DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA SEDI ROMANE
ISTAT - PROTOCOLLO GENERALE 0488123/20 18/02/2020 I 01
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA SEDI ROMANE
17 febbraio 2020
Il presente documento è stato redatto ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
Firmato digitalmente da:MICHELE CAMISASCA Organizzazione:ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA/80111810588 Data:18/02/2020 16:06:07
INDICE
Figure della prevenzione delle sedi romane 8
1.4 Definizioni ed abbreviazioni 13
1.5 Requisiti tecnico professionali dell'appaltatore 15
1.6 Coordinamento e cooperazione svolti dal committente 16
1.7 Compiti e responsabilità 17
1.8 Organizzazione dell’Istituto nelle sedi romane 17
1.9 Caratteristiche dei luoghi 23
1.10 Sospensione dei Lavori/Servizi 25
1.11 Criteri e metodologia utilizzati 25
2 Informazioni generali sull’appalto 29
2.1 Anagrafica del Committente 29
2.2 Attività del Committente 29
2.3 Luoghi di lavoro: tutte le sedi romane 29
2.4 Anagrafiche degli appaltatori/appalti 29
2.4.1 Anagrafica dell’appaltatore : R.T.I. SAGAD S.r.l. / C.R. APPALTI S.r.l 29
2.4.2 Anagrafica dell’appaltatore: R.T.I. SECURITY LINE S.r.l. / CODICE CENTRO S.r.l 29
2.4.3 Anagrafica dell’appalto: Affidamento servizi per la realizzazione della nuova intranet Istat; importo € 198.000,00 iva esclusa, durata 30 mesi 29
2.4.4 Anagrafica dell’appaltatore: Servizio di ritiro, trasporto, smaltimento e/o recupero mobili, arredi e materiali ingombranti fuori uso 30
2.4.5 Anagrafica dell’appaltatore: Lavori di adeguamento della sede Istat Balbo di Roma – Convenzione stipulata con il Provveditorato interregionale alle opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna 30
2.4.6 Anagrafica dell’appaltatore: Servizio di noleggio di un sistema di imbustamento automatico Relay 4000 ad uso dell’ufficio posta della sede Istat di Roma di via Balbo 30
2.4.7 Anagrafica dell’appalto: PROCEDURA in economia per fornitura e posa in opera di strumenti di comunicazione visiva di grande e grandissimo formato e piccoli allestimenti in occasione di eventi presso le sedi Istat
2.4.8 Anagrafica dell’appaltatore: PROCEDURA DI GARA per l’affidamento del servizio di ritiro, trasporto, smaltimento e/o recupero di beni informatici fuori uso 31
2.4.9 Anagrafica dell’appaltatore: GARA per la fornitura del software di gestione dell’Help Desk e relativi servizi professionali 31
2.4.10 Anagrafica dell’appalto: PROCEDURA IN ECONOMIA per l’acquisizione di servizi video e fotografici a supporto dell’attività di comunicazione dell’ISTAT per i prossimi 3 anni…” importo complessivo € 40.00,00 iva esclusa
2.4.11 Anagrafica dell’appalto: PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI SERVIZI DI RASSEGNA STAMPA” - importo a base d’asta € 75.000,00 (iva esclusa) 32
2.4.12 Anagrafica dell’appalto: Affidamento dei servizi di consulenza specialistica in ambiente Microsoft – importo complessivo € 308.000,00 iva esclusa 32
2.4.14 Anagrafica dell’appalto: Gara sopra soglia per la fornitura in locazione di 400 pc portatili e servizi connessi, manutenzione, installazione presso Istat di Roma 32
2.4.15 Anagrafica dell’appalto: Gara Internazionale per i servizi di elaborazione, stampa e trattamento di documenti e servizio di recapito, delle direzioni dell’Istituto per un fabbisogno di c.ca € 3.285.000,00 per un triennio 33
2.4.16 Anagrafica dell’appalto: Gara per il servizio di facchinaggio con gestione del ciclo logistico del monitoraggio informatizzato e trasporto cose all’interno e tra le varie sedi Istat di Roma per n. 3 anni 33
2.4.17 Anagrafica dell’appalto: Gara di affidamento concessione e gestione servizi ristoro e bar presso le sedi Istat di Roma per n. 4 anni 33
2.4.18 Anagrafica dell’appalto: Gara sopra soglia per la fornitura in locazione di 400 pc portatili e servizi connessi, manutenzione, installazione da consegnarsi presso Istat di Roma sede Balbo 34
2.4.19 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta nazionale per il servizio di manutenzione HW di server Istat relativo alle sedi di Roma 34
2.4.20 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta nazionale servizi revisione qualitativa e assistenza specialistica di prodotti sw da erogarsi presso sedi Istat di Roma 34
2.4.21 Anagrafica dell’appalto: Affidamento servizi di formazione in materia di 360° feedback per lo sviluppo delle competenze dei dirigenti” da erogarsi presso sedi Istat di Roma 35
2.4.22 Anagrafica dell’appalto: Procedura in economia per l’affidamento dei servizi Enterprise social networking (€ 50.000,00 oltre IVA) 35
2.4.23 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta nazionale per servizi di manutenzione degli apparati di rete attivi con tecnologia Extreme Networks e Cisco (€ 90.000,00 oltre IVA) 35
2.4.24 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta comunitaria per la fornitura degli apparati di rete e servizi di manutenzione on-site per 36 mesi (€ 310.000,00 oltre IVA) per sedi Istat di Roma 35
2.4.25 Anagrafica dell’appalto: Affidamento servizio di formazione per lo sviluppo di competenze per formatori per le sole 4 sedi romane Istat per 24 mesi; importo € 25.000,00 c.ca escluso iva 36
2.4.26 Anagrafica dell’appalto: Affidamento servizi di fornitura di arredi per postazioni di lavoro; importo € 19.041,50 iva esclusa 36
2.4.27 Anagrafica dell’appalto: Acquisizione servizi congressuali per le sedi romane Istat per 2 anni; importo € 50.000,00 escluso iva 36
2.4.28 Anagrafica dell’appalto: Procedura in economia per l'affidamento di attività di formazione per lo sviluppo di tecniche di comunicazione, per la durata di 24 mesi, da aggiudicare secondo il criterio del prezzo più basso, per un importo complessivo di € 45.000,00 37
2.4.29 Anagrafica dell’Appalto: Gara per l’acquisizione di n. 50 gg/p di supporto tecnico specialistico per la piattaforma Oracle Exadata, da erogarsi a consumo entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto 37
2.4.30 Anagrafica dell’Appalto: Servizio di manutenzione tende solari sedi Istat di Roma. Quadrienni 2014-2018 37
2.4.31 Anagrafica dell’Appalto: Gara per l'affidamento del servizio di supporto specialistico per il sistema di Content Management System (CMS) Typo3 per lo sviluppo di siti web per nr. 80 gg/p (di cui n. 40 in presenza e n. 40 a distanza) da erogarsi a consumo negli anni 2014 e 2015 38
2.4.33 Anagrafica dell’Appalto: Partecipazione al briefing di illustrazione dei dati salienti riservato alle Agenzie di Stampa accreditate, secondo il calendario dei comunicati stampa 38
n. 10 giornate on site per un periodo di friuzione di 12 mesi dalla stipula del contratto 38
2.4.35 Anagrafica dell’appalto: Acquisizione della piattaforma software e dei servizi professionali per la realizzazione del CMDB e dei processi di Operation per un periodo di 18 mesi 39
2.4.36 Anagrafica dell’appalto “Procedura negoziata senza bando per i lavori di manutenzione straordinaria presso la sede di proprieta’ Istat di viale Liegi 13 Roma in ottemperanza alle norme previste dalla legge 81/08 in materia di igiene e sicurezza sui posti di lavoro””. 39
2.4.37 Anagrafica dell’appalto “lavori di adeguamento degli impianti elettrici, meccanici ed alle normative di prevenzione incendi della sede centrale Istat di via cesare balbo 16 Roma – lavori 1° e 2° stralcio” 39
2.4.38 Anagrafica dell’appalto “lavori di adeguamento degli impianti elettrici, meccanici ed alle normative di prevenzione incendi della sede centrale Istat di via cesare balbo 16 Roma 2° stralcio”. 39
2.4.39 Anagrafica dell’appalto: Gara per i servizi Oracle Consultant Services per n. 50gg/u a consumo nell’arco di 12 mesi dalla stipulazione dell’accordo quadro Oracle Master Agreement di tipo Unlimited 39
2.4.40 Anagrafica dell’appalto: Gara per l’acquisizione delle licenze d’uso Cloudera con relativi servizi professionali 39
2.4.41 Anagrafica dell’appalto: Gara per l’acquisizione di un servizio per l’effettuazione dell’indagine continua sulle forze di lavoro da effettuarsi con sistema CAPI 40
2.4.42 Anagrafica dell’appalto: Gara per i servizi Programma Enterprice Strategy (ESP) per complessive n. 35 gg/u da erogarsi a consumo nell’ambito della sottoscrizione annuale al supporto Microsoft Services Premier Support. 40
2.4.44 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta comunitaria per l’esecuzione dei servizi di call center, editing, codifica e registrazione dei questionari relativi all’indagine statistica “trasporto merci su strada… biennio 2016-201740
2.4.46 Anagrafica dell’appalto: Rinnovo dl servizio di manutenzione del software BDNA per 12 mesi e n. 5 gg/p di assistenza sistemistica 41
2.4.47 Anagrafica appalto: Servizi di assistenza specialistica su prodotti software ESRI per numero massimo di 210 gg/u, a consumo (max. 70 gg/u per anno) da erogarsi nell’ambito della sottoscrizione del contratto Enterprise Licence Agreement della durata di 36 mesi, in affidamento diretto con la società ESRI Italia (valore complessivo della sottoscrizione 630.000,00 IVA esclusa). 41
2.4.48 Anagrafica appalto: Acquisizione della nuova piattaforma di backup tramite il sistema dinamico di acquisto della pubblica amministrazione (SDAPA) 41
2.4.49 Anagrafica appalto: Sottoscrizione di un contratto di tipo “Campus” con la società CITRIX Systems International Gmbh avente durata di nr. 24 mesi per la manutenzione e gestione della piattaforma software CITRIX.
2.4.50 Anagrafica appalto: Servizio di messa a disposizione di idonei locali deposito, archiviazione, custodia e gestione del materiale documentale cartaceo e librario dell’Istat. 42
2.4.51 Anagrafica appalto: Manutenzione ordinaria degli impianti di allontanamento volatili, sanificazione ambientale con asportazione di guano e suo smaltimento, comprensivo di disinfestazione e disinfezione, presso la sede Istat di Roma di Viale Liegi,13 42
2.4.52 Anagrafica appalto: Servizi di fotocomposizione grafica, stampa, personalizzazione con dati variabili, allestimento, confezionamento e spedizione dei questionari e altro materiale documentario per rilevazioni statistiche previste dal PSN relativo agli anni 2017/2018 42
2.4.53 Anagrafica appalto: Servizi di trasporto, deposito, custodia, movimentazione dei volumi e del materiale documentario presenti presso la cosiddetta torre libraria dell’ISTAT presso l’immobile di Roma sito in via Cesare Balbo, 16. 42
2.4.54 Anagrafica appalto: Noleggio n.17 erogatori d’acqua collegati alla rete idrica da installare presso le sedi Istat di Roma. 42
2.4.55 Anagrafica appalto: Acquisto di licenze per la realizzazione del sistema IAM (Identity & Access Management) e relativi servizi di installazione, personalizzazione e supporto on-site 36 mesi 42
2.4.56 Anagrafica appalto: Accordo Quadro con un solo operatore economico, ai sensi dell’art. 59, CC. 1 e 4, del D.LGS. 163/2006 e S.M.I. per l’esecuzione di lavori di manutenzione finalizzati all’attuazione delle necessarie misure di sicurezza nelle sedi ISTAT di Roma 43
2.4.57 Anagrafica appalto: Acquisto tramite MePa di un servizio di Conservazione Digitale finalizzato a garantire la conservazione dei documenti informatici 43
2.4.58 Anagrafica appalto: Acquisizione di servizi di sicurezza informatica in adesione al Contratto quadro Consip “Servizi di Gestione delle Identità Digitali e Sicurezza Applicativa” - Servizi di cloud computing, di sicurezza, di realizzazione di portali e servizi online e di cooperazione applicativa per le pubbliche amministrazioni – SPC CLOUD Lotto2. 43
2.4.59 Anagrafica appalto: Attivazione, presso il CED di via Balbo, di una linea di trasmissione dati della nuova rete Geografica. 43
2.4.60 Anagrafica appalto: Fornitura di servizi base ovvero servizi realizzativi (Sviluppo, manutenzione evolutiva, adeguativa e migliorativa di software ad hoc; personalizzazione e parametrizzazione ), servizi complementari ( gestione applicativa, manutenzione correttiva, supporto specialistico) e servizi accessori (Formazione e addestramento). 43
2.4.61 Anagrafica appalto: Lavori di ristrutturazione della mensa della sede di via Tuscolana 44
2.4.62 Anagrafica appalto: Esami strumentali da effettuare in tutte le sedi Istat presenti a Roma per il controllo amianto, legionella o Radon; indagini microclimatica e illuminotecnica 44
2.4.63 Anagrafica appalto: Gestione integrata della sicurezza sui luoghi di lavoro per tutte le sedi Istat di Roma. 44
2.4.64 Anagrafica appalto: Richiesta di acquisto tramite MePa (RDO) – Acquisizione servizi di manutenzione per apparati di rete Extreme Networks 44
2.4.65 Anagrafica appalto: Lavori di adeguamento VVF della sede ISTAT di Viale Oceano Pacifico 171 eseguiti a cura della proprietà ANTIRION SGR SPA 44
2.4.66 Anagrafica appalto: Acquisizione tramite Consip di servizi per la realizzazione, gestione e monitoraggio di un sistema di interoperabilità verso l’Archivio nazionale della Popolazione Residente (ANPR) presso il Ministero degli Interni. 45
2.4.67 Anagrafica appalto: Richiesta acquisto tramite SDAPA. Adeguamento tecnologico dell’infrastruttura iper- convergente Nutanix per l’implementazione del Laboratorio per l’Innovazione e per i progetti Big Data 45
2.4.68 Anagrafica appalto: Richiesta di acquisto per la fornitura del prodotto Aspera SmartTrack – Software Asset management (SAM) e Software License Management(SLM) 45
2.4.69 Anagrafica appalto: Servizio di pulizia, igiene ambientale e servizi connessi di ausiliariato (facchinaggio interno e smistamento posta) 45
2.4.70 Anagrafica appalto: Richiesta tramite Consip SPC Lotto 3 – evoluzione della piattaforma per la memorizzazione e gestione dei Big Data e per il sistema Sista HUB. 45
2.4.71 Anagrafica appalto: Richiesta di fornitura in noleggio di 14.470 tablet, 13.700 Sim e relativi servizi per il censimento permanente della popolazione e per la “Rilevazione sui prezzi al consumo”. 46
2.4.72 Anagrafica appalto: Servizi Gestionali Integrati (SGI) – PA centrale lotto 1 46
2.4.73 Anagrafica appalto: Servizio di conduzione e gestione di interviste CAPI per la realizzazione di indagini continue per ISTAT 46
2.4.75 Anagrafica appalto: Servizi applicativi di sviluppo e manutenzione software ad hoc, parametrizzazione, supporto specialistico e formazione 46
2.4.76 Anagrafica appalto: Trasloco dei dispositivi di Storage (SAN) e di backup (Data Domain) dal Data Center di Via Balbo al Data Center c/o INAIL di Via Del Santuario Regina Degli Apostoli 47
2.4.77 Anagrafica appalto: Lavori di adeguamento della cabina elettrica di trasformazione MT/BT di proprietà della società ARETI S.p.a. (già ACEA distribuzione S.p.a.) presso la sede ISTAT di via C. Balbo 16 Roma 47
2.4.78 Anagrafica appalto: Accordo quadro con un solo operatore economico, ai sensi dell’articolo 59, CC. 1 E 4 del D.LGS. 163/2006 e S.M.I. per l’esecuzione di lavori di manutenzione edile nelle sedi ISTAT di Roma 47
2.4.80 Anagrafica appalto: Lavori di installazione, fornitura materiale e posa in opera di rete anti volatile a maglia stretta (25 x 25 mm) area Cavedio 1 e area locale tecnico nel fabbricato della sede dell’Istat sita in via Cesare Balbo 16 a Roma. 47
2.4.81 Anagrafica appalto: Acquisto tramite MEPA di n. 12 switch di rete per nuova infrastruttura Data Center (INAIL) 47
2.4.82 Anagrafica appalto: Acquisizione servizi professionali per l’utilizzo della soluzione Archiflow per la gestione del protocollo documentale 48
2.4.83 Anagrafica appalto: Acquisizione del servizio di aggiornamento dell'inventario dei beni mobili delle sedi Centrali dell'Istat 48
2.4.85 Anagrafica appalto: Servizio di manutenzione ordinaria o migliorativa degli impianti tecnologici presenti nelle sedi Istat di Roma finalizzata al loro mantenimento del grado di efficienza e dell’idoneità all’uso 48
2.4.86 Anagrafica appalto: Fornitura a noleggio e relativa installazione e manutenzione presso le sedi Istat in Roma di complessivi n.19 erogatori d’acqua refrigerata, ambiente e calda, collegati alla rete IDRICA 48
2.4.87 Anagrafica appalto: Acquisizione servizi professionali per manutenzione adeguativa, correttiva ed evolutiva sul modulo del personale URBI. 49
2.4.88 Anagrafica appalto: Concessione del servizio di gestione dei bar interni e punti di ristoro delle sedi Istat di Roma. 49
2.4.89 Anagrafica appalto: Adesione al contratto quadro SPC Cloud lotto 1. Servizi cloud computing di tipo IaaS (Infrastructure as a service) 49
2.4.90 Anagrafica appalto: Acquisto nuovi servizi professionali e supporto tecnico Microstrategy 49
2.4.91 Anagrafica appalto: Acquisizione tramite RDO MEPA - componenti hardware, software e servizi a completamento delle architetture SAS Grid e Cluster VMWAre 49
2.4.92 Anagrafica appalto: Acquisto tramite SDAPA - Servizio di manutenzione hardware sulle apparecchiature di elaborazione dati dell’istituto 50
2.4.93 Anagrafica appalto: Adesione convenzione CONSIP FONIA5 società FASTWEB per la migrazione delle linee telefoniche di tutte le sedi ISTAT 50
2.4.94 Anagrafica appalto: Lavori di manutenzione straordinaria e completamento impianto elettrico della sede Istat di Viale Liegi - Roma 50
2.4.95 Anagrafica appalto: Servizio di pulizia e manutenzione ordinaria presso gli impianti di allontanamento volatili installati nella sede Istat di Viale Liegi - Roma 50
2.4.96 Anagrafica appalto: Servizio acquisto tramite Mepa di una fornitura di 2 impianti di sicurezza e 34 radio trasmittenti per le sedi Istat di via Tuscolana e via Balbo16 - Roma 50
2.4.97 Anagrafica appalto: Lavori di cablaggio strutturato di una rete di trasmissione dati e fonia per la sede Istat di viale Liegi - Roma 51
2.4.98 Anagrafica appalto: Fornitura, consegna e montaggio di arredi call center presso la stanza ex CED nella sede Istat di Roma Via C. Balbo ,16 – Piano terra 51
2.4.99 Anagrafica appalto: Ampliamento del cablaggio in fibra ottica del Data center di Via Balbo 16 51
2.4.100 Anagrafica appalto: Servizi e certificati di Firma Digitale Remota 51
2.4.101 Anagrafica appalto: Implementazione cablaggio strutturato per installazione antenne wi-fi nella sede di Piazza Marconi 51
2.4.102 Anagrafica appalto: Servizio di aggiornamento tecnologico della piattaforma SAS, della manutenzione delle relative licenze e dei servizi di supporto specialistico 52
2.4.103 Anagrafica appalto: Interventi di apertura/chiusura delle asole dedicate allo scorrimento dei vecchi avvolgibili poste al di sopra delle finestre delle stanze 146,147,433,435 e di 2 ulteriori finestre del corridoio del quarto piano della sede di Via C.Balbo 16 52
2.4.104 Anagrafica appalto: Interventi di bonifica e disinfestazione delle finestre delle stanze 146,147,433,435 e di 2 ulteriori finestre del corridoio del quarto piano della sede di Via C.Balbo 16 52
2.4.105 Anagrafica appalto: Installazione infrastruttura di videocomunicazione delle sedi romane Via Balbo 16, Via Balbo39, Via Depretis 74, Viale della Civiltà del Lavoro 50-52-54, Via Tuscolana1788, Viale Liegi 13 52
2.4.106 Anagrafica appalto: Fornitura di Hardware e servizi professionali per ampliamento Storage 52
2.4.107 Anagrafica appalto: Lavori di fornitura e posa in opera dell’impianto VRV relativo al 5° piano della sede di Viale Liegi, 13 - Roma 53
2.4.108 Anagrafica appalto: Fornitura servizi per la piattaforma LIBRA biennio 2020-2021 53
2.4.109 Anagrafica appalto: Acquisizione del DBMS NoSQL MongoDB (SW, Training e Servizi). 53
2.4.110 Anagrafica appalto: Acquisizione licenze SAP per progetto ERP. 53
2.4.111 Anagrafica appalto: Fornitura licenze software, servizi di software update license & support e servizi professionali di supporto specialistico software BMC dedicato alla gestione dei processi IT 53
2.4.112 Anagrafica appalto: Servizio di erogazione bevande e altri generi di ristoro attraverso l’istallazione e la gestione di apparecchiature di distribuzione presso gli immobili ISTAT di Roma 54
2.4.114 Anagrafica appalto: Acquisizione servizio di accertamenti sanitari di medicina del lavoro, ovvero l’esecuzione delle prestazioni sanitarie specialistiche, della diagnostica clinica, strumentale e di laboratorio connesse alla sorveglianza sanitaria 54
3 Valutazione dei rischi del committente e degli appaltatori e definizione delle misure di prevenzione da attuare 55
3.1 Valutazione Dei Rischi Di Interferenza 55
3.1.1 Esecuzione di lavorazioni all’interno/all’esterno (tutte le aree anche tecniche) del luogo di lavoro durante l’orario di lavoro dei lavoratori del committente o di altre ditte in appalto (SI APPLICA SEMPRE). 55
3.1.2 E’ previsto l’accesso ad aree pericolose o limitrofe ad esse quali: tetti, locali tecnici, intercapedini e/o superfici/ambienti interni o esterni di qualunque tipo costituiti da materiale non sufficientemente resistente, bocche di lupo, lucernai, ambienti con mobilità e/o altezza ridotta, spazi ristretti, canali, cavedi, cavedi con pavimentazione mobile, vasche, vani ascensori, montacarichi, passaggi con finestrature vicine, elementi con parti in movimento (carrucole, cancelli, saracinesche ecc., elementi a scorrimento, aree allagate, malmesse, dissestate, ammalorate, intralciate, poco illuminate con presenza di parti pericolanti, sporgenti, superfici calde, taglienti, elementi pericolosi in genere, parti in movimento, o senza idonee protezioni dal rischio di caduta dall’alto (parapetti), urto schiacciamento) 60
3.1.3 Circolazione e manovra con automezzi nelle aree esterne in presenza di altri veicoli, lavoratori o pedoni. 60
3.1.4 E’ previsto l’utilizzo dei servizi igienici o di altri servizi del luogo di lavoro anche per i lavoratori della impresa appaltatrice 60
3.1.5 E’ prevista una permanenza stabile dei lavoratori della impresa appaltatrice all’interno della Unità produttiva. 60
3.1.7 E’ prevista la pulizia/manutenzione di finestre e/o lucernari, cortili, cavedi, cassettoni, vani scale, altro con l’ausilio di scale, trabattelli o altri mezzi meccanici in presenza di lavoratori 61
3.1.8 E’ previsto l’allestimento di un’area delimitata destinata a deposito all’esterno della unità produttiva 61
3.1.9 E’ previsto l’accesso a posti elevati di: edifici, parti di impianti, apparecchi, macchine, pali e/o simili 61
3.1.10 Utilizzo di attrezzature e macchinari 61
3.1.11 Presenza di lavoratori che possono lavorare in aree “nascoste” o isolate o aree malmesse degli edifici o con difetti tecnici o di manutenzione o aree tecniche e/o specifiche (sottotetti, controsoffitti, sotto-pannellature, passaggi intercapedini, locali tecnici, torre libraria, garage, magazzini, CED, ambienti ammalorati allagati, deteriorati, pericolosi, o aree pericolose e malmesse con difetti tecnici o di manutenzione, locali tecnici i cattivo stato) quali ad esempio ditte di manutenzione, pulizie ecc 62
3.1.12 E’ previsto l’utilizzo di impianti di illuminazione sussidiaria 63
3.1.13 Sono previste lavorazioni che possono comportare l’esposizione a fuliggine, catrame, pece di carbone, polvere di legno duro, anche in maniera indiretta, come può succedere ad esempio nel caso di lavoratori addetti alla manutenzione e alle pulizie 63
3.1.14 E’ previsto utilizzo di ascensori e/o montacarichi per la movimentazione di carrelli in comune con altri lavoratori. 63
3.1.15 Sono previste lavorazioni in zone con pericolo di investimento dei lavoratori dell’impresa appaltatrice per transito di carrelli elevatori e/o mezzi in movimento in generale 64
3.1.16 Carico, scarico e trasporto di materiali ed attrezzature 64
3.1.17 Sono previste lavorazioni con rischio di punture, perforazioni, tagli e/o abrasioni, urti, ustioni, schiacciamenti per gli altri lavoratori e/o pubblico presente 64
3.1.18 Sono previste lavorazioni con rischio di urti, colpi, impatti e/o compressioni per gli altri lavoratori e/o pubblico presente. 64
3.1.19 E’ previsto intralcio di vie di fuga o corridoi o passaggi 64
3.1.20 E’ prevista momentanea disattivazione di specifiche misure di protezione antincendio per interventi manutentivi quali: impianto rivelazione fumi; impianto allarme antincendio; impianto di spegnimento (idranti); impianto di spegnimento (naspi); impianto di illuminazione di sicurezza; bloccaggio in apertura di porte o serrande resistenti al fuoco REI; realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco (REI); altri sistemi di spegnimento (estintori).65
3.1.21 E’ previsto utilizzo e/o deposito e/o trasporto di sostanze estremamente infiammabili, facilmente infiammabili e/o infiammabili 65
3.1.22 E’ previsto utilizzo e/o deposito e/o trasporto di agenti chimici pericolosi (ACP) quali ad esempio vernici, smalti, siliconi, gas, detergenti, sostanze irritanti, disinfettanti, disinfestanti 65
3.1.23 Sono previste attività con presenza di sostanze nocive quali: aerosol; gas; vapori; polveri e fibre; getti e schizzi. 68
3.1.24 E’ previsto accumulo di sostanze infiammabili o facilmente combustibili in luogo non idoneo, di materiali combustibili e/o depositi di avanzi delle lavorazioni, quali carta od altro materiale combustibile che può essere incendiato accidentalmente o deliberatamente 68
3.1.25 E’ prevista movimentazione manuale dei carichi 68
3.1.26 E’ prevista movimentazione carichi con ausilio di macchinari 69
3.1.27 E’ prevista l’effettuazione di lavori in quota con rischio di caduta del lavoratore, di oggetti e/o materiali dall’alto. 69
3.1.28 E’ previsto utilizzo di trabattelli e/o piattaforme elevatrici 69
3.1.29 Presenza di lavoratori poco formati, informati e addestrati all’utilizzo di attrezzature, macchinari e materiali pericolosi. 69
3.1.30 Sono possibili interventi straordinari di lavorazioni non programmate; Possibile sovrapposizione dei tempi di esecuzione di lavori/lavorazioni non programmati in precedenza; Possibile slittamento di orario di intervento e/o di lavoro rispetto a quello prestabilito 70
3.1.31 E’ prevista temporanea interruzione dell’impianto di: condizionamento, riscaldamento, idraulico o altri impianti, ecc 70
3.1.32 Sono previste attività con presenza di: campi elettromagnetici 70
3.1.33 Sono previste attività con produzione di: rumore o vibrazioni in genere 70
3.1.34 Sono previste attività in lavoro notturno ed in presenza di freddo 71
3.1.35 Sono previste attività che possono esporre i lavoratori ad agenti biologici e microrganismi in grado di provocare infezioni (presenza di piccioni, roditori, animali, insetti, legionella, o altri agenti microbici, ambienti malsani, depositi di acqua, , interventi su impianti, luoghi tecnici, ambienti malsani ecc) 71
3.1.36 Sono previste attività che possono esporre ad amianto 72
3.1.37 Sono previste lavorazioni su linee o apparecchiature elettriche, telefoniche, fibre ottiche e cavi, qualsiasi tipo di impianti, come per esempio: idrico, riscaldamento, condizionamento, trattamento aria, antiincendio, elettrico, di sollevamento, telefonia, rete, videosorveglianza, ecc 73
3.1.38 Sono previste attività con presenza di ROA (sorgenti LASER) 75
3.1.39 Sono previsti lavori in genere e di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile o altri lavori edili (lavori di cui all'allegati IV dlgs 81/08). Sono previsti cantieri temporanei o mobili in cui si effettuano lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di: opere fisse, permanenti o temporanee in muratura; opere fisse, permanenti o temporanee in cemento armato; opere fisse, permanenti o temporanee in metallo; opere fisse, permanenti o temporanee in legno o in altri materiali; linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici; opere stradali; opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro 76
3.1.40 Misure di Prevenzione e Protezione atte a ridurre i rischi dovuti alle interferenze dei lavoratori, in caso di interventi nuovi, non programmati o straordinari 78
3.1.41 Sono previste attività in aree sprovviste o con carente illuminazione di emergenza, segnale sonoro di emergenza o impianti di spegnimento antincendio 78
3.1.43 Gli interventi della impresa appaltatrice comportano la riduzione temporanea dell’accessibilità per utenti diversamente abili 78
3.1.45 Sono previsti lavori/lavorazioni in ambienti con presenza sospetta di inquinamenti quali: pozzi neri, fogne, camini, fosse, condutture, caldaie e simili, cassoni, vasche 78
3.1.46 E’ previsto accesso all’interno della Unità Produttiva di automezzi, mezzi alimentati a gpl e macchine operatrici. 79
3.1.47 Sono previste lavorazioni con probabili proiezione di schegge o altro con rischio di colpire gli altri lavoratori e/o pubblico presente 79
3.1.48 E’ prevista la: presenza di scintille dovute a processi di lavoro, quali taglio, affilatura; presenza di sorgenti di calore causate da attriti; presenza di macchine ed apparecchiature in cui si produce calore non installate e utilizzate
secondo le norme di buona tecnica; presenza di attrezzature elettriche non installate e utilizzate secondo le norme di buona tecnica 79
3.1.49 Sono previste effettuazioni di lavoro a caldo (saldatura, taglio alla fiamma, uso di fiamme libere) o sono utilizzati generatori di calore (attività normalmente vietata). 79
3.1.50 Sono previsti lavori/lavorazioni su impianti di adduzione gas combustibile 80
3.1.51 E’ previsto utilizzo e/o deposito e/o trasporto di sostanze cancerogene e/o mutagene 80
3.1.52 Sono possibili lavorazioni in luoghi con presenza anche non in vista di: materiali termo-isolanti (artificiali) di rivestimento di pareti e solai applicati a spruzzo o a cazzuola; presenza di lana di vetro, roccia e fibre minerali artificiali in controsoffitti, pareti mobili, intercapedini ecc. ; rivestimenti isolanti di tubi e caldaie; materiali contenenti amianto: coperture in cemento amianto; tessuti, carta e pannelli ignifughi; pavimenti in vinil-amianto (linoleum); guarnizioni di apparecchiature (caldaie e forni); prodotti in amianto-cemento detti anche fibrocemento o eternit (tettoie, canne fumarie, serbatoi, cassoni, vasi d’espansione ecc); materiali per l’isolamento 80
3.1.53 Sono previsti lavori in prossimità di linee aeree o apparecchiature con parti attive non protette 80
3.1.54 E’ previsto impiego di apparecchiature elettriche di potenza superiore a 1000 W 81
3.1.55 Sono previsti lavori su cabine o apparecchiature elettriche 81
3.1.56 Sono previste interruzioni nella fornitura di: energia elettrica; acqua; gas; rete dati; linea telefonica 82
3.1.57 Sono previste attività con l’uso di postazioni di lavoro ed attrezzature del committente 82
3.1.58 Sono previste lavorazioni su impianti: idraulici, aeuralici, antincendio, termico, distribuzione gas, ecc.82
3.1.59 E’ prevista la presenza di elementi non fissati (pareti, scaffali, strutture in genere) 82
3.1.60 Presenza nelle sedi di aree in concessione (mensa, cral, associazioni) 83
3.1.61 Gestione rischio incendio 83
3.1.63 Sono previste situazioni di emergenza 84
3.1.64 Sono previste attività in prossimità in pareti vetrate 84
3.1.65 Sono previste attività in spazi confinati, cisterne, serbatoi, botole, ambienti con scarsa areazione e ossigeno. 84
3.1.66 Sono previste attività in ambienti poco ventilati o interrati con presenza di radon 87
3.1.67 Sono previste attività all’interno della torre libraria di Balbo, o Liegi in ambienti poco ventilati con percorsi tortuosi e aree non presidiate e rischio incendio significativo 87
3.1.68 Sono previsti attività/lavori nei sistemi di sollevamento per la messa in sicurezza e/o adeguamento normativo manutenzioni 88
3.1.69 Sono previste attività/lavori che modificano strutture o impianti o macchinari 88
3.3 Locali ed aree a rischio specifico 91
3.5 Dispositivi di protezione individuale 92
3.6 Segnaletica di sicurezza 93
4 Definizione dei costi della sicurezza da interferenze 93
4.1 Stima dei costi della sicurezza 94
4.2 Fac-simile “Scheda informativa per l’acquisizione delle informazioni per la stesura del DUVRI” 96
Figure della prevenzione delle sedi romane
NOME E COGNOME | |
Responsabile S.P.P. | Ing. Giacomo Guerriero |
Medico Competente | Dott. Adeodato Sparano |
RLS | Massimiliano Clemente Francesca Della Ratta Davide Di Laurea Gianluca Giuliani Mariagrazia Moschetta Alberto Violante |
Addetti S.P.P. | Dott.ssa Eva Pietrantonio Ing. Alessandro Arborea Arch. Anna Fabiani Ing. Claudio Giordano Dott.ssa Daniela Segreto |
Servizi/o per il quale è aggiornato il DUVRI | DESCRIZIONE |
Appalto 112. Servizio di erogazione bevande e altri generi di ristoro attraverso l’istallazione e la gestione di apparecchiature di distribuzione presso gli immobili ISTAT di Roma. Appalto 113. Acquisizione servizi professionali e manutenzione sul modulo del personale URBI. Appalto 114. Acquisizione servizio di accertamenti sanitari di medicina del lavoro, ovvero l’esecuzione delle prestazioni sanitarie specialistiche, della diagnostica clinica, strumentale e di laboratorio connesse alla sorveglianza sanitaria. |
| NOME E COGNOME | |
Il DATORE DI LAVORO D.G. | Dott. Michele Camisasca | |
Servizio richiedente | DGEN |
SEDI ROMANE | Numero delle portinerie |
Via Cesare Balbo, 16 | 06.4673.2232/2233/2114/2231 |
Via Cesare Balbo, 39 | 06.4673.4290 |
Via De Pretis, 74b | 06.4673.3100 |
Viale Liegi, 13 | 06.4673.7557/7558 |
Via Tuscolana, 1788 | 06.4673.6320/6321/63 |
Viale della Civiltà del Lavoro, 50-52-54 | 06.4673.4550/4852 |
1 Sezione Generale
Il presente documento di valutazione contiene le informazioni e prescrizioni, necessarie all’impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi, in materia di sicurezza e in particolare sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di protezione adottate in relazione alle attività svolte in ottemperanza all’art. 26 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Secondo tale articolo al comma 3: “Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d’opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi” che dovranno comunque attenersi a tutti gli obblighi previsti dal d.lgs. 81/08.
I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare:
cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro, incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;
coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare, o almeno ridurre al minimo, i rischi dovuti alle interferenze tra i lavori/lavorazioni delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
Prima dell’affidamento dei lavori/lavorazioni e della sottoscrizione del contratto di appalto l’impresa aggiudicataria deve presentare al RUP/DEC/Responsabile del contratto una dichiarazione di aver valutato i propri rischi specifici e adottato tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie riportate nel proprio DVR e le misure di prevenzione riferite ai nuovi rischi presenti nell’ambiente di lavoro, mette a disposizione copia del DVR e ciò viene verbalizzato nella riunione di coordinamento. Il RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori per il Committente provvederà a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo, attraverso almeno l’acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato e dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale ai sensi dell’articolo 47 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del
28 dicembre 2000, n. 445 e del possesso del DVR. Provvederà anche a fornire, in allegato al contratto, il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza, eventualmente modificato ed integrato con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni, esplicitate in sede di gara e/o in riunione di coordinamento. La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DUVRI unico definitivo. Costituisce parte integrante del DUVRI per ogni appalto la scheda informativa per l'acquisizione delle informazioni necessarie alla stesura del DUVRI.
L’Istituto Nazionale di Statistica attua una politica organizzativa volta al rispetto ed alla valorizzazione dei lavoratori nell’ambito del posto di lavoro. Anche l’esternalizzazione di attività e servizi può determinare l’incremento di occasioni d’infortunio a causa della promiscuità del lavoro, dovuto alla presenza di più operatori all’interno dei medesimi luoghi, tanto maggiormente quanto più complessa è la struttura aziendale o più elevati sono i rischi in essa presenti o quanto più basso è il livello di sicurezza raggiunto o quanto meno affidabile è il prestatore esterno.
Il presente DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE è stato redatto in applicazione dell’art.26 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. per tutte le sedi ISTAT di Roma sulla base delle informazioni dei RUP/DEC/Direttori dei lavori/Responsabili dei Contratti come d’obbligo in capo al Committente.
Viene aggiornato sulla base delle informazioni fornite dai RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori è pubblicato nell’internet aziendale in modo che sia sempre disponibile e consultabile da tutte le figure coinvolte (RUP, Responsabile del contratto, Direttore dei lavori, Direttore esecuzione del contratto, Responsabili di sede, ditte appaltanti). Le ditte appaltanti possono in qualunque momento visionare e/o richiedere tramite il RUP/Direttore esecuzione contratto/Direttori dei lavori/Responsabile dei lavori o nel sito dell’Istituto il documento aggiornato e ulteriore documentazione utile e/o necessaria.
Le ditte appaltanti possono richiedere integrazioni, informazioni, documentazione al Committente tramite il RUP, il DEC o il Direttore dei lavori e/o il Referente del contratto in qualsiasi momento sia necessario e far aggiornare il DUVRI. E’ cura dell’appaltatore consultare gli aggiornamenti del DUVRI nel sito https://www.istat.it/it/amministrazione-trasparente/bandi-di-gara/duvri.
Lo scopo di questo documento è quello di valutare l’esistenza di rischi derivanti da possibili interferenze negli ambienti in cui sono destinate ad operare le ditte appaltatrici nei casi di affidamento di lavori e servizi a ditte esterne, ovvero ad imprese appaltatrici o lavoratori autonomi, di identificare e definire le corrette modalità per il coordinamento, al fine di realizzare un sistema di misure di prevenzione e protezione comuni, integrate e coerenti e che garantisca il rispetto delle misure di sicurezza per la tutela della salute dei lavoratori e definire le misure di prevenzione e protezione da attuare per eliminare o, ove non sia possibile, ridurre al minimo i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori derivanti da interferenza.
Il DUVRI è un documento “dinamico” per cui la valutazione dei rischi da interferenza deve essere necessariamente aggiornata al mutare delle situazioni originarie, quali l’intervento di subappalti, lavoratori autonomi, ulteriori forniture, servizi e pose in opera nonché in caso di modifiche di tipo tecnico, logistico o organizzativo che si sono rese necessarie nel corso dell’esecuzione delle attività previste mantenendo il più possibile una struttura semplice ed essenziale e operativa.
Inoltre, in riferimento a quanto previsto dal comma 3-ter dell’art.26 D.Lgs. 81/08 e s.m.i., il presente documento contiene le informazioni preliminari sulla valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione presso la struttura Istat stessa che potenzialmente potrebbero derivare dall’esecuzione del contratto stipulato con le imprese appaltatrici.
Come esplicitato nei capitoli successivi, si è provveduto ad integrare il presente documento riferendolo ai rischi da interferenza presenti nei luoghi in cui vengono espletati i lavori/lavorazioni in appalto attraverso le informazioni derivanti dall’appalto (fornite dalla scheda di acquisizione informazioni allegata compilata secondo quanto previsto dal capitolato dell’appalto e/o i verbali delle riunioni di coordinamento di cui all’art.26 dlgs 81/08 dal responsabile dell’appalto).
In linea di principio, il presente documento riferisce la valutazione dei rischi interferenziali estendendola anche alle persone che a vario titolo possono essere presenti presso la struttura (utenti, visitatori, ecc.).
E’ obbligo dell’appaltatore, del RUP, del Direttore dell’esecuzione del contratto, del Responsabile del contratto e della DCAP (e delle direzioni coinvolte) provvedere a fornire tempestivamente tutte le informazioni necessarie all’aggiornamento del DUVRI (anche attraverso la compilazione completa della scheda DUVRI che costituisce parte integrante della documentazione DUVRI aggiornata, se necessario, attraverso il DVR dell’appaltatore) e inserire tutte le figure che gestiscono e vigilano sull’esecuzione del contratto, consultare gli aggiornamenti successivi, disponibili nel sito Istat, fornendo ogni volta tutte le informazioni necessarie all’aggiornamento.
Il RUP/Direttore dell’esecuzione del contratto/Responsabile del contratto vigila sull’esecuzione di quanto previsto nel DUVRI, nel PES, nelle disposizioni aziendali, sui corretti comportamenti dell’appaltatore e sulle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro di concerto con le informazioni reperibili dai Responsabili di sede in merito all’incarico loro conferito sulla materia specifica.
E’ inoltre, onere del RUP/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori, DEC, fornire tutte le informazioni necessarie in merito ai rischi interferenziali, provvedere a convocare la riunione di coordinamento con il fornitore, i referenti tecnici e ogni altra figura necessaria e a garantire che integri quanto contenuto nel DUVRI. I verbali di dette riunioni costituiscono parte integrante del DUVRI.
Senza la predetta riunione non sarà possibile l’accesso del fornitore in Istat. La riunione deve essere convocata ogni volta che intervengano variazioni sugli scenari di rischio che possono determinare rischi di interferenza e che richiedono l’aggiornamento del DUVRI. Criterio generale da adottare sempre, è quello di far avviare le forniture/servizi/lavori riducendo al massimo i rischi interferenziali (separazioni delle aree, orari di lavoro non sovrapposti, modalità operative non interferenti e di basso impatto). Il RUP/DEC/Direttore dei lavori/Responsabile del contratto richiede, per l’appaltatore, agli uffici competenti ogni informazione/documentazione necessaria all’esecuzione in sicurezza dell’appalto specifico prima dell’accesso e verifica che quest’ultimo abbia preso visione di tutti gli ambienti, strutture oggetto dell’appalto.
Riferimenti Legislativi
D.Lgs. 81/08 e s.m.i. "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" art. 26:
1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori/lavorazioni, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto o la prestazione di lavoro autonomo.
a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), (nota 1) l'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori/lavorazioni, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità:
1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
2. Nell'ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto;
b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori/lavorazioni delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori/lavorazioni, servizi e forniture. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell’affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto.
3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, nonché ai lavori/lavorazioni o servizi la cui durata non sia superiore ai 5 giorno/uomo, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI.
3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l'imprenditore committente risponde in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.
5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui primo periodo non sono soggetti a ribasso.
Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che
il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori/lavorazioni, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro è determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro è determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione.
7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da ultimo modificate dall'articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto.
8. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
(nota 1) definire criteri finalizzati alla definizione del sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi di cui all'articolo 27. Il sistema di qualificazione delle imprese è disciplinato con decreto del Presidente della Repubblica, acquisito il parere della Conferenza per i rapporti permanenti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da emanarsi entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
1.4 Definizioni ed abbreviazioni
Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un luogo di lavoro avente autonomia gestionale, individuato dall’organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e dell’ambito funzionale dei luoghi di lavoro nei quali viene svolta l’attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l’organo di vertice medesimo.
Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
RSPP: soggetto nominato dal datore di lavoro, in possesso di attitudini e capacità adeguate al quale spetta la Responsabilità di coordinare il SPP.
SPP: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai
rischi professionali per i lavoratori.
Ufficio Acquisti Beni e Servizi (Servizio LOG): ufficio amministrativo che si occupa della redazione dei contratti d’appalto/d’opera e della consegna alla ditta appaltatrice del DUVRI generale.
Datore di lavoro committente: soggetto titolare degli obblighi di cui all’art. 26 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Contratto di appalto: contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro (artt. 1655 - 1677 C.C.). Gli "appalti pubblici" sono contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante o un ente aggiudicatore e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi come definiti dal presente codice. (D.Lgs. 163/06 e s.m.i.).
Contratto d’opera: contratto (definito anche contratto di lavoro autonomo) con il quale il prestatore compie un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincoli di subordinazione nei confronti del committente (artt. 2222 e 2238 C.C.).
Misure di prevenzione e protezione: misure e interventi che sono ritenute idonee a garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori a seguito della valutazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro.
Rischi da interferenza: tutti i rischi correlati all’affidamento di appalti all’interno dell’Azienda o dell’unità produttiva, evidenziati nel DUVRI. Non sono rischi interferenti quelli specifici propri delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
SSL: Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro
DUVRI: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti, da allegare al contratto d’appalto, che indica le misure adottate per eliminare o ridurre i rischi da interferenze, di cui all’art. 26 comma 3 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
Rischi generali: rischi che derivano da condizioni generali che possono riguardare tutti i soggetti che a vario titolo operano nell’Azienda, a prescindere dalle circostanze lavorative in cui essi sono coinvolti. Tale categoria descrive quindi i rischi cui è esposta la collettività.
PES: piano di emergenza
DVR: documento di valutazione dei rischi
RUP (Responsabile Unico del Procedimento) / DEC (Direttore dell’esecuzione del contratto): Soggetto responsabile dell'esecuzione del contratto, nei limiti delle proprie competenze professionali; in particolare svolge tutti i compiti relativi alle procedure di affidamento ed alla vigilanza sulla corretta esecuzione dei contratti e delle prescrizioni/comportamenti/misure di prevenzione e protezione indicate nel DUVRI e dalle norme vigenti.
RDS: Responsabile di sede incaricati di collaborare per assicurare i livelli di sicurezza presso le sedi romane dell’Istituto ove svolgono le loro funzioni
Appaltante o committente: colui che richiede un lavoro o una prestazione.
Luoghi di lavoro: luoghi destinati a contenere i posti di lavoro, ubicati all'interno dell'azienda ovvero dell'unita produttiva, nonché ogni altro luogo nell'area del medesimo ente/ unità produttiva comunque accessibile per il lavoro.
Rischi Interferenti: tutti i rischi correlati all'affidamento di appalti o concessioni all'interno dell'unita produttiva, evidenziati nel DUVRI. Non sono rischi interferenti quelli specifici propri dell'attività del datore di lavoro committente, delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
Appaltatore: è il soggetto che si obbliga nei confronti del committente a fornire un'opera e/o una prestazione con mezzi propri.
Subappaltatore: è il soggetto che si obbliga nei confronti dell'appaltatore a fornire un'opera e/o una prestazione con mezzi propri.
Lavoratore autonomo o prestatore d'opera: è colui che mette a disposizione del committente, dietro un compenso, il risultato del proprio lavoro. Se la singola persona compone la ditta individuale e ne è anche titolare è l'unico prestatore d'opera della ditta.
Lavoratore subordinato: colui che fuori del proprio domicilio presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione altrui, con o senza retribuzione, anche al solo scopo di apprendere un mestiere, un'arte o una professione; sono equiparati ai lavoratori subordinati i soci di società e di enti in genere cooperativi anche di fatto, che prestino la loro attività per conto delle società o degli enti stessi.
Lavoratore dipendente: è la persona che per contratto si obbliga mediante retribuzione a prestare la propria attività alle dipendenze e sotto la direzione altrui.
Contratto d'appalto: l'appalto è il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 cod. civ.); pertanto, fra committente e appaltatore viene stipulato un contratto articolato principalmente su:
• l'oggetto dell'opera da compiere,
• le modalità di esecuzione,
• i mezzid'opera,
• le responsabilità,
• l'organizzazione del sistema produttivo,
• le prerogative e gli obblighi.
Quando l'opera viene eseguita al di fuori del luogo di lavoro del committente, sull'appaltatore gravano gli oneri economici, riguardanti la rimuneratività dell'opera che va a seguire, e gli oneri penali, connessi alle violazioni colpose della normativa di sicurezza.
Subappalto: il subappalto è un contratto fra appaltatore e subappaltatore cui è estraneo il committente, nonostante l'autorizzazione. L'appaltatore non può dare in subappalto l'esecuzione dell'opera o del servizio se non è stato autorizzato dal committente (art. 1656 cod. civ.).
Contratto d'opera: il contratto d'opera si configura quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente (art. 2222 cod. civ.).
1.5 Requisiti tecnico professionali dell'appaltatore
L'art. 26 del D. Lgs. 81/08 al comma 1, lettera a) richiede che il datore di lavoro committente verifichi l'idoneità tecnico-professionale dei soggetti che intervengono nella realizzazione dell'opera o della prestazione affidata. La modificata concezione di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, introdotta proprio dal D.Lgs. 81/08 (intesa non più come sola applicazione di norme bensì come acquisizione di capacità organizzative e gestionali per la programmazione della prevenzione in azienda) fa sì che per "idoneità tecnico-professionale" dell'appaltatore si intenda la capacità di organizzare risorse, mezzi e personale in modo da assicurare delle persone impiegate nello svolgimento dell'opera; nella pratica quindi l'identificazione del requisito non si esaurisce nell'accertamento esclusivo del possesso delle capacità tecniche ad eseguire determinati lavori o nella semplice verifica di possesso di iscrizione alla Camera di commercio: in altre parole si concretizza nella capacità dell'appaltatore di realizzare sicurezza e prevenzione.
A tale scopo, la capacità dell'appaltatore nell'effettuare una valutazione che abbia per oggetto il censimento dei rischi, l'esame degli stessi, la definizione delle misure di sicurezza relative, l'organizzazione del lavoro e la disponibilità di macchine ed attrezzature previste per la realizzazione dell'opera è da considerarsi un requisito tecnico-professionale. Le macchine e gli impianti devono essere corredati della documentazione necessaria ad assicurarne la conformità alle norme di sicurezza.
L'acquisizione di queste informazioni è elemento indispensabile per la realizzazione del coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione che il committente deve attuare.
In caso di subappalto l'appaltatore verifica l'idoneità tecnico-professionale dei subappaltatori con gli stessi criteri con i quali il committente ha verificato l'idoneità dell'appaltatore stesso; fa comunque eccezione l’esecuzione di lavori pubblici per i quali, invece, il committente deve verificare anche l'idoneità dei subappaltatori.
Ai fini della verifica dell'idoneità tecnico professionale le imprese, le imprese esecutrici nonché le imprese affidatarie, ove utilizzino anche proprio personale, macchine o attrezzature per l'esecuzione dell'opera appaltata, dovranno rendere disponibili al Committente almeno:
-acquisizione del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato;
-acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’articolo 47 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445.
-documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007
dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all'art. 14 del D.lgs 81/08 I lavoratori autonomi dovranno rendere disponibili almeno:
-iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell'appalto
-specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo di macchine, attrezzature e opere provvisionali (autocertificabile)
-elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione
-attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria, ove espressamente previsti dal presente decreto legislativo (autocertificabile)
-documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007
1.6 Coordinamento e cooperazione svolti dal committente
Questo obbligo del committente, esteso nel D.Lgs. 81/08 a tutte le tipologie di appaltatori viene ad assumere una portata più ampia rispetto al passato. Ora il committente deve promuovere il coordinamento degli interventi di prevenzione e protezione tra le imprese, per evitare che l'attività di una esponga a pericolo l'incolumità dei dipendenti della/e altra/e ed inoltre convogliare quanto precedentemente descritto in un nuovo documento.
L'art. 26 al comma 2 del D. Lgs. 81/08, nel riconoscere in modo implicito questa situazione, chiede che la cooperazione e la collaborazione non siano esclusivamente limitate alla sola realizzazione dei lavori ma anche estese alla prevenzione dei rischi sul lavoro; inoltre ai datori di lavoro, committenti appaltatori o lavoratori autonomi, viene chiesto di informarsi reciprocamente sull'andamento della situazione al punto di vista della sicurezza e della salute e di intervenire per eliminare quei rischi dovuti, come negli appalti promiscui, alle interferenze fra i lavori di diverse imprese e all'uso comune delle attrezzature.
Qualunque sistema mirato ad eliminare i rischi citati, deve essere comunque attuato attraverso il coordinamento degli interventi di prevenzione e protezione.
Un efficace coordinamento presuppone, però, sia la determinazione di opportune regole di comportamento, sia la programmazione degli interventi di prevenzione, sia l'organizzazione della necessaria vigilanza anche attraverso una verifica della concreta attuazione delle misure di sicurezza.
Le informazioni che verranno scambiate devono essere tali ed in quantità sufficiente da permettere di valutare i rischi relativi all'ambiente di lavoro e di integrarli con quelli specifici delle attività dei subappaltatori in modo da procedere alla predisposizione delle idonee misure di prevenzione.
Queste possono essere sinteticamente riassunte in informazioni relative:
- ai rischi specifici esistenti nell'ambiente di lavoro;
- ai piani di emergenza, prevenzione degli incendi;
- alla presenza o assenza dei lavoratori del committente durante l'esecuzione dei lavori;
- all'utilizzo di attrezzature e servizi del committente per l'esecuzione dei lavori (compatibilmente con la normativa vigente);
- eventuali procedure di sicurezza da adottare, associate alle attività lavorative, fino al completamento dell'opera.
La ditta appaltatrice dovrà produrre al responsabile del contratto, prima dell’inizio dell’attività, un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, e mettere a disposizione il proprio DVR coordinato con il DUVRI.
L’Istituto ha organizzato la sicurezza aziendale definendo ruoli, compiti e funzioni riportati anche nel DVR, gli appaltatori rispettando l’organizzazione dell’Istituto adottano le misure di prevenzione e protezione determinate nei documenti aziendali messi a disposizione dal RUP/DEC/Responsabile del contratto (PES, DUVRI, ecc)
1.8 Organizzazione dell’Istituto nelle sedi romane
L’istituto opera in 6 sedi Romane e si occupa di indagini statistiche comprende uffici, locali mensa, bar, cucine, locali tecnici, aree parcheggio, portineria, CED, biblioteche, archivi, sale riunioni e convegni, bagni/servizi, aule didattiche, magazzini, garage, terrazze.
Gli accessi alle sedi devono essere autorizzati dalla struttura responsabile. L’orario di lavoro ordinario è dalle 7,45 alle 19,00 dal lunedì al venerdì, sono possibili aperture straordinarie delle sedi autorizzate.
I responsabili di sede forniscono la necessaria assistenza/informazioni alle ditte nelle diverse sedi. Gli utilizzi di impianti o attrezzature di ogni tipo devono essere autorizzati dalle strutture responsabili (DCAP, DCIT) che devono fornire preventivamente ogni informazione tecnica necessaria e la relativa documentazione su impianti e strutture.
L’organizzazione della sicurezza in ISTAT per le sedi romane, è definita dal direttore generale, secondo quanto previsto dal D.lgs 81/08, attraverso i seguenti provvedimenti:
1. istituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) e nomina del Responsabile del SPP e degli addetti al SPP con le funzioni previste dall.art.33 D.lgs 81/08:
• all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
• ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
• ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
• a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
• a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
• a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36;
Il servizio di prevenzione e protezione è costituito dal RSPP e dagli ASPP. La realtà delle sedi romane è estesa e complessa ed estremamente impegnativa, richiede numerose risorse e professionalità multidisciplinari esperte e specialistiche attualmente mancanti. È necessario integrare le risorse del SPP presenti sia in numero che in specializzazioni.
2. «valutazione dei rischi»: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione (generali e specifiche) e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; secondo quanto previsto dall’art.2 lettera q) Dlgs 81/08 le valutazioni di tutti i rischi riguardano le 6 sedi Istat di Roma per tutte le mansioni presenti.
Mansioni:
a) Impiegato e telelavoratore
b) Centralinista
c) Addetto all’archivio
d) Bibliotecario
e) Operatore tecnico della piccola manutenzione
f) Operatore tecnico (DCAP), Responsabili di sede, Responsabili che supervisionano i contratti o che svolgono ruoli nei lavori/servizi, Addetto ai sistemi informatici, reti e telefonia)
g) Magazziniere
h) Smistatore della posta
Rischi generali per la salute e la sicurezza.
Urto, schiacciamento, caduta, rischi strutturali, impiantistici, ordinari o “generici”, ergonomici, di processo e organizzativi.
Valutazione dei rischi specifici:
• Luoghi di Lavoro
• Rischio itinere
• Rischio Atex
• Rischio sismico
• Ambienti Confinati
• Rischio Incendio
• Microclima
• Illuminazione
• Lavori In quota
• Uso delle attrezzature e dei macchinari di lavoro
• Impianti ed attrezzature elettriche
• Movimentazione manuale dei carichi e misure di riduzione del rischio (differenze di genere)
• Posture incongrue e movimenti ripetitivi degli arti superiori
• Utilizzo di apparecchiature munite di videoterminale
• Rischio da rumore durante il lavoro
• Vibrazioni meccaniche
• Campi elettromagnetici
• Radiazioni ottiche artificiali
• Agenti chimici
• Agenti cancerogeni e mutageni
• Materiali contenenti amianto
• Valutazione rischio radon
• Agenti biologici
• Lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento
• Stress lavoro-correlato
3. Nomina del medico competente per la presenza di rischi specifici (videoterminale, movimentazione manuale dei carichi), definizione del protocollo sanitario, esecuzione delle visite mediche del personale per il quale sono previste (circa 2000 dipendenti nelle sedi romane) e aggiornamento delle cartelle sanitarie e di rischio.
4. Aggiornamento dei documenti di valutazione del rischio di ogni sede, con l’evoluzione tecnico normativa e aziendale), dei documenti di valutazione del rischio incendio, dei piani di emergenza, delle misure di prevenzione e protezione, del documento unico sui rischi interferenziali, aggiornamento del piano di manutenzione e controllo dell’amianto.
5. Designare i dirigenti (Capi Dipartimento e Direttori Centrati) e i preposti (Capi Servizio) e assegnare loro le funzioni specifiche per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nell’ambito dell’organizzazione aziendale secondo quanto previsto dal d.lgs. 81/08 come parte attiva della prevenzione per eliminare le non conformità (procedura specifica) e promuovere azioni positive e il rispetto della normativa e delle misure di prevenzione e protezione definite dal datore di lavoro.
6. Designare gli addetti alle emergenze di primo soccorso e antincendio (circa 230 nelle 6 sedi romane) e provvedere alla loro formazione ed addestramento e alla gestione delle emergenze.
7. Designare i responsabili delle cassette di primo soccorso con la funzione di reintegro dei materiali dal magazzino.
8. Designare il responsabile della materia antiincendio come figura tecnica di riferimento e consulente del datore di lavoro per ridurre il rischio incendio nelle sedi romane.
9. Designare il responsabile del piano di manutenzione e controllo dei manufatti contenenti amianto, con funzioni di aggiornamento della mappatura di detti materiali e della documentazione che ne definisce lo stato di conservazione e la necessità di interventi di bonifica.
10. Designazione dei capisquadra e vice-capisquadra per l’esecuzione delle prove di esodo con l’ausilio degli addetti alle squadre di emergenza secondo quanto appreso dalla formazione specifica ricevuta.
11. Adozione del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGSL) e nomina del responsabile del SGSL con il quale monitorare l’organizzazione della sicurezza aziendale e la risoluzione delle non conformità attraverso l’elaborazione e applicazione di procedure specifiche.
Inoltre il datore di lavoro utilizza le strutture dell’istituto per i seguenti adempimenti:
1. Direzione del Personale (ufficio della formazione) per l’organizzazione e l’esecuzione conservazione e archiviazione della documentazione della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro di tutti i dipendenti Istat e delle figure specifiche previste dalla norma e lo sviluppo della cultura della sicurezza.
2. Direzione del personale per la gestione, organizzazione e registrazione delle visite mediche previste dalla norma, aggiornamento degli elenchi del personale (attraverso il sistema informatico) da sottoporre a visita e delle informazioni ricevute dai dirigenti sulle mansioni, e dei giudizi di idoneità forniti dal medico competente, della documentazione relativa e conservazione delle cartelle sanitarie.
Registrazione degli infortuni ai fini dell’analisi degli eventi infortunistici, registrazione degli stessi e della comunicazione all’Inail.
gestione e registrazione degli infortuni sul lavoro, tenuta del registro infortuni e gestione delle relative comunicazioni all'INAIL
gestione, organizzazione e registrazione delle visite mediche preventive e periodiche previste dalla norma in materia di salute e sicurezza sul lavoro, trasmissione dei giudizi di idoneità e conservazione delle cartelle sanitarie e di rischio
organizzazione della formazione obbligatoria e di promozione della salute e sicurezza sul lavoro e conservazione della relativa documentazione
3. Ufficio relazioni sindacali per i rapporti tra datore di lavoro e RLS
4. Direzione centrale per gli affari amministrativi DCAP si occupa di appalti di lavori, servizi e forniture, di garantire nel rispetto normativo la corretta gestione degli immobili (sia di proprietà che in uso), degli impianti, edifici, strutture, della presenza di necessarie attrezzature di lavoro, presidi antiincendio, materiali attrezzature ed equipaggiamenti, dispositivi di protezione individuali efficienti al momento dell’impiego consentendone l’uso in sicurezza agli operatori. Il servizio LOG in DCAP, si occupa inoltre della gestione, conservazione, richiesta, ottenimento e verifica dell’adeguatezza, rispondenza e completezza di tutta la documentazione obbligatoria di legge relativa. Per le forniture e servizi vengono realizzate numerose gare e aggiornato il DUVRI (documento unico valutazione rischi interferenziali) per ridurre i rischi interferenziali con la supervisione delle direzioni richiedenti il servizio e il controllo dei RUP/Direttori esecuzione del contratto/Responsabile del contratto che vigilano sul rispetto del DUVRI e sul corretto aggiornamento. Per quanto concerne la manutenzione, messa a norma e conservazione degli immobili oltre alla procedura specifica della manutenzione ogni anno vengono aggiornati gli elenchi dei lavori di manutenzione/messa in sicurezza in materia di salute e sicurezza sul lavoro che vanno ad integrare i lavori generali e le manutenzioni ordinarie già previste per il miglioramento della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
a. gestione patrimonio mobiliare e immobiliare
b. gestione e aggiornamento planimetrie con caratteristiche degli ambienti e impianti
c. aggiornamento amministrativo del DUVRI per appalti/contratti di fornitura, servizi e lavori ai sensi dell'art26 del Dlgs.81/08 con la supervisione delle direzioni richiedenti il servizio e il controllo dei RUP/Direttori esecuzione del contratto/Responsabile del contratto che vigilano sul rispetto del DUVRI e sul corretto aggiornamento.
d. supporto tecnico e amministrativo per le attività del responsabile del piano di manutenzione e controllo dell'amianto nelle sedi
e. gestione tecnica e controllo delle manutenzioni edili straordinarie/ordinarie degli immobili e delle manutenzioni straordinarie/ordinarie degli impianti speciali e tecnologici, delle attrezzature e dei presidi e relativa tenuta della documentazione tecnica/autorizzativa/amministrativa di legge degli immobili e impianti di ogni natura
5. La Direzione Generale si occupa di:
a. gestione delle relazioni sindacali, procedimenti di nomina ratifica degli RLS
b. attività di cui all'art.33 del d. lgs81/08
c. definizione e programmazione degli interventi di cui al d. lgs81/08
6. La direzione informatica gestisce gli acquisti per quanto concerne la scelta di attrezzature di lavoro (PC, monitor, stampanti, scanner ecc.) a basso impatto per la salute e provvisti di buone caratteristiche ergonomiche (regolazione video, corretta illuminazione, risoluzione dei caratteri, bassa emissione elettromagnetica ecc.), e la riduzione del materiale cartaceo attraverso processi di digitalizzazione e informatizzazione, la gestione delle strutture informatiche, reti e telefonia nel rispetto delle norme
tecniche e di sicurezza sul lavoro. La Direzione informatica si coordina con il Servizio LOG in DCAP per il rispetto della conformità di impianti e strutture, per l’uso degli stessi e per ogni possibile attività connesse con impianti e strutture ricevendo il nulla osta per le attività connesse. Tutte le direzioni che necessitano di intervenire su impianti/strutture si coordinano con gli uffici competenti (Servizio LOG in DCAP).
7. I dirigenti e i preposti progettano ed eseguono le attività nel rispetto delle norme di sicurezza e delle disposizioni e delle disposizioni di Istituto. Comunicano all’ufficio del personale i nominativi aggiornati del personale con le mansioni assegnate per le visite mediche, e all’ufficio della formazione per i corsi e al magazzino per la fornitura dei DPI ove previsti. Vigilano sui comportamenti del personale, utilizzano solo personale specificatamente addestrato per attività specifiche (con macchinari, ecc..), non chiedono al personale di esporsi a rischi, informano il Servizio di Prevenzione e Protezione ogni volta che ritengono opportuno introdurre nuove attività, attrezzature di lavoro, mansioni o modifiche alle attività esistenti per poter aggiornare i DVR. Organizzano le attività garantendo la presenza di sufficienti addetti alle squadre di emergenza a loro afferenti.
8. I Responsabili di Sede sono incaricati di collaborare per assicurare i livelli di sicurezza presso le sedi romane dell’Istituto ove svolgono le loro funzioni. A tale qualifica corrispondono i seguenti obblighi e compiti:
a. Monitoraggio generale della sede ed attivazione delle procedure e/o delle richieste di intervento necessarie in funzione delle tipologie di problematiche riscontrate, con particolare riguardo agli aspetti legati alla funzionalità ed alla sicurezza degli ambienti e degli impianti;
b. Supporto ed ausilio al monitoraggio delle attività di manutenzione e degli interventi di emergenza sugli immobili, d’intesa con il Direttore dei Lavori (o figure equivalenti preposte) nominato per la vigilanza degli atti negoziali appositamente stipulati;
c. Supporto ed ausilio al monitoraggio delle attività di manutenzione e degli interventi di emergenza sugli impianti tecnologici, d’intesa con il Direttore dei Lavori (o figure tecniche equivalenti preposte) nominato per la vigilanza degli atti negoziali appositamente stipulati;
d. Monitoraggio del parco fotocopiatori e del relativo contratto di fornitura del servizio;
e. Monitoraggio operativo in materia di servizi generali ed in particolare di vigilanza, facchinaggio, pulizia, trasporto, mensa bar e rifiuti speciali, d’intesa con il Direttore dell’Esecuzione (o figure equivalenti preposte) nominato per la vigilanza degli atti negoziali appositamente stipulati. A tal fine i responsabili espletano la funzione di assistente del Direttore dell’esecuzione del contratto (DEC), ove non siano nominati Direttori DEC, relativamente ai contratti afferenti i servizi generali. Rientrano nell’espletamento di tale funzione i seguenti compiti:
i. Il supporto circa la verifica del corretto svolgimento delle prestazioni contrattuali presso le diverse sedi dove le prestazioni medesime sono effettuate
ii. L’interazione costante (preferibilmente per via telematica) con i collaboratori/supervisori del responsabile del Servizio individuato dalla Società
iii. La comunicazione periodica al Direttore dell’esecuzione dell’andamento delle prestazioni e dei rapporti intercorsi con i collaboratori/supervisori dell’impresa
f. Verifica, aggiornamento e supporto alle fasi di attuazione dei programmi di logistica, anche mediante rilevazione dei dati relativi all’organizzazione/localizzazione delle postazioni di lavoro;
g. Ausilio al monitoraggio degli interventi attuativi riguardanti la sicurezza degli edifici ed in particolare verifica dell’esistenza della segnaletica di sicurezza degli edifici ed in particolare verifica della consistenza e della localizzazione dei presidi di primo soccorso;
h. Segnalazione immediata alle strutture preposte/Direzioni, Servizi Amministrativi ed Uffici Tecnici) di situazioni anomale e/o pericolose e segregazione tempestiva delle aree pericolose con apposizione di avvisi per il personale fino al ripristino delle condizioni di sicurezza;
i. Supporto nell’attivazione e monitoraggio delle richieste di interventi formulate tramite “Infocad” (relativamente alle competenze della Direzione DCAP) o tramite help-desk (relativamente alle competenze della Direzione DCIT), fino alla verifica finale circa l’attuazione delle stesse;
j. Ricevimento ed accompagnamento, con rilascio della relativa attestazione, dei responsabili delle società esterne che effettuano anche i sopralluoghi per partecipare alle gare indette dall’Istituto;
k. Assistenza al Medico Competente ed al Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione nel corso dei sopralluoghi effettuati presso le sedi;
l. Ricevimento ed accompagnamento per le ispezioni degli organi di vigilanza, agevolando il compito e collaborando per gli atti di competenza;
m. Informazione al personale di tutti gli interventi ordinari e straordinari che possono arrecare disagio o costituire pericolo per i dipendenti (ad es. disinfestazioni, pulizie straordinarie, ecc…)
n. Assolvimento del compito di vice capo-squadra e, in caso di necessità, attuazione – nel rispetto del piano di emergenza – dell’evacuazione della sede;
o. Segnalazione tempestiva al dirigente o al preposto di competenza, ai sensi del D.Lgs 81/08, di eventuali non conformità “comportamentali” rilevate e relative ai lavoratori presso la sede di propria competenza;
9. Responsabili tecnici con riferimento all'immobile di competenza:
a) conservare copia di tutti gli atti e documenti tecnico-amministrativo contabili, nel rispetto della normativa sulla privacy, anche per l'esibizione in occasione di eventuali controlli; i predetti atti e documenti dovranno, all'atto della cessazione dell'incarico o per eventuali sostituzioni di personale, essere consegnati all'RT subentrante con atto di passaggio di consegna;
b) effettuare attività di monitoraggio finalizzate alla rilevazione della documentazione tecnica obbligatoria di cui al D.Lgs. 81/2008;
c) fornire dati e informazioni alla Direzione Centrale DCAP in merito agli adempimenti connessi con la gestione dell'immobile nonché i termini delle scadenze per la presentazione di eventuali pratiche tecnico-amministrative;
d) prevedere controlli periodici sugli immobili ed i relativi impianti al fine di garantire il buono stato di conservazione e manutenzione, fornendo ogni assistenza tecnica ed amministrativa, per i lavori di ordinaria/straordinaria manutenzione;
e) fornire il necessario supporto tecnico nelle attività relative alla presa in consegna/riconsegna degli immobili da condurre/condotti in locazione, nel rispetto delle istruzioni impartite dal Servizio LOG in DCAP ed in osservanza alle normative vigenti;
f) fornire la necessaria assistenza nel caso di indagini di carattere urbanistico-edilizio e del mercato immobiliare, ovvero nei contatti da stabilire con proprietà immobiliari terze, uffici e autorità pubbliche;
g) segnalare tempestivamente, con relazione scritta corredata di documentazione fotografica al dirigente del Servizio LOG in DCAP ed al responsabile della linea di attività, eventuali opere/interventi/adempimenti ritenuti indispensabili e improcrastinabili;
h) controllare e vistare i programmi di manutenzione programmata d'intesa con la direzione lavori/direzione esecuzione ed al RUP degli appalti lavori e servizi;
i) predisporre atti tecnici preliminari alla richiesta di preventivi per i lavori di manutenzione da eseguire, collaborando con il RUP ed il direttore lavori/direttore esecuzione/Responsabile dl contratto nella sorveglianza sulla esecuzione delle opere/interventi;
j) supportare l'Energy Manager nelle attività di rilevazione dei consumi di acqua, energia elettrica e gas;
k) fornire il necessario supporto ai RUP e ai direttori lavori/direttori esecuzione degli appalti di lavori e servizi assumendo, eventualmente e previa nomina, le funzioni di direttore operativo o collaboratore amministrativo, ecc.;
l) informare il responsabile della linea di attività dell'accesso di società appaltatrici incaricate di eseguire attività sull'immobile e comunicare al direttore dell'esecuzione del contratto di vigilanza i dati necessari per l'autorizzazione all'accesso;
m) agire in coordinamento con i Responsabili di sede e fornire l'eventuale necessario supporto agli stessi ed in particolare nello svolgimento delle attività di monitoraggio finalizzato alla risoluzione delle "non conformità" rilevate nel corso dei sopralluoghi periodici del medico competente o di altre specifiche verifiche tecniche;
n) gestire le richieste tecniche di intervento presenti sul sistema Infocad;
o) gestire e avviare le necessarie azioni di carattere tecnico, anche con gli incaricati delle proprietà immobiliari in locazione, per la risoluzione delle problematiche relative all'immobile stesso;
p) contattare le società appaltatrici dei servizi di manutenzione (quali ad esempio impianti di riscaldamento/condizionamento, ecc.) dopo l'avvenuta segnalazione, anche da parte dei
q) responsabili di sede, di anomalie o necessità di interventi manutentivi;
r) segnalare realizzazioni di opere nelle proprietà contigue che possa generare danni all'immobile o limitazioni all'uso dello stesso.
10.Tutti gli uffici informano per la parte di competenza eventuali scelte che possono influenzare/modificare l’organizzazione della sicurezza aziendale attraverso modalità diffuse: es. sito aziendale.
11.Il sito Intranet e Internet dell’ISTAT per la diffusione delle informazioni secondo quanto previsto dall.art.37 d.lgs. 81/08 e la consultazione della documentazione della sicurezza da parte di dirigenti, preposti, RLS, addetti alle squadre di emergenza di tutte le figure della prevenzione e di tutti i lavoratori.
Il Consiglio dell’Istat, nella seduta del 29 aprile 2019, ha adottato il Regolamento di organizzazione, all’art. 23 viene ribadita l’organizzazione della sicurezza già definita nelle delibere organizzative:
“Art. 23
Disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
1. L’Istat si conforma alle disposizioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché alle disposizioni delle norme specifiche correlate.
2. Il Direttore generale in qualità di datore di lavoro delle sedi romane dell’Istituto definisce con atti e provvedimenti l’organizzazione della sicurezza delle relative sedi.
3. I Direttori di dipartimento e i Direttori centrali, in qualità di dirigenti, ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008, attuano le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa ai fini della prevenzione degli infortuni.
4. I responsabili dei Servizi amministrativi e dei Servizi tecnici, in qualità di preposti ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008, sovrintendono all’attività lavorativa e garantiscono l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
5. I responsabili degli Uffici territoriali, nell’ambito della rispettiva competenza, assolvono alla funzione di datore di lavoro ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008.
6. Il Direttore generale può delegare, ai dirigenti di cui al decreto legislativo n. 81 del 2008, funzioni in materia di sicurezza, mantenendo l’obbligo di vigilanza in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. La delega di funzioni è ammessa nei limiti previsti dalla normativa sulla sicurezza.”
COMPITO/FUNZIONE | STRUTTURA CHE RECEPISCE COMPITI, FUNZIONI E ATTI AL 01.12.2019 |
Ufficio della formazione per l’organizzazione della formazione obbligatoria e di promozione della salute e sicurezza sul lavoro e conservazione della relativa documentazione | DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE SERVIZIO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E REPONSABILITA’ SOCIALE |
Gestione delle attività di comunicazione interna | DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE |
gestione e registrazione degli infortuni sul lavoro, tenuta del registro infortuni e gestione delle relative comunicazioni all'INAIL comprese le malattie professionali | DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE |
gestione, organizzazione e registrazione delle visite mediche preventive e periodiche previste dalla norma in materia di salute e sicurezza sul lavoro, trasmissione dei giudizi di idoneità e conservazione delle cartelle sanitarie e di rischio | DIREZIONE CENTRALE RISORSE UMANE |
Ufficio relazioni sindacali per gestione delle relazioni sindacali, procedimenti di nomina ratifica degli RLS | DGEN |
supporto ai compiti del datore di lavoro di cui all'art.33 del d.lgs81/08 | DGEN |
Programmazione degli interventi di cui al d.lgs81/08 in materia di salute e sicurezza sul lavoro | DGEN |
La direzione informatica gestisce gli acquisti per quanto concerne la scelta di attrezzature di lavoro (PC, monitor, stampanti, scanner ecc.) a basso impatto per la salute e provvisti di buone caratteristiche ergonomiche (regolazione video, corretta illuminazione, risoluzione dei caratteri, bassa emissione elettromagnetica ecc.), e la riduzione del materiale cartaceo attraverso processi di digitalizzazione e informatizzazione, la gestione delle strutture informatiche, reti e telefonia nel rispetto delle norme tecniche e di sicurezza sul lavoro. | DIREZIONE CENTRALE PER LE TECNOLOGIE INFORMATICHE |
Progettazione, direzione e collaudo degli appalti di lavori | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
Gestione procedure acquisizione beni immobili | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
gestione patrimonio mobiliare e immobiliare e aggiornamento planimetrie con caratteristiche degli ambienti e impianti | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
aggiornamento amministrativo del DUVRI per appalti/contratti di fornitura, servizi e lavori ai sensi dell'art26 del Dlgs.81/08 con la supervisione delle direzioni richiedenti il servizio e il controllo dei RUP/direttori esecuzione del contratto/ Responsabile dl contratto che vigilano sul rispetto del DUVRI e sul corretto aggiornamento. | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
supporto tecnico e amministrativo per le attività del responsabile del piano di manutenzione e controllo dell'amianto nelle sedi | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
gestione tecnica e controllo delle manutenzioni edili straordinarie/ordinarie degli immobili e delle manutenzioni straordinarie/ordinarie degli impianti speciali e tecnologici, delle attrezzature e dei presidi e relativa tenuta della documentazione tecnica/autorizzativa/amministrativa di legge degli immobili e impianti di ogni natura | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
Programmazione, progettazione, gestione e aggiudicazione degli appalti di forniture e servizi di ogni natura e ei lavori | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
Gestione dei servizi generali | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
Gestione dei servizi logistici | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
Gestione tecnico operativa della logistica | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
Gestione degli interventi di cui al d. lgs81/08 | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
Acquisizione di attrezzature di lavoro oltre quelle informatiche, presidi antiincendio, materiali attrezzature ed equipaggiamenti, dispositivi di protezione individuali, gestione, conservazione, richiesta, ottenimento e verifica dell’adeguatezza, rispondenza e completezza di tutta la documentazione obbligatoria di legge relativa. | DIREZIONE CENTRALE AMMINISTRAZIONE E PATRIMONIO |
1.9 Caratteristiche dei luoghi
ANAGRAFICA EDIFICIO: | |
DENOMINAZIONE: Istituto Nazionale di Statistica INDIRIZZO: Via Cesare Balbo, 16 DESTINAZIONE D’USO PREVALENTE: Uffici TIPOLOGIA EDIFICIO: A corte | |
AREE | LOCALI |
PIANO SEMINTERRAT O -1 | Magazzino (informatico, arredi, materiale edile, cancelleria, mensa), Centrale termica (costituita da 3 caldaie con potenzialità complessiva di 3468 kW), Cabina di trasformazione (alta tensione), Locale UPS, Servizi igienici , Sala mensa, Cucina, Bar, Uffici (uffici, ufficio bar, vigilanza), Sala CED (costituita da 7 stanze), Depositi e archivi, Ripostiglio pulizie, Spogliatoio, Aula sindacale |
PIANO TERRA | Portineria, Magazzino, Uffici (uffici, ufficio vigilanza), Servizi igienici, Torre libraria, Aula corsi, Spogliatoi, Deposito materiale, Ufficio posta, Sala stampa, Centralino |
PIANO PRIMO | Uffici, Aula seminario, Sala riunioni, Cupola, Locale CED, Servizi igienici, Archivi, Torre libraria |
PIANO SECONDO | Uffici, Aula magna, Biblioteca, Sala NET, Torre libraria, Sala riunioni, Servizi igienici |
PIANO TERZO | Uffici, Sala NET, Locale Q.E., Servizi igienici |
PIANO QUARTO | Uffici, Sala riunioni, Archivi (fax, fotocopiatrice), Servizi igienici, Sala Net, Locale tecnico, Gruppo frigo Aula magna |
PIANO COPERTURA | Locali UTA (ufficio posta e cupola), Locali ascensori, Ex centrali idrica, Gruppi frigo |
ANAGRAFICA EDIFICIO | |
DENOMINAZIONE Istituto Nazionale di Statistica, INDIRIZZO Via Agostino De Pretis, 74/B, DESTINAZIONE D’USO PREVALENTE Uffici TIPOLOGIA EDIFICIO A blocco | |
AREE | LOCALI |
PIANO -3 INTERRATO | Autorimessa, Ripostiglio, Servizi igienici, Rampa, Intercapedine, Monta-auto in disuso |
PIANO -2 INTERRATO | Autorimessa, Locale autoclave, Rampa, Intercapedine, Montauto in disuso |
PIANO -1 INTERRATO | Cantina, Magazzino, Locale ascensori, Centrale termica (costituita da 1 caldaia con potenzialità complessiva superiore a 116 kW) Locale UTA, Locale tecnico (contatore idrico), Cabina elettrica, Sala NET, Servizi igienici, Rampa, Montauto in disuso, Vano scala |
PIANO TERRA | Uffici, Archivio cartaceo, Portineria, Info point, Vano scala e ascensore |
PIANO AMMEZZATO | Uffici, Sala riunioni, Aula sindacale, Locale di servizio, Servizi igienici, Vano scala |
PIANO PRIMO | Uffici, Magazzino, Vano ascensore, Servizi igienici, Vano scala, Chiostrina |
PIANO SECONDO | Uffici, Locale pulizie, Locale fotocopiatrici, Servizi igienici, Vano ascensore, Vano scala, Chiostrina |
PIANO TERZO | Uffici, Sala riunioni, Locale pulizie, Magazzino, Archivio, Servizi igienici, Vano ascensore, Vano scala, Chiostrina |
PIANO QUARTO | Uffici, Locale fotocopiatrici, Servizi igienici, Vano ascensore, Vano scala, Chiostrina |
PIANO QUINTO | Uffici, Ripostiglio, Locale pulizie, Servizi igienici, Vano ascensore, Vano scala, Chiostrina |
PIANO SESTO | Locale cassoni, Magazzino (ex-locale centrale idrica), Cabina ascensori, Vano scala, Chiostrina |
ANAGRAFICA EDIFICIO | |
DENOMINAZIONE Istituto Nazionale di Statistica, INDIRIZZO Via Cesare Balbo, 39/41, DESTINAZIONE D’USO PREVALENTE Uffici TIPOLOGIA EDIFICIO A blocco | |
AREE | LOCALI |
PIANO -2 INTERRATO | Magazzini, Archivi e locali deposito, Locali tecnici (cabina elettrica ACEA, locale gruppo idrico antincendio, locale quadri elettrici, gruppo elettrogeno), Cortile, Servizi igienici, |
Vani scala e ascensore | |
PIANO -1 INTERRATO | Uffici, Cavedi, Locale Q.E., Sala riunioni, Consigliere di fiducia, Sala ristoro, Saletta medica, Spazio calmo, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO TERRA | Portineria, Uffici, Cavedi, Locale Q.E., Locale pulizie, Spazio calmo, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO PRIMO | Uffici, Cavedi, Locale Q.E., Distributori automatici, Terrazzi, Spazio calmo, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO SECONDO | Uffici, Cavedi, Locale Q.E., Spazio calmo, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO TERZO | Uffici, Cavedi, Locale Q.E., Ripostigli, Archivio, Distributori automatici, Terrazzi, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO QUARTO | Uffici, Cavedi, Locale Q.E., Ripostiglio, Archivio, Terrazzo, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO COPERTURA | Magazzino, Centrale termica, Locale pompe gruppo frigo e Uta, Locale Q.E., Vani scala, Terrazzi |
ANAGRAFICA EDIFICIO | |
DENOMINAZIONE Istituto Nazionale di Statistica INDIRIZZO Via Tuscolana, 1788 DESTINAZIONE D’USO PREVALENTE Uffici TIPOLOGIA EDIFICIO A blocco | |
AREE | LOCALI |
PIANO -1 SEMINTERRATO | Magazzini, Ufficio posta, Locale facchini, Locale manutentore, Locale pulizie, Locali pompe ascensori, Locali contatori, Cabina Acea, Locale acque nere pompaggio in fogna, Riserva idrica impianto antincendio, Cavedi, Ufficio Mobilrama, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO TERRA | Uffici, Aula di formazione, Sale riunioni, Archivi, Sale net, Locali Q.E., Cavedi, Locale UTA, Locali fotocopiatrici, Sala lettura, Sala ristoro, Cral, Bar Mensa, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO PRIMO | Portineria, Uffici, Aula magna, Saletta medica, Sale net, Locali Q.E., Cavedi, Centrale telefonica, Locali pulizie, Locali fotocopiatrici, Aula sindacale, Sala incontro, Archivi, Circolo dipendenti, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO COPERTURA | Gruppo frigo, Locali caldaia |
ANAGRAFICA EDIFICIO | |
DENOMINAZIONE Istituto Nazionale di Statistica INDIRIZZO Viale Liegi,13 DESTINAZIONE D’USO PREVALENTE Uffici TIPOLOGIA EDIFICIO A blocco | |
AREE | LOCALI |
PIANO -2 SEMINTERRATO | Torre metallica, Magazzini, Garage, Gruppo elettrogeno, Centrale termica, Gruppo di pressurizzazione, Locale quadro generale BT, Locale sonda sommersa, Locale UTA, Servizi igienici, Rampe, Vani scala, Vano ascensore |
PIANO -1 SEMINTERRATO | Torre metallica, Magazzini, Locali facchini, Locali pulizie, Cabina elettrica Acea, Cavedi, Ripostigli, Bar-mensa, Ripostigli, Intercapedine, Servizi igienici, Rampe, Vani scala, Vano ascensore |
PIANO TERRA | Portineria, Uffici, Locale facchini, Sala sindacale, Centrale telefonica, Ufficio posta, Locale pulizie, Cavedio, Sala Net, Chiostrine, Cortili, Rampe, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO PRIMO | Uffici, Locale pulizie, Cavedio, Sala Hub, Chiostrine, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO SECONDO | Uffici, Sala riunioni, Locale pulizie, Cavedio, Sala Hub, Chiostrine, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO TERZO | Uffici, Locale pulizie, Cavedio, Sala Hub, Chiostrine, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO QUARTO | Uffici, Sala riunioni, Locale pulizie, Cavedio, Sala Hub, Chiostrine, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO QUINTO | Uffici, Locale pulizie, Cavedio, Sala Hub, Chiostrine, Terrazzo, Servizi igienici, Vani scala e ascensore |
PIANO SESTO | Cabine ascensori, Ex cabina idrica, Terrazzo, Gruppo frigo, Vano scala |
ANAGRAFICA EDIFICIO | |
DENOMINAZIONE Istituto Nazionale di Statistica INDIRIZZO Via Civiltà del Lavoro, 50-52-54 DESTINAZIONE D’USO PREVALENTE Uffici TIPOLOGIA EDIFICIO A corte | |
AREE | LOCALI |
PIANO PRIMO | Portinerie, Uffici, Sala Net, Locale tecnico, Distributori automatici, Saletta medica, Ufficio posta, Servizi igienici, Vani scala, Vano ascensore |
PIANO SECONDO | Uffici, Sala ristoro, Locale facchini-pulizie-manutentore, Servizi igienici, Vani scala, Vani ascensore |
PIANO TERZO | Uffici, Sala riunioni, Servizi igienici, Vani scala, Vani ascensore |
1.10 Sospensione dei Lavori/Servizi
In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il RUP/Responsabile dei Lavori/Direttore esecuzione del contratto ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori/servizi, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all’Appaltatore. Il DEC/Direttore dei lavori richiede per l’appaltatore all’Ufficio tecnico servizio LOG e/o alla DCIT o alle Direzioni interessate tutte le informazioni, documentazione tecnica necessaria per l’esecuzione in sicurezza dell’appalto e convoca la riunione di coordinamento.
1.11 Criteri e metodologia utilizzati
Preliminarmente all’individuazione e valutazione dei rischi derivanti da interferenze e all’adozione delle relative misure di prevenzione e protezione, vengono reperite dal responsabile del contratto/procedimento le informazioni necessarie per identificare le attività previste dal contratto e le possibili interferenze correlate con il loro svolgimento. Ciascuna attività viene scomposta in attività/fasi di lavoro e per ciascuna fase vengono raccolte le informazioni mediante una scheda appositamente predisposta, che si riporta in allegato. Le informazioni reperite dalla scheda per ogni attività, riguardano, le aree di lavoro, i luoghi di transito, i veicoli, macchine/attrezzature, sostanze/miscele, materiali utilizzati (coerenti con i dati del DVR aziendale dell’appaltatore), inoltre viene specificata la contemporanea presenza di ulteriore personale negli stessi luoghi di lavoro oltre quello dell’esecutore. Quindi vengono effettuati, se necessario, sopralluoghi conoscitivi presso i locali interessati dall’attività oggetto dell’appalto al fine di rilevare i fattori di rischio da interferenze eventualmente presenti. Sulla base delle informazioni contenute nel capitolato di appalto e quelle raccolte dal responsabile del contratto/procedimento, vengono individuati e valutati i rischi derivanti dalle possibili interferenze e adottate le relative misure di prevenzione e protezione, distinte per ogni tipo di attività/lavorazione.
La valutazione del rischio è definita dall'art. 2, lettera q) del D. Lgs. 81/08 come "la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza". L'attribuzione a ciascun rischio di una gradualità è stata effettuata attraverso un metodo ispirato a quello proposto dallo STANDARD MILITARESCO 882c, che prevede la stima di due fattori:
=> probabilità "P" di accadimento di un evento pericoloso secondo la seguente scala di gradualità: bassa = 1, media = 2, alta = 3, molto alta = 4 (funzione delle condizioni di sicurezza legate principalmente a valutazioni sullo stato di fatto tecnico);
=> gravità del danno atteso "G" riflette gli aspetti sanitari del danno stesso e fa riferimento alla reversibilità o meno del danno (funzione del numero di persone coinvolte e delle conseguenze sulle persone in base a eventuali conoscenze statistiche o a previsioni ipotizzabili); la scala di gradualità è la seguente: A = danno lieve, B = danno medio, C = danno grave, O = danno gravissimo.
Tale metodo di stima risulta particolarmente utile nei casi in cui non siano disponibili dati quantitativi; esso infatti rientra nella tipologia di metodo semi-qualitativo, ovvero un modello di valutazione che si basa su un'analisi quantitativa, il cui
rischio è definito secondo l'espressione che lo correla al danno e alla probabilità di accadimento, ma con un approccio semplificato in cui i dati a disposizione sono quelli osservabili al momento di indagine ed i parametri di confronto sono quelli che prescrivono le norme tecniche e le norme vigenti.
La definizione data è riassunta nella equazione: R = P x G
La definizione della scala di probabilità fa riferimento principalmente all’esistenza di una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi l’evento indesiderato, tenuto conto della frequenza e della durata delle operazioni/lavorazioni che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Il fenomeno infortunistico viene ridotto alla corretta collocazione del rischio R all’interno di una matrice dei rischi nella quale
L’entità del danno è stato espresso come in tabella 1.
La probabilità, quando possibile, è stata valutata tenendo conto di tre fattori tutti direttamente legati ad aspetti che contribuiscono a causare una situazione potenzialmente pericolosa:
o probabilità che si manifesti l'evento pericoloso;
o probabilità che vi siano persone esposte all'evento pericoloso;
o probabilità che le persone esposte riescano a sfuggire i potenziali danni derivanti dall'evento pericoloso.
Tabella 1
Entità del danno | Descrizione | Probabilità che il danno si manifesti | Descrizione |
Trascur abile/lie ve | Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea breve e rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. Es. lesioni superficiali, tagli minori e contusioni. Disturbi che creano disagio ma non giorni di assenza dal lavoro | Non Probabile | Non sono noti episodi già verificatisi. La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi poco probabili. |
Modesto | Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili. Es. lesioni superficiali, tagli minori e contusioni. Disturbi che causano assenza dal lavoro da 1 a 3 gg | Poco probabile | La probabilità che il danno si manifesti è molto ridotta – Sono noti solo rari casi di danno già verificatesi in situazioni simili. |
Significa tivo/Gra ve | Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale. Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente Invalidanti Es. traumi, lacerazioni, malattie con assenze 3- 30 g | Probabile | La mancanza rilevata può provocare un danno ed è noto qualche episodio. La relazione causa-effetto oggetto di valutazione è evidente. |
Gravissi mo | Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti Es. lesioni gravi, lesioni letali, amputazioni, assenza dal lavoro superiore a 30 g | Molto probabile | Esiste una correlazione diretta fra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno. Si sono già verificati danni per la stessa mancanza in situazioni simili. Il danno si manifesta con buone probabilità sotto le condizioni specificate. La correlazione causa-effetto è indiscutibile – La situazione osservata porterà, in breve tempo, al manifestarsi del danno in oggetto se non si prendono provvedimenti correttivi |
La matrice del rischio
Definite la Probabilità (P) e la gravità del Danno (D), il rischio (R) viene calcolato, come detto, con la formula R = P x D, e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice, avente in ascisse la gravità del Danno ed in ordinate la Probabilità del suo verificarsi.
Legenda Rischio | DANNO |
Basso Accettabile Medio Elevato | Trascurabile/ Lieve (1) | Modesto (2) | Significativo /Grave(3) | Gravissimo (4) |
PROBABILITA’ | ||||
Non probabile (1) | 1 | 2 | 3 | 4 |
Poco probabile (2) | 2 | 4 | 6 | 8 |
Probabile (3) | 3 | 6 | 9 | 12 |
Molto Probabile (4) | 4 | 8 | 12 | 16 |
Classe di rischio | Priorità di intervento |
Elevato (12≤ R ≤ 16) | Rischi caratterizzati da incidenti o patologie molto gravi probabili o molto probabili. Azioni correttive Immediate (priorità assoluta) |
Medio (6≤ R ≤ 9) | Rischi caratterizzati da lesioni o patologie medio – gravi - notevoli ma poco probabili, oppure da lesioni lievi ma molto probabili. Azioni correttive da programmare con urgenza. |
Accettabile (3 ≤ R ≤ 4) | Rischi caratterizzati da lesioni e/o disturbi medio-gravi ma improbabili, oppure quelli lievi ma probabili. Interventi previsti a medio/lungo termine. |
Basso (1 ≤ R ≤ 2) | Rischi caratterizzati da lesioni e/o disturbi rapidamente reversibili e improbabili. Non sono previsti interventi particolari. Solo monitoraggio |
Le misure di prevenzione e protezione di adeguamento ed il programma di miglioramento
Al termine della stima del rischio, sulla base dei risultati ottenuti, desunti o misurati, e delle misure di prevenzione e protezione definite, viene calcolato il rischio residuo che deriva dall’attuazione e mantenimento nel tempo di dette misure, inoltre si è proceduto alla individuazione delle misure di adeguamento da effettuare (tecniche, organizzative o procedurali), tali da ridurre al minimo i rischi. Il livello di rischio residuo è garantito dall’attuazione dalle misure di prevenzione e protezione (definite nel capitolo 3) in assenza delle quali il rischio è quello iniziale. Quando una misura è attuata solo in parte o non attuata il livello di rischio da considerare è quello iniziale (al netto delle misure di prevenzione e protezione)
I livelli di rischio sono i seguenti:
Classe di rischio | Priorità di intervento | Priorità | Tempi di attuazione |
Elevato (12≤ R ≤ 16) | Azioni correttive Immediate | A1 | Immediatamente |
A2 | Con urgenza | ||
Medio (6≤ R ≤ 9) | Azioni correttive da programmare con urgenza. | B1 | Nel brevissimo periodo (1m) |
B2 | Nel breve periodo (3m) | ||
Accettabile (3 ≤ R ≤ 4) | Interventi previsti a medio/lungo termine. | C1 | Nel medio periodo (6m) |
C2 | Nel lungo periodo (12m) | ||
Basso (1 ≤ R ≤ 2) | Non sono previsti interventi particolari. Solo monitoraggio | M | Gli interventi migliorativi vengono definiti in sede di programmazione |
Le misure di prevenzione e protezione definite nel DUVRI per ridurre i rischi interferenziali sono adottate dall’appaltatore dal momento della stipula del contratto prima di accedere agli ambienti del committente.
Non potendo limitare ulteriormente gli appalti aperti nelle sedi dell’Istituto a rischio interferenziale a causa della molteplicità degli ambienti, degli appalti/servizi necessari all’espletamento delle attività dell’Istituto si ritiene che i rischi interferenziali siano sempre da considerarsi nella massima attenzione e con livello potenziale sempre superiore all’accettabile (medio/alto) e il committente adotta le misure di prevenzione e protezione più cautelative definite di seguito per ogni scenario di rischio necessarie a ridurre al massimo i rischi interferenziali ad almeno accettabile, evitando o limitando le esposizioni, le lavorazioni più pericolose, l’esposizione di lavoratori non coinvolti nelle lavorazioni.
Le ditte appaltanti devono adottare sempre i comportamenti atti a impedire rischi interferenziali e esposizioni dannose e adeguarsi alle indicazioni del committente avvisando in caso di anomalie immediatamente il responsabile del contratto/il responsabile di sede e conservare sul sito copia del proprio DVR e POS. Preventivamente l’appaltatore richiede all’Ufficio tecnico e alla logistica servizio LOG, se necessario alla DCIT e/o alle direzioni interessate tramite il DEC o al Direttore dei Lavori, e/o le figure di riferimento del contratto le informazioni e la documentazione necessaria all’uso in sicurezza di impianti/strumentazione/strutture e si attiene rigorosamente alle indicazioni ricevute. Solo dopo aver ricevuto tutte le informazioni necessarie, la documentazione e aver preso visione degli ambienti, impianti delle loro caratteristiche e dell’organizzazione dell’Istituto può aver inizio l’appalto. Il RUP/DEC/Direttore dei Lavori/ Responsabile dl contratto vigila sul rispetto dell’esecuzione dell’appalto in sicurezza e se necessario lo sospende finché non vengono garantite tutte le condizioni di sicurezza.
2 Informazioni generali sull’appalto
2.1 Anagrafica del Committente
Denominazione: ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
Indirizzo sede legale: via Cesare Balbo, 16 – Roma
Telefono: 06 46731
Codice fiscale: n. 80111810588
partita I.V.A: n. 02124831005
Attività svolte: produzione di statistiche nazionali, fornitura di dati e informazioni alle autorità statistiche comunitarie e alle organizzazioni internazionali.
Settore di attività: ente di ricerca
Legale rappresentante/
Datore di lavoro: Dott. Michele Camisasca
RSPP: Ing. Giacomo Guerriero
Medico competente: Dott. Adeodato Sparano
Elaborazioni statistiche.
2.3 Luoghi di lavoro: tutte le sedi romane
2.4 Anagrafiche degli appaltatori/appalti
E’ onere della direzione DCAA mantenere aggiornati i dati relativi ai singoli appalti
2.4.1 Anagrafica dell’appaltatore : R.T.I. SAGAD S.r.l. / C.R. APPALTI S.r.l. Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Tabarro
Codice CIG: 4724366E24
Responsabile Istat del contratto (DEC): sig. Filippo Donzelli Telefono: 0646732159 E-mail:donzelli@istat.it Denominazione: R.T.I. SAGAD S.r.l. / C.R. APPALTI S.r.l
Attività svolte: Servizio di pulizia, gestione rifiuti, fornitura, locazione, manutenzione di apparecchiature igienico-sanitarie
e servizio di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione presso le sedi di Roma.
Settore di attività: Servizi di pulizie
Legale rappresentante
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 400,00 euro
Data inizio appalto: 01/02/2014 Data fine appalto: 30/06/2019
2.4.2 Anagrafica dell’appaltatore: R.T.I. SECURITY LINE S.r.l. / CODICE CENTRO S.r.l. Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. Paolo Tabarro
Codice CIG: 59969664E5
Responsabile Istat del contratto (DEC): sig.ra. Teresa Di Sarro Telefono:064673 E-mail:
Dati Generali dell’Appaltatore del servizio SERVIZIO DI VIGILANZA FISSA E SALTUARIA E SERVIZIO DI PORTIERATO NELLE VARIE SEDI ISTAT IN ROMA E TRASPORTO E SCORTA VALORI nelle sedi ISTAT di Roma
Denominazione: SECURITY LINE S.r.l. / CODICE CENTRO S.r.l.
Attività svolte: Servizio di vigilanza armata fissa da espletarsi tramite Guardie Particolari Giurate (G.P.G.), di portierato fisso, vigilanza armata saltuaria, con passaggio esterno con una G.P.G. a bordo di auto o moto radiocollegate, delle varie sedi dell’Istat di Roma, nonché la gestione mediante collegamento alla sala operativa della società di vigilanza, dei sistemi di allarme, antintrusione e videosorveglianza attualmente installati presso le varie sedi dell’Istat di Roma.
Settore di attività: Security
Legale rappresentante Stefano Spinelli
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 400,00 euro per ogni sede
Data inizio appalto: 15/11/2015 Data fine appalto: 14/05/2019
2.4.3 Anagrafica dell’appalto: Affidamento servizi per la realizzazione della nuova intranet Istat; importo € 198.000,00 iva esclusa, durata 30 mesi
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Weber – Ing. Daniela Carbone Codice CIG: 5558684326
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono: 064673 E-mail:
Denominazione: EIDOS SISTEMI DI FORMAZIONE S.r.l.
Indirizzo sede legale:
Sede:
Telefono:
Codice fiscale:
partita I.V.A:
Attività svolte: servizi informatici di progettazione, affiancamento a personale Istat dopo collaudo e, manutenzione con accesso in ambienti Istat specialistici e uso di postazioni di lavoro (vedi scheda referente tecnico appalto)
Settore di attività: servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 360,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma come indicate dal referente Oceano pacifico e Balbo; inoltre vedi punto 5.18 del Duvri per le postazioni di lavoro)
Data inizio appalto: 20/11/2014 Data fine appalto: 20/05/2017
2.4.4 Anagrafica dell’appaltatore: Servizio di ritiro, trasporto, smaltimento e/o recupero mobili, arredi e materiali ingombranti fuori uso
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Tabarro Codice CIG: 33453638DF
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: ROMANA AMBIENTE SRL
Indirizzo sede legale: viale Trastevere, 74 – 00153 Roma
Sede di Roma: via Campoleone, km 3.400 – 04011 Aprilia (LT)
Telefono: 069278592
Codice fiscale: 04994261008
partita I.V.A: 04994261008
Attività svolte: Servizio di ritiro, trasporto, smaltimento e/o recupero mobili, arredi e materiali ingombranti fuori uso
Settore di attività: facchinaggio, trasporto e smaltimento materiali
Legale rappresentante: Giampiero Gullo
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto; 400 euro
Data inizio appalto: 01/11/2011
Data fine appalto: fino ad esaurimento dell’importo contrattuale
2.4.5 Anagrafica dell’appaltatore: Lavori di adeguamento della sede Istat Balbo di Roma – Convenzione stipulata con il Provveditorato interregionale alle opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Fabio Riva (provveditorato OO.PP) Codice CIG: ZBF0BF4907
Direttore dei lavori: Arch. Corsetti (provveditorato interregionale per le OO.PP. per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna)
Denominazione: IGIT Spa
Indirizzo sede legale: via A. Bosio, 12 – 00161 Roma
Sede di Roma:
Telefono: 0644236669
Codice fiscale: 00404010589
Partita I.V.A: 00882771009
Attività svolte: Lavori
Settore di attività: Lavori
costi per la sicurezza dell’appalto; da PSC (non fornito)
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto; 450,00 euro (si stimano a corpo per formazione informazione lavoratori appaltatore sui rischi presenti in Istat, emergenze, amianto, incendi ecc. in quanto PSC non reso noto)
Data inizio appalto: novembre 2011 Data fine appalto: dicembre 2019
2.4.6 Anagrafica dell’appaltatore: Servizio di noleggio di un sistema di imbustamento automatico Relay 4000 ad uso dell’ufficio posta della sede Istat di Roma di via Balbo
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Gino Galeazzi Codice CIG: Z0C26D2F80
Responsabile Istat del contratto (DEC): Gino Galeazzi Telefono:0646732121 E-mail:galeazzi@istat.it
Denominazione: PITNEY BOWES Italia srl
Indirizzo sede legale: Piazza Filippo meda n.5 – 20121 Milano
Sede di Roma:
Telefono: 039989951
Codice fiscale:
Partita I.V.A: 09346150155
Attività svolte: Servizio di assistenza della macchina imbustatrice
Settore di attività: Servizi
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto; 200,00 euro
Data inizio appalto: 01/02/2019 Data fine appalto: 31/01/2024
2.4.7 Anagrafica dell’appalto: PROCEDURA in economia per fornitura e posa in opera di strumenti di comunicazione visiva di grande e grandissimo formato e piccoli allestimenti in occasione di eventi presso le sedi Istat
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 3776069EB3
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: SOCIETA’ SPAZIO EVENTI srl
Indirizzo sede legale: Via di Torre di Mizzo, 9 – 70126 Bari
Sede di Roma:
Telefono: 0805347030 – fax 0805344372
Codice fiscale: 06320660720
Partita I.V.A:
Attività svolte: Allestimenti e strumenti di comunicazione visiva
Settore di attività:
Legale rappresentante: Vittorio Rinaldi
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 400 euro
Data inizio appalto: 01/04/2012
Data fine appalto: 30/12/ 2016
2.4.8 Anagrafica dell’appaltatore: PROCEDURA DI GARA per l’affidamento del servizio di ritiro, trasporto, smaltimento e/o recupero di beni informatici fuori uso
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Tabarro Codice CIG: 38703127D
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: ECO SISTEM S.r.l. Indirizzo sede legale:
Sede di Roma:
Telefono Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: servizio di ritiro, trasporto, smaltimento e/o recupero di beni informatici fuori uso Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto; 400 euro
Data inizio appalto: 01/05/2012
Data fine appalto: fino ad esaurimento dell’importo contrattuale
2.4.9 Anagrafica dell’appaltatore: GARA per la fornitura del software di gestione dell’Help Desk e relativi servizi professionali
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa C. Prestinenzi Codice CIG: 4205008260
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: GEPIN PA S.p.a.
Indirizzo sede legale:
Sede di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: Forniture informatiche
Settore di attività: Forniture informatiche
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 100,00 euro
Data inizio appalto: 10/06/2013 Data fine appalto: 09/2016
2.4.10 Anagrafica dell’appalto: PROCEDURA IN ECONOMIA per l’acquisizione di servizi video e fotografici a supporto dell’attività di comunicazione dell’ISTAT per i prossimi 3 anni…” importo complessivo € 40.00,00 iva esclusa
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 4208629E81
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: STUDIO VIDEO
Indirizzo sede legale: Via Achille Grandi, 28 – 00043 Ciampino (RM)
Sede di Roma:
Telefono: 0689526105 – fax 0645477106
Codice fiscale: DLLDLM80C30H501L
Partita I.V.A: 09949991005
Attività svolte: Servizi video a supporto comunicazione
Settore di attività: Servizi
Legale rappresentante: Daniele Maria della Serra
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 200,00 euro
Data inizio appalto: 7/02/ 2012 Data fine appalto: 31/12/2017
2.4.11 Anagrafica dell’appalto: PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI SERVIZI DI RASSEGNA STAMPA” - importo a base d’asta € 75.000,00 (iva esclusa)
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. Vezza – dott.ssa Collesi Codice CIG: 60091825DB
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: da aggiudicare
Indirizzo sede legale:
Sede di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: servizi
Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 100,00 euro (relativi alla formazione informazione lavoratori fornitore)
Data inizio appalto: 01/04/2015 Data fine appalto: 31/03/2017
2.4.12 Anagrafica dell’appalto: Affidamento dei servizi di consulenza specialistica in ambiente Microsoft – importo complessivo € 308.000,00 iva esclusa
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa C. Prestinenzi – dott.ssa L. Rocchi Codice CIG: 4666065EA2
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: Eidos Sistemi di Formazioni S.r.l. Indirizzo sede legale:
Sede di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: servizi informatici
Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 100,00 euro (relativi alla formazione informazione lavoratori del fornitore su rischi Istat per i previsti interventi nelle sedi come da capitolato)
Data inizio appalto: 13/02/2014 Data fine appalto: 12/02/2016
2.4.13 Anagrafica dell’appalto: Procedura negoziata - verifiche periodiche ascensori sedi Istat di Roma. Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Tabarro
Codice CIG: Z28181B7FC
Denominazione: Rina Services S.p.A.
Indirizzo sede legale: Via Corsica, 12 – 16128 Genova Sede op. di Roma:
Telefono: 0105385677
Codice fiscale: 03487840104
Partita I.V.A: 03487840104
Attività svolte: Servizi verifiche periodiche ascensori
Settore di attività: Servizi
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 100,00 euro (si stimano preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat per i previsti interventi nei vari ambienti della sede Balbo. Non è presente capitolato)
Data inizio appalto: 01/01/2018 Data fine appalto: 31/12/2019
2.4.14 Anagrafica dell’appalto: Gara sopra soglia per la fornitura in locazione di 400 pc portatili e servizi connessi, manutenzione, installazione presso Istat di Roma
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi
Codice CIG: 4793079DE7
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: GE Gestioni Elettroniche
Indirizzo sede legale:
Sede op. di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi informatici
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto : 100,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni della sede Istat di Roma per i previsti accessi del fornitore come descritti in capitolato)
Data inizio appalto: 22/10/2013 Data fine appalto: 22/10/2016
2.4.15 Anagrafica dell’appalto: Gara Internazionale per i servizi di elaborazione, stampa e trattamento di documenti e servizio di recapito, delle direzioni dell’Istituto per un fabbisogno di c.ca € 3.285.000,00 per un triennio
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Tabarro Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: da aggiudicare
Indirizzo sede legale:
Sede op. di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: Servizi vari
Settore di attività: Servizi vari
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto : 100,00 euro x anno = 300,00 euro (si stimano preliminarmente a corpo, per ogni anno del servizio (relativamente al cambio di condizioni), i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori impiegati nel servizio del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni per gli accessi del fornitore nella sedi Istat di Roma come indicato in capitolato (pagg. 10, 11, 14)
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.16 Anagrafica dell’appalto: Gara per il servizio di facchinaggio con gestione del ciclo logistico del monitoraggio informatizzato e trasporto cose all’interno e tra le varie sedi Istat di Roma per n. 3 anni
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Tabarro Codice CIG: 496894357A
Denominazione: Consorzio Acotras s.c.a.r.l. (cooperativa S.T.F.)
Indirizzo sede legale: Via Flavio Domiziano,9 – 00145 Roma Sede op. di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita I.V.A: 04801411002
Attività svolte: Servizi
Settore di attività: Servizi di facchinaggio e vari
Legale rappresentante: Saverio Zanchiello
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto : 400,00 euro per ogni sede = 3.200,00 euro (si stimano preliminarmente a corpo, per ogni sede i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori impiegati nel servizio del fornitore sui rischi Istat; per ogni sede, riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni; varie a corpo per prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo e/o che possono derivare dalla necessità di approntare ulteriori misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione, delimitazioni aree intervento, nelle sedi Istat di Roma
Data inizio appalto: 01/08/2014 Data fine appalto: 30/06/2019
2.4.17 Anagrafica dell’appalto: Gara di affidamento concessione e gestione servizi ristoro e bar presso le sedi Istat di Roma per n. 4 anni
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Tabarro Codice CIG: 5024154F06
Denominazione: Ladisa Ristorazione S.P.A.
Indirizzo sede legale: Bari, Via Lindemann,5/3 e 5/4 Sede op. di Roma:
Telefono: Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: Servizi di ristoro e bar
Settore di attività: Servizi di ristoro e bar
Legale rappresentante: Ladisa Domenico
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto : 400,00 euro per ogni sede = 1.600,00 euro (si stimano preliminarmente a corpo, per ogni sede i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori impiegati nel servizio del fornitore sui rischi Istat; per ogni sede, riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni; varie a corpo per prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo e/o che possono derivare dalla necessità di approntare ulteriori misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione, delimitazioni aree intervento, nelle sedi Istat di Roma
Data inizio appalto: 03/11/2014 Data fine appalto: 01/05/2019
2.4.18 Anagrafica dell’appalto: Gara sopra soglia per la fornitura in locazione di 400 pc portatili e servizi connessi, manutenzione, installazione da consegnarsi presso Istat di Roma sede Balbo
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 5026596E3A
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: GE Gestioni Elettroniche
Indirizzo sede legale:
Sede op. di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: servizi informatici, manutenzione e accessi in sede
Settore di attività: servizi
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 100,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni della sede Istat di Roma, Balbo, per i previsti accessi del fornitore come descritti in capitolato)
Data inizio appalto: 17/07/2014 Data fine appalto: 17/07/2017
2.4.19 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta nazionale per il servizio di manutenzione HW di server Istat relativo alle sedi di Roma
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 5066115225A
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: ALL SERVICE PROVIDER
Indirizzo sede legale:
Sede op. di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita I.V.A:
Attività svolte: servizi informatici manutenzione server
Settore di attività: servizi informatici
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 200,00 euro (si stimano preliminarmente a corpo, i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori impiegati nel servizio del fornitore sui rischi Istat delle sedi Istat di Roma; riunione di coordinamento per informazione specifica sulle ambienti Ced delle sedi Istat di Roma)
Data inizio appalto: 15/07/2014 Data fine appalto: 15/07/2016
2.4.20 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta nazionale servizi revisione qualitativa e assistenza specialistica di prodotti sw da erogarsi presso sedi Istat di Roma
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Weber Codice CIG: 540131387C
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: Intersistemi Italia S.p.a. Indirizzo sede legale:
Sede op. di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva
Attività svolte: Sviluppo sw presso Istat con uso di pdl e attrezzature
Settore di attività: Servizi informatici
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 100,00 euro per ogni sede di intervento = 800 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma, interessate vedi punto 5.18 del Duvri per le postazioni di lavoro)
Data inizio appalto: 22/12/2014 Data fine appalto: 21/12/2016
2.4.21 Anagrafica dell’appalto: Affidamento servizi di formazione in materia di 360° feedback per lo sviluppo delle competenze dei dirigenti” da erogarsi presso sedi Istat di Roma
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 5234566483
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: PRAXI S.p.A.
Indirizzo sede legale:
Sede op. di Roma:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte: Servizi di formazione per i dirigenti relativa alle sole sedi di Roma sedi Istat con uso di pdl e attrezzature
Settore di attività: Servizi di formazione
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 100,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma, vedi punto 5.18 del Duvri per le postazioni di lavoro)
Data inizio appalto: 01/01/2016
Data fine appalto: 31/12/2017
2.4.22 Anagrafica dell’appalto: Procedura in economia per l’affidamento dei servizi Enterprise social networking (€ 50.000,00 oltre IVA)
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Weber Codice CIG: 5311879D35
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: La Teca digitale S.r.l. Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita IVA:
Attività svolte: Servizi informatici come da scheda referente Istat
Settore di attività: Servizi informatici
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma come indicate dal referente; inoltre vedi punto 5.18 del Duvri per le postazioni di lavoro)
Data inizio appalto: 08/04/2015 Data fine appalto: 31/05/2016
2.4.23 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta nazionale per servizi di manutenzione degli apparati di rete attivi con tecnologia Extreme Networks e Cisco (€ 90.000,00 oltre IVA)
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 5314732F93
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: ITI Innovazione tecnologica italiana Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita IVA:
Attività svolte: Servizi informatici come da scheda referente Istat (sedi di Roma)
Settore di attività: Servizi informatici
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sole sedi Istat di Roma come indicate dal referente)
Data inizio appalto: 03/07/2014 Data fine appalto: 02/07/2017
2.4.24 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta comunitaria per la fornitura degli apparati di rete e servizi di manutenzione on-site per 36 mesi (€ 310.000,00 oltre IVA) per sedi Istat di Roma
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 4314752019
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: Telecom Italia S.p.A.
Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita IVA:
Attività svolte: Servizi informatici come da scheda referente Istat (configurazione apparati, installazione e rimozione vecchi apparati presso locali tecnici e ced Istat)
Settore di attività: Servizi informatici
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 480,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico)
Data inizio appalto: 03/12/2014 Data fine appalto: 03/12/2017
2.4.25 Anagrafica dell’appalto: Affidamento servizio di formazione per lo sviluppo di competenze per formatori per le sole 4 sedi romane Istat per 24 mesi; importo € 25.000,00 c.ca escluso iva
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 5526644AE
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: PLAN Soc. Coop. Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita IVA:
Attività svolte: vedi tabella fornita da SAES referente tecnico appalto NON INDICATO - progettazione e programmazione sviluppo competenze; erogazione attività di sviluppo, tutoraggio, monitoraggio di formazione; presso ambienti Istat indicati ed uso di postazioni di lavoro
Settore di attività: Servizi di formazione
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 160,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico.
Data inizio appalto: 01/10/2014 Data fine appalto: 01/10/2017
2.4.26 Anagrafica dell’appalto: Affidamento servizi di fornitura di arredi per postazioni di lavoro; importo € 19.041,50 iva esclusa
Responsabile Istat del contratto: dott. P. Weber Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: da aggiudicare
Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte: vedi tabella fornita da referente tecnico appalto NON INDICATO. Le attività non sono descritte in dettaglio. Si presume consegna arredi e scarico ditta esterna Istat; le modalità di attività in area magazzino sono descritte nel DUVRI; è vietato uso di muletti e devono essere fermate le attività Istat e la fornitura presidiata da personale
Settore di attività: consegna arredi presso magazzino Istat Tuscolana
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 100,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e informazione su impianti e attrezzature comuni delle magazzino della sede Istat di Roma indicata dal referente tecnico)
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.27 Anagrafica dell’appalto: Acquisizione servizi congressuali per le sedi romane Istat per 2 anni; importo € 50.000,00 escluso iva
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 5477921B67
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: Symposia S.R..L. Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte: vedi tabella fornita da referente tecnico appalto NON INDICATO. Si presume allestimento di eventi con necessità di coordinamento scarico attrezzature e coinvolgimento ditta esterna Istat; le modalità di attività negli ambienti Istat sono descritte nel DUVRI; è vietato uso di muletti e devono essere fermate le attività Istat e le attività presidiate da personale Istat e del fornitore. Le attività del fornitore non devono interferire con Istat
Settore di attività: allestimento eventi Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 480,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunioni di coordinamento e informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicata in tabella dal referente tecnico)
Data inizio appalto: 24/03/2014 Data fine appalto: 24/03/2017
2.4.28 Anagrafica dell’appalto: Procedura in economia per l'affidamento di attività di formazione per lo sviluppo di tecniche di comunicazione, per la durata di 24 mesi, da aggiudicare secondo il criterio del prezzo più basso, per un importo complessivo di € 45.000,00
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott.ssa Rosa Buzzi Codice CIG: 55251791F3
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: L’ink scrittura professionale S.A.S. Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte: Servizi di formazione per lo sviluppo di tecniche di comunicazione
Settore di attività: Servizi di formazione
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 200,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri)
Data inizio appalto: 06/10/2015 Data fine appalto: 05/10/2017
2.4.29 Anagrafica dell’Appalto: Gara per l’acquisizione di n. 50 gg/p di supporto tecnico specialistico per la piattaforma Oracle Exadata, da erogarsi a consumo entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. F.Castanò Codice CIG: 5682745D83
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: Società Oracle Italia s.r.l.
Indirizzo sede legale: via Bombay 1 – 00144 Roma
Telefono: 06 52436127
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte: servizi di supporto tecnico specialistico Oracle per attività di ottimizzazione e tuning dei DB Oracle con particolare riferimento alla piattaforma Exadata
Settore di attività: Servizi vari
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 120,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri)
Data inizio appalto: 23/04/2014 Data fine appalto: 22/04/2016
2.4.30 Anagrafica dell’Appalto: Servizio di manutenzione tende solari sedi Istat di Roma. Quadrienni 2014-2018 Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. P. Tabarro
Codice CIG: 609154779A
Denominazione: Picchi s.r.l.
Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte: servizi di smontaggio dei tendaggi dalle finestre, la successiva igienizzazione mediante lavaggio delicato, il conseguente rimontaggio (manutenzione programmata).
Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 400,00 euro per ogni sede (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri)
Data inizio appalto: 15/09/2015 Data fine appalto: 14/09/2019
2.4.31 Anagrafica dell’Appalto: Gara per l'affidamento del servizio di supporto specialistico per il sistema di Content Management System (CMS) Typo3 per lo sviluppo di siti web per nr. 80 gg/p (di cui n. 40 in presenza e n. 40 a distanza) da erogarsi a consumo negli anni 2014 e 2015
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG: 577562113A
Responsabile Istat del contratto (DEC): dott. Alessandro Gatti Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: Pianeta Sicurezza Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte: consulenza specialistica di analisti/programmatori esperti per attività di progettazione e sviluppo di siti realizzati con il content management system Typo3
Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 200,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto: 16/10/2014 Data fine appalto: 31/12/2016
2.4.32 Anagrafica dell’Appalto: Gara per l’acquisizione del software DBNA Normalize per Microsoft SCCM Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: da aggiudicare
Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte:
Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 200,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.33 Anagrafica dell’Appalto: Partecipazione al briefing di illustrazione dei dati salienti riservato alle Agenzie di Stampa accreditate, secondo il calendario dei comunicati stampa
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Referenti Istat: Anna Maria Tononi Telefono: 0646732242 E-mail: tononi@istat.it Lidia Fagiolo Telefono: 0646732986 E-mail: lifagiol@istat.it
Denominazione: 9 COLONNE; AGI; ANSA; ASKANEWS; BLOOMBERG; MARKET NEWS; RADIOCOR;
REUTERS News & Media Italia; M.F.D.JONES.
Indirizzo sede legale:
Telefono:
Codice fiscale:
Partita Iva:
Attività svolte: Le agenzie di stampa accreditate che dispongono di una postazione partecipano al briefing di illustrazione dei dati saliente loro riservato secondo il calendario dei comunicati stampa. Nel corso del briefing preparano i test senza poter comunicare con l’esterno fino al momento in cui un funzionario dell’ufficio stampa non dà il via al rilascio dei dati.
Settore di attività: Fornitura quotidiana di notizie ad un vasto pubblico
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico.
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.34 Anagrafica dell’appalto: Acquisizione di servizi professionali su apparati Enclosure Blade HP per un totale di n. 10 giornate on site per un periodo di friuzione di 12 mesi dalla stipula del contratto
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail: Denominazione:
Indirizzo sede legale:
Attività svolte: “Fornitura di servizi professionali di assistenza sistemistica specialistica su tutto il parco istallato HP Server ed HP Blade Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 120,00 euro per sede (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.35 Anagrafica dell’appalto: Acquisizione della piattaforma software e dei servizi professionali per la realizzazione del CMDB e dei processi di Operation per un periodo di 18 mesi.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Emanuela Virardi Codice CIG: 5P2658764E
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono: E-Mail:
Denominazione:
Indirizzo sede legale:
Attività svolte:
Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 120,00 euro (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.36 Anagrafica dell’appalto “Procedura negoziata senza bando per i lavori di manutenzione straordinaria presso la sede di proprieta’ Istat di viale Liegi 13 Roma in ottemperanza alle norme previste dalla legge 81/08 in materia di igiene e sicurezza sui posti di lavoro””.
(trattasi di lavori i dati sono presenti nella documentazione di cantiere)
2.4.37 Anagrafica dell’appalto “lavori di adeguamento degli impianti elettrici, meccanici ed alle normative di prevenzione incendi della sede centrale Istat di via cesare balbo 16 Roma – lavori 1° e 2° stralcio”.
(trattasi di lavori i dati sono presenti nella documentazione di cantiere)
2.4.38 Anagrafica dell’appalto “lavori di adeguamento degli impianti elettrici, meccanici ed alle normative di prevenzione incendi della sede centrale Istat di via cesare balbo 16 Roma 2° stralcio”.
(trattasi di lavori i dati sono presenti nella documentazione di cantiere)
2.4.39 Anagrafica dell’appalto: Gara per i servizi Oracle Consultant Services per n. 50gg/u a consumo nell’arco di 12 mesi dalla stipulazione dell’accordo quadro Oracle Master Agreement di tipo Unlimited.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG: 634220377A
Responsabile Istat del contratto (DEC): Dott. Tininini Leonardo Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: ORACLE Italia S.r.l.
Attività svolte: servizi di supporto tecnico specialistico oracle per attività di ottimizzazione e tuning dei DB Oracle con riferimento alla piattaforma Exdata
Settore di attività:
Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 120,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto: 31/07/2015 Data fine appalto: 30/07/2016
2.4.40 Anagrafica dell’appalto: Gara per l’acquisizione delle licenze d’uso Cloudera con relativi servizi professionali.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Dott. Antonino Virgillito Telefono:0646732726 e-mail:virgilli@istat.it Denominazione:
Settore attività
Attività svolte: licenza Cloudera Enterprise Data Hub e relativi servizi di supporto Legale rappresentante:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 120,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto:
Data fine appalto: 06/2016
2.4.41 Anagrafica dell’appalto: Gara per l’acquisizione di un servizio per l’effettuazione dell’indagine continua sulle forze di lavoro da effettuarsi con sistema CAPI.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Dott. Antonino Virgillito Telefono:0646732726 e-mail:virgilli@istat.it Denominazione: Effettuazione di 364.500 interviste
Legale rappresentante:
Settore attività Attività svolte:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 120,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.42 Anagrafica dell’appalto: Gara per i servizi Programma Enterprice Strategy (ESP) per complessive n. 35 gg/u da erogarsi a consumo nell’ambito della sottoscrizione annuale al supporto Microsoft Services Premier Support.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG: 634099636F
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 e-mail: Denominazione: MICROSOFT S.r.l.
Legale rappresentante:
Settore attività: servizi informatici Attività svolte:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 120,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto: 24/08/2015 Data fine appalto: 23/08/2016
2.4.43 Anagrafica dell’appalto: Acquisizione di servizi di supporto specialistico NAC Network Access Control.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Ferdinando Marrone Codice CIG: 634099636F
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 e-mail: Denominazione:
Settore attività:
Attività svolte:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 120,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto: 24/08/2015 Data fine appalto: 31/12/2016
2.4.44 Anagrafica dell’appalto: Procedura aperta comunitaria per l’esecuzione dei servizi di call center, editing, codifica e registrazione dei questionari relativi all’indagine statistica “trasporto merci su strada… biennio 2016-2017
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Marco Politi Telefono:064673 e-mail: mapoliti@istat.it Telefono referente Istat il contratto: 0646737285 (Sig.ra Berna Donatella)
Denominazione:
Settore attività:
Attività svolte:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 300,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto: Data fine appalto:
2.4.45 Anagrafica dell’appalto: Affidamento di corsi di formazione in materia ICT per il personale Istat
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG: 63833288E6
Responsabile Istat del contratto (DEC): dott.ssa Cecilia Colasanti Telefono:0646732211 E-mail: cecolasa@istat.it Denominazione: ALGORITMI
Attività svolte:
Settore attività:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 300,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto: 01/01/2016 Data fine appalto: 30/06/2017
2.4.46 Anagrafica dell’appalto: Rinnovo dl servizio di manutenzione del software BDNA per 12 mesi e n. 5 gg/p di assistenza sistemistica.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa C.Prestinenzi Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Telefono referente Istat il contratto: 0646732379 Denominazione:
Attività svolte:
Settore attività:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 300,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi alla formazione informazione generale dei lavoratori del fornitore sui rischi Istat; riunione di coordinamento e formazione informazione su impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto:
Data fine appalto: 31/12/2016
2.4.47 Anagrafica appalto: Servizi di assistenza specialistica su prodotti software ESRI per numero massimo di 210 gg/u, a consumo (max. 70 gg/u per anno) da erogarsi nell’ambito della sottoscrizione del contratto Enterprise Licence Agreement della durata di 36 mesi, in affidamento diretto con la società ESRI Italia (valore complessivo della sottoscrizione 630.000,00 IVA esclusa).
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG: 6387063320
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono:064673 E-mail:
Denominazione: ESRI Italia S.p.a.
Attività svolte: Servizi informatici
Settore attività:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: € 300,00 (si stimano a corpo preliminarmente i costi relativi impianti e attrezzature comuni delle sedi Istat di Roma indicate dal referente tecnico; per le postazioni di lavoro vedi punto 5.18 del Duvri).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.48 Anagrafica appalto: Acquisizione della nuova piattaforma di backup tramite il sistema dinamico di acquisto della pubblica amministrazione (SDAPA)
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Dott. Donato Moscara Telefono:0646732173 e-mail: donato.moscara@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Forniture di hardware, software e servizi ICT
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.49 Anagrafica appalto: Sottoscrizione di un contratto di tipo “Campus” con la società CITRIX Systems International Gmbh avente durata di nr. 24 mesi per la manutenzione e gestione della piattaforma software CITRIX.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Responsabile Istat del contratto (DEC): Sig. Mario Magarò Telefono:0646732060 e-mail:Magaro@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Attività di progettazione, configurazione ed implementazione di infrastrutture IT per la virtualizzazione dei client in ambiente desktop e mobile.
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio appalto: Data fine appalto:
2.4.50 Anagrafica appalto: Servizio di messa a disposizione di idonei locali deposito, archiviazione, custodia e gestione del materiale documentale cartaceo e librario dell’Istat.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Paolo Tabarro Codice CIG: 66504962EA
Responsabile Istat del contratto(DEC): Dott.ssa Alexia Sasso Telefono: 0646732379 e-mail: alsasso@istat.it Referente Istat del contratto: Sig. Filippo Donzelli Telefono: 0646732159 email: donzelli@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Sanificazione
Settore di attività: Archivistica e facchinaggio
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio appalto: 25/09/2016 Data fine appalto: 24/09/2020
2.4.51 Anagrafica appalto: Manutenzione ordinaria degli impianti di allontanamento volatili, sanificazione ambientale con asportazione di guano e suo smaltimento, comprensivo di disinfestazione e disinfezione, presso la sede Istat di Roma di Viale Liegi,13.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): dott. Paolo. Tabarro Codice CIG: Z98189754E
Responsabile Istat del contratto (DEC): sig.ra Mauela Fiacconi Telefono:0646732839 e-mail:fiacconi@istat.it
Denominazione: ANTICIMEX S.r.l.
Attività svolte: Servizi
Settore di attività: Sanificazione ambientale
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio appalto: 01/07/2017 Data fine appalto: 30/06/2019
2.4.52 Anagrafica appalto: Servizi di fotocomposizione grafica, stampa, personalizzazione con dati variabili, allestimento, confezionamento e spedizione dei questionari e altro materiale documentario per rilevazioni statistiche previste dal PSN relativo agli anni 2017/2018.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Susanna Lo Meo Telefono: 0646737376 e-mail: lomeo@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Servizi di stampa
Settore di attività: Attività tipografica
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.53 Anagrafica appalto: Servizi di trasporto, deposito, custodia, movimentazione dei volumi e del materiale documentario presenti presso la cosiddetta torre libraria dell’ISTAT presso l’immobile di Roma sito in via Cesare Balbo, 16.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Paolo Tabarro Codice CIG: 6907610419
Servizio coinvolto: AST(denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Alexia Sasso Telefono: 0646732379 e-mail: alsasso@istat.it
Attività svolte: Trasporto e deposito
Settore di attività: Trasporto e deposito
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.54 Anagrafica appalto: Noleggio n.17 erogatori d’acqua collegati alla rete idrica da installare presso le sedi Istat di Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG: ZB327C9AC7
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Antonello Colonnelli Telefono: 0646734203 e-mail: colonnel@istat.it Referente Istat: Giovanni Melardi Telefono: 0646733309 e-mail: melardi@istat.it Denominazione: Acquaviva s.r.l. Unipersonale
Attività svolte:
Settore di attività: Noleggio erogatori d’acqua
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio appalto: 15/03/2017 Data fine appalto: 15/05/2019
2.4.55 Anagrafica appalto: Acquisto di licenze per la realizzazione del sistema IAM (Identity & Access Management) e relativi servizi di installazione, personalizzazione e supporto on-site 36 mesi.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte:
Settore di attività: Servizi professionali
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio appalto:
Data fine appalto:
2.4.56 Anagrafica appalto: Accordo Quadro con un solo operatore economico, ai sensi dell’art. 59, CC. 1 e 4, del D.LGS. 163/2006 e S.M.I. per l’esecuzione di lavori di manutenzione finalizzati all’attuazione delle necessarie misure di sicurezza nelle sedi ISTAT di Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Massimo Battistin Codice CIG: 639167945E
Direttore dei lavori Istat: ing. Massimo Battistin Telefono: 0646733286 e-mail: battisti@istat.it
Denominazione: Artigiana romana impianti di Tiberti Palmiro
Attività svolte: Interventi di manutenzione edile
Settore di attività: Impiantistica e manutenzione edile
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività: 03/03/2017 Data fine attività: 30/06/2019
2.4.57 Anagrafica appalto: Acquisto tramite MePa di un servizio di Conservazione Digitale finalizzato a garantire la conservazione dei documenti informatici.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizio di conservazione documenti informatici
Settore di attività: Sviluppo software
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.58 Anagrafica appalto: Acquisizione di servizi di sicurezza informatica in adesione al Contratto quadro Consip “Servizi di Gestione delle Identità Digitali e Sicurezza Applicativa” - Servizi di cloud computing, di sicurezza, di realizzazione di portali e servizi online e di cooperazione applicativa per le pubbliche amministrazioni – SPC CLOUD Lotto2.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. G. Zecca Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Attività relativa alla sicurezza informatica.
Settore di attività: Fornitura di servizi in ambito di sicurezza informatica.
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.59 Anagrafica appalto: Attivazione, presso il CED di via Balbo, di una linea di trasmissione dati della nuova rete Geografica.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione: Vodafone Italia S.p.A.
Attività svolte: Servizi di Telefonia
Settore di attività: Servizi di Telefonia
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.60 Anagrafica appalto: Fornitura di servizi base ovvero servizi realizzativi (Sviluppo, manutenzione evolutiva, adeguativa e migliorativa di software ad hoc; personalizzazione e parametrizzazione ), servizi complementari ( gestione applicativa, manutenzione correttiva, supporto specialistico) e servizi accessori (Formazione e addestramento).
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Emanuela Virardi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Sviluppo software
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.61 Anagrafica appalto: Lavori di ristrutturazione della mensa della sede di via Tuscolana. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Paolo Tabarro
Codice CIG:
Supervisore Istat: Arch. Claudio Chiostri Telefono: 0646736211 e-mail: chiostri@istat.it Concessionaria: LADISA S.P.A.
Denominazione: ILARIO GROUP S.R.L. e MOBILRAMA S.P.A
Attività svolte: Interventi di ristrutturazione edile ed impiantistica
Settore di attività: Impiantistica e manutenzione edile
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività: 02/05/2017 Data fine attività: 31/12/2018
2.4.62 Anagrafica appalto: Esami strumentali da effettuare in tutte le sedi Istat presenti a Roma per il controllo amianto, legionella o Radon; indagini microclimatica e illuminotecnica.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Achille Zuchegna Codice CIG: 6964243321
Servizio coinvolto:
Denominazione: EXITone s.r.l.
Attività svolte: Attività relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro
Settore di attività: Sicurezza sui luoghi di lavoro
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: 01/01/2017 Data fine attività:31/05/2019
2.4.63 Anagrafica appalto: Gestione integrata della sicurezza sui luoghi di lavoro per tutte le sedi Istat di Roma. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Achille Zuchegna
Codice CIG: 7306888ABS
Referente Istat: : | Dott. Giovanni Melardi | Telefono 064672251 | |
Denominazione: | EXITone S.p.A | ||
Attività svolte: Settore di attività: |
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività: 01/01/2018 Data fine attività: 31/05/2019
2.4.64 Anagrafica appalto: Richiesta di acquisto tramite MePa (RDO) – Acquisizione servizi di manutenzione per apparati di rete Extreme Networks.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Gioacchino Zecca Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.65 Anagrafica appalto: Lavori di adeguamento VVF della sede ISTAT di Viale Oceano Pacifico 171 eseguiti a cura della proprietà ANTIRION SGR SPA
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Referente Istat: | Arch. Claudio Chiostri | Telefono: 0646736211 | |
Denominazione: Attività svolte: | NOVA SIETT SERVICES SRL Opere edili, impianti speciali | ||
Settore di attività: | Multiservizi |
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività: 03/08/2017
Data fine attività: 24/08/2017
2.4.66 Anagrafica appalto: Acquisizione tramite Consip di servizi per la realizzazione, gestione e monitoraggio di un sistema di interoperabilità verso l’Archivio nazionale della Popolazione Residente (ANPR) presso il Ministero degli Interni.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Natale Renato Fazio Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Dott. Guido Rotondi Telefono: 0646736272 e-mail:rotoguy@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.67 Anagrafica appalto: Richiesta acquisto tramite SDAPA. Adeguamento tecnologico dell’infrastruttura iper- convergente Nutanix per l’implementazione del Laboratorio per l’Innovazione e per i progetti Big Data.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Letizia Rocchi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Mario Magarò Telefono:0646732060 E-mail:Magaro@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Fornitura hardware e software
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.68 Anagrafica appalto: Richiesta di acquisto per la fornitura del prodotto Aspera SmartTrack – Software Asset management (SAM) e Software License Management(SLM).
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Dott.ssa Rosa Elia Telefono: 0646732182 E-mail: elia@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Fornitura software
Settore di attività: Software di gestione Licenze SAM/SLM
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.69 Anagrafica appalto: Servizio di pulizia, igiene ambientale e servizi connessi di ausiliariato (facchinaggio interno e smistamento posta)
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Paolo Tabarro Codice CIG: 73304162A6
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono: E-mail:
Denominazione:
Attività svolte: Servizi di pulizia
Settore di attività: Servizi di pulizia
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.70 Anagrafica appalto: Richiesta tramite Consip SPC Lotto 3 – evoluzione della piattaforma per la memorizzazione e gestione dei Big Data e per il sistema Sista HUB.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Natale Renato Fazio Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Consulenza e servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.71 Anagrafica appalto: Richiesta di fornitura in noleggio di 14.470 tablet, 13.700 Sim e relativi servizi per il censimento permanente della popolazione e per la “Rilevazione sui prezzi al consumo”.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Rosa Elia Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Fornitura hardware
Settore di attività: Fonia – servizi IT
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.72 Anagrafica appalto: Servizi Gestionali Integrati (SGI) – PA centrale lotto 1.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Daniela Carbone Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.73 Anagrafica appalto: Servizio di conduzione e gestione di interviste CAPI per la realizzazione di indagini continue per ISTAT.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Vincenzo Triolo Telefono: 0646734081 e-mail: triolo@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Fornitura di servizi
Settore di attività: Fornitura di servizi
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.74 Anagrafica appalto: Servizi di realizzazione e gestione di portali e Servizi on-line – lotto 4.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Giuseppe De Marco Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.75 Anagrafica appalto: Servizi applicativi di sviluppo e manutenzione software ad hoc, parametrizzazione, supporto specialistico e formazione.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Emanuela Virardi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione: RTI Capgemini
Attività svolte: Sviluppo software
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: Data fine attività:
2.4.76 Anagrafica appalto: Trasloco dei dispositivi di Storage (SAN) e di backup (Data Domain) dal Data Center di Via Balbo al Data Center c/o INAIL di Via Del Santuario Regina Degli Apostoli.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. G. Zecca Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione: SferaNet s.r.l.
Attività svolte: Trasloco dispositivi
Settore di attività: Fornitrice prodotti e servizi ITC
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.77 Anagrafica appalto: Lavori di adeguamento della cabina elettrica di trasformazione MT/BT di proprietà della società ARETI S.p.a. (già ACEA distribuzione S.p.a.) presso la sede ISTAT di via C. Balbo 16 Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Referenti Istat: | Manuela Fiacconi | Telefono: 0646732839 | |
Denominazione: | ARETI S.p.a. | ||
Attività svolte: Settore di attività: | Interventi impianti elettrici Gestione impianti elettrici |
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.78 Anagrafica appalto: Accordo quadro con un solo operatore economico, ai sensi dell’articolo 59, CC. 1 E 4 del D.LGS. 163/2006 e S.M.I. per l’esecuzione di lavori di manutenzione edile nelle sedi ISTAT di Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Massimo Battistin Codice CIG: 6477435475
Coordinatore esecuzione lavori (CSE): geom. A.Maiolini Telefono: 0646734162 e-mail: maiolini@istat.it Denominazione: EDIL. ROMA s.r.l.
Attività svolte: manutenzione edile
Settore di attività: Lavori edili
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività: giugno 2018
Data fine attività: giugno 2021
2.4.79 Anagrafica appalto: Acquisto nuove licenze, servizi professionali e supporto tecnico Microstrategy. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Natale Renato Fazio
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Lucia Toti Telefono: 0646736646 e-mail: ltoti@istat.it
Denominazione: Microstrategy italy s.r.l.
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.80 Anagrafica appalto: Lavori di installazione, fornitura materiale e posa in opera di rete anti volatile a maglia stretta (25 x 25 mm) area Cavedio 1 e area locale tecnico nel fabbricato della sede dell’Istat sita in via Cesare Balbo 16 a Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Paolo Tabarro Codice CIG: ZB2245FEFC
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Manuela Fiacconi Telefono: 0646732839 e-mail: fiacconi@istat.it Denominazione: Teknoservices
Attività svolte: Installazione reti anti-volatile
Settore di attività: Lavori su corda n.d.a.
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.81 Anagrafica appalto: Acquisto tramite MEPA di n. 12 switch di rete per nuova infrastruttura Data Center (INAIL)
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Luciano Valle
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: System Integrator
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.82 Anagrafica appalto: Acquisizione servizi professionali per l’utilizzo della soluzione Archiflow per la gestione del protocollo documentale.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Daniela Carbone Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi per Archiflow
Settore di attività: Servizi informatici per progetti documentali
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.83 Anagrafica appalto: Acquisizione del servizio di aggiornamento dell'inventario dei beni mobili delle sedi Centrali dell'Istat
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Maria Assunta Del Santo Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione: Progel s.r.l.
Attività svolte: Inventario mobili informatizzato
Settore di attività: Informatica - corsi
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: novembre 2018
Data fine attività: giugno 2019
2.4.84 Anagrafica appalto: Lavori relativi alla ristrutturazione delle stanze 46 e 47 sede Istat Via C.Balbo 16.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Geom. Antonio Maiolini Codice CIG: ZED2268D8D
Coordinatore esecuzione lavori (CSE): | geom. A.Maiolini | Telefono: 0646734162 | |
Denominazione: | Resine industriali s.r.l. | ||
Attività svolte: Settore di attività: | Ristrutturazione edile Lavori edili |
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività: 27/06/2018 Data fine attività: 31/01/2019
2.4.85 Anagrafica appalto: Servizio di manutenzione ordinaria o migliorativa degli impianti tecnologici presenti nelle sedi Istat di Roma finalizzata al loro mantenimento del grado di efficienza e dell’idoneità all’uso.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Giuseppe Micheli Codice CIG: 77180364CA
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): geom. A.Maiolini Telefono: 0646734162 e-mail: maiolini@istat.it Denominazione: I.G.I.T. s.p.a.
Attività svolte: Manutenzione impianti
Settore di attività: Manutenzione ordinaria e migliorativa
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: 01/01/2019 Data fine attività: 31/05/2019
2.4.86 Anagrafica appalto: Fornitura a noleggio e relativa installazione e manutenzione presso le sedi Istat in Roma di complessivi n.19 erogatori d’acqua refrigerata, ambiente e calda, collegati alla rete IDRICA
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Giovanni Melardi Codice CIG: Z0E273BBA9
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Antonello Colonnelli Telefono: 0646734203 e-mail: colonnel@istat.it Denominazione: Joog s.r.l.
Attività svolte: Fornitura erogatori di acqua
Settore di attività: Distribuzione erogatori di acqua
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: 15/05/2019
Data fine attività: 14/05/2020
2.4.87 Anagrafica appalto: Acquisizione servizi professionali per manutenzione adeguativa, correttiva ed evolutiva sul modulo del personale URBI.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Daniela Carbone Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Alessandra Berliri Telefono: 0646736446 e-mail: Berliri@istat.it Denominazione: PA digitale s.p.a.
Attività svolte: Servizi Informatici
Settore di attività: Servizi Informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: 01/02/2019 Data fine attività: 31/01/2020
2.4.88 Anagrafica appalto: Concessione del servizio di gestione dei bar interni e punti di ristoro delle sedi Istat di Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Giovanni Melardi Codice CIG: 7804633AE3
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Silvia Silvestri Telefono: 0646732146 e-mail: silvia.silvestri@istat.it Denominazione:
Attività svolte:
Settore di attività:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.89 Anagrafica appalto: Adesione al contratto quadro SPC Cloud lotto 1. Servizi cloud computing di tipo IaaS (Infrastructure as a service).
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Letizia Rocchi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Mario Magarò Telefono: 0646732060 e-mail: magaro@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Information & Telecomunication
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.90 Anagrafica appalto: Acquisto nuovi servizi professionali e supporto tecnico Microstrategy. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Natale Renato Fazio
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Lucia Toti Telefono: 0646736646 e-mail: ltoti@istat.it Denominazione: Microstrategy S.r.l.
Attività svolte: Servizi professionali
Settore di attività: Servizi professionali
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.91 Anagrafica appalto: Acquisizione tramite RDO MEPA - componenti hardware, software e servizi a completamento delle architetture SAS Grid e Cluster VMWAre.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Antonello Coppola Codice CIG: 7724447F4D
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Telefono: 0646731 e-mail: Denominazione: NPO Sistemi S.r.l.
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: Data fine attività:
2.4.92 Anagrafica appalto: Acquisto tramite SDAPA - Servizio di manutenzione hardware sulle apparecchiature di elaborazione dati dell’istituto.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Rosa Elia
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Barbara Paronetto Telefono: 0646732202 e-mail: paronett@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi IT
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.93 Anagrafica appalto: Adesione convenzione CONSIP FONIA5 società FASTWEB per la migrazione delle linee telefoniche di tutte le sedi ISTAT.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Bruno Cianfanelli Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Bruno Cianfanelli Telefono: 0646732650 e-mail: cianfane@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Servizi telefonici
Settore di attività: Fonia – servizi IT
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: 01/07/2019 Data fine attività: 30/09/2021
2.4.94 Anagrafica appalto: Lavori di manutenzione straordinaria e completamento impianto elettrico della sede Istat di Viale Liegi - Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG:
Referente Istat: Arch. Claudio Chiostri Telefono: 0646736211 e-mail:chiostri@istat.it
Denominazione: La Torre Costruzioni s.r.l.
Attività svolte: Lavori edili e manutenzione impianti
Settore di attività: Lavori edili e impianti
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività:
Data fine attività: 24/05/2020
2.4.95 Anagrafica appalto: Servizio di pulizia e manutenzione ordinaria presso gli impianti di allontanamento volatili installati nella sede Istat di Viale Liegi - Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Manuela Fiacconi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Manuela Fiacconi Telefono: 0646732839 e-mail: fiacconi@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Servizi di pulizia
Settore di attività: Servizi di pulizia
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività: 24 mesi
2.4.96 Anagrafica appalto: Servizio acquisto tramite Mepa di una fornitura di 2 impianti di sicurezza e 34 radio trasmittenti per le sedi Istat di via Tuscolana e via Balbo16 - Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Bruno Cianfanelli Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Sergio Pauzano Telefono: 0646732694 e-mail: pauzano@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Fonia – servizi IT
Settore di attività: Servizi di fonia
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: Data fine attività:
2.4.97 Anagrafica appalto: Lavori di cablaggio strutturato di una rete di trasmissione dati e fonia per la sede Istat di viale Liegi - Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Massimiliano Billi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Massimiliano Billi Telefono: 0646732791 e-mail: mabilli@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Servizi IT
Settore di attività: Servizi IT
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.98 Anagrafica appalto: Fornitura, consegna e montaggio di arredi call center presso la stanza ex CED nella sede Istat di Roma Via C. Balbo ,16 – Piano terra.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Rosa Sepe Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019) Responsabile Istat del contratto (DEC):
Denominazione:
Attività svolte: Fornitura e montaggio arredi
Settore di attività: Fornitura arredi
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.99 Anagrafica appalto: Ampliamento del cablaggio in fibra ottica del Data center di Via Balbo 16. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Massimiliano Billi
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Massimiliano Billi Telefono: 0646732791 e-mail: mabilli@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Servizi IT
Settore di attività: Servizi IT
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.100 Anagrafica appalto: Servizi e certificati di Firma Digitale Remota. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Mario Magarò
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.101 Anagrafica appalto: Implementazione cablaggio strutturato per installazione antenne wi-fi nella sede di Piazza Marconi.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Giuseppe Micheli Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Referente Istat: Giuseppe Micheli Telefono: 0646732743 e-mail: gimichel@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Impianto wi-fi
Settore di attività: Impianti elettrici ed elettronici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: Data fine attività:
2.4.102 Anagrafica appalto: Servizio di aggiornamento tecnologico della piattaforma SAS, della manutenzione delle relative licenze e dei servizi di supporto specialistico.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Luciano Valle Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Forniture informatiche
costi da DUVRI per la sicurezza dell’ appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.103 Anagrafica appalto: Interventi di apertura/chiusura delle asole dedicate allo scorrimento dei vecchi avvolgibili poste al di sopra delle finestre delle stanze 146,147,433,435 e di 2 ulteriori finestre del corridoio del quarto piano della sede di Via C.Balbo 16.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Manuela Fiacconi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Referente Istat: Manuela Fiacconi Telefono:0646732839 E-mail: fiacconi@istat.it
Denominazione: IGIT S.p.a.
Attività svolte: interventi edili
Settore di attività: metalmeccanico edile
costi da DUVRI per la sicurezza dell’ appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.104 Anagrafica appalto: Interventi di bonifica e disinfestazione delle finestre delle stanze 146,147,433,435 e di 2 ulteriori finestre del corridoio del quarto piano della sede di Via C.Balbo 16.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Manuela Fiacconi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Referente Istat: Manuela Fiacconi Telefono:0646732839 E-mail: fiacconi@istat.it
Denominazione: DISINFEST di Stefano Di Nicola
Attività svolte: Servizi di pulizia
Settore di attività: Servizi di pulizia
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.105 Anagrafica appalto: Installazione infrastruttura di videocomunicazione delle sedi romane Via Balbo 16, Via Balbo39, Via Depretis 74, Viale della Civiltà del Lavoro 50-52-54, Via Tuscolana1788, Viale Liegi 13.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Stefano Rozzo Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Responsabile Istat del contratto (DEC): Lamberto Franci Telefono:0646732213 E-mail: franci@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Servizi IT
Settore di attività: Servizi IT
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.106 Anagrafica appalto: Fornitura di Hardware e servizi professionali per ampliamento Storage. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Barbara Paronetto
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Denominazione:
Attività svolte: Servizi IT
Settore di attività: Servizi IT
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: Data fine attività:
2.4.107 Anagrafica appalto: Lavori di fornitura e posa in opera dell’impianto VRV relativo al 5° piano della sede di Viale Liegi, 13 - Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP):
Codice CIG: 79951530FA
Referente Istat: Arch. Claudio Chiostri Telefono: 0646736211 e-mail:chiostri@istat.it
Denominazione: Daikin/Vitale impianti
Attività svolte: Lavori impiantistici
Settore di attività: Lavori impiantistici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: si conferma quanto indicato dal RUP nella documentazione di legge.
Data inizio attività: 09/10/2019 Data fine attività: 07/12/2019
2.4.108 Anagrafica appalto: Fornitura servizi per la piattaforma LIBRA biennio 2020-2021. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Daniela Carbone
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST (denominazione prima del 2 dicembre 2019)
Referente Istat: Ing Daniela Carbone Telefono: 0646732723 e-mail: dacarbon@istat.it
Denominazione: Maggioli S.p.a.
Attività svolte: Attività informatiche
Settore di attività: Servizi informatici
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: 01/01/2020 Data fine attività: 31/12/2021
2.4.109 Anagrafica appalto: Acquisizione del DBMS NoSQL MongoDB (SW, Training e Servizi). Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Luciano Valle
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST
Referente Istat: Dott.ssa Nicoletta Severini Telefono: 0646732689 e-mail: severini@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Fornitura di SW, Training e servizi
Settore di attività: Fornitura di hardware, software e servizi ITC costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata). Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.110 Anagrafica appalto: Acquisizione licenze SAP per progetto ERP. Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Daniela Carbone
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST
Responsabile Istat del contratto (DEC): Ercole Riccitelli Telefono: 0646736442 e-mail: riccitelli@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Fornitura licenze SW
Settore di attività: Informatica
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.111 Anagrafica appalto: Fornitura licenze software, servizi di software update license & support e servizi professionali di supporto specialistico software BMC dedicato alla gestione dei processi IT.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott.ssa Valeria Prigiobbe Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST
Responsabile Istat del contratto (DEC): Dott.ssa Valeria Prigiobbe Telefono: 0646732679 e-mail: prigiobb@istat.it
Denominazione:
Attività svolte: Fornitura di SW e servizi informatici
Settore di attività: Fornitura di hardware, software e servizi ITC costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata). Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.112 Anagrafica appalto: Servizio di erogazione bevande e altri generi di ristoro attraverso l’istallazione e la gestione di apparecchiature di distribuzione presso gli immobili ISTAT di Roma.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Dott. Giovanni Melardi Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST
Responsabile Istat del contratto (DEC): Silvia Silvestri Telefono: 0646732146 e-mail: silvia.silvestri@istat.it Denominazione:
Attività svolte: Fornitura servizi e apparecchiature
Settore di attività: Ristorazione
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività:
Data fine attività:
2.4.113 Anagrafica appalto: Acquisizione servizi professionali e manutenzione sul modulo del personale URBI.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): Ing. Daniela Carbone Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST
Denominazione: PA Digitale S.p.a.
Attività svolte: Servizi informatici
Settore di attività: Area informatica
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: 01/02/2020 Data fine attività: 31/07/2021
2.4.114 Anagrafica appalto: Acquisizione servizio di accertamenti sanitari di medicina del lavoro, ovvero l’esecuzione delle prestazioni sanitarie specialistiche, della diagnostica clinica, strumentale e di laboratorio connesse alla sorveglianza sanitaria.
Responsabile Istat del procedimento (RUP): In fase di definizione
Codice CIG:
Servizio coinvolto: AST
Responsabile Istat del contratto (DEC): In fase di definizione Telefono: 064673 e-mail:
Denominazione:
Attività svolte:
Settore di attività:
costi da DUVRI per la sicurezza dell’appalto: 300,00 euro (come da scheda compilata).
Data inizio attività: Data fine attività
3 Valutazione dei rischi del committente e degli appaltatori e definizione delle misure di prevenzione da attuare
3.1 Valutazione Dei Rischi Di Interferenza
La valutazione dei rischi coordinata tra Committente ed Appaltatore, con particolare riferimento ai rischi di interferenza, stabilisce le misure di prevenzione e protezione ritenute necessarie per il controllo dei rischi stessi.
Atteso il carattere “dinamico” il DUVRI viene aggiornato al mutare delle situazioni originarie, quali l’intervento di subappalti, lavoratori autonomi, ulteriori forniture e pose in opera nonché in caso di modifiche di tipo tecnico, logistico o organizzativo che si sono rese necessarie nel corso delle attività previste (l’aggiornamento del DUVRI è a carico del RUP/DEC/Responsabile della struttura che gestisce il contratto secondo la specifica procedura ed è sempre presente nel sito aziendale).
È cura di ogni ditta appaltante acquisire prima dell’accesso nelle sedi ISTAT copia del DUVRI aggiornato, del Piano di Emergenza e sicurezza, del Piano di Manutenzione e controllo dell’amianto, del DVR incendio e di tutta la documentazione in materia di salute e sicurezza emanata dal Datore di Lavoro, documentazioni tecniche (impianti, apparecchiature, strutture) di legge dal RUP, Direttore esecuzione contratto, Direttore dei lavori, Responsabile dl contratto, Responsabili di sede. Inoltre, prima dell’accesso alle sedi le Ditte appaltanti prendono visione delle caratteristiche degli ambienti, impianti e strutture, attrezzature con i Responsabili di Sede e uffici tecnici (quando necessario) e delle misure di prevenzione e protezione necessarie.
Premesso che la circolare del Min. Lavoro 24/07 esclude la valutazione dei rischi d’interferenza nei luoghi sottratti alla disponibilità giuridica del Committente, si rappresenta che le attività oggetto dell’appalto dovranno essere effettuate secondo un progetto del servizio che sarà oggetto di valutazione in sede di gara, così come previsto dal C.S.A.;
Si riporta di seguito l’analisi dei rischi da possibili interferenze comuni e le misure di prevenzione e protezione da adottare per le diverse attività al fine di ridurre al massimo i rischi interferenziali.
La presenza di ditte in appalto, in subappalto, o di lavoratori autonomi presenta caratteristiche particolari in materia di rischi professionali, legati in particolare:
- alla non conoscenza dei locali, dell’ambiente e delle attività svolte dal committente;
- alle possibili interferenze tra le attività del committente e quelle dell’appaltatore;
- alle possibili interferenze dovute all’utilizzo comune di macchinari, attrezzature, impianti e strutture, prodotti;
- alle possibili interferenze per la presenza contemporanea di più ditte in appalto.
L’identificazione delle sorgenti di rischio presenti nelle attività sopraddette (attività svolte dalle imprese appaltatrici, utilizzo dei macchinari e delle sostanze/preparati chimici, acquisizione delle informazioni relative ai rischi specifici introdotte da ognuna di esse negli ambienti di lavoro), viene effettuata attraverso una loro attenta osservazione sia in fase preliminare sia durante l’attività lavorativa da parte del RUP/Direttore esecuzione contratto, Responsabile del contratto e la compilazione di specifica scheda informativa sotto il controllo della direzione a cui afferiscono le attività.
In questa sezione si è tenuto conto degli scenari di rischio che possono provocare un potenziale danno di tipo infortunistico, o di rischi per la salute proveniente da pericoli da interferenze delle attività lavorative, qui di seguito elencati:
3.1.1 Esecuzione di lavorazioni all’interno/all’esterno (tutte le aree anche tecniche) del luogo di lavoro durante l’orario di lavoro dei lavoratori del committente o di altre ditte in appalto (SI APPLICA SEMPRE).
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori, Responsabile della linea di attività che gestisce il contratto/direttore esecuzione del contratto ha consentito l’accesso alle aree di lavoro previa verifica delle stesse da parte dell’appaltatore e delle misure di prevenzione e protezione necessarie eventualmente integrate se necessario su richiesta dell’appaltatore, inoltre ha verificato la presenza del DVR e/o POS dell’appaltatore e effettuato la riunione di coordinamento.
Gli ambienti utilizzati come aree di lavoro uffici sono mediamente idonei per altezza, superficie e cubatura al tipo di lavoro svolto ed al numero di lavoratori presenti. Sono presenti all’interno delle strutture locali igienico-assistenziali idonei e riforniti di
sufficienti mezzi ordinari per l’igiene della persona. Ove necessario, è presente segnaletica atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. Sempre e preventivamente le ditte con i loro responsabili della sicurezza prima di accedere alle sedi devono effettuare sopralluoghi almeno nelle aree oggetto dell’appalto e acquisire tutte le informazioni, dati tecnici, impiantistici, su attrezzature, attività, procedure di sicurezza, e ogni altra informazione necessaria garantire adeguate misure di prevenzione e protezione per la riduzione e gestione dei rischi interferenziali. Durante il sopralluogo vengono definiti con il RUP/DEC/Responsabile dl contratto e l’appaltatore gli apprestamenti, la cartellonistica e i DPI necessari. Nel caso in cui durante detti sopralluoghi l'appaltatore evidenzi carenze o necessità di integrare le misure di prevenzione e protezione in materia di salute e sicurezza sul lavoro a carico del committente prima di iniziare l'appalto ne fa richiesta scritta al committente e il servizio/lavoro non inizia se non sono state completate e verificate da parte dell'appaltatore i requisiti di sicurezza necessari. L’appaltatore deve possedere i requisiti tecnici specifici e l’idoneità tecnico professionale per l’attività da eseguire e acquisire preventivamente dal committente, dalla proprietà e dalle strutture responsabili degli ambienti, impianti e attrezzature e attività, tutte le informazioni necessarie e la documentazione di legge, su impianti, strutture, prodotti, attrezzature. L’appaltatore qualora lo ritenga necessario richiede eventuale ulteriore documentazione necessaria per l’espletamento dell’appalto in sicurezza. Nelle sedi romane sono presenti parti di edifici e/o impianti e locali tecnici o di servizio da ristrutturare adeguare alle norme pertanto durante i sopralluoghi conoscitivi degli ambienti da parte dell’appaltatore quest’ultimo dovrà adottare se necessario misure di sicurezza specifiche per le attività in tali ambienti/impianti.
L’Istituto dispone di evitare sempre la contemporaneità temporale delle lavorazioni. Impedire la coesistenza di 2 o più Ditte operanti nella stessa area di lavoro contemporaneamente senza il permesso della Direttore dell’Esecuzione del contratto, e di effettuare quando possibile lavorazioni in assenza dei dipendenti ISTAT e/o delle ditte appaltanti. L’area di lavoro deve essere interdetta ai non addetti ai lavori e garantiti i passaggi e le vie di esodo. L’appaltatore deve ottenere preventivamente dagli uffici di riferimento (Tecnico, DCIT, Logistica, ecc…) tutte le informazioni e la documentazione necessaria di impianti/apparecchiature e strutture coinvolte nell’attività prima di iniziare a lavorare) e rilasciare le aree di lavoro a fine attività perfettamente pulite e agibili. Per ogni attività che impatta sulle attività del committente deve essere data informativa ai responsabili ISTAT (responsabili di sede, DEC,RUP ecc.). Interdire e segregare sempre le aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni e/o confinamenti tali da impedire il passaggio a terzi e l’esposizione ingiustificata a rischi, installazione di cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché predisporre la presenza di un preposto incaricato dall’appaltatore per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Apporre segnaletica specifica prima di accedere a qualunque area, l’appaltatore ottiene dall’Ufficio tecnico servizio LOG (se necessario anche DCIT) e/o dalle direzioni coinvolte tutte le informazioni e la documentazione necessaria su strutture, impianti, attrezzature presenti per poter operare in sicurezza e visionare preventivamente gli ambienti (impianti, attrezzature) coinvolti e le necessarie autorizzazioni. Inoltre si impegna ad adottare tutte le misure di prevenzione e protezione in atto in Istat e vigenti per legge, PES, Comunicazioni, ecc.. I DEC/RUP/Responsabile dl contratto mettono a disposizione la documentazione necessaria a richiesta e verificano il rispetto di quanto indicato nel DUVRI. I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/Responsabile del Contratto/Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro e se l’appaltatore ha preso atto e visione degli ambienti, loro caratteristiche, lavorazioni, attività, attrezzature, e di tutte le informazioni necessarie su impianti, strutture dall’Ufficio tecnico servizio LOG e degli altri uffici coinvolti (DCIT) non rilevando obiezioni o criticità per la propria attività ecc.. Per ogni necessità si deve fare riferimento al RUP/DEC/ Responsabile dl contratto /Direttore dei lavori. Tutte le attività che possono impattare sui servizi essenziali del committente, compresi quelli di sicurezza (impianti elettrici, idraulici, antincendio, climatizzazione ecc.) dovranno avvenire fuori orario di lavoro. L’organizzazione dei locali di lavoro deve essere realizzata in modo da rispondere ai requisiti di sicurezza generale degli ambienti di lavoro. I luoghi di lavoro sono illuminati naturalmente e/o artificialmente, con luminosità sufficiente in relazione alle attività da svolgere del committente. Le condizioni microclimatiche sono, nella maggior parte dei casi, adeguate alla tipologia di lavoro svolto. Ambienti con scarsa illuminazione (locali tecnici, intercapedini, terrazze ecc.) necessitano che le ditte appaltanti utilizzino illuminazione sussidiarie prima di accedere. La presenza di pareti o superfici vetrate (semplici o attrezzate) deve essere appositamente segnalate alle ditte appaltanti durante il sopralluogo per impedire in ogni modo l’urto delle stesse. In caso di scaffalature verificare, prima dell’uso, il fissaggio a muro.
In caso di spazio confinato (cisterne, serbatoi, botole) è vietato l’accesso negli spazi confinati; l’appaltatore che debba intervenire in ambienti assimilabili ad ambienti confinati dovrà aver valutato il rischio specifico e aver definito idonee e specifiche misure di prevenzione e protezione e procedure tecniche e operative. E’ vietata la collocazione lungo le vie di fuga (ostruzione anche temporanea, delle vie di fuga e delle uscite di sicurezza) di attrezzature utilizzate durante ogni attività (di pulizie, carrelli, ecc. e edili), che possono costituire potenziale intralcio alle vie di fuga in caso di emergenza. Sempre prima di operare è necessario da parte dell’appaltatore effettuare un sopralluogo e richiedere agli uffici competenti (tecnico, DCIT, logistica, ecc..) tutte le informazioni necessarie. Gli ambienti di lavoro devono essere idonei per altezza, superficie e cubatura al tipo di lavoro svolto ed al numero di lavoratori presenti. Ove necessario, deve essere presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. I luoghi di lavoro devono essere progettati, costrui ti e mantenuti secondo le regole di buona tecnica, tuttavia negli ambienti tecnici, a servizio non uffici, possono essere presenti pavimentazioni e superfici non perfettamente in piano, superfici bagnate, controsoffittature a pannelli rimovibili, con passaggio di cavi elettrici e canalizzazioni varie, impianti, porte a vetri o altre superfici vetrate, aree malmesse, superfici non calpestabili ecc. nel periodo invernale può esserci presenza di neve o ghiaccio nelle aree in esterno.
L’Ufficio tecnico servizio LOG gestisce gli impianti e le strutture e la relativa documentazione e la DCIT le strutture informatiche. Qualora l'attività dell'appaltatore rientri nel titolo IV del d.lgs. 81/08 dovranno essere predisposte tutte le figure e la documentazione specifica di legge e le relative misure di prevenzione e protezione prima dell'inizio dell'appalto. Gli accessi nelle aree tecniche e nelle aree malmesse o oggetto di lavori vi è sempre l’obbligo di indossare i DPI (scarpe antiinfortunistiche, elmetti se presente rischio di caduta dall’alto di materiali, cinture anticaduta per lavori in altezza senza protezioni, protezioni vie aeree per vapori o polveri ecc.). Nel caso di anomalie su impianti e/o strutture la DCAP provvede a fornire informativa diffusa anche attraverso cartelli e segnaletica, in modo da impedire che chiunque possa esporsi a pericoli. È vietato effettuare attività che possano danneggiare impianti, strutture e/o alterare la stabilità degli edifici o le caratteristiche di sicurezza. Verificare preventivamente l’adeguatezza di tutti i passaggi.
Deve essere garantito il rispetto degli affollamenti massimi consentiti degli edifici.
Prima di effettuare qualunque attività verificare l’assenza di altro personale nelle aree di lavoro e, se necessario, di ogni materiale restituendo dette aree in sicurezza a fine lavori.
Misure di prevenzione:
- durante i lavori mantenere in efficienza e pulizia gli ambienti, adottare le corrette modalità di lavoro, verificare le corre tte modalità di accesso alle aree di lavoro;
- delimitare opportunamente le aree di lavoro e, se possibile, separare fisicamente le aree interessate dall'attività per prevenire il passaggio di fumi, rumore e polveri, mediante anche segnaletica orizzontale;
- dopo l'esecuzione delle operazioni provvedere alla pulizia dell'area di lavoro;
- concordare con la committenza ed il Coordinatore della Sicurezza i percorsi di accesso alle aree di lavoro;
- concordare con la committenza ed il Coordinatore della Sicurezza, i percorsi per la movimentazione meccanica dei materiali;
- fornire informazioni sui punti di fornitura di energia elettrica per l'allaccio di utenze varie da parte di tutti gli attori;
- comunicare tempestivamente disservizi presenti;
- dopo lo svolgimento delle attività eliminare materiali di risulta delle lavorazioni;
- concordare con il committente ed il Coordinatore della Sicurezza le zona di deposito temporaneo dei materiali di allestimento, evitando di intralciare i passaggi e le vie di esodo (predisporre i materiali e le attrezzature all'interno del proprio spazio espositivo);
- durante la movimentazione meccanica dei carichi vietare qualsiasi attività lavorativa in prossimità dei mezzi e delle zone;
- predisporre cartelli di pericolo per movimentazione meccanica carichi;
- interdizione all'accesso e al passaggio durante le movimentazioni meccaniche dei carichi;
- prima dell'inizio dei lavori verranno individuati percorsi specifici che il personale esterno dovrà utilizzare;
- l'interdizione mediante l'installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio di terzi nelle aree dove vengono svolte le attività lavorative pericolose;
- l'installazione di cartellonistica di sicurezza;
- la presenza di un preposto incaricato della ditta per l'esecuzione di verifiche di sicurezza sull'efficacia nel tempo della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta;
- il DEC/RUP/Responsabile dl contratto e il preposto della ditta verificano ed evidenziano qualunque situazione o elemento di pericolo, l’adozione delle misure di prevenzione e protezione, l’efficacia nel tempo delle segregazioni, interdizioni, e della segnaletica apposta.
In tutti gli ambienti soprattutto quelli ad uso magazzino, archivi e, torre biblioteca, i rischi e le misure tecniche di prevenzione sono le seguenti:
Cadute dall’alto
Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore o per parapetti inferiori a 1 metro, devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi, passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati. Per lavori occasionali e di breve durata, possono essere utilizzati idonei dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto. Le attrezzature utilizzate per svolgere attività sopraelevate rispetto al piano di calpestio devono possedere i necessari requisiti di sicurezza e di stabilità al fine di evitare la caduta delle persone. I depositi di materiale devono essere realizzati in modo da evitare che l’accesso per la loro manipolazione possa comportare livelli di caduta superiori ai 2 metri. Nelle lavorazioni riguardanti passaggi, lucernai e tetti non protetti, tutti gli interventi dovranno essere effettuati dal basso. Nell’esecuzione di attività di pulizia dei locali o degli arredi e delle attrezzature o mezzi meccanici è necessario utilizzare attrezzature autonomamente stabili, con accesso agevole e sicuro provviste di parapetti (es. scale a castello, trabattelli).
Urti, colpi, impatti, compressioni
Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile ( es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione e non ostacolare la normale viabilità. Gli arredi e le attrezzature dei locali comunque adibiti a posti di lavoro, devono essere disposti in modo da garantire la normale circolazione delle persone.
Punture, tagli, abrasioni
Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali. Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), come nei lavori di formazione dei depositi, di carico scarico materiali e nei lavori di pulizia e manutenzione devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
Scivolamenti, cadute a livello
I pavimenti degli ambienti e luoghi di lavoro devono avere caratteristiche ed essere mantenuti in modo da evitare il rischio di scivolamento e inciampo. I percorsi pedonali interni ai luoghi di lavoro devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali o altro, capaci di ostacolare il cammino degli operatori. Le vie d'accesso ai luoghi di lavoro e quel le corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne. Tutti gli addetti devono indossare calzature idonee.
Possono essere presenti negli ambienti di lavoro (soprattutto aree tecniche) e nei percorsi zone con pavimenti bagnati, ostacoli sui percorsi, pozzetti aperti, scale, gradini, rampe, elementi ammalorati, dislivelli, discontinuità, aree ribassate. Ove necessario, deve essere presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi.
Gli accessi ad aree non protette, con rischio di caduta dall’alto, possono avvenire unicamente con DPI anti-caduta a norma. Utilizzare scale a norma, di altezza idonea e le necessarie protezioni. associare la stabilità del materiale specie sui ripiani alti delle scaffalature a giorno; verificare periodicamente il fissaggio dei corpi illuminanti a soffitto e la stabilità delle controsoffittature prima di operarvi. Non sostare nelle zone con alberi se non manutenuti o con rischio di caduta di elementi e/o parti strutturali; è vietato eseguire lavori in altezza in presenza di lavoratori e senza le necessarie protezioni; è vietato abbandonare attrezzi e utensili in quota; per le lavorazioni in altezza utilizzare un trabattello a norma in metallo, con ripiani di lavoro e scale in alluminio per salita interna, transennare con nastro segnaletico le zone sottostanti le aree di lavoro. In caso di dislivelli nelle aree di transito installare idonea cartellonistica segnalante il dislivello esistente. In caso di cadute a livello e scivolamenti, inciampi per materiale e attrezzature delimitare le aree di lavoro; contenere l'eventuale presenza di liquidi sui pavimenti, esporre sempre durante la relativa attività il cavalletto "pavimento bagnato";
è vietato lasciare incustodito il carrello delle pulizie o altre attrezzature nei corridoi o negli ambienti; intervenire con immediatezza, nell'area esterna, in caso di pioggia o presenza di ghiaccio, fango, escrementi di animali, ecc.; segnalare con apposito cartello, ed interdire con nastro segnaletico, le eventuali zone interessate da caduta di materiale o bagnate per fuoriuscita di liquidi da contenitori; impedire l'accesso a terzi durante la fase di successiva raccolta e recupero di materiale o dei liquidi fuoriusciti, le operazioni di bonifica debbono essere eseguite rapidamente e compatibilmente con le caratteristiche del rifiuto fuoriuscito; è vietato intralciare con cavi e/o prolunghe e/o con indebito deposito di materiale, anche provvisorio, le zone di passaggio; i cavi delle attrezzature elettriche installate negli uffici debbono essere raccolti in fasci e non attraversare, in nessun caso, le zone di passaggio; In caso di terrazzi e soppalchi non accedere sugli stessi senza idonei parapetti e verifica dei solai. Proteggere gli elementi di ponteggio con cappucci in PVC (funghi).
Cesoiamento, stritolamento
Il cesoiamento e lo stritolamento di parti del corpo tra elementi mobili di macchine e elementi fissi delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto automatico e/o di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
Caduta materiale dall’alto
Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso. In alcuni casi i dispositivi di trattenuta o di arresto possono risultare insufficienti anche solo per cause accidentali. In tali situazioni gli addetti devono fare uso di casco di protezione personale.
Investimento
Per l'accesso degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre controllato l'accesso di estranei alle zone di lavoro. All'interno dell'ambiente di lavoro (magazzino, ecc.) la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici. Le vie d'accesso e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in buone condizioni.
3.1.2 E’ previsto l’accesso ad aree pericolose o limitrofe ad esse quali: tetti, locali tecnici, intercapedini e/o superfici/ambienti interni o esterni di qualunque tipo costituiti da materiale non sufficientemente resistente, bocche di lupo, lucernai, ambienti con mobilità e/o altezza ridotta, spazi ristretti, canali, cavedi, cavedi con pavimentazione mobile, vasche, vani ascensori, montacarichi, passaggi con finestrature vicine, elementi con parti in movimento (carrucole, cancelli, saracinesche ecc., elementi a scorrimento, aree allagate, malmesse, dissestate, ammalorate, intralciate, poco illuminate con presenza di parti pericolanti, sporgenti, superfici calde, taglienti, elementi pericolosi in genere, parti in movimento, o senza idonee protezioni dal rischio di caduta dall’alto (parapetti), urto schiacciamento)
Rendere sicuro ed agevole l’accesso e le lavorazioni mediante opere preventive di messa in sicurezza e l’impiego di mezzi appropriati atti a impedire tali rischi, quali passerelle, trabattelli, protezioni o scale con parapetti e protezioni regolamentari saldamente ancorati a strutture fisse e solide, garantire con idonee opere provvisionali le protezioni dal rischio di caduta dall’alto, sfondamento urto, schiacciamento, taglio e dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anti- caduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori). Mettere preventivamente in sicurezza l’area garantendo le protezioni necessarie nell’area di lavoro verificare gli impianti/strutture la presenza di idonei passaggi e appoggi prima di ogni accesso, consentire l’accesso solamente al personale autorizzato e dotato delle necessarie procedure di sicurezza e DPI. Nelle lavorazioni riguardanti passaggi, lucernai e tetti non protetti, tutti gli interventi dovranno essere effettuati dal basso. Definire con sopralluogo preventivo da parte dell’appaltatore le necessarie misure da adottare per la lavorazione. Non utilizzare indumenti o attrezzature che possano impigliarsi o ostacolare le attività. Porre la massima attenzione agli elementi in movimento.
3.1.3 Circolazione e manovra con automezzi nelle aree esterne in presenza di altri veicoli, lavoratori o pedoni.
Procedere nelle aree esterne a passo d’uomo seguendo la segnaletica e i percorsi presenti, impegnare le aree di carico e scarico merci solo quando queste non sono utilizzate da altri soggetti. In caso di manovre in retromarcia o quando la manovra risulti particolarmente difficile (spazi ridotti, scarsa visibilità, ecc.), farsi coadiuvare da un collega a terra. In mancanza di sistema di segnalazione acustica di retromarcia (cicalino) sul mezzo, preavvisare la manovra utilizzando il clacson. In caso di viabilità (interna/esterna) prima dell'esecuzione dei lavori acquisire, dai responsabili di sede, idonee istruzioni circa le modalità di accesso e di fruizione dei percorsi e delle aree della sede interessate dalle opere edili; utilizzare percorsi di esodo definiti. All'interno dell'area aziendale occorre mantenere una velocità adeguata, i mezzi debbono spostarsi a velocità estremamente ridotta e debbono essere parcheggiati negli spazi appositamente individuati. La movimentazione interna dovrà avvenire secondo i percorsi stabiliti. E’ necessaria assistenza continua di un addetto durante l’esecuzione dei lavori
3.1.4 E’ previsto l’utilizzo dei servizi igienici o di altri servizi del luogo di lavoro anche per i lavoratori della impresa appaltatrice.
I servizi igienici e locali ristori devono essere mantenuti in stato di scrupolosa pulizia. Tutti i lavoratori devono usare con cura e proprietà i locali, le installazioni e gli arredi dei servizi stessi e non contaminare le aree di lavoro.
3.1.5 E’ prevista una permanenza stabile dei lavoratori della impresa appaltatrice all’interno della Unità produttiva.
Locali appositamente destinati a spogliatoi sono messi a disposizione dei lavoratori quando questi devono indossare indumenti di lavoro specifici e quando per ragioni di salute o di decenza non si può loro chiedere di cambiarsi in altri locali. Gli spogliatoi devono essere distinti fra i due sessi e convenientemente arredati.
I locali destinati a spogliatoio hanno una capacità sufficiente, sono possibilmente vicini ai locali di lavoro aerati, illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili.
Gli spogliatoi devono essere dotati di attrezzature che consentono a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro. Qualora i lavoratori svolgano attività insudicianti, polverose, con sviluppo di fumi o vapori contenenti in sospensione sostanze untuose od incrostanti, nonché in quelle dove si usano sostanze pericolose, corrosive od infettanti o comunque pericolose, gli armadi per gli indumenti da lavoro devono essere separati da quelli per gli indumenti privati. E’ vietato utilizzare agenti chimici pericolosi ingiustificati, o modalità di lavoro che possano esporre a rischi specifici altri lavoratori; inoltre è vietato usare attrezzature non a norma e adottare comportamenti pericolosi. Prima di frequentare le aree dell’istituto non oggetto dell’attività cambiarsi (mensa ecc.)
3.1.6 E’ prevista la presenza di superfici di transito bagnate e con rischio di scivolamento e/o cadute a livello.
Le imprese appaltatrici devono segnalare, attraverso specifica segnaletica, le superfici di transito che dovessero risultare bagnate e quindi a rischio scivolamento e impedire l’accesso. Individuare percorsi sicuri specifici per il personale e i mezzi meccanici, interdire l’accesso e il passaggio con segnaletica e cartellonistica verificata nel tempo dal DEC. dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.7 E’ prevista la pulizia/manutenzione di finestre e/o lucernari, cortili, cavedi, cassettoni, vani scale, altro con l’ausilio di scale, trabattelli o altri mezzi meccanici in presenza di lavoratori.
Rendere sicuro ed agevole l’accesso mediante l’impiego di mezzi appropriati, quali passerelle, trabattelli con parapetto e fermapiede o scale regolamentare posizionati in parti stabili e solidamente ancorate e provvisti di idonee protezioni anticaduta e dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta ancorati saldamente a parti stabili scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori). Non avvicinarsi alle finestrature, lucernai, cortili, scale o altri luoghi con rischio di caduta senza idonei parapetti o dispositivi anticaduta. Nelle lavorazioni tutti gli interventi dovranno essere effettuati dal basso.
3.1.8 E’ previsto l’allestimento di un’area delimitata destinata a deposito all’esterno della unità produttiva.
Il deposito non dovrà avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga; e/o non dovrà intralciare gli accessi, i passaggi, le vie di fuga esterne, i punti di raccolta e dovrà consentire il facile accesso dei mezzi di soccorso. In ogni caso non dovrà costituire rischio incendio. E’ vietato depositare materiali infiammabili in ambienti non dotati di necessarie resistenza al fuoco e idonee misure di prevenzione e protezione e in ogni caso senza nulla osta dell’Istat. E’ altresì vietato depositare sostanze tossiche o pericolose per la salute.
3.1.9 E’ previsto l’accesso a posti elevati di: edifici, parti di impianti, apparecchi, macchine, pali e/o simili.
Rendere sicuro ed agevole l’accesso mediante l’impiego di mezzi appropriati, quali passerelle, trabattelli o scale o passerelle con parapetto regolamentare e dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, DPI respiratori). In caso di affidamento di lavori di manutenzione che prevedano l’accesso alle coperture, o superfici con altezza parapetti inferiore a m. 1,00 prevedere l’installazione di parapetti provvisori o di sistemi di trattenuta, previo nulla osta dell’Ufficio tecnico servizio LOG. In ogni caso prediligere gli interventi effettuati dal basso.
3.1.10 Utilizzo di attrezzature e macchinari.
Le imprese appaltanti devono utilizzare sempre attrezzature proprie marcate CE garantendone la conformità, l’adeguatezza, il corretto uso, l’addestramento e il rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti e dal fabbricante. Attrezzature e materiali dovranno essere collocate in modo tale da non poter costituire inciampo, urto, schiacciamento, taglio, ribaltamento, ustione, né ostruire o limitare le vie di esodo. E’ responsabilità della ditta appaltatrice averne cura, e sovraintenderne l’utilizzo in modo da non arrecare danno a terzi e riporli correttamente non lasciandoli in aree non segnalate. Le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto. E’ vietato l’uso di attrezzature non a norma e prima dell’utilizzo devono essere acquisite tutte le informazioni e l’addestramento necessarie all’uso sicuro. L’appaltatore non deve utilizzare attrezzature, dotazioni non a norma sprovviste della necessaria documentazione tecnica e di conformità. Nei soli casi eccezionali in cui esista per contratto la possibilità di utilizzare attrezzature del committente sarà autorizzato solo l’uso di dotazioni conformi e nel rispetto delle norme di settore, l’appaltatore preventivamente verificherà la conformità delle attrezzature da utilizzare anche acquisendo la documentazione del produttore/distributore e manutentore. L’uso delle attrezzature deve avvenire secondo le normative vigenti, e ogni ditta appaltante ha la responsabilità diretta della loro conservazione custodia e uso secondo le corrette condizioni di sicurezza impedendo in ogni modo rischi causati da esse, usi indebiti e attrezzature non custodite.
Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all’allegato V del D.Lgs 81/08. Il datore di lavoro della ditta appaltatrice provvede affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni
di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l'installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l'installazione corretta e il buon funzionamento.
Qualora le attrezzature di lavoro, la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione, siano usate al di fuori della sede dell’unità produttiva devono essere accompagnate da un documento attestante l’esecuzione dell’ultimo controllo con esito positivo. Il Datore di lavoro che concede in uso le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari, e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto deve attestare, sotto la propria responsabilità, che le stesse siano conformi, al momento della consegna a chi acquisti, riceva in uso, noleggio o locazione finanziaria, ai requisiti di sicurezza di cui all’allegato V del D.Lgs 81/08. Il datore di lavoro che concede in uso ad un altro datore di lavoro attrezzature di lavoro senza conduttore deve, al momento della cessione, attestarne il buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza a fini di sicurezza. Il datore di lavoro che intende utilizzare attrezzature/macchinari dovrà conservare agli atti per tutta la durata della concessione dell’attrezzatura la documentazione che riporti l’indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso, i quali devono risultare formati conformemente alle disposizioni del Decreto Legislativo 81/08. Il D.L. della ditta appaltatrice prima di utilizzare le attrezzature messe a disposizione verifica le condizioni di sicurezza, segnalando al committente ogni anomalia e non procede all’uso fino alla eliminazione della non conformità. Le derivazioni a spina per l'alimentazione di macchine e di apparecchiature di potenza superiore ai 1.000 W devono essere provviste, a monte della presa, di interruttori nonché di valvole omnipolari, escluso il neutro, per permettere l'inserimento della spina a circuito aperto. Le macchine e gli apparecchi elettrici mobili e portatili devono essere alimentati solo da circuiti a bassa tensione e provvisti di libretto di manutenzione e controllo e dichiarazione di conformità . Per i lavori all'aperto è vietato l'uso di utensili a tensione superiore ai 220 V verso terra.
Nei lavori in luoghi o molto umidi od entro grandi masse metalliche è vietato l'uso di utensili a tensione superiore ai 50 V verso terra. Gli utensili portatili, le macchine e gli apparecchi mobili con motore elettrico incorporato, alimentati con tensione superiore ai 25 V verso terra se alternata e 50 V verso terra se continua, devono avere l'involucro metallico collegato a terra, e rispondere alle norme di legge.
Qualora venga rilevata qualunque anomalia da parte della ditta appaltatrice questa informa, immediatamente, il RUP e il direttore esecuzione del contratto/Responsabile dl contratto per ripristinare le condizioni di sicurezza e non utilizza l’attrezzatura, materiali, dotazioni, fino alla risoluzione della non conformità ecc..
3.1.11 Presenza di lavoratori che possono lavorare in aree “nascoste” o isolate o aree malmesse degli edifici o con difetti tecnici o di manutenzione o aree tecniche e/o specifiche (sottotetti, controsoffitti, sotto-pannellature, passaggi intercapedini, locali tecnici, torre libraria, garage, magazzini, CED, ambienti ammalorati allagati, deteriorati, pericolosi, o aree pericolose e malmesse con difetti tecnici o di manutenzione, locali tecnici i cattivo stato) quali ad esempio ditte di manutenzione, pulizie ecc.
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro, previa verifica delle condizioni strutturali e di stabilità degli ambienti e del rispetto delle tutele di salute e sicurezza sul lavoro e della relativa messa in sicurezza.
Prima di intraprendere lavori di demolizione o di manutenzione, occorre verificare la presenza e la natura dei materiali oggetti di intervento, individuando eventualmente la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto. Se vi è il minimo dubbio sulla presenza di amianto in un materiale o in una costruzione, si devono sospendere le lavorazioni ed applicare le disposizioni di cui al Capo III Titolo IX del D.Lgs 81/08 e avvisare il responsabile del piano di manutenzione e controllo dell’amianto.
Inoltre devono essere ispezionate dalla ditta appaltante, preventivamente, le aree per la corretta adozione di misure di prevenzione e protezione, verificate le condizioni di sicurezza (rischi di caduta, scivolamento, inciampo, presenza di aperture pericolose non protette, assenza di parapetti, strutture sporgenti con rischio urto, passaggi non protetti, lucernai, rischi di caduta di persone o caduta di materiale dall’alto, rischi di schiacciamento, rischio elettrico, rischio chimico o biologico, ambienti allagati), i percorsi di esodo e la loro fruibilità. L’appaltatore preventivamente all’accesso deve richiedere al committente (uffici di riferimento), tramite il DEC/Direttore dei Lavori tutte le informazioni/documenti su impianti, strutture/attrezzature necessarie all’esecuzione in sicurezza dell’appalto. Se necessario è possibile richiedere
alla portineria trasmittenti per lavori isolati. L’appaltatore comunica alla portineria la sua presenza in tali aree e acquisisce preventivamente le informative dei percorsi di esodo e i piani di emergenza e dei presidi di emergenza. Sono vietate attività, e anche depositi, in aree pericolose e/o gravemente ammalorate con rischi di urto, caduta, schiacciamento, allagamento, elettrocuzione, crollo, taglio, caduta dall’alto, affogamento, cunicoli ecc. e in zone gravemente ammalorate con rischi di cedimenti strutturali, finché tali aree non sono preventivamente messe in sicurezza, definite idonee procedure di lavoro e misure di prevenzione e protezione specifiche (anche DPI) previa verifica del RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori e nulla osta dell’Ufficio tecnico servizio LOG. Tali aree devono essere interdette e apposta segnaletica specifica. Inoltre devono essere immediatamente sospese le attività in attesa del ripristino delle condizioni di salute e sicurezza, avvisato immediatamente il RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori e le figure coinvolte. L’accesso alle aree remote è possibile solo previa verifica della fruibilità dei percorsi e degli accessi/vie di uscita per tutto il periodo dell’attività e delle condizioni di sicurezza di detti ambienti avendo avvisato le portinerie e ricevuto l’autorizzazione preventiva e quanto necessario per garantire tali accessi (chiavi degli ambienti ecc. anche per quelli vicini se necessario). E’ vietato sottoporre a carichi eccedenti i solai e/o effettuare lavorazioni impattanti (es. demolizioni, abbattimento di strutture) senza aver prima avuto autorizzazione.
Devono essere utilizzate unicamente attrezzature proprie conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla vigente normativa.
L’accesso ai locali è riservato al solo personale autorizzato. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi.
In caso di ambienti (impianti, strutture, attrezzature) gravemente ammalorate o pericolose avvisare immediatamente il RUP e gli uffici competenti (Ufficio tecnico servizio LOG, RdS) prima di accedervi. L’accesso è possibile solo dopo che le aree sono state messe in sicurezza e con idonee e specifiche procedure e DPI. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anti-caduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori). E’ vietato l’accesso in ambienti confinati. L’accesso al CED è possibile solo dopo aver verificato preventivamente la fruibilità dei percorsi e nella garanzia che essi restino liberi durante tutta la durata dell’attività, avendo prelevato dalla portineria le chiavi di accesso degli ambienti coinvolti, i dispositivi di comunicazione, accedendo in almeno due operatori e avendo avvisato la guardiania. La direzione responsabile dell’attività vigila sul rispetto delle misure di prevenzione e protezione.
3.1.12 E’ previsto l’utilizzo di impianti di illuminazione sussidiaria.
Per l’impiego di lampade portatili devono essere utilizzate lampade elettriche a bassa tensione.
3.1.13 Sono previste lavorazioni che possono comportare l’esposizione a fuliggine, catrame, pece di carbone, polvere di legno duro, anche in maniera indiretta, come può succedere ad esempio nel caso di lavoratori addetti alla manutenzione e alle pulizie.
Nel caso che un’attività lavorativa di manutenzione preveda fuliggine, catrame, pece di carbone, polvere di legno duro, anche in maniera indiretta, si opererà con massima cautela installando aspiratori o segregando gli spazi con teli/barriere, confinando e isolando le aree e restituendole poi decontaminate. Tali attività saranno programmate e svolte (come già in precedenza ribadito) in assenza di terzi sul luogo di lavoro.
Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti. Per lavorazioni, in orari non coincidenti con quelli dei lavoratori della Struttura, che lascino negli ambienti di lavoro residui di polveri o altro, occorre, comunque, che sia effettuata un’adeguata rimozione e pulizia prima dell’inizio dell’attività. Per interventi eseguiti durante la normale attività lavorativa, si devono interdire le aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anti-caduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.14 E’ previsto utilizzo di ascensori e/o montacarichi per la movimentazione di carrelli in comune con altri lavoratori.
Non superare la portata e affollamento massimo dell’ascensore. Bloccare le ruote dei carrelli una volta entrati in cabina e verificare preventivamente che non ci siano parti impigliate. Non manomettere/modificare in alcun modo gli impianti/attrezzature. Può effettuare manovre solo personale autorizzato dal committente e addestrato adeguatamente. E’
disponibile l’I.O. specifica presso i DEC/Direttori dei Lavori. L’appaltatore prima di utilizzare l’impianto deve verificare che non ci siano intralci con il materiale trasportato, che ci sia sufficiente spazio di movimento e manovra e che non si possano verificare indebiti incastri con le parti in movimento. L’appaltatore che acceda alle aree ove sono presenti gli impianti disattiva preventivamente l’alimentazione prima di operare in alcun modo su detti impianti e sulle parti di essi in movimento e adotta misure specifiche atte ad impedire il contatto con le parti in movimento.
3.1.15 Sono previste lavorazioni in zone con pericolo di investimento dei lavoratori dell’impresa appaltatrice per transito di carrelli elevatori e/o mezzi in movimento in generale.
Camminare lungo i percorsi pedonali indicati mediante segnaletica orizzontale, ove presenti e comunque lungo il margine delle vie carrabili. Non sostare dietro gli automezzi in sosta e in manovra. Non utilizzare i montacarichi contemporaneamente ad altri soggetti quando questi trasportano materiali ingombranti. Segnalare e segregare aree impedendo i passaggi con rischio di caduta di materiale. Non sostare in aree di transito con rischio di investimento. Prima di accedere a qualunque area verificarne la resistenza al carico. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anti-caduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.16 Carico, scarico e trasporto di materiali ed attrezzature.
Parcheggiare il mezzo in modo da ridurre al minimo l’ingombro della via di transito veicolare. Durante tutta la fase di carico/scarico azionare i segnali visivi di sosta del mezzo (quattro frecce). Prima di procedere allo scarico/carico merci dal mezzo verificare che questo sia stato assicurato contro spostamenti intempestivi (motore spento e freno a mano e marcia inseriti). E’ vietato l’uso di mezzi a motore (transpallet, muletti) ma consentiti solo mezzi a spinta. Nel caso di trasporti su percorsi accidentati o difficili (per esempio scale) sarà cura della ditta adottare tutte le idonee misure per il trasporto in sicurezza senza ostacolare le vie di transito, fuga anche ripartendo i carichi in porzioni minori. Il materiale deve essere deposto in aree idonee secondo le indicazioni del RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori senza arrecare alcun ingombro, rischio incendio, rischio di crollo, schiacciamento, caduta, rischi elettrici da incendio.
3.1.17 Sono previste lavorazioni con rischio di punture, perforazioni, tagli e/o abrasioni, urti, ustioni, schiacciamenti per gli altri lavoratori e/o pubblico presente.
Pianificare le operazioni necessarie a prevenire simili eventi visionando preventivamente gli ambienti ove possono essere presenti sporgenze, elementi acuminati, taglienti.
Interdizione delle aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere, recinzioni, protezioni tali da impedire il passaggio o l’esposizione, installazione di cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti protettivi, occhiali, elmetti, dpi respiratori). Adottare modalità operative atte ad impedire l’esposizione a tali rischi.
3.1.18 Sono previste lavorazioni con rischio di urti, colpi, impatti e/o compressioni per gli altri lavoratori e/o pubblico presente.
Pianificare le operazioni necessarie a prevenire un simile evento.
Interdizione delle aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installazione di cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.19 E’ previsto intralcio di vie di fuga o corridoi o passaggi.
All'inizio della giornata lavorativa occorre che l’appaltatore si assicuri che l'esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito. Individuare percorsi alternativi che garantiscano un sicuro ed efficace esodo di tutte le persone presenti nel luogo di lavoro nel rispetto della normativa vigente e segnalarli.
Alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non
sussistano condizioni per l'innesco di un incendio. E’ vietato intralciare/ostruire vie esodo e i passaggi, manomettere i sistemi di sicurezza e i presidi di emergenza in generale adottare comportamenti pericolosi per se stessi o gli altri. Le aree di intervento delle ditte appaltatrici devono essere ben separate e segnalate con apposta segnaletica.
3.1.20 E’ prevista momentanea disattivazione di specifiche misure di protezione antincendio per interventi manutentivi quali: impianto rivelazione fumi; impianto allarme antincendio; impianto di spegnimento (idranti); impianto di spegnimento (naspi); impianto di illuminazione di sicurezza; bloccaggio in apertura di porte o serrande resistenti al fuoco REI; realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco (REI); altri sistemi di spegnimento (estintori).
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti con un preposto della committenza, dell’Ufficio tecnico servizio LOG, al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente, tali interruzioni sono possibili fuori orario di lavoro e in assenza di personale, solo in casi eccezionali in orario di lavoro. I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il referente incaricato dal committente ha rilasciato il permesso di interruzione della specifica fornitura ed è stata data informativa alle squadre di emergenza e al responsabile di sede. Deve essere data informativa a tutto il personale. E’ vietato effettuare lavorazioni che possano compromettere la gestione delle emergenze.
Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio.
Nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione.
Al termine dei lavori/lavorazioni, il sistema di rivelazione, ed allarme in particolare, e tutti gli impianti di protezione antincendio in generale, devono essere provati.
Per gli interventi sugli impianti elettrici e di sicurezza (rivelazione incendio, estinzione incendi, etc.), che non siano semplicemente interventi di manutenzione ordinaria (ad esempio cambio lampade, mantenimento in efficienza degli impianti), dovrà essere rilasciata dichiarazione di conformità.
Non saranno eseguiti interventi di riparazione se non da personale qualificato e non dovranno essere manomessi i sistemi di protezione attiva e passiva delle parti elettriche. E’ vietato alterare in alcun modo, senza autorizzazione dell’Istat (Ufficio tecnico servizio LOG) le caratteristiche protettive, tecniche o tecnologiche di strutture o impianti. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.21 E’ previsto utilizzo e/o deposito e/o trasporto di sostanze estremamente infiammabili, facilmente infiammabili e/o infiammabili.
L’immagazzinamento dei materiali infiammabili deve avvenire in locali realizzati con strutture resistenti al fuoco, e, dove praticabile, conservazione della scorta per l'uso giornaliero in contenitori appositi. In ogni caso è vietato nelle sedi Istat. Le sostanze infiammabili, quando possibile, devono essere sostituite con altre meno pericolose (per esempio adesivi a base solvente organico dovrebbero essere sostituiti con altri a base acquosa).
3.1.22 E’ previsto utilizzo e/o deposito e/o trasporto di agenti chimici pericolosi (ACP) quali ad esempio vernici, smalti, siliconi, gas, detergenti, sostanze irritanti, disinfettanti, disinfestanti.
Si può definire rischio chimico qualunque esposizione a sostanze/miscele chimiche, siano esse presenti sotto forma di solidi, liquidi, aerosol o vapori. Il rischio chimico è legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all’accidentale interazione con lavorazioni che avvengono nelle immediate vicinanze.
Tale rischio deve mantenersi irrilevante per la salute e basso per la sicurezza per gli operatori che non devono operare direttamente con sostanze pericolose purché al corrente delle situazioni o sorgenti di rischio. Le modalità di esposizione più frequenti sono: contatto (pelle, occhi), con liquidi, polveri (corrosivi, caustici, solventi), inalazione di vapori, aerosol o polveri che si sviluppano o sollevano durante le lavorazioni. Sono potenziali sorgenti di rischio: i contenitori dei prodotti chimici in origine o prodotti utilizzati per le lavorazioni o lo smaltimento. Il rischio può originarsi nell’uso di detergenti, disinfettanti, decalcificanti, antiparassitari o altri agenti chimici pericolosi per le pulizie, disinfezione, disinfestazione dei locali o prodotti per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Altri prodotti utilizzati dalle ditte di manutenzione e di lavori in genere. La disinfestazione e tutte le lavorazioni che possono esporre ad ACP di rischio non irrilevante per la salute
devono avvenire fuori orario di lavoro da ditta appaltatrice specializzata, confinando le aree, decontaminandole prima del rilascio, e non disperdendo i prodotti nell’ambiente e senza esposizione dei lavoratori Istat o di altre ditte appaltatrici o terzi a rischi. Inoltre devono essere rilasciati gli ambienti ben decontaminati. Non devono essere creati ambienti a rischio Atex o rischi per la sicurezza. In caso di agenti chimici pericolosi (le sostanze detergenti o prodotti di pulizia, sanificazione ecc. ) volatili (rappresentano un rischio di inalazioni) potrebbe essere necessario per la ditta appaltante utilizzare specifici DPI (es.: maschere facciali); utilizzare sempre armadi chiusi per la custodia dei prodotti (per le pulizie, materiali, ecc…) e per le necessità dell'impresa; tutti i prodotti chimici utilizzati dalle imprese (ad es. di pulizie) debbono essere conformi alla normativa vigente e utilizzati secondo le schede tecniche e di sicurezza (da custodire in situ); il locale dove sono eseguite le pulizie o le altre lavorazioni deve essere sempre aerato ed eliminati ogni residuo prima dell’utilizzo; è vietato lasciare incustoditi prodotti chimici e i relativi contenitori. Ove necessario, deve essere presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi (RUP/DEC/Responsabile dl contratto). Tutti i contenitori devono essere regolarmente etichettati ai sensi del regolamento n.1272 CLP e s.m.i. e REACH. Le schede di sicurezza di ogni appaltatore devono essere presenti nelle sedi di lavoro e messa a disposizione del committente attraverso il DEC/RUP/Responsabile dl contratto. Tutti gli appaltatori che usano agenti chimici pericolosi devono farlo con miscele/sostanze di minor rischio possibile per l’uomo e per l’ambiente alle maggiori diluizioni e non esponendo in alcun modo altri lavoratori che non riguardino l’appalto specifico a suddetti rischi. Inoltre gli appaltatori dovranno conservare sotto propria responsabilità tutti i prodotti in modo adeguato, impedendo l’accesso e l’uso al personale non autorizzato e con specifica segnaletica. Ogni appaltatore deve mantenere e garantire i livelli di rischio per salute e sicurezza alle condizioni minime possibili, fornendo, a richiesta, giustificazione e tutta la documentazione tecnica necessaria dei prodotti/mezzi utilizzati che dimostri di aver garantito tali livelli e adottando se necessario, specifiche misure di prevenzione e protezione. Sono vietate diluizioni da soluzioni concentrate in istituto, i prodotti devono essere pronti all’uso nella concentrazione minima possibile, non devono avvenire dispersioni incontrollate dei prodotti, né contaminazioni delle aree non oggetto della lavorazione che possano esporre indebitamente ai prodotti. E’ vietato utilizzare prodotti non dell’appaltatore, in caso di spandimento di sostanze/miscele o rifiuti pericolosi chimici segnalare immediatamente la situazione anomala ai referenti Istat contattabili con l’aiuto della guardiania e nel rispetto delle misure di emergenza previste, contattare il numero di emergenza ed attivare le procedure previste per la bonifica previste nelle SDS. Se presente nel locale e previsto dalla SDS coprire il materiale con inerte (sabbia o assorbenti) mai con carta o stracci; è vietato utilizzare direttamente le mani per raccogliere questo materiale; aprire le finestre e chiudere le porte di accesso ai locali allertando i presenti del pericolo presente e quelli presenti nelle aree adiacenti. Vietato contaminare in alcun modo le aree di lavoro, quelle limitrofe o connesse e l’ambiente esterno. Nei lavori: le opere di demolizione e carteggiatura o trattamenti con agenti chimici dovranno essere eseguite secondo idonee procedure, prevedendo l'uso di prodotti che evitino la liberazione di polveri inerti, vapori o agenti chimici pericolosi e vengano utilizzati utensili dotati di sistemi aspiranti, effettuare sempre il ricambio d'aria dopo e/o durante le lavorazioni; le aree interessate dovranno essere segregate mediante teli di polietilene su telai di legno, a tutta altezza, evitando la formazione di fessure per il passaggio delle polveri o altro. E’ vietato esporre il personale, altri lavoratori o persone in genere ad ACP; se è necessario l'ingresso in un deposito di sostanze chimiche, accertarsi (mediante informazioni dai responsabili) sulla necessità o meno di indossare dispositivi di protezione individuale; se il lavoro che si deve eseguire comporta il contatto con sostanze pericolose e il livello di rischio non è irrilevante o basso si devono indossare i dispositivi individuali di protezione che sono stati previsti dall’appaltatore e in ogni caso non devono essere esposti lavoratori Istat. Attività di bonifica, sanificazione, disinfezione, disinfestazione che necessitano l’uso di agenti chimici pericolosi dovranno avvenire confinando le aree, impedendo la dispersione delle sostanze/miscele in aree non interessate o contigue o attraverso cavedi o aree comunicanti, in assenza di lavoratori non specificatamente interessati alla specifica attività e dotati di idonee misure di prevenzione e protezione e DPI e fuori orario di lavoro Istat impedendo gli accessi al personale non autorizzato e apponendo avvisi. Inoltre tutte le aree prima di poter essere riutilizzate dovranno essere a loro volta bonificate da ogni possibile residuo di agenti chimici pericolosi attraverso la pulizia approfondita delle superfici e l’areazione degli ambienti. Durante la bonifica gli impianti di areazione dovranno essere mantenuti spenti e impedita la diffusione degli ACP negli stessi. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
Polveri, fibre
Durante le operazioni di pulizia dei locali, delle attrezzature e dei mezzi meccanici, nonché la sostituzione dei toner, non devono essere presenti lavoratori al contorno e si deve evitare l'emissione di polveri e la diffusione delle stesse utilizzando tecniche e attrezzature idonee. Le eventuali polveri captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura. Devono essere utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei, quali grembiuli, occhiali, guanti, mascherine monouso. In caso di polvere e rischio di inalazione, custodire e limitare, il più possibile, il deposito di toner esausti; razionalizzare i depositi di carta in genere, al fine di limitare il sollevamento della polvere;
è necessario procedere all'asportazione manuale delle polveri con stracci umidi e utilizzare idonei apparecchi aspirapolvere;
non utilizzare le scope tradizionali al fine di evitare che la polvere sollevata torni a depositarsi: utilizzare scope a frange; bagnare periodicamente i materiali di risulta, specie quelli delle demolizioni, al fine di evitare il sollevamento delle polveri.
Getti, schizzi: durante le attività (ad esempio nelle operazioni di manutenzione delle macchine e degli impianti) i lavoratori possono essere esposti ad agenti chimici pericolosi (ad esempio oli minerali e derivati); in tal caso devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi o di terzi con la pelle dell’operatore. Gli addetti devono altresì indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI e, ove del caso, essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Gas, vapori: nei lavori a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possono dar luogo, da soli o in combinazione, a sviluppo di gas, vapori, nebbie, aerosol e simili, dannosi alla salute, devono essere adottati provvedimenti atti a impedire che la concentrazione di inquinanti nell'aria superi il valore massimo tollerato indicato nelle norme vigenti. La diminuzione della concentrazione può anche essere ottenuta con mezzi di ventilazione generale o con mezzi di aspirazione localizzata seguita da abbattimento.
Qualora non sia possibile assicurare una efficace aerazione ed una completa bonifica, gli addetti ai lavori devono essere provvisti di idonei dispositivi di protezione individuali per la protezione delle vie respiratorie.
L’impiego di prodotti chimici da parte dell’impresa deve avvenire secondo specifiche modalità operative indicate sulla scheda di sicurezza (scheda che deve essere presente in situ). Per quanto possibile, gli interventi che necessitano di prodotti chimici, se non per lavori d’urgenza, saranno effettuati fuori orario di lavoro e comunque in modo tale da non esporre persone terze al pericolo derivante dal loro utilizzo e da rilasciare le aree decontaminate. E’ fatto divieto di miscelare tra loro prodotti diversi o di travasarli in contenitori non correttamente etichettati. L’impresa operante non deve in alcun modo lasciare prodotti chimici e loro contenitori, anche se vuoti, incustoditi. I contenitori, esaurite le quantità contenute, dovranno essere smaltiti secondo le norme vigenti. In alcun modo dovranno essere abbandonati negli edifici rifiuti provenienti dalla lavorazione effettuata al termine del lavoro o servizio. Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti, anche nei giorni successivi all’impiego delle suddette sostanze. In caso di sversamento di sostanze chimiche liquide: arieggiare il locale ovvero la zona; utilizzare, secondo le istruzioni i kit di assorbimento che devono essere presenti nel cantiere qualora si utilizzino tali sostanze, e porre il tutto in contenitori all'uopo predisposti (contenitori di rifiuti compatibili). Non usare apparecchi alimentati ad energia elettrica che possano costituire innesco per una eventuale miscela infiammabile, ovvero esplosiva presente. Comportarsi scrupolosamente secondo quanto previsto dalle istruzioni contenute nelle apposite "schede di sicurezza", che devono accompagnare i prodotti ed essere tenute a disposizione per la continua consultazione da parte degli operatori. Tutti i prodotti devono essere utilizzati, conservati e stoccati sotto chiave secondo le indicazioni della SDS e nella condizione di rischio irrilevante/basso per i lavoratori Istat.
Per interventi eseguiti durante la normale attività lavorativa, si devono interdire le aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Prima di restituire l’area a Istat è necessario verificare l’assenza di eventuali residui di ACP nelle superfici o in aree, se necessario areare bene gli ambienti, rimuovere eventuali tracce dalle superfici fino a completa eliminazione. Le imprese appaltatrici devono fornire
preventivamente le schede di sicurezza aggiornate a regolamento REACH del 2006 e CLP n. 1272 al committente che può chiedere la sostituzione di prodotti pericolosi e operare in modo da non esporre altri lavoratori ai rischi specifici della propria attività.
3.1.23 Sono previste attività con presenza di sostanze nocive quali: aerosol; gas; vapori; polveri e fibre; getti e schizzi.
Nel caso che un’attività lavorativa di manutenzione preveda lo svilupparsi di polveri e fibre, aerosol, gas, vapori, getti o schizzi, si opererà con massima cautela installando aspiratori o segregando gli spazi con teli/barriere. Tali attività saranno programmate e svolte (come già in precedenza ribadito) in assenza di terzi sul luogo di lavoro garantendo la qualità dell’aria.
Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti.
Per lavorazioni, in orari non coincidenti con quelli dei lavoratori della Struttura, che lascino negli ambienti di lavoro residui di polveri o altro, occorre, comunque, che sia effettuata un’adeguata rimozione e pulizia prima dell’inizio dell’attività.
Per interventi eseguiti durante la normale attività lavorativa, si devono interdire e confinare le aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e teli e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.24 E’ previsto accumulo di sostanze infiammabili o facilmente combustibili in luogo non idoneo, di materiali combustibili e/o depositi di avanzi delle lavorazioni, quali carta od altro materiale combustibile che può essere incendiato accidentalmente o deliberatamente.
I rifiuti non devono essere depositati, neanche in via temporanea, lungo le vie di esodo (corridoi, scale, disimpegni) o dove possano entrare in contatto con sorgenti di ignizione.
L'accumulo di scarti di lavorazione deve essere evitato ed ogni scarto o rifiuto deve essere rimosso giornalmente e depositato in un'area idonea preferibilmente fuori dell'edificio.
Dove è possibile, occorre che il quantitativo dei materiali infiammabili o facilmente combustibili sia limitato a quello strettamente necessario per la normale conduzione dell'attività e tenuto lontano dalle vie di esodo.
I quantitativi in eccedenza devono essere depositati in appositi locali od aree destinate unicamente a tale scopo con caratteristiche idonee.
Il deposito di materiali infiammabili deve essere realizzato in luogo isolato o in locale separato dal restante tramite strutture resistenti al fuoco e vani di comunicazione muniti di porte resistenti al fuoco.
Sostituire prodotti infiammabili con altri meno pericolosi. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.25 E’ prevista movimentazione manuale dei carichi.
Prima di intraprendere qualsiasi operazione di movimentazione manuale dei carichi all’interno delle aree di lavoro, dovranno essere concordate con il RUP/DEC/Responsabile dl contratto/Responsabile di Sede, le sequenze di lavoro, le modalità di comportamento e di accatastamento temporaneo dei materiali movimentati evitando in ogni modo interferenze con altre lavorazioni e ostruzioni delle vie di circolazione o esodo. Garantendo la solidità e stabilità dei materiali e della loro collocazione, è prevista verifica della stabilità e solidità dei siti di deposito da parte del DEC. La movimentazione deve avvenire con ausili a norma non motorizzati e dotati di certificazione e documentazione. Apporre segnaletica specifica, verificare gli ancoraggi prima di collocare il materiale, segnalare al RUP/DEC/Responsabile dl contratto/Responsabile di Sede eventuali anomalie. Disporre i carichi non eccedendo le portate di massa e garantendo la stabilità e gli ingombri per il passaggio di mezzi e persone. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori). Se utilizzate scaffalature è necessaria la verifica preventiva degli ancoraggi e della portata da parte della ditta appaltatrice.
3.1.26 E’ prevista movimentazione carichi con ausilio di macchinari.
Prima di intraprendere qualsiasi operazione all’interno delle aree di azione degli apparecchi di sollevamento all’interno della Struttura, dovranno essere concordate con il RUP/ DEC/Responsabile di contratto/Responsabile di Sede Responsabile della linea di attività che gestisce il contratto, le modalità di comportamento in funzione dei segnali utilizzati ai fini della sicurezza. In ambienti Istat è vietato l’uso di muletti, macchinari a motore mobili o altro. Il trasporto dovrà avvenire con un preposto che garantisce che non vengano ostruiti i percorsi, le vie di esodo e che il carico venga trasportato in sicurezza senza arrecare danno alcuno a persone o strutture e che tale trasporto avvenga in assenza del personale non autorizzato. La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliata o la ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti. Movimento delle merci all’interno dell’unità produttiva. Le movimentazioni possono avvenire sia manualmente che con mezzi meccanici. I magazzini sono dotati di transpallets manuali, i reparti sono dotati di carrelli. E’ vietato l’uso dei muletti o apparecchi a ruote alimentati. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. L’utilizzo delle attrezzature di proprietà della committenza è precluso alla ditta appaltatrice, salvo autorizzazioni specifiche. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.27 E’ prevista l’effettuazione di lavori in quota con rischio di caduta del lavoratore, di oggetti e/o materiali dall’alto.
Per interventi eseguiti in quota durante la normale attività lavorativa, si devono interdire le aree sottostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza continuativa di un preposto tecnico della ditta incaricato per l’esecuzione di verifiche giornaliere di sicurezza sull’efficacia di tutte le misure di prevenzione necessarie, di tutte le fasi di lavorazione, della delimitazione realizzata, della segnaletica esposta, della robustezza degli ancoraggi dei DPI e degli appostamenti necessari. Tutte le opere provvisionali e le scale necessarie allo svolgimento degli interventi saranno allestite, delimitate ed usate nel rispetto dei criteri di sicurezza vigenti. E’ obbligatorio l’uso di DPI anticaduta. E’ necessario che il RUP verifichi i passaggi in modo da impedire inciampi, cadute, scivolamenti e garantire comunque i passaggi obbligatori. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori). Conservare sul luogo delle lavorazioni il POS dell’Appaltatore.
3.1.28 E’ previsto utilizzo di trabattelli e/o piattaforme elevatrici.
Interdire le aree sottostanti e adiacenti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installazione di cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.29 Presenza di lavoratori poco formati, informati e addestrati all’utilizzo di attrezzature, macchinari e materiali pericolosi.
I lavoratori che usano macchinari, attrezzature o manipolano sostanze chimiche pericolose devono essere adeguatamente addestrati sulle misure di sicurezza da osservare. Prevedere interventi per le attività impattanti che avvengano fuori orario di lavoro del committente. I lavoratori devono essere anche a conoscenza delle proprietà delle sostanze, attrezzature, macchinari, impianti, strutture e delle circostanze che possono incrementare il rischio per la sicurezza o per la salute, nonché delle misure da adottare in caso di emergenza ricomprese nel piano di emergenza aziendale.
3.1.30 Sono possibili interventi straordinari di lavorazioni non programmate; Possibile sovrapposizione dei tempi di esecuzione di lavori/lavorazioni non programmati in precedenza; Possibile slittamento di orario di intervento e/o di lavoro rispetto a quello prestabilito.
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha rilasciato il permesso di interruzione della specifica fornitura. Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti la sovrapposizione e le interferenze con altre lavorazioni, valutandone i rischi e predisponendo le relative misure per eliminare e/o ridurre i rischi da interferenze con un preposto della committenza. Al termine del sopralluogo deve essere compilato il PERMESSO DI LAVORO contenente le disposizioni tecniche ed organizzative in merito. Per interventi eseguiti durante la normale attività lavorativa, si devono interdire le aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta.
3.1.31 E’ prevista temporanea interruzione dell’impianto di: condizionamento, riscaldamento, idraulico o altri impianti, ecc...
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti con un preposto della committenza (Ufficio tecnico servizio LOG), al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente, al termine del sopralluogo deve essere compilato il PERMESSO DI LAVORO contenente le disposizioni tecniche ed organizzative in merito.
Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio e fuori orario di lavoro.
3.1.32 Sono previste attività con presenza di: campi elettromagnetici.
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti con un preposto della committenza (RUP), al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente. Prima dell‘attività: segnalare, delimitare e perimetrare con apposite schermature, quando possibile, la zona di svolgimento delle lavorazioni le persone non direttamente interessate alle attività in questione devono essere tenute lontane dalle zone di lavorazione. Tutti i presenti devono essere informati sulla modalità operative da porre in essere per evitare l‘esposizione a campi elettromagnetici. Tutti gli operatori devono essere preventivamente informati e formati sulle modalità di corretto svolgimento delle attività e sulla necessità di impiego dei DPI. Uso di sistemi ed apparecchiature sorgenti di campi magnetici statici ed in radiofrequenza, microonde, luce (visibile, ultravioletto, infrarosso).
Concordare l'accesso alle zone tecniche e ai CED con gli uffici competenti e limitato al personale autorizzato; ove necessario, per livelli superiori al livello di azione, sarà presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi.
3.1.33 Sono previste attività con produzione di: rumore o vibrazioni in genere.
Per interventi eseguiti durante la normale attività lavorativa, si devono interdire le aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, effettuare il confinamento e l’isolamento acustico, l’eventuale desolidizzazione dei macchinari della sorgente di vibrazione dalle strutture portanti, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Effettuare le lavorazioni in orari a minor impatto. Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili.
In generale le attività più rumorose sono quelle di movimentazione dei carichi e di pulizia con mezzi meccanici, che peraltro non comportano ancora particolari azioni di tutela.
3.1.34 Sono previste attività in lavoro notturno ed in presenza di freddo.
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti strutture/impianti con il RUP/DEC/Responsabile che gestisce il contratto, al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente, con particolare attenzione alle misure in caso di emergenza (uscite di sicurezza, illuminazione di sicurezza, estintori ecc). Gli accessi devono essere preventivamente autorizzati.
3.1.35 Sono previste attività che possono esporre i lavoratori ad agenti biologici e microrganismi in grado di provocare infezioni (presenza di piccioni, roditori, animali, insetti, legionella, o altri agenti microbici, ambienti malsani, depositi di acqua, , interventi su impianti, luoghi tecnici, ambienti malsani ecc)
Rischio biologico: Il D.Lgs. 81/08 e s.m.i. definisce agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono: puntura, taglio, contatto con mucose (congiuntive, bocca) o cutaneo o inalatorio, abrasione con superfici, oggetti, macchine/attrezzature o sue parti, depositi di acqua stagnante o contatto con impianti (legionella ecc.). Non ci deve essere contatto con acqua stagnante se prima non è stata fatta una disinfezione con ipoclorito di sodio o altri agenti cloranti. E’ un rischio ubiquitario presente soprattutto negli impianti di condizionamento e di quello idrico-sanitario o aree ove presente abbandono di rifiuti, ambienti tecnici, magazzini, archivi, biblioteche presenza di animali e loro eiezioni, insetti, roditori microrganismi in genere (legionella, cariche microbiche, altro). E’ obbligo negli ambienti a rischio per l’appaltatore utilizzare idonei DPI durante gli interventi. La ditta appaltante tramite il responsabile del contratto deve acquisire preventivamente tutte le informazioni necessarie dagli uffici tecnici su impianti e strutture per poter definire correttamente le modalità di intervento più sicure e per non esporre terzi ai rischi di detta attività, inoltre l'appaltatore deve effettuare con il responsabile del contratto/RUP/DEC/ DEC/Responsabile dl contratto/Responsabile di Sede/Direttore dei lavori sopralluoghi specifici e mirati a reperire le informazioni necessarie per definire le necessarie misure di prevenzione e protezione. La bonifica non deve contaminare in alcun modi né gli ambienti di lavoro, né gli impianti né esporre lavoratori non coinvolti nell'appalto a rischi specifici (chimici, biologici ...). Tutta l'attività deve avvenire senza esporre lavoratori terzi. I rifiuti di origine organica a possibile rischio biologico devono essere raccolti in contenitori dedicati, e inviati allo smaltimento. Prima di effettuare qualunque attività devono essere ispezionati glia ambienti ove operare con il RUP/DEC/Responsabile dl contratto/Responsabile di Sede e attuare le misure di prevenzione e protezione necessarie). E’ obbligatorio adottare le massime protezioni quando si interviene su impianti o ambienti malsani e idonei DPI. Se necessario, sarà presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi.
Concordare preventivamente con l’amministrazione referente, le procedure per la manipolazione ed il trasporto dei rifiuti all'interno e all'esterno del luogo di lavoro; trasferire in luogo sicuro prodotti e agenti presenti nel luogo dei lavori; il materiale utilizzato per la pulizia dovrà essere regolarmente pulito, igienizzato ed asciugato dopo l'uso; le attrezzature per il lavaggio dei bagni (mop, scope, ec..) non devono essere usate per la pulizia degli altri locali e devono essere sottoposte ad una pulizia e successiva detersione più accurate Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite tutte le verifiche e le procedure atte ad eliminare il possibile rischio biologico, come esplicativo di seguito riportato: effettuare la disinfezione dei materiali a possibile rischio biologico con agenti specifici, utilizzare i necessari DPI. Per quanto possibile, gli interventi di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti o liquidi a possibile rischio biologico, devono avvenire secondo specifiche modalità operative, in condizioni di sicurezza e utilizzando contenitori adeguati e identificabili. Non stoccare rifiuti biologici all'interno degli ambienti di lavoro, ma eliminarli il prima possibile conferendoli a discarica come da legge.
Gli interventi devono essere programmati in modo tale da non esporre persone terze ad alcun rischio di esposizione. L’impresa operante non deve in alcun modo lasciare i contenitori, anche se vuoti, incustoditi o in ambienti o con modalità che possano contaminare gli ambienti. Tutti i rifiuti devono essere correttamente etichettati I contenitori, esaurite le quantità contenute, dovranno essere smaltiti secondo le norme vigenti.
Eventuali presenze di organismi infestanti devono essere evitate attuando programmi di disinfestazione efficaci e fuori l’orario di lavoro o in aree ove non sussista personale. E’ fatto obbligo ai lavoratori incaricati del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti o liquidi a possibile rischio biologico, segnalare tempestivamente al preposto l’eventuale incidente. Tutte le ditte appaltanti devono porre la massima attenzione e adottare misure di prevenzione specifiche in
interventi in ambienti tecnici, o su impianti o ambienti o attività con rischi specifici. Per gli interventi sugli impianti idrici o aeraulici o ogni altro tipo di impianto e struttura, per il quale è possibile la presenza di rischio biologico da microrganismi (legionella o altri agenti microbici) è necessario che prima di iniziare a lavorare la ditta richieda al committente (tramite RUP/DEC/Responsabile dl contratto/Responsabile di Sede/Direttore dei lavori) le informazioni specifiche su detti impianti. In alcune parti di impianti è possibile la presenza di detti microrganismi tra cui legionella per i quali l’appaltatore dovrà adottare sempre rigorose misure di prevenzione e protezione specifiche. In ogni caso sono da considerarsi rischi peculiari di tali impianti per cui dovrà sempre utilizzare misure di prevenzione e protezione specifiche per il rischio biologico e i relativi DPI.
3.1.36 Sono previste attività che possono esporre ad amianto.
All’interno delle unità produttive sono presenti materiali contenenti amianto censiti e caratterizzati ed è disponibile per la consultazione nell’Intranet il piano di manutenzione e controllo dell’amianto. E’ nominato il responsabile del piano di manutenzione e controllo presso l’Ufficio tecnico servizio LOG che ne gestisce le attività. Il responsabile del piano di manutenzione e controllo dell’amianto verifica almeno annualmente lo stato dei materiali e aggiorna la documentazione presente nel sito aziendale.
E’ fatto assoluto divieto alle ditte appaltatrici di alterare in alcun modo suddetti materiali o materiali sospetti. E’ consentita unicamente la pulizia non invasiva delle pavimentazioni viniliche e le lavorazioni che non alterano le strutture e non liberano in alcun modo fibre. Qualora vengano identificati materiali sospetti è necessario che venga avvisato il Responsabile del piano di manutenzione e controllo e che vengano fatti accertamenti sui suddetti materiali, in ogni caso non possono essere il alcun modo alterati. Gli accessi nelle aree con presenza di amianto a vista deve avvenire con idonei DPI.
L’Istituto comunica alla ditta tramite: RUP/Direttore dei Lavori/Direttore esecuzione contratto/Responsabile dl contratto risultati del censimento dell’amianto. La maggior parte dell’amianto presente risulta legato a matrice compatta o in condizioni confinate e comunque in buono stato e quindi con un basso indice di rilascio. Dovranno essere evitati contatti e/o urti accidentali con tali materiali al fine di non provocarne danneggiamenti. In caso si prevedessero lavori e/o qualora fosse necessario eseguire lavori/manutenzioni su elementi per i quali è stata rilevata la presenza di amianto, dovrà essere preventivamente interessato il responsabile per l’amianto per il programma di custodia, controllo e manutenzione per valutare procedure specifiche di prevenzione e nel caso in cui si dovrà provvedere alle operazioni di bonifica, verranno interessate idonee imprese abilitate con approvazione del piano di lavoro da parte dell’organo competente. Il PMCA è disponibile nell’intranet per i RUP/DEC/ Responsabile dl contratto/ Direttore dei lavori. In caso di ESEDI utilizzare sempre idonei DPI. Ogni attività sui MCA dovrà essere preventivamente valutata e definita con il RPMA. Prima di effettuare qualsiasi attività/lavoro o opera che possa interessare i manufatti CA è obbligatorio contattare il RPMCA dr. Micheli. Non rimuovere, manipolare, forare, rompere i MCA. In caso di lavori o opere che possano interessare le strutture utilizzare idonei DPI per le vie respiratorie e in corrispondenza di essi. Durante l'esecuzione degli interventi non deve essere consentita la presenza di estranei nell'area interessata. L'area stessa deve essere isolata con misure idonee in relazione al potenziale rilascio di fibre: per operazioni che non comportano diretto contatto con l'amianto può non essere necessario alcun tipo di isolamento; negli altri casi la zona di lavoro deve essere confinata e il pavimento e gli arredi eventualmente presenti, coperti con teli di plastica a perdere.
L'impianto di ventilazione deve essere localmente disattivato. Qualsiasi intervento diretto sull'amianto deve essere effettuato con metodi ad umido.
Eventuali utensili elettrici impiegati per tagliare, forare o molare devono essere muniti di aspirazione incorporata. Nel caso di operazioni su tubazioni rivestite con materiali di amianto vanno utilizzati quando possibile gli appositi "glove-bags".
Al termine dei lavori, eventuali polveri o detriti di amianto caduti vanno puliti con metodi ad umido o con aspiratori portat ili muniti di filtri ad alta efficienza. I lavoratori che eseguono gli interventi devono essere muniti di mezzi individuali di protezione. Per la protezione respiratoria vanno adottate maschere munite di filtro P3 di tipo semimaschera o a facciale completo, in relazione al potenziale livello di esposizione. È sconsigliabile l'uso di facciali filtranti, se non negli interventi del primo tipo. Nelle operazioni che comportano disturbo dell'amianto devono essere adottate inoltre tute intere a
perdere, munite di cappuccio e di copri-scarpe, di tessuto atto a non trattenere le fibre. Le tute devono essere eliminate dopo ogni intervento.
Tutto il materiale a perdere utilizzato (indumenti, teli, stracci per pulizia, ecc.) deve essere smaltito come rifiuto contaminato, in sacchi impermeabili chiusi ed etichettati. I materiali utilizzati per la pulizia ad umido vanno insaccati finché sono ancora bagnati.
Procedure definite devono essere previste nel caso di consistenti rilasci di fibre:
evacuazione ed isolamento dell'area interessata (chiusura delle porte e/o installazione di barriere temporanee); affissione di avvisi di pericolo per evitare l'accesso di estranei; decontaminazione dell'area da parte di operatori muniti
di mezzi individuali di protezione con sistemi ad umido e/o con aspiratori idonei; monitoraggio finale di verifica.
3.1.37 Sono previste lavorazioni su linee o apparecchiature elettriche, telefoniche, fibre ottiche e cavi, qualsiasi tipo di impianti, come per esempio: idrico, riscaldamento, condizionamento, trattamento aria, antiincendio, elettrico, di sollevamento, telefonia, rete, videosorveglianza, ecc.
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro coordinandosi con l’Ufficio tecnico servizio LOG e l’Ufficio reti e telecomunicazioni.
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite tutte le procedure per la messa in sicurezza atte ad eliminare tutti i possibili rischi (rischio elettrico, allagamento, incendio) e mettere in sicurezza le aree, se necessario avvisando l’Ufficio tecnico servizio LOG.
Devono essere acquisite dal committente (tramite l’Ufficio tecnico servizio LOG), tutte le informazioni tecniche e la documentazione necessarie ad evitare ogni rischio (schemi elettrici, funzionamento di impianti, presenza di impianti), procedure di gestione ed interventi in sicurezza, devono essere adottate misure di prevenzione e protezione specifiche atte ad evitare il contatto con parti elettriche alimentate o cariche e ogni altro rischio proveniente da tali impianti. Devono essere predisposte misure specifiche in funzione della lavorazione che si deve effettuare. L’Ufficio tecnico servizio LOG deve fornire preventivamente, anche coinvolgendo le proprietà, tutte le informazioni tecniche su impianti, attrezzature, strutture, tubazioni, solai, presidi, dispositivi, quadri ecc. e ogni altro elemento necessario allo svolgimento in sicurezza dell’attività ed essere informato su ogni attività/modifica sugli impianti. Sono vietate lavorazioni in presenza di personale Istat. Devono essere previste misure di sicurezza specifiche per impedire contatto con parti alimentate, corti circuiti, archi elettrici, rischi incendio/esplosioni, proiezioni taglio, parti in movimento ecc. Eventuali modifiche degli impianti devono essere concordate e autorizzate dall’Ufficio tecnico servizio LOG e deve essere fornita ad esso tutta la documentazione prevista di legge, certificazioni, conformità, ecc.
Per tutte le lavorazioni le imprese hanno l’obbligo di segnalare la presenza di fori aperti, carotaggi in corso, ecc.
Gli impianti devono essere sottoposti a manutenzione e a verifica periodica secondo le disposizioni tecniche e normative vigenti e sono gestiti dall’Ufficio tecnico servizio LOG che ne cura anche la documentazione. L’accesso ai locali tecnici a rischio specifico è riservato alle sole persone autorizzate ed ove necessario, sono stabilite le procedure specifiche dell’Ufficio tecnico servizio LOG prima di autorizzare gli accessi. Prima dell’accesso a tali locali, le ditte appaltatrici devono essere autorizzate per l’espletamento del contratto, ricevono dall’Ufficio tecnico servizio LOG tutte le informazioni e la documentazione tecnica necessaria su impianti, attrezzature, schemi, presidi tecnici, caratteristiche degli ambienti, misure di prevenzione e protezione (resistenza al fuoco e/o protezioni elettriche) DPI, procedure di lavoro ai fini dell’espletamento dell’attività in sicurezza e devono essere state adeguatamente addestrate.
Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. Delimitare opportunamente le aree di lavoro e, se possibile, separare fisicamente le aree interessate dall'attività per prevenire il passaggio di fumi, rumore e polveri, mediante anche segnaletica orizzontale. Dopo l'esecuzione delle operazioni provvedere alla pulizia dell'area di lavoro. Concordare con la committenza ed il Coordinatore della Sicurezza i percorsi di accesso alle aree di lavoro. Concordare con la committenza ed il Coordinatore della Sicurezza, i percorsi per la movimentazione meccanica dei materiali. Fornire informazioni sui punti di fornitura di energia elettrica per l'allaccio di utenze varie da parte di tutti gli attori.
Comunicare tempestivamente disservizi presenti. Dopo lo svolgimento delle attività eliminare materiali di risulta delle lavorazioni. Concordare con il committente ed il Coordinatore della Sicurezza le zona di deposito temporaneo dei
materiali di allestimento, evitando di intralciare i passaggi e le vie di esodo (predisporre i materiali e le attrezzature all'interno del proprio spazio espositivo). Durante la movimentazione meccanica dei carichi vietare qualsiasi attività lavorativa in prossimità dei mezzi e delle zone. Predisporre cartelli pericolo per movimentazione meccanica carichi.
I rischi principali connessi all’utilizzo dell’elettricità sono identificabili in rischi alle persone per contatto diretto e per contatto indiretto e rischi secondari dovuti ad errato o non conforme utilizzo di parti di impianti elettrici consistenti nella probabilità di innesco incendio degli stessi o di materiali posti nelle immediate vicinanze. Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; nonché gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spine destinate unicamente alla loro alimentazione. La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività deve essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica. Qualunque modifica all'impianto elettrico degli impianti fissi deve essere progettato; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata da personale qualificato, che deve rilasciare la dichiarazione di conformità. Le prese di corrente devono essere localizzate in modo da non costituire intralcio alla normale circolazione o attività lavorativa e da non essere danneggiate. Prima di iniziare le attività deve essere verificata la rispondenza degli allacciamenti elettrici delle macchine, attrezzature e utensili alle norme di sicurezza, al fine di evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi dei conduttori elettrici di alimentazione devono essere disposti in modo da non intralciare i passaggi o essere danneggiati. E’ opportuno formulare apposite e dettagliate istruzioni scritte per l'uso degli impianti elettrici. L’Ufficio tecnico servizio LOG deve fornire alle ditte autorizzate tutte le informazioni necessarie ad effettuare l’appalto in sicurezza rispetto ad impianti, attrezzature ecc.
In ogni ambiente esistono impianti ed apparecchiature elettriche, verificati e gestiti dagli uffici Tecnici.
Ogni intervento o utilizzo di energia deve essere effettuato con precisa autorizzazione e accordi con il Responsabile di Sede e dell’Ufficio tecnico servizio LOG che predefinisce anche le modalità e cautele da adottare. L’Ufficio tecnico servizio LOG garantisce e gestisce la corretta conduzione di tutti gli impianti e conserva la relativa documentazione. Non effettuare mai interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla legislazione vigente. La ditta appaltatrice deve richiedere preventivamente all’Ufficio tecnico servizio LOG tutte le informazioni e la documentazione necessarie per l’espletamento dell’appalto in sicurezza circa impianti, attrezzature, ecc…, concordando le modalità operative e le necessarie autorizzazioni.
Un impianto elettrico o una apparecchiatura definiti sicuri possono, per errato intervento o riparazione, diventare pericolosi. Inoltre, la manomissione di un impianto o di un componente fa perdere agli stessi la garanzia del costruttore. Non effettuare operazioni di pulizia su macchine elettriche con detergenti liquidi nebulizzati o con strofinacci umidi, prima di avere disinserito la spina di alimentazione elettrica.
Non utilizzare componenti elettrici non conformi alle norme. Tutta la sicurezza di un impianto finisce quando si usano utilizzatori elettrici (ad esempio spine, adattatori, prese multiple, prolunghe, lampade portatili, etc.) non rispondenti alle norme.
Non utilizzare componenti elettrici o macchine per scopi non previsti dal costruttore. In questi casi l’uso improprio del componente può generare situazioni di rischio, elettrico o meccanico, non previsti all’atto della sua costruzione. Non usare apparecchiature elettriche non predisposte, in condizioni di rischio elettrico accresciuto (ad esempio: con le mani bagnate, su pavimenti bagnati o in ambienti umidi). Non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe, trapani, etc.) abbandonate sulle vie di transito perché, oltre a determinare intralcio o possibilità di caduta di persone, possono essere sottoposte a sollecitazioni meccaniche non previste dal costruttore con conseguenti situazioni di rischio. Al fine di evitare rischi connessi all’utilizzo di apparecchiature rotte o deteriorate occorre controllare periodicamente lo stato di conservazione delle attrezzature che si usano segnalando i problemi riscontrati. L’uso di componenti elettrici deteriorati (conduttori con isolamento non integro, custodie rotte, connessioni elettriche approssimate, prese e spine spaccate, etc.) aumenta considerevolmente il rischio di contatti elettrici quindi sarà indispensabile non utilizzare: cavi o attrezzature non isolati; linee o circuiti il cui sezionamento delle parti attive non permette il controllo diretto o sicuro delle parti sezionate.
Le prese a spina di tutti gli utilizzatori devono: essere protette contro i contatti diretti; essere provviste di un dispositivo di trattenuta del cavo; essere smontabili solo con l’uso di un utensile (es.: cacciavite); gli spinotti devono essere trattenuti dal corpo isolante della spina; le prese non devono permettere l’inserzione unipolare della spina.
Per la probabilità di innesco incendio a causa di effetti dovuti al surriscaldamento degli impianti o loro parti o guasti elettrici da corto circuito. Si rimanda alla trattazione relativa al rischio di incendio disponibile tramite DEC. Non effettuare interventi su impianti, attrezzature, se non da autorizzazione del committente limitatamente all’appalto e dopo aver ricevuto tutte le informazioni e le autorizzazioni necessarie dall’Ufficio tecnico servizio LOG. Ove necessario, deve essere presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. In caso di disattivazione temporanea di impianti tecnologici interessati dai lavori riferirsi al Responsabile di Sede e all’Ufficio tecnico servizio LOG; utilizzare componenti e apparecchi elettrici marchiati CE ed in buono stato di conservazione; verificare la potenza di assorbimento dell'apparecchiatura compatibile con il quadro di allacciamento; i cavi debbono essere disposti in modo da non creare inciampo, protetti da usura, colpi, impatti; è vietato lasciare cavi incustoditi; è vietato intervenire su impianti sotto tensione, non utilizzare prese volanti o multiple; l'utilizzo di prolunghe con avvolgicavo obbliga di srotolare completamente prima dell'uso. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.38 Sono previste attività con presenza di ROA (sorgenti LASER)
Per radiazioni ottiche si intendono tutte le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezza d'onda compresa tra 100 nm e 1 mm. Lo spettro delle radiazioni ottiche si suddivide in radiazioni ultraviolette, radiazioni visibili e radiazioni infrarosse. Queste, ai fini protezionistici, sono a loro volta suddivise in:
Radiazioni ultraviolette: radiazioni ottiche di lunghezza d'onda compresa tra 100 e 400 nm. La banda degli ultravioletti è suddivisa in UVA (315-400 nm), UVB (280-315 nm) e UVC (100-280 nm);
Radiazioni visibili: radiazioni ottiche di lunghezza d'onda compresa tra 380 e 780 nm;
Radiazioni infrarosse: radiazioni ottiche di lunghezza d'onda compresa tra 780 nm e 1 mm. La regione degli infrarossi è suddivisa in IRA (780-1400 nm), IRB (1400-3000 nm) e IRC (3000 nm-1 – 1 mm).
Le sorgenti di radiazioni ottiche possono inoltre essere classificate in coerenti e non coerenti.
Le prime emettono radiazioni in fase fra di loro (i minimi e i massimi delle radiazioni coincidono), e sono generate da LASER, mentre le seconde emettono radiazioni sfasate e sono generate da tutte le altre sorgenti non LASER e dal Sole. Tutte le radiazioni ottiche non generate dal Sole (radiazioni ottiche naturali) sono di origine artificiale, cioè sono generate artificialmente da apparati e non dal Sole. E’ vietato lavorare in aree che insistono nel raggio di azione di laser. Tali sorgenti devono riportare apposita segnaletica. Sono presenti sorgenti laser in alcune apparecchiature a fibra ottica, nei sistemi di comunicazione, in alcune apparecchiature tecniche e scanner speciali. Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti con un preposto della committenza (RUP), al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente.
Prima dell‘attività: segnalare, delimitare e perimetrare con apposite schermature, quando possibile, la zona di svolgimento delle lavorazioni le persone non direttamente interessate alle attività in questione devono essere tenute lontane dalle zone di lavorazione. Tutti i presenti devono essere informati sulla modalità operative da porre in essere per evitare l‘esposizione a radiazioni. Tutti gli operatori devono essere preventivamente informati e formati sulle modalità di corretto svolgimento delle attività e sulla necessità di impiego dei DPI.
L'utilizzo di fotocopiatrici, e videoterminali, scanner o altre apparecchiature con sorgenti luminose o laser può comportare malattie agli occhi, anche solo per affaticamento: pertanto è necessario richiamare con avvisi le disposizioni d'uso delle suddette attrezzature. Gli addetti all’uso di attrezzature con sorgenti ROA devono essere adeguatamente informati, dotati di DPI idonei (occhiali) e, ove del caso, essere sottoposti a sorveglianza sanitaria. L’appaltante deve acquisire preventivamente il manuale d’uso dell’attrezzatura (sorgente) e adottare le necessarie protezioni. Altresì durante le lavorazioni non deve esporre terzi a tali rischi.
Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. Durante l‘attività gli addetti devono utilizzare i filtri oculari opachi inseriti nei dispositivi di protezione individuali idonei allo scopo occorre evitare di rivolgere lo sguardo non adeguatamente protetto verso la fonte delle radiazioni per
proteggersi dalle radiazioni termiche prodotte durante le lavorazioni gli addetti devono utilizzare i guanti ed indossare abbigliamento adeguato. Nel caso in cui durante operazioni, ad esempio, di saldatura configurino rischi per terzi, i lavori/lavorazioni stessi saranno preceduti dalla attuazione delle precauzioni necessarie, tra cui il divieto di permanenza (oltre che di transito) ai terzi nelle zone di intervento, con predisposizione di delimitazioni, segregazioni e apposita segnaletica di sicurezza.
Nel caso di sorgenti laser non esporsi mai alla radiazione emessa dalla sorgente senza apposite di protezioni. Utilizzare le apparecchiature secondo quanto previsto dal produttore e indicato nel manuale.
3.1.39 Sono previsti lavori in genere e di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile o altri lavori edili (lavori di cui all'allegati IV dlgs 81/08). Sono previsti cantieri temporanei o mobili in cui si effettuano lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di: opere fisse, permanenti o temporanee in muratura; opere fisse, permanenti o temporanee in cemento armato; opere fisse, permanenti o temporanee in metallo; opere fisse, permanenti o temporanee in legno o in altri materiali; linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici; opere stradali; opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro.
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti, impianti e strutture da parte dell’appaltatore alla presenza di un preposto della committenza (RUP) ed essere acquisite dalle strutture responsabili tutte le informazioni e la documentazione necessaria su impianti, strutture, attrezzature e schede di sicurezza dei prodotti utilizzati al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente anche in riferimento alla natura delle lavorazioni da effettuare (caratteristiche strutturali e statiche e relazioni tecniche nel caso di lavori ecc..), le lavorazioni non dovranno pregiudicare le condizioni di sicurezza degli ambienti e impianti e dovranno essere considerate preventivamente tutte le misure preventive necessarie da adottare per evitare che le lavorazioni non ne alterino le condizioni di sicurezza. Al termine del sopralluogo deve essere compilato il PERMESSO DI LAVORO contenente le disposizioni tecniche ed organizzative in merito.
Prima dell‘attività: segnalare, delimitare e perimetrare con apposite schermature, la zona di svolgimento delle lavorazioni, in modo da evitare contaminazioni delle altre aree anche attraverso cavedi, impianti e esposizione a rumori molesti. Nelle aree ove non sono presenti idonei parapetti e/o opere provvisionali atte ad impedire il rischio di caduta dall’alto o di sfondamento l’appaltatore previa verifica preventiva degli ambienti adotta idonee misure di prevenzione e protezione dal rischio di caduta dall’alto compresi i DPI. E’ fatto divieto di effettuare lavorazioni che possono esporre i lavoratori Istat e altri ad ACP (Agenti Chimici Pericolosi), le persone non direttamente interessate alle attività in questione devono essere tenute lontane dalle zone di lavorazione. Tutti i presenti devono essere informati sulla modalità operative da porre in essere per evitare l‘esposizione. Le aree devono essere ben segregate, isolate, segnalate, interdette al transito ai non addetti ai lavori, non devono essere diffuse in aree circondate da polveri, rumori, ACP, vibrazioni, non devono essere esposti a rischi del cantiere i lavoratori che operano in zone limitrofe. Il cantiere non deve ostruire vie di esodo o passaggi, non deve recare danni strumentali all’edificio o agli impianti. Nei casi previsti devono essere nominate tutte le figure previste dalla norma (CSE, Direttore Lavori ecc…) Il RUP vigila sul rispetto di dette norme. L’attività deve essere coordinata con l'ufficio tecnico servizio LOG e devono essere acquisite tutte le informazioni necessarie a impedire danni e a esporre i lavoratori a rischi o a danneggiare le strutture. Devono essere installate tutte le opere provvisionali a protezione dei lavoratori ISTAT (mantovane, parapetti, segregazioni, segnaletica, cartellonistica, impediti depositi pericolosi). Effettuare tutte le verifiche tecniche e strutturali preventive e degli apparati con il RUP per non arrecare danni all’Istituto e ai lavoratori. Acquisire tutte le informazioni necessarie per ridurre al massimo i rischi inferenziali.
E’ obbligatorio l’applicazione della normativa vigente in materia di cantieri temporanei o mobili con la redazione a seconda delle circostanze del Piano Operativo di Sicurezza (POS), e/o il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC). Per interventi eseguiti durante la normale attività lavorativa, si devono interdire le aree circostanti la zona di lavoro (cantiere) mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Devono sempre essere garantite e mantenute libere le vie di esodo, previste dal PES Istat. Essere inoltre garantita la sicurezza di tutte le vie di circolazione e passaggi e
impediti gli accessi al cantiere al personale non autorizzato. E’ vietato l’accesso al cantiere al personale non autorizzato, nel caso di interventi manutentivi Istat o emergenze di altro genere deve essere chiesta l’attività al cantiere e il passaggio in sicurezza degli impiegati o tecnici esterni Istat sia all’interno che verso le vie di fuga dell’edificio. Gli accessi avverranno dopo che il responsabile del cantiere avrà fermato le attività, coloro che a qualsiasi titolo siano autorizzati ad accedere in area cantiere dovranno indossare idonei DPI. Sarà garantito e coordinato, a cura dell’impresa, previa comunicazione e autorizzazione del Datore di Lavoro e nulla osta del CSE. Tutte le aree usate per lo stoccaggio del materiale non devono costituire pericolo, essere segregate e segnalate. Interventi eccessivamente rumorosi devono avvenire fuori dell’orario di lavoro. Tutte le ditte appaltanti si adeguano al PES Istat. I Responsabili di cantiere segnalano immediatamente ai Responsabili di sede ogni circostanza potenzialmente pericolosa anche al fine di eventuali emergenze che possono necessitare l’esodo della sede, in caso di necessità i Responsabili di sede in accordo con i caposquadra possono far evacuare la sede. Il trasporto dei materiali deve avvenire senza interferire con il personale dell’istituto o le altre ditte segregando e proteggendo i percorsi. L'uso di impianti deve essere concordato dall’Ufficio tecnico servizio LOG che ne definisce le modalità a tutela della sicurezza dei lavoratori e delle strutture stesse. Ogni eventuale modifica dei percorsi di esodo deve essere comunicata preventivamente a tutte le parti interessate per gli obblighi di competenza e autorizzato. Opere provvisionali e mobili realizzate su scale o vie d’esodo devono essere realizzate dopo verifica di portata di carico del solaio e garantendo i passaggi e le vie d’esodo e nel rispetto delle condizioni di sicurezza. L’Ufficio tecnico del servizio LOG fornisce le informazioni e la documentazione di legge su impianti, strutture e indicazioni sull’uso in sicurezza.
In caso di adiacenze con gli ingressi della sede deve essere garantito il passaggio per eventuali emergenze e la protezione di tutti i passaggi; le aree interne devono sempre lasciare disponibile e libera l’area di carico e scarico Istat e proteggere i passaggi; le movimentazioni saranno coordinate dall’impresa. In ogni caso deve essere garantito il passaggio in sicurezza degli addetti al cantiere oltreché degli impiegati sia all’interno che verso le vie di fuga, nonché il passaggio in sicurezza dei pedoni.
Le imprese segnalano immediatamente anche ai Responsabili della sede ogni circostanza o fatto potenzialmente pericolosi che si dovessero verificare all’interno del cantiere; qualora l’emergenza sia tale da determinare l’evacuazione dallo stabile, i Responsabili del cantiere avvisano immediatamente i Responsabili della sede, anche tramite il personale della Società di vigilanza posta a presidio della portineria.
Per l’approvvigionamento del materiale e per il trasporto a discarica dei materiali di risulta le imprese utilizzeranno, di norma le aree di cantiere e le parti comuni al piano terra (passo carraio vedi allegati grafici) con orari definibili nelle prime ore della mattinata e comunque in accordo con le esigenze di carico e scarico Istat, degli orari di ZTL. Per quanto attiene le predisposizioni ed i fuori esercizio degli impianti, che richiederanno il coordinamento tra personale delle imprese e il personale di manutenzione e potranno comportare interferenze tra gli stessi, saranno effettuati specifici incontri presenti le Direzioni Lavori e i CSE di ambedue gli appalti per definire le relative procedure operative. Le aree utilizzate per il cantiere come zone di stoccaggio e di carico e scarico dei materiali devono essere protette, segnalate con segnaletica di sicurezza e illuminazione a norma e non devono costituire intralcio nelle aree esterne, ove previste installazioni di operare provvisionali e ascensori di cantiere devono essere previste segregazioni aderenti alle norme comunali integrate come da progetto a cura dell’impresa; in caso di adiacenze con gli ingressi della sede deve essere garantito il passaggio per eventuali emergenze e la protezione di tutti i passaggi. L’accesso al cantiere, dopo aver dato i documenti e preso i cartellini di riconoscimento presso la portineria dei tecnici e delle maestranze della ditta esecutrice dei lavori, può avvenire. Nelle aree, oggetto dei lavori, è fatto assoluto divieto di accesso alle persone non addette ai lavori; detto divieto sarà segnalato con opportuni cartelli sulle recinzioni e sulle chiusure dei collegamenti, rispondenti alle normative vigenti; altresì la segnaletica delle vie di fuga saranno adeguate sovrapponendo a quelle esistenti le indicazioni del nuovo percorso e se necessario saranno integrati con ulteriori cartelli. La fornitura, l’applicazione e la manutenzione dei cartelli e delle transenne sarà a cura delle ditte. Per l’eventuale utilizzo dei locali mensa (per cui è consigliabile stipulare specifico accordo con il gestore), l’impresa si impegna a comunicare ai propri dipendenti, subappaltatori ecc. di mantenere adeguato decoro nel vestiario e pulizia. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anti-caduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.40 Misure di Prevenzione e Protezione atte a ridurre i rischi dovuti alle interferenze dei lavoratori, in caso di interventi nuovi, non programmati o straordinari.
In caso di interventi straordinari, sovrapposizione dei tempi di esecuzione di lavori/lavorazioni non programmati in precedenza, slittamento di orario di intervento e/o lavoro, affidamento di lavori/lavorazioni a una nuova impresa appaltatrice/subappaltatrice, l’Appaltatore, insieme al RUP/Responsabile che gestisce il contratto, dovrà effettuare un nuovo sopralluogo, prendendo attenta visione dei luoghi di lavoro, verificando se ci sono ulteriori rischi da interferenze ed individuando tutte quelle misure di prevenzione e protezione necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze. Suddetta nuova diversa valutazione deve essere utilizzata per la stesura di un DUVRI aggiornato. Rischi ricorrenti diversi da quelli già riportati nel precedente paragrafo che, se individuati, porterebbero a mettere in atto nuove misure di prevenzione e protezione. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.41 Sono previste attività in aree sprovviste o con carente illuminazione di emergenza, segnale sonoro di emergenza o impianti di spegnimento antincendio.
Vietato l’accesso in dette aree fino ad adeguamento. Integrare con procedure aziendali specifiche o misure di prevenzione e protezione, fornire le informazioni tecniche necessarie, per l’accesso e la permanenza in sicurezza in tali aree, avvisare sempre la portineria della presenza di personale in tali aree, dotare di dispositivi di comunicazione e prendere piena visione di tutte le aree (planimetrie, ecc…) Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.42 L’impresa appaltatrice intende avvalersi per la prestazione dell’opera di eventuali subappaltatori.
Verificare l’idoneità tecnico professionale dei subappaltatori, richiedendo il rilascio di una autocertificazione in merito al possesso dei requisiti e la consegna del Certificato di Iscrizione alla Camera di Commercio Industrie ed Artigianato. Comunicare al Committente il nominativo di subappaltatori, cooperando e coordinando le varie operazioni tra i datori di lavoro.
3.1.43 Gli interventi della impresa appaltatrice comportano la riduzione temporanea dell’accessibilità per utenti diversamente abili.
L’attuazione degli interventi di manutenzione non devono creare barriere architettoniche o ostacoli alla percorrenza dei luoghi di lavoro non assoggettati all’intervento.
3.1.44 E’ prevista la presenza temporanea di sovraccarichi sui solai in misura superiore al limite consentito.
Attività vietata. L'introduzione, anche temporanea di carichi sui solai, in misura superiore al limite consentito dovrà essere preventivamente sottoposta a verifica da parte di un tecnico abilitato. Questo dovrà certificare per iscritto l’idoneità statica dell’intervento.
3.1.45 Sono previsti lavori/lavorazioni in ambienti con presenza sospetta di inquinamenti quali: pozzi neri, fogne, camini, fosse, condutture, caldaie e simili, cassoni, vasche.
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro.
Accertare preventivamente, ove esiste la possibilità di rilascio di gas deleteri, l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori. Risanare preventivamente l’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. I lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione (autorespiratori). L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.
Adottare le misure specifiche di prevenzione connesse alla possibile presenza di rischio biologico, amianto, ambienti confinati e atex. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.46 E’ previsto accesso all’interno della Unità Produttiva di automezzi, mezzi alimentati a gpl e macchine operatrici.
Gli automezzi delle imprese appaltatrici dovranno accedere ed effettuare movimenti nei cortili, nelle aree di sosta e nelle autorimesse delle sedi di lavoro a velocità estremamente ridotta tale da non risultare di pericolo per le persone presenti o gli altri automezzi. Negli spazi interrati o seminterrati non è consentito l’accesso e la sosta ad automezzi alimentati a gas GPL, a meno che non siano dotati di serbatoi e impianti specificatamente omologati. Per interventi da eseguirsi con impiego di mezzi operativi, le imprese appaltatrici porranno la massima attenzione (prima, durante e dopo le manovre) affinché nessuno possa entrare, né tantomeno sostare nel raggio d’azione della macchina operatrice. Qualora l’operatore, anche negli spostamenti, dovesse avere problemi di visibilità sarà aiutato da un secondo operatore munito di appositi DPI. La macchina operatrice dovrà essere dotata degli appositi dispositivi sonori e luminosi di segnalazione.
Interdizione delle aree circostante la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installazione di cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Dovranno essere indicati i percorsi alternativi per i pedoni e per i mezzi. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anti-caduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.47 Sono previste lavorazioni con probabili proiezione di schegge o altro con rischio di colpire gli altri lavoratori e/o pubblico presente.
Pianificare le operazioni necessarie a prevenire un simile evento. Interdizione delle aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installazione di cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.48 E’ prevista la: presenza di scintille dovute a processi di lavoro, quali taglio, affilatura; presenza di sorgenti di calore causate da attriti; presenza di macchine ed apparecchiature in cui si produce calore non installate e utilizzate secondo le norme di buona tecnica; presenza di attrezzature elettriche non installate e utilizzate secondo le norme di buona tecnica.
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto/Direttore dei Lavori
/Responsabile linea di attività che gestisce il contratto ha consentito l’accesso alle aree di lavoro e verificato quanto segue:
Rispetto dell'ordine e della pulizia.
Alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l'innesco di un incendio.
Installare e Utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro
Interdizione delle aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installazione di cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Utilizzare idonei DPI
3.1.49 Sono previste effettuazioni di lavoro a caldo (saldatura, taglio alla fiamma, uso di fiamme libere) o sono utilizzati generatori di calore (attività normalmente vietata).
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori/Responsabile della linea di attività che gestisce il contratto ha consentito l’accesso alle aree di lavoro e verificato quanto segue:.
Divieto dell'uso di fiamme libere nelle aree ad alto rischio e di saldare in ambiente indoor.
Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. Occorre mettere a disposizione estintori portatili ed informare gli addetti al lavoro sul sistema di allarme antincendio esistente. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori/lavorazioni medesimi per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci. Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo
sicuro e ventilato. I locali ove tali sostanze vengono utilizzate devono essere ventilati e tenuti liberi da sorgenti di ignizione. L'uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti.
Le bombole di gas, quando non sono utilizzate, non devono essere depositate all'interno del luogo di lavoro.
I generatori di calore devono essere utilizzati in conformità alle istruzioni dei costruttori. Speciali accorgimenti necessitano quando la fonte di calore è utilizzata per riscaldare sostanze infiammabili (p.e. l'impiego di oli e grassi in apparecchi di cottura).
I luoghi dove si effettuano lavori di saldatura o di taglio alla fiamma, devono essere ben Areati, tenuti liberi da materiali combustibili ed è necessario tenere sotto controllo le eventuali scintille.
I bruciatori dei generatori di calore devono essere utilizzati e mantenuti in efficienza secondo le istruzioni del costruttore.
Interdizione delle aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installazione di cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta.
3.1.50 Sono previsti lavori/lavorazioni su impianti di adduzione gas combustibile.
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti con un preposto della committenza (Ufficio tecnico servizio LOG), al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente e di fornire tutte le informazioni necessarie; al termine del sopralluogo deve essere compilato il PERMESSO DI LAVORO contenente le disposizioni tecniche ed organizzative in merito.
Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio.
3.1.51 E’ previsto utilizzo e/o deposito e/o trasporto di sostanze cancerogene e/o mutagene.
Non possono essere utilizzate sostanze cancerogene e/o mutagene; devono essere sostituite con sostanze/miscele o procedimenti che nelle condizioni in cui vengono utilizzati non sono nocivi per la salute dei lavoratori.
3.1.52 Sono possibili lavorazioni in luoghi con presenza anche non in vista di: materiali termo-isolanti (artificiali) di rivestimento di pareti e solai applicati a spruzzo o a cazzuola; presenza di lana di vetro, roccia e fibre minerali artificiali in controsoffitti, pareti mobili, intercapedini ecc. ; rivestimenti isolanti di tubi e caldaie; materiali contenenti amianto: coperture in cemento amianto; tessuti, carta e pannelli ignifughi; pavimenti in vinil-amianto (linoleum); guarnizioni di apparecchiature (caldaie e forni); prodotti in amianto-cemento detti anche fibrocemento o eternit (tettoie, canne fumarie, serbatoi, cassoni, vasi d’espansione ecc); materiali per l’isolamento.
Prima di intraprendere lavori di demolizione o di manutenzione, occorre che l’appaltatore verifichi la presenza e la natura dei materiali oggetto di intervento e predisponga tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie quali, confinamento, segregazione, utilizzo di DPI respiratori e cutanei e pulizia dell’area ad umido; inoltre tali lavorazioni dovranno avvenire in assenza di altro personale. Dovrà essere anche verificata, dall’appaltatore, la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto. Se vi è il minimo dubbio sulla presenza di amianto in un materiale o in una costruzione, si devono sospendere le lavorazioni ed applicare le disposizioni di cui al Capo III del D.Lgs 81/08. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.53 Sono previsti lavori in prossimità di linee aeree o apparecchiature con parti attive non protette.
Non possono essere eseguiti tali tipi di lavoro/lavorazioni. Tali lavorazioni possono essere eseguite purché siano rispettate le distanze minime di cui alla Tabella 1 dell’Allegato IX del D.Lgs 81/08 e siano adottate le disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi.
Tali misure consistono nel proteggere il posto di lavoro utilizzando, ad esempio, fogli e cartoni isolanti, guanti elettrici, pedane o tappeti isolanti, in modo da impedire qualsiasi contatto accidentale. Vanno usati sempre attrezzi o mezzi di protezione opportunamente isolati ed in efficiente stato di conservazione e soprattutto vanno sempre osservate scrupolosamente le norme di esercizio e di sicurezza prescritte per i lavori elettrici ed in particolare per quelli che vengono effettuati in condizioni tali da richiedere da parte dell'elettricista la massima attenzione. I lavori/lavorazioni possono avere
luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha rilasciato il permesso di interruzione della specifica fornitura.
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti con un preposto della committenza (Ufficio tecnico servizio LOG), al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente, al termine del sopralluogo deve essere compilato il PERMESSO DI LAVORO contenente le disposizioni tecniche ed organizzative. Per interventi eseguiti durante la normale attività lavorativa, si devono interdire le aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta.
3.1.54 E’ previsto impiego di apparecchiature elettriche di potenza superiore a 1000 W.
L’impresa deve verificare, che la potenza dell’apparecchio utilizzatore e la presa, siano compatibili con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro. In linea di principio generale, comunque, utilizzatori di potenze superiori a 1000 W si ritiene che non possano essere allacciati alla rete elettrica dell’edificio senza che tale operazione sia preventivamente ritenuta in linea con i principi di sicurezza impiantistica e di buona tecnica. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.55 Sono previsti lavori su cabine o apparecchiature elettriche.
E’ vietato eseguire lavori sotto tensione. I lavoratori devono ricevere istruzioni sul corretto uso delle attrezzature e degli impianti elettrici dall’Ufficio tecnico servizio LOG. Nel caso debba provvedersi ad una alimentazione provvisoria di una apparecchiatura elettrica, il cavo elettrico deve avere la lunghezza strettamente necessaria ed essere posizionato in modo da evitare possibili danneggiamenti. Le riparazioni elettriche devono essere effettuate da personale competente e qualificato. I materiali facilmente combustibili ed infiammabili non devono essere ubicati in prossimità di apparecchi di illuminazione, in particolare dove si effettuano travasi di liquidi. Le ditte di manutenzione devono: utilizzare componenti (cavi, spine, prese, adattatori etc.) e apparecchi elettrici rispondenti alla regola dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di conservazione; utilizzare l’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona tecnica e dalla regola dell’arte e alle caratteristiche dell’impianto; non fare uso di ciabatte multi presa, cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni vistose o di altri dispositivi non a norma. L’impresa deve verificare che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro.
Ogni intervento sull’impiantistica deve essere preventivamente comunicato al Servizio competente (Ufficio tecnico servizio LOG) ed eseguito conformemente alle norme di buona tecnica (ed in quanto tale certificato) solo dopo nulla osta dell’Ufficio tecnico servizio LOG. E’ comunque vietato l'uso di fornelli, stufe elettriche, radiatori termici e/o raffrescatori portatili, piastre radianti o caldo bagno ed altri utilizzatori se non preventivamente ed espressamente autorizzati dall’Ufficio tecnico servizio LOG. Per gli interventi sugli impianti elettrici che non siano semplicemente interventi di manutenzione ordinaria (ad esempio cambio lampade, mantenimento in efficienza degli impianti), dovrà essere rilasciata dichiarazione di conformità. Non saranno eseguiti interventi di riparazione se non da personale qualificato e non dovranno essere manomessi i sistemi di protezione attiva e passiva delle parti elettriche. I cavi e le prolunghe saranno sollevati da terra, se possibile, in punti soggetti ad usura, colpi, abrasioni, calpestio, ecc. oppure protetti in apposite canaline passacavi e schiene d’asino di protezione, atte anche ad evitare inciampo. Per interventi eseguiti durante la normale attività lavorativa, si devono interdire le aree circostanti la zona di lavoro mediante l’installazione di barriere e/o recinzioni tali da impedire il passaggio a terzi, installare cartellonistica di sicurezza: pericolo di lavori in corso, nonché assicurare la presenza di un preposto incaricato per l’esecuzione di verifiche di sicurezza sull’efficacia della delimitazione realizzata e della segnaletica esposta. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.56 Sono previste interruzioni nella fornitura di: energia elettrica; acqua; gas; rete dati; linea telefonica.
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti con un preposto della committenza, dell’Ufficio tecnico servizio LOG al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente, al termine del sopralluogo deve essere compilato il PERMESSO DI LAVORO contenente le disposizioni tecniche ed organizzative in merito. Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio, sempre in accordo con l’Ufficio tecnico servizio LOG. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.57 Sono previste attività con l’uso di postazioni di lavoro ed attrezzature del committente.
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha rilasciato il permesso di accesso alle aree di lavoro coordinandosi con l’Ufficio tecnico servizio LOG e l’Ufficio reti e telecomunicazioni. Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite le verifiche di sicurezza riguardanti gli ambienti con un preposto della committenza, al fine di evidenziare qualsiasi situazione e/o elemento di pericolo in esso presente, al termine del sopralluogo deve essere compilato il PERMESSO DI LAVORO contenente le disposizioni tecniche ed organizzative in merito. La ditta appaltatrice, prima di iniziare la fornitura o attività, verificherà il rispetto dei requisiti di salute e sicurezza (tramite proprio RSPP) per le proprie attività lavorative, richiedendo eventualmente al RUP/DEC/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori le azioni correttive necessarie. Obbligo di uso di attrezzature a norma e in perfetto stato.
3.1.58 Sono previste lavorazioni su impianti: idraulici, aeuralici, antincendio, termico, distribuzione gas, ecc.
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto/Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro coordinandosi con l’Ufficio tecnico servizio LOG e l’Ufficio reti e telecomunicazioni.
Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite tutte le procedure atte ad eliminare il possibili rischi, devono essere acquisite dal committente (tramite l’Ufficio tecnico servizio LOG), tutte le informazioni tecniche e documentazione necessaria ad evitare il rischio per la salute e la sicurezza (schemi impiantistici, conformità, CPI, progetti, funzionamento di impianti, presenza di impianti), devono essere adottate misure di prevenzione e protezione specifiche atte a evitare il contatto diretto. Devono essere predisposte misure specifiche in funzione della lavorazione che si deve effettuare. L’Ufficio tecnico servizio LOG deve fornire preventivamente tutte le informazioni tecniche su impianti, attrezzature, tubazioni, solai, presidi, dispositivi, quadri ecc. e ogni altro elemento necessario allo svolgimento in sicurezza, dell’attività ed essere informato su ogni attività/modifica sugli impianti. Sono presenti porzioni di impianti e strutture da adeguare. Sono vietate lavorazioni in presenza di personale Istat. Devono essere previste misure di sicurezza specifiche per impedire contatto diretto con parti pericolose. Eventuali modifiche degli impianti devono essere concordate e autorizzate dall’Ufficio tecnico servizio LOG e deve essere fornita ad esso tutta la documentazione prevista di legge, certificazioni, conformità, ecc. Adottare le misure necessarie per il rischio biologico, atex, incendio, elettrico, ecc. In caso di interventi su impianti o strutture con potenziale esposizione a rischio biologico (legionella, muffe, virus, batteri, animali ecc.) la ditta dovrà adottare delle misure di prevenzione e protezione specifiche definite dal proprio servizio di protezione e prevenzione e idonei DPI. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anticaduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori).
3.1.59 E’ prevista la presenza di elementi non fissati (pareti, scaffali, strutture in genere)
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto/Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro coordinandosi con l’Ufficio tecnico servizio LOG e l’Ufficio reti e telecomunicazioni.
Verificare periodicamente gli ancoraggi delle aree oggetto del lavoro e comunque prima di iniziare a lavorare. Acquisire preventivamente le informazioni necessarie tramite il DEC/Direttori dei Lavori degli uffici di riferimento. Dotare i lavoratori di adeguati DPI (es. dispositivi di protezione anti-caduta, scarpe antiinfortunistiche, guanti, elmetti, dpi respiratori) e mettere in atto tutte le misure necessarie impedire la caduta delle strutture .
3.1.60 Presenza nelle sedi di aree in concessione (mensa, cral, associazioni)
Ad integrazione delle misure di prevenzione e protezione già definite vengono specificate le seguenti caratteristiche della peculiarità del contratto. L’appaltatore preventivamente prende visione degli ambienti, locali, servizi, impianti attrezzature, di tutte le informazioni tecniche del loro funzionamento e delle misure di prevenzione e protezione necessarie, E’ obbligo dell’utilizzatore garantire tutte le misure di sicurezza e di prevenzione e protezione antincendio, rischio elettrico, impianti, attrezzature e igieniche e sanitarie, allagamento e il corretto uso dei locali, impianti e attrezzature non recando in alcun modo danno all’amministrazione ospitante. E’ altresì obbligatorio: informare immediatamente l’amministrazione ospitante di qualunque malfunzionamento, anomalia che possa determinare danni o rischi per la stessa, adeguarsi alle misure di prevenzione e protezione, al piano di emergenza e sicurezza, garantire misure di prevenzione e protezione efficaci a tutela dell’amministrazione ospitante. Durante l’esecuzione delle attività di manutenzione dell’appaltatore nei locali dedicati all’attività mensa, è necessario il coordinamento con il servizio LOG Ufficio tecnico, si specifica che, come previsto dai contratti (es..art.10 del contratto servizio mensa), la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e dei locali in genere resta a carico dell’appaltatore; la gestione del rischio incendio dell’appaltatore all’interno dei locali mensa e, dei rischi impianti e attrezzature ecc deve avvenire a garanzia della sicurezza dell’istituto e informando e concordando le operazioni di manutenzione del servizio LOG ed eventuali uffici di riferimento. Per le operazioni eseguite al di fuori dell’orario di lavoro Istat, l’appaltatore deve essere in grado di utilizzare i mezzi di protezione disponibili (sezionamento dell’alimentazione elettrica, uso di presidi antiincendio ecc…) e di allertare immediatamente l’Istituto in caso di necessità.
3.1.61 Gestione rischio incendio
L’ Istituto è dotato di un sistema organizzativo e di regole di comportamento per le situazioni di emergenza descritto nel Piano di emergenza e sicurezza PES, che viene reso disponibile sul sito e nelle riunioni di coordinamento dal RUP/DEC/ Responsabile dl contratto che le indice. Tutte le imprese appaltatrici devono rispettare il PES fornito loro con il Duvri dal RUP e sempre disponibile presso le guardiole ed i Responsabili di sede. Le ditte appaltatrici adottano i comportamenti previsti nel PES. Le imprese inoltre devono richiedere preventivamente all’Ufficio tecnico servizio LOG la documentazione tecnica specifica degli impianti di spegnimento ove necessario. I luoghi di lavoro (uffici) sono dotati di mezzi e sistemi per la prevenzione e protezione incendi gestiti dall’Ufficio tecnico servizio LOG. Sono presenti vie ed uscite di emergenza e, punti di raccolta per l’esodo ordinato e sicuro delle persone presenti. Le aree sono oggetto della valutazione del rischio incendio e le ditte appaltanti devono attenersi alle misure di prevenzione e protezione definite, il RUP fornisce alle ditte appaltanti la documentazione necessaria.
Le uscite di emergenza e i percorsi di fuga sono individuati da segnaletica ed illuminati in condizioni ordinarie e di emergenza. Nell’attività è presente la squadra per la gestione delle emergenze, formata per rischio incendio alto ed addestrata secondo le disposizioni vigenti. E’ vietato l’uso di fiamme libere o sorgenti d’incendio; è necessario tenere sempre a disposizione il Piano di Emergenza (PES) con le procedure di emergenza e/o di evacuazione, copia è disponibile sul sito; evitare l'accumulo dei materiali combustibili e/o infiammabili e l'uso di sorgenti di innesco e di fiamme libere; mantenere sempre libere le vie d'esodo in caso di Emergenza seguire le istruzioni del PES e degli addetti alle squadre di emergenza e impiego specifico di specifici DPC (es.: mezzi estinguenti, avvisatori acustici); è vietato usare prodotti chimici infiammabili, salvo previo consenso del Datore Lavoro; non sostare negli ambienti (per tempi lunghi (> 10’) con sistemi di spegnimento a gas (Torre metallica Liegi) e senza aver avvisato i Responsabili di Sede, la portineria e i responsabili di tali aree e in orari non presidiati. Evacuare immediatamente in caso di allarme sonoro generale. Sistema di comunicazione d’emergenza: in qualsiasi situazione di pericolo quale incendio, infortuni, allagamenti importanti, crolli strutturali, pericoli per l’incolumità fisica (rissa, minaccia folle, etc.) si possono attivare i soccorsi tramite un’apposita numerazione interna specifica per ogni unità produttiva (portineria).
Le imprese esterne devono osservare quanto previsto dal DM 10/3/98 ed in particolare tutte le possibili misure di tipo organizzativo e gestionale come: rispetto dell'ordine e della pulizia dei locali di lavoro; controlli sulle misure di sicurezza e predisposizione di un regolamento interno sulle misure di sicurezza da osservare; informazione e formazione dei lavoratori. Nel caso di lavori di manutenzione e di ristrutturazione, le imprese esterne devono prendere in considerazione, in relazione alla presenza di lavori, le seguenti problematiche (DM 10/03/98): accumulo di materiali
combustibili; ostruzione e disponibilità delle vie di esodo; bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco; realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco. All'inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l'esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito. Alla fine della giornata lavorativa deve essere fatto un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state attuate e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l'innesco di un incendio. Particolare attenzione deve essere prestata dove si eseguono lavori a caldo (saldatura o uso di fiamme libere). Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. Occorre informare gli addetti al lavoro sul sistema di allarme antincendio esistente. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano residui di materiali accesi o braci. Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo sicuro e ventilato.
Il fumo e l'uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti.
Le bombole di gas, quando non sono utilizzate, non devono essere depositate all'interno del luogo di lavoro. Nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione.
Particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile. Nelle sedi romane sono presenti ambienti da ristrutturare o sottoporre a lavori di adeguamento alle disposizioni antiincendio, in tali ambienti le ditte appaltanti devono adottare comportamenti di massima tutela e comunque sempre sono vietate lavorazioni che possano incrementare il rischio incendio. Le lavorazioni devono essere effettuate a regola d’arte e non determinare l’insorgenza di rischi compreso incendio negli ambienti.
3.1.62 Rischio atex
Il committente ha effettuato la valutazione del rischio specifico la cui consultazione è disponibile presso il SPP. Solo il personale autorizzato può accedere ai locali tecnici conservando comportamenti di prevenzione atti a non generare rischi da esplosione quali ad es. fiamme libere, scintille, ecc. Per le ditte appaltatrici è vietato generare in alcun modo rischi da atmosfere esplosive. L’accesso ai locali tecnici è possibile unicamente per le ditte autorizzate e abilitate dopo aver ricevuto le necessarie informazioni/documentazioni dall’Ufficio tecnico servizio LOG e adottando comportamenti sicuri.
3.1.63 Sono previste situazioni di emergenza.
In caso di emergenza seguire quanto previsto dal piano di emergenza, avvisare immediatamente la portineria e i propri referenti e i referenti del contratto. Copia del PES deve essere acquisita prima dell’accesso dal RUP/DEC/ Responsabile dl contratto/Direttore dei Lavori.
3.1.64 Sono previste attività in prossimità in pareti vetrate
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto/Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro coordinandosi con l’Ufficio tecnico servizio LOG e l’Ufficio reti e telecomunicazioni. Prima dell’inizio dei lavori/lavorazioni devono essere eseguite tutte le procedure atte ad eliminare il possibili rischi, devono essere acquisite dal committente (tramite l’Ufficio tecnico servizio LOG), tutte le informazioni tecniche e documentazione necessaria ad evitare il rischio per la salute e la sicurezza. Devono essere predisposte misure di prevenzione e protezione specifiche per evitare l’urto con tali pareti e/o infortuni causati da essi. L’Ufficio tecnico servizio LOG deve fornire le informazioni sulle caratteristiche di tali strutture.
3.1.65 Sono previste attività in spazi confinati, cisterne, serbatoi, botole, ambienti con scarsa areazione e ossigeno.
Tali attività sono vietate. I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/DEC/Responsabile del Contratto/Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro coordinandosi con l’Ufficio tecnico servizio LOG e l’Ufficio reti e telecomunicazioni e solo dopo che siano state fornite da detti uffici tutte le informazioni necessarie su tali ambienti e i rischi connessi e che siano state definite specifiche misure di prevenzione e protezione. Devono essere definite preventivamente procedure specifiche per le quali non sia possibile l’accesso di lavoratori a tali ambienti e/o
siano state adottate tutte le misure di prevenzione e protezione specifiche di detti ambienti confinati. È necessario evitare l’ingresso negli ambienti confinati, per quanto possibile, ed è opportuno verificare se i lavori al loro interno possano essere svolti in altro modo (ad es. operando dall’esterno utilizzando dispositivi teleguidati, telecamere, e tenendo comunque conto dello stato dell’arte e dello sviluppo tecnologico). Nel caso ciò non fosse possibile, è necessario che i lavori vengano eseguiti secondo precise procedure di sicurezza.
Prima dell’inizio dei lavori è necessario per l’appaltatore con il supporto dell’ufficio tecnico preventivamente:
- effettuare una specifica analisi per l’identificazione dei pericoli dalla quale deve discendere una adeguata valutazione dei rischi, tenendo conto delle possibili modifiche nel tempo delle condizioni ambientali e di lavoro iniziali (ad es. infiltrazione di gas metano in una condotta fognaria/scavo per la presenta di un gasdotto …).
- definire specifiche procedure operative che individuino:
• caratteristiche dell’ambiente confinato, dei lavori che devono essere svolti e loro durata, tenendo conto anche dei turni degli operatori;
• modalità per delimitare l’area di lavoro (per evitare eventuali rischi da interferenza);
• modalità per accertare l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori;
• modalità con la quale effettuare una bonifica se sono presenti sostanze pericolose.
- stabilire adeguate modalità di gestione di un’eventuale emergenza in funzione del rischio presente, dell’accesso (orizzontale o verticale, a livello del suolo o in quota), delle dimensioni e delle caratteristiche strutturali dell’ambiente confinato, anche eventualmente in coordinamento con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale e dei Vigili del Fuoco;
- informare, formare e addestrare i lavoratori coinvolti nell’attività con parti- colare riferimento all’applicazione delle procedure e all’uso dei DPI, della strumentazione e delle attrezzature di lavoro sulla base delle attività da svolgere e dei rischi presenti.
Valutare:
- la necessità, in alcuni casi, di ricorrere a una ventilazione forzata o altri mezzi idonei;
- la necessità, tipo e frequenza dei monitoraggi ambientali (prove di abitabilità) attraverso adeguata strumentazione di rilevamento, opportuna- mente tarata ed eventualmente dotata di sistemi di allarme acustico e/o luminoso (ad es. strumenti che rilevano la presenza di più gas, il contenuto di ossigeno, il livello di contaminanti, il livello di esplosività, le condizioni microclimatiche);
- l’opportunità di eseguire il monitoraggio in continuo, quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera. In caso di atmosfere potenzialmente esplosive, la strumentazione dovrà essere rispondente al DPR 126/98 - recepimento della direttiva di prodotto ATEX - e di categoria scelta dal responsabile dei lavori in relazione alla probabilità e durata dell’atmosfera esplosiva;
- l’eventuale presenza di rischi indotti dalle lavorazioni previste (ad es. formazione di fumi) o dal contesto in cui si opera (es. attività con lunga permanenza in pozzetti stradali sotterranei ubicati in strade ad alta intensità di traffico o in vicinanza di corsi d’acqua);
- la necessità e la modalità con la quale isolare l’ambiente confinato dal resto dell’impianto (ad es. chiusura e blocco di serrande, valvole, saracinesche che possano immettere sostanze pericolose nell’ambiente confinato, sezionamento degli impianti elettrici, lockout-tagout), installando opportuna segnaletica e cartellonistica.
- la modalità di verifica dell’idoneità e funzionalità delle attrezzature di lavoro e di soccorso;
- la modalità di verifica dei requisiti e dell’idoneità dei DPC (dispositivi di protezione collettiva) e dei DPI;
- laddove necessario, l’opportunità di eseguire la prova di tenuta o fit–test1 dei DPI per le vie respiratorie.
- È necessario segnalare i luoghi di lavoro classificabili come “ambienti confinati” o “ambienti sospetti di inquinamento”, rientranti nell’ambito di applicazione del DPR 177/2011, con apposito cartello indicante almeno
- pittogramma rappresentativo di “pericolo generico”;
- pittogrammi per rischi aggiuntivi quali ad esempio esplosione, presenza infiammabili, tossici, rischio asfissia;
- la dicitura “ambiente confinato” o “ambiente sospetto di inquinamento”;
- la dicitura “divieto di ingresso senza lo specifico modulo autorizzativo”.
- È sempre necessario avvalersi di personale in possesso di competenze e formazione specifiche. Inoltre, in caso di affidamento dei lavori ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, questi devono essere qualificati ed il datore di lavoro committente deve individuare un suo rappresentante (RUP, DEC, Responsabile dl contratto, Direttore dei lavori ecc.) che vigili con funzione di indirizzo e coordinamento sulle attività svolte.
- Tutto il personale, sia aziendale che terzo, che a qualunque titolo debba operare entro un ambiente confinato e/o fornire assistenza dall’esterno, deve essere preventivamente e specificatamente autorizzato dal proprio Datore di Lavoro previa idonea informazione, formazione ed addestramento previsti nello specifico dal DPR n. 177 del 14/09/2011, utilizzo dei DPI. Qualsiasi attività lavorativa nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati può essere svolta unicamente da imprese o lavoratori autonomi qualificati.
- Prima dell’inizio dei lavori, è necessario effettuare una specifica analisi di rischio e definire una specifica procedura
operativa.
- Tra gli agenti asfissianti, vanno considerati ad esempio: anidride carbonica, azoto, elio, argon, idrogeno, metano, etano, propano, butano, freon/halon.
- Esempi di situazioni di rischio associate a sostanze asfissianti:
- non adeguata rimozione di azoto (N2) o di altro agente a seguito di attività di bonifica o inertizzazione;
- fermentazione e decomposizione di sostanze organiche con produzione di anidride carbonica (CO2), metano (CH4), idrogeno solforato (H2S) se presenti composti solforati;
- reazioni tra acqua del terreno, gesso e calcare, con produzione di anidride carbonica;
- processi di combustione;
- reazioni di ossidazione all’interno di serbatoi di acciaio e recipienti (formazione di ruggine);
- reazioni tra rifiuti e ossigeno atmosferico;
- reazioni di sostanze contenute all’interno di stive di navi, autobotti, ci- sterne, e simili, con l’ossigeno;
- dispersione di agenti estinguenti o refrigeranti come l’anidride carbonica, azoto o agenti alogenati (halon, freon, argon) in ambienti non aerati;
- ambienti o recipienti in aziende vitivinicole;
- reazioni di ossidazione da parte di alcuni tipi di materiali (residui, incrostazioni, rifiuti, terreni).
- impropria bonifica di ambienti confinati con presenza di residui di materiali che possono emettere gas, fumi o vapori (per esempio H2S);
- presenza di gas, fumi, vapori tossici che possono:
- invadere cisterne o serbatoi tramite le condotte di collegamento;
- essere prodotti durante attività di manutenzione;
- presenza di sostanze liquide e solide che, in alcune condizioni, possano improvvisamente rilasciare nell’ambiente gas o vapori pericolosi;
- presenza di polveri;
- presenza di liquidi e solidi che emettono gas tossici in presenza di aria o vapori d’acqua (zolfo, fosfuri che emettono fosfina a contatto di acidi ed acqua o vapore, ecc.);
- reazioni chimiche di decomposizione o fermentazione;
- ambienti sospetti di inquinamento o confinati dove si effettuano processi di saldatura;
- lavorazioni con solventi organici tossici o vapori tossici;
- attività svolte nei pressi di fogne, bocche di accesso e pozzi di connessione alla rete;
- combustioni in difetto d’ossigeno;
- scavi e fossi contenenti terreno contaminato, come scarichi di rifiuti;
- reazioni tra sostanze incompatibili con accumulo di gas tossici (es. sostanze acide con ipocloriti, solfuri, cianuri, ecc.).
- Tipiche sostanze tossiche sono: acido solfidrico (H2S), acido cianidrico (HCN), solventi ed altri.
- Le concentrazioni dei contaminanti devono essere almeno inferiori ai valori limite soglia definiti dalla legislazione vigente laddove previsti; alternativa- mente, si può fare riferimento a standard internazionali.
- Il rischio di incendio ed esplosione è legato alla formazione, raccolta o accumulo di sostanze infiammabili in concentrazioni tali da essere innescate da una sorgente presente sul posto od ivi trasportata (scariche elettriche ed elettrostatiche, scintille prodotte per urto ed attrito, fiamme libere, superfici calde, onde elettromagnetiche, altre).
- I lavori in ambienti confinati in cui sono presenti atmosfere con potenziale rischio di incendio ed esplosione devono essere eseguiti adottando specifiche misure di prevenzione e protezione; tali misure consistono ad esempio:
- nell’eliminazione delle sostanze e miscele infiammabili, ove possibile;
- nell’impiego di attrezzature protette;
- nell’applicazione di procedure tecniche ed organizzative (ad esempio chiusura di tutte le linee di comunicazione con l’ambiente confinato, valvole od altro).
- La concentrazione di miscela può essere valutata tramite l’impiego di strumenti portatili, detti esplosimetri, dotati di una soglia di allarme fissa o regolabile.
- Le attrezzature di lavoro (lampade, aspiratori, ventilatori, etc.) devono essere rispondenti al DPR 126/98 (recepimento Direttiva ATEX), di categoria scelta dal responsabile dei lavori in relazione alla probabilità e durata dell’atmosfera esplosiva e con marcatura specifica come dai seguenti esempi:
- Per affrontare nel migliore dei modi un incidente in un ambiente confinato è fondamentale che la procedura contenga uno specifico piano di emergenza che permetta di attivare un pronto allarme e un soccorso idoneo e tempestivo
Elenco esemplificativo di possibili fattori di rischio in ambienti confinati
Fattore di Rischio | Cause Potenziali |
Asfissia | Carenza di ossigeno a causa di processi fermentativi (formazione di anidride carbonica, acido solfidrico etc) e/o formazione/pre- senza/introduzione di gas che si sostituiscono all’ossigeno (azoto, monossido di carbonio etc. ), intrappolamento in materiali sfusi cedevoli (cereali, granuli plastici, di catalizzatori, di supporti, inerti pulverulenti, prodotti alimentari, ecc.), etc. |
Condizioni microclimatiche sfavorevoli | Alta umidità, alta o bassa temperatura, utilizzo DPI a limitata traspirazione, tipologia lavori in corso, ecc. |
Esplosione/Incendio | Evaporazione liquidi infiammabili, presenza/formazione gas infiammabili, sollevamento di polveri infiammabili e presenza di fonti di innesco di varia natura (cariche elettrostatiche, utilizzo utensili e attrezzature di lavoro che producono di scintille, impianti ed apparecchi elettrici, operazioni di taglio e saldatura, ecc.), ecc. |
Intossicazione | Presenza di residui, reazioni di decomposizione o biologiche, non efficace isolamento, ecc. |
Caduta | Mancata od errata predisposizione di opere provvisionali, mancato uso DPI, utilizzo attrezzatura non idonea o usata male (es. scala troppo corta o non vincolata), ecc. |
Elettrocuzione | Impianti/utensili non adeguati alla classificazione dell’area, non conformi alla normativa applicabile o in cattivo stato, errori di manovra (mancato isolamento elettrico), mancato coordinamento, mancato sezionamento/scollegamento elettrico ecc. |
Contatto con organi in movimento | Parti di impianto/macchine non adeguatamente protette, utilizzo di attrezzature non idonee all’ambiente ristretto, ecc. |
Investimento/Schiacciamento | Accesso da aree stradali, caduta di gravi, errori di manovra mezzi, mancato coordinamento in fase di ingresso/uscita. |
Ustioni/Congelamento | Presenza di parti a elevata/bassa temperatura non sufficiente- mente protette; errori di manovra in macchine termiche (insufficiente raffreddamento/riscaldamento), ecc. |
Annegamento | Eventi meteorici improvvisi, infiltrazioni, mancato isolamento, ecc. |
Atmosfera con eccesso di ossigeno | Se la quantità di ossigeno è maggiore del 21% (concentrazione nell’aria in condizioni normali), esiste un aumento di rischio di incendio ed esplosione. |
Seppellimento | Dovuto all’instabilità del prodotto contenuto scoscendimenti di terreno o altro |
Rumore | Dovuto alle attività lavorative svolte all’interno dell’ambiente confinato |
Rischio biologico | Dovuto alla eventuale presenza o decomposizione di sostanze organiche (per esempio liquami) |
3.1.66 Sono previste attività in ambienti poco ventilati o interrati con presenza di radon.
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso alle aree di lavoro coordinandosi con l’Ufficio tecnico servizio LOG e l’Ufficio reti e telecomunicazioni e sono state definite specifiche misure di prevenzione e protezione atte a garantire sufficienti ricambi d’aria. Nelle sedi possono essere presenti ambienti con poca/scarsa ventilazione/areazione soprattutto nei piani più bassi (locali tecnici, magazzini, archivi, ecc) ma non possono essere adibiti a luoghi di lavoro se non sono garantiti preventivamente sufficienti ricambi d’aria unitamente ai requisiti degli ambienti di lavoro. Le attività possono avvenire solo se siano stati garantiti preventivamente sufficienti i ricambi d’aria (naturale e/o artificiale) e l’appaltatore prima di operare verifichi l’areazione e i ricambi d’aria dell’ambiente mantenendola per tutta la durata delle lavorazioni. Nelle aree sprovviste di impianti di ricambio aria potrebbero determinarsi accumuli di radon pertanto è necessario in esse favorire i ricambi naturali e permanere comunque per tempi estremamente brevi (< 10 ore/mese).
3.1.67 Sono previste attività all’interno della torre libraria di Balbo, o Liegi in ambienti poco ventilati con percorsi tortuosi e aree non presidiate e rischio incendio significativo .
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso e avvisato i servizi logistici avendone le autorizzazioni, inoltre il personale dovrà essere addestrato allo spegnimento incendio e rispettare il piano di emergenza. E’ obbligatorio mantenersi in continua comunicazione con le portinerie anche attraverso l’uso delle ricetrasmittenti o altri sistemi di comunicazione di pari efficacia, adottare tutte le misure di prevenzione indicate negli altri paragrafi. Lasciare giornalmente in portineria i nominativi degli addetti presenti in torre libraria, ced e nelle aree non presidiate. Inoltre in tale attività non dovrà mai essere lasciato solo nell’area alcun lavoratore. Nella torre libraria di Balbo, 16 sono presenti parapetti non rispondenti alle minime misure previste (altezze inferiori e assenza tavola fermapiede, e scale e passaggi ripide e strette per cui lavoratori che opereranno nelle aree dovranno adottare misure aggiuntive di prevenzione dal rischio di caduta e schiacciamento e scivolamento definite dal proprio servizio di prevenzione e protezione (es. non avvicinarsi a detti parapetti, ancorarsi a parti stabili quando operano in prossimità non sollecitare le strutture esistenti causando crollo). Durante le lavorazioni polverose adottare i necessari DPI (FFP3), occhiali, e quanti e scarpe antiinfortunistica. E’ severamente vietato fumare o utilizzare prodotti nocivi o infiammabili di alcun genere. Non ostruire i passaggi in alcun modo né depositarvi gli accatastamenti ma liberare le aree via via che vengono smontate. Non compromettere gli impianti di sicurezza e le misure di prevenzione generali e specifiche. Non caricare eccessivamente gli elementi sollevanti (ascensori e montacarichi). Non effettuare lavorazioni in altezza e in aree poco luminose e vicino a vetrate. Avvisare immediatamente il DEC per qualunque anomalia e
sospendere le attività fino a risoluzione. Non effettuare le attività di carico scarico e in altezza in prossimità delle finestre. Possibile presenza di piccoli animali (roditori altro) in quanto archivi molto antichi seppur puliti regolarmente
3.1.68 Sono previsti attività/lavori nei sistemi di sollevamento per la messa in sicurezza e/o adeguamento normativo manutenzioni
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso. Prima di effettuare qualunque intervento sugli impianti l’appaltatore dovrà acquisire dal servizio LOG tutta la documentazione e le informazioni necessarie ad effettuare l’intervento in sicurezza ed attestante lo stato dell’impianto. Nei casi di impianti in cattivo stato sarà necessario determinare preventivamente gli apprestamenti di sicurezza da adottare per poter effettuare gli interventi. Vi sono impianti non utilizzati (es. di sollevamento nella sede di Liegi) che possono determinare rischi gravi e necessitano prima dell’intervento di misure specifiche di prevenzione e protezione da definire in funzione dell’intervento da attuare
3.1.69 Sono previste attività/lavori che modificano strutture o impianti o macchinari .
I lavori/lavorazioni possono avere luogo solo se il RUP/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori ha consentito l’accesso. E’ obbligatorio che ogni attività che altera in alcun modo strutture o impianti esistenti venga concordata con gli uffici competenti (servizio LOG e DCIT) nel rispetto delle norme vigenti e norme tecniche adottando i principi di massima sicurezza e aggiornando tutta la documentazione obbligatoria di legge necessaria a seguito di tali interventi, inoltre dovranno sempre essere garantiti tutti i requisiti di stabilità e sicurezza. Nessun intervento dovrà introdurre una condizione di rischio lavoratori o le strutture, impianti.
Norme obbligatorie di comportamento per il personale dell’appaltatore/subappaltatore
Il personale dell’Appaltatore è soggetto all’osservanza di tutte le norme e regolamenti interni dell’Istituto ISTAT.
Eventuali subappalti dovranno essere autorizzati dal dirigente delegato, il subappaltatore deve aver sottoscritto preventivamente l’accettazione del DUVRI e partecipato alla riunione di coordinamento con il RUP/DEC
In via generale dovrà comunque osservare quanto segue:
a) L’impiego di attrezzature o di opere provvisionali di proprietà della Committenza è di norma vietato. Eventuali impieghi, a carattere eccezionale, devono essere di volta in volta preventivamente autorizzati nel rispetto delle norme.
b) La custodia delle attrezzature e dei materiali necessari per l’esecuzione del servizio o dell’opera, all’interno delle nostre sedi, è completamente a cura e rischio dell’appaltatore che dovrà provvedere alle relative incombenze.
c) La sosta di autoveicoli o mezzi dell’impresa al di fuori delle aree adibite a parcheggio è consentita solo per il tempo strettamente necessario allo scarico/carico dei materiali e strumenti di lavoro. L’Appaltatore deve istruire i conducenti sulle eventuali disposizioni vigenti in materia di circolazione e di esigerne la più rigorosa osservanza. Nelle zone autorizzate al traffico veicolare, procedere a passo d’uomo rispettando la segnaletica e il codice della strada.
d) L’introduzione di materiali e/o attrezzature pericolose (per esempio, bombole di gas infiammabili, sostanze chimiche, etc.), dovrà essere preventivamente autorizzata.
e) Richiedere all’Ufficio tecnico servizio LOG le informazioni su impianti/strutture, attrezzature e la relativa documentazione tecnica e di legge per l’uso in sicurezza.
f) È obbligatorio attenersi alle indicazioni segnaletiche.
g) L'accesso agli edifici del personale afferente a ditte appaltatrici, subappaltatrici e/o lavoratori autonomi dovrà essere limitato esclusivamente alle zone interessate alle attività oggetto del contratto.
h) È vietato ingombrare passaggi, corridoi, vie di fuga e uscite di sicurezza con materiali e attrezzature di qualsiasi natura.
i) L’orario di lavoro dovrà di norma essere concordato con il RUP/Responsabile del Contratto, Direttore dei Lavori, anche al fine di eliminare o ridurre i rischi interferenti. E’ vietato trattenersi negli ambienti al di fuori dell’orario stabilito con il committente.
j) A prestazione ultimata, deve essere lasciata la zona interessata sgombra e libera da macchinari, materiali di risulta e rottami (smaltiti a carico dell’Appaltatore secondo la normativa di legge), fosse o avvallamenti pericolosi, etc.
k) È vietato effettuare qualunque manovra non autorizzata.
l) E’ obbligatorio adottare tutte le misure di prevenzione definite dal committente e nel PES
È compito del Datore di Lavoro della Società Appaltatrice/subappaltatrice rendere noto al proprio personale e a fargli osservare scrupolosamente le seguenti prescrizioni riportate a titolo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo:
a) Obbligo di esporre il cartellino di riconoscimento di cui all’art.6 della L. 123/2007;
b) Obbligo di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni segnaletiche ed in specie ai divieti contenuti nei cartelli indicatori e negli avvisi dati con segnali visivi e/o acustici;
c) Divieto di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle interessate ai lavori;
d) Obbligo di non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell’orario stabilito;
e) Divieto di introdurre sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive;
f) Obbligo di recintare eventuali zone di scavo o le zone sottostanti a lavori che si svolgono in posizioni sopraelevate;
g) Divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone;
h) Divieto di compiere lavori usando fiamme libere, di utilizzare mezzi ignifughi nei luoghi con pericolo di incendio o di scoppio ed in tutti gli altri luoghi ove vige apposito divieto;
i) Obbligo di usare i dispositivi di protezione individuale, ove previsti;
j) Obbligo di non usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni da svolgere, possono costituire pericolo per chi lo indossa;
k) Obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge;
l) Divieto di effettuare ricariche di batterie di attrezzature proprie all’interno degli edifici Istat.
1. Prima di iniziare le l’attività prevista, la ditta appaltatrice deve concordare con il datore di lavoro Committente o referente locale incaricato le modalità di effettuazione del servizio e formalizzare le misure di prevenzione e protezione concordate;
2. Esporre la tessera di riconoscimento corredata di fotografia contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro per tutto il tempo di permanenza (ai sensi dell’art.26 comma 8 D.lgs.81/08). Gli accessi sono subordinati all’ottenimento dell’autorizzazione preventiva dalla struttura responsabile (logistica) dell’Istituto.
3. Localizzare preventivamente i percorsi di emergenza e le vie di uscita.
4. In caso di evacuazione attenersi alle procedure vigenti e delle norme generali di comportamento riportate nel Piano di Emergenza ed Evacuazione
Durante l’orario di lavoro sono presenti dei presidi fissi di lotta agli incendi e primo soccorso.
5. Indossare i dispositivi di Protezione Individuale ove siano prescritti.
6. Non ingombrare le vie di fuga con materiali e attrezzature.
7. Non occultare i presidi e la segnaletica di sicurezza con materiali e attrezzature.
8. Non operare su macchine, impianti e attrezzature se non autorizzati.
9. Evitare l’uso di cuffie o auricolari per l’ascolto della musica durante l’attività perché potrebbero impedire la
corretta percezione dei segnali acustici di allarme in caso di emergenza (allarme incendi o, allarme evacuazione, cicalini dei mezzi e delle macchine, ecc.).
10. Camminare sui marciapiedi o lungo i percorsi pedonali indicati mediante segnaletica orizzontale, ove presenti e comunque lungo il margine delle vie carrabili
11. Non sostare dietro gli automezzi in sosta e in manovra
12. L’attività verrà svolta durante il normale orario di lavoro , quindi il Referente per l’esecuzione del contratto deciderà insieme al responsabile della ditta l’area da delimitare con barriere mobili in modo tale da permettere il normale svolgimento del lavoro.
13. Il corridoio tra il cantiere e le macchine già presenti in reparto sarà adibito solo al passaggio dei carrelli o di altri mezzi di trasporto; i pedoni cammineranno attraverso uno spazio vicino alle macchine individuato da apposita segnaletica
14. Non depositare merci in prossimità dell’area di lavoro
15. Lasciare i corridoi e le vie di accesso libere
16. Affiggere in prossimità dell’accesso al cantiere la segnaletica opportuna riguardante i rischi presenti, i relativi DPI ed il divieto d’accesso all’area
17. Per l’approvvigionamento di energia elettrica si richiede l’utilizzo di quadri protetti da interruttori differenziali
Macchine: Durante la movimentazione dei pezzi della macchina con l’ausilio di mezzi meccanici verificare gli ancoraggi, procedere lentamente e non sostare nell’area sottostante
18 Durante i lavori per i collegamenti all’impianto elettrico:
-Assicurarsi che siano state sezionate tutte le parti dell’impianto sul quale si lavora
-Prendere tutte le misure tecniche e organizzative previste dalle norme tecniche vigenti affinché non si verifichino chiusure intempestive dell’impianto e apporre cartelli monitori sui quadri elettrici di comando
-Verificare che i conduttori siano privi di tensione
- Cortocircuitare le parti di impianto sezionate, interessate dai lavori 19.. Prima dell’inizio delle attività la ditta appaltatrice deve:
Nominare un referente del coordinamento e cooperazione;
Presentare una dichiarazione che i propri dipendenti sono stati adeguatamente informati e formati, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, sia in relazione ai rischi presenti nell’attività, sia in relazione alle corrette modalità di espletamento delle mansioni e di utilizzo delle attrezzature; con particolare riguardo a:
-Obbligo di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni ed in specifico ai divieti e agli obblighi contenuti nella segnaletica affissa nell’edificio;
-Divieto di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle dove deve essere svolta la propria attività;
-Obbligo di non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell’orario stabilito;
-Divieto di introdurre sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive;
-Divieto di rimuovere, modificare o manomettere in alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o le protezioni installate su impianti, macchine o attrezzature;
-Divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone;
-Divieto di compiere lavori usando fiamme libere, utilizzare mezzi ignifughi o fumare nei luoghi con pericolo di incendio ed in tutti gli altri luoghi ove vige apposito divieto;
-Divieto di usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni da svolgere, possano costituire pericolo per chi li indossi;
-Divieto di ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura;
-Divieto di compiere, su organi in moto, qualsiasi operazione di pulizia;
-Divieto di abbandonare materiali o attrezzature, anche temporaneamente in corrispondenza delle vie di transito, di porte, delle uscite di emergenza;
-Obbligo di segnalare immediatamente eventuali deficienze dei dispositivi di sicurezza o l’esistenza di condizioni di pericolo (adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, per l’eliminazione di dette deficienze o pericoli)
E’ fatto obbligo inoltre:
a) di rispettare tutte le disposizioni di legge in materia di sicurezza ed igiene del lavoro;
b) di rispettare tutte le misure di prevenzione e protezione predisposte in sito;
c) di segnalare al proprio Responsabile del SPP ogni situazione che possa creare pericolo, al fine di mettere in atto le necessarie misure di prevenzione e protezione;
d) di rispettare tutte le indicazioni relative ai segnali di divieto, prescrizione ed avviso;
e) di utilizzare i propri strumenti e mezzi (attrezzature elettriche, manuali, etc.) e verificare che siano rispondenti alla normativa vigente;
f) di dotare i propri addetti dei DPI necessari;
g) di esigere dai propri addetti, ove previsto, l’utilizzo dei DPI;
h) di adempiere alle azioni informative e formative necessarie sui rischi correlati all’attività lavorativa svolta (uso di attrezzature di lavoro, eventuale uso di sostanze, etc.);
i) di adottare tutte le precauzioni dettate dalle norme tecniche e dal buon senso al fine di ridurre al minimo i rischi.
E’ fatto divieto:
a) di manomettere, spostare e/o modificare la segnaletica di sicurezza, i presidi sanitari e antincendio, i dispositivi di sicurezza;
b) di utilizzare mezzi e/o strumenti non rispondenti alla normativa vigente;
c) di modificare o manomettere gli impianti tecnici (es. elettrici, etc.);
d) di accedere a locali e/o ambienti al di fuori di quelli relativi e/o connessi alla propria attività lavorativa
3.2 Divieto di fumo
Ai sensi della Normativa Vigente (L. 3/2003 e L. 311/ 2004 sul divieto di fumo) che disciplina il divieto di fumo all’interno dei locali pubblici:
E’ SEVERAMENTE VIETATO FUMARE IN TUTTE LE AREE DELL’ ISTITUTO
E’ compito del Datore di Lavoro dell’Impresa appaltatrice vigilare sul rispetto di tale disposizione, ogni violazione accertata potrà essere sanzionata secondo le norme vigenti ed in base a quanto previsto dal Contratto.
3.3 Locali ed aree a rischio specifico
Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. L’accesso ai locali è riservato al solo personale autorizzato. L’Ufficio tecnico servizio LOG fornisce al personale autorizzato tutte le informazioni e la documentazione relativa su impianti, attrezzature, strutture, presidi e ogni altra informazione necessaria all’espletamento dell’appalto in sicurezza.
3.4 Utenza
Il personale delle Società appaltatrici è tenuto a seguire le regole di comportamento e di rispetto dell’utenza riportate negli accordi generali. Nel caso dovessero verificarsi impedimenti di varia natura al normale svolgimento del lavoro si consiglia di fare riferimento ai referenti contrattuali. Prima dell’accesso ai luoghi di lavoro, concordare con i referenti dei lavori/lavorazioni le modalità di esecuzione degli interventi ed operare tenendo conto dei rischi specifici presenti e richiedere all’Ufficio tecnico servizio LOG tutte le informazioni e documentazione su impianti/strutture necessarie. Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di osservare procedure particolari per l’accesso. Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto o servizio. Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con luoghi, attività, persone non previste al fine di non costituire pericolo o intralcio. Applicare le norme igieniche basilari: evitare di portare le mani alla bocca o agli occhi, di mangiare, bere o fumare nel luogo di lavoro, o comunque, prima di essersi lavati accuratamente le mani. Lavarsi sempre le mani dopo aver eseguito il lavoro. Coprire con cerotti o apposite medicazioni impermeabili eventuali graffi o lesioni cutanee.
Note particolari relative a incidenti comportanti contaminazione: In caso di incidente di qualsiasi natura, seguire la procedura di gestione delle emergenze, per la comunicazione della situazione di pericolo e per essere messi in contatto con il medico competente.
Note relative ad eventi particolari dell’Istituto: Oltre a quanto descritto in occasione di attività particolari, come ad es. le gare di appalto per i Censimenti, nelle quali è prevista a cura dell’Appaltatore, la consegna ed immagazzinamento con movimentazione dei carichi sia manuale che con ausilio di macchine ed attrezzature, in ambienti dell’Istituto (magazzini, archivi, biblioteca ecc.) si definiscono le seguenti procedure di dettaglio:
- il piano logistico di consegna in ambienti Istat, deve essere preventivamente coordinato dal responsabile Istat del contratto, dal referente del Fornitore/Appaltatore e dal Servizio Logistico per il tramite dei responsabili di sede;
- la fase di consegna deve prevedere preliminarmente, il fermo delle attività logistiche dell'Istituto all'interno dei magazzini o quant'altro previsto, al fine di evitare interferenze;
- il personale del Fornitore/Appaltatore addetto alle lavorazioni di posizionamento/spostamento/rimozione colli negli scaffali Istat, dovrà essere addestrato alla movimentazione dei carichi;
- è assolutamente vietato, da parte del Fornitore/Appaltatore, introdurre rischi non strettamente collegati alla propria attività
oggetto dell'appalto, che possano ledere in alcun modo l'Istituto.
- è vietato l’uso dei muletti.
- la ditta appaltatrice dovrà utilizzare unicamente attrezzature a norma, detenerne la responsabilità e il controllo durante tu tta l’attività con procedure specifiche, inoltre dovrà, in via preventiva con sopralluogo mirato con il referenti Istat (responsabile del contratto) acquisire tutte le informazioni tecniche sia di ambienti e impianti che di machine e attrezzature con le quali può interagire, se necessario anche copia dei libretti di uso e manutenzione (archivi rotanti, compattatori, ecc.).
È necessario controllare inoltre, i seguenti parametri ambientali:
Circolazione e movimentazione dei mezzi ove previsto
Le aree destinate ad ospitare i percorsi siano sufficientemente solide e adeguate per la stabilità dei mezzi.
I percorsi carrabili interni ed esterni vanno delineati, segnalati e mantenuti liberi da ostacoli.
I percorsi vanno mantenuti opportunamente distanziati dalle uscite pedonali.
Dove necessario occorre segnalare i limiti di altezza e di sagoma; i dislivelli dei pavimenti devono essere raccordati con una pendenza non superiore al 10%.
La circolazione dei mezzi di trasporto e di sollevamento-trasporto va regolamentata con idonea segnaletica (limite velocità, senso di marcia, ecc.).
Circolazione pedonale
I percorsi pedonali devono avere una larghezza non inferiore ai 60 cm, salvo che le attività svolte, il numero di persone impiegate o la presenza contemporanea di mezzi di trasporto non richiedano un passaggio più ampio.
I percorsi pedonali devono essere segnalati con striscia gialla continua sul pavimento antisdrucciolevole e mantenuti liberi da ostacoli. Tali percorsi devono essere previsti a distanza di sicurezza da attrezzature e posti di lavoro.
Gli spazi e i percorsi sia interni che esterni esposti al rischio di caduta di materiale dall’alto devono essere protetti.
Le scale fisse a gradini vanno munite di regolari parapetti.
Non devono essere presenti nelle aree del magazzino aperture nel suolo non protette. Scaffali:
-Gli scaffali devono essere ben fissati e vanno rese note le portate dei singoli ripiani.
- L’utilizzo degli scaffali deve risultare agevole e sicuro anche riguardo l’impiego di eventuali accessori (scale, sgabelli, ecc.). Accatastamento materiali:
L’altezza massima per le cataste deve essere valutata in funzione della sicurezza al ribaltamento, dello spazio necessario per i movimenti e dalla necessità di accedere per l’imbraco.
Le cataste non devono appoggiare o premere su pareti non idonee a sopportare sollecitazioni.
Le cataste non devono invadere le vie di transito e di esodo.
Evitare di salire direttamente sulle cataste o parti instabili.
Nell’eseguire gli accatastamenti accertare la planarità del piano di appoggio.
Le scorte di reattivi e solventi vanno tenuti in un area fresca, aerata e protetta dalle radiazioni solari.
Non fumare o usare fiamme libere.
Il committente, tramite l’Ufficio tecnico servizio LOG trasferisce all’appaltatore, prima dell’accesso, tutte le informazioni e documentazione tecnica sugli impianti/strutture necessaria all’espletamento del contratto e alla corretta segregazione e manutenzione in sicurezza delle macchine ed impianti.
3.5 Dispositivi di protezione individuale
Tutti gli operatori delle imprese esterne dovranno fare uso dei dispositivi di protezione individuale definiti nei rispettivi piani di sicurezza e/o lavoro o dalle caratteristiche degli ambienti/impianti/attrezzature in cui operano; per l’accesso ad ambienti particolari (ambienti tecnici, ammalorati, sprovvisti di protezioni anticaduta, malsani in condizioni insalubri) o interventi su strutture o impianti con rischi specifici è obbligatorio l’uso dei DPI (scarpe antiinfortunistica, DPI respiratori, DPI anticaduta, protezioni per gli occhi e per il capo ecc.).
3.6 Segnaletica di sicurezza
La segnaletica di sicurezza è di norma installata in conformità alle disposizioni del Titolo V e dell’allegato XXIV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. La segnaletica di sicurezza ha lo scopo di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l’attenzione su oggetti e situazioni che possono provocare determinati pericoli, ed in particolare:
Vietare comportamenti pericolosi;
Avvertire la presenza di un rischio o di un pericolo per le persone esposte;
Fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza e ai mezzi di soccorso o di salvataggio;
Prescrivere comportamenti sicuri ai fini della sicurezza.
In conformità al D.Lgs. 14/08/1996 n. 493 la segnaletica deve avere le caratteristiche riportate nella seguente tabella:
CARTELLO | SIGNIFICATO | CARATTERISTICHE |
Cartelli di divieto | forma rotonda; pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un’Inclinazione di 45°) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). | |
Cartelli antincendio | forma quadrata o rettangolare; pittogramma bianco su fondo rosso. | |
Cartelli di avvertimento | forma triangolare; pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). | |
Cartelli di prescrizione | forma rotonda; pittogramma bianco su fondo azzurro (l'azzurro deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). | |
Cartelli di salvataggio | forma quadrata o rettangolare; pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). |
Ogni appaltatore deve ridurre il più possibile i rischi interferenziali operando in assenza di altri lavoratori (ove possibile), deve apporre idonea segnaletica informativa e segregare le aree di lavoro.
4 Definizione dei costi della sicurezza da interferenze
Premesso che l’art. 2087 del Codice Civile obbliga il Datore di Lavoro ad: “adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”, l’Appaltatore è pertanto obbligato a farsi carico di tutti i costi derivanti dall’applicazione della legislazione e delle norme tecniche vigenti al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori.
Per questo principio, ad esempio, le spese da sostenere per dotare i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale non rientrano nei costi della sicurezza, a meno che tali dispositivi si rendono necessari per la presenza di interferenze tra lavorazioni di due soggetti imprenditoriali diversi.
In base a quanto indicato nella Determinazione n. 3/2008 del 5 marzo 2008, dell'Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici, la stima dei costi della sicurezza deve essere eseguita secondo le disposizioni di cui al DPR 222/2003.
Gli oneri della sicurezza determinati devono essere compresi nell'importo totale dei lavori/lavorazioni (cioè devono essere inclusi nel computo di progetto) ed individuano la parte del costo dell'opera o del servizio da non assoggettare a ribasso d offerta.
L’Appaltatore ha indicato obbligatoriamente nell’offerta i costi della sicurezza specifici afferenti all’esercizio dell’attività svolta dalla propria impresa; la Stazione Appaltante ha valutato, anche in quei casi in cui non si procede alla verifica delle offerte anomale, la congruità dei costi indicati rispetto all’entità e alle caratteristiche del servizio.
In situazioni particolari o dove ritenuto opportuno, comunque definibili in sede di Riunione di Cooperazione e Coordinamento, la Committenza potrà farsi carico della misura di sicurezza aggiuntiva senza farla gravare in alcun modo sull’appaltatore.
Sulla base dei rischi interferenti analizzati, qualora le interferenze sono eliminabili con procedure tecnico organizzative o con oneri a carico della stazione Appaltante e fatta eccezione per le misure preventive e protettive di carattere comportamentale/prescrittivo che non generano costi, sono stati individuati i costi (non soggetti a ribasso) in fase preliminare che riguardano le misure preventive e protettive necessarie all’eliminazione o la riduzione di tali rischi interferenti.
L’esplicitazione dei costi succitati è riportata nelle dichiarazioni fornite dalle singole aziende allegate al presente documento.
4.1 Stima dei costi della sicurezza
La stima dei costi della sicurezza deve essere effettuata sulla base di elenchi di prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali, vigenti nell’area interessata o sull’elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente.
a) I costi della sicurezza da interferenze devono riguardare, in analogia con quanto previsto dall’art. 7 comma 2 del DPR 222/2003 per gli appalti di lavori, gli apprestamenti (opere provvisionali);
b) le misure preventive e protettive e i dispositivi di protezione individuale eventualmente necessari per eliminare o ridurre al minimo i rischi da lavorazioni interferenti;
c) gli eventuali impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, gli impianti antincendio, gli impianti di evacuazione fumi (se non presenti o inadeguati all’esecuzione del contratto presso i locali/luoghi dal datore di lavoro committente);
d) i mezzi e servizi di protezione collettiva (come segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, ecc.);
e) le procedure previste per specifici motivi di sicurezza;
f) gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti;
g) le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.
Nel caso in cui le misure di prevenzione e protezione adottate per l’eliminazione o la riduzione del rischio individuato siano già previste nei POS/DVR delle ditte, tali misure non verranno conteggiate nei costi della sicurezza relativi alle interferenze.
Inoltre non vengono conteggiate le misure di prevenzione e protezione già previste nel DVR del committente (es. DPI già in possesso del personale che effettua attività di supervisione e controllo presso i cantieri).
La valutazione dei rischi da interferenza effettuata prima dell’espletamento dell’appalto dovrà essere necessariamente adeguata in caso di situazioni mutate.
Il presente documento, che contiene le misure di prevenzione e protezione adottate al fine di eliminare o ridurre i rischi derivanti da possibili interferenze tra le attività svolte dall’appaltatore e quelle svolte dai lavoratori della società committente e degli altri soggetti presenti o cooperanti nel medesimo luogo di lavoro, sarà oggetto di condivisione in sede di riunione congiunta con il responsabile del contratto da parte del committente e con i responsabili degli appaltatori/prestatori d’opera coinvolti. In tale sede questi ultimi si impegneranno a trasmettere i contenuti del presente documento unico di valutazione dei rischi da interferenze ai lavoratori delle ditte che rappresentano.
Durante la riunione congiunta, inoltre, dovranno essere individuati, per ciascun soggetto coinvolto nelle attività oggetto dell’appalto (committente, referente per l’esecuzione del contratto, SPP, dall’appaltatore, subappaltatore e altri soggetti cooperanti), coloro che avranno il compito di vigilare e provvedere affinché tali misure siano correttamente applicate.
Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente Decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del Codice civile(N), devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell’articolo 1418(N) del Codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al primo periodo non sono soggetti a ribasso.
Apprestamenti previsti nel progetto dal Datore di lavoro-committente/RUP, per lavorazioni che possono anche divenire interferenti Nell’analisi degli elementi ritenuti utili per la valutazione dei costi della sicurezza si è fatto ricorso prevalentemente ai “Prezzi Informativi dell’Edilizia 1° sem. 2013” (Parte: Opere di Sicurezza) e Tariffa prezzi Regione Lazio 2012, editi dalla DEI Tipografia del Genio Civile - Roma come “elenco prezzi standard o specializzato”.
Apprestamenti /misure di prevenzione/ procedure/ecc. | Descrizione | Modalità del calcolo | Costo totale |
Formazione ed informazione dei Lavoratori, ecc. | Formazione e informazione generale, collettiva ed individuale dei Lavoratori in materia di salute e sicurezza su richiesta e/o necessaria per la specificità del servizio | La stima è eseguita a corpo, sulla base di: Tempi necessari alla Formazione ed Informazione per la specificità del servizio, sulla base di esperienze acquisite su attività analoghe; Tempi di esecuzione del servizio ed eventuale necessità di ripetere la formazione/informazione. Formazione lavoratori Istat (solo se necessario): €/ora 40 x ore n.1 di formazione x 1 volta = € ,00 Informazione ai Lavoratori € 80,00 (documenti o comunicazione sui rischi del Committente) | 80,00 |
Attività di informazione, formazione e addestramento dei Lavoratori dell’Impresa principale, di altre Ditte e di Lavoratori autonomi che utilizzeranno impianti ed attrezzature comuni (o di fornitori, visitatori, ecc. che potrebbero essere coinvolti nelle attività del Committente) | La stima è eseguita a corpo, sulla base di: Tempi necessari alla Formazione ed Informazione per la specificità del servizio, sulla base di esperienze acquisite su attività analoghe; U/G impegnati nelle lavorazioni; Tempi di esecuzione del servizio ed eventuale necessità di ripetere la formazione/informazione. Informazione Preposto ditta n.1 x €/ora 40x 1 ora (documenti redatti sui rischi del Committente) € 40,00 | 40,00 | |
Riunioni di coordinamento in Cantiere | Partecipazione alle riunioni di coordinamento previste nel DUVRI di Imprese coinvolte nelle lavorazioni in corso. Il numero delle riunioni potrà variare secondo le esigenze riscontrate in fase esecutiva dal RUP/RC secondo le esigenze del servizio. In fase preventiva è prevista una riunione. | La stima è eseguita a corpo, sulla base di: Tempi medi necessari all’espletamento di una singola riunione di coordinamento, sulla base di esperienze acquisite su cantieri analoghi; N. delle Imprese e Lavoratori autonomi che presumibilmente e congiuntamente interverranno ad ogni riunione di coordinamento; N. delle “Variazioni delle macro fasi lavorative” presenti nel cronoprogramma e per le quali si ritiene necessaria una azione di coordinamento. Riunione preliminare con le imprese coinvolte: n1. Imprese x €/ora 60 x n2. ore (1) = € 60,00. | 60,00x n1 x n2 |
Varie | Costi vari ed eventuali, non meglio definibili in fase preventiva della sicurezza, ma che potrebbero essere necessari per prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo e/o che possono derivare dalla necessità di approntare ulteriori misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione, delimitazioni aree intervento, segnaletica, sfasamento attività, dpi, ecc. | La stima di questi costi, valutati forfetariamente ed espressi a corpo, include ogni tipo di intervento che potrebbe risultare necessario per l’uso di ulteriori procedure di sicurezza rilevabili dal RUP/RC in fase di esecuzione e per tutto il periodo dei lavori (incluse anche eventuali proroghe, modifiche in corso d’opera, ecc.) | 120,00 |
totale | 300,00 |
4.2 Fac-simile “Scheda informativa per l’acquisizione delle informazioni per la stesura del DUVRI”.
SCHEDA INFORMATIVA PER L’ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI NECESSARIE ALLA STESURA DEL DUVRI1
1. Breve descrizione del servizio/fornitura richiesto/a (oggetto del contratto):
2. Attività settore dell’appaltatore
3. Il servizio ha oggetto la mera fornitura di materiale e/o attrezzature?
□SI □NO
4. Il servizio ha una durata prevista superiore a cinque giorni/uomo?
□SI □NO
5. DIREZIONE/SERVIZIO che ha redatto il capitolato tecnico:
6. DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO DESIGNATO:
7. Contatti (telefono, mail del personale cui possono essere indirizzati richieste di chiarimenti tecnici sul capitolato e/o appaltatore):
8. Il RUP:
1 compilazione a cura della direzione /servizio che ha redatto il capitolato tecnico
Tabella 1:Definizione delle attività che compongono il contratto/fornitura2:
ID | Elenco sequenziale delle attività/step che compongono il contratto/fornitura | Elenco dettagliato delle attrezzature utilizzate e prodotti | Utilizzo postazioni di lavoro ISTAT (si/no) | Impianti Coinvolti (ins acronimo di Tabella 2) | Rischi (ins. acronimo di Tabella 3) |
1 | |||||
2 | |||||
3 | |||||
4 | |||||
5 | |||||
6 | |||||
7 | |||||
8 | |||||
9 | |||||
10 | |||||
11 | |||||
12 | |||||
13 |
2 compilazione a cura della direzione /servizio che ha redatto il capitolato tecnico
14 | |||||
15 | |||||
16 | |||||
17 | |||||
18 | |||||
19 | |||||
20 | |||||
21 | |||||
22 |
Note:
Tabella 2:Impianti
Inserire l’acronimo relativo all’impianto coinvolto nella tabella di “Definizione delle attività che compongono il contratto/fornitura” nella colonna impianti
ACRONIMO | TIPO DI IMPIANTO |
RF | Rete fognaria |
DA | Distribuzione acqua |
VS | Videosorveglianza |
IVA | Impianti di ventilazione e di aerazione |
DGT | Distribuzione gas tecnici |
RT | Rete telefonica |
RIA | Rete idrica antincendio |
RTD | Rete di trasmissione dati |
EL | Rete elettrica |
CLI | Climatizzazione |
SOL | Impianti di sollevamento |
AA | Altro (Specificare) …….. |