ACCORDO DI PROGRAMMA DISTRETTUALE
ACCORDO DI PROGRAMMA DISTRETTUALE
PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALLIEVI CON DISABILITA’ CON DISABILITÀ NELLE SCUOLE
DI OGNI ORDINE E GRADO
Nidi e Scuole di Infanzia comunali e statali e paritarie, Scuole Primarie e Secondarie statali e paritarie
UNIONE TERRE D’ARGINE DISTRETTO SOCIO-SANITARIO
di CAMPOGALLIANO, CARPI, NOVI DI MODENA, SOLIERA
VISTI
✓la “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” del 5 febbraio 1992 n. 104 e successive modifiche ed integrazioni;
✓il Decreto Interministeriale 9 luglio 1992 applicativo dell’art. 13 della legge sopra ricordata, sui criteri di stipula degli accordi di programma;
✓il DPR 24 febbraio 1994, denominato “Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Unità Sanitarie Locali in materia di portatori di handicap”;
✓la legge n. 328 del 8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”
✓la nota Prot. n. 3390 del 30 novembre 2001 emanata dal Ministero dell’Istruzione in merito all’assistenza di base agli alunni con disabilità;
✓il DPCM n. 185 del 23 febbraio 2006 "Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'art. 35, comma 7 della legge 27 dicembre 2006, n.289”
✓le linee-guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità con Nota MIUR n. 4274 del 4 agosto 2009;
✓la legge regionale Xxxxxx Xxxxxxx n. 4 del 19 febbraio 2008, “Disciplina degli accertamenti della disabilità. Ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale”;
✓la delibera Giunta Regionale Xxxxxx Xxxxxxx n. 1/2010 “Percorso per l’accertamento di disabilità e certificazione per l’integrazione scolastica dei minorenni in Xxxxxx-Romagna”;
✓la delibera.n. 27 del 18/07/2012 del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine “Approvazione dell’Accordo di Programma Provinciale per l’integrazione scolastica di allievi con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado;
✓l’accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica di allievi con disabilità pubblicato sul Bollettino Ufficiale Regione Xxxxxx-Romagna n. 215 del 16 ottobre 2012 .
VISTO
l’insieme delle norme che regolano l’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, in particolare:
✓la legge “Istituzione del fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi” del 18 dicembre 1997 e il DPR 275 dell’8 marzo 1999 denominato “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 57”;
✓il decreto legislativo del 31 marzo 1998 n. 112 denominato “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
✓la legge “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale” n. 53 del 28 marzo 2003, pubblicata in G.U. n. 77 del 2 aprile 2003;
✓il decreto legislativo del 15 aprile 2005, n. 76 recante “Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’Istruzione e alla Formazione, a norma dell’art. 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53”;
✓la legge 6 agosto 2008, n. 133 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” e la legge
30 ottobre 2008, n. 169 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”;
✓il decreto Presidente della Repubblica n. 89 del 20 marzo 2009 “Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”, nonché i successivi regolamenti e disposizioni attuative;
✓la legge n. 122 del 30 luglio 2010 “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica. Conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78”;
✓la legge n. 111 del 15 luglio 2011 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”
✓la legge 8 ottobre 2010, n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”;
✓il decreto ministeriale n. 5669 e le linee guida del 12 luglio 2011 in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento;
✓le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del settembre 2012”;
✓la legge regionale Xxxxxx Xxxxxxx n. 5 del 30 giugno 2011 “Disciplina del sistema ragionale dell’istruzione e formazione professionale”;
✓la legge regionale Xxxxxx-Romagna del 22 giugno 2012, n. 6 “Modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 10 gennaio 2000, n. 1 (Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia)”;
VISTI
✓la legge n. 328 del 8 novembre 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
✓la legge n. 18 del 3 marzo 2009 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell’osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità;
✓la legge regionale 26/2001 “Diritto allo studio e all'apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della L.R. 25 maggio 1999 n. 10”;
✓la legge regionale dell’Xxxxxx-Romagna del 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
✓la legge regionale 12/2003 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale anche in integrazione tra loro;
✓la delibera di Consiglio Unione Terre d’Argine n. 5 del 07/03/2010 ad oggetto “Approvazione del Patto per la Scuola” e successivi accordi di programma in materia;
✓la delibera di Giunta dell’Unione n. 58 del 04/09/2012 ad oggetto “Approvazione programma per la non autosufficienza 2012 e attuazione programmazione sociale” e successivi atti regionali e locali in materia, anche in relazione alla futura programmazione dei Piani Sociali e Sanitari di Zona per la salute ed il benessere sociale;
CONSIDERATO
l’impegno assunto di stipulare accordi distrettuali che puntualizzino e articolino quanto contenuto nell’accordo provinciale all’articolo 2, in particolare:
• Modalità, strumenti, risorse e strategie locali per attuare quanto previsto dall’Accordo di Programma Provinciale.
• Modalità di gestione e valutazione delle risorse.
• Modalità di intervento per favorire l’orientamento alla scelta del percorso successivo alla scuola secondaria di primo grado.
• Modalità di intervento per favorire l’uscita dal percorso di istruzione/formazione.
• Modalità di presentazione dei risultati ottenuti e di valutazione dell’impiego delle risorse comunque assegnate.
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
PREMESSO CHE
• il presente accordo riconosce piena validità all’accordo provinciale e ne accoglie per intero tutte le parti;
• il presente accordo intende perfezionare alcuni dispositivi previsti nell’accordo provinciale al fine di rendere più efficace l’azione degli attori locali a sostegno dell’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap ai sensi dell’art. 3 legge 104/92;
• il presente accordo intende costruire forme di collaborazione tra gli attori locali anche per sostenere interventi che migliorino l’efficacia dell’azione educativa e di istruzione per gli alunni che presentano bisogni educativi speciali non essendo in situazione di handicap ai sensi dell’art. 3 legge 104/92 e successive modificazioni.
ART. 1 PRINCIPI DI RIFERIMENTO, FINALITA’ E AMBITO DI APPLICAZIONE DELL’ACCORDO DISTRETTUALE
1. Nel rispetto delle norme citate in premessa, le Parti convengono che il diritto all’educazione e all’istruzione degli alunni con disabilità, attraverso l’inserimento nelle scuole di ogni ordine e grado, si realizza compiutamente in un percorso di corresponsabilità tra i diversi soggetti istituzionali per il conseguimento di obiettivi comuni.
2. Gli alunni con disturbi specifici di apprendimento ed emozionali (D.S.A.) e in situazione di disagio sociale non sono annoverabili tra gli alunni con disabilità, tuttavia richiedono interventi di
supporto nell’approccio all’esperienza scolastica. Fatto salvo quanto disciplinato nell’art. 13, il presente Accordo definisce le competenze, le azioni e le risorse per gli allievi con disabilità, rimandando ad altri accordi gli interventi concertati per la promozione dell’agio, la prevenzione ed il contrasto ai “disagi” degli alunni nel contesto scolastico e per il supporto agli allievi con D.S.A. (es. Accordo di programma tra Ente Locale e istituzioni scolastiche denominato “Patto per la Scuola”, Piani di Zona, etc.).
3. L’integrazione scolastica, con la programmazione di classe, si concretizza in percorsi inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto a cui partecipano, nel rispetto dei propri ruoli e funzioni, la famiglia, il personale sanitario, gli operatori dei servizi educativi e sociali, i dirigenti scolastici, gli insegnanti e tutti i soggetti che operano nella scuola.
4. Specifica attenzione viene dedicata ai processi ed ai progetti di continuità educativa tra le scuole di ogni ordine e grado per gli allievi con disabilità,
5. Le finalità dell’Accordo territoriale del Distretto socio-sanitario di Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera sono:
- attuare nel territorio dell’Unione Terre d’Argine quanto previsto dall’Accordo di Programma Provinciale per l’integrazione scolastica di allievi con disabilità;
- contribuire al miglioramento dell’integrazione delle politiche educative, sociali e sanitarie.
6. L'accordo distrettuale in oggetto si applica ai nidi d'infanzia comunali e convenzionati, alle scuole d’infanzia comunali e statali e paritarie, alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie di primo e secondo grado.
7. I dirigenti scolastici, dopo la delibera del Consiglio di Circolo o Istituto si impegnano a diffondere all’interno del Collegio dei Docenti e delle altre componenti, la conoscenza dell’Accordo Provinciale di Programma e dell’Accordo Distrettuale e a promuovere eventuali altre azioni di divulgazione più mirate secondo le necessità del proprio Istituto.
ART. 2 LE RISORSE PER L’INTEGRAZIONE
1. Tutte le Istituzioni firmatarie (IL SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANZIA E ADOLESCENZA DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE, L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE, LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE) si impegnano a rendere disponibili e ricercare risorse per favorire l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.
2. Le risorse per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità sono costituite:
- dall’insieme del personale per l’integrazione comunque assegnato alle scuole;
- dalle attrezzature, sussidi e tecnologie assegnati o in possesso di ciascuna Istituzione Scolastica e da quelli che ogni scuola può individuare e reperire consultando la specifica banca dati all’interno del portale D-Abili, il database dell’Ufficio Scolastico Regionale che permette di avere in ogni momento una fotografia aggiornata della situazione degli alunni con disabilità iscritti in tutte le scuole della Provincia.
- dalla formazione iniziale e continua del personale di cui al successivo art. 5 annualmente proposta in forma gratuita a docenti, operatori, educatori, tutor e riguardante gli interventi per alunni con disabilità o in difficoltà;
- dal rimborso del costo del personale di appoggio, con le modalità formalmente sottoscritte e regolate con specifico ulteriore Accordo, da parte dell’Ente Locale ai servizi di infanzia autonomi (privati e convenzionati);
- dalla assegnazione di Personale Educativo Assistenziale (PEA) in base all’Accordo Distrettuale per scuola di infanzia, primarie, secondarie statali e paritarie sulla base del successivo art. 3;
- dall’attivazione di percorsi di formazione professionale ed avviamento al lavoro in favore di alunni con disabilità presso enti e strutture accreditate, anche attraverso specifiche convenzioni le cui modalità verranno concordate tra le parti, all’inizio di ogni anno scolastico, come previsto dall’accordo provinciale all’art.14, A, punto 1, comma b);
- dalla fornitura di servizi di trascrizione di libri di testo in braille o a caratteri ingranditi (si veda anche l’allegato 7 al presente accordo distrettuale);
- dal servizio di assistenza alla comunicazione in Lingua Italiana dei Segni (L.I.S.) (si veda anche l’allegato 7 al presente accordo distrettuale);
- dal trasporto scolastico sulla base del successivo art. 14;
- dai contributi erogati per il progetto tutor per le scuole secondarie di secondo grado in base al successivo art. 10;
- del servizio di mediazione linguistico-culturale per facilitare la comunicazione tra istituzioni e famiglie al fine di favorire l’accesso a tutti gli interventi e le azioni del presente Accordo;
- dai contributi erogati a strutture pubbliche o private per l’inserimento di alunni con disabilità nei centri estivi;
- dalla consulenza fornita e dalle risorse professionali del Servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescnza (N.P.I.A.);
- dalle risorse territoriali convenzionate con i Servizi Sociali e Sanitari dell’Unione Terre d’Argine;
- dai percorsi misti (scuola-extrascuola, scuola-lavoro, scuola-centri diurni) con le modalità previste al successivo art. 9;
- delle risorse territoriali messe a disposizione da volontariato, terzo settore, enti diversi e associazioni dei genitori;
- dalle risorse reperite o comunque assegnate alle scuole.
ART. 3 FABBISOGNO DEL PERSONALE EDUCATIVO ASSISTENZIALE
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (N.P.I.A.)
Si impegna a:
1. redigere la certificazione, degli alunni con disabilità al momento della prima iscrizione alla sezione e/o classe di inizio e la diagnosi funzionale nel passaggio da un ordine scolastico all’altro e/o in coincidenza con la prima individuazione durante la carriera scolastica. La documentazione verrà consegnata alla famiglia, di norma e fatte salve diverse comunicazioni ministeriali, entro il mese di gennaio di ciascun anno scolastico e sarà cura della famiglia presentarla alla scuola.
2. definire entro il 30 aprile l’insieme degli ausilii di competenza dell’ente locale necessari per l’anno scolastico successivo e trasmetterne le complessive richieste al Settore Istruzione dell’Unione Terre d’Argine. Prima della formulazione definitiva della domanda si impegnano a valutare, in stretta relazione con i tecnici dell’Unione Terre d’Argine, le dotazioni già eventualmente disponibili.
3. definire le indicazioni precise relative alle trascrizioni a carattere ingranditi o in Braille di libri di testi per alunni con difficoltà visive entro il 30 marzo di ciascun anno scolastico (v. allegato n. 7).
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
S’impegnano a:
1. Individuare un insegnante referente con competenze specifiche nel campo dell’integrazione, che faccia parte del Gruppo di Lavoro sull'Handicap (G.L.H.) d'Istituto e che partecipi agli incontri ed alle altre modalità stabilite per definire, entro il mese di aprile di ogni anno, il fabbisogno e la richiesta del Personale Educativo Assistenziale, nonché degli arredi o di particolari adattamenti del contesto scolastico (es. lavori di abbattimento di barriere) volti a favorire il benessere degli alunni con disabilita.
2. Contribuire alla definizione dei bisogni degli alunni all’interno degli incontri previsti con il Settore Istruzione dell’Unione Terre d’Argine e l’A.S.L., mettendo pertanto a disposizione le informazioni in merito alle risorse di personale nonché all’organizzazione del contesto scolastico.
3. Inviare le richieste di PEA, attraverso l’apposito modulo allegato, al Settore Istruzione dell’Unione Terre d’Argine a firma del Dirigente Scolastico entro il 30 aprile di ogni anno per l’attivazione nell’anno scolastico successivo. Tale richiesta verrà effettuata per tutti gli alunni per i quali sia prevista la necessità di intervento educativo-assistenziale sulla base di:
• certificazione per l’integrazione scolastica e relativa descrizione funzionale secondo la scala “C-GAS”;
• risorse di personale didattico statale per l’integrazione ipotizzato/assegnato per ciascun alunno sulla base dell’organico di diritto/fatto per l’anno scolastico successivo;
• organizzazione del contesto scolastico previsto per l’anno scolastico successivo (ad esempio: composizione del gruppo classe, presenza di laboratori, eventuale riduzione del tempo scuola in accordo con la famiglia, ausilii disponibili).
4. Progettare l’impiego ottimale delle risorse umane assegnate dallo Stato e concertate con i Comuni per la realizzazione del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), in accordo con l’operatore A.S.L. che segue direttamente l’alunno, sentita la famiglia e in accordo con il G.L.H. di istituto.
L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE (SETTORE ISTRUZIONE)
S’impegna a:
1. Assicurare l’assistenza specialistica (assegnazione di PEA Personale Educativo Assistenziale) di loro competenza fissando, ai sensi dell’art 14 punto 1 c) del vigente Accordo Provinciale, un contingente di risorse umane disponibili per le scuole, su base distrettuale, calcolata sull’incidenza storicamente determinatasi del fabbisogno di Personale Educativo Assistenziale sulla popolazione scolastica e fatte salve le compatibilità di bilancio dell’Ente.
Quanto delineato dall’art. 14 punto 1 c) del vigente Accordo Provinciale potrà essere integrato sulla base delle seguenti variabili:
- incremento demografico;
- incremento numero alunni con disabilità;
- incremento relativa gravità delle singole diagnosi;
- disponibilità di bilancio sull’area vasta distrettuale.
2. Favorire il percorso, attraverso incontri ed altre modalità operative, in collaborazione con i Dirigenti Scolastici ed insieme ai docenti componenti il G.L.H. di Istituto e i rappresentanti dell’A.S.L., di definizione del fabbisogno e per presentare la richiesta di fabbisogno del Personale Educativo Assistenziale attraverso il modulo allegato, nonchè degli ausilii o
particolari adattamenti del contesto scolastico. Tale richiesta deve pervenire al Settore Istruzione dell’Unione Terre d’argine entro il 30 aprile.
3. Comunicare formalmente preferibilmente entro il mese di agosto di ciascun anno scolastico, o attraverso un’apposita riunione con le Istituzioni Scolastiche o con altre diverse forme di relazione/informazione, l’assegnazione del monte ore di Personale Educativo Assistenziale da attribuire a ciascuna scuola sulla base dei progetti d’integrazione presentati. L’organizzazione del lavoro di suddetto personale sarà concordata con il Dirigente Scolastico che garantirà l’opportuna gestione delle risorse, sia in termini di personale che di offerta formativa complessiva, in base alle indicazioni dei rispettivi G.L.H.
4. Garantire al Personale Educativo Assistenziale un monte ore di servizio retribuito affinchè possa partecipare agli incontri di definizione e verifica dell’attività didattica e comunque a tutte le attività previste dal Piano Educativo Individualizzato.
5. Garantire che il Personale Educativo Assistenziale abbia le caratteristiche individuate dal documento allegato all’Accordo Provinciale di Programma.
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (N.P.I.A.), LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI, LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
S’impegnano a concertare in modo tempestivo, nell’ambito delle rispettive competenze, a fronte di certificazioni in corso d’anno o trasferimenti di alunni o aggravamenti di situazioni individuali o contestuali, l’impiego di ulteriore fabbisogno di Personale Educativo Assistenziale.
Le richieste pervenute successivamente al 30 aprile saranno soddisfatte, qualora l’assegnazione abbia già superato le dotazioni, utilizzando prioritariamente le risorse già attribuite alle scuole, favorendo modalità di concertazione tra le parti.
In casi eccezionali (ad esempio trasferimenti e/o nuove certificazioni), o di particolare urgenza e gravità e compatibilmente con le disponibilità di bilancio, l’Amministrazione Locale provvederà ad integrare le dotazioni assegnate.
ART. 4 COLLABORATORI SCOLASTICI PER L’ASSISTENZA DI BASE
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE assicurano:
1. L’assistenza di base relativa, nel rispetto delle norme legislative, regolamentari e contrattuali vigenti.
2. L’ausilio materiale agli alunni con disabilità, nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché per esigenze di particolare disagio, per l’attività di cura alla persona ed ausilio materiale, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.
3. Il diritto all’assistenza mediante ogni possibile forma di organizzazione del lavoro (nel rispetto delle relazioni sindacali stabilite dalla contrattazione), utilizzando a tal fine tutti gli strumenti di gestione per le risorse umane previste dall’ordinamento.
4. La necessaria informazione al collaboratore scolastico sulle problematiche dell’alunno, nel rispetto della privacy dello studente, laddove tale informazione sia ritenuta proficua ai fini della realizzazione dei percorsi di integrazione anche attraverso l’eventuale partecipazione agli incontri con l’A.S.L..
ART. 5 AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE IMPIEGATO NELL’INTEGRAZIONE
I firmatari del presente Accordo Distrettuale s’impegnano, nell’ambito delle rispettive competenze previste dall’articolo 17 dell’Accordo Provinciale di Programma, a promuovere iniziative di aggiornamento e ad agevolare la partecipazione del personale.
Tutti i soggetti collaborano, pertanto, nell’analisi del fabbisogno, nella programmazione / progettazione e nella realizzazione di corsi di aggiornamento, con la propria competenza e professionalità per migliorare ulteriormente la cultura dell’integrazione, in accordo con gli obiettivi del Centro Servizi Handicap e del Centro di Documentazione Educativa dell’Unione Terre d’Argine.
L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE
S’impegna a dedicare una quota parte delle risorse stanziate ed impegnate nei progetti di qualificazione, formazione ed aggiornamento per consentire la realizzazione dei citati percorsi ed in favore del personale impiegato nell’integrazione.
ART. 6 LA CONTINUITÀ EDUCATIVA NELLA FASCIA 0-6 (dal Nido alla Scuola
dell’infanzia e dalla scuola alla scuola primaria.
Tale articolo fa riferimento a tutte le scuole dell’infanzia comunali, statali e paritarie e alle scuole primarie statali e paritarie dell’Unione Terre d’Argine.
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (N.P.I.A.)
Si impegna ad incontrare i Dirigenti Xxxxxxxxxx, accompagnati dai docenti referenti per l’integrazione o dai referenti della struttura educativa che accoglierà il bambino, un referente dell’Unione Terre d’Argine, al fine di illustrare la situazione dei bambini e delle bambine in situazione di handicap che terminano il nido o la scuola dell’infanzia.
Tale incontro avviene entro il mese di dicembre di ciascun anno e deve servire per verificare i progetti di passaggio di bambini con disabilità dal nido alla scuola dell’infanzia, e dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria. Durante tale incontro verranno analizzate, oltre alle prime informazioni relative caratteristiche specifiche del bambino, anche le situazioni dei contesti educativi e scolastici di provenienza e di prossima iscrizione, nonché il percorso di accoglienza e l’organizzazione didattica delle scuole (d’infanzia o primaria) coinvolte nel passaggio.
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE, LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI, LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Tra il mese gennaio ed il mese di giugno di ogni anno scolastico, gli educatori, gli insegnanti della scuola dell’infanzia, un referente della scuola primaria, i genitori del bambino, e l’Ente Locale eventualmente coinvolto per competenza nel passaggio, condivideranno e sottoscriveranno un “progetto di accoglienza” elaborato dal Coordinamento Pedagogico, in collaborazione con il Servizio di N.P.I.A. e il referente della scuola accogliente.
ART. 7 LA CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA TRA TUTTI I DIVERSI GRADI DI ISTRUZIONE
Secondo quanto disposto dall’art. 9 dell’Accordo Provinciale di programma per l’integrazione scolastica, si specifica quanto segue:
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE:
Promuovono la continuità educativa fra tutti i diversi gradi di scuola (primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado), prevedendo forme obbligatorie di consultazione fra insegnanti del ciclo precedente con quelli del ciclo successivo al fine di garantire il massimo sviluppo dell’esperienza scolastica della persona di cui alla legge 104/92 art. 3. Tale incontro sarà organizzato dalla scuola che accoglie.
Tali interventi sono assicurati anche nel caso di eventuali trasferimenti tra scuole dello stesso ordine.
L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE (SETTORE ISTRUZIONE) E L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (SERVIZIO DISTRETTUALE DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DELL'ADOLESCENZA)
Si rendono disponibili a partecipare agli incontri per la continuità, nei casi di particolare complessità progettuale o gravità, qualora le Istituzioni scolastiche ravvedano la necessità di coinvolgere l’Ente Locale e l’A.S.L., per garantire le condizioni ottimali di passaggio da un ordine di scuola all’altro.
ART. 8 PERCORSI DI ORIENTAMENTO
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Garantiscono l’attivazione di azioni di orientamento all’interno del progetto di vita del ragazzo/a sin dal 2° anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado. Prendono tempestivo contatto con le scuole secondarie di secondo grado, durante l’anno conclusivo di frequenza alla scuola secondaria di primo grado, già dai mesi di novembre/dicembre al fine di concordare le modalità più consone al passaggio dall’uno all’altro ordine, come previsto dall’art. 10, lettera B, punti 1, 2, 3 dell’Accordo Provinciale di programma che viene assunto per intero.
Il CENTRO SERVIZIO HANDICAP DISTRETTUALE
Di norma e fatte salve diverse comunicazioni ministeriali, nel mese di novembre e di gennaio di ogni anno scolastico in concomitanza con le iscrizioni, convoca un incontro di coordinamento presso la propria sede, tra i rappresentanti di tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado, con la consulenza fondamentale di un operatore (Neuropsichiatra o Psicologo) della A.S.L. e la partecipazione di un rappresentate di ogni Comune del Distretto. L’obiettivo dell’incontro è quello di valutare la situazione del passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado, anche al fine di ottimizzare ed equilibrare la presenza di situazioni di handicap in tutte le scuole del territorio.
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (N.P.I.A.) E L’UNIONE TERRE D’ARGINE
S’impegnano a partecipare agli incontri convocati dal Centro Servizi Handicap distrettuale.
ART. 9 I PERCORSI MISTI
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE, LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI, LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Assumono quanto previsto dall’art. 21 dell’Accordo Provinciale di Programma.
I percorsi misti che possono essere proposti dalla famiglia, dalla scuola oppure dai servizi sanitari sono di tre tipologie, in base alle caratteristiche della disabilità degli alunni e dagli obiettivi espressi dai percorsi misti intrapresi:
1. Percorsi scuola-extrascuola;
2. Percorsi scuola-lavoro;
3. Percorsi scuola-centri diurni.
Tutti i soggetti sottoscrittori si impegnano a promuovere il passaggio d’informazioni in merito alle opportunità offerte dal territorio. In particolare per risorse del territorio s’intendono gli istituti culturali, il mondo dell’associazionismo, i laboratori all’interno delle scuole, le strutture sportive, o altro, in cui è possibile realizzare attività didattiche per gli alunni per i quali il P.E.I. preveda la necessità di alternare la frequenza scolastica con contesti differenti (percorsi scuola-extrascuola).
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DELL'ADOLESCENZA)
Fornisce la consulenza dei propri operatori al fine di progettare e monitorare la realizzazione di percorsi misti.
Con il raggiungimento della maggiore età dell’alunno con disabilità è necessario articolare in modo integrato i passaggi all’area adulta, sapendo che l’attività della N.P.I.A. prevede il contributo di diverse aree specialistiche.
Di norma 6 mesi prima del compimento della maggiore età, durante il 4° anno di frequenza di scuola secondaria superiore, e comunque non oltre il compimento del 18° anno per le situazioni che rientrano nel percorso della disabilità, il settore Handicap Adulto Unità Operativa Cure Primarie del distretto di Carpi convoca, ottenute le informazioni necessarie dal referente del caso N.P.I.A., una Unità di Valutazione Multidimensionale per garantire la continuità terapeutico-assistenziale. L’U.V.M. (Unità di Valutazione Multidimensionale) è lo strumento che assicura la gestione integrata dei progetti individuali, valorizzando le risorse dei singoli, per l’elaborazione dei percorsi più idonei e vede la contemporanea presenza di operatori di parte sociale e sanitaria, nonché delle figure territoriali referenti (quali ad esempio l’assistente sociale, l’educatore professionale, l’eventuale coordinatore di centri socio-riabiliatativi, etc.).
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
In accordo con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza e i familiari dell’allievo, progettano un percorso misto, ne inoltrano la richiesta di attivazione ai Servizi Sociali entro il 30 giugno e collaborano alla sua realizzazione.
L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE (SETTORE ISTRUZIONE)
Offre la collaborazione alla costruzione di percorsi formativi anche per tramite delle agenzie formative del territorio.
L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE (SETTORE SERVIZI SOCIALI)
I Servizi Sociali dell’Unione Terre d’Argine, di norma a partire dalla frequenza del 4°anno (o comunque in base alle normative vigenti ed ai percorsi previsti per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e formativo), offrono l’opportunità di avvalersi di un servizio che ha la finalità di
accompagnare e formare i ragazzi ad esperienze propedeutiche all’inserimento lavorativo, le cui modalità di attivazione sono allegate al presente accordo (percorso scuola-lavoro).
I Servizi Sociali dell’Unione Terre d’Argine, in riferimento alla residenze degli alunni, si accordano con le Istituzioni Scolastiche e l’A.S.L. per realizzare percorsi di alternanza scuola-centri diurni definendone tempi e modalità, qualora le indicazioni del gruppo di lavoro multiprofessionale orientino verso un possibile inserimento in strutture diurne. La richiesta deve essere attivata entro la fine del 4° anno di frequenza, o se necessario e condiviso tra le parti anche prima qualora l’alunno abbia già compiuto il 18° anno, per un’attivazione nel corso dell’ultimo anno di frequenza, compatibilmente con la disponibilità delle risorse e dei posti disponibili.
I Servizi Sociali insieme al C.S.H. ed alla N.P.I.A. promuoveranno ogni anno alcuni momenti formativi rivolti alle famiglie come opportunità di orientamento per il passaggio dalla N.P.I.A. e Scuola al Servizio Sociale.
ART. 10 I TUTOR NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 2°GRADO
L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE (SETTORE ISTRUZIONE)
Rende disponibili alle scuole secondarie di 2° grado un contributo finanziario determinato sulla base delle disponibilità di bilancio e dei progetti che la scuola intende realizzare. Tale somma verrà stanziata a seguito di adeguata richiesta di attivazione di progetti a sostegno dell’integrazione scolastica, che preveda la collaborazione tra la scuola e un giovane con funzione di tutor dello studente in situazione di handicap, figura delineata dall’art. 16 dell’Accordo Provinciale di programma.
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO
Presentano entro il mese di giugno di ciascun anno scolastico la richiesta documentata all’Unione Terre d’Argine, settore Istruzione, per tutti gli alunni con disabilità per il quale il Consiglio di Classe abbia formulato un progetto tutor e contestualmente la valutazione dei progetti attivati nel corso dell’anno scolastico giunto a conclusione.
Sulla base dei finanziamenti assegnati dall’Unione Terre d’Xxxxxx s’impegnano a trovare i giovani cui affidare la funzione di tutor per l’integrazione scolastica degli studenti con disabilità, per i quali i consigli di classe hanno formulato il progetto.
S’impegnano ad attivare forme di collaborazione con soggetti dell’associazionismo e del Terzo Settore al fine di perseguire la finalità di favorire il processo di autonomia dell’allievo con disabilità nel fondamentale passaggio verso l’età adulta anche attraverso esperienze significative in contesti extra-scolastici.
ART. 11 Il CENTRO SERVIZI HANDICAP DISTRETTUALE
Il presente Accordo prende atto della vigenza dell’Accordo di rete per il funzionamento del Centro Servizi Handicap distrettuale (cfr. allegato 8) che ne prevede la costituzione e la composizione da parte della rappresentanza dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Tale Accordo prevede che il Nucleo di Lavoro del Centro operi sulla base di quanto previsto dall’art. 20 dell’Accordo Provinciale di Programma e, in particolare, il Nucleo definisce le priorità, le modalità operative e i compiti di ciascun componente sulla base degli obiettivi previsti dall’art. 7 dell’Accordo di rete costitutivo del Centro stesso.
Il coordinatore del Centro predisporrà al termine di ogni anno scolastico la relazione dell’attività svolta e l’inventario degli ausilii a disposizione del Nucleo di Lavoro che invierà ai firmatari del presente accordo. Il coordinatore del Centro provvederà a coinvolgere l’Unione Terre d’Argine e i tecnici dell’A.S.L. al momento della individuazione degli acquisti, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili evitando dispersioni e inutili duplicazioni.
ART. 12 INCONTRI PER L’INTEGRAZIONE
I firmatari si impegnano a osservare quanto previsto all’art. 7 dell’Accordo di programma provinciale e al fine dell’organizzazione degli incontri convengono la seguente procedura:
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Si impegnano, nel richiedere la programmazione degli incontri necessari allo scambio di informazioni finalizzate alla realizzazione del progetto d’integrazione, ad inviare all’A.S.L., preferibilmente in formato elettronico e di norma entro il mese di luglio:
• le griglie aggiornate riguardanti gli alunni certificati ai sensi della legge 104;
• i nominativi dei docenti referenti per l’integrazione di alunni disabili, (o non appena individuati nel mese di settembre qualora non vi fosse certezza a luglio della continuità dei referenti);
• note riguardanti l’organizzazione del tempo scuola, xxxxxxx pomeridiani, fasce orarie disponibili per gli incontri e tutto ciò che può essere utile per una migliore organizzazione degli stessi.
Si impegnano altresì a convocare tutte le parti interessate all’incontro come previsto dall’art. 7 dell’accordo provinciale in base alle proposte organizzative del servizio di N.P.I.A.
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (N.P.I.A.)
Si impegna ad inviare alle scuole le proposte di date degli incontri suddivisi in due parti
1. entro il mese di settembre invierà il prospetto degli incontri da effettuarsi nel primo quadrimestre eventualmente programmando, laddove possibile, (ad. esempio nei territori di Campogalliano, Novi di Modena, Soliera), la presenza contemporanea di più operatori della N.P.I.A.
In questo primo scaglione saranno inseriti gli incontri per gli alunni definiti “in alta priorità”,
ovvero:
• gli alunni in ingresso in ogni ordine e grado scolastico;
• gli alunni di nuova certificazione;
• gli alunni in uscita da ogni ordine di grado;
• gli alunni in situazione di particolare necessità considerata prioritaria rispetto alle altre, su richiesta delle parti (scuola, servizi sociali, famiglia, curanti).
2. entro il mese di gennaio invierà, concertandolo con gli operatori scolastici, il calendario degli incontri da effettuarsi nel secondo quadrimestre a completamento di tutti gli incontri per quel dato anno scolastico, definiti “in bassa priorità”.
Si impegna a tener presente, nella proposta, nel limite del possibile, di tutti gli elementi che la scuola segnalerà (es. tempo scuola degli alunni, presenza di più alunni certificati nella stessa classe, periodi di scrutini, gite scolastiche, ecc.).
ART. 13 COLLABORAZIONE PER FAVORIRE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI CHE PRESENTANO DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (D.S.A.) L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE (SETTORE ISTRUZIONE)
Prende atto dell’allegato all’Accordo provinciale di programma per l’integrazione degli studenti in situazione di handicap nel quale la A.S.L. adotta pubblicamente un codice di autoregolamentazione nel quale non si prevede la certificazione secondo l’art. 3 della legge 104/1992 degli alunni che presentano difficoltà specifiche di apprendimento. Prende atto altresì che l’A.S.L. si impegna a segnalare gli alunni con D.S.A. sulla base di quanto stabilito dall’apposito allegato.
Prende atto della significativa trasformazione che la Legge 8 ottobre 2010, n.170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, ha portato nella modalità di affrontare tali tematiche e nella assegnazione della competenze specifiche all’Istituzione scolastica.
Si impegna a sostenere i progetti ed i percorsi di formazione che le Istituzioni Scolastiche in rete attivano per favorire il successo formativo di tali alunni. In particolare si impegna a destinare a tale scopo una parte delle risorse che annualmente riceve per l’attuazione dei progetti previsti dalla legge regionale per il diritto allo studio, nonché nell’ambito della programmazione integrata dagli interventi del Piano Socio Sanitario di Zona e del “Patto per la Scuola” tra Ente Locale ed Istituzioni Scolastiche dell’Unione Terre d’Argine al fine tra l’altro di favorire:
- l’acquisizione di metodologie di osservazione per ridurre i tempi di identificazione dei bambini che manifestano disagio psico-sociale indotto da difficoltà specifiche di apprendimento (D.S.A.), consentendo di massimizzare gli effetti del recupero;
- la formazione dei docenti sulla metodologia di individuazione e valutazione delle competenze di alunni con difficoltà di apprendimento della letto-scrittura e nell’area numeri (discalculìa) e sulla conoscenza e l'utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi;
- lo screening nelle classi, con il supporto continuo di esperti (logopedisti e psicologi, etc.), per l’applicazione di protocolli già consolidati per l'individuazione precoce degli alunni con difficoltà a rischio D.S.A.;
- l’attivazione ed effettuazione di laboratori di recupero nella scuola condotti da insegnanti interni agli istituti;
- la sperimentazione di nuovi strumenti didattici di tipo compensativo e dispensativo, e dell’utilizzo di nuovi supporti tecnologici mirati e dedicati;
- il supporto necessario ai soggetti con D.S.A. per affrontare l’apprendimento scolastico e i compiti evolutivi concomitanti, con l’aiuto e il sostegno di figure competenti e attraverso l’utilizzo di modalità operative e strumenti idonei;
- l’accompagnamento ed il sostegno dei ragazzi attraverso percorsi che valorizzino le loro capacità ed abilità per rinforzare l’autonomia e l’autostima, favorendo la socializzazione e l’integrazione con il gruppo dei pari e con gli adulti, con proposte progettate anche nel tempo extrascolastico (es. incontri ricreativi e per lo svolgimento dei compiti pomeridiani, centro estivo, etc.);
- la formazione di operatori non docenti in collaborazione con esperti già formati ed in continuità con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile, per allargare e potenziare gli interventi di sostegno scolastico pomeridiano, con strumenti, materiale didattico e tempi adeguati.
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (N.P.I.A.)
Si impegna a redigere, in accordo con la famiglia, una segnalazione clinica al momento dell’individuazione del D.S.A. La segnalazione del D.S.A. deve prevedere la disponibilità da parte degli specialisti e dei docenti a ricercare, in accordo con la famiglia, momenti di incontro, che verranno concordati di volta in volta secondo necessità e modalità flessibili.
In particolare la segnalazione dell’A.S.L. per i D.S.A. conterrà:
- dati anagrafici dello studente;
- diagnosi: codici ICD10;
- elementi anamnestici dei problemi evidenziati nel percorso scolastico;
- valutazione neuropsicologica (potenzialità cognitive, caratteristiche del disturbo di apprendimento, aspetti affettivi-relazionali).
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
1. Si impegnano ad effettuare lo screening in tutte le classi prime/seconde della scuola primaria secondo modalità previste e codificate nel corso degli anni scolastici.
2. Si impegnano, nella figura del dirigente scolastico, ad informare i docenti dell’avvenuta segnalazione e a promuovere e sostenere l’attivazione di metodologie didattiche innovative e adatte a favorire il successo formativo degli alunni che presentano difficoltà specifiche di apprendimento (D.S.A.).
3. Assicurano per gli alunni segnalati come D.S.A. in tutto il percorso scolastico l’utilizzo degli strumenti compensativi e dispensativi anche in sede di esame, come previsto dalle norme, dai regolamenti e dai documenti applicativi vigenti.
4. Si impegnano, altresì, a destinare ogni anno una parte dei fondi disponibili per la formazione dei docenti per approfondire le tematiche inerenti l’apprendimento in condizioni di D.S.A. anche attraverso l’attivazione di rapporti di consulenza e di supervisione del lavoro programmato dai singoli consigli di classe (team docente della scuola primaria).
5. Si impegna ad individuare e segnalare alla N.P.I.A. i nominativi dei Docenti esperti e referenti per i D.S.A..
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE, LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI, LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Si impegnano ad:
1. aumentare progressivamente il numero di ragazzi accolti in questi percorsi di sostegno ed a verificare in modo pluralistico gli esiti delle azioni messe in campo;
2. potenziare la rete di collaborazione e consulenza, già esistente e funzionante e già fruibile da tutti gli alunni con D.S.A. dell’Unione Terre d’Argine anche con forme innovative a carattere territoriale, tra gli educatori del centro pomeridiano convenzionato Hip Hop Up-prendo di Carpi, psicologi, neuropsichiatri infantili, assistenti sociali, operatori del centro educativo territoriale, famiglie e insegnanti.
3. costituire un coordinamento tra le risorse territoriali (scuola, N.P.I.A., famiglie, associazionismo, enti locali), che faciliti lo scambio di conoscenze, informazioni, documentazione e buone pratiche.
ART. 14 TRASPORTO
L’UNIONE DEI COMUNI TERRE D’ARGINE (SETTORE ISTRUZIONE)
La competenza in merito ai trasporti casa-scuola degli alunni disabili, in caso di impossibilità per la famiglia di provvedervi e con priorità a disabilità di tipo fisico è dell’Ente Locale.
L’Unione, compatibilmente con le disponibilità di bilancio e con l’organizzazione del servizio su tutto il territorio, in collaborazione con l’A.S.L. e con le associazioni del territorio, mette a disposizione i mezzi propri o in convenzione, sia per la effettuazione di terapie presso il servizio di neuropsichiatria infantile, sia per uscite didattiche, che per la realizzazione dei percorsi misti scuola-extrascuola di cui al precedente art. 9.
LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Collaborano, attraverso il coinvolgimento del proprio personale, al fine di agevolare il servizio di accompagnamento nelle situazioni di maggiore gravità o complessità organizzativa.
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE (SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DELL'ADOLESCENZA) E LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Al fine di ottimizzare l’utilizzo dei mezzi disponibili, si impegnano a concordare, all’inizio di ogni anno scolastico o comunque con congruo anticipo, la programmazione dei trasporti dei bambini e dei ragazzi in situazione di handicap.
ART. 15 DISPOSIZIONI FINALI, FORME DI RACCORDO E DI VERIFICA PER L’IMPLEMENTAZIONE DEL PRESENTE ACCORDO
1. Il presente accordo ha scadenza coincidente con quella dell’Accordo Provinciale di programma sarà quindi valido fino al 2017.
2. Al fine di coordinare le politiche educative, sociali e sanitarie e realizzare compiutamente le azioni di integrazione scolastica a favore di alunni disabili, nonché per raccordare le azioni di sostegno tra scuola ed extrascuola, si conviene che un rappresentante della N.P.I.A., uno del Settore Istruzione dell’Unione Terre d’Argine e tre rappresentanti delle Istituzioni Scolastiche autonome (uno per la scuola primaria statale, uno per la secondaria statale di primo grado e uno per la secondaria statale di secondo grado), partecipino alle consultazioni per l’elaborazione del Piano Sociale e Sanitario del distretto, in particolare per quanto attiene la definizione di politiche e progetti:
- in favore dei disabili;
- per diritti dei minori;
- per l’integrazione cittadini stranieri.
3. I Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche Autonome dell’Unione Terre d’argine, i rappresentanti dei Settori Istruzione e Politiche Sociali dei Comuni del distretto, i rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Locale e i rappresentanti delle associazioni della famiglie con figli con handicap si incontrano nel mese di novembre per la gestione coordinata dell’Accordo. In particolare per:
- la verifica dei risultati ottenuti nell’anno precedente;
- la valutazione delle risorse assegnate;
- la verifica delle eventuali urgenze e criticità;
- la programmazione degli interventi formativi e di orientamento.