Contract
Previdenza Cooperativa |
Fondo Pensione Nazionale a Capitalizzazione dei Lavoratori, Soci e Dipendenti, delle Imprese Cooperative e per i lavoratori dipendenti addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria |
Iscritto all’Albo tenuto dalla Covip con il n. 170 |
Istituito in Italia |
Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx, 0 – 00000 Xxxx | |
T +39 0422/00.00.000 (contact center) T +39 06/00.00.00.00 F +39 06/00.00.00.00 | |
xxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xx | |
Nota informativa
(depositata presso la Covip il 30/03/2022)
Parte II - Le informazioni integrative
PREVIDENZA COOPERATIVA è responsabile della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota informativa.
Scheda ‘Le opzioni di investimento’ (in vigore dal 30/03/2022)
Che cosa si investe
PREVIDENZA COOPERATIVA investe il tuo TFR (trattamento di fine rapporto) e i contributi che deciderai di versare tu e quelli che verserà il tuo datore di lavoro.
Aderendo a PREVIDENZA COOPERATIVA puoi infatti beneficiare di un contributo da parte del tuo datore di lavoro se, a tua volta, verserai al fondo un contributo almeno pari alla misura minima prevista dall’accordo collettivo di riferimento.
Se ritieni utile incrementare l’importo della tua pensione complementare, puoi versare contributi ulteriori
rispetto a quello minimo.
Per gli aderenti contrattuali, cioè coloro che hanno aderito al Fondo per effetto del versamento del contributo contrattuale a carico del datore di lavoro, la destinazione di tale contributo è diversificata in funzione delle caratteristiche anagrafiche e delle esigenze previdenziali dei lavoratori interessati. Per i già iscritti al Fondo, con modalità tacita o esplicita, e interessati dalla previsione contrattuale, i c.d. flussi contributivi contrattuali si aggiungono alla posizione in essere.
Le misure minime della contribuzione sono indicate nella SCHEDA ‘I destinatari e i contributi’ (Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’). | |
Dove e come si investe |
Le somme versate nel comparto scelto sono investite, al netto degli oneri trattenuti al momento del versamento, sulla base della politica di investimento definita per ciascun comparto del fondo.
Gli investimenti producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e delle scelte di gestione.
PREVIDENZA COOPERATIVA affida la gestione del patrimonio a intermediari professionali specializzati (gestori), selezionati sulla base di una procedura svolta secondo regole dettate dalla normativa. I gestori sono tenuti a operare sulla base delle politiche di investimento deliberate dall’organo di amministrazione del fondo.
Il Fondo può effettuare investimenti diretti nei limiti definiti dal Consiglio di Amministrazione e previsti dalla normativa vigente.
Le risorse gestite sono depositate presso un ‘depositario’, che svolge il ruolo di custode e controlla la
regolarità delle operazioni di gestione.
I rendimenti e i rischi dell’investimento
L’investimento delle somme versate è soggetto a rischi finanziari. Il termine ‘rischio’ è qui utilizzato per esprimere la variabilità del rendimento dell’investimento in un determinato periodo di tempo.
In assenza di una garanzia, il rischio connesso all’investimento dei contributi è interamente a tuo carico. In presenza di una garanzia, il medesimo rischio è limitato a fronte di costi sostenuti per la garanzia stessa. Il rendimento che puoi attenderti dall’investimento è strettamente legato al livello di rischio che decidi di assumere e al periodo di partecipazione.
Se scegli un’opzione di investimento azionaria, puoi aspettarti rendimenti potenzialmente elevati nel lungo periodo, ma anche ampie oscillazioni del valore dell’investimento nei singoli anni.
Se scegli invece un’opzione di investimento obbligazionaria puoi aspettarti una variabilità limitata nei singoli anni, ma anche rendimenti più contenuti nel lungo periodo.
Tieni presente, tuttavia, che anche i comparti più prudenti non garantiscono un investimento privo di rischi. I comparti più rischiosi possono rappresentare un’opportunità interessante per i più giovani mentre non sono, in genere, consigliati a chi è prossimo al pensionamento.
La scelta del comparto
PREVIDENZA COOPERATIVA ti offre la possibilità di scegliere tra 3 comparti, le cui caratteristiche sono qui descritte. PREVIDENZA COOPERATIVA ti consente anche di ripartire i tuoi contributi e/o quanto hai accumulato tra più comparti.
Nella scelta del comparto o dei comparti ai quali destinare la tua contribuzione, tieni in considerazione il livello di rischio che sei disposto a sopportare. Oltre alla tua propensione al rischio, valuta anche altri fattori, quali:
✓ l’orizzonte temporale che ti separa dal pensionamento;
✓ il tuo patrimonio, come è investito e quello che ragionevolmente ti aspetti di avere al pensionamento;
✓ i flussi di reddito che ti aspetti per il futuro e la loro variabilità.
Nella scelta di investimento tieni anche conto dei costi: i comparti applicano infatti commissioni di gestione differenziate.
Nel corso del rapporto di partecipazione puoi modificare il comparto (riallocazione).
La riallocazione può riguardare sia la posizione individuale maturata sia i flussi contributivi futuri. Tra ciascuna riallocazione e la precedente deve tuttavia trascorrere un periodo non inferiore a 12 mesi.
La riallocazione è utile nel caso in cui cambino le condizioni che ti hanno portato a effettuare la scelta iniziale. É importante verificare nel tempo tale scelta di allocazione.
Glossario dei termini tecnici o stranieri utilizzati
Nota Informativa - Parte II “Le informazioni integrative”. Scheda ‘Le opzioni di investimento’
Di seguito ti viene fornito un breve glossario dei termini tecnici o stranieri utilizzati per consentirti di comprendere meglio a cosa fanno riferimento.
Benchmark: il benchmark è il parametro di riferimento utilizzato per valutare la performance della gestione finanziaria del fondo pensione. Il benchmark è costruito facendo riferimento a indici di mercato - nel rispetto dei requisiti normativi di trasparenza, coerenza e rappresentatività con gli investimenti posti in essere - elaborati da soggetti terzi e di comune utilizzo ed ha l'obiettivo di consentire all'associato un'agevole verifica del mercato di riferimento - e quindi del potenziale livello di rischio/rendimento- in cui il fondo si trova ad operare, oltre che fornire un'indicazione del valore aggiunto in termini di extra-performance della gestione.
Clearing House: istituzione che presiede i mercati a termine (es. futures) e che rappresenta l'effettiva controparte nei contratti tra operatori. La Clearing House segue l'andamento dei prezzi, controlla la congruità dei margini e, poiché rappresenta la controparte per tutte le transazioni effettuate, consente di ridurre sensibilmente il rischio di credito nelle transazioni.
Depositario: il depositario è l'istituto, disciplinato dall’art. 7 del D. Lgs. n. 252/2005, cui è affidata la custodia del patrimonio del fondo che in tal modo risulta separato dal patrimonio della società che lo gestisce.
Deviazione standard: la deviazione standard è una misura statistica di dispersione attorno alla media che indica quanto è stata ampia, in un certo arco temporale, la variazione dei rendimenti di un fondo.
Diversificazione: attività di asset allocation strategica finalizzata alla riduzione del rischio complessivo del portafoglio tramite la diversificazione degli investimenti tra diversi strumenti finanziari, tra diversi settori industriali (tecnologia, industria, finanza, salute, ecc.) e tra diverse aree geografiche (Europa, Nord America, ecc.).
Duration: la duration è espressa in anni e indica la durata finanziaria dell'investimento ovvero il periodo di tempo necessario per recuperare il capitale investito in un certo periodo. La duration è inoltre una misura approssimativa della volatilità di un titolo obbligazionario: quanto più è alta, tanto maggiori sono le escursioni di prezzo che subirà il titolo in seguito a una variazione dei tassi di interesse (es. una duration di
5 anni significa che il valore dell'obbligazione potrebbe ridursi del 5% circa se i tassi di interesse aumentassero dell'1%).
ETF (Exchange Traded Fund): fondi indicizzati che replicano le performance dei principali indici mercato. Il numero di azioni di ciascuna società presente nel fondo rispecchia esattamente la percentuale del paniere di titoli relativo all'indice su cui si basa il fondo. A differenza dei fondi comuni di investimento sono quotati e possono essere scambiati in continuazione nell'arco della seduta borsistica.
Euribor: Euro Interbank Offered Rate. È il parametro di riferimento del mercato interbancario dei paesi aderenti alla UEM.
Fondi comuni di investimento alternativi (FIA): sono fondi comuni che investono in strumenti finanziari e attività immobiliari caratterizzati da un minor grado di liquidità rispetto agli altri fondi comuni di investimento.
Gestione attiva: politica gestionale per la quale il gestore si pone l'obiettivo di ottenere una performance migliore rispetto al mercato di riferimento e proteggere il patrimonio investito, effettuando gli investimenti, in base alle proprie valutazioni, senza lasciarsi vincolare in questa operazione dalla replica dell'indice di riferimento (benchmark).
Gestione Passiva: politica gestionale per la quale il gestore si pone l'obiettivo di ottenere una performance prossima rispetto al mercato di riferimento effettuando gli investimenti, cercando di replicare l'indice di riferimento (benchmark).
Indice: l'indice è una grandezza, calcolata come media ponderata delle variazioni dei prezzi di un paniere di titoli, che permette di valutare l'andamento del mercato nel periodo di riferimento. Gli indici borsistici, che esprimono in forma sintetica l'andamento del mercato borsistico (es. Mib30, Dow Xxxxx ecc.) sono utilizzati come benchmark per la valutazione dei rendimenti della gestione finanziaria.
Information Ratio: l'information Ratio è un indicatore di performance corretta per il rischio ed è calcolato come rapporto tra il fra il maggior rendimento del portafoglio rispetto all'indice di riferimento e la Tracking Error Volatility (volatilità dei rendimenti differenziali del portafoglio rispetto ad un indice di riferimento). L'information Ratio consente di valutare la capacità del gestore nel sovraperformare il benchmark, in relazione al rischio assunto.
Investment Grade: espressione utilizzata da specifiche agenzie di valutazione della solvibilità delle società, con riferimento a titoli obbligazionari di alta qualità che hanno ricevuto rating pari o superiori a BBB- o Baa3.
IRR (Internal Rate of Return): Si tratta dell’indice di performance più idoneo per gli investimenti di private equity/debt. In sintesi, è costituito dal rendimento ponderato per il tempo ed espresso come percentuale. L’IRR utilizza la somma attualizzata di drawdown monetari (capitali investiti), valore attuale delle distribuzioni (capitali generati dagli investimenti) e valore corrente degli investimenti non realizzati.
LTC (Long Term Care): la long term care (LTC) è una garanzia collegata a problemi di non autosufficienza, ovvero è una soluzione di protezione che scatta nel momento in cui si dovesse perdere la propria capacità a svolgere autonomamente le attività della vita quotidiana, relative a mobilità, alimentazione e igiene personale.
OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio): fondi comuni di investimento e le Sicav sono degli OICR.
Private Equity: è una forma di investimento di medio-lungo termine, in imprese non quotate, effettuata con l’obiettivo di ottenere un guadagno in conto capitale dalla vendita della partecipazione acquisita o della quotazione in borsa.
Private Debt: è una forma di investimento di medio-lungo termine, la cui politica si focalizza su strumenti finanziari di debito emessi dalle imprese tra cui obbligazioni, cambiali finanziarie, altre tipologie di strumenti finanziari di debito, nonché i finanziamenti, sotto forma di trattativa privata.
Rating: è un indicatore sintetico del grado di solvibilità di un soggetto (Stato o impresa) che emette strumenti finanziari di natura obbligazionaria ed esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi dovuti secondo le modalità ed i tempi previsti.
Switch: è l’opzione che, nel xxxxx xxx xxxxxxxx xx xxxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx, xx consente di modificare il comparto di investimento prescelto al momento dell’adesione. In sintesi, si tratta del trasferimento dell'investimento da un comparto di investimento ad un altro e avviene liquidando le quote di un comparto e acquistando contestualmente quote del nuovo.
TER (Total Expense Ratio): è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del comparto, ad eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
TEV (tracking error volatility): è la volatilità della differenza tra il rendimento di un portafoglio di titoli e il rendimento del benchmark. Più la volatilità del tracking error è elevata, più l'andamento del portafoglio oggetto di analisi si differenzia da quella del benchmark.
Total Return (gestione): La gestione “total Return” è finalizzata all’ottenimento di un rendimento costante indipendente dall’andamento dei mercati. Si tratta quindi di investimenti finalizzati a un obiettivo di rendimento predeterminato che è compito del gestore raggiungere attraverso un’asset allocation dinamica e un rigoroso controllo del rischio. Il termine total return deriva per differenza da “relative return”, gestioni nelle quali il rendimento viene misurato in relazione a un benchmark predefinito.
Turnover: calcolato come rapporto tra il valore minimo individuato tra quello degli acquisti e quello delle vendite di strumenti finanziari effettuati nell’anno e il patrimonio medio gestito, è un indicatore approssimativo dell’entità delle operazioni di gestione nonché dell’incidenza dei costi di transazione sul fondo.
Dove trovare ulteriori informazioni
Ti potrebbero inoltre interessare i seguenti documenti:
• il Documento sulla politica di investimento;
• il Bilancio (e le relative relazioni);
• gli altri documenti la cui redazione è prevista dalla regolamentazione.
Tutti questi documenti sono nell’area pubblica del sito web (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx). È inoltre disponibile, sul sito web della COVIP (xxx.xxxxx.xx), la Guida introduttiva alla previdenza complementare. |
I comparti. Caratteristiche
SICURO
• Categoria del comparto:garantito.
• Finalità della gestione: la gestione è volta a realizzare con elevata probabilità rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte temporale pluriennale. La presenza di una garanzia di risultato consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione.
• N.B.: i flussi di TFR conferiti tacitamente sono destinati a questo comparto.
• Garanzia: è presente una garanzia; il gestore si impegna a mettere a disposizione del Fondo alla scadenza della Convenzione un importo almeno pari alla somma dei valori e delle disponibilità conferiti in gestione, relativi alle posizioni individuali in essere, al netto di eventuali anticipazioni e smobilizzi. Per la determinazione del capitale minimo garantito si fa riferimento ai contenuti della Comunicazione Covip prot. n. 815 del 08.02.2007.
La medesima garanzia di restituzione del capitale è fornita, nel corso della durata della convenzione, qualora si realizzi in capo agli iscritti uno dei seguenti eventi: riscatto per perdita dei requisiti di partecipazione; anticipazioni per ulteriori esigenze; rendita integrativa temporanea anticipata (XXXX), salvo revoca della stessa nei casi di esercizio, non ripetibile, delle facoltà di revocare l’erogazione della XXXX e di trasferimento; esercizio del diritto alla prestazione pensionistica; riscatto per decesso; riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo; riscatto per cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi; anticipazioni per spese sanitarie; anticipazioni per acquisto e ristrutturazione della prima casa.
AVVERTENZA: Qualora alla scadenza della convenzione in corso venga stipulata una nuova convenzione che contenga condizioni diverse dalle attuali, PREVIDENZA COOPERATIVA comunicherà agli iscritti interessati gli effetti conseguenti. |
• Orizzonte temporale: breve (fino a 5 anni dal pensionamento).
• Politica di investimento:
− Sostenibilità: il comparto non adotta una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili.
Consulta l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’ per approfondire tali aspetti. |
− Politica di gestione: orientata verso titoli di debito di breve/media durata e marginalmente verso titoli di capitale che non possono superare il 10% del portafoglio in gestione; per la gestione della componente azionaria potranno essere utilizzati anche OICR. L’utilizzo di strumenti derivati è limitato a derivati quotati ed unicamente per finalità di copertura.
− Strumenti finanziari: titoli di debito in Euro quotati; titoli di capitale quotati di emittenti europei; previsto il ricorso a derivati per finalità di copertura valutaria. Sono escluse obbligazioni emesse da Paesi o società residenti in Paesi non appartenenti all’OCSE.
− Categorie di emittenti e settori industriali: emittenti pubblici e privati; nel caso di titoli di debito emessi da Stati e da organismi sovranazionali il titolo deve avere un rating minimo almeno pari all’investment grade Standard & Poor’s o Moody’s. Il gestore, sulla base delle proprie autonome valutazioni sul merito creditizio del Paese emittente ovvero dell’emittente può comunque effettuare investimenti o detenere in portafoglio valori mobiliari governativi o corporate, aventi rating inferiori all’Investment Grade S&P o Moody’s, ma non inferiore a BB- (S&P) e Ba3 (Moody’s), entro il limite massimo del 20% del patrimonio del comparto in gestione. I titoli di debito
“corporate” non possono superare il 40% del patrimonio del Comparto. Gli strumenti di debito derivanti da operazioni di cartolarizzazione sono ammessi entro il 10% del valore del comparto in gestione.
− Aree geografiche di investimento: investimenti prevalentemente circoscritti a strumenti finanziari
di emittenti dell’Unione Europea.
− Rischio cambio: gestito attivamente. I titoli denominati in divise diverse dall’Euro sono limitati
alla componente azionaria che, a propria volta, non può eccedere il 10% dell’attivo del Comparto.
• Benchmark: La gestione è di tipo “total return” ed ha come obiettivo quello di conseguire sull’orizzonte temporale coincidente con la durata della Convenzione, un rendimento annuale in linea o superiore con quello dell’inflazione italiana, indipendentemente dall’andamento dei mercati finanziari. Peraltro, l’obiettivo di rendimento costituisce solo uno degli elementi presi in considerazione dal gestore nell’attuazione della politica di gestione, per cui le scelte d’investimento, il profilo di rischio e i rendimenti della gestione potranno discostarsi, in maniera anche significativa, da detto parametro di riferimento in considerazione della garanzia prestata e dell’obiettivo di ottenere, con elevata probabilità, rendimenti pari o superiori a quelli del TFR in un orizzonte temporale pluriennale. Quale parametro di controllo del gestore è stato comunque previsto che la volatilità dei rendimenti del portafoglio non possa eccedere il 4% annuo.
BILANCIATO
• Categoria del comparto: obbligazionario misto.
• Finalità della gestione: la gestione è volta a realizzare un rendimento superiore alla rivalutazione attesa del TFR nel medio - medio/lungo periodo, rispondendo alle esigenze di un soggetto che privilegia la continuità dei risultati nei singoli esercizi, comunque accettando un’esposizione al rischio moderata.
• Garanzia: assente.
• Orizzonte temporale: medio-medio/lungo periodo (tra 5 e 15 anni dal pensionamento).
• Politica di investimento:
− Sostenibilità: il comparto non adotta una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili.
Consulta l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’ per approfondire tali aspetti. |
− Politica di gestione: a livello strategico, la gestione delle risorse è suddivisa tra strumenti di natura obbligazionaria (70% neutrale, inclusivo di Private Debt) e strumenti di natura azionaria (30% neutrale, inclusivo di Private Equity).
− Strumenti finanziari: liquidità, titoli di debito quotati o quotandi, anche legati all’andamento dell’inflazione, titoli azionari quotati o quotandi, OICR; previsto il ricorso a strumenti derivati quotati per finalità di copertura. In via residuale, è previsto l’investimento diretto in quote di Fondi comuni di investimento alternativi (FIA) di private debt e di private equity per i quali si applicano le regole previste nei rispettivi Regolamenti di gestione. Allo stato attuale il Fondo ha deliberato l’investimento nei seguenti FIA: “Fondo di Fondi Private Debt Italia” (impegno pari a 10 milioni di euro) e “Fondo di Fondi Private Equity Italia” (impegno pari a 15 milioni di euro).
− Categorie di emittenti e settori industriali: obbligazioni di emittenti pubblici e privati con rating investment grade, con una quota marginale del patrimonio del comparto non inferiore a BB- nella scala Standard&Poor’s o Ba3 nella scala Moody’s. Gli strumenti di debito societario derivanti da operazioni di cartolarizzazione, subordinati e ibridi sono ammessi in misura marginale. Gli investimenti in titoli di natura azionaria sono effettuati senza limiti riguardanti la capitalizzazione, la dimensione o il settore di appartenenza della società.
I gestori finanziari possono effettuare le scelte di investimento fra gli strumenti sopra descritti avendo cura di rispettare alcuni vincoli e limiti stabiliti al fine di realizzare un portafoglio caratterizzato da affidabilità creditizia e adeguata diversificazione. I vincoli e limiti comprendono, per i titoli obbligazionari, il rispetto di livelli minimi di rating, limiti di concentrazione e, più in generale, percentuali massime di specifiche categorie di attivi sul patrimonio gestito. Per l’investimento in quote di FIA si applicano le regole previste dai rispettivi Regolamenti di gestione.
− Aree geografiche di investimento: primariamente mercati di Paesi OCSE; sia per gli strumenti azionari che per gli strumenti obbligazionari l’area di investimento prevalente è rappresentata da Europa, Nord America e, in via residuale, da Paesi non OCSE.
− Rischio cambio: gestito attivamente. Xxxxx restando i limiti di cui all’art. 5, comma 6 del D.M. n. 166/2014, l’investimento in obbligazioni denominate in Euro è preponderante. Gli investimenti in obbligazioni non denominate in Euro (principalmente USD e GBP) prevedono la copertura del rischio valutario, a differenza degli investimenti in azioni denominati in valute diverse dall’euro.
− Gestione diretta: sono state attivate forme di gestione diretta per una quota residuale del patrimonio del Comparto.
• Benchmark: con riferimento alla gestione indiretta, il benchmark si compone per l’82,5% da indici di mercato obbligazionari e azionari e per il 17,5% da un obiettivo di redditività (Euribor 3 mesi + spread annuo), come riportato nella tabella che segue:
Descrizione | Peso | Ticker Bloomberg |
ICE BofAML 1-10 Year Pan-Europe Government, Total Return € hedged | 19,6% | W5GE index, TR € hdg |
ICE BofAML 1-10 Year US Treasury, Total Return € hedged | 7,7% | G5O2 Index, TR € hdg |
ICE BofAML US Emerging Markets External Sovereign IG All mats, Total Return € hedged | 3,5% | DGIG Index, TR € hdg |
ICE BofAML Global Inflation Linked 1-10Y Government Excluding Japan, Total Return € hedged | 3,5% | W5JI Index, TR € hdg |
ICE BofAML Euro Corporate IG All mats, Total Return € | 9,1% | ER00 Index, TR € |
ICE BofAML US Large Cap Corporate IG All mats, Total Return € hedged | 9,1% | C0AL Index, TR € hdg |
Euribor 3 Mesi + 1,75% | 17,5% | EUR003M Index |
MSCI World All Countries, Net Total Return € | 30% | NDEEWNR Index |
È inoltre previsto l’investimento in strumenti illiquidi non quotati su mercati regolamentati (mercati privati) sino al 5% del comparto, per il tramite di Fondi di Investimento Alternativi (in breve: “FIA”), focalizzati in strategie di private equity e private debt, il cui obiettivo per il Fondo è rappresentato principalmente dalla massimizzazione del Cash Multiple (ovvero il rapporto tra valore patrimoniale corrente netto del portafoglio, aumentato delle distribuzioni effettuate e dedotte le commissioni di gestione, rispetto al valore complessivo delle risorse conferite).
DINAMICO
• Categoria del comparto: azionario.
• Finalità della gestione: la gestione risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo ed è disposto ad accettare una maggiore esposizione al rischio, con una certa discontinuità dei risultati nei singoli esercizi. esercizi.
• Garanzia: assente.
• Orizzonte temporale: lungo periodo (oltre 15 anni dal pensionamento).
• Politica di investimento:
− Sostenibilità: il comparto non adotta una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili.
Consulta l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’ per approfondire tali aspetti. |
− Politica di gestione: a livello strategico, la gestione delle risorse è suddivisa tra strumenti di natura obbligazionaria (50%) e strumenti di natura azionaria (50%).
− Strumenti finanziari: liquidità, titoli di debito quotati o quotandi, titoli azionari quotati o quotandi, OICR; previsto il ricorso a strumenti derivati quotati per finalità di copertura e/o di efficiente gestione del portafoglio.
− Categorie di emittenti e settori industriali: obbligazioni di emittenti pubblici e privati con rating investment grade. Gli investimenti in titoli di natura azionaria sono effettuati senza limiti riguardanti la capitalizzazione, la dimensione o il settore di appartenenza della società.
− I gestori finanziari possono effettuare le scelte di investimento fra gli strumenti sopra descritti avendo cura di rispettare alcuni vincoli e limiti stabiliti al fine di realizzare un portafoglio caratterizzato da affidabilità creditizia e adeguata diversificazione. I vincoli e limiti comprendono,
per i titoli obbligazionari, il rispetto di livelli minimi di rating, limiti di concentrazione e, più in generale, percentuali massime di specifiche categorie di attivi sul patrimonio gestito.
− Aree geografiche di investimento: primariamente mercati di Paesi OCSE; sia per gli strumenti azionari che per gli strumenti obbligazionari l’area di investimento prevalente è rappresentata da Europa, Nord America e, in via residuale, da Paesi non OCSE.
− Rischio cambio: gestito attivamente. Xxxxx restando i limiti di cui all’art. 5, comma 6 del D.M. n. 166/2014, l’investimento in obbligazioni denominate in Euro è preponderante. Gli investimenti in obbligazioni non denominate in Euro (principalmente USD e GBP) prevedono la copertura del rischio valutario, a differenza degli investimenti in azioni denominati in valute diverse dall’euro.
• Benchmark: si compone per il 50% di indici obbligazionari e per il 50% di indici azionari, come riportato nella tabella che segue:
Descrizione | Peso | Ticker Bloomberg |
ICE BofAML 1-10 Year Pan-Europe Government, Total Return € hedged | 20,0% | W5GE index, TR € hdg |
ICE BofAML 1-10 Year US Treasury, Total Return € hedged | 10,0% | G5O2 Index, TR € hdg |
ICE BofAML Euro Corporate IG All mats, Total Return € | 10,0% | ER00 Index, TR € hdg |
ICE BofAML US Large Cap Corporate IG All mats, Total Return € hedged | 10,0% | C0AL Index, TR € hdg |
MSCI World 100% Hedged to EUR, Net Total Return | 20,0% | MXWOHEUR Index |
MSCI World, Net Total Return € | 25,0% | MSDEWIN Index |
MSCI Emerging Markets, Net Total Return € | 5,0% | MSDEEEMN Index |
I comparti. Andamento passato
SICURO
Data di avvio dell’operatività del comparto: | 01/10/2006 |
Patrimonio netto al 31.12.2021 (in euro): | 450.825.269 |
Soggetto gestore: | UnipolSai Assicurazioni S.p.A. |
Informazioni sulla gestione delle risorse
Il patrimonio del comparto viene investito in strumenti finanziari di natura azionaria fino ad un massimo del 10% e, per la parte restante, in strumenti finanziari di natura obbligazionaria. La gestione è di tipo “total return” ed ha come obiettivo quello di conseguire sull’orizzonte temporale coincidente con la durata della Convenzione, un rendimento annuale in linea o superiore con quello dell’inflazione italiana, indipendentemente dall’andamento dei mercati finanziari.
La gestione del rischio di investimento è effettuata in coerenza con l’assetto organizzativo del fondo, che prevede che la gestione delle risorse sia demandata a intermediari professionali e che il fondo svolga sugli stessi una funzione di controllo.
Le scelte di gestione tengono conto delle indicazioni che derivano dall’attività di monitoraggio del rischio. I gestori effettuano il monitoraggio guardando a specifici indicatori quantitativi scelti sulla base delle caratteristiche dell’incarico loro conferito.
Il fondo svolge a sua volta una funzione di controllo della gestione anche attraverso appositi indicatori di rischio e verificando gli scostamenti tra i risultati realizzati rispetto agli obiettivi previsti nel mandato.
Il rendimento netto nel 2021, pari a -0,53%, si è attestato ad un livello inferiore all’obiettivo di rendimento pari all’inflazione italiana, che ha registrato +3,80%. Nel medesimo periodo la rivalutazione netta del TFR è stata del 3,62%.
L’aumento dell’inflazione ha influenzato l’andamento dei mercati obbligazionari già nel primo trimestre dell’anno, in cui tutti gli indici governativi e corporate investment grade sono risultati negativi. Nell’ultima parte dell’anno, la maggiore determinazione da parte della BCE nel contrastare ogni fiammata inflazionistica ha nuovamente influenzato la dinamica dei rendimenti penalizzando le quotazioni dei mercati obbligazionari.
Per altro verso, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza del mandato di gestione (i.e. 30/09/2021) e nelle more della definizione dell’accordo di rinnovo, il gestore ha adottato una politica gestionale orientata alla progressiva riduzione del rischio di portafoglio, attuata attraverso l’incremento della quota di liquidità, la graduale riduzione della duration della componente obbligazionaria del portafoglio e il contenimento dell’esposizione azionaria. A seguito del rinnovo della Convenzione fino al 31/12/2023 , il gestore ha incrementato la diversificazione attraverso un aumento degli investimenti nella componente obbligazionaria corporate (in particolare con scadenza tra i 3 e i 5 anni) nonché della duration della componente obbligazionaria governativa, con l’obiettivo di ottimizzare il profilo rischio-rendimento del comparto.
Il comparto non adotta una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili.
Le Tabelle che seguono forniscono informazioni relative alla fine del 2021.
Tav. 1 - Investimento per tipologia di strumento finanziario
Azionario | 0,7% | Obbligazionario | 81,6% | ||||
OICR | 0,7% | Titoli di stato | 56,3% | Corporate | 25,3% | OICR | 0,0% |
Emittenti Governativi | Sovranazionali | ||||||
56,3% | 0,0% |
Tav. 2 - Investimenti per area geografica | Tav. 3 - Altre informazioni rilevanti | ||
Titoli di debito | 81,6% | Liquidità | 17,8% |
Italia | 57,2% | Duration media | 24 mesi |
Altri Paesi dell'Area Euro | 11,7% | Esposizione valutaria (in % del patrimonio) | 0,6% |
Altri Paesi Unione Europea | 1,0% | Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio (*) | 1,0 |
Stati Uniti | 1,9% | ||
Giappone | 1,4% | ||
Altri Paesi aderenti OCSE | 8,5% | ||
Altri Paesi non aderenti OCSE | 0,0% | ||
Titoli di capitale | 0,7% | ||
Italia | 0,0% | ||
Altri Paesi dell'Area Euro | 0,1% | ||
Altri Paesi Unione Europea | 0,0% | ||
Stati Uniti | 0,5% | ||
Giappone | 0,0% | ||
Altri Paesi aderenti OCSE | 0,1% | ||
Altri Paesi non aderenti OCSE | 0,0% |
(*) A titolo esemplificativo si precisa che un livello di turnover di 0,1 significa che il 10% del portafoglio è stato, durante l’anno, sostituito con nuovi investimenti e che un livello pari ad 1 significa che tutto il patrimonio è stato, durante l’anno, oggetto di disinvestimento e reinvestimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Di seguito sono riportati i rendimenti passati del comparto in confronto con il relativo benchmark e con la rivalutazione del TFR.
Nell’esaminare i dati sui rendimenti ricorda che:
✓ i dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull’aderente;
✓ il rendimento del comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non
sono contabilizzati nell’andamento del benchmark, e degli oneri fiscali;
✓ il benchmark e il tasso di rivalutazione del TFR sono riportati al netto degli oneri fiscali vigenti.
14,00
12,00
10,00
8,00
6,00
4,00
2,00
0,00
-2,00
-4,00
comparto benchmark raccordato
Tav. 4 - Rendimenti netti annui
2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | |
comparto | 0,64 | 2,73 | 3,20 | 6,96 | 1,28 | -0,13 | 10,11 | 4,01 | 3,61 | 1,56 | -0,23 | 1,37 | -1,38 | 1,47 | 0,28 | -0,53 | ||||
benchmark raccordato | -0,05 | 1,65 | 5,35 | 5,03 | 1,51 | 2,47 | 9,78 | 2,61 | 11,55 | 1,79 | 5,19 | 0,80 | 1,00 | 0,39 | -0,20 | 3,80 | ||||
TFR | 3,12 | 2,85 | 2,49 | 2,63 | 2,44 | 3,10 | 2,70 | 1,98 | 2,61 | 3,45 | 2,94 | 1,71 | 1,33 | 1,25 | 1,49 | 1,74 | 1,86 | 1,49 | 1,25 | 3,62 |
Benchmark:
Dal 01/10/2006 95,0% JP Morgan GVB EMU All Maturities, 5,0% MSCI Europe
Dal 01/01/2012 95,0% JP Morgan GVB EMU IG, 5,0% MSCI Europe
Dal 01/10/2016 la gestione è di tipo “total return” ed ha l’obiettivo di conseguire, sull’orizzonte temporale coincidente con la durata della Convenzione, un rendimento annuale in linea o superiore con quello dell’inflazione italiana, indipendentemente dall’andamento dei mercati finanziari.
AVVERTENZA: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. Nel valutarli prendi a riferimento orizzonti temporali ampi. |
Total Expenses Ratio (TER): costi e spese effettivi
Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del comparto, a eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
Tavola 5 – TER
2019 | 2020 | 2021 | ||
Oneri di gestione finanziaria | 0,39% | 0,38% | 0,43% | |
- di cui per commissioni di gestione finanziaria | 0,35% | 0,35% | 0,42% | |
- di cui per commissioni di incentivo | 0,02% | 0,02% | 0,00% | |
- di cui per compensi depositario | 0,02% | 0,01% | 0,01% | |
Oneri di gestione amministrativa | 0,18% | 0,16% | 0,15% | |
- di cui per spese generali ed amministrative | 0,08% | 0,06% | 0,06% | |
- di cui per oneri per servizi xxx.xx acquistati da terzi | 0,05% | 0,05% | 0,04% | |
- di cui per altri oneri xxx.xx | 0,05% | 0,05% | 0,05% | |
TOTALE GENERALE | 0,57% | 0,54% | 0,58% | |
AVVERTENZA: Il TER esprime un dato medio del comparto e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo aderente. |
Al 31/12/2021 l’avanzo amministrativo complessivo ammonta a € 2.457.205. La differenza positiva complessiva riferibile al Comparto Sicuro ammonta a € 754.156. L’avanzo amministrativo è stato riscontato all’esercizio successivo per promozione e sviluppo.
BILANCIATO
Data di avvio dell’operatività del comparto: | 02/01/2020 | |
Patrimonio netto al 31.12.2021 (in euro): | 1.590.727.016 | |
Soggetto gestore: | Gestone indiretta: | AXA Investment Managers Blackrock Eurizon Capital SGR S.p.A. Generali Schroder Investment Management Limited UnipolSai Assicurazioni S.p.A. con delega per la parte azionaria a J.P. Morgan A.M. Londra |
Gestione diretta: | Fondo Italiano d’Investimento (FoF PD Italia e FoF PE Italia) |
Informazioni sulla gestione delle risorse
La gestione indiretta delle risorse è rivolta prevalentemente verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario, con possibilità di investire in strumenti di natura azionaria nel rispetto delle linee di indirizzo della gestione e dei parametri di controllo del rischio.
La gestione del rischio di investimento è effettuata in coerenza con l’assetto organizzativo del Fondo, che prevede che la gestione indiretta delle risorse sia demandata a intermediari professionali e che il Fondo svolga sugli stessi una funzione di controllo. Le scelte di gestione tengono conto delle indicazioni che derivano dall’attività di monitoraggio del rischio. I gestori effettuano il monitoraggio guardando a specifici indicatori quantitativi scelti sulla base delle caratteristiche dell’incarico loro conferito. Il Fondo svolge a sua volta una funzione di controllo della gestione anche attraverso appositi indicatori di rischio e verificando gli scostamenti tra i risultati realizzati rispetto agli obiettivi e ai parametri di riferimento previsti nei mandati.
È inoltre previsto in misura residuale l’investimento in via diretta in quote di Fondi di investimento alternativi (FIA) sia di Private Debt che di Private Equity, fino ad un massimo del 5% delle risorse del Comparto. Allo stato attuale il Fondo ha deliberato l’investimento nei seguenti FIA: “Fondo di Fondi Private Debt Italia” (impegno pari a 10 milioni di euro) e “Fondo di Fondi Private Equity Italia” (impegno pari a 15 milioni di euro). La politica di gestione dei fondi sottoscritti ha come target l’investimento prevalente (principalmente di primario) focalizzato su strumenti di debito/capitale emessi da PMI italiane con prospettive di sviluppo attraverso processi di crescita organica e/o aggregazione (sono esclusi investimenti in aziende in ristrutturazione e/o procedure concorsuali e/o in fase di avvio).
Nel 2021 il rendimento netto del comparto si è attestato a +6,11%, sovraperformando il benchmark di
+0,48%; la volatilità del comparto è risultata sostanzialmente allineata all’indice di riferimento.
Tale risultato positivo è riconducibile alla crescita delle quotazioni della componente azionaria (peso neutrale nel benchmark del 30%), positivamente influenzata dalle aspettative di crescita, diretta conseguenza della diffusione dei vaccini e dall’implementazione degli interventi di politica fiscale. Tale dinamica positiva è stata in parte erosa dall’andamento della componente obbligazionaria (peso neutrale nel benchmark del 70%) i cui indici governativi e corporate investment grade, a seguito delle pressioni inflazionistiche e del cambio di intonazione delle politiche monetarie, sono risultati negativi.
Il comparto non adotta una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili. Tuttavia, nell’attuazione della politica di investimento, nell’ambito del processo di valutazione e selezione degli investimenti, i gestori possono prendere in considerazione nella selezione degli emittenti, anche gli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG).
Le Tabelle che seguono forniscono informazioni relative alla fine del 2021.
Tav. 1 - Investimento per tipologia di strumento finanziario
Nota Informativa - Parte II “Le informazioni integrative”. Scheda ‘Le opzioni di investimento’
Azionario | 34,3% | Obbligazionario | 62,7% | ||||
OICR | 2,7% | Titoli di stato | 38,7% | Corporate | 23,9% | OICR | 0,1% |
Emittenti Governativi | Sovranazionali | ||||||
38,7% | 0,0% |
Tav. 2 - Investimenti per area geografica | Tav. 3 - Altre informazioni rilevanti | ||
Titoli di debito | 62,7% | Liquidità | 1,6% |
Italia | 11,3% | Duration media | 57 mesi |
Altri Paesi dell'Area Euro | 20,3% | Esposizione valutaria (in % del patrimonio) | 29% |
Altri Paesi Unione Europea | 1,1% | Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio (*) | 0,5 |
Stati Uniti | 20,7% | ||
Giappone | 0,4% | ||
Altri Paesi aderenti OCSE | 6,3% | ||
Altri Paesi non aderenti OCSE | 2,6% | ||
Titoli di capitale | 34,3% | ||
Italia | 0,3% | ||
Altri Paesi dell'Area Euro | 4,2% | ||
Altri Paesi Unione Europea | 0,6% | ||
Stati Uniti | 20,2% | ||
Giappone | 1,8% | ||
Altri Paesi aderenti OCSE | 4,7% | ||
Altri Paesi non aderenti OCSE | 2,5% |
(*) A titolo esemplificativo si precisa che un livello di turnover di 0,1 significa che il 10% del portafoglio è stato, durante l’anno, sostituito con nuovi investimenti e che un livello pari ad 1 significa che tutto il patrimonio è stato, durante l’anno, oggetto di disinvestimento e reinvestimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Di seguito sono riportati i rendimenti passati del comparto in confronto con il relativo benchmark e con la rivalutazione del TFR.
Nell’esaminare i dati sui rendimenti ricorda che:
✓ i dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull’aderente;
✓ il rendimento del comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non
sono contabilizzati nell’andamento del benchmark, e degli oneri fiscali;
✓ il benchmark e il tasso di rivalutazione del TFR sono riportati al netto degli oneri fiscali vigenti.
Tav. 4 - Rendimenti netti annui
14
comparto benchmark
12
10
8
6
4
2
0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
comparto 4,8 6,1
benchmark 4,0 5,6
Benchmark: 19,6% ICE BofAML 1-10 Year Pan-Europe Government (W5GE index, TR € hdg), 7,7% ICE BofAML 1-10 Year US Treasury (G5O2 Index, TR € hdg), 3,5% ICE BofAML US Emerging Markets External Sovereign IG all mats (DGIG Index, TR € hdg), 3,5% ICE BofAML Global Inflation Linked 1-10Y Government Excluding Japan (W5JI Index, TR € hdg),9,1% ICE BofAML Euro Corporate IG all mats (ER00 Index, TR €), 9,1% ICE BofAML US Large Cap Corporate IG all mats (C0AL Index, TR € hdg), 17,5% Euribor 3 Mesi + 1,75% (EUR003M Index), 30,0% MSCI World all countries (NDEEWNR Index).
AVVERTENZA: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. Nel valutarli prendi a riferimento orizzonti temporali ampi. |
Total Expenses Ratio (TER): costi e spese effettivi
Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del comparto, a eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
Tavola 5 – TER
2020 | 2021 | ||
Oneri di gestione finanziaria | 0,19% | 0,18% | |
- di cui per commissioni di gestione finanziaria | 0,10% | 0,11% | |
- di cui per commissioni di incentivo | 0,08% | 0,06% | |
- di cui per compensi depositario | 0,01% | 0,01% | |
Oneri di gestione amministrativa | 0,09% | 0,08% | |
- di cui per spese generali ed amministrative | 0,03% | 0,03% | |
- di cui per oneri per servizi xxx.xx acquistati da terzi | 0,03% | 0,02% | |
- di cui per altri oneri xxx.xx | 0,03% | 0,03% | |
TOTALE GENERALE | 0,28% | 0,26% | |
AVVERTENZA: Il TER esprime un dato medio del comparto e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo aderente. |
Al 31/12/2021 l’avanzo amministrativo complessivo ammonta a € 2.457.205. La differenza positiva complessiva riferibile al Comparto Bilanciato ammonta a € 1.504.770. L’avanzo amministrativo è stato riscontato all’esercizio successivo per promozione e sviluppo.
DINAMICO
Data di avvio dell’operatività del comparto: | 02/01/2020 |
Patrimonio netto al 31.12.2021 (in euro): | 245.799.560 |
Soggetto gestore: | Anima SGR S.p.A. Schroder Investment Management Limited |
Informazioni sulla gestione delle risorse
La gestione delle risorse è rivolta prevalentemente verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario, con possibilità di investire in strumenti di natura azionaria nel rispetto delle linee di indirizzo della gestione e dei parametri di controllo del rischio.
La gestione del rischio di investimento è effettuata in coerenza con l’assetto organizzativo del Fondo, che prevede che la gestione delle risorse sia demandata a intermediari professionali e che il Fondo svolga sugli stessi una funzione di controllo. Le scelte di gestione tengono conto delle indicazioni che derivano dall’attività di monitoraggio del rischio. I gestori effettuano il monitoraggio guardando a specifici indicatori quantitativi scelti sulla base delle caratteristiche dell’incarico loro conferito. Il Fondo svolge a sua volta una funzione di controllo della gestione anche attraverso appositi indicatori di rischio e verificando gli scostamenti tra i risultati realizzati rispetto agli obiettivi e ai parametri di riferimento previsti nei mandati.
Nel 2021 il rendimento netto del comparto si è attestato a +10,00%, sovraperformando il benchmark di
+1,33%; la volatilità del comparto è risultata allineata quella dell’indice di riferimento.
Tale risultato positivo è riconducibile alla crescita delle quotazioni della componente azionaria (peso neutrale nel benchmark del 50%), positivamente influenzata dalle aspettative di crescita, diretta conseguenza della diffusione dei vaccini e dall’implementazione degli interventi di politica fiscale. Tale dinamica positiva è stata in parte erosa dall’andamento della componente obbligazionaria (peso neutrale nel benchmark del 50%) i cui indici governativi e corporate investment grade, a seguito delle pressioni inflazionistiche e del cambio di intonazione delle politiche monetarie, sono risultati negativi.
Il comparto non adotta una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili. Tuttavia, nell’attuazione della politica di investimento, nell’ambito del processo di valutazione e selezione degli investimenti, i gestori possono prendere in considerazione nella selezione degli emittenti, anche gli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG).
Le Tabelle che seguono forniscono informazioni relative alla fine del 2021.
Tav. 1 - Investimento per tipologia di strumento finanziario
Azionario | 52,0% | Obbligazionario | 41,6% | ||||
OICR | 3,8% | Titoli di stato | 32,3% | Corporate | 9,3% | OICR | 0,0% |
Emittenti Governativi | Sovranazionali | ||||||
32,3% | 0,0% |
Tav. 2 - Investimenti per area geografica | Tav. 3 - Altre informazioni rilevanti | ||
Titoli di debito | 41,6% | Liquidità | 4,4% |
Italia | 6,0% | Duration media | 63 mesi |
Altri Paesi dell'Area Euro | 14,5% | Esposizione valutaria (in % del patrimonio) | 27% |
Altri Paesi Unione Europea | 0,1% | Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio (*) | 0,6 |
Stati Uniti | 16,3% | ||
Giappone | 0,0% | ||
Altri Paesi aderenti OCSE | 4,7% | ||
Altri Paesi non aderenti OCSE | 0,1% | ||
Titoli di capitale | 52,0% | ||
Italia | 0,4% | ||
Altri Paesi dell'Area Euro | 6,0% | ||
Altri Paesi Unione Europea | 1,5% | ||
Stati Uniti | 29,0% | ||
Giappone | 2,8% | ||
Altri Paesi aderenti OCSE | 7,5% |
Altri Paesi non aderenti OCSE | 4,5% |
(*) A titolo esemplificativo si precisa che un livello di turnover di 0,1 significa che il 10% del portafoglio è stato, durante l’anno, sostituito con nuovi investimenti e che un livello pari ad 1 significa che tutto il patrimonio è stato, durante l’anno, oggetto di disinvestimento e reinvestimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Di seguito sono riportati i rendimenti passati del comparto in confronto con il relativo benchmark e con la rivalutazione del TFR.
Nell’esaminare i dati sui rendimenti ricorda che:
✓ i dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull’aderente;
✓ il rendimento del comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non
sono contabilizzati nell’andamento del benchmark, e degli oneri fiscali;
✓ il benchmark e il tasso di rivalutazione del TFR sono riportati al netto degli oneri fiscali vigenti.
Tav. 4 - Rendimenti netti annui
14
comparto benchmark
12
10
8
6
4
2
0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
comparto 5,9 10,0
benchmark 5,7 8,7
Benchmark: 20,0% ICE BofAML 1-10 Year Pan-Europe Government (W5GE index, TR € hdg), 10,0% ICE BofAML 1-10 Year
US Treasury (G5O2 Index, TR € hdg), 10,0% ICE BofAML Euro Corporate IG all mats (ER00 Index, TR € hdg), 10,0% ICE BofAML US Large Cap Corporate IG all mats (C0AL Index, TR € hdg), 20,0% MSCI World 100% hedged to EUR (MXWOHEUR Index), 25,0% MSCI World net total return € (MSDEWIN Index), 5,0% MSCI Emerging Markets net total return € (MSDEEEMN Index).
AVVERTENZA: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. Nel valutarli prendi a riferimento orizzonti temporali ampi. |
Total Expenses Ratio (TER): costi e spese effettivi
Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del comparto, a eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
Tavola 5 – TER
2020 | 2021 | |
Oneri di gestione finanziaria | 0,18% | 0,19% |
- di cui per commissioni di gestione finanziaria | 0,11% | 0,11% |
- di cui per commissioni di incentivo | 0,06% | 0,07% |
- di cui per compensi depositario | 0,01% | 0,01% |
Oneri di gestione amministrativa | 0,08% | 0,08% |
- di cui per spese generali ed amministrative | 0,03% | 0,03% |
- di cui per oneri per servizi xxx.xx acquistati da terzi | 0,02% | 0,02% |
- di cui per altri oneri xxx.xx | 0,03% | 0,03% |
TOTALE GENERALE | 0,26% | 0,27% |
AVVERTENZA: Il TER esprime un dato medio del comparto e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo aderente. |
Al 31/12/2021 l’avanzo amministrativo complessivo ammonta a € 2.457.205. La differenza positiva complessiva riferibile al Comparto Dinamico ammonta a € 198.279. L’avanzo amministrativo è stato riscontato all’esercizio successivo per promozione e sviluppo.