Attuazione della Direttiva 2009/12/CE in materia aeroportuale
Attuazione della Direttiva 2009/12/CE in materia aeroportuale
(ex D.L. n.1/2012, art.71, comma 4)
Anno 2015
Sommario
1. I Modelli di regolazione dei diritti aeroportuali 2
2. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Pisa 3
3. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Firenze 4
4. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Bologna 6
5. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Olbia 7
6. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Napoli 8
7. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Torino 9
8. L’indice di rivalutazione delle immobilizzazioni aeroportuali 9
Torino, 26 febbraio 2016
1. I Modelli di regolazione dei diritti aeroportuali
Il D.L. n.1/2012 di recepimento della Direttiva 2009/12/CE, nell’istituire l’ Autorità di Vigilanza (art. 71), le ha attribuito compiti di regolazione e di approvazione dei sistemi di tariffazione e dell’ammontare dei diritti aeroportuali; più precisamente, il D.L. ha previsto che il singolo gestore aeroportuale proceda, nell’ordine, alla determinazione dei diritti sulla base di modelli tariffari definiti ex ante dall’ Autorità e calibrati sul traffico annuo, alla definizione della propria proposta tariffaria attraverso un processo di consultazione degli utenti aeroportuali e, da ultimo, alla sottoposizione di detta proposta all’approvazione della Autorità di vigilanza. Tale percorso approvativo è previsto dal
D.L. n.1/2012 per tutti gli aeroporti nazionali aperti al traffico commerciale.
L’art. 37 del Decreto-legge del 6 dicembre 2011 n. 201 (come modificato in sede di conversione con Legge n.27/2012) ha istituito l'Autorità di regolazione dei Trasporti, competente nel settore dei trasporti e dell'accesso alle relative infrastrutture; in particolare, con riferimento al settore aeroportuale, l’Autorità provvede (comma 2, lettera h) a svolgere tutte le funzioni dell’Autorità di vigilanza istituita dal citato articolo 71, del predetto D.L. n. 1 del 2012, in attuazione della direttiva 2009/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente i diritti aeroportuali.
In virtù di tali competenze, l’Autorità ha provveduto ad approvare, con Delibera n. 64/2014 del 17 settembre 2014, i Modelli di regolazione dei diritti aeroportuali (nel seguito, i “Modelli”).
Sulla base dei Modelli adottati, l’iter procedimentale per la definizione delle proposte di revisione dei diritti aeroportuali si articola per fasi e prevede:
• l’avvio della consultazione degli utenti da parte del gestore aeroportuale, con un anticipo di almeno quattro mesi rispetto alla data di effettiva entrata in vigore del nuovo sistema tariffario; l’avvio della consultazione deve essere preceduto (di almeno 7 giorni) dalla notifica all’Autorità, che provvede a darne avviso sul proprio sito web. Con l’avvio della consultazione il gestore è tenuto a mettere a disposizione dell’utenza aeroportuale una serie di documenti ed informazioni, illustrativi della proposta di cui trattasi;
• almeno una pubblica audizione dell’utenza aeroportuale, da tenersi dopo 30 giorni dall’avvio della consultazione, in cui trattare tutte le tematiche correlate alla proposta di revisione dei diritti aeroportuali. Se necessario, possono essere accordate dal gestore ulteriori audizioni, entro i successivi 30 giorni;
• attraverso il confronto durante la fase di consultazione, la ricerca, per quanto possibile, “di un accordo (n.d.r.: tra gestore ed utenti) a fronte della proposta di aggiornamento dei diritti e dei correlati livelli di qualità, in relazione agli impegni proposti dal gestore nel documento di consultazione”;
• ove sia raggiunta l’intesa sostanziale, o in assenza di ricorso di una delle parti, “l’entrata in vigore del livello dei diritti pubblicato dal gestore, e degli accordi correlati, alla data prevista quale dichiarata in sede di apertura della consultazione, e comunque non prima di 60gg dalla pubblicazione della intesa sul sito web del gestore, assolti gli obblighi di informativa alla rete delle biglietterie IATA”;
• in caso di mancato accordo, la possibilità, per ciascuna delle parti in consultazione, di rivolgersi all’Autorità, secondo tempi e modalità definiti. L’Autorità esaminerà le motivazioni che corredano la proposta di modifica del sistema o dell’ammontare dei diritti aeroportuali.
L’Autorità dunque, nella fase di revisione dei diritti aeroportuali:
• dà pubblicità sul proprio sito della notifica, inviatale dal gestore, di avvio della procedura di consultazione degli utenti;
• vigila sul corretto svolgimento della procedura di consultazione e sul rispetto della tempistica prevista;
• può partecipare direttamente alla consultazione o promuovere la discussione su specifiche tematiche;
• può invalidare la consultazione nel caso emergano significative irregolarità procedurali o grave non veridicità delle informazioni rese dal gestore nel corso della consultazione;
• esamina la proposta definitiva elaborata dal gestore al termine della consultazione e, in caso di intesa espressa o tacita, pubblica entro 40 giorni sul proprio sito web gli esiti della verifica effettuata con possibilità di imporre eventuali correttivi “a protezione dell’intesa raggiunta tra le parti”;
• adotta azioni ritenute adeguate al ripristino delle relazioni che devono intercorrere tra gestore ed utenti;
• in caso di controversia, adotta, entro quattro settimane dalla data di ricevimento dell’istanza di definizione della controversia, una decisione provvisoria circa l’entrata in vigore dei diritti, e successivamente una decisione definitiva entro il termine di quattro mesi, prorogabile di due mesi per motivate esigenze istruttorie.
2. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Pisa
La Società Aeroporto Toscano Xxxxxxx Xxxxxxx S.p.A. (SAT), affidataria in concessione della gestione dell’aeroporto civile “Xxxxxxx Xxxxxxx” di Pisa, è stato il primo gestore aeroportuale ad applicare i Modelli. Il 21 Novembre 2014 ha notificato all’Autorità l’avvenuto avvio della procedura di consultazione degli utenti, avente ad oggetto la proposta di aggiornamento del livello dei diritti aeroportuali da applicarsi nel periodo tariffario 2015-2018. Contestualmente, la Società SAT ha messo a disposizione degli utenti aeroportuali il relativo documento di consultazione in lingua italiana e, dopo qualche giorno, anche in lingua inglese. In data 13 gennaio 2015 si è tenuta, presso l’aeroporto “Xxxxxxx Xxxxxxx” di Pisa, l’audizione da parte del gestore degli utenti dell’aeroporto, alla presenza di rappresentanti degli Uffici dell’Autorità. Nel corso dell’audizione SAT ha presentato la proposta di revisione dei diritti, che prevedeva per il 2015 un complessivo aumento medio dell’1.1%, e dopo avere risposto alle osservazioni ed alle richieste di approfondimento dei presenti, ne ha raccolto il consenso. Occorre tuttavia considerare che la partecipazione all’assemblea non è stata particolarmente numerosa, risultando rappresentato - con diritto di voto - soltanto il 10% circa del traffico aereo dell’aeroporto.
La documentazione prodotta da SAT ai fini della consultazione è stata oggetto di approfondita valutazione da parte degli Uffici dell’Autorità, per verificarne la coerenza con il modello tariffario adottato, tenuto conto anche delle osservazioni e delle richieste di approfondimento avanzate nel corso dell’audizione dagli Utenti aeroportuali. Nel merito, si è ritenuto di segnalare al gestore alcune tematiche emerse nel corso dell’istruttoria e meritevoli di ulteriore approfondimento. Successivamente, con nota del 12 febbraio 2015, SAT ha dichiarato la chiusura delle consultazioni sulla proposta di revisione dei diritti aeroportuali e pubblicato le tariffe per l’anno 2015, dichiarando altresì la loro entrata in vigore, salvo diverso avviso dell’Autorità, a partire da giovedì 16 aprile 2015. Le tariffe che sono state pubblicate con quest’ultimo atto, per il 2015, sono quelle emerse dalla consultazione con gli utenti dell’aeroporto e sulle quali si è acquisito il consenso degli utenti stessi nel corso dell’audizione del 13 gennaio 2015.
Preso atto che non sono pervenute da parte dei soggetti interessati istanze di revisione della proposta definitiva entro i termini a tal fine previsti, l’Autorità, con Delibera n. 22/2015 del 12 marzo 2015, ha dichiarato la conformità al pertinente Modello tariffario di riferimento della proposta definitiva di revisione dei diritti aeroportuali, presentata da SAT a seguito della consultazione, salvo che per alcuni aspetti di dettaglio e connesse prescrizioni integrative poste dall’Autorità, a cui SAT ha replicato entro il termini di 90 giorni previsto dalla citata Delibera. Nello specifico, è stato prescritto a SAT: di applicare, con entrata in vigore a partire dal 16 aprile 2015, ed in via temporanea fino al 31 dicembre 2015, il livello dei diritti emerso dalla consultazione; di ricalcolare il livello dei diritti per l’intero periodo tariffario, adottando i correttivi imposti dall’Autorità e conseguenti alla nuova proposta elaborata da SAT, facendo subentrare detto nuovo livello a partire dal 1 gennaio 2016 e per il resto del periodo tariffario; di effettuare entro il 31 dicembre 2016 - così come previsto dal Modello - l’eventuale recupero tariffario nei confronti degli utenti aeroportuali (di segno positivo o negativo), conseguente all’applicazione dei correttivi imposti dall’Autorità al calcolo del livello dei diritti, per il periodo intercorrente fra la loro entrata in vigore ed il 31 dicembre 2015.
Con la stessa delibera è stato inoltre prescritto a SAT, in occasione della prima consultazione annuale utile successiva alla pubblicazione, da parte dell’Autorità, dei valori dell’Indice di rivalutazione degli Investimenti Fissi Lordi (IFL) previsto dal Modello, l’adeguamento del modello di calcolo del proprio sistema tariffario a tale nuovo indice, modificando di conseguenza la struttura tariffaria, con decorrenza a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a detta consultazione annuale.
Il 29 maggio 2015 la Società SAT [dal 1 giugno 2015 inglobata nella Toscana Aeroporti S.p.A. (TA)] ha provveduto a trasmettere la nuova proposta, emergente dal recepimento dei correttivi prescritti dall’Autorità con Delibera n. 22/2015, al fine di ottenerne l’attestazione di conformità ai Modelli.
La nuova proposta di SAT-TA, corredata dei dati di calcolo, è stata sottoposta a verifica, al fine di attestare l’avvenuto recepimento delle prescrizioni. Tale verifica ha avuto esito positivo e quindi l’Autorità, con Xxxxxxxx n. 55/2015 del 22 luglio 2015, ha attestato la piena conformità dei Diritti Aeroportuali aggiornati rispetto al Modello di Regolazione dei Diritti Aeroportuali applicabile al caso in esame.
3. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Firenze
In data 30 dicembre 2014 la Società Aeroporto di Firenze S.p.A. (AdF), affidataria in concessione della gestione dell’aeroporto civile di Firenze, ha notificato all’Autorità l’apertura della procedura di consultazione degli utenti, avente ad oggetto la proposta di aggiornamento del livello dei diritti aeroportuali da applicarsi nel periodo tariffario 2015-2018, indicando di aver programmato l’avvio della procedura medesima per il giorno 7 gennaio 2015. Di tale notifica l’Autorità, dopo avere verificato la completezza della documentazione a supporto della proposta, ha dato notizia sul proprio sito internet in data 5 gennaio 2015. Al fine di consentire all’Autorità l’effettuazione delle verifiche sulla corretta applicazione del modello tariffario adottato, gli Uffici hanno richiesto ad AdF una integrazione documentale, che AdF ha reso immediatamente disponibile insieme ad una nota di spiegazione e presentazione.
In data 13 febbraio 2015, presso l’aeroporto “Xxxxxxx Xxxxxxxx” di Firenze, si è tenuta la prima audizione degli utenti aeroportuali, con esposizione da parte del Gestore della proposta di revisione dei diritti posta in consultazione. L’Autorità, presente con un proprio rappresentante, ha potuto registrare una significativa presenza dell’utenza aeroportuale, in quanto risultavano rappresentate, direttamente o con delega, più del 75% delle WLU (work load unit) relative all’esercizio 2013. Dopo una approfondita presentazione della proposta, in cui si sono affrontati i temi dell’evoluzione del traffico, degli investimenti, sia pregressi che previsti nel periodo tariffario, del Piano della qualità e della tutela ambientale, dell’applicazione della metodologia del Modello per la determinazione dei diritti, AdF ha annunciato il livello dei diritti previsto per il periodo tariffario, che ha previsto, rispetto al periodo precedente, un incremento medio annuo del 4% circa. A ciò ha fatto seguito la richiesta, da parte degli utenti, di rivedere il piano della qualità e dei Service Level Agreements, tanto da richiedere la convocazione di una seconda audizione.
Nella successiva audizione del 3 marzo 2015, gli utenti hanno richiesto che venisse accolta la possibilità di presentare una ulteriore proposta avente ad oggetto una modifica degli indicatori analitici di qualità contenuti nel Piano approvato da ENAC, nonché un elenco sintetico di parametri da inserire nell’ambito di uno SLA (Service Level Agreement). Dopo un lungo dibattimento tra le parti, però, la consultazione si è conclusa con un mancato accordo. In data 26 marzo 2015 AdF ha pubblicato la proposta di revisione dei diritti aeroportuali, che, salvo diverso avviso dell’Autorità, ha manifestato l’intenzione di applicare a partire dal 26 maggio 2015.
La documentazione prodotta da AdF è stata oggetto di approfondita valutazione da parte degli Uffici di dell’Autorità, al fine di verificarne la coerenza con i modelli tariffari in vigore, tenuto conto anche delle osservazioni e delle richieste di approfondimento avanzate nel corso dell’audizione dagli Utenti aeroportuali.
Si osserva che, entro i 20 giorni dalla data di pubblicazione della revisione delle tariffe aeroportuali sono pervenute tre distinte istanze di ricorso, da parte di soggetti partecipanti alla consultazione: Assaereo (Associazione nazionale vettori e operatori del trasporto aereo), IATA (International Air Transport Association), e IBAR (Italian Board Airline Representatives).
I tre ricorsi, sostanzialmente analoghi nei contenuti, evidenziavano il mancato accordo sulla proposta di revisione dei diritti aeroportuali dell’Aeroporto di Firenze “per presa d’atto dell’indisponibilità della società AdF di ricercare un accordo, prima dell’entrata in vigore dei nuovi livelli tariffari, sulla base della proposta di SLA riformulata dagli Utenti”. Tutti i ricorsi rivolgevano istanza all’Autorità al fine di “di rendere esigibili i nuovi livelli tariffari proposti dalla Società di gestione solo dopo il raggiungimento di un accordo con gli Utenti sui livelli di servizio (Service Level Agreement)”.
Con la Delibera n. 31/2015 del 23 aprile 2015, l’Autorità, ritenuto necessario esperire un tentativo di facilitazione del raggiungimento di una intesa sulla materia oggetto di istanza di ricorso, ha avviato il procedimento per la risoluzione
della controversia, come previsto dal Modello, relativamente alle citate istanze di ricorso pervenute all’Autorità da parte di Assaereo, IATA e IBAR.
Contestualmente, ha invitato il gestore aeroportuale a predisporre, partendo dalle considerazioni emerse nel corso delle audizioni del 13 febbraio e del 3 marzo 2015, una proposta di accordo sul livello dei servizi (SLA), ed inviarla agli Utenti aeroportuali, alle Associazioni ricorrenti ed all’Autorità entro il 30 aprile 2015. Tale proposta avrebbe dovuto conformarsi ai seguenti principi: “per ciascuno dei servizi contemplati nella proposta, il valore obiettivo dell’indicatore di qualità prescelto per l’applicazione di penali dovrà prevedere un progressivo efficientamento nel corso del periodo tariffario, improntato a criteri di competitività e sostenibilità, rispetto alle attuali prestazioni del Gestore aeroportuale. Tale valore obiettivo dovrà essere espresso in termini percentuali e non potrà, di norma, essere pari al 100%; l’eventuale liquidazione degli importi delle penali dovute dal Gestore ai singoli Utenti aeroportuali in dipendenza dell’accordo sul livello dei servizi, dovrà essere svincolato e indipendente dalla liquidazione dei diritti aeroportuali dovuti dagli Utenti al Gestore per la fruizione dei servizi stessi; l’accordo dovrà definire le modalità di monitoraggio degli indicatori di qualità contenuti nell’accordo secondo criteri di trasparenza ed oggettività, con avvio immediato; l’accordo dovrà prevedere la possibilità di revisione dei contenuti entro un anno dalla loro entrata in vigore, alla luce delle migliori pratiche emergenti”.
L’Autorità ha quindi convocato congiuntamente il gestore e gli utenti aeroportuali, nonché le Associazioni ricorrenti, in uno specifico incontro presso la sede dell’Autorità a Torino, il giorno 5 maggio 2015, per discutere ed eventualmente emendare la proposta di cui al punto precedente, al fine di sottoscrivere l’accordo, da recepire in apposito verbale. Nel corso dell’incontro, alla presenza di gestore, utenti (rappresentanti complessivamente oltre il 70% del traffico dell’aeroporto) ed associazioni ricorrenti, è stata discussa la proposta di accordo sul livello dei servizi aeroportuali, presentata da AdF in data 30 aprile 2015. A conclusione della discussione, gli Uffici dell’Autorità hanno preso atto dell’accordo intervenuto fra il gestore e gli utenti dell’aeroporto di Firenze, nonché le Associazioni ricorrenti, sulla proposta di SLA presentata da AdF, così come finalizzata, con riferimento ad alcuni termini applicativi, nel corso dell’audizione stessa. Le Associazioni ricorrenti hanno contestualmente dichiarato, con il raggiungimento dell’accordo, il venir meno dell’interesse alla prosecuzione del procedimento di cui alle istanze di ricorso, riguardante il tema del livello dei servizi e dei connessi SLA dell’Aeroporto di Firenze.
In data 7 maggio 2015, con la Delibera n. 35/2015, l’Autorità ha quindi dichiarato la conformità al pertinente Modello tariffario di riferimento della proposta definitiva di revisione dei diritti aeroportuali pervenuta da AdF, con specifiche prescrizioni integrative ed emendative ottemperate dal gestore entro il termine di 90 giorni previsto dalla citata delibera. Nello specifico, dette prescrizioni hanno riguardato:
• l’applicazione, con entrata in vigore in data 26 maggio 2015, ed in via temporanea fino al 31/12/2015, del livello dei diritti emerso dalla consultazione;
• il ricalcolo del livello dei diritti per l’intero periodo tariffario, adottando i correttivi imposti dall’Autorità e conseguenti alla nuova proposta elaborata da AdF, facendo subentrare detto nuovo livello a partire dal 01/01/2016 e per il resto del periodo tariffario;
• l’effettuazione entro il 31/12/2016 - così come previsto dal Modello - dell’eventuale recupero tariffario nei confronti degli utenti aeroportuali (di segno positivo o negativo), conseguente all’applicazione dei correttivi imposti dall’Autorità al calcolo del livello dei diritti per il periodo intercorrente fra la loro entrata in vigore ed il 31/12/2015;
• la fornitura all’utenza dell’aeroporto, in occasione della prima audizione annuale condotta ai sensi del Modello, e nell’ambito del Documento informativo annuale, di un’ampia e documentata informazione riguardo all’aggiornamento della proposta tariffaria, alle modalità di recupero tariffario ed alle fonti di finanziamento per gli investimenti programmati;
• l’adeguamento del modello di calcolo del sistema tariffario ai valori pubblicati dall’Autorità per l’indice IFL, da effettuarsi in occasione della prima consultazione annuale utile successiva alla data di pubblicazione dei valori dell’indice di rivalutazione IFL da parte dell’Autorità (come previsto al paragrafo 8.5 del Modello), modificando di conseguenza la struttura tariffaria, con decorrenza a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a detta consultazione annuale;
• l’attuazione dell’accordo con gli Utenti aeroportuali sui livelli di servizio (SLA) conseguito in data 5 maggio 2015 presso la sede dell’Autorità, con decorrenza a partire dalla data di entrata in vigore delle nuove tariffe aeroportuali.
Con la stessa delibera, l’Autorità ha dichiarato concluso il procedimento di risoluzione delle controversie avviato con la Delibera n.31/2015, relativamente alle istanze di ricorso pervenute da Assaereo, IATA, IBAR.
Il 28 luglio 2015, la Società AdF-TA [dal 1 giugno 2015 AdF è stata inglobata nella Toscana Aeroporti S.p.A. (TA)] ha provveduto a trasmettere la nuova proposta tariffaria, emergente dal recepimento dei correttivi prescritti dall’Autorità con Delibera n. 35/2015, al fine di ottenere l’attestazione di conformità definitiva ai Modelli.
La nuova proposta tariffaria di AdF-TA, corredata dei dati di calcolo, è stata sottoposta a verifica, al fine di attestare l’avvenuto recepimento delle prescrizioni. Tale verifica ha avuto esito positivo e quindi, con delibera n. 78 del 10 settembre 2015, l’Autorità ha attestato la piena conformità di tale nuova proposta di revisione dei diritti aeroportuali al pertinente Modello di riferimento, a seguito della consultazione degli utenti, nonché del recepimento dei correttivi prescritti dall’Autorità con Delibera n. 35/2015.
4. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Bologna
In data 8 maggio 2015, la Società Aeroporto di Bologna S.p.A. (AdB), affidataria in concessione della gestione dell’aeroporto civile di Bologna, ha notificato all’Autorità la volontà di avviare in data 15 maggio 2015 la consultazione per la revisione dei diritti aeroportuali relativi all’aeroporto “Xxxxxxxxx Xxxxxxx” di Bologna, fissando al 17 giugno 2015 la data dell’audizione degli utenti dell’aeroporto.
Verificata la completezza della documentazione allegata alla proposta, con Xxxxxxxx n. 39/2015 del 13 maggio 2015, l’Autorità ha avviato il relativo procedimento di valutazione, e pubblicato sul proprio sito internet le informazioni sull’avvio della consultazione.
In data 17 giugno 2015, presso l’Aeroporto di Bologna, si è tenuta l’audizione degli utenti aeroportuali, con esposizione della proposta di revisione dei diritti in consultazione. L’Autorità, presente con un proprio funzionario, ha potuto registrare la presenza di un buon numero di operatori ed il verificarsi di un approfondito confronto fra il gestore e gli utenti. Dopo la presentazione della proposta, in cui sono stati affrontati i temi dell’evoluzione del traffico, degli investimenti (sia pregressi, che previsti nel periodo tariffario), del piano della qualità e della tutela ambientale, nonché dell’applicazione della metodologia del modello per la determinazione dei diritti, AdB ha annunciato il livello dei diritti previsto per il periodo tariffario in esame. L’audizione si è conclusa con l’approvazione della proposta con una maggioranza del 67.4% delle WLU.
Successivamente, in data 17 luglio 2015, AdB ha presentato all’Autorità la proposta definitiva di revisione dei diritti aeroportuali.
In merito a tale proposta sono pervenute all’Autorità tre distinte istanze di ricorso, analoghe tuttavia nei contenuti, inviate rispettivamente da Assaereo e IATA, in data 24 luglio 2015, e da IBAR, in data 27 luglio 2015.
In considerazione del fatto che il Modello prevede la possibilità di ricorso all’Autorità solo “in caso di mancato accordo” (circostanza non occorsa nel caso di specie, essendosi la consultazione conclusa con un accordo), l’Autorità ha proceduto all’archiviazione dei ricorsi con Delibera n.60/2015 del 31 luglio 2015.
L’Autorità, nella riunione consiliare del 6 agosto 2015, con Delibera n. 65/2015 ha attestato la conformità, rispetto al pertinente Modello di regolazione, della proposta definitiva di revisione dei diritti aeroportuali presentata a seguito della consultazione, con la condizione dell’applicazione di specifici correttivi. Per l’effettuazione di tali correttivi in detta Delibera sono state incluse specifiche prescrizioni riguardo alla data di entrata in vigore delle nuove tariffe (1.1.2016), al calcolo del parametro v (oneri incrementali originati da nuove disposizioni normative e/o regolamentari) relativo a ciascun prodotto regolato (escludendo dal computo gli oneri incrementali ritenuti inammissibili dall’Autorità), nonché alla scelta di non prevedere per il periodo 2016-2019 alcun tasso di efficientamento dei costi.
Una delle prescrizioni indirizzate al gestore aeroportuale ha riguardato la convocazione di un tavolo negoziale con gli utenti aeroportuali, finalizzato ad esperire ogni possibile tentativo per il raggiungimento di una intesa, parziale o totale, avente ad oggetto l’accordo sui livelli di servizio dell’Aeroporto di Bologna, assumendo quale base negoziale le posizioni rispettivamente esplicitate dalle parti nel corso della consultazione.
L’applicazione dei correttivi ha comportato da parte di AdB l’elaborazione di una nuova proposta tariffaria e la presentazione della stessa all’Autorità entro il termine di 90 giorni dalla data di pubblicazione della Delibera n. 65/2015, al fine di acquisire la definitiva attestazione di conformità.
Con nota del 14 settembre 2015, AdB ha comunicato che si sono svolti due incontri nelle giornate del 9 e 11 settembre, ed è stato ratificato un importante accordo sui livelli di servizio (SLA) con i vettori (e le loro associazioni) che prevede, tra l’altro, una reciprocità di obiettivi. Il verbale di accordo allegato alla nota del 14 settembre 2015, relativa al tavolo negoziale sui livelli di servizio, precisa che l’accordo verrà applicato su base volontaria ai vettori interessati, salvo delibera cogente dell’Autorità che ne definisca l’applicazione a tutti gli utenti dello scalo; l’avvio a regime di tale accordo sui livelli di servizio è stato previsto a decorrere dal 1 gennaio 2016.
Il gestore aeroportuale AdB ha elaborato una nuova proposta tariffaria entro i termini posti (90 giorni) dalla Delibera
n. 65/2015 e, con nota del 9 ottobre 2015, ha trasmesso all’Autorità tale nuova proposta, al fine di ottenerne l’attestazione di conformità definitiva al pertinente modello di regolazione.
La nuova proposta di AdB, corredata dei dati di calcolo, è stata sottoposta a verifica, al fine di attestare l’avvenuto recepimento delle prescrizioni emesse dall’Autorità.
L’Autorità, con Xxxxxxxx n. 87/2015 del 23 ottobre 2015, ha attestato che la nuova proposta di revisione dei diritti aeroportuali, presentata da AdB a seguito della consultazione nonché del recepimento dei correttivi prescritti con Delibera n. 65/2015, è conforme al pertinente Modello tariffario di riferimento.
L’Autorità, con la medesima Delibera, ha inoltre prescritto ad AdB di dare attuazione allo schema di accordo sui livelli di servizio conseguito in data 11 settembre 2015, mediante la sua applicazione a tutti gli Utenti aeroportuali con decorrenza a partire dal 1 gennaio 2016, data di entrata in vigore delle nuove tariffe aeroportuali.
5. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Olbia
La Società Geasar S.p.A. (GEASAR), affidataria in concessione della gestione dell’aeroporto civile di Olbia, ha notificato in data 14 maggio 2015 l’apertura della procedura di consultazione degli utenti, avente ad oggetto la proposta di aggiornamento del livello dei diritti aeroportuali da applicarsi nel periodo tariffario 2015/2018, indicando di aver programmato l’avvio della procedura medesima per il giorno 21 maggio 2015. La GEASAR ha presentato all’Autorità il documento di consultazione, che è stato messo a disposizione degli utenti aeroportuali in lingua italiana ed inglese. Verificata la completezza della documentazione allegata alla proposta, con Xxxxxxxx n. 40/2015 del 21 maggio 2015, l’Autorità ha avviato il relativo procedimento di valutazione, e pubblicato sul proprio sito internet le informazioni sull’avvio della consultazione.
In data 25 giugno 2015 si è tenuta l’audizione pubblica, nel corso della quale il gestore aeroportuale ha presentato la proposta di aggiornamento del livello dei diritti aeroportuali al fine di conseguire l’accordo con gli utenti aeroportuali sui suoi contenuti. L’Autorità era presente con un proprio funzionario.
Dopo una approfondita presentazione della proposta, in cui sono stati affrontati i temi dell’evoluzione del traffico e della sua peculiare stagionalità, della capacità aeroportuale, del piano della qualità e della tutela ambientale, dell’aviazione generale e del suo particolare modello di esercizio, del piano degli investimenti, nonché dell’applicazione della metodologia del modello per la determinazione dei diritti, GEASAR ha annunciato il livello dei diritti previsto per il nuovo periodo tariffario. L’audizione si è conclusa con la votazione sulla proposta del gestore. La proposta è stata approvata con una maggioranza del 79.16% delle WLU.
Successivamente, in data 9 luglio 2015 XXXXXX ha presentato all’Autorità la proposta definitiva di revisione dei diritti aeroportuali. A seguito di istruttoria sulla proposta tariffaria, l’Autorità, con Delibera n. 68/2015 del 6 agosto 2015, ha attestato la conformità al Modello della proposta di XXXXXX, salvo che per alcuni aspetti, fornendo in proposito al Gestore adeguate prescrizioni riguardo al ricalcolo dei costi operativi (omettendo dal computo l’importo per l’accantonamento relativo al fondo nazionale per il servizio antincendio), al tasso per il computo dell’inflazione programmata, nonché alle sopraggiunte disposizioni normative riguardanti la parziale deducibilità dell'IRAP sul costo del lavoro.
L’applicazione dei correttivi ha comportato da parte di GEASAR l’elaborazione di una nuova proposta tariffaria, presentata all’Autorità entro il termine di 90 giorni dalla data di pubblicazione della Delibera n. 68/2015, al fine di acquisire la definitiva attestazione di conformità.
Per quanto riguarda le tempistiche delle nuove tariffe, è stato prescritto a GEASAR di applicare, con entrata in vigore a partire dal 9 settembre 2015, ed in via temporanea fino al 31 dicembre 2015, il livello dei diritti emerso dalla consultazione, e di ricalcolare il livello dei diritti per l’intero periodo tariffario, adottando i correttivi imposti dall’Autorità e conseguenti alla nuova proposta elaborata da GEASAR, facendo subentrare detto nuovo livello a partire dal 1 gennaio 2016 e per il resto del periodo tariffario.
Il 9 ottobre 2015, XXXXXX ha provveduto a trasmettere la nuova proposta, emergente dal recepimento dei correttivi prescritti dall’Autorità con Xxxxxxxx n. 68/2015, al fine di ottenerne l’attestazione di conformità ai Modelli.
La nuova proposta di XXXXXX, corredata dei dati di calcolo, è stata sottoposta a verifica, al fine di attestare l’avvenuto recepimento delle prescrizioni. Il positivo esito della verifica ha condotto all’emissione della Delibera n° 98/2015 del 26 novembre 2015, con la quale si è attestata la piena conformità dei diritti aeroportuali, come aggiornati da parte di GEASAR a seguito della Delibera n. 68/2015, rispetto al pertinente Modello regolatorio.
6. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Napoli
La Gestione Servizi Aeroporti Campani S.p.A. (GESAC), affidataria in concessione della gestione dell’aeroporto civile di Napoli, ha notificato in data 16 luglio 2015 l’apertura della Procedura di Consultazione degli Utenti, avente ad oggetto la proposta di aggiornamento del livello dei diritti aeroportuali da applicarsi nel periodo tariffario 2016/2019, indicando di aver programmato l’avvio della procedura medesima per il giorno 23 luglio 2015.
La Società GESAC ha presentato all’Autorità il documento di consultazione, che è stato dalla stessa messo a disposizione degli utenti aeroportuali in lingua italiana ed inglese.
Verificata la completezza della documentazione allegata alla proposta, con Xxxxxxxx n. 53/2015 del 22 luglio 2015, l’Autorità ha avviato il relativo procedimento di valutazione, e pubblicato sul proprio sito internet le informazioni sull’avvio della consultazione.
In data 7 settembre 2015 si è tenuta l’audizione pubblica, nel corso della quale il gestore aeroportuale ha presentato la proposta al fine di conseguire l’accordo con gli Utenti aeroportuali sui suoi contenuti.
L’Autorità, presente con un proprio funzionario, ha potuto registrare il buon livello di partecipazione, in termini quantitativi, da parte dei Vettori (presenti sia direttamente, che per delega, rappresentati dalle rispettive associazioni) ed il clima costruttivo e di aperto confronto che ha caratterizzato l’audizione. Durante la sessione mattutina erano presenti il 71% delle WLU, salite all’85% nel pomeriggio e in occasione della votazione finale. La discussione si è aperta sui temi generali del traffico e degli investimenti. Nel merito, il dibattito si è incentrato in particolare su alcuni degli argomenti oggetto della presentazione: il piano quadriennale degli investimenti, il piano della qualità e della tutela ambientale, le modalità di calcolo del nuovo livello dei diritti.
I vettori hanno espresso apprezzamento per il piano di investimenti, ed hanno al contempo evidenziato una serie di criticità, riassunte nelle osservazioni presentate da IBAR, Assaereo, IATA. In particolare, sono stati discussi i livelli del WACC e delle sue componenti, e le nuove tariffe proposte, ritenute - da alcuni vettori - eccessivamente sbilanciate a carico delle componenti tariffarie di approdo e partenza, rispetto a quelle a carico del passeggero. Successivamente è stato discusso il piano della qualità, collegato in sequenza all’analisi della proposta di SLA, come richiesto anche dalle associazioni dei vettori.
Sul tema riguardante il Service Level Agreement, GESAC ha presentato una proposta elaborata sulla base della proposta di partenza dei vettori, evidenziando le modifiche ritenute necessarie ed il ricorso ad una metodologia di reciprocità per il calcolo delle eventuali compensazioni. I vettori hanno apprezzato la disponibilità di GESAC a discutere di SLA già durante la prima audizione pubblica, ma hanno respinto le proposte di modifica di GESAC, in particolare per quanto riguarda l’indicatore relativo alla riconsegna bagagli, in quanto al di fuori del loro controllo diretto. Anche su invito del rappresentante dell’Autorità, le parti hanno tuttavia convenuto di continuare la discussione in un successivo tavolo per raggiungere un accordo sugli SLA.
L’audizione si è conclusa con la votazione sulla proposta del Gestore, che ha visto l’espressione di voto a favore da parte del 62% delle WLU. In data 22 settembre 2015, GESAC ha pubblicato sul proprio sito web il livello dei diritti per il
2016, dandone contestuale comunicazione agli Utenti aeroportuali, e dichiarando chiusa la consultazione. Lo stesso giorno GESAC ha presentato all’Autorità la proposta definitiva di revisione dei diritti aeroportuali.
Su tale proposta tariffaria, gli Uffici dell’Autorità hanno sviluppato l’istruttoria, che ha condotto alla Delibera n.88/2015 del 23 ottobre 2015, con la quale l’Autorità ha attestato la conformità al modello della proposta di GESAC, salvo che per alcuni aspetti, fornendo in proposito al gestore adeguate prescrizioni, relativamente ai contributi all’attività volativa (riallocando, secondo le specifiche del Modello, la quota di spese di pubblicità destinate alla generalità dei potenziali passeggeri), al CIN, al computo degli ammortamenti (per i cespiti correlati al parcheggio multipiano), al calcolo del tasso di remunerazione del capitale investito, nonché al computo degli oneri incrementali originati da nuove disposizioni normative e/o regolamentari.
L’applicazione dei correttivi ha comportato, da parte di GESAC, l’elaborazione di una nuova proposta tariffaria, da presentare all’Autorità entro il termine di 90 giorni dalla data di pubblicazione della Delibera n.88/2015, al fine di acquisire la definitiva attestazione
GESAC ha avviato un tavolo di consultazione specifico con i propri Utenti aeroportuali, finalizzato al raggiungimento, entro la data di entrata in vigore delle nuove tariffe, di un accordo Gestore/Utenti sui livelli di servizio dell’Aeroporto di Napoli. L’Autorità, con la medesima Delibera n.88/2015, ha inoltre prescritto a GESAC di proseguire i lavori di tale tavolo negoziale con i propri utenti aeroportuali.
7. La revisione dei diritti aeroportuali dell’aeroporto di Torino
La Società di Gestione dell'Aeroporto di Torino S.p.A. (SAGAT), affidataria in concessione della gestione dell’aeroporto civile di Torino, ha notificato in data 1 dicembre 2015 l’apertura della procedura di consultazione degli utenti, avente ad oggetto la proposta di aggiornamento del livello dei diritti aeroportuali da applicarsi nel periodo tariffario 2016/2019, indicando di aver programmato l’avvio della procedura medesima per il giorno 8 dicembre 2015.
La Società SAGAT ha presentato all’Autorità il documento di consultazione, messo a disposizione degli utenti aeroportuali in lingua italiana ed inglese.
Verificata la completezza della documentazione allegata alla proposta, con Xxxxxxxx n. 106/2015 del 4 dicembre 2015, l’Autorità ha avviato il relativo procedimento di valutazione, e pubblicato sul proprio sito internet le informazioni sull’avvio della consultazione.
La Società SAGAT ha quindi provveduto a dare formale comunicazione agli utenti ed alle loro associazioni dell’apertura della consultazione, delle modalità di accesso al documento di consultazione che il gestore è tenuto a presentare a supporto della proposta di revisione dei diritti aeroportuali, nonché delle modalità con le quali gli utenti hanno potuto chiedere chiarimenti e precisazioni nel periodo temporale intercorrente tra l’apertura della consultazione e lo svolgimento dell’audizione pubblica, che è stata programmata per il giorno 8 gennaio 2016.
8. L’indice di rivalutazione delle immobilizzazioni aeroportuali
Nell’ambito della disciplina di valutazione del Capitale Investito Netto dei gestori aeroportuali e della sua remunerazione, nonché della valutazione dell’ammortamento delle immobilizzazioni autofinanziate, i Modelli di regolazione dei diritti aeroportuali approvati dall’Autorità prevedono per i gestori la possibilità di optare per una valutazione “a valori correnti”, con la conseguente necessità di rivalutare il valore delle immobilizzazioni entrate in esercizio nel corso del tempo. I modelli prevedono a tale scopo la pubblicazione annuale, da parte dell’Autorità, di un indice di rivalutazione delle immobilizzazioni autofinanziate, basato sull’Indice ISTAT relativo agli Investimenti Fissi Lordi.
L’Autorità ha dunque approntato le procedure ed i flussi informativi necessari ai fini di quanto sopra, acquisendo tutte le informazioni necessarie per la pubblicazione di un dato caratterizzato da adeguata robustezza giuridica e, di
conseguenza, elaborato sulla base di informazioni ufficiali e certificate, trattate con metodologie condivise. A tal fine gli Uffici hanno avviato una attività di verifica delle fonti disponibili, attraverso il confronto con le istituzioni che, nei precedenti sopra descritti, sono state oggetto di citazione e fonte di informazioni (in particolare AEEGSI ed ISTAT) al fine di verificare i meccanismi di stima ed elaborazione degli indici a partire dai dati pubblicati.
In esito al lavoro istruttorio svolto, è stata sviluppata una proposta metodologica per la costruzione e la pubblicazione annuale dei valori dell’indice di rivalutazione in esame, basata sui pertinenti dati annuali pubblicati da ISTAT sul proprio sito internet, nella sezione Conti nazionali, Conti e aggregati economici nazionali annuali, alla voce Investimenti Fissi Lordi. Considerata l’esigenza di individuare un unico deflatore da applicare all’intero settore aeroportuale per la rivalutazione a fini tariffari del capitale immobilizzato in opere ed impianti, gli Uffici dell’Autorità hanno avviato un confronto con i corrispondenti uffici dell’ENAC, al fine di condividere i dati raccolti e le possibili ipotesi metodologiche elaborate.
Gli esiti dell’istruttoria sono stati infine condivisi, su indicazione del Consiglio dell’Autorità, con l’ENAC.
Il 22 luglio 2015, con Xxxxxxxx n. 56/2015, il Consiglio dell’Autorità ha approvato i valori dell’indice di rivalutazione degli investimenti fissi lordi calcolati con riferimento agli anni base 2013 e 2014.
I valori sono riportati nella tabella allegata alla Delibera, pubblicata sul sito internet dell’Autorità.
Il Direttore
Ing. Xxxxxxx Xxxxxx