REGIONE: PUGLIA PROVINCIA: BRINDISI
Firmato digitalmente da
XXXXXXX XXXXXX
CN = XXXXXXX XXXXXX
O = ORDINE DEGLI
INGEGNERI DI BARI
C = IT
REGIONE: PUGLIA PROVINCIA: BRINDISI
Comuni di Mesagne, Brindisi e Cellino San Marco
ELABORATO: | OGGETTO: |
PARCO EOLICO Pezza della Cipolla | |
R.8 | composto da 7 WTG da 4,20MW/cad. PROGETTO DEFINITIVO |
RELAZIONE DISMISSIONE E RIPRISTINO DEI LUOGHI |
PROPONENTE:
FRV Italia Srl Xxx Xxxxxxxxx, 0
00000 Xxxxxx (XX)
PROGETTISTI: xxx. Xxxxxxx XXXXXX Ordine Ing. Bari n° 3755 Xxx Xxxxxxxx Xxxxx, 0 00000 Xxxx
Mobile 328.9569922
xxx. Xxxxxxxx XXXXXXXXXX
Ordine Ing. Bari n° 8884 Xxx Xxxxxxx, 0
00000 Xxxx
Mobile 000 0000000 xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xx
Note:
Febbraio 2021 | 0 | Emissione | xxx. Xxxxxxx Xxxxxx | xxx. Xxxxxxx Xxxxxx |
DATA | REV | DESCRIZIONE | ELABORATO da: | APPROVATO da: |
PROPRIETÀ ESCLUSIVA DELLE SOCIETÀ SOPRA INDICATE UTILIZZO E DUPLICAZIONE VIETATE SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA
SOMMARIO
3
1.1 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO IN GENERALE 3
1.2 FASI DI LAVORO PER LA REALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO 5
2 OPERE DA DEMOLIRE E/O SMONTARE
7
2.2 STRUTTURE ED IMPIANTI ELETTROMECCANICI 7
8
3.2 SMONTAGGIO AEROGENERATORI 9
3.3 RIMOZIONE DELL’ELETTRODOTTO INTERRATO 11
3.4 SISTEMAZIONE VIABILITA’ 11
3.5 RIMOZIONE DELLE COMPONENTI ELETTROMECCANICHE NELLA SSEU 11
4 RECUPERO DEI MATERIALI DERIVANTI DALLA DISMISSIONE
12
5 RINATURALIZZAZIONE DEL SITO, DELLE PIAZZOLE E DELLA VIABILITÀ DI SERVIZIO
13
5.1 OPERAZIONI DI RIPRISTINO AMBIENTALE 13
5.1.1 Opere di Copertura e stabilizzazione 13
14
1 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
1.1 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO IN GENERALE
La presente proposta progettuale è finalizzata alla realizzazione di un impianto eolico per la produzione industriale di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica, costituito da:
• 7 aerogeneratori tripala (WTG) ad asse orizzontale, ciascuno di potenza nominale pari a
4,2 MW, per una potenza elettrica complessiva pari a 29,4 MW,
da realizzarsi in agro del Comune di Mesagne (BR), Brindisi e Cellino San Marco (BR). La società proponente è FRV Italia Srl, con sede in Xxx Xxxxxxxxx, 0, 00000 Xxxxxx (XX). L’impianto in scala ampia è posizionato come indicato nella seguente ortofoto.
Fig. 1.1 – Inquadramento Impianto su scala ampia
Di seguito alla stessa il layout d’impianto in scala più ristretta.
Fig. 1.2 - Layout impianto su Ortofoto
Il Layout dell’impianto è schematicamente indicato nella precedente figura, comunque sarà
meglio dettagliato nelle Tavole di Progetto.
L'aerogeneratore impiegato nel presente progetto è costituito da una torre di sostegno tubolare metallica a tronco di cono, sulla cui sommità è installata la navicella il cui asse è a 123mt dal piano campagna con annesso il rotore di diametro pari a 150m, per un’altezza massima complessiva del sistema torre–pale di 198mt rispetto al suolo.
Sarà impiegata una turbina eolica del tipo VS150 della Vestas da 4,2 MW o similare, comunque una macchina fra le più performanti ad oggi disponibili sul mercato stando le caratteristiche anemometriche proprie del sito e le esigenze di impianto.
A seguito di apposita richiesta di connessione, la FR Italia srl ha ottenuto e successivamente accettato la Soluzione Tecnica Minima Generale (STMG) Codice Pratica n. 201901061, la quale prevede che l’impianto eolico sarà collegato in antenna a 150 kV su uno stallo approntato nella futura sezione a 150 kV della Stazione Elettrica RTN a 380 kV denominata “BRINDISI” di TERNA
S.p.A. previa trasformazione della tensione, in idonea Sottostazione Elettrica Utente (SSEU) di proprietà del Proponente, dalla M.T. a 30 kV (tensione di esercizio dell'impianto di produzione) alla A.T. a 150 kV (tensione di consegna lato TERNA S.p.A.).
A servizio degli aerogeneratori saranno realizzate le seguenti OPERE EDILI:
- realizzazione di viabilità di accesso all’area ed ai punti macchina,
- realizzazione delle piazzole di cantiere e definitive;
- posa dei cavidotti di impianto;
- fondazioni per gli aerogeneratori;
- sistemazione dell’area Sotto Stazione Elettrica Utente;
- fondazioni per componenti elettromeccaniche nella stessa;
- ripristini nell’area a fine cantiere.
Per lo stesso scopo saranno realizzate le seguenti OPERE ELETTRICHE:
OPERE DI UTENZA:
- realizzazione di una SOTTO STAZIONE UTENTE di connessione e consegna AT/MT, ubicata all’interno dei confini amministrativi del Comune di Brindisi (BR), in prossimità della citata stazione elettrica TERNA;
- posa in opera di cavi interrati MT per il trasporto dell’energia elettrica prodotta dagli aerogeneratori d’impianto alla SOTTO STAZIONE ELETTRICA UTENTE (SSEU) di connessione e consegna AT/MT.
Il collegamento elettrico tra l'area d'installazione degli aerogeneratori e la stazione MT/AT per l'innalzamento della tensione dell'energia elettrica prodotta dal parco eolico a 150kV, per la successiva connessione alla rete di trasmissione nazionale, gestita da TERNA SpA, sarà realizzato mediante la messa in opera, all'interno del medesimo scavo a sezione ristretta, dei cavidotti (in numero variabile in funzione della tratta considerata) a 30 kV afferenti a sotto-campi in cui è stato elettricamente suddiviso l'impianto.
OPERE DI RETE:
- posa in opera di cavo AT 150kV per il trasporto dell’energia elettrica dalla SOTTO STAZIONE UTENTE di connessione e consegna AT/MT allo stallo dedicato della stazione TERNA Spa.
Si rimanda agli elaborati grafici di riferimento per la visualizzazione del tracciato di posa in opera dei cavidotti interrati e la posizione geografica delle sopra citate stazioni elettriche.
1.2 FASI DI LAVORO PER LA REALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO
La realizzazione dell'intervento proposto riguarderà le AREE d’installazione delle WTG non necessariamente contemporaneamente attivate:
• apertura cantiere;
• interventi sulla viabilità esistente, al fine di rendere possibile il transito dei mezzi speciali per il trasporto degli elementi degli aerogeneratori;
• realizzazione delle piste d’accesso alla piazzole, che dalla viabilità interpoderale esistente consentano il transito dei mezzi di cantiere, per il raggiungimento dell'area d'installazione di ciascun aerogeneratore;
• realizzazione delle piazzole per l'installazione degli aerogeneratori;
• scavi a sezione larga per la realizzazione della fondazione di macchina e scavi a sezione ristretta per la messa in opera dei cavidotti;
• realizzazione delle fondazioni di macchina;
• installazione degli aerogeneratori;
• realizzazione della stazione elettrica di connessione e consegna;
• installazione cabina di sezionamento/parallelo;
• messa in opera dei cavidotti interrati;
• realizzazione della connessione elettrica d'impianto alla rete di trasmissione gestita da TERNA.
Qui di seguito una possibile suddivisione delle FASI DI LAVORO:
• preparazione del cantiere attraverso i rilievi sull’area e picchettamento delle aree di intervento;
• apprestamento delle aree di cantiere;
• realizzazione delle piste d’accesso all'aree di intervento dei mezzi di cantiere;
• livellamento e preparazione delle piazzole;
• modifica della viabilità esistente fino alla finitura per consentire l’accesso dei mezzi di
trasporto delle componenti degli aerogeneratori;
• realizzazione delle fondazioni in ciascuna piazzola (scavi, casseforme, armature, getto cls, disarmi, riempimenti);
• montaggio aerogeneratori;
• montaggio impianto elettrico aerogeneratori;
• posa cavidotto in area piazzola e pista di accesso;
• finitura piazzola e pista;
• posa cavidotti di collegamento tra gli aerogeneratori; posa cavidotti di collegamento alla stazione elettrica di connessione e consegna MT/AT (scavi, posa cavidotti, riempimenti, finitura) compresa la risoluzione di eventuali interferenze; posa cavidotto di collegamento tra la stazione elettrica MT/AT lo stallo dedicato della stazione RTN esistente;
• preparazione area stazione elettrica MT/AT (livellamento, scavi e rilevati);
• preparazione area cabina elettrica di sezionamento/parallelo (livellamento, scavi e rilevati);
• fondazioni stazione elettrica MT/AT;
• montaggio stazione elettrica MT/AT;
• fondazioni cabina elettrica sezionamento/parallelo ed installazione della stessa;
• cavidotti interrati interni: opere edili;
• cavidotti interrati interni: opere elettriche;
• impianto elettrico MT/AT di connessione e consegna;
• collaudi impianto elettrico generazione e trasformazione;
• opere di ripristino e mitigazione ambientale;
• conferimento inerti provenienti dagli scavi e dai movimenti terra;
• posa terreno vegetale per favorire recupero situazione preesistente.
2 OPERE DA DEMOLIRE E/O SMONTARE
Qui di seguito una possibile identificazione delle opere edili presenti nell’impianto e da demolire a
fine vita dell’impianto eolico che avviene a circa 20-25 anni dall’installazione:
- piazzole;
- fondazioni per ogni aerogeneratore (armature, getto cls,);
- cavidotto in area piazzola e pista di accesso;
- strada di accesso alla piazzola dell’aerogeneratore;
- cavidotti di collegamento tra gli aerogeneratori;
- cavidotti di collegamento alla stazione elettrica di connessione e consegna MT/AT
- cavidotto di collegamento tra la stazione elettrica MT/AT lo stallo dedicato della stazione RTN esistente;
- area della sotto stazione elettrica utente MT/AT;
- fondazioni stazione elettrica MT/AT;
- cavidotti interrati interni;
2.2 STRUTTURE ED IMPIANTI ELETTROMECCANICI
Qui di seguito una possibile identificazione delle strutture e degli impianti elettromeccanici presenti
nell’impianto e da demolire a fine vita:
- aerogeneratori;
- impianto elettrico aerogeneratori;
- componenti elettro meccaniche Sotto Stazione Elettrica Utente MT/AT (SSEU);
- impianto elettrico MT/AT di connessione e consegna;
3 DISMISSIONE DELL’IMPIANTO
La dismissione (DECOMMISSIONING) di un impianto eolico è un processo relativamente lineare, e nella maggior parte dei casi il terreno può essere riportato alle condizioni ANTE OPERAM alla fine del ciclo produttivo dell’impianto, essendo reversibili le modifiche prodotte al territorio.
Nelle analisi tecniche ed economiche si usa fare riferimento ad una vita utile di un impianto eolico complessiva di 25-30 anni, al termine dei quali si provvederà alla dismissione dell’impianto ed al ripristino dei luoghi.
In alternativa allo smantellamento dell’impianto, potrà essere considerato il ricondizionamento o il potenziamento,
Al momento della dismissione definitiva dell’impianto, non si opererà una demolizione distruttiva, ma un semplice smontaggio di tutti i componenti (sezioni torri, pale eoliche, strutture di sostegno, quadri elettrici, cabine elettriche), provvedendo a smaltire adeguatamente la totalità dei componenti nel rispetto della normativa vigente, senza dispersione nell’ambiente dei materiali e delle sostanze che li compongono.
La dismissione si presenta comunque relativamente facile se confrontata con quella di centrali di tipologia diversa.
È importante tener presente che materiali o elementi pericolosi sono tassativamente esclusi dalla
progettazione dell’impianto e durante la sua realizzazione.
Il DECOMMISSIONING sarà effettuato secondo un programma preciso e definito.
La disinstallazione di ognuna delle unità produttive verrà effettuata con mezzi e attrezzatura appropriata.
Ovviamente sarà rispettato preventivamente l’obbligo della comunicazione a tutti gli Enti interessati della dismissione o ricondizionamento o potenziamento delle componenti di impianto.
Le OPERE EDILI presenti nell’impianto DA DEMOLIRE A FINE VITA dell’impianto eolico sono:
- Piazzole Definitive;
- fondazioni per ogni aerogeneratore (armature, getto cls,);
- cavidotto in area piazzola e pista di accesso;
- strada di accesso alla piazzola dell’aerogeneratore;
- cavidotti di collegamento tra gli aerogeneratori;
- cavidotti di collegamento alla stazione elettrica di connessione e consegna MT/AT
- cavidotto di collegamento tra la stazione elettrica MT/AT lo stallo dedicato della stazione RTN esistente;
- area della sotto stazione elettrica utente MT/AT;
- fondazioni stazione elettrica MT/AT;
- cavidotti interrati interni;
Le COMPONENTI E GLI IMPIANTI ELETTROMECCANICI presenti nell’impianto da demolire a fine
vita sono:
- aerogeneratori;
- impianto elettrico aerogeneratori;
- componenti elettro meccaniche stazione elettrica MT/AT;
- impianto elettrico MT/AT di connessione e consegna;
3.1 DISMISSIONE OPERE EDILI
Alcune Opere Edili saranno già state demolite alla FINE DEL CANTIERE ripristinando la configurazione Ante Operam, come ad esempio:
a. Rimozione Area per Stoccaggio Pale WTG e successivo ripristino terreno agrario;
b. Rimozione Piazzola Temporanea di cantiere e successivo ripristino con terreno agrario;
c. Rimozione Viabilità Temporanea con ripristino all’originario stato dei luoghi;
d. Rimozione Allargamenti Temporanei per l’accesso delle componenti delle WTG all’area di
cantiere con ripristino all’originario stato dei luoghi;
Mentre a FINE VITA DELL’IMPIANTO per quanto riguarda le opere edili in dismissione, gli interventi, suddivisi per macro voci, consisteranno essenzialmente in:
e. Realizzazione delle Piazzole per il Cantiere di Smontaggio delle WTG.
Le piazzole in questione saranno di dimensioni idonee al posizionamento delle gru ed allo stoccaggio delle componenti smontate, cercando di limitare al minimo indispensabile gli ingombri in pianta.
f. Rimozione delle Piazzole per il cantiere di Smontaggio WTG e, se richiesto, delle Piazzole Definitive e della Viabilità Definitiva di Accesso alle Piazzole Definitive con realizzazione ex novo, ove necessario, di cunette laterali ed altre opere per la canalizzazione acque meteoriche;
g. Annegamento delle strutture in calcestruzzo sotto il profilo del suolo.
h. Demolizione parziale o totale, se richiesto, dei plinti di fondazione con Trasporto a rifiuto del materiale demolito.
i. Copertura con terreno vegetale di tutte le cavità createsi con lo smantellamento del plinto.
Lo smontaggio dell'aerogeneratore prevede, una volta che le varie parti siano state calate a terra, la sezionatura in modo da ridurre le dimensioni dei pezzi e permettere quindi l’impiego di automezzi di minori dimensioni.
Le attività di smontaggio producono le stesse problematiche della fase di costruzione: emissioni di polveri prodotte dagli scavi, dalla movimentazione di materiali sfusi, dalla circolazione dei veicoli di trasporto su strade sterrate, ecc.; i disturbi provocati dal rumore del cantiere e del traffico dei mezzi pesanti.
Saranno quindi riproposte tutte le soluzioni e gli accorgimenti tecnici adottati nella fase di costruzione.
Si rimanda alla relazione di progetto Studio di fattibilità ambientale per gli approfondimenti.
I siti dismessi degli aerogeneratori saranno quindi restituiti alla condizione e agli usi originari saranno realizzati:
- gli interventi necessari per il modellamento del terreno,
- la stesura di terreno vegetale dove necessario,
- le lavorazioni agronomiche richieste per il tipo di copertura vegetale previsto;
- gli impianti di vegetazione in accordo con le associazioni vegetali rilevate.
Le misure di ripristino e di recupero ambientale interesseranno anche quelle parti di strade che nel corso della fase di dismissione avranno subito dei danni.
Più in dettaglio la rimozione delle turbine eoliche seguirà la seguente procedura:
- sistemazione delle aree interessate dagli interventi di dismissione (viabilità di accesso, viabilità di servizio, ecc.);
- preparazione delle aree di smontaggio (piazzole di servizio) per consentire l’accesso degli
automezzi;
- posizionamento dell’autogru nelle aree di smontaggio (qualora per il posizionamento dell’autogru risultasse necessario l’allargamento delle piazzole esistente si provvederà alla zollatura delle superfici coperte da vegetazione per il successivo reimpianto al termine dei lavori);
- rimozione di tutti gli olii utilizzati nei circuiti idraulici dell'aerogeneratore, nel trasformatori, ecc. e successivo trasferimento e smaltimento presso aziende autorizzate al trattamento degli olii esausti;
- scollegamento cablaggi elettrici;
- smontaggio e posizionamento a terra del rotore e delle pale, separazione a terra delle varie parti (mozzo, cuscinetti pale, parti ferrose, ecc.) per consentire il carico sugli automezzi;
- taglio pale a dimensioni trasportabili con mezzi ordinari;
- smontaggio e posizionamento a terra della navicella, smontaggio cover in vetroresina e recupero degli olii esausti e dei liquidi ancora presenti nelle varie componenti meccaniche;
- smontaggio e posizionamento a terra dei conci della torre, taglio a dimensioni trasportabili con mezzi ordinari;
- recupero e smaltimento degli apparati elettrici;
- lavori di movimentazione del terreno in modo da ricostruire il profilo originario del suolo e per il corretto deflusso delle acque meteoriche;
- recupero ambientale dei siti attraverso gli interventi di ingegneria naturalistica (inerbimento, impianto delle zolle erbose trapiantate, impianto di arbusti ed alberi di specie autoctone, ecc.).
Per ogni macchina si procederà al disaccoppiamento e separazione dei macro componenti (generatore, mozzo, torre, etc.).
Verranno quindi selezionati i componenti:
- riutilizzabili;
- riciclabili;
- da rottamare secondo le normative vigenti;
- materiali plastici da trattare secondo la natura dei materiali e le normative vigenti.
La rimozione delle torri e degli aero-generatori comporta tempi e conseguenti impatti limitati.
Le pale, una volta smontate, verranno posizionate tramite apposita gru su autoarticolati in maniera tale da poter provvedere al trasporto presso il costruttore per il loro ricondizionamento e il successivo riutilizzo.
L’insieme delle fasi di smantellamento delle strutture fuori terra si stima che possa comportare tempi prossimi ai 10 giorni per torre.
3.3 RIMOZIONE DELL’ELETTRODOTTO INTERRATO
La rimozione dell’elettrodotto interrato, se esplicitamente richiesto dai gestori delle strade, avverrà mediante smantellamento del cavidotto con recupero di cavi interrati, pozzetti, cavi di segnalazione telematica.
Fermo restando che potrebbe essere sensato non rimuoverli per mantenere l’integrità della
fondazione stradale.
Avverrà con la seguente procedura:
- Sistemazione finale della viabilità con realizzazione delle necessarie opere d’arte (cunette,
attraversamenti)
- Interventi di manutenzione delle strade di accesso e delle opere d’arte di salvaguardia
geomorfologica ed idrologica.
3.5 RIMOZIONE DELLE COMPONENTI ELETTROMECCANICHE NELLA SSEU
Con la stessa metodica e attenzione attuate per la rimozione degli aerogeneratori si opererà per la dismissione delle componenti elettromeccaniche della SSEU, saranno perciò:
- smontati tutti gli impianti e le componenti elettromeccaniche;
- smontati i locali tecnici;
- demolite tutte le fondazioni, la recinzione ed i piani asfaltati e non, con le relative fondazioni stradali;
- ricostruito il piano originario con apporto di materiale vegetale.
Anche in questo caso verranno selezionati i componenti riutilizzabili, riciclabili, da rottamare secondo le normative vigenti, i materiali plastici da trattare secondo la natura dei materiali e le normative vigenti.
Fermo restando che saranno anche effettuati:
- Interventi per la messa in sicurezza dei luoghi (segnaletica, barriere di segnalazione degli accessi, ecc.;
- Trasporto a discarica di tutto il materiale in eccesso proveniente dagli scavi e non ulteriormente utilizzabile, in quanto non idoneo al riutilizzo.
4 RECUPERO DEI MATERIALI DERIVANTI DALLA DISMISSIONE
Come già detto in precedenza, i lavori di dismissione dell’impianto eolico saranno eseguiti da ditte specializzate, organizzate con squadre munite di attrezzature idonee per le tipologie di lavorazione previste.
I componenti dell'aerogeneratore e delle parti elettriche (cavidotti e macchinari elettromeccanici), una volta smontati, verranno selezionati per tipo di materiale e quindi destinati ai trattamenti di recupero e successivo riciclaggio presso aziende autorizzate specializzate.
5 RINATURALIZZAZIONE DEL SITO, DELLE PIAZZOLE E DELLA VIABILITÀ DI SERVIZIO
Al termine delle operazioni di smontaggio, messa a terra, sezionatura, selezione delle componenti e carico negli automezzi per il loro allontanamento, verranno eseguiti gli interventi di RINATURALIZZAZIONE DEL SITO, della PIAZZOLA DI SMONTAGGIO e della VIABILITÀ DI SERVIZIO.
Gli interventi tipo saranno:
- eventuali trapianti dal selvatico di zolle;
- smantellamento delle massicciate in pietrisco dove presenti;
- trasporto di inerti, terreno e terreno vegetale necessari per i riporti;
- modellamento del terreno per ripristinare la morfologia originaria dei siti;
- ricostruzione dello strato superficiale di terreno vegetale idoneo per gli impianti vegetali;
- realizzazione degli interventi di stabilizzazione e di consolidamento con tecniche di ingegneria naturalistica dove richiesto dalla morfologia e dallo stato dei luoghi;
- inerbimento mediante semina a spaglio o idrosemina di specie erbacee delle fitocenosi locali; trapianti delle zolle e del cotico erboso nel caso in cui queste erano state in precedenza prelevate;
- impianto di specie vegetali ed arboree scelte in accordo con le associazioni vegetali rilevate.
5.1 OPERAZIONI DI RIPRISTINO AMBIENTALE
Le opere di ripristino della cotica erbosa possono attenuare notevolmente gli impatti sull'ambiente naturale, annullandoli quasi del tutto nelle condizioni maggiormente favorevoli. Le opere di ripristino possono essere estese a tutti gli interventi che consentono una maggiore conservazione degli ecosistemi ed una maggiore integrazione con l'ambiente naturale.
Nel caso della realizzazione di un impianto eolico, tali interventi giocano un ruolo di assoluta importanza.
Difatti le operazioni di ripristino possono consentire, attraverso una efficace minimizzazione degli impatti, la conservazione degli habitat naturali presenti.
Le opere di ripristino degli impianti eolici, si riferiscono essenzialmente al rinverdimento e al consolidamento delle superfici sottratte per la realizzazione dei percorsi e delle aree necessarie alla realizzazione dell'impianto.
Il concetto generale è quello di impiegare il più possibile tecnologie e materiali naturali, ricorrendo a soluzioni artificiali solo nei casi di necessità strutturale e/o funzionale.
Deve comunque essere adottata la tecnologia meno complessa e a minor livello di energia (complessità, tecnicismo, artificialità, rigidità, costo) a pari risultato funzionale e biologico.
5.1.1 OPERE DI COPERTURA E STABILIZZAZIONE
Le opere di copertura consistono nella semina di specie erbacee per proteggere il suolo dall’erosione superficiale, dalle acque di dilavamento e dall’azione dei vari agenti meteorologici,
ripristinando la copertura vegetale. Sono interventi spesso integrati da interventi stabilizzanti. Le principali opere di copertura sono: le semine a spaglio, le idrosemine, le semine a spessore, le semine su reti o stuoie, le semine con coltre protettiva (paglia,fieno ecc.).
Fig. 4.1 - Opere di ingegneria naturalistica distinte per pendenza
6 COSTI PER LA DISMISSIONE
Si rimanda all’allegato Computo Metrico e Quadro Economico dei Costi di dismissione.