Azienda Ospedaliera Pugliese – Ciaccio
Azienda Ospedaliera Pugliese – Ciaccio
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
(ai sensi dell’art. 26 D. Lgs. 81/08 e smi)
PROCEDURA APERTA, AI SENSI DEGLI ART. 60 D.LGS. N. 50/2016 E 2 COMMA 3 LEGGE N. 120/2020 PER L’ AFFIDAMENTO DELL’APPALTO AVENTE AD OGGETTO IL SERVIZIO DI RACCOLTA, TRASPORTO E CONFERIMENTO AD IMPIANTI DEI RIFIUTI SANITARI (ed altri rifiuti speciali) DELL’AZIENDA OSPEDALIERA PUGLIESE CIACCIO DI CATANZARO
INDIVIDUAZIONE DELLA FORNITURA
COMMITTENTE | Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro |
PARTITA IVA | 01991520790 |
SEDE LEGALE | Xxx Xxxxxxx Xxxxxxx 00 - 00000 Xxxxxxxxx |
DATORE DI LAVORO | Commissario Straordinario Avv. Xxxxxxxxx XXXXXXXX |
DIRETTORE ESECUZIONE CONTRATTO | Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
RESPONSABILE UNICO PROCEDIMENTO | Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx |
R.S.P.P. | Dott.ssa Xxxxxxxx XX XXXXXXXXX |
2.1 PUGLIESE 6
2.2 CIACCIO-DE LELLIS 7
2.3 PALAZZINA UFFICI 7
2.4 CONDIZIONI E PRECAUZIONI GENERALI 9
3.1 ATTIVITA’ PRINCIPALI SVOLTE DALL’APPALTATORE 11
4. DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE E AFFOLLAMENTO DELLE STRUTTURE 12
4.1 ORARI DI LAVORO 12
4.2 UTILIZZO DELLE AREE E DEI LOCALI 13
5. DESCRIZIONE SISTEMI E DISPOSITIVI DI SICUREZZA 15
5.1 Vie di esodo e uscite di sicurezza 15
5.2 Ascensori e montacarichi 15
5.3 Sistemi di sgancio tensione elettrica 15
5.4 Valvole di intercettazione combustibile 16
5.5 Valvole di intercettazione gas medicali 16
5.6 Valvole di intercettazione acqua 16
5.7 Impianto di rivelazione incendi 16
5.8 Rete idrica antincendio 17
5.9 Mezzi mobili antincendio 17
5.10 Punti di raduno 17
6. RISCHI SUI LUOGHI DI LAVORO - INFORMAZIONI PER L’ESECUZIONE IN SICUREZZA DEI LAVORI 18
7.1 Aree Transito - Spazi di Lavoro - Scale - Ascensori 19
7.2 Impianti Elettrici 20
7.3 Incendio / esplosione 21
7.4 RISCHIO BIOLOGICO 23
7.5 Agenti chimici 26
7.6 Microclima Termico / Aerazione 28
7.7 Illuminazione 28
7.8 Radiazioni ionizzanti - non ionizzanti –laser – campi elettromagnetici 29
8. PRESCRIZIONI PARTICOLARI 31
9. NORME ANTINFORTUNISTICHE 32
10. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 33
12. GESTIONE DELL’EMERGENZA 34
13. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 34
13.1 Comitato di crisi 34
13.2 Gestore dell’emergenza 35
13.3 Responsabile di Reparto / Unità Operativa 36
13.4 Addetti all’emergenza - Squadra di primo intervento 37
13.5 Centro Operativo Emergenze 38
13.6 Addetti alla Manutenzione 38
14. NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI APPALTATORI / SUBAPPALTATORI 38
14.1 Norme di comportamento da osservare durante la normale attività lavorativa 38
14.2 Norme di comportamento da osservare durante l’emergenza 39
14.3 Obblighi dei lavoratori delle Aziende Appaltatrici e dei Volontari in servizio presso l’azienda ospedaliera 39
15. COORDINAMENTO DELLE FASI DI LAVORO 41
16. MISURE DA ADOTTARE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE. 42
17. TIPOLOGIA DEI RISCHI DA INTERFERENZE CONSIDERATI 43
18. METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI 43
19. RISCHI SPECIFICI PRESENTI IN MANIERA DIFFUSA NELLE AREE DELLA COMMITTENZA (simbologia cartelli) 45
20. METODOLOGIA SPECIFICA PER LA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA 47
21. INFORMAZIONI SUI XXXXXX XXXXXXXXX XXXXX XXXXXXXX XX XXXXXX 00
00. MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE 47
All A) “SCHEDA ANAGRAFICA AZIENDALE” 55
All B) “ELENCO NOMINATIVI LAVORATORI CHE SVOLGERANNO L’ATTIVITÀ PRESSO I LOCALI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA NONCHÉ IL LORO NUMERO E LA PRESENZA MEDIA GIORNALIERA PREVISTA” 56
All C) “ELENCO ATTREZZATURE/AUTOMEZZI” 57
All D) “ELENCO SOSTANZE/PRODOTTI” 58
Scopo del presente documento è fornire, in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 26, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 81/2008, dettagliate informazioni alle imprese appaltatrici e ai lavoratori autonomi sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alle attività
svolte dal personale dell’Azienda, con specifico riferimento ai dell’Ospedale “Pugliese – De Lellis”.
luoghi di lavoro
Ai sensi e per gli effetti del presente documento si intende per:
“Azienda”
L’Azienda Ospedaliera Pugliese – Ciaccio, con sede in Catanzaro alla xxx Xxxxxxx Xxxxxxx 00.
“Presidio Ospedaliero”
Il Complesso Ospedaliero dell’Azienda, costituito dai presidi: Pugliese, De Lellis, padiglione malattie infettive, padiglione poliambulatori, edificio uffici amministrativi di via Cortese
“Luoghi di lavoro”
L’insieme degli edifici, dei piani e delle altre aree dell’Azienda Ospedaliera, ove si svolgono le attività lavorative del personale dipendente
“Committente”
Persona o servizio che commissiona/ordina un prodotto o un lavoro da eseguire
“Responsabile dei lavori”
Persona incaricata dal Committente di sovrintendere all’esecuzione dei lavori
“Coordinatore dei lavori”
Persona incaricata dal Committente di attuare il coordinamento tra gli esecutori dei lavori
“Appaltatori”
Imprese e/o Lavoratori autonomi aventi rapporto contrattuale diretto con l’Azienda per l’esecuzione dei lavori
“Subappaltatori”
Imprese e/o Lavoratori autonomi aventi rapporto contrattuale con gli Appaltatori dell’Azienda per l’esecuzione dei lavori
Il presente documento contiene:
- la descrizione dei presidi Ospedalieri;
- l’analisi dei rischi sui luoghi di lavoro delle Strutture Ospedaliere legati all’attività normalmente svolta;
- le procedure per l’esecuzione in sicurezza dei lavori per la parte di coordinamento spettante al Committente;
- le procedure per la gestione dell’emergenza;
All’interno di tali argomenti sono riportate, e in qualche caso evidenziate, le indicazioni e
prescrizioni cui il personale delle Imprese Appaltatrici e Subappaltatrici, nonché i Lavoratori Autonomi, dovranno attenersi durante tutto il periodo di permanenza nel Complesso Ospedaliero.
Il presente documento tiene conto che gli interventi di personale esterno (ditte appaltatrici, collaboratori esterni, volontari, etc.) nei luoghi di lavoro dell’Azienda, comportano rischi differenziati a seconda delle operazioni da eseguire e degli ambienti ove queste vengono svolte.
Le misure di sicurezza atte a ridurre tali rischi vanno pertanto definite caso per caso, attenendosi a specifiche procedure operative che possono anche prevedere l’uso di idonei dispositivi di protezione, sia collettivi che individuali.
In caso di appalto, la stazione committente e la ditta appaltatrice definiscono un piano di lavoro combinato ed approvato da entrambi le parti.
Deve essere cura della ditta appaltatrice, e di tutto il personale esterno in genere, adottare le necessarie precauzioni richieste dalla prudenza, dalla legislazione e dalle norme di buona tecnica e di sicurezza, al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi.
In linea generale, nell’intento di eliminare ogni possibile rischio dovuto ad interferenze – oggetto comunque di successiva definizione - tra le attività del committente e dell’appaltatore:
• si raccomanda di segnalare eventuali anomalie e di chiedere informazioni in caso di dubbio
• si ricorda comunque l’obbligo della valutazione dei rischi da parte dell’appaltatore
• si rammenta, infine, l’obbligo di fornire in occasione della “Riunione per il Coordinamento della Sicurezza e la Valutazione delle Interferenze” le informazioni relative ai rischi indotti dall’attività
L’Azienda Ospedaliera Pugliese – Ciaccio esercita l’attività in tre distinti plessi:
• Presidio “Pugliese” ove hanno sede i reparti di degenza, il poliambulatorio, il pronto soccorso, il padiglione malattie infettive e tutte le attività HVB di II livello.
• Presidio “Ciaccio-De Lellis” destinato in prevalenza alle attività di diagnosi e cure oncologiche.
• Palazzina “Madonna dei Cieli” ove hanno sede gli uffici amministrativi.
Ai fini della gestione del presente documento, i tre plessi vengono trattati separatamente
2.1 PUGLIESE
E’ costituito da 13 corpi di fabbrica in c.a., giuntati, che si elevano su sei livelli oltre due livelli seminterrati, dove troviamo:
- PIANO S2: anatomia patologica, servizio mortuario, depositi, spogliatoi centralizzati, spogliatoi ditte esterne, deposito cartelle cliniche, locali tecnici.
- PIANO S1: radioimmunologia, risonanza magnetica, pronto soccorso, camera calda, blocco operatorio, radiologia pronto soccorso, geriatria donne, geriatria uomini.
- PIANO TERRA: emodinamica e cardiologia interventistica, cardiologia, UTIC, ambulatori di cardiologia, laboratori, ambulatori emodinamica, rianimazione, servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale, accettazione, uffici, centro gestione emergenze.
- PIANO PRIMO: neurologia, rieducazione funzionale, ambulatori medici, nefrologia, dialisi, direzione sanitaria, radiologia, neurochirurgia, dermatologia, chirurgia plastica.
- PIANO SECONDO: chirurgia uomini, chirurgia donne, ambulatori, gastroenterologia, chirurgia vascolare, otorino, ambulatori otorino, oculistica, ambulatori oculistica.
- PIANO TERZO: ginecologia ospedaliera, ginecologia universitaria, ambulatori ginecologia, neonatologia, patologia neonatale, procreazione medicalmente assistista, sale parto.
- PIANO QUARTO: pediatria universitaria, pediatria ospedaliera, ambulatori pediatria, chirurgia pediatrica, urologia, odontostomatologia, laboratori analisi, ortopedia uomini;
- PIANO QUINTO: medicina, medicina nucleare.
- PIANO SESTO: fisica sanitaria.
Altri 2 corpi di fabbrica autonomi ma che insistono sulla stessa area sono quelli destinati a malattie infettive e poliambulatori.
L’esodo è garantito da n. 7 scale protette o d’emergenza. Non si rilevano corridoi ciechi.
La lunghezza massima delle vie di esodo è inferiore a 40 mt.
Vi sono poi altri due corpi separati al plesso principale, destinati uno a poliambulatori e l’altro a malattie infettive.
7
Il plesso è strutturato con comparti e porte REI in modo da garantire il deflusso orizzontale progressivo.
Ogni edificio è dotato di cavedi che contengono le colonne montanti dei servizi (elettrico, idrico antincendio, rilevazione fumi).
Locali tecnici con accessi riservati:
Sono presenti nell’area che delimita il plesso ospedaliero i seguenti locali tecnici:
- Centrale termica per la produzione di area e acqua calda sanitaria alimentata a gas metano;
- Centrale elettrica con locali di allocazione dei trasformatori;
- Locale pompe antincendio e relativa riserva idrica interrata;
- Centrale gas medicali;
- Vani macchine ascensori.
2.2 CIACCIO-DE LELLIS
È costituito da tre corpi di fabbrica in muratura e c.a., xxxxxxxx, che si elevano su quattro livelli di cui uno seminterrato, dove troviamo:
- PIANO S1: punto vaccinale, depositi, radiologia, radioterapia, fisica sanitaria, locali tecnici;
- PIANO TERRA/RIALZATO: day hospital oncologico, day hospital ematologico, ambulatori;
- PIANO PRIMO: emofilia, ambulatorio ematologico, oncologia, ematologia;
- PIANO SECONDO: ematoncologia pediatrica, ambulatori, direzione sanitaria.
L’esodo è garantito da due corridoi paralleli collegati con un corridoio perpendicolare agli stessi. Detti corridoi conducono ai vani scala che sono così distribuiti: n. 4 nel corpo centrale e 3 agli estremi dei corpi di fabbrica stessi. Ogni reparto, ad esclusione dell’ala ove vi è l’Emofilia dove vi è un corridoio cieco della lunghezza di circa 23 mt, dispone di almeno due uscite contrapposte.
Il plesso è strutturato con comparti e porte REI in modo da garantire il deflusso orizzontale progressivo.
Sono presenti cavedi che contengono le colonne montanti dei servizi (elettrico, idrico antincendio, rilevazione fumi).
2.3 PALAZZINA UFFICI
E’ costituita da una palazzina a 4 piani fuori terra oltre un piano seminterrato collegati da una scala interpiano interna e due ascensori; che collegano solo i livelli 0- 1- 2-3.
E’ ubicata all’interno di un lotto completamente recintato e con ingresso delimitato da cancello in ferro, con strada carrabile interna perimetrale e parcheggi nelle aree destinate 8
Tutti gli ambienti sono destinati a uffici amministrativi, tranne il livello S1 destinatoad archivi e altri piccoli locali ai livelli superiori destinati a deposito cartaceo.
Gli uffici sono in uso sia al personale dipendente dell’Azienda Ospedaliera Pugliese- Ciaccio,sia a personale dell’ASP di Catanzaro.
L’utilizzo dei locali è suddiviso come segue:
- Livello S1: archivio A.O. Xxxxxxxx - Xxxxxxx
- Xxxxxxx 0: Uffici X.X.X. XX
- Xxxxxxx 0: Uffici A.O. Pugliese Ciaccio
- Livello 2: Uffici A.O. Pugliese Ciaccio / Uffici ASP CZ
- Livello 3: Uffici ASP CZ
Gli accessi all’edificio sono i seguenti:
- Livello S1: un unico accesso dall’esterno.
- Livello 0: n. 2 accessi diretti dall’esterno + accesso dalla scala di interpiano dal livello superiore;
- Livelli 1-2-3: unico accesso dal livello 1
Gli uffici amministrativi sono aperti al pubblico ma non vi sono attività che comportano afflussi di massa in quanto le attività amministrative attengono ad attività tecniche, tesoreria/ragioneria, direzione generale, protocollo, commissioni di accreditamento, archivi.
2.4 CONDIZIONI E PRECAUZIONI GENERALI
ATTIVITÀ SVOLTA NEL PRESIDIO OSPEDALIERO | • Viene svolta in prevalenza attività sanitaria di assistenza diretta all’utente, attività di diagnostica e di laboratorio. Attività a supporto di quella prevalente. |
ATTIVITÀ SVOLTE NEI LUOGHI NON OSPEDALIERI | • Nella palazzina denominata “poliambulatori” viene in generale svolta attività sanitaria ambulatoriale di assistenza all’utente, attività di diagnostica e di prelievi del sangue. |
ATTIVITA’ DI SUPPORTO | • Attività tecnica, logistica, amministrativa di supporto, con differenti autorizzazioni di accesso. |
COMUNICAZIONI DI ACCESSO E CONTROLLO | • Le operazioni in loco devono essere sempre anticipate e concordate con il personale preposto al controllo dei lavori appaltati e del personale preposto di reparto, anche al fine di tutela dai rischi specifici sotto elencati • Il personale della Ditta deve essere riconoscibile tramite tessera di riconoscimento esposta bene in vista sugli indumenti, corredata di fotografia, e contenente le generalità del lavoratore, l'indicazione del datore di lavoro e dell’impresa in appalto, come ad es.: Tessera di riconoscimento • Ogni intervento in locali dove si svolge regolare attività sanitaria deve essere anticipato e concordato col personale sanitario ed appositamenteautorizzato. • E’ prevista la presenza di personale dell’Azienda Ospedaliera per controllo e supervisione della consegna. • Ogni interferenza con impianti dovrà essere comunicata e gestita con la supervisione dell’Ufficio Tecnico e dell’RSPP • Ogni situazione di pericolo va segnalata al personale individuato preposto. |
SERVIZI IGIENICI | • I servizi igienici per gli operatori della Ditta appaltatrice sono quelli destinati all’utenza, disponibili lungo i percorsi dell’ospedale accessibili al pubblico nonché quelli riservati ubicati in uso esclusivo all’appaltatore |
PRONTO SOCCORSO | • L’appaltatore deve disporre della dotazione prevista da DM 388/2003 in ragione della classe di appartenenza. |
ALLARME INCENDIO EVACUAZIONE | • In caso di allarme da dispositivo acustico-visivo o per evidenza diretta, seguire le istruzioni del personale di servizio, e la segnaletica di esodo verso luoghi sicuri • Gli operatori sono tenuti a leggere le istruzioni riportate sulle planimetrie d’emergenza esposte in ogni zona, prima di iniziare ad operare. • Gli appaltatori sono responsabili delle proprie attrezzature e materiali che non devono formare intralcio o impedimento o pericolo di incendio lungo le vie di esodo. |
APPARECCHI TELEFONICI UTILIZZABILI | • Per le chiamate esterne occorre richiedere al centralino la connessione, solo per motivi strettamente di servizio. |
RIFIUTI | • Non si possono abbandonare i rifiuti nell’area ospedaliera e non si può usufruire dei cassonetti e aree di stoccaggio dell’azienda. • I rifiuti prodotti ed il materiale non più utilizzabile di proprietà dall’Appaltatore devono essere smaltiti, secondo le norme vigenti, a cura e spese della stessa Ditta, immediatamente. |
VIABILITÀ E SOSTA | • Per la circolazione nelle aree esterne occorre attenersi alla segnaletica stradale ed a quella specifica. • Nelle zone dove è previsto il passaggio di carrelli, di mezzi motorizzati, di autoveicoli si raccomanda di prestare tutta la necessaria attenzione. • All’interno delle aree di pertinenza dell’Ospedale la circolazione con mezzi motorizzati deve avvenire a bassissima velocità onde scongiurare incidenti e dotati di segnale sonoro per la retromarcia. • Non sostare, non ingombrare e non intralciare le aree di sosta per i mezzi di soccorso. |
AMBIENTI CONFINATI O PERICOLOSI | • Vi sono ambienti, intercapedini e cunicoli destinati al passaggio di impianti ai quali si deve accedere per attività di manutenzione, di pulizia e di controllo. |
L’appalto ha per oggetto il servizio di raccolta, trasporto e conferimento ad impianti dei rifiuti sanitari (ed altri rifiuti speciali) a servizio dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio.
3.1 ATTIVITA’ PRINCIPALI SVOLTE DALL’APPALTATORE
N | DESCRIZIONE | SI | NO | |
1 | All’interno dei luoghi | Edifici | X | |
2 | All’esterno dei luoghi | Piazzale e percorsi | X | |
Aree verdi | X | |||
3 | Allestimento di un’area delimitata (deposito materiali, per lavorazioni, ecc.) | Interna | X | |
Esterna | X | |||
4 | Durante l’orario di lavoro dei Dipendenti e/o Lavoratori che prestano attività per l’azienda | X | ||
5 | Durante l’orario di lavoro dei Dipendenti e/o Lavoratori che prestano attività per l’Azienda, con presenza dei Cittadini Utenti. | X | ||
6 | Compresenza di attività con altri lavoratori. | X | ||
7 | Lavoro notturno* (in reperibilità per specifiche Aree definite nel capitolato tecnico) | X | ||
8 | Chiusura di percorsi o di parti di edifici. | x | ||
9 | Gli interventi comportano riduzione temporanea dell’accessibilità ai luoghi. | x | ||
10 | Utilizzo di attrezzature/macchinari propri. | X | ||
11 | Utilizzo di automezzi propri, macchine operatrici. | X | ||
12 | Utilizzo di fiamme libere all’interno degli ambienti (camere, corridoi ecc.) | x | ||
13 | Utilizzo di fiamme libere nelle aree esterne | x | ||
14 | Utilizzo e/o trasporto di liquidi infiammabili/combustibili. | X | ||
15 | Utilizzo di sostanze chimiche | X | ||
16 | Rischio biologico | x | ||
17 | Interventi edili (demolizioni, murature, tinteggiature, etc.). | x | ||
18 | Produzione di polveri e/o proiezione di schegge. | x | ||
19 | Manutenzione del verde | Sfalcio | X | |
Trattamenti con diserbanti, pesticidi, fertilizzanti. | x | |||
20 | Rischio scivolamenti su superfici di transito (pavimenti, scale). | X | ||
21 | Movimento di mezzi | X | ||
22 | Utilizzo e/o trasporto di materiali (arredi, ausili sanitari, letti,…….). | X | ||
23 | Movimentazione e sollevamento di carichi con uso di attrezzature di lavoro mobili, semoventi o non semoventi. | X | ||
24 | Rischio di caduta di materiali su terzi | X | ||
25 | Emissione di rumore | X | ||
26 | Effettuazione di campionamenti strumentali in ambiente lavorativo (microclima, polveri, ecc.). | x | ||
27 | Utilizzo, smontaggio di ponteggi (in legno, in metallo, PTP, PTG, su ruote, trabattello, ecc.). | X | ||
28 | Con spazi dedicati al carico/scarico dei materiali necessari allo svolgimento dell’appalto. | X | ||
29 | Con percorsi dedicati per il trasporto di materiali atti allo svolgimento dell’appalto. | X |
4. DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE E AFFOLLAMENTO DELLE STRUTTURE
Le tabelle seguenti riportano i dati di affollamento della Struttura, suddivisi tra personale aziendale normalmente presente nel periodo diurno e numero massimo stimato di visitatori e utenti.
Plesso | Numero di persone impiegate per turno | TOT. | |||
7.00-14.00 | 14.00-21.00 | 21.00-7.00 | festivi | ||
Pugliese: degenze | 1700 | 1500 | 1200 | 1500 | |
Pugliese: poliambulatori | 500 | 200 | 10 | 10 | |
Pugliese: malattie infettive | 300 | 250 | 200 | 250 | |
Totali per turno | |||||
Ciaccio-De Lellis: degenze | 600 | 400 | 200 | 200 | |
Totali per turno | |||||
Nella palazzina Uffici di via Cortese, invece, gli addetti che operano contemporaneamente all’interno dell’edificio sono circa 300 Il sabato, la domenica e i festivi gli uffici sono chiusi |
Presso le Strutture sanitarie si registra, inoltre, la presenza costante di lavoratori di Enti esterni / Imprese appaltatrici, quali:
- Addetti alla manutenzione impianti e strutturali
- Addetti impresa pulizie
- Addetti manutenzione e verifica periodica apparecchiature biomedicali
- Addetti alla vigilanza
- Addetti di ditte varie
- Associazioni di volontariato
Ulteriori lavoratori dipendenti di altre Imprese (servizio di lavanderia, gestione raccolta e smaltimento rifiuti speciali, , gestione e manutenzione apparecchiature e reti informatiche, fornitura gas medicali e manutenzione delle relative attrezzature, manutenzione verde) sono in genere potenzialmente presenti in corrispondenza dei locali e delle aree presso i quali svolgono la propria attività.
Nel caso in cui gli Appaltatori/Subappaltatori si trovino a svolgere la propria attività contestualmente a personale di altre Imprese appaltatrici (non coinvolte nei lavori in oggetto), essi dovranno immediatamente segnalare la circostanza all’Azienda Ospedaliera e recepirne le disposizioni
4.1 ORARI DI LAVORO
Le attività sanitarie nelle degenze e nel pronto soccorso sono continue H 24.00 e per 365 gg/ l’anno.
13
I turni di lavoro del personale medico e paramedico sono tre:
- 7.00/14.00
- 14.00/21.00
- 21.00/7.00
I poliambulatori osservano il seguente orario di lavoro:
da lunedì a venerdì: 8.00/17.30 Sabato: 8.00/14.30
Domenica e festivi: chiuso Uffici amministrativi
lunedì e mercoledì: 8.00/17.30 martedì, giovedì, venerdì: 8.00/14.30 sabato, domenica e festivi: chiuso
Per gli orari di svolgimento delle proprie attività, le Imprese Appaltatrici/Subappaltatrici dovranno attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite dall’Azienda Ospedaliera, anche tramite definizione del “Programma lavori”.
Le variazioni a dette disposizioni, che dovessero verificarsi anche per situazioni contingenti, dovranno essere tempestivamente comunicate all’Azienda Ospedaliera, che potrà apportare modifiche al programma stesso.
4.2 UTILIZZO DELLE AREE E DEI LOCALI
TIPOLOGIA AREA/LOCALI | FRUIZIONE DELLE AREE | Rischio | ||||
Pazienti | Lavorat. Az. Osp | Ditte esterne | Ass. Volont | visitatori | ||
PUGLIESE: Locali tecnici | ||||||
Centrali termiche | NO | NO | SI | NO | NO | 3 |
Gruppi elettrogeni | NO | NO | SI | NO | NO | 2 |
Cabine elettriche di trasformazione | NO | NO | SI | NO | NO | 3 |
Gruppi frigoriferi sulle terrazze | NO | SI | SI | NO | NO | 2 |
Gruppo antincendio | NO | NO | SI | NO | NO | 2 |
Serbatoi gas medicali | NO | NO | SI | NO | NO | 3 |
PUGLIESE: edificio principale | ||||||
Laboratori di analisi | NO | SI | SI | SI | NO | 2 |
Laboratori di Anatomia Patologica | NO | SI | SI | SI | NO | 1 |
Farmacia | NO | SI | SI | SI | NO | 1 |
Magazzini e depositi vari | NO | SI | SI | SI | NO | 1 |
Spogliatoi | NO | SI | SI | SI | NO | 1 |
Radiodiagnostica | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
Reparti di degenza | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
Pronto Soccorso | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
Sale operatorie | SI | SI | SI | SI | NO | 2 |
Terapie intensive | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
Rianimazione | SI | SI | SI | SI | SI | 3 |
Sale RX | SI | SI | SI | SI | NO | 3 |
Sale RSM | SI | SI | SI | SI | NO | 3 |
Aree esterne carrabili e pedonali | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
PUGLIESE: malattie infettive | 1 |
Degenze | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
Corridoi e attesa | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
PUGLIESE: poliambulatori | ||||||
Laboratori di analisi | NO | SI | SI | SI | NO | 2 |
Aree attesa | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
CIACCIO-DE LELLIS: Locali tecnici | ||||||
Centrali termiche | NO | NO | SI | NO | NO | 3 |
Gruppi elettrogeni | NO | NO | SI | NO | NO | 2 |
Cabine elettriche di trasformazione | NO | NO | SI | NO | NO | 3 |
Gruppi frigoriferi sulle terrazze | NO | SI | SI | NO | NO | 2 |
Gruppo antincendio | NO | NO | SI | NO | NO | 2 |
Serbatoi gas medicali | NO | NO | SI | NO | NO | 3 |
CIACCIO-DE LELLIS: | ||||||
degenze | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
Uffici amministrativi 3 piano | SI | SI | SI | SI | SI | 1 |
Aree esterne carrabili e pedonali | SI | SI | SI | SI | SI | 2 |
Area PET Mobile | SI | SI | SI | SI | SI | 3 |
Rischio 1 = BASSO | Rischio 2 = MEDIO | Rischio 3 =ALTO |
5. DESCRIZIONE SISTEMI E DISPOSITIVI DI SICUREZZA
5.1 Vie di esodo e uscite di sicurezza
(Planimetrie di individuazione disponibili e consultabili presso il C.O.E.I.)
I percorsi d’esodo con le relative uscite di sicurezza, scale antincendio e ascensori dedicati sono evidenziati nella apposite planimetrie ubicate lungo le pareti dei corridoi e delle aree di sosta e/o smistamento.
L’uscita dai piani superiori e dai piani interrati avviene tramite le scale interne o esterna, attraverso le porte ubicate in corrispondenza del relativo pianerottolo sul vano scale .
La larghezza delle rampe è sempre maggiore o uguale a m 1.20
Tutte le uscite sono agevolmente raggiungibili attraverso i percorsi interni, i corridoi di piano e i vani scala interni, e risultano altresì libere da impedimenti al transito, facilmente apribili e adeguatamente segnalate e identificabili dai vari punti di stazione.
L’esatta ubicazione delle uscite di emergenza è evidenziata nelle planimetrie di evacuazione affisse nei piani di ciascun edificio, nonché nelle planimetrie allegate al Piano di Emergenza dell’Ospedale.
5.2 Ascensori e montacarichi
Gli ascensori riservati al personale e quelli dedicati all’utenza sono liberi e dislocati in prossimità dei reparti e inprossimità delle scale.
Nell’edificio “Pugliese” sono in fase di terminazione i lavori sugli ascensori antincendio posizionatirispettivamente in prossimità delle scale A-B-C.
All’interno dei locali macchina ai piani copertura o interrati degli edifici A e B sono installati i pulsanti di emergenza per l’interruzione della forza motrice ascensori.
In caso di fuori tensione gli ascensori sono muniti di sistema di riporto ai piani ad azionamento manuale, con comandi installati presso i locali macchina ascensori.
L’unico edificio dotato di CPI è il presidio “De Lellis”.
In caso di emergenza, fatta eccezione per gli ascensori antincendio già adeguati (e quelli in fase di realizzazione) gli altri ascensori non possono essere utilizzati per l’evacuazione, in quanto privi delle caratteristiche necessarie per garantirne il corretto funzionamento e la tutela degli occupanti.
5.3 Sistemi di sgancio tensione elettrica
L’impianto elettrico degli Edifici è realizzato in modo tale da poter escludere elettricamente le aree ed i piani tramite pulsante generale di blocco posto all’interno della cabina elettrica.
I locali dei trasformatori e dei quadri elettrici generali relativi agli impianti di tutti i piani degli Edifici principali sono situati in appositi locali adiacenti la cabina elettrica facilmente raggiungibili tramite stradina.
La porta di accesso per il personale è situata all’interno dell’area del presidio.
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PUGLIESE
La cabina elettrica è adiacente al muro perimetrale del lato Sud Ovest del presidio ospedaliero, il tipo di alimentazione primaria con trasformatore MT/BT con accesso ad esclusivo uso del personale tecnico; il quadro elettrico di Smistamento Generale è situato sui corridoio al Piano Primo in corrispondenza delle rispettive scale A-B-C.
CIACCIO-DE LELLIS
La cabina elettrica è adiacente tra il piazzale interno ed il parcheggio di radioterapia del presidio ospedaliero, il tipo di alimentazione primaria con trasformatore MT/BT con accesso ad esclusivo uso del personale tecnico; il quadro elettrico di Smistamento Generale è situato sui corridoio al Piano S1- Terra- Primo – Secondo negli atri che portano ai reparti.
N.B. Nel caso in cui debba essere tolta tensione, ciascun reparto dispone di quadro elettrico contenente i pulsanti relativi alla rispettiva sezione dell’impianto. Tutti i Q.E. di alimentazione Centrale Ossigeno, Vuoto, Idriche, Termiche e Accessori si trovano istallati all’interno dei locali tecnici a uso di ogni reparto.
POLIAMBULATORI
Il quadro di alimentazione primaria con accesso ad esclusivo uso del personale tecnico è situato in una struttura in alluminio posta nelle immediate vicinanze; il quadro elettrico di Smistamento Generale è situato in locale tecnico con accesso esclusivo. I quadri elettrici di piano S1- Terra- Primo e Secondo sono situati in locali tecnici mentre quello sito al Terzo Piano è allocato presso gli uffici ad uso del SUEM 118 (ad uso esclusivo dell’ASP CZ).
MALATTIE INFETTIVE
Il quadro di alimentazione primaria con trasformatore MT/BT e quadro elettrico di BT con accesso ad esclusivo uso del personale tecnico sono posizionati in costruzione in c.a. allocata alle spalle del poliambulatori quadro elettrico di Smistamento Generale; è situato sui corridoio al Piano Primo in corrispondenza delle rispettive scale A-B-C.
MADONNA DEI CIELI
In quadro generale con accesso esclusivo del personale tecnico è situato al Piano S1 mentre il quadro di alimentazione primaria si trova allocato all’esterno della struttura; i quadri elettrici sono presenti sui corridoio principale di dx/sx dei vari piani della struttura.
Si ricorda che gli interventi sugli impianti elettrici devono essere effettuati esclusivamente da personale Specializzato e adeguatamente formato.
5.4 Valvole di intercettazione combustibile
PUGLIESE
La valvola di intercettazione del gas metano (utilizzato per l’alimentazione dell’impianto di riscaldamento) è ubicata in prossimità del pianerottolo della scaletta d’emergenza in ferro posta all’esterno del locale centrale termica interrato.
CIACCIO-DE LELLIS
La valvole di intercettazione del gas metano sono ubicate all’esterno delle centrali.
Si ricorda che le manovre sulle valvole di intercettazione del gas devono essere effettuate esclusivamente da personale Specializzato e adeguatamente formato.
5.5 Valvole di intercettazione gas medicali
PUGLIESE 16
La valvole di intercettazione dei gas medicali sono ubicate in prossimità della centrale di stoccaggio.
In prossimità dei reparti sono presenti quadri di controllo e di intercettazione del gas CIACCIO-DE LELLIS
La valvole di intercettazione dei gas medicali sono ubicate in prossimità della centrale di
stoccaggio.
In prossimità dei reparti sono presenti quadri di controllo e di intercettazione del gas.
Si ricorda che le manovre sulle valvole di intercettazione devono essere effettuate esclusivamente da personale Specializzato e adeguatamente formato e previa autorizzazione del Direttore di reparto o della Direzione Medica di Presidio.
5.6 Valvole di intercettazione acqua
Le valvole generali di intercettazione dell’acqua, situate in prossimità delle centrali e all’ingresso dell’edificio.
5.7 Impianto di rivelazione incendi
PUGLIESE – CIACCIO DE LELLIS
L’impianto di rivelazione incendi dell’Ospedale, in corso di ultimazione, è costituito da rivelatori di fumo ottici e sensori termici.
Tali dispositivi sono collegati ad un sistema di ricevimento allarme (centralina generale), installato presso il Centro Gestione Antincendio, dal quale è possibile allertare i responsabili di reparto, i gestori dell’emergenza e i mezzi di soccorso esterni.
5.8 Rete idrica antincendio
PUGLIESE – CIACCIO DE LELLIS
La Struttura Ospedaliera è dotata di rete idrica antincendio, alimentata da riserva idrica dedicata e relativo gruppo di pressurizzazione. All’esterno degli edifici sono presenti gli attacchi per l’autopompa V.V.F.
All’interno dei reparti e lungo le vie di esodo sono dislocati gli idranti UNI 45 dotati di manichette.
La posizione degli idranti è segnalata in loco mediante apposita cartellonistica, nonchè riportata nelle planimetrie allegate al Piano di Emergenza e nelle planimetrie di evacuazione dislocate nei reparti.
Si ricorda che l’impiego degli idranti è riservato al personale appositamente destinato allo scopo, con preparazione e conoscenze adeguate.
In nessun caso il personale delle Imprese in Appalto/Subappalto dovrà utilizzare gli idranti
5.9 Mezzi mobili antincendio
PUGLIESE – CIACCIO DE LELLIS
Il Complesso Ospedaliero dispone attualmente di dispositivi antincendio portatili (estintori) a CO2 e polvere (di capacità estinguente compresa tra 34A-144B C e 55A 233B C), distribuiti nelle diverse zone ed edifici della Struttura.
Sono inoltre presenti box contenitori dei d.p.i. ad uso esclusivo della squadra d’emergen1za7
aziendale.
Tutti gli estintori sono ubicati in prossimità delle vie di transito, in posizione facilmente accessibile, liberi da impedimenti e segnalati da idonea cartellonistica.
Ciascuna Impresa Appaltatrice/Subappaltatrice dovrà essere fornita di idonei mezzi antincendio portatili, in base all’attività svolta in esecuzione dei lavori.
L’utilizzo dei mezzi portatili di estinzione presenti nella sede aziendale è subordinato all’ottenimento di autorizzazione da parte dell’Azienda Ospedaliera
5.10 Punti di raduno
I punti di raduno, da raggiungere in caso di evacuazione, sono ubicati nelle seguenti aree: Presidio Pugliese-poliambulatori e malattie infettive:
- area parcheggi, lato Sud Est;
- area nei pressi della portineria, lato Nord-Ovest
- area adiacente i locali obitorio
- area parcheggio viale Xxx X (ex dializzati) Presidio Ciaccio-De Lellis
- area parcheggi zona obitorio;
- area parcheggi di fronte diramazione ex SERT;
Tutto il personale delle Imprese in Appalto/Subappalto, dopo aver messo in sicurezza le attrezzature impiegate e avvisato il proprio Capo squadra, deve confluire a detti punti, restando a disposizione per le verifiche di presenza e per le comunicazioni del caso E’ fatto divieto di allontanarsi dal proprio punto di raccolta se non in caso di diversa comunicazione da parte del personale addetto alla gestione dell’emergenza, salvo in presenza di pericolo grave e imminente.
6. RISCHI SUI LUOGHI DI LAVORO - INFORMAZIONI PER L’ESECUZIONE IN SICUREZZA DEI LAVORI
In esito all’analisi conoscitiva di cui alle pagine che precedono, emerge che le attività lavorative normalmente svolte nella Struttura consistono essenzialmente nella erogazione di servizi sanitari, quali:
Assistenza sanitaria (medica ed infermieristica) per reparti di degenza di medicina, chirurgia, ortopedia, oncologia, ecc;
Assistenza sanitaria (medica ed infermieristica) per Pronto Soccorso, blocchi operatori, Terapia Intensiva, Rianimazione, Sala Parto e Nursery
Esami ambulatoriali di radiologia, ecografia, TAC, Endoscopia Attività ambulatoriale polispecialistica
Diagnosi e cure con utilizzo attrezzature e macchine medicali ed elettromedicali.
Nella Struttura vengono inoltre svolte le seguenti attività direttamente correlate alla assistenza medica e relative ai servizi ausiliari che permettono il normale esercizio dell’ospedale:
• prelievi ematici e analisi di laboratorio su campioni organici;
• gestione amministrativa del personale e degli utenti,
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• gestione materiali e attrezzature utilizzate, gestione rifiuti;
• manutenzione ordinaria - idraulica, elettrica, edile - con utilizzo di utensili portatili e attrezzi manuali;
Servizi in appalto svolto da personale di ditte esterne:
- raccolta e disinfezione biancheria, lavanderia e stireria;
- pulizia locali,
- manutenzione centrali termiche, elettriche, antincendio;
- manutenzione apparecchiature biomedicali,
- fornitura gas medicali e manutenzione delle relative attrezzature di servizio;
- manutenzione impianti di sollevamento (ascensori e montacarichi);
- servizio ambulanze;
- raccolta e smaltimento rifiuti;
- taglio erba e pulizia aree esterne;
- vigilanza notturna e diurna,
- manutenzione reti informatiche;
- manutenzione impianti idrici
L’analisi dei rischi riportata nel presente capitolo non si applica ai rischi operativi specifici correlati alle attività delle Imprese in Appalto/Subappalto durante l’esecuzione dei lavori. Ciascuna Impresa Appaltatrice/Subappaltatrice è pienamente responsabile degli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008 e dell’osservanza delle misure di sicurezza da parte dei propri lavoratori.
A tale proposito, ciascuna Impresa è tenuta, con congruo anticipo rispetto all’inizio dei lavori, a trasmettere al Committente:
- idonea documentazione contenente la valutazione dei rischi per i lavori relativi alla parte di appalto di propria competenza, anche in assolvimento degli obblighi di cui agli articoli 15, 18 e 26, comma 2, del D.Lgs. 81/2008
- elenco nominativo dei propri lavoratori, per consentire all’Azienda Ospedaliera di predisporre i relativi permessi di ingresso e uscita dalla Struttura
E’ fatto obbligo, inoltre, comunicare tempestivamente ogni modifica ai contenuti della documentazione trasmessa e dell’elenco nominativo
Sulla base dei contenuti dell’analisi conoscitiva e della premessa al presente capitolo, nel seguito è riportata l’analisi dei rischi sui luoghi di lavoro per le attività tipiche della Struttura.
Relativamente al complesso delle attività svolte dal personale dell’Azienda, i potenziali fattori di rischio sono quelli di seguito elencati e successivamente descritti.
• AREE DI TRANSITO - SPAZI DI LAVORO - SCALE - ASCENSORI
• IMPIANTI ELETTRICI
• INCENDIO
• APPARECCHI A PRESSIONE
• RETI DI DISTRIBUZIONE GAS 19
• MEZZI DI TRASPORTO
• AGENTI BIOLOGICI
• AGENTI CHIMICI
• MICROCLIMA TERMICO
• ESPOSIZIONE A RUMORE
• ILLUMINAZIONE
• RADIAZIONI IONIZZANTI / NON IONIZZANTI
7.1 Aree Transito - Spazi di Lavoro - Scale - Ascensori
Questa tipologia di rischio è legata alla presenza di attrezzature e/o ingombri negli spazi normalmente utilizzati nell'attività lavorativa.
La disposizione e l’utilizzo dei locali e delle attrezzature e arredi all’interno degli stessi sono tali da:
- consentire l’adeguata circolazione delle persone sulle vie di transito
- consentire l’agevole movimento degli operatori e degli utenti
- rendere disponibili spazi adeguati per il transito all’interno degli Edifici
- rendere minimo il rischio di cadute e urti con le postazioni e le strutture degli Edifici Tutti gli edifici dispongono di scale interne che fungono da collegamento tra i vari piani.
Le scale esterne , quelle a prova di fumo e quelle protette sono presenti in tutti gli edifici ad eccezione del fabbricato di Via Cortese adibito ad uffici amministrativi.
Le scale interne sono utilizzate sia per il normale transito sia per l’evacuazione dai locali, mentre la rampe esterne sono di norma utilizzate solo in caso di emergenza.
Il tracciato, le dimensioni e le caratteristiche costruttive e di manutenzione delle scale sono tali da consentirne il normale uso in sicurezza.
Per questa tipologia di rischio non si prevede alcuna protezione particolare.
Con riferimento all’esecuzione dei lavori, ciascuna impresa Appaltatrice/Subappaltatrice ha l’obbligo di:
• organizzare le aree di lavoro in modo razionale, mantenerle in ordine e provvedere alla loro segnalazione nonchè, se necessario, ad opportuna delimitazione;
• mantenere sgombri i passaggi da materiali vari: merci, attrezzi, imballi o altro non devono creare intralcio al passaggio
• nel caso di spandimento accidentale di sostanze pericolose rispettare le istruzioni ricevute o contenute nella scheda di sicurezza
• tutti i rifiuti, ed in particolare quelli pericolosi, devono essere depositati e smaltiti negli appositi contenitori secondo procedure predefinite
• provvedere prontamente all’idoneo smaltimento dei materiali di demolizione prodotti in esecuzione dei lavori
• utilizzare opere provvisionali, scale, trabattelli e simili in conformità alla regola dell’arte e in buono stato di manutenzione
• utilizzare esclusivamente le proprie opere provvisionali ed attrezzature, salvo espressa autorizzazione dell’Azienda Ospedaliera
• adottare le necessarie ed opportune precauzioni atte ad eliminare i pericoli di
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caduta dall’alto di persone, attrezzature, materiali vari nonché di proiezione di oggetti e frammenti, con particolare riferimento alla tutela delle postazioni di lavoro aziendali (persone e cose) in prossimità dell’area interessata dai lavori
• predisporre idonea segnaletica di sicurezza, relativamente alle opere provvisionali e alle attrezzature ed alle situazioni che, per l’esecuzione dei lavori, comportino una modifica del normale profilo di rischio dell’Edificio
• non realizzare stoccaggi, seppure temporanei, di sostanze pericolose all’interno della Struttura; nel caso l’impiego di tali sostanze sia necessario allo svolgimento dei lavori, l’Appaltatore/Subappaltatori dovrà ottenere espressa autorizzazione dall’Azienda Ospedaliera, cui dovrà fornire le indicazioni sulle modalità di utilizzo e trasmettere le relative schede di sicurezza
• non usare mai sostanze infiammabili per la pulizia dei pavimenti
7.2 Impianti Elettrici
Questa tipologia di rischio è connessa essenzialmente all’utilizzo di attrezzature elettriche / elettroniche, necessarie alle attività svolte nella Struttura (apparecchiature elettromedicali, attrezzature informatiche, impianti di illuminazione - condizionamento - sollevamento).
L'impianto elettrico della Struttura è dotato di sistemi di protezione contro i contatti diretti e indiretti, i sovraccarichi e le sovratensioni.
Il passaggio dei cavi, in ciascun piano, avviene entro canaline nel pavimento/soffitto e nelle pareti divisorie.
Tutte le apparecchiature collegate riportano l'indicazione delle caratteristiche costruttive, della tensione, intensità e tipo di corrente.
È possibile sezionare l’intero impianto dai quadri elettrici generali posti nella struttura ospitante la cabina elettrica; è possibile inoltre sezionare i circuiti di ogni piano/reparto agendo sui quadri distribuiti localmente.
• È fatto divieto di apportare qualsiasi modifica non preventivamente autorizzata all’impianto elettrico e alle utenze ad esso collegate
• Evitare l’uso di prolunghe irregolari con elementi a vista o cavi non fissati adeguatamente alle spine
• Utilizzare sempre apparecchiature elettriche portatili a doppio isolamento
• Garantire una buona manutenzione di tutte le apparecchiature elettriche utilizzate
• Ciascuna Impresa Appaltatrice ha l’obbligo di richiedere ed ottenere espressa autorizzazione, da parte dell’Azienda Ospedaliera, per la connessione di proprie apparecchiature all’impianto elettrico della Struttura; contestualmente alla richiesta, dovrà essere consegnata idonea documentazione attestante la conformità alla regola dell’arte delle apparecchiature impiegate.
7.3 Incendio / esplosione
L’incendio è una tipologia di rischio potenzialmente presente in tutte le attività.
Nelle strutture sanitarie costituisce evento particolarmente catastrofico, e il rischio è in parte dovuto alla presenza di persone estranee all’organizzazione che non conoscono adeguatamente gli ambienti. 21
E’ stato redatto un piano di emergenza ed un documento sintetico contenente le istruzioni comportamentali alle quali attenersi in caso di evacuazione, che dovrà essere preso in visione dai lavoratori di ciascuna ditta appaltatrice destinata ad operare all’interno
dell’Azienda.
Il carico di incendio potenziale, è costituito in gran parte dagli arredi e, nei locali destinati ad ufficio o archivio, dal materiale cartaceo presente.
Gli inneschi potenziali possono derivare da:
- cortocircuito elettrico
- superfici calde (piastre elettriche), caldaie in centrale termica, bruciatori a gas
- fiamme libere
- mozziconi di sigaretta (inosservanza del divieto di fumare)
Il materiale di isolamento dei cavi e conduttori è di tipo non propagante l’incendio, a basso sviluppo di gas tossici.
Nel locale adibito a centrale termica, nei pressi del serbatoio di ossigeno e deposito gas medicali e, in misura minore, nei laboratori di microbiologia, il pericolo d’incendio è più significativo che nel resto della Struttura, data la presenza di gas infiammabili (metano) o comburenti (ossigeno / protossido di azoto).
Nei reparti di degenza, nel pronto soccorso, nelle sale operatorie, nelle sale parto e terapia intensiva neonatale il rischio di incendio è più elevato a causa della ridotta autonomia di spostamento dei pazienti e degli utenti potenzialmente presenti.
Ulteriori maggiori rischi di incendio possono essere presenti nei reparti con numerose utenze elettriche (laboratori analisi, radiologia, TAC, terapia intensiva, centrale frigorifera) e nei locali tecnici ospitanti quadri elettrici e trasformatori (cabina elettrica, cabina ENEL).
I rischi di esplosione/innesco di atmosfere potenzialmente esplosive sono molto contenuti, e si riferiscono unicamente alle sostanze liquide infiammabili contenute in quantità modeste nell’apposito locale, posto in area esterna in luogo isolato e distante da reparti di degenza, ambulatori e impianti tecnologici.
La prevenzione rappresenta comunque l’arma più efficace per controllare il rischio incendio. A tale scopo si elencano, di seguito, alcune elementari prescrizioni.
• Osservare scrupolosamente i divieti di fumare e usare fiamme libere, presenti in Azienda
• Se fosse necessario utilizzare saldatrici elettriche o a fiamma, adottare le necessarie precauzioni e, a lavoro ultimato, accertarsi che non vi siano principi di incendio. L’utilizzo di fiamme libere o saldature con elettrodi o continue, è generalmente vietato, salvo casi eccezionali strettamente necessari e ove non sia possibile intervenire diversamente. In ogni caso, tali attività devono essere preventivamente autorizzate dall’Azienda.
• Predisporre idonei mezzi di estinzione in prossimità di luoghi con attività a rischio di incendio (es. saldature)
• Non utilizzare prodotti infiammabili
• Non rimuovere o danneggiare i mezzi di estinzione incendi (estintori, idranti)
• Effettuare la pulizia giornaliera del posto di lavoro. La mancanza di ordine e 2d2i
pulizia dei locali favorisce il propagarsi dell’incendio
• Evitare accumulo di materiale combustibile in prossimità delle macchine
• Evitare accumulo di materiale combustibile in aree non frequentate
• Non danneggiare i cavi e le apparecchiature elettriche
• Prestare particolare attenzione nell’uso di attrezzature elettriche portatili e non utilizzare attrezzature danneggiate
• Comunicare tempestivamente irregolarità di funzionamento degli impianti elettrici
• Non effettuare interventi di modifica degli impianti elettrici se non espressamente autorizzati e in possesso di abilitazione
• Non utilizzare apparecchi portatili di riscaldamento, quali stufette o piastre elettriche
• Non ostruire le aperture di ventilazione delle apparecchiature elettriche
• In caso di lavori in prossimità delle centrali termiche, del serbatoio ossigeno e deposito gas medicali, le Imprese Appaltatrici dovranno ottenere autorizzazione da parte dell’Azienda Ospedaliera, osservandone scrupolosamente le eventuali disposizioni impartite
È comunque fatto divieto di:
• realizzare stoccaggi di materiale infiammabile/combustibile all’interno della Struttura (in caso di autorizzazione, lo stoccaggio dovrà essere idoneamente realizzato, segregato e segnalato)
Ciascuna Impresa è responsabile del rispetto delle norme di sicurezza da parte del proprio personale, con particolare riferimento alla prevenzione degli incendi
7.4 AGENTE BIOLOGICO
Al fine di poter garantire il più elevato livello di sicurezza per gli addetti, il rischio biologico si deve considerare potenzialmente presente in tutti i reparti e servizi dell'Azienda.
Ambienti a maggior rischio
Sono da ritenersi a maggior rischio i servizi ed i reparti di degenza destinati all'accoglimento e ricovero di pazienti che hanno contratto malattie infettive diffusive, i reparti e servizi ove sistematica è la manipolazione o il contatto con liquidi biologici (Laboratori, ambulatori, degenze, alcuni impianti tecnologici e servizi). Attrezzature materiali o luoghi contaminati da materiale di derivazione biologica (liquidi biologici, frammenti di tessuti, garze usate, siringhe o taglienti, etc.) possono essere fonte di rischio per la salute sia per contaminanti batterici che per virus.
Le possibilità dì trasmissione degli agenti infettanti possono essere:
a) per contatto diretto con l'agente infettante: imbrattamento della cute integra o lesionata, imbrattamento delle mucose, penetrazione nell'organismo (ferita con oggetti taglienti o punte contaminate - esposizione parenterale);
b) per via aerea: inalazione di aria contaminata dall'agente infettante o inalazione di goccioline contenenti gli agenti infettanti. Questa via di trasmissione è importante ad es. per la TBC e la meningite;
c) per via digerente: vengono ingeriti gli agenti infettanti portando alla bocca le mani contaminate o mangiando cibi contaminati o fumando o portando alla bocca oggetti contaminati. Attraverso questa via possono essere trasmesse ad esempio la salmonellosi e l'epatite A.
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MISURE DI PREVENZIONE
Misure di prevenzione per il contatto diretto:
Sono costituite dalle cosiddette "Precauzioni Universali"; si tratta di misure in larga parte di "buon senso" atte a prevenire l'esposizione parenterale, cutanea e mucosa nei casi in cui si preveda un contatto con materiale contaminato, sangue o altri liquidi biologici. Le precauzioni universali devono essere applicate a tutti i contatti con materiale proveniente da attività di assistenza o laboratori perché tutti i materiali che hanno derivazione biologica sono da considerare potenzialmente infetti.
Le precauzioni universali sono costituite da:
• lavaggio delle mani
• uso dei guanti
• uso degli indumenti protettivi.
Misure di prevenzione per la trasmissione per via aerea:
La problematica può verificarsi per attività lavorativa in locali in cui stazionano pazienti (degenze, ambulatori, diagnostiche) che possono emettere agenti di malattia attraverso le vie respiratorie. Per quel che riguarda le attività di manutenzione o pulizia di impianti di ventilazione, condizionamento, sostituzione di filtri o altro, gli operatori addetti devono indossare i DPI costituiti da tuta, guanti, maschera con filtri di efficienza FFP3.
Va precisato inoltre che i Dispositivi di protezione individuale ricordati vanno usati anche per la pulizia e/sostituzione dei filtri delle cappe che in ambiente ospedaliero vanno considerate tutte potenzialmente contaminate. Particolare cura va posta nell'evitare contaminazione delle zone circostanti: l'area di lavoro va interdetta mentre sono in corso le operazioni di sostituzione filtri. I filtri usati vanno immediatamente riposti in sacchi di materiale plastico e smaltiti fra i rifiuti pericolosi.
Misure di prevenzione per la trasmissione per via digerente:
Sono sufficienti misure di buon senso quali non mangiare, non bere, non fumare, non portarsi le mani alla bocca, non masticare gomma americana. Deve essere possibile lavarsi e cambiarsi prima di consumare i pasti.
NOTA
La ditta deve adeguatamente informare e formare il proprio personale sulle modalità di lavoro che consentono di minimizzare il rischio biologico e in particolare sulle modalità di esecuzione in sicurezza degli interventi di manutenzione, sulla segnaletica di sicurezza e su tutte le misure necessarie alla salvaguardia della sicurezza e salute degli operatori e alla protezione dell’ambiente. Il Datore di lavoro della ditta, così come individuato ai fini dell’applicazione del D. Lgs. 81/2008, deve assicurarsi, sistematicamente, che le procedure raccomandate vengano rigorosamente seguite.
7.5 Agenti chimici
Questa tipologia di rischio è connessa alla presenza di sostanze ed agenti chimici impiegati abitualmente dal personale dell’Azienda in relazione alle attività svolte all’interno della Struttura.
Poiché tali sostanze sono, di norma, depositate in appositi armadi, e utilizzate esclusivamente da personale sanitario o per la pulizia dei locali, il rischio da esposizione per le persone esterne è assai remoto, tranne in caso di incidente.
Nell’ambito del Presidio Ospedaliero il rischio chimico è generalmente presente. Le zone che comportano un rischio maggiore a causa della manipolazione quotidiana di sostanze chimiche pericolose (caustiche, irritanti, nocive, tossiche ed infiammabili) sono: 24
- Laboratorio Analisi chimico cliniche - RIA
- Blocco Operatorio
- Radiologia
- anatomia patologica
- oncologia
- Farmacia
L’utilizzo delle sostanze e dei prodotti chimici avviene prevalentemente all’interno di macchinari automatizzati, o sotto cappa in locali destinati allo scopo e non di libero accesso; i liquidi reflui sono convogliati, per caduta, all’interno di appositi contenitori - raccolti e maneggiati dal personale dell’Azienda - o (nel caso dei fluidi di sviluppo e fissaggio) all’interno di taniche a tal scopo predisposte, situate al piano terra e accessibili solo da parte di soggetti autorizzati.
Nella struttura ospedaliera vengono inoltre utilizzati gas medicali, distribuiti nei vari reparti tramite impianto canalizzato (O2, N2O); in alcuni reparti sono presenti anche bombole di gas principalmente contenenti O2, N2O, CO2.
AVVERTENZE
I prodotti necessari all’eventuale espletamento dei servizi appaltati dovranno essere
esclusivamente quelli dichiarati nell’offerta tecnica e per i quali è stata fornita la Scheda di Sicurezza. In caso si rendesse necessario introdurre un nuovo prodotto, questo dovrà essere preventivamente autorizzato dal Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Azienda
• In caso di esposizione seguire le istruzioni contenute nella scheda di sicurezza del Prodotto
• È fatto divieto alle Imprese, che non siano provviste di specifica autorizzazione in tal senso, di manomettere, spostare o in ogni caso maneggiare i contenitori di fluidi reflui di laboratorio o clinici
7.6 Microclima Termico / Aerazione
Questo rischio è legato alle variazioni termiche nell'ambiente di lavoro.
Tutti i locali della Struttura (con l’esclusione dei locali tecnici) dispongono di un sistema di riscaldamento centralizzato con le seguenti caratteristiche:
- centrale termica per il trattamento dell’aria per la produzione di aria calda e fredda
- canali di distribuzione aria nei reparti
- diffusori all’interno degli ambienti da trattare
L’aerazione degli ambienti di lavoro e dei reparti è garantita, ove presenti, dagli impianti di condizionamento. Negli altri casi, la circolazione dell’aria è realizzata mediante ventilatori/estrattori a parete o alle finestre.
Negli attraversamenti tra un comparto e il successivo sono presenti, all’interno dei condotti, serrande tagliafuoco.
AVVERTENZE
• Eventuali interventi sui condotti di areazione che implichino l’interruzione, anche solo temporanea, dei flussi d’aria nei reparti a maggiore rischio elencati al precedente paragrafo, devono essere preventivamente autorizzati dall’Ufficio Tecnico; 25
• In caso di necessità di rimozione delle serrande tagliafuoco è necessario avvisare, preventivamente, l’Ufficio Tecnico e il Centro per la Gestione Incendi
• E’ vietato l’uso di fiamme libere
• E’ necessario transennare l’area di intervento
7.7 Illuminazione
L’illuminazione dei locali ed aree della Struttura è del tipo sia naturale (aperture aeroilluminanti) che artificiale (armature a soffitto).
L’illuminamento derivante da tali sistemi è adeguato allo svolgimento delle attività interne e, pertanto, a maggior ragione adatto allo svolgimento dei lavori appaltati.
Lo stato attuale è tale da far ritenere trascurabile il rischio dovuto a illuminamento insufficiente.
7.8 Radiazioni ionizzanti - non ionizzanti
Questo rischio è legato alla presenza, nei reparti di radiologia e TAC, e nelle sale operatorie di ortopedia, di apparecchiature diagnostiche di irradiazione a raggi X.
Le apparecchiature in questione dispongono delle necessarie schermature; i locali sono provvisti di pareti e serramenti schermati.
Tutte le camere di irradiazione dispongono di locali filtro per l’accesso.
Tutti gli accessi alle camere di irradiazione e locali in cui è prevista la presenza di radiazioni ionizzanti sono adeguatamente individuati tramite apposita segnaletica di sicurezza.
Gli accessi alle camere di irradiazione sono inoltre provvisti di pannelli luminosi di avvertimento che segnalano l’entrata in funzione delle apparecchiature di radioemissione presenti nei locali.
PUGLIESE
Piano 1 – comparto C.1.c – Reparto: Radiologia Piano 3 - comparto C.3.e – Reparto: ortopedia
Piano 5 - comparto C.5.d – Reparto: Medicina nucleare, radioimmunologia
E’ presente, nell’area retrostante il box smistamento pasti del presidio Pugliese, un locale all’interno del quale vi è ubicato il serbatoio di raccolta liquidi contaminati provenienti dai servizi igienici della medicina nucleare.
I liquidi sono contaminati da sostanze radioattive. Essi confluiscono all’interno di serbatoi sigillati posizionati all’interno del locale suddetto, dopo aver percorso una canalizzazione in pvc adeguatamente protetta da una capsula di laterizi e calcestruzzo.
E’ fatto divieto di effettuare qualsiasi intervento sulla colonna fecale e all’interno del manufatto di stoccaggio. Laddove vi fosse presenza di liquidi in prossimità di tali impianti o presenza di fumi è necessario avvisare il centro emergenze incendi ai nn. 0961883354-0961883311.
Lo stesso dicasi per quanto attiene il presidio Ciaccio ove vi è un automezzo che ospita la PET mobile all’interno del cortile prospicienti le centrali elettriche.
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CIACCIO-DE LELLIS
Piano S1 – comparto C.S1.a – Reparto: Radiologia Piano S1 – comparto C.S1.b – Reparto: Radioterapia
• È fatto divieto di accedere alle zone classificate a rischio, identificate da apposita cartellonistica di avvertimento, se non preventivamente autorizzati e comunque mai in condizioni di utilizzo
• E’ fatto divieto inoltre di apportare qualsiasi modifica o effettuare qualunque intervento non preventivamente autorizzato sui serramenti o sulle pareti schermate delle camere di irradiazione
- Predisporre idonei dispositivi anticaduta (imbragature, ponteggi, etc. per le attività svolte in altezza (es. impianti aerei)
- Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali e collettivi forniti per lo svolgimento di operazioni che ne impongono l’impiego (es. calzature antisdrucciolevoli in ambienti che presentano pavimentazione umida o bagnata)
- Evitare l’uso di scale portatili non regolamentari
- Non indossare vestiari ed accessori con parti svolazzanti che possono impigliarsi od essere afferrati da organi di macchinari
- Evitare di sollevare polvere durante operazioni di pulizia, utilizzando ad esempio appositi apparecchi aspiratori
- Tenere conto di eventuali concomitanze di attività con personale aziendale o di altre imprese appaltatrici
- Prima dell’esecuzione dei lavori, informarsi sulla eventuale accessibilità dei luoghi da parte di persone estranee e comunque non autorizzate
- I lavoratori dipendenti delle Ditte appaltatrici e i lavoratori autonomi che si rechino per la prima volta sul posto di lavoro in locali interni all'Azienda, devono richiedere la presenza di un dipendente dell'Azienda (ovviamente appartenente alla struttura complessa dalla quale è avvenuto l'affidamento del lavoro o servizio) che provvederà ad accompagnarli sul posto di lavoro fornendo tutte le indicazioni e le informazioni necessarie
- Durante gli spostamenti seguire i percorsi eventualmente predisposti all'uopo, evitando assolutamente di ingombrarli con materiali o attrezzature
- Non spostare, utilizzare o manipolare attrezzature o sostanze di cui non si conoscano le caratteristiche e, comunque, senza aver preventivamente chiesto l'autorizzazione al personale addetto
- Non rimuovere, modificare o manomettere in alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o le protezioni installate su impianti/macchine, ovvero compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non di specifica competenza, in grado pertanto di compromettere la propria sicurezza e quella delle altre persone
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- Segnalare tempestivamente eventuali deficienze di dispositivi di sicurezza o l'esistenza di condizioni di pericolo, adoperandosi direttamente in caso di urgenza e nell'ambito delle proprie competenze e possibilità
- Nel corso di eventuali lavori di posa di cavi, tubazioni e impianti vari, avvertire il referente dell’Azienda ogni qual volta si ponga la necessità di attraversare manufatti e/o strutture di compartimentazione antincendio
- Non abbandonare attrezzature e/o materiali in posizioni di equilibrio instabile, ovvero segnalarne tempestivamente la presenza alla Stazione Appaltante per gli eventuali provvedimenti del caso
- Non usare attrezzature e/o materiali di proprietà dell'Azienda, senza preventiva autorizzazione e attenersi scrupolosamente, in ogni caso, alle istruzioni e norme d'uso relative
- Lasciare ogni giorno le zone di lavoro adeguatamente pulite e ordinate. Tutti i materiali di risulta devono essere riposti negli appositi luoghi di raccolta. I lavori in corso devono essere sempre chiaramente segnalati e protetti
- Non lasciare attrezzature e/o materiali che possano costituire fonte potenziale di pericolo in luoghi di transito o di lavoro, ovvero frequentati da operatori dell'Azienda e/o utenti o pazienti
- Qualora nel corso dei lavori si presentassero situazioni particolari, rivolgersi esclusivamente a personale qualificato dell’Azienda
Tutti i lavori devono essere eseguiti nel totale rispetto delle normative antinfortunistiche, da personale adeguatamente informato e formato anche sul corretto uso dei D.P.I.
Le macchine e gli attrezzi devono essere corredati della dovuta documentazione inerente la loro conformità alle norme di sicurezza (es. libretti ponteggio, omologazione degli apparecchi di sollevamento, marchio CE, etc.), e ciascun dispositivo di protezione deve essere accompagnato da una nota informativa di rispondenza agli specifici rischi di esposizione.
E’ fatto obbligo di attenersi scrupolosamente alle procedure di lavoro e alla segnaletica di sicurezza predisposta, anche per quanto concerne l'uso eventuale di specifici mezzi di protezione individuale.
In situazioni di emergenza (es. incendio) utilizzare le vie e le uscite di emergenza indicate dalla segnaletica di riferimento ed avvertire immediatamente il personale presente.
10. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Si intende per dispositivo di Protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro.
I dispositivi di protezione individuale devono essere impiegati quando i rischi non possono
essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da altri mezzi2d8i
protezione collettiva o ambientale, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
I lavoratori devono osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza e igiene richiamate dalla segnaletica di riferimento e dalle misure di sicurezza aziendali
E DEVONO ESSERE OPPORTUNAMENTE FORMATI ED INFORMATI
Si ricorda che la gestione dei rischi connessi alle attività di specifica pertinenza della ditta appaltatrice o di altri collaboratori, rientrano nell’ambito delle responsabilità della ditta medesima, che peraltro deve provvedere alla informazione, formazione, consegna, scelta ed addestramento nell’uso di idonei mezzi personali di protezione ai propri dipendenti.
Devono essere sempre rispettate le indicazioni e le segnalazioni presenti.
Si raccomanda di prestare tutta la necessaria attenzione nelle zone ove è previsto il passaggio di carrelli, mezzi motorizzati e autoveicoli.
All’interno dell’Azienda la circolazione con mezzi motorizzati deve avvenire a bassissimavelocità, onde scongiurare incidenti.
La sosta di autoveicoli o mezzi appartenenti alle imprese appaltatrici al di fuori delle zone adibite a parcheggio è consentita solo per il tempo strettamente necessario al carico/scarico dei materiali e delle attrezzature di lavoro.
La conduzione manuale di carrelli per il trasporto di materiale vario dovrà avvenire con la massima cautela al fine di evitare investimenti di dipendenti, pazienti o visitatori
La gestione dell’emergenza nell’Ospedale è regolata dal Piano di Emergenza, al cui rispetto sono tenute tutte le persone che a vario titolo accedono alla Struttura.
In caso di emergenza, è presente una struttura organizzativa (descritta al successivo paragrafo), che ha il compito di attuare tempestivamente le procedure di intervento e di assicurare la salvaguardia delle persone e delle proprietà presenti nell’Ospedale.
Il personale delle Imprese Appaltatrici o Subappaltatrici è tenuto ad applicare scrupolosamente:
- le prescrizioni contenute nel paragrafo “Norme di comportamento durante la normale attività lavorativa”
- le prescrizioni contenute nel paragrafo “Norme di comportamento durante l’emergenza”
- le disposizioni impartite dal personale dell’Xxxxxxx xxxxxxxxxxx xx xxxx xx xxxxxxxxx
La struttura organizzativa di emergenza si compone di alcune figure, descritte nel seguito, aventi responsabilità, attribuzioni e compiti precisi e codificati per la gestione degli eventi anomali e delle eventuali situazioni di emergenza che derivano da tali eventi.
Tale struttura è deputata all’intervento per emergenza nel Presidio Ospedaliero, in
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coordinamento con i mezzi esterni di soccorso per le emergenze che ne impongano la mobilitazione.
I successivi punti riportano la descrizione della struttura organizzativa di emergenza, secondo il seguente ordine:
- Comitato di crisi
- Centro di Coordinamento Gestione Sicurezza Antincendio
- Centro Operativo Emergenza
- Responsabile di Reparto / Unità Operativa
- Addetti all’emergenza - Squadra di primo intervento (Personale incaricato di attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio e lotta antincendio - rif. artt. 18 e 43 D.Lgs 81/2008)
- Addetti alla manutenzione
13.1 Comitato di crisi
Il Comitato di crisi è l’organismo che assume decisioni ed iniziative per le emergenze e costituisce il punto di riferimento continuo ed unico per tutti.
I componenti del Comitato di crisi sono:
Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera
Direttore Amministrativo dell’Azienda ospedaliera Direttore Tecnico dell’azienda ospedaliera Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Responsabile Tecnico Antincendio (R.T.A)
Gestore dell’Emergenza
I compiti del Comitato di crisi, in caso di emergenza, sono:
Figura incaricata | Compiti |
Direttore Generale | Xxxxxx i rapporti con l’esterno, le autorità ed eventualmente con la stampa |
Direttore Amministrativo | Coadiuvare il Direttore Generale nelle incombenze di competenza |
Direttore Tecnico | Tenere i rapporti con le ditte appaltatrici, subappaltatrici, lavoratori autonomi, gestori impianti |
Direttore Sanitario di Xxxxxxxx | Xxxxxxxx decisioni in merito all’evacuazione totale, in coordinamento con il R.T.A. e RSPP Ordinare l’evacuazione generale Dichiarare la fine dell’emergenzDirettore Sanitario P.O. Tenere i contatti con il personale non coinvolto nell’emergenza |
Responsabile S.P.P. | Mantenere i contatti di carattere tecnico - operativo con le autorità intervenute sul luogo dell’incidente |
R.T.A. | Mantenere i contatti con le squadre d’emergenza e con il C.O.E. e i preposti incaricati dalle ditte appaltatrici |
Gestore dell’emergenza | Vedi paragrafo successivo |
Il Comitato di crisi è operativo quando sono presenti almeno tre dei suoi componenti.
13.2 Gestore dell’emergenza 30
Il Gestore dell’emergenza è il responsabile dell'emergenza dell’intera Struttura Ospedaliera.
Il Gestore dell’emergenza deve tenere informata la Direzione e il Comitato di crisi in ordine a tutte le anomalie verificatesi all’interno dell’Ospedale.
Dal Gestore dell’emergenza dipendono direttamente:
- La Squadra di primo intervento
- I Responsabili di Reparto
- Il servizio di manutenzione
In caso di allarme, sulla base delle notizie ricevute o richieste, il Gestore dell’emergenza ha i seguenti compiti:
• Si accerta della zona di provenienza del segnale di allarme e, assumendo la gestione di tutte le operazioni connesse alla tipologia di emergenza in atto, allerta il Responsabile del Reparto interessato e invia sul posto un addetto della squadra di primo intervento (accompagnato, se possibile, da un tecnico della manutenzione)
• Sulla scorta delle notizie comunicategli dall’addetto alla squadra di primo intervento dispone la messa fuori servizio, parziale o totale, degli impianti di condizionamento, degli ascensori e delle utenze elettriche
• In base all’entità dell’incidente invia sul posto l’intera Squadra di primo intervento
• Se necessario, dispone la chiamata dei VV.F. e di altri soccorsi esterni, quali i carabinieri, la polizia, i vigili urbani, l’azienda energetica municipale
• Si mette a disposizione dei VV.F. e/o degli Enti Esterni eventualmente intervenuti, per informarli sull’evento in corso nonché sulla disponibilità di mezzi (impianti di spegnimento, di comunicazione, vie e uscite di emergenza o alternative, etc.) atti a contrastare e superare l’emergenza. Fornisce inoltre la necessaria documentazione (piano di emergenza e planimetrie) per una rapida individuazione dei mezzi medesimi. In proposito saranno sempre disponibili, presso la portineria, sia i numeri telefonici relativi agli Enti Esterni da contattare, che la predetta documentazione
• Provvede alla corretta diffusione di tutte le informazioni relative all’emergenza in corso
• Durante le operazioni di emergenza si mantiene in stretto contatto con il Responsabile del Reparto di provenienza del segnale allarme e con le altre figure incaricate (Squadra di primo intervento)
• Valuta la necessità di inviare la comunicazione di preallarme ai Responsabili dei Reparti presenti sui piani dell’edificio che, a suo giudizio, potrebbero essere coinvolti dall’emergenza
• Dispone l’eventuale evacuazione parziale o totale delle persone, consultando preventivamente il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero, in assenza del quale (o nell’impossibilità di contattarlo rapidamente) decide autonomamente in merito. Successivamente si accerta dell’avvenuta esecuzione della disposizione impartita; durante tali operazioni sarà coadiuvato dai Responsabili delle diverse Unità Operative 31
• Nell’ipotesi di cui al punto precedente (assenza del Direttore Sanitario di Xxxxxxxx), dichiara la fine dell’emergenza
Il ruolo di Gestore dell’emergenza è ricoperto dalla Direzione medica di Presidio
13.3 Responsabile di Reparto / Unità Operativa
Partecipa alla gestione dell’emergenza, in particolare nelle fasi di segnalazione dell’emergenza e di organizzazione interna del reparto durante l’evacuazione delle persone e degli utenti.
I suoi compiti sono:
• Informare il Gestore dell’emergenza in ordine alle problematiche (inerenti la sicurezza) presenti nella zona di cui è Responsabile, con particolare riferimento ad eventuali anomalie visibili connesse ai sistemi di emergenza
• Assicurarsi che le vie di fuga e le uscite di emergenza siano costantemente sgombre da eventuali ostacoli al deflusso
• Segnalare eventuali anomalie riscontrate nei reparti adiacenti al proprio e nei restanti reparti della struttura, restando allertato sull’evoluzione di tale situazione
In caso di emergenza, il Responsabile di Reparto/Unità operativa provvede a:
- Ricevere e dare l’allarme in caso si verifichi un’emergenza nella zona di competenza
- Allertare il Gestore dell’emergenza, informandolo su tipologia, luogo ed entità dell'incidente, nonché sul numero delle persone eventualmente coinvolte
- Restare a disposizione degli addetti alla Squadra di primo intervento nel caso siano necessarie informazioni relative al reparto e alle attività in corso nello stesso
- Cooperare con le Squadre di emergenza durante la fase di evacuazione, organizzando il corretto esodo degli utenti e del personale presenti nel proprio reparto
- Organizzare ed agevolare tutte le operazioni relative ad un’eventuale evacuazione nelle zone di sua competenza
- Organizzare ed assicurare la necessaria assistenza alle persone non autosufficienti
- Comunicare al Gestore dell’emergenza l’avvenuta evacuazione di tutti i presenti
13.4 Addetti all’emergenza - Squadra di primo intervento
Sono lavoratori con l’incarico di attuare le misure di prevenzione e protezione incendi, l’evacuazione delle persone in caso di pericolo grave ed immediato, il salvataggio dipersone che si trovino in condizioni di pericolo e le operazioni di primo soccorso.
I componenti di tale Squadra sono individuati tra il personale che esegue attività all’internodei diversi Reparti/Unità Operative della Struttura Ospedaliera.
La Squadra di primo intervento dipende dal Gestore dell’emergenza e svolge le 32
seguentifunzioni:
• Pone in atto le prime azioni necessarie in caso di emergenza
• Attua le eventuali procedure di evacuazione, in collaborazione con le squadre di soccorso e le Autorità intervenute dall’esterno
• Verifica mezzi e impianti di emergenza, provvedendo a segnalare eventuali anomalie agli addetti alla manutenzione
Durante le fasi dell’emergenza, i componenti la Squadra di primo intervento svolgono i seguenti compiti:
• Allorché vengono allertati, si attivano e si mettono a disposizione del Gestore dell’emergenza
• Eseguono il primo sopralluogo ed intervento sul luogo dell’emergenza, su indicazione del Gestore dell’emergenza ed in collaborazione con il Responsabile di Reparto
• Si adoperano nelle azioni di contrasto e nell’eventuale evacuazione della zona coinvolta
• Collaborano con le squadre esterne di soccorso, fornendo loro, per quanto possibile, indicazioni precise su eventuali problematiche di sicurezza riscontrate nei luoghi ove si è verificato l’incidente
• Convogliano e, se necessario, trasportano tutte le persone presenti nella zona interessata dall’incidente verso il luogo di raduno, attenendosi alle procedure di evacuazione
• Si accertano che tutte le persone abbiano abbandonato i luoghi dell’incidente
13.5 Centro Operativo Emergenze Incedi
Il coordinatore del C.O.E.I.:
• Ricevuto il segnale di allarme (tramite persona o impianto di rilevazione) si attiene
• scrupolosamente alle procedure predisposte e depositate presso il Centro Gestione Emergenze
• Esegue tutte le operazioni di comunicazione e ricerca del personale
• Impedisce, durante l’emergenza, l’accesso a chiunque non sia incaricato a svolgere funzioni e compiti relativi all’emergenza
• Esegue l’apertura dei cancelli esterni, previa autorizzazione del Gestore dell'emergenza
• Si adopera affinché siano tenuti sgombri gli ingressi e le zone adiacenti, predisponendo all’uopo l’allontanamento delle auto in sosta, al fine di facilitare l’accesso dei mezzi appartenenti ai VV.F., alle forze dell’ordine e al personale di pronto soccorso eventualmente in arrivo
13.6 Addetti alla Manutenzione
Gli addetti alla manutenzione o e i gestori dei grandi impianti provvedono, anche su 33
segnalazione degli addetti alla squadra di primo intervento:
• alla verifica e sistemazione delle anomalie riscontrate su dispositivi e impianti di sicurezza
• In caso di emergenza si mettono immediatamente a disposizione del Gestore dell’emergenza e del restante personale incaricato di attuare le misure di repressione e contenimento dell’emergenza medesima
• Forniscono tutte le indicazioni e le informazioni in loro possesso relative ad impianti e locali tecnici presenti presso la struttura
14. NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI APPALTATORI / SUBAPPALTATORI Tutto il personale delle Imprese Appaltatrici/Subappaltatrici deve osservare scrupolosamente le norme di seguito indicate.
14.1 Norme di comportamento da osservare durante la normale attività lavorativa
• Attenersi alle norme di sicurezza previste per lo svolgimento dell’attività lavorativa alla quale sono preposti
• Non manomettere/disattivare le attrezzature di sicurezza previste sulle apparecchiature ed in caso di fuori servizio o mancanza delle stesse comunicarlo al proprio superiore
• Non spostare gli estintori e le attrezzature di sicurezza dalla posizione nella quale sono stati collocati
• Mantenere pulito e in ordine il proprio posto di lavoro
• Tenere lontano dalle spine di corrente elettrica collegate, e dai relativi apparecchi, qualsiasi materiale combustibile (carta, cartoni, abiti, tende, etc.) o infiammabile (prodotti infiammabili per pulizia, colle, inchiostri, etc.)
• Rispettare scrupolosamente il divieto di fumare, vigente in tutta la Struttura Ospedaliera
• Spegnere le apparecchiature elettriche o elettroniche quando non sono usate, in particolare quando si abbandona il posto di lavoro per fine attività (se ciò è compatibile con l’attività svolta)
• Segnalare al proprio Responsabile tutte le situazioni anomale riscontrate, sia nel normale esercizio delle attività che in caso di emergenza
• Evitare ingombri, anche temporanei, nei corridoi e nel luogo di lavoro limitando il deposito al materiale strettamente necessario
• Lasciare sempre libere le vie di fuga
• Evitare di eseguire qualsiasi operazione non di propria competenza
14.2 Norme di comportamento da osservare durante l’emergenza
Il personale delle imprese Appaltatrici / Subappaltatrici è tenuto a:
In caso di evento anomalo causato da proprio comportamento:
• adoperarsi per impedire che si trasformi in emergenza, dandone immediata34
• comunicazione al Centro Gestione Emergenze TEL 0000.0000000
• attuare gli interventi previsti dalle proprie procedure di emergenza per il contenimento dell’evento anomalo
In caso di emergenza non dipendente da proprio comportamento
• applicare scrupolosamente le disposizioni impartite dal personale della Azienda per la gestione dell’emergenza
• non compiere tentativi di contenimento dell’emergenza, se non addestrato a farlo
• mettere in sicurezza le attrezzature utilizzate
• restare a disposizione, salvo in caso di pericolo grave e immediato, del proprio capo squadra per riceverne le disposizioni
• abbandonare gli Edifici, in caso di evacuazione, percorrendo la via di esodo più vicina e dirigendosi verso il punto di raccolta
14.3 Obblighi dei lavoratori delle Aziende Appaltatrici e dei Volontari in servizio presso
l’azienda ospedaliera
Il personale delle ditte Appaltatrici e/o i volontari, per poter accedere ed operare negli edificied aree di pertinenza dell’azienda ospedaliera:
• deve essere in numero minimo indispensabile;
• deve indossare gli indumenti di lavoro;
• deve essere individuato nominativamente, mediante apposizione sull’indumento da lavoro della tessera di riconoscimento secondo le modalità prescritte art. 18 lettera u) nonché dall’art. 6 comma 1 e 2 della Legge 3 agosto 2007 n. 123.
Prima dell’inizio dei lavori deve attuare tutte le misure di sicurezza previste dal presente documento nonché quelle relative alle attività specifiche adottate dalla ditta di appartenenza.
Per interventi su attrezzature e/o macchinari, autorizzati dal capitolato di appalto in relazione alle attività svolte, dovrà consultare sempre i libretti di istruzione tecnica prima dell’inizio ed accertarsi che la fermata di tale attrezzatura non possa essere di pregiudizio dell’incolumità fisica propria e del personale dell’azienda Ospedaliera; Inoltre:
• Deve attenersi e rispettare le indicazioni riportate dall’apposita segnaletica e cartellonistica specifica di rischio e/o di pericolo;
• Deve indossare idonei D.P.I. - Dispositivi di Protezione Individuale –
• Non deve ingombrare con mezzi materiali e/o attrezzature luoghi che possono ostruire i percorsi di esodo e le uscite di emergenza;
• Non deve abbandonare mezzi, materiali e/o attrezza ture che possono costituire fonte potenziale di pericolo in luoghi di transito e di lavoro;
• Deve effettuare la movimentazione del materiale in condizioni di sicurezza e con l’ausilio di apposita attrezzatura omologata;
• In presenza di attività in corso da parte di operatori dell’Azienda
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Ospedaliera, non deve abbandonare materiali e/o attrezzature in posizione di equilibrio instabile o , qualora ciò fosse indispensabile, deve esserne segnalata la presenza;
• non deve usare abusivamente materiali e/o attrezzature di proprietà dell’Azienda Ospedaliera;
• in caso di evento pericoloso per persone o cose (ad esempio, incendio, esplosione, allagamento, ecc.) e in caso di evacuazione, deve attenersi scrupolosamente alle disposizioni contenute nel Piano di Emergenza;
• deve contenere l’emissione di rumori nei limiti compatibili con le attività della sede; pertanto dovrà prevedere l’utilizzo di macchinari e attrezzature rispondenti alle normative per il controllo delle emissioni rumorose attualmente in vigore;
• Deve rispettare tutte le cautele che evitino inquinamento ambientale di qualsiasi tipo;
In caso di presenza e/o accidentale dispersione di sostanze pericolose:
• Deve leggere le schede di sicurezza che accompagnano i prodotti e seguire i consigli di prudenza indicati sulle etichette e nelle schede.
• Deve avvisare immediatamente il personale dell’Azienda ospedaliera (C.O.E.) in caso di dispersione accidentale.
• non deve utilizzare contenitori non etichettati e, nel caso si dovesse riscontrarne la presenza, non deve aprirli e/o maneggiarli senza l’utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale (DPI);
• non deve mescolare sostanze tra loro incompatibili
15. COORDINAMENTO DELLE FASI DI LAVORO
Non potrà essere iniziata alcuna attività da parte dell’impresa appaltatrice, se non a seguito di avvenuta firma e compilazione del presente documento da parte del rappresentante legale o del responsabile di sede incaricato per il coordinamento del servizio affidato in appalto.
Eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le parti (committente ed appaltatore), di interrompere immediatamente il servizio.
Il servizio potrà avere inizio solamente dopo la verifica tecnico-amministrativa, da eseguirsi da parte del committente.
Nell'ambito dello svolgimento dell’attività in regime di appalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro (art. 26, comma 8, D. Lgs. 9 aprile 2008, n.81). I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.
Pertanto la ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DUVRI.
Sospensione del servizio In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso 3d6i
pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile dell’impresa o il suo rappresentante in loco ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione del servizio, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.
16. MISURE DA ADOTTARE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE
Misure | Rischio | |
Urti, colpi, impatti | Evitare la movimentazione delle attrezzature e materiali ingombranti nelle aree in cui sia presente l’operatività del personale dell’Azienda ospedaliera o di altre Ditte appaltatrici. Provvedere alla delimitazione di tutte le vie di circolazione e di accesso alle aree di intervento ove sia necessario effettuare tali movimentazioni (previa comunicazione all’Ufficio Tecnico e all’Ufficio del RSPP delle aree da delimitare e approvazione del piano). Formazione dei lavoratori sulla corretta movimentazione dei carichi e sul corretto impiego delle attrezzature di lavoro | 2 |
Punture, tagli, abrasioni, ustioni | Durante il transito all’interno delle aree di lavoro assicurarsi che la zone siano libere e sgombre da ostacoli. Le vie di esodo e le uscite di sicurezza devono sempre essere libere da ostacoli. La zona di intervento della ditta appaltatrice dovrà essere libera da ostacoli in caso contrario far liberare la zona in modo tale da rendere sicuri i movimenti del personale della ditta stessa. | 3 |
Scivolamenti, cadute a livello | Utilizzare percorsi autorizzati. I percorsi e le vie di transito, le aree di lavoro devono essere sgombre da ostacoli . | 2 |
Investimento | Rispetto delle regole inerenti la viabilità predisposte, mediante segnaletica | 3 |
mezzi in | verticale. Delimitazione con barriere fisse delle vie di circolazione dei mezzi | |
movimento | per l’accesso nelle aree oggetto di attività. Delimitazione con barriere fisse | |
delle aree oggetto delle attività circolazione dei mezzi per l’accesso nelle | ||
aree di cantiere, in modo da ottenere una adeguata separazione tra l’area | ||
di cantiere e le aree in cui opera o transita il dell’Az. Ospedaliera o delle | ||
altre ditte appaltatrici. Formazione specifica del personale addetto | ||
all’impiego di: carrelli elevatori, gru mobili, mezzi d’opera, autocarri ecc.. | ||
Utilizzo di carrelli elevatori, gru mobili, mezzi d’opera, autocarri, che | ||
presentino adeguati requisiti di sicurezza, in buone condizioni di | ||
conservazione, correttamente mantenuti e provvisti di dispositivo ottico | ||
segnaletico lampeggiante rotorbitale. Presenza di personale a terra che | ||
assista le macchine semoventi e operatrici nelle manovre in spazi ristretti. | ||
Movimentazione manuale dei carichi | Formazione , informazione e addestramento dei lavoratori sulla corretta movimentazione dei carichi e sul corretto impiego delle attrezzature di lavoro; utilizzo di mezzi e strumenti che facilitano la movimentazione dei carichi quali: carrelli, transpallets ecc. | 2 |
Agenti fisici | Evitare l’ingresso negli ambienti ove è presente tale rischio durante le | |
(radiazioni) | attività sanitarie. Il rischio è presente quando l’apposito segnale luminoso | 3 |
posto all’ingresso del locale lampeggia. E’ comunque necessario richiedere | ||
l’autorizzazione al preposto di reparto per accedere all’interno degli | ||
ambienti individuati da apposita segnaletica | 37 |
Rischio Chimico | Evitare gli accessi negli ambienti contrassegnati con il relativo simbolo, evitare il contatto con materiale o sostanze sfuse. Chiedere l’autorizzazione per l’ingresso al preposto di reparto | 3 |
Rischio Biologico | Utilizzare correttamente i dpi | 2 |
17. METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEIRISCHI
L’analisi valutativa effettuata può essere, nel complesso, suddivisa nelle seguenti due fasi principali:
A) Individuazione di tutti i possibili PERICOLI per ogni interferenza esaminata
B) Valutazione dei RISCHI relativi ad ogni pericolo individuato nella fase precedente
Nella fase A sono stati individuati i possibili pericoli osservando i lavoratori nello svolgimento delle attività lavorative.
Nella fase B, per ogni pericolo accertato, si è proceduto a:
1) individuazione delle possibili conseguenze, considerando ciò che potrebbe ragionevolmente accadere, e sceltadi quella più appropriata tra le quattro seguenti possibili MAGNITUDO del danno e precisamente
MAGNITUDO (M) | VALOR E | DEFINIZIONE |
LIEVE | 1 | Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica rapidamente reversibile che non richiede alcun trattamento |
MODESTA | 2 | Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con inabilità reversibile e che può richiedere un trattamento di primo soccorso |
GRAVE | 3 | Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti irreversibili o di invalidità parziale e che richiede trattamenti medici |
GRAVISSIMA | 4 | Infortunio o episodio di esposizione acuta o cronica con effetti letali o di invalidità totale |
2) valutazione della PROBABILITA’ della conseguenza individuata nella precedente fase A, scegliendo quellapiù attinente tra le seguenti quattro possibili:
PROBABILITA’ (P) | VALORE | DEFINIZIONE |
IMPROBABILE | 1 | L’evento potrebbe in teoria accadere, ma probabilmente non accadrà mai. Non si ha notizia di infortuni in circostanze simili. |
POSSIBILE | 2 | L’evento potrebbe accadere, ma solo in rare circostanze ed in concomitanza con altre condizioni sfavorevoli |
PROBABILE | 3 | L’evento potrebbe effettivamente accadere, anche se non automaticamente. Statisticamente si sono verificati infortuni in analoghe circostanze di lavoro. 38 |
M.PROBABILE | 4 | L’evento si verifica nella maggior parte dei casi, e si sono verificati infortuni in azienda o in aziende similari per analoghe condizioni di lavoro. |
3) valutazione finale dell’entità del RISCHIO in base alla combinazione dei due precedenti fattori e mediante l’utilizzo della seguente MATRICE di valutazione, ottenuta a partire dalle curve Iso- Rischio.
MATRICE DI VALUTAZIONE | ||||||||||
GRAVISSIMA | MAGNITUDO | 4 | 2 | 3 | 4 | 4 | ||||
GRAVE | 3 | 2 | 3 | 4 | 4 | |||||
MODESTA | 2 | 1 | 2 | 3 | 3 | |||||
LIEVE | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | |||||
1 | 2 | 3 | 4 | |||||||
4 | ||||||||||
PROBABILITA’ | ||||||||||
3 | IMPROBABILE | POSSIBILE | PROBABILE | M.PROBABILE | ||||||
2 | ||||||||||
1 | ||||||||||
0 | ||||||||||
0 | 2 | 3 | 4 |
Dalla combinazione dei due fattori precedenti (PROBABILITA’ e MAGNITUDO) viene ricavata, come indicatonella Matrice di valutazione sopra riportata, l’Entità del RISCHIO, con la seguente gradualità:
1 2 3 4
M.BASSO
BASSO
MEDIO
ALTO
40
18. RISCHI SPECIFICI PRESENTI IN MANIERA DIFFUSA NELLE AREEDELLA COMMITTENZA
Rischi specifici | Indice di Rischio * | Informazioni e note |
AGENTI CHIMICI E CANCEROGENI | B | • Rischio dovuto a presenza/uso di reagenti di laboratorio, disinfettanti, decontaminanti, gas anestetici e medicinali (soprattutto antiblastici); è dovuto alla possibilità di esposizione (per inalazione e/o contatto) a sostanze chimiche, sotto forma di solidi, liquidi, aerosol, vapori. Può essere legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all’interazione accidentale con lavorazioni che avvengono nelle vicinanze. • E’ costituito dalla possibilità di esposizione (per inalazione e/o contatto) a sostanze chimiche, sotto forma di solidi, liquidi, aerosol, vapori. Può essere legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all’interazione accidentale con lavorazioni che avvengono nelle vicinanze. • I reparti dove sono presenti sostanze a rischio sono in particolare i laboratori, gli ambulatori, le sale operatorie, gli ambienti dove si eseguono le disinfezioni degli strumenti, locali tecnici. • Se di pertinenza con il lavoro in appalto, la Committenza fornisce all’Assuntore le schede di sicurezza relative. • Va inoltre posta particolare attenzione alle interazioni fra attività che possono comportare rischi d’incendio (possibilità di inneschi nelle vicinanze di sostanze chimiche infiammabili o combustibili) |
AGENTI BIOLOGICI | A | • E’ un rischio ubiquitario; gli ambienti a rischio maggiore sono i Laboratori. • Le occasioni di esposizione sono legate alla contaminazione di superfici, alla puntura accidentale con taglienti contaminati, all’imbrattamento della cute non protetta con liquidi biologici contaminati. • I rifiuti sanitari pericolosi a rischio biologico sono raccolti in contenitori opportunamente segnalati, sono collocati nei reparti, e stoccati provvisoriamente in locali dedicati. • Gli agenti biologici più rilevanti da considerarsi in materia di rischio per il personale esposto sono quelli dell’Epatite A, Epatite B, Epatite C, HIV, Tubercolosi, Meningite |
RADIAZIONI IONIZZANTI | M | • Le sorgenti di radiazioni ionizzanti possono essere differenti, in particolare si può essere in presenza di rischio da irradiazione (apparecchi RX e sorgenti sigillate), oppure in presenza di rischio anche (o solo) da contaminazione (sorgenti non sigillate). • L’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti in ambito ospedaliero (macchine RX, sorgenti rappresentate da radioisotopi – in forma sigillata e non) avviene nelle aree radiologich4e1 |
tradizionali (Radiologia, Sale operatorie) • L’accesso alle Zone Controllate è segnalato e regolamentato mediante apposita cartellonistica ed è subordinata ad esplicita autorizzazione del Committente. | ||
RADIAZIONI NON IONIZZANTI | M | • Uso di sistemi ed apparecchiature sorgenti di campi magnetici statici ed in radiofrequenza, microonde, luce (visibile, ultravioletto, infrarosso). • Esposizione a radiazioni elettromagnetiche (raggi x o gamma) della stessa natura della luce o delle onde radio, dovute all’uso di sistemi ed apparecchiature che comportano campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze alte (superiori a 1.000.000 GHz). • Nei locali destinati a diagnostica con Risonanza Magnetica Nucleare le radiazioni sono dovute a presenza del campo magnetico statico; si impone la massima attenzione poiché esso è SEMPRE ATTIVO: introdurre elementi metallici nelle stanze in cui è presente il magnete può condurre a seri danni alle apparecchiature e soprattutto al verificarsi di gravi incidenti qualora all’interno sia presente il paziente. • Ove sia necessario, per brevi periodi, l’avvicinamento dell’operatore alla macchina, occorre munirsi di schermi specifici (visiere; occhiali anti-UV). |
RADIAZIONI LASER | M | Impiego di apparecchi laser di Classe 3-Rischio moderato o Classe 4-Rischio elevato (pericolosi particolarmente per l’occhio con osservazione diretta, riflessione speculare, diffusione: emettono un particolare tipo di luce (VIS, UV o IR) concentrando grandi quantità di energia in un punto preciso. |
RISCHIO ELETTRICO | M | • In ogni ambiente ospedaliero esistono impianti ed apparecchiature elettriche, conformi alle norme di settore, verificati e gestiti da personale interno qualificato. • E’ vietato intervenire o utilizzare energia elettrica senza precisa autorizzazione e accordi con l’AOPC Attività Tecniche. |
MOVIMENTAZIONE CARICHI | B | • Movimento delle merci all’interno delle strutture del centro; le movimentazioni avvengono sia manualmente che con mezzi meccanici. • Il magazzino e dotato di transpallet, i reparti sono dotati di carrelli e roller. • L’utilizzo di queste attrezzature di proprietà della committenza è precluso all’assuntore, salvo autorizzazionispecifiche. |
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CADUTE E SCIVOLAMENTI | B | • Possono occasionalmente essere presenti zone con pavimenti bagnati, ostacoli sui percorsi, pozzetti aperti, segnalati adeguatamente dalla committenza o da assuntori terzi autorizzati dalla committenza • Per lavori in altezza come ad es. attività di pulizia, di manutenzione e di ispezione che vengono svolte a soffitto, per infissi alti, in copertura, è possibile la di oggetti. |
RUMORE | B | All’interno degli ambienti dell’AOCZ sono presenti aree in cui vengono svolte attività che generano livelli di rumore superiori al valore limite di esposizione. In particolare: • nei locali delle centrali termiche o durante il funzionamento dei gruppi elettrogeni (per verifica periodica sotto carico o in caso di emergenza) |
INCENDIO | A | Gli ambienti dell’AOCZ sono particolarmente sensibili al rischio da incendio. Occorrerà quindi, in particolare durante i lavori, evitare di contribuire ad aggravare il rischio di incendio evitando: • l’accumulo di materiali combustibili od infiammabili • l’ostruzione delle vie d’esodo • il bloccaggio delle porte tagliafuoco • l’uso di fiamme libere • la realizzazione di inneschi • la compromissione di compartimenti antincendio E pertanto, nella progettazione degli interventi, si dovrà aver cura di evitare le condizioni di cuisopra. |
*Legenda: Alto = A, Medio = M, Basso = B
19. METODOLOGIA SPECIFICA PER LA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DAINTERFERENZA
La individuazione dei RISCHI DA INTERFERENZA si compone essenzialmente di due fasi:
o La prima è l’acquisizione delle informazioni sulle attività che dovranno essere svolte dall’Azienda Appaltatrice all’interno dell’Azienda Committente e nel recepimento del documento di valutazione dei rischi specifici della Azienda Appaltatrice, in modo da individuare eventuali attrezzature o sostanze pericolose impiegate o particolari lavorazioni che potrebbero generare pericoli in caso di interferenza con altre lavorazioni
o La seconda prevede la definizione delle aree interessate, la individuazione dei soggetti interferenti e l’esplicitazione dei rischi che potrebbero essere generati dalla interferenza di più lavorazioni contemporanee.
Come indicato nello specifico capitolo (GESTIONE INTERFERENZE) per tutti i pericoli individuati è
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stata effettuata la valutazione del relativo rischio e sono state individuate le misure di prevenzione e protezione obbligatorie.
20. INFORMAZIONI SUI RISCHI SPECIFICI DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Per tutte le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui sono destinati ad operare le aziende esterne e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività, si rimanda al Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) elaborato dall’azienda committente.
21. MISURE GENERALI E COMPORTAMENTI DA ADOTTARE
Oltre alle misure di prevenzione espressamente indicate nella successiva sezione specifica, che contiene anche l’elenco dei rischi di interferenza con relativa valutazione, durante lo svolgimento delle attività lavorative da parte dell’azienda esterna, dovranno essere sempre osservate le seguenti misure.
Aziende Appaltatrici
E’ vietato l’utilizzo di qualsiasi attrezzatura o sostanza di proprietà dell’Azienda se non espressamente autorizzato in forma scritta. Il personale esterno è tenuto ad utilizzare esclusivamente il proprio materiale (macchine, attrezzature, utensili) che deve essere rispondente alle norme antinfortunistiche ed adeguatamente identificato. L’uso di tale materiale deve essere consentito solo a personale addetto ed adeguatamente addestrato.
Le attrezzature proprie utilizzate dall’azienda esterna o dai lavoratori autonomi devono essere conformi alle norme in vigore e tutte le sostanze eventualmente utilizzate devono essere accompagnate dalla relative schede di sicurezza aggiornate.
Nell'ambito dello svolgimento delle attività, il personale esterno occupato deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art 6 della Legge 123/2007).
Prima dell’inizio dei lavori di contratto, l’azienda appaltatrice dovrà comunicare i nominativi del personale che verrà impiegato per il compimento di quanto previsto nel contratto d’appalto stesso, dichiarando di avere impartito ai lavoratori la formazione specifica prevista nel presente documento.
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
Si provvederà alla immediata comunicazione di rischi non previsti nel presente DUVRI e che si manifestino in situazioni particolari o transitorie.
VIE DI FUGA ED USCITE DI SICUREZZA
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Aziende Appaltatrici
Le Ditte che intervengono negli edifici aziendali devono obbligatoriamente prendere visione della planimetria dei locali con la indicazione delle vie di fuga e della localizzazione dei presidi di emergenza comunicando al Datore di Lavoro interessato ed al servizio di prevenzione e protezione eventuali modifiche temporanee necessarie per lo svolgimento dei propri lavori.
L’Azienda esterna dovrà preventivamente prendere visione della distribuzione planimetrica dei locali e della posizione dei presidi di emergenza e della posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche e del gas. Deve inoltre essere informato sui responsabili per la gestione delle emergenze nominati ai sensi del D.Lgs. 81/08 nell’ambito dellesedi dove si interviene.
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
I mezzi di estinzione saranno sempre facilmente raggiungibili attraverso percorsi che devono sempre rimanere sgombri e liberi.
I corridoi e le vie di fuga in generale devono essere mantenuti costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza; devono essere sgombri da materiale combustibile e infiammabile, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere (macchine per la distribuzione di caffè, di bibite, etc.), anche se temporanei.
APPARECCHI ELETTRICI E COLLEGAMENTI ALLA RETE ELETTRICA
Azienda Committente
La protezione contro i contatti diretti con elementi in tensione e contatti indiretti determinati da condizioni di guasto è assicurata dalla realizzazione degli impianti a regola d’arte e con la prescritta dichiarazione di conformità.
Tutte le fonti di pericolo risultano adeguatamente segnalate con idonea cartellonistica
Aziende Appaltatrici
L’azienda esterna deve utilizzare componenti (cavi, spine, prese, adattatori etc.) e apparecchi elettrici rispondenti alla regola dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato di conservazione; deve utilizzare l’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona tecnica e dalla regola dell’arte; non deve fare uso di cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni vistose.
L’azienda esterna deve verificare che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro.
E’ vietato attivare linee elettriche volanti senza aver verificato lo stato dei cavi e senza aver
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avvisato il personale preposto dell’Azienda;
E’ vietato effettuare allacciamenti provvisori di apparecchiature elettriche alle linee di alimentazione;
E’ vietato utilizzare, nei lavori in luoghi bagnati o molto umidi e nei lavori a contatto o entro grandi masse metalliche, utensili elettrici portatili a tensione superiore a 50 V verso terra.
INTERRUZIONI ALLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, ACQUA
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
Interruzioni dell’energia elettrica, del gas, del funzionamento degli impianti di riscaldamento / climatizzazione, delle forniture idriche per i servizi e per il funzionamento degli impianti di spegnimento antincendio, andranno sempre concordate con i Datori di Lavoro titolari delle attività presenti nell’edificio dove si interviene.
Le manovre di erogazione/interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio.
IMPIANTO ANTINCENDIO
Fermo restando la verifica costante dei mezzi di protezione, dal punto di vista della manutenzione ordinaria, non si potranno apportare modifiche se queste non saranno preventivamente autorizzate dagli Uffici competenti.
Azienda Committente
La protezione contro gli incendi è assicurata da:
1. Mezzi di estinzione presenti ed efficienti.
2. Istruzioni impartite per iscritto al personale.
3. Procedure scritte da tenere in caso d’incendio Aziende Appaltatrici
E’ vietato ai lavoratori delle Aziende Appaltatrici:
1. Fumare
2. Effettuare operazioni che possano dar luogo a scintille (molatura saldatura,ecc.) a meno che non siano state espressamente autorizzate
SOVRACCARICHI SUI SOLAI
Aziende Appaltatrici
L'introduzione, anche temporanea di carichi sui solai, in misura superiore al limite consentito (non solo in locali destinati a biblioteche, archivi, depositi/magazzini ecc.), dovrà essere preventivamente sottoposta a verifica da parte di un tecnico abilitato. Questi dovrà certificare
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A.O. Pugliese – Ciaccio
D.U.V.R.I.
per iscritto al competente servizio prevenzione e protezione aziendale l’idoneità statica dell’intervento.
EMERGENZA IN CASO DI SVERSAMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici In caso di sversamento di sostanze chimiche
liquide: Arieggiare il locale ovvero la
zona;
Utilizzare, secondo le istruzioni, i kit di assorbimento, che devono essere presenti nella attrezzatura di lavoro qualora si utilizzino tali sostanze, e porre il tutto in contenitori all'uopo predisposti (contenitori di rifiuti compatibili), evitando di usare apparecchi alimentati ad energia elettrica che possano costituire innesco per una eventuale miscela infiammabile, ovvero esplosiva presente;
Comportarsi scrupolosamente secondo quanto previsto dalle istruzioni contenute nelle apposite "schede di sicurezza", che devono accompagnare le sostanze ed essere a disposizione per la continua consultazione da parte degli operatori.
SUPERFICI SCIVOLOSE O BAGNATE NEI LUOGHI DI LAVORO
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
Sia l’Azienda committente che le aziende appaltatrici devono segnalare, attraverso specifica segnaletica, le superfici di transito che dovessero risultare bagnate e, quindi, a rischio scivolamento.
Analogamente andranno segnalati eventuali pavimenti non stabili ed antisdrucciolevoli nonché
esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi.
Quando il pavimento dei posti di lavoro e di quelli di passaggio si mantiene bagnato e non è possibile provvedere diversamente, i lavoratori devono essere forniti di idonee calzature impermeabili.
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SEGNALETICA DI SICUREZZA
Azienda Committente
Verrà predisposta idonea segnaletica di sicurezza (orizzontale e/o verticale) allo scopo di informare il personale presente in azienda integrata idoneamente sugli eventuali rischi derivanti dalle interferenze lavorative oggetto del presente DUVRI.
Aziende Appaltatrici
In caso di sopravvenuto rischio non previsto e di tipo transitorio, l’azienda esterna dovrà dare immediata comunicazione al servizio di prevenzione e protezione del Committente per l’adozione di idonee misure disicurezza o apposizione di idonea segnaletica.
POLVERI E FIBRE DERIVANTI DA LAVORAZIONI
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
Nel caso in cui un’attività lavorativa preveda lo svilupparsi di polveri, si opererà con massima cautela installando aspiratori o segregando gli spazi con teli / barriere. Tali attività saranno programmate e, salvo cause di forza maggiore (in tal caso devono essere prese misure atte a informare e tutelare le persone presenti), le stesse saranno svolte in assenza di terzi sul luogo di lavoro.
Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti.
Per lavorazioni, in orari non coincidenti con quelli dei dipendenti della sede, che lascino negli ambienti di lavoro residui di polveri o altro, occorre, comunque, che sia effettuata un’adeguata rimozione e pulizia prima dell’inizio dell’attività dei dipendenti.
USO DI AGENTI CHIMICI VERNICIANTI, DETERGENTI, ECC.
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
L’impiego di agenti chimici da parte di Aziende che operino negli edifici deve avvenire secondo specifiche modalità operative indicate sulla scheda di sicurezza (scheda che deve essere presente in situ insieme alla documentazione di sicurezza ed essere esibita su richiesta del Datore di Lavoro, del Referente del Contratto e dal competente servizio di prevenzione e protezione aziendale).
Per quanto possibile, gli interventi che necessitano di prodotti chimici, se non per lavori d’urgenza, saranno programmati in modo tale da non esporre persone terze al pericolo derivante dal loro utilizzo.
E’ fatto divieto di miscelare tra loro prodotti diversi o di travasarli in contenitori non correttamente etichettati. 48
L’azienda esterna operante non deve in alcun modo lasciare prodotti chimici e loro contenitori, anche se vuoti, incustoditi. I contenitori, esaurite le quantità contenute, dovranno essere smaltiti secondo le norme vigenti. In alcun modo dovranno essere abbandonati negli edifici rifiuti provenienti dalla lavorazione effettuata al termine del lavoro / servizio.
Dovrà essere effettuata la necessaria informazione al fine di evitare disagi a soggetti asmatici o allergici eventualmente presenti, anche nei giorni successivi all’impiego delle suddette sostanze.
FIAMME LIBERE
Aziende Appaltatrici
Le attrezzature da lavoro utilizzate dovranno essere efficienti sotto il profilo della sicurezza ed il prelievo dell’energia elettrica avverrà nel rispetto delle caratteristiche tecniche compatibili con il punto di allaccio.
Le attività lavorative che comportano l’impiego di fiamme libere saranno sempre precedute da:
Verifica sulla presenza di materiali infiammabili in prossimità del punto di intervento; Accertamento della salubrità dell’aria all’interno di vani tecnici a rischio;
Verifica sulla presenza di un presidio antincendio in prossimità dei punti di intervento; Conoscenza da parte del personale della procedura di gestione dell’emergenza,
comprendente, anche, l’uso dei presidi antincendio disponibili.
Comunque, per l’inizio delle lavorazioni con fiamme libere, obbligatoriamente deve sempre essere assicurata la presenza di mezzi estinguenti efficienti a portata degli operatori.
COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
I Datori di Lavoro dell’Azienda Committente e delle Aziende Appaltatrici coopereranno all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto.
Essi coordineranno, altresì, gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
Azienda Committente
Il Datore di Lavoro Committente promuove la cooperazione ed il coordinamento innanzitutto mediante l’elaborazione del presente documento unico di valutazione dei rischi nel quale sono state indicate le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento sarà allegato al contratto di appalto o di opera.
VERBALE DI SOPRALLUOGO PRELIMINARE CONGIUNTO
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
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Preliminarmente alla stipula del contratto ed in ogni caso prima del concreto inizio delle attività oggetto dell’appalto, il Datore di Lavoro dell’Azienda Committente (o un suo Dirigente delegato) promuoverà la cooperazione ed il coordinamento di cui all’art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/2008, mediante la redazione, in contraddittorio con l’Azienda Appaltatrice, del “Verbale di sopralluogo preliminare congiunto e di coordinamento” presso ciascuna sede oggetto dell’appalto stesso.
Il verbale, che verrà redatto a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione dovrà essere sottoscritto dal Datore di Lavoro dell’Azienda Committente, dal Responsabile della sede e dal Datore di Lavoro della Azienda Appaltatrice.
I contenuti del suddetto verbale potranno, in qualsiasi momento, essere integrati con le eventuali ulteriori prescrizioni o procedure di sicurezza (individuate per eliminare o ridurre i rischi da interferenza determinati dalla presenza di altre ditte presso le medesime aree dell’edificio oggetto del presente appalto), contenute in uno o più
“Verbali di Coordinamento in corso d’opera”, predisposti a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Azienda Committente e sottoscritti da tutte le Aziende Appaltatrici di volta in volta interessate.
Il “Verbale di sopralluogo preliminare congiunto e di coordinamento” e gli eventuali successivi “Verbali di Coordinamento in corso d’opera” costituiscono parte integrante del presente DUVRI, che verrà custodito, in copia originale, agli atti del Servizio di Prevenzione e Protezione.
INFORMAZIONE AI LAVORATORI SULLE INTERFERENZE
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
Nel caso di attività che prevedano interferenze con le attività lavorative e che comportino (anche se temporaneamente) elevate emissioni di rumore, produzione di odori sgradevoli, produzione di polveri, ecc. o limitazioni alla accessibilità dei luoghi di lavoro, in periodi o orari non di chiusura degli Uffici / Locali, dovrà essere informato il competente servizio di prevenzione e protezione aziendale e dovranno essere fornite informazioni ai dipendenti (anche per accertare l’eventuale presenza di lavoratori con problemi asmatici, dimobilità o altro) circa le modalità di svolgimento delle lavorazioni e le sostanze utilizzate.
Il Datore di Xxxxxx, o il suo delegato Referente di Sede, preventivamente informato dell’intervento, dovrà avvertire il proprio personale ed attenersi alle indicazioni specifiche che vengono fornite.
Qualora i lavoratori avvertissero segni di fastidio o problematiche legate allo svolgimento dei lavori da parte dell’azienda appaltatrice esterna (eccessivo rumore, insorgenza di irritazioni, odori sgradevoli, polveri, etc.) il Datore di Lavoro dovrà immediatamente attivarsi convocando i responsabili dei lavori, allertando il Servizio di Prevenzione e Protezione (ed eventualmente il Medico Competente) al fine di fermare le lavorazioni o di valutare al più presto la sospensione delle attività aziendali.
Analoga informazione andrà fornita ai lavoratori dell’azienda appaltatrice esterna nel caso in cui le attività lavorative debbano avvenire in ambienti che comportano (anche contemporaneamente) elevate emissioni di rumore, produzione di odori sgradevoli, produzione di polveri, ecc.
Azienda Committente
L’attività di informazione e formazione verrà effettuata mediante incontri con i lavoratori nell’ambito dei quali si provvederà a consegnare al personale interessato copia delle istruzioni relative alle specifiche problematiche legate alle interferenze oggetto del presente DUVRI.
Aziende Appaltatrici 50
I dipendenti dell’Azienda appaltatrice esterna dovranno essere debitamente informati e formati sui rischi relativi allo svolgimento delle loro mansioni, sui possibili danni e sulle conseguenti misure di prevenzione e protezione e sulle modalità di coordinamento in caso di lavori simultanei ed interferenti. Anche ai lavoratori dell’Azienda appaltatrice verrà consegnata copia delle istruzioni relative alle specifiche problematiche legate alle interferenze oggetto del presente DUVRI.
ALLARME, EMERGENZA, EVACUAZIONE DEL PERSONALE
Aziende Appaltatrici
In caso di allarme
avvisare immediatamente il personale dell’Azienda descrivendo l’accaduto (il ns. personale si comporterà come se avesse lui stesso individuato il pericolo facendo attivare lo stato di allarme);
se addestrati, collaborare con il personale interno intervenendo con i mezzi mobili messi a disposizione.
In caso di emergenza
interrompere il lavoro, rimuovere le attrezzature in uso (scale, veicoli, ecc.) che potrebbero creare intralcio;
mettere in sicurezza le attrezzature potenzialmente pericolose (bombole, solventi, ecc.).
In caso di evacuazione
convergere ordinatamente nel punto di raccolta; attendere in attesa del cessato allarme.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Azienda Committente
L’azienda ha effettuato la valutazione dei rischi residui che non possono essere evitati con altri mezzi. A seguito di tale analisi sono stati messi a disposizione degli addetti idonei DPI ed è stato fatto obbligo d’uso.
Aziende Appaltatrici
Il personale dell’azienda esterna dovrà essere dotato dei D.P.I. eventualmente previsti per lo svolgimentodella propria mansione.
Sarà cura della stessa azienda esterna vigilare sull’effettivo utilizzo dei D.P.I. da parte del proprio personale.
Azienda Committente ed Aziende Appaltatrici
Eventuali DPI aggiuntivi (rispetto a quelli già previsti per lo svolgimento delle attività lavorative) sono stati evidenziati nella specifica sezione
Sarà cura delle aziende vigilare sull’effettivo utilizzo dei D.P.I. da parte del proprio personale.
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GESTIONE ATTIVITA’ IMPRESE APPALTATRICI E LAVORATORI AUTONOMI COVID-19
SCOPO:
Definizione di misure di emergenza per contrastare la diffusione della malattia respiratoria causata dal Coronavirus. Tale virus può progredire in una forma grave di polmonite, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche pre-esistenti, quali ipertensione, e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi.
CAMPO DI APPLICAZONE:
Gestione delle attività svolte da imprese appaltatrici e lavoratori autonomi all’interno delle strutture della Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”.
RIFERIMENTI NORMATIVI:
- D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., art. 26
- Circolare 29 aprile 2020
- Indicazioni operative relative alle attività del MC nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro e nella collettività
- Circolare 4 settembre 2020 - Indicazioni e chiarimenti circolare 29 aprile 2020 con particolare riguardo ai lavoratori e alle lavoratrici "fragili")
ACRONIMI E DEFINIZIONI:
✓ COVID-19: Co (Corona), Vi (Virus); D (Disease); 19 (anno di identificazione del virus).
✓ Medico Competente (MC): Medico provvisto di titoli e requisiti professionali (definiti dall'art. 38 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) che collabora con il Datore di Lavoro nella valutazione dei rischi di una azienda ed effettua la sorveglianza sanitaria dei lavoratori.
✓ Condizioni di Rischio: sintomi di influenza, temperatura corporea uguale o superiore a 37.5 C°, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, Contatti Stretti.
✓ Comportamenti Igienici Corretti
✓ Contatto Stretto
RUOLI E RESPONSABILITA’
✓ Datore di Xxxxxx (DL): il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
✓ Datore di Lavoro di IA (DLIA): il soggetto titolare del rapporto di lavoro con la IA ha la responsabilità dell'unità produttiva esterna e della sua organizzazione in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
✓ Referente aziendale (RA): lavoratore dipendente di Area Sanitaria, Tecnica o Amministrativa a cui devono fare riferimento le IA e i LA per l’espletamento dell’attività in appalto. Vigila sull’applicazione da parte delle IA e dei LA della presente istruzione operativa, informa il DL e il DLIA di eventuali Condizioni di Rischio.
✓ Lavoratore Autonomo (LA): chiunque presta un’opera o fornisce un servizio in proprio senza5c2he
esista un rapporto di subordinazione con il datore di lavoro dell’Azienda committente. E' tenuto a rispettare ed applicare questa istruzione operativa.
✓ Impresa Appaltatrice (IA): i lavoratori di IA sono tenuti a rispettare ed applicare questa istruzione operativa
MODALITA’ OPERATIVE:
Informazione per IA e LA
L’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, attraverso le modalità più idonee ed efficaci (es. posters informativi all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali), in conformità alle disposizioni delle Autorità, mette a conoscenza tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda, dei seguenti obblighi:
- in caso di febbre oltre i 37.5 C° o sintomi influenzali, rimanere al proprio domicilio, informare del proprio stato il medico di famiglia e l'autorità sanitaria;
- è vietato a chiunque l’ingresso in Azienda in presenza di Condizioni di Rischio;
- mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro all’interno dell’Azienda, indossare sempre la mascherina chirurgica, tenere Comportamenti Igienici Corretti;
- informare tempestivamente e responsabilmente il RA della presenza di Condizioni di Xxxxxxx prima o durante l’attività lavorativa. Controlli all’ingresso dell’Azienda I lavoratori di IA e i LA, prima di entrare nella sede di lavoro dovranno sottoporsi al controllo della temperatura corporea. Se questa risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso. In tale condizione non dovranno recarsi al Pronto Soccorso, ma dovranno tornare presso il proprio domicilio, contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
Modalità di accesso e percorsi
Per eventuali accessi e spostamenti all’interno dell’Azienda committente, in modo particolare se si necessita di accedere agli ambienti di area sanitaria, concordare insieme al referente aziendale i tragitti da seguire sulla base dei percorsi individuati dalle Direzioni Aziendali.
Laddove possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso ai locali dell’azienda per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà indossare la mascherina chirurgica ed attenersi se possibile alla distanza di un metro dal personale dipendente in servizio al magazzino.
Igiene in azienda Pulizia e sanificazione
L’Azienda committente assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dell’area secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute e alla ventilazione dei locali.
Precauzioni igieniche personali
È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino Comportamenti Igienici Corretti, in particolare per le mani. L’Azienda committente ha messo a disposizione soluzioni disinfettanti per le mani in tutta l’azienda e raccomanda la frequente pulizia delle stesse con acqua e sapone.
Dispositivi di protezione individuale 53
Per quanto riguarda la tipologia di Dispositivi di Protezione Individuale da utilizzare, la cui fornitura è a carico dell’IA e del LA, fare riferimento alla griglia riportata in allegato al Piano Covid (pubblicato sito aziendale) che riporta le Aree di rischio individuale e i relativi D.P.I.
Spazi comuni
L’accesso agli spazi comuni è contingentato, nell’ipotesi di una ventilazione adeguata dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano.
Ingresso e uscita dall'azienda
Gli orari di ingresso/uscita dei lavoratori sono scaglionati per evitare, il più possibile, contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi).
Spostamenti interni
Gli spostamenti all’interno dell’azienda devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali.
Non sono consentite le riunioni in presenza. Se necessarie ed urgenti, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un'adeguata pulizia e areazione dei locali.
Caso sintomatico in azienda
Nel caso in cui un lavoratore di IA o un LA presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, deve notificare immediatamente il proprio stato al RA il quale dovrà informare il MC che, se del caso, disporrà l’isolamento del lavoratore ed a quello di eventuali contatti stretti.
All A)SCHEDA ANAGRAFICA AZIENDALE
Ragione Sociale:
Sede Legale
Via/Piazza n.
Comune Provincia
CAP
Tel. Fax
PARTITA I.V.A. n.
CODICE FISCALE
Iscrizione C.C.I.A.A.
Posizione INPS sede di
Posizione INAIL
Datore di lavoro
RSPP
Medico Competente
Esperto Autorizzato
Medico Autorizzato
RLS o dichiarazione di adesione all’Organismo Territoriale Specifico
Numero dei lavoratori che svolgeranno l’attività presso i locali dell’Azienda Ospedaliera
Data Timbro e Firma
All B)
ELENCO NOMINATIVI LAVORATORI CHE SVOLGERANNO L’ATTIVITÀ PRESSO I LOCALI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA NONCHÉ IL LORO NUMERO E LA PRESENZA MEDIA GIORNALIERA PREVISTA
Matricola | Cognome | Nome | Ore di presenza giornaliera |
- Il personale della Ditta è stato idoneamente informato e formato sui rischi specifici della propria attività lavorativa (ai sensi del capo III sez IV artt 36 – 37 del D.Lgs 81/08)
si no
- Il personale della Ditta è classificato per il rischio radiologico di cui al X.X.xx 230/95
- si no classificazione
L’elenco del personale radio esposto e la corrispondente classificazione nonché l’elenco e tipologia dei DPI radio protezionistici messi a disposizione saranno trasmessi al Servizio di Fisica Sanitaria dell’A.O. Pugliese Ciaccio
- il personale che svolge l’attività presso gli ambienti dell’Azienda Ospedaliera, in regime di appalto e subappalto è riconducibile mediante apposita tessera di riconoscimento (ai sensi del capo III sez I art 26 comma 8 del D.Lgs 81/08) corredata di fotografia e contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro
si no
Data Timbro e Firma
All C)
ELENCO ATTREZZATURE/AUTOMEZZI
Matricola/targa | Denominazione | Modello/marca | Area d’impiego |
N.B. tutte le attrezzature dovranno essere in possesso di certificato CE nonché eventuali verifiche periodiche ove necessarie
Si dichiara che il personale che utilizza le attrezzature/macchine suddette è stato formato e addestrato sulle modalità di utilizzo ed è in possesso di idonei attestati di formazione/qualifica/abilitazione
Data Timbro e Firma
All D)
ELENCO SOSTANZE/PRODOTTI
Denominazione Commerciale | Fasi di utilizzo | Area d’impiego |
N.B. tutte le sostanze dovranno essere corredate da apposita scheda di sicurezza da trasmettere dell’Azienda ospedaliera
Si dichiara che il personale che utilizza le suddette sostanze/prodotti è stato formato e addestrato sulle modalità di utilizzo. Allo stesso sono stati consegnati i necessari d.p.i.
Data Timbro e Firma