Contract
Oggetto: Pubblica selezione, per titoli ed eventuale colloquio, per il conferimento di 6 assegni per lo svolgimento di attività di ricerca, ai sensi dell’art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 (testo xxxxxxxxxx X. 79/2022), nei settori BIO/14, FIS/03, GEO/04 e GEO/05, CHIM/06, BIO/07, BIO/09
IL RETTORE
Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario” e, in particolare, l’art. 22, recante la disciplina per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 36/2022 (l. 79/2022) e secondo quanto previsto dall'art. 14, comma 6- quaterdecies, del medesimo decreto, in merito alla possibilità di indire procedure per il conferimento di assegni di ricerca per il periodo ivi indicato;
Visti i commi 6-bis e 6-ter dell’art. 14 del medesimo DL 36/2022, come modificato dalla legge di conversione n.79/2022, in merito ai settori scientifico-disciplinari, nelle more del loro previsto aggiornamento;
Visto il decreto ministeriale 9 marzo 2011, n. 102, “Importo minimo assegni di ricerca - art.
22, Legge 30 dicembre 2010, n. 240”;
Visto l’art. 6, comma 2-bis del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, laddove è previsto che “La durata complessiva dei rapporti instaurati ai sensi dell'articolo 22, comma 3, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, è prorogata di due anni.”;
Richiamato il “Regolamento per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca ai sensi dell’articolo 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240”, emanato con decreto
rettorale 24 maggio 2013, n. 653 e successive modificazioni;
Richiamato il “Codice etico e di comportamento” dell’Università degli Studi di Trieste;
Viste le richieste formulate dal Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche e della salute (prot. 175582 del 24/11/2023), dal Dipartimento di Fisica (prot. 168942 del 07/11/2023), dal Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze (prot. 175577 del 24/11/2023), dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche (prot. 180700 del 06/12/2023) e dal Dipartimento di Scienze della Vita (prot. 153310 del 02/10/2023 e prot. 180669 del 06/12/2023);
Acquisite le dichiarazioni dei Dipartimenti relative alla copertura della spesa per l’intera durata
degli assegni,
D E C R E T A
Articolo 1
Indizione delle procedure selettive
Sono indette le pubbliche selezioni, per titoli ed eventuale colloquio, per il conferimento di sei assegni per lo svolgimento di attività di ricerca, ai sensi dell’art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, nel testo previgente le modifiche di cui alla legge di conversione del D.L. 36/2022 (L. 79/2022),
secondo secondo quanto previsto dall'art. 14, comma 6-quaterdecies, del medesimo decreto, di cui
all’allegato A), che costituisce parte integrante del presente bando.
Articolo 2
Soggetti destinatari degli assegni di ricerca
Possono essere destinatari degli assegni di ricerca, di cui al presente bando, studiosi in possesso di curriculum scientifico-professionale idoneo allo svolgimento dell’attività di ricerca.
Le Commissioni giudicatrici, di cui all’art. 7 del bando, valutano il curriculum di ciascun candidato
in relazione al programma di ricerca e ne dichiarano l’idoneità con adeguata motivazione.
Ai fini dell’ammissione alle procedure selettive indette con il presente bando è richiesto il possesso del diploma di laurea (corso di studi di durata non inferiore a quattro anni), della laurea specialistica o magistrale ovvero di titolo equivalente conseguito all’estero.
L’equivalenza del titolo estero, se mancante, ai soli fini dell’ammissione alla procedura concorsuale viene accertata dalla Commissione giudicatrice, nel rispetto della normativa vigente in materia in Italia e nel Paese dove è stato rilasciato il titolo stesso e dei trattati o accordi internazionali in materia di riconoscimento di titoli per il proseguimento degli studi.
Il possesso del titolo di dottore di ricerca o di titolo riconosciuto equivalente conseguito all’estero ovvero, per i settori interessati, il titolo di specializzazione di area medica, corredato da adeguata produzione scientifica, costituiscono titolo preferenziale ai fini dell’attribuzione dell’assegno.
Non possono partecipare alle procedure selettive indette con il presente bando coloro che abbiano un grado di parentela o di affinità, fino al quarto grado compreso, con un professore di ruolo appartenente al Dipartimento che ha richiesto l’emanazione del bando, ovvero con il Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.
Non possono essere conferiti assegni di ricerca al personale di ruolo delle Università, delle istituzioni e degli enti pubblici di ricerca e di sperimentazione, dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), dell’Agenzia spaziale italiana (ASI), nonché delle istituzioni il cui diploma di perfezionamento scientifico è stato riconosciuto equipollente al titolo di dottore di ricerca ai sensi dell’art. 74, comma 4, del D.P.R. n. 382/1980.
Colui che appartenga al suddetto personale, qualora risulti vincitore dell’assegno, dovrà presentare, nei termini previsti per la stipulazione del contratto, copia della lettera di dimissioni dall’ente o dall’istituzione di appartenenza, e potrà stipulare il contratto di conferimento dell’assegno di ricerca dopo aver prodotto copia del provvedimento di accettazione delle dimissioni.
Articolo 3
Divieto di cumulo e incompatibilità
La fruizione degli assegni di ricerca non è compatibile con la titolarità di altro assegno, con la partecipazione a corsi di laurea, laurea specialistica o magistrale, scuole di specializzazione in medicina di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, master di primo e secondo livello, in Italia o all’estero, o comunque con rapporti di lavoro subordinato e, per i lavoratori dipendenti di ruolo, comporta il collocamento in aspettativa senza assegni secondo le norme previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva vigente.
Gli assegni di ricerca non sono cumulabili con borse di studio e di ricerca a qualsiasi titolo conferite, ad eccezione di quelle concesse da istituzioni o enti nazionali, esteri o internazionali, utili a integrare, con soggiorni all’estero, l’attività di ricerca dei titolari.
Al di fuori dell’impegno per l’attività di ricerca prevista dal contratto e previo parere favorevole del Dipartimento di pertinenza, gli assegnisti possono svolgere l’attività didattica che sia stata a essi conferita ai sensi della normativa vigente in materia.
Gli assegnisti, qualora rivestano la qualifica di cultore della materia, possono partecipare alle Commissioni degli esami di profitto.
Articolo 4 Durata e importo
Gli assegni possono avere una durata compresa tra uno e tre anni e, ove previsto dal presente bando, possono essere rinnovati alla scadenza per una durata anche inferiore a un anno e, in ogni caso, non inferiore a sei mesi, esclusivamente per lo svolgimento di progetti di ricerca, la cui scadenza non consente di conferire assegni di durata annuale.
La richiesta di rinnovo degli assegni deve essere presentata dal Dipartimento che ne ha proposto l’attivazione almeno un mese prima della scadenza del contratto ed è subordinata all’effettiva disponibilità della copertura finanziaria, garantita dal Dipartimento medesimo.
La durata complessiva dei rapporti instaurati per il conferimento degli assegni di ricerca di cui all’art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 36/2022 (l. 79/2022), intercorsi anche con enti o Università diversi, compresi gli eventuali rinnovi, non può comunque essere superiore a sei anni, ad esclusione del periodo in cui l’assegno è stato fruito in coincidenza con il dottorato di ricerca, nel limite massimo della durata legale del relativo corso.
La durata complessiva dei rapporti instaurati con i titolari degli assegni di ricerca di cui al predetto art. 22, e dei contratti di ricerca a tempo determinato di cui all’art. 24 della medesima legge, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del DL 36/2022 (l. 79/2022), intercorsi con il medesimo soggetto, anche con Atenei diversi, statali, non statali o telematici, nonché con gli enti di cui all’art. 2, comma 5 del “Regolamento per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca”, non può in ogni caso superare i dodici anni, anche non continuativi. Ai fini della durata dei predetti rapporti non rilevano i periodi trascorsi in aspettativa per maternità o per motivi di salute secondo la normativa vigente.
L’importo degli assegni di ricerca è determinato dal Dipartimento che ne ha chiesto l’attivazione, tenuto conto dell’importo minimo stabilito con decreto ministeriale.
Articolo 5
Domanda di ammissione – modalità per la presentazione
La domanda di partecipazione alla selezione, nonché i titoli posseduti, i documenti e le pubblicazioni ritenute utili per la selezione, devono essere presentati, per via telematica, utilizzando l’applicazione informatica dedicata alla pagina:
xxxxx://xxxx.xxxxxx.xx/xxxxx
Non sono ammesse altre forme di invio delle domande o di documentazione utile per la partecipazione alla procedura.
L’accesso avviene tramite autenticazione con account personale: in caso di prima registrazione è richiesto il possesso di un indirizzo di posta elettronica. Successivamente sarà possibile accedere alla piattaforma tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) – modalità consigliata – scegliendo dalla pagina l’ente Università di Trieste; in alternativa sarà possibile accedere con le sole credenziali.
La procedura di compilazione e invio telematico della domanda dovrà essere completata entro il termine perentorio di 30 giorni dal giorno successivo di pubblicazione del presente bando sull’Albo Ufficiale dell’Ateneo (xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/).
La procedura di compilazione e l’invio telematico dovranno essere completati entro e non oltre le
ore 23:59 del giorno di scadenza del bando.
La domanda di partecipazione deve essere compilata in tutte le sue parti secondo quanto indicato nella procedura telematica e dovranno essere allegati i seguenti documenti previsti, in formato elettronico PDF:
1) copia di un documento di identità in corso di validità;
2) curriculum della propria attività scientifica e professionale (redatto in lingua italiana o in lingua inglese) datato e firmato;
3) eventuali pubblicazioni, attestati e ogni altro titolo ritenuto utile a comprovare la propria qualificazione in relazione al programma di ricerca.
Le pubblicazioni devono essere prodotte in lingua originale e, fatte salve le selezioni riguardanti materie linguistiche, devono essere corredate da una traduzione in una delle lingue curricolari (italiano, francese, inglese, tedesco e spagnolo) certificata conforme al testo straniero, redatta dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare o da un traduttore ufficiale. Per i lavori stampati all’estero deve risultare la data e il luogo di pubblicazione. Per i lavori stampati in Italia devono essere adempiuti gli obblighi previsti dal
D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252.
Entro la scadenza di presentazione della domanda il sistema consente il salvataggio in modalità bozza, al fine di consentirne il successivo perfezionamento e invio. In caso di necessità, entro il termine utile per la presentazione, è possibile altresì ritirare una domanda già inviata e presentarne una nuova.
La data di presentazione telematica della domanda di partecipazione alla procedura è certificata dal sistema informativo mediante ricevuta che verrà automaticamente inviata via email.
La procedura di compilazione e l’invio telematico dovranno essere completati entro e non oltre le ore 23:59 del giorno di scadenza del bando. Allo scadere del termine utile per la presentazione, il sistema non permetterà più l’accesso e l’invio del modulo elettronico.
Ad ogni domanda verrà attribuito un numero identificativo che, unitamente al codice concorso indicato nell’applicazione informatica, dovrà essere specificato per qualsiasi comunicazione successiva.
In caso di accesso al sistema tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), non sarà richiesta alcuna firma in fase di presentazione della domanda. Se l’accesso non avviene tramite SPID, la presentazione della domanda di partecipazione dovrà essere perfezionata e conclusa secondo le seguenti modalità:
- mediante firma digitale, utilizzando smart card, token usb o firma remota, che consentano al titolare di sottoscrivere documenti generici utilizzando un software di firma su pc oppure un portale web per la firma remota resi disponibili dal certificatore. Chi dispone di una smart-card o di un token usb di firma digitale potrà verificarne la compatibilità con il sistema di firma digitale integrato nel sistema server. In caso di esito positivo il titolare potrà sottoscrivere la domanda direttamente sul server (es. ConFirma);
- chi non dispone di dispositivi di firma digitale compatibili e i titolari di firme digitali remote che hanno accesso a un portale per la sottoscrizione di documenti generici, dovranno salvare sul proprio pc il file pdf generato dal sistema e, senza in alcun modo modificarlo, firmarlo digitalmente in formato CAdES: verrà generato un file con estensione.p7m che dovrà essere nuovamente caricato sul sistema. Qualsiasi modifica apportata al file prima dell'apposizione della firma digitale impedirà la verifica automatica della corrispondenza fra il contenuto di tale documento e l'originale e ciò comporterà l’esclusione della domanda;
- in caso di impossibilità di utilizzo di una delle opzioni sopra riportate il candidato dovrà salvare sul proprio pc il file pdf generato dal sistema e, senza in alcun modo modificarlo, stamparlo e apporre firma autografa completa sull’ultima pagina dello stampato. Tale documento completo dovrà essere prodotto in pdf via scansione, e il file così ottenuto dovrà essere caricato sul sistema, unitamente alla copia in formato pdf di un valido documento di identità.
Nella domanda di partecipazione, il candidato dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità e ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445:
a. di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali e di autorizzare il titolare e il responsabile al trattamento dei dati personali nei termini specificati dalla suddetta informativa;
b. le proprie generalità, la data ed il luogo di nascita, la propria cittadinanza, il codice fiscale, la residenza ed il recapito eletto agli effetti del concorso, il numero telefonico e l’indirizzo e-mail. Ogni eventuale variazione deve essere tempestivamente comunicata a questo Ateneo;
c. il diploma di laurea (vecchio ordinamento) o di laurea specialistica/magistrale (nuovo ordinamento) posseduto, la votazione riportata, la data e l’Università presso la quale è stato conseguito il diploma.
Se il titolo di studio è stato conseguito all'estero, allegare il titolo di riconoscimento di equipollenza o, ai soli fini della partecipazione alla procedura di selezione, la dichiarazione di equivalenza.
Allegare alternativamente:
- il certificato di laurea con xxxxx e la dichiarazione di valore;
- il diploma supplement, purché il diploma supplement fornisca una descrizione completa della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati;
- il certificato con esami rilasciato alternativamente in inglese, spagnolo, francese o portoghese;
- il certificato con esami assieme alla traduzione in italiano o inglese e alla dichiarazione di veridicità della traduzione e della conformità all’originale.
In questa fase le traduzioni potranno essere effettuate dal candidato stesso, che si assume totalmente la responsabilità della veridicità delle traduzioni e della conformità all’originale. È consigliato comunque allegare ogni altro documento utile ai fini della dichiarazione di equivalenza di cui all’art. 2, comma 4 del presente bando (es. “dichiarazione di valore” del titolo accademico);
d. l’eventuale diploma di dottore di ricerca, o titolo accademico equipollente conseguito presso un’Università straniera, nonché la data di conseguimento del titolo, la votazione conseguita, l’Università sede amministrativa del corso di dottorato e relativo ciclo. Nel caso di titolo accademico conseguito presso un’Università straniera, indicare l’eventuale provvedimento di equipollenza;
e. dichiarazione di essere in possesso dei requisiti di ammissione al bando in oggetto e dichiarazione di essere a conoscenza delle norme contenute nello stesso;
f. dichiarazione di non essere stato destituito dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento e di non essere stato dichiarato decaduto da un impiego statale, ai sensi dell’art.127 lettera d) del DPR 10.01.1957, n.3;
g. dichiarazione di godere dei diritti politici in Italia o, se cittadino straniero, nello Stato di provenienza;
h. di non essere in rapporto di parentela o di affinità, fino al quarto grado compreso, con un docente appartenente alla struttura ove si svolge l’attività di ricerca, ovvero con il Rettore, il Direttore Generale o un componente del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 18, comma 1, lett. b) e c) della legge del 30 dicembre 2010 n. 240;
i. dichiarazione di avere o non avere riportato condanne penali e di avere o non avere procedimenti penali pendenti; in caso affermativo specificare il reato, se la sentenza è passata in giudicato, se il procedimento penale è in corso e se sono state comminate pene accessorie e quali;
j. il Comune nelle cui liste elettorali è iscritto o le motivazioni della mancata iscrizione;
k. posizione rispetto agli obblighi militari;
I titoli di studio accademici e i titoli professionali sono autocertificati in sostituzione delle normali certificazioni.
L’amministrazione non ha alcuna responsabilità per il caso di eventuali problemi tecnici relativi alla procedura telematica.
Per la segnalazione di problemi esclusivamente tecnici, contattare il contattare il supporto tramite il link presente in fondo alla pagina xxxxx://xxxx.xxxxxx.xx/xxxxx.
Informazioni sul bando potranno essere chieste esclusivamente all’indirizzo mail
Articolo 6
Esclusione dalla selezione e rinuncia
I candidati sono ammessi con riserva alla procedura selettiva per cui hanno presentato domanda.
L'esclusione dalla selezione per difetto dei requisiti è disposta con decreto motivato del Rettore.
Il candidato che rinunci alla partecipazione alla selezione deve darne comunicazione scritta indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, piazzale Europa n. 1 - 34127 Trieste, corredata dalla fotocopia di un valido documento d’identità.
Articolo 7 Commissione giudicatrice
La Commissione giudicatrice, di norma, è composta dal responsabile scientifico del progetto di ricerca e da altri due membri effettivi, di cui uno scelto tra i professori di ruolo e i ricercatori delle Università italiane, appartenenti ai settori scientifico-disciplinari per cui è bandita la procedura medesima o a settori affini, e l’altro, anche esterno, appartenente a Università italiane o straniere o a Istituti accreditati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Qualora il responsabile scientifico del progetto di ricerca non fosse in possesso dei requisiti di cui all’art. 6, commi 7 e 8, Xxxxx n. 240/2010, ovvero versasse in situazione di conflitto di interesse o incompatibilità, è sostituito da un professore o un ricercatore preferibilmente appartenente ai ruoli dell’Ateneo, afferente al settore concorsuale per cui è bandita la procedura medesima o a settori affini, che risulti in possesso di detti requisiti.
Scaduti i termini per la presentazione delle domande di ammissione alla selezione, il Dipartimento interessato, sentito il responsabile scientifico del progetto di ricerca, propone al Magnifico Rettore i componenti della Commissione giudicatrice dopo aver verificato che gli interessati siano in possesso dei requisiti di cui all’art. 6, commi 7 e 8, Xxxxx n. 240/2010.
La nomina della Commissione giudicatrice viene disposta con decreto del Rettore e viene pubblicata all’Albo Ufficiale di Ateneo (xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/) e sul sito web di Ateneo riservato alle procedure selettive degli assegni di ricerca (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxx-xxxxxxx).
Articolo 8 Valutazione dei candidati
La selezione avviene per titoli ed eventuale colloquio e consiste in una valutazione comparativa dei candidati.
Per le pubblicazioni scientifiche e per i titoli, la Commissione può attribuire a ciascun candidato un punteggio massimo di 70 punti ripartiti secondo lo schema seguente:
- dottorato di ricerca o titolo equivalente conseguito all’estero;
- diploma di specializzazione;
- diplomi di master;
- svolgimento di documentata attività di ricerca presso soggetti pubblici e/o privati;
- pubblicazioni scientifiche;
- eventuali altri titoli.
Nel valutare le pubblicazioni scientifiche, la Commissione dovrà tenere conto dei seguenti criteri:
- originalità e innovatività della produzione scientifica e sua coerenza con il settore scientifico- disciplinare e con il programma di ricerca per cui viene bandita la selezione;
- apporto individuale del candidato nei lavori in collaborazione.
La Commissione giudicatrice, nella prima riunione, stabilisce i criteri e le modalità di valutazione dei titoli, delle pubblicazioni scientifiche e del curriculum. Al suddetto verbale viene data pubblicità all’albo ufficiale di Xxxxxx (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/) e sul sito web di Ateneo riservato alle procedure selettive degli assegni di ricerca (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxx-xxxxxxx) prima dell’ulteriore proseguimento dei lavori.
La Commissione giudicatrice, compiute le valutazioni di cui ai precedenti paragrafi, previa valutazione comparativa con gli altri candidati e constatato che solo un candidato ha ottenuto, nella valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche, un punteggio non inferiore a 40 punti su 70, indica il vincitore della selezione, dando adeguata motivazione al giudizio.
Al di fuori dall’ipotesi di cui al precedente comma, se più candidati hanno ottenuto nella valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche, un punteggio non inferiore a 40 punti su 70, la commissione procede al colloquio in seduta pubblica con i candidati ammessi, previa comunicazione della data del colloquio da effettuarsi almeno quindici giorni prima dello svolgimento della medesima prova, mediante Avviso pubblicato all’Albo di Ateneo (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/) e sul sito web di Ateneo riservato alle procedure selettive degli assegni di ricerca (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxx-xxxxxxx). La pubblicazione on-line delle suddette convocazioni ha valore di comunicazione ufficiale agli interessati. La mancata partecipazione al colloquio, qualunque ne sia la ragione, comporta l'automatica esclusione del candidato dalla selezione. La Commissione si avvale degli strumenti telematici di lavoro collegiale anche in sede di colloquio con i candidati.
Colloquio in videoconferenza
Tutti i candidati convocati sosterranno il colloquio in videoconferenza in seduta pubblica. Il collegamento diretto alla piattaforma scelta dalla Commissione verrà pubblicato nell’Avviso esposto all’Albo.
Prima che il colloquio inizi, il candidato dovrà identificarsi, mostrando lo stesso documento di identità già allegato alla domanda di ammissione.
Sono esclusi dal concorso i candidati che non si colleghino alla piattaforma tramite l’apposito link
nel giorno o nell’orario stabilito e che non esibiscano un valido documento di identità.
L’Università degli Studi di Trieste declina qualsiasi responsabilità nel caso in cui problemi di
carattere tecnico, imputabili all’interessato, che impediscano il regolare svolgimento del colloquio.
Per il colloquio, la Commissione giudicatrice può attribuire a ciascun candidato un punteggio massimo di 30 punti. Il colloquio si considera superato qualora il candidato ottenga un punteggio non inferiore a 20 punti.
La valutazione complessiva dei candidati viene determinata sommando il voto conseguito nella valutazione dei titoli al punteggio riportato nel colloquio.
Articolo 9
Formulazione e utilizzo della graduatoria
Al termine dei lavori la Commissione giudicatrice formula la graduatoria dei candidati e designa vincitore il candidato risultato al primo posto della graduatoria di merito.
Entro trenta giorni dalla consegna da parte della Commissione, gli atti della selezione e la graduatoria dei candidati sono approvati con decreto del Rettore. Tale provvedimento viene pubblicato all’albo ufficiale di Xxxxxx (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/) e sul sito web di Ateneo riservato alle procedure selettive degli assegni di ricerca (xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxx/xxxxxxx- ricerca), e ha valore di comunicazione ufficiale a tutti i candidati.
In caso di cessazione anticipata dell’assegnista nonché di recesso dell’Università nelle ipotesi di cui all’articolo 11 del presente bando, la graduatoria potrà essere utilizzata ai fini della stipulazione di contratti di durata comunque non inferiore a un anno, previa deliberazione del consiglio del Dipartimento interessato.
Articolo 10
Conferimento e disciplina dell’assegno di ricerca
L’assegno di ricerca è conferito al vincitore della selezione mediante stipulazione di un apposito contratto di collaborazione che regola lo svolgimento dell’attività di ricerca.
Tale contratto non configura in alcun modo un rapporto di lavoro subordinato e non dà luogo a
diritti in ordine all’accesso ai ruoli delle Università.
Ai fini del conferimento dell’assegno di ricerca il vincitore, in possesso di titolo di studio estero, dovrà produrre gli originali legalizzati di quanto allegato alla domanda di ammissione ai fini della dichiarazione di equivalenza del titolo stesso.
Per i Paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja del 5.10.1961, i documenti devono essere muniti di timbro Apostille, apposto dalle competenti Autorità locali, che sostituisce la legalizzazione. In virtù di convenzioni internazionali, gli atti rilasciati da alcuni Paesi europei (Belgio, Danimarca,
Francia, Irlanda, Germania, Lettonia) sono esentati dall’obbligo di legalizzazione o Apostille
Il vincitore della selezione è invitato a stipulare il contratto secondo le modalità stabilite dall’Ufficio
Carriere del personale docente (xxxxxxxxx@xxx.xxxxx.xx).
L’importo annuo lordo spettante al titolare dell’assegno verrà corrisposto in rate mensili.
All’assegno di ricerca si applicano, in materia fiscale, le disposizioni di cui all’art. 4 della legge 13 agosto 1984, n. 476, nonché, in materia previdenziale, le disposizioni di cui all’articolo 2, commi 26 e seguenti, della legge 8 agosto 1995, n. 335 e successive modificazioni.
In materia di astensione obbligatoria per maternità/paternità, si applicano le disposizioni di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 12 luglio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2007.
Nel periodo di astensione obbligatoria per maternità, l’indennità corrisposta dall’INPS ai sensi dell’art. 5 del predetto decreto ministeriale è integrata dall’Università fino a concorrenza dell’intero importo dell’assegno di ricerca.
In materia di congedo per malattia, si applicano le disposizioni di cui all’art. 1, comma 788, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successive modificazioni.
I titolari degli assegni di ricerca sono dotati di copertura assicurativa contro il rischio di infortuni.
L’attività di ricerca del titolare dell’assegno ha carattere continuativo e, in relazione alla realizzazione dello specifico programma di ricerca a cui è finalizzata, si svolge in rapporto di coordinamento con la complessiva attività del Dipartimento di pertinenza.
Qualora siano riscontrate inadempienze in merito al regolare svolgimento dell’attività da parte dell’assegnista, il Direttore del Dipartimento informa immediatamente l’amministrazione centrale.
Il titolare dell’assegno di ricerca predispone annualmente una relazione sull’attività svolta, che rimarrà agli atti della struttura di pertinenza e, previo parere del responsabile del programma di ricerca, viene valutata dal consiglio della struttura stessa. In caso di valutazione negativa, potrà essere disposto il recesso dal contratto.
Articolo 11
Recesso dell’Università
L’Università può recedere dal contratto, qualora vengano riscontrate gravi inadempienze nel regolare svolgimento dell’attività di ricerca da parte dell’interessato, nonché in caso di giudizio negativo nelle valutazioni sull’attività di ricerca.
L’Università può, altresì, recedere dal contratto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal
“Codice etico e di comportamento dell’Università degli Studi di Trieste”.
Nelle predette ipotesi, il Direttore del Dipartimento, su istanza del responsabile scientifico e sentito
l’assegnista, informa tempestivamente il Rettore per le conseguenti determinazioni.
Articolo 12
Recesso del titolare dell’assegno di ricerca
Il titolare dell’assegno di ricerca può recedere dal contratto mediante dichiarazione che deve pervenire al Rettore e, per conoscenza, al Direttore del Dipartimento di pertinenza almeno otto giorni prima della data indicata come ultimo giorno di fruizione dell’assegno.
In caso di mancato rispetto del termine di preavviso di cui al precedente comma, il titolare dell’assegno di ricerca, oltre alle eventuali somme indebitamente percepite, è tenuto a corrispondere all’Università, a titolo di penale, una somma pari all’ammontare del corrispettivo dell’assegno rapportato al periodo di mancato preavviso.
La penale può essere esclusa qualora il titolare dell’assegno receda per:
- opzione per l’ufficio di ricercatore o professore universitario di ruolo;
- assunzione presso enti pubblici e/o privati, nel caso in cui l’interessato dimostri o dichiari, sotto la
propria responsabilità, di essere stato impossibilitato a rispettare il termine di preavviso;
- gravi e imprevedibili motivi di carattere personale o familiare dichiarati dall’interessato sotto la
propria responsabilità.
Articolo 13
Titolare del trattamento dei dati personali e Responsabile del trattamento dei dati personali.
Il “Titolare del trattamento” è l’Università degli Studi di Trieste, con sede in piazzale Europa n. 1
a Trieste.
Il trattamento dei dati personali (dati personali forniti in fase di adesione del servizio e i dati relativi al traffico telematico) è finalizzato esclusivamente a:
- svolgimento di tutte le attività necessarie per consentire l’accesso al servizio Piattaforma Integrata
Concorsi Atenei (PICA);
- adempimento degli obblighi di legge e contrattuali;
- adempimento di specifiche richieste dell'interessato prima della conclusione del Contratto;
- gestione di eventuali reclami e/o contenziosi; prevenzione/repressione di frodi e di qualsiasi attività illecita.
Il “Responsabile del trattamento designato” è il Cineca Consorzio Interuniversitario, quale
fornitore del servizio Piattaforma Integrata Concorsi Atenei (PICA) – con sede in xxx Xxxxxxxxxx 0/0
- 00000 Xxxxxxxxxxx xx Xxxx (XX).
Si precisa che con riferimento ai dati personali conferiti, il candidato è detentore dei seguenti diritti:
1. di accesso ai suoi dati personali;
2. di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;
3. di opporsi al trattamento;
4. alla portabilità dei dati (diritto applicabile ai soli dati in formato elettronico), così come disciplinato
dall’art. 20 del regolamento UE 2016/679;
5. di proporre reclamo all'autorità di controllo (Garante per la protezione dei dati personali).
Per esercitare i diritti sopra riportanti il candidato potrà rivolgersi al titolare del trattamento al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: xxxxxx@xxx.xxxxx.xx.
Il titolare del trattamento è tenuto a fornire una risposta entro un mese dalla richiesta, estensibili fino a tre mesi in caso di particolare complessità della richiesta.
Ai sensi della legge 241/1990 e successive modificazioni e integrazioni, si segnala che il responsabile del procedimento amministrativo è il capo dell’Ufficio Concorsi del personale docente dell’Università degli Studi di Trieste.
Il Rettore
X.xx Prof. Xxxxxxx Xx Xxxxxxx
Firmato digitalmente da: Xxxxxxx Xx Xxxxxxx Organizzazione: UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE/80013890324
Unità organizzativa: AREA SERVIZI ICT Data: 07/12/2023 10:16:50
Allegato A
Assegno 01
Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute Area 05 - Scienze biologiche
Settore scientifico-disciplinare: BIO/14 - Farmacologia
Programma di ricerca: "CONCERTO - CrossbOrder Network for ChildrEn
RheumaTolOgy" CUP: J93C23001030008
"CONCERTO - CrossbOrder Network for ChildrEn RheumaTolOgy "
Responsabile scientifico: xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx
Durata degli assegni: 12 mesi, eventualmente rinnovabili
N. posizioni bandite: 2
Importo annuo lordo: € 22.699,08
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Si svilupperà un biosensore peptidico innovativo per le chinasi JAK (JAKs), elementi di segnalazione critici per un ampio sottoinsieme di citochine; di conseguenza svolgono un ruolo fondamentale nella fisiopatologia di molte malattie infiammatorie e autoimmuni. Gli inibitori JAK a piccola molecola (Jaki) sono ora riconosciuti come preziosi agenti terapeutici. Il biosensore rileva l'attività dei JAK identificando in vitro la fosforilazione di un peptide substrato mediante xxxxxx XXXXX. Il test funziona esponendo lisati di cellule dei pazienti alla sonda peptidica; se l'attività della chinasi non viene rilevata sul lisato totale, i JAK possono essere immunoprecipitati dal lisato. Un sistema simile è stato sviluppato per il monitoraggio della chinasi ABL, in cui questo tipo di biosensori peptidici è ben consolidato. Il biosensore sviluppato consentirà di migliorare l'approccio terapeutico favorendo la scelta del JAKi migliore per un approccio personalizzato.
A novel peptide biosensor will be developed for JAK kinases (JAKs), critical signaling elements for a large subset of cytokines; consequently, they play a key role in the pathophysiology of many inflammatory and autoimmune diseases. Small-molecule JAK inhibitors (JAKi) are now recognized as valuable therapeutic agents. The biosensor detects JAK activity by identifying in vitro phosphorylation of a substrate peptide by ELISA assay. The assay works by exposing patient cell lysates to the peptide probe; if kinase activity is not detected on the total lysate, JAKs can be immunoprecipitated from the lysate. A similar system has been developed for ABL kinase monitoring, where this type of peptide biosensor is well established. The developed biosensor will improve the therapeutic approach by facilitating the selection of the best JAKi for an individualized approach.
Dipartimento di Fisica Area 02 – Scienze fisiche
Settore scientifico-disciplinare: FIS/03 - Fisica della Materia
Programma di ricerca: "Studio di materiali complessi in accoppiamento forte con cavità
criogeniche con tecniche di non-equilibrio"
"Studies of complex materials embedded in cryogenic optical cavities with time domain techniques"
Responsabile scientifico: xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 20.267,04
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Il candidato/a selezionato/a si dedicherà ad esperimenti dedicati allo studio delle proprietà di materiali complessi inseriti in cavità ottiche in regime di interazione forte e debole con la cavità. In particolare lavorerà alla caratterizzazione della trasmissione THz di sistemi superconduttori ad alta temperatura critica (Bi2212) e materiali ferroelettrici (STO) inseriti in cavità ottiche risonanti con la gap superconduttiva. Si occuperà inoltre dello sviluppo dell’attività di ricerca nel gruppo Q4Q per quanto riguarda la messa a punto di nuove geometrie ottiche per l’accoppiamento luce materia.
Il candidato selezionato dovrà possedere buona dimestichezza con spettroscopie non-lineari ed esperimenti basati su laser ad impulsi ultracorti, cavità ottiche e fisica dei materiali complessi.
The selected candidate will dedicate himself to experiments dedicated to the study of the properties of complex materials inserted into optical cavities under strong and weak interaction regimes with the cavity. In particular, he will work on the characterization of THz transmission of high critical temperature superconducting systems (Bi2212) and ferroelectric materials (STO) inserted in optical cavities resonant with the superconducting gap. He will also be responsible for the development of research activity in the Q4Q group regarding the development of new optical geometries for lightmatter coupling.
The selected candidate must have good familiarity with non-linear spectroscopies and experiments based on ultrashort pulse lasers, optical cavities and physics of complex materials.
Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze Area 04 - Scienze della terra
Settori scientifico-disciplinari: GEO/04 - Geografia Fisica e Geomorfologia
GEO/05 - Geologia Applicata
Programma di ricerca: "Geomorphological map of the mountain area between the
Tagliamento and Fella rivers"
"Geomorphological map of the mountain area between the Tagliamento and Fella rivers "
Responsabile scientifico: xxxx. Xxxx Xxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 21.077,72
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
L’attività relativa a questo assegno si svolge nel quadro di quella prevista nell’accordo di ricerca per la realizzazione dei Fogli geomorfologici alla scala 1:50.000 n. 110 Trieste e n. 131 Caresana della Carta Geologica ufficiale d’Italia (Progetto CARG) e per lo studio geomorfologico applicato del xxxxx xxxxx regionale e relativa cartografia. Il progetto prevede la realizzazione di una carta geomorfologica applicata del territorio montano della Regione Friuli Venezia Giulia dell’area compresa tra Tagliamento e Fella alla scala 1:5.000 e relativa restituzione informatica del dato su piattaforma GIS. Coordinamento delle attività inerenti il rilevamento e la restituzione cartografica delle morfologie glaciali anche nell'ottica di interpretare le interazioni clima criosfera del passato. Omogeneizzazione e sintesi dei dati per la realizzazione di una carta geomorfologica applicata di sintesi del territorio regionale a piccola scala. Partecipazione alla stesura delle relative note illustrative e dei report di progetto.
The research activities related to this grant take place within the framework of that provided for in the research agreement of the Geomorphological maps at 1:50.000 scale No. 110 Trieste and No.
131 Caresana of the official Geological Map of Italy (CARG Project) and for the applied geomorphological studies of the regional territory and the related cartography. The project involves the creation of an applied geomorphological map of the mountain territory of the area between the Tagliamento and Fella rivers in the Friuli Venezia Giulia Region at 1:5.000 scale and relative informatisation of the data on a GIS platform. Coordination of activities related to the identification and cartographic restitution of glacial morphologies and the climate cryosphere interactions of the past. Homogenisation and data synthesis to create an applied geomorphological map of synthesis of the regional territory at small scale. Participation in drafting the explanatory notes and project reports.
Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche Area 03 - Scienze chimiche
Settore scientifico-disciplinare: CHIM/06 - Chimica Organica
Programma di ricerca: "Integrating non-living and living matter via protocellular material
design and synthetic construction" nell’ambito del progetto
PROTOMAT – CUP: J93C21000270006
"Integrating non-living and living matter via protocellular material design and synthetic construction"
Responsabile scientifico: xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 22.293,74
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Il progetto si colloca all’interno del Research Theme 2 (o WP2), Task 2.1-2.3 del progetto ERC PROTOMAT. In particolare il ricercatore/la ricercatrice si occuperà dell’assemblaggio di proteinosomi contenenti nel loro lumen nanomateriali capaci di dare un effetto fototermico in materiali protocellulari (PCM). L’effetto fototermico dei nanomateriali verrà sfruttato per far contrarre in modo rapido e reversibile i PCM tramite irraggiamento luminoso. In base ai risultati ottenuti, il lavoro potrà procedere con lo sviluppo successivo di PCM capaci di svolgere reazioni biochimiche che vengono rallentate o spente dalla contrazione foto-indotta del materiale stesso (Task 2.2). Si potrà poi proseguire verso lo sviluppo di PCM ancora più avanzati in grado di sfruttare le condizioni di luce ambientale per autoregolare delle reazioni biochimiche endogene (Task 2.3). Il candidato/a dovrà avere una documentata esperienza nello sviluppo di proteinosomi e materiali protocellulari.
The researcher will work towards the objective of Research Theme 2 (or WP2), Task 2.1-2.3 of the EU project ERC PROTOMAT. Specifically, the researcher will develop methodologies to assemble proteinosomes containing in their lumen nanomaterials capable of photothermal effect into protocellular materials (PCMs). The researcher will then exploit the photothermal effect of the nanomaterials to make the PCMs contract reversibly. Depending on the results, the work will proceed towards the advancement of the biochemical properties of PCMs, and development of PCMs capable of light-induced reversible contractions that will down/up-regulate the hosted biochemical reactions (task 2.2). The work could then proceed towards the development of the first PCMS capable of autonomously regulating their internalized biochemical reactivity based on the external light conditions (Task 2.3). The successful candidate will have a documented experience in proteinosome and protocellular material development.
Area 05 - Scienze biologiche
Settore scientifico-disciplinare: BIO/07 - Ecologia
Programma di ricerca: “Indagini ecologiche a tutela della specie di Direttiva lasca
Protochondrostoma genei in un Sito di Interesse comunitario (pSIC IT3320041, Chiarò di Cialla, Nordest Italia)” nell’ambito del progetto "Studio ed eradicazione locale della specie aliena invasiva naso (Chondrostoma nasus) nel Rio Chiarò di Cialla in Comune di Prepotto (UD)" - finanziato dalla Regione FVG - CUP D37G22000320002
"Ecological investigations for the conservation of the lasca Protochondrostoma genei in a Site of Community Importance (pSIC IT3320041, Chiarò di Cialla, Northeast
Italy)"
Responsabile scientifico: prof.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.456,36
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
La lasca Protochondrostoma genei è un endemismo del Norditalia e dei bacini adriatici dell’Italia Centrale, inserita nella Direttiva 92/43/CEE, indicata come in pericolo nella Lista Rossa Dei Vertebrati Italiani a causa di fattori quali alterazione degli habitat, alterazione dei regimi idrologici, inquinamento delle acque e presenza di specie aliene. Nel presente progetto saranno indagate le preferenze ecologiche della lasca nel Rio Chiarò di Cialla (NE Italia), ove è presente una popolazione ben strutturata: saranno individuati i mesohabitat indispensabili per il ciclo vitale (riproduzione, sviluppo della fase giovanile e fase trofica degli adulti), nel pSIC IT3320041, istituito a tutela della specie. Parallelamente, verranno svolte attività di eradicazione/contenimento delle specie alloctone presenti, ovvero il naso Chondrostoma nasus (con cui la lasca compete per habitat e risorse trofiche) e la trota fario Salmo trutta (precedentemente introdotta a fini alieutici).
The lasca Protochondrostoma genei is and endemism of the Northern Italy and the Adriatic basins of Central Italy, listed as an endangered species in the Red List of the Italian vertebrates, due to impacts such as habitat alteration, flow regimes modifications, water pollution and presence of alien species. In this project, ecological preferences of the lasca will be investigated in the Chiarò di Cialla Creek (NE Italy), where a well-structured population was observed: mesohabitats needed for the lasca life-cycle will be analyzed (reproduction, growth of juveniles and adult trophic phase) within the boundaries of the pSCI IT3320041, created for the lasca conservation. At the same time, eradication/population control activities will be performed for the present alien species: the nase Chondrostoma nasus (which competes with the lasca for habitats and trophic resources) and the brown trout Salmo trutta (formerly introduced for fisheries).
Area 05 – Scienze biologiche
Settore scientifico-disciplinare: BIO/09 - Fisiologia
Programma di ricerca: "La proteina 4 simile all’ippocalcina (HPCAL4) offre nuove
opportunità terapeutiche per l'atassia episodica di tipo 2 e l'encefalopatia epilettica 42” - GJC22053 – nell’ambito del progetto CARIPLO - TELETHON ALLIANCE - CUP J93C23001330007
"Development of new gene therapies for ataxia and epilepsy" Responsabile scientifico: xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxx
Durata dell’assegno: 12 mesi, eventualmente rinnovabile Importo annuo lordo: € 19.367,00
Programma di ricerca (in italiano e in inglese)
Questo progetto studia un gene Tdark, HPCAL4, che è espresso nel cervello e interagisce con CACNA1A, un canale calcio fondamentale per la comunicazione tra le cellule nervose. Mutazioni in CACNA1A causano varie malattie cerebrali (atassia, epilessia, emicrania, disabilità intellettiva). Al momento, non esistono terapie geniche per queste patologie, anche a causa delle dimensioni e della complessità del gene CACNA1A. HPCAL4, un gene più piccolo con una struttura più semplice, potrebbe essere più adatto per lo sviluppo di interventi terapeutici, specialmente se mirati a regolarne l'espressione. Poiché HPCAL4 promuove l'attività di CACNA1A, il progetto valuterà, in cellule nervose di topo e umane, l'efficacia di HPCAL4 nel compensare le mutazioni che riducono l'attività di CACNA1A e che causano atassia episodica ed encefalopatia epilettica. L'obiettivo finale è determinare se il gene Tdark HPCAL4 è un promettente bersaglio per lo sviluppo di terapie per atassia e encefalopatia epilettica.
This project explores a Tdark gene, HPCAL4, which is expressed in the brain and interacts with CACNA1A, a calcium channel crucial for nerve cell communication. CACNA1A mutations cause various brain disorders (ataxia, epilepsy, migraine, intellectual disability). Currently, no gene therapies exist for these disorders, also due to CACNA1A size and complexity. HPCAL4, a smaller gene with a simpler structure, could be more suitable for developing therapeutic project explores a Tdark gene, HPCAL4, which is expressed in the brain and interacts with CACNA1A, a calcium channel crucial for nerve cell communication. CACNA1A mutations cause various brain disorders (ataxia, epilepsy, migraine, intellectual disability). Currently, no gene therapies exist for these disorders, also due to CACNA1A size and complexity. HPCAL4, a smaller gene with a simpler structure, could be more suitable for developing therapeutic.