COMUNE DI FIRENZE Direzione Istruzione
COMUNE DI FIRENZE
Direzione Istruzione
CAPITOLATO PER LA FORNITURA DI PANE BIANCO, PANE INTEGRALE, BASI PER PIZZA E CROSTATA PER IL SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA – LOTTO 2.
Art. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO
La quantità complessiva di pane, basi per pizza e crostata prevista nel periodo settembre 2012/ dicembre 2014 per il servizio di refezione scolastica è la seguente:
PRODOTTI KG. %
Pane bianco | 48.700 | 38,65 |
Pane Integrale | 32.400 | 25,71 |
Basi per Pizza | 38.900 | 30,87 |
Crostata | 6.000 | 4,76 |
TOTALE | 126.000 | 100% |
Tali quantitativi sono da ritenersi del tutto indicativi riservandosi l’Amministrazione la facoltà di aumentare o diminuire il quantitativo della fornitura in relazione al variare del numero dei consumatori e delle cucine da rifornire e ciò senza che la Ditta aggiudicataria possa vantare diritti a compensi sia nell’uno che nell’altro caso.
E’ prevista la fornitura anche nei mesi di luglio e agosto per il servizio dei Centri Estivi; in tale periodo funzioneranno solo una parte dei centri di cottura di cui all’allegato e i consumi pertanto saranno ridotti in conseguenza.
Per quanto concerne le forniture di basi per pizza e di crostata le stesse potranno subire variazioni in aumento e/o diminuzione a seconda del menù adottato (fino ad essere eliminate), senza che la Ditta aggiudicataria possa vantare diritti a compensi alcuni.
Art. 2 –DURATA E IMPORTO PRESUNTO DELLA FORNITURA
La fornitura sarà aggiudicata a partire da settembre 2012 e fino a dicembre 2014. Qualora alla scadenza del contratto non sia stato possibile per l’Amministrazione individuare il nuovo contraente, la Ditta affidataria è tenuta a garantire la prestazione agli stessi prezzi patti e condizioni fino all’individuazione dello stesso e comunque per un periodo massimo di 120 giorni.
L’importo presunto è pari a Euro 260.000,00 oltre iva.
Art. 3 – CARATTERISTICHE E TIPOLOGIE dei PRODOTTI da FORNIRE
I prodotti biologici devono essere conformi alle disposizioni del Regolamento
C.E.E. n.2092 del 24/6/1991 (recepito dalla Legislazione Italiana con D.M. 25/2/1992 n.338/R) e successive modifiche, e non contenere ingredienti di natura transgenica.
I suddetti prodotti devono arrivare nelle cucine in confezioni in regola con le vigenti disposizioni in materia di imballaggi per alimenti. Su ogni etichetta devono essere obbligatoriamente indicati: la denominazione e sede della ditta produttrice, denominazione di vendita, ingredienti, contenuto netto e termine di conservazione nonché nome dell'organismo di controllo, il codice dell'organismo di controllo (che attesta la certificazione di Prodotto Biologico), il codice dell'azienda produttrice, il codice lotto, gli estremi di autorizzazione ministeriale.
I prodotti di filiera corta devono essere consegnati esclusivamente in confezioni originali. La provenienza dei prodotti, così come offerta in sede di gara, dovrà risultare dall’imballo originale. Il singolo centro di cottura verificherà la zona di provenienza del prodotto tramite il documento di trasporto.
Pane bianco
Il prodotto dovrà essere preparato con farina di grano tenero del tipo "0", o del tipo "1", di provenienza nazionale, con tutte le caratteristiche previste dalle vigenti disposizioni (Legge 04-07-1967 n° 580, DPR 30/11/1998 n. 502 e loro successive modiche e/o integrazioni), essere cotto in conformità a tutte le norme stabilite dalla legge e dai relativi regolamenti di attuazione ed essere prodotto esclusivamente con un impasto composto di farina di grano tenero, acqua, sale, lievito.
Pane integrale: prodotto con farina del tipo “Integrale” con tutte le caratteristiche merceologiche sopra richiamate.
Non è consentito l'impiego di alcun additivo, né prima né durante la panificazione. Il pane dovrà essere lievitato regolarmente e ben cotto, con crosta uniforme, di colore xxxxx xxxxxx, di giusto spessore e priva di fessure, spacchi o fori. La porzione midollare dovrà essere asciutta, non attaccaticcia, priva di cavità o caverne e presentare al taglio alveolatura uniforme e di giusta dimensione, a seconda dei formati. Il pane dovrà essere consegnato raffreddato e l'umidità consentita non superiore ai limiti fissati per legge.
E' vietato l'utilizzo e la somministrazione di pane riscaldato o rigenerato o surgelato. Dovrà essere fresco, di prima cottura e consegnato non oltre le dieci ore dalla sfornatura.
Il pane dovrà essere fornito in filoni del tipo "toscano” da kg. 0,5 (filoncino /mezzo filone) circa, che dovranno essere affettati in 12 fette circa.
Basi per pizza
Il prodotto dovrà essere preparato con farina di grano tenero del tipo "0", di provenienza nazionale, con buona lievitazione, altezza della pasta omogenea, non
superiore a cm 0,5, e del peso indicativo di kg. 1. Si dovrà precisare in etichetta la composizione percentuale degli ingredienti. Il prodotto sarà contenuto in apposita confezione in regola con le vigenti disposizioni in materia di imballaggi per alimenti. E' fatto divieto all'utilizzazione di grassi animali e vegetali, idrogenati e non, diversi dall'olio extra vergine di oliva, come definito nella Legge 13-11-1960 n° 1407. Detto olio dovrà essere purissimo, non alterato, sofisticato o adulterato né aromatizzato e risultare adatto ad una buona e sana alimentazione umana; dovrà corrispondere a tutte le disposizioni di legge vigenti in materia e in particolare a quella della legge sopracitata. Il prodotto dovrà contenere esclusivamente: farina di grano tenero, acqua, olio extra, sale marino, lievito.
Crostata alla Marmellata
La crostata di marmellata gusti vari (ad es. albicocca, pesche, ciliegie, more) dovrà essere di produzione artigianale, spessore circa cm. 1,5 e con un rapporto pasta frolla/marmellata pari circa a 70/30. Trasporto, imballo e altre caratteristiche come per il Pane e le basi per pizza.
All’inizio della fornitura dovranno essere consegnate all’Ufficio Refezione specifiche schede tecniche di produzione e relative etichettature nutrizionali per ciascun prodotto offerto.
ALTRI PRODOTTI DA FORNO
Su richiesta della stazione appaltante, per particolari esigenze del servizio refezione potrà essere richiesta la fornitura di altri prodotti da forno, quali ad es. focaccia all’olio, panini bianchi/integrali in monoconfezione, fette di pane bianco/integrale confezionate singolarmente o bifetta, pane grattugiato ecc, le cui quantità, modalità di consegna e prezzi saranno oggetto di ulteriore rapporto contrattuale con la ditta aggiudicataria.
4 – IMBALLAGGI e TRASPORTO
I prodotti dovranno essere trasportati con contenitori puliti, di materiale sanificabile, con adeguata e igienica copertura. Gli automezzi utilizzati per il trasporto devono essere adibiti al solo trasporto di pane e devono essere puliti e muniti di cassone a chiusura.
Gli imballaggi dovranno essere conformi alle prescrizioni di legge vigenti in materia, capaci di garantire i requisiti igienici e merceologici annonari. I materiali utilizzati per la costituzione dell’imballaggio devono essere conformi alle normative vigenti per l’igiene alimentare e in particolare le leggi n° 441 del 5/8/1981 e n° 211 del 5/6/1984 e relativi decreti attuativi.
I mezzi di trasporto devono essere idonei e adibiti esclusivamente al trasporto di alimenti e comunque conformi al D.P.R. 327/1980 Art. 43. Ogni rischio o danno per la consegna alle persone incaricate dei trasporti, ai mezzi di trasporto, al personale
delle cucine, a terzi eventuali sono ad esclusivo carico del fornitore che è completamente responsabile del rispetto di ogni e qualsiasi disposizione in materia.
Art. 5 – MODALITA’ E FREQUENZA DELLE FORNITURE, PROGRAMMAZIONE DELLE CONSEGNE, CONTROLLI, MODALITA’ PER LE ORDINAZIONI
Il pane dovrà essere fornito direttamente a tutti i Centri di Cottura di cui all'elenco allegato. La fornitura dovrà essere effettuata, indicativamente, dal lunedì al venerdì di ogni settimana, salvo le interruzioni per le festività natalizie, pasquali e di altro genere, che verranno comunicate dall’Amministrazione Comunale. In caso di scioperi o eventi che, per qualsiasi motivo, possano interrompere o influire in modo sostanziale sul normale espletamento della fornitura, l’A.C. e la Ditta fornitrice dovranno in reciprocità darne avviso con anticipo di almeno 48 ore.
In ogni caso le consegne delle derrate dovranno avvenire nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 07:00 alle ore 08:30 e dalle ore 12:45 alle ore 14:00, secondo le quantità di volta in volta indicate dai singoli centri di cottura.
La fornitura delle basi per pizza e della crostata avverrà a seconda delle cadenze previste nel menù in vigore.
Le grammature dei prodotti da fornire sono indicate nelle tabelle dietetiche che accompagnano il Menù della Refezione Scolastica differenziato, nel corso dell’anno solare, in menù invernale (in vigore indicativamente da ottobre a marzo compreso) e in menù estivo (in vigore indicativamente da aprile a settembre compreso).
Gli imballaggi dovranno essere perfettamente idonei alla bisogna e conformi alle prescrizioni stabilite dalle norme vigenti in materia.
Ogni rischio o danno per la consegna alle persone incaricate dei trasporti, ai mezzi di trasporto, al personale, a terzi eventuali è ad esclusivo carico del fornitore che è completamente responsabile del rispetto di ogni e qualsiasi disposizione in materia.
Il personale comunale o il personale di fiducia dell’Amministrazione Comunale, incaricato dei controlli, verificherà la qualità e la quantità delle derrate consegnate ogni giorno. Qualora la merce fornita risultasse in tutto o in parte di qualità inferiore e/o in condizioni diverse da quelle stabilite dalle norme vigenti e dal capitolato d’appalto o se, per qualunque altra causa fosse inaccettabile, il fornitore sarà tenuto a ritirarla a proprie spese e al risarcimento degli eventuali danni, con l’obbligo di restituire in tempo debito il genere alimentare corrispondente nella qualità stabilita e nella quantità richiesta.
L’accettazione da parte dei plessi scolastici della merce consegnata non solleva il fornitore dalle responsabilità delle proprie obbligazioni, in ordine a vizi apparenti e occulti non rilevati all’atto della consegna.
Le derrate dovranno essere fornite al netto, dovranno essere corrispondenti ai pesi e alle pezzature richieste; eventuali eccedenze in più non autorizzate non saranno
riconosciute e pertanto non saranno pagate. Agli effetti della fatturazione saranno valide le quantità riscontrate in contraddittorio con il fornitore.
La Ditta Fornitrice dovrà disporre di recapito telefonico e di fax per l’inoltro delle ordinazioni.
Da parte dei centri di cottura gli ordini per le consegne saranno inoltrati normalmente tramite fax secondo una programmazione da concordare con la Ditta aggiudicataria, fatta salva la possibilità, in casi eccezionali, di effettuare gli ordini anche il giorno prima della consegna.
Art. 6 –DOCUMENTI ACCOMPAGNATORI PER IL TRASPORTO
I documenti di trasporto devono indicare tutte le caratteristiche necessarie all’individuazione qualitativa e quantitativa del prodotto, l’indicazione del giorno e dell’ora della consegna, devono essere firmate per ricevuta consegna dai Responsabili dei Centri di cottura. Detti documenti dovranno essere rilasciati in doppia copia, per i prescritti adempimenti in materia di tracciabilità del prodotto (Reg. CE 178-2002).
Art. 7 – DOCUMENTAZIONE, CONTROLLI IGIENICO- SANITARI, QUALITATIVI, E MERCEOLOGICI - ANALISI CHIMICHE E BATTERIOLOGICHE
La ditta aggiudicataria dovrà attestare, a mezzo dichiarazione di responsabilità all’uopo sottoscritta dal legale rappresentante, che le derrate alimentari approvvigionate non contengano ingredienti di natura transgenica, secondo quanto previsto dalle leggi vigenti in materia di organismi geneticamente modificati (Reg. CE. 1139/1998; Reg. CE 49/2000; Reg. CE 50/2000) ed in specie alle disposizioni della Legge Reg. Toscana 53/2000, art. 4 - 06/04/2000 (recante norme di divieto della somministrazione di prodotti contenenti OGM nelle attività di ristorazione collettiva scolastica), Dovrà essere dichiarata la provenienza nazionale delle farine utilizzate, riservandosi l’A.C. di effettuare verifiche e controlli in merito a quanto dichiarato.
Al fine di verificare l’idoneità strutturale e produttiva della ditta fornitrice si richiede, copia dell’autorizzazione sanitaria nonché idonea documentazione attestante la conformità alle vigenti norme nel settore produttivo specifico.
La ditta fornitrice è tenuta inoltre all’effettuazione di controlli analitici come di seguito indicati:
1) – ANALISI BATTERIOLOGICHE: carica batterica totale (2 volte all’anno: Apr – Dic);
2) – ANALISI CHIMICHE: % di grasso, umidità, conservanti aggiunti (2 volte all’anno: Apr – Dic).
I rapporti di prova dovranno essere consegnati alla sede del Servizio Refezione Scolastica via Nicolodi n° 2 – Piano Primo Stanza n. 32.
In caso di mancata effettuazione delle analisi, di ritardo nei termini stabiliti o di mancata consegna del rapporto di prova, sarà applicata una penale come riportato nell’art. 8.
L’Amministrazione Comunale si riserva il diritto di effettuare sopralluoghi senza preavviso presso la ditta fornitrice e di effettuare controlli analitici sui prodotti forniti al fine di verificare il rispetto dei requisiti igienico qualitativi richiesti. Detti sopralluoghi ispettivi potranno essere effettuati da funzionari dell’Amministrazione e/o consulenti tecnici all’ uopo incaricati.
Art.8 – PENALI E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
La ditta aggiudicataria dovrà scrupolosamente osservare, nell’esecuzione della fornitura, tutte le disposizioni contenute nel presente Capitolato; qualora fossero rilevate inadempienze si procederà all’applicazione delle seguenti penalità:
• per ogni consegna fuori fascia oraria: euro 100 (cento)
• per ogni mancata consegna: euro 500 (cinquecento)
• per ogni consegna di prodotti diversi senza preventiva autorizzazione dall’ufficio: euro 100 (cento)
• per ogni consegna di derrate in tutto o in parte di qualità inferiore: euro 300 (trecento)
• per mancata o errata etichettatura del prodotto: euro 300 (trecento)
• per mancata effettuazione delle analisi di cui all’art. 7 sarà applicata una penale pari al doppio del costo delle analisi non effettuate, da quantificarsi a cura dell’A.C.
Verificandosi inoltre inadempienze di qualunque genere nell’esecuzione del contratto, è riconosciuta all’Amministrazione Comunale la facoltà di risolvere immediatamente il contratto, di determinare, sempre a suo insindacabile giudizio, l’entità dei danni sofferti e di rivalersi incamerando il deposito cauzionale e, ove ciò non fosse sufficiente, di ottenere la differenza, eventualmente scoperta, a titolo di completo risarcimento dei danni subiti.
Tale facoltà è esercitata dall’Amministrazione Comunale senza necessità di intimazione o costituzione in mora facendo salve eventuali altre procedure, per rifusione di danni, spese ed altri oneri che potessero derivare dalla cessazione immediata della fornitura; è prevista inoltre la risoluzione del contratto e la sospensione definitiva dei pagamenti quando la ditta aggiudicataria, per fallimento ed altre cause, non fosse in grado di continuare la fornitura medesima. Nei casi su indicati il fornitore sarà tenuto al risarcimento dei danni eventualmente subiti dal Comune di Firenze, che potrà intentare nei confronti delle ditte stesse qualsiasi azione legale.
Art. 9 –PREZZO DELLA FORNITURA
Il prezzo della fornitura sarà quello risultante a seguito dell’aggiudicazione. All’inizio della fornitura sarà comunicato alla ditta aggiudicataria l’importo occorrente per la stessa, Iva compresa, che non potrà essere in alcun modo superato.
L’importo suddetto potrà non essere raggiunto senza che la ditta aggiudicataria possa vantare diritti o compensi alcuni.
Art. 10– FATTURE, LIQUIDAZIONI, CESSIONE DEL CREDITO
Le fatture verranno liquidate, previe le verifiche d’uso, entro 90 giorni dal ricevimento delle stesse da parte della Direzione Istruzione. Eventuali contestazioni sospenderanno tali termini. Le fatture, compilate con l’indicazione delle quantità totali mensili consegnate, suddivise per tipologia di prodotto e suddivise per centro di cottura, dovranno riportare il numero di impegno e capitolo di spesa ai sensi dell’articolo 4 del Dlgs. 342/97, ed essere trasmesse alla Direzione Istruzione P.O.Refezione Scolastica– xxx Xxxxxxxx xx 0– 00000 Xxxxxxx, che dopo i relativi accertamenti provvederà alla loro liquidazione.
L’eventuale cessione del credito derivante dal presente appalto dovrà essere preventivamente autorizzata dagli Uffici comunali competenti, ai sensi di quanto disposto dal Regolamento di Contabilità dell’Ente. L’autorizzazione alla cessione è comunque limitata alla durata del contratto relativo al presente appalto. Per eventuali proroghe o rinnovi contrattuali dovrà essere richiesta una nuova autorizzazione alla cessione del credito.
ART. 11 – OBBLIGHI RELATIVI ALLA TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI
La Ditta appaltatrice è tenta ad assolvere tutti gli obblighi previsti dall’art. 3 della Legge n. 136/2010 al fine di assicurare la tracciabilità dei movimenti finanziari relativi all’appalto. In caso contrario il presente appalto si risolve di diritto ai sensi del comma 8 art. 3 della normativa suddetta. L’A.C. verificherà, in occasione di ogni pagamento nei confronti della Ditta appaltatrice e con interventi di controllo ulteriori, l’assolvimento da parte della stessa degli obblighi relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari.
ART. 12 - VERIFICA REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA E ASSICURATIVA
L’A.C. procederà, mediante l’acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva [D.U.R.C.] a verificare la regolarità contributiva e assicurativa dell’Impresa risultata aggiudicataria.
Saranno segnalate alla Direzione Provinciale del Lavoro le irregolarità eventualmente riscontrate nell’ambito delle verifiche di cui sopra.
ART. 13– CAUZIONE DEFINITIVA
Ai sensi e con le modalità previste dall’art. 113 del D. Lgs. 163/2006, l’affidatario è obbligato a costituire una fideiussione bancaria o polizza assicurativa a garanzia dell’esatta esecuzione del contratto medesimo.
ART. 14 - ONERI A CARICO DELL’IMPRESA
Ad eccezione dell’IVA che farà carico al Comune di Firenze, ogni altra spesa derivante dalla fornitura in oggetto, fra cui imballi, trasporti, ecc. è a completo carico della ditta aggiudicataria. Sono a carico della ditta anche le spese relative alla stipulazione del contratto.
ART. 15– DEFINIZIONE CONTROVERSIE
Per qualsiasi questione che non si sia potuta risolvere di comune accordo tra le parti è competente il Foro di Firenze.
Ai sensi dell’art. 241, comma 1-bis del Dlgs. 163/2006, di dà atto che il contratto di appalto non conterrà la clausola compromissoria. E’ pertanto escluso il ricorso all’arbitrato per la definizione delle controversie nascenti dal presente appalto. Ai sensi dello stesso comma 1-bis è vietato in ogni caso il compromesso.
Il Dirigente del Servizio Supporto alla Scuola (xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx)
Allegato 1
CENTRI DI COTTURA COMUNALI
Centri Cottura | Indirizzo | Recapito |
XXX XXXXXXX | Xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, 000 | Xxx. 000.000000 Fax 000.000000 |
COLOMBO | Xxx X.Xxxxxxx, 00 | Telefono/Fax 000.0000000 |
XIMENES | Xxx Xxxxx Xxxxxxx, 00 | Telefono/Fax 000.0000000 |
Istituto SACRO CUORE MICHELANGELO | Viale Michelangelo, 27 | Tel. 000.0000000 Fax. 000.0000000 |
Istituto SALESIANO dell’IMMACOLATA | Xxx xxx Xxxxxxxxxxx, 00 | Xxx. 000.00000 Fax. 000.0000000 |