RETI SRL
RETI SRL
Via Xxxxxxx Xxxxxxxx n. 19 15067 Novi Ligure (AL) |
Tel. 0000 00000 |
P.I. 02347450062 |
C A P I T O L A T O S P E C I A L E D ’ A P P A L T O
Sostituzione tratte rete gas metano nel tratto compreso tra Via Gorizia e Via Manzoni (Lotto 5) nel comune di Novi L. in concomitanza ai lavori di risoluzione interferenza PAAP128 – (Gest. Acqua)
PROGETTO ESECUTIVO
00 | EMISSIONE | Xxxxx Xxxxxxxx | 10/’22 | Xxxxx Xxxxxxxx | 10/’22 | Xxxxx Xxxxxxxx | 10/’22 |
REV. | DESCRIZIONE | REDATTO | DATA | VERIFICATO DA | DATA | VALIDAZIONE | DATA |
REV. N°. | MOTIVO | DATA | AUTORE |
Il Progettista Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx
I n d i c e
Premessa 4
Norme richiamate e relative abbreviazioni 4
Art.1. Oggetto dell’appalto 5
Art.2. Ammontare dell’appalto 5
Art.3. Modalità di stipula del contratto 6
Art.4. Categoria prevalente, categorie scorporabili e subappaltabili 7
Art.5. Descrizione delle opere in appalto 7
Art.6. Requisiti dell’appaltatore 7
Art.7. Documenti che fanno parte del contratto d’appalto 10
Art.8. Disposizioni di legge riguardanti l’appalto 10
Art.9. Precisazioni riguardanti l’appalto 10
Art.10. Fallimento dell’appaltatore 11
Art.11. Norme generali sui materiali 11
Art.12. Materiali forniti dall’Appaltante 12
Art.13. Disposizioni in materia di sicurezza 12
Art.14. Piani di sicurezza (ove applicabile) 13
Art.15. Anticipazione 14
Art.16. Pagamenti in acconto 14
Art.17. Pagamenti a saldo 15
Art.18. Revisione prezzi 16
Art.19. Cessione del contratto e cessione dei crediti 16
Art.20. Garanzie per la partecipazione 16
Art.21. Garanzia fideiussoria per l’esecuzione o cauzione definitiva 17
Art.22. Riduzione delle garanzie 18
Art.23. Assicurazioni a carico dell’impresa 19
Art.24. Consegna e inizio lavori 19
Art.25. Termine ultimo per l’esecuzione dei lavori 20
Art.26. Sospensioni e proroghe 21
Art.27. Penali in caso di lavori non eseguiti a regola d’arte e in caso di ritardo . 21 Art.28. Programma dei lavori dell'Appaltatore – Cronoprogramma 22
Art.29. Inderogabilità dei termini di esecuzione 23
Art.30. Variazione dei lavori 23
Art.31. Risoluzione del contratto 25
Art.32. Ordini di servizio 27
Art.33. Subappalto 27
Art.34. Trattamento dei lavoratori 28
Art.35. Documento Unico di Regolarita' Contributiva (DURC) 30
Art.36. Responsabilità dell’Appaltatore per danni a persone e a cose 30
Art.37. Controlli e audit 31
Art.38. Tracciabilità dei pagamenti 31
Art.39. Spese contrattuali, imposte, tasse 31
Art.40. Definizione delle controversie 32
Art.41. Ultimazione dei lavori, avviamento, esercizio sperimentale, periodo di garanzia, verifica preliminare di funzionalità e garanzie funzionali 32
Art.42. Termini per il collaudo - Collaudi provvisorio e definitivo 34
Art.43. Presa in consegna dei lavori ultimati 34
Art.44. Qualità e accettazione dei materiali e dei manufatti in genere 34
Art.45. Custodia del cantiere 35
Art.46. Cartello di cantiere 35
NORME TECNICHE 37
Elaborati di progetto 37
Qualità e provenienza di materiali, apparecchiature e prefabbricati approvvigionati dall’Appaltatore 37
Specifiche tecniche generali per la posa delle condotte 39
Tracciamento in cantiere dell’asse delle condotte e localizzazione degli organi di intercettazione 39
Accessi ai siti di lavoro 40
Prescrizioni per opere da realizzare in zone di intenso popolamento e traffico urbano
.................................................................................................................. 40
Valvole di linea, elementi di raccorderia e particolari meccanici 40
Trasporto e distribuzione dei materiali a piè d’opera 40
Sfilamento dei tubi 41
Taglio e disgregazione di pavimentazioni bituminose 42
Opere di scavo – Generalità 43
Rinvenimento di oggetti esplosivi 44
Scavo in presenza d’acqua 44
Scavo in corrispondenza di servizi interrati 44
Scavo di nicchie 45
Passaggi di transito sopra gli scavi 45
Scavo lungo percorrenze stradali 45
Recinzione e segnalazione degli scavi 46
Costruzione delle condotte in acciaio 46
Derivazioni d’utenza 51
Posa in opera 51
Letto di posa, rinfianchi e ricoprimento delle tubazioni 52
Metodo di posa della tubazione nello scavo 53
Collegamento a condotte gas esistenti 53
Rinterro parziale in corrispondenza di tratti o attraversamenti stradali 54
Rinterro definitivo – Ripristino dei manti stradali 55
Installazione di pezzi speciali 58
Opere meccaniche complementari – Generalità 59
Pozzetti 59
Chiusini 59
Rilievi delle opere eseguite 60
Opere minori 60
Premessa
Con lo scopo di bandire la procedura di gara in oggetto è stata costituita la Centrale di Committenza tra la società RETI S.r.l. che gestisce il servizio di distribuzione del gas metano in 22 comuni tra cui Novi Ligure (AL) e la società GESTIONE ACQUA S.p.A. che è uno dei soggetti gestori del servizio idrico integrato (SII) individuati dall’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) “Alessandrino” della Regione Piemonte, come previsto dalla Legge 5 gennaio 1994 n.36. Entrambe le società appartengono al medesimo gruppo ACOS S.p.A.
Le società hanno scelto di procedere all’affidamento dei lavori e dei servizi di cui trattasi attraverso un’unica procedura, sia per le attività sulle reti gas che sulle reti acquedotto.
L’Appaltante, in occasione dei lavori di rifacimento delle condotte idriche da parte di Gestione Acqua, ubicate nel comune di Novi Ligure, intende sostituire alcune tratte di condotte realizzate nei primi anni ’70, in modo tale da concentrare i lavori per ottimizzare i costi e per diminuire il disagio dei cittadini.
Il presente capitolato speciale di appalto è riferito ai lavori che dovranno essere eseguiti sulle reti del gas nel comune di Novi Ligure (AL).
Norme richiamate e relative abbreviazioni
⮚ D.Lgs.50/2016 (Codice degli appalti e delle concessioni);
⮚ D.P.R. 207/2010 (Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163) e successive modifiche ed integrazioni per le parti non abrogate;
⮚ Decreto n.81 del 2008 (Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) e successive modifiche ed integrazioni;
⮚ Vigente codice della strada e regolamento di attuazione
⮚ Appaltante (Gestione Acqua S.p.A./Xxxx S.r.l.)
⮚ Appaltatore (impresa aggiudicataria del contratto)
⮚ Società (Reti S.r.l./Gestione Acqua S.p.A.)
NORME AMMINISTRATIVE
Art.1. Oggetto dell’appalto
L’oggetto dell’appalto consiste nell’esecuzione di tutti i lavori e le forniture necessari per la sostituzione tratte rete gas metano e rifacimento allacciamenti nel comune di Novi Ligure, nel tratto compreso tra Via Gorizia e Via Manzoni (LOTTO 5), nel contesto dei lavori di Sistemazione dell’interferenza idrica PAAP128 – “Lotto 5”.
L’intervento prevede la sostituzione delle attuali condotte di distribuzione presenti nelle strade sopra indicate mediante posa di nuove tubazioni in acciaio; di seguito sono riportate le relative lunghezze indicative.
LOTTO 5:
- DN 250 in bassa pressione mt. 43;
- DN 200 in bassa pressione mt. 141;
- DN 150 in bassa pressione mt. 15;
- DN 100 in bassa pressione mt. 12;
- DN 65 in bassa pressione mt. 13;
- rifacimento di tutti gli allacci utente interessati dalla sostituzione della condotta principale.
Per i dettagli si fa riferimento agli elaborati progettuali.
Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto, secondo quanto previsto dal presente capitolato, con riguardo anche ai particolari costruttivi che verranno concordati con l’appaltatore prima dell’inizio dei lavori.
L’esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.
Art.2. Ammontare dell’appalto
L’importo da computo dei lavori è pari ad Euro € 109.241,15 (centonovemiladuecentoquarantuno/15) oltre a € 7.149,77 (settemilacentoquarantanove/77) per oneri di sicurezza, per complessivi € 116.390,92 (centosedicimilatrecentonovanta/92).
L’importo contrattuale corrisponderà a quello sopra indicato, al quale sarà applicato il ribasso percentuale offerto dall’Aggiudicatario in sede di gara, aumentato dell’importo degli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere, non soggetto ad alcun ribasso, ai sensi del Dlgs 81/2008 s.m.i.
La tabella che segue indica gli importi relativi alle diverse tipologie di lavoro, nonché le percentuali afferenti a ciascuna di esse; in base a dette percentuali saranno contabilizzati i lavori eseguiti a corpo, per l’emissione degli stati di avanzamento dei lavori.
Tipologie di lavoro Importo (€) [ % ]
• Scavi e ripristini stradali | 66.935,91 | 61,27 |
• Fornitura e posa tubazioni, nastri e guaine | 37.102,91 | 33,96 |
• Allacciamenti | 5.202,34 | 4,76 |
Importo dei lavori a base di gara (Euro) 109.241,15 100,00
Le modalità di aggiudicazione della gara e del relativo affidamento sono specificate nel Disciplinare di gara.
Il ribasso d’asta è applicato ai prezzi unitari di cui all’Elenco prezzi di riferimento, tenendo presente che il ribasso non è applicato ai prezzi unitari delle attività relative alla sicurezza (oneri indiretti della sicurezza).
Sono definiti:
⮚ Oneri diretti per la sicurezza e la salute nel cantiere tutte quelle opere ed attività connesse alla sicurezza il cui compenso viene considerato incluso nei singoli prezzi unitari, quali ad esempio tutti gli oneri derivanti dal rispetto del D.Lgs.81/2008 e dal rispetto del Nuovo Codice della Strada;
⮚ Oneri indiretti per la sicurezza e la salute nel cantiere tutte quelle opere ed attività richieste ad insindacabile giudizio dell’appaltante e finalizzata alla riduzione di eventuali ulteriori rischi interferenziali o all’ulteriore miglioramento delle norme di sicurezza.
Art.3. Modalità di stipula del contratto
Il contratto è contabilizzato “a corpo”, secondo la definizione di cui all’articolo 3 del D.Lgs 50/2016 e s.m.i., pertanto:
⮚ I prezzi risultanti dall’applicazione del ribasso percentuale offerto dall’aggiudicatario;
⮚ Gli importi relativi agli oneri per la sicurezza; costituiscono i prezzi contrattuali.
Art.4. Categoria prevalente, categorie scorporabili e subappaltabili
I lavori sono classificati nella categoria prevalente di opere “OG6” (Xxxxxxxxxx, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione ed evacuazione) Classifica I.
Non sono previsti lavori appartenenti a categorie scorporabili.
Ai sensi dell’articolo 105, del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i., la percentuale subappaltabile di lavori della categoria prevalente è stabilita nella misura massima del 40% dell’importo del contratto.
Art.5. Descrizione delle opere in appalto
Più nel dettaglio, i lavori consisteranno in:
- Interventi tecnici per la sostituzione o la posa in opera di tubazioni, giunzioni, valvole, ecc… (smontaggio, assemblaggio, saldatura, rivestimento, ecc…) comprensivi di scavi, formazione del letto di posa, il rinfianco ed il rinterro delle tubazioni e rinterri;
- Lavori edili stradali (scavi, demolizioni di pavimentazioni stradali, di trovanti e altri manufatti abbandonati o in esercizio con relativa ricostruzione); ripristini di sottofondi stradali, fresature e ripristini di asfaltature;
- Opere murarie per la protezione e l’alloggiamento delle tubazioni e delle apparecchiature di rete (fornitura e posa di elementi prefabbricati o costruzione in opera di manufatti in calcestruzzo, c.a., e laterizio);
- Rilievi, prove tecniche, collaudi, per la messa in servizio delle reti;
- Sono a carico dell’appaltatore i materiali di consumo per le lavorazioni e i consumi di energia di ogni tipo.
- Resta inteso e definito che l’appaltatore deve comunque eseguire e dare compiutamente finita, oltre a quanto sopra indicato e senza ulteriori compensi, ogni altra opera occorrente, seppure non espressamente indicata, per dare tutti gli impianti tecnologici e le lavorazioni previste tecnicamente ed esteticamente completi e funzionanti in ogni loro parte, nonché perfettamente finiti a regola d’arte.
Art.6. Requisiti dell’appaltatore
L’Impresa deve assicurare la disponibilità, per tutta la durata del contratto, di un numero di maestranze da adibire ai singoli interventi, che dovrà essere proporzionale all'importanza dei medesimi.
L’impresa deve avere i seguenti requisiti:
a. attestato di qualificazione SOA, in corso di validità, in copia conforme all’originale, riportante l’iscrizione alla Categoria OG6 per la classifica adeguata al lavoro da eseguire;
b. l’impresa deve dichiarare/dimostrare di avere fatturato negli ultimi 3 anni min € 150.000 per lavori gas;
c. L’impresa deve mettere a disposizione una squadra composta da almeno un saldatore qualificato secondo la norma UNI EN ISO 9606-1 per le condotte in acciaio. I certificati
di qualificazione devono riportare tutti i dati anagrafici dei saldatori, la ragione sociale dell’impresa di appartenenza e risultare:
-in corso di validità;
-coerenti con il campo di applicazione previsto;
-rilasciati da un organismo di certificazione accreditato dall’ente nazionale di accreditamento (Accredia), in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024, per l’attività descritta dalla norma UNI EN ISO 9606-1.
d. L’impresa deve dichiarare di essere qualificata per eseguire lavori in gas e/o servizi in ambienti confinati, ai sensi del D.P.R. n.177/2011 (“Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, a norma dell’art.6, comma 8, lettera g), del D.Lgs.81/2008”), corredata da copia degli attestati del corso di formazione effettuato, sia da parte dei lavoratori che da parte dei preposti.
e. L’impresa deve fornire dichiarazione attestante l'attrezzatura posseduta, con particolare riferimento alle dotazioni necessarie per esecuzione di saldature in campo e per rilevazione gas:
-n° 2 saldatrici
-n. 2 attrezzature complete per fora tubi anche per prese in gas vari diametri;
-n° 1 esplosimetro per verifica dispersioni;
- n° 1multigas per attività in scavi e/o spazi confinati;
-Palloni otturatori o macchina tamponatrice per riparazioni/collegamenti su condotte in acciaio vari diametri;
L’impresa deve assicurare la disponibilità continua, per tutta la durata del contratto, di un saldatore dotato di tutta l’attrezzatura necessaria ad eseguire i lavori.
L’appaltatore, prima dell’inizio dei lavori, dovrà trasmettere copia dei certificati di qualificazione dei saldatori che intende utilizzare sul cantiere; la committente si riserva di verificare la competenza di tali saldatori ed eventualmente di rifiutare l’autorizzazione ad operare sulle proprie reti. In mancanza di tale documento i lavori non potranno avere inizio.
La committente provvederà a far allontanare dal cantiere eventuali saldatori sprovvisti di idonea qualificazione in corso di validità; in merito alla verifica della qualità delle saldature effettuate potrà avvalersi della collaborazione di laboratori terzi accreditati per accertarne la conformità ai requisiti minimi previsti dalle norme tecniche di riferimento.
La committente si riserva inoltre la facoltà di allontanare dal cantiere il saldatore o i saldatori responsabili di esecuzioni difettose; in questo caso l’Appaltatore è obbligato a provvedere alla
tempestiva sistemazione a suo completo carico, compresi tutti gli oneri derivanti (diretti ed indiretti).
L’organizzazione del personale è a completo carico dell’Appaltatore.
Gli operatori dovranno essere dotati di specifica capacità ed esperienza; l’esecuzione degli interventi dovrà sempre essere effettuata secondo le regole dell’arte e con la massima diligenza. L'Appaltatore è comunque responsabile dell'operato di tutto il personale alle sue dipendenze, dei subappaltatori e del personale di ditte titolari di subcontratti di fornitura in opera e servizi non considerati subappalti.
Dell’operato del personale risponderà, a tutti gli effetti, l’Appaltatore.
Quest’ultimo dovrà allontanare dal lavoro, a semplice richiesta dell’Appaltante, chi tra il personale, si renda colpevole di frode o di insubordinazione, sia riconosciuto negligente, inesperto o manchi a qualunque dei suoi obblighi.
Ferme restando le responsabilità in merito dell’Appaltatore, il personale che si presenti non dotato dei Dispositivi di Protezione Individuale previsti dal PSC o dal presente capitolato, oppure che non li utilizzi correttamente, sarà immediatamente allontanato dall’Appaltante.
Il personale dovrà scrupolosamente rispettare gli orari indicati dall’Appaltante per l’inizio e fine lavori quando questi interferiscano con le esigenze di esercizio degli impianti oggetto dell’intervento. Pari comportamento sarà necessario in occasione di intervento congiunto e coordinato alla presenza del personale dell’Appaltante ovvero di altra impresa.
Tutto il personale dell’appaltatore o che opera per suo conto dovrà sempre essere munito di tesserino identificativo apposto in modo visibile.
Gli automezzi e le attrezzature necessari allo svolgimento delle attività previste dal contratto dovranno risultare in disponibilità dell’Appaltatore che è l’unico ed esclusivo responsabile degli adempimenti in ordine alle licenze, autorizzazioni, permessi, omologazioni o quant’altro necessario.
Il possesso, per i mezzi destinati al trasporto rifiuti, delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente, di cui dovrà essere presente copia su ogni mezzo autorizzato. Per possesso si intende la titolarità personale delle autorizzazioni in corso di validità per i mezzi interessati dal presente appalto. Qualora nel corso dell’appalto le autorizzazioni al trasporto dei rifiuti venissero rinnovate, aggiornate e/o ampliate dovrà essere consegnata copia del provvedimento autorizzativo ai referenti dell’Appaltante.
Qualora le autorizzazioni al trasporto dei rifiuti siano in scadenza nel corso dell’appalto, l’aggiudicatario si impegna a procedere al rinnovo al fine di non interrompere il servizio.
I lavori di cui sopra vengono eseguiti per conto dell’Appaltante alla quale è demandata ogni decisione in merito a qualsiasi variante, sia tecnica che amministrativa, nonché l'approvazione definitiva di qualsiasi atto che interessi i lavori medesimi.
Per un maggior dettaglio dei requisiti previsti in capo all’appaltatore, si rimanda a quanto indicato nel Disciplinare di gara.
Art.7. Documenti che fanno parte del contratto d’appalto
Xxxxx parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto:
⮚ il Capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici, adottato con decreto Min. LL.PP. n° 145 del 19.04.2000 s.m.i.;
⮚ il presente Capitolato speciale;
⮚ l’elenco prezzi;
⮚ gli elaborati grafici, progettuali e le relazioni del progetto esecutivo;
⮚ cronoprogramma;
⮚ le polizze di garanzia.
⮚ i piani di sicurezza di cui al D Lgs 81/2008 s.m.i.
Art.8. Disposizioni di legge riguardanti l’appalto
La sottoscrizione del contratto e dei suoi allegati da parte dell’appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto.
L’appaltatore dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e di ogni altra circostanza che interessi i lavori.
Art.9. Precisazioni riguardanti l’appalto
Con la sottoscrizione del contratto, l’Appaltatore accetta l’esecuzione del lavoro ed implicitamente dichiara la propria disponibilità a dare pronta esecuzione alle opere oggetto di appalto dichiarandosi Impresa idonea allo scopo, che destina all’esecuzione stessa i propri mezzi, la propria organizzazione e l’opera dei propri dipendenti; parimenti, con l’assunzione dell’appalto, l’Appaltatore dichiara implicitamente di disporre di tutte le iscrizioni, autorizzazioni, licenze e di tutto quant’altro disposto per legge o regolamenti statali, regionali, provinciali e comunali per compiere le opere ed effettuare le forniture e le prestazioni oggetto di appalto, sia per quanto riguarda la quantità che per quanto riguarda i modi e le località di esecuzione.
La sottoscrizione del contratto e dei suoi allegati da parte dell’Appaltatore equivale inoltre a dichiarazione di perfetta conoscenza e completa accettazione sia di tutte le norme che regolano il presente appalto sia del progetto esecutivo, per quanto attiene all’applicazione ed attuazione delle norme in termini di esatto adempimento e per l’attestata completezza di informazione degli elaborati progettuali.
Con la sottoscrizione del contratto, l’Appaltatore dichiara implicitamente di avere controllato, prima della formulazione dell’offerta, la lista dei lavori e dei prezzi unitari contenute negli elaborati “Elenco dei lavori in appalto” ed “Elenco dei prezzi” e la corrispondenza delle singole
voci di lavoro nei confronti di quanto indicato sugli atti progettuali e di avere, in esito a tale verifica ed in sede di formulazione dell’offerta, provveduto ad integrare o ridurre le quantità da lui valutate carenti o eccessive e ad inserire le voci e relative quantità ritenute mancanti, rispetto a quanto previsto negli elaborati grafici e nel capitolato speciale di appalto nonché negli altri documenti che è previsto facciano parte integrante del contratto, con ciò dichiarando in via definitiva che il prezzo offerto è stato ritenuto di sua convenienza in base a calcoli da lui eseguiti, a prescindere quindi dalle voci e dalle quantità contenute sugli atti progettuali.
L’assunzione dell’appalto cui si riferisce il presente capitolato implica inoltre da parte dell’Appaltatore la perfetta conoscenza di tutte le condizioni locali che si riferiscono alle opere da eseguire quali la natura del suolo e del sottosuolo, l’esistenza di eventuali strutture interrate, la possibilità di utilizzare materiali presenti in loco, la distanza da eventuali cave, la presenza o meno, in prossimità del cantiere, di acqua ed energia elettrica, l’esistenza di idonee discariche ove recapitare i materiali di risulta e – più in generale – la conoscenza di tutte le circostanze generali e particolari che possono comunque influire sul giudizio di convenienza circa l’assunzione dell’appalto, anche ed in particolar modo per ciò che riguarda il ribasso offerto dall’Appaltatore sull’importo complessivo dei lavori a base di appalto.
Art.10. Fallimento dell’appaltatore
In caso di fallimento, di liquidazione coatta e concordato preventivo, ovvero procedura di insolvenza concorsuale o di liquidazione dell'appaltatore, o di risoluzione del contratto ai sensi dell' articolo 108 del codice dei contratti, ovvero di recesso dal contratto ai sensi dell'articolo 88, comma 4-ter, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, ovvero in caso di dichiarazione giudiziale di inefficacia del contratto, l’Appaltante interpella progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per l'affidamento del completamento dei lavori.
In caso di fallimento, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione controllata, amministrazione straordinaria, concordato preventivo ovvero procedura di insolvenza concorsuale o di liquidazione del mandatario ovvero, qualora si tratti di imprenditore individuale, in caso di morte, interdizione, inabilitazione o fallimento del medesimo ovvero nei casi previsti dalla normativa antimafia, l’Appaltante può proseguire il rapporto di appalto con altro operatore economico che sia costituito mandatario nei modi previsti dal codice dei contratti purché abbia i requisiti di qualificazione adeguati ai lavori o servizi o forniture ancora da eseguire; non sussistendo tali condizioni la stazione appaltante può recedere dal contratto.
Art.11. Norme generali sui materiali
Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti.
Art.12. Materiali forniti dall’Appaltante
Tutti i materiali, forniti dall’Appaltante, saranno prelevati e caricati su opportuni mezzi a cura dell’Appaltatore presso i magazzini dell’Appaltante, salvo diversa indicazione definita nei documenti contrattuali.
Eventuali spese per soste dovute a ritardato scarico dei mezzi di trasporto sono a carico dell'Appaltatore.
Dal momento della consegna dei materiali nel magazzino dell’Appaltante, tutte le operazioni necessarie per il loro trasporto al luogo di impiego, carico e scarico, sono a carico dell'Appaltatore anche se effettuate in più riprese e con deposito intermedio in aree provvisorie. S'intendono pure a carico dell'Appaltatore tutte le movimentazioni (carichi, scarichi e riprese) eseguite nell'ambito dei cantieri oggetto del Contratto.
Nelle operazioni di trasporto s'intende compresa quella di pesatura che risultasse necessaria ai fini della contabilizzazione dei Lavori.
Nel caso di danneggiamento del materiale fornito dall’Appaltante, questo sarà addebitato all’Appaltatore.
Quest’ultimo, all'atto del ricevimento dei materiali è tenuto ad effettuare, a Sua cura e spese, un controllo visivo e dimensionale per accertarne la consistenza e lo stato di conservazione, in accordo alle specifiche od alle norme citate nei Documenti Contrattuali; dal momento della presa in consegna l'Appaltatore si assume tutte le responsabilità per ogni danno che si dovesse verificare ai materiali stessi.
Art.13. Disposizioni in materia di sicurezza
L’Appaltatore durante tutte le fasi di lavoro dovrà provvedere all’osservanza di tutte le norme antinfortunistiche vigenti al fine di garantire l’incolumità di tutto il personale addetto ai lavori e dei terzi.
Le opere ed i servizi appaltati dovranno essere condotti nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro.
L’Appaltatore dovrà disporre di personale qualificato e formato secondo la normativa vigente in materia; prima dell'inizio lavori Egli dovrà inoltre addestrare i propri dipendenti sulle misure da assumere per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro. Egli sarà pertanto tenuto a vigilare affinché i propri dipendenti, come pure gli eventuali subappaltatori ed i terzi presenti nel cantiere, si attengano scrupolosamente alle disposizioni vigenti in cantiere e, in generale, osservino le norme di legge, nonché di contratto.
L'Appaltatore è, inoltre, tenuto a curare che tutte le attrezzature ed i mezzi d'opera, di sollevamento e di trasporto siano efficienti e vengano sottoposti, alle scadenze di legge o periodicamente secondo le norme della buona tecnica, alle revisioni, manutenzioni e controlli del caso.
L’Appaltante avrà in ogni momento la facoltà di effettuare ispezioni ed accertamenti in cantiere relativi al rispetto ed all'applicazione delle norme di sicurezza ed igiene del lavoro direttamente o mediante consulenti di propria fiducia.
Nell’affidamento dei lavori in oggetto, “Titolo IV “Cantieri temporanei o mobili” del D.Lgs 81/08 e s.m.i.:
a. presenza di 1 impresa anche familiare o con meno di dieci addetti:
il Datore di Lavoro dell’impresa affidataria e dell’impresa esecutrice, devono adottare le misure conformi alle prescrizioni degli artt. 95, 96 del D.Lgs 81/08 e s.m.i.
b. presenza di + imprese:
i Datori di Lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici dovranno:
• adottare le misure conformi alle prescrizioni degli artt. 95, 96 del D.Lgs 81/08 e s.m.i.;
• adempiere agli obblighi di cui all’art. 97 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.. in particolare:
− verificare le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni previste nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC);
− coordinare gli interventi di cui agli art. 95 e 96 del D.Lgs 81/08 e s.m.i.;
− verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l’esecuzione
L’Appaltatore/Appaltatori, entro quindici giorni dall’aggiudicazione definitiva dovranno presentare il Piano Operativo di Sicurezza (POS, redatto in conformità al x.xx 3 dell’All. XV al D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).
L’importo degli oneri delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi sul lavoro derivati dalle interferenti lavorazioni è pari ad € 5.143,94 (cinquemilacentoquarantatre/94) per il contratto lavori gas.
Art.14. Piani di sicurezza (ove applicabile)
1. L'appaltatore è tenuto a depositare entro 7 gg dalla comunicazione di aggiudicazione definitiva, pena la revoca della stessa:
a) eventuali proposte integrative al piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) redatto dall’Appaltante, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. possono essere presentate prima dell’inizio dei lavori ovvero in corso d’opera, sia per adeguarne i contenuti alle tecnologie proprie dell'impresa, sia per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano stesso. In nessun caso tali proposte possono giustificare modifiche o adeguamenti dei prezzi pattuiti.
b) un piano operativo di sicurezza (POS) per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, quale piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza di cui alla precedente lettera a). Tale POS è
da prodursi anche nel caso in cui in cantiere operi un’unica impresa, anche familiare o con meno di 10 addetti.
2. Il POS forma parte integrante del contratto d'appalto, unitamente al piano di sicurezza e coordinamento redatto dall’Appaltante in ottemperanza al D.Lgs. 81/2008 s.m.i.. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell'appaltatore, previa la sua formale costituzione in mora, costituiscono causa di risoluzione del contratto in suo danno. Il Coordinatore della sicurezza in fase di Esecuzione, nell'ambito delle proprie competenze, vigila sull'osservanza dei piani di sicurezza.
3. Il POS deve essere elaborato da ciascun datore di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, ai sensi dell’art. 96 ed in conformità al x.xx 3 dell’All. XV al D.Lgs. 81/08 e s.m.i..
4. Gli oneri delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle possibili interferenze delle lavorazioni, sono contabilizzati a misura ovvero sulla base dell’elenco prezzi allegato alla gara e non sono soggetti a ribasso.
5. Unitamente al POS dovrà essere consegnata dall’impresa aggiudicataria, sempre entro e non oltre sette giorni dalla data di aggiudicazione definitiva dell’appalto la documentazione di seguito specificata (rif. Allegato XVII D.Lgs. 81/08 e s.m.i.):
• documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo
• dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del presente decreto legislativo.
Il mancato invio dei documenti di cui sopra richiesti entro i termini stabiliti farà sorgere in capo all’Appaltante la facoltà di far decadere l’aggiudicazione stessa, senza che nulla sia risarcito all’impresa inadempiente.
Art.15. Anticipazione
L’anticipazione è disciplinata ai sensi dell’art 35 comma 18 del D.Lgs 50/2016.
Art.16. Pagamenti in acconto
I pagamenti avvengono per stati di avanzamento mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che i lavori eseguiti, contabilizzati al netto del ribasso d’asta, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza ed al netto delle ritenute di legge, raggiungano un importo almeno pari al 30% dell’importo netto contrattuale.
Al fine della determinazione dell’importo di cui sopra, dato che trattasi di opere appaltate a corpo, la valutazione delle opere avverrà proporzionalmente ai lavori eseguiti valutati con riferimento alle percentuali d’incidenza indicate nella tabella riportata all’art. 2 del presente Capitolato speciale.
Si rimanda a quanto specificato all’art. 17 che segue.
I manufatti ed i materiali provvisti a piè d’opera e destinati ad essere impiegati in opere definitive facenti parte dell’appalto potranno, se accettati dalla Direzione lavori, essere compresi negli stati di avanzamento dei lavori.
Tali manufatti e materiali potranno comunque, anche successivamente, essere rifiutati ove risultassero non idonei all’uso cui sono destinati.
A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi, nulla ostando, in sede di conto finale.
Entro i 30 giorni successivi all’avvenuto raggiungimento dell’importo dei lavori eseguiti di cui al comma 1, sarà redatta la relativa contabilità ed emesso il conseguente certificato di pagamento. Ciascun certificato di pagamento emesso verrà pagato entro 30 gg.
Non si farà luogo all'emissione di alcun certificato di pagamento, e pertanto di alcun pagamento, prima di aver verificato la regolarità dei pagamenti contributivi di INPS, INAIL e Cassa Edile (D.U.R.C.)
Non sono dovuti interessi per i 45 giorni intercorrenti tra il verificarsi delle condizioni e delle circostanze per l’emissione del certificato di pagamento e la sua effettiva emissione e messa a disposizione dell’Ente committente per la liquidazione.
Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni di calendario per cause non dipendenti dall’Appaltatore, si provvede, su richiesta di quest’ultimo, alla redazione dello stato di avanzamento e all’emissione del certificato di pagamento, prescindendo dall’importo minimo di cui al comma 1.
Art.17. Pagamenti a saldo
Il conto finale dei lavori è redatto entro 90 giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con apposito verbale, secondo i disposti dell’art. 43 del presente Capitolato, a condizione che non sussistano vizi e/o difformità di costruzione rilevati in sede di accertamento sommario ai sensi dell’art. 43 medesimo. In caso di loro sussistenza, la redazione del conto avrà luogo ad intervenuta sanatoria delle difformità.
Con il conto finale è accertato e proposto l’importo della rata di saldo, qualunque ne sia l’ammontare, la cui liquidazione definitiva ed erogazione è soggetta alle verifiche per la regolare esecuzione. Detto conto è sottoscritto dall'Appaltatore e dall’Ente committente, se nulla vi si oppone, entro 30 giorni dalla sua redazione ai sensi del precedente comma; il pagamento della rata di saldo non costituisce comunque presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile e non esclude l’Appaltatore dagli obblighi contemplati dalle leggi vigenti.
La rata di saldo, nulla ostando ed unitamente alle ritenute di cui all’articolo 20, è pagata entro
90 giorni dopo l’avvenuta emissione del certificato di regolare esecuzione, previo rilascio di garanzia fidejussoria come riportato al comma successivo.
La garanzia fidejussoria di cui al comma precedente deve avere validità ed efficacia non inferiore a 24 mesi dalla data di ultimazione dei lavori; periodo corrispondente, per approssimazione, alla sommatoria di quelli per avviamento sperimentale art. 43 del presente Capitolato, per collaudazione provvisoria art. 44, e per quella definitiva. La garanzia può essere prestata, a scelta dell'Appaltatore, mediante adeguamento dell'importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuridici della garanzia fideiussoria già depositata a titolo di cauzione definitiva al momento della sottoscrizione del contratto. Essa avrà importo pari a quello della rata medesima maggiorato di interessi al tasso legale per il periodo intercorrente tra il collaudo provvisorio e quello definitivo.
Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’Appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dall’Ente committente prima che il certificato di collaudo assuma carattere definitivo.
Art.18. Revisione prezzi
E’ esclusa qualsiasi revisione dei prezzi, ai sensi dell'articolo 106 comma 1 lettera a) del DLgs.50/2016 e s.m.i. e non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile, pertanto, i prezzi risultanti dall’applicazione del ribasso d’asta all’elenco prezzi di riferimento permangono fissi ed invariati per tutta la durata del contratto.
Art.19. Cessione del contratto e cessione dei crediti
E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto.
Ai sensi del combinato disposto dell’articolo 106 comma 13 del codice degli appalti e della legge 21 febbraio 1991, n. 52 è ammessa la cessione dei crediti. Ai fini dell’opponibilità alle stazioni appaltanti, le cessioni di crediti devono essere stipulate mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata e devono essere notificate alle amministrazioni debitrici che, previa comunicazione all’ANAC, le rendono efficaci e opponibili a seguito di espressa accettazione.
Art.20. Garanzie per la partecipazione
Per la partecipazione alla presente procedura, ai sensi dell’art.93 del D.Lgs.50/2016 e s.m.i., è richiesta, per ogni lotto, una cauzione provvisoria, pari al 2,00% dell’importo contrattuale. In caso di partecipazione alla gara di un raggruppamento temporaneo di imprese, la garanzia fideiussoria deve riguardare tutte le imprese appartenenti al raggruppamento medesimo.
Fermo restando il limite all'utilizzo del contante di cui all'articolo 49, comma 1, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, la cauzione può essere costituita, a scelta dell'offerente, in contanti, con bonifico, in assegni circolari o in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato al corso del giorno del deposito, presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno a favore dell'amministrazione aggiudicatrice. Si applica il comma 8 e, quanto allo svincolo, il comma 9.
La garanzia fideiussoria a scelta dell'appaltatore può essere rilasciata da imprese bancarie o assicurative che rispondano ai requisiti di solvibilità previsti dalle leggi che ne disciplinano le rispettive attività o rilasciata dagli intermediari iscritti nell'albo di cui all'articolo 107 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e che abbiano i requisiti minimi di solvibilità richiesti dalla vigente normativa bancaria assicurativa.
La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
La garanzia deve avere validità per almeno centottanta giorni dalla data di presentazione dell'offerta se non diversamente indicato nel bando o l'invito, in relazione alla durata presumibile del procedimento, e possono altresì prescrivere che l'offerta sia corredata dall'impegno del garante a rinnovare la garanzia, per la durata indicata nel bando, nel caso in cui al momento della sua scadenza non sia ancora intervenuta l'aggiudicazione.
La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto dopo l'aggiudicazione dovuta ad ogni fatto riconducibile all'affidatario o all'adozione di informazione antimafia interdittiva emessa ai sensi degli articoli 84 e 91 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159; la garanzia è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto.
L'offerta è altresì corredata, a pena di esclusione, dall'impegno di un fideiussore, anche diverso da quello che ha rilasciato la garanzia provvisoria, a rilasciare la garanzia fideiussoria per l'esecuzione del contratto, di cui agli articoli 103 e 104, qualora l'offerente risultasse affidatario. Il presente comma non si applica alle microimprese, piccole e medie imprese e ai raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari costituiti esclusivamente da microimprese, piccole e medie imprese.
Le garanzie fideiussorie devono essere conformi allo schema tipo di cui all’articolo 103.
La stazione appaltante, nell'atto con cui comunica l'aggiudicazione ai non aggiudicatari, provvede contestualmente, nei loro confronti, allo svincolo della garanzia di cui al comma 1, tempestivamente e comunque entro un termine non superiore a trenta giorni dall'aggiudicazione, anche quando non sia ancora scaduto il termine di validità della garanzia.
Art.21. Garanzia fideiussoria per l’esecuzione o cauzione definitiva
Ai sensi dell’art. 103 del DLgs.50/2016 e s.m.i., è richiesta una garanzia fideiussoria, a titolo di cauzione definitiva, pari al 10 per cento dell’importo contrattuale. In caso di aggiudicazione con ribasso d’asta in misura superiore al 10 per cento, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento; ove il ribasso sia superiore al 20 per cento,
l’aumento predetto è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20 per cento. Tale garanzia può essere ridotta, ricorrendone le condizioni, ai sensi dell’articolo 93, comma 7, del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.. La cauzione definitiva è rilasciata dai soggetti di cui all’art.93 c.3 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.. La cauzione definitiva, presentata in originale all’appaltante prima della formale sottoscrizione del contratto, deve avere durata non inferiore a sei mesi oltre il termine massimo previsto per il termine del contratto. Conformemente alle disposizioni di cui all’art.93, comma 4, del D.Lgs.50/2016 e s.m.i., la garanzia fideiussoria deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del codice civile, la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta dell’appaltante e può essere svincolata solo ed esclusivamente dall’appaltante medesima con apposita dichiarazione o con semplice restituzione dell’originale. L’appaltante può avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, anche per il pagamento delle somme dovute dall’appaltatore nel caso siano accertate irregolarità retributive e/o contributive in materia di tutela e trattamento dei lavoratori, per le spese dei lavori/servizi/forniture da eseguirsi d’ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l’appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale; l’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale dell’appaltante senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi all’autorità giudiziaria ordinaria. La garanzia fidejussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera, sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall’appaltante.
Art.22. Riduzione delle garanzie
1. Ai sensi dell'articolo 93 del D.Lgs.50/2016 e s.m.i., l'importo delle garanzie di cui agli articoli 21 e 22 e del loro eventuale rinnovo, è ridotto del 50 per cento per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000.
2. L'importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 30 per cento, anche cumulabile con la riduzione di cui al comma 1, per gli operatori economici in possesso di registrazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, o del 20 per cento per gli operatori in possesso di certificazione ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001.
3. L'importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 15 per cento per gli operatori economici che sviluppano un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-1 o un'impronta climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/TS 14067.
4. Per fruire dei benefici di cui al comma 1, 2 e 3, l'operatore economico segnala, in sede di offerta, il possesso dei relativi requisiti e lo documenta nei modi prescritti dalle norme vigenti.
Art.23. Assicurazioni a carico dell’impresa
1. L’appaltatore è obbligato, prima della sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. La polizza assicurativa è prestata da un’impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l’obbligo di assicurazione.
2. La copertura della predetta garanzia assicurativa decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione.
3. La polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi deve essere stipulata per una somma assicurata non inferiore ad Euro 1.000.000,00 e deve prevedere:
• La copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso prestatori di lavoro da esso dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti stessi non soggetti all’obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei subappaltatori, impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo commesso dall’impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai sensi dell’articolo 2049 del codice civile, e danni a persone dell’impresa, e loro parenti o affini, o a persone dell’appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a consulenti dell’appaltatore o dell’appaltante;
• La copertura dei danni biologici;
La garanzia di cui al presente articolo, prestata dall’appaltatore copre senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia un’associazione temporanea di concorrenti, giusto il regime delle responsabilità disciplinato dall’articolo 45 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., le stesse garanzie assicurative prestate dalla mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese mandanti.
Art.24. Consegna e inizio lavori
Dopo la stipula del contratto o, qualora vi siano ragioni di urgenza, subito dopo l'aggiudicazione, il Responsabile del Procedimento autorizza il Direttore dei lavori alla consegna dei lavori.
Il Direttore dei lavori comunica all'Appaltatore il giorno ed il luogo in cui deve presentarsi per ricevere la consegna dei lavori, munito del personale idoneo nonché delle attrezzature e
materiali necessari per eseguire, ove occorra, il tracciamento dei lavori secondo i piani, profili e disegni di progetto. Sono a carico dell'Appaltatore gli oneri per le spese relative alla consegna, alla verifica ed al completamento del tracciamento che fosse stato già eseguito a cura dell’Ente committente.
In caso di consegna in via d'urgenza, il Direttore dei lavori tiene conto di quanto predisposto o somministrato dall'Appaltatore, per rimborsare le relative spese nell'ipotesi di mancata stipula del contratto.
Effettuato il tracciamento, sono collocati picchetti, capisaldi, sagome, termini ovunque si riconoscano necessari. L'Appaltatore è responsabile della conservazione dei segnali e capisaldi ed ha l’obbligo di comunicare al Responsabile del Procedimento ed al Direttore dei lavori, entro e non oltre 7 gg. dalla consegna dei lavori, eventuali difformità riscontrate durante le predette operazioni, rispetto agli elaborati di progetto.
La consegna dei lavori deve risultare da verbale redatto in contraddittorio con l'Appaltatore; dalla data di tale verbale decorre il termine utile per il compimento dell'opera o dei lavori.
Qualora l'Appaltatore non si presenti nel giorno stabilito, il Direttore dei lavori fissa una nuova data. La decorrenza del termine contrattuale resta comunque quella della data della prima convocazione. Qualora sia inutilmente trascorso il termine assegnato dal Direttore dei lavori, l’Ente committente ha facoltà di risolvere il contratto e di incamerare la cauzione.
Qualora la consegna avvenga in ritardo per fatto o colpa dell’Ente committente, l'Appaltatore può chiedere di recedere dal contratto. Nel caso di accoglimento dell'istanza di recesso l'Appaltatore ha diritto al rimborso di tutte le spese contrattuali nonché di quelle effettivamente sostenute e documentate ma in misura non superiore ai limiti indicati dal capitolato generale. Ove l'istanza dell'Appaltatore non sia accolta e si proceda tardivamente alla consegna, l'Appaltatore ha diritto ad un compenso per i maggiori oneri dipendenti dal ritardo, le cui modalità di calcolo sono stabilite dal capitolato generale.
La facoltà dell’Ente committente di non accogliere l'istanza di recesso dell’Appaltatore non può esercitarsi, con le conseguenze previste dal comma precedente qualora il ritardo nella consegna dei lavori superi la metà del termine utile contrattuale.
Qualora, iniziata la consegna, questa sia sospesa dall’Ente committente per ragioni non di forza maggiore, la sospensione non può durare oltre sessanta giorni. Trascorso inutilmente tale termine, si applicano le disposizioni di cui ai due commi precedenti.
Nelle ipotesi previste dall’ottavo, nono e decimo comma il Responsabile del Procedimento ha l’obbligo di informare l’Autorità per la Vigilanza sui lavori pubblici.
Art.25. Termine ultimo per l’esecuzione dei lavori
Il tempo utile per ultimare tutti i lavori (tubazioni acquedotto, allacci e opere civili) compresi nell’appalto è fissato in 112 (centododici) giorni naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna lavori.
L’Appaltatore è inoltre tenuto a prendere atto che il tempo fissato per l’esecuzione di tutti i lavori indicati nel progetto esecutivo, si tiene conto della prevedibile incidenza dei giorni di andamento stagionale sfavorevole; l’Appaltatore, pertanto, viene edotto che, con la firma del contratto, dichiarerà implicitamente di accettare senza riserve il termine contrattuale di ultimazione dei lavori coincidente con il termine indicato nel verbale di consegna dei medesimi.
Art.26. Sospensioni e proroghe
1. Qualora avverse condizioni climatiche, cause di forza maggiore o altre circostanze speciali impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, l’Appaltante d’ufficio o su segnalazione dell’Appaltatore può ordinare la sospensione dei lavori redigendo apposito verbale.
2. L’Appaltatore, qualora per causa ad esso non imputabile, non sia in grado di ultimare i lavori nei termini fissati, può richiedere con domanda motivata proroghe che, se riconosciute giustificate, sono concesse dall’Appaltante purché le domande pervengano prima della scadenza del termine anzidetto.
Art.27. Penali in caso di lavori non eseguiti a regola d’arte e in caso di ritardo
Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori viene applicata una penale pari all’1 (uno) per mille dell’importo contrattuale (al netto del ribasso d’asta e compresi gli oneri per la sicurezza).
L’importo complessivo delle penali irrogate non può superare il dieci per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale, trova applicazione l’articolo 17 del presente Capitolato in materia di risoluzione del contratto.
In caso di ritardo imputabile all’Appaltatore, resta inoltre facoltà dell’Ente committente richiedere il rimborso degli oneri sostenuti per le ulteriori spese di assistenza e di gestione del cantiere nonché, a proprio insindacabile giudizio, procedere all’incameramento della cauzione o di un importo equivalente sulle somme a credito dell’Appaltatore.
L’applicazione della penale di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dall’Ente committente a cagione dei ritardi.
É ammessa la parziale o totale disapplicazione della penale quando l’Ente committente riconosca che, in tutto o in parte, il ritardo non sia imputabile all’Appaltatore.
Per i ritardi nella consegna della documentazione da produrre in caso di aggiudicazione definitiva dell’appalto, viene applicata all’appaltatore inadempiente una penale di €.500,00 per ogni giorno lavorativo di ritardo per i primi 10 giorni e di €.500,00 per ogni giorno successivo; qualora il ritardo superasse il termine massimo di 15 giorni, verrà revocata l’aggiudicazione definitiva dell’appalto.
Le seguenti infrazioni nell’ambito della sicurezza sono considerate gravi e pertanto soggette all’applicazione di penali pari ad €.250,00 ad infrazione:
• Mancato utilizzo di DPI di III categoria
• Rilevatore gas/ossigeno assente ma assolutamente necessario per il tipo di lavorazione in atto (es., personale che si appresta ad entrare o è già entrato in spazi confinati)
• Segnaletica stradale e delimitazione cantiere assente
• Assente o inadeguata messa in sicurezza delle pareti dello scavo
• Assente o inadeguata protezione degli operatori durante lavori con rischio di caduta dall’alto.
Le penali sono contestate per iscritto e l’appaltatore ha 4 giorni lavorativi per presentare le proprie controdeduzioni.
Tutte le penali di cui al presente articolo saranno contabilizzate in detrazione negli stati di avanzamento, se del caso, dal conto finale, anche mediante escussione della cauzione definitiva ove necessario.
L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dall’Appaltante a causa dei ritardi.
Le ripetute inadempienze della fattispecie elencata in questo articolo si configurano come grave inadempimento contrattuale.
Art.28. Programma dei lavori dell'Appaltatore – Cronoprogramma
L’Appaltatore, entro il termine di 5 giorni dalla data del verbale di consegna, deve predisporre e consegnare alla Direzione lavori un proprio dettagliato programma esecutivo, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali ed alla propria organizzazione lavorativa; tale programma deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essere approvato dalla Direzione lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la Direzione lavori si sia pronunciata, il programma si intende accettato, fatte salve evidenti illogicità o indicazioni erronee palesemente incompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione.
Il programma dei lavori dell'Appaltatore può essere modificato o integrato dall’Ente committente, mediante semplice ordine di servizio, ogni volta che ciò si renda necessario alla migliore esecuzione contrattuale, e in particolare:
per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di Imprese o altre ditte estranee al contratto;
per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti siano coinvolte in qualunque modo con l'andamento dei lavori;
per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dall’Ente committente, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le società o aziende controllate o partecipate dall’Ente committente o soggetti titolari di diritti
reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi, ricondotta la fattispecie alla responsabilità gestionale dell’Ente committente;
per la necessità o l'opportunità di eseguire prove su campioni, prove di carico e di tenuta e funzionamento degli impianti, nonché collaudi parziali o specifici;
qualora sia richiesto dal Coordinatore per la sicurezza e la salute nel cantiere, in ottemperanza al Dlgs 81/2008 s.m.i.
I lavori sono comunque eseguiti nel rispetto del cronoprogramma predisposto dall’Ente committente ed integrante il progetto esecutivo; tale cronoprogramma può essere modificato dal medesimo Ente al verificarsi delle condizioni di cui al precedente comma 2.
In caso di consegna parziale, il programma di esecuzione dei lavori di cui al comma 1 deve prevedere la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili.
Art.29. Inderogabilità dei termini di esecuzione
Non costituiscono motivo di proroga della data di inizio dei lavori, della loro mancata regolare e continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione:
- il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;
- l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal Direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il Coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza;
- l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'Appaltatore ritenesse di dover effettuare per l’esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla Direzione lavori o concordati con questa;
- il tempo necessario per l'esecuzione di prove su campioni, di sondaggi, analisi ed altre verifiche assimilabili;
- il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'Appaltatore comunque previsti dal Capitolato speciale d’appalto;
- le eventuali controversie tra l’Appaltatore e i fornitori, subcontraenti, altri affidatari ed incaricati;
- le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’Appaltatore ed il proprio personale dipendente.
Art.30. Variazione dei lavori
La stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritiene opportune, nei limiti dell’art. n° 106 del D.Lgs.n° 50/2016, senza che perciò l’Appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno, con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dalle disposizioni del presente articolo.
Le varianti possono ammettersi senza una nuova procedura di affidamento esclusivamente nei casi contemplati dall’art. 106 del Codice dei contratti, qualora siano soddisfatte le seguenti condizioni:
- la necessità di modifica è determinata da circostanze impreviste ed imprevedibili, tra cui la sopravvenienza di nuove disposizioni legislative o regolamentari o provvedimenti di autorità o enti preposti alla tutela di interessi rilevanti
- la modifica non altera la natura generale del contratto
- un cambiamento del contraente risulta impraticabile per motivi economici o tecnici e contestualmente comporta, per l’Ente, notevoli disguidi o duplicazione dei costi
- Nell’espletamento del contratto dovranno essere rispettate le disposizioni di cui al D.lgs. n. 50/2016 ed i relativi decreti attuativi, nonché gli articoli del D.P.R. n. 207/2010 ancora in vigore.
Le varianti saranno ammesse anche a causa di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera p la sua utilizzazione, senza necessità di una nuova procedura a norma del Codice, se il valore della modifica risulti al di sotto di entrambi i seguenti valori:
le soglie fissate dall’art 35 del codice dei contratti
- il 15% del valore iniziale del contratto per i contratti di lavori sia nei settori ordinari che speciali. Tuttavia, la modifica non potrà alterare la natura complessiva del contratto. In caso di più modifiche successive, il valore sarà accertato sulla base del valore complessivo netto delle successive modifiche.
Non saranno riconosciute all’Appaltatore varianti al progetto esecutivo, prestazioni e forniture extracontrattuali di alcun genere, eseguite senza preventivo ordine scritto della Direzione lavori, che dovrà comunque riportare l’autorizzazione esplicita del RUP.
Qualunque reclamo o riserva che l’Appaltatore si credesse in diritto di opporre deve essere presentato per iscritto alla Direzione lavori prima dell’esecuzione dell’opera oggetto della contestazione. Non sono prese in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito in contratto, per qualsiasi natura o ragione, qualora non vi sia accordo preventivo scritto prima dell’inizio dell’opera oggetto di tali richieste.
Non sono considerate varianti ai sensi del primo comma del presente articolo gli interventi disposti dal Direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio che siano contenuti entro un importo non superiore al 5 (cinque) per cento delle tipologie di lavoro dell’appalto, come individuate all’art. 2 del presente Capitolato speciale, e che non comportino un aumento dell’importo del contratto stipulato.
Sono ammesse, nell’esclusivo interesse dell’Ente committente, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità, sempre che non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da oggettive esigenze derivanti da circostanze
sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L’importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell’importo originario del contratto.
Le varianti alle opere in progetto saranno ammesse solo per le motivazioni e nelle forme previste dall’art. 106 del D.Lgs n. 50/2016.
Qualora, per il manifestarsi di errori od omissioni imputabili alle carenze del progetto esecutivo, si rendessero necessarie varianti che possono pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione, e che sotto il profilo economico eccedano il quinto dell’importo originario del contratto, l’Ente committente potrà procedere alla risoluzione del contratto.
In tal caso sarà riconosciuto all’Appaltatore il pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto originario.
Nei casi di cui al presente articolo i titolari dell’incarico di progettazione sono responsabili dei danni subiti dall’Ente committente; ai fini del presente articolo si considerano errore od omissione di progettazione l’inadeguata valutazione dello stato di fatto, la mancata od erronea identificazione della normativa tecnica vincolante per la progettazione, il mancato rispetto dei requisiti funzionali ed economici, la violazione delle norme di diligenza nella predisposizione degli elaborati progettuali.
Art.31. Risoluzione del contratto
Ai sensi dell'articolo 108 del D.Lgs.vo 19 aprile 2016, n. 50, fermo quanto previsto da altre disposizioni di legge, qualora nei confronti dell'Appaltatore sia intervenuta l'emanazione di un provvedimento definitivo o un decreto penale di condanna divenuta irrevocabile di cui al D. Lgs 50/2016, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti comunque interessati ai lavori, nonché per violazione degli obblighi attinenti alla sicurezza sul lavoro, il Responsabile del Procedimento valuta, in relazione allo stato dei lavori e alle eventuali conseguenze nei riguardi delle finalità dell'intervento, l'opportunità di procedere alla risoluzione del contratto.
Nel caso di risoluzione, l'Appaltatore ha diritto soltanto al pagamento dei lavori regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto.
Ai sensi dell'articolo 108 del D.Lgs.vo 19 aprile 2016, n. 50, quando il Direttore dei lavori accerta che comportamenti dell'Appaltatore concretano grave inadempimento alle obbligazioni di contratto tale da compromettere la buona riuscita dei lavori, invia al Responsabile del Procedimento una relazione particolareggiata, corredata dei documenti necessari, indicando la stima dei lavori eseguiti regolarmente e che devono essere accreditati all'Appaltatore.
Su indicazione del Responsabile del Procedimento il Direttore dei lavori formula la contestazione degli addebiti all'Appaltatore, assegnando un termine non inferiore a quindici giorni per la presentazione delle proprie contro deduzioni al Responsabile del Procedimento.
Acquisite e valutate negativamente le predette controdeduzioni, ovvero scaduto il termine senza che l'appaltatore abbia risposto, la stazione appaltante su proposta del responsabile del procedimento dichiara risolto il contratto.
Qualora, al di fuori dei precedenti casi, l'esecuzione dei lavori ritardi per negligenza dell'Appaltatore rispetto alle previsioni del programma, il Direttore dei lavori gli assegna un termine che, salvo i casi d'urgenza, non può essere inferiore a dieci giorni, per compiere i lavori in ritardo, e da inoltre le prescrizioni ritenute necessarie. Il termine decorre dal giorno di ricevimento della comunicazione.
Scaduto il termine assegnato il Direttore dei lavori verifica, in contraddittorio con l'Appaltatore, gli effetti dell'intimazione impartita, e ne compila processo verbale da trasmettere al Responsabile del Procedimento.
Sulla base del processo verbale, qualora l'inadempimento permanga, la stazione appaltante, delibera la risoluzione del contratto
Ai sensi dell'articolo 108 del D.Lgs.vo n. 50/2016, il Responsabile del Procedimento, nel comunicare all'Appaltatore la determinazione di risoluzione del contratto, dispone, con preavviso di venti giorni, che il Direttore dei lavori curi la redazione dello stato di consistenza dei lavori già eseguiti, l'inventario di materiali, macchine e mezzi d'opera e la relativa presa in consegna.
Qualora sia stato nominato l'organo di collaudo, lo stesso procede a redigere, acquisito lo stato di consistenza, un verbale di accertamento tecnico e contabile con le modalità indicate dal regolamento. Con il verbale è accertata la corrispondenza tra quanto eseguito fino alla risoluzione del contratto e ammesso in contabilità e quanto previsto nel progetto approvato nonché nelle eventuali perizie di variante; è altresì accertata la presenza di eventuali opere, riportate nello stato di consistenza, ma non previste nel progetto approvato nonché nelle eventuali perizie di variante.
In sede di liquidazione finale dei lavori dell'appalto risolto, è determinato l'onere da porre a carico dell'Appaltatore inadempiente in relazione alla maggiore spesa sostenuta per affidare ad altra Impresa i lavori, ove l’Ente committente non si sia avvalsa della facoltà prevista dall'articolo 110, comma 1 del D.Lgs.vo n. 50/2016.
Ai sensi dell'articolo 109 del D.Lgs.vo 19 aprile 2016, n. 50, nei casi di risoluzione del contratto di appalto disposta dall’Ente committente, l'Appaltatore deve provvedere al ripiegamento dei cantieri già allestiti e allo sgombero delle aree di lavoro e relative pertinenze nel termine a tale fine assegnato dallo stesso Ente committente; in caso di mancato rispetto del termine assegnato, la Ente committente provvede d'ufficio addebitando all'Appaltatore i relativi oneri e spese. L’Ente committente, in alternativa all'esecuzione di eventuali provvedimenti giurisdizionali cautelari, possessori o d'urgenza comunque denominati che inibiscano o ritardino il ripiegamento dei cantieri o lo sgombero delle aree di lavoro e relative pertinenze, può depositare cauzione in conto vincolato a favore dell'Appaltatore o prestare fideiussione bancaria o polizza assicurativa con le modalità di cui all'articolo 103, del D.Lgs.vo 19 aprile 2016, n. 50,
pari all'uno per cento del valore del contratto. Resta fermo il diritto dell'Appaltatore di agire per il risarcimento dei danni.
Art.32. Ordini di servizio
L’ordine di servizio è l’atto mediante il quale sono impartite tutte le disposizioni e istruzioni da parte del Responsabile del Procedimento al Direttore dei lavori e da quest’ultimo all’Appaltatore. L’ordine di servizio è redatto in due copie sottoscritte dal Direttore dei lavori emanante e comunicato all’Appaltatore che lo restituisce firmato per avvenuta conoscenza. L’ordine di servizio non costituisce sede per l’iscrizione di eventuali riserve dell’Appaltatore.
Art.33. Subappalto
L’Appaltatore è tenuto ad eseguire in proprio tutte le prestazioni relative al Contratto, con la sola eccezione dei casi in cui in fase di affidamento del Contratto medesimo sia consentito di avvalersi del subappalto. Il subappalto è consentito nei limiti del 40% dell’importo complessivo contrattuale, secondo quanto disposto dall’art.105 comma 2 del D.Lgs.50/2016 e s.m.i.
Ai sensi dell’art.105 comma 6 del D.Lgs.50/2016 e s.m.i., il concorrente, all’atto dell’offerta, deve indicare il servizio o le parti di prestazioni che intende subappaltare o concedere in cottimo.
In tal caso, il concorrente allega per ognuna delle imprese subappaltatrici indicate, una dichiarazione da parte del legale rappresentante dell’impresa subappaltatrice, attestante il possesso dei requisiti generali di cui all’art.80 del D.Lgs.50/2016 e s.m.i.
La Stazione appaltante pagherà direttamente al subappaltatore se quest'ultimo è una micro- impresa o piccola impresa o in caso di inadempimento dell'affidatario su richiesta del subappaltatore e se la natura del contratto lo consente. Viceversa, il pagamento sarà effettuato all'appaltatore che dovrà trasmettere entro 20 giorni le fatture quietanzate emesse dal subappaltatore.
Qualora un soggetto partecipi alla presente procedura non potrà, ai sensi dell’art.105 comma 4 lettera a) del DLgs.50/2016, essere affidatario del subappalto.
Il concorrente, qualora intenda ricorrere al subappalto, dovrà dichiararlo già in sede di presentazione dell’offerta, attraverso il modello DGUE. Diversamente il subappalto non potrà essere autorizzato.
E’ espressamente vietata la cessione del contratto, a pena di nullità dello stesso.
Per tutto quanto non disciplinato espressamente dal presente articolo si applica l’art.105 del DLgs.50/2016 e s.m.i.
Il contratto di subappalto deve essere consegnato alla Committente almeno 20 giorni prima dell’inizio dei lavori.
In caso di ricorso al subappalto senza la predetta autorizzazione, o nel caso venga successivamente accertata la carenza sin dall’inizio di una o più delle condizioni sopra elencate,
il Committente avrà la facoltà di risolvere il Contratto ex art. 1456 C.C. mediante raccomandata
A.R. all’Appaltatore, salvo il diritto del Committente alla rifusione di ogni danno subito o conseguente e di ogni spesa sostenuta.
Ove, successivamente al rilascio dell’autorizzazione, venga meno una o più di tali condizioni in capo al subappaltatore o in caso di inadempimento anche parziale agli obblighi assunti da parte del subappaltatore, l’autorizzazione può essere revocata in ogni momento dal Committente.
La revoca dell’autorizzazione al subappalto non dà all’Appaltatore diritto alcuno di indennizzo, né di proroga dei termini fissati per l’ultimazione dei lavori che dovrà immediatamente riprendere personalmente. E’ fatto salvo il risarcimento a favore del Committente di ogni danno subito o conseguente e di ogni spesa sostenuta.
L’Appaltatore deve stipulare il contratto di subappalto solo successivamente all’ottenimento dell’autorizzazione da parte del Committente e deve stipularlo per iscritto.
L’Appaltatore resta il solo e completo responsabile - nei confronti del Committente - dei lavori anche affidati in subappalto nonché del coordinamento degli stessi anche ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori e della tutela dell’ambiente e dell’incolumità pubblica.
L’Appaltatore è tenuto al rispetto delle norme di legge anche nei confronti del personale dipendente del subappaltatore, nel caso il medesimo risulti inadempiente.
Art.34. Trattamento dei lavoratori
L’Appaltatore è tenuto all’esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti in materia di tutela dei lavoratori, e in particolare:
• si obbliga ad applicare e far applicare integralmente nei confronti di tutti i lavoratori dipendenti impiegati nell’esecuzione delle prestazioni che formano oggetto del presente appalto, le condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi di lavoro nazionali ed integrativi territoriali vigenti in Piemonte durante lo svolgimento dei lavori, ivi compresa l’iscrizione delle imprese e dei lavoratori stessi alle Casse Edili presenti sul territorio regionale e agli organismi paritetici previsti dai contratti di appartenenza. I suddetti obblighi vincolano l’appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura o dalle dimensioni dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica;
• è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia previdenziale, assistenziale, antinfortunistica e in ogni altro ambito tutelato dalle leggi speciali;
• in accordo all'articolo 30, comma 5, del D.Lgs.50/2016 e s.m.i., in caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva relativo a personale dipendente dell'affidatario o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, impiegato nell’esecuzione del contratto, la stazione appaltante trattiene dal certificato di pagamento l’importo corrispondente all’inadempienza per il
successivo versamento diretto agli enti previdenziali e assicurativi, compresa, nei lavori, la cassa edile. In ogni caso sull’importo netto progressivo delle prestazioni è operata una ritenuta dello 0,50 per cento; le ritenute possono essere svincolate soltanto in sede di liquidazione finale dopo l’approvazione da parte della stazione appaltante del certificato di collaudo o di verifica di conformità, previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva
Inoltre, l’appaltatore:
• è responsabile in rapporto all’Appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto; il fatto che il subappalto non sia autorizzato non esime l’appaltatore dalla responsabilità, e ciò senza pregiudizio degli altri diritti dell’Appaltante.
In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale di cui al comma 2, il responsabile unico del procedimento invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l’affidatario, a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, la stazione appaltante paga anche in corso d’opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’affidatario del contratto.
In ogni momento il direttore dei lavori e, per suo tramite, il RUP possono richiedere all’appaltatore e ai subappaltatori copia del libro unico del lavoro di cui all’articolo 39 della legge 9 agosto 2008, n. 133, e al personale presente in cantiere i documenti di riconoscimento per verificarne la effettiva iscrizione nel predetto libro unico.
Ai sensi degli articoli 18, comma 1, lettera u), 20, comma 3 e 26, comma 8, del Decreto n. 81
del 2008, nonché dell’articolo 5, comma 1, primo periodo, della legge n. 136 del 2010, l’appaltatore è obbligato a fornire a ciascun soggetto occupato in cantiere una apposita tessera di riconoscimento, impermeabile ed esposta in forma visibile, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore, l'indicazione del datore di lavoro e la data di assunzione del lavoratore. L’appaltatore risponde dello stesso obbligo anche per il personale dei subappaltatori autorizzati; la tessera dei predetti lavoratori deve riportare gli estremi dell’autorizzazione al subappalto. Tutti i lavoratori sono tenuti ad esporre tale tessera di riconoscimento.
Sono soggetti agli stessi obblighi, provvedendo in proprio, anche i lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nei cantieri e il personale presente occasionalmente in cantiere che non sia dipendente dell’appaltatore o degli eventuali subappaltatori (soci, artigiani di ditte individuali senza dipendenti, professionisti, fornitori esterni, collaboratori familiari e
simili); in tali casi, la tessera di riconoscimento deve riportare i dati identificativi del committente ai sensi dell’articolo 5, comma 1, secondo periodo, della legge n. 136 del 2010.
Art.35. Documento Unico di Regolarita' Contributiva (DURC)
1. La stipula del contratto, l’erogazione di qualunque pagamento a favore dell’appaltatore, la stipula di eventuali atti di sottomissione o di appendici contrattuali, il rilascio delle autorizzazioni al subappalto, il certificato di regolare esecuzione, sono subordinati all’acquisizione del DURC.
2. Il DURC è acquisito d’ufficio dalla Stazione appaltante.
3. Il DURC ha validità 120 giorni ai sensi dell'articolo 31 comma 5 della legge 98 del 2013. Pertanto, dopo la stipula del contratto, esso è richiesto ogni 120 giorni o in occasione del primo pagamento se anteriore a tale termine e nel periodo di validità può essere adoperato solo per il pagamento delle rate di acconto e per il certificato di regolare esecuzione.
4. Ai sensi dell’articolo 31, comma 3, della legge n. 98 del 2013, in caso di ottenimento del DURC che segnali un'inadempienza contributiva relativo a uno o più soggetti impiegati nell'esecuzione del contratto, in assenza di regolarizzazione tempestiva, la Stazione appaltante:
a) chiede tempestivamente ai predetti istituti e casse la quantificazione, se non risulta dal DURC, dell’ammontare delle somme che hanno determinato l’irregolarità;
b) trattiene un importo, corrispondente all’inadempimento, sui certificati di pagamento;
c) corrisponde direttamente agli enti previdenziali e assicurativi, compresa, la Cassa edile, quanto dovuto per gli inadempimenti accertati mediante il DURC, in luogo dell’appaltatore e dei subappaltatori;
5. Qualora sia negativo per due volte consecutive il DURC relativo al subappaltatore, la Stazione appaltante contesta gli addebiti al subappaltatore assegnando un termine non inferiore a 15 (quindici) giorni per la presentazione delle controdeduzioni; in caso di assenza o inidoneità di queste la Stazione appaltante pronuncia la decadenza dell’autorizzazione al subappalto.
Art.36. Responsabilità dell’Appaltatore per danni a persone e a cose
L’Appaltatore si obbliga a provvedere di propria iniziativa affinché nella esecuzione dei lavori, depositi di terra, di asfalti, di cemento ecc., sia garantita l’incolumità delle persone e senza arrecare danni alle cose.
L’Appaltante potrà ordinare anche maggiori disposizioni precauzionali e protettive, pur restando in capo all’Appaltatore la piena responsabilità di ogni eventuale danno a persone e cose, sollevando l’Appaltante da qualsiasi responsabilità.
Nel corso dei lavori l’Appaltatore ha l’obbligo di mantenere il regolare transito dei pedoni e dei veicoli nelle strade e/o nei luoghi ove si svolgono gli interventi; così per i sentieri, per i passaggi pubblici e privati, linee elettriche, telefoniche, telegrafiche, corsi d’acqua, acquedotti, proprietà pubbliche e private, rimanendo a carico dello stesso gli oneri relativi, derivanti dalle eventuali limitazioni ed interruzioni di esercizio o godimento anche se autorizzate.
L’Appaltatore ha l’obbligo di ottemperare alle disposizioni prescritte dell’Appaltante e dei proprietari del luogo dove avviene l’intervento e si riconosce unica e diretta responsabile di ogni eventuale danno e inconveniente nei confronti di persone, cose e beni.
Dovrà essere garantita la regolarità e la sicurezza dell’esercizio, del godimento del bene nonché il traffico relativo e il libero deflusso delle acque.
Art.37. Controlli e audit
L’Appaltante è dotata di Sistema di Qualità certificato secondo le norme ISO 9001.
L’Appaltante si riserva il diritto di effettuare controlli e audit, in qualsiasi momento, anche senza preavviso, attraverso proprio personale appositamente formato, sia relativamente agli aspetti operativi (rispetto dei tempi di intervento, personale impiegato idoneo per la tipologia di lavoro, ecc…) o di conformità alla normativa e comunque di tutto quanto possa riguardare il presente appalto.
Le verifiche con esito negativo possono determinare “Non Conformità - NC” (ossia difformità della prestazione rispetto allo standard qualitativo previsto per ciascuna lavorazione) a carico dell’Appaltatore, che l’Appaltante tratterà secondo il proprio sistema di Gestione ma che non la esonereranno comunque dall’applicazione delle penali previste nel presente capitolato.
L’audit verrà effettuato mediante compilazione del modulo REG. APPR. 07 (Edizione 1 del 01/06/2017 Revisione 0), parte integrante delle Registrazioni alla Procedura Approvvigionamenti dell’Appaltante.
Art.38. Tracciabilità dei pagamenti
Tutti i pagamenti verranno effettuati dall’Appaltante con bonifico bancario, in conformità alle norme di tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi della L. n. 136/2010 s.m.i., a favore dell’Appaltatore su conto corrente bancario/postale, le cui coordinate dovranno essere comunicate all’Appaltante, insieme ai dati della persona fisica titolata ad effettuare operazione sullo stesso. Il CIG a cui fare riferimento è quello indicato sul disciplinare di gara.
Art.39. Spese contrattuali, imposte, tasse
Sono a carico dell’appaltatore senza diritto di rivalsa:
a) Le spese contrattuali;
b) Le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazione del contratto.
Sono altresì a carico dell’appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del lavoro, dalla consegna alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione.
A carico dell’appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri che, direttamente o indirettamente, gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell’appalto.
Tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale di appalto si intendono I.V.A. esclusa.
Art.40. Definizione delle controversie
Tutte le controversie derivanti dall’esecuzione del contratto sono deferite alla giurisdizione ordinaria. In tal caso il foro competente è il Tribunale di Alessandria.
Nelle more della risoluzione delle controversie l’appaltatore non può comunque rallentare o sospendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dall’Appaltante.
Art.41. Ultimazione dei lavori, avviamento, esercizio sperimentale, periodo di garanzia, verifica preliminare di funzionalità e garanzie funzionali
In esito a formale comunicazione dell’Appaltatore di intervenuta ultimazione dei lavori, il Direttore dei lavori stabilisce, nei trenta giorni successivi all’avvenuta comunicazione, un sopralluogo per procedere all’accertamento della regolarità delle opere eseguite in contraddittorio con l’Appaltatore e rilascia, entro dieci giorni dal sopralluogo, il certificato attestante l’avvenuta ultimazione.
In sede di accertamento, e senza pregiudizio dei successivi, sono rilevati e verbalizzati eventuali vizi e difformità di costruzione che l’Appaltatore è tenuto ad eliminare a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal Direttore dei lavori, fatto salvo il risarcimento del danno all’Ente committente.
In caso di ritardato ripristino, si applica la penale relativa ai ritardi prevista dall’art. 14 del presente Capitolato speciale.
Avviamento ed esercizio sperimentale:
Immediatamente dopo l’accertamento sommario, se questo ha avuto esito positivo, ovvero nel termine assegnato dalla Direzione lavori ai sensi dei commi precedenti, ha inizio il periodo di “avviamento ed esercizio sperimentale” durante il quale l'Appaltatore provvederà all'attivazione progressiva delle opere, alla direzione del loro esercizio, alle manutenzioni ordinarie e straordinarie e all'istruzione e coordinamento del personale che sarà messo tempestivamente a disposizione dall’Ente committente.
In tale periodo saranno a carico dell'Appaltatore i seguenti oneri:
il personale direttivo con presenza per il tempo necessario allo svolgimento delle relative funzioni, comprese le regolazioni di processo e il coordinamento del personale operativo che sarà messo a disposizione dall’Ente committente;
il personale, i materiali, le attrezzature, i lubrificanti, le parti di ricambio eventualmente necessari per la messa in esercizio delle opere ed apparecchiature, lo svolgimento delle manutenzioni ordinarie per le opere ed apparecchiature elettromeccaniche ed elettriche e l’esecuzione tempestiva delle manutenzioni straordinarie che si evidenziassero nel periodo;
il personale e la documentazione necessari per l’istruzione del personale dell’Ente committente. É in facoltà della stazione appaltante stabilire che la fase di istruzione possa iniziare anche durante il periodo di esecuzione delle opere.
Durante il periodo di avviamento ed esercizio faranno capo invece alla Stazione Appaltante tutti gli oneri connessi al personale operativo, ai canoni, alle analisi (ad esclusione di quelle necessarie per le operazioni di collaudo) ed ai consumi in genere (energia elettrica, ecc.)
Il periodo di avviamento ed esercizio sperimentale, il cui inizio e termine saranno certificati dalla Stazione Appaltante, avrà la durata complessiva di 30 giorni durante i quali saranno compiute tutte le opportune verifiche atte ad accertare il corretto funzionamento dell'intero impianto ed il conseguimento degli obbiettivi di cui al paragrafo che segue “Verifica preliminare di funzionalità”.
Relativamente alle singole forniture e impianti realizzati, l’Appaltatore sarà vincolato al conseguimento delle garanzie funzionali in dettaglio riportate nelle singole specifiche tecniche del progetto esecutivo.
Tutti gli oneri economici per le prestazioni a carico dell'Appaltatore in tale periodo, si intendono compresi nel prezzo netto forfettario di aggiudicazione.
Periodo di garanzia:
A partire dalla data di inizio del periodo di avviamento ed esercizio sperimentale di cui al punto precedente, decorrerà il periodo di garanzia, della durata di almeno 12 mesi, o comunque fino alla data di rilascio del certificato di collaudo definitivo (se corrispondente ad una durata superiore), durante i quali la perfetta manutenzione straordinaria delle opere realizzate sarà esercitata dall'Appaltatore, con personale di gradimento dell’Ente committente.
In tale periodo dovranno essere effettuati, a carico dell'Appaltatore, tutti i provvedimenti, correzioni e riparazioni necessarie ad eliminare i difetti ed imperfezioni che si verificassero durante l'esercizio.
Tutti gli oneri economici per le prestazioni a carico dell'Appaltatore in tale periodo, si intendono compresi nel prezzo netto forfettario di aggiudicazione.
Qualora nei periodi di cui ai precedenti punti l'Ente committente riscontrasse anomalie, imperfezioni nel funzionamento delle opere appaltate e comunque condizioni diverse da quelle di contratto, potrà richiedere che vengano effettuati, a carico dell'Appaltatore, tutti gli occorrenti interventi atti a sistemare l'impianto e/o le apparecchiature facenti parte dell'appalto.
Nel caso in cui l’esercizio anche di una singola sezione di impianto dovesse subire soste per l’esecuzione degli interventi di sistemazione di cui sopra, di durata superiore a 15 giorni, il decorso dei termini temporali di cui al periodo di garanzia si intenderà sospeso, con ripresa a partire dalla data di rimessa in esercizio della parte di impianto messa fuori servizio
Verifica preliminare di funzionalità:
Nel corso del periodo di avviamento ed esercizio sperimentale, l’Ente committente, per mezzo di personale allo scopo incaricato, effettuerà tutti gli accertamenti necessari, tendenti a verificare la conformità delle opere realizzate, l'esecuzione a perfetta regola d'arte ed il corretto funzionamento degli impianti.
Al termine di tale periodo temporale, ad esito positivo delle verifiche condotte, l’Ente committente rilascerà certificato di verifica preliminare della funzionalità che corrisponderà anche a verbale di presa in consegna provvisoria dell’opera da parte dell’Ente stesso.
Art.42. Termini per il collaudo - Collaudi provvisorio e definitivo
Il certificato di collaudo provvisorio, nulla ostando, è emesso entro il termine di 6 mesi dalla data di rilascio del certificato di verifica preliminare di funzionalità di cui all’art. 44 precedente (intendendosi in tale data ultimate tutte le prestazioni a carico dell’Appaltatore) ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell’emissione.
Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato. Nell’arco di tale periodo l’Appaltatore è comunque tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi dell’opera, indipendentemente dall’intervenuta liquidazione del saldo.
Durante l’esecuzione dei lavori, l’Ente committente può effettuare operazioni di collaudo volte a verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel Capitolato speciale o nel contratto.
Art.43. Presa in consegna dei lavori ultimati
Con il rilascio del certificato di verifica preliminare della funzionalità, avverrà anche la presa in consegna provvisoria delle opere da parte dell’Ente committente. La consegna si intenderà definitiva con il rilascio del certificato di collaudo provvisorio.
L’Ente committente si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere appaltate anche subito dopo l’ultimazione dei lavori.
Qualora l’Ente committente si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata all’Appaltatore per iscritto, lo stesso Appaltatore non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta.
L’Appaltatore può tuttavia richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere garantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle stesse.
La presa di possesso da parte dell’Ente committente avviene nel termine perentorio fissato dalla stessa per mezzo del Direttore dei lavori, in presenza dell’Appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza.
In ogni caso o circostanza del presente articolo, la presa in consegna provvisoria e l’immissione nel possesso non costituiscono accettazione delle opere.
Art.44. Qualità e accettazione dei materiali e dei manufatti in genere
I materiali da impiegare per i lavori compresi nell’appalto devono corrispondere, come caratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e nei regolamenti ufficiali vigenti in materia; in mancanza di particolari prescrizioni, devono essere delle migliori qualità esistenti in commercio, in rapporto alla funzione cui sono stati destinati; in ogni caso i materiali, prima della posa in opera, devono essere riconosciuti idonei ed accettati dalla Direzione lavori, anche a seguito di
specifiche prove di laboratorio per le verifiche di qualità (eseguite a carico dell’Appaltatore) o di certificazioni fornite dal Produttore.
Qualora la Direzione lavori rifiuti una qualsiasi provvista di materiali in quanto non adatta all’impiego, l’Appaltatore deve sostituirla con altra che corrisponda alle caratteristiche volute; i materiali rifiutati devono essere allontanati immediatamente dal cantiere a cura e a spese dell’Appaltatore.
In materia di accettazione dei materiali, qualora eventuali carenze di prescrizioni UE, nazionali e regionali, ovvero la mancanza di precise disposizioni nella descrizione contrattuale dei lavori possano dare luogo a incertezze circa i requisiti dei materiali stessi, la Direzione lavori ha facoltà di ricorrere all’applicazione di norme speciali, ove esistano, siano esse nazionali o meno.
Entro 60 giorni dalla consegna dei lavori o, in caso di materiali o prodotti di particolare complessità, entro 60 giorni antecedenti il loro utilizzo, l’Appaltatore presenta alla Direzione lavori, per l’approvazione, la campionatura completa dei materiali, manufatti, prodotti, ecc. – da esso direttamente approvvigionati - previsti o necessari per la buona esecuzione dell’opera oggetto dell’appalto.
L’accettazione dei materiali da parte della Direzione lavori non esenta l’Appaltatore dalla totale responsabilità della riuscita delle opere, anche per quanto può dipendere dai materiali stessi.
Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego di materiali, la loro provvista, i luoghi di provenienza e l’eventuale sostituzione di questi ultimi le competenze sono esclusive del Direttore Lavori ai sensi dell’art. 101 del D. Lgs 50/2016.
Per quanto in particolare attiene le forniture di materiali, manufatti ed apparecchiature direttamente approvvigionati dall’Ente, l’Appaltatore è tenuto ad accertarne tempestivamente l’idoneità rispetto ai lavori ed opere assunti.
Qualora riscontri difetti, vizi, rotture o pregiudizi in genere, è tenuto a darne avviso immediato alla Direzione lavori, che assumerà le decisioni conseguenti.
In ogni caso, sull’Appaltatore incombe l’obbligo dell’accertamento preventivo della qualità e delle quantità delle forniture come dichiarate dal Fornitore, il loro scarico e accatastamento in cantiere, nonché la diligente custodia delle stesse e cioé di quelle consegnategli dall’Ente committente per il successivo impiego nei lavori; l’Appaltatore è tenuto inoltre alla restituzione di quella parte di forniture eventualmente non utilizzata per l’esecuzione dell’appalto.
Art.45. Custodia del cantiere
Sono a carico ed a cura dell’Appaltatore la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei materiali in esso esistenti, anche se di proprietà dell’Ente committente e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte dell’Ente medesimo.
Art.46. Cartello di cantiere
L’Appaltatore deve predisporre ed esporre in sito almeno due esemplari del cartello indicatore in ciascun Comune interessato dai lavori, con le dimensioni di almeno cm. 100 di base e 200 di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Circolare del Ministero dei LL.PP. del 1° giugno 1990, n° 1729/UL e s.m.i., e comunque sulla base di quanto sotto indicato, curandone i necessari aggiornamenti periodici.
CARTELLO DI CANTIERE | |||
Ente committente: Lavori: | |||
Progetto esecutivo approvato con deliberazione n. __ del _ _ Progettista: Direzione lavori: Progetto esecutivo e Direzione lavori opere in c.a. Responsabile dei Lavori e Responsabile del Procedimento Coordinatore per la sicurezza durante la progettazione: Coordinatore per la sicurezza durante l’esecuzione: Durata stimata in uomini x giorni: Notifica preliminare in data: IMPORTO LAVORI A BASE DI GARA: Euro ONERI PER LA SICUREZZA: Euro IMPORTO DEL CONTRATTO: Euro Gara in data _ _, offerta di € _ pari al ribasso del % Impresa esecutrice: con sede in Qualificata per i lavori dell_ categori_: , classifica , classifica Direttore tecnico del cantiere: Subappaltatori: per i lavori: Importo dei lavori subappaltati | |||
categoria | descrizione | Euro | |
Intervento finanziato con fondi
inizio dei lavori con fine lavori prevista per il prorogato il _ con fine lavori prevista per il
Ulteriori informazioni sull’opera possono essere assunte presso gli uffici dell’Ente committente:
telefono: _ fax:
NORME TECNICHE
Sono riportate, nel seguito, le prescrizioni generali relative all’esecuzione dei lavori; queste specifiche tecniche, suddivise in paragrafi corrispondenti ciascuno ad una determinata categoria di lavoro, hanno lo scopo di precisare quali siano le prescrizioni minime richieste, senza tuttavia alcuna limitazione alle operazioni e/o provviste necessarie, per l’esecuzione delle opere indicate a progetto.
Elaborati di progetto
Gli elaborati di progetto indicanti le opere da eseguire e le relative prescrizioni di costruzione saranno consegnati all’Appaltatore in copia singola da parte dell’Ente appaltante (“Committente”).
All’atto della consegna del progetto all’Appaltatore, quest’ultimo avrà diritto ad evidenziare eventuali supposte errate indicazioni e/o omissioni progettuali; qualunque reclamo o riserva che l’Appaltatore ritenesse di opporre in proposito, dovrà essere presentato per iscritto alla Direzione lavori prima dell’inizio dell’esecuzione dei lavori; di ciò sarà redatto un verbale in contraddittorio tra l’Appaltatore e la Direzione lavori, debitamente firmato e conservato agli atti, il quale costituirà per l’Appaltatore l’unico documento di rivalsa per eventuali successivi reclami.
Qualità e provenienza di materiali, apparecchiature e prefabbricati approvvigionati dall’Appaltatore
I materiali, apparecchiature e prefabbricati occorrenti per i lavori approvvigionati dall’Appaltatore dovranno essere della migliore qualità esistente in commercio ed essere accettati, previa campionatura, dalla Direzione lavori.
Essi proverranno da località o fabbriche che l'Appaltatore riterrà di sua convenienza purché preventivamente notificate e sempre che i materiali corrispondano ai requisiti prescritti a progetto.
Quando la Direzione lavori dovesse riscontrare una qualsiasi provvista come non atta all'impiego, l'Appaltatore dovrà rimuoverla prontamente dall’area di cantiere e sostituirla con altra che corrisponda alla qualità richiesta.
I materiali rifiutati dovranno essere sgomberati immediatamente dal cantiere a cura e spese dell'Appaltatore.
L’Appaltatore resterà totalmente responsabile della riuscita delle opere, anche per quanto dipende dai materiali impiegati, la cui accettazione non pregiudica in nessun caso i diritti del Committente in sede di collaudo.
Qualora l'Appaltatore, nel proprio interesse o di sua iniziativa, impiegasse materiali di dimensione, consistenza o qualità superiori a quelle prescritte o con una lavorazione più accurata, ciò non gli darà diritto ad alcun aumento dei prezzi e pertanto il compenso sarà il medesimo come se i materiali avessero le dimensioni, la qualità ed il magistero stabiliti dal con- tratto.
L'Appaltatore sarà obbligato a prestarsi in ogni tempo ad effettuare tutte le prove prescritte dal presente capitolato o richieste in corso d’opera dalla Direzione lavori sui materiali impiegati o da impiegarsi nonché sui manufatti, sia prefabbricati che realizzati in opera.
In mancanza di una idonea organizzazione per l'esecuzione delle prove previste, o di una normativa specifica di capitolato, è riservato alla Direzione lavori il diritto di dettare norme di prova alternative o complementari.
Il prelievo dei campioni verrà eseguito in contraddittorio e di ciò verrà steso apposito verbale; in tale sede l'Appaltatore avrà la facoltà di richiedere, sempre che ciò sia compatibile con il tipo e le modalità esecutive della prova, di assistere o di farsi rappresentare alla stessa.
I campioni delle forniture consegnati dall'Appaltatore, che debbano essere inviati a prova in tempo successivo a quello del prelievo, potranno essere conservati negli uffici dell'Ente committente, muniti di sigilli a firma del Direttore dei Lavori e dell'Appaltatore, nei modi più adatti a garantirne l'autenticità.
In mancanza di una speciale normativa di legge o di capitolato, le prove potranno essere eseguite presso un Istituto autorizzato, la fabbrica di origine o il cantiere, a seconda delle disposizioni della Direzione lavori.
In ogni caso, tutte le spese per il prelievo, la conservazione e l'invio dei campioni, per l'esecuzione delle prove, per il ripristino dei manufatti che si fossero eventualmente dovuti manomettere, nonché tutte le altre spese simili e connesse, saranno a totale carico dell'Appaltatore.
Qualora senza responsabilità dell'Appaltatore i lavori dovessero essere in tutto o in parte sospesi in attesa dell'esito di prove in corso, l'Appaltatore stesso, da un lato, non avrà diritto a reclamare alcun indennizzo per danni che dovessero derivargli o spese che dovesse sostenere e, dall'altro, potrà richiedere una congrua proroga del tempo assegnatogli per il compimento dei lavori.
Per contro, se il perdurare del ritardo risultasse di pregiudizio al Committente, l'Appaltatore, a richiesta della Direzione lavori, dovrà prestarsi a far effettuare le prove presso un altro istituto, sostenendo l'intero onere relativo, in relazione alla generale obbligazione, che egli si è assunto con il contratto, di certificare la rispondenza dei materiali e delle varie parti dell'opera alle condizioni di legge, di capitolato e di riuscita dei lavori a perfetta regola d’arte.
Specifiche tecniche generali per la posa delle condotte
La posa delle condotte dovrà avvenire in stretto accordo alle indicazioni del presente capitolato, tenute anche presenti le prescrizioni dettate dal D. M. 16 aprile 2008 Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0.8, al quale si rimanda, in particolare, per tutto ciò che riguarda criteri di costruzione e prescrizioni relative alle prove di collaudo.
Tutti gli oneri inerenti alle predette prove di collaudo (fornitura di manodopera attrezzata, materiali, mezzi d’opera e strumentazione) si intendono ad esclusivo carico dell’Appaltatore, al quale è altresì demandata la scrupolosa osservanza, durante tali prove, delle vigenti norme di sicurezza a garanzia dell’incolumità delle persone e delle cose.
Tracciamento in cantiere dell’asse delle condotte e localizzazione degli organi di intercettazione
Le planimetrie di progetto riportano su base catastale l’andamento delle condotte e l’ubicazione degli organi di intercettazione previsti a progetto.
Sulla scorta di tali planimetrie, tenute presenti le dimensioni delle singole opere da realizzare, l’Appaltatore provvederà, con i mezzi che riterrà opportuni ed a suo intero carico, alla ricerca – anche con scavi a mano – delle condotte interrate esistenti, al tracciamento in cantiere dell’asse delle condotte in progetto, all’ubicazione puntuale dei vertici geometrici riportati in planimetria ed al tracciamento di tutto quanto indicato a progetto.
L’Appaltatore dovrà sistemare idonei picchetti di riferimento per l’asse delle condotte e per i vertici geometrici delle stesse; tali picchetti dovranno essere posti sui lati esterni delle strade, in posizione di sicurezza, fissati saldamente al terreno, normografati per quanto attiene ai vertici geometrici delle condotte e conservati durante tutta la durata dei lavori.
Si farà riferimento a questi picchetti ogniqualvolta sarà necessario rideterminare l’esatta posizione dell’asse della tubazione.
Il picchettamento sarà considerato come definitivo per la posa della condotta, a meno di eventuali variazioni richieste in corso d’opera dalla Direzione lavori.
L’Appaltatore si ritiene l’unico responsabile per ogni errore conseguente all’errato posizionamento della linea d’asse, dei vertici delle condotte e degli organi di linea, nonché per ogni danno e per ogni onere economico che ne possano derivare.
Accessi ai siti di lavoro
La costruzione di nuovi accessi ai siti di lavoro (strade, piste, rampe o simili) e/o il miglioramento di quelli esistenti, sia pubblici che privati, saranno a intero carico dell’Appaltatore, il quale dovrà attivarsi per l’ottenimento dei relativi permessi, osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni che risultassero ivi espresse e provvedere al risarcimento degli eventuali danni causati ai fondi ed alle vie di accesso nonché al pagamento dei frutti pendenti, ove del caso.
In corrispondenza delle percorrenze stradali, l’Appaltatore dovrà provvedere alla necessaria segnaletica, diurna e notturna, in accordo alle norme vigenti, con impiego di impianti semaforici; in particolare, dovranno essere adeguatamente segnalati la presenza del cantiere, eventuali restringimenti di carreggiata, deviazioni o altri impedimenti al traffico.
Prescrizioni per opere da realizzare in zone di intenso popolamento e traffico urbano
Tutte le precauzioni necessarie alla realizzazione delle opere indicate a progetto, in zone di intenso popolamento e presenza di traffico veicolare intenso, nonché i relativi oneri economici, saranno a totale carico dell’Appaltatore.
Valvole di linea, elementi di raccorderia e particolari meccanici
Tra le opere indicate a progetto rientra l’installazione di apparecchiature di linea quali valvole di sezionamento e pezzi speciali.
Per quanto attiene agli organi suddetti, è prevista l’installazione di elementi in acciaio nella classe minima di pressione PN16.
Le valvole di sezionamento saranno del tipo a sfera a passaggio totale, corpo in acciaio ed estremità predisposte per saldatura di testa. Sono comprese nel prezzo le saldature, così come gli avvolgimenti in teflon delle filettature sui diametri minori, gli avvolgimenti con guaina termorestringente ove necessario e le verniciature degli elementi metallici a vista.
Trasporto e distribuzione dei materiali a piè d’opera
L’Appaltatore dovrà provvedere a tutti i trasporti ed operazioni di distribuzione a piè d’opera dei materiali.
Per la buona esecuzione di tali operazioni, dovranno essere utilizzati mezzi di trasporto adatti ai vari tipi di materiali ed osservate tutte le cautele necessarie alla corretta movimentazione dei differenti prodotti.
L’Appaltatore sarà responsabile del rispetto di tutte le norme di legge in vigore.
Tutte le spese per tali operazioni ed eventuali penalità per inosservanza delle disposizioni di legge saranno a suo carico.
Per determinati materiali, quali elettrodi, raccorderia e materiali deperibili, si renderanno necessari magazzini coperti e chiusi; valvole, pezzi speciali ed apparecchiature dovranno essere immagazzinati al coperto, con tutti i meccanismi o parti delicate protette da un sottile strato di
grasso; i tubi potranno essere depositati all’aperto, appoggiati su apposite zeppe protetti da idonei teli di copertura (le aree saranno reperite a cura e spese dell’Appaltatore). In tale fase dovrà essere assicurata la chiusura delle testate mediante appositi tappi.
In ogni caso, le relative spese di affitto per depositi ed aree, le opere di sistemazione necessarie e le eventuali recinzioni, se giudicate opportune, saranno a carico dell’Appaltatore.
Tali depositi ed aree dovranno essere localizzati in zone accessibili da strade in grado di permettere un corretto movimento degli automezzi impegnati nelle operazioni di trasporto.
In tali località, l’Appaltatore dovrà rispettare tutte le norme atte a garantire sia la buona conservazione dei materiali, sia l’uso di sistemi idonei per la movimentazione dei materiali stessi.
La guardia di dette aree sarà a carico dell’Appaltatore.
L’Appaltatore dovrà tenere al corrente la Direzione lavori di tutti i movimenti di materiali e soprattutto dell’ubicazione esatta delle aree di deposito.
Per lo scarico ed il carico dei tubi, si dovrà evitare l’impiego di cavi attorno ai tubi, utilizzando per tali operazioni cinture o fasce non abrasive di larghezza adeguata al peso da sollevare.
Le attrezzature di sollevamento (gru, cinture, braghe, bilancini, ganci e simili) dovranno risultare sempre efficienti ed in perfetto stato; è vietato l’uso di apparecchiature di presa quali tenaglie, funi metalliche, catene, fasce di tela con chiodi ribattuti, uncini tubolari senza appropriata imbottitura ed ogni altra attrezzatura che possa provocare danno ai tubi. Tutte le attrezzature, prima del loro impiego, dovranno essere approvate dalla Direzione lavori.
È assolutamente vietato lo scarico dei tubi per rotolamento dai camion di trasporto.
Sfilamento dei tubi
Dopo averne ottenuto autorizzazione dall’Ente appaltante, l’Appaltatore procederà allo sfilamento dei tubi in linea, prelevandoli dai depositi precedentemente costituiti.
Lo sfilamento dei tubi non dovrà precedere di molto la fase di posa, al fine di evitare danni accidentali ai tubi medesimi: varranno in proposito le disposizioni impartite dalla Direzione lavori.
Il carico nei luoghi di deposito, il trasporto e lo scarico in linea dovranno essere eseguiti con l’ausilio di macchine ed attrezzature atte ad evitare qualsiasi danno ai tubi, quali danneggiamenti del rivestimento e delle estremità, ovalizzazioni e schiacciamenti.
I tubi dovranno essere sempre sollevati mediante l’impiego di cinture o fasce non abrasive.
Non sarà consentito sfilare o spostare tubi facendoli strisciare sul terreno, neppure per brevi tratti.
Le testate dei tubi sfilati dovranno essere fatte appoggiare su traversine o su sacchetti riempiti di terra o di paglia o di altro materiale equivalente, in modo da assicurare il distanziamento dei tubi dal terreno, sia nella fase di sfilamento che in quelle successive.
Non sarà ammesso procedere all'allineamento dei tubi posati direttamente sul terreno mediante leve; questo è consentito solo se essi saranno posati su sacchetti o traversine e se lo sforzo
verrà applicato in corrispondenza delle testate, usando particolare attenzione per evitare danni ai cianfrini.
L'altezza da terra dei tubi dovrà essere sufficiente a permettere l'agevole rivestimento delle saldature e dei tratti interessati, nonché l'individuazione e la riparazione dei difetti dell'isolamento.
I tubi devono sempre essere adagiati sul terreno, appoggiati su apposite zeppe, o sulla catasta e non fatti cadere o urtare contro di essi.
All'atto dello scarico, i tubi dovranno essere controllati accuratamente uno per uno.
Prima della posa, i tubi dovranno essere accatastati e ben fissati, in modo da non costituire pericolo per la viabilità, per persone o cose.
In tale fase dovrà essere assicurata la chiusura delle testate mediante gli appositi tappi.
É fatto assoluto divieto di ricoprire provvisoriamente i tubi con uno strato di terra per consentire il transito di mezzi di cantiere.
L’Appaltatore sarà responsabile della distribuzione in linea, in accordo con le necessità evidenziate a progetto, dei tubi secondo il diametro e lo spessore; i danni e le relative spese provocate da errori nella distribuzione in linea dei tubi saranno completamente a carico dell’Appaltatore.
Durante i trasporti, si raccomanda di seguire scrupolosamente tutte le norme di sicurezza per quanto concerne la legatura del carico, utilizzando cavi muniti di appositi tiranti, onde impedire qualsiasi slittamento.
Le valvole, la raccorderia, i pezzi speciali ed ogni altra apparecchiatura da inserire sulla condotta dovranno essere prelevati dai magazzini ove sono custoditi e portati sul luogo di impiego soltanto al momento dell’installazione.
Taglio e disgregazione di pavimentazioni bituminose
Il lavoro per l'interramento delle condotte contempla scavi su massicciate stradali dotate di manto bituminoso: l'Appaltatore sarà sempre tenuto ad eseguire il preventivo taglio ed il disgregamento di tali pavimentazioni bituminose.
Il taglio dovrà essere eseguito su ambo i lati dello scavo, fatto salvo il caso in cui lo stesso debba essere effettuato a cavallo del filo laterale del manto stradale a confine di banchina; le tracce del taglio dovranno essere parallele ed eseguite alla distanza prescritta dalla sezione tipo di progetto, corrispondente alla larghezza, misurata in sommità, dello scavo medesimo.
I tagli dovranno essere realizzati esclusivamente con attrezzo a disco, montato su macchina indipendente o applicato al braccio di un escavatore, intendendosi pertanto escluso l'utilizzo di martelli pneumatici o di attrezzature tipo Clipper.
La disgregazione della pavimentazione stradale avverrà a mezzo di attrezzature idonee, con completa asportazione del materiale e trasporto del medesimo a discarica autorizzata: i relativi oneri si intendono a totale carico dell’Appaltatore.
Opere di scavo – Generalità
Le operazioni di scavo, fatta salva diversa indicazione della Direzione lavori, dovranno seguire i lavori di sfilamento e precedere il collegamento per saldatura delle tubazioni.
Sulle sedi stradali è previsto lo scavo a pareti armate, nel rispetto rigoroso della sezione tipo di scavo indicata a progetto e tenute presenti tutte le specificazioni riportate nel seguito.
L’Appaltatore avrà l’onere di sagomare il fondo della trincea in modo tale che la generatrice inferiore della condotta, ad installazione ultimata, appoggi con continuità sul letto di posa.
Eventuali smottamenti di terreno all’interno degli scavi dovranno essere rimossi al più presto per evitare intralci alle operazioni di posa.
Il prezzo unitario di elenco riferito alle opere di scavo tiene in conto e comprende ogni necessario incremento dei volumi di scavo, rispetto alle sezioni tipo di progetto ed alle quantità teoriche indicate a computo, ed ogni altro onere relativo a tutto quanto sotto indicato:
- presenza diffusa di servizi nel sottosuolo;
- realizzazione di nicchie per l’esecuzione di saldature e giunti di collegamento; allargamento della sezione di scavo nei tratti in curva;
- maggiorazioni della sezione di scavo dovute alla necessità di eseguire raccordi di linea o alla presenza di sottoservizi anche non preventivamente segnalati o di relitti in muratura o in c.a. quali plinti o cordoli di fondazione (o simili), così come per consentire la rimozione di eventuali trovanti, radici ed altro;
- maggior volume di scavo e maggiori armature di sostegno delle pareti della trincea necessari per consentire l’inserimento di organi di linea, il collegamento di tronchi derivati, il ripristino di cavi o condotte di servizio (di acquedotto o altro) interrotte nel corso dei lavori;
- approfondimento delle trincee di scavo per il sottopasso di tubazioni, cavi e servizi interrati;
- approfondimento delle trincee di scavo, in corrispondenza di pozzetti ed organi di linea, per consentirne l’installazione alla quota idonea a garantire la corretta profondità di interramento;
- in genere ogni maggiorazione dello scavo dovuta a situazioni contingenti, anche non rientranti nell’elenco sopra riportato, ma comunque necessaria a dare il lavoro complessivo eseguito a regola d’arte;
- in conseguenza dei maggiori volumi di scavo imputabili a quanto sopra descritto, i maggiori volumi di trasporto a discarica, le maggiori quantità di inerti (sabbia, misto stabilizzato e misto granulare) da rifornire, posare e costipare, le maggiori quantità di manto bituminoso dovute alla maggiore larghezza della sezione di scavo.
In definitiva, l’Appaltatore non avrà alcun titolo per richiedere, oltre al pagamento delle quantità indicate a computo, nessun ulteriore compenso:
- né per l’incremento dei volumi di scavo relativi a tutto quanto sopra indicato;
- né ad alcun altro titolo concernente l’esecuzione delle opere di scavo relative ai lavori a progetto.
Rinvenimento di oggetti esplosivi
Se nel corso delle opere di scavo l’Appaltatore dovesse localizzare residui di bombe od altri oggetti esplosivi, dovrà provvedere all’immediata sospensione del lavoro nella zona interessata. L’Appaltatore dovrà informare immediatamente le Autorità competenti, provvedendo al tempo stesso a sbarrare la zona con opportuni accorgimenti, lasciando inoltre sul posto personale di guardia.
L’Appaltatore fornirà all’Ente committente l’elenco delle macchine e degli uomini che rimarranno inattivi a causa dell’arresto, per il disbrigo delle relative pratiche amministrative.
Scavo in presenza d’acqua
Nel caso di presenza d’acqua nel terreno, durante le operazioni di scavo, l’Appaltatore sarà libero di procedere impiegando i sistemi da lui stimati come i più adatti allo scopo, purché gli stessi pervengano ad una corretta esecuzione del lavoro.
L’Appaltatore avrà la responsabilità e l’onere di garantire, al momento della posa della tubazione, uno scavo perfettamente asciutto mediante l’impiego di mezzi di potenza sufficiente. Tali mezzi dovranno quindi essere sempre pronti e mantenuti in perfetta efficienza a piè d’opera.
In presenza d’acqua di origine freatica, l’Appaltatore dovrà provvedere a suo carico al prosciugamento dello scavo con i mezzi più idonei (drenaggi, pompe di aggottamento, impianti “well-points”); tale prosciugamento dovrà essere protratto per il tempo necessario alla posa della condotta nella trincea, ad un’accurata ispezione visiva a posa avvenuta ed a consentire il successivo rinterro dello scavo.
Scavo in corrispondenza di servizi interrati
L’Appaltatore sarà unico responsabile dell’individuazione dell’esatta ubicazione di tutti i cavi, le tubazioni e, in generale, tutti i servizi interrati interferenti con il tracciato della condotta.
La messa a giorno dei servizi interrati dovrà essere eseguita, salvo impedimenti oggettivi, alla presenza dell’Ente proprietario dei servizi medesimi.
In corrispondenza dell’incrocio (in sovrappasso od in sottopasso) di tubazioni, cavi, conduit e simili, lo scavo dovrà avere la profondità necessaria affinché fra le generatrici affacciate della condotta e del servizio incrociato sia assicurata la dovuta distanza verticale tale da garantire le normali attività di manutenzione (salvo diversa richiesta dall’Ente proprietario ed approvata dalla Direzione lavori).
Eventuali approfondimenti di scavo per raggiungere la quota di posa dovuta alla distanza prescritta tra la tubazione della condotta ed i cavi o tubazioni preesistenti saranno a carico dell’Appaltatore.
In caso la condotta gas dovesse necessariamente essere posata al di sotto di una canalizzazione di fognatura e/o cavidotti in generale, occorrerà che la condotta gas medesima sia protetta, con intero onere a carico dell’Appaltatore, da un tubo guaina in PVC, di diametro interno
conveniente, esteso per almeno sei metri a cavallo del punto d’incrocio, al fine di evitare che eventuali colaticci possano danneggiare il rivestimento della condotta gas.
Per tutto il periodo durante il quale i servizi interessati dagli scavi dovranno rimanere scoperti, l’Appaltatore sarà tenuto a realizzare e mantenere le necessarie protezioni ed i dovuti sostegni allo scopo di evitare sollecitazioni che possano provocare rotture o danni ai servizi medesimi, nonché i necessari segnali di pericolo.
Tutti i danni eventuali che potessero derivare ad opere interrate preesistenti a causa dei lavori di posa della tubazione si intendono a carico dell’Appaltatore, il quale dovrà darne immediato avviso alle Autorità o Enti interessati.
Scavo di nicchie
Si intendono per “nicchie” gli allargamenti e gli approfondimenti della trincea, da eseguire con la condotta da posare o già posata, per consentire l’esecuzione di varie operazioni (saldature di collegamento, inserimento di pezzi speciali, riparazioni e simili).
Le dimensioni delle nicchie dovranno essere tali da consentire l’agevole esecuzione dei lavori in condizioni di totale sicurezza, il che renderà necessaria una più robusta sbadacchiatura degli scavi, così come il prosciugamento delle nicchie in caso vi siano infiltrazioni d’acqua.
Passaggi di transito sopra gli scavi
Ove la trincea dovesse interrompere l’accesso a fabbricati, fondi agricoli e simili, l’Appaltatore dovrà provvedere alla messa in opera ed al mantenimento di idonee passerelle pedonali munite di parapetto e/o adeguate pedane carrabili da collocare a cavallo dello scavo, provvedendo eventualmente anche con il rinterro di una porzione dello scavo medesimo.
Scavo lungo percorrenze stradali
Lo scavo dovrà ottenere preventiva autorizzazione da parte dell’Ente proprietario della sede stradale e, di regola, essere realizzato soltanto dopo l’approntamento del relativo tratto di tubazione da posare.
Durante l’intera durata dei lavori e sino al ripristino definitivo del corpo stradale, l’Appaltatore dovrà provvedere a sua cura e spese a mantenere efficiente la segnaletica diurna e notturna in accordo alle vigenti disposizioni in materia di circolazione e sicurezza del traffico, disciplinando il transito veicolare e pedonale anche con l’impiego di impianto semaforico; in caso di necessità, dovranno essere realizzate deviazioni o tratti di variante del percorso stradale.
Nei tratti in cui il manto superficiale fosse formato da elementi di materiale riutilizzabile (cubetti di porfido, pietre squadrate, autobloccanti e simili), questi elementi dovranno essere accantonati e custoditi in deposito provvisorio per poter essere riutilizzati nei successivi ripristini.
Recinzione e segnalazione degli scavi
Gli scavi dovranno essere opportunamente recintati e segnalati, di giorno e di notte, sia con la normale segnaletica che con segnali luminosi e, dove occorresse, con apposito impianto semaforico.
Per gli scavi da eseguire su sedi viarie, l'Appaltatore dovrà inoltre provvedere, con proprio personale fornito di bandiere, lanterne, radio ricetrasmittenti e simili, alle segnalazioni manuali per la regolazione del traffico.
Le recinzioni dovranno essere realizzate ad almeno un metro dal bordo dello scavo.
Ove si rendesse necessario accumulare i materiali di risulta, questi ultimi dovranno essere disposti e sistemati ad una distanza tale dal bordo delle trincee da non pregiudicare in alcun modo la sicurezza e l'andamento dei lavori.
Appena possibile, comunque, tutti i materiali provenienti dagli scavi, senza alcuna eccezione, dovranno essere caricati su idonei mezzi di trasporto, prontamente allontanati dall’area di cantiere ed avviati a discarica, con intero onere a carico dell’Appaltatore.
Costruzione delle condotte in acciaio
Le condotte per la distribuzione del gas naturale devono essere realizzate nel rispetto del “ D.M.
16 aprile 2008 - Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8”.
Movimentazione
Durante il trasporto, i tubi di acciaio devono essere sistemati in modo da impedire le oscillazioni e gli sfregamenti; i montanti contro i quali poggiano i tubi esterni devono essere convenientemente imbottiti o fasciati con materiali morbidi (paglia, stracci, ecc.).
I tubi non devono essere lasciati cadere a terra, rotolati o strisciati, ma sollevati e trasportati sul luogo di impiego con cura per evitare danni al rivestimento.
Durante le operazioni di carico e scarico, i tubi, singoli o in fascio, non devono essere sostenuti con funi o con catene, ma con larghe bande di tela gommata od imbottita; se i tubi hanno un diametro maggiore di 100 mm, saranno manovrati singolarmente agganciandoli alle due estremità.
I tubi di acciaio devono essere accatastati interponendo tra i vari strati dei listoni di legno o dei materassini di paglia in modo che le estremità a flangia o a bicchiere non penetrino nel rivestimento dei tubi sovrastanti e sottostanti.
Si deve limitare l'altezza delle cataste per evitare lo schiacciamento del rivestimento dei tubi posti negli strati inferiori tenendo presenti le condizioni ambientali (in particolare modo la temperatura).
La zona di accatastamento deve avere una superficie di appoggio piana e priva di ghiaia, pietre o altri oggetti acuminati che possono penetrare nel rivestimento.
Revisione del rivestimento - Protezione dei giunti - Posa in opera
Prima di calare i tubi di acciaio nello scavo si deve procedere ad un'accurata revisione del rivestimento per individuarne e ripararne gli eventuali difetti.
La riparazione si esegue asportando accuratamente tutta la parte danneggiata, pulendo a mezzo di spazzola metallica la superficie scoperta e ricoprendola con primer. Quando il primer ha raggiunto la giusta essicazione (al tatto deve essere appiccicoso ma non lasciare tracce consistenti sulle dita), si applica il nastro anticorrosivo autoadesivo con sovrapposizione minima del 50%; la ricopertura deve estendersi con un buon margine sul contorno della parte lesionata. La protezione del giunto viene eseguita come segue:
- si pulisce a fondo tutta la superficie da rivestire con spazzola metallica in modo che risulti esente da polvere, terra, scorie di saldatura, ecc.; una accurata pulizia deve essere effettuata anche su un tratto di 10 ÷ 15 cm del rivestimento esistente sui tubi nelle parti adiacenti alla zona metallica nuda;
- si procede al preriscaldo in modo uniforme, portando la superficie metallica ad un minimo di 50°C e il rivestimento esistente ad un minimo di 40°C.
- a seguito del preriscaldo si rimuove il foglio interno posto come protezione del sigillante. Si posiziona il manicotto termorestringente in modo da garantire un minimo di sovrapposizione sul rivestimento esistente di circa10 cm.
- si inizia il riscaldamento del manicotto avendo cura di partire dal centro.
Si procede verso una delle stremità muovendo la fiamma in senso circolare; la stessa operazione si esegue per l’altra estremità del manicotto.
A lavoro ultimato i manicotti dovranno presentare una superficie liscia, omogenea, priva di punti freddi. Alle due stremità si dovrà notare la fuoriuscita di sigillante.
Per effettuare la posa, la condotta deve essere sollevata in punti ravvicinati in modo da evitare sollecitazioni pericolose nel materiale; parimenti il rivestimento deve essere conservato intatto impiegando sistemi idonei (esempio: fasce di tessuto a base di iuta).
A seconda dal tipo di giunzione, si avvicinano le testate dei tubi e si accoppiano i bicchieri e poi si procede alla loro giunzione mediante saldatura, onde formare dei lunghi tronchi da deporre a lato dello scavo, ed in qualche caso sopra lo scavo stesso.
Giunzioni con saldatura
Le condotte in acciaio devono essere saldate testa a testa.
La saldatura deve assicurare, oltre alla tenuta idraulica, l'efficienza nelle normali condizioni di collaudo e di esercizio.
Si richiedono perciò:
- materiale base atto ad essere saldato con il procedimento adottato;
- materiale d'apporto con caratteristiche meccaniche adeguate a quelle del materiale base;
- procedimento di saldatura appropriato;
- preparazione, esecuzione e controlli della saldatura adeguati al procedimento adottato ed alla importanza della condotta;
- saldatori qualificati.
La suddetta qualifica, per le saldature di acciaio, siano esse realizzate con saldatura elettrica ad arco od ossiacetilenica dovrà essere conforme alla norma UNI EN ISO 9606-1.
Tutti i procedimenti di saldatura dovranno inoltre essere qualificati (WPQS) secondo la norma UNI EN ISO 15614.
Prima dell'inizio dei lavori, l'Appaltatore consegnerà alla Committente l'elenco nominativo dei saldatori già qualificati che verranno impiegati, e le istruzioni di saldatura WPS.
È fatto espresso divieto di immettere sul cantiere saldatori senza preventivo benestare della Committente.
Le saldature eseguite da saldatori non espressamente accettati dovranno essere eliminate e rieseguite da saldatori qualificati a cura e spese dell'Appaltatore.
La Committente potrà richiedere la sospensione del saldatore qualora riscontrasse saldature non conformi o difformità di esecuzione, rispetto alle procedure di saldatura.
La realizzazione dei giunti saldati in cantiere sarà ottenuta, di norma, per fusione ed apporto di acciaio al carbonio, o a bassa lega, normalmente con saldatura manuale all'arco elettrico con elettrodi rivestiti. Nel caso di tubazioni di spessore piccolo (<= 3,2 mm) e di piccolo diametro (<= 80 mm) sarà usato il procedimento al cannello ossiacetilenico.
Le saldatrici, le motosaldatrici, le linee elettriche di collegamento e gli accessori relativi dovranno essere mantenuti durante tutta la durata del lavoro in condizioni tali da assicurare la corretta esecuzione e la continuità del lavoro nonché la sicurezza del personale.
Per la saldatura di testa, quando questi tubi presentino ovalizzazioni o comunque un eccessivo disallineamento anche locale delle superfici interne, si dovrà usare un accoppiatubi interno o esterno di allineamento che non dovrà essere tolto prima che sia stata eseguita la prima passata, avente una lunghezza totale non inferiore al 50% della circonferenza del tubo e comunque uniformemente distribuita sulla circonferenza stessa.
Prima della saldatura le estremità da congiungere dovranno risultare completamente esenti da scorie, vernici, grasso, ruggine, terra, ecc. Le impurità eventualmente presenti dovranno essere accuratamente rimosse con spazzole metalliche, decapaggio a fiamma o altri mezzi idonei.
Il numero delle passate, il materiale di apporto, il diametro degli elettrodi impiegati e la velocità di avanzamento saranno scelti in funzione della preparazione dei lembi, dello spessore del tubo e del successivo raffreddamento.
Gli elettrodi scelti di buona qualità e di adatte caratteristiche, in modo da consentire una regolare ed uniforme saldatura, tenendo presente che il metallo di apporto deve risultare di caratteristiche meccaniche analoghe a quelle del metallo di base.
Il numero delle passate per saldature normali non sarà mai inferiore a due, fino al DN 150 ed a tre dal DN 200.
La prima passata dovrà assicurare una sufficiente ed uniforme penetrazione del materiale di apporto. Si dovrà eseguire la seconda passata immediatamente dopo la prima, dopo ogni passata dovrà essere eliminata ogni traccia di ossido e scoria a mezzo di appositi utensili (spazzola metallica).
I criteri di accettazione dei cordoni di saldatura sono definiti dalla norma EN ISO 5817.
Le saldature dovranno essere effettuate con temperatura ambiente uguale o superiore a + 15
°C; per temperature più basse dovrà eseguirsi un opportuno preriscaldo; inoltre si eviterà di effettuare saldature quando le condizioni atmosferiche per pioggia, forte umidità, vento, siano giudicate, dalla Direzione dei Lavori, pregiudizievoli per la buona esecuzione delle saldature stesse.
I saldatori terranno gli elettrodi da impiegare negli appositi fornetti riscaldatori ad una temperatura di 40 ÷ 80 °C. II preriscaldo si rende necessario se la temperatura ambiente è inferiore a + 5 °C e in ogni caso per tubi di spessore superiore a 8 mm; esso potrà essere effettuato con fiamma di qualunque tipo (bruciatori a gas propanici, ecc.) a induzione o con resistenze elettriche.
Il ripristino del rivestimento avverrà con manicotti termorestringenti tipo Raichem.
Si procede alla pulizia delle parti scoperte dei tubi e del cordone di saldatura mediante l’uso di spazzola metallica. Si procede al preriscaldo in modo uniforme, portando la superficie metallica ad un minimo di 50°C e il rivestimento esistente ad un min. di 40°C. A seguito del preriscaldo si rimuove il foglio interno posto come protezione del sigillante. Si posiziona il manicotto in modo da garantire una sovrapposizione sul rivestimento esistente di 10 cm. min. Si inizia il riscaldamento dei pezzi avendo cura di partire dal centro. Si procede verso una delle estremità dei pezzi muovendo la fiamma in senso circonferenziale; la stessa operazione si esegue per l’altra estremità del pezzo speciale. A lavoro ultimato le guaine termorestringenti dovranno presentare una superficie liscia, omogenea, priva di punti freddi. Alle due estremità di ogni pezzo si dovrà notare la fuoriuscita di sigillante.
Verifica delle saldature
Le saldature saranno verificate mediante controlli non distruttivi (gammagrafia o ultrasuoni, ove la gammagrafia non fosse consentita) durante il corso dei lavori, nelle quantità di seguito elencate:
- su reti in B P.: in quantità compresa tra 2 e 4 ogni 500 m di tubazione posata;
- su reti in M.P.: in quantità compresa tra 3 e 5 ogni 500 m di tubazione posata;
Per le singole tratte inferiori a 500 m si dovranno sommare le lunghezze delle medesime; nel caso in cui la lunghezza totale fosse ancora inferiore a 500 m, si dovrà comunque effettuare un numero di controlli pari alla quantità minima sopra riportata, riferita alla tratta totale.
La scelta delle saldature sulle quali dovranno essere effettuati i controlli sarà totalmente a discrezione della Committente che, qualora lo ritenesse opportuno per la particolarità e l'importanza delle opere, potrà effettuare controlli in misura superiore alle suddette quantità.
Inoltre, su tubazioni esercite in M.P., saranno effettuati controlli non distruttivi nella misura del 100% nei seguenti casi:
a) collegamento di tronchi di tubazione già sottoposti a prova idraulica di tenuta con esito positivo;
b) inserimento di accessori, organi di intercettazione e di sezionamento elettrico su tubazioni di nuova costruzione, già sottoposte a prova di tenuta con esito positivo;
c) limitatamente a tubazioni esercite in M.P. poste in opera entro guaine o manufatti di protezione (attraversamenti di ferrovie, autostrade ed opere viarie ed idrauliche di particolare rilevanza);
d) collegamento di tubazione di entrata e uscita della cabina di prelievo.
La Committente potrà inoltre effettuare controlli distruttivi, prelevando campioni di saldatura, nella misura massima di uno ogni 250 m di tubazione saldata.
In ogni caso, qualora le saldature risultassero difettose, la Committente richiederà la ripetizione della prova su un secondo campione eseguito dagli stessi operatori e, se anche questo risultasse difettoso, l'Appaltatore provvederà alla immediata sostituzione dei saldatori che hanno eseguito il lavoro.
Le saldature precedentemente eseguite dagli operatori di cui sopra, a partire dall’ultimo controllo eseguito con esito positivo, dovranno essere controllate e, in caso di esito negativo, rifatte a cura e spese dell'Appaltatore.
Salvo quanto previsto nel Contratto, tutte le spese per i controlli delle saldature saranno a carico della Committente solo nel caso in cui l'esito risulti positivo (nessun difetto riscontrato).
Nel caso di controlli con esito negativo, le ulteriori verifiche saranno a carico della ditta appaltatrice.
Prova di pressione
L’Appaltatore dovrà effettuare una o più prove di pressione sulle condotte posate, secondo l’avanzamento del cantiere, in conformità al D.M. 16/4/2008. I diagrammi dovranno essere controfirmati da un rappresentante della D.L.
Derivazioni d’utenza
Prescrizioni e modalità di esecuzione
Le derivazioni d’utenza saranno realizzate con l’utilizzo di tubi in acciaio nel rispetto della norma UNI 9860:2006.
Il percorso stradale dell'allacciamento interrato dovrà essere di norma perpendicolare all'asse stradale e il tracciato il più breve possibile tra la tubazione stradale e le colonne montanti, compatibilmente con le esigenze della viabilità e l'esistenza nel sottosuolo di altri servizi (fognature, cavi, tubazioni acqua ecc.).
La tubazione dovrà rimanere, dai suddetti servizi, alla distanza di sicurezza prescritta dalle norme vigenti e/o dalla Committente.
Nel caso in cui non fosse possibile evitare l'incrocio con fogne, cunicoli o altri servizi, occorrerà disporre le opportune protezioni (guaine, piastre, solette) alla tubazione gas, secondo le indicazioni impartite di volta in volta dalla Committente.
Si avrà cura che la generatrice inferiore della tubazione poggi sul fondo dello scavo.
In caso di parallelismo tra l'allacciamento ed i fabbricati dovrà essere mantenuta di norma una distanza di m 1 per gli allacciamenti in B.P.; per quelli in M.P. si dovranno rispettare le distanze stabilite dal D.M. 16 Aprile 2008 del Ministero dell'Interno o distanze maggiori secondo quanto stabilito dalla Committente.
Per l'attraversamento delle tubazioni in muri o manufatti simili, posti sotto il piano terra, l'Appaltatore potrà eseguire la foratura a mano e/o con l'ausilio di martello demolitore.
Prima del completamento del rinterro l'Appaltatore stenderà apposito nastro segnalatore.
Per la saldatura dei tubi di acciaio, il rivestimento degli stessi, degli accessori e dei tratti nudi, valgono le prescrizioni previste per le condotte stradali. Nel caso di rifacimento di derivazioni d’utenza interrate, il Committente fornirà indicazioni sul punto in cui effettuare la presa e se si tratta di sostituzione completa oppure parziale.
Nel caso si tratti di sostituzione completa, questo terminerà con il rubinetto di intercettazione messo in opera esternamente ai fabbricati, in posizione facilmente accessibile, ad altezza apri a 40 cm dal piano stradale. La scelta dell’ubicazione sarà comunque di esclusiva competenza del Committente. Nel caso di sostituzione parziale questo terminerà al limite della proprietà privata o al limite stradale interessato dai lavori.
Posa in opera
Profondità di posa
La profondità di posa misurata dalla generatrice superiore del tubo in acciaio dovrà essere almeno 1,00 m, la Direzione dei Lavori valuterà puntualmente necessarie variazioni in funzione dei carichi dovuti a circolazione, del diametro della tubazione o di particolari problematiche esecutive.
In corso di lavoro, nel caso che si verifichino condizioni più gravose di quelle previste dalle norme vigenti e sempre che tali condizioni riguardino tronchi di limitata ampiezza per cui sussista la convenienza economica di lasciare invariati gli spessori previsti in sede di progettazione, si deve procedere ad opera di protezione della canalizzazione tale da ridurre le sollecitazioni sulle pareti del tubo ai valori stabiliti per la classe di spessori prescelta.
Ad esempio, in caso di smottamento o di frana che allarghi notevolmente la sezione della trincea nella parte destinata a contenere la tubazione, si potranno costruire da una parte e dall'altra della tubazione stessa, fino alla quota della generatrice superiore, muretti di pietrame o di calcestruzzo atti a ridurre opportunamente la larghezza della sezione di scavo.
In caso di attraversamento di terreni melmosi o di strade con traffico capace di indurre sollecitazioni di entità dannose per la tubazione, questa si potrà proteggere con una guaina di caratteristiche idonee da determinare di volta in volta anche in rapporto alla natura del terreno. In caso di altezza di rinterro minore del valore minimo sopra indicato, occorre utilizzare tubi di spessore maggiore o fare assorbire i carichi da manufatti di protezione.
Letto di posa, rinfianchi e ricoprimento delle tubazioni
Al fine di proteggere le tubazioni gas dal contatto con pietre, rocce, detriti, spuntoni, radici o altro che potrebbe comunque pregiudicarne l’integrità, l’Appaltatore dovrà porre la massima cura nella realizzazione del letto di posa, dei rinfianchi e del ricoprimento delle condotte seguendo strettamente le indicazioni riportate sui disegni di progetto, sia per quanto attiene alle quote di interramento delle tubazioni, alle distanze da mantenere dalle pareti laterali dello scavo ed agli spessori degli strati protettivi, sia per quanto riguarda il materiale da utilizzare per la realizzazione degli strati protettivi medesimi.
In particolare, l’Appaltatore dovrà procedere nel rispetto della procedura così definita:
- pulizia dello scavo, con rimozione totale dei detriti eventualmente presenti o anche soltanto affioranti dal fondo o dalle pareti della trincea;
- realizzazione del letto di posa mediante la distribuzione uniforme, sul fondo dello scavo, del materiale prescritto a progetto per lo spessore indicato, costipato e regolarizzato;
- posa delle tubazioni sul letto così costituito, dopo attenta verifica delle quote laterali di distacco dalle pareti della trincea, come da indicazione progettuale;
- completamento della protezione delle condotte interrate con la realizzazione dei rinfianchi laterali e del ricoprimento dei tubi con uno strato, costipato e regolarizzato, del materiale prescritto nel rispetto delle quote stabilite a progetto;
- parziale riempimento con il materiale indicato secondo le modalità riportate a progetto.
- messa in opera di nastro segnalatore di larghezza minima 120 mm in polietilene marchiato con la scritta indelebile “ATTENZIONE TUBO GAS”;
- riempimento del restante vano di scavo con il materiale indicato secondo le modalità riportate a progetto.
Il prezzo stabilito contrattualmente per le diverse fasi di lavoro tiene adeguatamente conto di tutti gli oneri connessi alle modalità di esecuzione sopra indicate: pertanto, in nessun caso l’Appaltatore sarà autorizzato a posare le tubazioni direttamente sul fondo dello scavo ed a provvedere successivamente alla realizzazione contemporanea del letto di posa, dei rinfianchi e del ricoprimento semplicemente versando all’interno della trincea il prescritto materiale di protezione (sabbia), neppure tenendo sollevati i successivi tratti di linea con attrezzi improvvisati che, lungi dal garantire l’adeguata realizzazione del letto di posa, potrebbero unicamente causare danni alle stesse condotte interrate; al contrario, tale errato modo di procedere costituirà motivo valido e sufficiente perché la Direzione lavori richieda all'Appaltatore la rimozione delle tubazioni già interrate, la pulizia dello scavo ed il successivo corretto rifacimento del lavoro, secondo quanto indicato in precedenza, oltre al risarcimento eventuale del costo delle tubazioni, se rese inservibili; in alternativa alla rimozione, la Direzione lavori avrà titolo ad applicare una riduzione per penale pari al 25 % del prezzo di elenco riferito alla voce riguardante scavo e rinterro della condotta.
Metodo di posa della tubazione nello scavo
La posa della condotta nello scavo non potrà iniziare senza l’esplicita autorizzazione della Direzione lavori, terminate con esito positivo tutte le operazioni di verifica dell’integrità del letto di posa realizzato e dei fianchi della trincea.
La posa della condotta sarà effettuata con mezzi adatti, in modo da evitare danni alla tubazione ed al rivestimento: a tal fine, dovrà essere previsto l’uso di fasce di sollevamento a superficie liscia, di larghezza adeguata al diametro ed al peso della condotta; tali fasce non dovranno mai essere posizionate in corrispondenza del rivestimento dei giunti di saldatura.
I tubi non dovranno assolutamente, per nessun motivo, essere trascinati o strisciati sul terreno. In caso di presenza d’acqua sul fondo dello scavo, la posa potrà essere effettuata solo se la Direzione lavori avrà già preso visione con esito positivo delle condizioni della trincea e sempre che il battente d’acqua non sia tale da provocare franamenti delle pareti della trincea o il galleggiamento della condotta prima del rinterro.
A posa avvenuta, la condotta dovrà risultare completamente a contatto con il fondo dello scavo, distante dalle pareti non meno di quanto indicato sui disegni di progetto, senza altre tensioni oltre a quella derivante dalla curvatura elastica consentita.
Collegamento a condotte gas esistenti
In linea di principio tutti i collegamenti di nuove condotte alla rete gas saranno eseguiti dall’Impresa esecutrice (es. lottizzazione con più connessioni alla rete esistente); essi dovranno essere eseguiti tassativamente alla presenza di personale del Gestore. Sarà cura dell’Impresa esecutrice di avvisare il Gestore con adeguato anticipo della data di effettuazione dell’attività.
Il collegamento dovrà essere eseguito secondo la procedura prevista dal Progetto e comunque secondo le prescrizioni del Gestore.
In tutti gli interventi che prevedano il collegamento di nuove condotte a condotte esistenti, prima di iniziare l’attività la Direzione Lavori dovrà concordare con il Gestore la scelta della modalità di collegamento tra quelle sopra elencate, la data per effettuare i collegamenti, e altre disposizioni specifiche, a cui l’impresa dovrà obbligatoriamente attenersi.
Rinterro parziale in corrispondenza di tratti o attraversamenti stradali
Il rinterro di sedi stradali, nel caso di scavo a cielo aperto, dovrà essere eseguito rispettando le richieste dell’Ente proprietario, previo trasporto a discarica di tutto il materiale proveniente dagli scavi, del quale è assolutamente vietato il riutilizzo (anche parziale).
Il rinterro dovrà essere eseguito con modalità e materiali di riempimento idonei. In particolare si dovrà evitare che sassi, massi, materiali di risulta, spezzoni di altre tubazioni, siano gettati all’interno dello scavo.
Sono ammessi rinterri parziali nel caso sia necessario bloccare la tubazione; in ogni caso dovranno rimanere scoperte ed ispezionabili tutte le giunzioni, fino ad effettuazione con esito positivo dei collaudi previsti.
Il materiale di riempimento posato immediatamente sotto, sopra e di fianco alla condotta dovrà essere un materiale prevalentemente costituito da sabbia o pozzolana o comunque come previsto in sede di progetto e dovrà rispondere ai seguenti requisiti:
almeno il 95% in peso del materiale dovrà avere dimensioni inferiori a 6 mm. almeno il 70% in peso del materiale dovrà avere dimensioni inferiori a 2 mm.
Non più del 5% in peso del materiale dovrà avere dimensioni inferiori a 0,074 mm (non più del 5 % in peso dovrà passare al vaglio 200 ASTM).
La posa in opera dovrà avvenire secondo le modalità indicate qui di seguito:
Strato di fondazione sotto la condotta: deposto sul fondo dello scavo a strati di spessore non superiore di 15 cm, compattato a mano con cura ordinaria mediante l’utilizzo di pala. Il materiale dovrà essere posto in opera per tutta la larghezza della trincea. Lo spessore minimo finale dello strato al di sotto della condotta dovrà essere come da progetto e comunque non inferiore a 15 cm.
Strato o strati di rinfianco: si dovrà procedere alla compattazione dello stesso per ottenere un buon appoggio esente da vuoti e per impedire i cedimenti e gli spostamenti laterali.
Strato di copertura: dovrà essere posto in opera senza compattazione usando lo spessore di progetto e comunque non inferiore a 15 cm.
Per ottenere il livello di costipazione necessario a raggiungere i valori di densità Xxxxxxx stabiliti si possono adottare tecniche diverse in relazione al tipo di terreno di rinterro, tali tecniche consentono di ottenere i dati richiesti e stabiliti durante la fase progettuale. Durante la posa ed il successivo rinterro si consiglia di adottare i mezzi meccanici di costipamento solo dopo aver raggiunto l’altezza minima di copertura del tubo indicata nella tabella.
Il piano di posa dovrà essere costipato in modo da ottenere un valore della densità secca non inferiore al 90% della densità massima ottenuta per quel materiale mediante prova Xxxxxxx modificata. Il modulo di deformazione misurato mediante prova di carico su piastra al primo ciclo di carico nell’intervallo 0,05 MPa – 0,15 MPa non dovrà essere inferiore a 20 MPa.
Si procederà quindi alla prova idraulica preliminare, in accordo alla specifica tecnica riportata al paragrafo successivo.
Rinterro definitivo – Ripristino dei manti stradali
Il completamento del rinterro sarà successivo all’esecuzione con esito positivo della prova idraulica preliminare ed alla messa in opera di telo geotessile e nastro indicatore del servizio interrato.
Il materiale di riempimento dovrà essere preferibilmente costituito da sabbia, ghiaia e ciottoli, o pozzolana, onde precostituire un buon sottofondo per le pavimentazioni stradali.
La posa in opera dovrà sempre avvenire in modo tale da evitare che venga meno lo spessore di ricoprimento minimo indicato per il materiale utilizzato nel rinterro parziale. Una compattazione a strati di spessore non superiore a 30 cm con rana vibrante o similare dovrà essere eseguita laddove previsto l’uso di materiale granulare grossolano al di sotto di pavimentazioni stradali. Una compattazione ordinaria è da prevedersi in casi diversi.
Il rinterro dovrà sempre essere eseguito in modo tale che non vi siano cavità superficiali o interne al materiale di rinterro che possono costituire pericolo alle persone e/o animali e mezzi. Particolare attenzione dovrà essere posta nel posizionamento dei tubi curando in particolare l’alloggiamento dei giunti in tale da garantire la reazione del terreno sia distribuita lungo tutto il tubo e non sia concentrata in corrispondenza degli elementi di giunzione.
La superficie costituente il piano di posa della sovrastruttura stradale sarà realizzata mediante formazione di strati di terra fortemente compattati con l’impiego di mezzi appropriati (piastra vibrante) di spessore non inferiore a 30 cm.
Il terreno utilizzato per la realizzazione del piano di posa della pavimentazione stradale dovrà avere le seguenti caratteristiche:
Misto granulare stabilizzato granulometricamente;
Densità secca non inferiore al 95 % della densità massima ottenuta per quella terra con la prova Xxxxxxx modificata.
Modulo di deformazione misurato in condizioni di umidità ottimale di costipamento mediante prova di carico su piastra non inferiore a 50 MPa al primo ciclo di carico nell’intervallo 0,05 MPa
– 0,15 MPa.
Dove il ripristino delle sedi stradali comporta il rifacimento dei manti bituminosi e dei tappeti di usura, l’Appaltatore dovrà procedere come di seguito esposto:
- esecuzione dello strato di base in conglomerato bituminoso, in corrispondenza della sezione di scavo, sino alla quota del primitivo estradosso del piano viabile, dello spessore finito come da progetto (misura compressa dopo adeguata rullatura);
- esecuzione dello strado di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso dello spessore finito come da progetto;
- fresatura, per lo spessore di progetto, estesa alla larghezza indicata a progetto, con trasporto a discarica del materiale di risulta;
- rifacimento del tappeto di usura, esteso all’identica larghezza di cui sopra, per uno spessore compresso minimo di cm 3 e comunque secondo quanto indicato a progetto, misurato dopo adeguata rullatura;
- corretta sistemazione, riposizionamento o eventuale rifacimento integrale in quota di tutti i manufatti stradali (chiusini, griglie, caditoie e simili) presenti nell’area di lavoro, nel rispetto delle quote di estradosso della pavimentazione finita;
- eliminazione di detriti e materiali e pulizia dell’area di cantiere.
I bitumi per l’impiego stradale devono rispettare i seguenti requisiti:
Gli aggregati impiegati per lo strato di base dovranno essere conformi a quanto previsto in CNR- BU n. 139.
L’aggregato grosso dovrà essere costituito da elementi sani, duri, durevoli, a superficie ruvida, puliti ed esenti da polvere o materiali estranei che non dovranno avere forma appiattita, allungata o reticolare. Le caratteristiche degli elementi che compongono la frazione grossa dovranno essere le seguenti:
- perdita in massa alla prova di abrasione Los Angeles, eseguita sulle singole pezzature inferiore al 25 % del totale;
- 90 % di elementi con almeno 2 facce di rottura;
- coefficiente di imbibizione inferiore a 1%;
L’aggregato fino dovrà essere costituito da sabbie naturali e di frantumazione, la percentuale di queste ultime verrà determinata in relazione ai valori di scorrimento delle prove Xxxxxxxx ma comunque non dovrà essere inferiore al 70 % della miscela delle sabbie.
Gli eventuali additivi provenienti dalla macinazione di rocce preferibilmente calcaree o costituite da cemento, calce idrata, calce idraulica, polveri d’asfalto dovranno soddisfare i seguenti requisiti:
passante in massa al setaccio UNI 0,18 mm (ASTM n 80) 100 %
passante in massa al setaccio UNI da 0,075 mm (ASTM n 200) 90-100 %.
STRATO DI BASE
Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra il 3,5 % e il 4,5 % riferito alla massa totale degli aggregati.
La miscela degli aggregati dovrà avere una composizione granulometrica contenuta nel fuso seguente:
Nella confezione dei conglomerati bituminosi dei vari strati possono essere impiegati speciali sostanze chimiche attivanti l’adesione bitume-aggregato.
STRATO DI COLLEGAMENTO E STRATO DI USURA
La miscela degli aggregati dovrà avere una composizione granulometrica contenuta nel fuso seguente:
Il passante al setaccio 0,4 dovrà essere non plastico.
Il tenore di bitume riferito alla massa totale degli aggregati dovrà essere compreso tra il 4,0 % e il 5,5 % per lo strato di collegamento e tra il 5,0 % e il 7,0 % per il tappeto di usura.
L’Appaltatore dovrà mantenere sotto attento controllo l’andamento dell’assestamento del rinterro, onde evitare il formarsi di avvallamenti, cedimenti od altro; resta inteso che ogni assestamento del riempimento e/o cedimento del manto bituminoso sovrastante saranno imputati esclusivamente ad insufficiente costipamento della massicciata stradale; l'Appaltatore dovrà pertanto controllare l'andamento di tale eventuale assestamento, provvedendo tempestivamente ed a suo intero onere alle relative ricariche.
Indipendentemente dalle modalità esecutive attuate o prescritte, l'Appaltatore sarà l'unico responsabile della perfetta riuscita dei ripristini; pertanto, eventuali anomalie o difetti che avessero a verificarsi, anche successivamente al collaudo favorevole dei lavori, dovranno essere eliminati a sua cura e spese, essendo tali carenze da considerare ad ogni effetto quali vizi occulti ai sensi degli artt. 1667-1669 del Codice civile.
L'Appaltatore dovrà provvedere al rifacimento della massicciata stradale ed al ripristino dei manti bituminosi e dei tappeti di usura non appena ultimate le operazioni inerenti la prova idraulica preliminare, per consentire quanto prima l'agevole ripresa del traffico veicolare.
Sino al completo ripristino della sede stradale, dovranno essere mantenuti in loco tutti i necessari segnali di pericolo e l’eventuale impianto semaforico.
Installazione di pezzi speciali
L’installazione di pezzi speciali sarà conforme alle indicazioni di progetto.
Eventuali inserimenti in linea di pezzi speciali che non comportino il taglio circonferenziale della tubazione dovranno essere fatti utilizzando attrezzature adatte allo scopo e le relative saldature eseguite da personale qualificato.
Opere meccaniche complementari – Generalità
Rientrano in questo gruppo le installazioni di valvole ed organi assimilabili, da posizionare in accordo alle indicazioni contenute sugli elaborati di progetto.
Tutti gli organi di linea di prevista installazione, completi di manicotti, raccordi e pezzi speciali, dovranno essere sottoposti in cantiere, prima dell'installazione, alla pressione di collaudo pari a 1,5 volte la pressione nominale.
In caso di perdite o trafilazioni verificatesi nel corso della prova di pressione non potranno essere effettuati interventi di aggiustaggio o riparazione sino a che la pressione medesima non sia stata riportata a zero.
Pozzetti
Xxxxxxxx in c.a.v.
I pozzetti prefabbricati, in calcestruzzo vibrocompresso, dovranno sopportare le spinte del terreno e del sovraccarico stradale in ogni componente, realizzato con l’impiego di cemento ad alta resistenza ai solfati in cui le giunzioni degli innesti, degli allacciamenti e delle canne di prolunga dovranno essere a tenuta ermetica.
Le solette di copertura verranno di norma realizzate fuori opera e saranno dimensionate, armate e realizzate in conformità alle prescrizioni progettuali ed ai carichi previsti in funzione della loro ubicazione.
Xxxxxxxx in c.a.v. monolitici
I pozzetti d'ispezione monolitici dovranno essere a perfetta tenuta idraulica, autoportanti, realizzati in calcestruzzo vibrato con cemento ad alta resistenza ai solfati, spessore minimo delle pareti di 150 mm. La struttura monolitica sarà formata da una base calpestabile completa di fori d'innesto muniti di guarnizione elastomerica di tenuta e da un elemento monolitico di rialzo. Completo di cono di riduzione, predisposto alla posa del chiusino, tale elemento si collegherà alla base mediante innesto con guarnizione elastomerica in gomma premontata a garanzia della perfetta tenuta idraulica, il tutto prodotto e collaudato nelle fasi di fabbricazione con attacchi di sicurezza per la sua movimentazione e messa in opera in conformità alla norma DIN 4034 - DIN 4060 - UNI 9534 UNI 11417 – UNI 4920; la base dovrà essere rivestita con materiale sintetico PP (polipropilene) o PRFV (vetroresina rinforzato con strato protettivo) resistente agli agenti di rifiuto sia acidi che basici, da ancorare con perfetta aderenza al cls sottostante.
Chiusini
I chiusini dovranno essere in ghisa sferoidale della migliore qualità, tipo e dimensioni prescritte dalla Direzione dei Lavori con guarnizione in polietilene.
La ghisa usata per la loro realizzazione dovrà essere tra quelle usate per la costruzione di tali manufatti, delle qualità più adatte perché questi riuniscano alla resistenza agli urti le maggiori resistenze alle azioni chimiche dell’acqua e dei terreni.
Dovrà essere esente da scorie e da qualunque sostanza di qualità inferiore. Dovrà avere tutti i requisiti qualitativi stabiliti dalle norme governative in vigore (UNI EN 124 Classe D 400).
La fusione dovrà essere fatta in modo che i singoli pezzi non presentino sbavature o soffiature, sporgenze e scheggiature.
Essi saranno muniti di foro per l'apertura e sollevamento della piastra.
Dovranno inoltre garantire la portata per carichi dinamici nelle usuali condizioni di traffico stradale cui saranno sottoposti (Classe D 400).
Rilievi delle opere eseguite
Al termine dei lavori, l'Appaltatore dovrà approntare, a sua cura e spese, una planimetria di riferimento, in scala adeguata, che permetta la chiara e completa identificazione di tutte le opere realizzate, al fine di consentire all'Ente appaltante l'aggiornamento dei propri archivi tecnici.
In particolare, per quanto attiene alle condotte interrate, l'Appaltatore dovrà definire graficamente, in scala adeguata e con la dovuta chiarezza, quanto sotto specificato:
- profilo altimetrico;
- altezza del ricoprimento alla generatrice superiore dei tubi;
- lunghezza esatta dei vari tronchi di linea;
- caratteristiche delle tubazioni;
- tipo e posizione delle eventuali protezioni meccaniche;
- posizione degli organi di sezionamento;
- posizione di ogni ulteriore installazione di rilievo.
Sui disegni di cui sopra dovranno inoltre figurare le esatte posizioni di tutti gli attraversamenti interessanti le condotte interrate.
Ove del caso, per ogni allacciamento dovrà essere eseguito un disegno in planimetria ed in sezione dell'opera realizzata, in scala adeguata e con gli eventuali particolari.
Opere minori
Rientrano in questa categoria di lavori quelle opere minori che, per oggettiva difficoltà di definizione, non possono essere puntualizzate se non durante il corso dei lavori; per l'esecuzione di tali opere, l'Appaltatore dovrà attenersi alle disposizioni impartite in merito dalla Direzione lavori.
Qualora - peraltro - l'Appaltatore non ritenesse di essere sufficientemente edotto circa le modalità di esecuzione di tali opere, sarà suo diritto richiedere ed ottenere formali specifiche tecniche concernenti l'esecuzione di ciascuna categoria di lavoro.