CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
ALLEGATO B
Municipio Roma III Montesacro Direzione Socio Educativa
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
Affidamento ai sensi del combinato disposto dell’art. 36, c.2, lett. b) e c.6 del d.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., del Centro polivalente disabili "Progetti di vita", destinato ad adulti con disabilità intellettive, comunicative, psico-motorie medio gravi e gravi sul territorio del Municipio Roma III Montesacro - Importo a base d'asta € 448.988,84 - Lotto Unico. Oneri per la sicurezza pari a zero - N. Gara 7542734, n. CIG 8038327D46. Periodo dal 01.01.2020 al 31.12.2021.
SOMMARIO
ART. 1 OGGETTO DELL’APPALTO E BENEFICIARI DEL SERVIZIO ART. 2 METODOLOGIA E ATTIVITA'
ART. 3 RICETTIVITÀ DEL CENTRO SOCIALE POLIVALENTE ART. 4 SEDE DEL CENTRO
ART. 5 FIGURE PROFESSIONALI IMPIEGATE
ART. 6 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO ART. 7 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’APPALTO
ART. 8 DURATA DELL’APPALTO
ART. 9 OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE
ART. 10 DIVIETO SUBAPPALTO E CESSIONE DI CONTRATTO ART. 11 RESPONSABILITA’ E ASSICURAZIONE
ART. 12 GARANZIA DEFINITIVA
ART. 13 TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI ART. 14 SICUREZZA
ART. 15 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
ART. 16 VERIFICHE E CONTROLLI SULLO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO – INADEMPIMENTI E PENALI
ART. 1 OGGETTO DELL’APPALTO E BENEFICIARI DEL SERVIZIO
Il centro polivalente “PROGETTI DI VITA” è un centro destinato ad adulti con disabilità intellettive, comunicative, psico-motorie medio gravi e gravi residenti sul territorio del Municipio Roma III.
Il centro sociale polivalente:
si inserisce all’interno del sistema integrato delle offerte dei servizi territoriali per la disabilità, partecipando all’implementazione e rinforzo del “capitale sociale”;
concorre alla definizione di progetto individuale in attuazione all’art 14 comma 2 della legge 328/00, necessario ad assicurare la continuità tra le azioni educative, formative, di cura, sostegno, riabilitazione e di valorizzazione del sistema di protezione attiva alla persona nella comunità;
svolge, dunque, le proprie attività attraverso un attento lavoro di tutoring e di supervisione educativa di concerto con le altre figure di riferimento della rete sociale: famiglie e servizi riabilitativi, educativi e sociali presenti nel territorio.
Nell’ambito dell’obiettivo prioritario del mantenimento della persona con disabilità nel proprio contesto familiare e sociale, non solo attraverso l'intervento a suo favore ma anche con l’attività di supporto ai nuclei familiari di appartenenza, il centro polivalente disabili "Progetti di vita":
favorisce la partecipazione e l'integrazione sociale degli utenti nel territorio di appartenenza;
concorre al benessere della Comunità quale campo d'intervento più ampio e beneficiario indiretto.
Esso, pertanto, dovrà essere un “centro aperto al territorio”, organizzato e finalizzato a:
rispondere alle domande sociali di spazi socializzanti, educativi, formativi, dedicati ai giovani adulti con disabilità intellettive medio gravi e gravi, disturbi della comunicazione di grado medio grave, disturbi motori, che hanno ultimato fasi decisive del proprio percorso socio riabilitativo formativo/educativo (termine del progetto riabilitativo socio- sanitario, uscita dal circuito scolastico, etc.) o che, in assenza di servizi analoghi nel proprio territorio, sono costretti a migrare in altre realtà territoriali trascorrendo gran parte del tempo quotidiano nei tragitti tra domicilio e la sede delle attività;
valorizzare il territorio favorendo la crescita di un sistema integrato di interventi che includa le buone prassi già in atto rispetto ad interventi di inclusione sociale anche su specifiche disabilità;
dovrà raccordare il proprio intervento anche sviluppando reti di partenariati con le agenzie di volontariato e di aggregazione sociale, con associazioni di utenti/familiari che hanno sviluppato esperienze di inclusione sociale anche su specifiche disabilità (quali, ad esempio, autismo e disabilità psicosensoriali) e con altre realtà disponibili a partecipare a processi di inclusività e di sviluppo del benessere della comunità locale, per creare concreti contatti e spazi di inserimento nel territorio.
La Comunità di appartenenza costituisce il campo d’azione delle attività del Centro sociale Polivalente e ne rappresenta anche l’oggetto d’intervento più ampio, l’approccio di lavoro del centro stesso deve essere di totale apertura e inclusione.
In linea alle finalità, il Centro Sociale Polivalente, attraverso l’organizzazione delle attività, dovrà offrire:
il potenziamento delle risorse personali dei partecipanti e di quelle di cui dispone la comunità locale per rispondere ai bisogni ricreativi, sportivi, formativi, occupazionali dell’utenza;
lo sviluppo del lavoro abilitativo e socializzante effettuato sul contesto familiare e sociale al fine di far accedere i giovani-adulti a progetti di vita indipendente o a progetti di vita comunitaria;
lo svolgimento di attività, culturali e ricreative particolarmente qualificanti, attraverso lo sviluppo e il mantenimento di specifiche collaborazioni e partenariato con associazioni, comitati, gruppi e realtà del volontariato inserite nel territorio, come parti attive del progetto.
Il Centro Sociale Polifunzionale si rivolge:
ad almeno n. 30 adulti da 18 a 64 anni con disabilità intellettive medio gravi e gravi, disturbi della comunicazione di grado medio, disturbi motori, in carico ai Servizio Sociali e al Servizio Disabili Adulti Distretto 3 ASL ROMA 1;
alle loro famiglie, da considerare anch’esse fruitrici del servizio al pari dei loro congiunti e che dovranno essere riconosciute come risorse preziose per sviluppare, in sinergia, nuove progettazioni, poiché l'elemento fondamentale per una migliore presa in carico si ritiene sia la collaborazione con le famiglie, sia in termini di condivisione del progetto individuale riabilitativo (co-costruzione e partecipazione), sia in termini di programmazione generale delle attività del centro. A tal fine sarà prioritaria la creazione di occasioni di incontro e confronto tra i genitori.
Data la natura del servizio in oggetto e le modalità di svolgimento del contratto, non sono previsti particolari rischi ai fini della sicurezza, rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’operatore economico, dunque non è necessaria l’elaborazione del documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (D.U.V.R.I.). Pertanto il relativo costo specifico per la sicurezza è pari a 0 (zero).
ART. 2 METODOLOGIA E ATTIVITA'
Nello specifico, la stretta interdipendenza tra l’aspetto sociale e sanitario ed il lavoro di supporto fornito da altre strutture di riferimento professionali (associazioni, organismi territoriali, privato sociale, realtà sociale) non professionali (parenti, amici, vicinato) saranno elementi indispensabili e qualificanti posti alla base del progetto che si intende avviare.
Tutte le attività del centro sociale polivalente avranno lo scopo di concorrere alla realizzazione degli obiettivi socio educativi e socio riabilitativi individuati e definiti nell'ambito del Piano Individuale che verrà redatto per ogni singolo utente dal Municipio Roma III Montesacro in collaborazione l’équipe del Servizio Disabili Adulti del Distretto 3 della ASL Roma 1 e con il Centro Sociale Polivalente. Il Piano d’Intervento Individuale sarà inteso come strumento indispensabile per l’attivazione di percorsi differenziati per l’autonomia, l’autosufficienza e la possibilità di integrazione e socializzazione e gestito sulla base di un progetto complessivo relativo al “Progetto di vita”.
Il lavoro in equipe sarà posto alla base della presa in carico e prevede un costante e continuo raccordo tra responsabili del progetto dell’Organismo, operatori coinvolti, l’Assistente Sociale municipale responsabile del progetto e l’équipe del Servizio Disabili Adulti del Distretto 3 della ASL Roma 1.
La metodologia di svolgimento del progetto deve incentrarsi su una proposta progettuale che prenda in considerazione i contesti di vita significativi per i futuri fruitori e interessi nello specifico le aree di recupero e sviluppo di capacità fisiche, cognitive, relazionali e il potenziamento dell’autonomia del gruppo degli ospiti.
Il Progetto dovrà prendere in considerazione il sostegno alla persona dal punto di vista individuale e di gruppo per lo sviluppo di capacità relazionali e di stimolo all’instaurarsi di relazioni socializzanti amicali e familiari.
Il lavoro di rete per la manutenzione delle collaborazioni in essere e l'implementazione delle stesse, rappresenta un’azione fondamentale ai fini di favorire l'integrazione operativa sempre dinamica
Il Centro erogherà:
attività strutturate attraverso laboratori condotti da esperti o da operatori del Centro, da svolgersi in sede o presso altre strutture territoriali specificatamente mirate alle attività che si intendono proporre (es. postazioni informatiche, teatro, palestra, sale per fare musica ecc…);
attività esterne intese come uscite pomeridiane, serali, giornaliere o week-end e partecipazione ad eventi di interesse ludico e culturale municipale e cittadino comprese gite e brevi soggiorni nel periodo estivo finalizzate queste ultime al rinforzo dei legami di gruppo, in base al Piano Individuale elaborato per ciascun utente dall’equipe di riferimento
attività non strutturate o semi strutturate volte alla socializzazione spontanea del gruppo al fine di incentivare la relazione tra utenti e potenziare il livello amicale (es brevi uscite per acquisti, inviti presso il domicilio degli utenti, etc);
Nello specifico le attività saranno azioni differenziate per età e tipologia di disabilità, secondo un percorso tendente al raggiungimento degli obiettivi specifici stabiliti nei piani individualizzati.
A fronte delle finalità e delle indicazioni metodologiche del presente capitolato sono dunque da ritenersi utili tutte le possibili sinergie territoriali instaurate dall’Organismo proponente a supporto del progetto al fine di offrire un ventaglio più ampio di opportunità di cui l’ospite potrà beneficiare in un’ottica di collaborazione fattiva territoriale che favorisca l’inclusione e un utile scambio a favore della sensibilizzazione.
La collaborazione con gli Enti deve essere documentata con lettere di adesione da cui si evinca chiaramente il tipo di risorse messe a disposizione (risorse umane, strumentali, sedi, ecc), specificando nel caso siano risorse umane con quali compiti e disponibilità oraria.
Le attività previste dovranno riguardare:
interventi tendenti a favorire l’autonomia personale, finalizzati ad acquisire il miglior adattamento possibile ai vari momenti funzionali della giornata in relazione all’organizzazione temporale sequenziale della giornata stessa (all’accompagnamento
nell’alimentazione, nell’abbigliamento, nella cura dell’igiene, nell’orientamento spazio- temporale, nel rapporto con l’ambiente esterno);
laboratori occupazionali mirati finalizzati all’acquisizione ed al mantenimento di abilità fisiche, cognitive e relazionali e di autonomia personale
interventi di socializzazione, volti alla creazione e al mantenimento di un rapporto significativo e continuativo con l’ambiente esterno, nei vari aspetti sociali, sportivi, culturali e dell’offerta territoriale in genere.
interventi di educazione e di accompagnamento alla fruizione di strutture e servizi presenti sul territorio; collaborazioni con i Servizi e le Aziende Territoriali ai fini della elaborazione di eventuali progetti di inserimento dell’utente nel mondo del lavoro, della cittadinanza attiva (es. attività socialmente utili per la comunità) o in corsi per attività sportive, ricreative e culturali.
incontri di informazione/formazione e consulenze, colloqui individuali, con i familiari per la condivisione delle modalità e delle forme di collaborazione necessaria. Dovranno essere stimolate anche forme di auto aiuto tra i familiari e forme di sostegno alle famiglie da parte della comunità locale.
incontri di rete per la manutenzione e l'implementazione delle collaborazioni territoriali.
ART. 3 RICETTIVITÀ DEL CENTRO SOCIALE POLIVALENTE
Il Centro sarà aperto dal 01.01.2020 al 31.12.2021 e interromperà le sue attività dal 1 al 31 agosto.
L' apertura del Centro dovrà essere garantita per minimo n. 20 ore settimanali distribuite nell’arco di 5 giorni della settimana.
Ogni singola attività dovrà avere una durata minima di 4 ore.
Qualora sia previsto un orario prolungato (mattina e pomeriggio) dovrà essere assicurato il pranzo attraverso la formula del catering.
La frequenza degli utenti sarà calibrata sulla base del progetto individuale.
Sarà possibile prevedere, in accordo con il referente municipale e l'equipe della ASL, una riprogrammazione delle attività rispetto ai giorni e fascia oraria, in presenza anche di nuove opportunità territoriali e sulla base del budget annuo assegnato all'Organismo, allo scopo di garantire la flessibilità necessaria rispetto alle diverse tipologie di attività richieste e per rispondere alle esigenze socio educative e riabilitative del gruppo o del singolo che emergeranno in corso d'opera.
La struttura dovrà garantire lo co-presenza giornaliera da un minino di n.10 persone ad un massimo di n. 15 persone organizzate in piccoli gruppi di attività.
Su richiesta degli utenti sarà garantito il servizio trasporto dalla propria abitazione al Centro polivalente e dal Centro alla propria abitazione. Il tempo di percorrenza e di permanenza sul mezzo di trasporto, incluso nelle ore di frequenza del centro, dovrà essere quello strettamente necessario a permettere l’accompagnamento presso il Centro o altre sedi individuate per attività specifiche.
Dovrà essere previsto e garantito, anche per il trasporto, un rapporto operatore/utente, 1/1,1/2,1/3, diversificato a seconda della specificità dell’utenza e della tipologia di attività,
come indicato nel piano di intervento individuale e, comunque, in numero proporzionale agli utenti presenti nei turni.
ART. 4 SEDE DEL CENTRO
L’Organismo dovrà mettere a disposizione una struttura:
- dotata dei requisiti richiesti ai fine dell’autorizzazione al funzionamento ai sensi della l.r. 41/2003, della deliberazione di Giunta regionale 1305/2004 e ss.mm.ii. e della deliberazione della Giunta comunale 8/2007 ovvero dovrà possedere i requisiti previsti per ottenere tale autorizzazione. In caso di aggiudicazione e prima della firma del contratto l’Ente Gestore dovrà produrre copia dell’istanza di richiesta finalizzata al rilascio dell’autorizzazione al funzionamento della struttura presentata all’ufficio municipale competente.
dotata di impianti in regola con le normative vigenti e di arredi adeguati alla tipologia di utenza che dovrà ospitare;
priva di barriere architettoniche e comprensiva di spazi accessibili ad utenti con handicap;
centrale per le attività più strutturate (pensando soprattutto alle situazioni che richiedono un’alta intensità assistenziale) intesa anche come luogo fisico visibile per la cittadinanza e le istituzioni e raggiungibile con i mezzi pubblici di trasporto cittadino. Potrà essere previsto l’utilizzo di altri spazi, per attività esterne e non strutturate, messi a disposizione dal territorio, in coerenza con quanto previsto per le “Attività di Gruppo” dalla deliberazione di Giunta capitolina n. 355 del 21.12.2012.
Nello specifico, la struttura che l’organismo metterà a disposizione dovrà comprendere:
congrui spazi destinati alle attività;
una zona riposo distinta dagli spazi destinati alle attività;
uno spazio specifico destinato allo sporzionamento dei pasti;
qualora sia prevista una cucina questa potrà essere utilizzata solo per attività laboratoriali (laboratorio di cucina) e/o per il solo sporzionamento dei pasti da consumare.
servizi igienici distinti per uomini e donne e fruibili dai portatori di handicap, in misura adeguata al numero degli utenti.
Alla proposta progettuale dovrà essere allegata apposita planimetria in scala 1:100 della sede proposta, corredata della documentazione che attesta la effettiva disponibilità della stessa (es. contratto, comodato d’uso, atto di proprietà, ecc.) da parte dell’Organismo proponente e dell’apposita destinazione d’uso e sedi individuate.
ART. 5 FIGURE PROFESSIONALI IMPIEGATE E RISORSE STRUMENTALI
In linea al quadro delle attività e degli elementi metodologici indicati, si dovranno prevedere le seguenti figure professionali che dovranno documentare almeno due anni di esperienza nel settore specifico:
- n. 1 Assistente Sociale /Coordinatore – Cat. D2 – per n.12 ore settimanali con funzioni di:
referente del Servizio anche con funzioni di coordinatore degli operatori e delle attività del Centro;
referente dell’Organismo negli incontri di coordinamento con il Municipio;
referente per il Centro nelle riunioni e nelle attività integrate con tutte le figure, anche esterne, che partecipano alle attività con gli ospiti;
- n. 1 Psicologo – Cat. E2 – per n. 10 ore settimanali con funzioni di supervisione del lavoro svolto dall’equipe e sostegno al progetto individuale di ciascun ospite;
- n. 2 Educatori Professionali – Cat. D2 - per 20 ore settimanali cadauno, con funzioni di:
programmazione delle attività specifiche del percorso formativo (individuali ed in piccolo gruppo);
guida per l’utente durante le attività nei laboratori mirati;
osservazione e documentazione della risposta degli utenti e del piccolo gruppo all’intervento educativo-socio-riabilitativo;
relazione, scambio e confronto con le famiglie.
n. 4 Assistenti Xxxxxxxxxxx – Cat. C1 - per n. 20 ore settimanali cadauno con funzioni di:
supporto all’autonomia personale, assistenza e accompagnamento esterno;
guida e assistenza per l’utente durante le attività nei laboratori specializzati;
relazione con le famiglie per le informazioni sulle condizioni psicofisiche e le attività del fruitore del servizio;
guida automezzo e accompagno.
- n. 3 Tecnici di Laboratorio o maestri d’arte – Cat. D1 – per n. 16 ore settimanali cadauno per lo svolgimento delle attività occupazionali e ricreativo-terapeutiche in base all’articolazione oraria giornaliera e alle proposte progettuali.
Oltre al personale sopra indicato l’Organismo potrà proporre, in affiancamento agli operatori. l’impiego di volontari debitamente formati o del servizio civile nazionale.
Nel rispetto del modello organizzativo indicato e delle figure professionali richieste, l'organismo potrà proporre una diversa distribuzione del monte ore richiesto purché sia congruo rispetto alle finalità, agli obiettivi ed alle attività da realizzare.
E’ richiesta la flessibilità operativa del personale educativo e assistenziale in considerazione dell’obiettivo di garantire il soddisfacimento dei bisogni primari delle persone, ciascuna con una propria individualità.
Si richiede per tutte le figure professionali almeno due anni di esperienza in servizi analoghi all’oggetto del servizio da affidare.
L’Organismo affidatario è tenuto a comunicare ogni sostituzione che dovrà avvenire con operatori di pari qualifica ed esperienza professionale e dovrà essere concordato preventivamente con il referente municipale.
L’ Organismo metterà a disposizione un idoneo mezzo di trasporto (pulmino) per favorire il servizio di trasporto A/R con l’assistenza agli utenti che non possono accedere al servizio in maniera autonoma.
ART. 6 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO
L'organismo dovrà proporre gli strumenti di rendicontazione (fac-simile di schede di monitoraggio, report periodici, ecc.) necessari a garantire e favorire il monitoraggio e la verifica da parte del Municipio sui singoli progetti individualizzati e, attraverso metodi di raccolta e di elaborazione dei dati e la misurabilità dei risultati, sull’efficacia delle strategie messe in atto rispetto al progetto complessivo.
Dovranno essere promossi momenti strutturati di incontro per la verifica del lavoro effettuato, per l’organizzazione delle attività e per lo scambio di informazioni necessarie per lo svolgimento dei piani di intervento personalizzati per ogni utente.
Il Coordinatore del Centro, che ha la responsabilità sia della struttura che del servizio prestato, dovrà costituire un punto di riferimento costante nei rapporti con il Municipio per tutta la durata del progetto e dovrà essere reperibile nelle fasce orarie in cui è organizzato il servizio, ai recapiti e numeri telefonici comunicati preventivamente al Municipio; in caso di variazione di detti recapiti, dovrà darne tempestiva comunicazione al Municipio stesso.
La verifica della qualità del Servizio erogato sarà costantemente monitorata attraverso il referente del Servizio Sociale municipale e saranno inoltre interessati e resi partecipi, in questa fase, gli stessi utenti e le loro famiglie.
Xxxxxxx, a questo proposito, previsti incontri mensili, con le famiglie, i referenti dei servizi municipali del progetto e il referente dell’Organismo per monitorare l’andamento generale del progetto e per affrontare eventuali problematiche e criticità del Centro.
ART. 7 IMPORTO COMPLESSIVO DELL’APPALTO
L’importo a base d’asta stimato presunto del servizio, per l’intera durata del contratto, è pari ad € € 448.998,84 (al netto dell’IVA ove e se dovuta) suddiviso come segue:
- € 225.066,42 per l’annualità 2020
- € 223.932,42 per l’annualità 2021
ART. 8 DURATA DELL’APPALTO
Il servizio avrà una durata complessiva di 24 mesi a partire dal 01.01.2020 (o, comunque, dalla data dell’affidamento) al 31.12.2021.
ART. 9 OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE
L’Organismo, nell’adempimento dell’obbligazione di erogazione del servizio, deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta in base alle prescrizioni di cui al contratto e al presente capitolato.
La stipulazione del contratto da parte dello stesso equivale a dichiarazione:
- di perfetta conoscenza ed accettazione di tutte le norme vigenti in materia di appalti di servizi pubblici, delle norme che regolano il presente appalto nonché delle condizioni che attengono all’esecuzione del servizio;
- della sussistenza delle condizioni che consentono l’immediata esecuzione del servizio. In particolare l’Organismo affidatario è tenuto:
- a fornire la disponibilità di una sede adeguata ad ospitare gli utenti, così come richiesta nell’art. 4 del presente Capitolato;
- a garantire il servizio di trasporto degli utenti come sopra richiesto, in presenza di un autista che si occuperà del trasporto, degli utenti che ne facciano richiesta, dalla propria abitazione al Centro e viceversa.
- a mettere a disposizione un idoneo mezzo di trasporto (pulmino) e a farsi carico delle spese ad esso connesse.
- a garantire, durante gli spostamenti, la presenza di almeno un accompagnatore, operatore socio-sanitario (che potrà essere anche l’operatore di turno);
- a fornire i pasti giornalieri, comprendendo la colazione, il pranzo e la merenda, qualora prevista dall’articolazione delle attività.
ART. 10 DIVIETO SUBAPPALTO E CESSIONE DI CONTRATTO
All’Organismo affidatario è fatto espresso divieto di sub-appaltare o comunque cedere a terzi, in tutto o in parte lo svolgimento dell'attività oggetto della Convenzione, pena Ia risoluzione del Contratto, ai sensi dell'art.1456 del Codice Civile, fatta salva Ia cessione pro-soluto di cui alla Deliberazione della Giunta Capitolina n. 281 del 15/09/2010.
ART. 11 RESPONSABILITA’ E ASSICURAZIONE
L’ Organismo Affidatario:
- è tenuto all’adempimento di tutti gli obblighi derivanti dalla legge sull’assicurazione del personale a qualsiasi titolo impiegato.
- sarà responsabile civilmente e penalmente di tutti i danni di qualsiasi natura che potessero derivare a persone e/o cose a causa della realizzazione dell’iniziativa e si obbliga a sollevare il Direttore della Direzione Socio Educativa del Municipio III Montesacro e la Pubblica Amministrazione da qualunque pretesa, azione, domanda, molestia od altro che possa loro derivare direttamente od indirettamente dalla gestione del servizio in parola.
Per tutti i rischi sopra esposti l’Organismo Affidatario dovrà provvedere alla stipula di idonea assicurazione per Responsabilità Civile verso Terzi con massimale di copertura non inferiore ad € 1.500.000,00 e dovrà darne copia al momento della firma del documento di stipula.
ART. 12 GARANZIA DEFINITIVA
Per la disciplina della garanzia definitiva si applica l’art. 103 del d.lgs. 50/2016. Qualora l’ammontare della garanzia dovesse ridursi per effetto dell’applicazione di penali o per qualsiasi altra causa, l’appaltatore deve provvedere al reintegro della stessa entro il termine di 10 (dieci) giorni naturali e consecutivi dal ricevimento della relativa richiesta effettuata dalla stazione appaltante.
In caso di inadempimento alle obbligazioni previste nel comma precedente, la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all’appaltatore.
ART. 13 TRACCIABILITA' DEI FLUSSI FINANZIARI
Al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari, finalizzata a prevenire infiltrazioni criminali, il contraente si obbliga all’osservanza del disposto, di cui all’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136, recante: “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, così come sostituito dall’art. 7 del d.l. 12 novembre 2010, n. 187, convertito con modificazioni con legge 17 dicembre 2010, n. 217.
Ai sensi dell’art. 3, comma 9–bis della citata l. 136/2010, il mancato utilizzo degli strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni costituisce causa di risoluzione del contratto.
L’esecutore del contratto si obbliga a comunicare a Roma Capitale gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati entro sette giorni dalla loro accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, dalla loro prima utilizzazione in operazioni finanziarie relative ad una commessa pubblica, nonché, nello stesso termine, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi. Gli stessi soggetti provvedono, altresì, a comunicare ogni modifica relativa ai dati trasmessi.
ART. 14 SICUREZZA
L’appaltatore si obbliga a ottemperare, nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori, a tutte le prescrizioni derivanti da disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, nonché di prevenzione e disciplina antinfortunistica, assumendo a proprio carico tutti i relativi oneri.
In particolare, si impegna a rispettare e a fare rispettare al proprio personale nell’esecuzione delle obbligazioni contrattuali tutte le norme e gli adempimenti di cui al d.lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.
Adotta inoltre tutti i mezzi ritenuti necessari a garantire una perfetta rispondenza alle vigenti disposizioni igienico-sanitarie previste per lo svolgimento del servizio oggetto del presente capitolato.
ART. 15 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Nell’ambito dell’attività oggetto del contratto, l’appaltatore potrà venire a conoscenza e trattare dati comuni e sensibili relativi ai servizi offerti agli utenti della stazione appaltante. L’appaltatore pertanto, ai sensi e per gli effetti del d.lgs. n. 196/2003 e ss.mm.ii., è nominato Responsabile del trattamento dei dati, nei limiti e per la durata dell’affidamento.
I dati personali oggetto del trattamento sono strettamente necessari per adempiere al contratto stesso. L’appaltatore, in qualità di Responsabile del trattamento dei dati, ha il compito e la responsabilità di adempiere a quanto necessario per il rispetto delle disposizioni della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (inclusi i provvedimenti del Garante) e di osservare scrupolosamente quanto in essa previsto nonché le istruzioni impartite dal Titolare del trattamento.
ART. 16 VERIFICHE E CONTROLLI SULLO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO – INADEMPIMENTI E PENALI
Il Municipio Roma III Montesacro si riserva, con ampia ed insindacabile facoltà e senza che l’Organismo Affidatario possa nulla eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità del servizio nella persona del Responsabile Unico del Procedimento o del Direttore dell’Esecuzione del Contratto (D.E.C.), ove nominato.
In caso di inadempimento o di adempimento parziale degli obblighi contrattuali assunti, saranno applicate le seguenti penali:
A) una penale in misura giornaliera pari all’ 1 per mille dell'ammontare netto contrattuale per ogni giorno di ritardo nella esecuzione del servizio anche parziale, rispetto ai termini previsti nel presente articolo;
B) una penale in misura pari all’ 1 per mille dell'ammontare netto contrattuale per ciascuna rilevazione di non conformità risultante dalle attività di verifica delle prestazioni contrattuali;
C) una penale in misura giornaliera pari all’ 1 per mille dell'ammontare netto contrattuale per la mancata o ritardata osservanza degli ordini/direttive impartiti dal R.U.P.
Gli eventuali inadempimenti contrattuali che daranno luogo all’applicazione delle penali di cui al presente articolo saranno contestati per iscritto da Roma Capitale all’esecutore. L’esecutore dovrà comunicare, in ogni caso, per iscritto le proprie deduzioni/giustificazioni a Roma Capitale nel termine massimo di n. 3 (tre) giorni naturali e consecutivi a decorrere dalla data di ricezione della contestazione. Qualora le giustificazioni addotte dall’esecutore, a giudizio insindacabile di Roma Capitale, non fossero ritenute accoglibili, ovvero non fossero presentate nel termine dianzi previsto, saranno applicate all’esecutore le penali come sopra indicate a decorrere dall’inizio dell’inadempimento.
L’incameramento delle penali sarà effettuato nell’ambito del conseguente provvedimento di liquidazione della relativa fattura, ovvero anche di fatture successive, nel caso in cui l’importo della stessa dovesse eccedere il valore del servizio oggetto di contestazione.
La richiesta e/o il pagamento delle penali di cui al presente articolo non esonera in nessun caso l’esecutore dall’adempimento dell’obbligazione per la quale si è reso inadempiente e che ha fatto sorgere l’obbligo di pagamento della medesima penale.
L’esecutore prende atto che l’applicazione delle penali previste dal presente articolo non preclude il diritto di Roma Capitale di richiedere il risarcimento degli eventuali maggiori danni.
IL DIRETTORE
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