e nella disciplina successiva
pag.
1.
Il rapporto individuale di lavoro e il contratto collettivo nella normativa precedente al codice, nel codice civile del 1942
e nella disciplina successiva
Parte I
1. Il codice civile e la sua impronta liberale 2
2. L’origine contrattuale del rapporto di lavoro 3
3. L’estensione della tutela al lavoro manuale 3
4. L’impresa fordista medio grande è il referente socioeconomico 4
5. La subordinazione del codice civile rispecchia la definizione di Xxxxx Xxxxx 4
6. L’apporto di Xxxxxxxxxx 6
7. La modernità dell’art. 2087 c.c. 8
8. La parità delle parti del rapporto di lavoro nella sistematica del codice civile 8
9. I poteri dell’imprenditore già previsti dal codice civile sono limitati dallo
Statuto dei lavoratori 9
10. L’art. 2113 c.c. 10
11. L’art. 2112 c.c. nella sua formulazione originaria 11
12. La legge n. 1369 del 1960 che vieta l’appalto di mano d’opera e la legge n.
230 del 1962 sul contratto a termine 11
13. Il contratto d’opera è un contratto ad esecuzione istantanea o prolungata diversamente da altri contratti di lavoro autonomo come il contratto di agenzia e il mandato a tempo e dal contratto di lavoro subordinato che so-
no contratti di durata 13
14. Le collaborazioni continuative e coordinate dell’art. 409 n. 3 c.p.c. 14
15. Il potere unilaterale di coordinamento del committente: una costruzione
della dottrina, normato dalla disciplina del lavoro a progetto 14
16. Le collaborazioni organizzate dal committente previste dall’art. 2 comma 1 del d.lgs n. 81 del 2015: norma antifraudolenta o identificativa di una
nuova fattispecie? 15
17. La Corte di Cassazione 24 gennaio 2020 n. 1663 e il successivo amplia- mento dell’ambito di applicazione dell’art. 2 comma 1 d.lgs. n. 81 del 2015
anche ai lavoratori autonomi deboli 17
18. Esigenza di individuare una fattispecie diversa dal lavoro coordinato che tuteli effettivamente il lavoro autonomo continuativo contrattualmente de- bole o economicamente dipendente e non incentivi forme di falso lavoro
autonomo 19
19. Questo compito spetta al legislatore come è avvenuto per il contratto a termine, per il lavoro somministrato, per il part time, per il contratto in- termittente, per il lavoro a chiamata, per le varie forme di apprendistato e
anche per il lavoro a progetto, spesso utilizzato in modo fraudolento 20
20. Gli artt. 35 e 36 della Costituzione e la contrattazione collettiva dei riders 20
21. La qualificazione giuridica del rapporto di lavoro dei riders e la proposta di
direttiva europea del 9 dicembre 2021 21
Parte II
22. Il contratto collettivo precorporativo: Xxxxxxxx Xxxxxxx, “I concordati di
tariffe nell’ordinamento giuridico del lavoro” 23
23. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx e l’ordinamento corporativo nella Carta del lavoro e nel Codice civile che accoglie e regola la figura del contratto corporativo
come fonte del diritto 24
24. La Costituzione repubblicana e il riconoscimento della libertà dell’orga- nizzazione sindacale e la mancata attuazione dell’art. 39 comma IV 27
25. Le dottrine sul contratto collettivo di diritto comune 28
26. Lo Statuto dei lavoratori e il riconoscimento del sindacato maggiormente rappresentativo 33
27. La crisi dell’unità di azione sindacale e il patto di concertazione del 1993 34
28. Il referendum del 1995 e il criterio della sottoscrizione del contratto col-
lettivo 34
29. La partecipazione alle trattative e la sentenza della Corte Costituzionale n.
231 del 2013 34
30. Il Testo Unico del 2014 indica i parametri per individuare i soggetti legit- timati a partecipare alle trattative ma non è stato attuato e quindi si applica
l’art. 1337 c.c. 35
31. Rappresentatività sindacale e sciopero nei servizi pubblici essenziali 36
32. Il graduale superamento della normativa inderogabile nel rapporto tra legge
e contratto collettivo e tra contratti collettivi di diverso livello 38
2.
Il diritto del lavoro: dallo Statuto dei lavoratori ai giorni nostri
La funzione del diritto del lavoro 43
1. Perché interrogarsi oggi, sulla funzione del diritto del lavoro? 44
2. Il diritto del lavoro come laboratorio dei rapporti tra diritto materiale e di-
ritto formale 44
3. La crisi economica e i mutamenti degli istituti tipici della nostra materia 44
4. Le modifiche normative intervenute intaccano i valori della Costituzione in
materia di lavoro? 45
5. Il lavoro è un valore fondante della Costituzione 46
6. Attenuazione della disciplina inderogabile del rapporto di lavoro e esten-
sione della platea dei destinatari delle tutele contro la disoccupazione 47
7. La disoccupazione giovanile e i programmi dei partiti: il reddito di cittadi-
nanza, il reddito di inclusione e la riforma dei centri per l’impiego 47
8. Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non è l’unica forma di occupa-
zione 47
9. Forme di lavoro precario e lesione della dignità della persona 48
10. La tutela della persona del lavoratore come valore primario indeclinabile 48
11. L’utilità sociale come limite esterno all’iniziativa economica privata 48
12. Utilità sociale e pluralità delle normative in materia di licenziamento 49
13. Il decreto dignità e la precarietà del lavoro: rimedi alternativi 49
14. Diversità di tecniche nella tutela del lavoratore nella civiltà industriale e in
quella telematica: le vicende dei riders e della gig economy 50
15. L’applicazione del contratto della logistica ai riders 50
16. Ai riders autonomi devono essere riconosciute determinate garanzie 50
17. Inadeguatezza della subordinazione disegnata dall’art. 2094 c.c. ai fini di
una tutela generalista 51
18. Le collaborazioni continuative e coordinate: esiste ancora un potere unilate-
rale di coordinamento del committente nei confronti del collaboratore? 52
19. Conclusioni 55
Civiltà giuridica e trasformazioni sociali nel diritto del lavoro 57
1. Civiltà giuridica e trasformazioni sociali: significati e conseguenze 57
2. Implicazioni della crisi economica sul mondo del lavoro autonomo 62
2.1. L’area delle collaborazioni continuative e coordinate 63
3. Le vicende dei riders e della gig economy 65
4. La crisi economica e le modificazioni degli istituti tipici del lavoro subordi-
nato 68
5. Processo di trasformazione e superamento dell’impresa fordista: reti d’im-
presa, codatorialità e assunzione congiunta 69
5.1. Appalto, distacco, somministrazione di lavoro 71
6. Insufficienza della fattispecie subordinazione a garantire i lavoratori non subordinati meritevoli di tutele e diversità di discipline del lavoro subordi-
nato 72
7. Crisi della fattispecie e rapporto di lavoro 73
8. Modifiche legislative, omissioni del legislatore e valori costituzionali 74
9. Il lavoro è un valore fondante della Costituzione 75
9.1. Diversa rilevanza del lavoro nella normativa UE 76
9.2. La Costituzione protegge il lavoratore come parte debole del rappor-
to di lavoro 76
9.3. La Costituzione tutela la dignità della persona attraverso una retribu- zione sufficiente a chi lavora e la garanzia del reddito a chi non lavora
perché disoccupato 76
10. Attenuazione della disciplina inderogabile del rapporto di lavoro e esten-
sione della platea dei destinatari delle tutele contro la disoccupazione 76
11. Reddito di cittadinanza e reddito di inclusione contro la povertà e la rifor-
ma dei centri per l’impiego 77
12. Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non è l’unica forma di occupa-
zione 78
13. La tutela della dignità del lavoratore. Il decreto dignità e la precarietà del
lavoro: rimedi alternativi 78
14. L’utilità sociale è un empty box che deve essere riempito dal legislatore or- dinario. Utilità sociale e pluralità delle normative in materia di licenzia-
mento 80
15. L’incidenza della disciplina europea su quella interna 81
16. La questione dell’interpretazione giuridica e la c.d. certezza del diritto 82
17. Il rapporto di impiego pubblico e la sua privatizzazione: luci e ombre 84
18. Le relazioni industriali: un processo in trasformazione 88
18.1. L’evoluzione della nozione normativa di rappresentatività sindacale 89
18.2. Il graduale superamento della normativa inderogabile nel rapporto tra legge e contratto collettivo e tra contratti collettivi di diverso li-
vello 91
18.3. Evoluzione della contrattazione 93
19. Conclusioni 95
Lavori, dignità e tutele dallo Statuto dei lavoratori ai giorni nostri 99
1. Crisi economica e trasformazioni sociali del lavoro subordinato e di quello autonomo 99
2. Il ridimensionamento rilevante della normativa inderogabile che regola il
rapporto individuale di lavoro 102
3. La crisi della fattispecie del lavoro subordinato 103
4. La solidarietà, la dignità, la salute e la sicurezza del lavoro e altri diritti che attengono alla persona non possono essere oggetto di contemperamento 106
5. Il graduale superamento della normativa inderogabile nel rapporto tra legge
e contratto collettivo e tra contratti collettivi di diverso livello 110
6. La rappresentatività sindacale in trasformazione: dalla maggiore rappresen- tatività sindacale (presunta) alla rappresentatività come reciproco ricono-
scimento 113
6.1. La rappresentatività effettiva sancita dal consenso dei lavoratori nella sentenza n. 231 del 2013 della Corte costituzionale e confermata da- gli accordi del 2014 e del 2018, non ancor attuati e un auspicio del- l’intervento del legislatore sulla misurazione della rappresentatività.
Rappresentatività sindacale e sciopero 114
7. Cenni sul processo di integrazione europea 116
8. Sull’interpretazione del giudice 117
9. Per un nuovo Statuto dei lavoratori 119
Il nuovo volto del diritto del lavoro a cinquanta anni dallo Statuto dei lavo-
ratori 125
Premessa 125
1. Quattro osservazioni preliminari 129
2. Crisi economica e trasformazioni sociali del lavoro subordinato e di quello autonomo 132
3. L’analisi della normativa post-statutaria attraverso cinque chiavi di lettura. La prima chiave di lettura: il ridimensionamento della normativa inderoga- bile nella disciplina del rapporto di lavoro subordinato a tempo indetermi-
nato 134
4. Il rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato non è l’unica
forma di occupazione 135
5. La seconda chiave di lettura: la crisi della fattispecie lavoro subordinato di-
segnata dall’art. 2094 c.c. 137
6. Ampliamento dell’ambito di applicazione dell’art. 2, comma 1, d.lgs. n. 81
del 2015 anche ai lavoratori autonomi deboli 140
7. I lavoratori che operano mediante piattaforme digitali e in particolare i ri-
ders 141
8. Le collaborazioni coordinate e continuative ex art. 15, legge n. 81 del 2017 e la non agevole distinzione tra piccolo imprenditore e lavoratore au-
tonomo 142
9. Diverse prospettive per il futuro del diritto del lavoro 144
10. La terza chiave di lettura: la solidarietà, la dignità, la salute e la sicurezza del lavoro e altri diritti che attengono alla persona sono garantiti dagli artt. 2, 3, comma 2, 4, e 32, Cost. e non possono essere oggetto di contempera-
mento 146
11. La quarta chiave di lettura: il progressivo ridimensionamento della norma- tiva inderogabile nei rapporti tra legge e contratto collettivo e tra contratti
collettivi di diverso livello 151
12. La quinta chiave di lettura. La rappresentatività sindacale in trasformazio- ne: dalla maggiore rappresentatività sindacale (presunta) alla rappresentati-
vità come reciproco riconoscimento 155
13. La rappresentatività effettiva sancita dal consenso dei lavoratori nella sen- tenza n. 231 del 2013 della Corte costituzionale e confermata dagli accordi
del 2014 e del 2018, non ancor attuati 157
14. L’auspicio di un intervento legislativo in materia di rappresentatività sinda- cale ai fini dell’esercizio dei diritti sindacali e della stipula dei contratti col-
lettivi con efficacia generale 158
15. Rappresentatività sindacale e sciopero 160
16. Cenni sul processo di integrazione europea 162
17. Sulla interpretazione del giudice 164
18. Per un nuovo Statuto dei lavoratori 166
3.
Subordinazione e collaborazioni coordinate e continuate
Il lavoro subordinato. L’identificazione della fattispecie 169
1. Il rapporto di lavoro subordinato nell’impresa e l’origine contrattuale del
rapporto di lavoro 170
2. La collaborazione 170
3. Organizzazione e subordinazione nel contratto di lavoro 171
4. La nozione di subordinazione tecnico-funzionale 172
5. Prestazioni professionali al confine tra autonomia e subordinazione: le pre- stazioni sanitarie, le prestazioni artistiche, le prestazioni giornalistiche, le
prestazioni didattiche, i messaggeri metropolitani, i propagandisti scientifici 173
5.1. Rapporto di lavoro subordinato, agenzia e mandato 175
6. La fattispecie “lavoro subordinato” dopo il Jobs Act: le collaborazioni orga-
nizzate dal committente (art. 2, d.lgs. n. 81 del 2015) 176
6.1. La funzione antielusiva 177
6.2. La vicenda dei riders 177
6.3. Le esclusioni 180
6.4. L’art. 15, legge n. 81 del 2017 contiene l’interpretazione autentica
della coordinazione di cui all’art. 409, n. 3, c.p.c. 181
7. Il tipo legale e il tipo normativo: metodo sussuntivo e metodo tipologico 182
8. La cosiddetta disponibilità legislativa del tipo 183
9. Il contratto di lavoro: le parti 186
10. Capacità giuridica e capacità di agire del lavoratore 186
11. I requisiti del contratto di lavoro 187
11.1. L’accordo delle parti 187
11.2. La causa 188
11.3. La forma 189
11.4. L’oggetto 189
11.5. L’onerosità e il lavoro gratuito 189
12. Il patto di prova 191
13. La prestazione di fatto 192
14. I poteri del datore di lavoro 192
14.1. Il potere direttivo 193
14.2. Lo jus variandi dopo la novella dell’art. 2103 x.x. xx xxxxx xxx x.xxx.
x. 00 del 2015 194
14.3. Il potere di trasferimento e la trasferta 196
14.4. Il potere di controllo 197
14.4.1. La nuova disciplina dei controlli a distanza dopo la novella dell’art.
4 st. lav. da parte del d.lgs. n. 151 del 2015 198
14.5. Il potere disciplinare 202
15. L’obbligo del lavoratore di eseguire la prestazione di lavoro e il diritto a
svolgere le mansioni pattuite 202
16. La diligenza e l’osservanza nell’esecuzione della prestazione lavorativa 208
17. Diligenza e scarso rendimento 208
18. L’obbligo di fedeltà e il divieto di concorrenza del lavoratore 210
19. Il patto di non concorrenza 211
Le collaborazioni continuative e coordinate nel diritto italiano e nella giuri- sprudenza delle Corti Superiori di Francia, Spagna e Germania 213
1. Le collaborazioni continuative e coordinate dell’art. 409, n. 3, c.p.c. 213
2. Il potere unilaterale di coordinamento del committente: una costruzione
della dottrina, normativizzato dalla disciplina del lavoro a progetto 214
3. Le collaborazioni organizzate dal committente previste dall’art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 81 del 2015: norma antifraudolenta o identificativa di una
nuova fattispecie? 215
4. La Corte di Cassazione 24 gennaio 2020, n. 1663 e il successivo amplia- mento dell’ambito di applicazione dell’art. 2, comma 1, d.lgs. n. 81 del
2015 anche ai lavoratori autonomi deboli 217
5. Esigenza di individuare una disciplina che tuteli effettivamente il lavoro autonomo continuativo debole e non incentivi forme di falso lavoro auto-
nomo 218
6. Questo compito spetta al legislatore come è avvenuto per il contratto a termine, per il lavoro somministrato, per il part time, per il contratto in- termittente, per il lavoro a chiamata, per le varie forme di apprendistato e
anche per il lavoro a progetto, spesso utilizzato in modo fraudolento 219
7. Gli artt. 35, 36 Cost. e la contrattazione collettiva dei riders 219
8. Corto circuito tra l’art. 2, comma 1 e l’art. 47-bis 220
9. Cenni sulla giurisprudenza comparata che qualifica subordinato il rapporto
di lavoro dei riders 220
10. L’applicazione della direttiva 2019/1152 ad ogni forma di lavoro a condi-
zione che soddisfi i criteri stabiliti dalla Corte di Giustizia 221
Ancora su eterodirezione, etero-organizzazione, su coloro che operano me- diante piattaforme digitali, i riders e il ragionevole equilibrio della Cassa-
zione n. 1663 del 2020 223
1. Identità di tecnica tra l’art. 2, comma 1, d.lgs. n. 81 del 2015 e l’art. 409,
n. 3, c.p.c. 223
2. Funzione antielusiva dell’art. 2, comma 1 225
3. Ampliamento dell’ambito di applicazione dell’art. 2, comma 1, anche ai
lavoratori autonomi deboli 226
4. Superamento del potere unilaterale di coordinamento del committente nel- le collaborazioni continuative e coordinate perché il coordinamento è de-
terminato dalle parti ai sensi dell’art. 15, legge n. 81 del 2017 227
5. Esiste un potere organizzativo del committente come potere unilaterale di-
stinto dal potere direttivo? 229
6. Etero-organizzazione e coordinamento: differenze normative 232
7. Ai sensi dell’art. 2, comma 2, solo la contrattazione collettiva può indivi- duare una disciplina diversa da quella del lavoro subordinato e non l’in-
terprete teorico e pratico 232
8. I riders continuativi e non continuativi e la diversa disciplina applicabile 233
9. Conclusione 236
L’interpretazione dell’art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 81 del 2015 e i riders
nella sentenza della Cassazione n. 1663 del 2020 237
1. Funzione antielusiva dell’art. 2, comma 1 237
2. Ampliamento dell’ambito di applicazione dell’art. 2, comma 1, anche ai
lavoratori autonomi deboli 238
3. Etero-direzione ed etero-organizzazione sono un binomio scindibile? 238
4. Applicazione integrale della disciplina del lavoro subordinato ai rapporti di
lavoro etero-organizzati 240
5. Solo la contrattazione collettiva è legittimata ad individuare una disciplina
diversa da quella del lavoro subordinato 241
6. I riders continuativi e non continuativi e la diversa disciplina applicabile 242
7. Conclusione 243
Sul nomen juris e le possibili tutele del rapporto di lavoro dei riders 245
1. Eterogeneità della categoria dei riders 245
2. Secondo la Corte di Appello di Torino (4 febbraio 2019, n. 26) il rapporto di lavoro dei riders ricorrenti deve essere ricondotto all’art. 2, comma 1,
d.lgs. n. 81 del 2015 246
3. Critica 247
4. Possibili soluzioni dirette a riconoscere ai riders un minimo di tutela eco-
nomica 249
5. Riferimenti bibliografici 250
La subordinazione in trasformazione 253
1. Lavoro subordinato, contratto d’opera, tratti distintivi 253
2. Le collaborazioni continuative e coordinate dell’art. 409, n. 3, c.p.c. 255
3. Il potere unilaterale di coordinamento del committente: una costruzione
della dottrina, normato dalla disciplina del lavoro a progetto 256
4. Le collaborazioni organizzate dal committente previste dall’art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 81 del 2015: norma antifraudolenta o identificativa di una
nuova fattispecie? 257
5. La Corte di Cassazione 24 gennaio 2020, n. 1663 e il successivo amplia- mento dell’ambito di applicazione dell’art. 2, comma 1, d.lgs. n. 81 del
2015 anche ai lavoratori autonomi deboli 258
6. Esigenza di individuare una disciplina che tuteli effettivamente il lavoro autonomo continuativo debole e non incentivi forme di falso lavoro auto-
nomo 260
7. Questo compito spetta al legislatore come è avvenuto per il contratto a termine, per il lavoro somministrato, per il part time, per il contratto in- termittente, per il lavoro a chiamata, per le varie forme di apprendistato e
anche per il lavoro a progetto, spesso utilizzato in modo fraudolento 261
8. Gli artt. 35, 36 Cost. e la contrattazione collettiva dei riders 261
9. La qualificazione giuridica del rapporto di lavoro dei riders e la proposta di
direttiva europea del 9 dicembre 2021 262
10. Cenni sulla giurisprudenza delle Corti Superiori di Francia, Spagna e Ger-
mania sulla qualificazione del rapporto dei riders 265
11. L’applicazione della direttiva 2019/1152 ad ogni forma di lavoro a condi-
zione che soddisfi i criteri stabiliti dalla Corte di Giustizia 267
4.
La flessibilità nel lavoro: la precarietà dei rapporti e il lavoro mediante piattaforme digitali nell’industria 4.0
L’impatto della crisi economica sul lavoro autonomo e su quello subordinato 269
1. Premessa 269
2. L’area delle collaborazioni continuative e coordinate 270
3. Le vicende dei riders e della gig economy prima e dopo le modifiche legisla-
tive del 2019 e dopo la sentenza della Cassazione 24 gennaio 2020, n. 1663 273
4. La crisi economica e le modificazioni degli istituti tipici del lavoro subordi-
nato 278
5. Insufficienza della fattispecie subordinazione a garantire i lavoratori non subordinati meritevoli di tutele e diversità di discipline del lavoro subordi-
nato 279
Il lavoro mediante piattaforme digitali e la vicenda processuale dei riders 281
1. I riders: eterogeneità della categoria dei riders 281
2. La sentenza della Corte di Appello di Torino: critica 282
3. Funzione antifraudolenta dell’art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 81 del 2015 283
4. Conferma della Cassazione 24 gennaio 2020, n. 1663 284
5. Ampliamento dell’ambito di applicazione dell’art. 2, comma 1, anche ai
lavoratori autonomi deboli 285
6. I riders continuativi e non continuativi e la diversa disciplina applicabile 285
7. Qualificazione del rapporto di lavoro del rider come subordinato? 286
8. Xxxxxxxx che sostengono l’esistenza di una fattispecie contraddistinta dal
potere unilaterale organizzativo 287
9. Conclusione 288
Solidarietà, precarietà del lavoro e dignità del lavoratore 291
1. Crisi economica e trasformazioni sociali del lavoro subordinato e di quello autonomo 291
2. La funzione attuale del diritto del lavoro 293
3. La solidarietà, la dignità e la salute e la sicurezza del lavoro sono diritti che
non possono essere oggetto di contemperamento 293
Dignità del lavoratore e libertà di iniziativa economica, rivoluzione indu- striale 4.0 e la qualificazione giuridica del rapporto di lavoro dei riders e la
proposta di direttiva 301
1. Il lavoro è un valore fondante della Costituzione 301
2. Diversa rilevanza del lavoro nella normativa UE 302
3. La Costituzione tutela la dignità della persona che lavora attraverso una re- tribuzione comunque sufficiente e garantisce la percezione del reddito a chi
non lavora perché disoccupato o inoccupato 302
4. Reddito di cittadinanza e reddito di inclusione contro la povertà e la rifor-
ma dei centri per l’impiego 303
5. Attenuazione della disciplina inderogabile del rapporto di lavoro 304
6. Modifiche legislative e valori costituzionali 304
7. Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non è l’unica forma di occupa-
zione 305
8. La temporaneità dei rapporti di lavoro e la precarietà del lavoro 306
9. Dignità del lavoratore e iniziativa economica privata 306
10. La rivoluzione industriale 4.0 310
11. La qualificazione giuridica del rapporto di lavoro dei riders 312
12. Cenni sulla giurisprudenza delle Corti Superiori di Francia, Spagna e Ger-
mania sulla qualificazione giuridica del rapporto dei riders 314
13. Il lavoro agile 316
14. Art. 2087 c.c., titolo I dello Statuto dei lavoratori e decreto dignità del 2018 318
15. Conclusioni 319
5.
Rappresentatività sindacale
Sulla rappresentatività sindacale in trasformazione dallo Statuto ai giorni
nostri 323
1. Dalla maggiore rappresentatività sindacale (presunta) alla rappresentatività
come reciproco riconoscimento 323
2. La rappresentatività sindacale effettiva sancita dal consenso dei lavoratori
nella sentenza n. 231 del 2013 della Corte costituzionale 325
3. La rappresentatività sindacale negli accordi del 2014 e del 2018, non anco-
ra attuati 326
4. Sciopero e rappresentatività sindacale 327
5. Conclusione 328
6.
Autonomia collettiva
Statuto dei lavoratori e autonomia collettiva: dall’autunno caldo al Covid-19 331
L’autonomia collettiva: da Xxxxxxxxx Xxxxxxx-Xxxxxxxxxx a Xxxx Xxxxxx 353
1. Due teorie complete dell’autonomia collettiva non in contrasto tra loro 353
2. Il trinomio “autonomia privata collettiva – libertà sindacale – sindacato
soggetto privato” nella teoria di Xxxxxxxxx Xxxxxxx-Xxxxxxxxxx 354
3. Il metodo seguito da Xxxxxxxxx Xxxxxxx-Xxxxxxxxxx: l’osservazione della real-
tà e la contestualizzazione dei mutamenti sociali 355
4. L’importanza della scuola del Wisconsin per l’elaborazione teorica di Xxxx Xxxxxx: l’analisi dei fenomeni economici sottostanti quale fondamento del-
la ricostruzione del diritto del lavoro in Italia 356
5. L’introduzione allo studio dell’autonomia collettiva: una svolta negli studi
delle relazioni industriali 357
6. Conclusioni: adesione al metodo sistematico e tutela della libertà economi-
ca e della dignità della persona quali punti di unione dei due Autori 358
7.
Sciopero nei servizi pubblici essenziali
Il contemperamento del diritto di sciopero con i diritti della persona costitu- zionalmente garantiti nei servizi pubblici essenziali 359
1. Premessa 359
2. L’andamento del conflitto 360
3. La composizione del conflitto 361
4. Cause di insorgenza 362
5. Regole sullo sciopero ed efficienza del servizio 363
6. La reiterazione dello sciopero 364
7. Rappresentatività sindacale e conflitto 365
8. Il ricorso allo sciopero generale 366
9. L’andamento della conflittualità nei settori più critici 366
10. Conclusioni 369
La Commissione di garanzia 373
1. La Commissione di garanzia nella legge n. 146 del 1990 373
2. I poteri della Commissione di garanzia dopo la legge n. 83 del 2000 376
2.1. Il potere di regolamentazione provvisoria anche in caso di idoneità
parziale dell’accordo 376
2.2. Il potere di interpretare gli accordi 377
2.3. Il potere di differimento 377
2.4. Il potere di indicazione immediata 377
2.5. Il potere di arbitrato su richiesta congiunta delle parti 378
2.6. Il potere di mediazione: dubbi 378
2.7. Il potere di influenza 378
3. Dubbi sulla valutazione di opportunità da parte della Commissione sulle motivazioni dello sciopero 378
4. Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali come procedimento 379
5. La legge n. 146 del 1990 e la razionalizzazione del potere sanzionatorio 379
5.1. Il potere sanzionatorio nei confronti dei singoli lavoratori e il relativo procedimento 379
5.2. Il potere sanzionatorio nei confronti delle associazioni dei lavoratori 380
5.3. Il potere sanzionatorio nei confronti dei datori di lavoro 380
5.4. Il potere sanzionatorio nei confronti dei lavoratori autonomi e delle
loro associazioni 381
6. Conclusioni 381
L’andamento del conflitto tra emergenza pandemica e ripartenza 383
1. Il conflitto e l’emergenza epidemiologica 383
2. Il possibile ampliamento dei servizi essenziali 384
3. Il governo del conflitto nella cosiddetta “fase due” 385
4. Andamento del conflitto 385
5. Gli aspetti salienti del conflitto nei servizi pubblici 386
5.1. A) Rilevanza delle astensioni e “effetto annuncio” 386
5.2. Segue. B) La verifica della rappresentanza 387
5.3. Segue. C) Cause di insorgenza del conflitto: dumping contrattuale e
mancato pagamento delle retribuzioni 387
6. Conclusioni 389