ACCORDO DI PROGRAMMA PER L'ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA DEI SERVIZI SOCIALI TRIENNIO 2015/2017 DISTRETTO N° 8 BASSA BRESCIANA OCCIDENTALE
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L'ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA DEI SERVIZI SOCIALI TRIENNIO 2015/2017 DISTRETTO N° 8 BASSA BRESCIANA OCCIDENTALE
Ai sensi dell'articolo 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, della legge 7 agosto
1990, n. 241, dell'art. 19 della legge 8 novembre 2000, n. 328, dell'art. 18 della legge
regionale 12 marzo 2008 n. 3
Premesso che :
1. i Comuni dell'Ambito n. 8 hanno costituito un Tavolo zonale di programmazione degli interventi per la predisposizione del Piano di zona dei servizi sociali ai sensi della legge 8 novembre 2000, n. 328;
2. in data 25 ottobre 2003 è stata costituita dai quindici comuni dell'ambito 8 una fondazione di partecipazione " Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di Partecipazione" per la promozione e la realizzazione di una gestione associata degli interventi e dei servizi sociali mediante la creazione di un sistema locale a rete con particolare riferimento territoriale all'ambito distrettuale n. 8 di Orzinuovi;
3. dal 1 gennaio 2005 la "Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di Partecipazione" gestisce per conto dei Comuni dell'ambito 8 i servizi sociali;
4. con deliberazioni dei 15 Consigli comunali adottate nel 2007 è stato disposto un nuovo affidamento "in house" alla "Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di partecipazione" dei servizi sociali ivi individuati, per il periodo di tre anni a decorrere dal 1 gennaio 2008, prorogabili per ulteriori tre anni previa verifica, operata con delibera della Giunta comunale, della permanenza delle condizioni di efficienza, efficacia ed economicità che oggi giustificano la scelta gestionale;
5. il relativo contratto sopra indicato di gestione disciplinante i rapporti tra Fondazione e Comuni è stato sottoscritto in data 14 gennaio 2008;
6. con le deliberazioni di consiglio di cui al punto 5. erano stati indicati i servizi oggetto dell'affidamento diretto alla Fondazione, tra i quali, nell'ambito della Area Generale, le attività di coordinamento, di istruttoria e gestione dell'attuazione del piano di zona (le funzioni dell'ufficio di piano);
7. che con delibera di Giunta Comunale di Orzinuovi n. 147 del 21/7/2008 è stato approvato lo schema di contratto di servizio per la gestione dell'Ufficio di Piano che disciplina l'affidamento da parte del Comune di Orzinuovi (in qualità di Ente capofila) alla Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di Partecipazione della gestione delle attività di coordinamento, di istruttoria e di attuazione delle funzioni dell'Ufficio di Piano;
8. il contratto di servizio sopra indicato è stato sottoscritto in data 28/7/2008 ed il trasferimento delle attività è avvenuto a far data dal 1 agosto 2008;
9. in data 31/12/2010 i Comuni di Borgo San Xxxxxxx, Brandico, Corzano, Dello e Xxxxxxx hanno disposto un nuovo affidamento "in house" alla "Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di partecipazione" dei servizi sociali ivi individuati, a seguito di verifica, operata con delibera della Giunta Comunale, della permanenza delle condizioni di efficienza, efficacia ed economicità che giustificano la scelta gestionale, per il periodo di tre anni a decorrere dal 1 gennaio 2011 ;
10. il 29/06/2010 i Comuni di Barbariga, Lograto, Longhena, Maclodio, Orzinuovi, Orzivecchi, Pompiano, Quinzano D'Oglio, San Paolo, Villachiara hanno costituito l'Unione dei Comuni Lombarda Bassa Bresciana Occidentale (Unione BBO), e delegato alla stessa i servizi assistenziali, i servizi alla persona, nonché i servizi per l'infanzia e per i minori. In data 20/12/2010 è stata disposta dall'Unione una proroga tecnica dell'affidamento "in house" dei servizi sociali alla Fondazione, per il periodo di quattro mesi a decorrere dall'1/01/2011, al fine di permettere ai Soci Fondatori (15 Comuni dell'Ambito 8), di modificare lo statuto della Fondazione consentendo loro un rafforzamento del cosiddetto "controllo analogo" e l'acquisizione della qualifica di socio all'Unione BBO;
11. in data 24/01/2011 è stato sottoscritto con il Comune di Orzinuovi (ente Capofila del Distretto) un nuovo contratto di servizio per la gestione dell'Ufficio Tecnico di Piano, al quale sono attribuite le competenze amministrative e contabili per l'attuazione dell'accordo di programma sottoscritto nel marzo 2009 tra i Comuni dell'Ambito 8, per l'adozione del Piano di Zona per il triennio 2009/2011. I Comuni dell'Ambito 8 con delibere delle rispettive Giunte Comunali hanno preventivamente operato la verifica della permanenza delle condizioni di efficienza, efficacia ed economicità come previsto dal previgente contratto stipulato il 14/01/2008. Ai sensi dell'art. 5 del contratto in essere il
Comune di Orzinuovi si impegna a mettere a disposizione della Fondazione un dipendente a tempo pieno necessario alla gestione dell'UTP;
12. in attesa che fosse perfezionato il processo di revisione dello Statuto della Fondazione, l'Unione BBO ha deliberato in data 27/04/2011 un'ulteriore proroga per la durata di tre mesi fino al 31/07/2011;
13. per problemi tecnici e logistici l'Unione BBO ha deliberato ulteriori due proroghe: la prima per 92 giorni dal 1/08/2011 al 31/10/2011 e la seconda di 60 giorni dal 1/11/2011 al 31/12/2011;
14. in data 30/12/2011 è stato sottoscritto con l'Unione dei Comuni Lombarda BBO un nuovo contratto di servizio per l'affidamento "in house" alla "Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di partecipazione" dei servizi sociali ivi individuati, per il periodo di tre anni a decorrere dal 1 gennaio 2012 prorogabile per ulteriori due anni dietro comunicazione scritta dell'Unione BBO alla Fondazione;
15. In data 1/1/2013 il Comune di Quinzano d'Oglio procede all'affidamento diretto dei servizi sociali a Fondazione;
16. In data 23/4/2014 è stato ratificato il contratto per la gestione dell'UTP fino al 31/12/2014;
17. In data 29/12/2014 i comuni di Barbariga, Corzano e Pompiano (in qualità di Comune capofila) con gestione associata fra loro, hanno sottoscritto il contratto di gestione dei servizi socio-assistenziali con la Fondazione dal 1/1/2015;
18. In data 18/12/2014 l'assemblea dei Sindaci approva il riaffidamento triennale dell'Ufficio di Piano alla Fondazione e delega il Presidente di Ambito alla sottoscrizione del Contratto;
19. è stato predisposto il Piano di Zona per il triennio 2012/2014 che si propone come uno strumento per la programmazione e la gestione dei servizi sociali nel territorio di riferimento;
20. l Piano di Zona viene adottato, ai sensi dell'art. 19 della Legge 328/00, attraverso un accordo di programma e in coerenza con le linee di indirizzo previste dalla D.G.R. n. X/2941 del 19 dicembre 2014 "un welfare che crea valore per le persone, le famiglie e la comunità - linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2015-2017;
21. l'art. 34 del decreto legislativo n. 267/2000 prevede che l'accordo consista nell'unanime consenso di tutte le amministrazioni interessate.
TUTTO CIO' PREMESSO
Per l'adozione del Piano di Zona dei servizi sociali 2015-2017, interessante l'ambito territoriale del distretto socio sanitario n. 8
TRA
I Comuni di Barbariga, Borgo San Xxxxxxx, Brandico, Corzano, Dello, Longhena, Lograto, Maclodio, Mairano, Orzinuovi, Orzivecchi, Pompiano, Quinzano d/O, San Paolo, Villachiara appartenenti all'Ambito n.8,
e
l'ASL di Brescia
si conviene e si stipula quanto segue Articolo 1 - Soggetti sottoscrittori
L'accordo di programma viene sottoscritto:
❖ dai Comuni di Barbariga, Borgo San Xxxxxxx, Brandico, Corzano, Dello, Longhena, Lograto, Maclodio, Mairano, Orzinuovi, Orzivecchi, Pompiano, Quinzano d/O, San Paolo, Villachiara, facenti parte dell'ambito territoriale del distretto socio sanitario n. 8.
❖ dal Direttore dell'Asl di Brescia, o suo delegato
L'Assemblea dei Sindaci dei Comuni sottoscrittori costituisce il Tavolo zonale di cui al successivo art. 11 . Ai sensi dell'art. 34 del decreto legislativo n. 267/2000, detti soggetti sono definiti i soggetti istituzionali del territorio, i quali si assumono la responsabilità principale nella realizzazione del sistema locale dei servizi sociali a rete.
Attraverso l'accordo di programma le diverse amministrazioni interessate all'attuazione del piano coordineranno i rispettivi interventi per il raggiungimento degli obiettivi comuni, determinando il ruolo e gli impegni di ogni soggetto, i sistemi di regolazione interna delle relazioni reciproche, i tempi, il finanziamento e gli adempimenti necessari alla realizzazione degli obiettivi.
Articolo 2 - Comune capofila
II Comune di Orzinuovi è identificato come comune capofila. Allo stesso sono attribuite le competenze amministrative e contabili per l'attuazione del presente accordo.
Per l'attività tecnico amministrativa relativa all'attuazione del piano di zona, l'ente capofila si avvale della Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di partecipazione costituita dai 15 Comuni del distretto n. 8 il 25 ottobre 2003, con contratto di servizio sottoscritto in data 24/2/2015, per l'affidamento di durata triennale dal 1/1/2015 al 31/12/2017.
Il costo dell'attività amministrativa dell'ufficio di piano, debitamente rendicontata, è a carico dei Comuni sottoscrittori, fatto salvo la quota del 2% dei fondi FNPS trasferiti così come previsto dalle disposizioni regionali.
Articolo 3 - Soggetti aderenti
Al fine di valorizzare e coinvolgere i soggetti del Terzo settore e gli altri soggetti interessati alla costruzione e gestione della rete dei servizi sociali, si prevede, sin d'ora, la loro adesione all'accordo di programma, in qualità di soggetti che aderiscono agli obiettivi del Piano di Zona, dichiarando espressamente la propria volontà di concorrere alla loro realizzazione.
Questi soggetti saranno prioritariamente coinvolti, a livello locale, nella progettazione e nella gestione dei servizi e degli interventi sociali, nonché nell'individuazione di criteri di valutazione e verifica della realizzazione degli obiettivi.
Articolo 4 - Contenuti del Piano di Zona
Il Piano di Zona costituisce lo strumento per la programmazione sociale del territorio condivisa dagli enti sottoscrittori del presente accordo, con il quale si da conto delle peculiarità e delle differenze presenti nell'ambito territoriale del distretto socio sanitario n. 8, allo scopo di costruire un sistema locale dei servizi nel quadro delle prescrizioni di equità territoriale previste dal piano sociale regionale.
Il piano consente lo studio di strategie per migliorare l'organizzazione delle risorse disponibili nella comunità locale ed organizzare i bisogni dei cittadini, partendo dalle relazioni, dallo spazio e dai tempi di vita delle persone e delle famiglie.
Il Piano di Zona rappresenta azione efficace di governance, intesa come sistema di governo allargato per intraprendere azioni e politiche appropriate in contesti dinamici e soggettivamente complessi. Il Piano di Zona costituisce progetto di sviluppo comunitario, sia per quanto riguarda i contenuti, sia per quanto riguarda il processo di costruzione, poiché esso si costruisce in un processo dialogico volto a definire quali siano i beni pubblici da salvaguardare ed incentivare.
Oggetto della programmazione zonale sono i servizi e gli interventi sociali, intendendo per sociali tutti quei servizi, unità d'offerta ed interventi, che non ricevono finanziamenti sul fondo sanitario regionale.
Il Piano di zona per il triennio 2015/2017 è così formulato: Premessa
1. La normativa di riferimento
2. L'Ambito territoriale
2.1. Popolazione residente e densità
2.2. Caratteristiche generali della popolazione e, del territorio
2.3. Struttura demografica della popolazione
2.4. La costruzione del Piano di Zona
3. La programmazione sociale
3.1. Programmazione generale linee giuda regionali
3.2. La Governance
Cabina di Regia e Ufficio Tecnico di Piano Consiglio di Rappresentanza e Assemblea dei Sindaci
3.3. Il piano economico e finanziario triennale
Esiti della programmazione zonale e sovra distrettuale 2012-2014 Piano economico e finanziario Integrazione delle risorse
4. Il welfare : persone e territorio - aree di intervento priorità, obiettivi e strumenti Il segretariato sociale e la gestione associata
Obiettivi specifici: conoscenze, risorse e servizi
4.1. Area anziani
4.2. Area disabilità
4.3. Area minori e famiglia
4.4. Area salute mentale
4.5. Area dipendenze
5. Le Politiche Sovra Distrettuali Articolo 5 - Finalità
Le Amministrazioni interessate, con il presente accordo approvano il Piano di Zona
2015/2017. Approvano inoltre i principi che sottendono alla formulazione del piano, che saranno alla base della sua attuazione e della costituzione della rete dei servizi sociali.
Articolo 6 - Durata
Il Piano di Zona decorre dall'anno 2015 ed ha durata triennale dal 1° maggio 2015 - 31 dicembre 2017. Analogamente il presente accordo di programma, che adotta il Piano di Zona, ha durata triennale con decorrenza dalla data di sottoscrizione.
Articolo 7 - Impegni del Comune capofila
L'ente capofila si impegna, con le modalità definite all'art. 2:
1. svolgere le funzioni di ente gestore coordinando le iniziative previste dalle azioni di intervento e garantendo il supporto organizzativo necessario per quanto attiene ai servizi generali di segreteria;
2. verificare la realizzazione dei progetti, in coerenza con le finalità e gli obiettivi prefissati. Verranno coinvolti, per validare le scelte relative all'esecuzione dei progetti, l'ufficio tecnico di piano e l'assemblea distrettuale dei sindaci;
3. assicurare il coinvolgimento delle procedure tecniche, amministrative e contabili per la realizzazione dei progetti esecutivi di sua competenza;
4. assolvere alle attività di debito informativo prevista dalle indicazioni normative;
5. gestire le diverse azioni previste dal piano sociale di zona, avvalendosi di norma della Comunità della Pianura Bresciana- Fondazione di partecipazione e stipulando, previa delega dei comuni, i relativi contratti per la gestione dei servizi e delle attività;
6. a mettere a disposizione della Fondazione, il personale (n. un dipendente a tempo pieno) necessario alla gestione dell'UTP;
7. assolvere alla attività informativa nei confronti dei comuni dell'ambito.
Articolo 8 - Impegni dei soggetti sottoscrittori
I Comuni sottoscrittori del presente accordo si impegnano a:
1. promuovere attività e interventi coerentemente con le azioni previste dal piano di zona in una strategia di coinvolgimento dei diversi soggetti interessati localmente, istituzionali e non, pubblici e privati, utilizzando al massimo le risorse esistenti e operando in modo unitario
2. trasmettere i dati informativi, anche finanziari, nelle modalità che verranno individuate dall'ente capofila
3. realizzare le azioni previste dal presente piano, anche attraverso la compartecipazione di azioni proprie, come definito annualmente dal piano delle azioni deliberato dall'assemblea distrettua le dei sindaci
4. garantire la disponibilità di sedi e di strutture per la realizzazione di specifici progetti che prevedono attività nelle strutture comunali
5. garantire supporto operativo anche con proprio personale all'ufficio di piano
6. coordinare il processo di pianificazione comunale coerentemente con i contenuti del piano di zona.
7. delegare l'Ente capofila alla sottoscrizione dei contratti per la gestione associata delle attività e dei servizi definiti nel Tavolo zonale.
L'ASL di Brescia secondo quanto previsto dalla legge 3/2008, art. 14 , e in coerenza con le linee di indirizzo previste dalla D.G.R. n. X/2941 del 19 dicembre 2014, si impegna a:
- assicurare la coerenza nel tempo tra gli obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale e a verificare la conformità delle azioni del Piano di Zona con gli indirizzi e gli obiettivi della programmazione regionale;
- coordinare e valorizzare le attività della Cabina di regia integrata tra ASL ed Ambiti, in stretto raccordo con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, per il perseguimento degli obiettivi previsti dalla DGR n. 2941 del 19.12.2014.
- favorire l'integrazione della programmazione degli obiettivi e degli interventi attuati nell'ambito distrettuale in materia sociale con la programmazione sociosanitaria;
- assicurare la collaborazione, soprattutto per il tramite delle Direzioni Gestionali Distrettuali e per quanto di competenza, alla realizzazione degli interventi e delle azioni in materia di integrazione socio-sanitaria a livello distrettuale, in particolare per la realizzazione della valutazione multidimensionale integrata e per la definizione dei progetti individualizzati a favore delle persone fragili;
- a programmare, a livello locale, la realizzazione della rete delle unità d'offerta sociosanitarie, nel
- rispetto della programmazione regionale, attraverso il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci in particolare valorizzando e sostenendo i percorsi innovativi di risposta ai bisogni;
- collaborare con i Comuni nella programmazione della rete locale di unità di offerta sociali;
- razionalizzare, semplificare e rendere trasparenti i percorsi di accesso alla rete dei servizi da parte delle persone, della famiglia e della comunità;
- integrare gli interventi delle reti sociosanitaria e sociale;
- predispone gli atti necessari all'identificazione ed allo stanziamento delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Sociale, del Fondo per le Nazionale Autosufficienze, del Fondo Sociale Regionale e delle altre eventuali risorse economico-finanziarie provenienti dalla Regione inerenti e collegate alla programmazione socio assistenziale dell'Ambito Territoriale;
- coordinare gli interventi in materia di conciliazione, famiglia e lavoro in raccordo con la programmazione territoriale.
Articolo 9 - Impegni dei soggetti aderenti
I soggetti aderenti al presente accordo di programma si impegnano a rispettare gli obblighi assunti con detto accordo, nessuno escluso ed eccettuato, in forza della dichiarazione di volontà di aderire e concorrere alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di Zona.
Articolo 10 - Il sistema di finanziamento del Piano di zona
La programmazione del Piano di Zona e l'attuazione degli obiettivi e delle azioni previste è sostenuta da diversi canali di finanziamento che concorrono alla copertura dei costi:
- Fondo Nazionale Politiche Sociali
- Fondo Non autosufficienza
- Fondo Sociale Regionale
- Risorse autonome dei Comuni e della Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di Partecipazione
- Altre risorse (finanziamenti da altri enti, Fondo Europeo, contribuzione utenti, ecc.). La programmazione finanziaria rappresenta la traduzione in termini economici delle azioni previste nel Piano di Zona.
D.G.R. n. X/2941 del 19 dicembre 2014 "un welfare che crea valore per le persone, le famiglie e la c omunità - linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2015-2017" ribadisce l'autonomia locale nella gestione delle risorse di derivazione nazionale e regionale, tuttavia si precisa che:
- Il Fondo Nazionale Politiche Sociali è finalizzato prevalentemente a sostenere e sviluppare le azioni di programmazione e coordinamento svolte attraverso gli Uffici di Piano, nonché i costi derivanti da forme di gestione associata che rappresentano tutti i Comuni dell'ambito.
- Il Fondo Non Autosufficienza è teso a sostenere la realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali nell'ambito dell'offerta integrata di servizi socio- sanitari in grado di garantire i livelli essenziali delle prestazioni assistenziali a favore delle persone non autosufficienti. Le risorse sono finalizzate alla copertura dei costi di rilevanza sociale dell'assistenza socio-sanitaria e sono aggiuntive rispetto alle risorse già destinate alle prestazioni e ai servizi a favore delle persone non autosufficienti da parte delle Regioni, nonché da parte delle autonomie locali.
- Il Fondo Sociale Regionale è finalizzato al cofinanziamento delle unità di offerta afferenti alle aree minori, disabili, anziani ed integrazione lavorativa. Il FRS rientra nel sistema del budget unico, in quanto il suo utilizzo deve essere deciso e gestito localmente all'interno di una unitarietà di scopi rispetto agli obiettivi e agli interventi definiti dalla programmazione associata.
- Le Risorse autonome dei Comuni rappresentano l'effettivo impegno alla programmazione associata e all'attuazione della rete locale delle unità di offerta sociali.
Il FNPS e il FSR costituiscono in tal senso risorse aggiuntive e non sostitutive di quelle comunali.
Le risorse regionali non possono essere destinate a singoli Comuni , ma saranno assegnate all'ente capofila che curerà la gestione, attraverso il trasferimento dei fondi alla Comunità della Pianura Bresciana Fondazione di partecipazione, secondo criteri di massima trasparenza.
Articolo 11 - Modalità di coordinamento, gestione e di verifica
Per la redazione, l'attuazione e la valutazione del Piano di Zona 2015-2017, in conformità alle Linee guida regionali, gli enti sottoscrittori attivano una struttura organizzativa, articolata in:
1. Assemblea dei sindaci di distretto, organismo di rappresentanza politica che, per quanto attiene la gestione del piano di zona, assume il nome di Tavolo zonale di programmazione;
2. Ufficio tecnico di piano;
3. Tavoli tecnici;
4. Collegio di Vigilanza;
11.1 Il Tavolo zonale di programmazione
Il Tavolo zonale di programmazione è identificato con l'Assemblea dei Sindaci dei Comuni aderenti all'accordo. E' presieduto dal Sindaco nominato ai sensi del Regolamento regionale
n. 1/98 art. 3 che ne cura la convocazione e ne coordina i lavori avvalendosi dell'Ufficio Tecnico di Piano. Nell'esercizio delle sue funzioni il Tavolo zonale:
a. Individua e sceglie le priorità e gli obiettivi delle politiche sociali
b. Verifica la compatibilità impegni/risorse necessarie
c. Delibera in merito alla allocazione delle risorse del F.N.P.S., del Fondo Sociale Regionale e delle quote di risorse autonome conferite per la gestione associata dell'attuazione degli obiettivi previsti dal P.D.Z.
d. Licenzia il Documento Piano di Zona e approva ogni anno eventuali modifiche o varianti
e. Governa il processo di interazione tra soggetti
f. Effettua il governo politico del processo di attuazione del P.D.Z.
g. Definisce gli strumenti e la documentazione per la rendicontazione da parte dei soggetti attuatori;
h. Decide i servizi o le attività da gestire a livello associato per tutti i Comuni dell'ambito o per parte di essi;
i. Approva i dati relativi alle rendicontazioni richieste dalla Regione per l'assolvimento dei debiti informativi
E' compito dell'Ente capofila , attraverso le modalità di cui all'art. 2, dare attuazione al Piano di Zona e rendere conto dei risultati e delle decisioni deliberate dal Tavolo Zonale.
Al Tavolo Zonale permanente si applicano le disposizioni di cui all'art. 8 comma 13 del regolamento 24/4/98 n.
I e della d.g.r. 41788 del 5/3/99 "Direttive per il funzionamento e l'organizzazione dell'Assemblea dei Sindaci ai sensi dell'art. 9 comma 6 della L.R. 11/7/1997 n. 31". Le decisioni politiche relative alla definizione, attuazione e valutazione dei risultati conseguiti dal Piano di Zona sono assunte a maggioranza dei voti dei Sindaci presenti e votanti.
La manifestazione della volontà dell'Assemblea deve essere documentata mediante la redazione, a cura del segretario, del processo verbale; questo deve indicare la data, il luogo ed i nominativi degli interventi e deve produrre le fasi salienti della discussione ed il risultato dello scrutinio e della proclamazione. Il verbale prova l'esistenza delle determinazioni in esso contenute. Le funzioni di segretario sono affidate ad un componente dell'ufficio di piano, il quale cura altresì la numerazione progressiva e la conservazione dei verbali.
Alle sedute del Tavolo Zonale partecipano, senza diritto di voto, il Direttore gestionale del Distretto sociosanitario (DGD n. 5) dell'ASL o suo delegato, ed il Presidente della Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di Partecipazione o suo delegato.
11.2. Conferenza dei sindaci e Consiglio di rappresentanza dei Sindaci
La Conferenza dei Sindaci dell'ASL, istituita dalla Regione, con compiti di:
- Partecipazione all'attività di programmazione dell'ASL;
- Esame del bilancio d'esercizio dell'ASL;
- Nomina dei rappresentanti in commissioni varie;
- Esame e parere su iniziative, regolamenti, progetti di particolare rilievo;
- Nomina componente del Collegio dei Revisori dell'ASL;
- Esame e approvazione criteri di riparto dei Fondi per le politiche sociali.
E' composta da tutti i Sindaci (164) che fanno parte dell'ASL della Provincia di Brescia e si è insediata nel 1998.
II Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci è una articolazione della Conferenza dei Sindaci. E' composto da 5 membri, tra cui il Presidente ed il Vice-Presidente, eletto nel proprio seno. Alle riunioni partecipano i Presidenti delle Assemblee Distrettuali, il Direttore Generale e il Direttore Sociale dell'ASL. E' presieduto dal Presidente della Conferenza dei Sindaci. Esso
svolge una funzione di preparatoria ed esecutiva rispetto alla attività della Conferenza dei Sindaci.
L'Ufficio di supporto all'attività della Conferenza, del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e delle Assemblee Distrettuali è collocato in capo alla Direzione Sociale dell'ASL di Brescia
Il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci è l'organismo istituzionale cui sono affidate le attribuzioni comunali in ordine all'integrazione delle funzioni sociali con quelle sanitarie, così come definito dalla normativa. Il Consiglio rappresenta i Comuni e gli Ambiti comunali che hanno competenza esclusiva sulla programmazione e la gestione dei servizi socio- assistenziali. Esso svolge un lavoro di indirizzo delle politiche sociali nella costruzione di un welfare locale basato su principi di sussidiarietà, solidarietà ed uniformità delle prestazioni offerte ai propri cittadini. Il Consiglio esercita altresì le seguenti funzioni principali:
• formulazione, nell'ambito della programmazione regionale, delle linee di indirizzo per l'impostazione programmatica degli interventi sociali in relazione alle competenze sociosanitarie e sanitarie;
• indicazione di linee di indirizzo per la realizzazione delle rete di unità d'offerta socio- assistenziale, in integrazione con quella socio-sanitaria e sanitaria;
• verifica dell'andamento generale dell'attività dei servizi sociali e sanitari del territorio;
• monitoraggio dello sviluppo della programmazione integrata tra i Piani di Zona sociali e i Documenti di Programmazione e coordinamento dei servizi socio-sanitari e sanitari.
11.3 L' Ufficio tecnico di piano
L'Ufficio tecnico di piano è lo strumento tecnico amministrativo che assicura il coordinamento degli interventi e l'istruttoria degli atti di esecuzione del Piano di Zona.
L'Ufficio tecnico di piano ha la propria sede presso la Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di Partecipazione.
L'Ufficio tecnico di piano è così composto:
• da un coordinatore
• da un assistente sociale dipendente della Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di Partecipazione da un amministrativo dipendente della Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di Partecipazione
Il personale preposto all' UTP viene individuato dalla Fondazione e comunque sentito il parere del Comune di Orzinuovi al fine di garantire al Comune di Orzinuovi un'efficace svolgimento degli impegni che gli competono in qualità di ente capofila.
L'Ufficio tecnico di Piano è inoltre supportato da operatori (personale amministrativo e assistenti sociali) dipendenti dai Comuni sottoscrittori e dalla Comunità della Pianura Bresciana che collaborano stabilmente con le modalità che saranno definite nel corso del triennio.
Valutata la necessità di fornire adeguato supporto tecnico al Tavolo zonale, secondo le funzioni ad esso attribuite, gli enti sottoscrittori riconoscono all'Ufficio tecnico di piano le funzioni di regia operativa del processo di elaborazione e di sviluppo del Piano di Zona, di coordinamento operativo dei diversi attori in campo, di presidio della funzione di realizzazione e attuazione del Piano e delle connesse attività di monitoraggio e valutazione, oltre che con compiti di istruttoria tecnica e di supporto decisionale agli organi politici.
11.4 La Cabina di Regia
La cabina di regia è istituita presso l'ASL ai sensi della dgr 326/13. Tale organismo garantisce il raccordo con il Coordinamento provinciale degli uffici di Piano e l'Ufficio di Piano dell'ambito nel monitoraggio e valutazione delle fasi di attuazione del Piano Sociale di Zona del sistema integrato dei servizi sociali e socio-sanitari dell'Ambito. Della Cabina di regia si riconoscono il ruolo strategico e le funzioni in relazione al tema della programmazione zonale, attribuendo a questo organo il compito di:
• monitorare l'avanzamento degli obiettivi posti nei piani di zona e investire sul monitoraggio e la valutazione delle politiche adottate
• sostenere la costruzione di una conoscenza utile alla programmazione, a partire dal sistema di conoscenza precedentemente nominato, nonché prevedere l'utilizzo di sistemi informativi e banche dati che consentano lo scambio delle informazioni
• condividere i piani operativi di ASL e Ambiti, così da avere un quadro chiaro su cosa viene intrapreso a livello territoriale, delle eventuali sovrapposizioni nonché delle possibili integrazioni
• orientare la programmazione strategica delle azioni afferenti al fondo non autosufficienza.
11.5 Il Tavolo di rappresentanza dei soggetti del Terzo settore
Per quanto riguarda la rappresentanza del terzo settore, è stato istituito ai sensi della DGR 7797/2008 il Tavolo di consultazione dei soggetti del terzo settore del Distretto 8 nella seduta del 19 dicembre 2008 dell'Assemblea dei Sindaci, a cui partecipano:
- il Presidente dell'Assemblea di Distretto, che svolge le funzioni di Presidente
- il Presidente della Comunità della Pianura Bresciana - Fondazione di partecipazione
- i Responsabili dei servizi sociali dei quindici Comuni
- il Direttore sociale dell'Asl di Brescia
- il Direttore di distretto dell'Asl di Brescia
- due rappresentanti del Forum del Terzo settore, che verranno indicati non appena costituito il Forum. Nel corso del Piano di Zona potrà essere adottata una diversa articolazione a seguito di variazione a normativa regionale.
11.4 Il Collegio di Vigilanza
Ai sensi dell'art. 34, comma 7, del decreto legislativo n. 267/2000, gli enti sottoscrittori convengono di attribuire le funzioni di vigilanza e di controllo sull'esecuzione del presente accordo di programma ad un Collegio di vigilanza composto da due Sindaci designati dall'Assemblea dei Sindaci ed un rappresentante dell'ASL . Il Tavolo zonale definisce le modalità di convocazione e funzionamento del Collegio di Vigilanza . Al collegio sono attribuite le seguenti competenze:
- vigilare sulla piena e corretta attuazione dell'accordo di programma, nel rispetto degli indirizzi enunciati;
- individuare elementi ostativi all'attuazione del presente accordo di programma, proponendo le soluzioni idonee alla loro rimozione;
- accertare e dichiarare la sussistenza delle cause di decadenza del presente accordo di programma;
- assumere le iniziative di competenza per esperire le medesime procedure seguite per la conclusione del presente accordo di programma e del Piano di Zona, nel caso in cui venissero proposte o emergesse la necessità di apportare varianti o modifiche agli stessi;
- dirimere, in xxx xxxxxxx, xx controversie che dovessero insorgere tra le parti in ordine all'interpretazione ed attuazione del presente accordo, anche avvalendosi di consulenti esterni, fatta salva l'applicazione della clausola arbitrale.
Articolo 12 - Controversie
La risoluzione di eventuali controversie che possono sorgere tra i Comuni, in caso di applicazione controversa e difforme o in caso di difforme e contrastante interpretazione della presente convenzione, deve essere ricercata in via bonaria con l'intervento del Collegio di Vigilanza di cui al precedente articolo. In caso controverso si indica quale foro competente quello di Brescia.
Articolo 13 - Modifiche
Eventuali modifiche del Piano di Zona sono possibili, purché concordate dai soggetti pubblici coinvolti nella gestione del relativo intervento o servizio, e non comportanti aumenti della spesa prevista o alterazioni dell'equilibrio tipologico degli interventi.
Articolo 14 - Pubblicazione
L'Ufficio di piano trasmetterà alla Regione Lombardia il presente accordo di programma, non appena tutti gli enti sottoscrittori lo avranno approvato, per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Orzinuovi, 14 aprile 2015
SOGGETTI SOTTOSCRITTORI
Il Direttore Generale dell'ASL di Brescia Dr. Xxxxxxx Xxxxxxxxx | Il Sindaco del Comune di Barbariga Sig. Xxxxxxx Xxxxxxx |
Il Sindaco del Comune di Borgo San Xxxxxxx Sig. Xxxx Xxxxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Brandico Sig. Xxxxx Xxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Corzano Sig. Xxxxxxx Xxxxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Dello Sig. Xxxxxx Xxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Lograto Sig. Telo' Gianandrea | |
Il Sindaco del Comune di Longhena Sig. Xxxxxxx Xxxxxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Maclodio Sig. Xxxxxx Xxxxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Mairano Sig. Xxxxx Xxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Orzinuovi Sig. Xxxxx Xxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Orzivecchi Sig. Xxxxxxx Xxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Pompiano Sig. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Quinzano d'Oglio Sig. Xxxxxxxxxx Xxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di San Paolo Sig. Xxxxxxx Xxxxxxxxx | |
Il Sindaco del Comune di Villachiara Sig. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx |
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