Documento sulla politica di investimento
postaprevidenza valore
Fondo Pensione
Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo (PIP) - Fondo Pensione
Iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5003
Documento sulla politica di investimento
(data approvazione: 28/07/2020)
AVVERTENZA: Il documento è redatto da Poste Vita S.p.A. secondo la Deliberazione COVIP 16 marzo 2012. È soggetto a costante aggiornamento e non costituisce parte integrante della documentazione contrattuale da consegnare all’aderente all’atto dell’adesione. Le azioni o lamentele potranno essere formulate sulla base delle indicazioni ivi contenute a meno che queste risultino non coerenti con la Nota Informativa
postaprevidenza valore
Sommario
Postevita
GruppoAssicurativoPostevita
PREMESSA PAG. 3
CARATTERISTICHE GENERALI DEL PIP ....................................................................… PAG. 4
OBIETTIVI DELLA POLITICA D’INVESTIMENTO .........................................................… PAG. 4
Obiettivi della politica d'investimento di Posta Pensione.................................................PAG. 6 Obiettivi della politica d’investimento del Fondo Interno Assicurativo……………………PAG. 7
CRITERI DI ATTUAZIONE DELLA POLITICA DI INVESTIMENTO POSTA PENSIONE... PAG. 8
Ripartizione strategica delle attività ................................................................................ PAG. 8
Strumenti finanziari nei quali si intende investire .......................................................…. PAG. 9 Modalità e stili di gestione .............................................................................................. PAG. 14
CRITERI DI ATTUAZIONE DELLA POLITICA DI INVESTIMENTO FONDO INTERNO
ASSICURATIVO…………………………………………………………..............................… PAG. 16 SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCESSO DI INVESTIMENTO, COMPITI E
RESPONSABILITÀ .......................................................................................................…. PAG. 20
Consiglio di Amministrazione ......................................................................................... PAG. 20
Comitato per il Controllo Interno e i rischi e per le operazioni con parti correlate ...…… PAG. 21 Alta Direzione ................................................................................................................. PAG. 21
Funzione Investimenti .................................................................................................... PAG. 22
Società di gestione esterna ............................................................................................ PAG. 22
Funzione Risk Management .......................................................................................... PAG. 23
Collegio sindacale .......................................................................................................... PAG. 23 SISTEMA DI CONTROLLO DELLA GESTIONE FINANZIARIA ...........................………. PAG. 24 MODIFICHE APPORTATE ............................................................................................…. PAG. 29
PREMESSA
Il presente Documento sulla Politica di Investimento (di seguito “Il Documento”) è redatto da Poste Vita
S.p.A. (di seguito “Poste Vita” o “la Compagnia”), in quanto società istitutrice del Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo Postaprevidenza Valore (di seguito “Postaprevidenza Valore” o “il PIP” o “il Fondo”), ed ha la finalità di definire la strategia finanziaria che la Compagnia intende attuare per ottenere, dall’impiego delle risorse della forma pensionistica, combinazioni rischio-rendimento efficienti in un arco temporale coerente con i bisogni previdenziali degli aderenti e con le prestazioni da erogare.
Il Documento è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Vita nella seduta del 28 luglio 2020 ed è stato redatto secondo quanto stabilito dalla COVIP nella Delibera del 16 marzo 2012 recante Disposizioni sul processo di attuazione della politica di investimento nonché di quanto previsto, in materia:
• dalla normativa di settore applicabile agli investimenti delle forme pensionistiche complementari attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita di cui all’art. 13, comma 1, lett. b) del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (c.d. “Piani Individuali Pensionistici di tipo assicurativo” o “PIP”);
• dalle Politiche connesse alla gestione degli investimenti di Poste Vita, approvate dal Consiglio di Amministrazione della Compagnia con delibera quadro ai sensi del Regolamento IVASS n. 24 del 6 giugno 2016 recante disposizioni in materia di investimenti e di attivi a copertura delle riserve tecniche delle imprese di assicurazione;
• dal Regolamento della Gestione Separata Posta Pensione e dal Regolamento del Fondo Interno Assicurativo Poste Vita Previdenza Flessibile.
Ciò premesso, il Documento individua:
• le caratteristiche generali del PIP;
• gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria;
• i criteri da seguire nell’attuazione degli stessi;
• i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento;
• le procedure e gli strumenti adottati per la gestione degli attivi della “Gestione Separata Posta Pensione” e del “Fondo Interno Assicurativo Poste Vita Previdenza Flessibile” e per il controllo della gestione finanziaria;
• le modifiche apportate al Documento nell’ultimo triennio.
In sede di prima definizione e, in seguito, in occasione di ogni sua modifica (almeno ogni tre anni) lo stesso viene trasmesso:
• agli organi di controllo della forma pensionistica e al responsabile della stessa;
• ai soggetti incaricati della gestione finanziaria;
• alla COVIP, entro venti giorni dalla sua formalizzazione.
Viste le finalità e le relative prescrizioni normative, il Documento è soggetto a costante aggiornamento e non costituisce documentazione contrattuale da consegnare all’aderente all’atto dell’adesione e durante il rapporto di partecipazione.
Nello stesso sono indicati gli obiettivi della strategia finanziaria da perseguire da parte di Postaprevidenza Valore, per ottenere combinazioni rischio-rendimento efficienti in un arco temporale coerente con quello delle prestazioni: la definizione di tali obiettivi è, comunque, funzionale a determinare con chiarezza la strategia di gestione di Postaprevidenza Valore e non costituisce, nei confronti degli aderenti, un impegno al raggiungimento degli obiettivi stessi.
Il Documento è a disposizione degli aderenti, dei beneficiari o loro rappresentanti che ne facciano richiesta per iscritto, a mezzo di posta elettronica o posta ordinaria, ai seguenti indirizzi:
• xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx oppure
• Poste Vita S.p.A. Xxxxx Xxxxxxxxx, 00 - 00000 Xxxx, Xxxxxx.
CARATTERISTICHE GENERALI DEL PIP
Postaprevidenza Valore è un Piano Individuale Pensionistico di tipo assicurativo finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari al sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 e successive modifiche e integrazioni.
Questo è stato istituito da Poste Vita S.p.A., Compagnia di assicurazione appartenente al Gruppo Poste Italiane, ed è iscritto all’albo dei Fondi Pensione, III sezione, tenuto dalla COVIP con il n° 5003.
Postaprevidenza Valore è una forma pensionistica individuale attuata in forma mista, mediante contratti di assicurazione sulla vita a premi ricorrenti, operante in regime di contribuzione definita (l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti), di Ramo I - collegati alla Gestione Separata Posta pensione - e di Ramo III - collegati al Fondo Interno Assicurativo Poste Vita Previdenza Flessibile.
Le prestazioni previste dal contratto per la parte investita nella Gestione Separata, sia nella fase di accumulo della prestazione, che in quella di erogazione, sono contrattualmente garantite da Poste Vita e si rivalutano annualmente in base al rendimento della Gestione Separata Posta Pensione, che costituisce patrimonio separato e autonomo nell’ambito della Società. La Compagnia per il Fondo Interno Assicurativo non offre alcuna garanzia finanziaria di rimborso del capitale o di corresponsione di un rendimento minimo, né, in ogni caso, assume alcun impegno di risultato nella gestione del medesimo. Il Fondo Interno Assicurativo costituisce patrimonio separato ed autonomo a tutti gli effetti dal patrimonio della Compagnia, nonché da ogni altro fondo gestito dalla stessa.
L’adesione a Postaprevidenza Valore è individuale e totalmente libera. Essa può avvenire da parte di tutti i soggetti, lavoratori e non, che intendono realizzare un piano di previdenza complementare su base individuale senza alcuna restrizione.
OBIETTIVI DELLA POLITICA D’INVESTIMENTO
Postaprevidenza Valore ha la finalità primaria di mettere a disposizione degli aderenti e dei beneficiari, dal momento della cessazione dell’attività lavorativa, una pensione complementare aggiuntiva rispetto a quella di base obbligatoria e tale da contribuire al sostegno del tenore di vita nell’età anziana. In quest’ottica, Poste
Vita provvede alla raccolta dei contributi e alla sana e prudente gestione delle risorse perseguendo l’interesse degli aderenti e dei beneficiari della prestazione pensionistica. Al termine del piano contributivo, la pensione complementare sarà corrisposta come rendita vitalizia (erogata in rate mensili, posticipate e rivalutabili ad ogni ricorrenza annuale) oppure, fino ad un massimo del 50% della posizione individuale maturata, sotto forma di capitale.
L’obiettivo finale della politica di investimento di Postaprevidenza Valore è la massimizzazione delle risorse destinate alle prestazioni mediante combinazioni di rischio-rendimento efficienti in termini di rapporto tra rendimenti e volatilità dei risultati, in un orizzonte temporale coerente con quello delle prestazioni medesime.
Per realizzare il sovraesposto obiettivo, Poste Vita ha istituito due comparti:
- Posta Pensione, costituito come “patrimonio autonomo e separato” dagli altri attivi della Compagnia ai sensi del provvedimento ISVAP n. 2472 del 10 novembre 2006 e che rientra nella definizione di “Gestione Separata” ai sensi del Regolamento ISVAP n. 38 del 3 giugno 2011 (di seguito “la Gestione Separata” o “Posta Pensione”);
- Poste Vita Previdenza Flessibile, fondo interno assicurativo a cui sono collegate polizze di tipo
previdenziale, costituito come patrimonio separato ed autonomo a tutti gli effetti dal patrimonio della Compagnia, nonché da ogni altro fondo gestito dalla stessa (di seguito il “Fondo Interno Assicurativo”).
L’aderente all’atto dell’adesione ha la possibilità di scegliere uno dei seguenti tre profili di investimento, caratterizzati da diverse combinazioni dei comparti precedentemente menzionati:
- Profilo Garantito:
% Gestione Separata | % Fondo Interno Assicurativo | |
Composizione | 100% | 0% |
- Profilo Guidato: ribilanciamento automatico tra i due comparti ogni 5 anni in funzione degli anni mancanti al pensionamento, secondo un meccanismo life cycle:
-
Anni mancanti alla pensione | % Gestione Separata | % Fondo Interno Assicurativo |
> 35 | 30% | 70% |
31 - 35 | 40% | 60% |
26 - 30 | 50% | 50% |
21 - 25 | 60% | 40% |
16 - 20 | 70% | 30% |
11 - 15 | 80% | 20% |
6 - 10 | 90% | 10% |
1 - 5 | 100% | 0% |
- Profilo Dinamico:
Linea | % Gestione Separata | % Fondo Interno Assicurativo |
1 | 70% | 30% |
2 | 60% | 40% |
3 | 50% | 50% |
Lo scopo di Posta Pensione è quello di soddisfare le aspettative di soggetti generalmente avversi al rischio di oscillazione del valore dell’investimento e che tendono a privilegiare investimenti volti a favorire la conservazione del capitale e la stabilità dei risultati.
Lo scopo di Poste Vita Previdenza Flessibile è quello di soddisfare le aspettative di soggetti il cui orizzonte temporale, rispetto al pensionamento, è di lungo periodo e che, quindi, sono disposti ad accettare una maggiore esposizione al rischio di oscillazione del valore dell’investimento a vantaggio di rendimenti potenzialmente più elevati.
Come accennato in Premessa, Postaprevidenza Valore è aperto all’adesione di tutti coloro che intendono realizzare un piano di previdenza complementare su base individuale, senza alcuna restrizione e non ha, quindi, una popolazione di riferimento predefinita. La facoltà concessa agli aderenti di scegliere varie combinazioni tra i due comparti, caratterizzate da differenti orizzonti temporali ed esposizioni al rischio, rende il prodotto Postaprevidenza Valore idoneo a soddisfare le aspettative di popolazioni di riferimento ampie, fermo restando l’obbligo di valutare l’adeguatezza e la congruità del prodotto secondo quanto previsto dalle disposizioni applicabili vigenti.
Obiettivi della politica di investimento di Posta Pensione
La Gestione Separata investe avendo riguardo agli obiettivi di diversificazione degli investimenti, alla efficiente gestione del portafoglio, alla diversificazione dei rischi, anche di controparte, al contenimento dei costi di transazione ed alla gestione e funzionamento del Fondo.
Le peculiarità della Gestione Separata, cui sono collegati i contratti, in termini di rapporto tra rendimento e rischiosità e la possibilità di perseguire asset allocation di lungo periodo, consentono di conseguire l’obiettivo della garanzia del rendimento minimo unitamente all’ottenimento di risultati coerenti con una gestione di lungo periodo.
Gestione Separata Posta Pensione | |
Orizzonte temporale | 5/10 anni (medio) |
Rendimento medio annuo atteso | 1,0% in termini reali (al netto del tasso di inflazione atteso della BCE pari al 2%) |
Variabilità del rendimento rispetto a quello atteso (Orizzonte temporale:10 anni) | 50% dei casi superiore al rendimento annuo atteso, 50% dei casi inferiore o uguale |
Probabilità di rendimenti <0 (nell’orizzonte temporale definito) | Non significativa, ameno del manifestarsi di eventuali inadempimenti (default) da parte degli emittenti obbligazionari |
Finalità della Gestione Separata | 1. Perseguire la sicurezza, la qualità, la liquidità, la redditività e la disponibilità degli |
investimenti nonché la stabilità dei rendimenti della Gestione Separata nel corso del tempo; 2. assicurare la parità di trattamento di tutti gli assicurati attraverso politiche di investimento e disinvestimento delle risorse disponibili idonee a garantire un’equa ripartizione dei risultati finanziari. | |
Politica di investimento | La politica degli investimenti mira all’ottimizzazione del profilo rischio- rendimento del portafoglio, con la finalità di consolidare e stabilizzare le performance future degli investimenti mantenendo, comunque, un profilo di rischio adeguato al risk appetite. |
Si precisa che, pur non avendo il PIP - per sua natura - una popolazione di riferimento predefinita, la Funzione Investimenti effettua le analisi di asset allocation per l’ottimizzazione del portafoglio in coerenza con le caratteristiche socio-demografiche degli iscritti, l’andamento delle adesioni e delle uscite nonché il livello di contribuzione media.
Le analisi vengono effettuate utilizzando il sistema di Asset e Liability Management (di seguito anche ALM) della Compagnia, che proietta periodicamente il portafoglio delle attività e delle passività riconducibili alla Gestione Separata, facendo evolvere il loro valore sulla base di diversi scenari economici.
In particolare, per quanto riguarda il portafoglio dei passivi, il sistema proietta i flussi di cassa (relativi essenzialmente a scadenze, riscatti e sinistri) in considerazione delle caratteristiche demografiche degli aderenti (età e genere) e delle ipotesi attuariali identificate dalla Compagnia in base alla storia passata del Fondo.
Per ogni proiezione è possibile, quindi, determinare il rendimento prospettico della Gestione Separata. Le proiezioni vengono ripetute anche per valutare l’impatto di scenari estremi sul rendimento.
Obiettivi della politica d’investimento del Fondo Interno Assicurativo
Fondo Interno Assicurativo Poste Vita Previdenza Flessibile | |
Orizzonte temporale | medio/lungo pari a 14 anni |
Rendimento medio annuo atteso | 1,80% in termini reali (al netto del tasso di inflazione atteso della BCE pari al 2%). |
Volatilità media annua attesa | 11% |
(Orizzonte temporale: 14 anni) | |
Probabilità di rendimenti < 0 (nell’orizzonte temporale definito) | 20% |
Finalità del Fondo Interno Assicurativo | Realizzare una crescita del capitale investito attraverso una gestione flessibile e diversificata degli investimenti, nel rispetto del profilo di rischio del Fondo Interno Assicurativo. |
Politica di investimento | La politica d’investimento prevede un’allocazione dinamica delle risorse primariamente verso quote di più OICVM di natura azionaria e obbligazionaria, sia di Area Euro che internazionali e verso strumenti finanziari di natura obbligazionaria, di Area Euro. |
CRITERI DI ATTUAZIONE DELLA POLITICA DI INVESTIMENTO POSTA PENSIONE
Ripartizione Strategica delle attività
Nell’ambito dei compiti di indirizzo strategico ed organizzativo di propria competenza, il Consiglio di Amministrazione di Poste Vita definisce la propensione al rischio della Compagnia (c.d. risk appetite) e, quindi, nell’ambito della Delibera Quadro prevista dalla normativa assicurativa in materia di investimenti (Regolamento IVASS n. 24/2016), la politica degli investimenti della Compagnia, di cui valuta poi, con periodicità almeno annuale, l’adeguatezza in relazione alla complessiva attività svolta, al risk appetite ed al livello di patrimonializzazione posseduto.
In coerenza con quanto sopra e con gli obiettivi di cui alla precedente Sezione, si riporta di seguito la composizione indicativa di medio-lungo termine del portafoglio di Posta Pensione.
Asset class | Minimo | Xxxxxxx |
Xxxxxx di debito, disponibilità liquide ed assimilabili | 83,1% | 100,0% |
di cui governativi, disponibilità liquide assimilabili (esclusi mercati emergenti) | 44,1% | 95,0% |
di cui non governativi ed assimilabili (esclusi mercati emergenti) | 5,0% | 33,0% |
di cui mercati emergenti | 0,0% | 6,5% |
Titoli di capitale | 0,0% | 5,0% |
Investimenti Immobiliari | 0,0% | 1,7% |
Investimenti in Infrastrutture | 0,0% | 2,9% |
Investimenti in capitale e debito Private | 0,0% | 6,8% |
La composizione del portafoglio investimenti di medio-lungo periodo viene definita (in logica di ALM ed anche tenendo conto del rendimento prospettico delle varie categorie di attivi investibili) in modo da massimizzare il rendimento della Gestione Separata all’interno del sistema di vincoli costituito dalla propensione al rischio della Compagnia e dei coerenti limiti agli investimenti. La composizione è, inoltre, soggetta a riesame, con periodicità annuale1, in sede di definizione dell'asset allocation nella quale vengono individuate, per le singole asset class, i valori target e le relative bande di oscillazione per le deviazioni tattiche di breve periodo, nel rispetto dei limiti e dei vincoli di anno in anno definiti con il risk appetite.
Si precisa, inoltre, che l’investimento nelle citate tipologie di asset può essere realizzato anche indirettamente, attraverso l’utilizzo di OICR/ FIA, e che, nel caso di investimento tramite quote di OICR ed altri investimenti in fondi, la classificazione degli attivi nelle diverse asset class viene effettuata sulla base della tipologia degli investimenti sottostanti seguendo una logica di tipo “look through”, che consiste nell'analizzare tutte le attività sottostanti individuando tutti i rischi a cui le stesse sono esposte
In ogni caso, la Compagnia si attiene ai limiti, fissati dal Regolamento della Gestione Separata Posta Pensione, per quanto riguarda la ripartizione del portafoglio per strumenti finanziari:
• titoli di debito ad altri valori assimilabili: fino al 100% del patrimonio della Gestione;
• OICR armonizzati ai sensi della normativa UCITS: massimo il 25%;
• OICR non armonizzati, sia aperti, sia chiusi, sia riservati: massimo il 15%;
• Titoli di capitale prevalentemente quotati: massimo il 10%.
Per quanto riguarda il profilo di scadenza, gli attivi della Gestione Separata devono riflettere un principio di coerenza con il profilo di decadimento del corrispondente passivo, che può essere mitigato, nel breve periodo, da view tattiche e aspettative di mercato.
Strumenti finanziari nei quali si intende investire e i rischi connessi
La Compagnia intende mantenere nel continuo, un adeguato livello di qualità del portafoglio, riconducibile in particolare al livello di diversificazione degli attivi e di allineamento con le passività, unitamente all’utilizzo di adeguati criteri di selezione degli investimenti, assicurando adeguati livelli di liquidità, sicurezza e redditività degli stessi secondo le modalità specificate nella Delibera Quadro ex Regolamento IVASS n. 24/2016.
In linea generale è, anzitutto, consentito l’investimento nei soli attivi per i quali sia possibile identificare, misurare, monitorare e gestire i relativi rischi. La gestione delle disponibilità del Fondo viene attuata perseguendo, inoltre:
• un’adeguata diversificazione del portafoglio, finalizzata a contenere la concentrazione del rischio e la dipendenza del risultato della gestione da determinati emittenti, gruppi di imprese, settori di attività e aree geografiche;
1 Salvo che circostanze eccezionali, di cui si dà informazione al Consiglio, prevedano tempistiche diverse
• un’efficiente gestione, finalizzata ad ottimizzare i risultati, contenendo i costi di transazione, di gestione e di funzionamento, in rapporto alla dimensione ed alla complessità e caratteristiche del portafoglio;
In relazione all’efficienza nella gestione delle risorse, si evidenzia che la gestione finanziaria viene effettuata secondo una logica di ottimizzazione, che combina scelte di asset allocation strategica coerenti con il profilo delle passività, con un posizionamento tattico orientato all’ottenimento del risultato di gestione fissato nel periodo di riferimento.
In merito alla diversificazione del portafoglio, la Compagnia ha adottato i seguenti limiti, coerenti con il proprio Risk Appetite Framework:
• per quanto concerne il rischio di credito, le risorse del Fondo vengono investite principalmente in titoli emessi da soggetti appartenenti all’OCSE, mentre per i titoli non governativi sono definiti limiti di concentrazione per bucket di rating e per settore;
• per quanto concerne il rischio di liquidità, la stessa è garantita da appositi limiti relativi agli attivi caratterizzati da scarsa liquidità o non quotati su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione.
Più nello specifico, valgono i seguenti limiti di investimento quantitativi.
Gestione Separata Posta Pensione | |
Limiti per area geografica | • Unione Europea (ad eccezione del Regno Unito): nessun limite; • USA, Regno Unito, Svizzera, Canada, Giappone, Australia e Nuova Zelanda: non superiore al 30% (su base cumulata); • Paesi emergenti e altre aree geografiche: non superiore al 15% (su base cumulata). Gli investimenti effettuati tramite FIA, restano esclusi dall’applicazione dei limiti di cui sopra. |
Limiti per settore economico | 15% del valore di carico del portafoglio complessivo del portafoglio. Tale limite non vale per gli investimenti in FIA e OICR armonizzati. |
Limiti per categoria di rating | • Titoli obbligazionari governativi con rating sub investment grade non superiore al 10% del portafoglio complessivo; • titoli obbligazionari non governativi con rating sub investment grade non superiori al 15% del portafoglio complessivo • titoli obbligazionari non governativi senza rating (esclusi gli investimenti diretti e |
tramite FIA in Private Debt) non superiori al 5% del portafoglio complessivo • titoli obbligazionari con rating inferiore a B- non superiori al 2% del portafoglio complessivo. | |
Limiti per emittente non governativo | L’esposizione verso ciascun emittente presente in portafoglio, ad esclusione delle controparti infragruppo, deve rispettare i seguenti limiti: • AAA: max 3,0% • AA+/AA/AA-: max 3,0% • A+/A/A-: max 2,5% • BBB+/BBB/BBB-: max 2,0% • BB+/BB/BB-: max 0,5% • B+/B/B-: max 0,25% • <B-: non ammessi • Not rated: max 1,0% Gli investimenti effettuati tramite FIA e OICR armonizzati sono esclusi dall’applicazione dei limiti di cui sopra. |
Limiti ESG | Divieto di effettuare investimenti diretti in strumenti finanziari non coerenti con quanto disciplinato dalla politica e dalle linee guida ESG. |
Limiti per valuta | L’Euro è la principale valuta dei titoli presenti nella Gestione Separata. |
OICR e FIA | • Le quote di OICR armonizzati non possono superare il 25% del valore del portafoglio complessivo; • le quote di FIA non possono superare il 12% del valore del portafoglio complessivo. |
Tenendo conto della ripartizione strategica delle attività e dell’asset allocation identificate dal Consiglio di Amministrazione, la responsabilità dell’attuazione e del mantenimento della politica degli investimenti è attribuita all’Alta Direzione che, a tal fine, agisce in coerenza con i criteri definiti nella Delibera Quadro e
svolge i compiti descritti nella sezione del Documento denominata “Soggetti coinvolti nel processo di investimento, compiti e responsabilità”.
La scelta degli investimenti di tipo obbligazionario è orientata prevalentemente verso titoli, sia di emittenti governativi che societari, con rating medio-alto (essenzialmente investment grade) dell’Area Euro, con preferenza per strumenti caratterizzati da flusso cedolare.
La Compagnia per la valutazione del grado di sicurezza dei propri investimenti, non si affida esclusivamente all’utilizzo dei rating assegnati dalle agenzie specializzate, ma adotta, sulla base di regole definite da specifiche procedure della Compagnia, strumenti e tecniche per la valutazione autonoma del merito creditizio degli emittenti dei titoli di debito escludendo, quindi, ogni “meccanismo” di investimento o disinvestimento di tipo automatico basato sul rating. Tali valutazioni vengono effettuate, sia nella fase preliminare di selezione dei titoli obbligazionari sia successivamente nella fase di monitoraggio periodico degli investimenti, utilizzando indicatori di tipo quantitativo, rilevati sui mercati finanziari, e considerazioni di tipo qualitativo basate sull’analisi dei mercati di riferimento in cui gli emittenti operano e sulla loro situazione patrimoniale, economica e finanziaria attuale e prospettica.
In tale ambito, la Compagnia intende conseguire un’adeguata diversificazione per settori, emittenti e scadenze e un adeguato grado di liquidabilità.
Gli investimenti in titoli di capitale sono effettuati prevalentemente tramite azioni quotate nei mercati ufficiali, riconosciuti e regolarmente funzionanti, anche di diverse aree geografiche.
La selezione dei singoli titoli azionari è basata sia sull’analisi di dati macroeconomici (tra i quali ciclo economico, andamento dei tassi di interesse e delle valute, politiche monetarie e fiscali) sia sullo studio dei fondamentali delle singole società (dati reddituali, potenzialità di crescita e posizionamento nel mercato).
La gestione degli investimenti può comprendere attività del comparto immobiliare, incluse quote di fondi comuni di investimento e le partecipazioni in società immobiliari (nelle quali la Compagnia detenga il controllo, ai sensi della normativa vigente).
Con riferimento agli OICR, la Compagnia intende investire unicamente in OICR armonizzati, ai sensi della direttiva UCITS, e in FIA (Fondi di Investimento Alternativi) rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2011/61/UE (FIA), in particolare in quelli ricompresi nella definizione di OICR contenuta nella citata direttiva e prescindendo dalla forma giuridica degli stessi.
Nel processo di investimento in OICR, la Compagnia effettua un’analisi degli attivi sottostanti e dei gestori dei fondi e si può avvalere del contributo di advisor specializzati, per effettuare due diligence da utilizzare a supporto del processo decisionale.
L’investimento in OICR potrà essere effettuato qualora siano chiaramente esplicitati il livello di accesso da parte della forma pensionistica alle informazioni sulle strategie poste in essere dal gestore, la struttura dei costi dello strumento, i periodi di uscita dall’investimento (lock up period). La forma pensionistica deve poter disporre dei flussi informativi occorrenti per un’adeguata valutazione dell’investimento effettuato e per predisporre le segnalazioni periodiche da inviare alla COVIP.
Con specifico riferimento agli attivi “complessi”, ossia quelli caratterizzati da una particolare complessità di valutazione, gestione e controllo dei rischi (ad es. obbligazioni con facoltà di rimborso anticipato, obbligazioni che incorporano opzioni sull’andamento della struttura dei tassi d’interesse, obbligazioni linked ed altri titoli strutturati e FIA), la Compagnia può investire in tale tipologia di attivi tenendo conto della sicurezza, qualità, liquidità e redditività dell’asset class sottostante.
L’investimento in attivi complessi potrà avvenire nel rispetto dei presupposti, delle finalità e delle condizioni per il loro utilizzo previsti dalla normativa vigente, purché detti investimenti non alterino i profili di rischio e
le caratteristiche della Gestione Separata, anche in riferimento ai limiti di investimento già menzionati, e preservino la solvibilità della Compagnia.
Possono essere effettuati, inoltre, investimenti in strumenti finanziari derivati, purché utilizzati in coerenza con i principi della sana e prudente gestione e con la finalità di ridurre i rischi o di agevolare la gestione efficace del portafoglio, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia e dei limiti stabiliti dalla Compagnia.
La Compagnia stabilisce, per tale tipologia di strumenti, specifici limiti di utilizzo e livelli di tolleranza al rischio. E ‘previsto, inoltre, che l’acquisizione degli stessi debba essere preceduta da un’analisi utile ad indagare, tra l’altro: le caratteristiche tecniche dello o degli strumenti da acquisire e le finalità perseguite, le modalità di acquisizione, i fattori di rischio, la valutazione dell’impatto degli strumenti sulla gestione complessiva e la loro coerenza con quanto previsto dalle linee guida in materia di investimenti e dalla normativa di riferimento.
La Compagnia dispone, inoltre, di specifiche modalità operative idonee ad identificare i titoli caratterizzati da scarsa liquidità o per i quali non è possibile disporre di valutazioni affidabili ed indipendenti ed attua le necessarie azioni correttive da applicare nel caso in cui un titolo già acquisito divenisse, per motivi contingenti di mercato, illiquido. In tale ottica, la Compagnia ha previsto specifiche limitazioni all’operatività in attivi (titoli obbligazionari, titoli azionari e quote di fondi) caratterizzati da una scarsa liquidità o per i quali non è possibile disporre di valutazioni affidabili ed indipendenti, nonché procedure operative idonee all’identificazione ed alla valutazione degli stessi” e dei relativi rischi.
Poste Vita ha adottato una Politica di Investimento Responsabile in cui descrive l’approccio seguito nella gestione dei rischi e delle opportunità connesse a fattori ambientali, sociali e di governance (“ESG”) all’interno dei tradizionali processi di investimento. Tale scelta deriva dalla convinzione che valutare rischi e opportunità ESG consente di influenzare positivamente la gestione dei portafogli di investimento e di dare, allo stesso tempo, una risposta concreta ai bisogni sociali e ambientali espressi dalla società.
Il processo di investimento responsabile della Compagnia si fonda su un’attività di valutazione delle operazioni d’investimento, che tiene conto anche del profilo ambientale, sociale e di governance degli emittenti degli asset presenti nei propri portafogli finanziari, siano essi “corporate” o “governativi”, e dei relativi gestori.
Le suddette analisi sono svolte valutando il rispetto da parte degli emittenti di norme universalmente riconosciute e standard emessi da organismi internazionali tra cui Nazioni Unite, Organizzazione Internazionale del Lavoro e OCSE. A tale proposito, la Compagnia esclude dall’universo investibile gli emittenti che operano direttamente nella produzione di armi bandite dalle Convenzioni ONU, che violano i principi umanitari fondamentali (mine anti-uomo, bombe a grappolo, uranio impoverito, armi biologiche, armi chimiche, armi a frammentazione invisibile, laser accecanti, armi incendiarie, fosforo bianco).
Si specifica, da ultimo, che Poste Vita adotta ogni ragionevole misura utile ad identificare, prevenire e gestire le potenziali situazioni di conflitto di interesse, adottando una specifica Policy per la gestione dei conflitti di interesse (di seguito la “Policy”) applicabile anche a Posta Pensione.
La Policy definisce le linee guida in materia, identificando le principali situazioni di potenziale conflitto di interesse che possono configurarsi nella gestione del PIP e stabilendo le regole ed i principi di prevenzione e gestione delle stesse (tra cui principi comportamentali e presidi procedurali) nonché i relativi obblighi di segnalazione. La stessa definisce, inoltre, le possibili situazioni di incompatibilità dei soggetti, che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo della Compagnia.
Le principali fattispecie di conflitto d’interesse individuate nella Policy riguardano i legami partecipativi riguardanti la Compagnia e/o i “soggetti rilevanti” appositamente individuati (in base ad un criterio di rilevanza nell’organizzazione aziendale), i rapporti di affari della Compagnia e le attività di investimento poste in essere (anche tramite società di gestione esterna).
In ogni caso, compito dei “soggetti rilevanti” è vigilare sui conflitti di interesse derivanti dall’operatività effettuata dalla struttura e dalle risorse da essi coordinate segnalando tempestivamente in caso di insorgenza di un conflitto le informazioni necessarie per una corretta individuazione e classificazione dello stesso, ma anche il superamento di situazioni precedentemente segnalate. Qualora le misure adottate per la gestione dei conflitti di interesse non risultino sufficienti, nel caso concreto, ad escludere che tale conflitto possa recare pregiudizio agli aderenti e/o ai beneficiari, la Compagnia valuta adeguatamente ogni intervento utile a tutelare gli interessi degli stessi dandone tempestiva comunicazione alla COVIP.
Modalità e stili di gestione
La gestione degli attivi di Posta Pensione viene effettuata da Poste Vita selezionando direttamente gli strumenti finanziari in cui investire (c.d. “operatività diretta”) oppure conferendo mandato a gestori delegati, che operano sul portafoglio per conto della stessa (“operatività indiretta”) nel rispetto delle linee guida da questi ricevute. I gestori delegati sono selezionati tra asset manager di elevato standing e comprovata esperienza nei rilevanti mercati/strategie, che possono essere selezionati anche attraverso beauty contest. La Compagnia assegna ai gestori delegati le linee guida di investimento ed il target di rendimento, con cadenza annuale2.
Attualmente la Compagnia – in coerenza con quanto stabilito dalla normativa in materia di esternalizzazione di attività essenziali o importanti da parte delle imprese di assicurazione - ha conferito, un mandato di gestione individuale in relazione alle risorse di Posta Pensione a BancoPosta Fondi S.p.A. SGR (di seguito “BPF SGR” o “il Gestore”). Nell’esecuzione del mandato il Gestore svolge le attività ed i compiti indicati nella successiva Sezione “Soggetti coinvolti nel processo di investimento, compiti e responsabilità”, ed opera sulla base degli obiettivi e dei vincoli stabiliti da Poste Vita.
Lo stile di gestione è finalizzato alla compravendita di attivi, in coerenza con le peculiarità del portafoglio in oggetto e con la garanzia di risultato minimo che caratterizza i contratti ad esso collegati.
Gestione Separata Posta Pensione | |
Benchmark | Considerando le peculiarità specifiche, che contraddistinguono la metodologia di determinazione della performance della Gestione Separata, non è possibile individuare un benchmark per il portafoglio in oggetto anche se, a fini meramente comparativi, è possibile far riferimento al c.d.‟Rendistato” (ovvero il rendimento effettivo |
2 Salvo che circostanze eccezionali, di cui si dà informazione al Consiglio, prevedano tempistiche diverse
medio a scadenza di un paniere di titoli di Stato a tasso fisso quotati sul Mercato Obbligazionario Telematico - MOT). | |
Turnover | 0,15 |
Costi della gestione | • I costi relativi al contratto di gestione individuale sono integralmente sostenuti da Poste Vita e non gravano sugli aderenti al Fondo; • qualora le risorse siano impegnate per l’acquisto di quote di OICR, sul patrimonio della Gestione Separata non verranno fatte gravare spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione e al rimborso delle parti di OICR acquistati, né le commissioni di gestione applicate dall’OICR stesso, salvo i casi di deroga previsti dalla COVIP in apposite istruzioni di carattere generale; • in caso di investimenti in FIA (Fondi di Investimento Alternativi), sugli aderenti potranno gravare commissioni di gestione (ed eventuali commissioni di incentivo) in misura massima pari all’1,5% del patrimonio dei Fondi oggetto di investimento; • non sono previste altre forme di prelievo sul risultato di Posta Pensione, in qualsiasi modo effettuate. |
Criteri per l’esercizio dei diritti di voto | Qualora sia necessario esercitare il diritto di voto, in relazione a titoli di società quotate in portafoglio, la Compagnia potrà conferire al Gestore il potere di esercizio del diritto di voto, mediante procura. Il Gestore si attiene in maniera sostanziale ai principi delineati all'interno delle linee guida in materia di esercizio del diritto di voto ed attività di engagement del gruppo Poste Vita, pubblicata sul sito internet della Compagnia. |
La tabella che segue riporta, per gli ultimi 5 anni, il rendimento assicurativo lordo della Gestione Separata,
osservato dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno (periodo di osservazione identificato nel relativo Regolamento), il rendimento lordo del Rendistato (utilizzato per fini meramente comparativi) ed il rendimento utilizzato per la rivalutazione del capitale assicurato (tale rendimento, osservato dal 1 ottobre al 30 settembre di ogni anno, è calcolato al netto sia di quanto trattenuto dalla Compagnia sia degli oneri fiscali vigenti, sulla base della metodologia definita dalla COVIP).
Anno | Rendimento Lordo della Gestione Separata nel periodo di osservazione | Rendistato Lordo | Rendimento netto della Gestione Separata utilizzato per la rivalutazione |
2014 | 5,15% | 2,08% | 3,62% |
2015 | 4,65% | 1,19% | 3,33% |
2016 | 4,04% | 0,91% | 2,85% |
2017 | 3,53% | 1,28% | 2,22% |
2018 | 3,29% | 1,89% | 2,08% |
2019 | 3,12% | 1,37% | 1,91% |
CRITERI DI ATTUAZIONE DELLA POLITICA DI INVESTIMENTO FONDO INTERNO ASSICURATIVO
Fondo Interno Assicurativo – Poste Vita Previdenza Flessibile | |
Ripartizione strategica delle attività | Lo stile di gestione adottato (flessibile) non consente di identificare un parametro oggettivo di riferimento (benchmark) rappresentativo della politica di investimento del medesimo. Il Fondo Interno Assicurativo affronta le ciclicità dei mercati finanziari attraverso una gestione attiva tra le diverse asset class, finalizzata a raggiungere un obiettivo di crescita nel lungo periodo. Si riportano di seguito i limiti per tipologia delle attività finanziarie che compongono Il Fondo Interno Assicurativo: • comparto azionario: Min 0% - Max 100%; • comparto obbligazionario e monetario: Min 0% - Max 100%; • comparto liquidità: Min 0% - Max 20%. Con riferimento all’esposizione geografica, l’approccio d’investimento è di tipo globale. Per la parte obbligazionaria, gli investimenti sono effettuati senza specifiche limitazioni né in relazione |
alle categorie di emittenti né al settore merceologico di appartenenza degli stessi. Per la parte azionaria, gli investimenti sono effettuati senza specifiche limitazioni né in relazione al settore merceologico di appartenenza delle società oggetto d’investimento né al livello di capitalizzazione delle stesse. Gli strumenti oggetto di investimento sono denominati principalmente in Euro, dollaro statunitense, sterlina e yen giapponese. L’investimento in strumenti denominati in valuta diversa dall’Euro non potrà superare il 40% del totale delle attività. | |
ESG | Si rimanda alla “Politica di Investimento Responsabile” descritta nella sezione “Strumenti finanziari nei quali si intende investire e rischi connessi” relativa alla Gestione Separata |
Strumenti finanziari nei quali si intende investire | Il Fondo investe nelle seguenti categorie di attività, nei termini di rilevanza indicati: • in misura principale in quote di OICVM, titoli di Stato e titoli obbligazionari o altri titoli assimilabili; • in misura contenuta o residuale in titoli azionari e strumenti monetari. |
OICR, derivati e strumenti alternativi | La Compagnia si riserva la possibilità di utilizzare, in conformità con le disposizioni della normativa di tempo in tempo vigente, strumenti finanziari derivati, in coerenza con le caratteristiche del Fondo Interno Assicurativo e con il relativo profilo di rischio, al fine di (i) pervenire ad un’efficace gestione del portafoglio, e/o (ii) di ridurre il rischio di investimento. La Compagnia stabilisce, per tale tipologia di strumenti, specifici limiti di utilizzo, livelli di tolleranza al rischio e modalità operative per il loro utilizzo, anche al fine di verificare la coerenza dell’operatività in derivati con la normativa di riferimento. |
Con riferimento agli OICR, la Compagnia intende investire principalmente in OICR armonizzati, ai sensi della direttiva UCITS. Nel processo di investimento in OICR, il soggetto incaricato della gestione effettua analisi sia qualitative che quantitative degli OICR e dei relativi gestori a supporto del processo decisionale. L’utilizzo di OICR armonizzati e OICR collegati è condizionato alla totale retrocessione delle commissioni di gestione. In ogni caso, l’investimento in OICR potrà essere effettuato qualora siano chiaramente esplicitati il livello di accesso da parte della forma pensionistica alle informazioni sulle strategie poste in essere dal gestore, la struttura dei costi dello strumento, i periodi di uscita dall’investimento (lock up period). | |
Limiti quali-quantitativi | La Compagnia ha adottato i seguenti limiti, in relazione alle risorse del Fondo Interno Assicurativo: • Per quanto concerne il rischio di credito, le risorse del fondo non potranno essere investite in: • attivi con rating inferiore a B- (o equivalente); • attivi con rating inferiore a BB (o equivalente) ovvero “not rated”, per un valore superiore al 5% del totale delle attività; • attivi con rating inferiore a BBB- o equivalente (“High Yield”) per un valore superiore al 25% del totale delle attività. • Per quanto concerne il limite di concentrazione per tipologia e per area geografica, le risorse del fondo non potranno essere investite in: • parti di uno stesso OICVM per un valore superiore al 23% del totale delle attività; • in strumenti finanziari o monetari di uno stesso emittente per un valore superiore al 10% del totale delle attività (con esclusione dei titoli di debito emessi o garantiti da Stati membri dell’Unione Europea); • Emerging Markets per un valore superiore |
al 30% del totale delle attività. | |
Modalità di gestione e caratteristiche del mandato | Indiretta. La Compagnia ha affidato la gestione del Fondo Interno Assicurativo a BancoPosta Fondi SpA SGR, nell’ottica di una più efficiente gestione amministrativa e finanziaria ed anche al fine di ridurre il rischio operativo. L’affidamento della gestione non comporterà costi aggiuntivi a carico del Fondo Interno Assicurativo stesso e quindi degli aderenti, né alcun esonero o limitazione delle responsabilità della Compagnia, la quale adotterà adeguate procedure di controllo interno finalizzate alla verifica del rispetto dei criteri di investimento e di esposizione al rischio predefiniti. Il mandato di gestione, di tipo generalista, avrà una durata di 2 anni e si rinnoverà tacitamente per successivi periodi di 2 anni se nessuna delle parti comunicherà la propria volontà di non rinnovarlo con un preavviso scritto di almeno 6 mesi. Inoltre, la Compagnia potrà in qualunque momento, senza obbligo di preavviso e di motivazione, recedere anticipatamente dal mandato. La struttura commissionale del mandato prevede il pagamento di una commissione fissa, pari ad una percentuale, su base annua, del valore del patrimonio del Fondo Interno Assicurativo e non prevede commissioni di incentivo. |
Stile di gestione | Gestione attiva tra le diverse asset class, selezionando gli investimenti sulla base delle aspettative sui mercati finanziari, variando la suddivisione tra aree geografiche, settori di investimento e caratteristiche di stile, con l’obiettivo di raggiungere una crescita nel lungo periodo. |
Turnover | Livello obiettivo di turnover pari a: 60% |
Indicatori di rischio | Volatilità massima su un orizzonte temporale di un anno rolling pari a: 19,5%; VAR 95% ad un anno pari a: 40%. |
Criteri per l’esercizio dei diritti di voto |
La Compagnia, nell’ambito dell’esercizio dei propri poteri di delega, potrà conferire al Gestore il potere di esercizio del diritto di voto inerente i titoli facenti parte del patrimonio del Fondo Interno Assicurativo, mediante procura rilasciata per iscritto in relazione ad ogni singola assemblea. In tali casi, il Gestore agirà in assemblea secondo le specifiche istruzioni di voto vincolanti impartite per iscritto dal Cliente stesso. |
SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCESSO DI INVESTIMENTO, COMPITI E RESPONSABILITÀ
I soggetti coinvolti nel processo di investimento di Postaprevidenza Valore sono:
• il Consiglio di Amministrazione della società istitutrice Poste Vita;
• il Comitato per il Controllo Interno e i Rischi e per le Operazioni con Parti Correlate della Compagnia;
• l’Alta Direzione di Poste Vita;
• la funzione responsabile in materia di Investimenti di Poste Vita (la “Funzione Investimenti”);
• la Società di gestione esterna, a cui è stata affidata la gestione delle risorse sia di Posta Pensione che del Fondo Interno Assicurativo;
• la funzione di Risk Management di Poste Vita (la “Funzione Risk Management”);
• il Collegio Sindacale di Poste Vita.
Si fa presente che per Alta Direzione s’intendono l’Amministratore Delegato e il Direttore Generale. Ai suddetti soggetti sono attribuiti i compiti e responsabilità riportati di seguito.
Consiglio di Amministrazione
Nell’ambito dei compiti di indirizzo strategico ed organizzativo di propria competenza, il Consiglio di Amministrazione di Poste Vita:
• definisce il Risk Appetite Framework della Compagnia;
• definisce – nella Delibera Quadro – la politica degli investimenti per il portafoglio della Compagnia e per i singoli sottoportafogli e ne valuta, con cadenza almeno annuale, l’adeguatezza in relazione alla complessiva attività svolta, al Risk Appetite Framework ed al livello di patrimonializzazione posseduto.
Il Consiglio di Amministrazione, inoltre:
• definisce quali asset class ovvero specifici investimenti debbano essere oggetto di gestione “diretta” da parte della Compagnia e quali di gestione “indiretta” tramite gestori, approva la scelta degli asset manager e la chiusura dei rapporti con gli stessi, e delibera sulle operazioni d’investimento che superano le autonomie concesse all’Alta Direzione;
• assicura, anche con riguardo alle attività esternalizzate, la conformità della gestione patrimoniale e
finanziaria dell’impresa alle politiche connesse alla gestione degli investimenti e dei rischi adottate, nonché alla normativa di riferimento ed alle disposizioni impartite dalle Autorità di Vigilanza, richiedendo che i sistemi impiegati forniscano accurate e tempestive analisi sulle esposizioni al rischio derivanti dalle scelte d’investimento effettuate anche in strumenti finanziari derivati;
• richiede di essere informato, secondo le cadenze previste dalla normativa e dalla Delibera Quadro ed in base alla complessità della gestione del portafoglio, in merito agli investimenti, alle esposizioni ed ai rischi degli investimenti dall’Alta Direzione e che gli siano riferite con tempestività le criticità più significative, impartendo le direttive per l’adozione di misure correttive. L’informativa è resa attraverso l’impiego di una reportistica adeguata, che permetta una corretta valutazione dell’effettivo livello di rischio cui è esposta l’impresa. Specifica e separata evidenza è fornita con riguardo all’esposizione complessiva in strumenti finanziari derivati, nonché sulle esposizioni individuali di importo rilevante, tenuto conto delle correlazioni con gli altri strumenti finanziari in portafoglio;
• impartisce le direttive per la strategia in materia di esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo, valutando le proposte formulate dall’Alta Direzione.
Comitato per il Controllo Interno e i rischi e per le operazioni con parti correlate
Il Comitato per il Controllo Interno e i rischi e per le operazioni con parti correlate, istituito come comitato consiliare, assiste il Consiglio di Amministrazione, con particolare riferimento all’area patrimoniale e finanziaria:
• nella definizione delle politiche connesse alla gestione degli investimenti, tenendo conto della loro coerenza con le politiche di rischio adottate dalla Compagnia;
• nel monitoraggio circa il rispetto dei limiti di rischio definiti dal Consiglio di Amministrazione e nell’adozione delle misure di mitigazione e di rientro nei margini fissati.
Alta Direzione
L’Alta Direzione è responsabile, sulla base delle direttive impartite dal Consiglio di Amministrazione, dell’attuazione, del mantenimento e del monitoraggio della politica degli investimenti. In particolare, nel rispetto della Delibera Quadro e di quanto stabilito dalla normativa di settore:
• propone la politica degli investimenti per la successiva definizione da parte del Consiglio di Amministrazione, e sovraintende alla valutazione periodica della stessa, proponendo eventuali modifiche tenuto conto dell’evolversi delle condizioni di mercato;
• attua gli obiettivi di investimento fissati dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto anche del contesto del mercato finanziario. A tal fine individua nel dettaglio, anche con il contributo della funzione Risk Management, gli investimenti ammissibili ed i relativi limiti di investimento. Sempre con il contributo del Risk Management specifica e formalizza ogni altra restrizione da assegnare alle strutture operative;
• individua, in coerenza con le direttive del Consiglio di Amministrazione, i soggetti autorizzati ad effettuare le transazioni con indicazione dei relativi limiti operativi;
• dà attuazione alle indicazioni del Consiglio di Amministrazione in ordine alle misure da adottare per correggere le anomalie riscontrate e apportare miglioramenti;
• definisce e rende note alle unità organizzative interessate le procedure operative in materia di investimenti;
• dà attuazione alla politica in materia di esercizio dei diritti di voto spettanti al Fondo, sulla base delle direttive impartite dal Consiglio di Amministrazione.
Con specifico riferimento all’operatività “indiretta”, relativa sia al portafoglio della Gestione Separata che al portafoglio del Fondo Interno Assicurativo, l’Alta Direzione:
• propone gli asset manager all’approvazione del Consiglio di Amministrazione;
• stipula gli accordi con gli asset manager, definisce i mandati di gestione e comunica agli asset manager stessi: (i) per la Gestione Separata, l’asset allocation definita ed i margini di autonomia ad essi concessi nell’attuazione della medesima, nonché gli obiettivi di rendimento e di rischio e (ii) per il Fondo Interno Assicurativo, le linee guida di investimento;
• monitora strettamente, oltre che il rispetto dei vincoli di mandato da parte dei gestori, i risultati della gestione in termini di rischio e di rendimento.
Funzione Investimenti
Nell’ambito della gestione patrimoniale e finanziaria, la funzione responsabile in materia di investimenti:
• contribuisce all’impostazione della politica degli investimenti e dell’asset allocation, in coerenza con la propensione al rischio della Compagnia;
• svolge l’attività istruttoria per la selezione degli asset manager ed elabora proposte in materia di affidamento e di revoca dei contratti di gestione individuali;
• verifica la gestione finanziaria esaminando i risultati conseguiti nel corso nel tempo e curando l’elaborazione della reportistica sui portafogli d’investimento;
• controlla l’attuazione delle strategie e valuta l’operato dei soggetti incaricati della gestione. In tale contesto garantisce il monitoraggio del portafoglio degli investimenti gestiti al fine di valutarne la coerenza con i vincoli e gli obiettivi definiti e predispone l’informativa riguardo al rispetto dei vincoli di mandato, alla composizione e alla performance dei portafogli e delle singole asset class che vengono sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione e del Consiglio di Amministrazione;
• formula proposte riguardo agli sviluppi dei mercati e contribuisce ad identificare le eventuali modifiche della politica degli investimenti della Compagnia che si rendessero necessarie;
• collabora con gli altri soggetti coinvolti nel processo di investimento (tra cui la Società di gestione esterna), al fine di fornire il supporto necessario circa gli aspetti inerenti alla strategia da attuare e i risultati degli investimenti;
• contribuisce alla definizione, allo sviluppo e all’aggiornamento delle procedure interne di controllo della gestione finanziaria.
Società di gestione esterna
Come indicato in precedenza, Poste Vita ha conferito delega di gestione per gli attivi della Gestione Separata e del Fondo Interno Assicurativo a BPF SGR, con sede a Roma.
Ciò premesso, nell’ambito dei contratti di gestione individuali di cui si è già detto, il Gestore:
• investe le risorse finanziarie di Posta Pensione con la finalità di raggiungere gli obiettivi assegnati annualmente dalla Compagnia, eventualmente realizzando extra-rendimenti nel rispetto dei vincoli di rischio assegnati;
• investe le risorse finanziarie di Poste Vita Previdenza Flessibile con la finalità di massimizzare il rendimento, nel rispetto dei vincoli di rischio assegnati dalla Compagnia;
• trasmette una rendicontazione periodica dell’attività svolta e delle scelte finanziarie effettuate;
• fornisce, su base mensile, un commento all’operatività svolta e un approfondimento sull’andamento dei mercati finanziari;
• se richiesto, esercita il diritto di voto spettante a Poste Vita inerente i titoli oggetto della gestione secondo le istruzioni vincolanti impartite dall’Alta Direzione.
Nell’ambito del contratto di gestione individuale per gli attivi della Gestione Separata Posta Pensione, il Gestore riceve dalla funzione preposta alla gestione degli investimenti della Compagnia, le linee guida di investimento ed il target di rendimento con cadenza annuale3.
Funzione Risk Management
La funzione Risk Management ricopre un ruolo specifico nell'ambito della gestione patrimoniale e finanziaria di della Compagnia, secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore.
In tale contesto, la funzione Risk Management assiste l'Alta Direzione nell'ambito, tra l'altro, delle seguenti attività:
• definizione delle metriche e del sistema di misurazione dei rischi;
• analisi del profilo di rischio della Compagnia;
• definizione dei limiti di rischio e di investimento da assegnare alle strutture operative sulla base del risk appetite e dei limiti deliberati dal Consiglio di Amministrazione e monitoraggio delle eventuali azioni di mitigazione/rientro per il rispetto degli stessi.
La funzione Risk Management informa, inoltre, periodicamente del suo operato l’Alta Direzione ed il Consiglio di Amministrazione, fornendo informazioni aggregate e di dettaglio, che permettono di valutare la sensibilità dell’impresa ai cambiamenti delle condizioni di mercato e degli altri fattori di rischio legati all’investimento.
Collegio sindacale
Il Collegio sindacale svolge un’azione di sorveglianza sugli atti di gestione e segnalazione delle eventuali anomalie al Consiglio di Amministrazione, secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore.
3 Salvo che circostanze eccezionali, di cui si dà informazione al Consiglio, prevedano tempistiche diverse
SISTEMA DI CONTROLLO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
Le analisi sull’andamento degli investimenti dei 2 comparti sono parte integrante del più ampio sistema di monitoraggio delle principali metriche di rischio e di rendimento della Compagnia, che si concretizza, oltre all’attività di monitoraggio giornaliera svolta sul portafoglio, anche attraverso la produzione di reportistica con cadenza prevalentemente mensile e trimestrale finalizzata al controllo dell’attività di investimento, del raggiungimento dei relativi obiettivi, delle esposizioni ai rischi, nonché dell’efficacia e adeguatezza della gestione finanziaria.
Con specifico riferimento alle attività di monitoraggio svolta sul portafoglio della Gestione Separata, si evidenzia anzitutto che Poste Vita, in coerenza con quanto previsto dalla Delibera Quadro e dalla normativa di settore, ha adottato un sistema di Limiti di Investimento articolato sui seguenti 3 livelli:
• Primo Livello: limiti indicati nella Delibera Quadro;
• Secondo Livello: limiti definiti dall’Alta Direzione nel perimetro dei limiti di primo livello;
• Terzo Livello: limiti definiti nel perimetro dei limiti di primo e secondo livello con la finalità di circoscrivere l’attività del Gestore. Oltre alle categorie di strumenti acquistabili e relativi limiti percentuali di composizione e concentrazione, i limiti assegnati al Gestore riguardano essenzialmente: la duration media di portafoglio, l’utilizzo di strumenti derivati e l’investimento in titoli illiquidi. Sono, inoltre, definiti i limiti minimi e massimi di allocazione per ogni asset class, gli obiettivi di rendimento, gli alert di rischio (definiti, ad esempio, in termini di ammontare massimo delle plus/minusvalenze realizzate e da rimborso e di intervalli di duration) unitamente al criterio funzionale da adottare nell’ambito dell’assegnazione dei titoli al comparto ad utilizzo durevole.
La verifica del rispetto dei limiti indicati di Primo e Secondo Xxxxxxx viene effettuata sia dalla funzione Investimenti che, in modo indipendente, dalla funzione Risk Management.
Con riferimento alle attività di monitoraggio svolta sul portafoglio del Fondo Interno Assicurativo, i limiti d’investimento previsti dal mandato di gestione, possono essere classificati come:
• Normativi (normativa di settore applicabile);
• Regolamentari (cfr. Regolamento del Fondo Interno Assicurativo e Nota Informativa PIP);
• da Mandato di Gestione (cfr. Linee Guida di Investimento).
Con riferimento, invece, agli ulteriori livelli di limite ed alla complessiva attività di controllo, i soggetti responsabili dei controlli, la periodicità degli stessi e le procedure di escalation sono definiti nel sistema normativo aziendale procedure di Poste Vita, redatto in coerenza con quanto qui stabilito e con la normativa IVASS e COVIP.
Per quanto concerne, invece l’analisi dei rischi relativi a Posta Pensione, la Compagnia adotta i seguenti approcci metodologici:
• analisi integrata degli attivi e delle passività aziendali (ALM), con utilizzo di scenari stocastici con finalità di “pricing” delle passività e delle attività, sia per il calcolo delle distribuzioni statistiche delle variabili monitorate che degli indicatori di rischio;
• limiti di utilizzo degli strumenti derivati e individuazione di un livello di MPT (Massima Perdita Tollerabile), indicata come percentuale del valore di mercato degli attivi del patrimonio della Compagnia (liberi da impegni e vincoli, idonei ad essere posti a collaterale secondo quanto stabilito dalla normativa ISDA);
• calcolo e analisi di indicatori di rischiosità sugli attivi gestiti (compresi i derivati), considerando anche la composizione del portafoglio in termini di tipologia di strumento, duration, rating, scadenze e composizione geo-settoriale;
• analisi di indicatori di mercato, alternativi al rating, per valutare il rischio di credito relativo ai diversi strumenti in portafoglio.
La Compagnia effettua, inoltre, con specifico riferimento agli attivi complessi e agli strumenti derivati, l’analisi degli attivi sottostanti, identificando e analizzando i driver di rischio significativi. Più in particolare Poste Vita, nel monitoraggio dei propri investimenti in OICR e nelle altre attività di cui all’art. 84 del Regolamento Delegato (UE) 2015/35 della Commissione Europea, e più in generale in esposizioni indirette verso rischi di mercato, di concentrazione, applica una logica di tipo look through, che consiste nell’analizzare tutte le attività sottostanti individuando tutti i rischi a cui le stesse sono esposte.
Sono esclusi dall’applicazione del metodo look through tutti limiti relativi ai derivati e alle cartolarizzazioni, in quanto l’investimento in tali strumenti è già assoggettato alle disposizioni previste dalla normativa di riferimento.
Si noti, relativamente all’esercizio del contratto di esternalizzazione inerente la gestione individuale da parte del Gestore, che il sistema dei controlli interni della Compagnia garantisce controlli di standard analoghi a quelli che sarebbero attuati se la gestione del portafoglio fosse effettuata direttamente dalla Compagnia stessa. A tale proposito, Poste Vita ha adottato idonei presidi organizzativi e contrattuali che consentono di monitorare costantemente l’attività esternalizzata, la conformità a norme di legge e regolamenti e alle direttive e procedure aziendali, il rispetto dei limiti operativi e delle soglie di tolleranza al rischio fissate dall’impresa e di intervenire tempestivamente ove il fornitore non rispetti gli impegni assunti o la qualità del servizio fornito sia carente.
L’Alta Direzione analizza l’andamento degli investimenti con cadenza mensile4, attraverso una reportistica, che riporta evidenza almeno di quanto segue:
• composizione del portafoglio di Posta Pensione e Poste Vita Previdenza Flessibile per classe di investimento;
• andamento delle classi di investimento;
• performance realizzata ed attesa su determinate scadenze per il portafoglio di Posta Pensione, nel suo complesso, e per il portafoglio di pertinenza del Gestore;
• performance realizzata su determinate scadenze e analisi di rischiosità per il portafoglio di Poste Vita Previdenza Flessibile;
• livelli di liquidità complessivi e di pertinenza del Gestore, per il portafoglio di Posta Pensione;
• rischiosità secondo le metriche di rischio previste (es. classi di rating, concentrazione, …) del portafoglio di Posta Pensione nel complesso e di quello di pertinenza del Gestore.
Inoltre, viene prodotta un’informativa nei confronti del Consiglio di Amministrazione che prevede almeno quanto segue:
• l’andamento dell’attività di investimento e la coerenza con gli obiettivi della gestione finanziaria, in termini di efficacia ed adeguatezza. Tale reportistica viene prodotta con cadenza mensile5;
• il monitoraggio delle esposizioni ai rischi, con frequenza trimestrale;
• l’esistenza di eventuali conflitti di interessi.
In merito ai presidi organizzativi e procedurali in materia di gestione finanziaria, previsti dalla Policy sulla gestione dei conflitti di interesse della Compagnia, è stabilito che la Funzione Investimenti oltre a prevedere opportune limitazioni nell’ambito delle linee guida di investimento e ad effettuare le opportune attività di controllo del rispetto dei mandati di gestione anche in ambito conflitto di interessi, prevede che sia richiesta ai Gestori adeguata motivazione sulla convenienza dell’investimento, affinché la Compagnia possa valutare se la situazione comporti un rischio di perdita per i clienti.
Infine, la competente struttura organizzativa in ambito riserve e modelli di valutazione determina, su base annuale, le ipotesi operative alla base delle valutazioni (caratteristiche socio-demografiche degli iscritti: riscatti, mortalità, frequenze di rinnovo premi, opzione in rendita, etc.), ratificate dal Comitato Metodologie Ipotesi e Scenari.
Si riporta, di seguito, un prospetto riassuntivo dei principali controlli effettuati dalle strutture operative della Compagnia, con riferimento alle attività di monitoraggio svolta sul portafoglio della Gestione Separata.
Parametro | Soggetto | Modalità di verifica | Periodicità |
Limiti di Investimento “Delibera Quadro” Controllo di I° Livello | Funzione Investimenti | Verifica di eventuali sforamenti rispetto ai Limiti di Investimento stabiliti nella Delibera Quadro ex Reg. 24 (c.d. Limiti di Primo Livello) | Settimanale |
Limiti di Investimento “Delibera Quadro” Controllo di II° Livello | Funzione Risk Management | Verifica di eventuali sforamenti rispetto ai Limiti di Investimento stabiliti nella Delibera Quadro ex Reg. 24 (c.d. Limiti di Primo Livello) | Settimanale |
Limiti di Investimento “Alta Direzione” Controllo di I° Livello | Funzione Investimenti | Verifica di eventuali sforamenti rispetto ai Limiti di Investimento di Alta Direzione (c.d. Limiti di Secondo Livello) | Settimanale |
Limiti di Investimento “Alta Direzione” Controllo di II° Livello | Funzione Risk Management | Verifica di eventuali sforamenti rispetto ai Limiti di Investimento di Alta Direzione (c.d. Limiti di Secondo Livello) | Settimanale |
Limiti di investimento assegnati al Gestore | Funzione Investimenti | Verifica di eventuali sforamenti rispetto ai Limiti assegnati al Gestore (c.d. Limiti di Terzo Livello) | Settimanale |
Destinazione al comparto durevole | Funzione Risk Management | Verifica di coerenza tra la destinazione di strumenti finanziari al portafoglio immobilizzato e la complessiva situazione economica e finanziaria, attuale e prospettica, della Compagnia | Annuale |
Turnover di portafoglio | Funzione Investimenti | Calcolo e monitoraggio del valore | Trimestrale |
Rendimento lordo Certificato | Funzione Amministrazione | Calcolo del rendimento mensile lordo di Posta Pensione a fini della certificazione | Mensile |
Analisi della Performance | Funzione Investimenti | Attribuzione della differenza tra i risultati conseguiti e quelli attesi ai diversi fattori | Mensile |
Valutazione del rischio di credito | Funzione Investimenti e Funzione Risk Management | Analisi di indicatori di mercato, alternativi al rating, per valutare il rischio di credito relativo ai diversi strumenti in portafoglio | Trimestrale |
Controllo costi di gestione, di negoziazione e degli OICR | Funzione Investimenti | Analisi dei costi e verifica della loro coerenza con i costi a carico degli aderenti. Controllo della coerenza tra costi effettivi per gli OICR e quanto previsto dalle previsioni regolamentari | Trimestrale |
Controllo incidenza costi OICR | Funzione Investimenti | Verifica dell’incidenza sulla redditività dei costi sostenuti (eventuale, solo in caso di ricorso a OICR di dimensioni significative) | Trimestrale |
Procedure di impostazione e attuazione politica di investimento | Funzione Investimenti | Verifica dell’applicazione delle procedure adottate per l’impostazione e l’attuazione della politica d’investimento | Nel continuo |
Obiettivi di rendimento e rischio coerenti con caratteristiche degli iscritti | Funzione Investimenti | Effettua le analisi di asset allocation per l’ottimizzazione del portafoglio in coerenza con le caratteristiche socio- demografiche degli iscritti, l’andamento delle adesioni e delle uscite nonché il livello di contribuzione media | Annuale |
Monitoraggio dei conflitti di interesse | Soggetti Rilevanti individuati dalla funzione di risorse umane | Segnalazione tempestiva di nuove situazioni di conflitto e/o del superamento di situazioni precedentemente segnalate | Nel continuo |
Con specifico riferimento alle attività di monitoraggio svolta sul portafoglio del Fondo Interno Assicurativo, si riporta, di seguito, un prospetto riassuntivo dei principali controlli effettuati dalle strutture operative della Compagnia:
Parametro | Soggetto | Modalità di verifica | Periodicità |
Volatilità massima | Funzione Investimenti | Verifica del rispetto del limite massimo di volatilità ex-post generata dai rendimenti del Fondo Interno Assicurativo sui diversi orizzonti temporali, previsto dalle Linee Guida di Investimento. | Settimanale |
Volatilità attesa | Funzione Investimenti | Confronto tra la volatilità individuata ex- ante e quella ex-post generata dai rendimenti del Fondo Interno Assicurativo nell’anno solare | Almeno annuale |
VAR | Funzione Investimenti | Verifica del limite massimo di VAR 95% su un orizzonte temporale di un anno | Mensile |
Limiti di Investimento Normativi e da Regolamento | Funzione Investimenti | Verifica di eventuali sforamenti rispetto ai Limiti previsti dalla normativa applicabile e dal Regolamento del Fondo Interno Assicurativo | Settimanale |
Limiti di Investimento Normativi e da Regolamento | Funzione Risk Management | Verifica di eventuali sforamenti rispetto ai Limiti previsti dalla normativa applicabile e dal Regolamento del Fondo Interno Assicurativo (controllo di secondo livello) | Mensile |
Limiti di investimento assegnati al Gestore | Funzione Investimenti | Verifica di eventuali sforamenti rispetto ai Limiti assegnati al Gestore (Linee Guida di Investimento) | Settimanale |
Turnover di portafoglio | Funzione Investimenti | Calcolo e monitoraggio del valore | Trimestrale |
Analisi della Performance | Funzione Investimenti | Attribuzione della differenza tra i risultati conseguiti e quelli attesi- | Mensile |
Controllo costi degli OICR | Funzione Financial Office | Analisi dei costi e verifica della loro coerenza con i costi a carico degli aderenti. | Settimanale |
Controllo costi di negoziazione | Funzione Investimenti | Calcolo e monitoraggio del valore | Trimestrale |
Controllo incidenza costi OICR | Funzione Investimenti | Verifica dell’incidenza sulla redditività dei costi sostenuti | Almeno annuale |
Monitoraggio dei conflitti di interesse | Soggetti Rilevanti individuati dalla funzione di risorse umane | Segnalazione tempestiva di nuove situazioni di conflitto e/o del superamento di situazioni precedentemente segnalate | Nel continuo |
MODIFICHE APPORTATE
Si segnala che, rispetto alla precedente versione della Politica di Investimento, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Vita nella seduta del 21 giugno 2019, le principali modifiche apportate all’interno del presente Documento riguardano la Gestione Separata ed in particolare:
• i criteri di attuazione della politica di investimento di Posta Pensione;
• i soggetti coinvolti nel processo di investimento, compiti e responsabilità.
Per quanto riguarda il Fondo Interno Assicurativo Poste Vita Previdenza Flessibile, si ricorda che lo stesso è stato inserito come nuovo comparto - in aggiunta alla Gestione Separata Posta Pensione - in seguito all'integrazione della struttura del prodotto PIP con due nuovi profili di investimento collegati ai due comparti (come descritto nel Documento approvato dal C.d.A. del 21 giugno 2019). Pertanto, non si segnalano modifiche.
Con specifico riferimento a Posta Pensione, nella tabella sottostante sono annotate le modifiche apportate nell’ultimo triennio, una sintetica descrizione delle stesse e le date in cui sono state effettuate.
Data | Sezione | Descrizione |
CdA del 28.07.2020 | Criteri di attuazione della politica di investimento | • La composizione del portafoglio investimenti di medio-lungo periodo è soggetta a riesame con periodicità annuale salvo circostanze eccezionali. • Viene inserito il divieto effettuare investimenti diretti in strumenti finanziari non coerenti con quanto disciplinato dalla politica e dalle |
linee guida ESG. • Viene aggiornato il valore del turnover di portafoglio. • Viene aggiornata la tabella dei rendimenti. • La Compagnia assegna ai gestori delegati le linee guida di investimento ed il target di rendimento, con cadenza annuale salvo circostanze eccezionali. | ||
Soggetti coinvolti nel processo di investimento, compiti e responsabilità | • Viene specificato che il gestore BPF SGR riceve, dalla funzione preposta alla gestione degli investimenti della Compagnia, le linee guida di investimento ed il target di rendimento con cadenza annuale salvo circostanze eccezionali. • Viene modificata la frequenza della redazione dell’informativa per il Consiglio di Amministrazione. • Viene stabilito che il Comitato per il Controllo Interno e i rischi e per le operazioni con parti correlate assiste il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle politiche connesse alla gestione degli investimenti, tenendo conto della loro coerenza con le politiche di rischio adottate dalla Compagnia. • La Funzione Investimenti prevede opportune limitazioni nell’ambito delle linee guida di investimento, effettua le opportune attività di controllo del rispetto dei mandati di gestione anche in ambito conflitto di interessi e prevede che sia richiesta ai Gestori adeguata motivazione sulla convenienza dell’investimento, affinché la Compagnia possa valutare se la situazione comporti un rischio di perdita per i clienti. | |
CdA del 21.06.2019 | Obiettivi della politica di investimento | È stata aggiornata la variabilità del rendimento rispetto a quello atteso a 10 anni. |
Criteri di attuazione della politica di investimento | Sono stati aggiornati: la composizione di medio-lungo periodo del portafoglio investimenti; i limiti di investimento; la ESG policy della Compagnia; il valore del turnover ratio; la tabella dei rendimenti. | |
CdA del 20.12.2018 | Criteri di attuazione della politica di investimento | Aggiornamento della composizione di medio-lungo periodo del portafoglio investimenti, dei i limiti di concentrazione per area geografica e settoriale, del |
turnover ratio e della tabella dei | ||
rendimenti. Inserito riferimento ai titoli | ||
illiquidi e ai limiti di investimento in OICR | ||
armonizzati e in FIA. | ||
Soggetti coinvolti nel processo di | Viene data indicazione del cambiamento | |
investimento, compiti e responsabili | di Gestore | |
Sistema di controllo della gestione finanziaria | ||
Rafforzati i contenuti del paragrafo in questione con riferimento alle attività | ||
liquide a breve termine e alla gestione | ||
dei conflitti di interesse |
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