La fase negoziale: lettere di intenti, memoranda of understanding, puntuazioni
La fase negoziale: lettere di intenti, memoranda of understanding, puntuazioni
Avv. Prof. Xxxxxxxxx X. Xxxxxxx, 19 gennaio 2010
Codice civile Art. 1337
Trattative e responsabilità precontrattuale
Le parti, nello svolgimento delle trattative del contratto devono comportarsi secondo buona fede.
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1. Cass., sez. III, 29-03-2007, n. 7768
Perché possa ritenersi integrata la responsabilità precontrattuale, è necessario che tra le parti siano in corso trattative; che le trattative siano giunte ad uno stadio idoneo a far sorgere nella parte che invoca l’altrui responsabilità il ragionevole affidamento sulla conclusione del contratto; che la controparte, cui si addebita la responsabilità, le interrompa senza un giustificato motivo; che, infine, pur nell’ordinaria diligenza della parte che invoca la responsabilità, non sussistano fatti idonei ad escludere il suo ragionevole affidamento sulla conclusione del contratto; la verifica della ricorrenza di tutti i suddetti elementi, risolvendosi in un accertamento di fatto, è demandato al giudice di merito ed è incensurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato.
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2. Cass., sez. I, 01-03-2007, n. 4856
L’invito rivolto al comune, successivo alla sospensione delle trattative, a procedere alla stipula della compravendita di un fabbricato da destinare a scuola pubblica con un prezzo «rivalutato», incidendo su di un elemento essenziale del contratto e integrando una nuova proposta, comporta la ripetizione della procedura per pervenire alla conclusione del contratto: il successivo silenzio dell’ente locale non vale dunque ad integrare una ipotesi di responsabilità precontrattuale.
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3. Cass., sez. II, 05-02-2007, n. 2479
Non costituisce ipotesi di responsabilità precontrattuale la fattispecie in cui l’accordo tra le parti si è formato, ma a condizioni diverse da quelle che si sarebbero avute se la parte venditrice non avesse tenuto nei confronti degli acquirenti un comportamento contrario alla buona fede, in quanto la configurabilità della responsabilità precontrattuale è preclusa dalla intervenuta conclusione del contratto.
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4. Cass., sez. III, 07-02-2006, n. 2525
La responsabilità precontrattuale è configurabile in tutti i casi in cui un soggetto abbia compiuto azioni o sia incorso in omissioni contrastanti con i principi della correttezza e della buona fede, alla cui osservanza sono tenuti anche la p.a. e gli enti pubblici, nell’ambito del rispetto dei principi garantiti dall’art. 2043 c.c.; pertanto, ai fini dell’affermazione di tale responsabilità, è sufficiente il comportamento non intenzionale o meramente colposo della parte che - senza giusto motivo - abbia interrotto le trattative eludendo così le aspettative della controparte, la quale, confidando nella conclusione del contratto, sia stata indotta a sostenere spese o abbia rinunciato ad occasioni più favorevoli; in caso di violazione della norma di cui all’art. 1337 c.c. il risarcimento del danno è limitato al c.d. «interesse negativo», con la conseguenza che esso è cumulabile con risarcimento del maggior danno previsto dall’art. 1591 c.c.
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5. Cass., sez. III, 05-08-2004, n. 15040
Non è legittimamente configurabile un’ipotesi di responsabilità contrattuale tutte le volte in cui la rottura delle trattative e la mancata conclusione del contratto siano state in anticipo programmate, e costituiscano, pertanto, l’esercizio di una facoltà legittima da parte del recedente.
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Xxxxxxx x. Xxxxx (1992)
“Each party to the negotiations is entitled to pursue his (or her) own interest, so long as he avoids making misrepresentations. To advance that interest he must be entitled, if he think it appropriate, to threaten to withdraw from further negotiations or to withdraw in fact….”
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ARTICLE 2.1.13
(Conclusion of contract dependent on agreement on specific matters or in a particular form)
Where in the course of negotiations one of the parties insists that the contract is not concluded until there is agreement on specific matters or in a particular form, no contract is concluded before agreement is reached on those matters or in that form.
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Commento
“In commercial practice, particularly when transactions of considerable complexity are involved, it is quite frequent that after prolonged negotiations the parties sign an informal document called "Preliminary Agreement", "Memorandum of Understanding", "Letter of Intent" or the like, containing the terms of the agreement so far reached, but at the same time state their intention to provide for the execution of a formal document at a later stage ("Subject to Contract", "Formal Agreement to follow'). In some cases the parties consider their contract as already being concluded and the execution of the formal document only as confirmation of the already complete agreement. If, however, both parties, or only one of them, make it clear that they not intend to be bound unless the formal document has been drawn up, there will be no contract until that time even if the parties have agreed on all the relevant aspects of their transaction ".
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Xxxxxxx x. Xxxxx
The reason why an agreement to negotiate, like an agreement to agree, is unenforceable, is simply because it lacks the necessary certainty…. Accordingly a bare agreement to negotiate has no legal content.
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Little v. Courage
An undertaking to use one’s best endeavors to agree, however, is no different from an undertaking to agree, or to try to agree, or to negotiate with a view to reaching an agreement; all are equally uncertain and incapable of giving rise to a legally enforceable obligation.
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Cass., sez. III, 18-01-2005, n. 910
Ai fini della configurabilità di un definitivo vincolo contrattuale è necessario che tra le parti sia raggiunta l’intesa su tutti gli elementi dell’accordo, non potendosene ravvisare pertanto la sussistenza là dove, raggiunta l’intesa solamente su quelli essenziali ed ancorché riportati in apposito documento (c.d. «minuta» o «puntuazione»), risulti rimessa ad un tempo successivo la determinazione degli elementi accessori; peraltro, anche in presenza della completa regolamentazione di un determinato assetto negoziale può risultare integrato un atto meramente preparatorio di un futuro contratto, come tale non vincolante tra le parti, in difetto dell’attuale effettiva volontà delle medesime di considerare concluso il contratto, il cui accertamento, nel rispetto dei canoni ermeneutici di cui agli art. 1362 seg. c.c., è rimesso alla valutazione, del giudice di merito, incensurabile in cassazione ove sorretta da motivazione congrua
SEGUE 13
Cass., sez. III, 18-01-2005, n. 910
ed immune da vizi logici e xxxxxxxxx (nell’affermare il suindicato principio, la corte di cassazione ha cassato l’impugnata sentenza rilevando che, nel ritenere perfezionato un accordo transattivo tra le parti di un giudizio per effetto di duplice missiva inviata dal legale di una delle parti e considerata accettata dal difensore di controparte, il giudice di merito avesse peraltro nel caso del tutto omesso di valutare il comportamento complessivo delle parti, in particolare quello mantenuto successivamente alla supposta conclusione dell’accordo transattivo, non considerando che dopo lo scambio delle suindicate lettere il difensore di una delle parti aveva dichiarato in udienza avanti al giudice istruttore essere ancora pendenti trattative tra le parti per la formalizzazione di un accordo, al cui esito si riservava di chiedere la revoca della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto; e che nel prosieguo del giudizio le parti avevano in entrambi i gradi di
merito formulato opposte conclusioni). 14
Cass., sez. III, 14-07-2006, n. 16118
In tema di minuta o di puntuazione del contratto, l’indagine del giudice deve accertare se le parti abbiano inteso porre realmente in essere il rapporto contrattuale sin dal momento dell’accordo, oppure se la loro intenzione sia stata quella di differire la conclusione del contratto ad una manifestazione successiva di volontà; a tal fine, la valutazione del giudice deve prevalentemente incentrarsi sul documento in ordine al quale si è formato l’accordo delle parti, fermo restando che la parte ha la più ampia facoltà di provare con elementi extratestuali il mancato perfezionamento del contratto e che le risultanze istruttorie, comunque ottenute e quale che sia la parte ad iniziativa della quale sono formate, concorrono tutte ed indistintamente alla formazione del convincimento del giudice.
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Cass., sez. II, 07-04-2004, n. 6871
In tema di minuta o di puntuazione del contratto, qualora l’intesa raggiunta dalle parti abbia ad oggetto un vero e proprio regolamento definitivo del rapporto - l’accertamento del quale è riservato all’apprezzamento del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità se non per vizio di motivazione - non è configurabile un impegno con funzione meramente preparatoria di un futuro negozio, dovendo ritenersi formata la volontà attuale di un accordo contrattuale (la corte, nel formulare il principio surrichiamato, ha confermato la sentenza impugnata che, in considerazione della reciprocità delle concessioni, pattuite dalle parti in modo manifesto e definitivo, aveva ritenuto perfezionatasi una vera e propria transazione e non semplicemente un impegno ancora in itinere).
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Delaware court of Chancery
• Delaware law requires that to be enforceable a contract to enter into a future contract must specify all its material and essentials terms, and leave none to be agreed upon as the result of future negotiations.
• It is a well – settled principle of Delaware law that an agreement to agree in the future without any reasonable objective controlling standards is unenforceable.
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