Allegato alla Delib.G.R. n. 26/5 del 24.5.2018
Allegato alla Delib.G.R. n. 26/5 del 24.5.2018
“Programma regionale per la riqualificazione e ristrutturazione delle strutture della rete dei servizi per la salute mentale per la Sardegna”
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INDICE
Analisi del contesto 5
La gestione dell’utenza degli ex OPG 5
L’organizzazione attuale dei servizi 6
I Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) 7
L’attività del DSM presso le strutture penitenziarie 7 I Centri di Salute Mentale ed i Servizi per le Dipendenze (SERD) 8 Il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) 9 Il Servizio di Psichiatria Forense (SPF) 9
Le Strutture Residenziali e Semiresidenziali per la Salute Mentale 11 Gli interventi residenziali per persone in stato di detenzione 12
Azioni di sistema a valenza regionale 13
Proposta di riqualificazione della rete dei servizi per la salute mentale in Sardegna 14
Zona Nord (ASSL Sassari e Olbia Tempio) 16
Comunità Terapeutica Psichiatrica “Gabbiano Blu” (SRPAI) - Ploaghe (SS) 16 Contesto operativo 16 Piano Operativo 16
Comunità ad alta intensità terapeutica (SRPAI), Olbia (OT) e Gruppo residenziale di integrazione sociale (SRPAE), Tempio Pausania (OT) 18
Contesto operativo 18 Piano Operativo 18 Zona Centro (ASSL Nuoro, Oristano e Ogliastra) 21 Gruppo famiglia (1 modulo SRPAI + 1 modulo SRPAE), Ottana (NU) 21 Contesto operativo 21 Piano Operativo 21 Centro di Salute Mentale (CSM), Oristano (OR) 22 Contesto operativo 22 Piano Operativo 22 Zona Sud (ASSL Sanluri, Carbonia, Cagliari e Città Metropolitana) 25 Centro di Salute Mentale (CSM), Sanluri (VS) 25 Contesto operativo e piano operativo 25 SRPAI di Lunamatrona (VS) e SRPAI - modulo REMS - di Capoterra (CA) 26 Contesto operativo 26 Piano operativo 28 SRPAI di Lunamatrona 29 SRPAI modulo REMS di Capoterra 32
Centro diurno per sofferenti mentali (CDSM) - Cagliari (CA), Residenza psichiatrica estensiva (SRPAE) – Decimomannu (CA), Residenza psichiatrica abitare assistito (SRPAE) – Xxxxxxxxx (XX) 00 Xxxxxx xxxxxx per sofferenti mentali (CDSM) 37
PREMESSA
L’obiettivo principale che guida l’intero processo di superamento degli OPG è la garanzia della tutela della salute, della sicurezza e della dignità delle persone con disturbo psichiatrico autori di reato a cui è stata applicata una misura di sicurezza.
La normativa in materia ha progredito negli anni verso il superamento di ogni forma di internamento per questa tipologia di, utenti passando da una gestione penitenziaria ad una gestione di tipo sanitario. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario implementare profili alternativi di assistenza, tutela e sicurezza che passano per la presa in carico territoriale da parte dei servizi di salute mentale ed, inevitabilmente, il potenziamento dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM). La normativa vigente prevede infatti che le articolazioni organizzative territoriali del sistema sanitario regionale, definite in Sardegna come Aree socio sanitarie locali (ASSL), prendano in carico i detti pazienti.
Alle novità introdotte nel panorama normativo nazionale, in Sardegna si aggiunge la ridefinizione del sistema sanitario regionale di cui alla legge regionale 27 luglio 2016, n. 171, che ha disposto il passaggio da otto articolazioni organizzative territoriali, note come ASL (Aziende Sanitarie Locali) ad una sola articolazione organizzativa denominata ATS (Azienda per la tutela della salute) a sua volta articolata in otto Aree socio sanitarie locali (ASSL). Ai sensi della detta l.r., pertanto, a partire dal 1 gennaio 2017 l'ATS subentra nei rapporti attivi e passivi, nel patrimonio e nelle funzioni delle ASL precedentemente esistenti.
In linea con le direttive nazionali, la Regione Sardegna è impegnata da già da qualche anno nelle seguenti aree:
- potenziamento dei DSM e dei suoi servizi;
- rafforzamento della rete dei servizi sociali e sanitari;
- rivalutazione dell’intera filiera delle strutture residenziali e semiresidenziali di assistenza e cura alla luce del fabbisogno del territorio.
1 Legge Regionale 27 luglio 2016, n. 17 Istituzione dell'Azienda per la tutela della salute (ATS) e disposizioni di adeguamento dell'assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5) e alla legge regionale 17 novembre 2014, n. 23 (Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale).
Per quanto attiene, in particolare, alla riorganizzazione dei percorsi di presa in carico e cura per le persone con disturbi psichiatrici autori di reato e sottoposti a misure di sicurezza, la regione si è impegnata nelle seguenti attività:
- 1) azione di sensibilizzazione alla presa in carico dei sofferenti psichici autori di reato da parte dei Servizi di Assistenza alla Salute Mentale e alle Dipendenze Patologiche, agita soprattutto attraverso il Coordinamento dei Dipartimenti di Salute Mentale e delle Dipendenze;
- 2) istituzione di un Protocollo di Intesa tra Tribunale di Sorveglianza di Cagliari, UEPE di Cagliari e REMS;
- 3) protocollo di Intesa tra le Presidenze dei Tribunali presenti nella Regione Sardegna, la Regione stessa e l'Azienda Tutela Salute per il rafforzamento delle relazioni tra Autorità Giudiziaria ed unità operative di Psichiatria Forense, in particolare nell'area di Cagliari e Sassari;
- 4) promozione di attività di reciproca consultazione tra i dirigenti sanitari che gestiscono la Tutela della Salute Mentale nella Casa Circondariale di Cagliari-Uta per conto della ASSL Cagliari e i dirigenti sanitari della R.E.M.S., finalizzata alla valutazione delle problematiche psichiatriche dei detenuti presenti nell'articolazione dell'Osservazione Clinica della Casa Circondariale e provenienti da tutti gli Istituti di Pena della Sardegna;
- 5) adesione della Regione Autonoma della Sardegna al protocollo informatico S.M.O.P. per la condivisione dei dati inerenti agli internati in R.E.M.S. (delib. G. R. n. 30/22 del 20/06/2017);
- 6) istituzione di un tavolo di incontro che, nella sede dell'Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna, si riunisce periodicamente e promuove l'interazione e il confronto tra le Istituzioni coinvolte nel processo di superamento degli OPG (Assessorato alla Sanità, ATS, R.E.M.S., Autorità Giudiziaria, UEPE, Psichiatria Forense, Ordini degli Avvocati);
- 7) coinvolgimento del privato sociale impegnato nella gestione della residenzialità per i pazienti affetti da patologie psichiatriche nei processi di gestione dei sofferenti psichici autori di reato, con l'obiettivo di mantenere pervia la permeabilità tra REMS e Assistenza sul Territorio, prevenendo così forme di prolungata istituzionalizzazione.
Tutto ciò premesso, risulta necessario disegnare, a livello regionale, un nuovo ed unico processo di salute che sviluppi percorsi individualizzati, rispettosi dei principi di efficacia, equità, sicurezza, umanità e appropriatezza, finalizzati al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari e alla presa in carico
territoriale di persone con disturbi psichiatrici autrici di reato e sottoposte a misure di sicurezza detentiva a non detentiva.
Analisi del contesto
La gestione dell’utenza degli ex OPG
A seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge 22/12/2011, n. 211 “Interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri”, convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 17/02/2012, n. 9, ancor prima dell’effettiva chiusura degli OPG, in tutta Italia si è rilevata una leggera ma costante diminuzione delle presenze in OPG. Alla data del 31 ottobre 2014, gli internati erano 780, a fronte degli 880 presenti alla data del 31 gennaio 2014, dato ancora più rilevante se paragonato a quello del 2010 in cui si registrava la presenza di ben 1.448 internati. Si è pertanto operato in piena adesione agli accordi raggiunti con la Conferenza unificata e nel rispetto della collaborazione istituzionale instauratasi con le regioni, i dipartimenti di salute mentale e la magistratura di sorveglianza, grazie anche alla spinta dell’ organismo di coordinamento per il superamento degli OPG istituito presso il Ministero della salute.
La Regione Sardegna è da tempo impegnata nella progressiva riduzione delle presenze negli OPG, passando da 74 internati nel 2004, a 44 nel 2009 e a 22 nel 20112. L’ultimo paziente residente in Sardegna internato in un ex OPG è stato trasferito nella R.E.M.S. sarda nel dicembre 2016.
L’obiettivo è stato raggiunto attuando le due soluzioni complementari previste dalla normativa per il superamento degli OPG, ossia:
1. l’attivazione di percorsi personalizzati presso i CSM del territorio di residenza;
2. l’attivazione di percorsi personalizzati presso la R.E.M.S. della regione di residenza.
Più precisamente, al momento dell’apertura della R.E.M.S. sarda delle 23 persone residenti in Sardegna sottoposte a Misura di Sicurezza detentiva e ancora ristrette in ex OPG sparsi su tutto il territorio nazionale, principalmente nell’ex OPG di Montelupo Fiorentino, 12 sono state avviate direttamente verso percorsi territoriali, in attuazione della soluzione 1. su richiamata, mentre 11 sono state trasferite direttamente nella
R.E.M.S. sarda, in attuazione della soluzione 2.
2 xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxx/000000.xxx
L’organizzazione attuale dei servizi
La Giunta regionale ha recentemente deliberato gli indirizzi per l’organizzazione della già citata azienda territoriale unica (ATS) (delib. G. R. n. 22/31 del 3.5.2017), prevedendo l’organizzazione dei Dipartimenti di salute mentale (DSM) in tre ambiti territoriali omogenei che comprendono, rispettivamente, le seguenti aree socio-sanitarie locali:
‒ Dipartimento di Zona Nord, comprende le ASSL di Sassari e Gallura (alias Olbia);
‒ Dipartimento di Zona Centro, comprende le ASSL di Nuoro, Oristano e Ogliastra (alias Lanusei);
‒ Dipartimento di Zona Sud, comprende le ASSL del Medio Campidano (alias Sanluri), Sulcis-Iglesiente (alias Carbonia), Cagliari e Città metropolitana.
Tale organizzazione è tesa ad assicurare le funzioni di committenza ed adeguare le risposte ai fabbisogni assistenziali; è inoltre previsto che l’ATS potrà individuare le seguenti aree di coordinamento all’interno dei DSM:
‒ l’Area dei Servizi psichiatrici di diagnosi e cura ospedalieri;
‒ l’Area dei servizi di cura territoriali e della riabilitazione;
‒ l’Area dei servizi di neuropsichiatria infantile;
‒ l’Area delle dipendenze patologiche.
Nell’ambito dell’articolazione organizzativa del DSM della Zona meridionale, l’atto aziendale dovrà infine individuare il Coordinatore della rete aziendale per il definitivo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari e le modalità di gestione della Struttura residenziale psichiatrica per adulti per trattamenti a carattere intensivo (SRPAI) come nodo di secondo livello della rete per il trattamento intensivo di pazienti adulti.
Al fine di facilitare i cambiamenti organizzativi sopra descritti e governare l’intero sistema dei servizi della salute mentale, l’ATS ha istituito il Tavolo di Lavoro della Salute Mentale e delle Dipendenze (deliberazione del direttore generale n. 394 del 06/06/2017).
Nelle more dell’attuazione della riorganizzazione in parola, si rileva che i DSM si articolano in:
• Centri di Salute Mentale (C.S.M);
• Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (S.P.D.C.) e Day Hospital (D.H.);
• R.E.M.S. di Capoterra;
• Servizi per le Dipendenze (Ser.D.);
• Strutture Residenziali e Semiresidenziali;
• Servizio di Psichiatria Forense (presente nella ASSL di Cagliari e in costituzione nella ASSL di Sassari);
• Centro per i Disturbi Psichiatrici Alcol Correlati (presente nella ASSL di Cagliari).
I Dipartimenti di Salute Mentale (DSM)
La Legge 30 maggio 2014 n 81, che ha modificato ed integrato l’art. 3 ter della L. n. 9/2012, dispone che “le regioni possono modificare i programmi presentati in precedenza al fine di provvedere alla riqualificazione dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM), di contenere il numero complessivo di posti letto da realizzare nelle strutture sanitarie deputate all’esecuzione delle misure di sicurezza detentive e di destinare le risorse alla realizzazione o riqualificazione delle sole strutture pubbliche”.
I DSM hanno il compito di definire un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato (PTRI), ovvero di ricercare una soluzione alternativa all'applicazione di misure di sicurezza detentiva attivando azioni che permettano il reinserimento nel contesto sociale di appartenenza, attraverso l’attivazione di progetti personalizzati di intervento costruiti secondo la logica del budget di salute che prevedano interventi ambulatoriali, semiresidenziali, residenziali e nel territorio.
L’obiettivo di medio-lungo periodo consiste nell’attivare azioni di prevenzione dell’internamento delle persone con disturbi psichiatrici autori di reato. Per questo che in tutti i programmi regionali, approvati ai sensi del decreto interministeriale 28/12/2012, sono previsti interventi finalizzati al supporto e al potenziamento dei percorsi terapeutico-riabilitativi e, più in generale, alla riqualificazione dell'assistenza territoriale psichiatrica.
L’attività del DSM presso le strutture penitenziarie
Particolare rilievo nella rete dei servizi della salute mentale ha l’attività di assistenza sanitaria psichiatrica erogata dai DSM negli Istituti penitenziari. Con il Decreto Legislativo 140/2011 la Sardegna ha recepito in toto il Dpcm 01/04/2008, in particolare, l’allegato A del DPCM, che prevede che l’assistenza Psichiatrica negli Istituti penitenziari sia di competenza dei Dipartimenti di Salute mentale delle ASSL territorialmente competenti. La garanzia dell’assistenza psichiatrica in carcere è uno snodo cruciale della filiera della rete dei
servizi prevista dalla legge 81/2014 e permette di intercettare e curare le persone che sono portatori o sviluppano un disturbo psichiatrico durante il periodo detentivo.
Il ruolo dell’assistenza psichiatrica in carcere è anche sottolineato dall’ Accordo della Conferenza Unificata del 22 gennaio 2015, recepito in Sardegna con delib, G.R. n. 13/5 del 14 marzo 2017, che prevede l’istituzione di sezioni specializzate per persone con disturbi mentali. In tali sezioni gli interventi diagnostici e terapeutico–riabilitativi sono assicurati dai Dipartimenti di Salute Mentale delle ASSL territorialmente competenti. Il Servizio di salute mentale, responsabile degli interventi all'interno di un dato istituto di pena, stabilisce ogni opportuno contatto con le Unità Operative del DSM che insistono sul territorio di residenza delle persone in cura, ai fini della continuità della presa in carico al ritorno in libertà. I DSM assicurano, nel rispetto della normativa vigente, tutti gli interventi previsti per gli infermi di mente autori di reato al fine di evitare il ricorso alle misure di sicurezza psichiatriche extra regionali.
In una prospettiva storica, occorre evidenziare che in Sardegna esistono già buone pratiche di integrazione del sistema della salute mentale e dell’assistenza penitenziaria. La ASSL di Cagliari infatti ha un’attività storica di “osservazione psichiatrica” disposta dalla Magistratura, come previsto dall’articolo 112 del D.P.R. 230/2000, condotta fin dal 2005 presso il vecchio carcere di Buoncammino, oggi non più attivo, che continua tutt’oggi all’interno del nuovo Istituto Penitenziario di Uta, dove sono disponibili due stanze e personale medico che garantisce l’assistenza nelle 24 ore. E’ prevista l’attivazione nel breve periodo dello stesso servizio presso uno degli istituti del nord Sardegna.
I Centri di Salute Mentale ed i Servizi per le Dipendenze (SERD)
Il Centro di Salute Mentale è l’unità operativa del DSM preposta ad assicurare l’assistenza psichiatrica nel territorio di competenza. Ha il compito di offrire alle persone con disturbi psichiatrici interventi multidisciplinari per lo svolgimento di un percorso diagnostico e di un programma terapeutico-riabilitativo individualizzato. È un indispensabile anello di congiunzione di una rete coordinata di assistenza.
All’interno del quadro di riorganizzazione dell’assistenza destinata alle persone affette da disturbi mentali e autori di reato, il CSM rappresenta un punto strategico per la garanzia della continuità delle cure e la presa in carico. Il CSM e il SERD hanno il compito di collaborare per i progetti rivolti alle persone con problematiche correlate alla salute mentale e alle dipendenze patologiche.
Il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC)
I servizi psichiatrici di diagnosi e cura sono servizi ospedalieri, anch’essi ricompresi nel DSM, in cui vengono attuati trattamenti psichiatrici volontari e obbligatori in regime di ricovero. Agli SPDC afferiscono pazienti affetti da psicosi gravi (disturbo dell’umore ed altre psicosi) ai quali si aggiungono soggetti sofferenti di rilevanti disturbi di personalità. I ricoverati in SPDC registrano alti tassi di comorbidità con alcol e sostanze stupefacenti. Nel progetto di superamento degli OPG è previsto che gli SPDC collaborino con le SRPAI nel momento in cui nella residenza si dovesse avere un ospite in scompenso psicopatologico acuto.
Il Servizio di Psichiatria Forense (SPF)
Storicamente il Servizio di Psichiatria Forense in Sardegna era presente solo presso la ASSL di Cagliari. Con delib. G. R. n. 9/21 del 10.03.2015 la Regione ha destinato parte del finanziamento di parte corrente di cui all’art. 3-ter del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211 convertito, con modificazione nella legge 17 febbraio 2012 n. 9, al suo potenziamento e all’istituzione di un nuovo Servizio di Psichiatria Forense presso il DSMD della ASSL Sassari.
Il Servizio di Psichiatria Forense della ASSL Cagliari svolge da sempre la sua attività per la tutela della salute mentale e dei diritti dei cittadini affetti da disturbi mentali autori o vittime di reato, in coordinamento con le altre unità operative del Dipartimento di Salute Mentale.
Il Servizio di Psichiatria Forense ha consentito un governo complessivo dell’attività sanitaria e sociosanitaria rivolta alla popolazione di pazienti con problematiche mentali interessata da interventi giudiziari. L’assegnazione della valutazione psichiatrico forense al personale della ASSL – valutazione precedentemente svolta da consulenti esterni individuati dal Tribunale - assicura infatti un coerente ed efficiente coordinamento fra attività peritale e attività psichiatrica ordinaria dei servizi del DSM.
Il Servizio di Psichiatria Forense, su richiesta dell’Autorità Giudiziaria, per la valutazione psichiatrico-forense degli autori di reato e delle vittime e per valutare il percorso terapeutico-riabilitativo più idoneo a contemperare le esigenze di cura con quelle giudiziarie, offrendo in questo modo una valida alternativa all'internamento in OPG.
Nello svolgimento della propria attività, il Servizio di Psichiatria Forense si raccorda ordinariamente con le strutture territoriali del Dipartimento di Salute Mentale, in modo da assicurare la compatibilità dei
programmi d’intervento indicati all’Autorità Giudiziaria con quelli perseguibili dalle strutture dell’Azienda. Il Servizio ha cooperato inoltre con le strutture territoriali per la dimissione dei pazienti sardi internati in OPG ed ha prestato supporto ai Centri di Salute Mentale degli altri DSM della Sardegna.
Nello specifico, il Servizio di Psichiatria Forense svolge le seguenti funzioni, regolate nel succitato protocollo di Intesa tra le Presidenze dei Tribunali presenti nella Regione Sardegna, la Regione stessa e l'Azienda Tutela Salute:
1. collaborazione con gli psichiatri della casa circondariale di Cagliari per l’assistenza dei detenuti oggetto di perizia;
2. presentazione al magistrato del progetto terapeutico alternativo a misure di sicurezza detentive, in collaborazione con i CSM di competenza territoriale al fine di permettere il recupero terapeutico ed il reinserimento sociale degli autori di reato affetti da disturbi psichici;
3. attività di consulenza e peritale per gli Uffici Giudiziari di Cagliari;
4. proposta di percorsi formativi per gli operatori della salute mentale sugli aspetti psichiatrico-forensi dell'assistenza territoriale.
Inoltre, in attuazione dell' Accordo del 13 ottobre 2011 sancito in Conferenza Unificata - che prevede la realizzazione delle articolazioni del servizio sanitario all' interno degli Istituti penitenziari ordinari per l'espletamento delle osservazioni per l'accertamento delle infermità psichiche di cui all'art. 112 del DPR 230/2000, per l'accoglienza delle persone condannate con infermità psichica sopravvenuta nel corso della misura detentiva (art. 148 c.p.) e delle persone condannate a pena diminuita per vizio parziale di mente (art. 111, comma 5 e 7, DPR 230/2000) – il Servizio di Psichiatria Forense collabora con l’istituto penitenziario di Uta, con particolare riferimento alle già citate attività di osservazione psichiatrica.
Il nuovo Servizio di Psichiatria Forense della ASSL Sassari assicura un efficace monitoraggio delle realtà a rischio sul territorio e agevola gli interventi socio sanitari assistenziali, svolgendo un capillare lavoro di rete tra i vari attori coinvolti nel percorso di cura del paziente: famiglia, Servizio Sociale Territoriale, Centro di Salute Mentale/ Ser.D/ S.P.D.C., associazioni, Magistratura, Ufficio Esecuzione penale Esterna, strutture residenziali, OPG, residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, Istituti Penitenziari.
Nello specifico, sono compiti del Servizio di Psichiatria Forense:
1. procedere alla conoscenza\valutazione del paziente con problemi di salute mentale e con provvedimenti giudiziari in seguito alla segnalazione del medico di riferimento del CSM\Ser.D;
2. valutare l’eventuale inserimento in una struttura residenziale idonea;
3. strutturare gli incontri con le equipe di riferimento delle strutture residenziali per la valutazione e la verifica del percorso di inserimento;
4. supportare la persona nella presa di coscienza e nell’accettazione del procedimento penale, del percorso giudiziario in corso e delle prescrizioni a cui è necessario che si attenga;
5. organizzare incontri di raccordi e monitoraggio con le equipe del CSM – Ser.D., REMS, Servizi Sociali, strutture residenziali referenti per ogni singolo paziente;
6. offrire sostegno ai familiari attraverso interventi psico-educazionali mirati alla comprensione sia delle problematiche psicopatologiche, che dei risvolti inerenti le vicende giudiziarie.
Il Servizio di Psichiatria Forense della ASSL Sassari, si occupa anche della tutela della salute mentale nella Casa Circondariale di Bancali e nella Casa di Reclusione di Alghero attraverso interventi multidisciplinari (clinici, psicologici, psico-educazionali e socio–assistenziali) rivolti sia alle persone detenute che ai loro familiari, al fine di offrire supporto a specifici bisogni di cura.
L’offerta di un contenimento emotivo e di un ascolto competente permette di lavorare sulla consapevolezza e sulla capacità di richiedere aiuto in maniera congrua; si provvede inoltre, per alcuni casi, ad effettuare la valutazione sulla compatibilità della patologia psichiatrica con la condizione detentiva e sulla possibilità di cura e contenimento in situazioni alternative (detenzione domiciliare, inserimento in strutture terapeutiche, affidamento al CSM/Ser.D).
Le Strutture Residenziali e Semiresidenziali per la Salute Mentale
La rete delle strutture residenziali e semiresidenziali è stata recentemente ridisegnata con DGR n. 53/8 del 29.12.2014, in accordo con gli indirizzi nazionali approvati in Conferenza Unificata Stato-Regioni (Rep. Atti n. 116 del 17.10.2013 e n. 138 del 13.11.2014). Essa prevede l’articolazione delle strutture e degli interventi per intensità di cura, per fasce di età e per tipologia di problematica.
Le tipologie individuate dalla su citata DGR sono le seguenti:
1. Struttura residenziale psichiatrica per adulti per trattamenti a carattere intensivo (SRPAI);
2. Struttura residenziale psichiatrica per adulti per trattamenti a carattere estensivo (SRPAE);
3. Centro diurno per sofferenti mentali (CDSM);
4. Struttura residenziale psichiatrica per minori ed adolescenti per trattamenti a carattere intensivo (SRMAI);
5. Struttura residenziale psichiatrica per minori ed adolescenti per trattamenti a carattere estensivo (SRMAE);
6. Struttura sociosanitaria residenziale per il trattamento di adolescenti e giovani adulti con disturbo mentale e/o sottoposti a misure giudiziarie (SRAGADM);
7. Centro per i disturbi del comportamento alimentare (CDCA);
8. Struttura residenziale per i disturbi dello spettro autistico (SRDSA).
La gamma di offerte residenziali e semiresidenziali è stata definita allo scopo di incontrare i bisogni terapeutici e riabilitativi di ciascuna persona, anche laddove condizionati da problematiche di interesse giudiziario, comprese le misure di sicurezza e quelle detentive. In particolare, all’interno della previsione di posti letto in strutture residenziali per adulti per trattamenti a carattere intensivo (SRPAI) è stata individuata una riserva di 16 posti, che rispettano i requisiti di cui al DM 1.10.2012 “requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi delle strutture residenziali destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell'assegnazione a casa di cura e custodia”, attivi presso la R.E.M.S. definitiva di Capoterra.
Gli interventi residenziali per persone in stato di detenzione
La normativa nazionale prevede che le regioni debbano realizzare strutture residenziali sanitarie per il trattamento delle persone con disturbi psichiatrici attualmente sottoposte a esecuzione della misura di sicurezza presso gli OPG. Tali strutture devono essere realizzate e gestite dal Servizio Sanitario delle Regioni nel rispetto di quanto previsto dagli Allegati A e C del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° aprile 2008. Per quanto concerne i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi vige il decreto legge 1/10/2012 avente ad oggetto: “Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi delle strutture residenziali destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell'assegnazione a casa di cura e custodia”.
Nel contesto dei servizi residenziali della Regione Sardegna i percorsi terapeutici-riabilitativi residenziali per persone in stato di detenzione sono attivati nelle SRPAI (Struttura Residenziale Psichiatrica per Adulti per Trattamento a carattere Intensivo) (DGR 53/8 del 29.12.2014), opportunamente accreditate in accordo con i criteri del DM 1.10.2012 come moduli3 REMS.
La SRPAI con modulo REMS definitiva (deliberazione della G.R. n. 30/21 del 20.6.2017) è sita nel comune di Capoterra; a suo complemento è prevista una SRPAI nel comune di Lunamatrona per persone con disturbo
3 I moduli sono nuclei organizzativi funzionali in riferimento ai quali sono definiti i requisiti per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture.
psichiatrico autrici di reato e sottoposte a misura di sicurezza non detentiva, sia dimesse dalla REMS di Capoterra (in attenuazione di una misura di sicurezza detentiva) sia provenienti dalle case circondariali o dalla libertà, con necessità di un ulteriore percorso in una comunità capace di tutelare le necessità di cura e di contenimento idonee per questo profilo clinico-giuridico. Le due strutture permetteranno di offrire percorsi di cura diversificati ai cittadini sardi ai quali saranno applicate misure di sicurezza; le residenze sono orientate a strutturare, attraverso la molteplicità delle sue attività e la cadenze della vita gruppale quotidiana, uno spazio e un tempo per lo sviluppo della vita mentale.
I percorsi terapeutico-riabilitativi, orientati alla recovery, si attuano nel contesto e attraverso l’ambiente sociale della residenza e, soprattutto nella SRPAI di Lunamatrona, della comunità locale che diviene parte integrante del processo. Sono previsti percorsi di cura e educativi. Sono previsti, ove possibile e in particolare nella SRPAI di Lunamatrona, percorsi di guarigione indirizzati a valorizzare le risorse della persona, anche attraverso la realizzazione di spazi di relazione esterni alla comunità.
Azioni di sistema a valenza regionale
Alle attività di riqualificazione e ristrutturazione proposte nel presente programma si affiancano le attività di funzionamento del sistema previste dal programma regionale recante “Disposizioni per il definitivo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari in attuazione della legge n. 9/2012 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, recante interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carcere” (DGR 9/21 del 2015), comprendente i seguenti quattro punti cruciali:
1. attivazione dei percorsi terapeutico-riabilitativi individuali per tutti i pazienti giudicati dimissibili, nel 2015, dagli OPG;
2. avvio e sostegno delle attività presso la SRPAI modulo R.E.M.S. di Capoterra per l’inserimento dei pazienti sottoposti ad una misura di sicurezza;
3. assunzione di personale per garantire il funzionamento della Psichiatria forense e delle sezioni psichiatriche interne agli istituti penitenziari (attività sopra menzionata);
4. interventi per la formazione del personale con particolare riferimento ai rapporti tra DSMD e Magistratura di sorveglianza.
In aggiunta, si rilevi che negli ultimi anni la Sardegna ha provveduto all’informatizzazione del sistema della salute mentale ed ha iniziato ad alimentare il Sistema Informativo per il monitoraggio e tutela della Salute Mentale (SISM) istituito con DM del 15 ottobre 2010. Più recenti sviluppi nelle attività di funzionamento del
sistema hanno infine dato luce alla delib. G.R. n. 30/22 del 20.6.2017 di approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Sardegna e la Regione Campania per l’utilizzo del Sistema informativo per il Monitoraggio del superamento degli OPG (SMOP); con la convenzione si gettano le basi per la realizzazione di forme di collaborazione e di coordinamento e per il miglioramento e la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi mirati alla realizzazione del programma di superamento degli OPG, in attuazione di quanto previsto dalle Linee di Indirizzo sancite dagli Allegati A e C del DPCM 1 aprile 2008 e dagli Accordi sanciti in Conferenza Unificata il 13.10.2011 (ep. Atti n. 95/CU) e il 26.02.2015 (Rep. Atti n. 17/CU).
Proposta di riqualificazione della rete dei servizi per la salute mentale in Sardegna
Stante il sistema regionale sopra delineato e a seguito della rilevazione dei bisogni del territorio sulla base del riferimento territoriale costituito dalle ASSL esistenti in Sardegna, la regione intende promuove un programma di ristrutturazione ed ammodernamento di strutture pubbliche al servizio dei DSM sintetizzato nella seguente tabella.
Tabella 1. Elenco delle strutture proposte per la ristrutturazione e/o riqualificazione in Sardegna.
ASSL | Denominazione della struttura | Comune | Posti letto | Tipologia struttura | Finanziamento statale (95%) | Finanziamento regionale (5%) | Finanziamento totale (100%) |
Sassari | Centro Terapeutico psichicatrico Il Gabbiano Blu | Ploaghe | 16 | SRPAI1 | € 877.800,00 | € 46.200,00 | € 924.000,00 |
Olbia | Comunità ad alta intensità terapeutica | Olbia | 8 | SRPAI1 | € 208.050,00 | € 10.950,00 | € 219.000,00 |
Gruppo residenziale di integrazione sociale | Tempio Pausania | 8 | SRPAE2 | € 124.450,00 | € 6.550,00 | € 131.000,00 | |
Nuoro | Gruppo famiglia | Ottana | 7 | SRPAI1 | € 297.008,00 | € 15.632,00 | € 312.640,00 |
7 | SRPAE2 | ||||||
Oristano | CSM Oristano | Oristano | n/a* | CSM | € 237.500,00 | € 12.500,00 | € 250.000,00 |
Sanluri | REMS | Capoterra | 16 | SRPAI (R.E.M.S.) | € 731.500,00 | € 38.500,00 | € 770.000,00 |
SRPAI di Lunamatrona | Lunamatrona | 16 | SRPAI1 | € 2.296.791,06 | € 120.883,74 | € 2.417.674,80 | |
CSM Sanluri | Sanluri | n/a* | CSM | € 237.500,00 | € 12.500,00 | € 250.000,00 | |
Cagliari | Centro diurno per sofferenti mentali | Cagliari (loc. Marina Piccola) | n/a* | CDSM3 | € 173.850,00 | € 9.150,00 | € 183.000,00 |
Residenza psichiatrica estensiva | Decimomannu | 6 | SRPAE2 | € 34.770,00 | € 1.830,00 | € 36.600,00 | |
Residenza psichiatrica "abitare assistito" | Selargius | 6 | SRPAE2 | € 34.770,00 | € 1.830,00 | € 36.600,00 | |
ATS | € 5.253.989,06 | € 276.525,74 | € 5.530.514,80 |
* non applicabile
1 Struttura residenziale psichiatrica per adulti per trattamenti a carattere intensivo 2 Struttura residenziale psichiatrica per adulti per trattamenti a carattere estensivo 3 Centro Diurno per sofferenti mentali (a carattere estensivo)
Il programma regionale include un mix di strutture residenziali e semi residenziali, ed interessa tutti gli ambiti territoriali omogenei in base ai quali saranno organizzati i DSM (zona nord, centro e sud).
Si precisa che nella colonna “denominazione della struttura” sono state riportate le denominazioni attuali, che fanno riferimento al sistema dei servizi precedente alla riforma di cui alla delib. G. R. n. 53/8 del 29/12/2014; al fine di inquadrare le strutture nel nuovo sistema dei servizi, pertanto, è stata inserita la colonna recante “tipologia struttura”, che riconduce l’obsoleta denominazione a quelle nuove. Così, ad esempio, è chiaro che la struttura nota come Gruppo famiglia della ASSL Nuoro, sarà ristrutturata ed accreditata come Struttura residenziale psichiatrica per adulti per trattamenti a carattere intensivo (SRPAI), mentre la residenza psichiatrica “abitare assistito” di Selargius, attualmente a totale carico e gestione della AST, sarà convertita in una SRPAE.
Per ciascuna struttura della tabella 1, segue una breve presentazione del progetto, unitamente alla griglia standardizzata di valutazione e sintesi dello stesso.
Zona Nord (ASSL Sassari e Olbia Tempio)
Comunità Terapeutica Psichiatrica “Gabbiano Blu” (SRPAI) - Ploaghe (SS)
Contesto operativo
Con l’estinzione del I.p.a.b. “Fondazione Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx” di Ploaghe (D. P. reg. n. 32 del 6.6.2016) e la sua successiva incorporazione alla ASL di Sassari, quindi alla ATS ai sensi della l.r. n. 17 del 2016, si ritiene opportuno convertire la Comunità Terapeutica Psichiatrica “Gabbiano Blu”, a suo tempo facente parte dell’I.p.a.b. in parola, in “Struttura Residenziale Psichiatrica per Adulti per trattamenti a carattere Intensivo” (SRPAI), articolata in due moduli da 8 pazienti. L’intervento consente di adeguare la struttura agli standards previsti dalla normativa (Piano Nazionale di Azioni per la Salute Mentale – PANSM – approvato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni (13/054/CR7A/C7) nella seduta del 24 gennaio 2013 e recepito dalla Regione Sardegna con la deliberazione n. 53/8 del 29/12/2014).
La SRPAI avrà il compito di eseguire, prevalentemente, attività strutturate di riabilitazione rispetto a quelle di risocializzazione, per pazienti affetti da gravi patologie, ivi compresi gli esordi psicotici o le fasi di post acuzie.
Piano Operativo
L’attività previsa nella SRPAI sarà erogata attraverso la gestione di programmi terapeutico-riabilitativi individuali; i progetti saranno predisposti dai Centri di Salute Mentale (CSM) che hanno in carico la persona; gli obiettivi e la durata saranno concordati con la Direzione del Dipartimento di Salute Mentale attenendosi alle indicazioni standard stabilite dalla Regione.
Il servizio presso la SRPAI sarà operativo h24 per 365 giorni e risponderà ai requisiti del sistema degli accreditamenti regionale, in fase di revisione da parte del competente Servizio dell’Assessorato.
Le caratteristiche generali del servizio sono orientate a rispondere ai bisogni terapeutici e riabilitativi delle persone che soffrono di un disagio psichico, attraverso interventi integrati multi-professionali, in grado di affrontare la malattia da diversi punti di vista, con una presa in carico complessiva integrata. Tali interventi si collocano in continuità con le risposte mediche, psicologiche, assistenziali e sociali effettuate per tali utenti presso il Dipartimento di Salute Mentale della ASSL di Sassari.
SK n.1 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ASSL SASSARI | ||||
SRPAI (Centro Terapeutico psichiatrico Il Gabbiano Blu) | Osservazioni | ||||
1 | ubicazione geografica | 1) Xxx Xxxxxxxx, xxx - 00000 - XXXXXXX (XX) | |||
2 | soggetto attuatore | ASSL SASSARI | |||
3 | popolazione servita | 330.000 | |||
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | Interventi di ristrutturazione del Centro Terapeutico Psichiatrico "IL GABBIANO BLU" della U.O. Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx di Ploaghe - Conversione in due strutture residenziali psichiatriche per adulti per trattamenti a carattere intensivo (SRPAI) | |||
5 | livello progettazione | di | STUDIO di FATTIBILITA' | ||
6 | numero dei letto | posti | 16 | ||
7 | superficie lorda piana per posto letto | 70 | |||
8 | Costo complessivo (da quadro economico) | € 924.000,00 | |||
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € | € | 877.800,00 e 46.200,00 | |
10 | Costo a posto letto | € 57.750,00 | |||
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | € 861.400,00 | |||
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | 12-18 mesi | |||
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | 8 mesi |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 2) di risultato; 3) di efficienza; 4) di efficacia |
Comunità ad alta intensità terapeutica (SRPAI), Olbia (OT) e Gruppo residenziale di integrazione sociale (SRPAE), Tempio Pausania (OT)
Contesto operativo
La due strutture oggetto dell’intervento site nel territorio della ASSL Olbia, di proprietà della ATS, sono destinate all’accoglienza di pazienti in regime residenziale completo.
Il target di utenza per entrambe le strutture consiste in pazienti in carico al CSM per i quali l’equipe multidisciplinare referente valuti:
1. l’utilità di un percorso terapeutico riabilitativo in regime residenziale;
2. un buon margine di miglioramento del quadro clinico e concrete possibilità di reinserimento sociale per il caso singolarmente valutato.
I CSM hanno il compito di individuare gli utenti da inserire nelle Strutture Residenziali, definire le aree interessate e l’intensità terapeutica del progetto, nonché promuovere quanto necessario per la miglior realizzazione degli stessi. I CSM, inoltre, promuovono azioni integrate con le altre istituzioni socio-sanitarie del territorio, operano in stretta relazione con i partner individuati per una corretta gestione dei progetti terapeutico abilitativi individuali, li sottoscrivono e ne verificano l’andamento attraverso periodiche azioni di monitoraggio e valutazione programmate.
Piano Operativo
A tutela degli ospiti inseriti presso le strutture residenziali, il CSM fornisce le prestazioni specialistiche necessarie: prescrizioni farmacologiche, prestazioni socio-assistenziali, interventi sulla crisi, supporto all’eventuale ricovero presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), programma volto al reinserimento del paziente nel tessuto sociale di riferimento, congiuntamente all’equipe operante all’interno delle singole strutture.
La SRPAI e la SRPAE sono inserite in un contesto territoriale che vede attive strutture semi-residenziali afferenti alla Salute Mentale (Centri Diurni dei C.S.M. di Olbia e Tempio) con le quali devono operare in stretta sinergia.
SK n.2 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ASSL Olbia | ||
SRPAI (Comunità ad alta intensità terapeutica) e SRPAE (Gruppo residenziale di integrazione sociale) | Osservazioni | ||
1 | ubicazione geografica | 1) Xxx Xxxxxxxx x. 00 - Xxxxx_ 2)Via Circonvallazione San Xxxxxxxx n. 11 -Tempio Pausania | |
2 | soggetto attuatore | ASSL Olbia | |
3 | popolazione servita | 160.368 | |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | Lavori di adeguamento per l'accreditamento delle Strutture di Olbia e Tempio Pausania | |
5 | livello di progettazione | Progetto Definitivo | |
6 | numero dei posti letto | Olbia n. = 8; Tempio Pausania n. = 8 | |
7 | superficie lorda piana per posto letto | ||
8 | Costo complessivo (da quadro economico) | € 350.000,00 € 219.000,00 Per la SRPAI di Olbia e € 131.000,00 Per la SRPAE di Tempio) | |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 332.500,00 e € 17.500,00 | |
10 | Costo a posto letto | Olbia € 27.375,00 - Tempio Pausania € 16.375,00 | |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | € 350.000,00 € 430.700,00 per la SRPAI di Olbia + € 233.600,00 |
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | 6 mesi | |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | 12 mesi | |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 3) di efficienza; |
Zona Centro (ASSL Nuoro, Oristano e Ogliastra)
Gruppo famiglia (1 modulo SRPAI + 1 modulo SRPAE), Ottana (NU)
Contesto operativo
Nel contesto della ASSL Nuoro sono presenti, tra le altre, due strutture riabilitative residenziali psichiatriche a gestione diretta dell’ATS site nei Comuni di Orani ed Ottana, denominate “Gruppi Famiglia” (G.F.) e organizzate secondo i criteri della vecchia classificazione come ad “Alta Intensità Assistenziale”.
Il G.F. di Orani necessita di consistenti lavori di adeguamento, per contro, i locali del GF di Ottana hanno grande potenziale di sviluppo, pertanto, si ritiene opportuno che questi ultimi siano idonei ad essere sottoposti ad un programma di ristrutturazione e riqualificazione che permetterebbe, a lavori ultimati, di ospitare anche gli utenti del G.F. di Orani oltre a quelli già presenti ad Ottana.
Piano Operativo
Il finanziamento sottostante il presente programma sarebbe destinato all’accorpamento dei due G.F. in un unico edificio, consentendo di integrare, conservando una distinzione strutturale, nello stesso edificio un modulo SRPAI e un modulo SRPAE.
SK n.3 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ASSL Nuoro | ||
SRPAI e SRPAE (Gruppo famiglia) | Osservazioni | ||
1 | ubicazione geografica | 1) Xxx Xxxxxxxx x. 0 - Xxxxxx | |
0 | soggetto attuatore | ASSL Nuoro | |
3 | popolazione servita | 160.000 circa | |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | Ristrutturazione ed ampliamento di uno stabile da accreditare come struttura residenziale psichiatrica. 1 modulo SRPAI - 1 MODULO SRPAE | |
5 | livello di progettazione | PROGETTAZIONE PRELIMINARE | |
6 | numero dei posti letto | 14 (7 SRPAI e 7 SRPAE) | |
7 | superficie lorda piana per posto letto | 31,38 |
8 | Costo complessivo stimato (da quadro economico) | € 312.640,00 | inclusi arredi ed attrezzature |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 297.008,00 e € 15.632,00 | |
10 | Costo a posto letto | € 19.000,00 | |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | € 581.262,50 € 376.862,50 per la SRPAI + € 204.400,00 per la SRPAE) | |
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | 6 mesi | |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | 12 mesi | da affidamento lavori |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 3) di efficienza; |
Centro di Salute Mentale (CSM), Oristano (OR)
Contesto operativo
Attualmente il Centro di Salute mentale di Oristano è dislocato al piano superiore dell’ex Ospedale X. Xxxxxxx. Sono presenti nove locali adibiti ad attività ambulatoriale, clinica e socio-sanitaria, esistono inoltre altri quattro locali che non sono attualmente agibili.
L’utilità del progetto di riqualificazione e ristrutturazione risiede nella possibilità, ampliando gli spazi e rendendo fruibili i locali in questo momento inutilizzabili, di creare spazi per gruppi di auto mutuo aiuto e le attività socio riabilitative. Il finanziamento delle opere si tradurrebbe pertanto in un miglior utilizzo degli spazi a beneficio dei pazienti e dei loro familiari.
Piano Operativo
I locali attualmente necessitano di lavori di manutenzione straordinaria relativa al consolidamento delle strutture e alla ridistribuzione degli spazi interni.
L’intervento proposto si configura come una ristrutturazione, un risanamento e un adattamento funzionale dell’ex Ospedale X. Xxxxxxx, finalizzato alla realizzazione di attività cliniche, ambulatoriali, di riabilitazione e recovery di persone con disturbo mentale. I lavori si rendono necessari per adeguare la struttura, che nel corso degli anni ha subito numerosi ma non conclusi interventi, alle esigenze dell’U.O., alla luce delle nuove esigenze anche in termini di accreditamento della struttura sanitaria.
In particolare, la ristrutturazione dei locali interessati dall’intervento prevede l’utilizzo di spazi attualmente non funzionali, grazie all’adeguamento dell’impianto di climatizzazione oggi assente, il rifacimento del controsoffitto, degli impianti elettrici e idrici gravemente deteriorati, degli impianti di informatizzazione e di cablatura dei locali. Tale ristrutturazione porterà alla creazione di un locale per lo studio della psicologa, uno per studio medico, gli altri tre per attività di riabilitazione per recupero psico-sociale con gli educatori ed i servizi sociali dei Comuni e per le riunioni dei gruppi di auto mutuo aiuto degli utenti e dei familiari.
SK n.4 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ASSL Oristano | ||
CSM Oristano | Osservazioni | ||
1 | ubicazione geografica | P.zza San Xxxxxxx – Oristano | |
2 | soggetto attuatore | ASSL Oristano | |
3 | popolazione servita | 102.520 | Distretto Oristano |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | Ristrutturazione | |
5 | livello di progettazione | Fattibilità | |
6 | numero dei posti letto | n/a | |
7 | superficie lorda piana per posto letto | n/a | |
8 | Costo complessivo (da quadro economico) | € 250.000,00 | |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 237.500,00 e € 12.500,00 | |
10 | Costo a posto letto | n/a |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | ||
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | Mesi 6 | Immobile soggetto a parere Soprintendenza, BB.AA. Paesaggio,P.S.A.E – Ministero XX.XX.XX. |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | Mesi 12 | |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione |
Zona Sud (ASSL Sanluri, Carbonia, Cagliari e Città Metropolitana)
Centro di Salute Mentale (CSM), Sanluri (VS)
Contesto operativo e piano operativo
La ristrutturazione prevista per il CSM di Sanluri include modifiche interne senza aumento di superficie utile e volume, mirate a creare ambienti da destinare a studio medico.
Sono previsti interventi di demolizione, adeguamento impiantistico (idrico – elettrico FM e illuminazione), opere di adeguamento antincendio, opere di adeguamento termo-acustico, impianti di trattamento e clima aria centralizzati, realizzazione di pareti divisorie in cartongesso con coibente acustico, installazione porte e controsoffitto, sostituzione ascensore, acquisto di arredi.
In particolare, al piano terra è prevista la trasformazione della sala pranzo/ricreazione in ambulatorio, locale infermieri, disimpegno e archivio, nonché l’adeguamento di n. 3 uscite di sicurezza e la trasformazione sala attesa ricezione di mq 11.60 in studio medico e installazione di un lavabo; al piano primo si prevede il rifacimento servizi annessi alla sala riunioni e la trasformazione zona servizi in studio medico; al piano secondo è programmata la chiusura in muratura del vano specchio tra locale infermieri e locale psicologo.
SK n.5 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ATS ASSL SANLURI | ||
CSM Sanluri | Osservazioni | ||
1 | ubicazione geografica | Comune di Sanluri (Provincia del Sud Sardegna) xxx Xxxxxxx | |
0 | soggetto attuatore | ATS ASSL SANLURI | |
3 | popolazione servita | 99.320 | per il CSM è stata considerata la popolazione del medio campidano |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | ristrutturazione edilizia | |
5 | livello di progettazione | Quadro esigenziale | |
6 | numero dei posti letto | n/a | non sono previsti posti letto |
7 | superficie lorda piana per posto letto | n/a | non sono previsti posti letto |
8 | Costo complessivo (da quadro economico) | € 250.000,00 | |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 237.500,00 e € 12.500,00 | |
10 | Costo a posto letto | n/a | non sono previsti posti letto |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | ||
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | mesi 9 | |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | mesi 12 | |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 2) di risultato; 3) di efficienza; 4) di efficacia |
SRPAI di Lunamatrona (VS) e SRPAI - modulo REMS - di Capoterra (CA)
Contesto operativo
A distanza di due anni dall’apertura della REMS emerge con forza la costante necessità, sentita anche in altre parti del territorio nazionale, di una struttura a carattere intermedio tra REMS e comunità terapeutica, nella quale accogliere persone in dimissione dalla REMS per attenuazione della misura di sicurezza detentiva o in ingresso verso il sistema dell’accoglienza di tipo comunitario per persone nei confronti delle quali è stata disposta la misura della libertà vigilata e che, sebbene non richiedano l’internamento in REMS, l’inserimento in generiche comunità terapeutiche non è sufficiente ad esaudire i bisogni di cura e le necessità di contenimento della pericolosità sociale.
Una struttura intermedia con dette caratteristiche darebbe risposta alla domanda di servizi anche da parte dell’autorità giudiziaria, risolvendo nel contempo quelle problematiche di salute e di gestione del
comportamento che i DSMD non possono essere in grado di gestire nel territorio o con l’invio, come si è detto, in comunità di tipo generico.
Al fine di illustrare i bisogni di assistenza per le persone con disturbi psichiatrici e autori di reato si riportano i dati sui flussi in entrata e in uscita dei pazienti della REMS.
1) Non vi sono più persone residenti in Sardegna detenute negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari del Paese. L’ultimo internato è stato trasferito nella REMS nel mese di Dicembre 2016, proveniente dall’OPG di Montelupo Fiorentino.
2) Non vi sono in questo momento sofferenti psichici autori di reato residenti in Sardegna che non possano essere ammessi nella REMS per indisponibilità di posti. Si tratta di una eccezione quasi assoluta nel contesto nazionale, che come riportato nelle ultime relazioni del Senatore Corleone, Commissario Straordinario del Governo per il superamento degli OPG, si confronta con numeri diversi e preoccupanti. La quasi totalità delle Regioni annovera infatti decine di Misure di Sicurezza che pur disposte dall’Autorità Giudiziaria non possono essere ammesse nelle REMS per indisponibilità. Per contro la nostra Regione ospita da 20 mesi una persona non residente proprio per l’indisponibilità all’accoglienza nella Regione di provenienza.
Indicatori affidabili del buon funzionamento del sistema sono i dati sui flussi di ammissione e dimissione: durante l’anno 2015 sono state internate nella REMS 20 persone, e 4 sono state le dimissioni; nel 2016 sono state internate 8 persone sottoposte a Misura di Sicurezza e sono state realizzate 8 dimissioni; nel corso del 2017 sono state internate 3 persone e sono state effettuate 4 dimissioni. Nel corso dell’entrante mese di Luglio sono previste, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, altre due dimissioni.
In totale sono state quindi 31 le ammissioni e 16 le dimissioni. Inoltre sono state 12 le persone aventi un percorso giudiziario di internamento in REMS e che, attraverso la collaborazione delle Istituzioni interessate, sono state indirizzate verso percorsi alternativi. In tutto sono stati quindi 43 i percorsi di trattamento che hanno coinvolto sofferenti mentali autori di reato, di cui solo 16 attualmente caratterizzati da condizioni di restrizione della libertà personale in REMS. Il bilancio tra dimissioni e ammissioni fa si che al momento attuale sia presente nella REMS un posto libero.
Per tutti i pazienti dimessi è stato avviato con la cooperazione dell’UEPE, dei Dipartimenti di Salute Mentale, nonché dei Servizi Sociali, un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato.
Questi positivi risultati non sono stati raggiunti soltanto dalla REMS e dal Dipartimento di Salute Mentale nel quale è inserita, ma come detto da tutta la rete delle Istituzioni coinvolte nel processo (DSMD, Autorità Giudiziaria, UEPE, Psichiatria Forense), attività di rete che ha trovato cornice operativa nei tre momenti di seguito elencati:
1. L'istituzione di un protocollo d'intesa tra Sistema Sanitario e Autoritá Giudiziaria volto a favorire la collaborazione con le unità operative di Psichiatria Forense esistenti (ASL di Cagliari e Sassari);
2. I costruttivi rapporti di collaborazione tra Tribunale di Sorveglianza di Cagliari, UEPE e REMS, anch'essi regolati da apposito protocollo;
3. L’istituzione, sotto il patrocinio dello stesso Assessorato, di tavoli di lavoro multidisciplinari dove i rappresentanti delle Istituzione di Salute, dell’Autorità Giudiziaria, dell’Ordine degli Avvocati e di tutte le altre Istituzioni coinvolte possono confrontarsi per dare soluzione alle problematiche del caso.
Al fine di continuare a garantire il buon funzionamento della REMS di Capoterra si ritiene necessario attivare una comunità SRPAI dedicata a persone con disturbo psichiatrico e autori di reato per le quali non sia necessario provvedere ad un ricovero in REMS, evitando che quest’ultima sia utilizzata in modo inappropriato.
Piano operativo
In base a quanto descritto si propone l’apertura di una comunità SRPAI per persone con disturbo psichiatrico e autori di reato, per le quali noni sia necessario provvedere ad un ricovero in REMS.
A tale proposito si è individuata una struttura di proprietà della ASSL Sanluri e al momento non utilizzata, che potrebbe essere adibita a comunità terapeutica. Tale comunità potrebbe essere coordinata dallo stesso gruppo di lavoro che opera nella REMS di Capoterra che ha ormai acquisito specifiche competenze nella gestione di questa tipologia di pazienti e delle relazioni con tutte le istituzioni coinvolte.
Questa proposta organizzativa (una SRPAI modulo REMS nel comune di Capoterra e una SRPAI a Lunamatrona per persone con disturbo psichiatrico autrici di reato e sottoposte a misura di sicurezza non detentiva, sia dimesse dalla REMS di Capoterra – in attenuazione di una misura di sicurezza detentiva – sia provenienti dalle case circondariali o dalla libertà, con necessità di un ulteriore percorso in una comunità capace di tutelare le necessità di cura e di contenimento idonee per questo profilo clinico-
giuridico)sarebbe auspicabile per completare l’offerta di residenzialità rivolta a persone con disturbo psichiatrico e autrici di reato.
SRPAI di Lunamatrona
La struttura SRPAI di Lunamatrona sarà ubicata in un edificio di proprietà della ASL, mai utilizzata e da riqualificare.
La struttura sarebbe destinata ad accogliere pazienti con gravi compromissioni del funzionamento personale e sociale, per i quali si ritengono efficaci interventi ad alta intensità riabilitativa, da attuare con programmi a diversi gradi di assistenza tutelare e che possono essere appropriati per una gamma di situazioni diverse, che comprendono anche gli esordi psicotici o le fasi di post acuzie. I trattamenti a carattere intensivo sono indicati in presenza di compromissioni considerate trattabili nelle aree della cura di sé e dell’ambiente, della competenza relazionale, della gestione economica, delle abilità sociali; oppure in presenza di livelli di autonomia scarsi, ma con disponibilità di un percorso di cura e riabilitazione, e/o con bisogni di osservazione e accadimento da attuarsi in ambiente idoneo a favorire i processi di recupero. Descrittivamente si tratta spesso di situazioni nelle quali il disturbo si prolunga o presenta frequenti ricadute nonostante l’adeguatezza della cura e degli interventi psicosociali ricevuti e quando l’inserimento nella vita socio-lavorativa e/o familiare è di scarso aiuto o addirittura genera stress che possono produrre scompenso. Nella comunità si dovrebbero attuare programmi ad alta intensità riabilitativa, che prevedono attività clinica intensa sia in termini psichiatrici che psicologici e la prevalenza delle attività strutturate di riabilitazione rispetto a quelle di risocializzazione.
Sono previsti progetti personalizzati individuali che si articolano su percorsi terapeutico-riabilitativi- abilitativi collocabili su quattro livelli (biologico, educativo, psicologico, sociale). Gli ultimi due livelli prendono corpo in percorsi che coinvolgono la comunità terapeutica e la comunità locale nella quale la residenza è ubicata.
Il personale della comunità di Lunamatrona sarebbe, compatibilmente con la normativa in vigore, quello al momento attuale in servizio nelle comunità della ASSL che nel progetto di riorganizzazione globale dell’assistenza diventerebbe operativo nella nuova struttura. Inoltre, sarebbe integrato e supportato dal personale del Centro di Salute Mentale della ASSL di Sanluri e della REMS di Capoterra.
L’ospite della residenza è al centro di diversi sistemi (famiglia, èquipe del CSM di appartenenza, èquipe di terapeuti del CSM di Sanluri e la cittadinanza attiva della comunità locale). La stessa residenza è al centro di diversi sistemi (Centri di Salute Mentale regionali, REMS, Servizi Sociali, Tribunali, Servizio di Psichiatria Forense, Strutture residenziali Terapeutiche Regionali, Comunità Locale, gruppi di lavoro extraregionali, Community of Communities). Il concetto-chiave di organizzazione come sistema aiuta a chiarire la complessa rete di interdipendenze tra interno ed esterno. L’individuo, il gruppo, l’organizzazione e la comunità locale possono essere descritti come sistemi delimitati da una membrana-confine che li separa l’uno dall’altro ma al contempo ne permette gli scambi reciproci.
La SRPAI di Lunamatrona dedicata a pazienti per i quali è indicata la misura di sicurezza attenuata non detentiva della libertà vigilata e che potrebbero seguire, dopo un breve periodo di permanenza nella struttura (3-6 mesi) percorsi personalizzati presso i DSMD del territorio di appartenenza, in collaborazione con i servizi di assistenza sociale delle istituzioni territoriali.
In termini generali, il compito primario delle SRPAI di Lunamatrona si articolerebbe attorno a due elementi: fornire agli ospiti protezione-sicurezza e attivare processi di cambiamento attraverso percorsi partecipativi alle attività della residenza e alla vita della comunità locale. Gli obiettivi possono essere sintetizzati nel miglioramento della qualità di vita, nella riduzione dei tratti patologici della personalità e nello sviluppo delle capacità individuali e di una personalità autonoma.
La residenza sarà orientata a strutturare, attraverso la molteplicità delle sue attività e la cadenza della vita gruppale quotidiana, uno spazio e un tempo per lo sviluppo della vita mentale.
I percorsi terapeutico-riabilitativi, orientati alla recovery, si attuano nel contesto e attraverso l’ambiente sociale della residenza e della comunità locale che diviene parte integrante del processo, anche attraverso la realizzazione di “laboratori di solidarietà”. Sono previsti percorsi di cura e educativi: Sono previsti, ove possibile e in particolare nella SRPAI di Lunamatrona, percorsi di guarigione indirizzati a valorizzare, anche attraverso la realizzazione di spazi di relazione esterni alla comunità, le risorse della persona.
SK n.6 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ATS ASSL SANLURI | ||
SRPAI Lunamatrona | Osservazioni |
1 | ubicazione geografica | Comune di Xxxxxxxxxxx (Xxxxxxxxx xxx Xxx Xxxxxxxx) xxx Xxxxx | |
0 | soggetto attuatore | ATS ASSL SANLURI | |
3 | popolazione servita | n=1.658.138 (SRPAI); n=99.320 (CSM) | per la SPRAI la popolazione di riferimento è l'intera popolazione regionale; per il CSM la popolazione di riferimento è la popolazione della ASSL Sanluri. |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | ristrutturazione edilizia | |
5 | livello di progettazione | Quadro esigenziale | |
6 | numero dei posti letto | 16 | Si prevede che dei 16 posti letto complessivi 8 saranno riservati agli utenti del circuito della REMS e 8 agli altri utenti del DSM |
7 | superficie lorda piana per posto letto | 66,25 | superficie lorda struttura /16 |
8 | Costo complessivo (da quadro economico) | € 2.417.674,80 | |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 2.296.791,06; € 120.883,74 | |
10 | Costo a posto letto | € 151.104,69 | |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | € 832.000,00 | |
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | mesi 12 | |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | mesi 24 |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 2) di risultato; 3) di efficienza; 4) di efficacia |
SRPAI modulo REMS di Capoterra
La struttura è ubicata nella RSA di Capoterra. Tale struttura appena ultimata ha permesso con opportune modifiche l’adeguamento ai requisiti richiesti dalla legge nazionale e dalle autorità di pubblica sicurezza locali. Attualmente la REMS comprende 7 stanze doppie e 2 stanze singole, per un totale di 16 posti letto distribuiti come da planimetria allegata alla presente.
Le modifiche attuate consistono nell’adeguamento dei balconi con una soluzione architettoniche (pannelli in plessi gas alternati a figure geometriche realizzate con cavi in acciaio) che consente di garantire la sicurezza dei pazienti senza dare all’edificio sembianze che possa evocare un luogo di detenzione, realizzazione del muro perimetrale, impianto di videosorveglianza interno e perimetrale, adeguamento dei servizi igienici agli standard di sicurezza, messa in opera di porte blindate, installazione di sistemi di allarme ecc. Tale soluzione ha comportato, prima dell’avvento dell’ATS, la collaborazione tra la ASL Sanluri, incaricata dalla RAS di realizzare il progetto terapeutico-riabilitativo e la ASSL Cagliari, proprietaria della struttura di Capoterra.
Secondo il decreto 1 ottobre 2012 avente ad oggetto “Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi delle strutture residenziali destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell'assegnazione a casa di cura e custodia” pubblicato nella GU Serie Generale n. 270 del 19-11-2012 il personale nella REMS è organizzato come equipe di lavoro multiprofessionale, comprendente 3 medici psichiatri, 1 psicologo, 11 infermieri, 1 terapista della riabilitazione psichiatricai, 6 OSS, 1 assistente sociale, 1 collaboratore amministrativo e 12 guardie particolari giurate (GPG). Per quanto attiene al reperimento del personale, i medici, lo psicologo, l’assistente sociale e il collaboratore amministrativo sono dipendenti della ASSL di Sanluri, il terapista della riabilitazione psichiatrica è assunto con contratto di lavoro interinale, mentre infermieri, OSS e GPG sono forniti da due diverse cooperative con apposito accordo contrattuale con l’ATS.
Il lavoro dell’equipe multidisciplinare ha come obiettivo primario la preparazione alle dimissioni dei pazienti internati nella REMS L’attività è regolata da una serie di procedure e protocolli, volti a garantire sicurezza, efficienza ed efficacia, di cui si elencano i più significativi:
❖ Protocollo gestione urgenza/emergenza medica (Pr. Interno REMS n°23/2016);
❖ Protocollo gestione emergenza paziente aggressivo (Pr. Interno REMS n°24/2016);
❖ Protocollo ingresso pazienti nella Struttura (Pr. Interno REMS n°25/2016);
❖ Procedura accoglienza paziente (Pr. Interno REMS n°26/2016);
❖ Protocollo di immatricolazione pazienti REMS (Pr. Interno REMS n°27/2016);
❖ Procedura di funzionamento del sistema di sicurezza destinata alle guardie giurate (Pr. Interno REMS n°28/2016);
❖ Protocollo gestione allarme antincendio (Pr. Interno REMS n°29/2016);
❖ Protocollo d’intesa tra il Personale Sanitario della REMS e le FF.OO (Pr. Interno REMS n°31/2016);
❖ Protocollo per l’utilizzo dei taglienti (Pr. Interno REMS n°33/2016).
La direzione della REMS offre al suo personale un programma di formazione annuale obbligatoria, accreditato ECM, concordato con l’ufficio di formazione aziendale, che prevede ogni mese 4 ore di formazione con un supervisore esterno. Il costo annuale del programma di formazione obbligatoria ammonta a € 50.000 ed è occasionalmente integrato da altri eventi formativi aperti a tutto il personale del DSM.
SK n.7 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ATS ASSL SANLURI | ||
SRPAI - R.E.M.S Capoterra | Osservazioni | ||
1 | ubicazione geografica | Comune di Xxxxxxxxx (Xxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxxxxx) xxx Xxxxxxxxx | |
0 | soggetto attuatore | ATS ASSL SANLURI | |
3 | popolazione servita | 1.658.138 | per la SPRAI è stato considerata l'intera popolazione regionale |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | Ristrutturazione | Lavori di adeguamento di una parte della RSA di Capoterra da destinare a struttura residenziale psichiatrica S.R.P.A.I. (REMS)- |
5 | livello di progettazione | intervento eseguito nel 2015 | |
6 | numero dei posti letto | 16 | |
7 | superficie lorda piana per posto letto | Mq 62,31 | superficie lorda struttura /16 |
8 | Costo complessivo (da quadro economico) | € 770.000,00 |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 731.500,00; € 38.500,00 | Le spese sostenute dalla ASL 6 per investimenti (lavori+forniture) ammonta ad euro 726.456,57 |
10 | Costo a posto letto | € 48.125,00 | € 45.403,54 |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | € 2.158.784,84 | Spese sostenute anno 2016 |
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | intervento eseguito nel 2015 | |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | intervento eseguito nel 2015 | |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 2) di risultato; 3) di efficienza; 4) di efficacia |
Centro diurno per sofferenti mentali (CDSM) - Cagliari (CA), Residenza psichiatrica estensiva (SRPAE) – Decimomannu (CA), Residenza psichiatrica abitare assistito (SRPAE) – Selargius (CA)
A seguito di un’attività di verifica dei progetti riabilitativi delle persone inserite nelle residenze psichiatriche in regime di partenariato e di convenzione effettuata dal DSM di Cagliari nel 2016, si è rilevata la necessità, per circa il 40% dei casi, di effettuare un trattamento in una struttura di tipo SRPAE, cioè a minore intensità sul versante riabilitativo a fronte di tempi più lunghi, oltre i 12/18 mesi, previsti per le SRPAI (ad alta intensità terapeutico-riabilitativa).
I pazienti adatti al trattamento in una SRPAE si caratterizzano spesso per una psichiatrica conclamata, rispondono più lentamente agli interventi riabilitativi e hanno meno risorse personali, familiari e sociali. I progetti personalizzati residenziali di questi pazienti complessi devono essere monitorati costantemente in collaborazione con le equipe invianti delle U.O. territoriali (CSM) per favorire la costruzione di percorsi di inclusione nel tessuto sociale di provenienza, che appare spesso senza risorse e riferimenti affettivi.
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, pertanto, per il territorio della ASSL Cagliari la prima necessità è di operare interventi per la realizzazione di SRPAE, ossia:
- ristrutturazione e ammodernamento dell’edificio di Decimomannu di proprietà della ATS, attualmente inutilizzato, al fine di poterne usufruire come residenza psichiatrica estensiva (SRPAE);
- completamento e adeguamento dei locali che ospitano la residenza psichiatrica, sempre di proprietà della ATS, ubicata a Selargius, al fine di utilizzarla come residenza psichiatrica estensiva (SRPAE).
SK n. 8 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ASSL CAGLIARI | ||
Centro Diurno per Sofferenti Mentali – loc. MARINA PICCOLA, CAGLIARI | Osservazioni | ||
1 | ubicazione geografica | XXXXXXXX - XXX XXXXXX XXXXXXX, 0 | |
2 | soggetto attuatore | ASSL CAGLIARI | |
3 | popolazione servita | 000.000 xx | |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | RIQUALIFICAZIONE, RISTRUTTURAZIONE E ACQUISTO ARREDI PER LA STRUTTURA DI MARINA PICCOLA A CAGLIARI | |
5 | livello di progettazione | PRELIMINARE | |
6 | numero dei posti utente | 18 | |
7 | superficie lorda piana per posto letto | n/a | |
8 | Costo complessivo (da quadro economico) IVA compresa | € 183.000,00 | |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 173.850,00 e € 9.150,00 | |
10 | Costo a posto utente IVA compresa | € 10.166,67 | |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | € 265.500,00 |
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | MESI 4 | A FAR DATA DALLA COMUNICAZIONE UFFICIALE DELLA CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | MESI 6 | |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 2) di risultato; 3) di efficienza; 4) di efficacia |
SK n. 9 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ASSL CAGLIARI | ||
SRPAE DI DECIMOMANNU (CA) | Osservazioni | ||
1 | ubicazione geografica | XXXXXXXXXXX (XX) - XXX XXXXXXXX, 0 | |
2 | soggetto attuatore | ASSL CAGLIARI | |
3 | popolazione servita | 000.000 xx | |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | RISTRUTTURAZIONE E ACQUISTO ARREDI PER LA STRUTTURA DI DECIMOMANNU (CA) | |
5 | livello di progettazione | PRELIMINARE | |
6 | numero dei posti letto | 6 p. letto | |
7 | superficie lorda piana per posto letto | Mq 25,66 | |
8 | Costo complessivo (da quadro economico) IVA compresa | € 36.600,00 | |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 34.770,00 e € 1.830,00 |
10 | Costo a posto letto IVA compresa | € 6.100,00 | |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | € 175.200,00 | |
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | MESI 4 | A far data dalla comunicazione ufficiale della concessione del finanziamento |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | MESI 4 | |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 2) di risultato; 3) di efficienza; 4) di efficacia |
Centro diurno per sofferenti mentali (CDSM)
L’analisi effettuata nell’anno 2016 ha anche evidenziato un bisogno del territorio di strutture semiresidenziali, anche a complemento e supporto dei percorsi nelle SRPAE. Il fabbisogno stimato per la ASSL Cagliari è stato di n. 20.800 gg (circa 90 utenti per 5 gg alla settimana). Per soddisfare tale fabbisogno si propone la ristrutturazione della semi-residenza di proprietà della ASL ubicata in località Marina Piccola, a Cagliari.
I percorsi riabilitativi di pazienti psichiatrici gravi in regime semiresidenziale (nelle 12 ore), mantenendo le persone nel loro contesto familiare/sociale, permettono l’implementazione delle esperienze acquisite sul versante terapeutico riabilitativo e la loro generalizzazione nella vita reale, facilitando una aderenza al programma e una maggior efficacia riabilitativa, prevenendo così il ricorso a ricoveri residenziali impropri. Questi percorsi sono appropriati anche per l’assistenza e la riabilitazione di pazienti psichiatrici autori di reato, ai quali sono applicate misure di sicurezza, considerando che attualmente esistono poche alternative all’inserimento in struttura psichiatrica residenziale.
La finalità dell’intervento di ristrutturazione della struttura di Xxxxxx Xxxxxxx, quindi, contempla i casi in cui la semiresidenza psichiatrica costruisca una valida alternativa all’inserimento residenziale e/o evitare il prolungamento improprio della permanenza in residenza psichiatrica, offrendo un progetto individualizzato per prolungare il percorso e favorire l’inclusione sociale.
I risultati attesi a seguito della realizzazione dell’intervento di semi-residenzialità possono essere così sintetizzati:
• promozione della salute e prevenzione / individuazione / rimozione / contenimento di esiti degenerativi o invalidanti derivanti dalla patologia;
• reinserimento e/o permanenza dell’utente nel contesto di appartenenza;
• incremento della compliance al trattamento, ridefinizione delle relazioni familiari problematiche e sviluppo delle risorse ambientali e dei sistemi di supporto disponibili;
• opportunità di cura, assistenza e riabilitazione di pazienti psichiatrici, autori di reato ai quali sono applicate misure di sicurezza, nel proprio territorio di appartenenza;
• prevenzione delle diverse forme di istituzionalizzazione;
• riduzione dei costi indiretti derivanti dall’istituzionalizzazione e al conseguente reinserimento sociale;
• riduzione dei costi diretti rispetto ai programmi in contesto residenziale, per un notevole risparmio di appropriati percorsi in regime semiresidenziale.
SK n. 10 | GRIGLIA DI VALUTAZIONE REGIONE SARDEGNA - ASSL CAGLIARI | ||
SRPAE (Residenza psichiatrica “abitare assistito” DI SELARGIUS (CA) | Osservazioni | ||
1 | ubicazione geografica | XXXXXXXXX (XX) - XXX X.XXXXX, 00 | |
2 | soggetto attuatore | ASSL CAGLIARI | |
3 | popolazione servita | 000.000 xx | |
4 | tipologia di intervento (ristrutturazione o nuova costruzione) | COMPLETAMENTO E ACQUISTO ARREDI | |
5 | livello di progettazione | PRELIMINARE | |
6 | numero dei posti letto | 6 p.letto |
7 | superficie lorda piana per posto letto | Mq 32,00 | |
8 | Costo complessivo (da quadro economico) IVA compresa | € 36.600,00 | |
9 | Piano finanziario (95% e 5%) | € 34.770,000 e € 1.830,000 | _ |
10 | Costo a posto letto IVA compresa | € 6.100,00 | |
11 | costi stimati per le attività sanitarie e per le misure di sicurezza | € 175.200,00 | |
12 | stima dei tempi di progettazione e di appaltabilità | MESI 4 | A far data dalla comunicazione ufficiale della concessione del finanziamento |
13 | stima dei tempi di realizzazione dell’opera | MESI 4 | |
14 | sistema di indicatori idonei a fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi | 1) di realizzazione; 2) di risultato; 3) di efficienza; 4) di efficacia |