IPOTESI DI ACCORDO
Negli ultimi anni il Trasporto Pubblico Locale (TPL) è stato oggetto di rilevanti interventi normativi volti a perseguire la liberalizzazione e la progressiva apertura del settore alla concorrenza. Tutto ciò, unitamente ad una forte contrazione dei finanziamenti pubblici, costringe gli Enti Locali e le Società esercenti, ad adottare importanti cambiamenti nei modelli organizzativi e nelle rispettive strategie per garantire nel modo migliore la continuità e lo svolgimento del servizio di trasporto pubblico.
Partendo da questo contesto il 29 gennaio 2013, Comune di Padova (proprietario di APS holding), Comune di Venezia (proprietario di AVM) e Ferrovie dello Stato Italian
e (proprietaria di Busitalia) hanno sottoscritto una lettera di intenti che prevede l’avvio di una partnership nel settore del TPL, attraverso la costituzione di una nuova società tramite integrazione, anche societaria, delle relative aziende operanti nei servizi del TPL in Veneto.
A tal fine le suddette parti hanno costituito dei gruppi di lavoro paritetici per valutare la fattibilità del progetto. Il progetto, qualora realizzato nella sua interezza, potrà essere attuato in 2 fasi: la prima riguardante l’integrazione societaria tra Busitalia e APS, la seconda l’ulteriore integrazione con ACTV, controllata di AVM.
Allo stato attuale, grazie alle delibere favorevoli dei Consigli di Amministrazione di APS e Busitalia, siamo in vista della chiusura della prima fase del progetto di integrazione tra le aziende di trasporto urbano ed extraurbano di Padova che non vincola in alcun modo l’eventuale realizzazione della seconda fase.
Scopi dell’operazione sono:
dar vita a Busitalia Veneto, un operatore di rilievo in grado di affrontare la competizione con i principali operatori europei attivi nel mercato del TPL in vista dell’imminente indizione delle gare di bacino per l’assegnazione dei relativi servizi;
rafforzare il ruolo del Trasporto pubblico e la capacità gestionale dell’Operatore attraverso la costituzione di una società in grado di sostenere e affrontare le sfide del prossimo futuro e in particolare di effettuare gli ammodernamenti e gli investimenti necessari per ampliare e qualificare i servizi ai cittadini garantendo contestualmente livelli occupazionali, professionali e contrattuali dei lavoratori.
la realizzazione di forti sinergie industriali e di economie di scala, ottimizzando le risorse gestionali e finanziarie disponibili in modo da garantire servizi più efficienti, ma allo stesso tempo di maggior qualità e più competitivi;
la costituzione di un soggetto in grado di fornire servizi di elevata qualità alla colletività con la capacità di proporsi competitivamente in progetti di aggregazione e sviluppo, ponendosi quale riferimento per altre società di gestione del trasporto pubblico locale, specie se operanti nelle province limitrofe e comunque nella regione Veneto;
Tutto ciò premesso, Comune di Padova, APS, Busitalia, RSU APS concordano quanto segue:
l’impegno del Comune di Padova ad esercitare, nell’ambito del servizio erogato sul proprio territorio, le funzioni di controllo e indirizzo dei servizi nonché degli investimenti coerentemente con il proprio ruolo di Ente Regolatore;
il Comune di Padova, ancorchè socio di minoranza, ha ottenuto nell’ambito degli accordi societari un ruolo vincolante nell’ambito di tutte le decisioni di natura straordinaria di Busitalia Veneto. In tale ruolo di azionista si impegna quindi a promuovere e sostenere ogni attività straordinaria di Busitalia Veneto finalizzata al miglioramento del servizio;
il Comune di Padova, nell’ambito dell’Autorità di Bacino, si impegna a far si che la nuova azienda, oltre a migliorare la mobilità nel territorio, potenzi nel tempo, e compatibilmente con le risorse economiche messe a disposizione dalla Regione per i servizi di bacino, il servizio sul territorio, promuovendo politiche tariffarie incentivanti l’uso del mezzo pubblico;
in considerazione dell’importanza del progetto industriale, il Comune si impegna a destinare, e a far destinare, al TPL di Padova - inteso come bacino attualmente servito da APS -, oltre alle risorse provenienti dal FNT, anche quelle proprie e quelle attualmente impiegate complessivamente sui servizi gestiti da APS. Pertanto le risorse non saranno inferiori a quelle attuali e saranno indicizzate all'indice inflattivo di questo settore, anche al fine delle agevolazioni tariffarie e del carattere sociale dei servizi;
introduzione del biglietto unico, il miglioramento dei servizi, delle tecnologie, dell’informazione e degli altri fattori che possano agevolare l’utenza del TPL;
Aps e Busitalia confermano che al momento del conferimento del ramo d’azienda di APS in Busitalia Veneto, tutti i lavoratori individuati nell’anzidetto ramo d’azienda, ai quali è applicato il CCNL Autoferrotranvieri - e quindi al netto di quelli che rimarranno in capo ad APS Holding per svolgere le attività di tutela del cospicuo patrimonio immobiliare e le attività economiche diverse dal trasporto pubblico - passeranno a Busitalia Veneto senza interruzione del rapporto di lavoro conservando, ai sensi di quanto previsto dall’art. 2112 c.c., i diritti già effettivamente acquisiti individualmente, con trasferimento anche dell’importo complessivo del TFR maturato. Sarà garantita la valorizzazione delle professionalità acquisite, anche attraverso processi di crescita professionale e formativa, con adeguamento e aggiornamento delle competenze individuali;
le Parti istituiscono un tavolo per facilitare l’armonizzazione contrattuale dei lavoratori APS che passeranno in Busitalia Veneto. Detto tavolo di concertazione avrà il compito di realizzare un’armonizzazione dei trattamenti economico-normativi attualmente applicati ai lavoratori di APS con quelli in via di definizione dalla contrattazione collettiva aziendale nazionale di Busitalia. In particolare, ai fini della salvaguardia della retribuzione, qualora le complessive indennità economiche del contratto aziendale applicato da Busitalia Veneto, risultassero inferiori a quelle attuali di pari livello di APS, saranno riconosciute una o più indennità mensili, non riassorbibili da futuri incrementi economici stabiliti dal CCNL applicato, definite per ciascun parametro di inquadramento e/o area operativa, di importo tale da conservare gli attuali livelli retributivi.
Nel dettaglio le singole voci retributive di fonte collettiva aziendale dei lavoratori di APS saranno armonizzate al contratto collettivo aziendale applicato da Busitalia Veneto adottando il criterio del confronto tra indennità omogenee sempre con l’obbiettivo del mantenimento del trattamento economico complessivo. A tal fine:
1. l’insieme delle voci di cui sopra che oggi rientrano nella retribuzione normale (parte alta del cedolino) dei lavoratori di APS saranno confrontate con quelle analoghe previste dal contratto collettivo aziendale applicato da Busitalia Veneto e, nel caso in cui queste ultime (Busitalia Veneto) siano inferiori alle prime (APS), tale differenza sarà economicamente compensata con specifica ed equivalente indennità economica non assorbibile.
2. l’insieme delle voci di cui sopra che oggi rientrano nella retribuzione variabile (parte bassa) in quanto legate alla presenza e/o allo svolgimento di specifiche attività/mansioni saranno ove possibile tra loro accorpate e confrontate con quelle analoghe previste dal contratto collettivo aziendale applicato da Busitalia Veneto e, nel caso in cui queste ultime (Busitalia Veneto) siano inferiori alle prime (APS), tale differenza sarà economicamente compensata con una o più specifiche ed equivalenti indennità economiche assorbibili – fino a concorrenza - in caso di successiva istituzione di voci retributive volte ad indennizzare analoga situazione.
Aps e Busitalia si impegnano sin d’ora, con apposito protocollo da stipularsi durante le fasi concertative previste dalle procedure di legge, a mantenere invariate, nelle more del processo di armonizzazione e per un periodo adeguato, le specifiche norme afferenti l’organizzazione del lavoro dei conducenti per come oggi applicate ai conducenti di APS. In detto periodo rimarranno operativi il servizio bar, mensa, CRAL e Associazione Aiuto. Le parti condividono la nececssità di avviare, fin dalle fasi iniziali del processo di armonizzazione, una trattativa per la definizione di un accordo per il Premio di Risultato di Busitalia Veneto. La RSU chiede che per l’anno 2014 sia garantita ai lavoratori APS l’erogazione del premio di risultato per un valore pari ad almeno quello del 2013. APS accetta la suddetta richiesta, comunicando il proprio formale impegno a rimborsare a Busitalia Veneto i costi complessivamente sostenuti dalla stessa per l’eventuale erogazione del premio di risultato relativo all’anno 2014 ai lavoratori di APS passati alle dipendenze di Busitalia Veneto quantificato nella misura massima sopra
indicata. Detta erogazione sarà effettuata nel mese di giugno 2015. Nel caso di stipula del nuovo accordo sul premio di risultato relativo al medesimo periodo in Busitalia Veneto il rimborso di APS a Busitalia Veneto sarà pari alla sola eventuale differenza tra il costo di quanto effettivamente erogato da Busitalia Veneto e l’importo del costo sopra garantito.
Verranno perseguite tutte le azioni per valorizzare le risorse umane e professionali attualmente presenti nelle aziende che daranno vita a Busitalia Veneto; la definizione della nuova struttura organizzativa, sarà oggetto di confronto con le strutture sindacali che ne hanno titolo ;
A fronte delle richieste da parte della RSU di APS, APS e Busitalia specificano che il Piano industriale di Busitalia Veneto non prevede, al momento del trasferimento del personale, modifiche delle residenze di servizio del personale viaggiante e che quelle del personale indiretto del bacino di Padova rimangono nel Comune di Padova. Eventuali future modifiche saranno oggetto di preventivo confronto con le strutture sindacali che ne hanno titolo;
Busitalia Veneto manterrà il controllo delle attività relative a tutti i servizi della mobilità. Per quanto riguarda il servizio manutentivo di APS le parti convengono sulla necessità di portarlo a degli standard tecnico/economici allineati a quelli di mercato. In particolare, a fronte della totale esternalizzazione dell’attività manutentiva da parte di Busitalia, APS ha attualmente in essere un’attività manutentiva gestita con personale interno. Busitalia Veneto utilizzerà il primo biennio di esercizio per riorganizzare il servizio manutentivo interno con l’obbiettivo di renderlo competitivo. In questa logica l’officina interna potrà essere utilizzata anche per le altre attività manutentive di Busitalia Veneto. Si conferma che il piano di riorganizzazione ed efficientamento non determinerà esuberi e dovrà portare ad un aumento della produttività in linea con gli obbiettivi di cui sopra. A tal proposito si precisa che ciò potrà realizzarsi anche attraverso l’impiego di personale di tale struttura nell’intero ciclo manutentivo o altre attività accessorie e funzionali allo stesso privilegiando la volontarietà della scelta.
l’eventuale ricorso ad appalti da parte di Busitalia Veneto dovrà avvenire nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, assicurando la congruità dei capitolati in modo da rispettare le condizioni di legalità, di tutela contrattuale e di sicurezza dei lavoratori;
le Parti si impegnano a far si che, nel caso di future assunzioni da parte di Busitalia Veneto, con contratti diversi da quello dell’apprendistato, vengano valutate anche le professionalità del personale che ha prestato servizio nei servizi precedentemente subaffidati.
APS e la RSU di APS concordano che ai dipendenti che rimarranno in APS Holding continuerà ad essere applicato il contratto nazionale autoferrotranvieri salvo diverso accordo tra le parti. APS e la RSU di APS concordano anche per questi lavoratori l’erogazione a carico di APS del premio di risultato per l’anno 2014 in valore corrispondente a quello del 2013.
APS Holding qualora si verifichino carenze di organico all’interno del gruppo, si impegna a reimpiegare, ove tecnicamernte fattibile e compatibilmente con i titoli necessari nonché con le residue capacità lavorative dei lavoratori interessati, il personale una volta divenuto definitivamente inidoneo allo svolgimento delle mansioni proprie della qualifica rivestita in Busitalia Veneto.
periodicamente sarà convocato, su richiesta di una delle Parti, il tavolo dei firmatari il presente accordo, per la verifica dello stato di attuazione di quanto in esso contenuto, anche alla luce di quanto ripetutamente richiesto dalle Rappresentanze dei lavoratori durante i numerosi confronti con l’amministrazione comunale.
nel periodo intercorrente tra la sottoscrizione del presente accordo e l’avvio della nuova società, sarà ulteriormente approfondito il piano industriale e lo stesso sarà oggetto di confronto con le strutture sindacali che ne hanno titolo .
Le parti siglano tecnicamente la presente ipotesi di accordo così da evidenziarne la condivisione dei contenuti subordinandone l’efficacia a:
per Il Comune di Padova, APS e Busitalia all’approvazione da parte dei propri organi competenti per la RSU all’approvazione da parte dei lavoratori
Padova, 18 marzo 2014
COMUNE DI PADOVA RSU APS
APS HOLDING Delegazione UIL Trasporti aziendale
BUSITALIA
Nota a verbale
La RSU di APS chiede e subordina la presente ipotesi di accordo a un urgente chiarimento complessivo con l’Amministrazione Comunale e le Società in merito:
alle risorse economiche complessive destinate d’ora in avanti al servizio del TPL urbano ed extraurbano suddivise per tipologia di provenienza (es. fondo nazionale, Comune di Padova e Comuni di prima cintura, Provincia, titoli di viaggio, sosta etc.) e destinazione (es. servizio, investimenti materiale rotabile, investimenti infrastruttura etc.).
agli strumenti di controllo pubblico sul TPL da parte dell’Amministrazione Comunale sia in qualità di Componente dell’Autorità di Governo del bacino di Padova, sia in qualità di socio di minoranza di Busitalia Veneto.
agli interventi di politica tariffaria, di pianificazione e qualità del servizio, con relativi indici di load factor (fattori di carico autobus), che il Comune di Padova intende favorire.
La RSU di APS inoltre, prendendo atto della previsione del piano industriale di Busitalia Veneto relativa al mantenimento delle risorse economiche da parte della Regione Veneto a fronte della eliminazione delle sovrapposizioni di rete tra APS e Busitalia, specifica di non condividere politiche di riduzione del servizio e richiedono al Comune un incremento delle risorse economiche a favore del servizio di TPL del bacino di Padova così da poter sviluppare nuovi servizi di area urbana e, conseguentemente, favorire maggiori garanzie occupazionali.
La RSU di APS infine chiede particolare attenzione alla prima fase di istituzione del biglietto unico così da non sfavorire le fasce deboli della popolazione.