ACCORDO tra la Comunità europea e la Bosnia-Erzegovina di facilitazione del rilascio dei visti
tra la Comunità europea e la Bosnia-Erzegovina di facilitazione del rilascio dei visti
La COMUNITÀ EUROPEa,
in appresso denominata «Comunità»,
e
La BOSNIa-ERZEGOVINa,
in appresso le «parti»,
DESIDERaNDO, COME PRIMO PaSSO CONCRETO VERSO L’aBOLIZIONE DEL VISTO, agevolare i contatti diretti tra le persone, quale condizione essenziale per un saldo sviluppo dei legami economici, umanitari, culturali, scientifici e di altro tipo, semplificando il rilascio dei visti ai cittadini della Bosnia-Erzegovina;
TENENDO PRESENTE che dal 21 luglio 2005 tutti i cittadini dell’UE sono esenti dall’obbligo del visto quando si recano nella Bosnia-Erzegovina per un periodo non superiore a 90 giorni o transitano per il suo territorio;
RICONOSCENDO CHE, se la Bosnia-Erzegovina reintrodurrà l’obbligo di visto per i cittadini UE, a questi si applicheranno automaticamente le medesime facilitazioni concesse dal presente accordo ai cittadini della Bosnia-Erzegovina, per reciprocità;
RICONOSCENDO che tale facilitazione non deve agevolare l’immigrazione clandestina e prestando particolare attenzione alla sicurezza e alla riammissione;
TENENDO CONTO del protocollo sulla posizione del Regno Unito e dell’Irlanda e del protocollo sull’integrazione dell’ac- quis di Schengen nell’ambito dell’Unione europea, allegati al trattato sull’Unione europea e al trattato che istituisce la Comu- nità europea, e confermando che le disposizioni del presente accordo non si applicano al Regno Unito né all’Irlanda;
TENENDO CONTO del protocollo sulla posizione della Danimarca allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato che istituisce la Comunità europea, e confermando che le disposizioni del presente accordo non si applicano al Regno di Danimarca,
HaNNO CONVENUTO QUaNTO SEGUE:
Articolo 1
Scopo e campo d’applicazione
1. Scopo del presente accordo è agevolare il rilascio del visto ai cittadini della Bosnia-Erzegovina per soggiorni previsti di mas- simo 90 giorni per periodi di 180 giorni.
2. Se la Bosnia-Erzegovina reintrodurrà l’obbligo di visto per i cittadini UE o per alcune categorie di cittadini UE, a questi si applicheranno automaticamente le medesime facilitazioni con- cesse dal presente accordo ai cittadini della Bosnia-Erzegovina, per reciprocità.
Articolo 2
Clausola generale
1. Le facilitazioni del visto previste nel presente accordo si applicano ai cittadini della Bosnia-Erzegovina solo se questi non sono esenti dal visto in virtù delle leggi e dei regolamenti della Comunità o degli Stati membri, del presente accordo o di altri accordi internazionali.
2. Le questioni non contemplate dalle disposizioni del presente accordo, quali il diniego del visto, il riconoscimento dei docu- menti di viaggio, la prova della sufficienza dei mezzi di sussi- stenza, il rifiuto dell’ingresso e i provvedimenti di allontanamento, sono disciplinate dal diritto nazionale della Bosnia-Erzegovina o degli Stati membri o dal diritto comunitario.
Articolo 3
Definizioni
ai fini del presente accordo valgono le seguenti definizioni:
a) «Stato membro»: qualsiasi Stato membro dell’Unione euro- pea, tranne il Regno di Danimarca, la Repubblica d’Irlanda e il Regno Unito;
b) «cittadino dell’Unione europea»: qualsiasi cittadino di uno Stato membro definito alla lettera a);
c) «cittadino della Bosnia-Erzegovina»: chiunque abbia la citta- dinanza della Bosnia-Erzegovina;
d) «visto»: autorizzazione rilasciata o decisione presa da uno Stato membro per consentire:
— l’ingresso per un soggiorno previsto di massimo 90 giorni in totale nel territorio di quello Stato membro o di più Stati membri,
— l’ingresso per il transito nel territorio di quello Stato membro o di più Stati membri;
e) «persona regolarmente soggiornante»: qualsiasi cittadino della Bosnia-Erzegovina autorizzato o avente titolo a soggiornare per più di 90 giorni nel territorio di uno Stato membro ai sensi della normativa comunitaria o nazionale.
Articolo 4
Documenti giustificativi della finalità del viaggio
1. Per le seguenti categorie di cittadini della Bosnia-Erzegovina, i documenti di seguito indicati sono sufficienti per giustificare la finalità del viaggio nel territorio dell’altra parte:
a) membri di delegazioni ufficiali che, su invito ufficiale rivolto alla Bosnia-Erzegovina, partecipano a riunioni, consultazioni, negoziati o programmi di scambio, o a eventi organizzati nel territorio degli Stati membri da organizzazioni inter- governative:
— una lettera emessa da un’autorità della Bosnia- Erzegovina attestante che il richiedente è membro della sua delegazione in viaggio nel territorio degli Stati mem- bri per partecipare ai suddetti eventi, corredata di una copia dell’invito ufficiale;
b) imprenditori e rappresentanti delle organizzazioni di categoria:
— una richiesta scritta della persona giuridica o della società o organizzazione ospitante, di un loro ufficio o di una loro filiale, delle autorità statali o locali degli Stati mem- bri, dei comitati organizzatori di fiere, conferenze e con- vegni commerciali e industriali nel territorio degli Stati membri, vistata dalla Camera per il commercio estero della Bosnia-Erzegovina;
c) rappresentanti di organizzazioni della società civile in viag- gio per partecipare ad attività di formazione, seminari, con- ferenze, anche nel quadro di programmi di scambio:
— una richiesta scritta dell’organizzazione ospitante, la conferma che l’interessato rappresenta l’organizzazione in questione e il certificato con il quale un’autorità sta- tale conferma l’esistenza di tale organizzazione confor- memente alla normativa nazionale;
d) autotrasportatori che effettuano servizi di trasporto interna- zionale di merci e passeggeri nel territorio degli Stati membri con veicoli immatricolati in Bosnia-Erzegovina:
— una richiesta scritta della Camera per il commercio estero della Bosnia-Erzegovina, indicante la finalità, la durata e la frequenza dei viaggi;
e) personale di carrozza, di locomotiva o addetto ai vagoni fri- goriferi di treni internazionali che viaggiano nei territori degli Stati membri:
— una richiesta scritta della società ferroviaria competente della Bosnia-Erzegovina, indicante la finalità, la durata e la frequenza dei viaggi;
f) giornalisti:
— un certificato o altro documento rilasciato da un’asso- ciazione di categoria attestante che l’interessato è un giornalista qualificato, e un documento rilasciato dal datore di lavoro attestante che il viaggio è dovuto a motivi di lavoro;
g) partecipanti ad attività scientifiche, culturali ed artistiche, inclusi i programmi di scambi universitari o di altro tipo:
— una richiesta scritta a partecipare a dette attività, rila- sciata dall’organizzazione ospitante;
h) studenti di scuole inferiori e superiori, di università o corsi post-universitari e per i docenti accompagnatori che effet- tuano viaggi di studio o di formazione, ivi compresi i viaggi nell’ambito di programmi di scambio o di altre attività scolastiche/accademiche:
— una richiesta scritta o un certificato di iscrizione dell’uni- versità, accademia, istituto, collegio o scuola ospitante, o una carta dello studente o un certificato attestante i corsi da frequentare;
i) partecipanti ad eventi sportivi internazionali e le persone che li accompagnano a titolo professionale:
— una richiesta scritta dell’organizzazione ospitante: auto- xxxx competenti, federazioni sportive nazionali o comi- tati olimpici nazionali degli Stati membri;
j) partecipanti a programmi di scambi ufficiali organizzati da città gemellate:
— una richiesta scritta del capo dell’amministrazione/sin- daco di tali città;
k) parenti stretti — coniugi, figli (anche adottivi), genitori (anche tutori), nonni e nipoti — in visita a cittadini della Bosnia- Erzegovina regolarmente soggiornanti nel territorio degli Stati membri:
— una richiesta scritta della persona ospitante;
l) persone in visita per ragioni mediche e accompagnatori indispensabili:
— un documento ufficiale dell’istituto di cura attestante la necessità di cure mediche presso quell’istituto e la neces- sità di essere accompagnati, e la prova della sufficienza dei mezzi finanziari per pagare il costo delle cure mediche;
m) persone che si recano ad una cerimonia funebre:
— un documento ufficiale attestante il decesso e il sussistere di un vincolo di parentela o di altro tipo tra il richiedente e la persona sepolta;
n) rappresentanti delle comunità religiose tradizionali della Bosnia-Erzegovina in visita alle comunità bosniache nel ter- ritorio degli Stati membri:
— una richiesta scritta del capo della comunità religiosa della Bosnia-Erzegovina, indicante la finalità, la durata e la frequenza dei viaggi;
o) liberi professionisti che partecipano a fiere, conferenze, con- vegni, seminari internazionali o altri eventi di questo tipo che si svolgono nel territorio degli Stati membri:
— una richiesta scritta dell’organizzazione ospitante che conferma la partecipazione della persona interessata all’evento;
p) coloro che visitano cimiteri militari o civili:
— un documento ufficiale attestante la sussistenza e la con- servazione della tomba, nonché l’esistenza di un vincolo di parentela o di altro tipo tra il richiedente e la persona sepolta;
q) turisti:
— un certificato o ricevuta di un’agenzia di viaggio o di un operatore turistico accreditati dagli Stati membri nel quadro della cooperazione consolare locale che con- fermi la prenotazione di un viaggio organizzato.
2. La richiesta scritta di cui al paragrafo 1 deve indicare:
a) per la persona invitata: nome e cognome, data di nascita, sesso, cittadinanza, numero del documento di identità, durata e finalità del viaggio, numero di ingressi e eventualmente il nome del coniuge e dei figli che la accompagnano;
b) per la persona che invita: nome, cognome e xxxxxxxxx; o
c) per la persona giuridica, la società o l’organizzazione che invita: denominazione completa e indirizzo; nonché
— se la richiesta è emessa da un’organizzazione: nome e funzione della persona che firma la richiesta,
— se la persona che invita è una persona giuridica o una società, un loro ufficio o una filiale avente sede nel ter- ritorio di uno Stato membro: numero di iscrizione nel registro previsto dalla normativa nazionale dello Stato membro interessato.
3. Per le categorie di persone di cui al paragrafo 1, tutti i tipi di visto sono rilasciati secondo la procedura semplificata, senza che siano necessari altri inviti, convalide o giustificazioni della finalità del viaggio previsti dalla normativa degli Stati membri.
Articolo 5
Rilascio di visti per più ingressi
1. Le rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati mem- bri rilasciano visti per più ingressi validi fino a cinque anni alle seguenti categorie di persone:
a) membri del tribunale e dell’ufficio del pubblico ministero della Bosnia-Erzegovina che non siano esenti dall’obbligo di visto in virtù del presente accordo, nell’esercizio delle loro funzioni, con validità limitata alla durata dell’incarico, se infe- riore a cinque anni;
b) membri permanenti di delegazioni ufficiali che, su invito uffi- ciale rivolto alla Bosnia-Erzegovina, partecipano periodica- mente a riunioni, consultazioni, negoziati o programmi di scambio, o a eventi organizzati nel territorio degli Stati mem- bri da organizzazioni intergovernative;
c) parenti xxxxxxx — coniugi, figli (anche adottivi), genitori (anche tutori) — in visita a cittadini della Bosnia-Erzegovina rego- larmente soggiornanti nel territorio degli Stati membri, con validità limitata alla validità dell’autorizzazione di soggiorno regolare di tali cittadini.
2. Le rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati mem- bri rilasciano visti per più ingressi validi fino a un anno alle seguenti categorie di persone, a condizione che nell’anno prece- dente queste abbiano ottenuto almeno un visto e l’abbiano usato conformemente alla normativa sull’ingresso e sul soggiorno nel territorio vigente nello Stato visitato, e che sussistano motivi per richiedere un visto per più ingressi:
a) membri di delegazioni ufficiali che, su invito ufficiale rivolto alla Bosnia-Erzegovina, partecipano periodicamente a riu- nioni, consultazioni, negoziati o programmi di scambio, o a eventi organizzati nel territorio degli Stati membri da orga- nizzazioni intergovernative;
b) imprenditori e rappresentanti delle organizzazioni di catego- ria che si recano regolarmente nel territorio degli Stati membri;
c) autotrasportatori che effettuano servizi di trasporto interna- zionale di merci e passeggeri nel territorio degli Stati membri con veicoli immatricolati in Bosnia-Erzegovina;
d) personale di xxxxxxxx, di locomotiva o addetto ai vagoni fri- goriferi di treni internazionali che viaggiano nei territori degli Stati membri;
e) giornalisti;
f) persone partecipanti ad attività scientifiche, culturali ed arti- stiche, inclusi i programmi di scambi universitari o di altro tipo, che si recano regolarmente nel territorio degli Stati membri;
g) studenti universitari o di corsi post-universitari che viaggiano periodicamente per motivi di studio o per partecipare ad atti- vità di formazione, anche nel quadro di programmi di scambio;
h) partecipanti ad eventi sportivi internazionali e le persone che li accompagnano a titolo professionale;
i) partecipanti a programmi di scambi ufficiali organizzati da città gemellate;
j) persone bisognose di cure mediche periodiche e accompa- gnatori indispensabili;
k) rappresentanti delle comunità religiose tradizionali della Bosnia-Erzegovina in visita alle comunità bosniache nel ter- ritorio degli Stati membri, che si recano periodicamente negli Stati membri;
l) rappresentanti di organizzazioni della società civile periodi- camente in viaggio negli Stati membri per partecipare ad atti- vità di formazione, seminari, conferenze, anche nel quadro di programmi di scambio;
m) liberi professionisti partecipanti a fiere, conferenze, convegni, seminari internazionali o altri eventi di questo tipo che si recano periodicamente negli Stati membri.
3. Le rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati mem- bri rilasciano visti per più ingressi validi da un minimo di due a un massimo di cinque anni alle categorie di persone di cui al para- grafo 2, a condizione che nei due anni precedenti queste abbiano utilizzato un visto per più ingressi conformemente alla norma- tiva sull’ingresso e sul soggiorno nel territorio vigente nello Stato visitato, e che i motivi per richiedere un visto per più ingressi siano ancora validi.
4. La durata totale del soggiorno nel territorio degli Stati mem- bri delle persone di cui ai paragrafi da 1 a 3 non può essere supe- riore a 90 giorni per periodi di 180 giorni.
Articolo 6
Diritti per il trattamento delle domande di visto
1. I diritti per il trattamento delle domande di visto dei citta- dini della Bosnia-Erzegovina ammontano a 35 EUR.
Detto importo può essere rivisto secondo la procedura di cui all’articolo 14, paragrafo 4.
Se la Bosnia-Erzegovina reintrodurrà l’obbligo del visto per i cit- tadini UE, i diritti che potrà esigere non dovranno essere superiori a 35 EUR ovvero all’importo convenuto se i diritti sono rivisti in conformità della procedura di cui all’articolo 14, paragrafo 4.
2. Sono esenti dai diritti per il trattamento delle domande di visto le seguenti categorie di persone:
a) parenti stretti — coniugi, figli (anche adottivi), genitori (anche tutori), nonni e nipoti — di cittadini della Bosnia-Erzegovina regolarmente soggiornanti nel territorio degli Stati membri;
b) membri di delegazioni ufficiali che, su invito ufficiale rivolto alla Bosnia-Erzegovina, partecipano a riunioni, consultazioni, negoziati o programmi di scambio, o a eventi organizzati nel territorio degli Stati membri da organizzazioni inter- governative;
c) membri del tribunale e dell’ufficio del pubblico ministero della Bosnia-Erzegovina che non siano esenti dall’obbligo di visto in virtù del presente accordo;
d) studenti di scuole inferiori e superiori, di università o corsi post-universitari e per i docenti accompagnatori che effet- tuano viaggi di studio o di formazione;
e) bambini di età inferiore a sei anni;
f) disabili ed eventuali accompagnatori;
g) persone che hanno documentato la necessità del viaggio per motivi umanitari, inclusa la necessità di ricevere trattamenti medici urgenti (nel qual caso l’esonero è esteso agli accom- pagnatori) o di partecipare al funerale di un parente stretto o di visitare un parente stretto gravemente malato;
h) partecipanti ad eventi sportivi internazionali e le persone che li accompagnano a titolo professionale;
i) partecipanti ad attività scientifiche, culturali ed artistiche, inclusi i programmi di scambi universitari o di altro tipo;
j) partecipanti a programmi di scambi ufficiali organizzati da città gemellate;
k) giornalisti;
l) rappresentanti delle comunità religiose tradizionali della Bosnia-Erzegovina in visita alle comunità bosniache nel ter- ritorio degli Stati membri;
m) rappresentanti di organizzazioni della società civile che par- tecipano a riunioni, seminari, programmi di scambio o corsi di formazione;
n) autotrasportatori che effettuano servizi di trasporto interna- zionale di merci e passeggeri nel territorio degli Stati membri con veicoli immatricolati in Bosnia-Erzegovina;
o) personale di carrozza, di locomotiva o addetto ai vagoni fri- goriferi di treni internazionali che viaggiano nei territori degli Stati membri;
p) pensionati;
q) liberi professionisti che partecipano a fiere, conferenze, con- vegni, seminari internazionali o altri eventi di questo tipo che si svolgono nel territorio degli Stati membri.
Articolo 7
Termini per il trattamento delle domande di visto
1. Le rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati mem- bri decidono sulla domanda di rilascio del visto entro 10 giorni di calendario dalla data di ricevimento della domanda e della docu- mentazione necessaria per il rilascio del visto.
2. In singoli casi, qualora si debba procedere ad un ulteriore esame della domanda, il termine per decidere può essere proro- gato fino a 30 giorni di calendario.
3. In casi urgenti il termine per decidere sulla domanda di visto può essere ridotto a tre giorni lavorativi o a un periodo inferiore.
Articolo 8
Partenza in caso di smarrimento o furto dei documenti
I cittadini dell’Unione europea e della Bosnia-Erzegovina che abbiano smarrito o a cui siano stati rubati i documenti di identità durante il soggiorno nel territorio della Bosnia-Erzegovina o degli Stati membri possono uscire da tale territorio esibendo un docu- mento di identità valido, rilasciato dalle rappresentanze diploma- tiche o consolari degli Stati membri o della Bosnia-Erzegovina, che li autorizzi ad attraversare la frontiera, senza necessità di visto o altre autorizzazioni.
Articolo 9
Casi eccezionali di proroga del visto
Qualora, per motivi di forza maggiore, i cittadini della Bosnia- Erzegovina non possano uscire dal territorio degli Stati membri entro il termine stabilito nel visto, il visto è prorogato senza spese conformemente alla normativa dello Stato ospitante per il tempo necessario a ritornare nello Stato di residenza.
Articolo 10
Passaporti diplomatici
1. I cittadini della Bosnia-Erzegovina titolari di passaporto diplomatico valido possono entrare nei territori degli Stati mem- bri, uscirne e transitarvi senza visto.
2. Le persone di cui al paragrafo 1 possono soggiornare nei territori degli Stati membri per un periodo massimo di 90 giorni per periodi di 180 giorni.
Articolo 11
Validità territoriale dei visti
Nel rispetto della normativa nazionale sulla sicurezza nazionale degli Stati membri, e delle disposizioni dell’UE sui visti a validità territoriale limitata, i cittadini della Bosnia-Erzegovina possono spostarsi all’interno del territorio degli Stati membri alle stesse condizioni dei cittadini dell’Unione europea.
Articolo 12
Comitato misto di gestione dell’accordo
1. Le parti istituiscono un comitato misto di esperti (in appresso «comitato»), composto di rappresentanti della Comunità europea e della Bosnia-Erzegovina. La Comunità è rappresentata dalla Commissione delle Comunità europee, assistita da esperti degli Stati membri.
2. Il comitato svolge in particolare i seguenti compiti:
a) controlla l’applicazione del presente accordo;
b) suggerisce modifiche o aggiunte al presente accordo;
c) dirime eventuali controversie in relazione all’interpretazione o all’applicazione delle disposizioni del presente accordo.
3. Il comitato si riunisce almeno una volta l’anno e ogniqual- volta risulti necessario, su richiesta di una delle parti.
4. Il comitato adotta il proprio regolamento interno.
Articolo 13
Relazione del presente accordo con gli accordi bilaterali vigenti fra gli Stati membri e la Bosnia-Erzegovina
1. Sin dall’entrata in vigore del presente accordo, le disposi- zioni ivi contenute prevalgono su quelle di qualsiasi accordo o intesa bilaterale o multilaterale vigente tra i singoli Stati membri e la Bosnia-Erzegovina nella misura in cui abbiano il medesimo oggetto dell’accordo.
2. Le disposizioni degli accordi o delle intese bilaterali sul- l’esenzione dei titolari di passaporti di servizio dall’obbligo di visto tra singoli Stati membri e la Bosnia-Erzegovina antecedenti al 1o gennaio 2007 si applicano per altri cinque anni a decorrere dal- l’entrata in vigore del presente accordo, fatto salvo il diritto degli Stati membri interessati o della Bosnia-Erzegovina di denunciare o sospendere gli accordi bilaterali durante tale periodo.
Articolo 14
Clausole finali
1. Il presente accordo è ratificato o approvato dalle parti in conformità delle rispettive procedure ed entra in vigore il primo giorno del secondo mese successivo alla data in cui le parti si noti- ficano reciprocamente l’avvenuto espletamento di quelle procedure.
2. In deroga al paragrafo 1, il presente accordo entra in vigore soltanto alla data di entrata in vigore dell’accordo di riammissione tra la Comunità europea e la Bosnia-Erzegovina, se posteriore alla data di cui al paragrafo 1.
3. Il presente accordo è concluso per un periodo indetermi- nato, salvo possibilità di denuncia ai sensi del paragrafo 6.
4. Il presente accordo può essere modificato previo accordo scritto delle parti. Le modifiche entrano in vigore dopo che le parti si sono notificate l’avvenuto espletamento delle procedure interne necessarie a tal fine.
5. Ciascuna parte può sospendere in tutto o in parte il presente accordo per motivi di ordine pubblico, tutela della sicurezza nazionale o della salute pubblica. La decisione sulla sospensione è notificata all’altra parte al più tardi 48 ore prima della sua entrata in vigore. Una volta cessati i motivi della sospensione, la parte che ha sospeso l’accordo ne informa immediatamente l’altra parte.
6. Ciascuna parte può denunciare il presente accordo con noti- fica scritta all’altra parte. L’accordo cessa di essere in vigore 90 giorni dopo la data della notifica.
Fatto a Bruxelles il diciotto settembre dell’anno duemilasette, in duplice esemplare in ciascuna delle lingue uffi- ciali delle parti, ciascun testo facente ugualmente fede.
За Европейската общност Por la Comunidad Europea Za Evropské společenství
For Det Europæiske Fællesskab Für die Europäische Gemeinschaft Euroopa Ühenduse nimel
Για την Ευρωπαϊκή Κοινότητα For the European Community
Pour la Communauté européenne Per la Comunità europea Eiropas Kopienas vārdā Europos bendrijos vardu
az Európai Közösség részéről Għall-Komunitá Ewropea Voor de Europese Gemeenschap
W imieniu Wspólnoty Europejskiej Pela Comunidade Europeia Pentru Comunitatea Europeană Za Európske spoločenstvo
Za Evropsko skupnost Euroopan yhteisön puolesta För Europeiska gemenskapen Za Evropsku zajednicu
За Европску зајелницу Za Europsku zajednicu
За Босна и Херцеговина Por Bosnia y Herzegovina Za Bosnu a Hercegovinu For Bosnien-Hercegovina
Für Bosnien und Herzegowina Bosnia ja Hertsegoviina nimel Για τη Βοσνία-Ερζεγοβίνη
For Bosnia and Herzegovina Pour la Bosnie-et-Herzégovine Per la Bosnia-Erzegovina Bosnijos ir Hercegovinos vardu Bosnijas un Hercegovinas vārdā Bosznia és Hercegovina részéről Għall-Bożnja u Ħerzegovina Voor Bosnië en Herzegovina W imieniu Xxxxx i Hercegowiny Pela Bósnia e Herzegovina
Pentru Bosnia s,i Herțegovina Za Bosnu a Hercegovinu Za Bosno in Xxxxxxxxxxx
Xxxxxx xx Xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxx Xxx Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxxx Xx Bosnu i Hercegovinu
За Босну и Херцеговину Za Bosnu i Hercegovinu
ALLEGATO
PROTOCOLLO DELL’ACCORDO RELATIVO AGLI STATI MEMBRI CHE NON APPLICANO INTEGRALMENTE L’ACQUIS DI SCHENGEN
Gli Stati membri che sono vincolati dall’acquis di Schengen ma che non rilasciano ancora i visti Schengen in attesa della pertinente decisione del Consiglio al riguardo, rilasciano visti nazionali validi solo per il loro territorio.
Questi Stati membri possono riconoscere unilateralmente i visti e i documenti di soggiorno Schengen rilasciati ai fini del transito nel loro territorio, a norma della decisione n. 895/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.
Dato che la richiamata decisione non si applica alla Romania e alla Bulgaria, la Commissione europea proporrà disposizioni analoghe per consentire a questi paesi di riconoscere unilateralmente i visti e i documenti di soggiorno Schengen e altri docu- menti analoghi rilasciati da altri Stati membri non ancora pienamente integrati nello spazio Schengen ai fini del transito nel loro territorio.
DICHIARAZIONE COMUNE RELATIVA ALLA DANIMARCA
Le parti prendono atto che il presente accordo non si applica alle procedure di rilascio dei visti vigenti per le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari del Regno di Danimarca.
Di conseguenza è auspicabile che le autorità del Regno di Danimarca e della Bosnia-Erzegovina concludano quanto prima un accordo bilaterale di facilitazione del rilascio dei visti per soggiorni di breve durata a condi- zioni analoghe a quelle dell’accordo tra la Comunità europea e la Bosnia-Erzegovina.
DICHIARAZIONE COMUNE RELATIVA AL REGNO UNITO E ALL’IRLANDA
Le parti prendono atto che il presente accordo non si applica al territorio del Regno Unito e dell’Irlanda.
È di conseguenza auspicabile che le autorità del Regno Unito, dell’Irlanda e della Bosnia-Erzegovina conclu- dano accordi bilaterali di facilitazione del rilascio dei visti.
DICHIARAZIONE COMUNE RELATIVA ALL’ISLANDA E ALLA NORVEGIA
Le parti prendono atto degli stretti legami che uniscono la Comunità europea all’Islanda e alla Norvegia, segna- tamente in virtù dell’accordo del 18 maggio 1999 sull’associazione di questi paesi all’attuazione, all’applica- zione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen.
Di conseguenza è auspicabile che le autorità della Norvegia, dell’Islanda e della Bosnia-Erzegovina concludano quanto prima un accordo bilaterale di facilitazione del rilascio dei visti per soggiorni di breve durata a condi- zioni analoghe a quelle dell’accordo tra la Comunità europea e la Bosnia-Erzegovina.
DICHIARAZIONE COMUNE RELATIVA ALLA CONFEDERAZIONE SVIZZERA E AL LIECHTENSTEIN
(se necessaria)
Se l’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l’associa- zione della Confederazione svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen e i protocolli dell’accordo riguardanti il Liechtenstein saranno in vigore al momento della conclusione dei nego- ziati con la Bosnia-Erzegovina, si effettuerà una dichiarazione analoga anche in relazione alla Svizzera e al Liechtenstein.
DICHIARAZIONE DELLA COMUNITÀ EUROPEA SULL’ACCESSO DEI RICHIEDENTI IL VISTO ALLE INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE PROCEDURE DI RILASCIO DEI VISTI PER SOGGIORNI DI BREVE DURATA E RELATIVA ARMONIZZAZIONE, E SULLA DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI VISTO DI SOGGIORNO DI BREVE DURATA
Riconoscendo l’importanza della trasparenza per i richiedenti il visto, la Comunità europea ricorda che il 19 luglio 2006 la Commissione europea ha adottato la proposta legislativa di rifusione dell’Istruzione conso- lare comune diretta alle rappresentanze diplomatiche e consolari di prima categoria che tratta delle condizioni di accesso dei richiedenti il visto alle rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati membri.
Riguardo alle informazioni da fornire ai richiedenti il visto, la Comunità europea ritiene opportuno adottare misure appropriate per:
— in generale, redigere informazioni di base per i richiedenti il visto sulle procedure e condizioni per pre- sentare domanda di visto e sulla loro validità,
— stabilire i requisiti minimi affinché i richiedenti della Bosnia-Erzegovina ricevano informazioni di base coe- renti e uniformi e siano tenuti a presentare, in linea di principio, la stessa documentazione giustificativa.
Le suddette informazioni, compreso l’elenco delle agenzie di viaggio e degli operatori turistici accreditati nel quadro della cooperazione consolare locale, devono essere ampiamente divulgate (nelle bacheche dei conso- lati, tramite opuscoli, su internet, ecc.).
Le rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati membri forniscono informazioni, caso per caso, sulle possibilità contemplate dall’acquis di Schengen per agevolare il rilascio di visti per soggiorni di breve periodo.
DICHIARAZIONE DELLA COMUNITÀ EUROPEA SUL RIESAME DEI REQUISITI PER I VISTI RILASCIATI AI TITOLARI DI PASSAPORTI DI SERVIZIO
Poiché le disposizioni degli accordi o delle intese bilaterali sull’esenzione dei titolari di passaporti di servizio dall’obbligo di visto tra singoli Stati membri e la Bosnia-Erzegovina antecedenti al 1o gennaio 2007 si appli- xxxx soltanto per cinque anni a decorrere dall’entrata in vigore del presente accordo, fatto salvo il diritto degli Stati membri interessati o della Bosnia-Erzegovina di denunciare o sospendere gli accordi bilaterali durante tale periodo, la Comunità europea riesaminerà la situazione dei titolari di passaporti di servizio al più tardi quattro anni dopo l’entrata in vigore dell’accordo, in vista di una sua eventuale modifica in tal senso conformemente alla procedura di cui all’articolo 14, paragrafo 4.
DICHIARAZIONE DELLA COMUNITÀ EUROPEA RELATIVA ALLE SEMPLIFICAZIONI PER I FAMILIARI E I RICHIEDENTI IN BUONA FEDE
La Comunità europea prende atto del suggerimento della Bosnia-Erzegovina di intendere in un senso più ampio il concetto di familiari a cui estendere le facilitazioni per il rilascio del visto, nonché dell’importanza attribuita dalla Bosnia-Erzegovina alla semplificazione della circolazione di questa categoria di persone.
Per favorire la mobilità di un numero maggiore di persone che hanno legami familiari (in particolare sorelle, fratelli e figli rispettivi) con cittadini della Bosnia-Erzegovina regolarmente soggiornanti nel territorio degli Stati membri, la Comunità europea invita le rappresentanze consolari degli Stati membri ad avvalersi di tutte le pos- sibilità previste nell’acquis comunitario per facilitare il rilascio dei visti a questa categoria di persone, in parti- colare semplificando i documenti giustificativi necessari, concedendo esenzioni da diritti di trattamento ed eventualmente rilasciando visti d’ingresso multipli.
Inoltre, la Comunità europea invita le rappresentanze consolari degli Stati membri ad avvalersi di tutte le pos- sibilità previste nell’acquis comunitario anche per facilitare il rilascio dei visti ai richiedenti in buona fede.