Schema tipo Regolamento didattico della scuola di specializzazione in Genetica Medica
Schema tipo Regolamento didattico della scuola di specializzazione in Genetica Medica
Articolo 1 – AMBITO DI APPLICAZIONE 2
Articolo 2 ‒ ORGANI DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE 2
Articolo 3 – TUTOR 2
Articolo 4 – OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI 3
Articolo 5 – ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE 3
Articolo 6 – FORMAZIONE NELLA RETE E ROTAZIONI 4
Articolo 7 – FORMAZIONE FUORI RETE 5
Articolo 8 – MISSIONI 5
Articolo 9 – ACCERTAMENTO DELLA FREQUENZA 5
Articolo 10 – REGISTRAZIONE ATTIVITÀ 6
Articolo 11 – ASSENZE 7
Articolo 12 – VALUTAZIONE E LIVELLI DI AUTONOMIA 8
Articolo 13 ‒ VALUTAZIONE DELLA SCUOLA 9
Articolo 14 – SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ (SGQ) 9
Articolo 1 – AMBITO DI APPLICAZIONE
Il presente regolamento didattico definito secondo le indicazioni di cui all’art. 6 del Regolamento delle Scuole di specializzazione di area sanitaria con accesso riservato ai laureati in Medicina e Chirurgia emanato con D.R. n. 4208 del 5 dicembre 2019, disciplina per la scuola di specializzazione in Genetica Medica:
a) gli obiettivi formativi specifici;
b) le attività didattiche e professionalizzanti obbligatorie;
c) le modalità organizzative per l’erogazione delle attività del “tronco comune” di cui all’art. 2, comma 7 del DI 68/2015;
d) il programma e il percorso formativo per ciascun anno di Corso;
e) le rotazioni obbligatorie dei medici in formazione specialistica nelle strutture della rete formativa e l’organizzazione delle attività di guardia tutorata ove previste;
f) le modalità di registrazione e certificazione delle attività formative;
g) i criteri per la valutazione del medico in formazione specialistica e per la progressiva acquisizione delle competenze volte all'assunzione delle responsabilità autonome dello stesso nell'ambito degli obiettivi formativi della Scuola;
h) la gestione delle assenze dei medici in formazione specialistica;
i) le modalità di valutazione della qualità della Scuola;
j) i criteri per l’utilizzo delle risorse finanziare della Scuola e gli approvvigionamenti.
Articolo 2 ‒ ORGANI DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
Richiamato il capo II del Regolamento di Ateneo per la formazione specialistica con accesso riservato ai laureati in medicina e chirurgia, sono organi della Scuola di Specializzazione il Direttore, il Consiglio della Scuola e la Commissione didattica. I nominativi e la composizione degli organi della Scuola sono riportati nell’allegato 1 [allegato 1].
Articolo 3 – TUTOR
1. Il Consiglio della Scuola di specializzazione individua annualmente i Tutor per tutte le attività formative e assistenziali dei medici in formazione specialistica.
2. I Tutor sono quella figura, universitaria o del SSN, che la Scuola di specializzazione identifica quali supervisori delle attività formative, e del percorso dei medici in formazione specialistica
nonché deputati alla loro valutazione ai fini dell’attribuzione dei livelli di autonomia e responsabilità nelle attività assistenziali.
3. Le funzioni di tutorato sono affidate al personale universitario strutturato o al personale del Servizio sanitario, afferente alle strutture facenti parte della rete formativa della Scuola presso le quali il medico in formazione è assegnato dal Consiglio della Scuola di specializzazione previo assenso della rispettiva Struttura sanitaria.
4. L’assegnazione del medico in formazione alle strutture della rete formativa da parte del Consiglio della Scuola di specializzazione deve essere preventivamente concordata, ed esplicitamente formalizzata, tra il Direttore della Scuola di specializzazione e il Direttore e/o il tutor dell’unità operativa alla quale viene assegnato che si farà carico di darne comunicazione alla direzione sanitaria della struttura ospitante.
5. La Scuola si fa garante che a ciascun tutor non siano affidati più di tre medici in formazione specialistica per ciascuna attività formativa.
Articolo 4 – OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
1. obiettivi formativi della tipologia della Scuola: lo Specializzando deve aver acquisito nozioni di genetica umana e medica, medicina interna, pediatria e ostetricia necessarie al completamento della formazione degli specialisti della classe per la semeiotica, diagnosi e terapia delle patologie delle singole tipologie di specializzazione. Deve aver appreso le principali indagini di laboratorio ematochimiche, immunoematologiche e di patologia clinica, e la loro finalità ed utilità all’inquadramento clinico e diagnostico, alla prevenzione ed al monitoraggio di strutture e dei sistemi implicati nelle patologie genetiche. Lo specializzando deve inoltre conseguire le conoscenze teoriche e la pratica di laboratorio che sono alla base delle malattie cromosomiche, monogeniche, poligeniche comprese quelle causate da mutazioni somatiche; deve acquisire le conoscenze per lo sviluppo, l’utilizzo e il controllo di qualità relativamente ai test genetici; deve apprendere le metodologie di genetica molecolare, di citogenetica, di biochimica finalizzate alla diagnosi di malattie genetiche e di biotecnologie ricombinanti anche ai fini della valutazione della suscettibilità alle malattie e alla risposta ai farmaci; deve conoscere gli strumenti del monitoraggio e della terapia genica; deve conoscere le tecnologie strumentali anche automatizzate che consentono l’analisi molecolare e lo studio dei geni e del genoma. Specifiche per il Laureato in Medicina e Chirurgia sono la conoscenza, in relazione alle attività di consulenza genetica, dei principi di semeiotica, sia fisica che strumentale, e delle nozioni cliniche atte a definire un iter diagnostico, prognostico e terapeutico.
2. Obiettivi formativi integrati (ovvero tronco comune): lo specializzando deve aver acquisito conoscenze di fisiopatologia, semeiotica funzionale e strumentale e monitoraggio terapeutico nel campo delle malattie di tipo internistico, neurologico e psichiatrico, pediatrico, ostetrico- ginecologico e medico specialistico indispensabili alla formazione propedeutica degli specialisti della classe per gli obiettivi diagnostici e terapeutici delle condizioni patologiche di interesse
delle singole tipologie di specializzazione, attraverso l’utilizzazione di insegnamenti afferenti ai pertinenti settori scientifico-disciplinari.
Articolo 5 – ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
1. Ogni anno, entro il mese di aprile, il Consiglio della Scuola approva l’offerta formativa della coorte entrante [allegato 2] e il conseguente piano formativo [allegato 3].
2. Il piano formativo elenca la tipologia delle attività formative da erogare in un anno accademico per ogni coorte, suddividendole per Settori Scientifici Disciplinari (SSD) e definendo per ognuna il relativo numero di crediti (CFU) [allegato 3].
3. Per l’erogazione delle attività del “tronco comune” vedasi articolo 2 punto 4.
Articolo 6 – FORMAZIONE NELLA RETE E ROTAZIONI
1. La scuola definisce i processi relativi:
a) alla progettazione del percorso formativo [allegato 4]
b) all’organizzazione delle attività di didattica teorico-pratica [allegato 5]
c) all’organizzazione delle attività assistenziali [allegato 6]
2. La formazione si svolge all’interno delle strutture sanitarie facenti parte della rete formativa delle Scuole di specializzazione preventivamente deliberate dal Consiglio della Scuola e approvate dal dipartimento di afferenza e accreditate dal Ministero.
3. L’elenco delle strutture che compongono la rete formativa [allegato 7] e le relative convenzioni sono registrate nella banca dati MIUR gestita dal CINECA.
4. Il sistema di rotazione deve assicurare la possibilità di conseguire la formazione differenziata nelle diverse strutture della rete formativa della Scuola ed il rispetto delle disposizioni ministeriali e degli accordi stipulati con la Regione del Veneto (solo per le scuole interessate).
5. I medici in formazione specialistica, sulla base dell’accresciuto livello di competenza e di autonomia raggiunto e delle specifiche esigenze formative definite dal Consiglio della Scuola, ruotano nelle strutture universitarie, ospedaliere, e del territorio a sempre più elevata complessità e/o ricoprendo ruoli di sempre maggiore autonomia.
6. Durante il periodo di frequenza nelle diverse strutture della rete formativa, il medico in formazione specialistica è assicurato per la responsabilità professionale derivante dall’attività assistenziale, per la responsabilità civile contro terzi e gli infortuni dalle Strutture sanitarie nelle quali opera alle medesime condizioni del personale strutturato. È esclusa la responsabilità per colpa grave.
7. La gestione e conservazione della documentazione relativa alle rotazioni nelle strutture della rete formativa avviene a cura della Segreteria didattica della Scuola. La Segreteria didattica è tenuta a registrare i dati sulle rotazioni dei singoli medici in formazione specialistica nell’anno solare indicando le strutture frequentate e la durata. Tali dati vengono poi inseriti dalla Segreteria didattica in una apposita banca dati gestita dal Settore Scuole di Specializzazione dell’Ufficio dottorato e post lauream sulla piattaforma Moodle. Le rilevazioni relative all’anno solare devono essere comunicate al Settore entro la metà di maggio dell’anno successivo.
Articolo 7 – FORMAZIONE FUORI RETE
1. Per specifiche esigenze formative del medico in formazione specialistica, il Consiglio della Scuola può approvare periodi di tirocinio in strutture esterne alla rete formativa sia in Italia che all’estero, per un periodo complessivo massimo di 18 mesi per tutta la durata legale del corso. I periodi di formazione fuori rete formativa in Italia richiedono inoltre la preventiva approvazione dell’Osservatorio per la formazione specialistica post lauream.
2. I tirocini fuori rete formativa sono regolamentati da apposite convenzioni individuali predisposte a cura del Settore Scuole di Specializzazione. Il Consiglio della Scuola si impegna a inviare copia della delibera della richiesta di stage al Settore Scuole di Specializzazione almeno tre mesi prima della data d’inizio dello stage.
3. L'inizio dello stage non può prescindere dalla stipula della suddetta convenzione; in caso contrario, la Direzione della Scuola si assumerà la piena responsabilità di eventuali attività formative che i medici in formazione specialistica dovessero svolgere nell'inosservanza delle procedure individuate dall'Ateneo.
Articolo 8 – MISSIONI
1. Le missioni sono disciplinate dal Regolamento delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria che ne definisce le procedure e le modalità di svolgimento (congressi, convegni ecc.).
2. La missione, richiesta secondo le modalità indicate dalla Consiglio della Scuola, deve essere in linea con gli obiettivi formativi e autorizzata dal Direttore della Scuola di Specializzazione.
3. Le norme per il rimborso delle missioni sono dettagliate nell’allegato 8 [allegato 8].
Articolo 9 – ACCERTAMENTO DELLA FREQUENZA
1. L’accertamento della frequenza delle attività formative è obbligatorio ed è demandato al direttore dell’Unità Operativa presso la quale il medico in formazione specialistica svolge le attività formative, mediante adeguati strumenti di verifica. La Scuola stabilisce che le modalità di accertamento della frequenza sia timbratura almeno una volta/die.
2. La frequenza oraria giornaliera è conforme alle prescrizioni del Consiglio della Scuola di Specializzazione. L’impegno orario richiesto per i medici in formazione specialistica è comprensivo sia delle attività professionalizzanti che della didattica formale, ed è pari a quello previsto per il
personale medico strutturato del SSN a tempo pieno, attualmente pari a trentotto ore settimanali. L’eventuale impegno orario eccedente quello previsto non dà luogo ad alcuna indennità, compenso o emolumento aggiuntivo rispetto all’ammontare del contratto di formazione specialistica. Ai medici in formazione specialistica si applica la disciplina prevista dal D.lgs. 161/2014 in materia di orario di lavoro.
3. I turni di guardia notturni non sono previsti per gli specializzandi NPI. Quelli pre-festivi e festivi effettuati dai medici in formazione specialistica, prevedono a partire da 2021 l’orario 8:30-17:00. Non devono essere superiori a sei per mese e devono essere stabiliti in accordo con i Direttori delle U.O. in ottemperanza alla normativa vigente analogamente a quanto avviene per il personale strutturato del SSN.
4. I turni di pronta disponibilità (reperibilità) qualora previsti dalla U.O. dove i medici in formazione frequentano, devono essere limitati a periodi notturni e festivi. Qualora tali turni abbiano durata di dodici ore e comportino presenza attiva presso la struttura sanitaria, danno diritto al medico in formazione specialistica ad un turno di riposo compensativo analogamente a quanto avviene per il personale strutturato del SSN.
Articolo 10 – REGISTRAZIONE ATTIVITÀ
La Scuola di specializzazione definisce le modalità di registrazione e certificazione delle attività formative.
La registrazione delle attività formative è obbligatoria e avviene mediante la compilazione del libretto-diario (logbook).
Il libretto-diario è redatto secondo le indicazioni di cui all’art. 2 dell’allegato 3 del D.I. 402/2017 e deve contenere in particolare:
1. il diario delle attività formative e di didattica formale (discussione casi clinici, journal club ecc.);
2. la registrazione e certificazione della partecipazione a pratiche professionalizzanti con diversi gradi di responsabilità all’interno di ogni specifica tipologia di Scuola;
3. la certificazione dell’attività svolta in ciascuna delle strutture della rete formativa e del livello di responsabilità ed autonomia crescente e la relazione del Direttore della struttura;
4. valutazione periodica da parte del Tutor relativamente alle competenze acquisite ed al grado di autonomia raggiunto;
5. registrazione delle eventuali attività formative svolte all’estero e certificazione da parte del Direttore della relativa struttura ospitante;
6. partecipazioni a corsi, congressi e seminari.
Articolo 11 – ASSENZE
La Scuola definisce la gestione di permessi ai medici in formazione specialistica, nel rispetto della normativa vigente che prevede che:
1. Il medico in formazione specialistica può astenersi dall’attività formativa per le seguenti motivazioni:
a) assenze per motivi personali: sono preventivamente autorizzate dal Direttore della Scuola di Specializzazione, non devono superare i 30 giorni complessivi nell’anno di corso e non pregiudicano il raggiungimento degli obiettivi formativi. Vanno registrate in un apposito modulo che va consegnato alla Segreteria didattica della Scuola che provvederà ad archiviarlo (vedi modulo di esempio pubblicato al link: xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxxxxx-xxxxxxxxxxx-xxxxxx- specializzazioneo o attraverso altra idonea procedura [descrivere quale]
b) assenze per malattia: il medico in formazione specialistica è tenuto a comunicare l’assenza per malattia alla Segreteria didattica della Scuola e a produrre contestualmente il certificato medico. La Segreteria provvede a registrare l’assenza e a conservare il certificato medico. Se l’assenza supera i quaranta giorni lavorativi consecutivi la Segreteria didattica comunica al Settore Scuole di Specializzazione i dati del medico in formazione specialistica e trasmette i certificati medici. Accertato il superamento dei quaranta giorni, il Settore Scuole di Specializzazione provvede a sospendere la carriera del medico in formazione specialistica sin dall’inizio del periodo di malattia;
c) assenze per infortunio: la struttura sanitaria dove del medico in formazione specialistica presta servizio comunica l’infortunio alla sede provinciale dell’INAIL e all'Ufficio Contratti e Assicurazioni. La Segreteria didattica registra l’assenza e conserva i certificati medici. Se l’assenza supera i quaranta giorni lavorativi consecutivi, i dati dello specializzando e la certificazione medica vengono inoltrati al Settore Scuole di Specializzazione che provvede a sospendere la carriera del medico in formazione specialistica sin dall’inizio del periodo di infortunio;
d) assenze per maternità/congedo parentale: venuta a conoscenza dello stato di gravidanza, il medico in formazione specialistica ne d immediata comunicazione alla Segreteria della Scuola e al Settore Scuole di Specializzazione, tramite l’apposito modulo (vedi modulo xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxxxxx-xxxxxxxxxxx-xxxxxx-xxxxxxxxxxxxxxxx). In caso di rischio per il corso della gravidanza, il Consiglio della Scuola può prevedere un cambio di mansioni oppure la sospensione per maternità anticipata. Il medico in formazione specialistica può chiedere la flessibilità (un mese prima della data presunta del parto e quattro mesi dopo il parto, vedi modulo xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxxxxx-xxxxxxxxxxx-xxxxxx-xxxxxxxxxxxxxxxx). Il medico in formazione specialistica è tenuto a comunicare tempestivamente la data di nascita del figlio al Settore Scuole di Specializzazione (vedi modulo: xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxxxxx-xxxxxxxxxxx- scuole-specializzazione). I medici in formazione specialistica, di ambo i generi, possono richiedere un periodo di congedo parentale della durata massima di sei mesi entro il dodicesimo anno di un figlio. La richiesta è da far pervenire quindici giorni prima della data
d’inizio del congedo (vedi modulo al link: xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxxxxx-xxxxxxxxxxx-xxxxxx- specializzazione). Inoltre, quindici giorni prima della data di ripresa delle attività formative, il medico in formazione specialistica è tenuto a darne comunicazione al Settore Scuole di Specializzazione tramite apposito modulo xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxxxxx-xxxxxxxxxxx-xxxxxx- specializzazione).
2. Assenze ingiustificate: sono le assenze che non sono state preventivamente autorizzate. Devono essere recuperate entro l’anno di corso in cui si sono verificate e prima della valutazione annuale per il passaggio all’anno successivo o per l’ammissione all’esame di diploma. Comportano la sospensione del trattamento economico per il periodo corrispondente. Si considera prolungata assenza ingiustificata l’assenza non preventivamente autorizzata che superi i quindici giorni complessivi nell’anno di corso, anche non consecutivi. Le prolungate assenze ingiustificate comportano la risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 37 comma 5 del D.lgs. 368/1999.
Articolo 12 – VALUTAZIONE E LIVELLI DI AUTONOMIA
1. Richiamato il titolo IV Regolamento vigente per la formazione medico specialistica, la Scuola definisce i processi di valutazione dell’attività formativa, le modalità di valutazione del medico in formazione specialistica per ogni attività formativa e i relativi criteri per la progressiva acquisizione delle competenze, volte all'assunzione delle responsabilità autonome nell'ambito degli obiettivi formativi della Scuola.
La Scuola definisce inoltre le modalità di organizzazione dell’attività di ricerca anche in funzione della realizzazione della tesi di specializzazione.
2. Tipologie di valutazione:
a) in itinere: La valutazione della performance dello specializzando relativamente ad ogni periodo di tirocinio clinico svolto nell’Anno Accademico viene formulata mediante schede di valutazione compilate dal Responsabile di ogni UUOO, sentiti i tutors cui lo specializzando è stato affidato nell’arco della rotazione.
b) passaggio d’anno: La valutazione conclusiva annuale viene messa in atto alla fine di ogni Anno Accademico. Contribuiscono ad essa: 1) il voto dell’esame annuale di passaggio, le cui modalità di espletamento per ogni anno vengono concordate in Commissione Didattica all’inizio dell’anno accademico; 2) l’insieme delle valutazioni in itinere della performance clinica nelle attività assistenziali; 3) la valutazione complessiva dell’attività dello specializzando, fornita dal Direttore con il supporto della Commissione Didattica, tenendo conto delle attività professionalizzanti svolte, quali percentuale di partecipazione a lezioni, seminari, attività di didattica autogestita, partecipazione a specifici eventi formativi, eventuali progetti di ricerca e pubblicazioni.
c) attribuzione del livello di autonomia e per competenze nelle attività assistenziali [allegato 9].
d) prova finale, elaborazione di una tesi e del relativo progetto di ricerca.
L’esito dei processi di valutazione deve essere comunicato singolarmente e verbalmente dalla Direzione della Scuola al medico in formazione specialistica, rilevando i punti di forza e le aree di miglioramento che hanno determinato la formulazione del giudizio.
Articolo 13 ‒ VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
1. Il Consiglio della Scuola attua azioni di riesame rispetto all’attività didattica e ai percorsi di addestramento professionalizzante, tenendo conto anche dei dati sulle carriere dei medici in formazione specialistica e dell’opinione espressa dagli stessi negli appositi questionari. Potranno inoltre essere prese in considerazione le relazioni sulla didattica predisposte dal Dipartimento di afferenza, dei rapporti del nucleo di valutazione dell’Ateneo e degli organi accademici.
2. Sarà cura del Consiglio trasmettere all’Osservatorio di Ateneo per la formazione specialistica di area sanitaria il rapporto di riesame e gli esiti della valutazione espressa dai medici in formazione specialistica negli appositi questionari, che verranno resi pubblici mediante pubblicazione nell’area riservata del sito web della Scuola.
Articolo 14 – SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ (SGQ)
La Scuola di Specializzazione, in conformità con il D.I. 402/2017, ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione della Qualità (SGQ), secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 9001:2015, allo scopo di governare in modo chiaro, dichiarato, controllato e dinamico tutte le attività.
La Politica per la Qualità, il Manuale della Qualità, la Procedura Processi Generali e l'Elenco dei documenti del SGQ sono pubblicati nella pagina della Scuola nel Moodle e/o nel sito del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino.
Allegati:
1) Componenti del Consiglio della Scuola di Specializzazione
2) Offerta formativa
3) Piano formativo
4) Progettazione del percorso formativo
5) Organizzazione della didattica frontale e autogestita
6) Organizzazione delle attività assistenziali
7) Elenco strutture Rete Formativa
8) Rimborso missioni
9) Definizione autonomie
Direttore: Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Vice Direttore: Prof.ssa Xxx Xxxxxxxxx
Commissione didattica: Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx, Prof.ssa Xxx Xxxxxxxxx, Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx, Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxx
Docenti della Scuola di Specializzazione:
Universitari
Xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxx Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx Prof.ssa Xxx Xxxxxxxxx Xxxx.ssa Xxxxxxx Xxxxxx Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxxx Dott.ssa Xxxxx Xxxxx
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxx Xxxx. Xxxx Xxxxx
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Allegato 4
Progettazione del percorso formativo
La progettazione del percorso formativo da erogare agli specializzandi è una delle attività primarie della Scuola di Specializzazione.
La progettazione del percorso formativo ha come risultato principale l’elaborazione dell’offerta formativa e del piano formativo per l’anno accademico effettuata da parte della Direzione della Scuola e del Consiglio della Scuola con la collaborazione della Segreteria didattica di riferimento tenendo in considerazione i seguenti elementi:
-decreto interministeriale 68/2015 e ss.mm.ii.
-piano e offerta delle precedenti coorti
-sedi della rete formativa
-numero dei medici in formazione
-tutor
-UU.OO
-risorse a disposizione
Una volta predisposti e riesaminati, l’offerta formativa e il piano formativo sono oggetto di delibera da parte del Consiglio della Scuola e vengono successivamente trasmessi al Consiglio di Dipartimento per un’ulteriore verifica e approvazione.
Il verbale della delibera di approvazione del Consiglio di Dipartimento viene trasmesso, allegando il piano e l’offerta della Scuola, al Settore Scuole di Specializzazione dell’Ufficio Dottorato e Post lauream, che verifica la conformità di piano e offerta secondo quanto stabilito dal D. I. 68/2015 e ss.mm.ii.
Il Settore Scuole di Specializzazione propone al Senato accademico e al Consiglio di Amministrazione la richiesta di attivazione della Scuola e l'approvazione della relativa offerta formativa. Predispone la proposta di delibera dell’offerta formativa della Scuola al Senato Accademico, il quale esprime un parere obbligatorio sull’attivazione della Scuola e dell’offerta formativa.
Ottenuto il parere obbligatorio da parte del Senato accademico, il Settore Scuole di Specializzazione formula la proposta di delibera dell’attivazione della Scuola e dell’offerta formativa al Consiglio di Amministrazione, acquisendone la delibera di approvazione. Il Settore Scuole di specializzazione informa la Scuola sull’esito del processo di attivazione della stessa e della relativa offerta formativa.
Per quanto riguarda lo sviluppo della progettazione delle attività formative didattiche, di ricerca, e attività professionalizzanti obbligatorie e ulteriori attività formative della Scuola si rimanda agli allegati 5 e 6 del Regolamento didattico rispettivamente sull’Organizzazione didattica e sull’Organizzazione dell’attività assistenziale.
Allegato 5
Organizzazione della didattica frontale e autogestita
2.1. Indicazioni generali
La didattica frontale, secondo quanto previsto dal piano formativo approvato ad inizio anno per ogni coorte, include le seguenti attività:
- definizione degli obiettivi formativi e dei risultati attesi;
- programmazione delle attività di didattica frontale;
- definizione del calendario e dei contenuti delle lezioni;
- conduzione delle attività di didattica frontale;
- verifica di apprendimento e monitoraggio della didattica frontale svolta dai docenti e seguita dai medici in formazione.
L’assegnazione degli incarichi di docenza per l’attività di didattica frontale avviene come previsto dall’art. 3 del Regolamento del Consiglio delle Scuole di Specializzazione di area Medicina mediante procedura di messa in disponibilità riservata ai Docenti Universitari.
Gli insegnamenti rimasti vacanti dopo la procedura di messa in disponibilità vengono messi a bando e possono essere affidati anche ad esperti esterni.
2.2. Modalità e responsabilità stabilite per l’organizzazione delle attività di didattica frontale.
Programmazione delle attività di didattica seminariale e delle lezioni ex cathedra
Le attività di didattica seminariale e le lezioni ex cathedra sono finalizzate a sviluppare i principali ambiti clinico-scientifici previsti dall’offerta formativa. Le lezioni ex cathedra hanno l’obiettivo principale di fornire una presentazione sistematica ed esaustiva di uno specifico argomento clinico- scientifico. I seminari hanno l’intendimento di affrontare un determinato tema clinico prevedendo una partecipazione multidisciplinare e quanto più possibile partecipata da parte dei medici in formazione, offrendo occasioni di scambio di opinioni sul quel determinato tema.
Tali attività didattiche possono essere erogate in contemporanea a tutti gli specializzandi oppure essere suddivise per ambito/periodo formativo.
La programmazione delle attività di didattica frontale spetta alla Commissione Didattica della Scuola. La stessa sarà riportata nei verbali delle riunioni della commissione didattica.
Erogazione delle lezioni ex cathedra e dei seminari
Le lezioni ex cathedra vengono svolte di norma da un singolo docente o da un suo delegato. Ogni docente è responsabile dei contenuti della propria lezione, delle modalità di svolgimento, dei supporti didattici utilizzati, del materiale didattico messo a disposizione per gli specializzandi, il tutto comunicato dal docente agli specializzandi all’inizio del corso. È responsabilità primaria del docente prendere nota del giorno, ora e sede delle sue lezioni.
La conduzione ed organizzazione dei seminari vengono affidati per intero ad un singolo docente. Spetta a quel docente coinvolgere eventuali altri specialisti (anche esterni alla Scuola).
Ad ogni docente viene ricordato dalla segreteria didattica l’impegno di organizzare tale seminari possibilmente con almeno 4 settimane di anticipo al fine di poter espletare le corrette procedure burocratiche: predisposizione della documentazione necessaria all’invito e all’eventuale pagamento di docenti esterni, pubblicità dell’evento, organizzazione degli spazi etc.
La Commissione Didattica della Scuola può mettere a disposizione del docente un contenuto budget per l’eventuale coinvolgimento di esperti esterni, da concordare con il Direttore della Scuola.
Può essere previsto di richiedere l’accreditamento ECM di questa attività mediante provider esterno al Dipartimento, così da fornire crediti ai medici esterni che vorranno partecipare.
Corsi teorico – pratici
Nell’iter formativo di ogni specializzando possono essere previsti corsi di formazione teorico-pratici, richiesti dalla Commissione Didattica e organizzati da tutor con competenze specifiche (istruttori).
.
Responsabili dell’esecuzione e dei contenuti dei corsi sono i tutor incaricati dalla Commissione Didattica.
Il superamento dell’eventuale esame alla fine del corso implica il rilascio di un Certificato di Partecipazione al corso stesso, comprensivo dell’esito della prova finale, che andrà conservato a cura dello specializzando, per l’acquisizione nel curriculum personale e per gli usi consentiti.
Aspetti logistico-organizzativi
Spetta alla Segreteria Didattica la stesura del calendario definitivo dell’attività formativa e la prenotazione di aule/spazi, previo consulto con i Rappresentanti degli specializzandi e i tutor dei Servizi UU.OO per la valutazione degli orari più convenienti. La diffusione del calendario così stabilito avviene poi tramite mail, inviata con debito anticipo dalla Segreteria Didattica agli
specializzandi e al corpo docente, e reinviato di volta in volta in caso di aggiornamenti su corsi/date/spazi.
Il materiale utilizzato durante le lezioni viene reso disponibile agli specializzandi alla fine di ogni lezione o del corso, e fatto pervenire alla Segreteria Didattica.
In particolare le lezioni ex cathedra sono considerate obbligatorie (75% della frequenza), in quanto propedeutiche all’acquisizione di responsabilità assistenziali. In generale, lo specializzando deve partecipare alle varie tipologie di attività didattico-formativa che il Comitato ritiene necessaria.
La partecipazione alle varie attività didattiche esonera lo specializzando dalla presenza nell’UU.OO. in cui sta svolgendo il periodo di tirocinio; è compito dello specializzando informare verbalmente con un congruo anticipo il responsabile dell’UU.OO. cui afferisce dell’assenza programmata nelle ore di lezione.
Al termine del corso, il docente consegna il foglio firme alla Segreteria Didattica a riprova dell’avvenuta partecipazione dello specializzando al corso. Inoltre può venire programmato un esame di verifica del profitto, le cui modalità e tempistiche vengono concordate tra il docente e gli specializzandi.
2.3. Modalità e organizzazione dell’attività didattica gestita direttamente dai medici in formazione.
Incontri di presentazione di tematiche cliniche
Si tratta d’incontri che affrontano problematiche cliniche utilizzando preferenzialmente un approccio “per problemi”, basato sull’esposizione di uno o più casi clinici affini, con particolare attenzione alle problematiche di diagnostica differenziale e all’approccio terapeutico, in conformità a un’attenta analisi della letteratura più recente.
Gli incontri vengono effettuati con cadenza regolare date e ore prefissati e sono rivolti a tutti gli specializzandi, potendo coincidere con momenti di Equipe e discussione casi.
La programmazione e l’organizzazione degli incontri viene coordinata dal Responsabile dell’UU.OO. o suo delegato e comunicata via mail agli specializzandi dallo stesso o dalla segreteria didattica a seconda della tipologia di incontro.
L’eventuale materiale utilizzato durante tali incontri formativi viene poi archiviato presso la Segreteria Didattica, insieme alla calendarizzazione degli avvenuti incontri, con specificato il tema trattato (verbale incontro tematiche cliniche).
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO
La presente procedura descrive le modalità che la Scuola di Specializzazione di Genetica Medica mette in atto per assicurare una efficace ed efficiente organizzazione delle attività assistenziali dei medici in formazione, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dalla Scuola, nel pieno rispetto dei requisiti ministeriali e delle esigenze organizzative ed operative previste dalle Unità Operative in cui la Scuola svolge le rotazioni. La presente procedura si applica a tutte le attività assistenziali degli specializzandi negli ambulatori, nei reparti di degenza e nei laboratori di Genetica.
La procedura coinvolge in particolare le seguenti figure:
● Consiglio della Scuola;
● Responsabili di UO;
● Medici tutor;
● Medici in formazione;
● Segreteria didattica di Dipartimento (della Scuola);
● Ufficio Dottorato e Post Lauream.
2 MODALITÀ INDICAZIONI GENERALI
Le attività assistenziali della Scuola di Specializzazione in Genetica Medica comprendono:
1) attività formativa presso strutture di Genetica Clinica (compresa attività ambulatoriale e di consulenza genetica nei reparti di degenza) parte della rete formativa.
2) Attività di laboratorio di Genetica Medica. Gli specializzandi medici effettuano i seguenti tirocini durante il percorso formativo:
- Frequenza in laboratorio di Citogenetica e Citogenetica Molecolare
- Frequenza in laboratorio di Genetica Molecolare
Le suddette attività vengono svolte presso la U.O.C. di Genetica ed Epidemiologia Clinica dell'Azienda Ospedaliera di Padova, presso la U.O.S Laboratorio di Genetica di Vicenza e presso la
U.O.S. di Genetica Medica di Dolo (attualmente il servizio si è trasferito presso la U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia – Servizio di Genetica e Diagnosi Prenatale a Mirano).
L’attività assistenziale della scuola di Specializzazione in Genetica Medica prevede i tirocini di:
a) Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica, Biochimica Clinica e Farmacologia Clinica, che vengono svolti nella stessa U.O.C. di Genetica ed Epidemiologia Clinica.
b) Pediatria generale e specialistica, effettuati presso le seguenti UU.OO.:
- U.O. di Cardiologia Pediatrica, Dipartimento Aziendale DAI Salute della Donna e del Bambino;
- U.O. Terapia del dolore e cure palliative pediatriche – Hospice pediatrico.
c) Ginecologia ed Ostetricia, svolti presso la U.O. Clinica Ginecologica ed Ostetrica
● la formulazione di obiettivi formativi per ciascuna rotazione (vedi piano formativo allegato);
● la verifica della disponibilità dei reparti e la relativa programmazione delle rotazioni;
● l’organizzazione delle attività in ciascuna rotazione (ambulatorio, reparto);
● la registrazione delle attività assistenziali;
● la gestione della documentazione clinica delle UU.OO.;
● la gestione delle registrazioni degli specializzandi;
● la comunicazione con gli specializzandi.
Per la frequenza delle attività assistenziali il medico in formazione deve obbligatoriamente frequentare e superare il corso in materia di sicurezza. La verifica del superamento del corso avviene da parte della Segreteria Didattica tramite il controllo degli attestati caricati dagli specializzandi nell’apposita cartella condivisa su google drive.
Considerato tuttavia che l’organizzazione dei corsi di sicurezza è gestita direttamente dall’Università (e non dalla singola Scuola) e che in base alle date offerte e al numero di posti disponibili non sempre negli anni precedenti è stato possibile l’ottenimento dell’attestato di sicurezza prima dell’inizio delle attività, il medico può iniziare comunque la frequenza, ma è tenuto a ottenere l’attestato il prima possibile.
FORMULAZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI DI CIASCUNA ROTAZIONE
La Commissione Didattica, insieme al Responsabile delle UO coinvolte, formula gli obiettivi formativi previsti per ciascuna rotazione.
a) Attività clinica presso strutture di Genetica Clinica (compresa la Consulenza Genetica): I.partecipazione all’inquadramento diagnostico di almeno 250 casi post-natali di patologie genetiche e relativa relazione di consulenza genetica e comunicazione di eventuali risultati di test genetici, contribuendo attivamente alla raccolta dei dati anamnestici, effettuando l’esame obiettivo, eseguendo ricerche su banche dati genomiche laddove opportuno, proponendo la programmazione degli interventi diagnostici razionali, e valutando criticamente i dati clinici;
b) Attività di laboratorio di Genetica Medica. Gli specializzandi medici devono effettuare i seguenti tirocini:
I.frequenza in laboratorio di Citogenetica e Citogenetica Molecolare con:
- partecipazione all’esecuzione di almeno 15 cariotipi e/o esami FISH;
- interpretazione di dati analitici e stesura di referti di almeno 30 cariotipi e/o esami FISH;
II.frequenza in laboratorio di Genetica Molecolare con:
- partecipazione all’esecuzione di almeno 20 esami di genetica molecolare per ricerca di mutazioni o varianti genetiche, inclusi test immunogenetici, con metodologie tradizionali di analisi diretta o indiretta e/o con metodiche di sequenziamento di nuova generazione;
- interpretazione di dati analitici e stesura di referti di almeno 30 esami di genetica molecolare, inclusi test immunogenetici (almeno 5 esami di questa tipologia), con metodologie di analisi diretta o indiretta per ricerca di mutazioni o varianti genetiche note (almeno 15 esami di questa tipologia)
e/o per individuazione di mutazioni responsabili di quadri clinici su presunta base genetica mediante screening dell’intera sequenza di uno o più geni (almeno 10 esami di questa tipologia);
Vista la ridotta numerosità degli specializzandi e il rapporto stretto con il Direttore e i docenti della Commissione Didattica, la Scuola ha deciso di non assegnare ad ogni specializzando un tutor per l’intero percorso formativo, ma solo un tutor per ciascuna rotazione.
A ciascuno specializzando nel piano delle rotazioni viene affidato un medico tutor che lo affianca e lo valuta al termine della rotazione.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ ALL’INTERNO DELLA U.O. DI GENETICA ED EPIDEMIOLOGIA CLINICA
Il lavoro svolto nella U.O. di Genetica ed Epidemiologia Clinica comprende numerose attività di consulenza genetica sia in ambito prenatale (visita genetica per donne in gravidanza per rischio di ricorrenza, consulenza pre-test e post-test genetico, consulenza per riscontro di anomalie ecografiche, consulenza teratologica per esposizione a farmaci e teratogeni in gravidanza) e postnatale (dismorfologica, preconcezionale, per infertilità/poliabortività, per patologie genetiche dell’età adulta). Tali attività sono svolte in regime ambulatoriale o di degenza presso altri reparti (la
La U.O.C. di Genetica ed Epidemiologica Clinica eroga numerose prestazioni di consulenza genetica di diversa tipologia, per la diagnosi di patologie rare e l’interpretazione di test genetici di varia natura, comprendendo condizioni ultra-rare e casi clinici ad elevata complessità provenienti anche da fuori regione. Rappresenta inoltre uno dei centri di riferimento nazionali delle Neurofibromatosi ed ha istituito un ambulatorio dedicato a questo gruppo di patologie ed un’equipe multidisciplinare con altri specialisti (oculisti, neurochirurghi, oncologi, pediatri, chirurghi). Partecipa inoltre a diverse equipe specialistiche multidisciplinari nell’ambito dell’Azienda ospedaliera di Padova (ambulatorio integrato ERN per le malformazioni cranio-facciali, gruppo di lavoro sulle demenze, ambulatorio integrato oncoematologico comprensivo di periodiche riunioni per la discussione collegiale di casi clinici, gruppo di lavoro sulla dismorfologia fetale/interruzioni di gravidanza/morti endouterine). La U.O. (clinica e laboratorio) è certificata ISO 9001 dal 2000.
La U.O. è inoltre accreditata dalla Regione Veneta per la certificazione di malattia rara. Sono in servizio presso tale U.O. 5 dirigenti medici e 6 dirigenti biologi.
L’attività clinica all’interno della UO si svolge dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.30 Nell’arco della giornata, le attività svolte dal personale medico sono le seguenti:
- ambulatorio di consulenza genetica prenatale (mercoledì e venerdì 9 -12);
- ambulatorio di consulenza genetica post-test (martedì 14.00-18.00; mercoledì 14.00-17.00; giovedì 14.00-18.00; venerdì 11.00-14.00);
- attività di reperibilità per lo svolgimento di consulenze genetiche prenatali e postnatali richieste da altre U.U.O.O. per pazienti ricoverati (lunedì-venerdì 9-18);
- riunioni con il gruppo di lavoro sulla dismorfologia fetale/interruzioni di gravidanza/morti endouterine (mercoledì 12:00-14:00);
- consulenze teratologiche per valutazione del rischio dopo esposizione a farmaci e/o teratogeni in gravidanza o in epoca preconcezionale (lunedì-venerdì 9-18).
La U.O. di Genetica ed Epidemiologia Clinica fa parte inoltre dei seguenti due gruppi multidisciplinari:
- gruppo delle Neurofibromatosi (Centro di Riferimento Regionale), per cui è attivo un ambulatorio dedicato (prime visite lunedì e martedì mattina e pomeriggio, controlli venerdì pomeriggio) alla consulenza genetica ed al follow-up clinico dei pazienti affetti da tali patologie. Sono previste riunioni per la discussione dei casi clinici con diversi specialisti (oculisti, oncologi, neurologi, radiologi, ORL, neurochirurghi);
- gruppo delle Malformazioni Cranio-Facciali, per cui è attivo un ambulatorio dedicato. In base alle richieste venerdì mattina si può tenere la consulenza genetica ed il follow-up clinico dei pazienti affetti da tali patologie. Partecipano all’equipe multidisciplinare ORL, chirurgo plastico e maxillo- facciali, oculisti, odontoiatri.
Vengono inoltre organizzate periodicamente le seguenti riunioni coi medici della U.O.:
L’attività di laboratorio all’interno della UO si svolge dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Nell’arco della giornata, le attività svolte dai dirigenti biologi sono le seguenti:
- accettazione, controllo e registrazione dei campioni biologici;
- processazione del campione (preparazione campioni citogenetica, estrazione degli acidi nucleici);
- esecuzione di analisi citogenetiche, citogenetico-molecolari e molecolari (sequenziamento di nuova generazione, MLPA, Xxxxxx);
- interpretazione del test genetico e refertazione.
LIVELLI DI AUTONOMIA E RELATIVI COMPITI DEI MEDICI IN FORMAZIONE
1° anno
Al primo semestre del primo anno lo specializzando è affiancato da un altro specializzando più anziano che lo segue nello svolgimento delle attività assistenziali.
Obiettivo di autonomia al termine del 1° anno: raccolta anamnestica ed esame obiettivo; gestione
dei database e stesura della relazione della consulenza genetica; gestione delle consulenze collegate a test genetico.
Metodo: affiancamento in almeno 30 consulenze genetiche postnatali, 20 consulenze collegate a test genetico.
2° anno
Obiettivo di autonomia al termine del secondo anno: gestione delle visite di follow up dei pazienti affetti da NF1, stesura della consulenza teratologica (in gravidanza ed in epoca preconcezionale), valutazione dismorfologica, gestione delle consulenze preconcezionali per infertilità/poliabortività e gestione della consulenza genetica post-test affiancato dal tutor.
Metodo: partecipazione in almeno 50 consulenze di follow up di pazienti affetti da NF1, stesura di almeno 20 consulenze teratologiche, 20 valutazioni dismorfologiche, 20 consulenze di coppia per infertilità/poliabortività, 20 consulenze collegate a test genetico.
3° anno
Obiettivo di autonomia al termine del terzo anno: gestione in piena autonomia delle consulenze di follow up dei pazienti affetti da NF1, delle consulenze post-test; svolgimento della consulenza genetica postnatale con impostazione della diagnosi differenziale; interpretazione dei referti di citogenetica.
Metodo: gestione di almeno 30 consulenze di follow up di pazienti affetti da NF1, stesura di almeno 30 consulenze collegate a test genetico, gestione e discussione di almeno 50 consulenze genetiche postnatali, interpretazione di almeno 20 referti di citogenetica.
4° anno:
Obiettivo di autonomia al termine del quarto anno: gestione dell’ambulatorio di consulenza genetica prenatale, affiancamento dello strutturato nelle consulenze genetiche prenatali e postnatali richieste da altre UUOO per pazienti ricoverati, interpretazione dei referti delle analisi NGS.
Metodo: gestione di almeno 50 consulenze genetiche prenatali, affiancamento in almeno 30 consulenze genetiche prenatali e postnatali richieste da altre UUOO per pazienti ricoverati, interpretazione di almeno 30 referti di analisi NGS.
L’effettiva capacità dello specializzando e l’autonomia acquisita viene valutata collegialmente dai tutor al termine della rotazione (entro 1 mese) sulla base delle capacità acquisite. Nel corso del colloquio lo specializzando illustrerà anche le criticità emerse durante la rotazione.
Se lo specializzando non ha dimostrato di aver raggiunto l’adeguata autonomia, verrà affiancato in maniera più assidua.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI TIROCINIO ALL'INTERNO DELLE ALTRE UU.OO.
La U.O. di Cardiologia Pediatrica accoglie pazienti pediatrici con patologie cardiovascolari, quali cardiopatie congenite, aritmie e quadri di scompenso cardiaco da cardiomiopatie o altre compromissioni cardiache. La U.O. dispone di:
L’attività dei medici in servizio in Reparto si svolge di norma dalle 9.00 alle 17:30.
Per ulteriori informazioni sull’organizzazione ed i tempi di lavoro della U.O di Cardiologia Pediatrica, si rimanda al documento “Istruzione operativa cardiologia pediatrica” disponibile sul sito xxx://00.000.000.000/xxx/xxxxxxxxxxxxxx/XXXXXX_Xxxxxxxxxxxxxxxx_XXXXXXXXX/XX/ (il link è accessibile solo dalla rete interna dell'azienda ospedaliera).
La U.O. Terapia del dolore e cure palliative pediatriche – Hospice pediatrico fornisce cure palliative pediatriche specialistiche per i bambini con patologia inguaribile, bisogni complessi e con necessità di risposte interdisciplinari ed interistituzionali, si occupa della gestione del dolore nel bambino nelle diverse situazioni cliniche, età e patologie. Svolge attività clinica in regime ambulatoriale, di Day- Hospital e di degenza (reparto). Ha 4 posti letto. Sono in servizio 4 dirigenti medici. L’attività del medico in Reparto si svolge di norma nei giorni feriali nell’orario compreso dalle ore 8,30 alle ore 16,30.
Per ulteriori informazioni sull’organizzazione ed i tempi di lavoro della Terapia del dolore e cure palliative pediatriche – Hospice pediatrico, si rimanda al documento ““Istruzione operativa UOSD HOSPICE PEDIATRICO" disponibile sul sito xxx://00.000.000.000/xxx/xxxxxxxxxxxxxx/XXXX- HospicePediatrico/PROCEDURE%20ORGANIZZATIVE/PoPed010OrganizzAttivitaMedicaStacpRe v0.pdf (il link è accessibile solo dalla rete interna dell'azienda ospedaliera).
La U.O.C. di Ginecologia ed Ostetricia si occupa della diagnosi, prognosi e terapia delle patologie ginecologiche ed ostetriche. Svolge attività clinica in regime ambulatoriale, di Day-Hospital e di degenza (reparto).
VERIFICA DELLA DISPONIBILITÀ DEI REPARTI E PROGRAMMAZIONE PERIODICA DELLE ROTAZIONI
La Commissione Didattica, insieme al Responsabile delle U.O. coinvolte, stabilisce con periodicità annuale il piano delle rotazioni dei medici in formazione, sulla base della capacità di accoglienza di ciascun reparto.
Il livello di autonomia dei medici in formazione, le loro esigenze formative e le relative aspettative vengono valutate periodicamente dalla Commissione Didattica secondo le modalità specificate nella procedura “Valutazione dei medici in formazione”.
Eventuali cambi di rotazione rispetto a quanto programmato vanno gestiti come segue. I medici in formazione devono fare richiesta al Direttore della Scuola di Specializzazione mediante richiesta scritta entro una settimana dalla comunicazione del piano di rotazione. La richiesta di cambio di rotazione deve essere approvata dalla Commissione Didattica e/o dal Consiglio della Scuola prima
di diventare effettiva. La programmazione delle rotazioni deve quindi essere aggiornata dalla Segreteria didattica di Dipartimento e reinviata ai medici in formazione interessati.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ IN ROTAZIONE
Il medico in formazione è tenuto a partecipare alle attività ambulatoriali e/o di consulenza nei reparti e/o di laboratorio, a seconda della rotazione e del tutor a cui è affidato.
Durante il tirocinio presso le altre U.O. i medici in formazione sono tenuti ad osservare le modalità organizzative ed operative previste per quella U.O., esplicitate in questo documento e nelle istruzioni operative allegate. Al momento dell’inizio della rotazione, i medici in formazione hanno il compito di apprendere tutta la documentazione di reparto opportuna per svolgere al meglio la propria attività.
COMPITI DEI MEDICI TUTOR E DEL RESPONSABILE DI U.O.
È compito dei Responsabili di U.O. comunicare efficacemente all’interno della propria UO ai medici tutor i contenuti di tale istruzione e farla da tutti rispettare.
I Responsabili di U.O. devono stabilire l’elenco dei medici tutor da affidare ai medici in formazione e devono comunicare efficacemente ai medici tutor il loro ruolo, al fine di garantire che i medici in formazione possano operare all’interno della U.O. con la supervisione opportuna, in base al loro livello di autonomia. I Responsabili di U.O. devono comunicare al Consiglio della Scuola l’elenco dei medici tutor assegnati agli specializzandi, tramite apposita comunicazione mediante e-mail. Ogni modifica all’elenco dei medici tutor deve essere comunicato tempestivamente dai Responsabili di
U.O. al Consiglio della Scuola, secondo le modalità suddette.
I medici tutor sono tenuti a seguire i medici in formazione e accompagnarli nel loro periodo di rotazione nella U.O., assicurando loro supervisione in funzione del loro livello di autonomia.
Il Responsabile di U.O. deve essere tenuto informato dai medici tutor dell’andamento della rotazione, con una periodicità di 4 mesi.
REGISTRAZIONE DELLE ATTIVITÀ ASSISTENZIALI
In particolare, le attività assistenziali svolte devono consentire agli specializzandi di dimostrare di aver svolto le attività minime previste durante la rotazione, coerentemente con quanto previsto dagli obiettivi formativi della rotazione stessa.
Le attività assistenziali devono essere registrate sul logbook informatizzato per le coorti 26/01/2021 e 1/11/2021), cartaceo per gli altri anni, che deve essere utilizzato dai medici in formazione per registrare la frequenza presso la U.O. e il tipo di attività svolte e per riportare gli atti medici e le procedure che i medici in formazione devono svolgere in ciascuna rotazione.
firma del medico tutor/Responsabile UO testimonia la veridicità delle informazioni registrate dal medico in formazione nel proprio logbook e vale come attestazione del conseguimento degli obiettivi formativi previsti dalla rotazione.
Il link è: xxxxx://xxxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxx?xxxxxxXxxxxxxxxxxx-xxxx
GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI REPARTO
La documentazione di riferimento ai medici in formazione per ciascuna rotazione deve essere conservata e messa loro a disposizione dal Responsabile di U.O., in collaborazione con i medici tutor incaricati.
La documentazione deve essere a disposizione dei medici in formazione all’inizio della rotazione. I medici in formazione devono essere informati in modo tempestivo ed efficace dal Responsabile di
U.O. o da un suo delegato di eventuali cambiamenti nella documentazione di riferimento.
GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E CARTELLA CLINICA
Tutti i medici in formazione sono tenuti a conoscere e rispettare le modalità di consultazione e aggiornamento delle cartelle cliniche dei pazienti. L’inserimento di informazioni in cartella clinica da parte dei medici in formazione è possibile in base al livello di autonomia raggiunto dagli stessi.
I medici in formazione sono altresì tenuti a rispettare l’obbligo di riservatezza nel trattamento di ogni informazione e dato relativo ai pazienti e ai loro familiari raccolto durante il periodo di rotazione, coerentemente con le disposizioni legislative in materia e nel pieno rispetto dei regolamenti adottati dall’Azienda ospedaliera di Padova.
RAPPORTO CON PAZIENTI E FAMILIARI
I medici in formazione sono tenuti a gestire i rapporti con i pazienti e i loro familiari, con l’autonomia prevista dal livello di responsabilità assunto da ciascuno.
È importante nel rapporto con pazienti e familiari la corretta raccolta del consenso informato.
SPAZI E SUPPORTI A DISPOSIZIONE DEI MEDICI IN FORMAZIONE
I medici in formazione sono tenuti a rispettare sempre le procedure di igiene e sicurezza previste dai protocolli della U.O. di Genetica ed Epidemiologia Clinica e dell’Azienda Ospedaliera di Padova per l’accesso ai locali della U.O. di Genetica ed Epidemiologia Clinica.
I medici in formazione sono tenuti altresì a conoscere ed utilizzare correttamente gli strumenti presenti nell’U.O. di Genetica ed Epidemiologia Clinica, con il livello di autonomia previsto, rispettando i protocolli e le procedure specifiche dell’U.O. di Genetica ed Epidemiologia Clinica. Tutti gli specializzandi sono dotati di indirizzo di posta elettronica e credenziali per l’accesso personale al sistema informatico dell’Azienda Ospedaliera di Padova sia per la stesura dei referti delle valutazioni cliniche ambulatoriali e delle consulenze effettuate per i pazienti ricoverati sia per la presa visione degli accertamenti effettuati.
GESTIONE DELLE REGISTRAZIONI
L'attività assistenziale svolta durante la rotazione nell’UO deve essere compilata e registrata dai medici in formazione sul logbook informatizzato (si vedano note precedenti) durante tutta la rotazione.
COMUNICAZIONE CON I MEDICI IN FORMAZIONE
La Commissione Didattica e il Consiglio della Scuola comunicano ai medici in formazione il programma delle rotazioni tramite la Segreteria didattica del Dipartimento. Le comunicazioni avvengono sempre via e-mail dal pc della Segreteria didattica della Scuola.
Ogni Responsabile di U.O. deve curare personalmente la comunicazione con i medici in formazione che sono in rotazione nella propria UO e con i medici tutor a loro assegnati, al fine di assicurare che la rotazione si svolga coerentemente con gli obiettivi formativi e in modo funzionale alle attività della U.O.
Nome Scuola: Genetica medica
Ateneo: Universita' degli Studi di PADOVA
Struttura: Struttura di raccordo MEDICINA E CHIRURGIA
Area: 3 - Area Servizi Clinici
Classe: 12 - Classe dei servizi clinici specialistici biomedici
Tipo: Riordino
Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA, Classe dei servizi clinici biomedici - Genetica medica
Accesso: Studenti con laurea magistrale in Medicina e Chirurgia
Standard Specifici Strutturali Fondamentali
Ambulatorio di Consulenza genetica | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - Genetica ed Epidemiologia Clinica 0000 |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA - Medicina Trasfusionale 0000 |
Laboratorio di Citogenetica/Citogenetica molecolare | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - Genetica ed Epidemiologia Clinica 0000 |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA - Medicina Trasfusionale 0000 |
Laboratorio di Genetica molecolare | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - Genetica ed Epidemiologia Clinica 0000 |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA - Medicina Trasfusionale 0000 |
Standard Specifici Strutturali Annessi
Laboratorio di Bioinformatica | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA |
Laboratorio di Biologia Cellulare |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA |
Standard Specifici Strutturali Generali
Pediatria | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA |
Ginecologia | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA |
Medicina interna | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA |
Genetica medica | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA |
Oncologia | |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA |
Neurologia |
Strutture di Sede | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA |
Strutture collegate | OSPEDALE DI VICENZA |
Strutture Complementari
Unità Operativa |
OSPEDALE DI DOLO: Servizio di Genetica Medica 0000 |
IOV PADOVA: Xxxxxx Xxxxxxxxx ed Endocrinologia Clinica 0000 |
Requisiti Specifici Strutturali
PEDIATRIA | |
Strutture | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - PEDIATRIA - 3901 |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - PEDIATRIA - 3903 | |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - 3301 | |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - Nido | |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - NEONATOLOGIA - 6201 | |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - CARDIOCHIRURGIA PEDIATRICA - 0601 | |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - Pronto soccorso pediatrico | |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - NEFROLOGIA PEDIATRICA - 7701 | |
GINECOLOGIA |
Strutture | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - OSTETRICIA E GINECOLOGIA - 3703 |
MEDICINA INTERNA | |
Strutture | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - MEDICINA GENERALE - 2610 |
ONCOLOGIA | |
Strutture | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - Oncologia Medica (in convenzione con lo IOV) |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA - 6501 | |
NEUROLOGIA | |
Strutture | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - NEUROLOGIA - 3202 |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - NEURORADIOLOGIA | |
GENETICA MEDICA | |
Strutture | AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - Genetica ed Epidemiologia Clinica |
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA - Medicina di laboratorio |
Allegato 8
Rimborso delle missioni
1. SCOPO
Il presente documento ha lo scopo di descrivere le modalità e le responsabilità stabilite dalla Scuola di Specialità in Genetica Medica dell'Università di Padova per l’approvvigionamento di tutti i materiali ed i servizi necessari al buon funzionamento delle attività della Scuola.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente documento si applica all’utilizzo delle disponibilità finanziarie della Scuola per le seguenti attività:
- acquisto di materiale/attrezzature didattiche (pc, stampanti, simulatori, supporti elettronici, macchine fotografiche, testi etc.);
- rimborso spese per partecipazione a congressi e convegni nazionali ed internazionali da parte degli specializzandi (procedura missione con rimborso). Ogni spesa deve essere autorizzata dalla Direzione previa compilazione dei moduli predefiniti dall’Ufficio competente del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino (i moduli sono reperibili al sito xxx.xxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxx e sono aggiornati di anno in anno);
- Rimborso spese (trasporto giornaliero di a/r attraverso mezzi pubblici) di frequenza nelle strutture della rete formativa se fuori Padova;
3. RESPONSABILITÁ
La Segreteria Amministrativa/contabile del Dipartimento è responsabile della contabilità dei fondi che l’Ateneo destina alla Scuola, ossia ha la responsabilità di mantenere fedele documentazione delle entrate e dell’uscite e di rispettare la normativa per quel che riguarda le procedure d’acquisto e di rimborso delle spese. Negli uffici della Segreteria Amministrativa del Dipartimento viene conservata la documentazione pertinente. La rendicontazione delle spese viene fatta utilizzando il software UGOV che viene fornito dall’Ateneo.
4. GESTIONE DELLE DISPONIBILITÀ FINANZIARIE DELLA SCUOLA
Periodicamente e almeno una volta all’anno la Segreteria amministrativa/contabile del Dipartimento ha il compito di informare tramite l’invio di un bilancio il Comitato della Scuola in merito alla disponibilità di Fondi, nelle varie voci di spesa.
Per fare questo, la suddetta segreteria del Dipartimento deve prendere in considerazione i dati relativi alle risorse economiche raccolte dalla Scuola negli anni al netto dei costi sostenuti dalla Scuola stessa per far fronte alle varie spese.
5. UTILIZZO DEI FONDI DELLA SCUOLA PER PARTECIPAZIONE A CONGRESSI DA PARTE DEGLI SPECIALIZZANDI
Il Direttore della Scuola ha il compito di valutare la richiesta di missione presentata dai Medici in Formazione sulla base della congruenza formativa dell’evento ed in funzione dei Fondi ancora a disposizione della Scuola (il rimborso può essere totale o parziale). Se accettata, il Direttore documenterà l’approvazione firmando digitalmente online. Responsabile dell’espletamento delle procedure necessarie per la copertura delle spese è la Segreteria Amministrativa/Contabile Universitaria di Dipartimento.
Il rimborso può avvenire – fino ad esaurimento del budget annuale disponibile – secondo i seguenti criteri:
- preferibilmente per partecipazione attiva (presentazione di poster o comunicazioni orali);
- le spese rimborsabili sono: trasporto con mezzi pubblici, iscrizione all’evento, alloggio – previa presentazione della documentazione richiesta dall’amministrazione;
- ogni specializzando ha diritto ad un rimborso massimo annuo accademico definito annualmente dalla Commissione Didattica in base al budget assegnato alla Scuola, che verrà puntualmente comunicato agli specializzandi via mail ad inizio anno.
6. RIMBORSO SPESE SOSTENUTE DAI MEDICI IN FORMAZIONE PER LA FREQUENZA NEGLI
OSPEDALI DELLA RETE.
La Scuola rimborsa ai medici che ruotano presso le strutture della rete formativa fuori Padova le spese di viaggio sostenute utilizzando solo i mezzi pubblici (dal proprio domicilio all’Ospedale della rete) previa presentazione alla Segreteria amministrativa contabile di Dipartimento delle pezze giustificative solo esclusivamente riferite al periodo di rotazione.
Compito della Segreteria amministrativa contabile è anche quello di informare compiutamente il medico in formazione degli obblighi che gli sono propri per il rimborso di spese.
Livelli di Autonomia
I livelli di autonomia e competenze sono strutturati in modo crescente nel corso dei quattro anni di Specialità, e individualizzati sulla base delle competenze di ciascun Medico in Formazione.
1° anno:
Al primo semestre del primo anno lo specializzando è affiancato da un altro specializzando più anziano che lo segue nello svolgimento delle attività assistenziali;
Obiettivo di autonomia al termine del 1° anno: raccolta anamnestica ed esame obiettivo; gestione dei database e stesura della relazione della consulenza genetica; gestione delle consulenze collegate a test genetico.
Metodo: affiancamento in almeno 30 consulenze genetiche postnatali, 20 consulenze collegate a test genetico.
2° anno:
Obiettivo di autonomia al termine del secondo anno: gestione delle visite di follow up dei pazienti affetti da NF1, stesura della consulenza teratologica (in gravidanza ed in epoca preconcezionale), valutazione dismorfologica, gestione delle consulenze preconcezionali per infertilità/poliabortività e gestione della consulenza genetica post-test affiancato dal tutor.
Metodo: partecipazione in almeno 50 consulenze di follow up di pazienti affetti da NF1, stesura di almeno 20 consulenze teratologiche, 20 valutazioni dismorfologiche, 20 consulenze di coppia per infertilità/poliabortività, 20 consulenze collegate a test genetico.
3° anno:
Obiettivo di autonomia al termine del terzo anno: gestione in piena autonomia delle consulenze di follow up dei pazienti affetti da NF1, delle consulenze post-test; svolgimento della consulenza genetica postnatale con impostazione della diagnosi differenziale; interpretazione dei referti di citogenetica.
Metodo: gestione di almeno 30 consulenze di follow up di pazienti affetti da NF1, stesura di almeno 30 consulenze collegate a test genetico, gestione e discussione di almeno 50 consulenze genetiche postnatali, interpretazione di almeno 20 referti di citogenetica.
4° anno:
Obiettivo di autonomia al termine del quarto anno: gestione dell’ambulatorio di consulenza genetica prenatale, affiancamento dello strutturato nelle consulenze genetiche prenatali e postnatali richieste da altre UUOO per pazienti ricoverati, interpretazione dei referti delle analisi NGS.
Metodo: gestione di almeno 50 consulenze genetiche prenatali, affiancamento in almeno 30 consulenze genetiche prenatali e postnatali richieste da altre UUOO per pazienti ricoverati, interpretazione di almeno 30 referti di analisi NGS.
L’effettiva capacità dello specializzando e l’autonomia acquisita viene valutata collegialmente dai tutor al termine della rotazione (entro 1 mese) sulla base delle capacità acquisite. Nel corso del colloquio lo specializzando illustrerà anche le criticità emerse durante la rotazione.
Se lo specializzando non ha dimostrato di aver raggiunto l’adeguata autonomia, verrà affiancato in maniera più assidua.