ALLEGATO A)
ALLEGATO A)
ACCORDO DI PROGRAMMA FINALIZZATO ALL’ATTIVAZIONE DELLA “RETE DI RISERVE VAL DI CEMBRA - AVISIO” (L.P. 23 maggio 2007 n. 11) SUL TERRITORIO DEI COMUNI DI ALTAVALLE, CAPRIANA, SEGONZANO, VALFLORIANA, CEMBRA-LISIGNAGO, LONA LASES, ALBIANO
Premesso che:
1. La Valle di Cembra si caratterizza per la presenza di un ambiente che esprime significative valenze naturalistiche e paesaggistiche, reso prezioso in particolare dalla successione di zone umide e da torbiere in diversi stadi di evoluzione. L’allineamento di depressioni e dossi ricchi di ecosistemi forestali di alto valore naturale alle quote più alte, i terrazzi glaciali alle quote intermedie, in corrispondenza dei quali si sono sviluppati nel corso del tempo i centri abitati principali, le incisioni e le forre del torrente Avisio, costituiscono delle preziose testimonianze del glacialismo quaternario e della successiva attività morfogenetica determinata dal reticolo idrico superficiale. Il territorio cembrano, inoltre, alle quote medio - basse è connotato da estese sequenze di terrazzamenti punteggiati da paesi e piccoli insediamenti rurali, i quali permettono di annoverarlo tra i più significativi paesaggi agricoli tradizionali del Trentino. Il percorso del Torrente Avisio, uno tra i principali corsi d’acqua provinciali, scavato nelle Vulcaniti della Piattaforma Porfirica Atesina, si segnala per la singolarità dei suoi scorci paesaggistici così come per i preziosi angoli di wilderness che ancora ospita. Il territorio cembrano è percorso inoltre da una rete di sentieri, taluni dei quali (come ad esempio il Sentiero Europeo E5 e il Sentiero del Dürer) sono inseriti in un contesto di respiro transnazionale e consentono ai visitatori di conoscere le emergenze espresse dall’ambiente naturale e dal paesaggio, così come con quelle di carattere storico - sociale. Il quadro ambientale in cui si trova la Rete di Riserve si completa inoltre con le pendici del gruppo montuoso del Lagorai, coinvolto dai territori dei Comuni di Valfloriana e di Lona Lases.
2. A fine 2011, per volontà di 5 Comuni (Faver, Valda, Grumes, Grauno e Capriana), della Provincia Autonoma di Trento, dell’ASUC Rover-Carbonare, della Magnifica Comunità di Fiemme e della Comunità della Valle di Cembra, è nata la Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio, sulla base di un Accordo di Programma, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2044 del 30 settembre 2011, ai sensi dell’art. 47 della Legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11. Al fine di pianificare le azioni da realizzare e fare un’analisi delle emergenze naturalistiche presenti sul territorio, la Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio ha redatto uno specifico Piano di Gestione, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 635 di data 12/04/2013.
3. L’Accordo di Programma precedentemente richiamato è stato modificato con un Atto approvato da ultimo con deliberazione della Giunta provinciale n. 2099 del 29 novembre 2014. L'atto modificativo, sottoscritto in data 2 dicembre 2014, prevedeva:
● il prolungamento della durata dell’Accordo medesimo fino al 30 settembre 2016;
● la formalizzazione dell’avvenuta adesione del Consorzio BIM Adige quale nuovo soggetto sottoscrittore dell'Accordo di Programma della Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio;
● l’attivazione di un confronto con il territorio per approfondire eventuali manifestazioni di interesse da parte di altre amministrazioni limitrofe ad aderire alla Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio.
4. A fine 2016 è stato approvato un nuovo Accordo di Programma dagli Enti sottoscrittori (Comune di Altavalle, Capriana, ASUC Rover-Carbonare, Magnifica Comunità di Fiemme, Comunità della Valle di Cembra, Consorzio dei Comuni del Bim dell’Adige e Provincia Autonoma di Trento) con il coinvolgimento del Comune di Segonzano che aveva manifestato la volontà di aderire alla Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio. Tale accordo è stato approvato da ultimo con delibera della Giunta Provinciale numero 2058 di data 18 novembre 2016 e sottoscritto il 29 novembre 2016.
5. Nell’ambito dell’attività della Rete di Riserve e visto l’avvicinarsi della scadenza dell’accordo in essere, a partire da fine 2018 è stato avviato un percorso di confronto con le amministrazioni dei Comuni limitrofi per verificare un possibile interesse ad aderire alla Rete di Riserve. In data 27 dicembre 2018 il Presidente della Rete di Riserve, il sindaco del Comune di Altavalle Xxxxxx Xxxxxxxx, ha inviato una lettera di raccolta manifestazioni di interesse ad aderire alla Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio nell'ambito dell'aggiornamento del relativo Piano di Gestione (Prot. 8327) ai sindaci dei Comuni di Valfloriana, Cembra- Lisignago, Sover, Lona Lases, Albiano, Giovo, nonché ai membri della Conferenza della Rete di Riserve, invitando gli stessi ad esprimere il proprio eventuale interesse e a partecipare a una riunione informativa nel mese di gennaio 2019.
6. Tale riunione, alla quale hanno partecipato rappresentanti di tutte le amministrazioni dei Comuni della Valle di Cembra e dei Comuni di Valfloriana e Capriana, si è svolta in data 23 gennaio 2019 presso la sala consigliare del Comune di Altavalle a Faver.
7. Nei mesi di aprile e maggio 2019, su invito delle amministrazioni comunali, sono state organizzate serate informative dedicate alla popolazione nei Comuni di Albiano, Lona Lases, Valfloriana, Cembra-Lisignago.
8. In data 14 giugno 2019 il Presidente della Rete di Riserve, il sindaco del Comune di Altavalle Xxxxxx Xxxxxxxx, ha inviato lettera di richiesta di manifestazione di interesse alla formazione di un nuovo accordo per la Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio (Prot. 3969) agli Enti già sottoscrittori dell'Accordo attualmente in essere (Comune di Segonzano, Comune di Capriana, Comunità della Valle di Cembra, Consorzio dei Comuni del BIM dell’Adige, ASUC Rover-Carbonare, Magnifica Comunità di Fiemme, Provincia Autonoma di Trento) e ai Comuni che nei mesi successivi al sopracitato incontro ufficiale del 23 gennaio 2019 hanno espresso il proprio interesse a valutare una possibile adesione alla Rete di Riserve (Comune di Cembra-Lisignago, Comune di Valfloriana, Comune di Lona Lases, Comune di Albiano).
9. A tale comunicazione hanno dato seguito, esprimendo la propria volontà a formare un nuovo Accordo di Programma:
● L’ASUC di Rover Carbonare con nota ufficiale di data 18.06.2019
● Il Comune di Segonzano con nota ufficiale di data 20.06.2019
● Il Comune di Valfloriana con nota ufficiale di data 24.06.2019
● Il Comune di Lona Lases con nota ufficiale di data 26.06.2019
● Il Comune di Cembra-Lisignago con nota ufficiale di data 27.06.2019
● Il Comune di Capriana con nota ufficiale di data 08.07.2019
● Il Comune di Albiano con nota ufficiale di data 09.07.2019
● La Magnifica Comunità di Fiemme con nota ufficiale di data 11.07.2019
● Il Consorzio dei Comuni del BIM dell’Adige con nota ufficiale di data 17.07.2019
● La Comunità della Valle di Cembra con nota ufficiale di data 29.07.2019
● Il Comune di Altavalle con nota ufficiale di data 30.07.2019
10. Viste le sopra citate manifestazioni di interesse pervenute al Comune di Altavalle, sono state contattate le ASUC di Lona e di Lases, l'Agenzia Provinciale per le Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento e la Comunità territoriale della Val di Fiemme come soggetti territorialmente coinvolti.
11. In data 9 agosto 2019 la Comunità territoriale della Val di Fiemme ha inviato nota ufficiale confermando la volontà di sottoscrivere il nuovo Accordo di Programma della Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio.
12. Con nota ufficiale di data 26.08.2019 l’ASUC di Lona ha comunicato la propria disponibilità ad aderire alla Rete di Riserve subordinatamente alla condizione che a carico dell'ASUC non venga posto alcun costo e/o onere finanziario per i costi di gestione ordinari.
13. Con nota ufficiale di data 11.09.2019 l’ASUC di Lases ha comunicato la propria disponibilità ad aderire alla Rete di Riserve subordinatamente alla condizione che a carico dell'ASUC non venga posto alcun costo e/o onere finanziario per i costi di gestione ordinari.
14. L'Agenzia Provinciale per le Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento ha confermato la propria disponibilità a collaborare alla stesura dell’Accordo di Programma.
15. Pertanto i soggetti sopra citati, in accordo con l’Amministrazione Provinciale, hanno manifestato la volontà congiunta di attivare un nuovo Accordo di Programma per il nuovo triennio per la costituzione della Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio.
Preso atto che
● La Legge Provinciale 23 maggio 2007, n. 11 “Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette” ed in particolare l’art. 47 contempla la possibilità di attivare, su base volontaria previa stipula di un apposito “Accordo di Programma” con la Provincia Autonoma di Trento, una
“Rete di Riserve” in virtù della quale i Comuni amministrativi territorialmente interessati divengono soggetti responsabili per la conservazione delle aree protette presenti sul proprio territorio e per la predisposizione del relativo Piano di Gestione. Il comma 2 del citato art. 47 precisa inoltre che, se sono territorialmente interessati, partecipano all'accordo di programma anche l'Agenzia provinciale delle foreste demaniali istituita dall'art. 68, la Magnifica Comunità di Fiemme, le Regole di Spinale e Manez, le ASUC e le consortele. Se la Rete di Riserve coinvolge in via prevalente le aree di protezione fluviale e gli ambiti fluviali di cui al comma 1, possono partecipare anche i bacini imbriferi montani (BIM).
● Le porzioni di territorio che possono essere prese in considerazione per la definizione delle aree da includere all’interno della Rete di Riserve sul territorio dei Comuni di Altavalle, Capriana, Segonzano, Valfloriana, Lona Lases, Cembra- Lisignago e Albiano sono:
SITI NATURA 2000 | |||
NOME | LOCALITÀ | COMUNI INTERESSATI | SUPERFICIE (Ha) |
ZSC IT3120102 “Lago di Santa Colomba” [entro i cui confini è compresa la Riserva locala “Palù dei Preti] | Lago di Santa Colomba | Albiano | 0,58 (parte compresa nella Rete) |
ZSC IT3120170 “Monte Barco - Le Grave” [coincidente con la Riserva Naturale Provinciale n. 26 ed entro i cui confini sono comprese le Riserve locali 3 Monte della Gallina (A) e (B)] | Xxxxx Xxxxx - Xx Xxxxx | Xxxxxxx | 000,00 (xxxxx compresa nella Rete) |
ZSC IT3120046 “Prati di Monte” [coincidente con la Riserva Naturale Provinciale n. 28] | Prati di Monte | Altavalle | 5,99 |
ZSC IT3120047 “Paluda la Lot” [coincidente con il biotopo n. 29] | Paluda la Lot | Altavalle | 6,62 |
ZSC IT3120048 “Laghetto di Vedes” [coincidente con il biotopo n. 30] | Laghetto di Vedes | Altavalle | 8,26 |
ZSC IT3120055 “Lago Nero” [coincidente con il biotopo n. 1] | Lago Nero | Capriana | 3,08 |
ZSC IT3120045 “Lagabrun” [coincidente con la Riserva Naturale Provinciale n. 27] | Lagabrun | Cembra- Lisignago | 4,65 |
ZSC IT3120049 “Lona-Lases” [coincidente con la Riserva Naturale Provinciale n. 31] | Lona-Lases | Lona-Lases | 25,51 |
ZSC IT3120024 “Zona Umida Valfloriana” [coincidente con il biotopo n. 6] | Zona Umida Valfloriana | Valfloriana | 203,29 |
ZSC IT3120107 “Val Cadino” | Val Cadino | Valfloriana | 1109,77 |
ZPS IT3120160 “Lagorai” | Lagorai | Valfloriana | 677,67 (parte compresa nella Rete) |
TOTALE SUPERFICIE NATURA 2000 | 2178,3 |
RISERVE LOCALI | ||
NOME | COMUNI INTERESSATI | SUPERFICI E (Ha) |
Riserva locale 3 Monte della Gallina (A) | Albiano | 0,50 |
Riserva locale 0 Xxxxx xxxxx Xxxxxxx (X) | Xxxxxxx | 0,77 |
Riserva locale 5 Palù dei Preti | Albiano | 0,23 (parte compresa nella Rete) |
Riserva locale 1 Palù Acquadiva (A) | Albiano | 1,25 |
Riserva locale 0 Xxxx Xxxxxxxxx (X) | Xxxxxxx | 2,22 |
Riserva locale 34 Acqua della Rossa | Capriana | 3,26 |
Riserva locale 35 Prati del Toro (A) | Capriana | 0,88 |
Riserva locale 36 Prati del Toro (B) | Capriana | 2,86 |
Xxxxxxx xxxxxx 00 Xxx Xxxxxx | Xxxxxx-Xxxxxxxxx | 1,19 |
Riserva locale 57 Feo | Cembra-Lisignago | 0,90 |
Riserva locale 58 Val Fredata (A)+(B) | Cembra-Lisignago | 2,26 |
Riserva locale 97 Palù della Stua | Cembra-Lisignago | 0,83 |
Riserva locale 79 Cavallo (A) | Faver | 2,19 |
Riserva locale 78 Cavallo (B) | Faver | 0,77 |
Riserva locale 161 Xxxx Xxxx | Xxxxxxxxx | 1,07 |
Riserva locale 162 Palù delle Masere | Segonzano | 0,67 |
Riserva locale 163 Palù di Evi | Segonzano | 1,59 |
Riserva locale 164 Zise | Segonzano | 0,56 |
Riserva locale 209 Palù del Moro (Palù da la Roro) | Valda | 0,53 |
Riserva locale 211 Monpiana (A) | Valda | 0,75 |
Riserva locale 210 Monpiana (B) | Valda | 0,75 |
Riserva locale 212 Palù | Valfloriana | 1,30 |
TOTALE SUPERFICIE RISERVE LOCALI | 27,3 |
AMBITI FLUVIALI ECOLOGICI (AFE) | ||
NOME | COMUNI INTERESSATI | SUPERFICIE (Ha) |
Ambiti Fluviali Ecologici (AFE) | Albiano | 76,9 |
Altavalle | 237,3 | |
Capriana | 94,9 | |
Cembra Lisignago | 148,9 | |
Lona - Lases | 54,8 | |
Segonzano | 123,8 | |
Valfloriana | 80,4 | |
TOTALE AFE | 817,0 |
AMBITI DI INTEGRAZIONE ECOLOGICA (AIE) | ||
NOME | COMUNI INTERESSATI | SUPERFICIE (Ha) |
Ambiti di Integrazione Ecologica (AIE) | Albiano | 115,8 |
Altavalle | 1585,2 | |
Capriana | 742,4 | |
Cembra Lisignago | 839,4 | |
Lona - Lases | 210,2 | |
Segonzano | 689,4 | |
Valfloriana | 596,1 | |
TOTALE AIE | 4778,6 |
Le parti sottorappresentate:
La Provincia Autonoma di Trento Il Comune di Altavalle
Il Comune di Capriana Il Comune di Segonzano Il Comune di Valfloriana Il Comune di Lona Lases
Il Comune di Cembra-Lisignago Il Comune di Albiano
La Comunità della Valle di Cembra Il Consorzio BIM dell’Adige
L’Amministrazione Separata Usi Civici di Rover - Carbonare L’Amministrazione Separata Usi Civici di Lona L’Amministrazione Separata Usi Civici di Lases
La Magnifica Comunità di Fiemme
La Comunità territoriale della Val di Fiemme L'Agenzia Provinciale per le Foreste Demaniali
convengono e sottoscrivono il presente Accordo come segue.
CAPO I – Obiettivi e Pianificazione
Art. 1
Obiettivi dell’Accordo di Programma
1. L’Accordo di Programma è finalizzato all’ottenimento dei seguenti obiettivi generali:
a) la salvaguardia, il sostegno e la promozione delle tradizionali attività che fanno riferimento all’uso civico, alla selvicoltura, all’allevamento zootecnico, al pascolo, all’agricoltura di montagna, al taglio del fieno, alla raccolta del legnatico, alla caccia, alla pesca, alla raccolta dei funghi e dei frutti del bosco e all’apicoltura, nonché le attività ricreative, turistiche e sportive compatibili, come elementi costitutivi fondamentali per la presenza antropica nelle aree di montagna;
b) il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat dei siti Natura 2000 di cui alle direttive europee Uccelli (2009/147/CE) e Habitat (92/43/CEE), diffondendo la conoscenza e promuovendo il rispetto tra cittadini e ospiti con campagne di sensibilizzazione, attività didattiche mirate e la costituzione di percorsi didattico-fruitivi, ove ciò non incida negativamente sull'esigenza primaria di conservazione;
c) la promozione della Rete in un'ottica di valorizzazione del turismo sostenibile inteso come “qualsiasi forma di sviluppo, pianificazione o attività turistica che rispetti e preservi nel lungo periodo le risorse naturali, culturali e sociali e contribuisca in modo equo e positivo allo sviluppo economico e alla piena realizzazione delle persone che vivono, lavorano o soggiornano nelle aree protette” (Fonte: Carta Europea del Turismo Sostenibile);
d) la promozione della partecipazione di cittadini e portatori di interesse e la diffusione di tutte le informazioni e i dati relativi alla Rete in forma fruibile anche ai non esperti del settore;
e) la qualificazione e la diversificazione dell'offerta turistica sostenibile riconoscendo il territorio come primo fattore di attrattiva.
2. Nel perseguire gli obiettivi di cui sopra non saranno introdotti ulteriori vincoli e divieti rispetto a quelli già stabiliti dalla normativa comunitaria, nazionale e provinciale per le specifiche tipologie di aree protette presenti nella Rete di Riserve, in materia di gestione del territorio e di svolgimento delle attività tradizionali.
3. Quanto sopra dettagliato sarà realizzato in accordo con quanto prescritto sia dalla legislazione provinciale e nazionale che dalle Direttive Comunitarie.
Art. 2
Azioni per la durata di validità dell’Accordo
1. Sono state individuate le seguenti tipologie di azioni da attuare nel periodo di validità dell’Accordo di Programma della Rete di Riserve, sulle quali sono impostati il Programma finanziario e il relativo Documento tecnico:
X. Xxxxxxxxxxxxx e conduzione della Rete
B. Studi, monitoraggi, piani
C. Comunicazione, educazione, formazione
D. Sviluppo locale sostenibile
E. Azioni concrete per la fruizione e la valorizzazione
F. Azioni concrete di conservazione e tutela attiva della natura
G. Programma di Sviluppo Rurale
2. La Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio si impegna a partecipare attivamente ai progetti di sistema proposti dalla Provincia Autonoma di Trento, al fine di promuovere uno sviluppo organico e coordinato del sistema delle Aree Protette.
3. Per l’elenco delle azioni e i relativi budget si rimanda agli allegati che sono parte integrante e sostanziale del presente accordo: “Allegato B - Documento tecnico” e “Allegato C - Programma finanziario”.
Art. 3 Programma finanziario
1. Per la realizzazione delle azioni di cui all’Art. 2 e per il funzionamento ordinario della Rete, il Programma finanziario (Allegato C) prevede l'attivazione di diversi canali di finanziamento. Le relative risorse sono gestite con gli strumenti di programmazione e di bilancio finanziario propri dell'Ente capofila e così ripartite:
a) risorse della Provincia Autonoma di Trento ex art. 96 c. 4 e 4 bis della L.P. 23 maggio 2007, n. 11 pari ad euro 250.000,00 complessivi sul triennio, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla deliberazione della Giunta provinciale prevista all’articolo 96 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11.
Le risorse ex art. 96 della L.P. 23 maggio 2007, n. 11 sono destinate:
● per un minimo del 25% ad azioni concrete di conservazione e tutela attiva;
● a co-finanziare le spese relative al coordinamento e conduzione della Rete secondo quanto previsto dal documento "Criteri e modalità di finanziamento delle Reti di Riserve in attuazione dei commi 4 e 4 bis dell'articolo 96 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11";
● interventi, azioni, iniziative ed opere previsti dai piani di gestione della Rete di Riserve o dall’Accordo di Programma specifico.
b) cofinanziamento da parte del Consorzio B.I.M. Adige a decorrere dall'esercizio finanziario 2020 pari ad euro 240.000,00 sul triennio per le azioni del Programma finanziario, compresa la quota di cofinanziamento per la partecipazione ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale, ove queste siano necessarie per raggiungere il 100% della spesa;
c) cofinanziamento da parte della Comunità Valle di Cembra a decorrere dall'esercizio finanziario 2020 pari a euro 150.000,00 sul triennio;
d) fondi stanziati dai Comuni nei rispettivi bilanci a decorrere dall'esercizio finanziario 2020 per un importo totale di euro 210.000,00 sul triennio come di seguito ripartiti:
● Comune di Altavalle, euro 30.000,00 sul triennio;
● Comune di Capriana, euro 30.000,00 sul triennio;
● Comune di Segonzano, euro 30.000,00 sul triennio;
● Comune di Valfloriana, euro 30.000,00 sul triennio;
● Comune di Lona Lases, euro 30.000,00 sul triennio;
● Comune di Cembra-Lisignago, euro 30.000,00 sul triennio;
● Comune di Albiano, euro 30.000,00 sul triennio;
e) ricorso al Programma di Sviluppo Rurale sulla base della nuova programmazione del PSR 2021-2027 in fase di definizione. Gli importi saranno definiti esattamente nell’ambito della progettazione degli interventi.
2. I Comuni aderenti alla Rete di Riserve prevedono inoltre di poter finanziare, con proprie risorse, la quota residuale non coperta da eventuali contributi ottenuti tramite il Programma di Sviluppo Rurale o da altre forme contributive non prevedibili al momento della stesura del presente accordo. Gli stessi Comuni della Rete individueranno le modalità di ripartizione dei costi a loro carico in sede di Conferenza della Rete.
3. Nei territori di proprietà della Magnifica Comunità di Fiemme e di competenza dell'Agenzia Provinciale per le Foreste Demaniali, le azioni previste saranno gestite in via prioritaria dalla stessa, ovvero da soggetti diversi nel caso di rinuncia. Per gestione sono da intendersi le fasi della progettazione, della realizzazione delle opere e quant’altro necessario per la loro attivazione.
4. Per quanto riguarda le risorse ex art. 96 L.P. 23 maggio 2007 n. 11, in sede di elaborazione del programma delle azioni, le spese discrezionali verranno contenute nel limite massimo del 10% della spesa complessiva a carico del bilancio provinciale, in coerenza con quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta Provinciale prevista dall’art. 96 della L.P. 23 maggio 2007 n. 11.
5. Saranno ammesse sponsorizzazioni esterne di Aziende o Attività anche private con riferimento a finanziamento di specifici progetti, qualora tale contributo venga positivamente valutato dalla Conferenza della Rete, ad esclusione di azioni cofinanziate con i fondi europei.
6. Il Programma finanziario, allegato al presente Accordo (Allegato C), che ne costituisce parte integrante e sostanziale, potrà essere modificato, fermi restando
gli impegni assunti dai soggetti finanziatori sottoscrittori del presente Accordo, secondo le modalità previste al successivo art. 12.
CAPO II – Organizzazione e gestione della Rete di Riserve
Art. 4
Ente Capofila - Ente responsabile della Rete e sue funzioni
1. Il soggetto responsabile della “Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio”, in qualità di Ente Capofila, ai sensi dell’articolo 47, comma 5 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11, è individuato nella Comunità della Valle di Cembra.
2. Esso è referente della Provincia Autonoma di Trento e degli altri soggetti sottoscrittori del presente Accordo per quanto riguarda gli aspetti finanziari e per tutti gli adempimenti necessari al funzionamento della Rete, da assumere da parte degli organi competenti secondo il proprio ordinamento, ed in particolare cura:
a) l’esecuzione degli indirizzi, delle disposizioni e delle decisioni impartite dalla Conferenza della Rete e dal suo Presidente in collaborazione con il Coordinamento della Rete;
b) la gestione amministrativa con la predisposizione e l’assunzione di tutti i provvedimenti formali e adempimenti necessari al funzionamento della Rete;
c) gli aspetti finanziari e la gestione contabile ed in particolare colloca nel proprio bilancio gli stanziamenti necessari sulla base del Programma finanziario approvato dalla Conferenza della Rete e provvede a imputare le spese e a introitare le entrate, a effettuare le variazioni di bilancio necessarie, a predisporre i rendiconti necessari per l’introito dei vari finanziamenti e i riparti con gli Enti firmatari sulla base dei criteri stabiliti dalla Conferenza della Rete;
d) la rendicontazione finale di tutte le azioni dell’Accordo di Programma, escluse eventualmente quelle finanziate con fondi PSR, a tutti gli enti finanziatori, presentata entro i 10 mesi dalla scadenza dell’Accordo di programma, fatta salva la possibilità di prorogare il suddetto termine, ai sensi della deliberazione della Giunta provinciale n. 1980 di data 14 settembre 2007;
e) nomina, incarica o assume, ai sensi delle disposizioni vigenti, il Coordinatore e gli altri componenti dello staff di cui all’art. 10, di preferenza individuati all’interno delle pubbliche amministrazioni aderenti all’Accordo o tramite altre forme definite dall’ente capofila, entro i limiti del budget del Programma finanziario allegato C) e nel rispetto di quanto previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale di cui all’articolo 96 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11.
3. Per la gestione della Rete, l’Ente capofila potrà:
a) avvalersi delle attrezzature, del personale e dei servizi messi a disposizione anche dagli altri Enti sottoscrittori dell’Accordo, previa decisione della Conferenza della Rete;
b) avvalersi di personale esterno per lo svolgimento delle funzioni necessarie all'attività della Rete di Riserve, tra cui anche quelle amministrative;
c) affidare a uno o più Enti firmatari integralmente o parzialmente, anche mediante delega, l’esercizio della propria competenza in particolare in materia di interventi ricadenti nell’ambito dei rispettivi territori di cui sarà responsabile attuatore. L’atto di affidamento delle competenze, che deve essere accettato
dall’Ente destinatario, ne determina le modalità di esercizio e i rapporti tra le amministrazioni. L’Ente capofila assicura all’Ente delegato la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per l’esercizio delle competenze delegate;
d) procedere alla sottoscrizione di apposite convenzioni con altri soggetti pubblici o privati, al fine di avvalersi del supporto delle loro strutture tecniche.
4. L'Ente capofila provvederà a richiedere il finanziamento agli Enti firmatari dell’Accordo come segue:
a) alla Provincia Autonoma di Trento secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale prevista all’articolo 96 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11;
b) ai Comuni, alle Comunità di Valle e ai BIM secondo le modalità concordate nell’ambito della Conferenza della Rete.
5. Gli Enti sottoscrittori dell’Accordo di Programma si impegnano a collaborare attivamente alla manutenzione e alla gestione degli interventi effettuati dalla Rete di Riserve sui rispettivi territori di competenza. La Rete di Riserve deve prevedere risorse specifiche per la manutenzione e la gestione nel Programma finanziario.
Art. 5
Strutture organizzative della Rete
1. Sono Strutture organizzative della Rete di Riserve:
a) la Conferenza della Rete;
b) il Presidente della Rete;
c) il Forum Territoriale.
2. Per il funzionamento e la gestione della propria struttura organizzativa la Rete di Riserve si avvale del Coordinamento della Rete e del Gruppo di lavoro.
Art. 6 Conferenza della Rete
1. La Conferenza della Rete è composta da:
a) il Sindaco di ciascun Comune aderente alla Rete di Riserve o un suo delegato nella figura di un Assessore le cui deleghe siano pertinenti alla gestione dell’ambiente, dell’agricoltura e/o alla conservazione della natura;
b) il Presidente della Comunità di Xxxxx o un suo delegato nella figura di un Assessore le cui deleghe siano pertinenti alla gestione dell’ambiente, dell’agricoltura e/o alla conservazione della natura;
c) il Presidente del Consorzio B.I.M. Adige o suo delegato;
d) il Dirigente del Servizio Sviluppo sostenibile e Aree protette della Provincia Autonoma di Trento o suo delegato, con il compito specifico di assicurare un coordinamento della Rete con il sistema delle aree protette provinciali e di verificare che le azioni della Rete siano coerenti con le finalità di conservazione della natura con particolare riferimento alle zone di Rete Natura 2000.
2. Alla Conferenza della Rete possono partecipare, senza diritto di voto, i rappresentanti delle ASUC che hanno sottoscritto l'Accordo di Programma, convocate in merito a questioni specifiche che riguardino il territorio di loro competenza.
3. La Conferenza della Rete svolge le seguenti funzioni:
a) elegge al proprio interno il Presidente e il Vicepresidente. Il Vicepresidente oltre a svolgere i compiti che gli vengono delegati dal Presidente, lo sostituisce in caso di assenza o impedimento;
b) coordina l’organizzazione, il personale e la gestione finanziaria;
c) decide in materia di organizzazione, di personale, di contabilità e di gestione finanziaria e patrimoniale;
d) decide gli indirizzi politico‐programmatici e le priorità di azione;
e) verifica lo stato di attuazione del Piano di gestione;
f) nomina i membri del Gruppo di lavoro, determinandone gli eventuali rimborsi;
g) decide in ordine a deleghe di particolari funzioni al Coordinamento della Rete;
h) approva la relazione annuale sullo stato di attuazione della Rete nonché una rendicontazione finanziaria degli interventi attuati;
i) stabilisce i criteri per la nomina del Coordinamento della Rete e ne propone la revoca; determina compiti e compensi e decide in ordine a deleghe di particolari funzioni assegnate al Coordinamento;
j) interviene nel procedimento di rinnovo, proroga o modifica dell’Accordo di Programma e nel relativo procedimento di aggiornamento del Programma finanziario, nonché nelle variazioni al Programma finanziario;
k) decide e stabilisce ogni altro aspetto riferibile alla governance della Rete non disciplinato dal presente Accordo;
l) approva la proposta del Piano di gestione da avviare all’iter di adozione, come previsto dal Regolamento disciplinato dall’art. 11 del D.P.P. 3 novembre 2008, n. 50-157/Leg. e xx.xx.;
m)verifica lo stato di attuazione del Piano di gestione.
4. Il Coordinamento svolge le funzioni di segreteria della Conferenza mentre il Coordinatore assume il ruolo di Segretario della Conferenza;
5. La Conferenza è convocata almeno tre volte l'anno dal Presidente e ogni qualvolta questi lo ritenga opportuno o su richiesta di almeno tre dei suoi componenti.
6. La Conferenza decide a maggioranza dei presenti ad eccezione dei seguenti casi, nei quali decide a maggioranza degli aventi diritto (indicati al punto 1 dell'art. 6):
a) per l'approvazione dei punti inerenti il Piano di Gestione;
b) per le variazioni al Programma Finanziario solo nel caso di risorse aggiuntive (al netto della quota PSR) a quanto previsto dal presente Accordo di Programma;
c) per l'approvazione delle proposte di modifica, rinnovo o proroga del presente Accordo di Programma;
In caso di parità, prevale il voto del Presidente.
7. Alle sedute della Conferenza potranno partecipare, su invito del Presidente o della maggioranza dei componenti, uno o più rappresentanti scientifici e/o esperti del Gruppo di lavoro, ovvero componenti del Forum Territoriale.
8. Le decisioni assunte dalla Conferenza saranno attuate dall'Ente capofila.
Art. 7 Presidente della Rete
1. Il Presidente è eletto dalla Conferenza della Rete all’interno dei propri componenti.
2. Il Presidente della Rete rimane in carica per la durata dell’Accordo di Programma e può essere ri-confermato alla scadenza del mandato.
3. Il Presidente:
a) convoca e presiede la Conferenza della Rete, predisponendone l'ordine del giorno;
b) sovrintende all'andamento generale della Rete;
c) è portavoce della Rete nelle sedi istituzionali e pubbliche e la promuove a tutti i livelli;
d) fa parte del Coordinamento provinciale delle Aree Protette;
e) garantisce la trasparenza delle decisioni e delle informazioni tra le strutture organizzative e di gestione della Rete;
f) gestisce i rapporti con l’Ente Capofila e con il Coordinamento ai fini dell’attuazione delle decisioni assunte dalla Conferenza.
4. Non sono previsti compensi al Presidente, salvo il rimborso di spese documentate per lo svolgimento delle sue funzioni.
Art. 8 Forum Territoriale
1. Al fine di condividere nel modo più ampio il progetto della Rete di Riserve e di realizzarlo con la massima partecipazione possibile, viene istituito il Forum territoriale con lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere la popolazione e i vari portatori di interesse delle realtà economiche, sociali e ambientali. Il Forum territoriale collabora con la Conferenza della Rete per assicurare la più ampia partecipazione dei cittadini alla “Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio” e può essere consultato dalla medesima per esprimere parere su tutti gli aspetti che riguardano la Rete.
2. Il Forum non prevede una selezione dei partecipanti sulla base di criteri di rappresentatività, bensì promuove una partecipazione inclusiva volta alla
valorizzazione delle idee e alla ricerca di soluzioni condivise anche tra i diversi interessi.
3. Il Forum lavora con i tempi e le modalità più opportune nelle diverse fasi di approfondimento, di attuazione e gestione della Rete. Viene convocato dal Presidente della Rete, che lo presiede, almeno una volta all’anno.
4. L’attivazione del Forum Territoriale avviene anche tramite Laboratori partecipativi locali su base territoriale e/o tematica. I Laboratori partecipativi locali lavorano con i tempi e le modalità più opportune nelle diverse fasi di approfondimento, di attuazione e monitoraggio dei progetti e delle iniziative promossi della Rete di Riserve. Gli incontri dei Laboratori partecipativi locali possono essere ad invito, pubblici o con selezione mirata dei partecipanti, valutando ogni volta le esigenze specifiche di progetto. I Laboratori partecipativi locali sono convocati dallo staff della Rete o su richiesta delle realtà locali.
5. Le funzioni di Segretario del Forum Territoriale sono svolte dal Coordinatore della Rete.
6. Le riunioni del Forum Territoriale sono pubbliche.
Art. 9 Gruppo di lavoro
1. La Rete di Riserve si avvale anche della consulenza di un Gruppo di esperti che possono essere interpellati singolarmente o congiuntamente a seconda delle tematiche oggetto di approfondimento.
Il Gruppo di lavoro della Rete può essere composto da:
- tecnici ed esperti indicati dai Servizi provinciali interessati per materia (agricoltura, foreste, conservazione della natura, bacini montani) o individuati dalla Conferenza della Rete
- membri di associazioni locali o provinciali interessate per materia: agricoltura, zootecnia, caccia, pesca e tutela dell’ambiente, …
- altre competenze presenti sul territorio, che a titolo non esaustivo si richiamano:
- Aziende per il turismo e consorzi turistici;
- TSM - Trentino School of Management;
- STEP - Scuola per il governo del territorio e del paesaggio;
- MUSE - Museo delle Scienze di Trento;
- Fondazione Museo Civico di Rovereto;
- FEM - Fondazione Xxxxxx Xxxx di San Xxxxxxx all'Adige;
- SAT - Società Alpinisti Tridentini;
- Ecomusei.
2. Il Gruppo di lavoro affianca il coordinamento della Rete, e fornisce consulenza tecnica su richiesta della Rete. I tecnici ed esperti sono invitati a partecipare al Gruppo di lavoro in base ai temi trattati ed ogni qual volta la Rete lo ritenga necessario.
3. Gli esperti del Gruppo di lavoro possono essere interpellati per fornire consulenza in merito a:
- elaborazione e attuazione del Piano di gestione e/o dell’Accordo di Programma in coerenza con gli indirizzi della Conferenza, con particolare attenzione alle aree protette e agli habitat sensibili per la vita di specie vulnerabili o rare;
- coordinamento degli studi e della divulgazione dei risultati raggiunti;
- proposte e modalità operative per l’attuazione delle azioni in coerenza con gli indirizzi della Conferenza ed eventuali proposte di azioni non incluse nell’Accordo di Programma da presentare alla Conferenza;
- coordinamento delle progettualità ricadenti nel territorio della Rete.
4. Ai membri del Gruppo di lavoro non spetta alcun compenso per l’attività svolta.
Art. 10 Coordinamento della Rete
1. La gestione della Rete di Riserve oggetto del presente Accordo di Programma è assicurata dal Coordinamento della Rete, formato dal Coordinatore e da altre eventuali figure utili a completare il quadro delle competenze ritenute necessarie per un efficace funzionamento della Rete. Per la gestione amministrativa e contabile, il Coordinamento della Rete potrà essere affiancato, secondo quanto stabilito dalla Conferenza della Rete, da altre professionalità, ove possibile interne agli Enti aderenti all’accordo e rimanendo comunque nell'ambito del budget previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale prevista all’articolo 96 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11.
2. Il Coordinamento della Rete si occupa del funzionamento della Rete di Riserve. Le persone che ne fanno parte si occupano di:
a) svolgere le funzioni di segreteria della Conferenza della Rete, del Forum territoriale e del Gruppo di lavoro;
b) curare l'esecuzione delle disposizioni impartite dal Presidente e le decisioni della Conferenza della Rete;
c) sovrintendere all'attività della Rete, ivi compresa quella demandata a terzi e riferirne al Presidente e alla Conferenza della Rete;
d) svolgere le funzioni di animazione e coesione territoriale della Rete e attivare le competenze di supporto specialistico necessarie;
e) elaborare la relazione annuale sullo stato di attuazione della Rete;
f) partecipare ai lavori del Coordinamento provinciale delle Aree Protette del Trentino;
g) esercitare ogni altro compito inerente alla gestione della Rete che sia attribuito dalla Conferenza della Rete e che non sia riservato a un’altra struttura organizzativa.
3. Le nomine del Coordinamento della Rete sono proposte dalla Conferenza della Rete e sono individuate di preferenza all’interno delle pubbliche amministrazioni aderenti all’Accordo. Nell’impossibilità di percorrere detta ipotesi, le stesse potranno anche essere individuate esternamente alla Pubblica Amministrazione, entro i limiti del budget previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale prevista all’articolo 96 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11.
4. Si stabilisce fin da ora che non vi sarà alcuna sovrapposizione o duplicazione delle spese di coordinamento nel periodo di sovrapposizione fra l’accordo in oggetto e quello della Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio la cui scadenza è fissata al 30 giugno 2020. Il coordinamento si occuperà sia della chiusura della Rete di Riserve Alta Val di Cembra-Avisio sia dell’avvio della nuova Rete, con spese a carico dell'Accordo in scadenza al 30 giugno 2020. L'importo previsto nel presente accordo riguarderà solo le spese relative al periodo compreso tra il 01 luglio 2020 e la scadenza dello stesso.
CAPO III – Norme finali Art. 11
Durata, modalità di rinnovo e proroga dell’Accordo di Programma
1. Il presente Accordo di Programma ha durata triennale dalla data di sottoscrizione. Fatta salva la proroga dei termini di durata dell’Accordo di Programma, entro tale data tutte le azioni, escluse eventualmente quelle indicate al successivo comma, devono essere concluse. La conclusione delle attività è accertata: per le opere, dal certificato di fine lavori; per le altre tipologie di azioni, da dichiarazione di conclusione attività nei termini previsti.
2. Può essere data prosecuzione, oltre alla scadenza dell'Accordo, alle azioni finanziate sul PSR o altri bandi, a condizione che, entro tale scadenza, sia almeno stata presentata la relativa domanda di finanziamento. In caso contrario tali azioni possono essere attivate previa proroga, ai sensi del comma 3, lett.b).
3. Alla scadenza è possibile:
a) rinnovare l'Accordo per periodi di tempo di almeno tre anni, mantenendo invariato il territorio di riferimento e la governance della Rete di Riserve. Ai fini del rinnovo, su proposta della Conferenza della Rete, i soli soggetti finanziatori e la Giunta Provinciale approvano e sottoscrivono, entro quattro mesi successivi alla scadenza, un documento accessorio all’accordo originario che va a modificare gli articoli relativi a: premesse, durata, programma finanziario e, eventualmente, altri articoli che necessitino di aggiornamenti puramente formali. Tale documento è corredato da un nuovo Programma finanziario con relativo documento tecnico riguardante le azioni del nuovo triennio, compatibilmente con i relativi stanziamenti;
b) prorogare la durata dell’Accordo, con adeguata motivazione e su proposta della Conferenza della Rete di Riserve per ulteriori periodi di tempo che complessivamente non possono superare il triennio. Ai fini della proroga:
- nel caso la proroga non necessiti di risorse finanziarie aggiuntive, l’Ente capofila e la Giunta Provinciale approvano una Relazione tecnica sullo stato di avanzamento delle azioni previste dall’Accordo di Programma originario, con indicazione dei tempi previsti per la loro conclusione;
- nel caso in cui la proroga necessiti di risorse finanziarie aggiuntive, i soggetti finanziatori delle misure oggetto di proroga e la Giunta provinciale approvano una Relazione tecnica sullo stato di avanzamento delle azioni previste dall’Accordo di Programma originario, con l’indicazione dei tempi previsti per la loro conclusione e con l’eventuale descrizione di nuove azioni ritenute indispensabili, accompagnata dall’integrazione del programma finanziario.
- In caso di proroga i termini della rendicontazione di cui all’art. 4 si intendono a decorrere dalla nuova scadenza;
c) approvare un nuovo Accordo di Programma, qualora aderiscano alla Rete di Riserve nuovi soggetti firmatari, recedano dall’accordo in essere uno o più enti sottoscrittori e/o vengano modificati il territorio di riferimento e/o le modalità della governance.
4. I soggetti firmatari si impegnano a fare parte della Rete di Riserve nel periodo di durata dell’Accordo e a favorire l’entrata di nuovi Comuni limitrofi. In caso di eventuale volontà di recedere dall’Accordo di Programma prima dei termini di scadenza dello stesso, questa deve essere comunicata in forma scritta con almeno sei mesi di preavviso. In tale eventualità, il soggetto che intende recedere dovrà mantenere l’impegno finanziario assunto in sede di sottoscrizione dell’Accordo di Programma.
Art. 12
Modifica dell’Accordo di Programma e Variazioni al Programma finanziario
1. È possibile modificare il presente Accordo di Programma durante il periodo di validità del medesimo, solo a seguito della comune ed esplicita volontà di tutti i soggetti firmatari dello stesso.
2. È inoltre possibile apportare variazioni al programma finanziario allegato al presente Accordo di Programma, durante il periodo di validità del medesimo, secondo le modalità definite ai successivi commi.
3. Le variazioni al programma finanziario non possono diminuire l’importo destinato alla tipologia F “azioni concrete di conservazione e tutela attiva”, al netto degli importi relativi al PSR, salvo diverse e motivate proposte approvate dalla Conferenza previo assenso del Dirigente del Servizio Aree protette e sviluppo sostenibile della PAT.
4. Fatto salvo quanto indicato al punto precedente e fermo restando l’ammontare complessivo delle risorse destinate all’Accordo di Programma di cui al Programma finanziario, allegato C, al netto della quota PSR, è facoltà del Presidente della Rete approvare variazioni al programma finanziario, che non comportino l’introduzione di nuove azioni o l’eliminazione di quelle già esistenti, entro il limite del 5% dell’importo totale complessivo di cui all’allegato C, sempre al netto della quota PSR. Tali variazioni vanno comunicate alla Conferenza della
Rete. Ai fini del calcolo della percentuale di cui sopra, si considerano cumulativamente tutte le variazioni intervenute nel corso dell’Accordo.
5. Fermo restando l’ammontare complessivo delle risorse destinate all’Accordo di Programma di cui al Programma finanziario, allegato C, al netto della quota PSR, le variazioni al Programma finanziario pari o superiori ai limiti di cui al comma 4 e/o quelle che comportino l’introduzione di nuove azioni e l’eliminazione di quelle già esistenti, sono invece approvate dalla Conferenza della Rete, con il necessario assenso di tutti gli enti finanziatori delle azioni interessate dalla modifica. Tali variazioni richiedono l’approvazione, con provvedimento del capofila, del relativo aggiornamento del Documento tecnico.
6. Laddove le variazioni di cui ai commi 3, 4 e 5, riguardino azioni cofinanziate con risorse provinciali, queste dovranno rispettare altresì i criteri della deliberazione della Giunta provinciale prevista all’articolo 96 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11.
7. In caso di risorse aggiuntive, siano esse destinate a nuove azioni e/o ad integrazioni di azioni già programmate, la modifica del Programma finanziario viene proposta dalla Conferenza e approvata dai soggetti finanziatori delle risorse aggiuntive e dall’Ente Capofila con proprio provvedimento e dovrà essere supportata da una Relazione tecnica sullo stato di avanzamento delle azioni previste dall’Accordo di Programma, di quelle che necessitano di integrazione finanziaria e/o delle nuove azioni previste. Qualora non siano previste risorse aggiuntive a carico della Provincia, il Dirigente del Servizio Sviluppo sostenibile e Aree protette, con proprio provvedimento, prenderà atto del Programma finanziario e del documento tecnico aggiornati.
Art. 13 Composizione delle controversie
In caso di controversie sull’interpretazione del presente Accordo di Programma che non siano risolvibili in via bonaria, le Amministrazioni Comunali e gli altri Enti che partecipano allo stesso, unitamente all’Amministrazione Provinciale, nomineranno di comune accordo un collegio arbitrale. In mancanza di accordo, il collegio arbitrale sarà nominato dal Presidente del Tribunale di Trento su istanza della parte più diligente. L’arbitrato è disciplinato dagli articoli 806 e seguenti del Codice di procedura civile.
Provincia Autonoma di Trento
Agenzia Provinciale per le Foreste Demaniali
Comune di Albiano
Il Sindaco
Comune di Altavalle
Il Sindaco
Comunità della Valle di Cembra
Il Presidente
Comune di Capriana
Il Sindaco
Consorzio B.I.M. dell’Adige
Il Presidente
Comune di Segonzano
Il Sindaco
A.S.U.C. di Rover Carbonare
Il Presidente
Comune di Valfloriana
Il Sindaco
A.S.U.C. di Lona
Il Presidente
Comune di Lona Lases
Il Sindaco
A.S.U.C. di Lases
Il Presidente
Comune di Cembra - Lisignago
Il Sindaco
Magnifica Comunità di Fiemme
Lo Scario
Comunità territoriale della Val di Fiemme
Il Presidente
Luogo e data,