaltatore è destinato ad operare.
18.REPORTISTICA
GARSIA (Sistema informativo di gestione degli interventi e servizi sociali e socio-sanitari) è il sistema di elaborazione dati ufficiale del Comune di Bologna. Si richiede di inserire al suo interno le generalità riguardanti i beneficiari dei servizi che compongono il lotto “Servizi di accoglienza temporanea”, con cadenza mensile.
Si richiede altresì, l’inserimento del flusso delle presenze delle persone beneficiarie attraverso un database interno del quale Asp può avere accesso.
Ogni servizio presente nel lotto dovrà redigere una relazione quadrimestrale, a carattere prevalentemente qualitativo, che evidenzi l’andamento del servizio, i mutamenti nei beneficiari del servizio, nonché avendo cura di indicare tutte le attività realizzate, ordinarie e straordinarie, e dando l’aggiornamento rispetto la composizione dell’équipe e delle attività formative. I quadrimestri seguono il calendario solare (gennaio – aprile, maggio – agosto, settembre – dicembre) e la consegna delle relazioni è da intendersi entro le prime due settimane del mese successivo. Alla scadenza esatta di ogni quadrimestre dovrà essere garantita la presenza di tutti i dati necessari all’interno del sistema GARSIA e comunicato in tempo al Servizio contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna ogni eventuale ritardo, al fine di non invalidare la raccolta dei dati statistici.
Si richiede inoltre un report semestrale riguardante gli interventi di manutenzione ordinaria sostenuti, con i relativi costi, e le richieste di manutenzione straordinaria ancora in sospeso.
AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA CITTA’ DI BOLOGNA
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI ALLA PERSONA IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’
Procedura aperta ai sensi dell’art. 60, comma 2, del D. lgs. n. 50/2016 s.m.i.
LOTTO 3
SERVIZI VOLTI ALLA RIDUZIONE DEI DANNI DERIVANTI DALL’USO DI SOSTANZE PSICOATTIVE
Codice CIG: 730728632B
CAPITOLATO TECNICO
Programma Operativo Nazionale Inclusione Nazionale
Programma operativo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”
2014-2020
Titolo Programma Operativo 1 FEAD 2014-2020
“Programma Operativo per la fornitura di
prodotti alimentari e/o assistenza materiale di Base” CCI 2014IT05SFOP001
CUP F31H16000060006
1. OGGETTO DEL CAPITOLATO
Il servizio denominato “Unità di Strada”, di titolarità del Comune Bologna, che ha individuato ASP Città di Bologna come ente erogatore, si rivolge a persone con consumo problematico e/o dipendenza da sostanze psicoattive. Particolare attenzione è rivolta a persone che presentano, oltre al consumo, altre aree di difficoltà: persone che rientrano nelle “fasce deboli” (migranti e donne in difficoltà, ecc.), presentano un disagio sociale e/o sanitario (difficoltà abitativa, occupazionale, cc.) e popolazione generale per orientamento ai servizi, informazione, azione di mediazione per situazioni che coinvolgono i consumatori.
2. PRESENTAZIONE GENERALE
Oggetto del presente capitolato è la realizzazione di un servizio volto alla limitazione dei danni correlati al disagio sociale delle persone che dimorano abitualmente in strada offrendo loro mutuo e auto-aiuto, e che presentano abuso di sostanze psicoattive.
L’obiettivo principale della riduzione del danno (RDD) è la limitazione dei rischi e il contenimento dei danni droga correlati piuttosto che la prevenzione del consumo in sé, e i destinatari sono tanto i consumatori attivi di sostanze, quanto le loro famiglie, le reti di prossimità e la collettività sociale nel suo complesso. La RDD è uno dei “4 pilastri” della politica europea sulle droghe (prevenzione, trattamento, lotta al narcotraffico, RDD). Come approccio, la RDD assume l’ottica della promozione della salute e del benessere individuale e collettivo, e della cultura dei diritti umani; come politica opera, in modo integrato, nelle diverse dimensioni sanitaria, sociale e culturale, e si basa su un forte coinvolgimento delle politiche di salute pubblica. Dal punto di vista dell’operatività, la RDD utilizza e include strumenti e competenze diversi di tipo sociale, sanitario, farmacologico, psicologico, pedagogico e culturale.
Il servizio “Unità di Strada” dovrà avere un orientamento alla prossimità. Ciò “comporta, all’interno di un sistema di servizi strategicamente orientati verso il perseguimento del maggior grado di inclusione sociale possibile per ciascuna persona in stato di bisogno, il fronteggiamento primario dei bisogni delle persone senza dimora mediante servizi di pronta e prima accoglienza svolti in strada o in strutture di facile accessibilità, in una dimensione di prossimità rispetto alla persona bisognosa” (punto 1.4 – Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta1 in Italia). Per tale ragione, le azioni di prossimità messe in atto dal servizio sono tutte orientate a garantire interventi a bassa soglia d’accesso e di riduzione del danno.
Il servizio, denominato “Unità di Strada”, dovrà rispondere ai requisiti delle unità di strada per la parte inerente la riduzione del danno tra le persone con dipendenza da sostanze, Xxxxxxxx x.0000 del 02/08/2017 Regione Xxxxxx-Romagna2, Approvazione Indirizzi per l’attuazione di interventi di riduzione del danno in strada o in strutture a bassa soglia d’accesso per persone con problemi di abuso/dipendenza e requisiti organizzativi delle unità di strada.
1xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxxx-xx-xxxxxxxxxx-xxxxxxx/Xxxxxxxxx/Xxxxx-xx-xxxxxxxxx-xxx-xx-
contrasto-alla-grave-emarginazione-adulta.pdf
2 xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/xxxxxxxxx-xxxxxxxxxx?xx0x000x0xxx0x00x000xxx00x000000xx
Il servizio del presente lotto rientra all’interno della progettazione del Programma Operativo Nazionale (PON) Inclusione 2014-20203, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (in particolare, PON Inclusione Avviso 4).
3. OBIETTIVI
I servizi di cui al presente capitolato si pongono di raggiungere i seguenti obiettivi:
- salute dei consumatori e salute pubblica: diffusione e costruzione di pratiche di intervento;
- sostruzione di una relazione, non stigmatizzante, volta a facilitare la trasmissione e la costruzione di pratiche di sostegno alla salute e al benessere a partire dalle scelte delle persone;
- tutela dei diritti e della dignità dei beneficiari del servizio;
- intervento sulla comunità: mediazione di conflitti e cultura del benessere;
- osservatorio su tipologia e stili di consumo di sostanze come servizio di prossimità.
L’unità di strada svolge la propria attività di prossimità all’interno di uno sportello e in maniera itinerante sul territorio, avvalendosi di un furgone attrezzato, avendo come focus d’intervento:
- Il sostegno alla persona, intesa come soggetto attivo del cambiamento, riconoscendo altresì la complessità del disagio sociale e sanitario di cui è portatrice e l’irriducibilità di esso ad una sola componente;
- Il potenziamento delle capacità positive individuali;
- La prevenzione dei rischi che minano la tutela della salute nonché la dignità stessa della persona;
- Il miglioramento della qualità di vita della comunità nel suo complesso, per quanto riguarda nello specifico il diritto alla salute, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del senso di sicurezza di ciascun cittadino;
- Il consolidamento del lavoro di rete per un’azione efficace ed integrata dei servizi che si curano delle problematiche degli adulti in difficoltà.
Le prestazioni del Servizio dovranno svilupparsi in tre direzioni:
- costante azione di prevenzione socio sanitaria con azioni specifiche: distribuzione di materiale di profilassi e scambio siringhe; accompagnamento ai SerT cittadini; all’unità mobile dell’Azienda Usl;
- attento lavoro sociale di conoscenza delle persone che accedono al servizio, di raccolta del bisogno, di orientamento e accompagnamento ai servizi;
- costante azione di supporto ai servizi della rete della Grave Emarginazione Adulta che hanno come target persone senza dimora anche con dipendenza patologica.
4. BENEFICIARI
3 xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxx-x-xxxxx-xxxxxxx/xxxxx-xx/xxx-Xxxxxxxxxx/Xxxxxx/xxxxxxx.xxxx
I beneficiari principali del “Servizio Unità di Strada” sono le persone senza dimora presenti sul territorio, anche in modo sporadico o transitorio, caratterizzate da dipendenza patologica da sostanze psicoattive ma anche differenti problematiche biopsicosociali, economiche e culturali, che assieme caratterizzano la grave emarginazione adulta. Sono maggiorenni, senza limite massimo d’età, senza distinzioni di condizioni personali e sociali, di sesso, di orientamento sessuale, di lingua, di regolare documentazione per la permanenza sul territorio italiano o di residenza valida sul territorio comunale.
Fra i beneficiari si prevede una significativa presenza di persone con grave compromissione dello stato di salute fisico e psicologico, derivato da un utilizzo massivo di sostanze stupefacenti, con modalità non protette e caratteristiche delle cosiddette “scene aperte”, per i quali si richiede particolare attenzione e preparazione specifica.
Il servizio si rivolge prevalentemente a persone maggiorenni (giovani, adulti e anziani). Qualora il servizio riscontri una situazione indifferibile ed urgente, che coinvolga persone non riconducibili a situazioni gestibili all’attività specifica del servizio stesso (es.: minori), il servizio dovrà raccordarsi coi servizi deputati per segnalare la situazione e le modalità d’intervento.
5. DESCRIZIONE ANALITICA E ATTIVITÀ RICHIESTE
Il servizio “Unità di Strada” si compone di una doppia modalità d’azione: un’attività stanziale e di un’attività mobile di strada, svolta a piedi o su gomma.
ATTIVITÀ STANZIALE
Per quanto riguarda l’attività stanziale, svolta nei locali messi a disposizione dal Comune di Bologna all’interno dei xxxxxx xx xxx Xxxxxx x. 00/X x 00/x xx Xxxxxxx. L’attività si compone di azioni d’ascolto dei beneficiari del servizio, di costruzione di relazioni il più possibile significative, di informazione e di orientamento ai servizi del territorio, di costruzione di progettualità mirate (relazione significativa a legame debole), condivisa con i servizi cittadini, in particolare il Servizio Sociale Bassa Soglia e l’Unità Mobile dell’AUSL. Inoltre viene svolta un’azione di monitoraggio dei bisogni emergenti, necessaria per il supporto alla progettazione dei servizi di ASP Città di Bologna.
Lo sportello è un luogo di prima accoglienza in cui è possibile accedere quotidianamente e svolgere un colloquio conoscitivo con gli operatori in turno ed inoltre si ha la possibilità di scambiare materiale sanitario, usufruire di un computer, oltre ad avere la possibilità di fare colazione e accesso a vestiti usati puliti. L’apertura è prevista tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e in orario pomeridiano dalle 14.30 alle 16.30 su appuntamento. Altra organizzazione di orari sarà possibile concordarla sulla base del bisogno e del fenomeno.
Durante l’apertura dello sportello, garantita dal lunedì al venerdì, gli operatori dovranno dare ascolto a tutti coloro che si rivolgeranno al servizio. È data la possibilità di elargire 3 posti letto presso “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) piano terra, come servizio inviante, per due settimane (14 giorni) eventualmente rinnovabili, e 2 posti presso il “Centro d’accoglienza
Rostom” (Via Pallavicini n°12), valutando l’indifferibilità e urgenza del bisogno espresso. Durante il piano freddo, il servizio sarà punto di accesso per il target di utenza di riferimento per il reperimento di posti letto nel sistema d’accoglienza, benché rimanga da parte di altri servizi (servizi di prossimità, SBS – Servizio sociale Bassa Soglia, SST – Servizio Sociale Territoriale e altri servizi sociali del territorio) la possibilità di fare invii diretti per persone conosciute, seguite o in carico e ordinariamente presenti sul territorio.
Il servizio, nella sua attività stanziale, deve caratterizzarsi come uno spazio orientato alla socialità, nel quale costruire relazioni significative, che favoriscano il superamento della condizione di marginalità e di esclusione sociale. A tal fine è necessario garantire spazio e tempo al colloquio, con emersione dei bisogni e delle richieste, ma anche con una comune costruzione del senso della condizione vissuta dal beneficiario del servizio.
ATTIVITÀ MOBILE IN STRADA
Per quanto riguarda le azioni in strada, attraverso l’attività mobile, esse si occupano di limitazione dei danni correlati alla condizione inerente la dipendenza patologica da sostanze psicoattive e disagio sociale delle persone che dimorano abitualmente in strada, siano esse persone senza dimora e persone ospiti dei centri di accoglienza notturna.
Le uscite, attraverso mezzo mobile e a piedi sono richieste in orari diurni e serali, su più zone della città, in modo da avere un costante monitoraggio del territorio, anche attraverso segnalazioni, le quali non devono compromettere la cura delle relazioni già in essere, con le persone conosciute, con cui è necessario mantenere contatti regolari. Nella programmazione dei monitoraggi è imprescindibile prestare particolare attenzione al centro storico e a tutti i luoghi della Stazione di Bologna centrale, in orari diurni e serali per diversificare il presidio dei diversi luoghi vissuti dalla popolazione target. La programmazione dei percorsi, concordata con ASP Città di Bologna, dovrà prevedere la più ampia estensione possibile del monitoraggio della città e, in via ordinaria, riguardare le sole aree pubbliche. Qualora sussistessero elementi per valutare un rischio per l’incolumità personale e/o pubblica in aree private, il servizio potrà effettuarsi previa autorizzazione di ASP Città di Bologna, che lo rilascerà in accordo col Settore Sicurezza del Comune di Bologna.
Il monitoraggio della città, oltre a mantenere un presidio del territorio e a permettere il mantenimento delle relazioni già in essere, in vista di futuri percorsi più strutturati che prevedano proposte di uscita dalla vita in strada, ha fra i suoi compiti quello di dare risposta alle segnalazioni settimanali pervenute dalla “Task force anti-degrado” istituita e coordinata dal Comune di Bologna. Il servizio “Unità di Strada” si occuperà di inviare settimanalmente al Servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna, membro presente alla “Task force anti-degrado” del Comune di Bologna, le risposte alle segnalazioni.
È data la possibilità al servizio, all’interno del suo intervento di strada, di elargire 3 posti letto presso “Casa Willy” (Via Pallavicini n°12) piano terra e 2 posti letto presso “Rostom” (Via Pallavicini n°12), sempre nel rispetto delle condizioni fissate dalle strutture (es. orario di segnalazione e d’ingresso).
È richiesto al servizio “Unità di Strada” un forte raccordo con i Servizi cittadini, in particolare il Servizio Sociale Bassa Soglia, nonché un costante collegamento con il settore sanitario, in
particolare il “Programma per le popolazioni in condizione di vulnerabilità” (di seguito “Programma vulnerabilità”) del Dipartimento Salute mentale-Dipendenze patologiche dell’AUSL di Bologna a seguito del “Protocollo d’intesa per l’assistenza alle popolazioni con vulnerabilità sociale4” sottoscritto da AUSL di Bologna, Comune di Bologna e Università di Bologna).
È affidato al servizio “Unità di Strada” la predisposizione, in collaborazione con ASP Città di Bologna e con l’AUSL di Bologna, di un percorso informativo periodico e ripetuto nel tempo, rivolto al Sistema di Accoglienza della Grave Emarginazione Adulta sui temi della riduzione del danno da dipendenza patologica di sostanze psicoattive.
Si richiedono altresì uscite periodiche congiunte con il servizio denominato Città Prossima (raggruppamento di Servizio Mobile di Sostegno, Città Invisibili ed Help Center, oggetto del Capitolato Lotto 1) durante tutto l’anno in un numero di almeno 1/mese e durante il Piano Freddo secondo una calendarizzazione in accordo con ASP che individuerà le priorità e modulerà le uscite sulla base delle priorità stesse.
Inoltre il servizio può prevedere un coinvolgimento del volontariato e di persone pari, di supporto al personale impiegato, soprattutto per l’attività mobile in strada. Tale impiego e coinvolgimento non è mai da considerarsi sostitutivo del lavoro professionale.
Il Servizio “Unità di Strada” dovrà collaborare strettamente con la rete dei servizi di ASP Città di Bologna (gli altri servizi di prossimità, i laboratori di comunità, le accoglienze ordinarie, quelle a bassa soglia d’accesso o dedicate al Piano freddo e i servizi dedicati alla Casa Circondariale “Xxxxx D’Amato” di Bologna), il Servizio sociale Bassa Soglia (SBS), i Servizi Sociali Territoriali (SST) del Comune di Bologna e i servizi sanitari dell’AUSL di Bologna
6. ALTRE PRESTAZIONI DA GARANTIRE
Attività di coordinamento e reperibilità telefonica:
Il coordinatore del servizio dovrà garantire la sua presenza ai tavoli di ASP Città di Bologna e Comune di Bologna, nonché alle riunioni programmatorie e di verifica con il Servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna.
È richiesto dal coordinatore o da un referente conosciuto un numero telefonico reperibile 24 ore alla rete dei servizi alla Grave Emarginazione Adulta a al servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna.
Beni di prima necessità, materiale sanitario a scopo relazionale e materiale informativo: L’“Unità di Strada” durante la propria attività mobile in strada garantirà lo scambio di siringhe sterili, materiale per uso inalatorio delle sostanze (kit sniffo pulito) e materiale di profilassi; inoltre è richiesta la distribuzione di bevande calde e acqua (a seconda del clima e del periodo dell’anno), coperte e sacchi a pelo, questi ultimi acquistati anche grazie ai finanziamenti del PO FEAD.
L’acquisto di tutto il materiale sopra indicato è a carico dell’appaltatore.
4xxxx://xxxx.xxxxxx.xxxxxxx.xx/Xxxx/Xxxxxxxx.xxx/x00xx00x0x0x0000x0000000000x0000/xx00x000x0000xx0x0000xxx0
038dfad/$FILE/Protocollo%20d%27intesa.pdf
Nel mezzo utilizzato per le uscite e i monitoraggi deve essere presente un kit portatile di primo soccorso e presidi medici basilari. Inoltre è richiesta la disponibilità di farmaci per emergenze legate alla overdose da oppiacei. In tal caso dovrà essere garantita la procedura che definisce le modalità di conservazione ed i casi e le modalità per la consegna del farmaco, secondo le indicazioni contenute nella DGR n. 1480/1998 “Linee di indirizzo regionali sulla prevenzione della mortalità per overdose nei tossicodipendenti”5.
È invece richiesta, all’interno dei locali dove si svolge l’attività stanziale, una bacheca informativa multilingue da mantenere aggiornata e un distributore con materiale informativo di vario genere (sociale, sanitario, culturale, ecc.), in più lingue, che possa agevolare anche le possibili richieste di chiarimento durante il colloquio. Il materiale informativo dovrà essere concordato con il servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna, tenendo in conto degli obblighi di comunicazione e trasparenza collegati ai servizi finanziati con fondi comunitari.
Pulizie:
Si richiede di garantire, nei giorni di apertura, la pulizia accurata dei locali, programmando tali interventi in modo tale da non interferire con lo svolgimento delle attività.
Disponibilità ad uscite extra, in particolari periodi dell’anno:
In particolari periodi dell’anno (es. durante i momenti di allerta della protezione civile), il servizio dovrà essere in grado di organizzarsi in 48 ore per garantire uscite extra nella città. Per tutta la durata del Piano freddo si richiede lo stesso intervento con un’organizzazione di 24 ore.
Il coordinatore del servizio partecipa alle attività messe in campo dal Coordinamento Regionale Unità di Strada durante i grandi eventi, con budget messo a disposizione dalla RER. È richiesto al servizio uno stretto lavoro di rete con tutti i servizi che compongono la rete del Servizio contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna, attuato sia con il coordinamento di quest’ultima, sia in autonomia fra i soggetti gestori.
Deve, infine, essere prevista un’attività di supervisione dell’équipe di lavoro di ogni servizio e la partecipazione annuale ad attività formative e di aggiornamento, anche diversificate, rivolte ad ogni lavoratore.
7. ORARI E LUOGHI DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI
L’attività mobile in strada prevede l’avvicinarsi alle persone in strada là dove queste si trovano (luoghi di maggiore interesse, luoghi isolati, centri di accoglienza). Le persone incontrate possono essere già conosciute, incontrate durante l’uscita nel percorso di monitoraggio o incontrate a seguito di una segnalazione.
5 xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxxxxx?xxxxx0000&xxxx_xxxxxxxxxx0&xxx_xxxxx000
La prestazione minima garantita delle uscite (servizio di strada) dovrà essere di almeno 5 uscite settimanali, di 2 ore ciascuna; si richiede flessibilità oraria sulla base di esigenze rilevate da ASP Città di Bologna, in particolare, si richiede che almeno 1 uscita sia effettuata in orari serali nell’arco temporale dalle ore 20.00 alle ore 23.00.
L’attività di segretariato sociale dovrà essere svolta presso i locali di via Polese n. 15/A e 15/B (sportello dedicato) dal lunedì al venerdì per un totale di 4 ore /giorno di cui 2 di accesso diretto. Il servizio, altresì, garantirà l’accesso al servizio anche nei seguenti casi: a seguito di appuntamento, a seguito di invio da parte dei servizi sociali/sanitari del territorio e della rete dei servizi della Grave Emarginazione Adulta.
Oltre al servizio in strada, il servizio dovrà prevedere eventuali colloqui e/o accompagnamenti dei soggetti per i quali si renderà necessario o che ne faranno richiesta, presso le strutture di accoglienza del Comune di Bologna, presso i servizi sociali, presso gli ospedali, presso l’Ambulatorio Mobile dell’AUSL.
In particolari periodi dell’anno e durante il Piano Freddo potranno rendersi necessarie ulteriori uscite straordinarie, anche giornaliere, approssimativamente con la frequenza minima di una ulteriore uscita settimanale, da concordare con ASP.
Le uscite dovranno essere garantite non solo a mezzo del camper/furgone, ma anche a piedi per consentire una maggiore possibilità di ingaggio relazionale delle persone.
Il servizio dovrà essere svolto nella città di Bologna, nei punti di principale ritrovo di senzatetto tossicodipendenti, individuati di volta in volta da ASP, da altri Enti, dagli URP dei quartieri o da segnalazione di cittadini o della Polizia o direttamente dal Gestore nel corso delle attività di monitoraggio.
Alcuni luoghi fissi vengono individuati come passaggi obbligatori ad ogni uscita e precisamente:
- la Stazione Centrale dei treni nei pressi di Piazza XX Settembre;
- la zona universitaria nei pressi di Largo Respighi/Piazza Puntoni.
8. MODALITÀ DI ACCESSO DEI BENEFICIARI
L’accesso da parte dei beneficiari è libero, diretto e ripetibile nel tempo.
L’attività stanziale di “Unità di Strada” prevede un accesso a bassa soglia, senza filtri nell’orario di apertura, rispettando un chiaro criterio valido per tutti coloro che attendono, prevedendo anche diverse modalità durante specifici momenti dell’anno (es. l’ordine di arrivo), da condividere con ASP Città di Bologna. A tutti coloro che si presentano durante l’orario di apertura deve essere garantito un colloquio.
9. DURATA DEL CONTRATTO
L’affidamento avrà una durata di 36 (trentasei) mesi, decorrenti dalla data di stipula del contratto, con facoltà per l’ASP Città di Bologna di rinnovo fino ad ulteriori 24 (ventiquattro) mesi, agli stessi prezzi, patti e condizioni.
ASP Città di Bologna si riserva, altresì, di prorogare la durata del contratto per un periodo massimo di ulteriori 12 (dodici) mesi rispetto alla naturale scadenza, ai sensi dell’art. 106, c. 11, del decreto legislativo n. 50/2016, per consentire la conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente.
10. MODIFICHE DEL CONTRATTO DURANTE IL PERIODO DI EFFICACIA
ASP si riserva la facoltà, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) del Codice dei contratti pubblici, di estendere le prestazioni (o talune di esse) oggetto del presente appalto e di apportare modifiche alle modalità attuative del servizio in oggetto, anche mediante richiesta di figure professionali aggiuntive o ulteriori rispetto a quelle indicate nel presente contratto, fino a concorrenza del venticinque (25) per cento dell’importo complessivo dell’appalto, in funzione delle seguenti esigenze:
- necessità di effettuare più interventi, in funzione dell’aumentata domanda del servizio rispetto a quanto previsto in fase di pubblicazione del bando di gara.
11. PERSONALE MINIMO RICHIESTO
Il servizio dovrà essere erogato nel rispetto del modulo organizzativo minimo del personale impiegato, di cui alla tabella che segue.
ASP Città di Bologna ha stimato in euro € 322.638,23 il costo della manodopera per l’intera durata dell’appalto, nel rispetto dell’art. 23, comma 16 e dell’art. 214, comma 4, del Codice, avendo a riferimento i costi orari medi indicati nel Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 10 aprile 2013 “Determinazione del costo orario del lavoro per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo - Cooperative sociali”, applicati alle singole categorie e livelli contrattuali, per il numero di ore settimanali, previste.
TIPOLOGIA | CATEGORIA | ORE SETTIMANALI |
Coordinatore di unità operativa | CCNL cooperative sociali, cat. E1 | 25 |
Assistente sociale e/o educatore o equipollente | CCNL cooperative sociali, cat. D2 | 50 |
Operatore dei servizi informativi e di orientamento | CCNL cooperative sociali, cat. D1 | 18 |
Operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base | CCNL cooperative sociali, cat. B1 | 32 |
Operatore addetto alle pulizie | CCNL cooperative sociali, cat. A1 | 5 |
Si richiede un coordinamento svolto da un professionista con laurea di secondo livello ad indirizzo sociale, sociologico, psicologico, pedagogico, cioè laurea magistrale in programmazione e gestione dei servizi educativi (LM50), in servizio sociale e politiche sociali (LM87), scienze pedagogiche (LM85), o titolo di studio magistrale equipollente (es. in psicologia LM51, in antropologia culturale ed etnologia LM01, in sociologia e ricerca sociale LM88), fornendo eventuali altri criteri utili a caratterizzarne l’esperienza e la professionalità (es. gli anni di esperienza nel settore del contrasto alla grave emarginazione adulta). Si riconosce l’equiparazione tra titoli di vecchio ordinamento (ante DM 509/1999) e titoli ex DM 509/1999 e ex DM 270/2004.
L’assistente sociale, l’educatore, l’operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base e le altre figure professionali coinvolte dovranno possedere esperienza in interventi analoghi, con una formazione specifica nella relazione d’aiuto sviluppata in servizi di prossimità (es. contatto, ascolto, colloquio motivazionale, riduzione del danno, tecniche di primo soccorso…). Particolare cura dovrà essere data alla formazione sulla gestione e il contenimento dei comportamenti aggressivi reattivi e proattivi.
L’assistente sociale, l’educatore, l’operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base e le altre figure professionali coinvolte dovranno possedere esperienza in interventi analoghi, con una formazione specifica nella relazione d’aiuto sviluppata in servizi di prossimità (es. contatto, ascolto, colloquio motivazionale, riduzione del danno, tecniche di primo soccorso…). Particolare cura dovrà essere data alla formazione sulla gestione e il contenimento dei comportamenti aggressivi reattivi e proattivi.
Tutti gli operatori impiegati in “Unità di Strada” devono essere in possesso di patente, categoria B.
Almeno un componente dell’equipe deve essere in possesso del patentino di primo soccorso, o di altro certificato di formazione, in analogia con quanto previsto dalla normativa vigente per il pronto soccorso aziendale.
12. IMMOBILI SEDI DEI SERVIZI E MANUTENZIONI
Sono messi a disposizione di “Unità di Strada” i locali situati in xxx Xxxxxx x. 00/X (proprietà Comune di Bologna), piano terra, composta da due locali, servizi igienici, un piccolo ripostiglio (planimetria in allegato agli atti di gara).
Il gestore dovrà garantire dotazione minima di arredi per svolgere le attività previste (tavoli, sedie, scaffalature, ecc.).
Sono inoltre messi a disposizione di “Unità di Strada” i locali situati in xxx Xxxxxx x. 00/x, di proprietà del Comune di Bologna (planimetria in allegato agli atti di gara). Il gestore dovrà garantire dotazione minima di arredi per svolgere le attività previste (tavoli, sedie, scaffalature, ecc.).
I lavori di manutenzione ordinaria dei predetti locali sono a carico dell’ente gestore, mentre la manutenzione straordinaria resta a carico del Comune di Bologna.
I locali suddetti sono concessi dal Comune di Bologna in comodato gratuito all’ASP nel complesso di beni immobili, mobili, impianti, attrezzature e macchinari.
L’obbligo di manutenzione ordinaria e di conservazione delle strutture a carico dell’ASP in virtù di tale comodato, trasla, per effetto della sottoscrizione del presente capitolato, all’appaltatore.
14. UTENZE
Sono a carico del gestore i costi relativi alle utenze acqua, luce, gas, telefoniche (compreso collegamento adsl/fibra) e alla tassa rifiuti, di cui ha onere di intestazione se dovuta.
15. STRUMENTAZIONE
La strumentazione necessaria per lo svolgimento dei servizi che compongono il presente lotto, è a totale carico dell’ente gestore (ivi inclusi gli autoveicoli per le uscite su gomma che devono essere di proprietà del gestore).
I costi relativi a manutenzione, bollo, assicurazione, carburante, materiale sanitario, bevande, ecc., saranno tutti ad esclusivo carico del gestore.
16. PRESTAZIONI DEL SERVIZIO
Il complesso delle prestazioni del servizio è così suddiviso:
TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE | PERCENTUALE | IMPORTO IN EURO PER UN ANNO | |||||
Attività principale: coordinamento | attività | sociale, | educativa | e | di | 93% | 119.856,42 |
Attività secondaria: servizi di pulizia | 6% | 7.092,27 | |||||
Attività secondaria: manutenzioni | 1% | 1.282,31 |
17. SPECIFICA RIGUARDANTE I FINANZIAMENTI DEI PROGRAMMI OPERATIVI
Il Programma Operativo relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD6), approvato dalla Commissione Europea al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, mira a supportare le azioni di lotta alla povertà previste dalla Strategia Europa 2020, finanziando gli aiuti materiali destinati alle persone in povertà estrema (persone senza dimora).
Nello specifico di “Unità di Strada” il Programma Operativo finanzia:
6xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxx-x-xxxxx-xxxxxxx/xxxxx-xx/xxxxx-xx-xxxxx-xxxxxxx-xxxx-
indigenti%E2%80%93Fead/Pagine/default.aspx
- 30.000 € annuali per potenziamento servizi educativi rivolti alla popolazione senza dimora con dipendenza patologica e attivazione di azioni di supporto in emergenza;
- 1500 € annuali per l’acquisto di beni di prima necessità in particolare coperte, sacchi a pelo termici
È richiesta la rendicontazione annuale delle spese sostenute per tali risorse. Il 5% di queste spese possono essere rendicontate come spese amministrative, di trasporto e di immagazzinaggio dei beni.
Il presente xxxxx riceve finanziamenti dal Programma Operativo Nazionale Inclusione (PON Inclusione), per € 30.000,00.
Tutte le cifre riguardanti i finanziamenti dei programmi operativi qui riportati si intendono oneri fiscali esclusi. L’attivazione delle risorse del PON Inclusione e del PO FEAD sarà subordinata all’approvazione del finanziamento ministeriale a validità triennale richiesto dal Comune di Bologna.
L’aggiudicatario è obbligato a collaborare con ASP, il Comune di Bologna e gli altri enti interessati e coinvolti, per il rispetto delle regole previste dalla misura di finanziamento sopra indicata, al fine di – per quanto di propria competenza in base al fatto di gestire il servizio oggetto del presente capitolato – ottenere e/o mantenere il finanziamento in questione ed evitare ogni possibile sua riduzione e/o revoca, anche nella forma di applicazioni di penalità o altra forma sanzionatoria.
13. CONDIZIONI ESSENZIALI DI SVILUPPO IN TERMINI DI SICUREZZA
Per l’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente appalto, il gestore del servizio è tenuto al rispetto delle vigenti norme in materia di prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro, in conformità a quanto stabilito dal D. Lgs. 81/08.
Qualora necessario, in conformità a quanto previsto dall’art. 26, comma 1, lettera b del D. Lgs.81/08, ASP Città di Bologna fornirà dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui l’appaltatore è destinato ad operare.
13. REPORTISTICA
Si richiede di inserire all’interno del sistema di elaborazione dati GARSIA (Sistema informativo di gestione degli interventi e servizi sociali e socio-sanitari) le generalità riguardanti le persone frequentati il servizio, con cadenza mensile.
Si richiede altresì, l’inserimento del flusso delle presenze delle persone beneficiarie attraverso un database interno del quale Asp può avere accesso.
Si richiede un report settimanale da inviare al Servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna, inerente le uscite in strada settimanali.
Si richiede una relazione digitale quadrimestrale, a carattere prevalentemente qualitativo, dell’andamento del servizio, avendo cura di indicare tutte le attività intraprese. I quadrimestri seguono il calendario solare (gennaio – aprile, maggio – agosto, settembre – dicembre) e la consegna delle relazioni è da intendersi entro le prime due settimane del mese successivo.
Prima della scadenza di ogni quadrimestre dovrà essere garantita la presenza di tutti i dati necessari all’interno del sistema GARSIA e comunicato in tempo al Servizio contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna ogni eventuale ritardo, al fine di non invalidare la raccolta dei dati statistici.
Si richiede la predisposizione di una raccolta dati che preveda la raccolta del numero delle persone che afferiscono al servizio e delle prestazioni a loro erogate. Questo consentirà di avere una fotografia precisa e dettagliata degli utenti che frequentano il servizio ed una approfondita conoscenza del fenomeno.
La raccolta dati dovrà avvenire attraverso l’ausilio di una tessera numerica assegnata ad ogni utente a seguito di un breve colloquio conoscitivo, improntato su alcuni punti sottoelencati:
- conoscenza anagrafica;
- stili e tipi di consumo;
- situazione abitativa al momento del contatto.
Ad ogni accesso al servizio la persona è così identificata da un numero, grazie al quale è possibile poter conoscere quante volte la persona usufruisce del servizio e quale tipo di prestazione viene erogata.
L’Unità di Strada dovrà garantire la raccolta dati di attività su apposita scheda concordata a livello regionale per assolvere al debito informativo regionale.
Si richiede inoltre un report semestrale riguardante gli interventi di manutenzione ordinaria sostenuti, con i relativi costi, e le richieste di manutenzione straordinaria ancora in sospeso.
AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA CITTA’ DI BOLOGNA
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI ALLA PERSONA IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’
Procedura aperta ai sensi dell’art. 60, comma 2, del D. lgs. n. 50/2016 s.m.i.
LOTTO 4
Servizi volti alla prevenzione e alla limitazione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti
Codice CIG: 7307335B98
CAPITOLATO TECNICO
1. OGGETTO DEL CAPITOLATO
Il presente capitolato si riferisce a un servizio denominato “AREA 15”, da svolgere in Bologna presso i locali siti in via Zamboni n. 15, finalizzati alla prevenzione ed alla limitazione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti.
2. PRESENTAZIONE GENERALE
Crocevia, città universitaria, polo culturale e centro di produzione e di commercio sono alcune delle espressioni che concorrono a descrivere Bologna come un centro di grande attrazione per la popolazione giovanile che è residente ma anche di passaggio. La volontà di proporre un servizio per i giovani che consumano sostanze prende le mosse da un lato dalla forte presenza di giovani sul territorio residenti o che scelgono Bologna per studiare, lavorare o divertirsi e dall'altro dalle specificità del contesto del consumo bolognese, caratterizzato da un'ampia eterogeneità in termini di popolazione, tipologie, stili e modalità di assunzione. Il fenomeno del consumo può essere compreso come risultante dell'incrocio di tre principali dimensioni: il contesto, la persona e l'oggetto del consumo. In questo senso il servizio che intenda rispondere a questi bisogni non può che essere espressione di tale complessità articolandosi in interventi che vanno al di là di una semplice azione sull'assunzione per includere le diverse dimensioni di vita dei ragazzi, che sappia essere accogliente verso i giovani e all'interno del quale è possibile sviluppare fattori protettivi efficaci.
Il servizio è rivolto a giovani 18-30 anni con problematiche legate al consumo di sostanze che non accedono ai servizi dedicati; particolare attenzione è rivolta agli studenti universitari e lavoratori fuori sede; l'utenza può includere persone di età superiore ai 30 anni che presentino caratteristiche analoghe.
Il servizio prevede attività di contatto con il target elettivo sia mediante l’accesso diretto sia attraverso iniziative culturali e di rete interne o esterne al servizio.
3. OBIETTIVI
Le finalità del servizio dovranno avere come orizzonte di pensiero quello della promozione nelle nuove generazioni di un approccio critico e consapevole al fenomeno del consumo e la disseminazione di comportamenti protettivi rispetto al consumo delle sostanze legali ed illegali, al consumo delle “sostanze senza sostanza”in riferimento all'uso dei social media, al gioco d'azzardo, e alle situazioni specifiche che in associazione al consumo possono ampliare fortemente i livelli di rischio, come l'associazione tra sostanze e guida. L’obiettivo generale è la promozione di una cultura del benessere e di un approccio informato al fenomeno dei consumi giovanili nella popolazione adulta (insegnanti, genitori, educatori e comunità in generale).
Gli obiettivi specifici del servizio sono:
- intercettare, “codificare” la domanda e fornire risposte rapide ai bisogni espressi riconducibili a problematiche psico-fisiche e a comportamenti a rischio agiti;
- offrire un osservatorio su tipologia e stili di consumo di sostanze come servizio di prossimità;
- co-costruire strategie di riduzione dei rischi e di comunicazione indirizzati al miglioramento del benessere del target di riferimento con il coinvolgimento attivo dei giovani non solo come beneficiari ma protagonisti dello sviluppo del servizio;
- costruzione di un luogo, non stigmatizzante, ma che sappia aprire riflessioni e confronti sui temi del consumo;
- “fare cultura” attraverso iniziative aperte alla cittadinanza tutta e attraverso la collaborazione con soggetti formali ed informali in rete con il servizio.
4. BENEFICIARI
Il servizio è finalizzato alla riduzione dei rischi e si rivolge a persone giovani (18-30 anni) dedite ai consumi di sostanze ovvero con consumi problematici, che non accedono ai servizi dedicati; particolare attenzione sarà prestata a studenti universitari e lavoratori fuori sede. Questo servizio si rivolge, altresì, a persone di età superiore a 30 anni con uso problematico di sostanze.
Il target specifico del servizio è quello giovanile caratterizzato da un'ampia eterogeneità che si articola in stili, abitudini e comportamenti a rischio differenti. All'interno della popolazione target inoltre una particolare attenzione viene dedicata a quei gruppi più specifici e sensibili al fenomeno o per i quali si registra una particolare difficoltà ad accedere a servizi, quali studenti universitari fuori sede, popolazione LGBT, giovani stranieri di seconda generazione e neo maggiorenni in uscita da strutture educative. L'intervento con target differenti prevede la messa in campo di proposte e azioni diversificate che sappiano rispondere ai diversi bisogni, aspettative e modalità di accesso al servizio da parte dei target. A fianco al target diretto il servizio si rivolge ai diversi stakeholder territoriali al fine di rendere il sevizio parte integrante delle offerte territoriali in un'ottica di efficienza ed efficacia. Il sistema di relazioni dei ragazzi rappresenta un interlocutore sostanziale nello sviluppo del progetto accogliendo i bisogni di genitori, coinquilini, amici e figure educative di riferimento. Oltre alla rete informale risulta centrale lo sviluppo e la promozione di attività di networking costante tra i progetti di prevenzione, i progetti di riduzione dei rischi e dei danni, i progetti educativi rivolti agli adolescenti presenti sul territorio al fine di potenziare risposte tempestive ed efficaci per la popolazione giovanile favorendo la conoscenza e l'accesso adeguato ai servizi.
5. DESCRIZIONE ANALITICA E ATTIVITA’ RICHIESTE
Il servizio dovrà essere aperto al pubblico almeno 9 ore a settimana in giornate differenti e avrà a disposizione uno spazio messo a disposizione dal Comune di Bologna, in Xxx Xxxxxxx
00 (xxxxxxxxxxx allegata agli atti di gara) ma ci si riserva di individuare uno spazio altro, dedicato ed idoneo in zona centrale, concordato tra ASP Città di Bologna e Comune di Bologna. Il servizio dovrà connotarsi come luogo accogliente, non stigmatizzante per chi vi accede, allestito con una zona relax con tisaneria e con la possibilità di leggere materiali informativi, comprese le card sulle sostanze.
Nell’allestimento dello spazio si richiede attenzione all’ estetica al fine di caratterizzare il servizio rivolto ad un target prevalentemente giovane.
Le attività e i relativi strumenti di lavoro dovranno seguire tre diverse aree (cultura, consumi, consulenza) con l'intenzione di sviluppare un servizio aperto al maggior numero di giovani sapendo rispondere a bisogni diversificati:
- informazione;
- tutela;
- confronto con pari e con l'equipe;
- richiesta di aiuto/supporto;
- valorizzazione di competenze e risorse.
Il servizio dovrà partecipare ad eventi promossi sul territorio locale da altre realtà e progettare eventi sui temi del rischio derivato dall’utilizzo di sostanze psicotrope, legali ed illegali.
L’approccio dovrà avere cura alla rete di lavoro che coinvolge sia attori formali dei servizi e del pubblico, sia rete informale quali associazioni ma anche gruppi informali di giovani.
L’approccio dovrà altresì essere aperto è volto a includere e stimolare le proposte che arrivano dal target. I giovani non dovranno essere solo beneficiari di un servizio ma protagonisti dello sviluppo dello stesso. Sarà necessario superare la dicotomia consumatore vs produttore di servizi, per mutuare dall'ambiente digitale il concetto del prosumer che fondendo i due ruoli favorisce empowerment, capability e possibilità di avere un servizio più plastico e vicino ai bisogni reali.
L’approccio sarà volto a de-stigmatizzare il tema del consumo di sostanze favorendo l'accesso al sommerso con iniziative ed eventi di carattere culturale e attività di carattere esperienziale. La progettazione e realizzazione di tali attività rappresenta essa stessa una modalità di coinvolgimento e disseminazione di cultura attraverso l'adozione di un approccio partecipato capace di includere e valorizzare in co-progettazioni differenti attori della rete formale e informale, inclusi i giovani potenziali beneficiari del servizio. Tale sistema permette di rafforzare la possibilità di utilizzare e attraversare lo spazio con modalità differenti: informarsi, curiosare, utilizzare i servizi, proporre, diffondere e partecipare alla progettazione di interventi.
Si richiede il coinvolgimento di un gruppo di peer per età. In particolare è richiesta la partecipazione al progetto Youngle (xxx.xxxxxxx.xx), indirizzato alla relazione tra pari online, il quale dovrà favorire l’intervento verso un lavoro di prossimità sul territorio che, integrato al lavoro on line, possa rispondere meglio alle istanze provenienti da gruppi di giovani differenti per tipologia, stili, consumi in linea con le indicazioni regionali in materia.
Si richiedono inoltre azioni attraverso il web che sostengano la promozione e rafforzino l’identità del servizio nei confronti del target, anche attraverso l’utilizzo della consulenza on- line come modalità di aggancio.
Anche “Xxxxxxxxx chi sostiene”, accogliendo famigliari e amici che sono in relazione con i giovani e ricercano strategie per aiutare persone vicine (figli, amici) che consumano, dovrà essere una delle azioni previste dal servizio.
Il servizio dovrà connettersi con l’AUSL Città di Bologna-DSM-DP, in particolare rispetto alla condivisione di modalità d’intervento e di presa in carico con utenti giovani, consumatori problematici di sostanze psicotrope.
Si è a conoscenza che i giovani tendono a non rivolgersi ai Servizi Tossicodipendenze del territorio perché li percepiscono come luoghi stigmatizzanti e deputati alla sola “cura” in particolare di adulti e, nello specifico, di adulti consumatori di eroina. Tale rappresentazione limita fortemente l'utilizzo dei servizi da parte dei giovani che per la maggior parte non li riconosce come servizi rispondenti alle proprie esigenze, capaci di rispondere a obiettivi diversificati e utilizzando modalità eterogenee. La fascia d’età 18-30 richiede modalità di accoglienza, comunicazione e modalità innovative di intervento che il servizio deve individuare per rispondere alle esigenze specifiche del contesto bolognese.
In collaborazione con l’AUSL e con la prefettura di Bologna dovranno prevedersi gruppi info- educativo per i giovani consumatori residenti nel territorio dell’Azienda USL di Bologna, di età compresa fra i 18 e i 30 anni segnalati per cannabis dal N.O.T. della Prefettura di Bologna ai SerT dell’Azienda USL di Bologna, ai sensi dell’art. 121 comma 2 del D.P.R. 309/90 e successive modifiche.
Il servizio dovrà connotarsi come spazio che sa accogliere, interagire e fornire risposte diversificate e tarate sulle richieste: giovani che desiderano informazioni sul servizio, giovani che hanno esigenze rispetto approfondimenti di carattere teorico, che esprimono il desiderio di confrontarsi con figure esperte rispetto un fenomeno tanto complesso e pervasivo nei più diversi contesti di vita. Il servizio dovrà facilitare la creazione di momenti di confronto tra pari mediato dagli operatori per rielaborare vissuti, condividere riflessioni e co-costruire con loro informazioni adeguate a uno scenario in continua evoluzione.
Il servizio dovrà garantire un’attività di consulenza psicologica, individuale o di gruppo, unitamente ad un servizio di informazione e orientamento ai servizi esistenti sul territorio, con l’ausilio anche di materiale informativo; inoltre dovrà fornire consulenza socio sanitaria e ogni indicazione utile a prevenire i rischi connessi all’uso e abuso di sostanze. La consulenza verrà garantita attraverso colloqui individuali e/o materiale informativo.
Oltre che con i giovani, target del servizio, dovranno essere previsti incontri di rete al fine di supportare le realtà che sono a stretto contatto con i giovani.
Il servizio, in collaborazione con la Regione Xxxxxx-Romagna sarà coinvolto per aggiornare il sito DRUGADVISOR BOLOGNA, rendendolo più accessibile e immediato, più interattivo e rivolto a un target adulto di operatori, genitori, insegnanti, amici o conoscenti di chi consuma sostanze psicoattive.
Strategica sarà la connessione richiesta con il servizio denominato “Unità di Strada” e con i progetti di prevenzione primaria del Comune di Bologna, in particolare con gli interventi promossi all’interno degli Istituti Scolastici e con il progetto “Guida la notte- Beat project” per strutturare momenti di prossimità continuativi nella zona universitaria e nei locali notturni con la finalità d’informare il target elettivo e intercettare casi problematici.
6. ALTRE PRESTAZIONI DA GARANTIRE
Si richiede di garantire, nei giorni di apertura, la pulizia accurata dei locali assegnati, programmando tali interventi in modo tale da non interferire con lo svolgimento delle attività Deve, infine, essere prevista un’attività di supervisione dell’équipe di lavoro di ogni servizio e la partecipazione annuale ad attività formative e di aggiornamento, anche diversificate, rivolte ad ogni lavoratore.
7. ORARI E LUOGHI DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Il servizio è aperto al pubblico almeno 9 ore alla settimana, suddivise in almeno 2/3 giornate, preferibilmente in orari pomeridiani; il servizio dovrà garantire inoltre almeno n. 5 ore settimanali per attività di back-office e per la partecipazione degli operatori a momenti formativi e informativi sul territorio.
8. MODALITA’ DI ACCESSO DEI BENEFICIARI
L’accesso al pubblico sarà sia diretto sia su appuntamento preso dal beneficiario stesso attraverso un indirizzo facebook, una mail ed un numero di telefono che dovranno essere messi a disposizione. Il servizio, altresì, garantirà l’accesso anche nei seguenti casi: a seguito di invio da parte dei servizi sociali/educativi del territorio; in caso di attività di laboratorio e/o di consulenza di gruppo.
9. DURATA DEL CONTRATTO
L’affidamento avrà una durata di 36 (trentasei) mesi, decorrenti dalla data di stipula del contratto, con facoltà per l’ASP Città di Bologna di rinnovo fino ad ulteriori 24 (ventiquattro) mesi, agli stessi prezzi, patti e condizioni.
ASP Città di Bologna si riserva, altresì, di prorogare la durata del contratto per un periodo massimo di ulteriori 12 (dodici) mesi rispetto alla naturale scadenza, ai sensi dell’art. 106, c. 11, del decreto legislativo n. 50/2016, per consentire la conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente.
10. MODIFICHE DEL CONTRATTO DURANTE IL PERIODO DI EFFICACIA
ASP si riserva la facoltà, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) del Codice dei contratti pubblici, di estendere le prestazioni (o talune di esse) oggetto del presente appalto e di apportare modifiche alle modalità attuative del servizio in oggetto, anche mediante richiesta di figure professionali aggiuntive o ulteriori rispetto a quelle indicate nel presente contratto, fino a concorrenza del venti (20) per cento dell’importo complessivo dell’appalto, in funzione delle seguenti esigenze:
- necessità di effettuare più interventi, in funzione dell’aumentata domanda del servizio rispetto a quanto previsto in fase di pubblicazione del bando di gara.
11. PERSONALE MINIMO RICHIESTO
Il servizio dovrà essere erogato nel rispetto del modulo organizzativo minimo del personale impiegato, di cui alla tabella che segue.
ASP Città di Bologna ha stimato in euro 103.182,35 il costo della manodopera per l’intera durata dell’appalto, nel rispetto dell’art. 23, comma 16 e dell’art. 214, comma 4, del Codice, avendo a riferimento i costi orari medi indicati nel Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 10 aprile 2013 “Determinazione del costo orario del lavoro per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo - Cooperative sociali”, applicati alle singole categorie e livelli contrattuali, per il numero di ore settimanali, previste.
Gli operatori impiegati nel servizio dovranno possedere esperienza in interventi analoghi con una formazione specifica nelle tecniche di presa contatto, ascolto attivo, colloquio motivazionale e utilizzo dei social network. Il servizio potrà adoperarsi per il coinvolgimento ed il ricorso al volontariato, individuando soggetti adeguati a supporto del personale impiegato ma che mai dovranno essere in sostituzione del personale richiesto professionista. Gli operatori devono essere adeguatamente formati e preparati anche all’eventuale gestione e contenimento di comportamenti aggressivo-reattivi dei soggetti che accedono al servizio.
Tipologia | Categoria | Monte ore settimanale |
Coordinatore di unità operativa | Categoria E1 | 5 ore settimanali |
Educatore professionale | Categoria D2 | 15 ore settimanali |
Psicologo | Categoria E2 | 15 ore settimanali |
Si richiede un coordinamento svolto da un professionista con laurea di secondo livello ad indirizzo sociale, sociologico, psicologico, pedagogico, cioè laurea magistrale in programmazione e gestione dei servizi educativi (LM50), in servizio sociale e politiche sociali (LM87), scienze pedagogiche (LM85), o titolo di studio magistrale equipollente (es. in psicologia LM51, in antropologia culturale ed etnologia LM01, in sociologia e ricerca sociale
LM88), fornendo eventuali altri criteri utili a caratterizzarne l’esperienza e la professionalità (es. gli anni di esperienza nel settore della prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti). Si riconosce l’equiparazione tra titoli di vecchio ordinamento (ante DM 509/1999) e titoli ex DM 509/1999 e ex DM 270/2004.
12. IMMOBILE SEDE DEL SERVIZIO E MANUTENZIONE
Il servizio sarà attualmente collocato presso gli spazi di via Zamboni 15 (in allegato planimetria); il Comune di Bologna, in collaborazione con ASP Città di Bologna, potrà individuare locali altri idonei all’esecuzione del servizio.
I lavori di manutenzione ordinaria dei predetti locali sono a carico dell’ente gestore, mentre la manutenzione straordinaria resta a carico del Comune di Bologna.
Il gestore è tenuto a riconsegnare l’immobile al termine del contratto nello stato in cui gli è stato consegnato, salvo il deterioramento derivante da normale uso.
13. UTENZE
Sono a carico del gestore i costi relativi alle utenze telefoniche e personal computer (comprese dotazioni e collegamento web) e alla tassa rifiuti (se dovuta), di cui ha onere di intestazione; tutte le altre utenze sono in carico al Comune di Bologna.
14. STRUMENTAZIONE
La strumentazione necessaria per lo svolgimento del servizio è a totale carico dell’ente gestore.
15. PRESTAZIONI DEL SERVIZIO
Il lotto presenta la seguente configurazione dimensionale, suscettibile di variazioni nel corso del periodo contrattuale:
TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE | PERCENTUALE | IMPORTO IN EURO PER UN ANNO | |||||
Attività principale: coordinamento | attività | sociale, | educativa | e | di | 91% | 39.764,27 |
Attività secondaria: servizi di pulizia | 8% | 3.495,76 | |||||
Attività secondaria: manutenzioni | 1% | 436,97 |
16. CONDIZIONI ESSENZIALI DI SVILUPPO IN TERMINI DI SICUREZZA
Per l’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente appalto, l’ente gestore è tenuto al rispetto delle vigenti norme in materia di prevenzione, sicurezza ed igiene del lavoro, in conformità a quanto stabilito dal D. Lgs. 81/08.
Qualora necessario, in conformità a quanto previsto dall’art. 26, comma 1, lettera b del D. Lgs.81/08, ASP Città di Bologna fornirà dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui l’appaltatore è destinato ad operare.
17. REPORTISTICA
Si richiede di inserire all’interno del sistema di elaborazione dati GARSIA (Sistema informativo di gestione degli interventi e servizi sociali e socio-sanitari) le generalità riguardanti le persone frequentanti il servizio Area 15, con attiva una presa in carico, con cadenza mensile.
Si richiede una relazione digitale quadrimestrale, a carattere prevalentemente qualitativo, dell’andamento del servizio, avendo cura di indicare tutte le attività presenti, i soggetti partecipanti, le collaborazioni con enti del territorio e i possibili sviluppi futuri. I quadrimestri seguono il calendario solare (gennaio – aprile, maggio – agosto, settembre – dicembre) e la consegna delle relazioni è da intendersi entro le prime due settimane del mese successivo. Prima della scadenza di ogni quadrimestre dovrà essere garantita la presenza di tutti i dati necessari all’interno del sistema GARSIA e comunicato in tempo al Servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna ogni eventuale ritardo, al fine di non invalidare la raccolta dei dati statistici.
Si richiede inoltre un report semestrale riguardante gli interventi di manutenzione ordinaria sostenuti, con i relativi costi, e le richieste di manutenzione straordinaria ancora in sospeso.
AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA CITTA’ DI BOLOGNA
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DI SERVIZI ALLA PERSONA IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’
Procedura aperta ai sensi dell’art. 60, comma 2, del D. lgs. n. 50/2016 s.m.i.
LOTTO 5
Laboratorio di comunità “Lab E20”
Codice CIG: 730740013F
CAPITOLATO TECNICO
Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020”
CCI 2014IT16M20P004
Asse 3 Servizi per l’inclusione (OT9)
Progetto BO 3.3.1.a “Attività culturali, di animazione territoriale e collaborazione civica con particolare riferimento ai giovani
e al fenomeno delle nuove povertà”.
CUP F39J16001110007
Programma Operativo Nazionale Inclusione Nazionale
Programma operativo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” 2014-2020
Titolo Programma Operativo 1 FEAD 2014-2020
“Programma Operativo per la fornitura di
prodotti alimentari e/o assistenza materiale di Base” CCI 2014IT05SFOP001
CUP F31H16000060006
1. OGGETTO DEL CAPITOLATO SPECIALE
Il presente capitolato si riferisce a un servizio di titolarità del Comune Bologna, che ha individuato ASP Città di Bologna come ente erogatore, denominato “Laboratorio di comunità E20”, inserito all’interno dei “Laboratori di comunità” presenti sul territorio di Bologna, la cui sede principale per lo svolgimento delle attività è nei xxxxxx xx xxx Xxxxx Xxxxx, 00.
2. PRESENTAZIONE GENERALE
Il servizio rientra all’interno della progettazione del Piano Operativo della Città di Bologna, il quale descrive i progetti che saranno realizzati nell’area metropolitana di Bologna, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014-2020”1 (in particolare, PON METRO linea di progetto BO 3.3.1a “Attività culturali, di animazione territoriale e collaborazione civica con particolare riferimento ai giovani e al fenomeno delle nuove povertà”).
Per quanto riguarda la strategia di azione locale, uno degli approcci più qualificanti e innovativi che il Comune di Bologna ha adottato e intende perseguire nei prossimi anni è quello del welfare community: considerare i singoli cittadini e le loro aggregazioni sociali (famiglie, gruppi di auto e mutuo aiuto formali e informali, organismi associativi, ecc.), non solo come potenziali beneficiari dei servizi, ma anche come risorse della comunità locale, che concorrono alla definizione degli stessi interventi volti a risolvere i bisogni presenti nel territorio.
Il laboratorio vuole pertanto essere un polo di attrazione a livello cittadino, che favorisca la contaminazione culturale e la compresenza di differenti fasce d’età e background sociale, al fine di rafforzare i legami sociali, l’inclusione di fasce escluse, la capacitazione personale e di gruppo, nonché l’attivazione dei soggetti deboli, facendo ricorso alle risorse già presenti sul territorio e a politiche innovative.
Inoltre, in quanto servizio attivo nella lotta alla grave emarginazione adulta, esso si riferisce metodologicamente anche alle Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia2, sottoscritte da Governo, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali in sede di Conferenza Unificata del 5 novembre 2015.
3. OBIETTIVI
L’obiettivo generale del servizio è quello di rigenerare e rinsaldare i legami sociali e territoriali, per promuovere inclusione e coesione sociale attraverso il rilancio ed il rinnovamento del lavoro di comunità, volto al recupero in chiave socio-economica delle aree oggetto di intervento.
Il welfare community, eredità della tradizione di servizio sociale territoriale, necessita oggi di un rilancio e di un rinnovamento a fronte delle sfide che un tessuto complesso e disgregato
1 xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxx-xxxxx-xxxxxxx/
2xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxx-x-xxxxxxxx/xxxxxxx-xx-xxxxxxxxxx-xxxxxxx/Xxxxxxxxx/Xxxxx-xx-xxxxxxxxx-xxx-xx-
contrasto-alla-grave-emarginazione-adulta.pdf
mette in campo. Si intende, pertanto, creare e offrire risposte diversificate ed innovative ai bisogni emergenti attraverso interventi frutto di ampi partenariati tra pubblico, privato, comunità locale e terzo settore.
La riattivazione delle risorse della comunità locale dovrebbe impattare positivamente sull’attenuazione dei conflitti sociali e sui rapporti di vicinato, favorendo percorsi anche spontanei di mutuo aiuto e di partecipazione alla vita comunitaria. La conoscenza diffusa e l’avvio di attività inclusive dovrebbero portare anche all’incremento della tolleranza verso il cosiddetto “diverso”.
4. BENEFICIARI
I beneficiari principali del servizio sono le persone residenti e i gruppi sociali presenti nell’area di interesse del laboratorio, includendo anche quelle provenienti dalle aree degradate e dalle persone in condizione di marginalità e a rischio di esclusione sociale.
Fra i soggetti vulnerabili si ricordano le persone adulte che manifestano fragilità e isolamento; persone ultra cinquantenni rimaste senza lavoro; adulti fragili in carico ai servizi sociali o socio-sanitari in situazione di particolare fragilità; giovani lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT); giovani che arrivano da percorsi migratori drammatici (profughi e richiedenti asilo) e che hanno capacità e risorse proprie; giovani provenienti da percorsi di esecuzione penale; giovani adulti (19-30 anni) che si trovano a vivere esperienze di fragilità lavorativa, affettiva, relazionale e abitativa, e giovani nella fascia di età 18-35 nella fase di costruzione di un percorso professionale che necessitano di strumenti formativi personalizzati, innovativi e di contesti di incubazione favorevoli nel rafforzamento di capacità generatrici di reddito.
In particolare, saranno partecipanti attivi del laboratorio di comunità persone senza dimora (grave emarginazione adulta) presenti stabilmente sul territorio e persone con dimora, anche in presenza di fragilità non di tipo abitativo (es. anziani soli). Tutti i partecipanti dovranno essere maggiorenni, senza limite superiore d’età.
I destinatari indiretti sono individui (volontari), associazioni e altri soggetti del terzo settore disponibili al lavoro sinergico e portatori di idee progettuali meritevoli.