ACCORDO A TITOLO GRATUITO EX ARTICOLO 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990 N. 241 TRA
ACCORDO A TITOLO GRATUITO EX ARTICOLO 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990 N. 241 TRA
Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (di seguito per brevità anche “Dipartimento”), Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede in Roma Largo Xxxxxx xx Xxxxxx, C.F. 80188230587, rappresentato dall’Xxx. Xxxxx Xxxxxxx, in qualità di Capo Dipartimento pro tempore
E
L’Università statale Iuav di Venezia (di seguito per brevità IUAV o Ateneo) con sede in Xxxxx Xxxxx 000 Xxxxxxxxx (XX), C.F. 80009280274 - partita iva 00708670278, rappresentata dal Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx, in qualità di Rettore pro tempore.
PREMESSO CHE
• la legge 7 agosto 1990, n. 241, all’art. 15 disciplina lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune tra amministrazioni;
• il decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, contenente “Modifiche ed integrazioni al Codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” ed, in particolare, l’art. 63, comma 5, prevede che Il Commissario, nell'ambito delle proprie competenze e limitatamente all'attuazione dell'Agenda digitale italiana, può
avvalersi della collaborazione di società a partecipazione pubblica operanti nel settore delle tecnologie dell'informatica e della comunicazione, anche in relazione all'utilizzo delle relative risorse finalizzate allo scopo, e può, inoltre, adottare nei confronti degli stessi soggetti e nei confronti delle pubbliche amministrazioni, regole tecniche e linee guida, nonché richiedere dati, documenti e informazioni strumentali all'esercizio della propria attività e dei propri poteri;
• il decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, ed
in particolare l’art. 8, comma 1-ter, dispone che A decorrere dal 1° gennaio 2020, al fine di
garantire l'attuazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana, anche in coerenza con l'Agenda digitale europea, le funzioni, i compiti e i poteri conferiti al Commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda digitale dall'articolo 63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, sono attribuiti al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato che li esercita per il tramite delle strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri dallo stesso individuate, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze per le materie di sua competenza. Allo stesso fine e per lo sviluppo e la diffusione dell'uso delle tecnologie tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, il Presidente del Consiglio dei ministri, o il Ministro delegato, individua, promuove e gestisce mediante la competente struttura per l'innovazione della Presidenza del Consiglio dei ministri progetti di innovazione
tecnologica e di trasformazione digitale di rilevanza strategica e di interesse nazionale;
• il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, registrato alla Corte dei conti in data 29 luglio 2019, Reg.ne-Succ. n. 1580, istituisce il Dipartimento per la trasformazione digitale quale struttura di supporto del Presidente del Consiglio dei ministri;
• il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, come modificato dal predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, e, in particolare, l’articolo 24-ter, prevede che il Dipartimento per la trasformazione digitale è preposto alla promozione e coordinamento delle azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di
trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali e, a tal fine, dà attuazione alle direttive del Presidente in materia e assicura il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, anche fornendo supporto tecnico alle attività di implementazione di specifiche iniziative previste dall’Agenda digitale italiana, secondo i contenuti presenti nell’Agenda digitale Europea;
• con decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 2021, registrato alla Corte dei conti in pari data al n. 328, il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx è stato nominato Ministro senza portafoglio;
• con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 febbraio 2021, registrato alla Corte dei conti in data 15 febbraio 2021 al n. 329, al predetto Ministro senza portafoglio è stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale;
• con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo 2021, registrato alla Corte dei Conti in data 24 marzo 2021 al n. 685, sono state delegate al predetto Ministro, inter alia, le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale italiana e europea e della trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito privato e pubblico, e nel quale è altresì specificato che per lo svolgimento delle funzioni delegate il Ministro si avvale della struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per la trasformazione digitale;
• con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 marzo 2021, registrato alla Corte dei Conti in data 16 aprile 2021 al n. 848, all’xxx. Xxxxx Xxxxxxx è stato conferito l’incarico di Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 31 marzo 2021;
• l’Università Iuav di Venezia, ai sensi dello statuto dell’Ateneo medesimo, emanato con decreto rettorale 30 luglio 2018 n. 352 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 183 dell’8 agosto 2018, è costituita in ente pubblico di istruzione superiore, di ricerca e alta formazione a ordinamento speciale ai sensi dell’articolo 2, comma 3 della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
• l’Ateneo è dotato di personalità giuridica e di autonomia normativa, organizzativa, finanziaria e gestionale, secondo quanto disposto dalla legge e dallo statuto dell’Ateneo medesimo, nel quale è specificato che “L'autonomia dell’ateneo, nel rispetto dei principi dell’articolo 33 della Costituzione italiana, è garanzia della libertà di apprendimento, di insegnamento e di ricerca”;
CONSIDERATO CHE
• il Dipartimento per la Trasformazione Digitale è preposto alla promozione e coordinamento delle azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali e, a tal fine, dà attuazione alle direttive del Presidente in materia e assicura il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, anche fornendo supporto tecnico alle attività di implementazione di specifiche iniziative previste dall’Agenda digitale italiana, secondo i contenuti presenti nell’Agenda digitale Europea;
• il Dipartimento, per la realizzazione delle azioni, iniziative ed opere essenziali, connesse e strumentali all’attuazione dell’Agenda digitale italiana, anche in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea, esercita poteri di impulso e di coordinamento nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni cui competono tali adempimenti e può, altresì, sottoscrivere protocolli d’intesa, convenzioni e accordi di collaborazione con soggetti pubblici e privati ai fini dell’espletamento di compiti ed attività strumentali al conseguimento degli obiettivi dell’Agenda digitale;
• l’Ateneo, come previsto nel proprio statuto: (i) favorisce il progresso tecnologico e la trasmissione delle conoscenze contribuendo a progettare e a costruire le competenze scientifiche e professionali rispondenti alle esigenze dello sviluppo della società; (ii) persegue la qualità più elevata dell’istruzione e della formazione; (iii) garantisce il diritto a un sapere aperto e critico e ad una preparazione adeguata all’inserimento sociale e professionale;
• l’Ateneo, nell’esercizio della propria autonomia funzionale, secondo quanto previsto dall’art. 3 del proprio statuto, può promuovere, organizzare e gestire in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, operanti a scala locale, nazionale, sovranazionale ed internazionale, attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali;
TENUTO CONTO CHE
• il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha tra le sue finalità istituzionali quella di promuovere e coordinare le azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali, e, pertanto, il medesimo può ritenersi, nelle materie di propria competenza, punto di riferimento e supporto per le altre PA nel processo di trasformazione digitale ed innovazione tecnologica che interessa il settore pubblico e privato del Paese;
• tra i progetti promossi dal Dipartimento si annoverano, ad esempio, l’iniziativa Repubblica Digitale, l’infrastruttura Cloud Italia, la community di Developers Italia e la piattaforma Designers Italia, che si rivolgono in primis ad altre PA, sia centrali che locali, operanti in diversi ambiti e materie;
• i progetti che fanno capo al Dipartimento sono dal medesimo realizzati attraverso un approccio service design che mette al centro della progettazione dei servizi la relazione tra un utente e un’organizzazione, generando un’esperienza di qualità per entrambe le parti coinvolte e agevolando il raggiungimento del risultato desiderato;
• tale approccio si basa sul comprendere il contesto in cui un servizio pubblico si va ad inserire, perciò la conoscenza dei modelli organizzativi della Pubblica Amministrazione e degli ecosistemi di fruizione a livello di comunità, è un obiettivo prioritario;
• la Iuav propone tra i corsi di laurea magistrali 2021/2022 un percorso di studi dedicato al “Design del prodotto, della comunicazione e degli interni”, mirato a fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie ad affrontare progetti di comunicazione volti a rappresentare semantiche complesse, mettendo in gioco linguaggi visivi eterogenei e ibridi, realizzando vocabolari semiotici iconici e allo stesso tempo contestuali all’ambito civico, evidenziando come il design possa essere strumento consapevole per perseguire l’innovazione sociale;
• i corsi triennali e magistrali di design del prodotto, della comunicazione visiva e di interni organizzati da Iuav hanno sempre rivolto una specifica attenzione al progetto in ambito pubblico sia per quanto riguarda gli spazi fisici sia, più recentemente, per quanto riguarda servizi e comunicazione, in una pratica che trova le proprie origini nelle esperienze della "grafica di pubblica utilità" e oggi si esprime con i numerosi corsi dedicati al design dell'informazione, dell'esperienza, dell'accessibilità e della sostenibilità sempre in un'ottica di innovazione sociale. In particolare, tra le iniziative più recenti dedicate al settore pubblico: a) i Design workshop 2016, dedicati al progetto per i servizi pubblici del futuro; b) il Laboratorio 3 della Triennale 2020/21 dedicato alla progettazione innovativa dei servizi pubblici in collaborazione con Venis, l'azienda per i servizi digitali del Comune di Venezia; c) la
collaborazione Iuav con il Comune di Rovigo nel 2021 per la valorizzazione degli open data civici per la realizzazione di infografiche divulgative con il progetto "Urban Dataviz";
• è interesse comune delle Parti di avviare un rapporto di collaborazione finalizzato ad attivare iniziative congiunte per promuovere lo studio, l’analisi e l’individuazione di pattern rappresentativi, tipologie di riferimento, modelli archetipici utili a snellire i processi progettuali relativi alla trasformazione digitale dei servizi pubblici ed esprimerli attraverso uno strumento di comunicazione visiva, partendo dalla ricerca documentale e dall’analisi dei diversi contesti di erogazione e fruizione dei servizi pubblici, passando rapidamente nel campo della formulazione di ipotesi da validare attraverso un confronto diretto o indiretto con i diversi attori che fanno parte di ciascun ambito;
• con il presente Accordo le Parti intendono definire i principi generali e gli aspetti regolamentari della loro collaborazione;
TUTTO CIO PREMESSO
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ART. 1
Premesse
1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo di collaborazione e si intendono integralmente trascritte nel presente articolo.
ART. 2
Oggetto dell’Accordo
1. Il presente Accordo ha ad oggetto l’avvio di una collaborazione tra le Parti volta al raggiungimento degli obiettivi di interesse comune di cui in premessa, attraverso le seguenti attività di interesse congiunto:
a. promozione e realizzazione di un progetto sperimentale di ricerca, studio e analisi mediante la realizzazione di attività didattiche tramite l’approfondimento di tematiche, da svolgersi presso l’Ateneo, che consentano l’individuazione di pattern rappresentativi, tipologie di riferimento, modelli archetipici utili a snellire i processi progettuali relativi alla trasformazione digitale dei servizi pubblici ed esprimerli attraverso strumenti di comunicazione visiva, in specifici ambiti della PA come di seguito individuati a titolo esemplificativo:
1. Gestione del territorio
2. Salute
3. Educazione
4. Cultura
5. Mobilità
b. condivisione delle ipotesi e dei risultati attraverso un confronto con i diversi attori che fanno parte di ciascun ambito della PA individuato e attraverso metriche di quantificazione degli elementi caratterizzanti e casi studio rappresentativi;
c. progettazione dell’artefatto visivo che sarà utilizzato per restituire uno spaccato dei fattori caratterizzanti ciascun ambito della PA capendone le necessità e le dinamiche interne in relazione agli altri attori dell’ecosistema pubblico;
d. promozione e divulgazione dei risultati raggiunti;
e. ogni attività di competenza delle Parti per la quale la collaborazione sia ritenuta proficua.
ART. 3
Impegni delle Parti
1. Le Parti congiuntamente si impegnano, in esecuzione del presente Accordo, a:
a) collaborare per il raggiungimento degli interessi comuni con la massima cura e diligenza;
b) divulgare e condividere con altre PA i risultati delle attività poste in essere al fine del raggiungimento degli interessi comuni di cui in premessa, fermo restando quanto previsto dal successivo art. 6;
c) nominare il gruppo di lavoro di cui al successivo art. 4, al fine di favorire la concreta attuazione degli obiettivi del presente Accordo.
2. L’Ateneo si impegna alla realizzazione di attività didattiche nell’ambito della propria offerta formativa per le tematiche di interesse di cui all’articolo 2, comma 1, lett. a) del presente Accordo e alla restituzione dei dati e dei risultati ottenuti dallo svolgimento dei percorsi formativi al Dipartimento con cadenza semestrale.
3. Il Dipartimento si impegna a recepire i risultati nonché a supportare l’individuazione e l’interlocuzione con i referenti dei diversi ambiti pubblici individuati per l’attuazione del progetto sperimentale e di ricerca oggetto di cui all’art. 2, comma 1, lett. a), del presente Accordo.
ART. 4
Gruppo di lavoro
1. Al fine di dare piena attuazione a quanto espresso nel presente Accordo, le Parti concordano di costituire un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti legali pro tempore di ciascuna delle parti o da propri delegati.
2. Al gruppo di lavoro sono assegnate le seguenti funzioni:
- supervisione e coordinamento delle attività oggetto del presente Accordo;
- coinvolgimento degli interlocutori dei diversi ambiti pubblici individuati per l’attuazione del progetto sperimentale e di ricerca avviato con il presente Accordo;
- proposte di iniziative comuni per la pubblicizzazione, divulgazione e pubblicazione delle attività poste in essere, nel rispetto della normativa vigente e previa verifica di fattibilità, ciascuna per propria parte e secondo il proprio ordinamento interno.
3. La partecipazione al Gruppo di lavoro è a titolo gratuito e può avvenire per via telematica.
ART. 5
Utilizzazione dei risultati delle attività
1. I risultati delle attività oggetto della collaborazione possono essere divulgati e utilizzati da ciascuna Parte, esclusivamente previo assenso dell’altra, facendo esplicito richiamo al presente Accordo.
ART. 6
Gratuità dell’Accordo
1. Il presente Accordo è gratuito e non comporta alcun corrispettivo a beneficio delle Parti.
2. Per lo svolgimento delle attività oggetto della collaborazione le Parti individueranno, tra le proprie risorse, il personale qualificato da utilizzare nelle singole attività.
ART. 7
Trattamento dei dati personali e riservatezza
1. Nel corso dell’esecuzione delle attività oggetto del presente Accordo, ciascuna delle Parti potrà trovarsi nella condizione di dover trattare dati personali riferibili a dipendenti e/o collaboratori dell’altra Parte, motivo per cui le stesse si impegnano sin d’ora a procedere al trattamento di tali dati personali in conformità alle disposizioni di cui al Regolamento Europeo EU 679/2016 in materia di protezione dei dati personali (“GDPR") nonché di tutte le norme di legge di volta in volta applicabili.
2. Le Parti si impegnano a condurre le suddette attività di trattamento sulla base dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e tutela della riservatezza dei soggetti interessati e per il solo ed esclusivo fine di perseguire le finalità di cui al presente Accordo, nonché degli eventuali obblighi di legge allo stesso connessi. Tali dati saranno trattati dalle Parti con sistemi cartacei e/o automatizzati - ad opera di propri dipendenti e/o collaboratori che, in ragione della propria funzione e/o attività, hanno la necessità di trattarli - per le sole finalità suindicate e limitatamente al periodo di tempo necessario al loro conseguimento.
3. Qualora, nell’ambito dello svolgimento delle prestazioni di cui al presente Accordo, ciascuna delle Parti si trovi nella condizione di affidare all’altra, in parte e/o in toto, attività di trattamento di dati personali, di propria titolarità e/o per i quali sia stata nominata responsabile del trattamento da altro titolare, entrambe si impegnano a sottoscrivere un separato accordo scritto volto a formalizzare la nomina a responsabile e/o sub-responsabile del trattamento della parte affidataria, al fine di procedere ad una corretta gestione delle attività di trattamento di dati personali così come previsto dall’articolo 28 del GDPR. La sottoscrizione di tale accordo, qualora sussistano le esigenze di cui sopra, è condizione necessaria ed imprescindibile per l’affidamento di attività di trattamento di dati personali.
4. Ciascuna delle parti, previo assenso dell’altra, si impegna a pubblicizzare i risultati raggiunti in conformità alle previsioni del comma 1 dell’art. 6.
ART. 8
Efficacia e durata
1. L’efficacia del presente Accordo decorre dalla data di sottoscrizione e ha una durata pari a 1 anno. La durata può essere prorogata per un pari periodo previo scambio di note tra le Parti, da comunicare almeno 3 (tre) mesi prima della data di scadenza.
2. Il presente Accordo, allo scadere del primo anno, potrà essere rinnovato nei termini indicati dal precedente comma ed esteso alla sottoscrizione di altre Istituzioni Universitarie.
ART. 9
Recesso
1. Ciascuna delle Parti ha facoltà di recedere dal presente Accordo, previa comunicazione scritta da inviare all’altra Parte, a mezzo posta elettronica certificata, con un preavviso di almeno un mese.
Art. 10
Foro Competente
1. Le Parti si impegnano a risolvere amichevolmente tutte le controversie che dovessero eventualmente sorgere per il presente atto. In caso contrario, le eventuali controversie che dovessero insorgere in merito alla validità, all’interpretazione e all’esecuzione del presente Accordo sono riservate alla giurisdizione esclusiva del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Art. 11 Registrazione e Bollo
1. Il presente atto, composto da n. 11 articoli, è firmato digitalmente ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/1990 e dell’art. 21 del D.lgs. 82/2005 ed è trasmesso tra le Parti a mezzo posta elettronica certificata.
2. Il presente atto è soggetto all’imposta di bollo fin dall’origine, ai sensi del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 – Allegato A – Tariffa parte I - articolo 2. Atteso quanto previsto dall’art. 16 della Tabella – Allegato B al D.P.R. 642/1972, il Dipartimento è esente in modo assoluto dal versamento dell’imposta di bollo, la quale, pertanto, deve essere assolta dall’altra Parte.
3. Ai sensi dell’art. 4 della tariffa parte II del DPR 26 aprile 1986, n.131, il presente protocollo è soggetto a registrazione in caso d’uso.
Per il Dipartimento per la trasformazione digitale
IL CAPO DIPARTIMENTO
(Xxx. Xxxxx XXXXXXX)
firmato digitalmente
Firmato digitalmente da XXXXXXX XXXXX C=IT
O=PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI
Per L’Università statale Iuav di Venezia
IL RETTORE
(Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx)
firmato digitalmente
Firmato digitalmente da: Xxxxx Xxxxxxxx
Organizzazione: UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA/80009280274
Limitazioni d'uso: Explicit Text: Il titolare fa uso del presente certificato solo per le finalità di lavoro per le quali esso è rilasciato. The certificate holder must use the certificate only for the purposes for which it is issued. Data: 10/01/2022 16:32:58