CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
Procedura di gara aperta finalizzata alla conclusione di un Accordo Quadro come definito dell’art.
54 (c.4 Lett. a) del D. Lgs. 50/2016, per l’affidamento di servizi di accoglienza per persone gravemente vulnerabili in condizioni di marginalità sociale e che a seguito di eventi climatici (Piano Freddo – Piano Caldo) e/o emergenziali di varia natura si trovano nell’impossibilità di far fronte a bisogni primari.
Periodo 01/12/2020-30/11/2024 o comunque dalla stipula dell’accordo quadro per n. 48 mesi
Annualità 2020 – 2024.
ART.1 PREMESSA, CONTESTO DI RIFERIMENTO
Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali – Direzione Accoglienza e Inclusione, nell’ambito dei servizi cittadini di prossimità, promuove interventi per il contrasto alla grave emarginazione adulta, realizzando servizi di accoglienza notturna e diurna dedicati a persone in condizioni di crescente disagio sociale e grave povertà da reddito, prive di risorse e riferimenti significativi, soprattutto durante i periodi caldi e freddi dell’anno.
Negli ultimi anni si è proceduto a una rimodulazione dei servizi offerti e a una progressiva intensificazione degli interventi messi in campo, in favore di una domanda sociale che è andata via via caratterizzandosi per quantità e specificità di bisogni e che a tutt’oggi richiede modalità di approcci differenziati e multidisciplinari.
I dati emersi dalle attività di studio, circa i fenomeni sociali che hanno interessato la città di Roma, e dalle attività di monitoraggio dei servizi posti in essere dall’Amministrazione Capitolina, hanno restituito un quadro complesso di fabbisogni di sostegno e aiuto, in favore di un numero sempre crescente di persone che vivono in una condizione di emarginazione sociale e povertà estrema.
A oggi, tenuto conto di un complessivo aumento di fasce di popolazione in condizione di povertà assoluta e delle specificità della città di Roma, ovvero, tra le altre cose, dell’impatto che la crisi umanitaria ha avuto sui suoi territori, del lento percorso intrapreso dalle attuali politiche abitative e del processo d’integrazione socio- sanitaria in affanno rispetto l’incremento di bisogni sociali sempre più a rilevanza sanitaria; la Direzione Accoglienza e Inclusione intende non solo confermare le risorse e i servizi in essere, riordinandone l’attuale assetto in un quadro coerente d’interventi multilivello, ma formalizzando al contempo l’avvio di percorsi sperimentali secondo le Linee d’Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Dipartimento Politiche Sociali – Direzione Accoglienza e Inclusione – U.O. Contrasto esclusione sociale, per le specifiche competenze attribuite dalla L. n. 328/2000 capo V, art. 22 comma 2 lettera a), ferme restando le competenze del Servizio sanitario nazionale in materia di prevenzione, cura e riabilitazione, nonchè le disposizioni in materia di integrazione socio-sanitaria di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, intende consolidare gli interventi di seguito indicati che costituiscono il livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili sotto forma di beni e servizi secondo le caratteristiche ed i requisiti fissati dalla pianificazione nazionale, regionale e zonale, nei limiti delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali, tenuto conto delle risorse ordinarie già destinate dagli enti locali alla spesa sociale: a) misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito e servizi di accompagnamento, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora;) e comma 4 (“centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario”) promuove e garantisce interventi e prestazioni socio assistenziali in favore di soggetti fragili temporaneamente privi di risorse e riferimenti familiari significativi per i quali occorre provvedere in via provvisoria e urgente al collocamento in protezione;
In relazione alle linee di indirizzo del Piano regolatore sociale; la Legge Regionale n. 38/1996, art. 12, comma 2, lettera e) e lettera d) e art. 25 e 26 nonché la L.R.41/2003, la L.R.38/1996, le DGR 1304 e 1035 e successive modifiche (Del. 125 Marzo 2015 e Del. 126 Marzo 2015), Roma Capitale, Dipartimento Politiche Sociali - U.O. Contrasto esclusione sociale, in considerazione dell’esperienza acquisita relativamente ai servizi attivati con il precedente impianto di interventi, intende proseguire e rimodulare, implementandone azioni e strategie, il già sperimentato sistema di accoglienza e inclusione sociale secondo le emergenze dell’attuale contesto sociale della città e a fronte di una sempre più pressante richiesta di aiuto nei confronti di soggetti vulnerabili.
Considerato che nel corso degli anni, l’Amministrazione Capitolina ha sperimentato e strutturato forme di intervento e protezione per situazioni di marginalità estrema in particolare attivando nei periodi più freddi
dell’anno e in tempi più recenti anche durante l’estate, formule di accoglienza notturna, servizi ristoro e centri diurni tesi a scongiurare ulteriori conseguenze in danno di chi in ragione delle avverse condizioni climatiche avrebbe potuto essere sottoposto ad ulteriori rischi per la propria salute ed incolumità.
Risulta inoltre necessario pianificare per tempo risposte strutturate per fronteggiare fenomeni acuti o situazioni di varia natura (eventi climatici avversi quali: alluvioni, neve, eventi di caldo estremo etc.) così come previsto anche dalle recenti linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia, emanate dal Ministero del Lavoro e dell’Inclusione Sociale;
Roma Capitale, Dipartimento Politiche Sociali – Direzione Accoglienza e Inclusione, in considerazione dell’esperienza acquisita relativamente ai servizi attivati, intende proseguire il già sperimentato sistema di interventi rimodulato secondo le emergenze dell’attuale contesto sociale della città, per rispondere a situazioni indifferibili ed urgenti e come negli scorsi anni propone l’avvio di azioni per l’attivazione di servizi di accoglienza diurna e notturna a bassa soglia in favore di persone che vivono in strada, in condizioni di disagio sociale estremo e che, a causa del mutamento delle condizioni climatiche, vedono acuirsi le proprie condizioni di disagio. Tali interventi di inclusione sociale quest’anno assumono ancora più importanza, nel quale si è dovuto fronteggiare una emergenza epidemiologica di dimensioni mondiali. Infatti partire dal marzo 2020, a causa dell’ emergenza sanitaria che ha interessato tutto il territorio nazione si é assistito ad un progressivo isolamento ed impoverimento : le persone, in alcuni casi dall’oggi al domani si sono trovate in difficoltà a causa della mancanza di una entrata economica e altre situazioni di solitudine e difficoltà in generale.
Risultano, infatti, aumentate vertiginosamente le richieste di accoglienza provenienti dai servizi sociosanitari territoriali, in particolare dagli ospedali che sempre più spesso segnalano le dimissioni di quote consistenti di persone fragili, che pur potendo essere dimesse necessitano di protezione cura e tutela che non può essere effettuata in regime di ricovero. Si registra inoltre la crescita della richiesta di accoglienza di soggetti senza dimora in condizione di fragilità fisica che necessitano di un luogo di accoglienza e soggiorno per poter accedere a cure importanti non erogabili dal Servizio Sociale Sanitario se non in regime ambulatoriale e di day hospital. La mancanza di un luogo fisico dove dimorare seppur temporanea diventa motivo di esclusione all’accesso di cure importanti salvavita.
La forte crescita di tali problematiche, verificatasi ormai da tempo ed accelerata dalla recentissima congiuntura economica causata dall’ emergenza epidemiologica COVID 19, può essere ricondotta, in ultima analisi, al progressivo indebolimento dei tre principali pilastri sui quali si è retto in passato il nostro modello di società: lavoro, famiglia e welfare tradizionale. Sono pertanto sempre più diffuse situazioni di vita caratterizzate dall’inserimento precario nei canali d’accesso alle risorse materiali fondamentali e/o dalla fragilità del tessuto relazionale di riferimento ed esposte quindi a processi di disarticolazione sociale che possono raggiungere livelli critici, fino a mettere a repentaglio la stessa stabilità dei modelli di organizzazione della vita quotidiana.
L’obiettivo perseguito è quello di offrire alle persone fragili un riparo accogliente che sappia valorizzare o stimolare la cura di sé e dell’ambiente ospitante, avviando anche, ove possibile, percorsi a breve termine per un recupero delle capacità/possibilità di autonomia in stretta connessione con i Servizi Sociali Municipali o di altre città e in collegamento con le Istituzioni territorialmente competenti e la rete informale delle risorse; che occorre avviare per tempo interventi di accoglienza e prossimità (cd. servizi a bassa soglia) in favore di persone spesso anziane senza dimora, che vivono in strada, in specie nel centro storico cittadino, in condizioni di disagio sociale estremo, abbandonate e/o esposte all’abbandono ed a gravi rischi per la salute. Nel corso degli anni, l’Amministrazione Capitolina ha sperimentato e strutturato forme di intervento e protezione per le suddette situazioni; formule di accoglienza notturna, servizi ristoro e centri diurni tesi a scongiurare ulteriori conseguenze in danno di chi in ragione delle avverse condizioni climatiche avrebbe potuto essere sottoposto ad ulteriori rischi per la propria salute ed incolumità.
In tal modo potranno essere implementate le azioni di riduzione del danno, per rispondere in maniera organizzata ed organica ad eventi prevedibili ed altri realmente emergenziali.
Il presente Capitolato disciplina l’affidamento in gestione dei suddetti servizi che dovranno essere realizzati nel territorio di Roma Capitale.
Normativa di riferimento:
La cornice normativa di riferimento, entro cui sviluppare l'offerta progettuale, è la seguente:
• lo Statuto di Roma Capitale approvato con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 8 del 7 marzo
2013;
• il D. Lgs. 18.08.2000 n. 267 recante testo unico sull'ordinamento delle autonomie locali e s.m.i.;
• il D. Lgs. 18.04.2016 n. 50, recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” (G.U. n. 91 del 19 aprile 2016);
• la legge 8 novembre 2000, n. 328: «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali»;
• L.R. 20 agosto 2016 n.11, recante “Sistema integrato degli interventi e Servizi Sociali della Regione Lazio”;
• L.R. Lazio 41/2003, recante “Norme in materia di autorizzazioni all'apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socio-assistenziali”;
• DGR Lazio n. 1304 del 2004, “Requisiti rilascio autorizzazione mensa sociale, accoglienza notturna, servizi per la vacanza, servizi di pronto intervento assistenziale e centri diurni” e s.m.i.;
• DGR Lazio n. 1305 del 2004, “Requisiti delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale previste dalla legge reg. n. 41 del 2003" e s.m.i.;
• DGR Lazio 24 marzo 2015, n. 124, "Requisiti per l'accreditamento delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale che prestano servizi socio-assistenziali nella Regione Lazio" e s.m.i.;
• DGR Lazio 24 marzo 2015, n. 125 "Modifiche alla DGR 1304/2004: "Requisiti per il rilascio dell'autorizzazione all'apertura ed al funzionamento delle strutture che prestano i servizi di Mensa sociale e accoglienza notturna, i Servizi per la vacanza, i Servizi di emergenza e di pronto intervento assistenziale e dei Centri diurni, di cui all'articolo 2, lettera a), punto 2 della L.R. n. 41/03" e s.m.i.;
• DGR Lazio 13 giugno 2017. N.326 Linee guida in materia di co-progettazione tra Amministrazioni locali e soggetti del Terzo settore per la realizzazione di interventi innovativi e sperimentali nell'ambito dei servizi sociali.
• “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia emanate dal Ministero del
Lavoro e dell’Inclusione Sociale” approvate dalla Conferenza Unificata in data 5.11.2015;
• “Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali”, approvate con
delibera ANAC n.32 del 20 gennaio 2016.
ART.2 DESTINATARI
Il progetto, nelle sue diverse articolazioni, si rivolge a:
• persone maggiorenni italiane, straniere e apolidi, residenti e non residenti, anche migranti in transito, rifugiati, richiedenti asilo e/o titolari di protezione umanitaria, con gravi problematiche psicosociali;
• persone senza fissa dimora in situazione di emergenza, prive di riferimenti familiari in grado di supportarli: adulti singoli privi del necessario supporto familiare definitivo e/o temporaneo;
• adulti singoli per i quali la permanenza nel proprio nucleo famigliare contrasti con il personale sviluppo e il piano d’intervento personalizzato curato dai servizi sociali; adulti senza dimora in stato di fragilità sanitaria.
• nuclei familiari in situazione di emergenza
L’utenza sarà preventivamente individuata da Roma Capitale ed inserita e/o autorizzata esclusivamente
tramite la Sala Operativa Sociale.
ART.3 SERVIZI OGGETTO DELL’APPALTO
Le Aree di Intervento di interesse sono le seguenti:
AMBITO | DESCRIZIONE |
H 24 | Attivazione di centri di accoglienza diurna e notturna h24 (intera giornata) |
H 15 | Attivazione di centri di accoglienza notturna h 15 (ore 18.00 – ore 9.00) |
H 9 | Attivazione di Centri di Accoglienza h 9 (ore 9.00 - 18.00) |
H 4 | Attivazioni di Centri di Ristoro h 4 (ore 9 -13 e ore 14 -18) |
Le strutture di accoglienza devono essere allestite in locali idonei, essere prive di barriere architettoniche, e avere i requisiti di sicurezza previsti.
Ubicazione: Territorio di Roma Capitale
Descrizione dell’intervento:
• per i Centri di accoglienza h 24, il servizio di accoglienza notturna e diurna, la cena, il pranzo, la colazione, il servizio di segretariato sociale, il cambio biancheria (lenzuola ed asciugamani e vestiario), il servizio lavanderia (lavaggio e asciugatura indumenti personali degli ospiti), kit igienici, servizio doccia, armadietti personali per gli ospiti;
• per i Centri di accoglienza h 15, dalle ore 18.00 alle ore 09.00, il servizio di accoglienza notturna, la cena, la colazione, il servizio di segretariato sociale, il cambio biancheria (lenzuola ed asciugamani e vestiario), il servizio lavanderia (lavaggio e asciugatura indumenti personali degli ospiti), kit igienici, servizio doccia, armadietti personali per gli ospiti;
• per i Centri di Accoglienza h 9 dalle ore 9,00 alle ore 18.00, il servizio di accoglienza diurna, il pranzo, il servizio di segretariato sociale, cambio abiti, distribuzione kit igienico e servizio di lavanderia (lavaggio e asciugatura indumenti personali degli ospiti) servizio doccia, asciugamani;
• per i Centri h 4 cosiddetti di “sollievo a bassa soglia” dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 dovranno essere erogati il servizio doccia, asciugamani, cambio abiti, piccolo ristoro (bevande calde e alimenti quali frutta, biscotti, ecc.) ed il servizio lavanderia (lavaggio e asciugatura indumenti personali degli ospiti) e stendibiancheria;
• Allestimento della struttura, ospitalità in regime H15 e H24 dotata di ambienti accoglienti, suddivisi per uomini e donne, forniti di adeguata climatizzazione/riscaldamento, idonei anche all’accoglienza di persone con limitazioni dell’autonomia personale dovute alla alterazione del proprio stato di salute, e con l’allestimento di un’area destinata a deposito bagagli;
• ogni struttura dovrà dotarsi di prodotti per il trattamento antipediculosi e scabbia, antiparassitari, nonché di materiale antibatterico/disinfettanti oltre a prodotti farmaceutici da banco;
• erogazione dei pasti (colazione, pranzo e cena) per gli ospiti sette giorni su sette; i generi alimentari dovranno essere coerenti con le tabelle dietetiche di cui all’autorizzazione ASL e dovranno altresì essere di prima qualità e garantiti a tutti gli effetti di legge per quanto riguarda la genuinità, lo stato di conservazione e l’igiene, all’interno di locali idonei e rispettosi di un clima comunitario improntato all’accoglienza e alla condivisione (il servizio di mensa dovrà essere svolto a regola d’arte nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti sia per la qualità delle materie prime utilizzate, che per le modalità di esecuzione delle procedure gestionali richieste e delle garanzie igienico-sanitarie. I generi alimentari da impiegarsi nella preparazione dei pasti dovranno essere di prima di qualità, nel pieno rispetto delle loro caratteristiche di genuinità e freschezza, nonché delle loro componenti organolettiche e merceologiche. L’organismo aggiudicatario deve garantire l’attuazione, il mantenimento e la gestione completa di procedure permanenti basate sul sistema H.A.C.C.P., con l’osservanza dei principi di cui al “regolamento C.E. 852/2004 del Parlamento e del Consiglio del 29 Aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari”);
• erogazione di eventuali pasti personalizzati per esigenze particolari o motivi religiosi;
• pagamento di tutte le utenze relative al servizio, ivi comprese quelle per una linea telefonica collegata ad un PC con Internet, un fax e un telefono mobile;
• adeguata climatizzazione/riscaldamento;
• ambienti accoglienti;
• pulizia quotidiana degli ambienti;
• pulizia periodica approfondita degli ambienti con eventuali disinfezioni e disinfestazioni; apposite scaffalature atte a mantenere in ordine gli oggetti personali degli ospiti; fornitura di letti, materassi, coprimaterassi; lenzuola, federe, coperte ed armadietti;
• servizio di portierato sociale durante il periodo di permanenza degli ospiti;
I correlati servizi, eventualmente, se afferenti a diverse aree di intervento, potranno essere erogati all’interno della medesima struttura, purché siano garantiti spazi distinti tra le diverse attività, mantenendo il previsto distanziamento sociale previsto per evitare i rischio contagio.
Tutte le attività dovranno rispettare quanto previsto dalla normativa in materia di emergenza epidemiologica Covid 19 e dall’ art.15 del presente Capitolato, nonché dovranno essere distribuiti DPI e detergenti per la sanificazione delle mani in numero sufficiente a garantire la massima protezione degli ospiti e degli operatori.
ART.4 DURATA
L'affidamento delle attività oggetto del presente capitolato ha durata dal 01/12/2020 fino al 30/11/2024 o comunque dalla data di affidamento per 48 mesi. .
ART.5 PREZZO
Il costo complessivo del servizio è determinato in € 7.428.930,00 oltre iva se e quanto dovuta al massimo al 22% - oneri della sicurezza pari a zero:
L’ipotesi dei posti da attivare e delle risorse da impegnare è, nel dettaglio, la seguente:
TIPOLOGIA | LOTTO | PDPC | PERSONE | GG | IMPONIBILE |
H24 | 1 | € 30,00 | 20 | 1217 | € 730.200,00 |
H24 | 2 | € 30,00 | 10 | 1217 | € 365.100,00 |
H24 | 3 | € 30,00 | 5 | 1217 | € 182.550,00 |
H24 | 4 | € 30,00 | 5 | 1217 | € 182.550,00 |
H24 | 5 | € 30,00 | 20 | 973 | € 583.800,00 |
H24 | 6 | € 30,00 | 20 | 485 | € 291.000,00 |
H24 | 7 | € 30,00 | 20 | 485 | € 291.000,00 |
H15 | 8 | € 18,50 | 20 | 1217 | € 450.290,00 |
H15 | 9 | € 18,50 | 20 | 1217 | € 450.290,00 |
H15 | 10 | € 18,50 | 20 | 1093 | € 404.410,00 |
H15 | 11 | € 18,50 | 20 | 1093 | € 404.410,00 |
H15 | 12 | € 18,50 | 20 | 1093 | € 404.410,00 |
H15 | 13 | € 18,50 | 20 | 485 | € 179.450,00 |
H15 | 14 | € 18,50 | 20 | 485 | € 179.450,00 |
H15 | 15 | € 18,50 | 20 | 485 | € 179.450,00 |
H15 | 16 | € 18,50 | 20 | 485 | € 179.450,00 |
H15 | 17 | € 18,50 | 20 | 485 | € 179.450,00 |
H9 | 18 | € 11,50 | 20 | 1217 | € 279.910,00 |
H9 | 19 | € 11,50 | 20 | 1217 | € 279.910,00 |
H9 | 20 | € 11,50 | 20 | 973 | € 223.790,00 |
H9 | 21 | € 11,50 | 20 | 488 | € 112.240,00 |
H9 | 22 | € 11,50 | 20 | 488 | € 112.240,00 |
H4 | 23 | € 7,00 | 20 | 1217 | € 170.380,00 |
H4 | 24 | € 7,00 | 20 | 1217 | € 170.380,00 |
H4 | 25 | € 7,00 | 20 | 1217 | € 170.380,00 |
H4 | 26 | € 7,00 | 20 | 973 | € 136.220,00 |
H4 | 27 | € 7,00 | 20 | 973 | € 136.220,00 |
TOTALE | € 7.428.930,00 |
In relazione ai servizi prestati, l’Amministrazione Capitolina corrisponderà all’Organismo o agli Organismi
affidatari i seguenti corrispettivi:
AREE DI INTERVENTO | Quota fissa (al netto di IVA) | Quota variabile (al netto di IVA) | Costi pro-die pro-cap. (al netto di IVA) |
H 24 | € 20.00 | € 10,00 | € 30,00 |
H 15 | € 12,00 | € 6,50 | € 18,50 |
H 9 | € 7,50 | € 4,00 | € 11,50 |
H 4 | € 4,50 | € 2,50 | € 7,00 |
Quota fissa H24 - H15: comprende servizio di segretariato sociale, costo per la disponibilità della struttura, spese per la manutenzione ordinaria e/o straordinaria della stessa, personale fisso e tecnico adibito al funzionamento del Centro, pulizie dei locali, utenze, assicurazioni nonché altre spese di gestione del servizio;
Quota variabile H24 - H15: comprende fornitura dei pasti, colazione e lavanderia.
Quota fissa H9 - H4: comprende servizio di segretariato sociale, costo per la disponibilità della struttura, spese di gestione del servizio ed utenze, personale adibito al funzionamento del Centro, pulizie dei locali, assicurazioni;
Quota variabile H9 - H4: comprende fornitura del pranzo per gli H9, merenda, bevande calde, generi di conforto e servizio di lavanderia
Verranno retribuite all’Organismo affidatario le prestazioni pro die pro capite per la parte riguardante i costi fissi di gestione indipendentemente dall’inserimento degli utenti, mentre la parte variabile sarà erogata solo in relazione alla effettiva accoglienza di utenti nella struttura.
L’importo è comprensivo di tutti gli elementi necessari alla perfetta esecuzione del servizio richiesto e alla realizzazione delle azioni progettate.
In ogni caso, nessuna altra retribuzione (o rimborso) sarà comunque dovuta da parte dell’appaltatore all’impresa aggiudicataria se non quella relativa alla prestazione effettivamente resa.
I corrispettivi di cui al presente capitolato non saranno oggetto di variazioni nel periodo di durata del contratto; il prezzo resterà, quindi, fisso ed invariato per tutta la durata del servizio.
Ogni Organismo potrà concorrere per una o più lotti, presentando per ciascuna lotto una diversa progettualità,
Saranno finanziati progetti di accoglienza, secondo l’ordine scaturente dalle graduatorie finali di
merito relative ai rispettivi lotti.
ART.6 MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO. TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI
Il progetto dovrà comprendere le seguenti azioni:
• predisposizione di idonei locali, suddivisi adeguatamente per uomini e donne ed eventualmente nuclei familiari (per i centri h24) e istituzione di un’area destinata a deposito bagagli, sala comune e mensa, ed eventuale spazio dedicato all’accoglienza di animali domestici; tutto dovrà essere attuato in conformità alle norme igienico - sanitarie e di sicurezza dei luoghi di lavoro secondo la normativa vigente;
• prevedere una disponibilità di servizi igienico-sanitari tale da consentire un sufficiente rispetto della privacy individuale;
• presenza di personale adeguato per numero e qualifiche, ivi compreso personale preposto alla cura e all’assistenza delle persone, inquadrato secondo quanto previsto dal vigente CCNL, con il contributo di eventuali volontari selezionati e debitamente formati. Eventuali sostituzioni del personale dovranno avvenire in accordo formale e preventivo con l’Amministrazione;
• al fine di garantire un adeguato supporto sanitario agli ospiti in condizione di fragilità fisica che usufruiscono dei servizi di accoglienza, notturna e/o diurna, il loro accesso alle prestazioni dal Servizio Sanitario Nazionale, prevedere di stipulare preventivamente accordi di collaborazione con i servizi dei Distretti delle ASL o con associazioni/organizzazioni sia pubbliche o del privato sociale che svolgono attività socio-sanitarie in favore di persone vulnerabili, in condizione di fragilità fisica, senza dimora sia stranieri che italiani, che a causa della loro condizione di grave emarginazione, hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari.
• registrazione dei dati anagrafici dell’ospite, secondo le norme a tutela della riservatezza e rilevazione quotidiana delle presenze a mezzo di fogli firma da trasmettere, in formato elettronico, alla U.O. Contrasto esclusione sociale per i necessari adempimenti amministrativi; le presenze verranno inserite nella piattaforma web in dotazione alla Sala Operativa Sociale (SIMIS/Anthology) e certificate attraverso fogli firma giornalieri debitamente firmati dall’operatore addetto al turno e
corredati da uno specifico prospetto riepilogativo che riproduca in formato elettronico le presenze accolte (firme autografe degli ospiti) e i servizi erogati, oltre alla turnistica degli operatori addetti al servizio.
• individuazione di un responsabile del Centro che si rapporti al committente e partecipi alle riunioni tecniche.
Dovrà, inoltre, essere garantito:
• per i Centri di accoglienza h 24, il servizio di accoglienza diurna e notturna, la cena, la colazione, il pranzo, il servizio di segretariato sociale, il cambio biancheria (lenzuola ed asciugamani e vestiario), il servizio lavanderia (lavaggio e asciugatura indumenti personali degli ospiti), kit igienici, servizio doccia, armadietti personali per gli ospiti;
• per i Centri di accoglienza h 15, dalle ore 18.00 alle ore 09.00, il servizio di accoglienza notturna, la cena, la colazione, il servizio di segretariato sociale, il cambio biancheria (lenzuola ed asciugamani e vestiario), il servizio lavanderia (lavaggio e asciugatura indumenti personali degli ospiti), kit igienici, servizio doccia, armadietti personali per gli ospiti
• per i Centri di Accoglienza h 9 dalle ore 9,00 alle ore 18.00, il servizio di accoglienza diurna, il pranzo, il servizio di segretariato sociale, cambio abiti, distribuzione kit igienico e servizio di lavanderia (lavaggio e asciugatura indumenti personali degli ospiti) servizio doccia, asciugamani;
• per i Centri h 4 cosiddetti di “sollievo a bassa soglia” dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 dovranno essere erogati il servizio doccia, asciugamani, cambio abiti, piccolo ristoro (bevande calde e alimenti quali frutta, biscotti, ecc.) ed il servizio lavanderia (lavaggio e asciugatura indumenti personali degli ospiti) e stendibiancheria;
• ogni struttura dovrà dotarsi di prodotti per il trattamento antipediculosi e scabbia, antiparassitari, nonché di materiale antibatterico/disinfettanti oltre a prodotti farmaceutici da banco;
• pasti personalizzati per esigenze particolari o motivi religiosi;
• pagamento di tutte le utenze relative al servizio, ivi comprese quelle per una linea telefonica collegata ad un PC con Internet, un fax e un telefono mobile;
• adeguata climatizzazione/riscaldamento;
• ambienti accoglienti;
• pulizia quotidiana degli ambienti;
• pulizia periodica approfondita degli ambienti con eventuali disinfezioni e disinfestazioni; apposite scaffalature atte a mantenere in ordine gli oggetti personali degli ospiti; fornitura di letti, materassi, coprimaterassi; lenzuola, federe, coperte ed armadietti;
• servizio di vigilanza durante il periodo di permanenza degli ospiti;
Nella progettazione dell’intervento l’ Organismo affidatario dovrà :
- garantire l’accoglienza in locali idonei, privi di barriere architettoniche, che rispettino i requisiti di sicurezza previsti.
- allestire in ogni struttura box, armadietti o altri spazi che possano essere utilizzati dalle persone in via esclusiva o riservata per la custodia dei beni personali;
- servizio di docce calde con distribuzione di asciugamani;
- eventuale distribuzione di indumenti e calzature;
- prevedere periodi di accoglienza congruenti con le esigenze progettuali di ciascuno così come definite nei relativi percorsi di presa in carico individuale;
- stabilire circuiti di comunicazione continui e efficaci tra la struttura e tutti gli altri servizi rivolti agli ospiti accolti;
- coinvolgere le persone ospiti della struttura nel maggior numero di attività possibili relative alla manutenzione e alla cura degli ambienti a meno che non si tratti di prime accoglienze a transito rapido;
- curare la comunicazione e la relazione con il contesto sociale ambientale in cui la struttura è inserita per mediare eventuali conflitti e rendere meno stigmatizzante per le persone l’accesso alla struttura stessa;
- prevedere specifiche azioni mirate all’attivazione e al potenziamento della partecipazione degli ospiti in modo da creare, negli ambiti in cui questo sia possibile, una gestione parzialmente condivisa tra operatori e persone accolte.
Tutte le suddette attività dovranno rispettare quanto previsto dalla normativa in materia di emergenza epidemiologica Covid 19 e dall’ art.15 del presente Capitolato, nonché dovranno essere distribuiti DPI e detergenti per la sanificazione delle mani in numero sufficiente a garantire la massima protezione degli ospiti e degli operatori.
MODALITÀ DI AMMISSIONE AL SERVIZIO: L’accoglienza e la permanenza nelle strutture potrà avvenire solo e unicamente a seguito di autorizzazione della U.O. Contrasto esclusione sociale, operata tramite la Sala Operativa Sociale (S.O.S.).
L’utente è allontanato dalla struttura in caso di non ottemperanza del regolamento interno o di
manifestazione evidente di pericolosità nei confronti di se stesso e/o degli altri utenti.
Al termine del periodo di convenzione è fatto obbligo agli organismi affidatari di dimettere tutti gli ospiti, l’Amministrazione declina ogni responsabilità ed onere in merito ad eventuali dimissioni non eseguite.
ART. 7 LOCALI e ALLESTIMENTO DEGLI SPAZI
Le attività si svolgono nel territorio di Roma Capitale in locali messi a disposizione dal gestore. Allestimento della struttura in ambienti accoglienti, suddivisi per uomini e donne, forniti di adeguata climatizzazione/riscaldamento e con l’allestimento di un’area destinata a deposito bagagli.
Allestimento dei seguenti spazi
- l’ufficio del personale, coordinatore e tecnico, dovrà essere fornito di adeguato numero di scrivanie, mobili di archivio, documenti, sedie con xxxxxxxxx, pc in numero adeguato, fotocopiatrice professionale, proiettore con tele avvolgibile e adeguato numero di armadi con chiave per contenere i farmaci;
- sala comune adeguata alle attività ricreative, ludiche, con divani lavabili, angolo tv per la socializzazioni di incontri anche Istituzionali, di tipo psicosociali individuali e di gruppo, riproduttore dvd;
- sala mensa (escluso H4) provvista di un adeguato numero di tavoli e sedie per la consumazione dei pasti;
- un locale riservato ai colloqui con l’équipe e agli incontri di gruppo;
- le camere da letto, (escluso H4), opportunamente arredate, dovranno prevedere oltre al posto letto con materasso, coprimaterasso, federe e lenzuola, cuscini e copricuscini anche vano-armadio, piani di appoggio e sedia personali, nonché armadietti o altri spazi che possano essere utilizzati dalle persone in via esclusiva o riservata per la custodia dei beni personali.
L’acquisto di quanto sopra e la sostituzione al bisogno compreso lo smaltimento dell’usato sarà a carico
dello stesso organismo aggiudicatario.
ART.8 REQUISITI DEL PERSONALE
Per l’espletamento del servizio si richiede la costituzione di un team multidisciplinare parametrato, come figure professionali, al numero ed alla tipologia di utenti che si intende accogliere.
Il personale deve impostare il proprio contegno al rispetto e alla comprensione dell'utenza, agendo con criteri di responsabilità, attenendosi alle disposizioni impartite dalla Direzione e alle regole dell'Ente, osservando in modo scrupoloso i propri doveri.
È richiesta la capacità di comunicare ed interagire con educazione, empatia e professionalità.
Il personale è tenuto a mantenere il segreto d'ufficio su fatti e circostanze di cui sia venuto a conoscenza nell'espletamento dei propri compiti.
L’Organismo deve applicare, nei confronti del personale impiegato, le condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili alla categoria e nella località in cui si svolgono le prestazioni, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni, e in genere da ogni contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria. L’Organismo è obbligato, altresì, a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la loro eventuale scadenza e fino alla loro sostituzione.
Tali obblighi vincolano l’Organismo anche nel caso lo stesso non sia aderente alle associazioni stipulanti o
receda da esse.
L’amministrazione si riserva la facoltà di chiedere la sostituzione di operatore che ne abbia dato giustificato
motivo, rispetto all’inosservanza delle prescrizioni del presente Capitolato.
Per quanto non espressamente previsto relativamente alle norme comportamentali e disciplinari, si fa riferimento al Codice Civile, alla legislazione vigente e alla disciplina generale dei Contratti di Lavoro.
ART. 9 OBBLIGHI A CARICO DELL’ORGANISMO AFFIDATARIO
L’ente affidatario si impegna a:
a) erogare il servizio sulla base di quanto stabilito nel presente capitolato descrittivo e prestazionale;
b) adottare la carta dei servizi sociali che indica le regole di funzionamento della struttura;
c) dotarsi di attrezzature e materiali necessari all’espletamento del servizio nonché tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili, degli impianti e delle attrezzature, ivi compresa la sostituzione delle parti soggette a usura e la verifica, manutenzione e sostituzione degli estintori;
d) garantire che le attrezzature ed i materiali messi a disposizione per lo svolgimento delle attività corrispondano ai requisiti delle vigenti normative in materia di idoneità e sicurezza;
e) farsi carico di tutti i trattamenti di riassetto, pulizia e sanificazione dei locali, nel rispetto della tempistica e delle corrette modalità previste dal piano di autocontrollo, utilizzando prodotti detergenti, disinfettanti e sanificanti conformi alla normativa vigente, anche in materia di prevenzione dal contagio Covid - 19;
f) stipulare idonea copertura assicurativa, così come previsto nello schema di contratto;
g) apporre targa identificativa del servizio all’ingresso della struttura, secondo lo schema tipo che verrà messo a disposizione dalla U.O. Contrasto esclusione sociale, riportante il logo di Roma Capitale unitamente a quello dell’Organismo affidatario;
h) astenersi dal divulgare informazioni inerenti l’erogazione del servizio prestato e la diffusione di
notizie riguardanti gli ospiti accolti (legge privacy e trattamento dati sensibili);
i) ottemperare a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti e/o soci derivanti da disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro, ivi compresi quelli in tema di igiene e sicurezza nonché previdenza e disciplina antinfortunistica, assumendo a proprio carico tutti i relativi oneri;
j) garantire l’adempimento di tutti gli obblighi retributivi, assicurativi e previdenziali previsti dalla
normativa vigente a favore dei propri addetti alla realizzazione dell’attività;
k) relazionare periodicamente e puntualmente sulle attività svolte;
l) relazionare sulla conclusione delle attività evidenziando i servizi erogati, le problematiche emerse, le
soluzioni adottate, e quant’altro necessario a quantificare e qualificare il servizio fornito.
m) Utilizzazione attiva del Sistema informatico unico di monitoraggio e intervento sociale (SIMIS) in dotazione alla Sala Operativa Sociale di Roma Capitale, per quanto concerne gli interventi di accoglienza che la presenza degli utenti. garantendo la confluenza dei dati tra i propri sistemi gestionali informativi e lo stesso,
E’ obbligatoria la presenza della seguente documentazione:
1. il registro delle presenze, certificate attraverso fogli firma giornalieri debitamente firmati dall’operatore addetto al turno e corredati da uno specifico prospetto riepilogativo che riproduca in formato elettronico le presenze accolte (firme autografe degli ospiti) e i servizi erogati, oltre alla turnistica degli operatori addetti al servizio e la registrazione dei dati anagrafici di tutte/i le/gli ospiti;
2. una cartella personale per ogni singolo utente, concernente i dati personali, amministrativi e sanitari, nonché il piano personalizzato di assistenza e le relative valutazioni periodiche;
3. un registro delle presenze del personale con indicazione dei turni di lavoro e le mansioni svolte;
4. il quaderno delle consegne giornaliere.
Il soggetto si obbliga ad effettuare la rilevazione degli utenti con l’indicazione delle generalità di ciascuno, utilizzando la piattaforma/DATABASE in uso alla Sala Operativa Sociale che consente all'Amministrazione di avere un canale di comunicazione e monitoraggio quotidiano relativamente ai servizi erogati.
Dovrà essere prevista una bacheca informativa plurilingue accessibile alle ospiti che contenga: la carta dei servizi; la convenzione con la UO Contrasto Esclusione sociale; la turnazione degli operatori.
L’Organismo affidatario sarà obbligato inoltre a rendere immediatamente noto alla Amministrazione Comunale le seguenti situazioni in cui dovesse incorrere:
1. eventuale ispezione in corso, sia ordinaria sia straordinaria, da parte degli Enti all’uopo deputati e i risultati delle stesse ispezioni, attraverso la trasmissione dello specifico verbale, in caso di contestazioni, di ogni tipo di irregolarità riscontrate ed eventuali conseguenti diffide;
2. modifica della propria ragione sociale;
3. cessione dello stesso;
4. cessazione dell’attività;
5. concordato preventivo, fallimento;
6. stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o pignoramento.
ART.10 RISERVATEZZA E TRATTAMENTO DATI PERSONALI
Ai sensi del D. Lgs n.101/2018, l’aggiudicatario deve nominare un Responsabile del trattamento dei dati
personali di cui è titolare Roma Capitale.
Vengono affidati all’aggiudicatario i seguenti compiti: -organizzazione, gestione e supervisione di tutte le operazioni di trattamento dei dati personali relativi all’appalto che verrà eseguito;
organizzazione, gestione e supervisione di tutte le operazioni di trattamento dei dati personali che si riferiscono ai fruitori relativi all’appalto che verrà eseguito e di tutti i dati personali di cui l’aggiudicatario può venire in possesso nell’espletamento dell’appalto.
L’aggiudicatario dichiara di essere consapevole che i dati che tratterà nell’espletamento dell’incarico ricevuto sono dati personali, sensibili o giudiziari e, come tali, sono soggetti all’applicazione del codice per la protezione dei dati personali.
L’aggiudicatario dichiara di ottemperare agli obblighi previsti dal codice per la protezione dei dati personali e si impegna ad organizzare le operazioni di trattamento affidategli in modo che esse vengano effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge, con particolare riferimento alle norme relative alla adozione delle misure di sicurezza.
Il trattamento dei dati personali avverrà in conformità alle disposizioni di cui al REGOLAMENTO (UE) 2016/679 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).
ART.11 FUNZIONI DELLA COMMITTENZA
La U.O. “Contrasto esclusione sociale” mantiene le attività di indirizzo, programmazione, verifica e controllo sul livello qualitativo e rispondente delle prestazioni attraverso le figure professionali e amministrative incaricate.
Nello specifico:
• sovraintende alla regolare esecuzione del Servizio;
• monitora la situazione complessiva dell’utenza ammessa al servizio;
• promuove attività di coordinamento con altri Enti e Istituzioni Pubbliche e Private, impegnate per specifiche competenze sulle tematiche inerenti il Servizio messo a bando, anche attraverso protocolli di intesa e attività di formazione e aggiornamento congiunte;
• definisce modalità di intervento specifiche, in relazione a criticità che possono emergere negli interventi rispetto a situazioni caratterizzate da elevata complessità e vulnerabilità.
ART.12 SUBAPPALTO E CESSIONE DEL CONTRATTO
Non è ammesso il subappalto né la cessione del contratto in quanto trattasi di appalto con funzioni di tutela e supporto a fasce deboli compreso nell'allegato IX del Decreto Legislativo n. 50/2016 riconducibile ai servizi esclusi, ai sensi degli artt. 142,143 e 144 del medesimo decreto.
ART.13 LIQUIDAZIONE DEI PAGAMENTI
Al pagamento si provvederà, mensilmente e posticipatamente, con apposita Determinazione Dirigenziale, dietro presentazione di regolari fatture, riepilogo mensile degli ospiti, relazione delle attività svolte e previo accertamento della U.O. “Contrasto esclusione sociale” di Roma Capitale, dell’effettivo e regolare svolgimento del servizio oggetto della presente Convenzione, così come meglio dettagliato nello schema di contratto.
L’Organismo assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche, e si impegna a comunicare uno o più c/c bancari o postali dedicati e i soggetti autorizzati ad operare sugli stessi.
ART.14 VERIFICHE E CONTROLLI SULLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ.
Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali – Direzione Accoglienza e Inclusione si riserva con ampia e insindacabile facoltà e senza che l'Organismo affidatario possa nulla eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità delle attività rese agli obblighi di cui al presente documento.
Qualora, dal controllo di cui al comma precedente, le attività dovessero risultare non conformi a quello che l'Organismo affidatario è contrattualmente tenuto a rendere, Roma Capitale è tenuto a contestare per iscritto le inadempienze, assegnando un termine massimo di 10 giorni per la rimozione delle medesime. Nel caso che l'Organismo affidatario non ottemperi a detto invito entro il termine fissato, ovvero fornisca elementi non idonei a giustificare le inadempienze contestate, le penalità verranno applicate secondo lo Schema di contratto, parte integrante del presente Avviso pubblico.
ARTICOLO 15 . Prevenzione rischio contagio COVID 19.
Tutte le attività descritte nel presente Capitolato, dovranno essere svolte in ottemperanza a quanto sarà previsto dalla normativa in vigore, nel periodo di esecuzione del contratto, relativamente all’ emergenza sanitaria COVID19.
In particolare si dovrà prevedere, in relazione all'emergenza da cov-sars-2
• misure organizzative ;
• misure di prevenzione e protezione;
• eventuali misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici.
Le misure organizzative relative all’adeguamento degli spazi di lavoro ed all'eventuale modifica degli orari e dei turni, per garantire la sicurezza.
Eventuale riorganizzazione degli spazi di lavoro quali l’introduzione di postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro ed eventuali barriere separatorie, la predisposizione di un ingresso ed un uscita separata e diverse altre misure.
A livello di orario e turnazione prevedere un’articolazione che determini un numero ridotto di lavoratori e ospiti nei medesimi luoghi ed evitare assembramenti grazie alla flessibilità.
A tale fine l’Amministrazione Comunale, con successivo atto, intende prevedere l’adozione di misure di contribuzione alle spese sostenute dagli organismi, corrispondendo, esclusivamente in base alle presenze effettive, un contributo.
Con successivo atto si provvederà all’impegno di spesa ed alla declaratoria delle modalità di attivazione e rendicontazione delle spese sostenute, esclusivamente per i periodi di vigenza delle diposizioni di DPCM o disposizioni regionali.
Il Direttore Xxxxxxx XXXXXX