DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE AREA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE
DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE
AREA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE
Progetto | realizzazione ed esercizio di un impianto fotovoltaico a terra della potenza nominale definitiva di 34,998 MWp a fronte dei 36,2 MWp richiesti su una superficie recintata comprensiva di mitigazione è di 44 ha a fronte dei 52,5 ha originari |
Proponente | SF CELESTE srl. |
Ubicazione | Località Casale Bello e Banditella Comuni di Tuscania e Arlena di Castro Provincia di Viterbo |
Registro elenco progetti n. 75/2021
Pronuncia di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
ISTRUTTORIA TECNICO-AMMINISTRATIVA
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Paola Pelone | IL DIRETTORE Dott. Vito Consoli Data 11/07/2022 |
MP |
La Società SF CELESTE srl con nota acquisita prot. n. 0560413 del 25/06/2021, ha presentato istanza di Valutazione di Impatto Ambientale – Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale ai sensi dell’art. 27 bis del D.Lgs.152/2006.
Come previsto dall’art. 23, comma 1, parte II del citato decreto, la proponente ha contestualmente, effettuato il deposito degli elaborati di progetto e dello Studio di Impatto Ambientale presso l’Area VIA.
L’opera in oggetto rientra tra le categorie dell’allegato IV al punto 2 lettera b) del D.Lgs. 152/2006, relativo ai progetti sottoposti a Verifica di assoggettabilità a V.I.A. .
La Società Vulci S.r.l. ha presentato volontariamente una istanza di Valutazione di Impatto Ambientale – Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale dell’art. 27 bis del citato decreto .
Il progetto e lo studio sono stati iscritti nel registro dei progetti al n. 75/2021 dell’elenco.
Iter istruttorio:
• Presentazione istanza, acquisita con prot. n. 0560413 del 25/06/2021;
• Comunicazione inizio procedura a norma dell’art. 27 bis, commi 2 e 3 del D.Lgs. 152/06. prot. n. 0596706 del 09/07/2021;
• Richiesta integrazioni per completezza documentale a norma dell’art. 27 bis, comma 3 del D.Lgs.
152/06 prot. n. 0755455 del 24/09/2021;
• Acquisizione delle integrazioni documentali in data 27/09/2021;
• Comunicazione di avviso al pubblico a norma dell’art. 27-bis, comma 4 del D.Lgs. 152/06 e della
D.G.R. n.132, prot. e convocazione tavolo tecnico prot. n. 0837461 del 18/10/2021;
• Tavolo tecnico svoltosi in data 02/11/2021;
• Richiesta integrazioni a norma dell’art. 27 bis, comma 5 del D.Lgs. 152/06 prot. n. 1032062 del
13/12/2021;
• Acquisizione delle integrazioni in data 15/12/2021;
• Convocazione della prima seduta di Conferenza di Servizi a norma dell’art. 27 bis, comma 7 del
D.Lgs. 152/06 con nota prot. n. 1058808 del 21/12/2021.:
• Prima seduta di Conferenza di Servizi tenutasi in data 10/01/2022;
• Comunicazione bis di avviso al pubblico a norma dell’art. 27-bis, comma 4 del D.Lgs. 152/06 e della D.G.R. n.132, prot. e convocazione tavolo tecnico prot. n. 0120217 del 07/02/2021;
• Convocazione delle tre sedute di Conferenza di Servizi a norma dell’art. 27 bis, comma 7 del
D.Lgs. 152/06 con nota prot. n. 0235262 del 09/03/2022;
• Prima seduta bis di Conferenza di Servizi tenutasi in data 22/03/2022;
• Seconda seduta di Conferenza di Servizi tenutasi in data 27/04/2022;
• Nota della proponente di sollecito di indizione e convocazione della terza Conferenza di Servizi e conclusione del procedimento acquisita con prot. n. 0431352 in data 05/05/2022:
• Verifica e accoglimento del sollecito di indizione e convocazione della terza Conferenza di Servizi e conclusione del procedimento e contestuale convocazione della terza seduta di Conferenza di Servizi a norma dell’art. 27 bis, comma 7 del D.Lgs. 152/06 con nota prot. n. 0439956 del 05/05/2022;
• Terza seduta di Conferenza di Servizi tenutasi in data 19/05/2022;
• Seconda parte della terza seduta di Conferenza di Servizi tenutasi in data 04/08/2021
Progetto
• D.12 Documenti Identità Progettisti
• D.13 Disponibilità dell Area - Dichiarazione di Atto Notorio attestante la disponibilità dei terreni
• D.14A Particellare Impianto e Cavidotto
• D.14B Visure Catastali
• D.15A Certificato di Destinazione Urbanistica
• D.15B Certificazione Assenza Usi Civici
• D.16 STMG 35MWp CP202002242 del 10032021
• D.17 Accettazione Preventivo di Connessione STMG e voltura su SF Celeste
• D.18 Certificato Casellario Giudiziale e Carichi Pendenti
• D.19 Dichiarazione e Documentazione Antimafia
• D.20 Impegno sottoscrizione Concessione Demaniale
• D.21 Dichiarazione impegno sottoscrizione polizze fideiussorie
• D.00 Indice - Elenco Documentazione ed Elaborati
• D.01 Istanza di VIA
• D.02 Scheda di sintesi del progetto Casale Bello
• D.03 Avviso pubblico per la procedura di VIA (Allegato D)
• D.04 Elenco Enti Coinvolti (Allegato A)
• D.05 Dichiarazione Progettisti VIA (Allegato B)
• D.06 Dichiarazione costo opera (Allegato C)
• D.07 Elenco Autorizzazioni Necessarie
• D.08 Oneri Istruttori Parte Fissa e Variabile Regione Lazio (evidenza bonifico)
• D.09 Oneri Istruttori Provincia di Viterbo (evidenza bonifico)
• D.10 Documentazione Società Proponente - Visura Camerale
• D.11 Documento Identità Proponente
• Assolvimento Virtuale Imposta di Bollo Istanza Attraversamento Fossi
• Attestazione non riduzione deflusso acque
• D.22 Istanza Attraversamento Fossi
• Dettaglio bonifico Demanio Idrico
• Dettaglio bonifico Pubblicazione Burl
• Proposta Canone e Cauzione
• Rel15 Attraversamenti mediante Trivellazione Orizzontale Controllata
• T11 cavidotto MT interferenza corsi acqua demaniali CBSolare36.2MW
• Tabella ProvVT attrav corsi acqua TuscaniaCB 36,2MW rev01.xlsx"
• Accettazione condizioni Provincia VT
• Assolvimento Virtuale Imposta di Bollo Attraversamento Fossi Pubblicazione Avviso BURL
• Assolvimento Virtuale Imposta di Bollo Istanza Attraversamento Strade Provinciali
• D.23 Istanza Attraversamento Strade Provinciali
• T02 percorso cavidotto MT-AT catastale CBSolare 36.2MW
• T10 cavidotto MT-AT scavi e particolari CBSolare 36.2MW
• Assolvimento Virtuale Imposta di Bollo Espianto.doc"
• Assolvimento Virtuale Imposta di Bollo Istanza Espianto Ulivi
• D.24 Istanza Espianto e reimpianto Ulivi
• T04 opere a verde settore C dettagli espianto reimpianto CBSolare 36.2MW
• 2 Documentazione di VIA\V2 Studio Impatto Ambientale
• 2 Documentazione di VIA\V3 Relazione Paesaggistica
• 2 Documentazione di VIA\V4 Relazione Idrologica
• 2 Documentazione di VIA\V5 Relazione Geologica e Idrogeologica
• 2 Documentazione di VIA\V7 Kmz Aree disponibili e percorso Cavidotti interrati.kmz"
• 2 Documentazione di VIA\V1 Sintesi non Tecnica
• 16-2 PRG 25K
• 17 CARTA RETE NATURA 2000 IGM100K
• 18 CARTA AREE PROTETTE IGM100K
• 19 CARTA AREE IBA IGM100K
• 20-1 INQUADRAMENTO catasto 4K settoreA
• 20-1 INQUADRAMENTO catasto 4K settoreB-C
• 20-1 INQUADRAMENTO catasto 4K sottostazione
• 1 INQUADRAMENTO ORTO 100K
• 2 INQUADRAMENTO IGM250K 100K
• 3 INQUADRAMENTO DEAGOSTINI 100K
• 4-1 INQUADRAMENTO ORTO 25K
• 4-2 INQUADRAMENTO ORTO 25K
• 5-1 INQUADRAMENTO IGM 25K
• 5-2 INQUADRAMENTO IGM 25K
• 6-1 INQUADRAMENTO CTR 10K
• 6-2 INQUADRAMENTO CTR 10K
• 6-3 INQUADRAMENTO CTR 10K
• 6-4 INQUADRAMENTO CTR 10K
• 7-1 INQUADRAMENTO ORTO 10K
• 7-2 INQUADRAMENTO ORTO 10K
• 7-3 INQUADRAMENTO ORTO 10K
• 8-1 CORINE LANCOVER 25K
• 8-2 CORINE LANCOVER 25K
• 9-1 PTPR A7 25K
• 9-2 PTPR A13 25K
• 10-1 PTPR B7 25K
• 10-2 PTPR B13 25K
• 11-1 PTPR C7 25K
• 11-2 PTPR C13 25K
• 12-1 GEOLOGICA IGM100K
• 12-2 GEOLOGICA IGM100K
• 13 CARTA UNITA IDROG IGM100K
• 14-1 VINCOLO IDROGEOLOGICO
• 14-2 VINCOLO IDROGEOLOGICO
• 15-1 PAI 25K
• 15-2 PAI 25K
• 16-1 PRG 25K
• Rel13 Documentazione Fotografica e Fotoinserimenti
• Rel14 Piano Tecnico delle Opere di collegamento alla Stazione RTN
• Rel15 Attraversamenti mediante Trivellazione Orizzontale Controllata
• Rel16 Attestazione non riduzione deflusso acque
• Rel01 Scheda di sintesi del progetto
• Rel02 Data Sheet Componenti Principali da integrare
• Rel02 Relazione tecnico-descrittiva
• Rel03 Relazione dati quantitativi volumi e superfici
• Rel04 Relazione Campi Elettromagnetici
• Rel05 Relazione calcoli elettrici
• Rel06 Relazione computo metrico estimativo
• Rel07 Cronoprogramma
• Rel08 Piano di Dismissione e Ripristino
• Rel09 Relazione Acustica
• Rel10 Relazione accumulo energetico
• Rel11 Relazione e Piano di Utilizzo Terre e Rocce da Scavo
• Rel12A Relazione Archeologica Preventiva
• Rel12B Carta delle Presenze Archeologiche
• T03-C layout settore C inquadramento ctr CBSolare 36.2MW
• T04 opere a verde settore C dettagli espianto reimpianto CBSolare 36.2MW
• T05 dettagli viabilità-illuminazione-videosorveglianza CBSolare 36.2MW
• T06 dettagli accesso e recinzione CBSolare 36.2MW
• T07 Schemi unifilari impianto
• T08 particolari tracker dettagli strutture CBSolare 36.2MW
• T09 Particolari cabina elettrica e locali tecnici
• T10 cavidotto MT-AT scavi e particolari CBSolare 36.2MW
• T11 cavidotto MT interferenza corsi acqua CBSolare36.2MW
• T12 SSE e Opere di Utenza e di Rete per la connessione e Accordo di Condivisione
• T01-A layout settore A inquadramento e dettagli CBSolare 36.2MW
• T01-B layout settore B inquadramento e dettagli CBSolare 36.2MW
• T01-C layout settore C inquadramento e dettagli CBSolare 36.2MW
• T02 percorso cavidotto MT-AT catastale CBSolare 36.2MW
• T03-A layout settore A inquadramento ctr CBSolare 36.2MW
• T03-B layout settore B inquadramento ctr CBSolare 36.2MW
Integrazioni
Acquisite con prot. n. 0691819 del 01/09/2021:
• Studio compatibilità idraulica casale bello solare;
• Dichiarazioni DM;
• Relazione Agronomica Casale bello Solarfields;
• D.14 A Particellare Impianto e Cavidotto;
• CDU Casale Bello.
Acquisite con prot. n. 0691956 del 01/09/2021:
• CASALE BELLO SOLARE Aggiornamento rendering;
• T12 tracciato MT SP3 dettagli competenza Astral CBSolare 36.2 MW-compresso;
• Piano Agrosolare attuativo Casale Bello Solare;
• GRUPPO TERNA P.20210062263-03.08.2021 conferma esito voltura;
Acquisite con prot. n. 0760090 del 27/09/2021:
• T13 inquadramento carta uso suolo Lazio CBSolare 36.2 MW-compresso;
• Carta Capacità Uso Suoli Lazio Casale Bello.
Acquisite con prot. n. 0886919 del 02/11/2021:
• Assolvimento virtuale imposta di Bollo Istanza Espianto Ulivi;
• D.24 Istanza espianto e reimpianto Ulivi;
• Richiesta di autorizzazione all’espianto e spostamento di alberi di olivo;
• T04 opere a verde settore C dettagli espianto reimpianto CBSolare 36.2MW.
Acquisite con prot. n. 0931797 del 15/11/2021:
• 1 - Servitu Merlini Fava Pacini;
• 2 - Servitu Celestini;
• 2.Servitù Cardarelli Firmata B;
• 3. SV - Preliminare di Servitù linea interrata AT 26052021 SI II Pacini Regina signed;
• 4.Servitù Pintus Firmata;
• All 1 Relazione Sommaria;
• All 2 Elenco particelle e proprietari catastali;
• All 3 Estratti Catastali;
• All 4 Mappe e Visure Catastali;
• Assenza Usi Civici Part SSE Tuscania 05-10-2021;
• Casale Bello Solare 20211102;
• D.01bis Istanza di Esproprio;
• GRUPPO TERNA.P20210072327-17.09.2021;
• Modello 4b MyTerna;
• Nota di Trasmissione Integrazioni Post Tavolo Tecnico;
• Opzione Acquisto Bocci Tarnani;
• Opzione Acquisto Bocci Zamboni;
• Opzione Acquisto Bocci;
• Opzione Acquisto Falesiedi Pasqualetti;
• Opzione Acquisto Fontana;
• Opzione Acquisto Guidolotti Albano-Brizi Laura;
• Opzione Acquisto Pasqualetti;
• Opzione Acquisto Puri Luigi;
• Opzione Acquisto Reda;
• Opzione Acquisto Sollazzo;
• Opzione Acquisto Tarnani;
• Pagamento oneri benestare Terna;
• Particellare Impianto e Cavidotto Casale Bello Solare 20211112;
• Rel0 Elenco Elaborati;
• Rel01a Relazione Tecnica delle Opere Utente RTN 150KV CP202002242;
• Rel01b Relazione Tecnica delle Opere Rete RTN 150KV CP202002242;
• Rel02 Accordo condivisione stallo firmato ALL 202002242;
• Rel02 Allegato A-Planimetria catastale;
• Rel02 Allegato B-Opere comuni;
• Rel03 SF7 CP202002242 Documentazione progettuale Terna da cambiare;
• S01 TuscaniaCB inquadramento SEU condivisa cavidotto AT CP202002242;
• S02 TuscaniaCB SEU condivisa planimetria sezioni CP202002242;
• S03 TuscaniaCB stallo di consegna pianta e sezione CP202002242;
• S04 TuscaniaCB Schema unifilare sottostazione utente CP202002242;
• S05 TuscaniaCB Schema unifilare AT stallo RTN CP202002242;
• T02 integrz percorso cavidotto MT-AT catastale CBSolare 36.2MW;
• T10 integrz cavidotto MT-AT scavi e particolari CBSolare 36.2MW;
• T11 integrz cavidotto MT interferenza corsi acqua demaniali CBSolare36.2MW;
• Validazione progetto di connessione STMG CP202002242 - invio DWG trasm e ricevute;
• Validazione progetto di connessione STMG CP202002242 – trasmissione e ricevute.
Acquisite con prot. n. 0944790 del 18/11/2021:
• Casale Bello Solare Settori A e B 20211111;
• CDU Area SSE;
• RENDERING CASALE BELLO rev1;
• T01-A integraz layout settore A inquadramento e dettagli CBSolare 36.2 MW;
• T01-B integraz layout settore B inquadramento e dettagli CBSolare 36.2 MW.
Acquisite con prot. n. 0972013 del 25/11/2021:
• Piano Agrosolare attuativo Casale Bello 18 11 2021;
• RENDERING CASALE BELLO rev2;
• T01-A integraz layout settore A inquadramento e dettagli CBSolare 36.2 MW;
• T01-B integraz layout settore B inquadramento e dettagli CBSolare 36.2 MW;
• T01-C integraz layout settore C inquadramento e dettagli CBSolare 36.2 MW.
Acquisite con prot. n. 1038484 del 15/12/2021:
• Riscontro Nota Regione Lazio Integrazioni Pre I CDS.
Acquisite con prot. n. 0104019 del 02/02/2022:
• Riscontro Post I CDS e alla Nota Provincia di VT
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Casale-Bello Relazione invarianza idraulica 30 01 22
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\D.18 Certificato Casellario Giudiziale e Carichi Pendenti
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\D.19 Dichiarazione e Documentazione Antimafia
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Dichiarazione Asseverata Particelle SF Celeste II
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Dichiarazione Asseverata Ustif SF Celeste II
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Dichiarazioni DM Aggiuntive
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Impegno sottoscrizione e trasmissione All 17 DLgs 259 2003 SF Celeste II Trasm e Ricevute
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Istanza di Esproprio Aggiornata Area SSE.rar"
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Nota di Trasmissione Unmig SF Celeste II Trasmissione e Ricevute
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Rel 08a Piano Progetto di Dismissione e Ripristino Tuscania
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Rel 08b Piano Progetto di Dismissione e Ripristino Arlena di Castro
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Rel06 Relazione computo metrico estimativo
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Rel11 Relazione accumulo energetico V2
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\RENDERING CASALE-BELLO rev2
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Ricevuta Telematica Integrazione Oneri Istruttori Demanio Idrico SF Celeste II
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\T02 integrz percorso cavidotto MT-AT catastale CBSolare 36.2MW
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\T10 integrz cavidotto MT-AT scavi e particolari CBSolare 36.2MW
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\T14.1 integrz percorso cavidotto MT-AT strade provinciali CBSolare 36.2MW
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\T14.2 integrz percorso cavidotto MT-AT strade provinciali CBSolare 36.2MW
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\T14.3 integrz percorso cavidotto MT-AT strade provinciali CBSolare 36.2MW
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Asseverazione Esclusione Verifica Preliminare Enac SF Celeste II
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Attestazione di Conformità SF Celeste II
• Allegati riscontro post I CDS e Nota Provincia\Casale Bello Solare 20220131
Acquisite con prot. n. 0202757 del 01/03/2022:
• Rel03 SF7 CP202002242 Documentazione progettuale Terna
• S01 TuscaniaCB inquadramento SEU condivisa cavidotto AT CP202002242 Feb2022
• S02 TuscaniaCB SEU condivisa planimetria sezioni CP202002242 Feb2022
• S03 TuscaniaCB stallo di consegna CP202002242 Feb2022
• S04 TuscaniaCB Schema unifilare sottostazione utente CP202002242 Feb2022
• S05 TuscaniaCB Schema unifilare AT stallo RTN CP202002242 Feb2022
• Rel00 Elenco Elaborati
• Rel01a Relazione Tecnica delle Opere Utente RTN 150KV
• Rel01b Relazione Tecnica delle Opere Rete RTN 150KV
• Rel02 Accordo condivisione stallo firmato ALL
• Rel02 Allegato A-Opere comuni
• Rel02 Allegato B-Planimetria catastale
Acquisite con prot. n. 0307594 del 29/03/2022
• EN Ultra V Pro Plus N-type STP620S C78 Nmh+
• GRUPPO TERNA.P20220019531-07.03.2022 Benestare
• INT 28 03 0307594.29-03-2022
• Tav -07 Schemi Elettrici Unifilari Casale Bello
• 1 Istanza STMG
Acquisite con prot. n. 0442963 del 06/05/2022
• Rel03 Relazione dati, quantitativi, volumi e superfici 05052022
• Rel04 Relazione Campi Elettromagnetici 05052022
• Rel05 Relazione calcoli elettrici 05052022
• Rel06 Relazione computo metrico estimativo 05052022
• Rel08 Piano Progetto di Dismissione e Ripristino Arlena di Castro 05052022
• Rel08 Piano Progetto di Dismissione e Ripristino Tuscania 05052022
• Rel11 Relazione accumulo energetico 05052022
• RENDERING CASALE-BELLO rev3
• T01-A integrz layout settore A inquadramento e dettagli CBSolare 35MW
• T01-B integrz layout settore B inquadramento e dettagli CBSolare 35MW
• T02 integrz percorso cavidotto MT-AT catastale CBSolare 35MW
• T10 integrz cavidotto MT-AT scavi e particolari CBSolare 35MW
• Tav -05 Schema Unifilare ATMT 05052022
• Tav -07 Schemi Elettrici Unifilari Casale Bello 05052022
• Casale Bello Solare 20220502.kmz"
• Conferma voltura STMG CP202002242 su SF Celeste II
• Data Sheet Modiuli 620Wp EN Ultra V Pro Plus N-type STP620S C78 Nmh+
• Nota di Integrazione Post II CDS
• Nota di Integrazione Post II CDS
• Rel02 Relazione tecnico-descrittiva 05052022
• 3 Opzioni Proprietari Arlena
• 4 Voltura Servitu Fava Merlini Pacini SF Celeste II
• 5 Voltura Servitu Celestini Augusto SF Celeste II
• 6 Servitù elettrodotto Pacini-SI II e SF Celeste II e III
• 7 Servitù elettrodotto Pintus-SI II e SF Celeste II e III
• 8 Servitù Cardarelli SF Celeste II e III
• 1 Voltura e Opzione Pasqualetti SF Celeste II
• 2 Volture Opzioni Proprietari Arlena SF Celeste II
• D.14A Particellare Impianto e Cavidotto Casale Bello 10052022
• Dichiarazione Rinuncia Impegni PSR Casale Bello
Acquisite con prot. n. 0461562 del 11/05/2022
• V2 Studio Impatto Ambientale 10052022
• D.00 Indice - Elenco Documentazione Elaborati e Integrazioni 10052022
• D.02 Scheda di sintesi del progetto Casale Bello 10052022
• 11-2 PTPR C13 25K
• 14-1 VINCOLO IDROGEOLOGICO
• 14-2 VINCOLO IDROGEOLOGICO
• 15-1 PAI 25K
• 17 CARTA RETE NATURA 2000 IGM100K
• 18 CARTA AREE PROTETTE IGM100K
• 19 CARTA AREE IBA IGM100K
• 9-1 PTPR A7 25K
• 9-2 PTPR A13 25K
• 10-1 PTPR B7 25K
• 10-2 PTPR B13 25K
• 11-1 PTPR C7 25K
ESITO ISTRUTTORIO
L’istruttoria tecnica è stata condotta sulla base delle informazioni fornite e contenute nella documentazione agli atti, di cui il tecnico Ing. Maurizio Manenti iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma n.29985 ha asseverato la veridicità con dichiarazione sostitutiva di atto notorio, resa ai sensi dell’artt. 76 del DPR del 28 dicembre 2000, n. 445, presentata contestualmente all’istanza di avvio della procedura.
DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
PREMESSA
Come evidenziato nel SIA “il presente Studio di Impatto Ambientale è relativo al progetto di un impianto fotovoltaico di taglia industriale da realizzarsi nei territori del Comune di Arlena di Castro (VT) e Tuscania (VT) ed ha lo scopo di individuare gli aspetti del territorio in cui si prevede la localizzazione dell’impianto. L’impianto in progetto prevede l’installazione a terra, su alcuni lotti di terreno (distinti in progetto come
Settori A, B e C) attualmente a destinazione agricola, di pannelli fotovoltaici (moduli). I moduli sono in silicio monocristallino caratterizzati da una potenza nominale di 620 Wp e inverter centralizzati. I moduli fotovoltaici saranno posati a terra tramite idonee strutture in acciaio zincato con inseguimento mono-assiale disposti in file parallele opportunamente distanziate onde evitare fenomeni di ombreggiamento reciproco. I vari lotti di terreno saranno collegati con cavidotti interrati MT ad una sottostazione utente che sarà a sua volta collegata in antenna a 150 KV alla sottostazione esistente, proprietà di TERNA, ubicata in località Campo Villano. La sottostazione utente è collocata in un terreno adiacente alla stazione di TERNA”.
LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Come evidenziato nel SIA “l’area del progetto ricade nei territori comunali di Arlena di Castro e Tuscania, in provincia di Viterbo, ma si trova al di fuori dei centri abitati e a ridosso del confine comunale tra Arlena e Tuscania, lungo la SP14 Caninese e lungo la SP13 Piansanese in zone di Aree agricole del P.R.G. vigente. Il sito è identificato al Catasto del Comune di Tuscania al Foglio 1 e al Catasto del Comune di Arlena Foglio 11 e 16. L’area totale è circa 38 ettari”.
MORFOLOGIA DEL TERRENO
Come evidenziato nel SIA “il terreno è prevalentemente pianeggiante, di seguito si riportano alcune sezioni
del terreno che mostrano che l’altimetria varia da 224 m s.l.m. (settore C) a 325 m s.l.m (Settore A)”.
LOCALIZZAZIONE CATASTALE
Come evidenziato nel SIA “i terreni su cui è progettato l’impianto ricadono nella porzione a Nord-Ovest del territorio comunale di Tuscania e a Est del territorio del comune di Arlena di Castro, circa 2 km ad Est del centro abitato di Arlena, in una zona occupata da terreni agricoli e distante da agglomerati residenziali o case sparse. Il sito risulta accessibile dalla viabilità locale, costituita da strade provinciali, comunali e vicinali. Nella cartografia del Catasto Terreni l’area di impianto è ricompresa nei Fogli 1 di Tuscania e fogli 11 e 16 del Comune di Arlena di Castro. Nei fogli 1 di Tuscania, fogli 10,11, 16 di Arlena e fogli 15, 20, 26, 37, 36,
50, 62, 61, 78, 77 e 105 di Tuscania per la parte del cavidotto. L’area della Sottostazione Utente ricade
nel foglio 77”.
Nel particolare le particelle interessate sono le seguenti:
• “Disponibilità aree: Settore A Comune di Tuscania Fg 1 Particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 28, 240, 241.
• Disponibilità aree: Settore B Comune di Arlena Fg 11 Particella 65, 66, 68, 101, 103, 182, 183, 305, 307.
• Settore C Comune di Arlena Fg 16 Particella 112, 113, 114, 115, 116, 117, 120, 121, 122, 123, 124,
125, 134, 455, 456, 457.
• Sottostazione Utente SSE: Fg 77 Particelle 44, 45, 104 e 109
Il perimetro della SEU riportata ingloba sia la SEU di competenza di SF Celeste II che la SEU condivisa con altri produttori”.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Come evidenziato nel SIA “il progetto prevede la realizzazione su tre lotti di terreno agricolo di un impianto fotovoltaico a terra da circa 34,998 MWp di potenza, i moduli sono in silicio monocristallino caratterizzati da una potenza nominale di 620 Wp e inverter centralizzati. I moduli fotovoltaici saranno posati a terra tramite idonee strutture in acciaio zincato con inseguimento mono-assiale disposti in file parallele opportunamente distanziate onde evitare fenomeni di ombreggiamento reciproco. L’impianto sarà collegato in MT ad una sottostazione utente per poi essere collegata in antenna a 150 KV alla sottostazione esistente, proprietà di TERNA, ubicata nel comune di Tuscania, in località Campovillano. I sistemi fotovoltaici sono costituiti da moduli, telai per sostenere i pannelli ed infrastrutture elettriche. I pannelli sono montati su telai
strutturali in acciaio o alluminio in maniera tale da permettere di assumere la giusta angolazione e orientazione rispetto al sole. I pannelli sono collegati con cavi elettrici e cablaggi fuori terra per trasportare l'elettricità generata corrente continua (DC). La DC viene convertita in corrente alternata attraverso un inverter e la corrente passa quindi attraverso un trasformatore per aumentare la tensione in modo che corrisponda alla tensione della linea di collegamento. I telai di pannelli solari sono tipicamente ancorati a terra tramite dei pali infissi nel terreno. Se è richiesta una trincea di utilità per linee ad alta tensione la profondità di scavo sarebbe limitato tra 80 cm e 120 cm. La funzione di un inseguitore solare è quella di aumentare la produzione dei pannelli fotovoltaici per mezzo di sistemi elettrici ed elettronici che seguono la traiettoria del sole, captando in questo modo la massima radiazione solare durante il maggior tempo possibile”.
SCHEDA DI SINTESI DEL PROGETTO COME RIPORTATA NEL SIA
Dati tecnici impianto:
• Superficie occupata dall’impianto: 38 ha
• Superficie effettiva occupata da moduli e cabine (circa 44%): circa 17 ha
• Potenza complessiva: 34,998 MWp
• Produzione annua stimata: circa 65.160.000 kWh
• Modalità di connessione: alta tensione
• Campi: 5 lotti
• Locali tecnici: 8 cabine inverter di dimensioni altezza fuori terra 2,55 m, superficie 30,5 mq ognuna, 8 cabine trafo MT di dimensioni altezza fuori terra 2,55 m, superficie 10,2 mq ognuna, 3 control room, 1 sottostazione utente, 21 cabine per Storage di dimensioni altezza fuori terra 2,55 m, superficie 30,5 mq ognuna.
• Inverter: 32 (4 per ogni cabina inverter)
• Orientamento moduli: est-ovest (impianto a inseguimento monoassiale)
• Inclinazione moduli: variabile
• Fattore riduzione ombre: 5%
• Monitoraggio: control room
• Manutenzione: taglio erba, lavaggio pannelli
• Accessi: esistenti, su viabilità sterrata presente e strade comunali
• Tipologia celle: silicio monocristallino
• Potenza moduli: 620 Wp
• Distanza tra le file (pitch): minimo 4 m
• Altezza minima da terra: 0,4 m - Altezza massima da terra: 2,4 m
• Ancoraggio a terra: pali in acciaio zincato infissi direttamente nel terreno
• Durata dell’impianto: 50 anni
• Rendimento: PR (Performance Ratio) di circa l’85%, con efficienza dei moduli fotovoltaici superiore
all’80% dopo il 25° anno.
Dati tecnici recinzione:
• Tipologia: rete metallica plastificata verde
• Dimensioni: fino a 2,5 m fuori terra
• Ancoraggio: pali infissi direttamente nel terreno senza plinti
• Ponti ecologici: 20 x 100 cm, ogni 100 m
• Illuminazione: luci ogni 40 m attivate da intrusione/allarme
• Allarme: rilevatori volumetrici collegati con le luci e videocamere sorveglianza
Connessione Rete Nazionale:
• Cavidotti interrati MT di connessione dei vari lotti alla Nuova Sottostazione Utente: interrati in media tensione, lunghezza complessiva di tutte le tratte di collegamento 15,85 km circa
• Elettrodotto di collegamento della Sottostazione Utente SSE alla Stazione RTN esistente a 150 kV su Stallo AT assegnato (Punto di Consegna) da STMG CP202002242: raccordo interrato su strade pubbliche o terreni nella disponibilità del proponente per circa 2 km.
• Tipologia allaccio: antenna su Stallo AT
FUNZIONAMENTO IMPIANTO, RISORSE NATURALI IMPIEGATE ED EMISSIONI
Fase di funzionamento
Come evidenziato nel SIA “il fotovoltaico è una fonte di energia pulita e sfrutta una tecnologia che permette di produrre energia sfruttando la luce del sole. Si tratta di una fonte rinnovabile che permette di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. I pannelli fotovoltaici, costituiti dall’unione di più celle fotovoltaiche, convertono l’energia dei fotoni in elettricità. Il processo che crea questa “energia” viene chiamato effetto fotovoltaico, ovvero il meccanismo che, partendo dalla luce del sole, induce la “stimolazione” degli elettroni presenti nel silicio di cui è composta ogni cella solare.
Semplificando al massimo: quando un fotone colpisce la superficie della cella fotovoltaica, la sua energia viene trasferita agli elettroni presenti sulla cella in silicio. Questi elettroni vengono “eccitati” e iniziano a fluire nel circuito producendo corrente elettrica. Un pannello solare produce energia in Corrente Continua, in inglese: DC (Direct Current).
Sarà poi compito dell’inverter convertirla in Corrente Alternata per trasportarla ed utilizzarla nelle nostre reti di distribuzione. Gli edifici domestici e industriali, infatti, sono predisposti per il trasporto e l’utilizzo di corrente alternata.
Ogni sistema fotovoltaico è formato da almeno due componenti di base:
• I moduli fotovoltaici, composti da celle fotovoltaiche che trasformano la luce del sole in elettricità,
• uno o più inverter, apparecchi che convertono la corrente continua in corrente alternata. I moderni inverter integrano sistemi elettronici di gestione “intelligente” dell’energia e di ottimizzazione della conversione. Possono inoltre integrare dei sistemi di stoccaggio temporaneo dell’elettricità: batterie AGM, batterie al Litio o di altro tipo.
Oltre a queste componenti principali ci sono poi i quadri elettrici, i cavi solari, le strutture di supporto, centraline, ecc..
L'impianto fotovoltaico è progettato per funzionare fino a 25 anni in piena produttività. Dopo di che il l'impianto funzionerà all'80% di efficienza fino alla fine della sua durata. La fase operativa del progetto richiederà una forza lavoro diretta molto piccola.
La manutenzione dovrà essere eseguita per tutta la durata di vita dell'impianto solare fotovoltaico. Le attività tipiche durante la manutenzione includono il lavaggio dei pannelli solari e controllo della vegetazione. I pannelli fotovoltaici saranno lavati manualmente con acqua demineralizzata e senza sostanze chimiche. Esiste anche una potenziale creazione di lavoro indiretto e indotto, anche se molto piccolo legata all’aumentata produzione di energia durante la fase operativa.
Dal puto di vista di consumo di energia, natura, materiali e risorse naturali, l’impianto provoca un impatto
positivo legato alla produzione di energia e dalla riduzione del consumo di CO2”.
biodiversita’, flora, fauna ed ecosistemi
Come evidenziato nel SIA “per quanto riguarda la biodiversità, flora, fauna ed ecosistemi, si prevede che gli impatti più significativi saranno nella fase di costruzione, mentre durante la fase operativa si prevedono impatti meno significativi. Tuttavia, se verranno adottate le misure di mitigazione previste, tutti gli impatti possono essere ridotti da bassi a molto bassi”.
suolo
Come evidenziato nel SIA “per quanto riguarda il consumo di suolo, i terreni attualmente sono destinati
all’agricoltura e dopo la dismissione dell’impianto potranno essere di nuovo utilizzati per tale attività”.
acque superficiali e sotterranee
Come evidenziato nel SIA “non saranno presenti scarichi di nessun tipo, né di natura civile, né industriale. Le acque meteoriche, nell'area oggetto di intervento, non necessitano ad oggi di regimazione di particolare importanza. Tale situazione è giustificata dal fatto che la naturale permeabilità dei terreni superficiali fa sì che l'acqua nei primi spessori venga assorbita da questi e naturalmente eliminata attraverso percolazione ed evapotraspirazione. Questa condizione resterà sostanzialmente invariata durante la fase di funzionamento, in quanto l’acqua piovana scorrerà lungo i pannelli per poi ricadere sul terreno alla base di questi. Si ritiene quindi non necessario intervenire con fossetti o canalizzazione che comporterebbero al contrario una modifica al deflusso naturale oggi esistente e che l'impianto non va a modificare. Per quanto riguarda la componente acque, l’impianto, non prevedendo impermeabilizzazioni di nessun tipo, non comporta variazioni in relazione alla permeabilità e regimazione delle acque meteoriche. Durante la fase di esercizio però ci sarà un consumo idrico legato all’attività di pulizia dei pannelli. A tale scopo sarà utilizzata solamente acqua senza detergenti. La stessa acqua utilizzata per la pulizia, poiché priva di detergenti, sarà usata per irrigare qualora necessario le aree erbacee e arbustive previste nel Progetto. L’approvvigionamento idrico per la pulizia dei pannelli verrà effettuato mediante autobotte”.
INQUINAMENTO ED EMISSIONI
fase di costruzione
Come evidenziato nel SIA “la costruzione dell'impianto solare fotovoltaico richiederà circa 8 mesi. Durante il periodo di costruzione avremo un impatto socio-economico legato all’aumento alla creazione di posti di lavoro diretti e indiretti. In termini di requisiti di competenze, sono considerate le seguenti categorie di occupazione:
• Manodopera altamente qualificata o qualificata come ingegneri, personale tecnico e progetto i manager costituiranno circa il 30% della forza lavoro;
• In genere, il personale semi-qualificato è tenuto ad utilizzare macchinari e così sarà costituiscono circa il 10% dei dipendenti;
• Mentre il resto sarà costituito da personale di costruzione e sicurezza poco qualificato costituiscono circa il 60% della forza lavoro. È probabile che la forza lavoro poco qualificata potrebbe essere locale.
Si stima che una media di 50 veicoli opereranno in loco durante la consegna del materiale e durante la fase di costruzione del progetto. Carichi anomali non saranno trasportati al sito. La costruzione dell'impianto solare fotovoltaico consisterà nelle seguenti attività:
• Lo scotico del terreno vegetale sarà effettuato all'interno dei siti per preparare il terreno all'installazione dell'impianto fotovoltaico;
• Il terriccio sarà immagazzinato di conseguenza e utilizzato nella rinaturalizzazione del sito;
• Il livellamento del terreno per garantire superfici piane;
• Costruzione della recinzione del sito attorno al confine del sito;
• Costruzione dei passi carrai e delle strade interne necessari;
• Lavori di scavo per trincee e per la posa di cavi;
• Stoccaggio di materiale di scavo;
• Preparazione della posa interna dei cavi sotterranei;
• Costruzione di strutture di montaggio PV;
• Installazione di cablaggi sotterranei interni, scatole combinatrici, sorveglianza del sito;
• Realizzazione di un locale/sala di controllo per ospitare le apparecchiature di controllo e quadri elettrici;
• Installazione di moduli fotovoltaici;
• Installazione di inverter e cabine inverter;
• collegamento alla rete: una singola linea collegherà il sito fotovoltaico con il punto di connessione della centrale elettrica”.
rumore
Come evidenziato nel SIA “il rumore in questa fase deriverà da attività di movimentazione macchinari e normali operazioni di cantiere: verranno presi tutti gli accorgimenti necessari per minimizzare il rumore prodotto da tali attività, in particolare le macchine operatrici rispetteranno i limiti di emissione dettati dalla normativa vigente. Tali attività avranno comunque carattere temporaneo e localmente circoscritto”.
traffico
Come evidenziato nel SIA “il traffico è legato alla fase di approvvigionamento dei materiali e degli autoveicoli dei lavoratori”.
rifiuti
Come evidenziato nel SIA “i rifiuti saranno dovuti a imballaggi e scarti di lavorazione (cavi, ferro, ecc); tutti i rifiuti prodotti saranno gestiti nel pieno rispetto delle normative vigenti, privilegiando, ove possibile, il recupero degli stessi. Saranno presenti anche rifiuti derivanti dagli scavi, seppur esigui. Si rimanda per il dettaglio alla relazione delle terre e rocce da scavo”.
atmosfera
Come evidenziato nel SIA “le emissioni di polvere saranno legate alle grosse movimentazione di terra durante la fase di scotico e livellamento del terreno nonché durante gli scavi (per la posa dei cavi e per i pali della recinzione). Ci saranno anche emissioni in atmosfera per la presenza di mezzi di cantiere e per l’aumento del traffico derivante dai veicoli dei lavoratori”.
fase di esercizio
rumore
Come evidenziato nel SIA “come sorgenti di rumore si censiscono anche gli inverter e i trasformatori alloggiati all’interno della cabina elettrica, seppur molto basse. Nessun contributo di emissioni acustiche derivanti dal traffico indotto, praticamente inesistente, legato solo ad interventi di manutenzione ordinaria del verde e straordinaria dell’impianto”.
traffico
Come evidenziato nel SIA “il traffico indotto dalla presenza dell’impianto è praticamente inesistente, legato
solo a interventi di manutenzione ordinaria del verde e straordinaria dell’impianto”.
rifiuti
Come evidenziato nel SIA “gli unici rifiuti che saranno prodotti ordinariamente durante la fase d’esercizio dell’impianto fotovoltaico sono costituiti dagli sfalci provenienti dal taglio con mezzi meccanici delle erbe infestanti nate spontaneamente sul terreno”.
atmosfera
Come evidenziato nel SIA “l’impianto fotovoltaico non genera emissioni in atmosfera; al contrario, la produzione di energia elettrica da fonte solare evita l’immissione in atmosfera di CO2 , se confrontata con un impianto alimentato a combustibili fossili di analoga potenza. Per produrre un chilowattora elettrico vengono infatti bruciati mediamente l'equivalente di 2,56 kWh sotto forma di combustibili fossili e di conseguenza emessi nell'aria circa 0,531 kg di anidride carbonica (fattore di emissione del mix elettrico
italiano alla distribuzione). Si può dire quindi che ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l'emissione di 0,53 kg di anidride carbonica. Nessun contributo dalle emissioni in atmosfera derivanti dal traffico indotto, praticamente inesistente, legato solo ad interventi di manutenzione ordinaria del verde e straordinaria dell’impianto”.
elettromagnetismo
Come evidenziato nel SIA “la principale sorgente di campi elettrici dell’impianto fotovoltaico in oggetto è situata in corrispondenza delle cabine elettriche, sia quelle della rete esistente, sia quella eventualmente da realizzare. Inoltre, la distribuzione elettrica avviene in corrente continua (i moduli fotovoltaici infatti producono corrente continua), il che ha come effetto l’emissione di campi magnetici statici, del tutto simili al campo magnetico terrestre, a cui si sommano, ma centinaia di volte più deboli di questo. I cavi di trasmissione sono anch’essi in corrente continua e sono in larga parte interrati. Nelle apparecchiature contenute nelle cabine elettriche si intensificano le altrimenti deboli o debolissime correnti provenienti dai moduli fotovoltaici. Gli inverter, che contengono al proprio interno un trasformatore, emettono campi magnetici a bassa frequenza. Occorre sottolineare che l’impianto fotovoltaico non richiede la permanenza in loco di personale addetto alla custodia o alla manutenzione, si prevedono pertanto solamente interventi manutentivi molto limitati nel tempo stimabili mediamente in due ore alla settimana”.
emissioni luminose
Come evidenziato nel SIA “lungo il perimetro del parco fotovoltaico, per questioni di sicurezza e protezione, si prevede la realizzazione di un impianto di illuminazione perimetrale, fissato sui paletti di sostegno della recinzione ad altezza di c.a. 2 m da terra, con tecnologia a bassissimo consumo a LED. Il sistema sarà normalmente spento e si accenderà solo in caso di intrusione, verrà così ridotto al minimo l’inquinamento luminoso prodotto dall’impianto”.
ALTERNATIVE DI PROGETTO ESAMINATE
Come evidenziato nel SIA “l’ubicazione del progetto così come presentato nasce dalla disponibilità dei proprietari a destinare i terreni a tale finalità per la scarsa valenza agro-economica dei terreni ma soprattutto per la presenza della Stazione RTN realizzata da Terna in prossimità dei terreni proposti. Nel comune di Tuscania era stata realizzata un’altra stazione a Sud del Comune di Tuscania, in località Campo Villano, per collegare alla RTN un parco eolico che non ha ricevuto poi le autorizzazioni necessarie a causa del rilevante impatto sul paesaggio. Pertanto la scelta dell’uso dei terreni per la progettazione di un impianto fotovoltaico anziché eolico è stata coadiuvata per le ragioni su esposte. Si è scelto inoltre di ottimizzare la produzione di energia rinnovabile minimizzando l’occupazione del suolo scegliendo la tecnologia ad inseguimento solare monoassiale, con dei costi iniziali maggiori ma dei vantaggi in termini di efficienza dell’impianto a parità di occupazione suolo. Sicuramente in termini di emissioni e qualità dell’aria si può dire che il progetto ha degli impatti positivi, per le ragioni esposte e per quanto stabilito nell’ambito della pianificazione energetica dell’UE. L’alternativa zero consentirebbe la prosecuzione delle consuete attività agricole sui terreni. In termini di occupazione suolo avremmo un impatto di consumo suolo della stessa entità, mentre per il paesaggio avremmo un minor impatto. Sicuramente però in termini di clima e qualità dell’aria e anche del suolo e sottosuolo avremmo impatti maggiori in questo caso, per la mancata riduzione di emissione di CO2 e per l’uso del suolo per attività agricole senza la possibilità di produrre contemporaneamente energia rinnovabile. Inoltre non ci sarà la creazione di posti di lavoro indiretti e diretti, anche se temporanei”.
QUADRO PROGRAMMATICO
PAI – PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO
Come evidenziato nel SIA “le aree in oggetto non sono interessate da fenomeni dissesto potenziali e in atto e non risultano quindi inserite all’interno di aree sottoposte a tutela per Pericolo di inondazione e di frana”.
Come evidenziato nel SIA “il settore A è attraversato da un corso d’acqua che rientra nelle aree di attenzione poiché è classificato come pubblico secondo la D.G.R. n°452 del 1.4.05 pertanto si applicano gli artt. 9 e 27. Nelle aree di attenzione sono previsti gli interventi riportati nell’art. 23 comma 2: l’impianto può essere considerato una struttura temporanea (lettera k)) che non riduce la capacità di portata dell’alveo e non arreca danno per la pubblica incolumità in caso di piena, previa autorizzazione dell’Autorità competente. Non sono presenti altri vincoli”.
PTPR – PIANO TERRITORIALE PAESISTICO REGIONALE
Come evidenziato nel SIA “dall’esame della Tavola A, il settore A ricade nel paesaggio agrario di continuità, i settori B e C nel paesaggio agrario di valore, il tracciato del cavidotto si sviluppa in parte all’interno del Paesaggio Agrario di valore e agrario di continuità e all’interno di Paesaggi Naturali e Naturale di continuità. Il cavidotto si sviluppa anche per la maggior parte lungo Aree e Punti di visuale (fascia attorno alla SP14 “Caninese”) ed in alcuni punti attraversa aree di pertinenza dei corsi d’acqua”.
Come evidenziato nel SIA “nell’ambito dei Beni Paesaggistici – Tavola B, foglio n. 344 e 354 – art. 134 co 1 lettere a), b) e c) D. Lgs. 42/04 – art. 22 L.R. 24/98 – non è presente alcun vincolo nelle aree di impianto. Il cavidotto attraversa un’area boscata e in 4 punti i corsi d’acqua, pertanto, è presente il vincolo della fascia di rispetto dei corsi d’acqua. I torrenti attraversati sono: c056_0518A affluente del Fosso Arroncino e c056_0530 Fosso Mignattara e c056_0531 Torrente Capecchio”.
PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA REGIONE (PTAR)
Come evidenziato nel SIA “l’area su cui sorgerà l’impianto non ricade in aree sottoposte a tutela da parte del PTA e non rientra in aree sensibili, vulnerabili ai nitrati di origine agricola né a zone di protezione e/o rispetto delle sorgenti. Inoltre la presenza dell’impianto fotovoltaico non comporta nè prelievi nè consumi idrici significativi, non modifica pertanto il regime idrico né la qualità delle acque superficiali e profonde. La realizzazione dell’impianto risulta compatibile con gli obiettivi e le tutele specificate nel PTAR”.
VINCOLO IDROGEOLOGICO
Come evidenziato nel SIA “in base alla consultazione della cartografia storica del Corpo Forestale dello Stato (CFS), non è presente il vincolo idrogeologico nelle aree di progetto. Il cavidotto attraversa aree a vincolo idrogeologico”.
PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE (PRG)
Comune di Tuscania
Come evidenziato nel SIA “le aree di progetto ricadono nella sottozona E3 – zona agricola vincolata il settore A, normata dall’art. 21 delle NTA, e nella sottozona E2 – la SSE utente, normata dall’art. 20 delle NTA”.
Comune di Arlena di Castro
Come evidenziato nel SIA “il PRG del comune di Arlena di Castro è stato adottato con delibera del Consiglio Comunale n.8 del 12/02/1998, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n.1295 del 27/09/2002. Le aree interessate dall’impianto ricadono nella Zona E – Aree Agricole”.
SISTEMA DELLE AREE PROTETTE
Come evidenziato nel SIA le aree interessate dall’opera non ricadono all’interno di:
• Zone boscate
• Zone Umide
• Riserve e Parchi
• IBA
• ZPS, ZSC e SIC
QUADRO AMBIENTALE
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI
fase di dismissione
Come evidenziato nel SIA “si ipotizza che l'impianto fotovoltaico verrà dismesso dopo 30 anni di vita del progetto.
L'impianto fotovoltaico e l'infrastruttura saranno disconnessi dalla rete elettrica, i componenti del modulo verranno rimossi e riciclati per quanto possibile. Le strutture saranno smantellate e tutti i cavi sotterranei saranno scavati e rimossi.
La rinaturazione delle aree costituisce parte della fase di dismissione. Lo scopo della rinaturazione è di riportare il sito di lavoro ad una condizione stabile, il più vicino possibile alle condizioni di pre-costruzione e alla soddisfazione del proprietario del terreno. La riabilitazione dell'area comporterebbe quanto segue:
• Una volta che l'area è libera da tutte le strutture e dai rifiuti, l'area verrà coperta da strati di terriccio che sarà posizionato sopra le aree;
• L'applicazione di fertilizzanti sarà utilizzata per migliorare la composizione del suolo;
• La semina a mano di semi autoctoni sarà utilizzata per ottenere vegetazione idonea e restituire naturalità”.
USO DELLE RISORSE NATURALI
suolo
Come evidenziato nel SIA “l'impatto maggiore sulle risorse naturali è legato alla perdita di terreni coltivati per la costruzione dell'impianto fotovoltaico e delle relative infrastrutture. La disponibilità di terreni agricoli nelle vicinanze riduce la significatività dell’impatto. Inoltre, alla fine del ciclo di vita del progetto, si prevede la rimozione delle strutture e ciò consentirebbe di restituire il suolo ad uno stato naturale dopo la rinaturalizzazione, con un impatto medio-basso. Si tratta pertanto di un impatto temporaneo, di lunga durata, reversibile. In tali condizioni l’impatto si riduce diventando quasi nullo”.
acqua
Come evidenziato nel SIA “non saranno presenti scarichi di nessun tipo, né di natura civile, né industriale. Le acque meteoriche, nell'area oggetto di intervento, non necessitano opere di regimazione. Tale situazione è giustificata dal fatto che la naturale permeabilità dei terreni superficiali fa sì che l'acqua nei primi spessori venga assorbita da questi e naturalmente eliminata attraverso percolazione ed evapotraspirazione. Durante la fase di esercizio però ci sarà un consumo idrico legato all’attività di pulizia dei pannelli. A tale scopo sarà utilizzata solamente acqua senza detergenti. La stessa acqua utilizzata per la pulizia, poiché priva di detergenti, sarà usata per irrigare qualora necessario le aree erbacee e arbustive previste nel Progetto. L’approvvigionamento idrico per la pulizia dei pannelli verrà effettuato mediante autobotte”.
biodiversita’
Come evidenziato nel SIA “le interferenze maggiori potrebbero derivare dal rumore dovuto al passaggio dei mezzi necessari alla realizzazione dell’opera ma nell’area oggetto di intervento non sono presenti specie particolarmente sensibili. L’eventuale sottrazione di habitat faunistici nella fase di cantiere è molto limitata nello spazio, interessa aree agricole e non aree di alto interesse naturalistico ed ha carattere transitorio, in
quanto al termine dell’esecuzione dei lavori le aree di cantiere vengono riportate all’uso originario. L’interferenza in fase di cantiere, sia in fase di costruzione che di dismissione, risulta limitata nel tempo, in quanto i tempi di realizzazione sono brevi, pertanto, eventuali disturbi legati alla fase di cantiere risultano bassi, locali, temporanei e reversibili. Durante la fase di esercizio si potrebbe avere il fenomeno di "abbagliamento" e "confusione biologica" sull'avifauna acquatica e migratoria e la variazione del campo termico nella zona di installazione dei moduli. Si tratta di un impatto a lungo termine, locale, di bassa entità”.
EMISSIONI INQUINANTI
emissioni in atmosfera
Come evidenziato nel SIA “durante la fase di costruzione si registreranno degli impatti legati alle attività di cantiere per la presenza di mezzi meccanici nell’area e di mezzi per l’approvvigionamento dei materiali. Si tratta di impatti locali, reversibili di breve durata e bassa entità e al termine dei lavori la risorsa ritornerà al suo stato iniziale. Emissioni analoghe si registreranno durante la fase di dismissione. Nella fase di funzionamento l’impianto fotovoltaico non avrà emissioni e a livello nazionale eviterà una significativa quantità di emissioni di CO2 in atmosfera evitando il ricorso a combustibili fossili per la generazione dell’energia prodotta”.
emissioni sonore
Come evidenziato nel SIA “durante la fase di costruzione le emissioni sonore sono legate alle attività di cantiere perché le fonti di rumore sono rappresentate dai macchinari utilizzati per il movimento terra e materiali, per la preparazione del sito e per il trasporto dei lavoratori durante la fase di cantiere. L’impatto risulta a breve termine, reversibile, locale, e di bassa entità per la presenza di pochi ricettori sensibili in zona. Non si prevedono fonti di rumore significative durante la fase di esercizio del progetto pertanto l’impatto è nullo. La fase di dismissione prevede fonti di rumore connesse all’utilizzo di veicoli/macchinari per le attività di smantellamento, simili a quelle previste nella fase di cantiere. Si prevede tuttavia l’impiego di un numero di mezzi inferiore”.
rifiuti
Come evidenziato nel SIA “la gestione dei rifiuti durante la fase di costruzione avverrà con le seguenti modalità:
• il materiale vegetale proveniente dall’eventuale decespugliamento delle aree sarà conferito, appena prodotto, ad impianto di compostaggio;
• i rifiuti derivati dagli imballaggi dei pannelli fotovoltaici (quali carta e cartone, plastica, legno e materiali misti) saranno provvisoriamente stoccati in appositi cassoni metallici appoggiati a terra, nelle aree individuate ed appositamente predisposte come da normativa vigente, e opportunamente coperti con teli impermeabili. I rifiuti saranno poi conferiti ad uno smaltitore autorizzato, da individuare prima della fase di realizzazione dell’impianto fotovoltaico, che li prenderà in carico e li gestirà secondo la normativa vigente.
L’impatto sarà pertanto temporaneo, di breve durata, reversibile, locale e di bassa entità.
Nel Piano di Gestione delle Terre e Rocce da scavo sono riportate le quantità relative agli scavi che dovranno essere realizzati e la stima degli eventuali approvvigionamenti o la possibilità del riuso delle terre.
Durante la fase di dismissione, le operazioni di rimozione e demolizione delle strutture nonché recupero e smaltimento dei materiali di risulta, verranno eseguite, applicando le migliori metodiche di lavoro e tecnologie a disposizione, in osservazione delle norme vigenti in materia di smaltimento rifiuti. I principali rifiuti prodotti, con i relativi codici CER, sono i seguenti:
• 20 01 36 - Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (inverter, quadri elettrici, trasformatori, moduli fotovoltaici);
• 17 01 01 - Cemento (derivante dalla demolizione dei fabbricati che alloggiano le apparecchiature elettriche);
• 17 02 03 - Plastica (derivante dalla demolizione delle tubazioni per il passaggio dei cavi elettrici);
• 17 04 05 - Ferro, Acciaio (derivante dalla demolizione delle strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici);
• 17 04 11 - Cavi;
• 17 05 08 - Pietrisco (derivante dalla rimozione della ghiaia gettata per realizzare la viabilità).
L’impatto anche in questo caso sarà temporaneo, di breve durata, reversibile, locale e di medio-bassa entità. Durante la fase di esercizio la produzione di rifiuti sarà non significativa, essendo sostanzialmente limitata agli scarti degli imballaggi prodotti durante le attività di manutenzione dell’impianto”.
emissioni elettromagnetiche
Come evidenziato nel SIA “durante la fase di cantiere a causa della presenza di Campo elettromagnetico prodotto dai pannelli fotovoltaici fra loro interconnessi e dei campi magnetici prodotti dagli inverter e dei trasformatori, si avranno degli impatti negativi legati al rischio di esposizione al campo elettromagnetico. I potenziali ricettori individuati saranno gli operatori impiegati come manodopera per la fase di allestimento dei moduli fotovoltaici. L’esposizione sarà gestita in accordo con la normativa sulla sicurezza dei lavoratori mentre non sono previsti impatti significativi sulla popolazione riconducibili ai campi elettromagnetici, sia in fase di esercizio che di costruzione e dismissione, poiché i ricettori si trovano ad una distanza tale da ritenere l’impatto non significativo”.
RISCHI SULLA SALUTE, PATRIMONIO CULTURALE, PAESAGGIO
salute
Come evidenziato nel SIA “i potenziali impatti negativi sulla salute pubblica possono essere collegati essenzialmente alle attività di costruzione e di dismissione, come conseguenza delle potenziali interferenze delle attività di cantiere e del movimento mezzi per il trasporto merci con le comunità locali. Saranno presenti però impatti positivi (benefici) alla salute pubblica derivanti, durante la fase di esercizio, dalle emissioni risparmiate rispetto alla produzione di un’uguale quota di energia mediante impianti tradizionali. Il Progetto è localizzato in zona occupata da terreni agricoli e distante da agglomerati residenziali o case sparse pertanto ne deriva una conseguente limitata presenza di recettori interessati.
Gli impatti sulla Salute pubblica durante la fase di costruzione e dismissione sono prevalentemente legati ai seguenti aspetti:
• rischi per la sicurezza stradale, per l’aumento del traffico veicolare legato all’approvvigionamento dei materiali, all’attività dei mezzi meccanici e di trasporto dei lavoratori;
• salute ambientale e qualità della vita, aumento della rumorosità e peggioramento della qualità
dell’aria (per polveri ed emissioni inquinanti) derivante dalle attività di cantiere e movimento mezzi;
• modifiche del paesaggio generate dalle attività di costruzione e dimissione dell’impianto per l’approvvigionamento del materiale, presenza del cantiere e movimentazione mezzi;
• aumento della pressione sulle infrastrutture sanitarie, in caso di lavoratori non residenti;
• incidenti connessi all’accesso non autorizzato al sito di cantiere.
Tali impatti risultano essere reversibili, di breve durata, ad estensione locale, e di entità medio-bassa. Gli impatti sulla Salute pubblica durante la fase di esercizio sono legati ai seguenti aspetti:
• impatti positivi legati alla riduzione dell’emissioni risparmiate rispetto alla produzione di una quota
uguale di energia con impianti tradizionali;
• potenziale malessere psicologico associato alle modifiche apportate al paesaggio;
• impatti sulla salute dei lavoratori e dei residenti per la presenza di campi elettromagnetici prodotti
dall’impianto.
In considerazione della distanza dei recettori il rischio di esposizione ai campi elettromagnetici per la popolazione risulta trascurabile. Non si avranno emissioni di rumore perché non vi sono sorgenti significative. Le emissioni atmosferiche invece durante la fase di esercizio sono unicamente legate ai veicoli che sono
impiegati durante le attività di manutenzione. Tali impatti sono assolutamente trascurabili e poco significativi. La presenza dell’impianto fotovoltaico può provocare alterazioni sul paesaggio che possono influenzare il benessere psicologico della popolazione. Si tratta di un impatto reversibile, con durata lunga ma che può essere facilmente mitigato. La struttura dell’impianto risulta alta da terra al massimo 2,5 metri pertanto è facilmente schermabile con la vegetazione”.
patrimonio culturale
Come evidenziato nel SIA “l’area non risulta vincolata da vincolo archeologico e non sono presenti beni culturali vincolati o di pregio nella zona oggetto di intervento. In prossimità delle aree sono presenti aree ad interesse archeologico pertanto la zona è stata analizzata e studiata per valutare lo stato e gli eventuali impatti sulla componente culturale”.
paesaggio
Come evidenziato nel SIA “per quanto riguarda il Paesaggio, gli impatti sono prevalentemente legati ai seguenti aspetti:
• durante la fase di costruzione e dismissione, alle modifiche generate dalle attività di costruzione e dimissione dell’impianto per l’approvvigionamento del materiale, per la presenza del cantiere e per movimentazione mezzi;
• durante la fase di esercizio, alle modifiche per la presenza dell’impianto fotovoltaico.
La presenza dell’impianto provoca alterazioni visive che possono influenzare il benessere psicologico della comunità. Le strutture però saranno alte meno di 2,5 m e saranno difficilmente visibili anche dai recettori lineari (strade) perché, come riportato nel paragrafo delle misure mitigative, saranno schermati da barriere verdi piantumate che verranno realizzate come fasce di mitigazione. L’impatto, senza la mitigazione, in questo caso risulta reversibile, di lunga durata per la fase di esercizio e breve durata per le fasi di costruzione e dismissione, di entità media. Tale entità verrà ridotta grazie alle misure di mitigazione previste”.
effetto cumulo
Come evidenziato nel SIA “nei pressi dell’impianto in progetto sono già presenti le seguenti linee e impianti:
• S.E. Tuscania;
• Linea elettrica a 150 kV Canino - Arlena;
• Linea elettrica a 380 kV Montalto – Villavalle.
In questo contesto, il progetto non comporta un aumento aggiuntivo di disturbo significativo, in quanto interessa un territorio relativamente esteso rispetto alle opere già esistenti. Sono presenti altri impianti fotovoltaici in zona, sia già realizzati che in progetto, e per tali impianti sono state adottate le misure di mitigazione per mitigare l’impatto visivo. La S.E. di Tuscania era stata costruita a servizio di un parco eolico che ad oggi non ha ricevuto le autorizzazioni necessarie per essere messo in esercizio, pertanto la realizzazione di tali impianti, meno impattanti rispetto all’eolico consente di recuperare la finalità per la quale è stata realizzata tale Stazione e asseconda l’esigenza dell’UE che pone degli obiettivi per la qualità dell’aria per la riduzione dell’emissioni di CO2. Le componenti maggiormente impattate dalla presenza di tali impianti sono il paesaggio ed il consumo di suolo. Non si prevedono altri contributi aggiuntivi in merito ad usi di risorse naturali, produzione di rifiuti, inquinamenti e disturbi ambientali significativi. Il rischio di incidenti per questa tipologia di impianti, considerata la normativa di riferimento per la progettazione di linee elettriche, risulta irrilevante”.
clima e cambiamenti climatici
Come evidenziato nel SIA “la realizzazione di un impianto fotovoltaico permette di risparmiare l’immissione in atmosfera di anidride carbonica (CO2). La quantità di CO2 risparmiata è equivalente al valore di anidride carbonica emessa da un impianto termoelettrico a gasolio per produrre la stessa quantità di energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico. Utilizzando i fattori di conversione emessi dall’Autorità
per l’Energia Elettrica ed il Gas (Delibera n 177/05) e considerando che per ogni TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio) si producono circa 3 tonnellate di CO2 si ottiene che l’impianto in questione permetterà di evitare l’immissione in atmosfera di circa 80.000 Tonnellate di CO2 ogni anno (ovvero circa 700g di CO2 per ogni kWh fotovoltaico prodotto)”.
RISCHIO INCIDENTI
RISCHIO INCENDIO
Nella relazione sono individuate quattro causa di rischio ma è evidenziato che “una corretta installazione, l’uso di pannelli di ultima generazione e dotati di certificazioni idonee nonché la presenza ovviamente di impianto di messa a terra ed il rispetto delle normative garantiscono il corretto funzionamento di un impianto. La manutenzione dell’impianto e la verifica dello stato dei componenti e dei cavi elettrici di collegamento, consente di ridurre il rischio di tali incidenti”.
ALTRI POSSIBILI INCIDENTI
Come evidenziato nel SIA “di seguito si elencano altri possibili incidenti che potrebbero accadere:
• contaminazione in caso di sversamento accidentale degli idrocarburi contenuti nei serbatoi di alimentazione dei mezzi di campo in seguito ad incidenti (impatto diretto)
• possibili incidenti connessi all’accesso non autorizzato al sito di cantiere;
• il rischio di incidenti stradale durante la fase di costruzione e di dismissione;
• rischio di fulminazione.
Nella fase di costruzione esiste il rischio potenziale di accesso non autorizzato ai siti di cantiere, da parte della popolazione, che potrebbe dare origine a incidenti. Il rischio di accesso non autorizzato, tuttavia, è maggiore quando i cantieri sono ubicati nelle immediate vicinanze di case o comunità isolate, a tale scopo potrà essere previsto un impianto di allarme a scongiurare tale rischio. L’area di cantiere verrà corredata da opportuna segnaletica per avvisare dei rischi associati alla violazione. Saranno installate delle recinzioni temporanee per delimitare le aree di cantiere.
Al fine di minimizzare il rischio di incidenti stradali durante le fasi di cantiere, tutte le attività saranno segnalate alle autorità locali in anticipo rispetto alla attività che si svolgono. I lavoratori verranno formati sulle regole da rispettare per promuovere una guida sicura e responsabile.
Per quanto riguarda la contaminazione in caso di sversamenti i lavoratori verranno dotati di un kit anti- inquinamento in caso di sversamenti accidentali dai mezzi. Tali kit saranno presenti o direttamente in sito o sarà cura degli stessi trasportatori avere con se a bordo dei mezzi.
Durante la fase di esercizio un altro dei possibili rischi è la fulminazione. Trattandosi di apparecchiature elettriche, chiaramente l’abbattimento di un fulmine sull’impianto fotovoltaico comporta un rischio abbastanza elevato. I danni alle apparecchiature elettriche e la possibilità che possano rovinarsi è abbastanza alto. Occorre però tenere in considerazione che l’impianto fotovoltaico in esame insiste su un’area che dopo la sua realizzazione sarà accessibile solo a personale autorizzato per le attività di manutenzione, per lo sfalcio della vegetazione e la pulizia dei moduli, che eviteranno l’accesso durante eventi temporaleschi. Pertanto il rischio di perdite di vite umane è pressoché nullo. L’eventuale rischio sarebbe legato al danno economico che subirebbe la struttura che dovrà essere riparata. Se nell’impianto verranno adottate tutte le misure atte a proteggere le componenti elettriche ed elettroniche, il rischio verrà notevolmente ridotto. Inoltre l’impianto dovrebbe essere dotato di misure di protezione da fulminazione diretta e indiretta tramite una idonea rete di terra costituita da dispersori alla quale sono collegate tutte le strutture metalliche”.
CONCLUSIONI
PRESO ATTO della documentazione agli atti e dei lavori della Conferenza di Servizi, parte integrante della presente valutazione;
VALUTATO l’impatto ambientale derivante dalla realizzazione ed esercizio dell’impianto in
argomento con particolare riguardo alle le componenti ambientali maggiormente interessate :
• Paesaggio in relazione alle grandi dimensioni dell’impianto in un ambiente rurale;
• Suolo e ambiente socio-economico in relazione alla sottrazione di territorio;
CONSIDERATI gli impatti sopracitati anche in relazione alla temporaneità dell’opera in
argomento;
VALUTATO che il modesto impatto segnalato sulla componente Atmosfera e Qualità dell’aria è
attenuabile con specifiche prescrizioni;
PRESO ATTO dei contributi espressi dalle competenti Aree Regionali allegati, tra l’altro . quali atti endoprocedimentali al parere unico regionale prott. n. 0486765 e 488966 del 18/05/2022, dai quali trarre le prescrizioni disponibili in formato digitale al seguente link: https://regionelazio.box.com/v/VIA-047-2020;
CONSIDERATO che l’intervento risulta coerente con gli indirizzi nazionali e comunitari in materia di sviluppo delle fonti rinnovabili e che nel 2018, secondo i dati rilevati dal GSE per la Regione Lazio, la quota dei consumi complessivi di energia coperta da fonti rinnovabili è pari al 8,6%; il dato è superiore alla previsione del DM 15 marzo 2012 per il 2016 (8,5%) ma inferiore sia alla previsione del DM 15 marzo 2012 “Burden Sharing” per il 2018 (9,9%) sia all’obiettivo da raggiungere al 2020 (11,9%). Inoltre, il Piano Nazionale per l’Energia e il Clima dell’Italia 2021-2030 (PNEC), inviato il 21 gennaio 2020 alla Commissione UE, fissa al 2030 l’obiettivo del 30% di energia da fonti rinnovabili sui consumi finali ed una riduzione dei consumi energetici del 43%;
PRESO ATTO della nota della Direzione Regionale per le Politiche Abitative e la Pianificazione Territoriale, Paesistica e Urbanistica – Area Urbanistica, Copianificazione e Programmazione Negoziata: Province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo acquisito con prot. n. 0466608 del 12/05/2022, nel quale viene evidenziato che per l’intervento in oggetto non risulta necessaria l’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42/04 e che lo stesso risulta ammissibile in riferimento alla classificazione urbanistica stabilita dal vigente strumento urbanistico in quanto gli impianti di produzione di energia elettrica possono essere ubicati anche in zone classificate agricole, zone che mantengono tale destinazione sia durante il periodo di funzionamento dell’impianto che quando lo stesso verrà rimosso, alla fine del ciclo produttivo;
PRESO ATTO del parere negativo del Ministero della Cultura - Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale prot. n. 6643-P del 18/05/2022, acquisito con prot. n. 0490269 del 18/05/2022
CONSIDERATO che, come rilevato nell’ambito della Conferenza dei Servizi, in assenza di vincolo sulle aree di progetto il parere del Ministero della Cultura è da considerarsi non vincolante;
CONSIDERATA la modifica in riduzione, che raccoglie le osservazioni emerse durante le sedute della Conferenza dei Servizi, per una potenza nominale definitiva di 34,998 MWp a fronte dei 36,2 MWp richiesti su una superficie recintata comprensiva di mitigazione è di 44 ha a fronte dei 52,5 ha originari, saranno installati moduli da 620 Wp a fronte degli originari 585 Wp. La porzione direttamente interessata dall’installazione dei pannelli è di 16,5 ha, le cabine occupano 1400 mq che comprendono le 21 cabine per l’accumulo per una potenza 29,4 MWh bidirezionale. L’impianto è
suddiviso in tre sottocampi, il sottocampo A da 24,5 MWp nel comune di Tuscania e i sottocampi B da 6,5 MWp e C da 4 MWp nel comune di Arlena di Castro. Tali sottocampi sono collegati da 800 m di elettrodotti in MT. Il percorso del cavidotto in MT, interrato su strada, è lungo 15,8 Km circa e collega l’impianto alla sottostazione utente, in condivisione con altri produttori nel Comune di Tuscania. Da qui parte un cavidotto in AT di circa 2,05 km fino alla Stazione TERNA di Tuscania dove è previsto l’allaccio. Il progetto prevede un piano agrosolare con la coltivazione tra le file dei pannelli di erba medica per l’alimentazione di bovini, è stato raggiunto un accordo con un coltivatore del settore che gestirà tali aspetti. Dei 44 ha dell’impianto, 25 ha sono dedicati alla coltivazione di erba medica e 6 ha sono ad ulivi lungo la recinzione, installati anche al fine di mitigare il progetto. La producibilità annua presunta è 59.500 MWh.
Il layout definitivo dell’ingombro è stato acquisito con prot. n. 0461562 del 11/05/2022.
PRESO ATTO dei verbali e dei lavori della Conferenza dei Servizi;
CONSIDERATO che gli elaborati progettuali, lo Studio di Impatto Ambientale, i pareri, i verbali e le note soprarichiamati, disponibili in formato digitale al seguente link https://regionelazio.box.com/v/VIA-047-2020 e depositati presso questa Autorità competente, comprensivi delle integrazioni prodotte, sono da considerarsi parte integrante del presente atto;
RITENUTO, pertanto, di dover procedere all’espressione del provvedimento Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/06, avendo valutato il bilanciamento di interessi e i prevedibili impatti sulle componenti ambientali interessate dalla realizzazione e all’esercizio dell’impianto in argomento;
Per quanto sopra rappresentato
In relazione alle situazioni ambientali e territoriali descritte in conformità all’Allegato VII, parte II del D.Lgs. 152/2006, si esprime pronuncia di compatibilità ambientale positiva con le seguenti prescrizioni, sul progetto in argomento, per una potenza nominale definitiva di 34,998 MWp a fronte dei 36,2 MWp richiesti su una superficie recintata comprensiva di mitigazione è di 44 ha a fronte dei 52,5 ha originari, saranno installati moduli da 620 Wp a fronte degli originari 585 Wp. La porzione direttamente interessata dall’installazione dei pannelli è di 16,5 ha, le cabine occupano 1400 mq che comprendono le 21 cabine per l’accumulo per una potenza 29,4 MWh bidirezionale. L’impianto è suddiviso in tre sottocampi, il sottocampo A da 24,5 MWp nel comune di Tuscania e i sottocampi B da 6,5 MWp e C da 4 MWp nel comune di Arlena di Castro. Tali sottocampi sono collegati da 800 m di elettrodotti in MT. Il percorso del cavidotto in MT, interrato su strada, è lungo 15,8 Km circa e collega l’impianto alla sottostazione utente, in condivisione con altri produttori nel Comune di Tuscania. Da qui parte un cavidotto in AT di circa 2,05 km fino alla Stazione TERNA di Tuscania dove è previsto l’allaccio. Il progetto prevede un piano agrosolare con la coltivazione tra le file dei pannelli di erba medica per l’alimentazione di bovini, è stato raggiunto un accordo con un coltivatore del settore che gestirà tali aspetti. Dei 44 ha dell’impianto, 25 ha sono dedicati alla coltivazione di erba medica e 6 ha sono ad ulivi lungo la recinzione, installati anche al fine di mitigare il progetto. La producibilità annua presunta è 59.500 MWh.
Il layout definitivo dell’ingombro è stato acquisito con prot. n. 0461562 del 11/05/2022.
Il progetto esecutivo dovrà recepire integralmente le indicazioni contenute nello Studio d’Impatto Ambientale e in tutti gli elaborati di progetto relativamente alla realizzazione degli interventi di mitigazione e compensazione ambientale;
1. I rifiuti prodotti in fase di cantiere e di esercizio dovranno essere trattati a norma di legge;
2. durante tutta la fase di cantiere, dovranno essere attuati tutti i criteri ai fini di una corretta applicazione dei provvedimenti di prevenzione, contenimento e riduzione dell’inquinamento e al fine di consentire il rispetto dei limiti di emissione previsti dalle normative vigenti, dovranno comunque essere garantite le seguenti misure:
- periodici innaffiamenti delle piste interne all’area di cantiere e dei cumuli di mateirale inerte;
- bagnatura periodica delle aree destinate allo stoccaggio temporaneo dei materiali, o copertura degli stessi al fine di evitare il sollevamento delle polveri
3. per quanto riguarda l’impatto acustico correlato alle attività di cantiere dovranno essere rispettati i limiti assoluti di emissione acustica previsti dalla normativa vigente;
4. durante tutta la fase di cantiere, dovranno essere attuate misure di prevenzione dell’inquinamento volte a tutelare le acque superficiali e sotterranee, il suolo ed il sottosuolo, nello specifico dovranno essere:
- adeguatamente predisposte le aree impiegate per il parcheggio dei mezzi di cantiere, nonché per la manutenzione di attrezzature e il rifornimento dei mezzi di cantiere. Tali operazioni dovranno essere svolte in apposita area impermeabilizzata, dotata di sistemi di contenimento e di tettoia di copertura o, in alternativa, di sistemi per il primo trattamento delle acque di dilavamento (disoleatura);
- stabilite le modalità di movimentazione e stoccaggio delle sostanze pericolose e le modalità di gestione e stoccaggio dei rifiuti. I depositi di carburanti, lubrificanti sia nuovi che usati o comunque di sostanze potenzialmente inquinanti dovranno essere localizzati in aree adeguatamente predisposte e attrezzate con platee impermeabili, sistemi di contenimento, pozzetti di raccolta, tettoie;
- gestite le acque meteoriche di dilavamento eventualmente prodotte nel rispetto della vigente normativa di settore nazionale e regionale;
- adottate modalità di stoccaggio del materiale sciolto volte a minimizzare il rischio di rilasci di solidi trasportabili in sospensione in acque superficiali;
- adottate tutte le misure necessarie per abbattere il rischio di potenziali incidenti che possano coinvolgere sia i mezzi ed i macchinari di cantiere, sia gli automezzi e i veicoli esterni, con conseguente sversamento accidentale di liquidi pericolosi, quali idonea segnaletica, procedure operative di conduzione automezzi, procedure operative di movimentazione carichi e attrezzature, procedure di intervento in emergenza;
5. Le terre e rocce da scavo provenienti dalla realizzazione delle opere in progetto, dovranno essere gestite secondo le indicazioni contenute nel Piano preliminare di utilizzo. Secondo quanto disposto dall'art. 24, comma 5 del D.P.R. n. 120/2017, gli esiti delle attività di indagine previste in fase di progettazione esecutiva o comunque prima dell'inizio dei lavori, dovranno essere trasmesse all'Area VIA e all'ARPA Lazio. Nel caso in cui durante le attività di indagine previste nel Piano preliminare di utilizzo, venissero rilevati superamenti di uno o più valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC), di cui alla Tabella 1, Allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. 152/06, il proprietario o gestore dell'area di intervento dovrà attuare quanto disposto dall'art. 245 del D.Lgs. 152/06. Per quanto riguarda la parte di materiale che sarà gestita come rifiuto, così come previsto dalla normativa vigente in materia dovrà essere prioritariamente verificata la possibilità di attuare un recupero/riciclo dello stesso presso impianto autorizzato e solo in ultima analisi avviare allo smaltimento presso discarica autorizzata.
6. L’eventuale espianto di alberature dovrà essere effettuato a norma di legge e prevedere il
reimpianto in aree libere.
7. Dovranno essere rispettate tutte le indicazioni inerenti la sicurezza dei lavoratori e delle infrastrutture presenti, contenute nel D.Lgs. 624/96, nel D.Lgs.n.81/2008 e nel D.P.R. n.128/59;
8. Dovranno essere acquisiti tutti i nulla osta, pareri o autorizzazioni inerenti gli aspetti di competenza dei Vigili del Fuoco;
9. In relazione al progetto agrivoltaico la proponente dovrà comunicare annualmente, con un report trasmesso all’Area VIA per l’insetimento nel box dedicato, i dati di produzione relativi alla attività agricola che prevede la coltivazione di erbaio autunno vernino, parte integrante del progetto, comprensivo di comparazioni con altre attività analoghe ed eventuali modifiche/azioni correttive concordate, atte a garantire l’utilizzo ai fini agricoli degli ettari dedicati secondo le previsioni presenti nel PAUR. L’inadempimento rispetto a quanto previsto nel progetto in esame anche relativamente al progetto agrivoltaico potrà essere valutato, come per legge, anche ai fini della revoca/annullamento del titolo.
10. In relazione alle mitigazioni a verde indicate nel progetto, valutato da parte delle Conferenza, al fine di migliorare la collocazione territoriale, paesaggistica ed ambientale dell’impianto si evidenzia che la realizzazione, il mantenimento e sviluppo costituiscono prescrizione del PAUR ed obbligo specifico dell’autorizzato, completando la legittimità e la compatibilità dell’intervento. L'autorizzato produrrà con cadenza biennale apposito report producendo una relazione con documentazione fotografica sullo stato di salute delle mitigazioni ed eventuali correttivi da autorizzare. La Provincia in quanto autorità competente ai sensi del D.lgv. 387/03, ed il Comune quale Ente titolare di un potere di verifica generale di carattere edilizio ed urbanistico sono deputati al controllo ed alla vigilanza in merito, ognuno munito dei propri poteri di legge e di regolamento. L’inadempimento al mantenimento dello stato di salute o di impianto delle mitigazioni potrà essere valutato nei casi più gravi, come per legge, anche ai fini della revoca/annullamento del titolo.
11. Il progetto esecutivo dovrà recepire integralmente le condizioni e prescrizioni riportate nei pareri citati in premessa;
La presente istruttoria tecnico-amministrativa è redatta in conformità della parte II del D.Lgs. 152/06
Si evidenzia che qualunque difformità o dichiarazione mendace dei progettisti su tutto quanto esposto e dichiarato neli elaborati tecnici agli atti, inficia la validità della presente istruttoria.
Il presente documento è costituito da n. 24 pagine inclusa la copertina.