Regione Lazio
Regione Lazio
DIREZIONE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LE ATTIVITA' PRODUTTIVE E LA RICERCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 21 luglio 2021, n. G09863
DGR n. 349/2015 e xx.xx. e ii. - Procedura per il riconoscimento della qualifica di "APEA Regionale" - Approvazione domanda n. A201711018V01 - ACQUAROVIT APEA.
OGGETTO: DGR n. 349/2015 e xx.xx. e ii. – Procedura per iI riconoscimento deIIa quaIifica di “APEA RegionaIe” — Approvazione domanda n. A201711018V01 — ACQUAROVIT APEA.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE — DI CONCERTO CON IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE
REGIONALE CAPITALE REGIONALE, PARCHI E AREE PROTETTE
SU PROPOSTA deI Dirigente ad interim deII’Area Misure per Io SviIuppo economico deI territorio, deI IitoraIe e deIIe aree urbane
VISTI:
- Ia Costituzione deIIa RepubbIica itaIiana;
- Ia Xxxxx xxxxxxxxxx 00 xxxxxxxx 0000, x. 0 x xx.xx.xx., xxxxxxx: “Nuovo Statuto deIIa Regione Lazio”;
- Ia Iegge regionaIe 18 febbraio 2002, n. 6, e ss.mm.ii., “DiscipIina sistema organizzativo deIIa Giunta e deI ConsigIio e disposizioni reIative aIIa dirigenza ed aI personaIe regionaIe”;
- iI regoIamento regionaIe 6 settembre 2002, n. 1 e ss.mm.ii., “RegoIamento di organizzazione degIi uffici e dei servizi deIIa Giunta RegionaIe” ;
- Ia Xxxxx xxxxxxxXx 00 xxxxxxxx 0000 x. 00. “Norme per I’incremento deIIo sviIuppo economico, deIIa coesione sociaIe e deII’occupazione neI Lazio. Individuazione e organizzazione dei sistemi produttivi IocaIi, dei distretti industriaIi e deIIe aree IaziaIi di investimento”;
- iI regoIamento regionaIe 28 ottobre 2002, n. 2 “RegoIamento per iI finanziamento dei sistemi produttivi IocaIi, dei distretti industriaIi e deIIe aree IaziaIi di investimento”;
- iI regoIamento regionaIe 26 giugno 2013, n. 11, in base aI quaIe Ia Direzione RegionaIe per Io SviIuppo Economico e Ie Attività Produttive (attuaImente denominata “Direzione RegionaIe per Io SviIuppo Economico e Ie Attività Produttive”) coordina e predispone gIi interventi necessari per I’attuazione dei
programmi in materia di ricerca finaIizzata, innovazione, trasferimento tecnoIogico, green economy;
- Ia DeIiberazione di Giunta RegionaIe n. 20 deI 22 gennaio 2019, con Ia quaIe è stato conferito I’incarico di Direttore deIIa “Direzione RegionaIe per Io SviIuppo Economico, Ie Attività produttive e Lazio Creativo” aIIa Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx;
- Ia DeIiberazione deIIa Giunta regionaIe n. 1007 deI 27 dicembre 2019 con cui si è provveduto, tra I’aItro, a modificare Ia denominazione deIIa Direzione in “Direzione regionaIe per Io SviIuppo economico e Ie Attività produttive” eIiminando iI riferimento aI Lazio Creativo;
- I’Atto di Organizzazione n. G06667 deI 3 giugno 2021, avente ad oggetto “Riorganizzazione deIIe strutture organizzative di base deIIa Direzione regionaIe per Io SviIuppo Economico Ie Attività Produttive e Ia Ricerca”;
- I’Atto di Organizzazione n. G09609 15/07/2021, che affida ad interim Ia responsabiIità deII’Area Misure per Io SviIuppo economico deI territorio, deI IitoraIe e deIIe aree urbane aI Dott. PaoIo AIfarone;
- Ia DeIiberazione di Giunta regionaIe 14 IugIio 2015, n. 349 avente per oggetto: “Azioni strategiche di promozione deIIa Green economy e deIIa sostenibiIità ambientaIe a favore deI sistema produttivo regionaIe — approvazione deIIe "Linee Guida APEA" per Io sviIuppo deIIe Aree Produttive EcoIogicamente A ttrezzate neI Lazio”, con Ia quaIe Ia Regione Lazio si è dotata di un importante strumento operativo finaIizzato aIIa conoscenza e diffusione deIIe iniziative da intraprendere neI settore deIIo SviIuppo sostenibiIe e deIIa Green Economy, con particoIare riferimento aIIa fiIiera produttiva suI territorio per Ia reaIizzazione deIIa simbiosi industriaIe;
- Ia DeIiberazione di Giunta regionaIe 11 giugno 2019, n. 362 avente per oggetto: “Azioni strategiche di promozione deIIa Green economy e deIIa sostenibiIità ambientaIe a favore deI sistema produttivo regionaIe. Modifiche e integrazioni deIIe "Linee Guida APEA" per Io sviIuppo deIIe Aree Produttive EcoIogicamente Attrezzate, adottate con Ia DeIiberazione di Giunta regionaIe 14 IugIio 0000, x 000 x xx.xx.xx.;
- Xx DeIiberazione di Giunta regionaIe 11 febbraio 2020, n. 45, avente per oggetto “Azioni strategiche di promozione deIIa Green economy e deIIa sostenibiIità ambientaIe a favore deI sistema produttivo regionaIe. Modifiche deIIe "Linee
Guida APEA" per Io sviIuppo deIIe Aree Produttive EcoIogicamente Attrezzate, adottate con Ia DeIiberazione di Giunta regionaIe 14 IugIio 2015, n 349 e ss.mm.ii .”;
ATTESO CHE:
- con Ia DeIiberazione di Giunta regionaIe deI 31 maggio 0000, x. 000, Xx Regione, ha adottato iI Documento definitivo deIIa "Smart SpeciaIisation Strategy (S3) Regione Lazio;
- con Ia DeIiberazione di Giunta regionaIe deI 21 giugno 2016, n. 342 "POR FESR Lazio 2014–2020” è stata approvata Ia “Scheda ModaIità Attuative (MAPO) reIativa aII'Azione 4.2.1 – "Riduzione dei consumi energetici e deIIe emissioni neIIe imprese e integrazione di fonti rinnovabiIi" sub–azione "Riconversione deIIe aree produttive in Aree Produttive EcoIogicamente Attrezzate (APEA) e riduzione dei costi energia per Ie PMI" deII'Asse prioritario 4 – Energia sostenibiIe e mobiIità”;
- con Ia DeIiberazione di Giunta regionaIe deI 20 dicembre 2016, n. 793, “ POR FESR Lazio 2014–2020” è stata approvata Ia “Scheda ModaIità Attuative (MAPO) reIativa aII'Azione 3.1.2 — "Aiuti agIi investimenti per Ia riduzione degIi impatti ambientaIi dei sistemi produttivi", sub–azione: "Riconversione deIIe aree produttive in Aree Produttive EcoIogicamente Attrezzate (APEA)", deII'Asse prioritario 3 — Competitività”;
- con Ia DeIiberazione di Giunta regionaIe deI 28 IugIio 2015, n. 395, “POR FESR Lazio 2014–2020” è stata approvata Ia “Scheda ModaIità Attuative (MAPO) reIativa aII'Azione 3.3.1 – "Sostegno aI riposizionamento competitivo, aIIa capacità di adattamento aI mercato, aII'attrattività per potenziaIi investitori, dei sistemi imprenditoriaIi vitaIi deIimitati territoriaImente" sub–azione: Riposizionamento competitivo di sistemi e fiIiere produttive deII'Asse prioritario 3 — Competitività”;
- con Ia determinazione dirigenziaIe 20 febbraio 0000 x. X00000 è stato approvato I’Avviso PubbIico “APEA” per Ia concessione di agevoIazioni con Fondi POR FESR Lazio 2014 — 2020, a vaIere suIIe Azioni 4.2.1, 3.1.2 e 3.3.1;
- con Ie determinazioni n. G06938 deI 15/06/2020 e n. G15139, deI 15/12/2020, si è proceduto, aIIa modifica deII’art. 5 deI succitato Avviso, concernente Ie “ModaIità e termini di presentazione deIIe richieste” prorogando Ia data di scadenza per Ia presentazione deIIe domande aIIe ore 18:00 deI 26 febbraio 2021;
- con Ia determinazione n. G00658 deI 26/01/2021, si è proceduto, conseguentemente, aII’armonizzazione deII’articoIato deI suddetto Avviso PubbIico con I’individuazione deIIe nuove date di scadenza dei termini correIate;
- con Ia determinazione n. G01186 deI 08/02/2021, si è proceduto aIIa modifica deII’Avviso PubbIico de quo ed aIIa proroga deIIe date di scadenza dei termini di presentazione deIIe domande;
- con Ia determinazione n. G04884 deI 30/04/2021, si è proceduto aIIa uIteriore modifica deII’Avviso PubbIico de quo prorogando Ie date di scadenza dei termini di presentazione deIIe domande;
- con Ia determinazione 19 febbraio 2020, n. G01567, è stata approvata una guida aIIe fasi proceduraIi nonché Ie indicazioni operative reIativamente aIIa procedura per iI riconoscimento deIIa quaIifica di "APEA REGIONALE", di cui aIIa DGR n. 349/2015 e xx.xx. e ii.;
CONSIDERATO CHE:
- Ia quaIifica di “APEA REGIONALE”, ai sensi deII’articoIo 4 deIIe “Linee Guida APEA”, rappresenta, iI riconoscimento di un titoIo che connota Ie APEA insistenti ed operanti suI territorio deIIa Regione Lazio, propedeutico aIIa concessione di agevoIazioni, siano esse contributi o finanziamenti, erogati daIIa PubbIica Amministrazione;
- Ia quaIifica consentirà I’accesso agIi Avvisi pubbIici riguardanti i Fondi deI POR – FESR Lazio 2014 — 2020, neII’ambito deIIe azioni 4.2.1, 3.1.2 e 3.3.1;
- suI PortaIe Green Lazio, sistema informativo per Ia promozione deIIe Aree Produttive EcoIogicamente Attrezzate (APEA), Ia fase di quaIificazione di APEA è sempre aperta consentendo ai soggetti interessati di presentare i propri progetti e Ia propria costituzione in APEA;
- con Ie citate DeIiberazioni di Giunta regionaIe n. 362 deII’11 giugno 2019 e n. 45 deII’11 febbraio 2020, proprio aIIo scopo di ampIiare Ia pIatea deIIa partecipazione deIIe imprese IaziaIi aI progetto APEA, nonchè di dare propuIsione aII’economia circoIare suI territorio, si è provveduto ad adeguare iI dettato deIIe “Linee Guida APEA” aIIe esigenze di maggiore sempIificazione, ceIerità ed efficacia deII’azione amministrativa;
PRESO ATTO CHE:
- con decreto dirigenziaIe 26 febbraio 2020, n. G02006, come previsto daIIa citata determinazione n. G01567/2020, si è proceduto aIIa nomina dei componenti deI Comitato Tecnico di VaIutazione (CTV);
- con successivo decreto dirigenziaIe 4 febbraio 2021, n. G01065, rettificato, per mero errore materiaIe, daI decreto dirigenziaIe 22 febbraio 2021 n. G01842, a seguito di coIIocamento in quiescenza deI Presidente deI CTV, Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, si è proceduto aIIa reIativa sostituzione ed aIIa nomina deI Xxxx. Xxxx Xxxxxxx quaIe nuovo componente con funzione di Presidente deI CTV;
- suIIa piattaforma web “Green Lazio” è pervenuta Ia domanda di quaIificazione registrata con iI n. A201711018V01, proposta da “ACQUAROVIT APEA”;
- Ia predetta domanda n. A201711018V01, così come stabiIito daIIe indicazioni operative di cui aIIa citata determinazione n. G01567/2020, è stata aItresì trasmessa a mezzo PEC ed assunta aI protocoIIo regionaIe n. 137683 deI 12/02/2021, corredata daIIa documentazione prevista;
- con nota prot.n. 469871 deI 04 giugno 2021, iI CTV ha trasmesso i verbaIi reIativi aIIe sedute deI 14–21–28 apriIe e deI 06 maggio 2021, neI corso deIIe quaIe ha vaIutato positivamente Ia documentazione trasmessa daII’istante e pertanto, giudicato quaIificabiIe quaIe APEA RegionaIe, ACQUAROVIT APEA – cod. domanda n. A201711018V01;
RITENUTO, per quanto premesso, di dovere:
- prendere atto deIIe risuItanze istruttorie comunicate daI CTV con Ia predetta nota prot.n. 469871/2020, a seguito dei Iavori deI 14–21–28 apriIe e deI 06 maggio 2021;
- approvare Ia domanda n. A201711018V01 e quindi attribuire Ia quaIifica di “APEA RegionaIe” ad “ACQUAROVIT APEA”;
- approvare iI “RegoIamento Costitutivo" e iI "Documento APEA", di ACQUAROVIT APEA, di cui aIIa predetta domanda prot.n. 137683 deI 12/02/2021, aIIegati e parte integrante e sostanziaIe deIIa presente determinazione rispettivamente (AII. “A” );
DETERMINA
per Ie motivazioni di cui neIIe premesse che qui si intendono integraImente richiamate di
1. prendere atto deIIe risuItanze istruttorie comunicate daI CTV con Ia predetta nota prot.n. 469871/2020, a seguito dei Iavori deI 14–21–28 apriIe e deI 06 maggio 2021;
2. approvare Ia domanda n. A201711018V01 e quindi attribuire Ia quaIifica di “APEA RegionaIe” ad “ACQUAROVIT APEA”;
3. approvare iI “RegoIamento Costitutivo" e iI "Documento APEA", di ACQUAROVIT APEA, di cui aIIa predetta domanda prot.n. 137683 deI 12/02/2021, aIIegati e parte integrante e sostanziaIe deIIa presente determinazione (AII. “A”);
La presente determinazione verrà pubbIicata suI BoIIettino UfficiaIe deIIa Regione Lazio, e suI sito web istituzionaIe xxx.xxxxxxx.Xxxxx.xx e suI PortaIe web Green Lazio, nonché ne sarà data massima diffusione su aItri Iink istituzionaIi
Avverso Ia presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionaIe avanti aI TAR entro sessanta giorni daIIa data di comunicazione o piena conoscenza deII’atto, ovvero ricorso straordinario aI Capo deIIo Stato entro centoventi giorni daIIa suddetta data.
REGOLAMENTO DI ADESIONE E GESTIONE “ACQUAROVIT APEA”
Oggi 08 ottobre 2020, in Viterbo Via Fosso Meneghina s.n.c. Zona Industriale Acqua Rossa, in conformità a quanto contenuto, da ultimo, nella Determinazione Regione Lazio Direzione Sviluppo Economico, Attività Produttive e Lazio Creativo nr G01567 del 19 febbraio 2020, ai fini di quanto contenuto nella DGR n. 349/2015 e ss.mm.ii “riconoscimento della qualifica di APEA REGIONALE”,
PREMESSO CHE
ACQUAROVIT risulta essere già identificata con numero A201711018V01 nel portale “Green Lazio”,
Le sottoelencate aziende comparenti:
- MCISPA SRL con sede in Xxxx, Xxx X. Xxxxxxxx, 0, codice fiscale e partita IVA 01139580524, PEC xxxxxx@xxx.xx, rappresentata dal legale rappresentante Sig. Xxxxxx Xxxxx, nato a
codice fiscale: , domiciliato per la
carica presso la sede sociale;
- GAJARDA SRL con sede in Viterbo, Via Fosso Meneghina s.n.c. -, codice fiscale e partita IVA 01884860568, PEC a xxxx@xxx.xx, rappresentata dall'Amministratore Dele ato Sig. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx nato a codice fiscale: , domiciliato per la carica presso la sede sociale;
- ENERPETROLI SRL con sede in Viterbo, Xxx Xxxxx Xxxxxxx, 000, codice fiscale e partita IVA 01310440563, PEC xxxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxxx.xx, rappresentata dal Presidente Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx nato a codice fiscale: , domiciliato per la carica presso la sede sociale;
- POSTI XXXXX, nato a Viterbo il 28 giugno 1965, con sede in Viterbo, Xxxxxx Xxxxxxxx, x.x.x. - Xxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx codice fiscale , partita IVA 01421660562, PEC xxxxxxxxxx@xxx.xx;
- NAZIONAL FRUTTA SRL con sede in Viterbo, Località Acquarossa, s.n.c., codice fiscale e partita IVA 00047350566, PEC nazionalfrutta@le xxxxxx.xx, rappresentata dall'Amministratore Unico Sig. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx nato a , codice fiscale:
, domiciliato per la carica presso la sede sociale;
- D.M. SRL con sede in Viterbo, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, 0, codice fiscale e partita IVA 01700430562, PEC xxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxx.xx, rappresentata dal Legale Rappresentante Si . Delle Xxxxxxx Xxxxxxx, nato a , codice fiscale
, domiciliato per la carica presso la sede sociale;
- XXXXXXX SERVICE SRL con sede in Viterbo, Xxx xxxxx Xxxx, 0, codice fiscale e partita IVA 01399610565, PEC xxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx, rappresentata dal Legale Rappresentante Sig. Delle Monache nato a , codice fiscale
, domiciliato per la carica presso la sede sociale;
- CONSORZIO ACQUA ROSSA con sede in Viterbo, Xxx Xxxxx Xxxxxxxxx, x.x.x. - Xxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, codice fiscale e partita IVA 01809530569, PEC consorzioacquarossa@c n.le xxxxxx.xx, rappresentata dal legale rappresentante Si . Xxxxxx Xxxxx nato a codice fiscale: , domiciliato per la carica presso la sede sociale;
- I.C.E.M. SRL con sede in Campagnano di Xxxx (XX), Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, 0, codice fiscale e partita IVA 12421651006, PEC xxxxxxx@xxxxxxxxx.xx, rappresentata dal Legale Rappresentante Si . Xxxxxxxxxxx Xxxxxx, nato a , codice fiscale:
, domiciliato per la carica presso la sede sociale;
- RO.DA. SRL con sede in Viterbo, Via Corconvallazione Ovest, codice fiscale e partita IVA 01688630563, PEC xxxx@xxxxxxxxxxxxxxxx.xx, rappresentata dal Legale Rappresentante Si . Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, nato a , codice fiscale: , domiciliato per la carica presso la sede sociale;
- C & C PETROLI S.R.L. con sede in Xxxx, Xxx Xxxxxx, 00, codice fiscale e partita IVA 09160651007, PEC xxxxx@xxx.xx, rappresentata dall'Amministratore Dele ato Sig. Xxxxxxxxxxx Xxxxxxx nato a , codice fiscale ;
- GEA CONSULTING S.R.L. con sede in San Xxxxxxx Xxxxxxx (CH) Xxx Xxxx Xxxx, 000 x xxxxx xxxxxx xx Xxxxxxx (XX) Xxx Xxxxxxxxx, 0 (XXX XX - 134129) codice fiscale e partita IVA 02116160694, PEC xxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxx.xx rappresentata dall'Amministratore Unico Sig. Xxxxxxx Xxxxx nato a , codice fiscale , domiciliato per la carica presso la sede sociale.
ADERISCONO, SOTTOSCRIVONO ED APPROVANO
il presente REGOLAMENTO DI ADESIONE E GESTIONE (in seguito “regolamento” ) che dovrà essere approvato dalla Regione Lazio.
1. DEFINIZIONE E DENOMINAZIONE
Si definisce APEA regionale un'area destinata ad attività produttiva industriale, artigianale, commerciale, agricola e alle ulteriori attività previste dall'articolo 1, comma 1, lettera i) del DPR 160/2010, anche in forma mista, caratterizzata dalla gestione integrata di infrastrutture, servizi centralizzati e risorse atti a garantire gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica dello sviluppo locale e aumentare la competitività delle imprese insediate.
La presente viene concordemente denominata dai costituenti “AcquaRoVit Apea”.
2. SOGGETTI COSTITUENTI
2.1 Adesione
I Soggetti costituenti l'APEA dichiarano di aderire e partecipare in maniera stabile alle attività e alle iniziative promosse, sottoscrivendo il presente il regolamento, aderendo al “Documento AcquaRoVit Apea” e formalizzando l'adesione attraverso il portale web dedicato.
2.2 Competenza Soggetti Costituenti
I soggetti costituenti si obbligano al rispetto del regolamento e del Documento Apea.
I soggetti costituenti svolgono un ruolo attivo nella programmazione e nell'attuazione dei piani di sviluppo dell'area attraverso le funzioni attribuite ai soci.
In conformità alle disposizioni in materia l'APEA, attraverso il Presidente del Comitato di Coordinamento, comunicherà alla Regione Lazio ogni variazione nella composizione del Comitato di Coordinamento e del Presidente.
Nell'attuazione delle azioni realizzate dai costituenti potranno essere prese in considerazione se portatrici di interesse collettivo di almeno due soggetti o se potrà essere dimostrata la funzione strategica dell'azione del singolo soggetto ai fini della realizzazione di un progetto più generale.
I Soggetti Costituenti si impegnano a valorizzare processi di aggregazione partenariale fortemente connotati in senso funzionale e ben integrati all'idea generale di sviluppo sostenibile in linea con le politiche regionali a favore della green economy e della circular economy al fine di consolidare i percorsi di sostenibilità nelle strategie di sviluppo dell'APEA anche in coerenza con quanto previsto dalla Regione Lazio relativamente ai nuovi settori strategici eventualmente interessati.
3. RICONOSCIMENTO AREE TERRITORIALI
L'APEA, da un punto di vista territoriale, ha carattere diffuso.
I Soggetti costituenti sono ubicati in ambiti territoriali non contigui, pertanto devono e si impegnano a dimostrare di mettere in atto idonei programmi ed azioni finalizzate a conseguire gli obiettivi di cui al punto 5.
I Soggetti Costituenti hanno sede operativa o unità produttiva stabilita nel territorio della Regione Lazio con le caratteristiche indicate al comma 2 articolo 2 dell'allegato 1 delle Linee Guida Apea allegate alla delibera 45 del 11 febbraio 2020.
4. FINALITÀ
Al fine di promuovere uno sviluppo economico ambientalmente sostenibile ed un modello di gestione delle attività produttive orientato al miglioramento della competitività, delle prestazioni ambientali, industriali e sociali, anche attraverso la riduzione degli oneri amministrativi, in coerenza con gli indirizzi dell'Unione europea, in attuazione dell'articolo 45 comma 1 lettera a) della legge regionale n. 14 del 6 agosto 1999, AcquaRoVit Apea e tutti i soggetti costituenti si impegnano, a perseguire obiettivi specifici e a realizzare programmi per sviluppare ed incrementare:
1. la simbiosi e lo sviluppo industriale e tecnologico sostenibile;
2. l'economia circolare;
3. il riciclo ed il recupero dei rifiuti, al fine di immettere i prodotti e sottoprodotti in nuovi cicli produttivi in luogo di materie prime vergini;
4. il riciclo dei rifiuti e l'utilizzo della componente organica per la produzione di biodisel e biometano;
5. la tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente anche dal punto di vista paesaggistico
6. la salubrità e l'igiene dei luoghi di lavoro;
7. la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del terreno, mediante controllo delle emissioni inquinanti in tutte le sue forme;
8. il trattamento delle acque reflue, il riutilizzo dei residui di lavorazione quali prodotti o sottoprodotti da immettere in nuovi cicli produttivi;
9. il contenimento del consumo dell'energia, anche attraverso la sostituzione di macchine ed attrezzature obsolete e l'efficientamento di impianti industriali;
10. la produzione di energia a basso impatto ambientale (cogenerazione, fotovoltaico ed eolica) per autoconsumo e la sua distribuzione tra le imprese aderenti;
00.xx prevenzione, il controllo e la gestione dei rischi di incidenti rilevanti, mediante la gestione di specifici corsi di formazione e preparazione del personale a vantaggio delle imprese aderenti;
11. l'adeguata e razionale accessibilità all'area industriale, di persone e merci, sviluppando l'attuale sistema viario, con attenzione alla sicurezza ed al funzionale collegamento con la rete stradale esistente;
12. gli elementi cardine del programma di miglioramento ambientale, produttivo e competitivo;
13. interventi non compresi nelle tipologie precedenti ma strettamente strumentali ad uno o più di essi; studi e servizi relativi all'ottenimento di certificazioni energetiche ed ambientali; avviamento di iniziative imprenditoriali dedicate a perseguire gli obiettivi di AcquaRoVit Apea;
5. CARATTERIZZAZIONI/REQUISITI/OBIETTIVI
AcquaRoVit Apea è caratterizzata dalla presenza di:
soggetti giuridici, pubblici e/o privati che attuino cessioni e/o trasferimenti di energia e/o reflui e/o sottoprodotti (per sottoprodotto si veda la definizione ai sensi dell'art 184 bis del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) e/o servizi e/o capacità. Le cessioni e/o i trasferimenti di sottoprodotti e/o energia e/o reflui e/o servizi e/o capacità devono essere costanti nel corso dell'anno (se la risorsa è di tipo continuo) ovvero stagionali e/o riferiti a determinati e definiti archi temporali sulla base della disponibilità annuale (se la risorsa è disponibile in misura discontinua) e, comunque, per almeno una tipologia di sottoprodotto/energia/refluo ceduta/trasferita, la quantità deve in ogni caso essere superiore al 10% del totale generato dall'unità che fornisce la
risorsa, valutato in valore quantitativo usuale di contabilizzazione (ad es. kg per i sottoprodotti; kWh per l'energia; lt. per i reflui);
b) una o più infrastrutture, reti, servizi, sistemi comuni, caratterizzati da una gestione unitaria ed integrata degli stessi, idonei a garantire il perseguimento delle finalità dell'APEA di cui sopra;
c) due o più operatori che, all'interno di un protocollo di intesa, perseguano lo sviluppo congiunto e lo scambio di buone pratiche e ricerche innovative nel campo dell'ecoefficienza e dell'eco-innovazione;
d) un sistema di gestione effettuato a partire dal bilancio delle risorse input- ouput dell'APEA, finalizzato a garantirne una gestione efficace, l'efficientamento e la valorizzazione all'interno dell'APEA, anche, ove possibile a livello territoriale,
con piani di miglioramento e revisione annuali, secondo la logica PDCA (Plan, Do, Check, Act). Tutti i soggetti compresi nell'APEA devono partecipare al sistema di gestione delle risorse dell'area.
Tutti i soggetti compresi nell'APEA si obbligano a:
1. rispettare i principi e i parametri contenute nelle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali;
2. perseguire gli obiettivi e le specifiche previsioni dei programmi oltre che le normative comunitarie e nazionali;
3. inviare agli uffici preposti, secondo le scadenze prefissate e le modalità previste, i rapporti di monitoraggio relativi agli impegni, alle spese e alle realizzazioni effettuate;
4. inviare le attestazioni contabili a valere sui programmi;
5. assicurare la puntuale conservazione della documentazione nei tempi e nei modi previsti dalla normativa;
6. garantire alle strutture competenti l'accesso a tutta la documentazione amministrativa tecnica e contabile, nonché garantire l'accesso a tutti i documenti necessari per la valutazione dei programmi;
7. garantire una pubblicizzazione degli interventi conformemente a quanto previsto dal piano di comunicazione, dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale;
8. alla promozione e divulgazione dei programmi dell'APEA sul territorio;
9. porre in essere tutti gli adempimenti procedurali inerenti l'avvio di progettualità finalizzate al raggiungimento degli obiettivi;
10. al supporto e al coordinamento delle attività legate all'attuazione dei programmi dell'APEA
11. all'istituzione di un sistema che consenta di individuare univocamente le operazioni contabili legate alle attività interne e /o all'attuazione degli interventi finanziati;
12. al monitoraggio relativo all'avanzamento dei progetti;
13. alla rendicontazione delle spese;
14. a fornire con tempestività le informazioni utili all'aggiornamento dell'archivio nel portale web Lazio Green;
15. mettere a disposizione tutte le informazioni necessarie sulle azioni in corso o realizzate e sui risultati conseguiti nonché la partecipazione alle varie attività organizzate dalla Rete
16. garantire le risorse finanziarie occorrenti per il funzionamento del soggetto gestore “ comitato di coordinamento”
6. COMITATO DI COORDINAMENTO, PRESIDENTE DEL COMITATO
AcquaRoVit Apea è dotata di un Comitato di Coordinamento composto da un rappresentante di ciascun soggetto costituente e presieduto da uno di essi.
Il Presidente del Comitato di coordinamento, eletto a maggioranza dai rappresentanti dei soggetti costituenti, è anche l'interfaccia referente per la Regione Lazio.
Il Comitato di Coordinamento si riunisce periodicamente e, comunque, non meno di 2 volte l'anno, per esaminare, predisporre e provvedere a:
a. redigere e approvare apposito disciplinare per le competenze, i compiti del Comitato e del Presidente, le modalità di rapporto tra APEA e soggetti terzi;
b. definire il tema centrale ed unificante attraverso il quale sviluppare la programmazione strategica, proposte di progetti e programmi per lo sviluppo sostenibile dell'area e dei Soggetti costituenti, in linea con le finalità dell'APEA definite nel presente regolamento;
c. individuare le possibilità di sviluppo degli accordi di cessione/trasferimento di sottoprodotti /energia/ reflui/ servizi/capacità tra i Soggetti costituenti e/o con altri soggetti giuridici presenti nell'area e/o nel territorio della Regione Lazio;
d. stabilire le necessità/opportunità di potenziare l'impiantistica e le infrastrutture da localizzare nel territorio di riferimento dell'APEA, al fine di migliorare le azioni finalizzate alla realizzazione degli obiettivi dell'APEA (ad es. incremento delle quantità/tipologie di sottoprodotti/energia/reflui/servizi/capacità ceduti/trasferiti; sviluppo di iniziative per il risparmio energetico, l'eco-efficienza e l'eco-innovazione);
e. redigere le schede informative per identificare e promuovere, nell'ottica del marketing territoriale, le opportunità localizzative a favore di nuove ed ulteriori iniziative imprenditoriali;
f. formulare proposte di miglioramento della governance locale e/o regionale negli ambiti in cui è operativa l'APEA, quali ad es. semplificazioni normative e/o autorizzative, etc;
g. formulare proposte di modifiche al regolamento dell'APEA da sottoporre alla verifica e approvazione da parte della Regione; attività di cooperazione internazionale.
Il Comitato di Coordinamento provvede inoltre a predisporre ed aggiornare, almeno annualmente:
1. il bilancio delle risorse in entrata ed in uscita dell'intera APEA e di ciascun Soggetto costituente in merito alla specifica progettualità;
2. il programma per il miglioramento dell'efficienza nell'uso delle risorse da parte dei Soggetti costituenti; lo sviluppo sostenibile secondo criteri di ecodesign dell'APEA, la riduzione degli impatti ambientali ed il progressivo e sistematico incremento della qualità ambientale e del sistema produttivo e competitivo nell'area.
Il Comitato di Coordinamento provvede periodicamente e comunque alla scadenza di ciascun anno solare, a riportare sulla pagina dedicata del portale le informazioni salienti dell'attività svolta nell'APEA anche in merito a quantitativi, tipologie e destinatari di cessioni/trasferimenti, quantità di energia risparmiata/emissioni evitate e gli esiti delle iniziative programmate, eventi significativi e di interesse comune.
Il potenziamento di infrastrutture e impianti all'interno dell'APEA, mirato ad aumentare la quantità ceduta/trasferita di sottoprodotti e/o energia e/o reflui, avviene sotto l'impulso del Comitato di Coordinamento, il quale, coordinandosi con gli enti competenti, attraverso specifica Conferenza dei Servizi indetta dalla Direzione Regionale competente, supporta l'attività svolta:
a. all'eventuale esproprio dei terreni per la realizzazione dell'opera prevista considerata di pubblica utilità;
b. all'approvazione dei progetti;
c. all'ottenimento di tutti i pareri necessari;
d. alla semplificazione amministrativa in conformità alla vigente normativa europea e statale di riferimento quali, ad esempio: procedimenti amministrativi; unificazione delle autorizzazioni; procedure per il rilascio ed il rinnovo dell'autorizzazione unica ambientale e dell'autorizzazione integrata ambientale; semplificazione nella valutazione dei progetti; limiti e scadenze previsti nelle autorizzazioni; modalità e frequenze dei controlli periodici da parte delle Autorità Competenti
Il Comitato di Coordinamento inoltre provvede a:
1. sostenimento e rafforzamento dei processi di cooperazione istituzionale e di partenariato tra gli attori dello sviluppo sostenibile;
2. sostenimento delle politiche di cooperazione sia interterritoriali sia trasnazionali, mediante lo scambio di Know-how per la realizzazione di progetti comuni;
3. affida la fornitura di beni e servizi a terzi;
4. assicura il controllo generale delle attività dell'APEA
5. delibera su eventuali adeguamenti e/o rimodulazioni del Piano di sviluppo sostenibile;
6. definisce le linee degli interventi particolari i cui risultati sono a favore degli operatori locali e facenti parte dell'APEA;
7. ratifica l'operato del Presidente;
8. ratifica e stabilisce impegni di spesa
Le sedute del Comitato di Coordinamento possono essere svolte presso la sede o qualunque altra sede purché in Italia. Le sedute possono anche essere svolte in audio e video conferenza purché sia possibile accertare l'identità dei presenti.
La seduta è valida in prima convocazione con la presenza della maggioranza dei rappresentanti che ne fanno parte. In seconda convocazione la seduta è valida qualunque sia il numero dei rappresentanti presente.
I Comitato di Xxxxxxxxxxxxx assume ogni decisione con il voto favorevole della maggioranza dei presenti alla seduta.
La convocazione della seduta va inviata con preavviso di almeno 15 giorni.
Per l'invio delle comunicazioni fra i vari organi dell'Apea e i rappresentanti possono essere utilizzati, oltre alle raccomandate postali, anche mail, pec, o altri strumenti informatici disponibili che garantiscano la corretta e puntuale ricezione delle comunicazioni.
Il Presidente viene eletto dai Rappresentanti dei Soggetti Costituenti in seduta del Comitato di Coordinamento e resta in carica a tempo indeterminato, fino a revoca o dimissioni.
E' il legale rappresentante dell'APEA e svolge compiti ad esso assegnati dal disciplinare. Rappresenta l'APEA verso terzi e verso le Istituzioni Regionali e le autorità competenti.
Al Presidente spetta, con firma libera, la rappresentanza legale dell'APEA di fronte ai terzi in giudizio, con facoltà, previo atto di assenso del Comitato, di promuovere azioni ed istanze giudiziarie ed amministrative per ogni ordine e grado di giurisdizione ed anche per giudizi di revocazione e cassazione e di nominare all'uopo avvocati e procuratori alle liti.
Potrà essere delegato allo svolgimento di alcune azioni relative alla gestione del Piano di Sviluppo e dei Progetti, così come previsto dalle normative e bandi della Regione Lazio o di altro Ente sovraordinato.
Il Presidente, compatibilmente con la disponibilità di cassa e previo accertamento della regolare esecuzione della fornitura o prestazione, procede al pagamento delle spese impegnate.
Viene oggi nominato Presidente il Sig. Xxxxx Xxxxxx nato a
codice fiscale , domiciliato per la carica presso la sede di AcquaRoVit Apea, il quale, presente, accetta la carica
7. SEDE DELL'APEA
La sede APEA in qualità di rappresentanza della costituita personalità è ubicata in Viterbo, Via Fosso Meneghina s.n.c. Zona industriale Acquarossa.
La modifica della sede è decisa dal Comitato di Coordinamento e comunicata dal Presidente alla Regione Lazio.
8. SERVIZI
I soggetti costituenti dovranno indicare gli interscambi di energia, reflui, sottoprodotti, capacità e servizi nella misura maggiore del 10% del totale generato dall'unità che fornisce la risorsa.
Tale percentuale, nel caso in cui l'unità sia formata da sotto-unità, come nel caso dell'energia che può essere generata da più fonti, riguarderà la sotto-unità.
9. FABBISOGNI
I soggetti costituenti dovranno indicare i fabbisogni di infrastrutture, reti, servizi, sistemi comuni, interscambi e tecnologia per l'incremento della competitività.
10. GESTIONE
Il sistema di gestione effettuato a partire dal bilancio delle risorse input- ouput dell'APEA, è finalizzato a garantirne una gestione efficace, l'efficientamento e la valorizzazione all'interno dell'APEA, anche, ove possibile a livello territoriale, con piani di miglioramento e revisione annuali, secondo la logica PDCA (Plan, Do, Check, Act). Tutti i soggetti compresi nell'APEA devono partecipare al sistema di gestione delle risorse dell'area.
11. ADESIONE
AcquaRoVit Apea si costituisce quale organismo aperto e quindi suscettibile di incremento nel numero di adesioni in qualità di Soggetti Costituenti.
Potranno far parte dell'APEA denominata AcquaRoVit Apea tutti coloro che si trovano nelle condizioni di ammissione di cui all'art. 3 delle Linee Guida APEA allegato 1 al GDR 45 dell'11 febbraio 2020, previa approvazione del Comitato di Coordinamento esistente all'atto della nuova richiesta di adesione e sottoscrizione da parte del nuovo richiedente del Regolamento APEA.
Il numero dei soggetti costituenti è illimitato.
Nella richiesta di adesione da inviare al Presidente del Comitato di Coordinamento dovranno essere indicati i dati e le informazioni utili alla valutazione dell'accoglimento della richiesta e allegati tutti i documenti richiesti.
La decisione sarà assunta dal Comitato di Coordinamento nei termini ritenuti opportuni e comunicata alla richiedente.
12. TRASPARENZA E PREVENZIONE ALLA CORRUZIONE
L'APEA applica le norme vigenti in materia di trasparenza e anticorruzione, adottando procedure ai sensi di legge.
13. MODALITA' DEL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI
L'APEA garantisce, nelle forme ritenute più idonee, che il trattamento dei dati personali in suo possesso, si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, ai sensi del D.Lgs 30.06.2003 n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali” e delle ulteriori ed eventuali disposizioni dettate dalla Regione Lazio.
14. PERIODO DI ATTUAZIONE DEL PRESENTE REGOLAMENTO
Il presente Regolamento ha validità dalla data della sua approvazione da parte della Regione Lazio e fino al 31/12/2050. La validità e i contenuto del regolamento potrà essere modificato in qualsiasi momento con apposita deliberazione del Comitato di Coordinamento e dovrà essere sottoposto agli Organi Competenti della Regione Lazio per la relativa approvazione.
Viterbo, 08 ottobre 2020 FIRME
MCISPA SRL
GAJARDA SRL
ENERPETROLI SRL
POSTI PAOLO,
NAZIONAL FRUTTA SRL
D.M. SRL XXXXXXX SERVICE SRL CONSORZIO ACQUA ROSSA
I.C.E.M. SRL
RO.DA. SRL C & C PETROLI S.R.L. GEA CONSULTING S.R.L
Allegato B
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
DOCUMENTO APEA
Per il riconoscimento regionale dell'Apea AcquaRoVit di Viterbo
Soggetto estensore Mt S.r.l.s
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
2 Soggetto estensore Mt S.r.l.s. xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx00.xx
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
Nota per la lettura del documento
Il presente documento APEA per il riconoscimento da parte della Regione Lazio dell’Apea AcquaRoVit di Viterbo è composto di quattro parti:
1) Abstract, documento in cui sono riportati in breve, per dare al lettore un immedia- to quadro d’insieme di che cos’è e di come funzionerà l’Apea AcquaRoVit, tutti gli elementi tecnici, di governance ed economici contenuti negli altri tre documen- ti che compongono il documento APEA nel suo insieme. In questo documento di sintesi è anche riprodotta la diminuzione dell’impatto delle produzioni sull’ambiente e il contestuale aumento della competitività delle dodici imprese co- stituenti il comitato di coordinamento AcquaRoVit.
2) Documento di fattibilità tecnica. In questo documento è illustrato il quadro nor- mativo, quello urbanistico ed ambientale dell’area produttiva già esistente, Acqua- rossa di Viterbo. Inoltre, è rappresentato, in maniera quanti/qualitativa, lo scambio simbiotico di risorse, servizi e capacità che potrà essere attuato, nella fase di regi- me della costituenda Apea AcquaRoVit, tra le 12 imprese che compongono at- tualmente il comitato di coordinamento AcquaRoVit. Nello stesso documento è ri- levato il fabbisogno infrastrutturale delle imprese AcquaRoVit e della futura APEA e le future prestazioni ambientali che dovranno essere raggiute; sono inoltre elencati e descritti tecnicamente i futuri impianti di attrezzatura ecologica, gli in- terventi ed i servizi di gestione delle risorse, compresi quelli di controllo e di mo- nitoraggio e valutazione ambientale, che permetteranno il funzionamento dell’Apea AcquaRoVit.
3) Documento della governance. Il documento di governance contiene l’analisi del contratto di rete soggetto, che è la forma giuridica scelta dagli imprenditori del comitato di coordinamento AcquaRoVit per la costituzione del soggetto gestore della loro APEA.
4) Business plan. Quest’ultimo documento è il piano economico finanziario della fu- tura Apea AcquaRoVit di Viterbo, esso prende in considerazione gli investimenti che gli imprenditori intendono realizzare per lo start up dell’Apea AcquaRoVit nell’arco dei prossimi tre anni ed i corrispettivi ritorni che avranno in termini di aumento dei ricavi e diminuzione dei costi.
xxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xxx 3
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
INDICE
Parte 1 9
Abstract 9
1 ............................................................................................................................................ 10
Apea AcquaRoVit 10
1. L’area produttiva di AcquaRovit 10
2. Il modello di sviluppo integrato AcquaRoVit 10
3. L’obiettivo e l’investimento iniziale 11
4. Gestione comune 11
5. Riferimento normativo del Documento Apea AcquaRoVit. 12
6. La storia della riconoscenda Apea AcquaRoVit 12
7. Descrizione delle imprese sopravvenute 13
8. La Piattaforma Gea Consulting 14
9. Le potenzialità dell’Apea AcquaRoVit 15
10. Obiettivi comuni delle imprese dell’Apea AcquaRoVit 17
2 ............................................................................................................................................ 18
Simbiosi industriale e Impianti 18
1. Sintesi della simbiosi industriale (capitolo 2 lettera a linee guida APEA 2020 della regione Lazio) 18
2. Gli impianti comuni (capitolo 2 lettera b linee guida APEA 2020 della regione Lazio) 19
3 ............................................................................................................................................ 20
Eco-Innovazione & Monitoraggio ambientale 20
1. L’ecoinnovazione (capitolo 2 lettera c linee guida APEA 2020 della regione Lazio) 20
2. Il sistema di gestione a partire dal bilancio delle risorse (capitolo 2 lettera d delle linee guida APEA 2020 della regione Lazio) 20
3. Monitoraggio ambientale 21
4 ............................................................................................................................................ 22
La governance partecipativa del modello Apea AcquaRoVit 22
1. Governance dell’Apea AcquaRoVit 22
5 ............................................................................................................................................ 23
Tabella economica riassuntiva 23
1. Tabella economica riassuntiva. 23
6 ............................................................................................................................................ 27
Conclusioni 27
1. Conclusioni 27
Parte 2 29
Documento di fattibilità tecnica 29
Premessa 30
7 ............................................................................................................................................ 32
Quadro Conoscitivo. 32
1. Inaquadramento normativo 32
2. Criteri localizzativi e inquadramento dell’area di progetto 34
3. Tutele e Vincoli presenti nell’area di progetto 35
4. Il Piano Regolatore Generale di Viterbo 37
5. Il Piano Particolareggiato: Zona D1 Industriale/Artigianale Località Acquarossa 39
6. Aspetti Ambientali – Uso del Suolo 41
7. Ambiente Idrico superficiale - Acque pubbliche: il Piano di Tutela delle Acque e il Piano
di Assetto Idrogeologico 42
8. Sismicità 45
4 Soggetto estensore Mt S.r.l.s. xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx00.xx
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
9. I servizi e le infrastrutture disponibili 47
10. Il Contesto socio-economico del territorio viterbese 49
11. Censimento delle attività presenti nell’area produttiva 51
12. Criticità ambientali e nell’uso delle risorse 55
8.............................................................................................................................................59
Analisi previsionale 59
1. Analisi previsionale delle prestazioni e del fabbisogno infrastrutturale e di servizi no core dell’area e delle imprese dell’apea acquarovit 59
2. Punti di forza e di debolezza dell’area produttiva ai fini dell’apea 60
3. Individuazione del fabbisogno di servizi comuni no-core 62
4. Il soggetto gestore 64
5. Individuazione del fabbisogno infrastrutturale primario e tecnologico 65
6. Indicatori prestazionali ambientali nel breve-medio e lungo periodo 68
9.............................................................................................................................................76
Simbiosi industriale 76
1. Premessa. 76
2. Economia circolare. 78
3. Teoria dei grafi 79
4. Analisi delle potenzialita’ di simbiosi industriale 80
5. Censimento degli scambi di risorse AcquaRoVit per filiera 97
6. Ciclo delle acque 102
7. Sintesi della simbiosi industriale (capitolo 2 lettera a linee guida APEA 2020 della regione Lazio) 103
10.........................................................................................................................................108
Interventi ipotizzati 108
1. Premessa. 108
2. Tipologia d’interventi ipotizzabili 109
3. Isola ecologica virtuale nella forma di piattaforma web integrata ai sistemi di gestione e controllo ambientale e della simbiosi industriale acquarovit 110
4. Impianto di compostaggio 115
5. Impianti a recupero energetico: Biodigestore, Pirolisi e Cogeneratore 117
6. Biodigestore 118
7. Impianto di Pirolisi 124
8. Impianto di cogenerazione 128
9. Impianto di trattamento delle acque reflue 130
Parte 3 133
Documento della Governance 133
11.........................................................................................................................................134
La governance partecipativa del modello Apea AcquaRoVit 134
1. La governance partecipativa del modello AcquaRoVit 134
2. Il soggetto gestore (s.u.c. soggetto unico di coordinamento) 134
3. Le caratteristiche del soggetto gestore previste dagli imprenditori AcquaRoVit 135
4. Il contratto di rete dell’Apea AcquaRoVit 135
5. Rapporto diretto del soggetto gestore diretto con il territorio e con gli enti territoriali: Regione Lazio e Comuni per la semplificazione amministrativa e per lo sviluppo dell’area produttiva Acquarossa di Viterbo 136
6. Gli obiettivi di gestione e le caratteristiche costitutive del contratto di rete dell’Apea AcquaRoVit prima tra tutte l’autonomia finanziaria 137
7. Le funzioni che svolgerà il soggetto gestore dell’Apea AcquaRoVit 139
8. Requisiti minimi del soggetto gestore dell’Apea AcquaRoVit 144
9. Il Contratto di Rete Apea AcquaRoVit 144
10. I servizi no core che saranno gestiti dal contratto di rete Acquarovit. 147
11. L’organo comune del contratto di rete dell’Apea AcquaRoVit 150
Parte 4 153
xxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xxx 5
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
Business Plan 153
12 ........................................................................................................................................ 154
Business Plan previsionale 154
1. Business Plan previsionale 154
2. L’idea di sviluppo dell’Apea AcquaRoVit 156
3. I costi d’investimento 157
4. Analisi economico-finaziaria e patrimoniale 163
5. Costi di esercizio 171
6. Ricavi di esercizio 171
7. Fonti di finanziamento pubbliche e private 171
8. Convenienza economica e sociale 173
Bibliografia 175
Sitografia 176
6 Soggetto estensore Mt S.r.l.s. xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx00.xx
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
INDICE TABELLE
Tabella 2.1 Tipologie di risorse raccolte nell'area comune 18
Tabella 2.2 Indice di simbiosi 19
Tabella 5.1 Fatturato delle imprese Apea AcquaRoVit 24
Tabella 5.2 Analisi di bilancio delle imprese Apea AcquaRoVit 26
Tabella 8.1 Indicatori prestazionali ambientali nel breve-medio e lungo periodo 69
Tabella 9.1 Xxxxxxx Service S.r.l. 83
Tabella 9.2 D.M. S.r.l. 84
Tabella 9.3 Gea Consulting S.r.l. 86
Tabella 9.4 C&C Petroli S.r.l 88
Tabella 9.5 EnerPetroli S.r.l. 89
Tabella 9.6 Gajarda S.r.l. 90
Tabella 9.7 I.C.E.M. S.r.l. 92
Tabella 9.8 Ingrosso Ortofrutticolo Posti Paolo 93
Tabella 9.9 MCISPA S.r.l. 94
Tabella 9.10 Nazional Frutta S.r.l 95
Tabella 9.11 Roda S.r.l. 96
Tabella 9.12 Filiera degli Imballaggi 100
Tabella 9.13 Filiera dei rifiuti inerti da demolizione o costruzioni 101
Tabella 9.14 Recupero Energetico 102
Tabella 9.15 Carta & Cartone 103
Tabella 9.16 Imballaggi 103
Tabella 9.17 Rifiuti Plastici 104
Tabella 9.18 Frazione Organica. 104
Tabella 9.19 Vetro 104
Tabella 9.20 Metalli 104
Tabella 9.21 Rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione 105
Tabella 9.22 Legno 105
Tabella 9.23 Rifiuti Liquidi 105
Tabella 9.24 Fanghi 105
Tabella 9.25 Rifiuti pericolosi 106
Tabella 9.26 Altri rifiuti 106
Tabella 9.27 Rifiuti prodotti dalle imprese Apea AcquaRoVit. 106
Tabella 9.28 Indice di simbiosi 107
Tabella 10.1 Rifiuti potenzialmente conferiti nel centro di stoccaggio 115
Tabella 10.2 Tipologie di rifiuti per l'attività di compostaggio 116
Tabella 10.3 Quantità di rifiuti ammessi all'attività di compostaggio. 116
Tabella 10.4 Quantità dei rifiuti per l'impianto di Biogas 121
Tabella 10.5 Proprietà dell'impianto di Biogas 122
Tabella 10.6 Fabbisogno energetico Impianto di Biogas 123
Tabella 10.7 Stima dei costi in €/kW suddivisi per fascia di potenza 124
Tabella 10.8 Quantità di rifiuti ammessi all'attività di Pirolisi 125
Tabella 10.9 Caratteristiche del gas prodotto dall'attività di Pirolisi 127
Tabella 11.1 Soddisfacimento dei requisiti minimi del Soggetto Gestore AcquaRoVit 144
Tabella 12.4 Informazioni generali retisti Xxxx XxxxxXxXxx 168
Tabella 12.5 Informazioni generali retisti Xxxx XxxxxXxXxx 169
Tabella 12.6 Informazioni generali retisti Xxxx XxxxxXxXxx 170
Tabella 12.7 Pre-analisi di Sostenibilità Economica-Finanziaria 174
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Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
INDICE DELLE FIGURE
Figura 7.2 Caratterizzazione Paesaggistica, P.T.P.R. TAV. A8 Foglio 345. 35
Figura 7.3 Caratterizzazione idrogeologica, P.T.P.R. TAV. B8 Foglio 345. 36
Figura 7.4 Caratterizzazione viaria, P.T.P.R. TAV. C8 Foglio 345 37
Figura 7.5 Stralcio di P.R.G. Vigente del comune di Viterbo con evidenziata la zona di Acquarossa 38
Figura 7.6 I Stralcio Funzionale del P. P. Zona D1 Acquarossa – Tav. Zonizzazione 40
Figura 9.1 Economia Lineare - Economica Circolare 79
Figura 9.2 La filosofia delle 5 R 79
Figura 9.3 Flussi di rifiuti dell'Apea AcquaRoVit 81
Figura 9.4 Flussi di rifiuti dell'impresa Xxxxxxx 1
Figura 9.5 Flussi di rifiuti dell'impresa D.M. S.r.l. 84
Figura 9.6 Flussi di rifiuti dell'impresa Gea Consulting S.r.l. 86
Figura 9.7 Flussi di rifiuti dell'impresa C&C Petroli 88
Figura 9.8 Flussi di rifiuti dell'impresa EnerPetroli 89
Figura 9.9 Flussi di rifiuti dell'impresa Gajarda 1
Figura 9.10 Flussi di rifiuti dell'impresa Icem 1
Figura 9.11 Flussi di rifiuti dell'impresa Posti Paolo 93
Figura 9.12 Flussi di rifiuti dell'impresa MCISPA 1
Figura 9.13 Flussi di rifiuti dell'impresa National Frutta 95
Figura 9.14 Flussi di rifiuti dell'impresa Roda 96
Figura 9.15 Flussi delle categorie di rifiuti e relative percentuali in ingresso all’Apea AcquaRoVit 98
Figura 9.17 Grafico a torta della filiera dei rifiuti inerti relativa ad APEA 101
Figura 9.18 Grafico a torta dei rifiuti destinati al recupero energetico 102
Figura 10.1 Schema illustrativo dell'Isola Ecologica Virtuale 112
Figura 10.3 Grafico a torta della materia in ingresso all'impianto di compostaggio 116
Figura 10.4 Schema illustrativo dei flussi delle imprese APEA. 118
Figura 10.5 Tipologie di processi in condizioni dry 120
Figura 10.6 Grafico a torta dei materiali in ingresso all'impianto di biogas 122
Figura 10.7 Grafico a torta dei materiali in ingresso all'impianto di pirolisi 125
Figura 10.8 Pirogassificatore 128
Figura 10.9 Rete reflui consortili AcquaRossa 132
8 Soggetto estensore Mt S.r.l.s. xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx00.xx
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
Parte 1
Abstract
Sintesi documento Apea AcquaRoVit di Viterbo
xxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xxx 9
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
1
Apea AcquaRoVit
1. L’AREA PRODUTTIVA DI ACQUAROVIT
L’area produttiva AcquaRoVit del consorzio Acquarossa di Viterbo a cui fa riferimento il presente documento è a confine con i territori dei Comuni di Montefiascone, Vitorchiano e Celleno in provincia di Viterbo. Tutte e 11 le imprese AcquaRoVit fanno parte del Con- sorzio Acquarossa costituito nel 2005. L’intero sistema produttivo si snoda su una superfi- cie totale di circa 50 ha, di cui 35 ha di aree produttive industriali ed artigianali, 119 lotti e 15 ha di strade e parcheggi.
2. IL MODELLO DI SVILUPPO INTEGRATO ACQUAROVIT
Le dodici imprese che fanno parte del Comitato di Coordinamento Apea AcquaRoVit (compreso il consorzio) intendono investire sulla realizzazione di un percorso di transi- zione ecologica, che porti le loro aziende dagli attuali sistemi di produzione “lineari” ( ri- sorse illimitate – Produzione – rifiuti in discarica) a sistemi di economia circolare che connotano il modello Apea AcquaRoVit, (Energia e risorse limitate – produzioni collegate da cessioni/trasferimenti di risorse secondo la logica della simbiosi e dell’osmosi indu- striale – riciclo/riuso e riduzione dei rifiuti- gestioni comuni – gestione comune del moni- toraggio e della valutazione degli impatti delle produzioni sull’ambiente).
Questo cambiamento comporterà la realizzazione, nel comprensorio territoriale indicato, di un modello di sviluppo integrato, caratterizzato dalla interazione di 11 imprese, presen- ti nel consorzio Acquarossa, provenienti dai settori: della gestione dei rifiuti, degli scarti di lavorazione e dei sottoprodotti, della gestione dell’acqua e dei reflui, della bioedilizia, della distribuzione e vendita dell’agroalimentare( compresa la GDO), della commercia- lizzazione dei carburanti e dei servizi, che attuano tra di loro cessioni e trasferimenti per
10 Soggetto estensore Mt S.r.l.s. xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx00.xx
Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
quantità superiori al 10% della risorsa e che intendono realizzare tra di loro una gestione unitaria ed integrata di sistemi della gestione dei rifiuti e di recupero energetico di seguito illustrati (capitolo 2, lettera a/b, linee guida APEA 2020 della Regione Lazio).
Nell’Apea AcquaRoVit la cooperazione e gli scambi di risorse (per un totale di circa 4000 tonnellate annue, superiore al 10%, come previsto dalla normativa) tra le 11 imprese ed il Consorzio Acquarossa di Viterbo (tot. 12 soggetti costituenti Apea AcquaRoVit) è stata organizzata per raggiungere 4 finalità previste dall’articolo 1 delle linee guida regionali:
1. La simbiosi e lo sviluppo industriale e tecnologico sostenibile;
2. L’economia circolare;
3. Il riciclo ed il recupero dei rifiuti;
4. Il contenimento dell’uso di energia e il suo utilizzo efficace.
3. L’OBIETTIVO E L’INVESTIMENTO INIZIALE
Per realizzare questa finalità l’obiettivo principale che inizierà a realizzarsi da Gennaio 2021 con un investimento iniziale di circa 2 milioni euro, è quello d’implementare un primo livello di attrezzatura ecologica rappresentata da 3 impianti:
1. Sistema di monitoraggio e valutazione ambientale e dello scambio delle risorse;
2. Piattaforma di stoccaggio, selezione e cernita per l’avvio al trattamento dei rifiuti e degli scarti di produzione e sua gestione tramite portale web/isola ecologica virtuale;
3. Impianto di recupero energetico dei rifiuti e degli scarti dopo il loro trattamento.
4. GESTIONE COMUNE
La gestione sarà realizzata dal Soggetto Gestore di Coordinamento, SUC, che si costituirà nella forma del contratto di rete soggetto, dalla trasformazione dell’attuale comitato di co- ordinamento.
Tutti i rifiuti/scarti di lavorazione prodotti dalle singole imprese AcquaRoVit saranno con- feriti in un’area di stoccaggio comune, e gestito dalla piattaforma web la cosiddetta isola ecologica virtuale.
Tutte le imprese, compreso il consorzio Acquarossa di Viterbo saranno coinvolte in uno scambio di risorse, servizi e capacità.
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Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
5. RIFERIMENTO NORMATIVO DEL DOCUMENTO APEA ACQUAROVIT
La Regione Lazio con deliberazione 11 febbraio 2020 n. 45, Azioni strategiche di promo- zione della Green economy e della sostenibilità ambientale a favore del sistema produttivo regionale ha modificato le "Linee Guida APEA" per lo sviluppo delle Aree Produttive E- cologicamente Attrezzate, adottate con la Deliberazione di Giunta regionale 14 luglio 2015, n 349.
Le “nuove” linee guida sono state il punto di riferimento normativo del Comitato di Coor- dinamento AcquaRoVit per la costruzione del presente documento APEA e per la redazio- ne del collegato Regolamento Apea AcquaRoVit. Questi documenti insieme alla richiesta di riconoscimento saranno inviati per il tramite del portale Green Lazio alla Regione La- zio per avere dalla stessa Regione il riconoscimento ufficiale della “riconoscenda” Apea AcquaRoVit.
6. LA STORIA DELLA RICONOSCENDA APEA ACQUAROVIT
Le undici imprese che facevano parte del Comitato di coordinamento AcquaRoVit elenca- te nei documenti presentati alla Regione Lazio dallo stesso comitato in risposta all’avviso pubblico "Sostegno alla qualificazione APEA. Impegno di spesa Capitolo B22501. Eser- cizio Finanziario 2018” hanno subito un cambiamento. A Tra.Mo.Ter S.r.l. e a Ellenne Group S.r.l., che sono fuoriuscite dal comitato di coordinamento, sono subentrate tre im- prese: C&C Petroli S.r.l., Gea Consulting S.r.l., XXXX S.r.l.
Queste ultime sono entrate a far parte del comitato di coordinamento APEA, tramite una loro richiesta accettata dal comitato di coordinamento, in quanto contigue geograficamen- te all’area del consorzio Acquarossa di Viterbo e perché le loro attività, i loro processi produttivi e i loro progetti d’investimento migliorano gli obiettivi comuni della costituen- da Apea AcquaRoVit, in particolare migliorano il sistema della simbiosi industriale e la fattibilità delle gestioni e degli impianti comuni.
Le 11 imprese della prima fase, che avevano aderito al progetto di riconoscimento Apea AcquaRoVit erano:
1) Xxxxxxx Service S.R.L.
2) Tra.Mo.Ter S.R.L.
3) D.M. S.R.L.
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4) Ellenne Group S.R.L.
5) EnerPetroli S.R.L.
6) Gajarda S.R.L.
7) I.C.E.M. S.R.L.
8) Ingrosso Ortofrutticolo Posti Xxxxx X.X.
9) MCISPA S.R.L.
10) Nazional Frutta S.R.L.
11) Consorzio Acquarossa
Le attuali imprese del comitato di gestione della riconoscenda Apea AcquaRoVit so- no:
1) Xxxxxxx Service S.R.L.
2) D.M. S.R.L.
3) EnerPetroli S.R.L.
4) Gajarda S.R.L.
5) I.C.E.M. S.R.L.
6) Ingrosso Ortofrutticolo Posti Xxxxx X.X.
7) MCISPA S.R.L.
8) Nazional Frutta S.R.L.
9) Consorzio Acquarossa
10) C&C Petroli S.R.L.
11) Gea Consulting S.R.L.
12) RODA S.R.L.
7. DESCRIZIONE DELLE IMPRESE SOPRAVVENUTE
C&C Petroli si occupa di vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti energetici, carbu- ranti liquidi e gassosi, attraverso la sua rete di distributori di carburante. L’entrata di que- sta impresa nel comitato di coordinamento permette alla costituenda APEA di aumentare la quantità di fanghi, già prodotta da EnerPetroli S.r.l. per la simbiosi industriale. In parti- colare, C&C Petroli produce: fanghi formati da olio e terricci che derivano dai lavaggi delle griglie e dei serbatoi del piazzale dei distributori di stazione; e fanghi derivanti dal lavaggio delle autovetture che vanno, insieme agli oli e ai saponi dei punti di ristoro dei distributori di carburante nel depuratore e nella vasca di accumulo.
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RODA S.r.l. è una società che gestisce attività di commercio di grande distribuzione orga- nizzata, tre supermercati da 1500mq, 3 Eurospin nella provincia di Viterbo, che produco- no scarti nella filiera degli imballaggi: legno, cartone, scatolame, imballi e biomassa.
L’entrata di questa impresa nel comitato di coordinamento permette alla costituenda APEA di aumentare la quantità di cartone, scatolame, imballi e biomassa prodotta dai due mercati generali ortofrutticoli di Viterbo: Nazional Frutta S.R.L. e Ingrosso Ortofrutticolo Posti Xxxxx X.X., che già facevano parte del comitato di coordinamento AcquaRoVit.
Gea Consulting S.r.l. è una società costituita nel 2004, si è occupata da 15 anni di servizi per l’ambiente, nata come semplice società di consulenza ed intermediazione ambientale, ora ha ampliato il suo raggio di azione per comprendervi le attività di bonifica, logistica e servizi integrati per l’impresa nell’ambito dello smaltimento e del recupero dei rifiuti. Il suo principale apporto alla costituenda Apea AcquaRoVit è dato dal suo progetto esecuti- vo di piattaforma ambientale che sarà presentato alla Regione Lazio nel mese di gennaio 2021 per ottenere la riunione della conferenza dei servizi per le autorizzazioni ambientali entro giugno 2021. Tale impianto sarà costruito da Gea Consulting nel consorzio Acqua- rossa di Viterbo e sarà in grado di supportare lo scambio di risorse, di servizi e capacità di tutte le imprese Apea AcquaRoVit nella misura superiore al 10% della risorsa messa a di- sposizione dalle imprese AcquaRoVit, consentendo la potenzialità di raggiungere uno scambio teorico del 100%.
8. LA PIATTAFORMA GEA CONSULTING
La piattaforma ambientale polifunzionale Gea Consulting è in grado di depositare, cernire, selezionare, riconfezionare, trattare e recuperare gran parte dei rifiuti e degli scarti che vengono prodotti da enti ed aziende nel territorio del Lazio e dell’Italia Centrale.
In particolar modo, l’impianto è costituito da due linee principali:
✓ un impianto di trattamento acque biologico e chimico fisico (tutto il ciclo di de- purazione e potabilizzazione delle acque della Provincia di Viterbo è appaltato a Gea Consulting). In particolare, per Apea AcquaRoVit, la piattaforma tratterebbe tutte le acque del Consorzio Acqua Rossa provenienti dal collettore che attualmente scarica nel depura- tore consortile, per il recupero delle acque provenienti dalle imprese consorziate.
✓ un impianto di recupero tramite essiccazione dei fanghi di depurazione di ori- gine biologica che provengono dai depuratori. La funzione della linea della piattaforma
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ambientale in questione è trattare i materiali che hanno un alto TOC (Total organic car- bon) e un alto contenuto di acque, eliminando le acque stesse tramite procedimento di es- siccazione e ricondensazione. Le acque vengono trattate nel depuratore della piattaforma della Gea Consulting e finiscono in biosfera, mentre i fanghi opportunamente essiccati e quindi diminuiti di quattro volte in peso ed in volume rispetto alla parte originaria, pos- sono essere poi introdotti, a seconda della provenienza o in impianti di compostaggio, per produrre fertilizzante, o nell’industria del cemento e del calcestruzzo se si tratta di fanghi biologici di origine industriale non compostabili, o in un bio digestore, oppure in un im- pianto pirolitico.
Per quel che riguarda i fondami di serbatoio, quindi gli scarti di EnerPetroli S.r.l. e di C&C Petroli (fanghi formati da oli e terricci) saranno ritirati e stoccati dalla Gea per esse- re inviati ad impianti finali di desorbimento oppure impianti di termovalorizzazione in Ita- lia o all’estero.
Inoltre, la piattaforma può ritirare imballaggi contaminati, ad esempio i fusti dei carburan- ti e degli oli dell’EnerPetroli e di C&C Petroli perché la piattaforma stessa ha un impianto per la bonifica e la decontaminazione e recupero dei contenitori inquinati e pericolosi.
La piattaforma può ricevere tutti i codici CER (Codice europeo del rifiuto direttiva 75/442/CEE) delle imprese AcquaRoVit, la piattaforma non può ricevere i rifiuti radioat- tivi, ha lo stoccaggio per i rifiuti esplosivi, il gas compresso in bombole, compreso l’amianto. Questo provocherà un grande risparmio per l’utenza e per l’ambiente, in quanto adesso lo stoccaggio non viene fatto nella Regione Lazio ed il carico deve essere traspor- tato in altre Regioni. Questo vale anche per le imprese AcquaRoVit, ad esempio EnerPe- troli e C&C Petroli che hanno fusti contaminati, stracci e segatura contaminati, questi ri- fiuti saranno stoccati e nel trituratore saranno macinati, ridotti e compattati su container. La piattaforma non è attualmente attiva.
L’investimento è fermo manca l’autorizzazione della regione Lazio che di cui l’iter inizie- rà nei primi mesi del 2021.
9. LE POTENZIALITÀ DELL’APEA ACQUAROVIT
Le 11 imprese sono dotate di superfici interne ed esterne per uso condiviso e sono inten- zionate a scambiarsi tra di loro, in quantità economicamente rilevanti (superiori al 10%), risorse, capacità, servizi e materiali secondo una logica di filiera:
a.1) filiera del recupero e del trattamento rifiuti, dei fanghi formati da terriccio e oli,
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degli scarti di produzione, degli imballaggi, della biomassa, degli inerti da costruzione e demolizione;
a.2) filiera di recupero degli inerti;
a.3) filiera del recupero energetico;
b) localizzazione delle imprese all’interno di un’area produttiva di dimensioni territo- riali contenute, contigua a Viterbo. Da questo dato di collocazione geografica delle impre- se che fanno parte di AcquaRoVit deriva la scelta del comitato di coordinamento APEA di presentare alla Regione Lazio un modello di APEA diffusa di cortissimo raggio;
c) scelta da parte di tutti gli imprenditori del comitato di coordinamento APEA d’investire sugli impianti a gestione comune Apea AcquaRoVit e sull’efficientamento e- nergetico dei loro processi produttivi:
c.1) gestione della simbiosi industriale mediante piattaforma di controllo degli input e degli output integrata nel portale web per i servizi di gestione comune degli scarti di pro- duzione (isola ecologica virtuale) ;
c.2) impianti e relativa sensoristica per il monitoraggio ambientale delle produzioni dell’Apea AcquaRoVit;
c.3) impianti condivisi di produzione energetica secondo processi di cogenerazione a- limentati dai propri scarti, per autoconsumo;
d) disponibilità, da parte delle aziende operanti nel settore dello smaltimento e del ri- ciclo dei rifiuti DM e Gea Consulting, di offrire spazio e logistica per la realizzazione di un’isola ecologica di stoccaggio e differenziazione di rifiuti. Vi è inoltre la capacità delle stesse imprese di realizzare la gestione dei rifiuti e degli scarti secondo le tecnologie defi- nite nella descrizione della piattaforma Gea Consulting e delle linee d’impianto già ope- ranti della DM S.r.l.;
e) instaurazione della gestione comune di una o più comunità energetiche rinnovabili; a tal fine si prevede l'immediata costituzione di un'entità giuridica con nomina di referente e redazione dello statuto della CER; le CER saranno alimentate da impianti fotovoltaici o da altre FER che solo nella fase transitoria di recepimento della direttiva EU 2018/2001 (RED II) non potranno superare i 200 kWp e dovranno collegare tra loro utenti connessi alla medesima cabina di trasformazione MT/BT, mentre dopo il recepimento definitivo della RED II potranno scambiare energia anche in MT
Le criticità
a) Xxxx consumi energetici incidenti sull’efficienza aziendale;
b) Alti costi di smaltimento di rifiuti e sottoprodotti;
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c) Mancanza di gestione condivisa dei rifiuti, degli scarti, dell’energia e dell’acqua nell’area produttiva;
d) Mancanza di un sistema condiviso di monitoraggio ambientale;
e) Alti costi di trasporto delle materie prime e dei prodotti immessi in commercio;
f) Mancanza di una logistica interna all’area e di una adeguata sensoristica (basata sulle funzionalità internet of things) per il monitoraggio ambientale digitalizzazione dei con- trolli e dei processi comuni;
g) Carenza di servizi di livello locale nell’interno dell’area produttiva;
h) Carenza di assi viari dimensionati secondo le necessità industriali;
10. OBIETTIVI COMUNI DELLE IMPRESE DELL’APEA ACQUAROVIT
Il percorso di transizione ecologica e di digitalizzazione dell’area produttiva prevede che il comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit s’impegni in un investimento per la rea- lizzazione del programma Apea AcquaRoVit e dei futuri programmi di miglioramento ambientale che hanno come obiettivi:
a) gestione comune della simbiosi e dello sviluppo industriale e tecnologico sosteni- bile;
b) implementazione dei principi e delle regole dell’economia circolare, aumento della vita dei prodotti, eco design, riduzione dei rifiuti.
c) condivisione della filiera del riciclo ed il recupero dei rifiuti;
d) contenimento del consumo dell’energia e il suo utilizzo efficace;
e) aumento dell’utilizzo di energia prodotta da impianti che utilizzano fonti rinnova- bili di materia prima;
f) sistemi di monitoraggio, controllo e valutazione ambientale e degli scambi di ri- sorse, ipotesi di sviluppo che ha come approdo finale quello della gestione dell’economia circolare secondo cicli chiusi (Make – Use – Recover).
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Simbiosi industriale e
Impianti
1. SINTESI DELLA SIMBIOSI INDUSTRIALE (capitolo 2 lettera a linee guida APEA 2020 della regione Lazio)
La simbiosi industriale è lo scambio di risorse tra imprese interagenti tra di loro in un si- stema o consorzio produttivo. La Regione Lazio prevede all’articolo 2, lettera a) delle sue linee guida APEA la simbiosi/osmosi industriale come scambio e trasferimento di risorse: energia, reflui, sottoprodotti capacità e servizi nella misura del 10% dell’unità di misura di riferimento, chiaramente dove questa misura sia possibile.
Dall’analisi dei dati ottenuti dalle aziende, saranno conferite circa 4000 tonnellate an- nue di rifiuti e scarti di lavorazione; nella tabella seguente sono riassunti i rifiuti prodotti suddivisi in tipologie.
Tabella 2.1 Tipologie di risorse raccolte nell'area comune
La materia conferita sarà sottoposta ai trattamenti del caso presso gli impianti specializzati dei soggetti partecipanti all’Apea AcquaRoVit prima di essere avviata ad un successivo recupero.
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Con gli interventi ipotizzati, sarà possibile ottenere i seguenti recuperi:
Tabella 2.2 Indice di simbiosi
Indice di Simbiosi | |||
Intervento ipotizzato | Input (t/anno) | Output | Percentuale di Simbiosi |
Totale conferimenti | 3990,68 | n/a | n/a |
Impianto di compostaggio | 1205,66 | 200 kg/anno | 30,21% |
Biodigestore | 1183,91 | 56,59 tCH4/annue | 29,64% |
Impianto di pirolisi | 927,36 | 512 MWe/anno | 23,24% |
Totale reimpiegato | 3316,93 | n/a | 83,12% |
Pertanto, si conclude che l’indice della simbiosi complessiva, alle attuali condizioni, rag- giunge l’83,12%, percentuale a cui vanno aggiunti gli scambi immateriali (servi- zi/capacità).
2. GLI IMPIANTI COMUNI (capitolo 2 lettera b linee guida APEA 2020 della regione Lazio)
Per realizzare questa finalità l’obiettivo principale che inizierà a realizzarsi dal 2021 con un investimento iniziale di circa 2 milioni e mezzo di euro, è quello d’implementare un primo livello di attrezzatura ecologica rappresentata da 3 impianti:
a) sistema di monitoraggio e valutazione ambientale e dello scambio delle risorse;
b) piattaforma di stoccaggio, selezione e cernita per l’avvio al trattamento dei rifiuti e degli scarti di produzione e sua gestione tramite portale web/isola ecologica virtuale;
c) impianto di recupero energetico dei rifiuti e degli scarti dopo il loro trattamento (co-trigenerazione).
Questa attrezzatura sarà integrata nell’arco di 36 mesi a partire da gennaio 2021 dai nuovi seguenti impianti.
- Impianto di compostaggio veloce
- Impianto di biodigestione
- Impianto di pirolisi
- Impianto di trattamento delle acque reflue (depuratore consortile).
Il tutto è meglio descritto nel seguito del documento tecnico.
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Eco-Innovazione & Monitoraggio ambientale
1. L’ECOINNOVAZIONE (capitolo 2 lettera c linee guida APEA 2020 della regione Lazio)
Per rispondere alle esigenze d’innovazione continua dell’Apea AcquaRoVit è stato predi- sposto un protocollo d’intesa tra le imprese di servizi ambientali (M.C. S.r.l. e Gea Con- sulting), aventi ad oggetto lo sviluppo congiunto e lo scambio di buone pratiche e ricerche innovative nel campo dell’eco-efficienza e dell’eco-innovazione. Tale protocollo risponde anche alla condizione per essere riconosciuti APEA posta dall’articolo 2, lettera c) delle nuove linee guida APEA della Regione Lazio.
2. IL SISTEMA DI GESTIONE A PARTIRE DAL BILANCIO DELLE RISORSE (capitolo 2 lettera d delle linee guida APEA 2020 della regione Lazio)
La piattaforma di simbiosi industriale informatizzata gestirà e favorirà il processo di scambi dei rifiuti/sottoprodotti, semplificando la gestione delle risorse e dei dati del siste- ma. I membri del consorzio, tramite piattaforma web, saranno in grado di semplificare le pratiche degli adempimenti normativi ambientali, inoltre il portale permetterà l’interazione dei membri del consorzio favorendo lo scambio di materie, energie e servizi. La condivisione dei dati implementerà la banca dati esistente, semplificando e miglioran- do le pratiche di ricerca e sviluppo, e permettendo un’analisi più veloce e più approfondita delle strategie operate, migliorando il sistema a monte, secondo la logica del PDCA (Plan, Do, Check, Act), tutti i membri dovranno partecipare al sistema di gestione delle risorse, per avere una visione completa delle conseguenze dei piani operativi intrapresi.
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3. MONITORAGGIO AMBIENTALE
Le attività di monitoraggio saranno eseguite in conformità alla normativa generale e di settore vigente a livello nazionale e comunitario e saranno finalizzate a fornire risposte, in termini di specifiche azioni di mitigazione, riguardo ai possibili impatti prodotti dalle ope- re a progetto e dalle relative attività produttive.
Le undici imprese più il consorzio Acquarossa hanno previsto l’installazione di sistemi di controllo in continuo per la rilevazione di eventuali rilasci che possano comportare impatti sull’ambiente circostante.
Uno dei punti di rilascio identificabile per le imprese è rappresentato dallo scarico delle acque meteoriche e di lavaggio all’interno della rete fognaria consortile, oltre che a delle centraline per il monitoraggio dell’aria.
In considerazione dell’indicazione del regolamento consortile relativo ai servizi di fogna- tura e depurazione che dispone il rispetto dei limiti di emissione in materia di scarichi i- drici prescritti dalla Tabella 3 dell’Allegato 5 della parte terza del D. Lgs 152/06 per gli scarichi, tra gli altri, di acque di prima pioggia e di lavaggio, sarà predisposto un idoneo sistema accessibile per il campionamento in tempo reale delle acque di scarico a monte del punto di confluenza nella rete fognaria consortile delle acque nere, comprensivo di si- stema di misura dei volumi di acque di prima pioggia scaricati.
Infine, si sottolinea che durante l’intera durata delle future attività di costruzione saranno implementate le BAT (migliori tecnologie disponibili), il controllo della corretta imple- mentazione e la verifica della simbiosi industriale sarà regolarmente monitorata a cura di Access-Lab. Nelle aziende dotate di un sistema di gestione della qualità, in accordo alla norma ISO 9001, i processi aziendali devono essere misurabili e monitorabili nel tempo mediante l'utilizzo di indicatori di prestazione chiave.
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La governance partecipativa del modello Apea AcquaRoVit
1. GOVERNANCE DELL’APEA ACQUAROVIT
Come previsto dall’art. 26 del D.lgs. n. 112/98 la gestione delle infrastrutture e dei servizi delle APEA deve essere unitaria e quindi affidata a un soggetto gestore, che tecnicamente può essere denominato S.U.C. (soggetto unico di coordinamento) il quale ha come unico obiettivo quella di porre in essere tutte le azioni per garantire la realizzazione delle finalità dell’APEA, comprese quelle della tutela della salute dei cittadini, della sicurezza dei lavo- ratori e dell’ambiente dell’area produttiva. In senso più ampio l’APEA è caratterizzata dalla presenza di un soggetto unitario verso il quale sono assegnate dai soggetti costituenti l’APEA tutte le funzioni gestionali e organizzative dell’APEA stessa.
Nel definire le caratteristiche del Soggetto Gestore della costituenda APEA, gli imprendi- tori AcquaRoVit sono partiti dall’analisi della sua forma giuridica e delle sue funzioni.
Tra le forme giuridiche esaminate per il soggetto gestore quella scelta dagli imprenditori AcquaRoVit è il Contratto di Rete soggetto.
Con il contratto di rete, l’Apea AcquaRoVit, raggiugerà l’obiettivo di gestire tutti i servizi “no core” dell’APEA e contestualmente raggiungerà l’obiettivo di coinvolgere, in modo attivo, nella gestione dell’APEA, il maggior numero di aziende insediate nell’area produt- tiva del Consorzio Acquarossa di Viterbo, chiaramente dopo che sia stato accertato dal soggetto gestore stesso, che l’impresa da coinvolgere e la sua attività siano funzionali agli obiettivi dell’Apea AcquaRoVit.
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Tabella economica riassuntiva
1. TABELLA ECONOMICA RIASSUNTIVA
Il Business Plan è il documento che descrive il progetto imprenditoriale, nel nostro caso il progetto di sviluppo della costituenda Apea AcquaRoVit.
Il business plan proposto comprende: obiettivi, strategie e previsioni economico- finanziarie.
Il Business Plan è un documento nel quale si possono distinguere due parti:
1. quella descrittiva nella quale viene spiegato il progetto, il contesto locale, le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi del piano.
2. una parte numerica nella quale vengono presentate le proiezioni economico patri- moniali e finanziarie prese in esame nella parte descrittiva.
Nel periodo che abbraccia il biennio 2021-2022, le imprese aderenti all’iniziativa Apea AcquaRoVit intendono attuare le linee portanti dell’iniziativa previste nello studio di fat- tibilità articolato nelle tre fasi:
1.riconoscimento;
2.esecuzione;
3.gestione.
Successivamente al riconoscimento dell’Apea AcquaRoVit si procederà all’esecuzione del piano di sviluppo con l’attivazione degli investimenti previsti per l’acquisto degli strumenti organizzativi, tecnologici ed operativi per l’attuazione del modello di economia circolare progettato.
Il complesso degli investimenti è stato stimato nell’importo di euro 2.450.000,00, con la seguente articolazione sintetica:
1. Analisi e pianificazione delle tre fasi di APEA, riconoscimento, esecuzione e gestione:
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€ 100.000,00
2. Riduzione dei consumi energetici: € 500.000,00
3. Gestione dei rifiuti (recupero e riciclo rifiuti, art.1 linee guida APEA regionali):€ 600.000,00
4. Sostegno logistico alla Simbiosi industriale (attuazione di una mobilità di area): € 100.000,00
5. Recupero energetico (produzione di energia elettrica, termica, refrigerante): € 950.000,00
6. Monitoraggio degli scambi e delle emissioni e valutazione ambientale: € 200.000,00.
La pianificazione e la valutazione economico-finanziaria delle iniziative è stata effettuata tenendo in considerazione dati delle aziende appartenenti all’insieme Apea AcquaRoVit. La parte numerica del business plan tiene in considerazione alcuni dati espunti dalla do- cumentazione reperita dal gruppo di lavoro Mt S.r.l ed enuclea i principali dati di bilancio al fine dell’elaborazione del business plan ma anche per calcolare alcuni indicatori di or- dine patrimoniale, economico e finanziario relativi le singole imprese, utili in questa fase a rappresentare le performance dei singoli nel triennio passato ed indispensabili nel futuro per stimare l’impatto dell’iniziativa sugli attori dell’Apea AcquaRoVit.
Il fatturato delle imprese appartenenti alla costituenda APEA costituisce il primo indicato- re che sarà attenzionato e dovrà restituire il principale indicatore di performance successi- vamente all’attuazione degli investimenti programmati:
Tabella 5.1 Fatturato delle imprese Apea AcquaRoVit
N. | NOMINATIVI | FATTURATO | ||
2017 | 2018 | 2019 | ||
1 | M.C.I. SPA | 7.879.316,00 € | 7.174.603,00 € | 7.974.109,00 € |
2 | GAJARDA SRL | 1.690.038,00 € | 2.370.350,00 € | 2.500.418,00 € |
3 | ENERPETROLI SRL | 168.031.147,00 € | 174.919.494,00 € | 175.719.844,00 € |
4 | POSTI PAOLO | 5.519.677,00 € | 5.338.093,00 € | 5.331.034,00 € |
5 | NAZIONAL FRUTTA SRL | 2.688.091,00 € | 3.103.536,00 € | 2.939.174,00 € |
6 | D.M. SRL | 2.274.015,00 € | 2.003.564,00 € | 2.276.932,00 € |
24 Soggetto estensore Mt S.r.l.s. xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx00.xx
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7 | XXXXXXX SERVICE SRL | 2.251.556,00 € | 1.712.215,00 € | 1.607.341,00 € |
8 | CONSORZIO ACQUA ROSSA | 17.000,00 € | 61.800,00 € | 52.437,00 € |
9 | I.C.E.M. SRL | 7.065.769,00 € | 2.664.808,00 € | 2.757.550,00 € |
10 | RO.DA. SRL | 4.812.533,00 € | 4.858.031,00 € | 4.719.234,00 € |
11 | C & C PETROLI SRL | 6.087.041,00 € | 6.559.858,00 € | 22.606.421,00 € |
12 | GEA CONSULTING SRL | 5.301.166,00 € | 4.856.958,00 € | 5.757.240,00 € |
TOTALE | 213.619.366,00 € | 215.625.328,00 € | 234.243.753,00 € |
Gli indici di bilancio assumono, nella predisposizione del documento APEA, un ben- chmark ovvero una metodologia che, attraverso il confronto sistematico di alcuni dati ed informazioni, permette alle aziende di compararsi e soprattutto di apprendere per miglio- rare le performance.
La finalità del benchmarking è rivolta alla ristrutturazione, ossia alla B.P.R. (reingegne- rizzazione dei processi aziendali) oppure ad un miglioramento incrementale qualitativo. Gli indicatori utilizzati nel benchmark rappresentano quozienti sintetici dei seguenti aspet- ti della gestione:
Economica (redditività):
1. "ROI (Return On Investment) "
2. "ROE (Return On Equity) "
- Finanziaria (liquidità);
3. "QUOZIENTE LIQUIDITA' (Quick Ratio)"
- Patrimoniale.
1. "Grado Elasticità Impieghi"
2. "Grado Autonomia Finanziaria"
3. "Indice Copertura Immobilizzazioni Con Capitale Lungo Termine"
4. "Grado Indebitamento (Leverage)"
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Il benchmarking per l’esercizio 2019 restituisce il seguente quadro di sintesi:
Tabella 5.2 Analisi di bilancio delle imprese Apea AcquaRoVit
N. | NOMINATIVI | ANALISI DI BILANCIO - PRINCIPALI INDICATORI | ||||||
GRADO ELASTICITA' IMPIEGHI 2019 | GRADO AUTONOMIA FINANZIARIA 2019 | INDICE COPERTURA IMMOBILIZZAZIONI CON CAPITALE LUNGO TERMINE 2019 | GRADO IDEBITAMENTO (LEVERAGE) 2019 | QUOZIENTE LIQUIDITA' (QUICK RATIO) 2019 | ROI (RETURN ON INVESTMENT) 2019 | ROE (RETURN ON EQUITY) 2019 | ||
1 | M.C.I. SPA | 59,30% | 32,22% | 2,0272 | 0,5711 | 1,7786 | 1,18% | 1,47% |
2 | GAJARDA SRL | 74,75% | 23,54% | 1,8839 | 0,0560 | 1,0677 | 10,83% | 34,32% |
3 | ENERPETROLI SRL | 20,18% | 21,64% | 0,5689 | 1,8174 | 0,2512 | 5,57% | 14,90% |
4 | POSTI PAOLO | 43,42% | 21,68% | 1,2696 | 0,2821 | 1,0611 | 2,56% | 10,74% |
5 | NAZIONAL FRUTTA SRL | 62,33% | 24,57% | 0,7825 | 0,1963 | 1,0902 | 4,08% | 11,36% |
6 | D.M. SRL | 38,28% | 8,14% | 0,2125 | 1,9281 | 0,4177 | 6,16% | 36,69% |
7 | XXXXXXX SERVICE SRL | 54,34% | 4,75% | 0,1153 | 0,7493 | 0,6487 | 7,68% | 44,06% |
8 | CONSORZIO ACQUA ROSSA | 18,15% | 70,73% | 0,8642 | 0,0000 | 0,6201 | 0,00% | 0,00% |
9 | I.C.E.M. SRL | 66,70% | 17,32% | 0,5213 | 1,1089 | 0,7918 | 1,69% | 12,96% |
10 | RO.DA. SRL | 20,46% | 29,91% | 1,1017 | 1,2086 | 1,5175 | 7,70% | 18,76% |
11 | C & C PETROLI SRL | 52,10% | 8,96% | 0,9443 | 5,1392 | 0,7612 | 4,41% | 23,53% |
12 | GEA CONSULTING SRL | 92,77% | 19,99% | 5,8260 | 0,0017 | 1,4782 | 8,82% | 28,47% |
Il Documento APEA permetterà il riconoscimento dell’Apea AcquaRoVit da parte della Regione Lazio e quindi la possibilità di candidarsi per l’ottenimento delle risorse finanzia- rie previste dal Por-Fesr Lazio 2014-2020 per la realizzazione di quegli interventi volti a promuovere e valorizzare l’economia circolare, la simbiosi e lo sviluppo industriale e tec- nologico sostenibile.
La convenienza economica e sociale dell’iniziativa nel complesso riguarda:
− consumo energetico: diminuzione 30%;
− impatti ambientali: diminuzione 20%;
− costi di smaltimento rifiuti: diminuzione 20% <> 30%;
− aumento dei ricavi: 20%;
− produzione CO2: diminuzione 3.200 t/anno;
− Pay back period: 5 anni
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Conclusioni
1. CONCLUSIONI
Le proiezioni dei dati sulla futura Apea AcquaRoVit confermano l’ipotesi che preve- de nella fase di regime dell’APEA la riduzione dell’impatto ambientale delle produ- zioni delle 12 imprese e il loro aumento di competitività sia come singole che come cluster.
I dati preliminari, ci dicono che è possibile, per queste imprese, coniugare la sostenibilità ambientale con l’aumento della competitività d’impresa, sia delle singole imprese che del cluster Apea AcquaRoVit.
Proiezioni a 24 mesi di: Riduzione impatto ambientale e di aumento della competiti- vità
Riduzione dell’impatto ambientale
I presenti dati sono il frutto di calcoli basati sull’analisi degli attuali consumi energetici (costi documentati in bolletta) e processi produttivi in comparazione con la prossima im- plementazione dell’attrezzatura ecologica AcquaRoVit, il cui primo livello sarà imple- mentato entro 18-24 mesi a partire dal gennaio 2021.
Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti nelle imprese AcquaRoVit, in particolare CO2 e di altri gas climalteranti del 20% e riduzione dei consumi energetici (elettrico e di calore) del 20/30% eliminando la dispersione di materiali residui da attività produttive ed iniziando la gestione del ciclo dei rifiuti e dell’energia (attraverso progetti di riqualificazione energetica e analisi ambientali ed impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile per autoconsumo).
Da questi dati deriva un aumento di competitività delle singole imprese
Riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti e degli scarti, aumento dei ricavi da cessione e gestione dei rifiuti, riduzione dei costi di energia e calore tramite comunità energetiche e
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impianti di produzione di cogenerazione per autoconsumo, riconoscibilità dei propri pro- dotti e del proprio ciclo produttivo secondo certificazione ambientale e realizzazione di nuove fonti di ricavo (stoccaggio dei rifiuti inerti da costruzione/demolizione e impianto di triturazione, vendita o reimpiego dei materiali prodotti).
Questo cambiamento comporta la realizzazione nel comprensorio AcquaRoVit di un mo- dello di sviluppo ambientale integrato secondo il modello di bioeconomia circolare, carat- terizzato dalla presenza di 11 imprese, presenti nel consorzio Acquarossa di Viterbo, dei settori: della gestione dei rifiuti, degli scarti di lavorazione e dei sottoprodotti, della ge- stione dell’acqua e dei reflui, della bioedilizia, della distribuzione alimentare (supermerca- ti e mercati ortofrutticoli), della commercializzazione dei carburanti e dei servizi, che at- tuano tra di loro cessioni e trasferimenti per quantità superiori al 10% della risorsa nonché di servizi e capacità e che intendono realizzare tra di loro una gestione unitaria ed integra- ta della simbiosi industriale, del monitoraggio ambientale e dei sistemi di recupero ener- getico di seguito illustrati (capitolo 2, lettera a/b, linee guida APEA).
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Parte 2
Documento di fattibilità tecnica
Documento tecnico Apea AcquaRoVit di Viterbo
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Premessa
Il seguente documento tecnico ha l’obiettivo di evidenziare gli elementi costitutivi dell’Apea AcquaRoVit. Lo studio è stato diviso in sei parti:
1. Presidio urbanistico di analisi dell’area Acquarossa di Viterbo.
2. Presidio ambientale di analisi dei punti di forza e di debolezza dell’area produttiva e di analisi previsionale delle nuove prestazioni ambientali che saranno prodotte a regime dell’APEA.
3. Presidio infrastrutturale di rilevazione del fabbisogno dell’area.
4. Presidio della simbiosi industriale di misurazione quanti-qualitativa degli scambi di risorse, servizi e capacità potenzialmente attuabili tra le imprese facenti parti dell’Apea AcquaRoVit di Viterbo.
5. Presidio industriale degli impianti che costituiranno l’attrezzatura ecologica dell’Apea AcquaRoVit.
6. Presidio dei controlli per il monitoraggio e la valutazione della simbiosi in- dustriale e dell’impatto ambientale delle produzioni delle imprese dell’Apea AcquaRoVit.
Il presente documento tecnico inoltre dimostra la fattibilità tecnica del progetto dell’Apea AcquaRoVit che si fonda sullo scambio simbiotico di risorse, servizi e capacità tra le do- dici imprese che hanno costituito il comitato di coordinamento. Il progetto industriale ha come orizzonte quello di diminuire l’impatto ambientale delle imprese e contestualmente aumentare la loro competitività mediante l’implementazione del modello APEA, così co- me previsto dalla Regione Lazio nelle sue linee guida di febbraio 2020.
Quindi il primo passo sarà quello di essere riconosciuti dalla stessa Regione come APEA. L’Apea AcquaRoVit ha quattro finalità specifiche che saranno raggiunte nel corso di 36 mesi a partire da gennaio 2021: a) la simbiosi e lo sviluppo industriale e tecnologico so-
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stenibile; b) l’economia circolare; c) il riciclo ed il recupero dei rifiuti; d) il contenimento del consumo di energia ed il suo utilizzo efficace.
Queste finalità saranno raggiunte dal comitato di coordinamento dell’Apea AcquaRoVit migliorando lo scambio di risorse (circa 4000,00 tonnellate annue), capacità e servizi delle imprese e quello che già esiste nelle imprese stesse (il cui fatturato annuo complessivo del 2019 è stato di 234 milioni di euro) in termini di efficienza produttiva, know how, ricerca eco-innovativa e capacità.
Il progetto di realizzazione dell’Apea AcquaRoVit impianterà una gestione comune (a cu- ra del futuro soggetto gestore dell’Apea AcquaRoVit), con produzione di servizi no core rispetto alle attività principali delle 12 imprese AcquaRoVit, relativamente al ciclo dei ri- fiuti e degli scarti delle imprese.
Tale gestione sarà finalizzata a ridurre (per impresa) la quantità di rifiuti conferiti in disca- rica e a implementare una nuova filiera di recupero energetico alimentata dai rifiuti e dagli scarti di produzione prodotti dalle imprese, attraverso la nuova attrezzatura ecologica dell’Area produttiva.
Per realizzare, durante la fase esecutiva dell’Apea AcquaRoVit, questo primo passo, è sta- to previsto dagli imprenditori che hanno costituito il comitato di coordinamento Acqua- RoVit un investimento di due milioni euro:
- per il miglioramento degli impianti di stoccaggio e di pretrattamento già e- sistenti (DM S.r.l.) nell’area (scambio di capacità);
- per l’implementazione di un portale (isola ecologica virtuale) di gestione dei servizi ecologici dell’area (scambio di servizi);
- per un impianto di cogenerazione alimentato dagli scarti e dai rifiuti trattati (scambio di risorse);
- per il sistema di gestione della simbiosi e di monitoraggio e valutazione ambientale.
Inoltre, le imprese s’impegnano a una politica di efficientamento energetico finalizzata a ridurre l’uso dell’energia nella quantità media del 20% per unità produttiva nell’arco di 36 mesi a partire da gennaio 2021.
Attraverso questa attrezzatura ecologica si prevede, nello stesso arco temporale, una ridu- zione delle emissioni inquinanti di CO2 delle imprese AcquaRoVit del 20% rispetto alle emissioni attuali.
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Quadro Conoscitivo
1. INAQUADRAMENTO NORMATIVO
La Regione Lazio, con propria deliberazione di Giunta n. 349 del 14.07.2015 avente ad oggetto : “Azioni strategiche di promozione della green economy e della sostenibilità am- bientale a favore del sistema produttivo regionale – Approvazione ”Linee Guida APEA” per lo sviluppo delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate nel Lazio” ha predisposto i criteri per la programmazione, l'individuazione e la realizzazione delle aree industriali e delle aree ecologicamente attrezzate, dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente e per la gestione dei servizi relativi alle aree stesse. Quanto deliberato dalla Regione Lazio va in attuazione dell’art. 26 del D.lgs. 31 marzo 1998 n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 ”, il quale testualmente recita :
“1. Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano disciplinano, con proprie leggi, le aree industriali e le aree ecologicamente attrezzate, dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente. Le medesime leggi disciplinano altresì le forme di gestione unitaria delle infrastrutture e dei servizi delle aree ecologicamente attrezzate da parte di soggetti pubblici o privati, anche costituiti ai sensi di quanto previsto dall' articolo 12 della legge 23 dicembre 1992, n. 498 , e dall' articolo 22 della legge 8 giugno 1990, n. 142 , nonché le modalità di acquisizione dei terreni compresi nelle aree industriali, ove necessario anche mediante espropriazione. Gli impianti produttivi localizzati nelle aree ecologicamente attrezzate sono esonerati dal- l'acquisizione delle autorizzazioni concernenti l’utilizzazione dei servizi ivi presenti. “
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È di tutta evidenza, quindi, come lo sviluppo delle APEA sia stato concepito dal legislato- re come uno degli elementi più importanti delle nuove politiche di reindustrializzazione e dei processi d'integrazione allo sviluppo territoriale sostenibile.
L’obiettivo prioritario di tali disposizioni è realizzare un modello di sviluppo sostenibile basato su una politica che incentivi l’istituzione delle APEA quale strumento volto a favo- rire l’economia circolare.
La Regione Lazio con deliberazione dell’11 febbraio 2020, n. 45 “Azioni strategiche di promozione della Green economy e della sostenibilità ambientale a favore del sistema produttivo regionale. Modifiche delle "Linee Guida APEA" per lo sviluppo delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, adottate con la Deliberazione di Giunta regionale 14 luglio 2015, n 349 e ss.mm.ii.. ha cambiato alcuni elementi contenuti nelle linee guida APEA adottate nel 2015, rendendoli più confacenti alla realtà imprenditoriale e produttiva della Regione Lazio con le seguenti modifiche:
- ridefinizione nella misura del 10% della soglia relativa alla misura percentuale del totale generato dall’unità che fornisce la risorsa, valutato in valore quantitativo u- suale di contabilizzazione, sostituendo all’art. 2, comma 3, lettera a), le parole “superiore al 20% del totale” con le parole “superiore al 10% del totale”;
- ridefinizione in un mese, del termine utile per la sottoscrizione del regolamento APEA, decorrente dal perfezionamento della registrazione, con la sostituzione all’art. 4, comma 5, delle parole “entro 2 mesi”, con le parole “entro un mese”.
L’istituzione di un’APEA richiede comunque, in coerenza con il disposto normativo re- gionale, la predisposizione e la successiva approvazione da parte della Regione Lazio, di uno specifico Regolamento APEA.
Il Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit ha convenuto di riconoscersi nell’obiettivo di realizzare un’area produttiva ecologicamente attrezzata caratterizzata dal- la collaborazione tra imprese i cui modelli di business siano compatibili ed integrabili al modello di sviluppo appena citato, basato sulle basse emissioni e sulla valorizzazione del territorio dal punto di vista ambientale, dell’eco-innovazione e della competitività.
Il modello Apea AcquaRoVit da un punto di vista territoriale ha scelto la forma diffusa. È puntuale quella forma territoriale nella quale la sede operativa dei soggetti costituenti è ubicata in uno specifico e circoscrivibile ambito localizzativo; nel secondo caso, come in
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quello di specie, i soggetti costituenti sono ubicati in ambiti territoriali non contigui, in- sieme mettono in atto programmi condivisi ed azioni collettive, nel senso che ognuno di loro ha un ruolo necessario al sistema ed una funzione finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo APEA.
2. CRITERI LOCALIZZATIVI E INQUADRAMENTO DELL’AREA DI PROGETTO
L’area produttiva destinata ad accogliere la gestione del modello APEA è denominata Ac- quarossa ed è situata nel quadrante Nord-Nord-Est del territorio comunale di Viterbo, ed è costituita da una zona produttiva distante circa 7 Km dal centro storico.
Area produttiva
Figura 7.1 Inquadramento area progetto
Il contesto territoriale in cui essa si inserisce è omogeneo, caratterizzato prevalentemente da aree destinate all’agricoltura con coltivazioni estensive e con scarsa presenza di aree urbanizzate.
Acquarossa è il nome odierno, suggerito dalla vicina sorgente di acqua ferruginosa, già conosciuta come l'Acqua rossa, attribuito dagli archeologi a un abitato etrusco che risale almeno alla metà del VII secolo a.c. e che fu distrutto, probabilmente da un terremoto, in- torno al 550 a.c..
La zona è raggiungibile da Viterbo mediante la SP5 – Teverina che partendo dal capoluo- go si estende per 42 km verso nord fino a raggiungere la provincia di Terni presso Sermu- gnano.
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L’area produttiva di Acquarossa, individuata per lo sviluppo APEA, ha carattere industria- le e artigianale.
3. TUTELE E VINCOLI PRESENTI NELL’AREA DI PROGETTO
Nel presente paragrafo sono identificati i vincoli e le tutele che insistono sul sito di loca- lizzazione e ne è riportata l’analisi di coerenza rispetto alle caratteristiche del progetto.
Caratterizzazione Paesaggistica
TAVOLA A – Sistemi ed Ambiti del Paesaggio. L’area appartiene al Sistema del Paesag- gio Agrario, in particolare al Paesaggio agrario di Valore, costituito, secondo l’art. 25 delle Norme Tecniche del Piano, da porzioni di territorio che conservano la vocazione agricola anche se sottoposti a mutamenti fondiari e/o colturali. Si tratta di aree a prevalente funzio- ne agricola-produttiva con colture a carattere permanente o a seminativi di media e mode- sta estensione ed attività di trasformazione dei prodotti agricoli. La tutela è volta al man- tenimento della qualità del paesaggio rurale mediante la conservazione e la valorizzazione dell’uso agricolo e di quello produttivo compatibile.
Figura 7.2 Caratterizzazione Paesaggistica, P.T.P.R. TAV. A8 Foglio 345
L’area è inoltre interessata da una proposta comunale di modifica dei PTP vigenti e da fa- sce di rispetto sia dei corsi d’acqua esistenti, sia di aree o punti di visuale.
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T AVOLA B – Beni Paesaggistici.
L’area è interessata da alcuni Vincoli ricognitivi di legge (art. 134 com. 1 lett. b e art. 142 com. 1 del D. Lgs 42/04), ovvero è attraversata da diversi corsi di acqua pubblica (art. 7
L.R. 24/98), la cui fascia di rispetto, a partire dall’argine, è di 150m. Per le zone omoge- nee di categoria D di cui al D.M. 1444/68, qual è la località
Acquarossa, come si vedrà meglio più avanti, la fascia di rispetto è ridotta a 50 m. (art. 7 com. 8 L. R. 24/98).
Figura 7.3 Caratterizzazione idrogeologica, P.T.P.R. TAV. B8 Foglio 345
T AVOLA C – Beni del patrimonio naturale e culturale e azioni strategiche del PTPR.
La tavola individua all’interno dell’area di interesse la presenza di due assi trasversali di Viabilità antica [codice va_0132 e va_0135] con relativa fascia di rispetto di 50m, appar- tenenti ai Beni del Patrimonio Culturale. Il secondo asse è interessato dal Percorso pano- ramico delle visuali (artt. 31bis e 16 L. R. 24/98) degli Ambiti prioritari per i progetti di conservazione, recupero, riqualificazione, gestione e valorizzazione del paesaggio regio- nale (art. 143 D. Lgs 42/04).
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Figura 7.4 Caratterizzazione viaria, P.T.P.R. TAV. C8 Foglio 345
4. IL PIANO REGOLATORE GENERALE DI VITERBO
Si fa riferimento al PRG vigente D.C.C. n.99 del 18/04/1974 e D.G.R. n. 3068 del 10/07/1979 che impone, per l’area di Acquarossa, le previsioni della Zona Omogenea D1 Industriale e Artigianale. Quest’ultima norma, appunto, regolamenta le zone già occupate da insediamenti industriali ed artigianali o da destinare allo sviluppo di attività esistenti e all’impianto di nuovi complessi. In tali zone, secondo quanto riportato nell’art. 9 della
D.C.C. n.99/74, verrà concessa la licenza di costruzione per l’ampliamento di impianti e- sistenti e per l’installazione di nuovi impianti alle conseguenti condizioni:
a) che il proprietario si impegni, con l’atto d’obbligo, regolarmente trascritto e versando all’uopo una congrua cauzione, alla costruzione e allacciamento, a sua cura e spese, di tutte le opportune infrastrutture e impianti necessari al buon funzionamento dell’impianto senza aggravio per il Comune e senza danno per i terzi;
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Figura 7.5 Stralcio di P.R.G. Vigente del comune di Viterbo con evidenziata la zona di Acquarossa
b) che il proprietario contribuisca, secondo un accordo da stabilire con l’Amministrazione Comunale, ad una quota proporzionale delle spese di urba- nizzazione primaria e secondaria e per l’attrezzatura e funzionamento dei ser- vizi pubblici;
c) che venga assicurata mediante progetti tecnici dettagliati e mediante il versa- mento di una congrua cauzione, l’adozione di adeguate precauzioni per:
1) evitare l’inquinamento dell’aria e delle acque;
2) assicurare lo smaltimento dei rifiuti;
3) garantire la disponibilità di acqua e di energia elettrica.
4) Nell’ambito delle zone di D1 dovranno essere rispettati i seguenti indici e li- miti:
5) i singoli lotti non potranno avere una superficie minore di 2.000 m2;
6) il rapporto massimo tra area coperta ed area di ogni singolo lotto non dovrà superare il 40%;
7) l’altezza massima dei fabbricati non potrà superare i 15,00 m. E da tale altez- za potranno derogare solo eventuali attrezzature tecniche;
8) la distanza minima dei fabbricati dai confini dovrà essere maggiore o uguale all’altezza dei fabbricati e comunque non inferiore a 8,00 m.
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L’area, allo stato attuale, appare scarsamente caratterizzata. Lo strumento urbanistico ri- chiamato, avente carattere generale e risalente agli anni ’70, appare oggi non perfettamen- te in grado di interpretare le esigenze delle attività insediatesi nel tempo né idoneo a ra- zionalizzare un successivo sviluppo di carattere armonico e unitario. A tal proposito il Piano Particolareggiato della Zona D1, come di seguito descritto, rappresenta uno stru- mento urbanistico di maggiore capacità previsionale di sviluppo qualitativo.
5. IL PIANO PARTICOLAREGGIATO: ZONA D1 INDUSTRIALE/ARTIGIANALE LOCALITÀ ACQUAROSSA
Il Piano interessa l’area dell’insediamento produttivo ed è stato commissionato dal Con- sorzio delle Imprese di Acquarossa con co-finanziamenti derivanti da L. R. n. 7/88. L’approvazione dello stralcio funzionale del progetto è avvenuta con Determina Dirigen- ziale del Settore LL.PP. n. 899 del 15/04/2010, con Aut. Paesaggistica n. 33/15 e Parere favorevole della Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio prot. n. 3627/2015. Il Consor- zio Acquarossa, Ente rappresentativo dei Lottizzanti interessati all’insediamento ed allo sviluppo di consistenti attività tali da costituire futuro primario polo produttivo nella Città di Viterbo, nella ferma volontà di portare avanti l’urbanizzazione primaria del comprenso- rio ha stipulato, sulla base ed in dipendenza del già approvato progetto generale esecutivo, regolare Atto Convenzionale con il Comune di Viterbo, con il quale si è impegnato alla realizzazione delle suddette opere di urbanizzazione preordinate all’impianto delle singole attività; secondo opportuna ed attenta programmazione di gestione e sviluppo il Consorzio Acquarossa ha ritenuto di avviare un Primo Stralcio dei consistenti lavori teso, in prima istanza, a dotare delle indispensabili strutture viarie con le relative reti di servizio la por- zione del comprensorio a ridosso dell’area di accesso e dell’asse viario principale, oltre a quella interessata da alcuni assi secondari in sinistra ed alla prima linea dell’impianto de- purativo; in queste zone infatti, salvo il sito per il depuratore, la situazione attuale risulta caratterizzata da preesistenze (attività industriali con relative strutture edilizie regolarmen- te edificati) delle quali è obbligatorio prendere atto, costituendo le stesse condizioni di vincolo ineliminabili nella realizzazione delle opere. È inoltre da rimarcare che, allo stato attuale, non sembra essere nella disponibilità del Consorzio Acquarossa l’area ove ubicare l’impianto depurativo come pure la fascia da occupare con la tubazione di scarico da quest’ultimo e dal collettore delle acque chiare al fosso della Vezza con le relative opere di ancoraggio. Nondimeno nell’esame del progetto generale esecutivo approvato e con-
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venzionato, dal quale trarre il primo stralcio per avviare le procedure di appalto, si sono riscontrate non secondarie problematiche di ordine tecnico oltre ad alcune incompletezze nelle preventive autorizzazioni che, per la loro rilevanza, non consentivano di indire le suddette procedure di appalto dei lavori con regolarità e compiutezza. Preso atto della si- tuazione e dell’impossibilità operativa sul fronte dell’appalto il Consorzio Acquarossa ha ritenuto di rivedere nel complesso l’intero progetto generale esecutivo in modo da render- lo adeguato, anche in rapporto ai vincoli esistenti, per la realizzazione, non ulteriormente procrastinabile, delle opere di urbanizzazione primaria.
Come si evince dalla seguente tavola di Zonizzazione il Primo Stralcio del Piano prevede la realizzazione della viabilità di accesso ai Lotti con relativa illuminazione pubblica, la dotazione di aree verdi, aree destinate a parcheggi e a servizi. L’impianto di depurazione previsto è a rete separata con un collettore per acque meteoriche ed acque provenienti da eventuali lavorazioni industriali, pretrattate singolarmente dal lottizzante, e un collettore per acque nere di rifiuto provenienti degli scarichi di tipo domestico delle attività insedia- tive. L’impianto che sarà realizzato con il primo stralcio è localizzato a nord-est dell’insediamento a a margine del limite di confine dell’area. L’immissione a valle del depuratore avverrà in corpo idrico superficiale.
Il Primo Stralcio ha ottenuto Parere Favorevole dal Comitato LL.PP. della Direzione Re- gionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative del Lazio con prot. n. 5289 del 21.02.2014.
Figura 7.6 I Stralcio Funzionale del P. P. Zona D1 Acquarossa – Tav. Zonizzazione
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Come risulta dalla cartografia delle Zone di Protezione Speciale del Lazio, il territorio di Acquarossa non è interessato dalla presenza di nessuna ZPS.
6. ASPETTI AMBIENTALI – USO DEL SUOLO
La località Acquarossa è inserita in un ambito territoriale caratterizzato da un ampio fal- sopiano di origine vulcanica, con superfici pianeggianti e sub-pianeggianti costituite da depositi piroclastici, situato alle pendici dei Xxxxx Xxxxxx, un insieme di rilievi apparte- nenti all’Anti- appennino laziale. L’uso delle terre, nell’immediato intorno della località produttiva, risulta prevalentemente legato a colture estensive con aree interessate da arbo- ricoltura da legno e dalla presenza di boschi di latifoglie.
Di seguito la Copertura ed uso del suolo secondo la classificazione Corine Land Cover 2012 – IV livello.
Figura 7.7 Ambito territoriale
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7. AMBIENTE IDRICO SUPERFICIALE - ACQUE PUBBLICHE: IL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE E IL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO
Il reticolo idrografico principale che attraversa l’intero territorio di Viterbo interessa pre- valentemente l’area nord-est del capoluogo e anche la zona di Acquarossa, come si evince dalla seguente planimetria, sviluppata sull’elaborato della Regione Lazio relativo alla lo- calizzazione dei corsi delle acque pubbliche. L’area di interesse risulta attraversata da diversi corsi d’acqua cui deve essere garantita una fascia di rispetto di 150 m.
Figura 7.8 Assetto idrogeologico del territorio
Rispetto al Piano di Tutela delle Acque della Regione Lazio, approvato con Delibera- zione del Consiglio Regionale n. 42 del 27.09.2007, l’area risulta classificata, secondo la Tav. B1 – Reti di Monitoraggio e zone di protezione, come Area Sensibile appartenente al Bacino Idrografico n.13 del Fiume Tevere. In queste aree valgono le prescrizioni pre- viste dall’art. 15 delle Norme Tecniche del Piano ed in particolare, per il contenimento dell’apporto dei nutrienti derivanti dalle acque reflue urbane, deve essere abbattuto alme- no il 75% del carico complessivo dei nutrienti.
Secondo l’art. 11 com. 3 delle N.T.A. sono vietati gli scarichi di acque reflue industriali in acque superficiali utilizzate o destinate ad essere utilizzate per la produzione di acqua po- tabile. Le acque reflue industriali devono essere condottate, anche se depurate, fuori dalla
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zona di rispetto delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano (art. 18 com.6). I criteri per l’assimilazione delle acque reflue industriali alle acque reflue dome- stiche sono stabiliti all’art. 23 delle N.T.A.
Per le aree industriali, ai sensi del com. 3 dell’articolo 113 del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, le acque di lavaggio e di prima pioggia dei piazzali e delle aree esterne dove avven- gono lavorazioni, lavaggi di materiali o semilavorati, di attrezzature o automezzi o vi sia- no depositi di materiali, materie prime, prodotti, ecc. devono essere convogliate e oppor- tunamente trattate, prima dello scarico nel corpo ricettore, con sistemi di depurazione chimici, fisici, biologici o combinati, a seconda della tipologia delle sostanze presenti. Detti scarichi devono essere autorizzati e le emissioni devono rispettare i limiti previsti dalle tabelle 3 e 4 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. n. 152.
In base all’art. 24 comm. 3,4,5 e 6 delle N.T.A. del Piano di Tutela delle Acque le lavora- zioni o il deposito di materiali o semilavorati, di attrezzature o automezzi o depositi di materiali, materie prime, prodotti, ecc. devono avvenire in piazzali impermeabili e dotati di sistemi di raccolta delle acque. Le lavorazioni o depositi di materiali inerti o di materia- li già presenti in condizioni naturali quali ad esempio: vetro non contaminato, minerali e materiali da cava, terre, argille, ghiaie, sabbie, limi, materiali da costruzione, mattonelle, ceramiche, manufatti di cemento, calce e gesso, legname di vario genere, possono essere stoccati su aree non impermeabilizzate e sono esclusi dall’obbligo di trattare i reflui. L’esenzione all’autorizzazione allo scarico e all’opportuno trattamento dei reflui, per la suddetta tipologia di materiali, decade nel caso in cui l’impresa, per motivi aziendali, ab- bia realizzato comunque una pavimentazione impermeabile del piazzale e quindi convo- gliato i reflui. In detti scarichi devono essere assenti le sostanze pericolose ai sensi della direttiva 2000/60/CE.
Sono considerate acque di prima pioggia quelle corrispondenti per ogni evento meteorico ad una precipitazione di 5 mm uniformemente distribuita sull’intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio. I coefficienti di afflusso alla rete si assumono pari ad 1 per le superfici coperte, lastricate od impermeabilizzate e a 0,3 per quelle semi-permeabili di qualsiasi tipo, escludendo dal computo le superfici a verde.
Gli apporti meteorici successivi alle portate di prima pioggia potranno essere scaricati di- rettamente nel corpo idrico ricettore (art. 24 N.T.A. com.8).
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Figura 7.9 Piano di Tutela delle Acque della regione Lazio. Tav. B1 – Reti di monitoraggio e zone di protezione
Di seguito la planimetria relativa al Piano di assetto idrogeologico per le aree sottoposte a tutela a causa di dissesto idrogeologico.
Figura 7.10 Piano di assetto idrogeologico
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8. SISMICITÀ
Classificazione sismica
Figura 7.11Zonazione sismica della regione Lazio
Per quanto riguarda la classificazione sismica il territorio appartiene alla Sottozona 2B. Tale Sottozona presenta una pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti ter- remoti. Il valore di accelerazione al suolo è ag < 0,20g. La classificazione è confermata dall’aggiornamento della mappatura sismica del territorio nazionale effettuata nel 2015 dalla Protezione Civile.
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Figura 7.12 Classificazione sismica
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9. I SERVIZI E LE INFRASTRUTTURE DISPONIBILI
La località produttiva Acquarossa si trova a Nord-est del centro urbano di Viterbo e si e- stende su una superficie di circa 60 ha. È caratterizzata dalla presenza di attività industriali e commerciali distribuite all’interno di un tessuto specialistico che si presenta in forma compatta e aggregata.
Le previsioni del Piano Particolareggiato per l’area in questione individuano i seguenti da- ti territoriali:
- Superficie territoriale: 562.542 m2
- Superficie Fondiaria: 441.339 m2 (79% della ST) Verde – Parcheggi – Servizi:
59.281 m2 (10% della ST)
- Strade: 61.922 m2 (11% della ST)
Allo stato attuale le strade e le aree poste a servizi, verde e parcheggi pubblici, sono in fa- se di realizzazione.
Figura 7.13 Elaborazione Ortofoto satellitare su base catastale della località Acquarossa
Il numero dei lotti è pari a 135 di cui 20 risultano, allo stato attuale, edificati e altri in pre- visione di successiva edificazione. Le aziende attive nell’area sono una dozzina circa e operano prevalentemente nel settore edili-zio e civile, dell’ortofrutta, alimentare, dello smaltimento di rifiuti, petrolifero e della lavorazione di carta e plastica.
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Infrastrutture viarie principali (di livello provinciale) – L’accesso all’area è dato dalla XX0
- Xxxxxxxx che rappresenta il principale asse viario di accesso; l’area è raggiungibile anche dalla SP17 – Ombrone, situata a nord e trasversalmente alla SP5.
Figura 7.14 Vista Nord dell’area Acquarossa
Si riportano di seguito le ulteriori urbanizzazioni primarie, infrastrutture ed i servizi co- muni riscontrati nell’area:
- Viabilità di accesso ai lotti: realizzato il primo stralcio funzionale pari a circa il 60% dell’intera area, opere collaudate in data 18 giugno 2018 ,devono essere ese- guite le opere a completamento relative al secondo stralcio;
- Illuminazione pubblica: realizzato il primo stralcio funzionale pari a circa il 60% dell’intera area, opere collaudate in data 18 giugno 2018 , devono essere eseguite le opere a completamento relative al secondo stralcio;
- Rete elettrica: presente in tutta l’area;
- Gas Metano: al momento assente, presi accordi con SNAM per portare una linea dedicata all’intera area;
- Adduzione Acque: gli insediamenti produttivi attualmente attingono da pozzi ad uso personale; è già stata realizzata una rete idrica per la distribuzione a tutti i lotti rientranti nel primo stralcio funzionale , lavori terminati e collaudati nel giugno 2018, sono presenti due pozzi del Consorzio che andranno ad alimentare la rete i- drica;
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- Raccolta e trattamento delle acque meteoriche: per la raccolta delle acque meteori- che è stata realizzata apposita rete fognaria che copre circa il 60% dell’area e ri- guardano le opere relative al primo stralcio funzionale;
- Rete fognaria: sistemi individuali di depurazione all’interno di ogni singolo lotto realizzati in base all’attività svolta ed adeguati alla depurazione delle acque e con- sentire l’uscita ed immissione in rete in tabella tre;
Il depuratore consortile è stato realizzato e permette la depurazione delle acque immesse in rete provenienti dagli insediamenti già presenti, è un impianto che utilizza la fitodepu- razione per il trattamento delle acque;
- Linea ferroviaria: assente;
- Centro di raccolta dei rifiuti: presente, realizzata a cura del Comune di Viterbo area ecologica attrezzata su terreno di proprietà del Consorzio a servizio delle atti- vità presenti;
- Centro di raccolta differenziata di rifiuti: presente;
- Centro di raccolta di rifiuti speciali: presente;
- Parcheggi: realizzati i parcheggi previsti nel primo stralcio funzionale dei lavori di urbanizzazione;
- Reti di telecomunicazione: è presente nell’area l’ADSL mediante l’uso di un pon- te radio è in fase di realizzazione la rete di fibra ottica.
- Aree ristoro: assenti;
- Verde pubblico: realizzato per la parte relativa al primo stralcio funzionale;
- Servizi collettivi: assenti.
00.XX CONTESTO SOCIO- ECONOMICO DEL TERRITORIO VITERBESE
Per comprendere il sistema produttivo del Comune di Viterbo si è fatto riferimento ai dati messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Viterbo per la Provincia. I settori principali produttivi insediati nel territorio, come descritto in seguito, sono quello agrico- lo, quello dell'edilizia ed il settore del commercio e riparazione degli autoveicoli e moto- cicli.
Le imprese attive nella provincia di Viterbo nel 2018 risultano pari a 34.090, 1'89,3% del totale delle imprese registrate. A causa della forza dell'impatto recessivo sulle strutture produttive, saldi negativi hanno colpito in modo trasversale la quasi totalità dei settori e-
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conomici provinciali: i più coinvolti sono stati il settore agricolo (-330), l'edilizia (-173) e il settore del commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (-152), che sono anche i settori in cui si concentrano maggiormente le imprese attive provinciali e nei quali si è ad ogni modo rilevato un più alto numero di nuove iscrizioni.
Nel confronto con i dati del 2017 in termini di variazioni percentuali, emerge come il calo di oltre il 2% delle imprese attive nell'agricoltura, nel manifatturiero e nelle costruzioni, nella provincia di Viterbo, sia risultato perfettamente in linea con la dinamica rilevata per l'Italia e per il Lazio, con l'unica eccezione che nella regione è rimasto stabile il numero delle imprese edili attive.
Proprio in merito alla distribuzione settoriale delle imprese attive, si può notare come le imprese viterbesi del settore agricolo (12.269, il 36% del totale), rappresentino ben il 27% delle imprese agricole laziali, ed incidono sull'economia totale locale in modo ben più e- levato del corrispettivo nazionale (15,5%). Il peso dell'edilizia (circa 5.000 imprese attive, il 14,6% del totale) risulta invece solo lievemente al di sotto della media del Lazio e dell'I- talia, mentre maggiore è il gap per quanto riguarda il commercio (22,6% contro il 29,8% del Lazio e il 27,1% dell'Italia). Per quanto riguarda il settore manifatturiero, le aziende attive nel viterbese (circa 2.000) rappresentano una quota del 5,8% del totale provinciale (e il 6,5% delle imprese manifatturiere laziali), un'incidenza solo di poco al di sotto del dato regionale, ma nettamente inferiore rispetto a quello nazionale (10%). Nell'ambito del manifatturiero, sono stati soprattutto l'industria tessile (- 21%), la fabbricazione di carta e di prodotti di carta (-18%), la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (- 9%), l'industria delle bevande (- 8%) e l'industria del legno (-8%) a sperimentare le ridu- zioni più incisive nel numero di imprese attive, e con un'intensità relativamente più eleva- ta rispetto a quanto riscontrato dai medesimi comparti nella media del Lazio e dell'Italia. In crescita, invece, in controtendenza sia con i risultati regionali che nazionali le imprese attive nella fabbricazione di articoli in pelle (+8%), nella fabbricazione di mobili (+8%) e nell'elettronica (+7%).
L'analisi dei dati relativi alla variabile "demografia" consente di evidenziare alcuni aspetti del mercato del lavoro, e conseguentemente del potenziale di crescita del sistema econo- mico viterbese. Nel 2012 la popolazione residente nella provincia di Viterbo risulta pari a
312.274 persone ed il 51,4% della popolazione viterbese è di genere femminile. Sul totale dei residenti, il 12,6% risulta nella fascia di età compresa tra 0 e 14 anni, una percentuale leggermente inferiore sia rispetto alla media regionale (13,8%) che nazionale (14%). In linea con il processo demografico che da diverso tempo caratterizza l'evoluzione delle e-
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conomie più mature, si evidenzia una presenza relativamente più ampia di popolazione re- sidente oltre i 64 anni (21,9%), un dato superiore a quello regionale (20,2%) e nazionale (20,8%). Un ulteriore elemento di interesse nell'ambito dell'analisi demografica è rappre- sentato dalla presenza di popolazione straniera residente. Al 2012 in provincia di Viterbo risultano presenti circa 24 mila stranieri, che costituiscono il 7,7% dei residenti comples- sivi; una quota in linea con la media regionale e seconda solo a quella di Roma tra le pro- vince laziali.
L'aspetto più critico legato all'evoluzione della crisi nell'ultimo quinquennio è senza dub- bio costituito dall'aumento del numero dei disoccupati in Italia e non solo. In termini di tasso di disoccupazione, le statistiche provinciali segnalano il passaggio dal 10,6% del 2010 al 13% del 2012, su livelli stabilmente al sopra di quelli del Lazio (10,8% nel 2012) e dell'Italia (10,7% nel 2012). Esaminando poi il coinvolgimento della popolazione fem- minile nel mercato del lavoro, per la provincia di Viterbo il tasso di occupazione è pari al 42,3% ed il tasso di attività femminile il 50,1% , inferiori al dato regionale e nazionale. Specularmente, il tasso di disoccupazione femminile nella provincia di Viterbo, pari al 15%, risulta più alto della media regionale (12,1% e nazionale 11,9%).
11.CENSIMENTO DELLE ATTIVITÀ PRESENTI NELL’AREA PRODUTTIVA
La prima analisi sulle attività industriali e commerciali presenti nell’area Acquarossa è stata condotta su un censimento effettuato mediante sopralluoghi all’interno delle aziende e nel periodo Covid 19 attraverso videoconferenze; il metodo utilizzato ha permesso l’individuazione delle caratteristiche delle singole aziende e, come si vedrà in seguito, dei punti di forza e di debolezza, ai fini dello sviluppo APEA, di ognuna di esse.
Si riportano di seguito le società al momento aderenti al programma APEA, escluso il Consorzio Acquarossa:
• XXXXXXX SERVICE S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
La società svolge attività di gestione di impianti di macellazione, commercializzazione e smaltimento di sottoprodotti della macellazione e trasporto di carni.
• D.M. S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
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D.M. è una società che opera principalmente nel campo del riciclo dei materiali resi- dui dei processi produttivi o rifiuti destinati al recupero.
L’attività comprende: raccolta, stoccaggio, lavorazione e commercializzazione delle pelli grezze; servizio di raccolta rifiuti della macellazione e smistamento presso le a- ziende di trasformazione specializzate nel settore; raccolta, confezionamento e smi- stamento di lana tosa grezza; servizio di raccolta, selezione e smistamento presso le cartiere di carta e cartone da macero; servizio di raccolta di olio e grassi commestibili e conferimento a ditte autorizzate al trattamento e al recupero; servizio di raccolta di imballaggi in legno e materiali legnosi, lavorazione e smistamento presso le principali aziende operanti nel settore del riutilizzo. Il magazzino di stoccaggio della carta è ri- conosciuto come piattaforma COMIECO pertanto è di riferimento anche per Enti Lo- cali e Società Municipalizzate. Su richiesta l’azienda svolge anche la raccolta di altri tipi di rifiuti, destinati ad impianti di smaltimento finale, quali:
- Imballaggi in materiali misti (plastica, legno, cartone ecc…);
- Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (rifiuti alimentari).
• C&C PETROLI S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
C & C Petroli si occupa di vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti energetici car- buranti liquidi e gassosi, attraverso la sua rete di distributori di carburante. L’entrata di questa impresa nel comitato di coordinamento permette alla costituenda APEA di au- mentare la quantità di fanghi, già prodotta da EnerPetroli srl per la simbiosi industria- le. In particolare, C & C Petroli produce: fanghi formati da olio e terricci che deriva- no dai lavaggi delle griglie e dei serbatori del piazzale dei distributori di stazione; e fanghi derivanti dal lavaggio delle autovetture che vanno, insieme agli oli e ai saponi del punto di ristoro nel depuratore e nella vasca di accumulo.
• ENERPETROLI S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
Enerpetroli nasce nel 1988 dall’intesa di tre aziende, leaders nel settore della distribu- zione di prodotti petroliferi: Avioil (del Gruppo Cameli), Petroli Benedetti e Cimina Petroli. La sede principale della Enerpetroli è a Viterbo con annesso deposito di pro- dotti petroliferi, vi è poi la filiale di Gallese Scalo (VT) con deposito e uffici e, recen- temente l’azienda si è insediata anche con un terzo deposito e uffici su Roma. Fino al
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Luglio 2015 il business aziendale era diviso al 50 per cento tra attività Extrarete e rete (per extrarete si intende la distribuzione gasolio agricolo, gasolio da riscaldamento, gasolio per l’autotrazione, benzina e lubrificanti a, consumatori finali nel centro Ita- lia). Dal luglio 2015 Enerpetroli ha ceduto il ramo d’azienda “Extrarete” alla Società Q8 Quaser Srl, che è subentrata nella fornitura dei prodotti petroliferi nel settore extra- rete. Al tempo stesso la Enerpetroli è rimasta attiva nella la gestione dei servizi logisti- ci e di distribuzione tramite un accordo di partnership tra le due aziende, mantenendo stretto e continuativo il rapporto con i clienti storici dell’azienda. E’ stata invece raf- forzata la rete dei punti vendita stradali che si è ampliata negli anni diventando il core business dell’azienda. Attualmente la rete Enerpetroli è composta da 130 impianti stradali presenti nelle regioni del Lazio, Umbria, Toscana e Marche. L’accordo stipula- to con Xxxx nell’Aprile 2015 ha permesso alla Enerpetroli di ingrandire la sua rete grazie all’acquisto di 50 pv Esso. Oltre i tradizionali prodotti per l’autotrazione, ben- zina e gasolio, alcuni impianti stradali distribuiscono anche di GPL e Metano.
• GAJARDA S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
Gajarda si occupa di progettazione, realizzazione e fornitura di impianti di trattamento delle acque, primarie e reflue. L’impresa utilizza la sua tecnologia, frutto di anni di in- novazione e ricerca sui materiali e sugli impianti. Si occupa inoltre di manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti esistenti e revamping di impianti obsoleti che ne- cessitano di opere di ristrutturazione e potenziamento. Il raggio di azione è situato prevalentemente all’interno del territorio provinciale.
• I.C.E.M. S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
Società specializzata nel settore edile e prevalentemente nell’ambito degli appalti pubblici per la realizzazione di opere edili, stradali e idrauliche. Si occupa di costru- zione manutenzione e restauro di strutture in conglomerato cementizio, cemento e cal- cestruzzo.
• INGROSSO ORTOFRUTTICOLO POSTI XXXXX
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
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L’azienda opera nel settore ortofrutticolo in qualità di rivenditore all'ingrosso di frutta e verdura per supermercati, negozi, commercianti. L’acquisto e lo smistamento dei prodotti avvengono su tutto il territorio nazionale.
• MCISPA S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
La MCISPA S.r.l., industria estrattiva di inerti e prodotti per l’edilizia, vanta un’esperienza ultraventennale nei settori relativi alla produzione di materie prime, di manufatti in calcestruzzo e nella costruzione di prefabbricati industriali. La società è proprietaria di numerosi lotti all’interno dell’area industriale Acquarossa.
• NAZIONAL FRUTTA S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
L’azienda opera nel settore ortofrutticolo in qualità di rivenditore all'ingrosso di frutta e verdura per supermercati, negozi, commercianti. L’acquisto e lo smistamento dei prodotti avvengono su tutto il territorio nazionale.
• RODA S.R.L.
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
RODA S.r.l. è una società che gestisce attività di commercio di grande distribuzione organizzata, tre supermercati da 1500 m2, 3 Eurospin nella provincia di Viterbo, che producono scarti nella filiera degli imballaggi: legno, cartone, scatolame, imballi e biomassa. L’entrata di questa impresa nel comitato di coordinamento permette alla co- stituenda APEA di aumentare la quantità di cartone, scatolame, imballi e biomassa prodotta da i due mercati generali ortofrutticoli di Viterbo Nazional Frutta S.R.L. e In- grosso Ortofrutticolo Posti Xxxxx che già facevano parte del comitato di coordinamen- to AcquaRoVit.
• GEA CONSULTING SRL
SEDE OPERATIVA: Località Acquarossa
Gea Consulting S.r.l. è una società costituita nel 2004, si è occupata da 15 anni di ser- vizi per l’ambiente, nata come semplice società di consulenza ed intermediazione am- bientale, ora ha ampliato il suo raggio di azione per comprendere le attività di bonifi- ca, logistica e servizi integrati per l’impresa nell’abito dello smaltimento e del recupe- ro dei rifiuti. Il suo principale apporto alla costituenda Apea AcquaRoVit è dato dal
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suo progetto esecutivo di piattaforma ambientale che sarà presentato alla Regione La- zio nel mese di gennaio 2021 per ottenere la riunione della conferenza dei servizi per le autorizzazioni ambientali entro giugno 2021. Tale impianto sarà costruito da Gea Consulting nel consorzio Acquarossa di Viterbo e sarà in grado di supportare lo scam- bio di risorse, di servizi e capacità di tutte le imprese Apea AcquaRoVit nella misura superiore al 10% della risorsa messa a disposizione dalle imprese AcquaRoVit.
12.CRITICITÀ AMBIENTALI E NELL’USO DELLE RISORSE
Dalla precedente ricognizione emergono le criticità ambientali di rilevo che dovranno es- sere, in tutto o in parte, idoneamente affrontate nella Regolamentazione APEA:
- Deflusso viario e accesso all’area produttiva: cattiva gestione e/o carente dotazio- ne, degli assi viari e delle aree di sosta; risulta infatti attualmente inadeguato l'ingres- so all'area dalla SP5 e sono assenti aree di manovra. Da potenziare anche il collega- mento tra l’area e i principali poli logistici di interscambio delle merci.
- Gestione dei rifiuti: non asseconda il reale potenziale dell’area produttiva. Assente l’area centralizzata per raccolta, selezione e stoccaggio temporaneo di rifiuti che fa- vorirebbe lo scambio di rifiuti e sottoprodotti. La presenza, tra le imprese di Acqua- rossa, di soggetti specializzati nel recupero dei rifiuti per il successivo riciclo favori- rebbe un ridotto uso di risorse primarie.
- Tutela del suolo e delle acque: si rilevano numerose criticità relative al drenaggio delle aree libere, delle strade e dei piazzali, legate ad un non corretto smaltimento che, oltre a comportare grave disagio per le attività presenti in zona, comportano ri- schio per la mobilità veicolare e di contaminazione.
- Impatto acustico: nella zona di interesse per la realizzazione APEA si rileva un’intensa attività umana; il Piano di zonizzazione acustica impone un limite assolu- to di immissione pari a 70 dB LeqA nel periodo diurno e 60 dB LeqA. Le attività presenti sono di tipo eterogeneo (commerciale, produttivo ed artigianale). La commi- stione delle attività presenti necessita di attenzione finalizzata al rispetto dei limiti ri- chiesti e all’individuazione di misure di mitigazione dell’impatto sonoro.
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- Trasporto Pubblico: carente o poco funzionale nei collegamenti tra l’area produttiva e il centro storico di Viterbo e con i principali nodi di scambio intermodale a servizio del territorio.
- Comparto energetico: poche aziende intraprendono iniziative atte alla riduzione dei consumi; non esiste alcun tipo di accordo per iniziative di tipo centralizzato di otti- mizzazione delle infrastrutture di approvvigionamento. Il settore energetico risulta tra i più incidenti nell’ambito dei costi di produzione e la rete elettrica nazionale non sempre è in grado di garantire la continuità del servizio con conseguenze notevoli sulla capacità della produzione stessa. All’interno dell’area produttiva è assente la re- te del gas Metano e ciò costituisce un fattore di penalizzazione rilevante nell’uso del- le risorse.
- Verde pubblico attrezzato e servizi alle imprese e alla persona sono praticamente assenti. Le aree comuni non assolvono alla funzione di connessione tra le singole at- tività produttive.
- Servizi tecnologici per le imprese e alla persona sono sottodimensionati. Risulta as- sente la rete di telecomunicazione a fibra ottica.
- Qualità ambientale: l’area produttiva necessita di interventi di qualificazione pae- saggistica legati all’assenza di elementi compensativi di mitigazione e di raccordo tra gli insediamenti industriali e il territorio a prevalente carattere naturalistico
- Identità dei luoghi: faticano ad emergere i caratteri tipici del territorio che, se valo- rizzati quali possibili punti di riferimento, permetterebbero di migliorare la qualità del rapporto tra imprese insediate e luogo circostante; inteso quest’ultimo non come semplice spazio fisico ma come entità specificatamente identitaria.
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Figura 7.15Viabilità di accesso all’area Acquarossa dalla SP5 – Teverina, 1 di 2
Figura 7.16 Viabilità di accesso all’area Acquarossa dalla SP5 – Teverina, 2 di 2
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Figura 7.17 Area di raccolta indifferenziata dei rifiuti in prossimità dell’ingresso ad Acquarossa
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Analisi previsionale
1. ANALISI PREVISIONALE DELLE PRESTAZIONI E DEL FABBISOGNO INFRASTRUTTURALE E DI SERVIZI NO CORE DELL’AREA E DELLE IMPRESE DELL’APEA ACQUAROVIT
Il presente capitolo ha l’obiettivo di fornire il quadro dei bisogni e di servizi rilevati sulla base dell’elaborazione e dello studio dei dati forniti dalle 12 imprese del comitato di coor- dinamento AcquaRoVit. In particolare, all’interno di questo capitolo, sono stati definiti:
1. I punti di forza e di debolezza dell’area produttiva.
2. Il fabbisogno di servizi no core ed il vantaggio degli imprenditori in termini di competitività.
3. Il fabbisogno infrastrutturale primario e tecnologico.
4. Gli Indicatori prestazionali di miglioramento dell’impatto ambientale delle produzioni nel breve e nel medio periodo.
Il metodo applicato dal gruppo di lavoro è stato quello dell’elaborazione e dello studio dei dati rilevati mediante formulario, che è stato prima completato dalle imprese e poi riman- dato al gruppo di ricerca. Per aiutare le imprese e per avere dati precisi ed attuali, il grup- po di ricerca ha inoltre messo a disposizione delle aziende AcquaRoVit un sistema di assi- stenza alla compilazione dei formulari a doppia mandata. Un primo livello di assistenza telefonica da parte di esperti junior. Un secondo livello formato da esperti senior, i quali si sono confrontati costantemente con gli imprenditori AcquaRoVit e con il loro tecnici me- diante l’uso delle “conference call”.
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Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
Gli imprenditori hanno partecipato attivamente alle conferenze a distanza (sono state rea- lizzate da ottobre 2020 cinque riunioni a distanza, all’interno delle quali sono stati messi in condivisione gli strumenti di ricerca e i dati ricavati in progress. Il gruppo di lavoro ha seguito il metodo della coprogettazione, che ha portato a risultati importanti anche sul fronte della rilevazione dei fabbisogni delle imprese e della costruzione d’itinerari di mi- glioramento dei processi in un’ottica di gestione condivisa delle risorse comuni e di quelle che possono essere ricavate dallo scambio tra imprese.
2. PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELL’AREA PRODUTTIVA AI FINI DELL’APEA
Dall’analisi delle informazioni e dei dati acquisiti dalle imprese AcquaRoVit e dai rappre- sentanti del consorzio Acquarossa di Viterbo è emerso il seguente quadro dei punti di for- za e di debolezza dell’area produttiva e delle attività delle imprese insediate:
Punti di Forza
- Localizzazione delle imprese all’interno di un’area produttiva omogenea, compatta e di dimensioni territoriali contenute.
- Molte delle aziende analizzate sono dotate di ampie superfici interne destina- bili ad un utilizzo condiviso.
- Interesse condiviso da parte di tutte le imprese AcquaRoVit ad investire su fonti di energie rinnovabili.
- Molte aziende intendono investire su sistemi di logistica di prossimità e tra- sporto collettivo per la simbiosi industriale e per l’approvvigionamento delle materie prime e la commercializzazione dei loro prodotti.
- Disponibilità di tutte le imprese ad investire su un portale per la gestione della filiera dei rifiuti, isola ecologica virtuale, (scambio di servizi).
- Disponibilità di condivisione tra le aziende di spazi logistici (scambio di ca- pacità) per il deposito e lo stoccaggio di materiale di commercio e/o di scarto. In particolare, c’è la disponibilità, da parte della DM srl operante nel settore dello smaltimento e del riciclo dei rifiuti, di offrire uno spazio per la realizza- zione di un’isola ecologica di stoccaggio e differenziazione di rifiuti. Vi è i- noltre la capacità della stessa impresa di smaltire o avviare a riciclo tali rifiu- ti.
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- Disponibilità di concessione, da parte delle aziende, di spazi per l’installazione e la condivisione di impianti di produzione di energia.
- Richiesta comune di nuovi e moderni impianti di produzione di energia. In particolare, è emersa la richiesta di realizzazione di un Impianto di cogenera- zione per la produzione di energia termica ed elettrica.
- Disponibilità, da parte di alcune aziende, a condividere mezzi ed attrezzature (edili o di altro tipo) con altre aziende.
- Richiesta di realizzazione di un impianto di selezione e successivo trattamen- to degli inerti di ultima generazione con possibilità di condivisione dell’utilizzo con altre aziende.
- Richiesta condivisa di realizzazione area ristoro e area verde Attrezzata.
- Richiesta condivisa di investire su un sistema a gestione comune di monito- raggio e valutazione degli impatti delle produzioni sull’ambiente e della sim- biosi industriale.
- Richiesta di realizzazione di impianti di canalizzazione delle acque meteori- che per un possibile riutilizzo per attività di lavaggio dei piazzali oppure co- me serbatoio antincendio.
Punti di Debolezza
- Alto consumo energetico incidente nell’economia delle aziende dell’area pro- duttiva.
- Carente dotazione di assi viari non dimensionati secondo le necessità indu- striali.
- Mancanza di aree destinate a verde pubblico attrezzato e di assi ciclopedona- li.
- Carenza di impianti di raccolta delle acque meteoriche o di impianti di trat- tamento delle acque provenienti dalle attività industriali.
- Carenza di servizi di livello locale all’interno e nell’intorno dell’area produt- tiva.
- Alti costi di smaltimento di rifiuti e/o sottoprodotti.
- Alti costi di trasporto delle materie prime e dei prodotti immessi in commer- cio.
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- Presenza di vincoli di inedificabilità all’interno dell’area dovuti alla presenza di corsi d’acqua pubblica.
Si evidenzia, per una maggiore comprensione dell’analisi svolta, che i punti di debolezza delle aziende, appena descritti, non vanno intesi in valore assoluto ma come criticità su cui il modello Apea AcquaRoVit può intervenire al fine di ridurne/eliminarne gli effetti.
3. INDIVIDUAZIONE DEL FABBISOGNO DI SERVIZI COMUNI NO-CORE
Il lavoro di analisi fatto dal gruppo di lavoro sui formulari compilati dalle imprese Ac- quaRoVit ed il confronto dello stesso gruppo con i tecnici delle stesse imprese ha consen- tito di riscontrare i seguenti fabbisogni di servizi NO CORE:
- Gestione unitaria ed integrata di risorse attraverso la costituzione di un “Soggetto Unico di Coordinamento” nella forma del contratto di rete soggetto. Tale soggetto sarà in grado di attivare le potenziali sinergie simbiotiche tra le unità produttive ap- partenenti alla costituenda APEA, per permettere la riduzione dell’impatto ambien- tale delle produzioni e l’aumento della competitività delle imprese. Inoltre il Sogget- to unico di coordinamento potrà realizzare l’attivazione di nuovi servizi e l’ottimizzazione di quelli esistenti , quali ad esempio l’energy management, fonda- mentale per generare vantaggi competitivi anche attraverso lo scambio di materia, energia, acqua e/o sottoprodotti ovvero attraverso l’acquisto, per conto degli opera- tori aderenti all’APEA, di risorse, con gli evidenti vantaggi economici derivanti dal- la maggiore capacità negoziale di un soggetto unico in rappresentanza di una molte- plicità di imprese.
- Gestione unitaria dei servizi (portale per il monitoraggio ambientale, per la simbiosi industriale e per la gestione degli scarti, isola ecologica virtuale)
- Gestione unitaria ed integrata, attraverso il “Soggetto Unico di Coordinamento”, degli spazi comuni (scambio di capacità) e degli impianti tecnologici di produzio- ne energetica ad essi collegati(scambio di servizi) e a servizio dell’area produttiva. Conferimento degli scarti delle frazioni secche di rifiuti solidi urbani e di rifiuti spe- ciali non pericolosi in un nuovo centro di raccolta (deposito e stoccaggio, con im- pianti di preselezione (isola ecologica interna all’ambito territoriale della APEA). Prelievo di materiale recuperabile secondo le singole necessità, al fine di raggiunge-
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re l’obiettivo dello scambio di materia tra le imprese e la riduzione della produzione di rifiuti attraverso il riciclo e il recupero.
- Gestione unitaria ed integrata del recupero energetico mediante impianti di produ- zione di energia da fonti rinnovabili e/o da processi di recupero energetico da scarti di produzione al fine di ridurre i costi di approvvigionamento e quelli di smaltimen- to.
- Gestione unitaria ed integrata di impianti di depurazione per il trattamento delle acque provenienti dal processo gestionale e/o produttivo con riduzione della produ- zione di sostanze inquinanti e dei costi di smaltimento.
- Gestione unitaria ed integrata di impianti di raccolta delle acque meteoriche o di
impianti di trattamento delle acque provenienti dalle attività industriali
- Possibilità di applicare semplificazioni amministrative in adempimento ai requisiti normativi per l’ambiente e la sicurezza:
• Attivare sistemi premianti ed incentivi per le aziende che adottano soluzioni per la riduzione, il riuso e lo scambio di rifiuti.
• Attivare sistemi premianti ed incentivi per aziende che ottengono certificazioni LEED o ITACA per le eventuali attività di ampliamento, nuova edificazione, manu- tenzione straordinaria e gestione degli edifici e degli impianti produttivi, con parti- colare riferimento al contenimento e risparmio energetico.
• Attivare sistemi premianti per aziende che ottengono certificazioni EMAS o ISO 14001 ecc. per la gestione ambientale dell’azienda.
- Incremento della competitività territoriale dell’area sulla base di soluzioni innova- tive, servizi di ricerca e sviluppo, miglioramento della qualità ambientale, green marketing.
- Realizzazione, attraverso il soggetto unico di coordinamento APEA “SUC”, di un Centro servizi ove attivare corsi di formazione per operatori e addetti; utilizzazione di infrastrutture di telecomunicazione di ultima generazione, implementazione un “Lab” Centro per la Ricerca e lo Sviluppo sostenibile; servizi di intermediazione con gli Enti Locali, sede decentrata dello sportello comunale SUAP, con conseguen- te incremento dell’attrattività dell’area produttiva e una maggiore visibilità sul mercato delle aziende coinvolte.
- Utilizzo di servizi rivolti alla persona attraverso il miglioramento del livello qualita- tivo del territorio mediante la realizzazione di aree verdi fruibili, percorsi pedona-
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li sicuri, area ristoro, agendo sia sugli impatti paesaggistici sia sull’incremento del- la sicurezza alla persona.
4. IL SOGGETTO GESTORE
Il Soggetto Gestore, ovvero SUC (Soggetto Unico di Coordinamento) dell’Apea Acqua- RoVit coordinerà e gestirà il monitoraggio dei dati ambientale e la realizzazione dei servi- zi no core delle imprese dell’APEA.
Inoltre, il SUC AcquaRoVit verificherà le prestazioni simbiotiche delle imprese e sugge- rirà nuove soluzioni di simbiosi industriale sfruttando, oltre all’expertise specifica, il po- tenziale informativo e operativo espresso dalla rete delle imprese AcquaRoVit.
Pertanto, l’insieme di queste informazioni consentirà al Soggetto Gestore di individuare nuovi percorsi di simbiosi che permetteranno l’incontro di domanda e offerta di risorse, altrimenti destinate a non essere valorizzate. Questo sarà realizzato a partire dalle banche dati che le imprese AcquaRoVit hanno già messo a disposizione del gruppo di lavoro per la realizzazione di questo documento APEA. Si svilupperanno nuovi applicativi informa- tici in grado d’incrociare ed elaborare dati relativi ad informazioni geografiche, industriali e tecnologiche. Questi dati saranno confermati dagli studi tecnico scientifici sulle caratte- ristiche fisiche e chimiche degli scarti e dei sottoprodotti.
Il Soggetto Gestore AcquaRoVit inoltre svolgerà i seguenti servizi per conto delle imprese aderenti all’APEA:
- Autorizzazioni ambientali;
- Semplificazione Amministrativa
- Logistica industriale delle imprese del consorzio;
- Marketing regionale;
- Progettazioni relative a attività consortili;
- Infrastrutture regionali;
- Attività d’integrazione con l’APEA.
I vantaggi competitivi alle imprese
Le Imprese che fruiranno dei servizi forniti dal Soggetto Gestore riscontreranno i seguenti vantaggi in termini riduzione dei costi e di aumento dei ricavi e quindi di aumento della competitività:
• Condivisione delle criticità aziendali e messa a punto di soluzioni comuni;
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• Riduzione dei costi di gestione aziendale per servizi acquistati in forma collettiva;
• Riduzione dei consumi di energia e relativi costi;
• Riduzione dei consumi idrici e relativi costi;
• Incremento del recupero dei rifiuti;
• Riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti;
• Riduzione dei tempi e dei costi per le autorizzazioni e le certificazioni ambientali;
• Semplificazioni amministrative;
• Miglioramento d'immagine delle aziende e dell'area nel suo complesso;
• Miglioramento delle condizioni di sicurezza;
• Accesso privilegiato ad agevolazioni ed incentivi;
• Riduzione dell'impegno per adempimenti amministrativi;
• Facilitazione nell'accesso ai centri per l'innovazione del territorio.
5. INDIVIDUAZIONE DEL FABBISOGNO INFRASTRUTTURALE PRIMARIO E TECNOLOGICO
L’obiettivo che il gruppo di lavoro ha condiviso con gli imprenditori AcquaRoVit è stato quello della transizione ecologica delle produzioni dell’area Apea AcquaRoVit, da modelli economici di produzione lineari verso modelli circolari applicati trasversalmente a tutte le filiere produttive e finalizzati alla realizzazione di fenomeni di simbiosi industriale anche tra imprese/industrie apparentemente separate e all’utilizzazione di fonti di energia rinno- vabile per la produzione di energia pulita.
Per realizzare questo sistema c’è bisogno di infrastrutture tecnologiche e di attrezzature eco-innovative, tale necessità è stata rilevata dal gruppo di lavoro partendo dall’attuale stato delle cose.
L’attuale posizionamento economico/sociale dell’area in questione è connotato da un inte- ressante numero di imprese presenti nel territorio. La costituzione del Programma Apea AcquaRoVit permetterà a quest’area territoriale di mantenere le caratteristiche di eccel- lenza dei suoi fattori ambientali; attrarre quindi capitali nell’economia a basse emissioni e mantenere, di conseguenza, bassi impatti ambientali.
Il programma di intervento è finalizzato a trasformare il territorio del consorzio Acquaros- sa di Viterbo in un’area di eccellenza; a riposizionare il tessuto imprenditoriale verso pro- duzioni e settori di attività economica a maggiore valore aggiunto; a proporre servizi in-
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novativi e produzioni ad alto contenuto tecnologico e di eco innovazione secondo la
Smart Specialization Strategy della Regione Lazio(S3).
Le ipotesi assunte si sono formate mediante un processo di confronto con gli imprenditori che è stato foriero di un’attività programmatoria anche di tipo strategico, a partire dalle necessità espresse anche dai portatori d’interesse del territorio. Le premesse di questa rile- vazione si fondano anche sulla conoscenza del territorio, sull’esperienza tecnica e scienti- fica dell’eco-innovazione del gruppo di lavoro e sull’analisi di filiera e di mercato, sia da un punto di vista dell’offerta che da quello della domanda.
La rilevazione prevede la riqualificazione delle infrastrutture esistenti non funzionali alla gestione ottimale, il ri-efficientamento del sistema della mobilità con la possibilità di interconnettere le infrastrutture al servizio dei collegamenti sia veicolari che del trasporto pubblico, potenziando quest’ultimo e realizzando appositi punti di scambio intermodale. Gli imprenditori pertanto intendono intervenire attraverso:
- Miglioramento del sistema di collegamento viario su tutta l’area Acquarossa- Teverina al fine di ottimizzare gli spostamenti interni e tra la città di Viterbo e il polo produttivo; individuazione di aree di manovra e di sosta per garantire il deflusso veicolare.
- Riqualificazione delle aree interne: realizzazione di aree ad uso comune con pensiline fotovoltaiche di copertura per l’efficientamento energetico; realizzazio- ne di percorsi ciclo-pedonali; realizzazione di aree ricreative e aree verdi di rina- turalizzazione delle superfici artificiali e di miglioramento della qualità paesaggi- stica dell’area. Uso di pavimentazione drenante di contenimento dell’impermeabilizzazione dei suoli.
- Ottimizzazione del trasporto pubblico da e verso l’area produttiva mediante l’individuazione di percorsi funzionali.
- Utilizzo di sistemi di trasporto collettivo e/o condiviso per l’approvvigionamento di materie prime e tra l’area distrettuale e le principali piattaforme logistiche di smistamento dei prodotti nell’area viterbese.
Si rilevano inoltre criticità relative al drenaggio delle aree libere, delle strade e dei piazzali che, oltre a comportare grave disagio per le attività presenti, comportano rischio di contaminazione. All’interno delle aree, mutuando la logica del riuso della risorsa idrica, si prevede:
- Realizzazione di sistemi di raccolta e recupero delle acque piovane redistribu- zione, secondo le singole necessità, al fine di ridurre i danni derivanti dal cattivo
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drenaggio e i costi di trattamento, nonché al fine di un possibile riuso delle acque, raccolte in opportune vasche di laminazione, per attività irrigue e di lavaggio piaz- zali, con conseguente riduzione dei consumi idrici.
- Viene valutata, inoltre, la realizzazione di un impianto consortile di depurazione delle acque provenienti dal processo industriale con riduzione della produzione di sostanze inquinanti e dei costi di smaltimento.
L’analisi inoltre ha evidenziato criticità sul piano delle reti esistenti, quelle tecnologiche in particolare e quelle ambientali più in generale, per cui si ritiene di poter individuare il seguente fabbisogno infrastrutturale:
- Realizzazione di sistemi infrastrutturali, territoriali e ambientali, attraverso strut- ture a rete di interconnessione fra impianti e servizi quali: reti dedicate alla logi- stica, infrastrutture energetiche a rete, reti di telecomunicazione e connettività internet anche wireless, infrastrutture a rete per lo smaltimento dei reflui, reti per l’approvvigionamento idrico, rete per lo smaltimento dei rifiuti, reti verdi per la tutela ed il mantenimento di micro-ecosistemi sani.
Sul piano del recupero di materia e di energia, al fine di ridurre i costi di approvvigio- namento energetico e le quantità di rifiuti da smaltire, si prevede:
- Realizzazione di un impianto di produzione di energia con terminali convergenti all’interno delle attività costituenti l’APEA.
- Realizzazione di un impianto di selezione e trattamento di inerti alimentato da scarti e/o sottoprodotti provenienti dalle attività edili delle aziende costituenti l’APEA, con possibile riutilizzo del materiale di output nel settore edilizio ed delle infrastrutture viarie.
- Realizzazione di un Isola ecologica virtuale (portale Web incontro domanda e of- ferta di servizi di gestione del ciclo dei rifiuti e degli scarti di produzione) e di un Centro di raccolta, deposito e stoccaggio, con impianti di preselezione (Isola eco- logica) per il conferimento degli scarti delle frazioni secche di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali non pericolosi. Prelievo di materiale recuperabile secondo le singole necessità, al fine di raggiungere l’obiettivo dello scambio di materia tra le imprese e la riduzione della produzione di rifiuti attraverso il recupero. Invio del materiale non recuperato ad apposite piattaforme di riciclo.
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Sul piano ambientale, paesaggistico, identitario e di sviluppo si prevede:
- Realizzazione di strutture idonee a fornire servizi comuni sia agli addetti ope- ranti nell’area APEA che all’intera comunità di Viterbo (servizio ristorazione, asi- lo per l’infanzia, sale conferenze, sportello bancario, sportello SUAP, ecc.).
Spazi dedicati ad uso esclusivo delle imprese appartenenti all’APEA (area stoc- caggio, servizi centralizzati, spin off, formazione, sportelli informativi).
- Avvio di servizi rivolti alle aziende quali l’attuazione di strategie Xxxxx xxxxx- ting, la realizzazione di un Centro servizi, corsi di formazione per operatori e ad- detti, utilizzo di infrastrutture di telecomunicazione di ultima generazione, Cen- tri per la ricerca e lo sviluppo sostenibile, servizi di intermediazione con gli Enti Locali.
Creazione del marchio Apea AcquaRoVit, specifico per il territorio di Acquarossa, al fi- ne di perseguire un incremento dell’attrattività dell’area produttiva e una maggiore visibi- lità sul mercato delle aziende coinvolte.
6. INDICATORI PRESTAZIONALI AMBIENTALI NEL BREVE-MEDIO E LUNGO PERIODO
L’indagine conoscitiva che ha utilizzato per la rilevazione dei dati le visite in azienda, le conference call con i tecnici e gli imprenditori AcquaRoVit e l’analisi dei questionari di rilevazione compilato dalle aziende AcquaRoVit, ha consentito di far emergere le poten- zialità e le criticità specifiche dell’area produttiva Acquarossa (Apea AcquaRoVit); a par- tire da queste informazioni sono stati definiti gli obiettivi prestazionali da raggiungere nel- la fase gestionale. L’orizzonte temporale in cui si ritiene di poter mettere in atto la strate- gia progettuale riferita agli indicatori ritenuti utili per la verifica dell’obiettivo prestazio- nale è di 24-36 mesi.
Nella tabella che segue la prima colonna chiarisce il comparto ambientale su cui s’intende operare per la riduzione di impatto; nella seconda colonna sono stati individuati gli obiet- tivi prestazionali da raggiungere nell’area APEA come da input rilavati dall’indagine co- noscitiva; la terza, più specificamente progettuale, evidenzia le metodologie ritenute utili al raggiungimento dello scopo, così come condivisa con gli enti locali, le aziende coinvol- te e gli altri soggetti interessati (start up di aziende potenzialmente insediabili, Università locale, aziende delocalizzate e gravitanti nell’area); la quarta colonna descrive l’orizzonte
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temporale in cui si ritiene di poter mettere in atto la metodologia progettuale; infine nella quinta colonna sono stati individuati gli indicatori ritenuti utili per effettuare il monitorag- gio delle prestazioni del sistema teso comunque al suo continuo miglioramento e affina- mento della performance di sostenibilità ambientale, economica, sociale.
Tabella 8.1 Indicatori prestazionali ambientali nel breve-medio e lungo periodo
COMPARTO | OBIETTIVI PRESTAZIONALI | METODOLOGIA PROGETTUALE | ORIZZONTE TEMPORALE | INDICATORI PRESTAZIONALI |
SUOLO | Tutela e miglioramento della qualità del suolo Protezione dalle sorgenti di contaminazione | Riqualificazione del sistema di drenaggio delle aree libere, strade e piazzali, con xxxxxxx xxxxxx- ti (al posto di caditoie con esito in rete fo− gnaria) | Medio-Breve periodo | Superficie di suolo permeabi- le/totale superfi− cie area |
Contenimento dell’impermeabilizz azione dei suoli con pavimentazione drenante (parcheg− gi, percorsi pedona− li, ecc...) | Medio-Breve periodo | |||
Massima rinatura- lizzazione delle su- perfici artificiali con rinverdimento delle aree comuni | Medio-Breve periodo | |||
Ottimizzazione del si- stema di attraversamen- to Miglioramento del de− flusso veicolare | Riqualificazione degli assi viari di accesso all’area produttiva | Medio-Breve periodo | Riduzione tempi di viaggio (e ricerca par− xxxxxxx) | |
MOBILITÀ | ||||
Ottimizzazione del si- stema di attraversamen- to | Riduzione tempi |
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COMPARTO | OBIETTIVI PRESTAZIONALI | METODOLOGIA PROGETTUALE | ORIZZONTE TEMPORALE | INDICATORI PRESTAZIONALI |
Efficientamento del tra− sporto pubblico all’interno dell’area | Individuazione di nuovi percorsi fun- zionali | Medio-Breve periodo | di viaggio | |
Medio-breve periodo | Quantità di ac− qua risparmiata | |||
ACQUA | Migliorare il sistema di gestione della risorsa i- drica Ridurre il prelievo in falda o da corpi idrici superfi− ciali | Quantità di ac− qua riutilizzata per pulizia stra− de, rete antin− cendio, irrigazione aree verdi | ||
Ridurre il quantitativo di acque da inviare al depu− ratore | Vasche di recupero delle acque piova- ne (seconda pioggia) | Impronta idrica dell’area produttiva. (Water foo- tprint) |
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COMPARTO | OBIETTIVI PRESTAZIONALI | METODOLOGIA PROGETTUALE | ORIZZONTE TEMPORALE | INDICATORI PRESTAZIONALI |
Riuso delle acque primarie e seconda− rie a fini produttivi | Medio-lungo periodo | |||
Impianti di raccolta acque di prima pioggia e depura− zione | Medio-breve periodo | |||
Riduzione dell’inquinamento atmos− ferico | Accordi con il ge− store del trasporto pubblico (Spostamenti casa/lavoro) | Breve periodo | Rilevazione del numero di ad− detti che utiliz− zano mezzi di trasporto collet− tivi o mobilità sostenibile per raggiungere i luoghi di lavoro/ sul totale di ad− detti presenti nell’area produt− tiva | |
Ottimizzazione della mo− bilità degli addetti dell’area | Favorire la mobilità a trazione elettrica | Medio−breve periodo | ||
Realizzazione per− corsi pedonali e ci− clabili | Medio−breve periodo |
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COMPARTO | OBIETTIVI PRESTAZIONALI | METODOLOGIA PROGETTUALE | ORIZZONTE TEMPORALE | INDICATORI PRESTAZIONALI |
ARIA | Riduzione dell’inquinamento atmos− ferico Ottimizzazione | Portale informatico per incrementare gli scambi a Km zero | Breve periodo | Rilevazione del volume di mer− ci/servizi scam− biati attraverso il sistema informativo |
della logistica ( Trasporto merci) | ||||
Realizzazione di un sistema segnaletico efficace per migliorare la vi− sibilità delle aziende e ridurre i tragitti percorsi | Breve periodo | Monitoraggio emissioni in atmosfera | ||
ENERGIA | Aumentare l’efficienza energetica Massimizzazione dell’uso di fonti rinnovabili Servizi centralizzati | Energy management dei servizi dei servizi offerti dal soggetto gestore | Breve periodo | Carbon footprint dei servizi cen− tralizzati |
Impianti di produ− zione di energia | Medio−breve periodo | Riduzione con− sumo energetico |
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COMPARTO | OBIETTIVI PRESTAZIONALI | METODOLOGIA PROGETTUALE | ORIZZONTE TEMPORALE | INDICATORI PRESTAZIONALI |
Impianti di illumi− nazione pubblica alimentata da fonti rinnovabili e/o | Medio−breve periodo | Riduzione con− sumo energetico per illuminazio− ne pubblica | ||
Aumentare l’efficienza energetica Aziende insediate | Servizi di Energy management Sistemi premianti per Aziende che adottano soluzioni per la riduzio- ne/riuso/scamb io di rifiuti Sistemi premianti per aziende che adottano certifica- zioni (LEED− ITACA− EMAS−ISO 14001− 14040, ecc.) | Audit energetici aziende | ||
RIFIUTI E SOTTO- PRODOTTI | Massimizzare recupe- ro/riciclo/ scambio di rifiuti e sot- toprodotti | Isola ecologica vir- tuale Area centralizzata per raccolta, sele- zione e stoccaggio temporaneo Impianti di recupe- ro di materia da scarti e/o sotto- prodotti | Breve-medio periodo | Quantità di rifiu- ti riutilizzati/ Quantità di rifiu- ti gestiti nel cen− tro di raccolta e avviati in discari− ca |
Accordi con sogget- to gestore e/o sog- getti specializzati | ||||
Sistemi premianti per Aziende che adottano soluzioni per la riduzio− ne/riuso/scambi o di rifiuti | Breve periodo | Rilievo per a- zienda delle ca- tegorie di rifiuti ridotti e sotto− prodotti riusati Scambiati |
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COMPARTO | OBIETTIVI PRESTAZIONALI | METODOLOGIA PROGETTUALE | ORIZZONTE TEMPORALE | INDICATORI PRESTAZIONALI |
IMPATTO ACUSTICO | Riduzione dell’impatto acustico | Identificazione dell’ubicazione del- la fonte di rumore e dei ricettori | Medio periodo | Rilievo delle fonti di rumore e nei punti ricet- tori |
Installazione di barriere fonoas- sorbenti/ scherma- tura | ||||
SERVIZI ALLE AZIENDE | Incremento redditività e attrattività dell’area | Realizzazione centro Servizi (Incubatore start up, sale riunioni, laboratori formativi, sportelli locali SUAP) | Medio-breve periodo | Incremento attrattività dell’area (incremento va− lore immobilia− re) |
Green marketing APEA | Medio-breve periodo | Incremento della visibilità delle aziende coinvol- te e del valore economico ge- nerato dalle ini− ziative nell’APEA Rilievo dell’Impatto oc- cupazionale generato |
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COMPARTO | OBIETTIVI PRESTAZIONALI | METODOLOGIA PROGETTUALE | ORIZZONTE TEMPORALE | INDICATORI PRESTAZIONALI |
Impianto tratta- mento e smalti- mento acque reflue industriali | STUDIO FARile− vante impatto sui di riduzione con evidenti be- nefici in termini di abbattimento delle emissioni CO2 in atmosfera oggi dovute al conferimento delocalizzato delle acque re− flue |
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Simbiosi industriale
1. PREMESSA
Questa parte dello studio di fattibilità ha lo scopo di analizzare: la simbiosi industriale che potenzialmente può essere attivata tra le imprese AcquaRoVit; e il sistema di gestione de- gli scambi di risorse tra le imprese AcquaRoVit, come indicato dalle Linee guida Regiona- li, punto 2 lettera d), a partire dal bilancio delle risorse input-output dell’APEA.
Questo sistema permetterà al soggetto gestore anche detto soggetto unico di coordinamen- to (SUC) della riconoscenda APEA di realizzare il monitoraggio continuo e la stesura di piani di miglioramento e revisione annuali, secondo la logica PDCA (Plan, Do, Check, Act), in particolare il piano ambientale e quello della simbiosi che il soggetto unico di co- ordinamento produrrà ogni anno a partire dall’inizio della fase di gestione dell’Apea Ac- quaRoVit.
La Regione Lazio, per riconoscere ad AcquaRoVit il titolo di APEA e per mantenere nel tempo questo riconoscimento, la Regione avrà bisogno di verificare che esistano, in ma- niera continua, tra le imprese partecipanti all’Apea AcquaRoVit, scambi di risorse, servizi, capacità, come previsto dal punto secondo delle linee guida della Regione Lazio.
Per tale motivo gli imprenditori dell’Apea AcquaRoVit, insieme al gruppo di lavoro che ha prodotto il presente documento APEA, hanno previsto l’implementazione di sistemi di qualità aziendale UNI EN ISO per garantire nel tempo il mantenimento dei requisiti dell’Apea AcquaRoVit indicati all’interno delle linee guida APEA della Regione Lazio.
Il gruppo di lavoro ha previsto l’implementazione di un modello di bioeconomia circolare (un sistema collettivo dove non conta il comportamento del singolo componente impresa ma conta il comportamento dell’insieme delle sue componenti, cluster d’imprese) basato sull’interazione delle sue componenti (le imprese dell’Apea AcquaRoVit), interagenti tra di loro secondo il seguente schema predeterminato: quello che esce dalla impresa A
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(output) come scarto, rifiuto, sottoprodotto, servizio, capacità deve diventare una risorsa di avvio o di facilitazione di un processo produttivo per un'altra impresa B (input) e vice- versa. È quindi, particolarmente interessante, verificare l’esistenza di retroazioni tali da poter prevedere nel tempo (36-48 mesi) l’istaurazione di un sistema di economia circolare. L’obiettivo quindi di tale modello è quello di costruire il sistema d’imprese dell’Apea Ac- quaRoVit, in cui, le imprese appartenetti a tale sistema, lavorino in modo integrato e com- patibile attraverso l’uso di attrezzature ecologiche e di sicurezza, per contribuire allo svi- luppo economico locale e regionale.
Il modello di bioeconomia circolare dell’Apea AcquaRoVit è :
- sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale;
- orientato al miglioramento della competitività, delle prestazioni ambientali, indu- striali e sociali delle imprese dell’Apea AcquaRoVit che ne fanno parte, perse- guendo e soddisfacendo gli orientamenti, le linee guida APEA della Regione La- zio e i requisiti ambientali contenuti nella normativa dell’Unione Europea;
- basato sulla metodologia di sviluppo territoriale sottoposta a logiche di program- mazione regionale diretta ed indiretta e ben riconosciuta e riconoscibile, in ma- niera pressoché esclusiva, dalle grandi Agenzie di sostegno economico alle im- prese ed al territorio.
- definito dall’applicazione, in modo prioritario, delle direttive e dei criteri di quali- tà, ambiente e sicurezza (safety, security and safewards).
- finalizzato a soddisfare i requisiti di “smart grid” eventualmente applicabili.
Il modello dell’Apea AcquaRoVit è caratterizzato dalla finalità di aumentare contestual- mente la competitività di ogni singola impresa AcquaRoVit con la competitività del siste- ma delle imprese che aderiscono all’Apea AcquaRoVit come cluster d’imprese dell’area produttiva Acquarossa di Viterbo. L’interazione tra imprese dell’Apea AcquaRoVit si do- vrà trasformare, nel tempo, in una vera e propria cooperazione tra imprese, anche se ete- rogenee.
Tali obiettivi sono raggiunti attraverso un nuovo sistema di gestione finalizzato al:
- miglioramento delle economie di scala;
- riduzione degli oneri amministrativi;
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- miglioramento ed efficientamento energetico;
- gestione del ciclo dei rifiuti e degli scarti di produzione, attraverso lo scambio, il trasferimento e la cessione delle risorse tra le imprese che fanno parte del sistema;
- aumento della competitività e della produttività delle imprese;
- fruizione di nuovi servizi eco-innovativi orientati alla sostenibilità e fondati su relazioni collaborative tra soggetti pubblici e privati;
- miglioramento della qualità/sicurezza/ambiente delle imprese consor- ziate.
Prima di entrare nel merito degli scambi simbiotici che connoteranno l’Apea AcquaRoVit è necessario fare un approfondimento sull’economia circolare in generale ed in particolare su quali dei suoi principi saranno implementabili già all’inizio della fase di realizzazione e gestione del modello Apea AcquaRoVit.
2. ECONOMIA CIRCOLARE
L’idea su cui si basa l’Economia circolare, è che ogni fine di processo è un nuovo inizio di un altro processo, in modo che si completi il ciclo: sostanzialmente si passa da una produ- zione lineare, materie prime, energia, produzione, prodotti rifiuto e consumo ad una pro- duzione circolare rigenerativa. Prima di tutto la circolarità è un aumento di consapevolez- za da parte degli industriali e degli imprenditori in senso ampio.
I nuovi modelli di gestione delle aree produttive ecologicamente attrezzate, sono basati sulle proposte di scambio di risorse tra imprese e di gestione comune delle attrezzature ecologiche da parte di un soggetto gestore che rappresenti le imprese che compongono l’APEA. La transizione ecologica è il passaggio dalla singola impresa che pratica il mo- dello lineare di produzione alle imprese che insieme formano un cluster d’imprese che re- alizza l’economia circolare.
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Figura 9.1 Economia Lineare - Economica Circolare
3. TEORIA DEI GRAFI
Ai tre pilastri del modello produttivo circolare, si aggiunge lo schema circolare per rifles- sione reciproca delle 5 R: Riduzione, Riciclo, Riutilizzo, Raccolta e Recupero Energetico. Nella figura seguente si rappresentano le cinque operazioni reciproche.
Figura 9.2 La filosofia delle 5 R
Il modello imprenditoriale-produttivo circolare che le imprese AcquaRoVit hanno inten- zione di realizzare, si basa su due pilastri che interpretano perfettamente quelle che sono le finalità dell’Apea AcquaRoVit.
1) La scoperta e il mantenimento di giacimenti di materia scartata.
Il primo fondamento è quello di riscoprire, all’interno della catena circolare, i giacimenti di materia, di energia e calore scartati che vanno intesi come fonte di risorsa, limitando quanto possibile la loro elaborazione e il loro processo; principio applicabile alle imprese AcquaRoVit che intendono partire per la realizzazione del loro progetto dalla riduzione della quantità di rifiuti conferiti in discarica e degli scarti di produzione. Si tratta dunque di prendere tutto quello che viene “buttato “dalle imprese per reintrodurlo in cicli di pro-
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Comitato di coordinamento Apea AcquaRoVit
duzione interni all’Apea AcquaRoVit secondo logiche bio-economiche.
“In “Natura”, nulla è sprecato e ogni scarto, a monte, diventa elemento nutriente di un altro organismo a valle in modo che si compia il ciclo produttivo e riproduttivo con criteri energetici ed ecologici soddisfacenti ed efficienti. Lo stesso fenomeno accade nella produ- zione, dall’agricoltura all’industria attraverso riciclo, riuso, gestione degli output produt- tivi, rigenerazione ecc. Sono tutte pratiche fondamentali per trasformare lo scarto in “materia prima di secondo impiego” [quello che una volta veniva chiamata correttamen- te, materia prima seconda, adesso è chiamato sottoprodotto].”
2) Fine dello spreco dell’uso del prodotto.
Il secondo principio dell’economia circolare che le imprese AcquaRoVit hanno a riferi- mento per fondare il nuovo modello bio-economico dell’Apea AcquaRoVit è legato alla fine dello spreco d’uso del prodotto (unused value), prima ancora di essere scartato.
Le imprese AcquaRoVit hanno rilevato che nei loro cicli produttivi vi è tanta materia e tante capacità (ad esempio magazzini o aree industriali) inutilizzate, con spreco di materia e di energia. La decisione che è stata presa dagli imprenditori AcquaRoVit e che sarà rea- lizzata nella fase di gestione dell’Apea AcquaRoVit, è quella di condividere con le altre imprese dell’Apea AcquaRoVit capacità e servizi per creare processi commerciali e di re- cupero dell’energia all’interno dell’Apea AcquaRoVit nei quali invece di godere solo del possesso di un oggetto, lo si usa come servizio (in inglese, questa procedura è definita “product-as-a-service”). L’esempio è quello dell’impianto di stoccaggio e di pretrattamen- to dell’impresa AcquaRoVit DM S.r.l. (insieme a quello costituendo della Gea Consulting S.r.l.) che metterà a disposizione di tutti i “Soci” dell’Apea AcquaRoVit per il trattamento dei loro rifiuti.
4. ANALISI DELLE POTENZIALITA’ DI SIMBIOSI INDUSTRIALE
Gli imprenditori dell’Apea AcquaRoVit hanno messo al centro del loro interesse per la transizione ecologica dei loro processi produttivi la simbiosi industriale. Pertanto, con il gruppo di lavoro si è realizzato un lavoro di analisi degli scambi che ogni singola impresa della riconoscenda Apea AcquaRoVit. In particolare, si sono costruite delle tabelle che ri- portano la sede operativa dell’impresa, il POD (punto di prelievo dell'elettricità della sede operativa, la localizzazione delle altre sedi, l’elemento di scambio, la materia dello scam- bio, le possibilità di scambio, le imprese coinvolte nello scambio.
80 Soggetto estensore Mt S.r.l.s. xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx00.xx
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Le quantità delle risorse scambiate, la loro qualità e soprattutto la continuità dello scambio simbiotico tra le imprese AcquaRovit, dovrà essere monitorato per mantenere la qualifica di APEA della Regione Lazio. Qui di seguito la prima analisi, svolta dal gruppo di lavoro, della piattaforma di simbiosi industriale che sarà implementata dal soggetto di gestione dell’Apea AcquaRoVit.
Figura 9.3 Flussi di rifiuti dell'Apea AcquaRoVit
xxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xxx 81
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MT - SOCIETA' A RESPONSABILITA ' SEMPLIFICATA
Xxxxx Xxxxxxx, 0 - 00000 Xxxx (XX) X.Xxx e C.F. 14326951002
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• Xxxxxxx Service S.r.l.
Tabella 9.1 Xxxxxxx Service S.r.l.
XXXXXXX SERVICE S.r.l. | |
Sede Operativa | VITERBO, STR.TEVERINA KM. 7,800 |
POD sede Operativa | IT001E00108276 |
Altre sedi | Xxx Xxxxx Xxxxxxx - Xxx. Xxxxxxxxxx 00000, Xxxxx- xx (XX) |
Elemento di scambio | Materia |
Possibilità di scambio | Scarti alimentari con l'impresa D.M. S.r.l. operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti |
Imprese coinvolte nello scambio | D.M. S.r.l. - Gea Consulting |
LEGGENDA
RIFIUTI PRODOTTI CODICE CER DEI RIFIUTI
CONFERIMENTO A DM
PIOMBO (0.005
t/anno)
17 04 03
RIFIUTI PLASTICI (0.132
t/anno)
02 01 04
16 02 14
RIFIUTI CONFERITI A DM
CER NON PERICOLOSI
CARTA E CARTONE
(0.3 t/anno)
20 01 01
IMBALLAGGI IN MATERIALE MISTI
(0,08
t/anno)
15 01 06
RIFIUTI CONFERITI A DM
SCARTI DI TESSUTI ANIMALI
02 02 02
Normativa SOA rifiuti 1069/09
Rifiuti conferiti a Dm
RIFIUTI CONFERITI A DM
Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 16 02 09 e 16 02
13
(0.025 t/anno)
XXXXXXX SERVICE srl
RIFIUTI PRODOTTI DALL'AZIENDA
RIFIUTI
CONFERITI A DM
RIFIUTI
CONFERITI A DM
Figura 9.4 Flussi di rifiuti dell'impresa Xxxxxxx
xxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xxx 83
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• D.M. S.r.l.
Tabella 9.2 D.M. S.r.l.
D.M. Sr.l. | |
Sede Operativa | Fosso Ombrone -Loc. Acquarossa, (VT) 01100 |
POD sede Operativa | IT001E68608929 |
Altre sedi | / |
Elemento di scambio | Materia |
Possibilità di scambio | Rifiuti, scarti e sottoprodotti - mezzi ed attrezza- ture |
Imprese coinvolte nello scambio | Gea Consulting - Altre |
Disponibilità a scambiare con tutte le altre imprese AcquaRoVit sevizi e capacità in particolare le aree di stoccaggio dei rifiuti e degli scarti di produzione
Figura 9.5 Flussi di rifiuti dell'impresa D.M. S.r.l.
84 Soggetto estensore Mt S.r.l.s. xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx00.xx