La revisione contabile delle rimanenze e l’inventario
La revisione contabile delle rimanenze e l’inventario
fisico
Definizione
Le RIMANENZE DI MAGAZZINO includono i beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella normale attività dell’impresa.
Includono le seguenti classi:
⮚ merci (prodotti acquistati per la rivendita)
⮚ materie prime
⮚ materiali di consumo e materiali accessori
⮚ semilavorati (parti finite di acquisto o di produzione)
⮚ prodotti in corso di lavorazione (materiali, parti in fase di avanzamento)
⮚ prodotti finiti (manufatti dall’impresa)
Rilevazione
Il passaggio dei rischi e dei benefici associati ai beni determina l’inclusione o meno di un bene nelle rimanenze di magazzino. Il passaggio avviene normalmente:
a)alla data di spedizione o consegna per i beni mobili;
b)secondo le modalità contrattuali dell’acquisto ed in base al trasferimento dei rischi;
c)alla data di stipulazione del contatto di compravendita per gli immobili.
Rientrano pertanto nelle rimanenze:
⮚ Beni fisicamente esistenti nei magazzini e nelle aree di produzione dell’azienda (escluse le merci in deposito, in prova, in visione, in c/lavorazione);
⮚ Beni in viaggio (quando l’impresa ne ha acquisito il titolo di proprietà);
⮚ Beni in viaggio (quando l’impresa non ha ancora trasferito il titolo di proprietà ai terzi);
⮚ Beni di proprietà dell’impresa presso terzi.
Classificazione
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
C) ATTIVO CIRCOLANTE I – RIMANENZE:
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) Lavori in corso su ordinazione
4) Prodotti finiti e merci
5) Acconti
CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
11) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
Valutazione
Le rimanenze di magazzino sono costi imputabili a beni ancora in giacenza che si rinviano al futuro esercizio in quanto recuperabili tramite i ricavi di futuri periodi.
Le rimanenze sono iscritte in bilancio
AL MINORE FRA IL COSTO D’ACQUISTO O DI PRODUZIONE ED IL VALORE DI REALIZZO DESUMIBILE DALL’ANDAMENTO DEL MERCATO
Pertanto quando l’utilità o la funzionalità originaria misurata dal valore (costo) originario si riduce, si rende necessario modificare tale valore tramite il valore di mercato.
Si rende necessario il riesame del costo originario per escludere quella parte di esso che non potrà essere recuperata.
Valutazione: Nozione di costo
COSTO STORICO
Complesso dei costi sostenuti per ottenere la proprietà delle rimanenze di magazzino nel loro attuale sito e condizione. Si distingue tra:
a) Costo di acquisto per i prodotti acquistati: è il prezzo effettivo di acquisto più gli oneri accessori (trasporto, dogana, assicurazione). I resi, gli abbuoni, gli sconti e i premi si portano in diminuzione dei costi, gli oneri finanziari sono esclusi .
b) Costo di fabbricazione per i prodotti finiti: è il costo di acquisto più le spese industriali di produzione o di trasformazione. Include:
⮚costi direttamente imputabili al prodotto (manodopera diretta, licenze di produzione)
⮚altri costi per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento in cui il bene può essere utilizzato (costi indiretti).
Atteznione: sono esclusi i costi di distribuzione, generali e amministrativi.
Valutazione: Costi indiretti
Costi indiretti: regola generale di imputazione
Oneri che hanno contribuito a portare le giacenze di magazzino nel LUOGO e nelle CONDIZIONI in cui si trovano, per la quota RAGIONEVOLMENTE imputabile al prodotto e fino al momento in cui il bene può essere utilizzato.
Esempi:
⮚ Xxxxxxxx, salari e relativi oneri afferenti alla mano d’opera indiretta ed il personale tecnico di stabilimento;
⮚ Manutenzioni e riparazioni;
⮚ Materiali di consumo;
⮚ Altre spese effettivamente sostenute per la lavorazione di prodotti (gas metano, acqua, manutenzione esterna, servizi di vigilanza).
Valutazione: Costi indiretti (segue)
Criterio per l’imputazione : normale capacità produttiva
L’imputazione di costi indiretti di produzione al costo di fabbricazione dei prodotti è fondata sulla capacità normale di produzione dell’impresa, definita in base ai mezzi di cui dispone ed alla produzione che ragionevolmente si attende.
La capacità produttiva normale rappresenta la potenzialità dell’impianto a produrre con ragionevoli livelli di efficienza.
I parametri di distribuzione solitamente usati sono:
⮚ le ore dirette di manodopera;
⮚ il costo della manodopera diretta;
⮚ ore macchina
⮚ costo primo (costo dei materiali diretti e il costo della manodopera diretta)
Metodi di determinazione del costo
Le tecniche di determinazione del costo previste sono:
a)Costo specifico 🡪 identifica i singoli beni acquistati con i relativi costi (questo criterio può essere adottato solo se le voci delle rimanenze non sono intercambiabili)
b)FIFO 🡪 ipotizza che gli acquisti o le produzioni più vecchi siano i primi a
essere venduti, di conseguenza ipotizza che restino in magazzino le quantità relative agli acquisti o alle produzioni più recenti.
c)LIFO (non ammesso dagli IAS/IFRS) 🡪 ipotizza che gli acquisti o le produzioni più recenti siano i primi a essere venduti, di conseguenza ipotizza che restino in magazzino le quantità relative agli acquisti o alle produzioni più remote, valutate pertanto al costo di tali acquisti o produzioni. Può essere continuo o a scatti.
Metodi di determinazione del costo (segue)
d) Costo medio ponderato 🡪 considera le unità di un bene acquistato o prodotto a date diverse e a diversi costi come facenti parte di un insieme, in cui i singoli acquisti e le singole produzioni non sono più identificabili ma sono tutte ugualmente disponibili.
Il Costo Medio può essere ponderato:
-per movimento: il costo medio viene ricalcolato dopo ogni singolo acquisto e gli scarichi dal magazzino vengono valorizzati con il costo medio ponderato calcolato dopo l’ultimo acquisto effettuato;
-per periodo: alle quantità ed ai costi in inventario all’inizio del periodo si aggiungono gli acquisti o la produzione di un periodo e si determinano i costi ponderati alla fine del periodo stesso.
Valutazione: Nozione di valore di mercato
Per VALORE DI MERCATO ai fini della valutazione delle rimanenze di magazzino si intende:
a) Il costo di sostituzione (in generale per le materie prime e sussidiare): rappresenta il costo con il quale in normali condizioni di gestione una determinata voce in magazzino può essere riacquistata o riprodotta. Il costo di sostituzione dei materiali e dei prodotti acquistati si determina sulla base dell’acquisto di quantità normali effettuato in normali circostanze.
b) Il valore netto di realizzo (per le merci, i prodotti finiti, semilavorati di produzione e prodotti in corso di lavorazione): rappresenta il prezzo di vendita nel corso della normale gestione, al netto dei costi di completamento e delle spese dirette di vendita che possono ragionevolmente prevedersi quali le provvigioni, trasporto, imballaggi. Non si considerano le altre spese di vendita (pubblicità, spese generali e amministrative).
Valutazione: Nozione di valore di mercato (segue)
Classe di rimanenze | Regola generale di definizione di “mercato” | Eccezioni |
Materie prime, sussidiarie e semilavorati di acquisto che partecipano alla fabbricazione dei prodotti finiti | Costo di sostituzione | - Valore netto di realizzo se il loro minor costo non può essere recuperato tramite il valore netto di realizzo del prodotto finito in cui entrano a far parte; - Valore netto di realizzo se obsolete o a lento rigiro |
Semilavorati e prodotti in corso di fabbricazione | Valore netto di realizzo | |
Prodotti finiti e merci ed altre giacenze destinate alla vendita | Valore netto di realizzo | - Costo di sostituzione se valutati a LIFO; - Costo di sostituzione se vi sono forti oscillazioni nel prezzo di vendita |
ESISTENZA
Le rimanenze esposte in bilancio derivano da acquisti o produzioni realmente effettuate. Tutte le spedizioni e le rettifiche effettivamente avvenute sono rilevate in diminuzione delle rimanenze esposte in bilancio.
COMPLETEZZA
Tutte le rimanenze di proprietà della società sono esposte in bilancio. Le rimanenze esposte in bilancio sono diminuite per effetto resi, spedizioni e rettifiche effettivamente avvenute.
ACCURATEZZA
L’ammontare delle operazioni da cui derivano le rimanenze esposte in bilancio è valorizzato e contabilizzato secondo processi di calcolo aritmetico corretti.
COMPETENZA
Le rimanenze esposte in bilancio derivano da operazioni rilevate, per competenza, entro la data di riferimento del bilancio.
VALUTAZIONE
Le rimanenze sono state valutate in conformità ai principi contabili statuiti, tenendo conto dei fattori che possono influire sul loro valore. E’ rispettato il criterio di uniformità dei principi contabili, salvo deroghe ammissibili e giustificate.
DIRITTI E OBBLIGHI
Le rimanenze esposte in bilancio rappresentano diritti di vendita o di produzione giuridicamente validi. Le rimanenze sulle quali gravano eventuali vincoli a favore dei terzi sono correttamente rappresentate.
PRESENTAZIONE/CLASSIFICAZIONE E INFORMATIVA
La rappresentazione in bilancio è adeguatamente supportata da informazioni di dettaglio sulle rimanenze di magazzino. Le rimanenze sono correttamente classificate.
Le procedure di revisione vengono pianificate nel programma di lavoro di dettaglio al fine di verificare il rispetto delle singole asserzioni
Valutazione del rischio inerente e della significatività
Valutazione preliminare del sistema di controllo interno
Analisi comparative preliminari
Valutazione del rischio
di controllo e risposta
Test di
controllo
Valutazione del rischio di individuazione e risposta | ||
Test di dettaglio sulle transazioni
Test di dettaglio sui saldi
Analisi comparative
Analisi
comparative
Analisi dei rischi
a) Rischio inerente
Per rischio inerente si intende la suscettibilità di un saldo, di un conto o di una classe di operazioni di essere inesatti e quindi generare singolarmente o aggregati ad altri saldi, conti o classi di operazioni inesattezze significative in bilancio.
Questo rischio è indipendente dalla presenza o meno di adeguati controlli interni relativi ai conti o alle classi di operazioni.
Esempi di fattori di rischio inerente dell’area rimanenze sono:
Fattori di rischio | Errore potenziale |
Magazzini di produzione: processo produttivo articolato | Errori di determinazione del costo delle rimanenze (C, A, V) |
Elevata varietà dei prodotti/merci in giacenza | Errori nella valutazione delle rimanenze (V) |
Vendita di prodotti con ciclo di vita breve | Rischio di obsolescenza e non corretta valutazione delle rimanenze (V) |
Produzione a ciclo continuo e difficoltà nello svolgere procedure inventariali al 100% | Errori o omissioni nella determinazione delle quantità fisiche di fine periodo e conseguente valorizzazione delle giacenza (C, A, CO, V) |
Rilevanti acquisti in valuta estera | Errori di conversione delle fatture di acquisto e conseguenti errori nella valorizzazione (A, V); errori di cut off per merci in viaggio (CO) |
Mercato di approvvigionamento caratterizzato da volatilità dei prezzi | Errori nella determinazione dei costi di produzione e valorizzazione prodotti di magazzino (A, V) |
b) Rischio di controllo
Per rischio di controllo si intende il rischio che un errore contenuto in un’asserzione e che potrebbe essere significativo, non sia pervenuto, o individuato e corretto tempestivamente dal controllo interno dell’impresa.
Il revisore deve considerare le direttive e procedure del sistema contabile e del sistema di controllo interno che influenzano direttamente la generazione dei dati di bilancio.
E’ necessario dunque rilevare e documentare la procedura relativa all’area rimanenze di magazzino ed identificare i controlli, insiti nella procedura stessa, su cui fare affidamento.
Tipologie di procedure di revisione
A fronte del livello di rischio intrinseco e di controllo individuato, le procedure di revisione da svolgere possono essere distinte in tre tipologie:
1)Procedure di conformità: comprensione e mappatura del ciclo, valutazione dei controlli posti in essere dalla società, test di validità dell’efficacia operativa dei controlli;
2)Analisi comparative - Procedure analitiche
3)Verifiche di dettaglio con l’applicazione di metodi di campionamento.
3. Prelievi e versamenti interni di produzione
4. Spedizioni e uscite
1. Ricevimento dei beni
2. Disposizione nell’area di
giacenza
1) Procedure di conformità: Mappatura del processo
5. Contabilità di magazzino
6. Inventari fisici
USCITE
MAGAZZINO PRODUZIONE
ENTRATE
AMMINISTRAZIONE
Per ogni fase del processo bisogna:
⮚ Comprendere le attività che vengono svolte dalla società;
⮚ Tra queste attività, identificare i controlli chiave a presidio dei rischi di errore.
Fase processo | Controllo Chiave | Rischio |
Ricevimento beni | Identificazione della natura dei beni in entrata | Per i beni non adeguatamente etichettati e codificati è difficile l’identificazione in sede di inventario fisico |
Disposizione nell’area giacenza | Adeguata protezione fisica | Se i beni non sono protetti mediante adeguate procedure di sicurezza (es: solo le persone autorizzate possono accedere e prelevare i materiali in giacenza) esiste il rischio di sottrazione indebita. |
Fase processo | Controllo Chiave | Rischio |
Prelievi e versamenti interni di produzione | Corretta identificazione del prelievo /versamento del soggetto che lo ha effettuato e delle destinazioni | Se i movimenti non sono adeguatamente individuati e documentati (bolle di carico e scarico pre-numerate) risulta difficile la corretta rilevazione e registrazione. |
Spedizioni | Riscontro della merce da spedire con la documentazione che autorizza l’uscita | Il materiale può essere scaricato da magazzino in assenza di relativa autorizzazione da parte degli uffici competenti senza ordine, lista di prelievo, ecc. |
Rilevazione contabile delle movimentazioni | Tempestività delle registrazioni | La contabilità di magazzino non è tenuta con elevata tempestività rispetto al momento dell’effettuazione dei movimenti fisici (errori di cut off). |
2) Analisi comparative – Procedure analitiche
Da utilizzare nella fase di pianificazione del lavoro di revisione come procedura di valutazione del rischio al fine di ottenere una comprensione dell’impresa e del contesto in cui essa opera.
Per l’area rimanenze di magazzino tali analisi consistono nel:
⮚ considerare il settore di attività del cliente e confrontare le informazioni ottenute con quelle attese;
⮚ spiegare i movimenti ed investigare tutte le relazioni inusuali o inattese tra gli ammontari dell’esercizio corrente, dell’anno precedente e del budget per: categoria di rimanenza, componente di costo, costo medio delle rimanenze, variazione dei prezzi di acquisto dei materiali e di vendita dei prodotti;
⮚ calcolare gli indici di bilancio raffrontando i dati ottenuti con quelli medi
del settore e dei concorrenti (indici di rotazione delle materie prime e dei prodotti finiti);
⮚ comparare lo stanziamento per obsolescenza con il totale delle rimanenze per gli ultimi 3/5 esercizi; comparare lo stanziamento per singoli depositi o magazzini.
Nel definire il programma di lavoro è importante comprendere la relazione tra l’obiettivo (asserzioni) e le procedure di revisione. Di seguito si riportano alcuni esempi: | |||
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione | ||
Esistenza | ⮚Partecipazione all’inventario fisico effettuato dalla società; ⮚Effettuare il tracing dell’inventario; ⮚Circolarizzare i depositari esterni | ||
Valutazione | ⮚Accertare il criterio di valutazione adottato; ⮚Verificare i costi di acquisto per materie prime e prodotti d’acquisto; ⮚Verificare la composizione dei costi per semilavorati e prodotti finiti; ⮚Verificare il valore di realizzo delle giacenze nell’esercizio successivo ; ⮚Verificare la necessità e il calcolo di un fondo svalutazione magazzino. |
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione |
Completezza e accuratezza | ⮚Verificare la contabilizzazione delle merci in viaggio; ⮚Effettuare la riconciliazione tra il tabulato di magazzino e la contabilità |
Competenza | ⮚Effettuare il test di cut off magazzino (acquisti e vendite) |
Presentazione e informativa | ⮚Verificare gli eventi successivi ⮚Verificare la correttezza dell’esposizioni in bilancio |
Diritti e obblighi | ⮚Verificare la copertura assicurativa ⮚Analizzare i contratti con i depositari ⮚Verificare la costituzione di pegni sui beni in giacenza in magazzino |
Inventario fisico
Obiettivo della verifica: verificare la correttezza e l’esistenza delle quantità in giacenza
Asserzioni coperte: esistenza, competenza, valutazione Lavoro da svolgere:
a)Controllo della procedura inventariale
b)Selezione dei magazzini da verificare e dei codici da contare c)Effettuazione della conta
d)Successive verifiche da effettuare in fase di intervento finale di revisione
a) Controllo della procedura inventariale
La procedura inventariale deve:
⮚identificare le date ed il luogo dell’inventario;
⮚identificare i responsabili e le squadre di conta;
⮚identificare i codici oggetto di conta;
⮚garantire la completezza della conta (es. cartellini pre-numerati in triplice copia);
⮚garantire l’accuratezza della conta (es. cartellini annullati).
⮚garantire il corretto cut-off;
⮚identificare l’eventuale merce a lento rigiro/obsoleta/da rottamare;
⮚garantire la registrazione delle differenze inventariali (fisico/contabile);
⮚prevedere la necessità di una spiegazione delle differenze inventariali
b) Selezione dei magazzini e dei codici da contare
In caso di più magazzini il revisore deve valutare su quali effettuare le proprie verifiche inventariali sulla base della valutazione del rischio inerente e di controllo.
La selezione dei codici da contare deve:
⮚ essere fatta prima della conta (anche su giacenza ad una data diversa);
⮚ essere fatta su giacenze valorizzate (es. anche a “costo standard”);
⮚ garantire di coprire con la conta una parte significativa in valore dello stock (le quantità in giacenza da contare sono definite dal giudizio professionale del revisore che deve considerare: il comfort ottenuto dalle procedure di validità del sistema di controllo interno, la competenza dei componenti le squadre di conta e l’eventuale esperienza passata).
⮚ includere articoli selezionati dalle evidenze contabili e articoli selezionate
dalle giacenze fisiche (selezione incrociata fisico/contabile)
Inventario fisico (segue)
c) Effettuare la conta
C1) Durante la conta è necessario:
⮚ avere a disposizione il tabulato di magazzino ante inventario;
⮚ verificare quello che ha già fatto il personale della società (durante il nostro intervento l’attività della società dovrebbe essere terminata);
⮚ coprire al 100% tutte le ubicazioni di un codice;
⮚ verificare che tutta la merce sia stata cartellinata (a garanzia di completezza);
⮚ chiedere ai magazzinieri quale merce è obsoleta/a lento rigiro/da rottamare.
Inventario fisico (segue)
⮚ verificare che le attività di ricevimento/spedizione siano ferme;
⮚ ottenere le ultime/prime bolle d’ingresso merce e le ultime/prime bolle d’uscita merce rispetto alla data dell’inventario;
⮚ ottenere le bolle della merce resa dal cliente/non accettata dai fornitori nei giorni a cavallo dell’inventario;
⮚ verificare che non vi sia un ammontare significativo di merce bollettata e non ancora spedita (pre-fatturato).
Inventario fisico (segue)
C2) Alla fine della conta:
⮚ ottenere il tabulato (o il file) totalizzato ante inventario (non importa se valorizzato o a sole quantità);
⮚ se già disponibile ottenere il tabulato post inventario con le rettifiche inventariali;
⮚ effettuare la “quadratura dei cartellini” (cartellini emessi, utilizzati, annullati, non utilizzati);
⮚ ottenere il report che evidenzi i risultati delle conte effettuate in corso d’anno (solo per gli inventari rotativi) e delle relative differenze inventariali.
Inventario fisico (segue)
d) Successive verifiche da effettuare in fase di intervento finale di revisione
Durante la revisione del bilancio occorre:
⮚ verificare che le quantità contate corrispondano a quelle valorizzate (“tracing test”);
⮚ verificare che a fronte della merce caricata/scaricata a magazzino nei giorni prima dell’inventario sia stato accertato il relativo costo/ricavo (test di “cut-off”);
⮚ verificare che alla merce a lento rigiro/obsoleta/da rottamare sia
attribuita la corretta valorizzazione (minore tra costo e valore di mercato).
Tracing dell’inventario
Obiettivo della verifica: verificare la corretta contabilizzazione delle quantità contate in sede di inventario
Asserzioni coperte: esistenza, completezza, accuratezza Lavoro da svolgere:
⮚ Ottenere il tabulato dettagliato delle giacenze alla data di bilancio;
⮚ Effettuare per i codici selezionati in sede di inventario il confronto con quanto riportato nei risultati dell’inventario fisico;
⮚ Eventuali discrepanze fra quanto contato e quanto rilevato nel tabulato delle giacenze alla data di bilancio, dovranno essere evidenziate e, se ritenute significative, indagate ed eventualmente rettificate.
Differenze inventariali
Definizione: sono le differenze tra la giacenza contabile e quella fisica
Un numero eccessivo di differenze inventariali può essere significativo di:
a) Furti da parte del personale di magazzino o di terzi;
b) Pessima gestione contabile e produttiva dello stock;
In sede di accertamento fiscale le differenze inventariali possono essere contestate.
Aspetti di attenzione
PROCEDURE OBBLIGATORIE/RACCOMANDATE:
⮚Analisi del rischio inerente, di controllo e di individuazione dell’area rimanenze di magazzino
⮚Svolgimento dell’inventario fisico
⮚Richiesta di conferma ai depositari
⮚Cut off di magazzino
⮚Analisi delle differenze inventariali
⮚Analisi del fondo obsolescenza
La revisione contabile dei lavori in corso su ordinazione
Definizione
I lavori in corso su ordinazione si riferiscono a
⮚ contratti di durata normalmente ultrannuale
⮚ per la realizzazione di un'opera o di un complesso di opere o la fornitura di beni o servizi
⮚ non di serie
⮚ che insieme formino un unico progetto
⮚ eseguite su ordinazione del committente
⮚ secondo le specifiche tecniche da questi richieste
Fasi di una commessa e soggetti coinvolti
Usualmente una commessa si distingue nelle seguenti fasi:
⮚ Gara
⮚ Ingegneria
⮚ Acquisti
⮚ Opere Civili
⮚ Montaggi
⮚ Garanzia
Nella realizzazione dell’opera sono spesso coinvolti più soggetti o nella forma di subappalti o di aggregazioni di imprese.
I rapporti tra questi soggetti sono spesso complessi e possono anche modificarsi nei fatti durante la realizzazione dell’opera.
Valutazione
Le commesse possono essere valutate secondo due metodi distinti:
Il criterio della percentuale di completamento o dello stato d'avanzamento
(metodo del ricavo)
Il criterio della commessa completata o del contratto completato
(metodo del costo)
Valutazione (segue)
Il criterio della percentuale di completamento o stato d'avanzamento è l'unico che permette di raggiungere in modo corretto l'obiettivo della contabilizzazione per competenza delle commesse a lungo termine, che è quello di riconoscere l'utile della commessa con l'avanzamento dell'opera.
L’avanzamento può essere stimato con differenti metodologie:
⮚ Metodo del costo sostenuto (cost-to-cost)
⮚ Metodo delle ore lavorate
⮚ Metodo delle unità consegnate
Valutazione (segue): metodo del cost to cost
% di avanzamento:
Costi sostenuti/costi totali
Valore del lavoro in corso:
% di avanzamento * valore contratto
oppure
Costi sostenuti + % di avanzamento * margine di commessa
oppure
Costi sostenuti * Ricavi Totali / Costi Totali (k)
Esempio: | Esempio: | |||
Ricavi totali | 1000 | Margine di commessa % (1000/800) | 1,25 | |
Costi totali | 800 | % avanzamento (400/800) | 50% | |
Costi sostenuti alla data | 400 | Valore lavoro in corso (50%*1000) | 500 | |
Oppure 400+50%*200 | 500 | |||
Oppure 400*1000/800 | 500 |
Attenzione alle commesse in perdita !!
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
A) CREDITI VS SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
B) IMMOBILIZZAZIONI
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I. Rimanenze
1) materie prime, sussidiarie e di consumo
2) prodotti in corso di lavorazione e semilav.
3) lavori in corso su ordinazione
4) prodotti finiti e merci
5) acconti
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
D) DEBITI
1) obbligazioni
2) obbligazioni convertibili
3) debiti verso soci per finanziamenti
4) debiti verso banche
5) debiti verso altri finanziatori
6) acconti
7) debiti verso fornitori
8) debiti rappresentati da titoli di credito
9) debiti verso imprese controllate
10) debiti verso imprese collegate
11) debiti verso controllanti
12) debiti tributari
13) debiti verso istituti di previdenza…
14) altri debiti
A) VALORE DELLA PRODUZIONE :
1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2. Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,semilavorati e finiti
3. Variazione dei lavori in corso su ordinazione
4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
5. Altri ricavi e proventi
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A)
La rilevazione a ricavo del fatturato pro rata è subordinata alla certezza che il ricavo accertato venga definitivamente riconosciuto quale corrispettivo delle opere eseguite; tale certezza normalmente si basa sugli stati di avanzamento lavori predisposti, in contraddittorio con il committente, per la determinazione degli acconti da corrispondere.
Analisi dei rischi
a) RISCHIO INERENTE
Per rischio inerente si intende la suscettibilità di un saldo, di un conto o di una classe di operazione di essere inesatti e quindi generare singolarmente o aggregati ad altri saldi, conti o classi di operazioni inesattezze significative in bilancio.
Questo rischio è indipendente dalla presenza o meno di adeguati controlli interni relativi ai conti o alle classi di operazioni.
Esempi di fattori di rischio inerente dell’area lavori in corso su ordinazione sono i seguenti:
Fattori di rischio | Errore potenziale |
Progetti di complessa realizzazione tecnica | Errori nella stima dei costi di commessa (C, A, V) Errori operativi di ingegneria e montaggio : accantonamenti per rischi non completi o tempestivi (V) Xxxxxx di recupero crediti (V) Ritardi nella rilevazione di progetti in perdita (C, A, V) |
Richiesta di numerose varianti | Errori nel riconoscimento dei ricavi a causa dei tempi e delle difficoltà nel concordare il riconoscimento delle varianti (A, CO, E, V) |
Progetti nuovi con caratteristiche dissimili dai precedenti | Errori nella stima dei costi di commessa e ritardi nel riconoscimento di eventuali perdite su commessa (C, A, V) Errori e/o ritardi nel completamento delle opere; accantonamenti per rischi non completi o tempestivi (V) |
Clienti/fornitori esteri rilevanti | Errori di conversione dei costi/ricavi di commessa (A, V) |
Importanza dell’affidabilità dei tempi di consegna delle opere | Xxxxxxx nelle consegne/collaudi e conseguenti contestazioni con penali o contenziosi passivi (V) |
Pianificazione della revisione dell’area crediti verso clienti
b) RISCHIO DI CONTROLLO
Per rischio di controllo si intende il rischio che un errore contenuto in un’asserzione e che potrebbe essere significativo, non sia prevenuto, o individuato e corretto tempestivamente dal controllo interno dell’impresa.
Il revisore deve considerare le direttive e procedure del sistema contabile e del sistema di controllo interno che influenzano direttamente la definizione dei dati di bilancio.
E’ necessario dunque rilevare e documentare la procedura relativa all’area lavori in corso ed identificare i controlli esistenti al fine di valutare il livello del rischio di controllo e valutare se esistono controlli efficaci su cui fare affidamento.
Esempio di PROGRAMMA DI LAVORO
(commentare insieme le procedure che possono essere selezionate nella nostra ipotesi di lavoro)
Tipologie di procedure di revisione
A fronte del livello di rischio intrinseco e di controllo individuato, le procedure di revisione da svolgere possono essere distinte in tre tipologie:
1)Procedure di conformità: comprensione e mappatura del ciclo, valutazione dei controlli posti in essere dalla società, test di validità dell’efficacia operativa dei controlli
2)Analisi comparative - Procedure analitiche
3)Verifiche di dettaglio con l’applicazione di metodi di campionamento.
Assegnazione
progetto
Apertura commessa
Partecipazione
bando/gara
Stanziamento perdite fondi rischi
Contabilizzazioni Incassi/pagamenti
Contabilizzazioni crediti/debiti
Contabilizzazione Costi/ricavi
Contabilità generale
Contabilità gestionale
1) Procedure di conformità: Mappatura del processo
Monitoraggio margine
Definizione
“milestones”
Chiusura commessa
Claim e garanzie
Stima costi totali (aggiornamento periodico)
Gestione commessa
1) Valutazione del sistema di controllo interno
Per ogni fase del processo bisogna:
⮚ Comprendere le attività che vengono svolte dalla società;
⮚ Tra queste attività, identificare i controlli chiave a presidio dei rischi di errore.
Fase processo | Controllo Chiave | Rischio |
Gara/bando | Il budget completo di commessa viene approvato dalla direzione aziendale | Errori stima costi e specifiche progetti; acquisizione commesse in perdita |
Apertura commessa | Le aperture di commesse sono autorizzate dal responsabile di progetto/BU (responsabile operativo) | Errori o ritardi nella contabilizzazione delle commesse nella fase iniziale |
Stima costi e monitoraggio margine | La stima dei costi è aggiornata periodicamente | Errori e/o omissioni nella definizione e aggiornamento del margine |
Definizione milestones/ stati avanzamento | Gli stati avanzamento sono concordati formalmente con la controparte | Errore nella contabilizzazione di ricavi stimati |
Claim passivi | Le contestazioni/richieste del cliente vengono comunicate, discusse e monitorate da responsabili di adeguato livello | Sotto/sovrastima oneri per contenziosi |
Chiusura commessa | La chiusura della commessa viene comunicata tempestivamente dal responsabile di progetto/BU | Errori nella contabilizzazione di costi su commesse finite; errore definizione margini 49 |
2) Analisi comparative – Procedure analitiche
Da utilizzare nella fase di pianificazione del lavoro di revisione come procedura di valutazione del rischio al fine di ottenere una comprensione dell’impresa e del contesto in cui essa opera.
Per l’area in oggetto tali analisi consistono, ad esempio, nel:
⮚ considerare il settore di attività del cliente e confrontare le informazioni ottenute con quelle attese;
⮚ analizzare i costi di commessa per natura e indagare variazioni significative e/o anomale nella stima dei costi a vita intera di progetto;
⮚ analizzare i margini di commessa e indagare le variazioni inusuali; identificare eventuali commesse con margine prossimo a zero;
⮚ spiegare i movimenti ed investigare tutte le relazioni inusuali o inattese negli avanzamenti di commessa (esercizio precedente, in corso e budget).
I test di revisione possono essere ripartiti tra le varie componenti della valutazione di un LIC
⮚ il ricavo contrattuale
⮚ i costi previsti (quindi il margine)
⮚ i costi sostenuti
3.1) La composizione dei ricavi di commessa
I ricavi di commessa includono diverse componenti:
⮚Valore del contratto originario
⮚Varianti
⮚Revisione prezzi
⮚Claim attivi
⮚Ricavi accessori
Procedure di validità sui ricavi:
⮚ Verifica documentale del ricavo contrattuale
⮚ Verifica della conversione dei ricavi in valuta
⮚ Verifica delle considerazioni a supporto dei claim
⮚ Verifica della corretta sospensione del fatturato pro rata
3.2) I costi di commessa
Sono considerati costi di commessa sia quelli direttamente riferibili alle commesse (costi diretti), sia quelli riferibili all'intera attività produttiva e ripartiti, per imputazione, sulle singole commesse (costi indiretti).
Per costi diretti si intendono:
⮚I costi dei materiali
⮚I costi della manodopera
⮚I costi dei subappaltatori.
⮚Le spese del trasferimento di impianti e di attrezzature al cantiere.
⮚I costi per l'impianto e smobilizzo del cantiere.
⮚Gli ammortamenti ed i noli dei macchinari impiegati.
⮚Le royalties per brevetti utilizzati per l'opera.
⮚I costi per fidejussioni e assicurazioni specifiche.
⮚I costi di progettazione (se riferibili direttamente alla commessa).
3.2) I costi di commessa (segue)
Per costi indiretti si intendono:
⮚ I costi di progettazione (se tali costi si riferiscono all'intera attività produttiva e sono attribuibili a più commesse).
⮚ I costi generali di produzione o industriali, cui si applicano i principi relativo alle giacenze di magazzino.
3.2) I costi di commessa (segue)
Procedure di validità sui costi previsti:
⮚ Discussione delle previsioni di commessa
⮚ Analisi dell’andamento dei margini
⮚ Valutazioni di eventuali “riserve in commessa”
⮚ Verifica della conversione dei costi in valuta
Procedure di validità sui costi sostenuti:
⮚ Vouching di commessa
⮚ Verifica del sistema di attribuzione dei costi di commessa
⮚ Analisi della valorizzazione delle ore lavorate
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione |
Esistenza | ⮚ Analizzare i costi di commessa sostenuti, verificandone l’effettivo sostenimento; ⮚ Effettuare le visite di progetto/cantiere; ⮚ Analizzare i contratti di progetto; ⮚ Effettuare la richiesta di conferma informazioni ai committenti (ove applicabile) |
Completezza e accuratezza | ⮚ Riconciliare i dati di commessa della contabilità analitica/gestionale con la contabilità generale; ⮚ Ottenere il dettaglio extracontabile dei progetti e riconciliare le informazioni con la contabilità |
Nel definire il programma di lavoro è importante comprendere la relazione tra l’obiettivo (asserzione) e le procedure di revisione.
Di seguito si riportano alcuni esempi:
3) Verifiche di dettaglio (segue)
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione |
Completezza e accuratezza (segue) | ⮚ Analizzare le specifiche contrattuali; ⮚ Analizzare i costi di commessa sostenuti; ⮚ Verificare le fatturazioni emesse; ⮚ Analizzare la valorizzazione delle ore lavorate; ⮚ Riconciliare i costi inclusi nei prospetti di calcolo dei lavori in corso con i costi presenti in contabilità generale; ⮚ Ricalcolare i lavori in corso (margine, stato avanzamento) ⮚ Analizzare gli acconti ricevuti; ⮚ Verificare la fatturazione delle varianti/change orders; ⮚ Analizzare e riconciliare i margini interdivisionali (ove applicabile). |
3) Verifiche di dettaglio (… segue)
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione |
Valutazione | ⮚ Analizzare le stime dei costi “ a vita intera” e “a finire”; ⮚ Verificare il calcolo dell’avanzamento della commessa; ⮚ Verificare il calcolo del margine di commessa e verificare la corretta determinazione e contabilizzazione delle perdite su commessa ⮚ Analizzare eventuali ricavi stimati e/o varianti non ancora formalmente approvate ; ⮚ Effettuare le visite di progetto/cantiere. |
Competenza | ⮚ Analizzare i costi sostenuti (inclusi stanziamenti di fine periodo) ⮚ Effettuare le visite di progetto/cantiere ⮚ Verificare la chiusura dei progetti terminati |
3) Verifiche di dettaglio (segue)
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione |
Diritti e obblighi | ⮚ Analizzare i contratti; ⮚ Verificare i SAL siglati con le controparti; ⮚ Verificare le fatturazioni; ⮚ Verificare le garanzie; ⮚ Analizzare la documentazione a supporto dei claim attivi/passivi. |
Presentazione e informativa | ⮚ Verificare la corretta classificazione dei saldi patrimoniali ed economici dei lavori in corso; ⮚ Verificare l’informativa relativa ai progetti in perdita; ⮚ Verificare l’informativa relativa alle garanzie; |
Aspetti di attenzione
La revisione dell’area lavori in corso è
strettamente connessa
alle attività di revisione di altre aree di bilancio In particolare:
a) Disponibilità liquide
Il ciclo finanziario di una società che lavora su commessa può essere estremamente irregolare. Inoltre la presenza di lavori in corso in valuta implicano spesso significative operazioni di copertura di cui si deve ottenere conferma e la cui natura va analizzata in relazione alle commesse coperte.
b) Crediti verso clienti
I crediti che corrispondono a lavori in corso ancora aperti non concorrono a formare il monte crediti su cui si calcolano le percentuali di svalutazione fiscalmente deducibile.
I crediti in valuta che corrispondono a lavori in corso su cui sono aperte delle coperture non vanno adeguate al cambio di fine esercizio ma considerate nel processo di contabilizzazione delle operazioni di copertura.
c) Debiti verso fornitori
Tra le fatture da ricevere vengono contabilizzate le ritenute a garanzia sui subappalti che si stratificano negli esercizi e che devono essere scaricati con l’avanzare della fatturazione passiva.
🡪 Le rettifiche relative alle errate contabilizzazioni di costi, nel caso di costi di commessa, generano una rettifica di segno opposto pari all’errato stanziamento per il margine di commessa.
d) Fondi per rischi ed oneri
Gli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e quelli a fronte di perdite prevedibili vengono rilevati al passivo tra i Fondi per rischi ed oneri.
e) Conti d’ordine
Con particolare riferimento al rilascio di fideiussioni quali Performance bond, Bid bond (eventualmente solo linee di credito), fidejussioni a garanzia dei progetti finanziati SACE, fidejussioni a garanzia del pagamento.
La revisione contabile dei fornitori
Definizione
I DEBITI rappresentano obbligazioni a pagare una determinata somma di denaro ad una data stabilita.
Hanno rilevanza per i crediti:
a) l’origine
b) la natura del creditore
c) la scadenza
d) l’esistenza di garanzie
a) Origine dei debiti
a) debiti sorti in relazione a costi derivanti da operazioni di gestione caratteristica;
b) debiti sorti per prestiti e finanziamenti ricevuti;
c) debiti sorti per altre ragioni (es: debiti verso l’erario, dipendenti..)
b) Natura del creditore
a) debiti verso soci per finanziamenti;
b) debiti verso altri finanziatori;
c) debiti verso fornitori (diversi dalle consociate) derivanti dall’ attività ordinaria;
d) debiti verso consociate (controllate, controllanti, collegate e consociate);
e) debiti verso altri.
c) Scadenza dei debiti
a) a breve scadenza
esigibilità entro l’esercizio successivo
b) a media o lunga scadenza
esigibilità oltre l’esercizio successivo
d) Garanzie
I debiti possono essere:
a)Assistiti da garanzie (reali o personali) b)Senza garanzie
🡪 Attenzione:
I debiti sono iscritti in bilancio quando rischi, oneri e benefici connessi alla proprietà dei beni sono stati trasferiti.
I debiti relativi a prestazioni di servizi sono iscritti in bilancio quando il servizio è stato effettivamente reso ed esiste l’obbligazione dell’impresa verso la controparte.
Classificazione
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
D) DEBITI, CON SEPARATA INDICAZIONE PER CIACUNA VOCE, DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE L’ESERCIZIO SUCCESSIVO
1) obbligazioni
2) obbligazioni convertibili
3) debiti verso soci per finanziamenti
4) debiti verso banche
5) debiti verso altri finanziatori
6) acconti
7) debiti verso fornitori
8) debiti rappresentati da titoli di credito
9) debiti verso imprese controllate
10) debiti verso imprese collegate
11) debiti verso controllanti
12) debiti tributari
13) debiti verso istituti di previdenza di sicurezza sociale
14) altri debiti
Valutazione
I DEBITI VANNO ESPOSTI IN BILANCIO AL
VALORE NOMINALE
⮚ I DEBITI VERSO FORNITORI vanno rilevati al netto degli sconti commerciali (per resi o rettifiche di fatturazione)
⮚ I debiti verso soci per finanziamenti, i debiti verso altri
finanziatori e i debiti verso banche devono esprimere l’effettivo debito per capitale, interessi ed oneri accessori, maturati ed esigibili alla data di bilancio
⮚ I mutui passivi vanno esposti in bilancio al loro valore nominale;
gli oneri accessori per l’ottenimento dei mutui vanno differiti ed ammortizzati in base al periodo di durata del prestito.
⮚ I debiti tributari accolgono le passività per imposte certe e
determinate, dovute in base a dichiarazioni, accertamenti, contenziosi.
Valutazione (segue)
I debiti per imposte correnti devono essere iscritti al netto di acconti, ritenute d’acconto e crediti di imposta, tranne il caso in cui ne sia stato richiesto il rimborso; in questo caso gli importi chiesti a rimborso vanno iscritti tra i crediti alla voce C.II.4-bis.
⮚I debiti per imposte probabili o incerte nell’ammontare o nella
data di sopravvenienza vanno iscritte alla voce B.2 Fondi per rischi ed oneri/Fondi per imposte anche differite.
ESISTENZA
I debiti esposti in bilancio derivano da beni o servizi realmente ricevuti. Tutti i pagamenti e le rettifiche effettivamente avvenuti sono rilevati (in diminuzione dei debiti esposti in bilancio).
COMPLETEZZA
Tutti gli acquisti di beni o servizi che originano debiti verso fornitori sono esposti in bilancio. I debiti esposti in bilancio sono diminuiti per effetto di pagamenti e rettifiche effettivamente avvenute.
ACCURATEZZA
L’ammontare delle operazioni da cui derivano i debiti esposti in bilancio è valorizzato e contabilizzato secondo processi di calcolo aritmetico corretti.
COMPETENZA
I debiti esposti in bilancio derivano da operazioni rilevate per competenza, entro la data di riferimento del bilancio.
VALUTAZIONE
I debiti sono stati valutati in conformità ai principi contabili statuiti, tenendo conto dei fattori che possono influire sul loro valore. E’ rispettato il criterio di uniformità dei principi contabili, salvo deroghe ammissibili e giustificate.
DIRITTI E OBBLIGHI
I debiti esposti in bilancio rappresentano obbligazioni di pagamento giuridicamente valide nei confronti dei fornitori.
PRESENTAZIONE/CLASSIFICAZIONE E INFORMATIVA
La rappresentazione in bilancio è adeguatamente supportata da informazioni di dettaglio sui debiti verso fornitori. I debiti verso fornitori sono correttamente classificati.
Le procedure di revisione vengono pianificate nel programma di lavoro di dettaglio al fine di verificare il rispetto delle singole asserzioni
Valutazione del rischio inerente e della significatività
Valutazione preliminare del sistema di controllo interno
Analisi comparative preliminari
Valutazione del rischio
di controllo e risposta
Test di
controllo
Valutazione del rischio di individuazione e risposta | ||
Test di dettaglio sulle transazioni
Test di dettaglio sui saldi
Analisi comparative
Analisi
comparative
Analisi dei rischi
a) Rischio inerente
Per rischio inerente si intende la suscettibilità di un saldo, di un conto o di una classe di operazione di essere inesatti e quindi generare singolarmente o aggregati ad altri saldi, conti o classi di operazioni inesattezze significative in bilancio.
Questo rischio è indipendente dalla presenza o meno di adeguati controlli interni relativi ai conti o alle classi di operazioni.
Esempi di fattori di rischio inerente dell’area debiti sono:
Fattori di rischio | Errore potenziale |
Numerosità elevata dei fornitori | Errori di contabilizzazione delle fatture a causa della elevata frammentazione della fatturazione (C, A, E, CO, CL) |
Fornitori esteri rilevanti | Errori di conversione dei saldi (A, V) |
Forniture complesse e/o articolate nel tempo | Errori determinazione avanzamento commesse e conseguente sottostima/sovrastima degli stanziamenti delle fatture da ricevere (C, E, CO, V) |
Dipendenza commerciale da pochi fornitori | Le operazioni di acquisto possono essere influenzate da discontinuità nelle consegne (CO); aumento costi produzione con erosione margini e connesso rischio su riconoscimento ricavi (C, A, CO) |
Mercato di approvvigionamento caratterizzato da volatilità dei prezzi | Errori nella determinazione dei costi di produzione (e valorizzazione prodotti di magazzino) (A, V) |
b) Rischio di controllo
Per rischio di controllo si intende il rischio che un errore contenuto in un’asserzione e che potrebbe essere significativo, non sia prevenuto, o individuato e corretto tempestivamente dal controllo interno dell’impresa.
Il revisore deve considerare le direttive e procedure del sistema contabile e del sistema di controllo interno che influenzano direttamente la generazione dei dati di bilancio.
E’ necessario dunque rilevare e documentare la procedura relativa all’area debiti commerciali ed identificare i controlli esistenti al fine di valutare il livello del rischio di controllo e valutare se esistono controlli efficaci su cui fare affidamento.
Tipologie di procedure di revisione
A fronte del livello di rischio intrinseco e di controllo individuato, le procedure di revisione da svolgere possono essere distinte in tre tipologie:
1)Procedure di conformità: comprensione e mappatura del ciclo, valutazione dei controlli posti in essere dalla società, test di validità dell’efficacia operativa dei controlli;
2)Analisi comparative - Procedure analitiche
3)Verifiche di dettaglio con l’applicazione di metodi di campionamento.
Ricevimento fattura
Pagamento
Pagamento fornitore
Esecuzione ordine
Richiesta di acquisto
Emissione ordine
1) Procedure di conformità: Mappatura del processo
Magazzino
Contabilizzazione Pagamento
Ciclo finanziario
1) Valutazione del sistema di controllo interno
Per ogni fase del processo bisogna:
⮚ Comprendere le attività che vengono svolte dalla società;
⮚ Tra queste attività, identificare i controlli chiave a presidio dei rischi di errore.
Fase processo | Controllo Chiave | Rischio |
Emissione ordine | L’acquisto di merci e servizi è originato da richieste opportunamente autorizzate | Acquisti registrati e non autorizzati; debiti non esistenti. |
Esecuzione ordine | Le merci ricevute sono adeguatamente contate e verificate | Merci non corrispondenti all’ordine, merci difettose che potrebbero causare reclami, debiti verso fornitori non autorizzati. |
Ricevimento fattura | Le fatture ricevute sono confrontate con l’ordine in merito alle quantità, prezzi e condizioni applicate | Merci non corrispondenti all’ordine, errori nelle fatture di acquisto. |
1) Valutazione del sistema di controllo interno (segue)
Fase processo | Controllo Chiave | Rischio |
Contabilizzazione del pagamento | Tutte le operazioni di cassa e banca sono compravate da apposita documentazione; tali documenti sono controllati ed approvati prima della loro rilevazione contabile | Doppi pagamenti, errori nelle registrazioni contabili |
Tutte | Gli ordini, le bolle, le fatture e i dati relativi ai pagamenti sono abbinati, le anomalie sono chiarite | Documenti persi, registrazioni contabili non complete o errate |
Tutte | La responsabilità per le funzioni di richiesta di merci e servizi e ricevimento sono separate dalla responsabilità per la tenuta della contabilità generale | Inadeguatezza della sicurezza dei valori, possibilità di frodi, registrazioni contabili errate |
2) Analisi comparative – Procedure analitiche
Da utilizzare nella fase di pianificazione del lavoro di revisione come procedura di valutazione del rischio al fine di ottenere una comprensione dell’impresa e del contesto in cui essa opera.
Per l’area debiti verso fornitori tali analisi consistono nel:
⮚ considerare il settore di attività e confrontare le informazioni ottenute con quelle attese;
⮚ spiegare i movimenti ed investigare tutte le relazioni inusuali o inattese tra gli ammontari dell’esercizio corrente, dell’anno precedente e del budget;
⮚ calcolare gli indici di bilancio raffrontando i dati ottenuti con quelli medi del settore e dei concorrenti (turnover dei debiti, giorni medi pagamento);
⮚ analizzare lo scadenziario dei saldi dei debiti verso fornitori;
⮚ analizzare il trend delle note di credito ricevute, confrontando le stesse con gli acquisti.
3) Verifiche di dettaglio
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione |
Esistenza | ⮚Effettuare la procedura di conferma dei saldi; ⮚Analizzare le risposte, effettuare la procedura alternativa per le richieste di conferma rimaste senza risposta ed effettuare il bridging (laddove applicabile); ⮚Verificare i contratti maggiormente significativi |
Valutazione | ⮚Valutare la conversione dei debiti verso fornitori in valuta estera; ⮚Valutare le perdite potenziali derivanti da impegni di acquisto. |
Nel definire il programma di lavoro è importante comprendere la relazione tra l’obiettivo (asserzione) e le procedure di revisione.
Di seguito si riportano alcuni esempi:
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione |
Competenza | ⮚ Test cut off : Verificare che tutte le “entrate” di merci avvenute prima della chiusura dell’esercizio figurino tra gli acquisti e le relative quantità siano “caricate” a magazzino; il relativo debito deve essere registrato in contabilità e compreso nel saldo fornitori. Se la fattura non è ancora stata ricevuta, il ricevimento della merce in esame deve comparire tra gli stanziamenti per fatture da ricevere. Al contrario tutte le merci “entrate” nell’esercizio successivo non devono essere comprese tra le rimanenze di magazzino dell’esercizio in corso. ⮚ Effettuare analisi fatture da ricevere e test passività non registrate. |
Obiettivo di revisione (asserzione) | Procedure di revisione |
Completezza e accuratezza | ⮚ Verificare che tutta la merce o i servizi ricevuti siano stati fatturati; ⮚ Verificare che tutti i pagamenti a fornitori siano identificati e registrati; ⮚ Verificare che tutti i pagamenti ai fornitori corrispondano all’effettiva uscita monetaria. |
Diritti e obblighi | ⮚ Esaminare la conformità dei prodotti a leggi e normative; ⮚ Esaminare nuovi accordi e contratti. |
Presentazione e informativa | ⮚ Verificare la classificazione dei debiti verso controllate e collegate (da separare, se fornitori); ⮚ Verificare la correttezza delle informazioni per la corretta esposizione in bilancio; ⮚ Verificare l’esistenza di debiti a medio-lungo termine. |
1) Procedura di conferma dei saldi dei fornitori
Obiettivo primario della verifica: verificare l’esistenza del debito Asserzioni coperte: tutte (esclusa informativa)
Lavoro da svolgere:
a) ottenere il partitario fornitori e verificare che il totale corrisponda al bilancio di verifica e al bilancio d’esercizio;
b) selezionare i saldi da confermare documentando i criteri di selezione che devono assicurare la ripetibilità della selezione;
c) far predisporre su carta intestata della società una lettera di richiesta di informazioni ai fornitori;
d) accertare che le lettere siano firmate da chi ha i necessari poteri di firma;
e) spedire le lettere.
Procedura di conferma dei saldi dei fornitori (segue)
Scelta del campione di fornitori cui inviare la richiesta di conferma saldo:
Utilizzare un metodo di campionamento ripercorribile e considerare l’inclusione di:
⮚ Fornitori con i più rilevanti volumi di acquisto/saldo debito più elevato;
⮚ Effetti passivi;
⮚ Saldi dare;
⮚ Saldi zero o saldi di importo irrilevante (elementi di imprevedibilità).
Attenzione: ricordarsi di pianificare procedure di verifica del saldo fornitori non coperto dalla procedura di conferma saldi, se significativo.
Scelta della data di riferimento della lettera di conferma saldi:
La data può essere:
⮚ Coincidente con la data di chiusura del bilancio: si chiede al fornitore il saldo loro risultante alla data di chiusura del bilancio;
⮚ Antecedente alla data di chiusura del bilancio: in questo caso è necessario svolgere il bridging ovvero una procedura che consente di riconciliare i saldi selezionati ai fini della procedura di conferma con i saldi dei medesimi fornitori risultanti alla data di bilancio.
La riconciliazione deve essere supportata da verifiche sulle nuove fatture pervenute dopo la data di conferma e sui pagamenti effettuati.
Analisi delle risposte e procedure alternative:
a)In caso di risposte concordanti, verificare la quadratura del saldo indicato nella lettera con il partitario definitivo riconciliato con la contabilità;
b)In caso di risposte non concordanti, chiedere la riconciliazione delle risposte dalla società, verificare l’accuratezza matematica e la correttezza della riconciliazione e testare a campione gli importi in riconciliazione (fatture, pagamenti,note credito)
c)In caso di mancata risposta, effettuare la procedura alternativa: esaminare un campione di fatture che compongono il saldo oggetto della richiesta di conferma (Contratto, fattura originale, ordine, bolla); per i pagamenti effettuati esaminare la contabile banca accertando la corrispondenza tra il beneficiario del pagamento e il fornitore.
Procedura di conferma dei saldi dei fornitori (segue)
Esempio di riconciliazione:
2) Analisi dello stanziamento per fatture da ricevere
Obiettivo primario della verifica: verificare la completezza e accuratezza dello stanziamento dei debiti per fatture da ricevere
Asserzioni coperte: completezza, accuratezza, competenza, valutazione Lavoro da svolgere:
a)Ottenere la scheda contabile o il dettaglio dello stanziamento dei debiti
per fatture da ricevere;
b)Selezionare un campione di registrazioni;
c)Ottenere i dettagli e la documentazione di supporto allo stanziamento (contratto, ordine, comunicazioni con i fornitori );
d)In caso di stime, ottenere il calcolo della stima della società; e)Verificare la competenza dello stanziamento effettuato;
Analisi dello stanziamento per fatture da ricevere
f)
Effettuare il test passività non registrate (vedi punto 3 seguente) -
Verificare le eventuali fatture pervenute dopo il 31 dicembre ma prima dell’approvazione del bilancio e confrontarle con i costi/debiti stanziati;
g) Verificare corretta imputazione contabile degli stanziamenti; h)Verificare la corretta chiusura degli stanziamento dell’esercizio precedente o il permanere dei requisiti per lo stanziamento.
Attenzione: ricordarsi di pianificare procedure di verifica del saldo debiti per fatture da ricevere non coperto dalla procedura di analisi campionaria sopra descritta, se significativo.
3) Test passività non registrate
Obiettivo primario della verifica: verificare la completezza dello stanziamento dei debiti per fatture da ricevere
Asserzioni coperte: completezza, accuratezza, competenza, valutazione Lavoro da svolgere:
a)Ottenere il dettaglio delle registrazioni di fatture passive effettuate dopo la
chiusura dell’esercizio (da gennaio a marzo) o copia delle ultime fatture pervenute e non ancora registrate;
b)Selezionare un campione di registrazioni;
c)Per le fatture di competenza dell’esercizio soggetto a revisione verificare il corretto stanziamento tra le fatture da ricevere;
d)Per le fatture di competenza dell’esercizio successivo verificare l’esclusione dallo stanziamento per fatture da ricevere;
Test passività non registrate
e)
Verificare corretta imputazione contabile dei costi/debiti di
competenza;
f)
Verificare che non vi siano duplicazioni negli stanziamenti di
competenza.
Aspetti di attenzione
PROCEDURE OBBLIGATORIE/RACCOMANDATE
⮚ Analisi del rischio inerente, di controllo e di individuazione dell’area debiti verso fornitori;
⮚ Analisi dei contratti significativi;
⮚ Xxxxxxxxx di conferma dei saldi dei debiti verso fornitori
⮚ Cut off di magazzino;
⮚ Effettuare analisi delle fatture da ricevere e test passività non registrate.
La revisione contabile dei fondi rischi
Definizione
I FONDI PER RISCHI ED ONERI sono
passività di natura determinata, di esistenza certa o probabile con ammontare o data di sopravvenienza indeterminati
Per passività si intende una obbligazione corrente dell’impresa, che deriva da eventi passati, la cui liquidazione comporta l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici
I fondi si differenziano dalle passività potenziali che sono obbligazioni probabili, che derivano da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi o dal non verificarsi di uno o più eventi futuri non determinati, eventi non controllabili dall’impresa.
Rilevazione
Un FONDO deve essere stanziato quando:
1) un’impresa ha un’obbligazione corrente (legale o implicita) come risultato di eventi passati;
2) è probabile che un flusso di risorse sarà necessario per adempiere l’obbligazione;
3) può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
🡪 Attenzione
Al fine di stanziare un fondo le tre condizioni descritte devono essere tutte soddisfatte
(se sono soddisfatte solo le prime due condizioni, non si stanzia un fondo ma è necessaria una ampia e completa informativa di bilancio)
Albero decisionale
Inizio
Esiste una
obbligazione corrente come risultato di un evento?
NO
SI
E’ probabile
che ci sia una uscita finanziaria?
NO
SI
E’ possibile effettuare una stima attendibile?
NO
SI
Si tratta di una
obbligazione possibile?
NO
SI
Si tratta di una
obbligazione remota?
NO
Stanziare un fondo
Dare adeguata informativa
Non fare nulla
Classificazione
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
1) Trattamento di quiescenza e simili
2) per imposte, anche differite
3) altri
CONTO ECONOMICO
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
12) Accantonamenti per rischi
Valutazione
L’importo rilevato come accantonamento deve rappresentare la migliore stima
della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.
⮚ Quando l’accantonamento oggetto di stima coinvolge un vasto numero di elementi, l’obbligazione è stimata attraverso la ponderazione delle probabilità associate a tutti i possibili risultati;
⮚ Gli eventi futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere un’obbligazione devono essere riflessi nell’importo di un accantonamento se vi è una sufficiente evidenza oggettiva che questi si verificheranno.
🡪 Attenzione: è vietata l’iscrizione di fondi per rischi generici